SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune

Pagina creata da Luca Ceccarelli
 
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SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
BIMESTRALE - COPIA EURO 0,001 - SUPPLEMENTO N.2 AD ARTRIBUNE MAGAZINE N. 36

   18.06.2015
centro/00826/06.2015
                                                                                                      ART MUSEUMS
                                                                                                                SPECIALE
                                                                                                     OF SWITZERLAND
SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
L

                                                                                            sito:
                                                                                                    mostra futura:
                                                                                            mostra in corso: Joëlle Tuerlinckx — fino al 17 aprile
                                                                                            architetto: Christ & Paul Bonatz | Christ & Gantenbein
                                                                                            direttore: Josef Helfenstein
                                                                                            anno di apertura: 1671
                                                                                            indirizzo: St. Alban-Graben 16/20
                                                                                            KUNSTMUSEUM

                                                                                                                                                            sito:
                                                                                                                                                                    mostra futura:
                                                                                                                                                            mostra in corso: Stephen Cripps — fino al 1° maggio
                                                                                                                                                            architetto: Mario Botta
                                                                                                                                                            direttore: Roland Wetzel
                                                                                                                                                            anno di apertura: 1996
                                                                                                                                                            indirizzo: Paul Sacher-Anlage 1
                                                                                                                                                            MUSEUM TINGUELY

                                                                                                                                                                                                                             sito:
                                                                                                                                                                                                                             mostra futura: Wolfgang Tillmans — dal 28 maggio al 1° ottobre
                                                                                                                                                                                                                             mostra in corso: Claude Monet — fino al 28 maggio
                                                                                                                                                                                                                             architetto: Renzo Piano
                                                                                                                                                                                                                             direttore: Samuel Keller
                                                                                                                                                                                                                             anno di apertura: 1997
                                                                                                                                                                                                                             indirizzo: Baselstrasse 101
                                                                                                                                                                                                                             FONDATION BEYELER
             AMoS – Art Museums of Switzerland
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      ’associazione AMoS – Art Museums of Switzerland riunisce i più importanti

                                                                                                  kunstmuseumbasel.ch

                                                                                                                                                                  tinguely.ch

                                                                                                                                                                                                                                   fondationbeyeler.ch
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      musei svizzeri d’arte, design e fotografia del XX e XXI secolo. Il nostro scopo
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      è la cooperazione, il trasferimento delle conoscenze, lo sviluppo del prodotto,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               la rappresentanza degli interessi, nonché l’incremento della domanda di esperienza
                                                                                                                                                                                                                                                                                              anno vi     numero 36 supplemento 2
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         marzo-aprile 2017                     artistica in Svizzera. Attraverso lo scambio di informazioni, know-how e attività

                                                                                                             ¡Hola Prado! — dall’8 aprile al 20 agosto

                                                                                                                                                                            Wim Delvoye — dal 14 giugno al 1° gennaio
                                                                                                                                                                                                                                                                                                        www.artribune.com                      comuni, l’esperienza dell’arte in Svizzera, e in particolare i musei affiliati ad Art
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Museums of Switzerland, dovrebbe essere sviluppata, resa nota e popolare per le
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               persone interessate all’arte, al design e alla fotografia.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     supplemento a cura di
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Marco Enrico Giacomelli                   CHRISTIAN BRÄNDLE
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               presidente dell'associazione AMoS
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     direttore responsabile
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Marco Enrico Giacomelli
(segue a pg. 27)

                                                                                                                                                                                                                                                                                                            direttore
                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Massimiliano Tonelli

                                                                                                                                                                                                                                                                                                             pubblicità
                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Cristiana Margiacchi
                                                                                                                                                                                                                                                                                                           393 6586637
                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Rosa Pittau
                                                                                                                                                                                                                                                                                                           339 2882259

                                                                                                                                                                                                   Basilea
                                                                                                                                                                                                                                                                                                        adv@artribune.com

                                                                                                                                                                                                                                                                                                         concessionaria
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     downloadPubblicità s.r.l.

                                                                                                                                                                                                                Riehen
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    via Boscovich 17 – Milano
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     via Sardegna 69 – Roma
                                                                                                                                                                                                                                                                                                   02 71091866 | 06 42011918
                                                                                                                                                                                                                                                                                                       info@downloadadv.it

                                                                                                                                                                                                                                                                                                       redazione / editore

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           8
                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Artribune s.r.l.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  milioni e mezzo di abitanti e 750 musei: fate voi il conto pro capite della si-
                                                 sito:
                                                         mostra futura:
                                                 mostra in corso: Take a Holiday! — fino al 9 luglio
                                                 architetto: EM2N Architekten
                                                 direttore: Christian Brändle
                                                 anno di apertura: 1875
                                                 indirizzo: Pfingstweidstrasse 96
                                                 MUSEUM FÜR GESTALTUNG

                                                                                                                                                                                                                                                                                                via Ottavio Gasparri 13/17 – Roma
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  tuazione in Svizzera. E tuttavia i numeri, presi in maniera acritica, spesso so-
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     redazione@artribune.com
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  no poco eloquenti. Nella fattispecie, occorre andare a toccare con mano cosa
                                                       museum-gestaltung.ch

                                                                                                                                                                                                                                                                                                         progetto grafico                  significa prendere sul serio la missione museale e culturale nella Confederazione
                                                                                                                                                                                           Zurigo

                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Alessandro Naldi                 Elvetica.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Di quei 750 musei abbiamo quindi considerato una rosa ristretta, quelli appartenen-
                                                                 Turn the Puppets Loose — dal 5 maggio al 10 luglio

                                                                                                                                                                                                                                                                                                               stampa                      ti all’associazione AMoS – Art Museums of Switzerland. Ve li abbiamo raccontati
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 CSQ - Centro Stampa Quotidiani            uno a uno, spesso insieme alla voce dei loro direttori. E se dovessimo scegliere un
                                                                                                                                                                                                                                                                                                via dell’Industria 52 – Erbusco (BS)       filo rosso che li accomuna, opteremmo per la capacità e la volontà di rendere vivo
                                                                                                                                                                                                   Winterthur

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           ognuno di questi musei. Senza nulla perdere in fatto di conservazione e tutela, la
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         in copertina                      visione che caratterizza questi direttori è una tensione verso l’epoca in cui viviamo,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                LAC, Lugano. Photo © Studio Pagi           il presente, e di conseguenza verso il futuro.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Come si traduce questa tensione? In un’attenzione reale e fattuale per le esigenze
                                                                                                                               sito:
                                                                                                                                       mostra futura:
                                                                                                                               mostra in corso: Ernst Ludwig Kirchner — fino al 7 maggio
                                                                                                                               architetto: Karl Moser, 1904-10
                                                                                                                               direttore: Christoph Becker
                                                                                                                               anno di apertura: 1910
                                                                                                                               indirizzo: Heimplatz 1
                                                                                                                               KUNSTHAUS

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           del pubblico, anzi dei pubblici: per rendere la visita al museo istruttiva ma piacevo-
                                                                                                                                                                                                                        sito:
                                                                                                                                                                                                                                mostra futura:
                                                                                                                                                                                                                        mostra in corso: Francesco Jodice — fino al 7 maggio
                                                                                                                                                                                                                        architetto: W. Leschke Architekturbüro
                                                                                                                                                                                                                        direttore: Peter Pfrunder
                                                                                                                                                                                                                        anno di apertura: 1971 | 1993
                                                                                                                                                                                                                        indirizzo: Grüzenstrasse 44/45
                                                                                                                                                                                                                        FOTOZENTRUM
                                                                                                                                                                                                                                                                                                            a destra
                                                                                                                                                                                                                                                                                              Kunsthaus Zürich. View over Heimplatz        le, efficace ma serena. E per renderla tale a tutti, senza alcuna distinzione o discri-
                                                                                                                                     kunsthaus.ch

                                                                                                                                                                                                                              fotomuseum.ch | fotostiftung.ch

                                                                                                                                                                                                                                                                                                 © David Chipperfield Architects           minazione. In estrema sintesi: questi direttori, nessuno escluso, hanno contribuito
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           a rendere i musei che gestiscono dei luoghi in cui si ha voglia di tornare.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Questo piccolo grande tour permette altresì di compiere un affondo in quell’af-
                                                                                                                                                                                                                                                                                               Registrazione presso il Tribunale di Roma
                                                                                                                                               Action! — dal 23 giugno al 30 luglio

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           fascinante disciplina che è l’architettura museale. Siamo così passati da alcuni
                                                                                                                                                                                                                                        Danny Lyon — dal 20 maggio al 27 agosto

                                                                                                                                                                                                                                                                                                      n. 184/2011 del 17/6/ 2011
                                                                                                                                                                                                                                                                                                Chiuso in redazione il 22 marzo 2017       neo(classici) esempi come il MAH di Ginevra, il Musée de l’Elysée di Losanna e
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           il Kunstmuseum di Berna a rifunzionalizzazioni di strutture industriali, come nel
                                                                                                                                                                                                                                                                                              in collaborazione con Svizzera Turismo       caso del MAMCO di Ginevra, di uno dei due edifici del Fotozentrum di Winterthur e
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           dello Schaudepot nella Toni-Areal di Zurigo. Due splendidi progetti di Renzo Piano
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           ci hanno condotto da Riehen a Berna, ovvero dalla Fondation Beyeler al Zentrum
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    HANNO COLLABORATO:                     Paul Klee. E sul fronte dell’architettura contemporanea abbiamo proseguito, con il
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Museum Tinguely di Mario Botta a Basilea, con il secondo edificio del Fotozentrum
                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Lionel Bovier                   di W. Leschke Architekturbüro a Winterthur, fino al LAC di Ivano Gianola a Lugano,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Christian Brändle
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           inaugurato nel 2015. Storia recentissima anche per il Kunstmusem di Basilea, con
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Marco Franciolli
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Tatyana Franck
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           l’estensione di Christ & Gantenbein aperta al pubblico meno di un anno fa; e storia
                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Samuel Keller                   futura, con David Chipperfield Architects all’opera alla Kunsthaus di Zurigo e Peter
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Arianna Testino                  Zumthor alla Fondation Beyeler.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Roland Wetzel
                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Nina Zimmer                     MARCO ENRICO GIACOMELLI
SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
4 // GINEVRA                                                                                                                                                                                                                                                     GINEVRA // 5

                                                                                                                                              Sta in un edificio che ospita anche il CAC – Centre d’Art Contemporain, e insieme stanno al

    MAMCO: UN MUSEO                                                                                                                           centro di un distretto, il Quartier des Bains, che il New York Times ha definito “una nuova
                                                                                                                                              SoHo”. È questo il MAMCO, il più grande museo svizzero d’arte contemporanea, diretto da

    AL CENTRO DI UN                                                                                                                           pochi mesi da Lionel Bovier. Che ci ha accompagnato in questa visita virtuale.

    DISTRETTO                                                                                                                                                         ANNO DI APERTURA:
                                                                                                                                                                                         1994

                                                                                                                                                                                                                                      ARCHITETTO:
                                                                                                                                                                                 DIRETTORE:
                                                                                                                                                                                                                                      Erwin Oberwiler, 1994
                                                                                                                                                                           Lionel Bovier
                                                                                                                                                                         [photo Annik Wetter]
                                                                                                                                                                                                                                      MOSTRA IN CORSO:
                                                                                                                                                                                                                                      Zeitgeist
                                                                                                                                                                               COLLEZIONE:                                            fino al 7 maggio
                                                                                                                                                                   circa 2.500 opere
                                                                                                                                                                                                                                      MOSTRA FUTURA:
                                                                                                                                                                                  VISITATORI:                                         Kelley Walker
                                                                                                                                                                      50mila nel 2016                                                 dal 30 maggio al 3 settembre

                                                                                                                                                            MAMCO – MUSÉE D’ART MODERNE ET CONTEMPORAIN

                                                                                                                                                                            È il più grande museo svizzero dedicato all’arte contemporanea

I
      niziamo puntualizzando: il MAMCO         cittadina”, sottolinea il direttore. “È in     regolarmente di donazioni e prestiti”. La       caposaldi, i grandi focus monografici su        industriale che circonda il MAMCO e do-         tramite serigrafia e moltiplicate) e stru-
      – acronimo per Museo d’Arte moder-       effetti un’associazione, l’AMAM, che ne        raccolta conta circa 3mila opere e Bovier       Wade Guyton, Kelley Walker e William            vrebbe inaugurare quest’estate”. Ma le          menti digitali contemporanei, per inter-
      na e Contemporanea – si estende su       sostenne l’esistenza sin dagli Anni Set-       la definisce “leggera e dinamica”, anche        Leavitt, insieme a mostre più ridotte di        novità non si fermano qui: “Stiamo discu-       rogare la circolazione e il consumo delle
      3.500 mq di spazi espositivi, e quindi   tanta”. Nasce dunque come fondazione           grazie al contesto in cui è ospitata, “un’ex    nomi quali Sherrie Levine, John Miller,         tendo con la Città di Ginevra, proprietaria     immagini nell’era digitale”, spiega il diret-
è il più grande museo svizzero dedicato        privata, per diventare in seguito una fon-     fabbrica in centro città. La tipologia ar-      Jim Shaw, Franz Erhard Walther, Vito            dell’edificio, per dare il via a un’importan-   tore. In autunno si passa in California con
all’arte contemporanea. “Sviluppiamo un        dazione pubblica che riunisce la Città di      chitettonica è stata preservata e permet-       Acconci, Gordon Matta-Clark, Jenny              te ristrutturazione che permetterà di pen-      la prima retrospettiva europea di Wil-
racconto su una temporalità abbastanza         Ginevra, il Cantone di Ginevra e la Fon-       te una grande modularità delle sale e dei       Holzer, Asger Jorn e Nam June Paik.             sare nuovi accessi al museo e di includere      liam Leavitt, “figura ancora troppo poco
breve, dal 1960 ai giorni nostri”, spiega il   dazione MAMCO. “Il partenariato priva-         percorsi espositivi”.                                                                           nuove funzionalità”.                            nota della Los Angeles degli Anni Settanta.
neodirettore Lionel Bovier, “e articolia-      to/pubblico all’origine della sua attuale                                                      UNA GIORNATA AL MUSEO                                                                           Attraverso installazioni, disegni, dipinti,
mo la presentazione di opere dalla colle-                                                     L’ESORDIO DI BOVIER                             Pensando a una giornata trascorsa al mu-                                                        opere teatrali e performance sonore, Lea-
zione all’organizzazione di mostre mono-                                                      L’attuale direttore è arrivato al MAMCO         seo, la prima questione riguarda le atti-                                                       vitt riflette sulla produzione di immagina-
                                                                                                                                                                                                     La politica delle
grafiche o poligrafiche, di grande formato,     Il Quartier des Bains è                       l’anno scorso. Così sintetizza i suoi primi     vità per i più piccoli, e non solo. “Dispo-                                                     rio occidentale che, dal secondo dopoguer-
rinnovate tre volte all’anno. Facendo rea-                                                    passi al museo: “Innanzitutto ho messo          niamo di un’offerta molto ricca di attività              acquisizioni è                         ra, è imposto da Hollywood”.
                                               un distretto ad alto tasso
gire i piani consacrati agli anni 1960-1970                                                   l’accento sulla collezione, riorganizzato gli   pedagogiche e di progetti di mediazione             risolutamente rivolta                       Tutto questo avviene in un isolato che,
e 1970-1980 con la mostra temporanea del        di creatività, una nuova                      spazi e i circuiti di presentazione e intro-    per tutti i pubblici”, assicura Bovier, “e in                                                   perdonateci il gioco di parole, è tutt’altro
                                                                                                                                                                                                    al contemporaneo
primo piano, questo dispositivo ci permet-                SoHo                                dotto un nuovo dispositivo di correlazione      una varietà di lingue che vanno natural-                                                        che isolato. Il Quartier des Bains è infat-
te di progettare il museo come un’esposi-                                                     fra le diverse proposte di esposizione del      mente dal francese e dall’inglese al tedesco                                                    ti un distretto ad alto tasso di creatività.
zione globale, un’unità più interessante                                                      museo”.                                         e al russo”.                                                                                    “Sono stati il MAMCO e il CAC a dare im-
della somma delle sue parti. Questo fun-       governance è un modello da seguire per         La prima stagione espositiva, datata            Più critica la situazione dei cosiddetti ser-   IL FUTURO AL MAMCO                              pulso al quartiere”, ci tiene a sottolineare
zionamento, così come la particolarità di      numerose istituzioni”: permette infatti di     2016/2017, ha visto quindi svilupparsi un       vizi aggiuntivi: “La fabbrica che accoglie il   E NEL DISTRETTO                                 Bovier. “Le gallerie li hanno rapidamente
lavorare soprattutto con artisti viventi,      avere una struttura non-statale leggera,       filo rosso ai cui capi ci sono le collettive    museo ospita anche il Centro d’Arte Con-        Mentre al CAC è in corso la personale           raggiunti e oggi costituiscono un ecosi-
fanno del MAMCO un luogo unico in Sviz-        “ma le cui attività e la collezione sono de-   GVA-JFK (“sul dialogo transatlantico fra        temporanea”, quello diretto da Andrea           di Roberto Cuoghi, cosa ci aspetta al           stema culturale di grande qualità. Se ci
zera”.                                         stinate al pubblico”.                          la scena della Svizzera francese e New          Bellini. “Non essendo stato pensato per         MAMCO? Durante l’estate, la retrospet-          aggiungi i caffè e i ristoranti che hanno
                                               Questo modello informa anche la politica       York negli Anni Ottanta”) e Zeitgeist (che      delle istituzioni culturali”, prosegue Bo-      tiva dell’americano Kelley Walker occu-         aperto tutto intorno a rue des Bains, ca-
UN MODELLO DI GOVERNANCE                       delle acquisizioni, “risolutamente rivolta     “interroga il/i ritorno/i di questioni di fi-   vier, “al momento non c’è né un ristorante      perà tutto il primo piano del museo. “Il        pirai perché il New York Times ha definito
L’unicità del museo non è però soltanto        al contemporaneo. È essenzialmente fi-         gurazione e di espressività fra gli Anni        né una libreria. Ho lanciato un progetto di     suo lavoro utilizza tecniche scaturite dalla    quest’area la ‘nuova Soho’… fatte le debite
questa: “Il MAMCO è nato da una volontà        nanziata da donatori privati e beneficia       Settanta e oggi”). Intorno a questi due         libreria temporanea all’ingresso dell’area      Pop Art (immagini fotografiche riprodotte       proporzioni!”.
SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
6 // GINEVRA                                                                                                                                                                                                                                              GINEVRA // 7

   MAH: UN MUSEO
                                                                                                                                             Multidisciplinare per antonomasia, il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra è una delle più
                                                                                                                                             ampie sedi museali elvetiche. Dalle arti applicate all’archeologia, passando per importanti

   FRA ARTE E STORIA
                                                                                                                                             nuclei pittorici, il MAH si è guadagnato un ruolo di primo piano nel panorama delle
                                                                                                                                             istituzioni pubbliche internazionali.

                                                                                                                                                                   ANNO DI APERTURA:
                                                                                                                                                                                      1910

                                                                                                                                                                               DIRETTORE:
                                                                                                                                                                                                                                  ARCHITETTO:
                                                                                                                                                                   Jean-Yves Marin
                                                                                                                                                                                                                                  Marc Camoletti, 1903-10
                                                                                                                                                                                                                                  [photo F. Bevilacqua © MAH]

                                                                                                                                                                                                                                  MOSTRA IN CORSO:
                                                                                                                                                                               VISITATORI:
                                                                                                                                                                                                                                  Les catalogues d’exposition
                                                                                                                                                                   250mila all’anno                                               fino al 27 maggio

                                                                                                                                                                                                                                  MOSTRA FUTURA:
                                                                                                                                                                             COLLEZIONE:                                          Musées du XXIe siècle
                                                                                                                                                                   650mila oggetti                                                dall’11 maggio al 20 agosto

                                                                                                                                                                             MAH – MUSÉE D’ART ET D’HISTOIRE

                                                                                                                                                                                           È uno dei più grandi musei della Svizzera

G
           razie a un patrimonio trasver-       IERI E OGGI                                   soprattutto alle fasce più giovani. Una se-
           sale, che guarda contemporane-       Fondato nel 1910 e progettato dall’archi-     rie di iniziative studiate per avvicinare i    Le sale dedicate alle belle arti offrono        temporanee, improntate al consueto cri-     visions, défis, un’analisi condotta su una
           amente alla tradizione svizzera      tetto di discendenza piemontese Marc          piccoli visitatori e le loro famiglie ai ca-   un dettagliato colpo d’occhio sulla storia      terio multidisciplinare. Fino a maggio la   quindicina di musei di recente fondazio-
           e allo scenario estero, il Musée     Camoletti per riunire in un’unica sede le     polavori conservati tra le mura del museo      della pittura occidentale fra il Quattro-       Bibliothèque d’art et d’archéologie offre   ne, alla ricerca di tratti e peculiarità che
d’Art et d’Histoire di Ginevra è un inne-       collezioni pubbliche all’epoca dislocate in   in maniera divertente e intuitiva, unendo      cento e gli Anni Zero, ponendo l’accento        al pubblico una panoramica su alcuni        rispecchino le esigenze del contesto con-
gabile punto di riferimento per gli amanti      diversi luoghi, il MAH può contare su una     gioco e apprendimento nel corso di tour        su scuole e protagonisti. Qualche nome?         cataloghi delle esposizioni conservati      temporaneo nei riguardi della cultura.
delle belle arti. La sua raccolta è incentra-                                                 interattivi e laboratori all’insegna della     Konrad Witz, autore de La Pêche mi-                                                         Se ad aprile la Maison Tavel alzerà il si-
ta su corpus di opere regionali e donazio-                                                    pittura, della musica e della danza.           raculeuse, sopravvissuta alla Riforma,                                                      pario sulla mostra dedicata ai progetti
ni da parte di collezionisti, fondazioni e                                                                                                   la Scuola di Fontainebleau, Gusta-                                                          ispirati al “monument international de
                                                Sono molteplici i percorsi                                                                   ve Courbet, cui si deve un eccezionale
                                                                                                                                                                                                 Sono oltre 70mila
cittadini amanti della creatività. Comple-                                                    I PERCORSI                                                                                                                                 la Réformation”, comunemente definito
tano un mosaico di eccellenza preziose           che si possono seguire                       Sono molteplici i percorsi che si possono      Panorama des Alpes, Pablo Picasso e                   gli oggetti che                       “Mur des Réformateurs”, dal 7 aprile il
serie pittoriche firmate da Liotard, Val-           per orientarsi lungo                      seguire per orientarsi lungo i 15mila anni     il suo Baigneurs à la Garoupe, Auguste           compongono la sezione                      Cabinet d’arts graphiques farà da cornice
lotton, Hodler e una densa collezione di
                                                   i 15mila anni di storia                    di storia attraverso cui si dipana la col-     Rodin.                                            archeologica, che può                     alla personale di Martin Disler, riunen-
paesaggi ispirati alla Svizzera.                                                              lezione del MAH. Ben due piani del mu-         Sono oltre 70mila, invece, gli oggetti che                                                  do disegni e dipinti realizzati fra il 1988
Oltre all’esposizione permanente, il mu-         attraverso cui si dipana                     seo sono intitolati alle arti applicate, che   compongono la sezione archeologica,
                                                                                                                                                                                                vantare la più illustre                  e il 1996 e celebrandone lo stile allergico
seo ginevrino ospita rassegne temporanee          la collezione del MAH                       coprono un orizzonte temporale esteso          che può vantare la più illustre raccolta di        raccolta di antichità                    alle convenzioni. A settembre, invece, il
sia nei propri spazi sia presso il Cabinet                                                    dal Medioevo al Novecento. Qui trova-          antichità egizie della Svizzera.                   egizie della Svizzera                    Cabinet svizzero aprirà le porte all’Ita-
d’arts graphiques e il Musée Rath – che,                                                      no dimora armi antiche, tessuti, oggetti                                                                                                   lia, con Dessins Italiens de la Renaissan-
insieme alla Bibliothèque d’art et d’ar-        raccolta di circa 650mila oggetti, meta       d’arredo e strumenti, senza dimenticare        MOSTRE E FUTURO                                                                             ce, un centinaio di disegni appartenenti
chéologie e alla Maison Tavel, compongo-        annuale di approssimativamente 250mi-         la raccolta di icone greche e russe, una       Non solo della propria collezione, però,        presso i suoi archivi – ben 70mila volu-    all’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf,
no la “geografia” del museo –, offrendo un      la visitatori. La volontà di rendere frui-    collezione che solo il MAH, fra le istitu-     vive il museo ginevrino. Anche il 2017          mi, dal Seicento ai giorni nostri. Sem-     testimoni delle diverse tecniche grafiche
ricco calendario di approfondimenti sugli       bile la propria collezione trova riscontro    zioni pubbliche svizzere, mette in mostra      si conferma un’annata particolarmen-            pre a maggio il MAH inaugurerà la mo-       adottate dagli artisti italiani fra il Quat-
snodi cardine della storia dell’arte.           nel serrato programma di attività rivolte     in maniera permanente.                         te vivace sul fronte delle rassegne             stra Musées du XXIe siècle. Ambitions,      trocento e il Cinquecento.
SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
8 // LOSANNA                                                                                                                                                                                                                                                LOSANNA // 9

    MUSÉE DE L’ELYSÉE
                                                                                                                                               Fin dalla sua nascita, nel 1985, il Musée de l’Elysée ha trasformato Losanna in uno
                                                                                                                                               degli osservatori più prestigiosi sulla fotografia internazionale. Dotata di un incredibile

    OBIETTIVO SULLA FOTOGRAFIA
                                                                                                                                               patrimonio visivo, la sede appartiene al circuito delle istituzioni museali svizzere votate
                                                                                                                                               all’arte, confermando il ruolo cardine della fotografia nel panorama creativo mondiale. Di
                                                                                                                                               questo e di molto altro abbiamo discusso con la direttrice Tatyana Franck.

                                                                                                                                                                     ANNO DI APERTURA:
                                                                                                                                                                                        1985

                                                                                                                                                                                 DIRETTORE:                                         ARCHITETTO:
                                                                                                                                                                       Tatyana Franck                                               Abraham Fraisse, 1780-83
                                                                                                                                                                        [photo Anoush Abrar]                                        [photo Reto Duriet]

                                                                                                                                                                                                                                    MOSTRA IN CORSO:
                                                                                                                                                                                                                                    No vertical limit
                                                                                                                                                                                 VISITATORI:                                        fino al 30 aprile
                                                                                                                                                                      48mila nel 2016
                                                                                                                                                                                                                                    MOSTRA FUTURA:
                                                                                                                                                                               COLLEZIONE:                                          Slides
                                                                                                                                                           circa 2 milioni di opere                                                 dal 31 maggio al 24 settembre

                                                                                                                                                                                              MUSÉE DE L’ELYSÉE

                                                                                                                                                                                    Sarà il fulcro del nuovo cluster museale della città

U
             na ricca offerta espositiva ed     UNA COLLEZIONE UNICA                           archivi completi, fra cui quelli di Charlie
             editoriale e lo sconfinato ar-     Le esposizioni temporanee rappresenta-         Chaplin, René Burri, Nicolas Bouvier ed
             chivio di cui è dotato rappre-     no spesso un ottimo pretesto per metter        Ella Maillart”.
             sentano le basi su cui poggia il   in risalto la densa raccolta del museo che,    Alle mostre ospitate negli ambienti del         ad hoc per i bambini dai sei anni di età.     del dialogo tra le maggiori istituzioni cul-   spazi espositivi, triplicare quelli dei suoi
successo del Musée de l’Elysée, ospite di       ancora una volta, parla la lingua dei grandi   museo si sommano l’abituale appunta-            Durante la Nuit des images, inoltre, grandi   turali cittadine, nel 2021 il progetto Pla-    depositi e offrire al pubblico una stanza
uno storico edificio di Losanna, immerso                                                       mento estivo con la Nuit des images –           e piccini possono cimentarsi nella costru-    teform10 diventerà realtà. Il Museo Can-       multimediale”.
nel verde e rivolto verso il Lago di Gine-                                                     giunta, nel 2016, alla sua sesta edizione,      zione di una camera oscura o approfondi-      tonale di Belle Arti, il Museo del Design      La programmazione elaborata dal museo
vra. A metterne in luce i punti di forza è                                                     totalizzando 6mila presenze – e le rasse-       re la cronofotografia.                        e delle Arti Applicate Contemporanee e il      per il 2017 stempererà l’attesa. No vertical
la direttrice Tatyana Franck, che sotto-                                                       gne promosse in tutto il mondo. Soltanto        Per rendere sempre più fruibile al pubbli-    Musée de l’Elysée convergeranno in un’u-       limit. Mountain photography, la mostra in
linea la leadership del museo tra le istitu-                                                   lo scorso anno il museo svizzero ha rag-        co il patrimonio custodito dalla bibliote-    nica sede, a poca distanza dalla stazione      corso fino al 30 aprile, apre le porte della
zioni mondiali interamente dedicate alla          Il museo è un centro di                      giunto Clermont Ferrand, Parigi, Rotter-        ca, nel 2014 il museo ha avviato un’estesa                                                   collezione del museo per indagare l’affa-
fotografia.                                        eccellenza nel campo                        dam, Barcellona, ​​Madrid, Puebla e Città       campagna di digitalizzazione di una rac-                                                     scinante legame tra la montagna e la pra-
Vincitore del Lucie Foundation Spotlight                                                       del Messico, Derby, Arkhangelsk e San           colta davvero eccezionale che “ripercorre                                                    tica fotografica, mentre il palinsesto esti-
Award nel 2016, il Musée de l’Elysée testi-
                                                   della conservazione e                       Paolo.                                          la storia della fotografia attraverso edi-                                                   vo sarà inaugurato dalla prima rassegna
monia “la varietà delle pratiche fotografi-       del potenziamento del                                                                        zioni rare e fuori stampa”. In seguito alla
                                                                                                                                                                                                  Nel 2021 il progetto                      dedicata alla storia delle proiezioni e delle
che, storiche e contemporanee”. Grazie a              patrimonio visivo                        PENSARE IN GRANDE                               partnership con lo Swiss Federal Institute        Plateform10 diventerà                      slide fotografiche, dalla metà dell’Otto-
“rassegne innovative, importanti pubbli-                                                       Il desiderio di ampliare i propri orizzonti     of Technology / EPFL di Losanna, la piat-            realtà: tre musei,                      cento ai giorni nostri, consentendo al
cazioni ed eventi di richiamo”, il museo è                                                     non si limita alle attività espositive, ma      taforma PhotobooksElysee.ch è diventata           compreso il Musée de                       pubblico di immergersi nelle installazio-
anche riuscito nell’intento di trasmettere                                                     trova riscontro anche nelle strategie mes-      operativa a partire dallo scorso gennaio.                                                    ni di Nan Goldin, Fischli/Weiss e Jan
al pubblico una conoscenza più approfon-                                                       se in campo per coinvolgere il pubblico         “Nell’arco di cinque anni”, stima la diret-
                                                                                                                                                                                               l’Elysée, convergeranno                      Dibbets. In autunno, invece, spazio alle
dita dell’arte dello scatto. I numeri parla-    numeri. Come ricorda la direttrice, il mu-     e farlo sentire parte del museo. “Grazie        trice, il museo “sarà in grado di garantire          in un’unica sede                        collaborazioni tra il museo e altre istitu-
no da sé: durante il 2016, 48mila visitatori    seo è “un centro di eccellenza nel campo       a The Studio, uno spazio dedicato, inco-        al pubblico l’accesso alla maggior parte                                                     zioni culturali, non solo svizzere. Co-pro-
hanno dato fiducia al ricco calendario di       della conservazione e del potenziamento        raggiamo i giovani visitatori ad andare         dei titoli e alle migliaia di immagini” cu-                                                  dotta dal Musée de l’Elysée, dalla Ciném-
mostre proposto dal museo, che ha indi-         del patrimonio visivo. Custode di una col-     alla scoperta della mostre organizzate          stodite dalla biblioteca.                                                                    athèque Suisse e dalla Cinémathèque
viduato in Werner Bischof e nel graphic         lezione unica, composta di più di un mi-       appositamente per loro”, spiega la diret-                                                     ferroviaria cittadina. Oltre a trasformare     française di Parigi, la mostra Icons sarà
designer polacco Wojciech Zamecznik,            lione di fototipi, 200mila stampe e 800mi-     trice. Senza dimenticare i workshop, che        UN SALTO NEL FUTURO                           Losanna in una “innovativa città della cul-    la prima retrospettiva svizzera incentra-
pioniere nell’uso della fotografia all’inter-   la negativi, il Musée de l’Elysée include      li incentivano a fare esperimenti con la        Le novità che costellano il futuro del Mu-    tura”, Plateform10 consentirà al museo         ta sulla produzione del regista americano
no del proprio lavoro, i suoi protagonisti.     anche più di una dozzina di collezioni e       fotografia e la serie di attività strutturate   sée de l’Elysée non si fermano qui. Frutto    capitanato da Franck di “raddoppiare gli       Gus Van Sant.
SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
10 // BERNA                                                                                                                                                                                                                                                        BERNA // 11

                                                                                                                                                 Una fondazione unica e un'unica direttrice per gestire due musei: il Kunstmuseum Bern e
                                                                                                                                                 il Zentrum Paul Klee. Missione possibile, anzi efficacissima. Anche grazie alla neodirettrice
                                                                                                                                                 Nina Zimmer, che ci ha accompagnato alla scoperta di due istituzioni vivaci e rigorose.

                                                                                                                                                                        ANNO DI APERTURA:                                             ARCHITETTO:
                                                                                                                                                           1879 (Kunstmuseum)                                                         Stettler & Hebler, 1876-78
                                                                                                                                                       2005 (Zentrum Paul Klee)                                                       (Kunstmuseum)
                                                                                                                                                                                   DIRETTORE:                                         Renzo Piano, 1999-2005
                                                                                                                                                                             Nina Zimmer                                              (Zentrum Paul Klee)
                                                                                                                                                                                                                                      VISITATORI:
                                                                                                                                                                          MOSTRA IN CORSO:                                            circa 150mila all’anno
                                                                                                                                                                                   Terry Fox
                                                                                                                                                                                fino al 5 giugno                                      COLLEZIONE:
                                                                                                                                                                            MOSTRA FUTURA:                                            circa 51mila opere
                                                                                                                                                           The Revolution is dead.                                                    (Kunstmuseum)
                                                                                                                                                          Long live to Revolution!,                                                   4mila opere
                                                                                                                                                                        dal 13 aprile al 9 luglio                                     (Zentrum Paul Klee)

    DAL KUNSTMUSEUM                                                                                                                                                     KUNSTMUSEUM BERN + ZENTRUM PAUL KLEE

    AL ZENTRUM PAUL KLEE                                                                                                                                                 È un esperimento perfettamente riuscito di direzione unica per due musei

D
             a agosto 2016, Nina Zimmer è      e di 48mila fra disegni, stampe, fotogra-        la visione dell’edificio di Eugen Stettler” fu   dalla quale emergono “tre onde in acciaio      attività e spazi incoraggia e stimola la      della Rivoluzione Russa, quella avvenuta
             a capo di due istituzioni nella   fie, video e film, opere di artisti quali Paul   l’architetto Gottlieb Hebler. “Grazie a          e vetro che si fondono con il paesaggio”.      creatività artistica di ogni partecipante”.   nell’ottobre del 1917, “punto di partenza
             capitale della Confederazione     Klee, Pablo Picasso, Ferdinand Hodler            innumerevoli estensioni, il Kunstumu-            Come abbiamo ripetuto spesso in queste         Un impegno che è stato recentemente           dell’Avanguardia Russa e della sua radi-
             Elvetica, riunite l’anno prece-   e Meret Oppenheim. Una collezione in             seum Bern ora dispone di oltre 3.500 mq          pagine, stando in Svizzera occorre sgom-       premiato con l’etichetta Kultur inklusiv.     cale astrazione, che rivoluzionò la storia
dente sotto una medesima fondazione.           costante incremento, ma che “nell’ultimo         di superficie espositiva e”, attenzione alla     brare la mente da idee museologiche da-        Andare in famiglia al museo significa an-     dell’arte”.
Da un lato c’è il Kunstmuseum, ovvero il       anno è cresciuta in maniera notevole”,           notizia, “nei prossimi anni sono program-        tate: anche in questo caso, infatti, l’opera   che poter gestire il tempo della visita in    Una seconda collaborazione, stavolta
più antico museo svizzero dotato di una        sottolinea la direttrice, “grazie all’inte-      mati ulteriori ampliamenti”.                     di Klee non è conservata in maniera sta-       serenità, soddisfacendo le esigenze di        con la Bundeskunsthalle di Bonn, si di-
collezione permanente, con opere che           grazione del lascito Gurlitt e del prestito a                                                     tica. “Attraverso prospettive contempo-        adulti e bambini. In questo senso, è da se-   spiegherà invece in autunno in occasio-
coprono un arco temporale di otto seco-        lungo termine della Collezione Hahnloser/        FOCUS ZENTRUM PAUL KLEE                          ranee, nuove ricerche e innovative forme       gnalare la presenza in entrambi i musei di    ne delle due mostre Dossier Gurlitt: sarà
li; dall’altro il Zentrum Paul Klee, cioè la   Jaeggli”.                                        Si cambia radicalmente prospettiva nel           di educazione e comunicazione”, chiari-        un bookshop e di un ristorante.               l’occasione per vedere per la prima volta
più significativa collezione al mondo di                                                        centro dedicato a Klee: per l’approccio          sce Nina Zimmer, “il Zentrum Paul Klee                                                       una selezione di opere della collezione
dipinti, acquerelli e disegni di Paul Klee,         Nina Zimmer è a                             monografico, ovviamente, ma anche per            intende portare il potenziale artistico di                                                   di Cornelius Gurlitt, protagonista di una
ai quali si aggiungono un archivio e mate-                                                      l’edificio, di oltre un secolo più giovane e     Paul Klee nel presente”.                                                                     storia che ha dell’incredibile e che non
riale biografico.
                                                 capo di due istituzioni                        che si fregia della firma di Renzo Piano.                                                           Il Zentrum Paul Klee è                    vi sveliamo per non attenuare la (amara)
La fruttuosa e recente cooperazione fra            nella capitale della                         La storia inizia nel 1997, quando la nuora       FAMIGLIE AL MUSEO                                    un'isola verde da cui                   sorpresa.
i due musei non si è fatta attendere: ne        Confederazione Elvetica,                        dell’artista, Livia Klee-Meyer, dona 690         Impeccabile l’attività didattica al Kunst-         emergono tre onde in                      Tutto ciò sarebbe già sufficiente per con-
è testimonianza la mostra bilocata Chi-            riunite dal 2015 in                          opere alla città e al cantone di Berna; ope-     museum, rivolta ai bambini dai quattro                                                       vincerci a fare una gita a Berna. Ma la
nese Whispers, che esponeva una parte                                                           re alle quali se ne aggiungono molte altre,      ai dodici anni, i quali “vengono introdotti
                                                                                                                                                                                                         acciaio e vetro                      direttrice ci lascia con altri due inviti in
significativa della Collezione Uli Sigg. “In      un'unica fondazione                           provenienti da collezioni private, dalla fa-     all’arte attraverso l’analisi giocosa e fan-                                                 forma di altrettante esposizioni: Desire
concomitanza con la visita di Ai Weiwei a                                                       miglia Klee e dalla Paul Klee Foundation.        tasiosa di singole opere della nostra vasta                                                  makes everything blossom... From van Go-
Berna”, ricorda la direttrice, “la mostra      “Le radici della storia del museo affon-         “La decisione di costruire un museo nella        collezione”. Se possibile, ancora più atten-   UN 2017 RIVOLUZIONARIO                        gh to Cézanne, Bonnard to Matisse, ovve-
ha portato circa 120mila visitatori in città   dano nelle idee rivoluzionarie dell’Illu-        zona di Schöngrün, nella periferia orien-        ta è la politica adottata dal Zentrum Paul     Da metà aprile si rinnoverà la collabora-     ro una serie di capolavori dalla Hahnloser
e ha generato una forte risposta da parte      minismo”, prosegue Nina Zimmer, e                tale della città, fu presa nel 1998 e nello      Klee, in cui “i programmi di educazione        zione fra le due istituzioni, con una se-     Collection che saranno visibili al Kunst-
dei media”.                                    hanno condotto prima alla fondazione             stesso anno fu commissionato a Piano”,           all’arte sono stati una priorità”, sostiene    conda mostra allestita in entrambi gli edi-   museum; e 10 Americans: After Paul Klee
                                               della collezione statale d’arte nel 1809 e,      ricorda la direttrice. “L’edificio è stato       la direttrice. “Children’s Museum Creavi-      fici. Con il titolo The Revolution is dead.   al Zentrum Paul Klee, per raccontare
FOCUS KUNSTMUSEUM                              settant’anni dopo, all’apertura del primo        completato nel 2005 e reso possibile grazie      va, un’organizzazione indipendente che         Long live the Revolution! – From Malevič      come e quanto il lavoro di Klee abbia in-
Il museo bernese ha una collezione im-         edificio museale in stile neoclassico. L’ar-     alla Fondazione Martha e Maurice Müller          opera nel Centro, si dedica all’educazio-      to Judd, from Deineka to Bartana verrà        fluenzato l’arte statunitense della metà
portante di oltre 3mila dipinti e sculture     tefice incaricato di “trasformare in realtà      e agli eredi di Paul Klee”. È un’isola verde     ne all’arte per tutti. L’ampio ventaglio di    infatti celebrato il 100esimo anniversario    del XX secolo.
SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
12 // BASILEA                                                                                                                                                                                                                                                   BASILEA // 13

                                                                 KUNSTMUSEUM:
                                                                                                                                             La nuova ala di questo museo è stata inaugurata ad aprile 2016. La seconda sede nel 1980
                                                                                                                                             e la prima nel 1936. Ma quella originaria – udite, udite – risale al 1671. Avete capito bene:

                                                                 QUATTRO SECOLI                                                              milleseicentosettantuno. In parole povere: il museo più antico del mondo. Ecco cosa ci
                                                                                                                                             trovate.

                                                                 E NON SENTIRLI
                                                                                                                                                                     ANNO DI APERTURA:                                                ARCHITETTO:
                                                                                                                                                                                         1671                                         Christ & Paul Bonatz, 1931-36
                                                                                                                                                                                                                                      Christ & Gantenbein, 2010-16
                                                                                                                                                                                DIRETTORE:                                            [photo Julian Salinas]
                                                                                                                                                                   Josef Helfenstein
                                                                                                                                                                     [photo Lucian Hunziker]
                                                                                                                                                                                                                                      MOSTRA IN CORSO:
                                                                                                                                                                                                                                      Joëlle Tuerlinckx
                                                                                                                                                                                                                                      fino al 17 aprile
                                                                                                                                                                                 VISITATORI:
                                                                                                                                                                   250mila nel 2016                                                   MOSTRA FUTURA:
                                                                                                                                                                                                                                      ¡Hola Prado!
                                                                                                                                                                              COLLEZIONE:                                             dall’8 aprile al 20 agosto
                                                                                                                                                        circa 4.000 opere +                                                           Richard Serra
                                                                                                                                                   300.000 disegni e stampe                                                           dal 20 maggio al 15 ottobre

                                                                                                                                                                                              KUNSTMUSEUM BASEL

                                                                                                                                                                                             È il museo pubblico più antico al mondo

È
           nato a Lucerna ma arriva dalla       UN MUSEO UNO E TRINO                         Vecchio, con il celeberrimo Giudizio di
           Menil Collection, il neodiretto-     Tre sono gli edifici nei quali si dispiega   Paride (1528) a una collezione di oltre 150
           re del Kunstmuseum di Basilea.       attualmente il Kunstmuseum. L’edificio       disegni di Cézanne, passando per uno
           Si chiama Josef Helfenstein e        principale, la casa madre progettata da      straordinario nucleo di opere di Pablo          dagli architetti Christ & Gantenbein.             dunque al Kustmuseum. Per (ri)vedere           datate dal tardo XV secolo a tutto il XVI,
ha preso le redini del museo a settembre        Rudolf Christ e Paul Bonatz, è stato         Picasso.                                        È collocato di fronte a quello principale         la collezione, naturalmente, ma anche per      e a Basilea saranno in dialogo con altret-
2016. I cambiamenti non sono tuttavia fi-       inaugurato nel 1936 e custodisce la col-     E qui non ci si può esimere dall’aneddoto:      e unito a quest’ultimo tramite un’am-             almeno tre mostre temporanee da non            tante opere della collezione. Il turbinio
niti per la gloriosa istituzione svizzera: ad   lezione storica. Qui si trova un numero      I due fratelli (1901) e l’Arlecchino sedu-      pia galleria sotterranea; ospita le mostre        perdere.                                       di nomi comprende Tiziano, Zurbarán,
aprile dello stesso anno, infatti, ha inau-     impressionante di capolavori, o meglio       to (1923) erano di proprietà del collezioni-    temporanee e l’arte successiva al secon-                                                         Velázquez e Goya al fianco di Memling,
gurato una nuova ala del museo. Ma an-          di icone della storia dell’arte. Chi non     sta Rudolf Staechelin, che dal 1947 erano       do dopoguerra, in una sorta di “terra di                                                         Holbein, Goltzius e Rembrandt.
diamo con ordine.                                                                            in deposito al museo. Vent’anni più tardi,      mezzo” cronologica, come ha dichiarato il                                                        Inaugura proprio nei giorni di Art Basel,
                                                                                             quando il proprietario intendeva venderli,      direttore in una recente intervista. Anche             Il Kunstmuseum                            sempre nel nuovo edificio, Cézanne nasco-
UNA STORIA SECOLARE                                      Il lungimirante                     la città li acquistò per 6 milioni di franchi   in questo caso emerge la lungimiranza del                                                        sto. Il titolo si spiega facilmente: a Basilea
Quando si risale addirittura al Cinque-                                                      in seguito a un referendum e tramite uno        museo basilese, che fu il primo in Europa          custodisce una delle più                      ci si concentra infatti sul Cézanne dise-
cento, non è semplice stabilire primati               museo basilese fu                      dei primissimi esempi di crowdfunding.          ad acquistare opere dell’Espressionismo            antiche collezioni d’arte                     gnatore, tanto più che il Kupferstichkabi-
in maniera rigorosa. Diciamo allora che               il primo in Europa                     Picasso stesso fu a tal punto impressio-        Astratto. È qui, per fare un solo esem-              municipali al mondo                         nett del museo custodisce ben 154 lavori
il Kunstmuseum basilese custodisce al                ad acquistare opere                     nato dal gesto che regalò al museo altre        pio, che è conservato un lavoro seminale                                                         su carta acquisiti negli Anni Trenta del
suo interno una delle più antiche colle-                                                     quattro opere.                                  come Day Before One (1951) di Barnett                                                            Novecento. Notevole si annuncia anche il
zioni d’arte municipali al mondo. Il nu-
                                                     dell’Espressionismo                     Il secondo edificio, il Gegenwart, è stato      Newman.                                                                                          catalogo pubblicato da Prestel Verlag.
cleo originario è infatti quello raccolto                     Astratto                       inaugurato nel 1980 ed è dedicato all’arte      “In questo modo puoi fare un viaggio nella        Si comincia con ¡Hola Prado! negli spa-        Intanto al Gegenwart sarà allestita un’al-
da Basilius Amerbach e il suo gabinetto                                                      contemporanea; si trova a breve distanza        storia dell’arte, se hai tempo, o semplice-       zi del nuovo edificio. Nel 2015, quando        tra mostra atipica: nome rilevante, quello
viene acquistato da città e università nel                                                   dall’edificio principale, in un’area medie-     mente visitare uno dei tre edifici, sceglien-     quest’ultimo era in costruzione e anche la     di Richard Serra, ma con i suoi Film e Vi-
1661, andando a costituire la Öffentliche       ricorda il ritratto di Erasmo da Rotter-     vale di grande fascino. Qui trova spazio        do cosa più ti attira”, come ha sintetizza-       casa madre era chiusa, i Picasso volaro-       deotapes. Sono quelli prodotti fra il 1968
Kunstsammlung Basel.                            dam (1523) eseguito da Hans Holbein il       in particolare una collezione di opere di       to Helfenstein al Telegraph.                      no al Prado di Madrid, in una mostra che       e il 1979, quindici in tutto per cinque ore
Dieci anni dopo, la collezione viene espo-      Giovane o, dello stesso autore, chi non      Joseph Beuys, fra le quali Feuerstätte                                                            registrò qualcosa come poco meno di un         di immagini in movimento, e che vedono
sta al pubblico: siamo nel 1671 e così na-      ricorda la terribilità del Corpo di Cristo   (1968-74), la cui acquisizione fece gran        COSA CI ASPETTA                                   milione e mezzo di visitatori. Ora l’istitu-   l’artista californiano collaborare con col-
sce quello che presumibilmente è il primo       morto nella tomba (1521)? L’elenco è pres-   scalpore all’epoca.                             Per chi sarà a Basilea durante la fiera           zione spagnola restituisce il favore, pre-     leghi del calibro di Joan Jonas e Nancy
museo al mondo.                                 soché infinito e va da Lucas Cranach il      L’edificio più recente, infine, è firmato       d’arte contemporanea, tappa obbligata             stando temporaneamente ventisei opere          Holt.
SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
14 // BASILEA                                                                                                                                                                                                                                                           BASILEA // 15

     JEAN TINGUELY
                                                                                                                                                   Ha aperto nel 1996, il Museo Tinguely. L’edificio è firmato da Mario Botta e la sua terrazza
                                                                                                                                                   è proverbiale, insieme alla spiaggetta sul Reno sottostante. Dentro, le macchine-scultura

     E IL SUO MUSEO                                                                                                                                dell’artista svizzero e mostre temporanee in costante dialogo con il padrone di casa. Con
                                                                                                                                                   quale spirito ce lo ha raccontato il direttore, Roland Wetzel.

                                                                                                                                                                            ANNO DI APERTURA:
                                                                                                                                                                                                1996
                                                                                                                                                                                        DIRETTORE:
                                                                                                                                                                              Roland Wetzel                                                   ARCHITETTO:
                                                                                                                                                                                                                                              Mario Botta, 1993-96

                                                                                                                                                                                                                                              MOSTRA IN CORSO:
                                                                                                                                                                                         VISITATORI:
                                                                                                                                                                            115mila nel 2016                                                  Stephen Cripps
                                                                                                                                                                                                                                              fino al 1° maggio

                                                                                                                                                                                      COLLEZIONE:                                             MOSTRA FUTURA:
                                                                                                                                                         circa 220 opere al netto di                                                          Wim Delvoye
                                                                                                                                                                    grafiche e carte                                                          dal 14 giugno al 1° gennaio

                                                                                                                                                                                                       MUSEUM TINGUELY

                                                                                                                                                                                                il museo è un cultural engagement di Roche

I
      l punto principale è lampante: il          UN PO’ DI STORIA                                di prestatore” e “l’archivio è diventato          come il britannico Stephen Cripps o Mi-           c’è spazio per venti macchine-scultura”. E       COSA CI RISERVA IL FUTURO
      Museo Tinguely ospita la più ampia         Strettissimo è il legame del Museo Tin-         uno dei luoghi chiave per la ricerca su Je-       chael Landy l’anno scorso”.                       poiché un museo va vissuto, il direttore         Mentre fino al 1° maggio prosegue la per-
      collezione dedicata a Jean Tinguely        guely con il colosso farmaceutico: “La          an Tinguely e il suo tempo”.                                                                        ci ha raccontato altresì dello shop e di         sonale Performance Process di Stephen
      (1925–1991), “uno dei più innovativi e     creazione di questo museo è direttamente        Uno sguardo all’attività espositiva svolta        BAMBINI E ARCHITETTURA                            Chez Jeannot, il ristorante dotato di un         Cripps, nei giorni di Art Basel inaugura
importanti artisti svizzeri del XX secolo”,      collegata alle celebrazioni per il centena-     nel 2016 vede la chiusura della mostra di         La domanda sul gradiente di “baby frien-          ingresso autonomo e di una terrazza af-          The Dancing Room dell’artista francese
dichiara Roland Wetzel, che il museo lo          rio della Roche nel 1996”, ricorda Wetzel.      Ben Vautier, seguita da altre tre mostre          dliness” è quasi scontata per un museo            facciata sul Reno. In alternativa – ma in        Jérôme Zonder, una installazione di di-
dirige. Se la collezione permanente pre-         Nell’ottobre di quell’anno fu presentata        temporanee susseguitesi senza soluzio-            come questo. “Tinguely ci teneva parti-           fondo, anche in aggiunta – si può passeg-        segni che raccoglie molteplici interpreta-
senta una panoramica di quattro decadi           la collezione, la cui base consiste nella       ne di continuità: Prière de toucher – The         colarmente a che la sua arte arrivasse ai         giare nel Parco della Solitudine (con una        zioni di The Walking Dead. La mostra clou
dell’attività creativa di Tinguely, il museo                                                     Touch of Art, poi la personale di Michael         giovani”, ricorda Wetzel. “Ciò è possibile        fontana ovviamente targata Tinguely)             è tuttavia quella di Wim Delvoye, con la
tuttavia non si esaurisce in questa missio-                                                      Landy inaugurata durante Art Basel, e             anche grazie al fatto che le nostre mostre                                                         sua ormai celeberrima Cloaca ma anche al-
ne “conservativa”. Al contrario, le idee di       Questo è un museo che                          infine la collettiva Music machines / Ma-         temporanee e la collezione chiamano in                                                             tre opere come Chantier e Cement Truck:
Tinguely sono continuamente ravvivate
                                                    risveglia il piacere di
                                                                                                 chine music. Con un bilancio di 115mila           causa vari sensi allo stesso tempo e quin-           Si può passeggiare nel                        “Con una buona dose di ironia, arguzia e
da un programma espositivo che ad esse                                                           visitatori e 636 classi di studenti.              di offrono un approccio all’arte a diversi                                                         umorismo”, commenta il direttore, “questo
è “tematicamente collegato”.                      vivere l’arte, la giocosità                    Resta tuttavia la curiosità in merito alla        livelli. Il nostro obiettivo è fornire un’espe-
                                                                                                                                                                                                        Parco della Solitudine                        concettualista provocatore spesso combina
Un doppio passo che si coniuga anche                e la contemplazione                          scelta degli artisti da invitare; in altre pa-    rienza immersiva che sia accessibile a tut-              oppure rilassarsi                         il decorativo con il quotidiano e, così facen-
nello stretto rapporto con la città, da un                                                       role: qual è il criterio? Ci si basa sull’affi-   ti”. Numerose sono quindi le opportunità                sull’unica spiaggia                        do, mette in dubbio il sistema di valori con-
lato, e nel poter vantare un folto pubblico                                                      nità con l’opera di Tinguely? “Le rassegne        per i visitatori più giovani e per le fami-                  della città                           venzionali della società dei consumi”.
internazionale, dall’altro. Tutto ciò anche      donazione, avvenuta nel 1992 da parte di        temporanee mostrano un ampio spettro              glie: “Con il suo programma di educazione                                                          Novità importanti anche sul fronte della
grazie a un format, per così dire, atipi-        Niki de Saint Phalle, di cinquantadue           di artisti e tematiche basate sulle idee di       inclusivo, il Museo Tinguely è un ‘museo                                                           collezione: Mengele-Totentanz, fra le più
co; per usare le parole del suo direttore,       sculture dall’estate di Jean Tinguely, alla     Tinguely”, ci spiega il direttore, “presen-       per principianti’ che introduce i giovani al      oppure rilassarsi sull’unica spiaggia della      celebri installazioni di Tinguely, dal 7 giu-
questo museo è “vivacità, risate, stupore,       quale si sono man mano sommate acqui-           tando personaggi che lo hanno ispirato,           mondo del museo senza fissare l’asticella         città. “Una delle attività favorite dai locali   gno ritrova finalmente casa in uno spazio
scoperta, in un luogo che mette in moto i        sizioni e ulteriori donazioni. In ventun an-    come Marcel Duchamp e Kurt Schwitters,            troppo in alto”.                                  dopo il lavoro consiste nel fare un tuffo nel    espositivo tutto nuovo all’interno del mu-
sensi e dove l’arte viene incontro all’osser-    ni di attività, sottolinea il direttore, sono   suoi contemporanei come Arman, Niki de            Tutto questo avviene in un edificio dise-         Reno e lasciarsi portare dalla corrente”,        seo. Insomma, se dovete programmare una
vatore. Un museo che risveglia il piacere        state organizzate oltre ottanta mostre in       Saint Phalle e Yves Klein, e anche trend          gnato da Mario Botta, autore di un “in-           racconta Wetzel. “Il ‘Tinguely Strand’ è il      visita, dalla metà di giugno potete sperare
di vivere l’arte, la giocosità e la contempla-   città. E poi “il museo contribuisce regolar-    artistici attuali o artisti per i quali Tin-      solito palcoscenico” per le opere di Tin-         luogo perfetto per guadare; da qui la frase      nel bel tempo e tentare l’ingresso al museo
zione nei bambini come negli adulti”.            mente a progetti internazionali in qualità      guely è un’importante fonte d’ispirazione,        guely: “Soltanto nell’enorme sala centrale        onnipresente: ‘Ci si vede al Tinguely’”.         con i capelli bagnati d’acqua del Reno.
SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
16 // RIEHEN                                                                                                                                                                                                                                                     RIEHEN // 17

                                                                                                                                             È il museo d’arte più visitato della Svizzera. È immerso nel verde, a breve distanza da

      I 20 ANNI DELLA                                                                                                                        Basilea, raggiungibile comodamente con la metropolitana leggera. La sua casa è uno

      FONDATION BEYELER
                                                                                                                                             dei capolavori di architettura di Renzo Piano. La collezione è mozzafiato e le mostre
                                                                                                                                             temporanee lo sono altrettanto. Della Fondazione Beyeler, nell’anno del ventennale,
                                                                                                                                             abbiamo parlato con il suo direttore, Samuel Keller.

                                                                                                                                                                     ANNO DI APERTURA:
                                                                                                                                                                                         1997                                         ARCHITETTO:
                                                                                                                                                                                                                                      Renzo Piano, 1991-97
                                                                                                                                                                                                                                      [photo courtesy Svizzera Turismo]
                                                                                                                                                                                 DIRETTORE:
                                                                                                                                                                         Samuel Keller                                                Peter Zumthor per il
                                                                                                                                                                        [photo Matthias Willi]                                        nuovo edificio a venire
                                                                                                                                                                                                                                      MOSTRA IN CORSO:
                                                                                                                                                                                                                                      Claude Monet
                                                                                                                                                                                  VISITATORI:
                                                                                                                                                                                                                                      fino al 28 maggio
                                                                                                                                                                   330mila nel 2016
                                                                                                                                                                                                                                      MOSTRA FUTURA:
                                                                                                                                                                               COLLEZIONE:                                            Wolfgang Tillmans
                                                                                                                                                                      circa 300 opere                                                 dal 28 maggio al 1° ottobre

                                                                                                                                                                                              FONDATION BEYELER
                                                                                                                                                                                          È il museo d’arte più visitato della Svizzera

C
           ome la Fondazione Beyeler non        all’Espressionismo Astratto alla Pop Art.      Hodler, Ernst, Cattelan, Redon, Cour-         i Wrapped Trees, e ancora Felix Gonza-           a esplorare insieme le mostre in corso e        infatti acquistato un nuovo edificio adia-
           c’è nessuno. A cominciare dal        Il direttore elenca: da Monet a van Gogh,      bet, Doig, Gauguin. Progetti pensati con      les-Torres, Jenny Holzer, Jeff Koons,            a fare esperienza dell’arte da diverse pro-     cente al museo firmato da Renzo Piano.
           numero d’ingressi, che la rende      da Picasso a Mondrian, da Giacometti           rigore scientifico e realizzati in collabo-   Thomas Schütte, Santiago Sierra. “Un             spettive”. Senza contare la pubblicazione       Ci si aspetta grandi cose da Peter Zum-
           il museo d’arte più visitato della   a Rothko, da Bacon a Kiefer… Intanto il        razione con gli artisti, quando possibile.    nuovo progetto è previsto per il 2018”, an-      What is Art, prodotta in collaborazione         thor, l’architetto incaricato di trasforma-
Svizzera. Come si spiega tanto successo?        nucleo originario ha raggiunto le trecento     La medesima impostazione informa le           ticipa Keller, “con l’artista brasiliano Er-     con UBS, l’app Art Shaker e il gioco da ta-     re l’area in una nuova risorsa espositiva.
“Collocato in un giardino all’inglese e cir-    opere e l’elenco resta notevole: Fontana,      mostre collettive, da Francis Bacon e la      nesto Neto”.                                     vola Speed Art.                                 Nel frattempo, fino alla fine di maggio le
condato da un paesaggio idilliaco, Renzo        Richter, Serra, Dumas, Tilmans, Par-           tradizione dell’arte a In Search of 0,10 –    Infine, le collaborazioni con altri musei                                                        sale sono gremite da oltre sessanta dipin-
Piano ha creato un edificio in cui l’arte e     reno… Come se non bastasse, al museo           quest’ultima nata “per celebrare il cente-    per la realizzazione di mostre. Da segna-                                                        ti di Monet, mentre la mostra estiva sarà
l’architettura sono in armonia con la na-       sono in prestito a lungo termine anche         nario della prima presentazione dell’ico-     lare quella risalente alla scorsa estate,             Ci si aspetta grandi                       dedicata a Wolfgang Tillmans. Da mag-
tura”, inizia il direttore Samuel Keller.       altre raccolte, in particolare la Daros Col-   nico ‘Quadrato nero’ di Kasimir Malevič       quando – in partnership con Swatch, Vi-            cose da Peter Zumthor,                        gio a ottobre, fra interno ed esterno sarà
L’edificio “ospita una collezione di arte       lection, la Anthax Collection Marx e la        nel 1915”.                                    tra e le comunità locali – la Fondazione           l’architetto incaricato di                    protagonista anche Tino Seghal: “Lavo-
moderna e contemporanea di livello mon-         Collection Renard – quest’ultima donata        Eloquente l’attività espositiva dispiega-     ha realizzato un sentiero d’artista, firmato                                                     rando soltanto con esseri umani, l’artista
diale”, alla quale si affianca “un program-     alla Fondazione Beyeler nel 2013.              ta nel 2016, anno in cui i visitatori sono    da Tobias Rehberger, che attraversa il
                                                                                                                                                                                               disegnare il terzo edificio                    crea ‘situazioni’ che coinvolgono il visita-
ma di mostre temporanee ed eventi cultu-                                                       stati 330mila. Si è iniziato con Dubuffet,    confine tra Svizzera e Germania, “invitan-             della Fondazione                          tore in un dialogo intenso”.
rali di alta qualità”.                                                                         con una personale che in Svizzera non si      do i visitatori a camminare o a pedalare                                                         Com’era doveroso, il compleanno del mu-
                                                                                               vedeva da un quarto di secolo; è seguito      attraverso un bel paesaggio, da un museo         “Recentemente abbiamo lanciato diversi          seo omaggia i suoi fondatori. E lo fa con
LE ORIGINI E LA COLLEZIONE
                                                  In vent'anni, i visitatori                   il confronto fra Calder e Fischli/Weiss;      d’arte a uno di design”.                         programmi per i giovani”, continua Kel-         un tris di mostre “sulla collezione, guar-
La Fondazione Beyeler nasce il 18 ottobre          sono stati 6,5 milioni,                     poi Kandinsky, Marc & Der Blaue Reiter                                                         ler, “ad esempio lo Young Art Club, grazie      dando al passato, al presente e al futuro
1997 grazie a Ernst e Hildy Beyeler, i quali      oltre la metà dall’estero                    (“con oltre 200mila visitatori, una delle     EDUCAZIONE E INCLUSIONE                          al quale si può entrare gratuitamente al-       del collezionismo. La prima riprende la
intendevano “fornire libero accesso alla lo-                                                   dieci mostre più visitate nella nostra sto-   Punto fondamentale per ogni museo, la            le mostre e prendere parte a molti eventi       collezione originale com’era stata allestita
ro collezione e divulgare l’arte moderna a                                                     ria”); infine Opposites of White di Roni      politica di inclusione ed educazione è al        speciali”. E a proposito di eventi: nel par-    all’opening del museo da Ernst Beyeler. La
un pubblico ampio, stimolando l’interesse       INSIDE & OUTSIDE                               Horn.                                         centro della Fondazione Beyeler sin dall’i-      co si tiene anche il sun.set, festival estivo   seconda è un remix della collezione da una
dei giovani per la cultura”. Un programma       In vent’anni la Fondazione ha inanella-        La Fondazione non propone però soltan-        nizio. Tanto che, per celebrare il 20esimo       che ha visto suonare maestri dell’elettro-      prospettiva artistica e comprende molte
che ha coinvolto sei milioni e mezzo di vi-     to una serie impressionante di mostre          to mostre in-house. Negli anni ha organiz-    anniversario, il museo ha reso gratuito          nica come Solomun, Tale of Us e Dixon.          acquisizioni recenti. La terza sarà una
sitatori, oltre la metà dall’estero.            temporanee. Fra le altre, i solo show di       zato progetti a Basilea, Berna, Ginevra e     l’ingresso per tutto il 2017 ai visitatori che                                                   collaborazione con collezioni private inter-
Quanto alla Collezione Beyeler, si tratta       Lichtenstein, Warhol, Magritte, Laib,          Zurigo, coinvolgendo artisti come Loui-       non abbiano superato i 25 anni. E natural-       UNO SGUARDO AL FUTURO                           nazionali e svizzere, per offrire al pubblico
di circa duecento dipinti, sculture e dise-     Matisse, Munch, Léger, Basquiat,               se Bourgeois con il suo ragno gigante         mente sono operative le attività dedicate        Il dato più importante è anche quello           l’idea di una collezione museale collabora-
gni che vanno dal Post-Impressionismo           Segantini, Bonnard, Koons, Degas,              Maman, Christo e Jeanne-Claude con            a famiglie, bambini e giovani: “Un invito        più misterioso: la Fondazione Beyeler ha        tiva, una sorta di ‘musée imaginaire’”.
SPECIALE ART MUSEUMS OF SWITZERLAND - Artribune
18 // WINTERTHUR                                                                                                                                                                                                                                             WINTERTHUR // 19

                                                                                                                                                 Da un lato la Fotostiftung Schweiz, dall’altro il Fotomuseum. Insieme formano il
                                                                                                                                                 Fotozentrum di Winterthur, autentico fulcro della cultura fotografica svizzera. Una
                                                                                                                                                 fondazione dedicata a tener traccia dell’identità elvetica e un museo votato alla ricerca
                                                                                                                                                 nella contemporaneità. In un mix perfetto.

                                                                                                                                                                         ANNO DI APERTURA:
                                                                                                                                                                   1971 (Fotostiftung)                                                   ARCHITETTO:
                                                                                                                                                                  1993 (Fotomuseum)                                                      W. Leschke Architekturbüro,
                                                                                                                                                                                     DIRETTORE:                                          2001-03
                                                                                                                                                                                                                                         [photo Katrin Bauer]
                                                                                                                                                                           Peter Pfrunder
                                                                                                                                                                             [photo Gaëtan Bally]
                                                                                                                                                                                                                                         VISITATORI:
                                                                                                                                                                                                                                         circa 30mila all’anno
                                                                                                                                                                           MOSTRA IN CORSO:
                                                                                                                                                                       Francesco Jodice                                                  COLLEZIONE:
                                                                                                                                                                                 fino al 7 maggio                                        circa 1.310mila opere
                                                                                                                                                                             MOSTRA FUTURA:                                              (Fotostiftung)
                                                                                                                                                                                 Danny Lyon                                              circa 8mila opere
                                                                                                                                                                  dal 20 maggio al 27 agosto                                             (Fotomuseum)

                             DUE ANIME E UN CENTRO                                                                                                        FOTOZENTRUM – FOTOSTIFTUNG SCHWEIZ + FOTOMUSEUM

                                 PER LA FOTOGRAFIA
                                                                                                                                                                                    È la più antica istituzione svizzera dedicata alla fotografia

P
                                                                                                                                                 Democratica del Congo. L’anno terminerà          collezione in costante evoluzione che par-     L’annata espositiva è iniziata con France-
         ensi alla fotografia contempora-      istituzionale: l’Ufficio Federale della Cul-      SVIZZERA, AFRICA E INDUSTRIA                    con un’altra monografica, stavolta dedica-       te dagli Anni Sessanta del XX secolo e ar-     sco Jodice, in una personale – intitolata
         nea in Europa e ti viene in men-      tura elvetico le ha infatti affidato la gestio-   Anche sul fronte delle mostre, il tratta-       ta a Jakob Tuggener, fra i più straordina-       riva all’oggi, e anche questa è consultabile   Panorama e in corso fino al 7 maggio –
         te una fiera (Paris Photo), un        ne degli archivi e degli estate di rilevanti      mento del tema cardine, ovvero l’identità       ri fotografi industriali (più di qualcuno ne     online. Con un obiettivo chiaro quanto         che ne ripercorre vent’anni di carriera.
         festival (i Rencontres di Arles)      fotografi, nonché dell’imponente patri-           svizzera, viene sottoposto a intelligenti       ricorderà l’ottima mostra organizzata dal        arduo: “Il nostro programma presenta           A seguire, il Message to the Future indi-
e… il Fotomuseum di Winterthur. Come           monio fotografico della Confederazione.           sollecitazioni. Come nel caso dell’esposi-      MAST di Bologna a inizio 2016).                                                                 rizzato del newyorkese Danny Lyon, tra
sia riuscita a ritagliarsi un posto al sole                                                      zione in corso fino al 7 maggio, Unfami-                                                                                                        i fotografi più noti del Movimento per i
un’istituzione come questa, a brevissima                                                         liar Familiarities: a indagare quella me-       LIAISON                                                                                         Diritti Civili: una retrospettiva che, accan-
distanza da Zurigo, si spiega ripercorren-          Chi si immaginasse                           desima identità nazionale, così definita e      A unire le due anime del Fotozentrum di
                                                                                                                                                                                                      Fondato nel 1993, il                       to agli scatti celeberrimi, mette in mostra
done la storia.                                    un archivio polveroso                         quindi così a rischio di stereotipia, sono      Winterthur ci sono una biblioteca specia-
                                                                                                                                                                                                     Fotomuseum ha una
                                                                                                                                                                                                                                                 anche i meno noti film e alcuni materiali
                                                                                                 stati chiamati cinque fotografi internazio-     lizzata, con una scelta di 20mila volumi, e                                                     tratti dall’archivio personale di Lyon. A
LA FONDAZIONE PER LA FOTOGRAFIA
                                                     avrebbe preso un                            nali, ovvero Alinka Echeverría, Shane           il Bistro George. Il tutto all’interno dell’e-      collezione in costante                      chiudere il cerchio, la rassegna The Hob-
Il Fotomuseum è infatti soltanto una del-         clamoroso abbaglio: lo                         Lavalette, Eva Leitolf, Simon Roberts           dificio terminato all’inizio degli Anni Zero        evoluzione che parte                        byst, che intende indagare il rapporto tra
le due anime del Fotozentrum di Winter-            dimostra ad esempio                           e Zhang Xiao. Una maniera senz’altro            da W. Leschke Architekturbüro, con
                                                                                                                                                                                                      dagli Anni Sessanta                        fotografia e hobby – nella duplice veste
thur. L’altra, la Fotostiftung Schweiz, è in         l’intensa attività di                       evoluta di lavorare su di sé, in un pro-        quell’iconica facciata in vetro che circon-
                                                                                                                                                                                                     del XX secolo e arriva
                                                                                                                                                                                                                                                 del fotografare gli hobbisti o dell’avere la
realtà la più antica istituzione svizzera                                                        getto pensato per il centenario della Pro-      da sui quattro lati il pianterreno. Proprio                                                     fotografia come hobby.
dedicata alla fotografia, con il suo anno di
                                                        digitalizzazione                         mozione turistica svizzera e coprodotto         dirimpetto c’è invece la sede originaria,                   all’oggi                            Mostre stimolanti, senz’altro, ma forse
fondazione fissato al 1971, quando ancora                                                        insieme al secondo pilastro della cultura       ex fabbrica tessile, ancora in uso da parte                                                     non quanto il format espositivo Situa-
era una fondazione privata. La sua colle-      Chi si immaginasse un archivio polveroso          fotografica elvetica, il Musée de l’Elysée di   del Fotomuseum. In totale sono 1.000 mq                                                         tions, che senza soluzione di continuità
zione è notevole: si parla di 60mila stam-     avrebbe preso un clamoroso abbaglio: lo           Losanna. Da maggio a ottobre si prosegue        di superficie espositiva, mentre l’intero                                                       attraversa tutto il 2017 e l’inizio del 2018.
pe da esposizione, 250mila d’archivio e        dimostra l’intensa attività di digitalizza-       con la personale di Dominic Nahr, foto-         complesso occupa un’area di 3.500 mq.                                                           Una indagine per comprendere meglio
oltre un milione di negativi, con un focus     zione in corso alla Fotostiftung Schweiz,         grafo classe 1983 che porta a Winterthur                                                         la storia della fotografia con l’ambizione     la nostra stessa cultura fotografica con-
sulla fotografia svizzera del XX secolo. Il    che finora ha permesso di rendere dispo-          le drammatiche immagini provenienti da          FRANCESCO JODICE IN SCENA                        di visualizzare in maniera diversa quella      temporanea; una indagine che può essere
ruolo della Fotostiftung è letteralmente       nibili online ben 22mila immagini.                Sudan del Sud, Somalia, Mali e Repubblica       Fondato nel 1993, il Fotomuseum ha una           stessa storia”.                                portata avanti anche online.
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