Rinascita flash - Libia: a chi la date a bere? Bundesrepublik Italien Privi di morte, orfani di vita Fukushima e la distruttività dell'energia ...
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rinascita anno 19° N. 3/2011 flash bimestrale di informazione in Baviera Libia: a chi la date a bere? Bundesrepublik Italien Privi di morte, orfani di vita Fukushima e la distruttività dell’energia nucleare Lezioni giapponesi rinascita flash 3/2011
editoriale Con la forza del buonsenso Sommario In questi giorni gli aerei militari italiani hanno iniziato a bom- bardare obiettivi militari libici e quindi l’Italia, fuori da qualun- que possibile metafora, è un Paese in guerra, una guerra di aggressione nei confronti, e sul territorio, di un altro Paese. A questo punto non valgono più i giri di parole, gli eufemismi o Con la forza del buonsenso pag. 2 le colpevoli menzogne che tirano in ballo la NATO, i rapporti fra alleati, la difesa di una democrazia che, ironia della sorte, Libia: a chi la date a bere? pag. 3 in Italia non rispetta neppure quell’Articolo 11 della Costituzio- Bundesrepublik Italien pag. 4 ne che un intervento armato non lo avrebbe permesso. L’atrocità di questa situazione sbiadisce tra i disagi e le vicen- Lezioni di inciviltà pag. 6 de italiane che si guadagnano le prime pagine dei giornali nazionali e spopolano in televisione e sul web, e dobbiamo Quando i sogni sono desideri che si avverano pag. 8 prendere atto delle difficoltà di tutto un Paese, piegato da una crisi molto sfaccettata che, eccettuate rare eccezioni, influisce I dubbi di Maroni pag. 8 su quasi tutti i settori. A parte il Mediterraneo, però, quello che accade nel resto del mondo spaventa ancora di più, come Privi di morte, orfani di vita pag. 10 l’enorme tragedia di Fukushima: ormai relegata fra le notizie mediamente importanti – come se le sue conseguenze non in- Fukushima e la distruttività cidessero in futuro su tutto il nostro pianeta – questa assurda dell’energia nucleare pag. 12 disgrazia ha forse permesso al resto del mondo di riscrivere Lezioni giapponesi pag. 14 la storia dell’investimento energetico. Ammesso che Europa e USA ne traggano le dovute conseguenze: viste le tensioni Lo shock Fukushima. diplomatiche sorte ultimamente fra gli Stati fondatori dell’Eu- A rischio la società o società del rischio pag. 16 ropa Unita, qualche dubbio purtroppo rimane. Come se non fossimo tutti, in senso più o meno lato, sulla stessa barca. È giunto il momento di aprire gli occhi per salvare il nostro pianeta pag. 18 Appena rientrata da un viaggio in Italia, ho ancora davanti agli occhi la mostra “Fare gli italiani, 1861-2011” organizza- Don Abbondio e Griso alla radio pag. 19 ta a Torino dal Comitato Italia 150 (17.03-20.11.2011), “Una storia del passato per immaginare il futuro” che colpisce per La nostra Italia da pronto soccorso pag. 20 l’accuratezza della ricerca storica e l’espressività delle installa- Quando buona amministrazione zioni: tutta la nostra storia esposta fra scenografie grandiose, fa rima con benessere. esplicative, toccanti, impressionanti. Ci siamo anche noi, i re- Bolzano e le strade scolastiche pag. 22 sidenti all’estero, e ci sono tutti quegli uomini e quelle donne che hanno vissuto sulla nostra terra cercando anche soltanto Alba de Céspedes y Bertini: di assicurarsi la sopravvivenza: certo non una gran pretesa. una scrittrice lungimirante pag. 23 Ho riletto su pannelli trasparenti tutta la storia di questi ultimi Appuntamenti pag. 24 150 anni e non ci sono dubbi: con i mezzi attuali saremmo in grado di pretendere molto di più della sopravvivenza dei nostri avi, eppure siamo ancora qui a discutere di nucleare
politica e informazione Libia: a chi la date a bere? Se ne sentiva tanto la mancanza: an- cora una volta è stata decisa un’in- tromissione negli affari interni di uno Stato sovrano allo scopo d’instaurarvi valori “democratici”. La prima doman- da che viene automatico porsi, è per- ché in Libia e non in tutti gli altri Paesi del globo in cui i diritti dei cittadini vengono sistematicamente calpestati allo stesso modo. La risposta – non solo a mio parere – è molto sempli- ce e si può riassumere in due parole: petrolio e metano. Non a caso sono stati Francia e Inghilterra gli interven- tisti della prima ora, quelli che hanno spinto e continuano a spingere per l’instaurazione di un nuovo ordine. E di nuovi grossi affari. Al contrario, proprio l’Italia era piuttosto scettica e riservata nella prima ora, dato che i migliori affari con la Libia li sta fa- cendo già da molto prima, prima di quell’ignobile baciamano del nostro “cavaliere” a Gheddafi nel pomposo ricevimento riservatogli recentemen- Viene dunque da chiedersi se il te a Roma. Ricordiamo che la Libia malcontento sia partito realmen- detiene – perlopiù in Cirenaica – il 3,5 te dalle masse popolari, come nei percento delle riserve mondiali di pe- due Paesi succitati, o non sia sta- trolio, il doppio di quelle USA, e persi- to invece di minoranze “pilotate” no di ottima qualità: vale a dire raffi- dall’esterno, sull’onda della rivolta nazione più agevole e meno costosa. nell’area nordafricana. A differenza di altri interventi militari, “Che i corpi speciali delle Sas, le caratterizzati essenzialmente da in- celebri forze speciali britanniche, L’insurrezione di Bengasi, dov’è genti “danni collaterali” – traduzione: fossero presenti in Libia accanto ai stata immediatamente issata la massacro di civili inermi e innocenti –, ribelli fin da febbraio, il premier bri- bandiera monarchica verde, rossa questo è avvenuto sì dietro mandato tannico Cameron lo ha negato. La e nera dell’ex re Idris, simbolo dei dell’ONU, ma il risultato non cambia presenza di centinaia di consiglieri precedenti poteri coloniali, è stata molto: sarà un pantano dal quale non militari americani, britannici e fran- fin dall’inizio un’insurrezione arma- si saprà come uscire senza l’escalation cesi in Cirenaica è però attestata da ta sostenuta direttamente da poteri militare che già si sta profilando. DEBKAfile, sito israeliano di infor- stranieri”, scrive il 7 marzo il profes- Da decenni Gheddafi governa in modo mazioni militari e di intelligence. Lo sor Michel Chossudovsky precisan- dittatoriale, ma a differenza di Egitto riferiscono vari blog e siti, fra i quali do: “Consiglieri militari e forze spe- e Tunisia, dove è scoppiato un diffu- Global Research, Centro di ricerca ciali americane e della NATO erano so malcontento popolare, terminato sulla globalizzazione, autorevole già sul posto”. “L’intenzione era cre- con la detronizzazione del dispotismo quanto radicale”, scrive Maria Gra- are un conflitto tale da giustificare oligarchico che vi regnava, la Libia zia Bruzzone su La Stampa. un intervento militare”, osserva an- dispone di grandi ricchezze naturali “Quello libico non è un movimento che l’americano Scott Creighton sul e il benessere dei cittadini è stimato di protesta non violento, come quel- suo willyloman’s blog, precisando: decisamente superiore, anche se non li di Tunisia ed Egitto. In Libia la si- comparabile agli standard europei. tuazione è completamente diversa. continua a pag. 4 rinascita flash 3/2011
politica da pag. 3 “L’avevamo detto subito che questi democrazie occidentali peraltro non non sembravano affatto ribelli, in- mancano: la loro è una posizione di fatti erano mercenari assoldati da comodo a rischio zero, vale a dire forze esterne”. finché non gli cadono bombe sulla E se anche gli attacchi aerei di testa. Per loro instaurare il “modello Gheddafi ai civili fossero stati un democratico” e probabili diritti uma- falso? Per lanciare una propagan- ni – affatto certi, come dimostrano da convincente basta inventare una decine di eventi storici – vale senza Grande Storia che suoni plausibile dubbio più di un po’ di sangue che e faccia il giro del mondo, in modo scorre per le strade. Se non fosse non diverso dalle inventate “armi che centinaia di bombe sganciate di distruzione di massa” di Saddam da USA e GB sul suolo libico sono Hussein. Titolo: le forze armate del all’uranio impoverito: per qualche Rais usano aerei militari per spa- migliaio di anni non si tratterà dun- rare sui cittadini libici. Diversi os- que solo di “un po’ di sangue”. Ma servatori sembrano confutare con ciò provasse che Gheddafi stava sfi- le democrazie occidentali, si sa, da semplicità questa tesi, ad esempio dando l’Onu, continuando a com- qualche parte devono pur metter- il willyloman’s blog che riferisce: battere. Più tardi è venuto fuori che lo l’uranio che resta inutilizzato. 1) l’esercito russo ha monitorato la l’aereo distrutto apparteneva alle (Claudio Paroli)
politica Bundesrepublik Italien L’Italia tra federalismo e "padanismo" Se c’è un tema su cui il governo ha onestà piuttosto che di federalismo. rischiato più spesso di cadere negli I primi effetti della riforma federale ultimi mesi, di sicuro questo è il fe- si vedranno subito: appena lo Sta- deralismo. Più che per il processo to darà meno soldi alle città meno breve, più che per la riforma uni- ricche, ci sarà un impatto negativo versitaria. Ma, se mi guardo intorno, che acuirà problemi già gravi, come pochissimi hanno del federalismo quelli da cui Napoli tenta da decen- un’idea davvero chiara e consape- ni di liberarsi, sanità e trasporti ad vole. E più chiedo delucidazioni in esempio, e questo avverrà in mol- merito, meno capisco. Sento invece tissime altre città e comuni italiani. parlare di “Padania”, e il più grande Quali città avranno un beneficio da partito della sinistra, nelle votazioni tale riforma? Tutte le località turisti- su di un tema così importante per il che che hanno migliaia di apparta- nostro Paese, specie per il meridio- menti stagionali, sui quali si riscuo- ne, che fa? Si astiene. teranno le imposte, più le varie tasse Il tema in questione si chiama, più di soggiorno per i “turisti”, anche precisamente, “federalismo fiscale” quelli provenienti dalla regione ac- e mira a modificare la ripartizione amico che però non me li restituisce canto. Chi ci rimetterà? Le città già di alcune tasse amministrative con- da anni (e forse non me li restitui- in difficoltà, e qui l’elenco sarebbe cedendo, ad esempio, la facoltà ai rà mai), non potrei certo dire al mio troppo lungo. Faccio solo un esem- comuni di aumentare l’IRPEF dello idraulico di provare a farsi dare i 75 pio: L’Aquila, già allo stremo dopo il 0,4 percento (con limite massimo euro dal mio amico per essere liqui- terremoto e con una ricostruzione annuale dello 0,2) e di incassare dato, e poi magari di dare a me i 25 troppo lenta, che non la aiuta an- la cosiddetta cedolare secca del 21 euro che rimangono. Non si farebbe cora oggi a farle riprendere una vita percento sugli affitti, più un’imposta certo prendere per fesso così facil- quotidiana normale a ben due anni sugli immobili dello 0,76. È vero che mente. Ma allora, è davvero tutto dal sisma, si troverà alle prese anche alcune tasse, come la stessa IRPEF, qui il federalismo? Un giorno (lonta- con un taglio del 70 percento delle in questo modo non dovrebbero più no) sarà istituita la IMU, una tassa risorse. Che sfortuna, non restava “passare per Roma”, ma occorre te- che riunirà ICI e IRPEF, più qualche altro che decidere di costruirle pure ner conto che comuni, provincie e altra imposta facoltativa e un 5 per- una centrale nucleare lì accanto. regioni hanno, già da qualche tem- cento di tassa di soggiorno da pa- Eppure, parlando con gente del nord po, una discreta autonomia ammi- gare con il conto dell’hotel. Per ora, (io sono nato a Roma ma le mie nistrativa. Certo, con il federalismo nulla di più. origini sono venete) vedo ancora fiscale, si farebbe in modo che una Ci sono anche cambiamenti più so- spesso facce deluse quando affronto parte delle tasse rimanesse subito stanziali che avverranno una volta questo argomento. Sento dire: “Ma nell’area in cui queste vengono pa- che il federalismo fiscale sarà in atto, come, io credevo che finalmente gate. Tutto il resto rimarrebbe tale come la creazione di città metropo- l’Italia diventasse una federazione e quale. Potremmo forse anche litane che non saranno solo Torino come la Germania o gli Stati Uniti, menzionare che il 50 percento del e Milano, ma anche Napoli, Bari e o almeno come la Svizzera, inve- recupero fiscale (quindi introiti da Reggio Calabria. E poi, l’istituzione ce…”. Invece no. La Germania era tasse non pagate) e addirittura il 75 di Roma Capitale, con ampissima composta da vari Stati che poi, per percento degli eventuali pagamenti autonomia amministrativa. Interes- scelta, si sono riuniti sotto un’unica dal condono edilizio (anche queste, sante e positiva trovo l’introduzione bandiera e un’unica costituzione, tasse non pagate) andrebbero su- della spesa-standard sanitaria, un mantenendo ampie autonomie locali bito alle amministrazioni locali, ma parametro per cui un’operazione al e demandando al governo centrale non è un gran risultato contare su ginocchio fatta a Catania non do- responsabilità fondamentali come la eventuali pagamenti da parte di eva- vrebbe costare allo Stato dieci volte politica estera e la difesa. sori incalliti. Se io dovessi pagare, ad di più della stessa operazione fatta esempio, 75 euro al mio idraulico, a Sondrio, sorvolando sul fatto che ma avanzassi 100 euro da un mio questa dovrebbe essere questione di continua a pag. 6 rinascita flash 3/2011
politica da pag. 5 Gli stati che compongono la fede- razione erano autonomi prima e ri- invertendo la tendenza degli ultimi anni che ha visto moltiplicare re- Lezioni di inciviltà mangono autonomi ancora oggi. Lo gioni e provincie anziché riunirle, e stesso vale per gli Stati Uniti che, tutto ciò solo per assegnare più pol- Giovedì 31 marzo Montecitorio è come dice il nome, rimangono stati trone: nel Molise vivono meno per- stato teatro dell’ennesimo episodio autonomi, per cui i confini restano sone che nei quartieri Montesacro e inqualificabile e vergognoso a cui quelli di prima dell’unione e mol- Parioli a Roma. E poi, cos’è questa ormai siamo stati abituati da colo- tissimi poteri rimangono decentra- “Padania”, esattamente? Mi dispia- ro che dovrebbero rappresentarci ti. Per questo, ad esempio, viene ce dover difendere Gianfranco Fini ed oltretutto prendono anche fior di applicata la pena di morte a Dallas (non siamo della stessa opinione quattrini per farlo. Un episodio che ma non a Chicago. La Svizzera, poi, politica, oltretutto) il quale ha re- non fa altro che rendere sempre più è una federazione sin dalla notte centemente affermato, sollevando desolante e vergognosa l’immagine dei tempi, guardate le cartine ge- un mare di polemiche, che la “Pada- della politica italiana. Il tutto inizia ografiche degli ultimi mille anni: nia” è solo un’espressione geografi- quando l’assistente personale della in Europa è successo di tutto, ma ca. È vero. E aggiungo: la “Padania” deputata Ileana Argentin, eletta nel- la Svizzera è rimasta sempre lì. E è un’invenzione della Lega, come le file del PD, fa partire un applauso l’Italia? L’Italia non potrà mai es- anche l’abuso della parola “federa- di apprezzamento al discorso di Italo sere una federazione, con buona lismo” (senza l’aggiunta “fiscale”), Bocchino. Più immediato che mai ar- pace di tutti, per un motivo molto ambedue creati più per attirare voti riva il rimprovero di Osvaldo Napoli semplice: manca l’elemento princi- e attese separatiste che per rilan- (PDL) che vieta categoricamente pale, cioè gli “Stati” che dovrebbe- ciare le autonomie regionali. Ma se all’assistente della Argentin qualsiasi ro teoricamente federarsi tra loro. l’idea è quella di separare per ren- gesto o parola di stima o dissenso Abbiamo le regioni (molte, forse dere più autonome provincie, regio- verso chicchessia. Avvicinandosi anche troppe) ma non gli Stati. A ni, municipalità, che senso ha poi all’assistente in questione, infatti, gli meno che non si voglia partire da- unificare di nuovo tutto il nord in intima di evitare certi comportamen- gli Stati che esistevano mille anni una mega-regione, un mega-stato, ti, non potendosi permettere di fare fa: il Regno di Lombardia, il Ducato magari con propria valuta, proprio apprezzamenti o tanto meno battere di Spoleto, l’Impero Bizantino e lo governo, propria capitale? Questo, le mani per qualcuno. Stato della Chiesa che, dal Tirreno, con il federalismo fiscale, non ha La deputata dell’opposizione, affetta si propagava fino all’Adriatico, alla proprio nulla a che vedere. da grave disabilità, prende la parola Romagna e alle porte di Venezia, Questi malintesi mirano ad un per difendersi, affermando che il suo oggi Veneto e domani, forse, “Pa- obiettivo che va ben oltre il federali- collaboratore non fa altro che quello dania”. Oppure tornare alla metà smo fiscale: il “padanismo”. Chi può che lei non può fare: “... non potendo del 1800, con il Regno di Sarde- spiegarci fino a dove arriverebbe la applaudire con le mie mani, lo faccio gna, il Ducato di Parma e il Gran- “Padania”? Fino a Bologna, a Pesa- con le mani del mio assistente”. ducato di Toscana e, ancora lui, ro, a Perugia? E una volta fatta la Dai banchi del PD si alza un coro lo Stato della Chiesa, sempre lì al “Padania”, non sarà forse più facile di proteste contro il pidiellino, ma suo posto, dal Tirreno all’Adriatico, unirla al Canton Ticino e al Tirolo a questo punto succede qualcosa coast-to-coast. No, proprio non ab- che alla Campania? Non sarà molto di ingiustificabile. Alla civilissima, biamo una base per parlare di una più difficile per un siciliano farsi cu- anche se diversamente abile On. Bundesrepublik Italien. Persino la rare in un ospedale lombardo? Che Argentin, che tenta di spiegare le ex- Jugoslavia, quando è iniziata ne sarà degli studenti meridionali sue motivazioni al presidente della la sua dolorosa secessione, aveva che desiderano studiare a Padova? chiarissimi i confini dei propri Stati Come potrà mai una città come Na- evasione? C’è ancora troppa con- in quanto erano già esistenti, riu- poli autofinanziarsi una rete di me- fusione. Comunque vada, abbia- nificati sotto il maresciallo Tito, poi tropolitana? E chi ci garantisce che mo bisogno di maggiore chiarezza: nuovamente divisi. un (quasi certo) aumento delle tas- dal governo per cominciare, dalla Vogliamo davvero provare a fare se locali sarà davvero accettato da Lega in particolare, e magari anche una Bundesrepublik Italien? Allora tutti, solo in nome del federalismo? dal PD, tra un’astensione e l’altra. cominciamo a ridisegnare le regioni, Non porterà invece a una maggiore (Massimo Dolce)
politica eutanasia, col disprezzare in modo ignobile e vergognoso quella di un disabile, e come si possa tutelare la presenza di un crocifisso nelle aule scolastiche per poi vivere in maniera diametralmente opposta a ciò che sta scritto nel Vangelo, di- sprezzando altri esseri umani non appena si trasformano in migranti e vengono a disturbare la nostra italica tranquillità. La lega ci ha abituato agli insulti e non mi stupiscono nemmeno più di tanto, ma tutti gli altri? Cosa fanno tutti gli altri? Cosa fanno On. Ileana Argentin contro chi insulta, chi discrimina, chi giudica per categorie di appar- Camera, fa eco, il diversamente intelli- Argentin, il che mi sembra alquanto tenenza? Bianchi, neri, nord, sud, gente (come giustamente etichettato strano, comunque perlomeno le sue sani, malati. da Massimo Gramellini della Stampa), scuse sono arrivate, al contrario di Cosa fanno per difendere un bam- deputato della Lega Massimo Polledri, quelle di Polledri, inutilmente attese. bino disabile che si è vista portata che si esprime con un civilissimo "Fate In un Paese civile un tale deprecabi- via la possibilità di avere un inse- tacere quell’handicappata del cazzo”. le comportamento avrebbe suscitato gnante di sostegno a tempo pieno Un comportamento inqualificabile che l’indignazione popolare che sarebbe o verso chi tenta di discriminarli spinge immediatamente il presidente sfociata in una richiesta unanime di sempre più, relegandoli, come su Gianfranco Fini ad invitare l’esponente dimissioni, ma, ahimè, siamo ben assurda proposta di qualcuno, in del Carroccio a scusarsi con la collega. lontani dall’essere un Paese civile e i classi fatte su misura per loro? Dal canto suo il parlamentare afferma nostri rappresentanti sembrano im- Non basta la semplice e pura in- di non avere mai usato quella frase, pegnarsi ogni giorno per esprimere dignazione davanti a fatti del ge- ma di aver solo manifestato il suo ap- al meglio questa nostra condizione. nere, non basta il coro unanime di prezzamento al rimprovero di Napoli, Mi chiedo come ci si possa sentire no, che dopo qualche giorno fini- anche se numerosi esponenti dell’op- rappresentati da persone di questo sce nel dimenticatoio. posizione confermano di aver udito tipo e da tali comportamenti inquali- Non basta scandalizzarsi una o due quelle parole. ficabili. Persone che fanno dell’insul- volte all’anno per cambiare le cose. La Argentin comunque non si scom- to e della volgarità gratuita il proprio (Rita Vincenzi)
politica Quando i sogni sono desideri che si avverano Grazie alla forza, l’impegno, la volontà e l’amore Quante parole vuote ed inutili su fatti di più. È la prima laureata d’Europa futili o gravissimi che non riguarda- affetta dalla sindrome down. no la vita della comunità si sprecano La sua storia insegna a tutti che non quotidianamente in televisione e sui ci dovrebbero mai essere limiti pre- giornali, e quanto è triste accorgersi concetti e precostituiti che frenino che qualche trafiletto e poche righe il percorso di vita di nessuno e non sono state scritte per omaggiare una importa se e quanto questi sia “nor- donna che, invece, ha molto da inse- modotato”. Dinanzi a questa storia gnare. A tutti. di magnifica bellezza e duro lavoro Giusi Spagnolo ha ventisei anni ed di una ragazza, della sua famiglia, è una giovane palermitana che, pro- delle sue scuole e dell’Università di prio alla facoltà di Lettere del magni- Palermo nell’abbattere l’invisibile e fico capoluogo siciliano, si è appena quasi infrangibile muro degli stere- laureata in Beni demo-etno-antropo- otipi, viene da chiedersi il senso ed logici con una tesi sulla valenza del il valore di un’istituzione come la gioco nell’apprendimento infantile. Il “Sonderschule” (scuola differenzia- Giusi Spagnolo suo lavoro è già un supporto multi- le, ndr). (Marinella Vicinanza) mediale che verrà utilizzato in una ludoteca della sua città, la stessa che lei frequentava da piccola. I dubbi del ministro Maroni Giusi è una ragazza piena di grin- ta. È caparbia ed ostinata nella vo- lontà di porsi fini da perseguire e Il ministro Maroni si chiede se ab- da raggiungere. Ha degli splendidi bia senso rimanere nell’Ue: signor genitori che hanno sempre creduto ministro, si chieda invece se abbia in lei e che l’hanno sostenuta ad in- un senso continuare ad essere un seguire sogni e desideri, e a realiz- componente di questo governo. zarli. Ha frequentato delle scuole, Di cosa si stupisce? L’Europa non nelle quali ha incontrato insegnanti dimentica, come fate lei e gli altri capaci di valorizzare le sue poten- degni accoliti di questo governo, zialità e di sostenerla nelle piccole il baciamani del nostro Premier a difficoltà. All’università ha cono- Gheddafi. Non dimentica gli accor- sciuto dei tutor in grado di svolgere di inter nos presi sempre dal no- il loro lavoro con le competenze e stro Primo Ministro con il dittatore le volontà che esso richiede. Ades- libico in spregio agli accordi dell’U- so che ha raggiunto il titolo di dot- nione Europea, per salvaguardare i tore, vuole diventare insegnante propri interessi e quelli della casta Roberto Maroni elementare per continuare a svol- a cui pensa, erroneamente, di ap- gere il lavoro che con i bambini ha partenere? Non dimentica la me- che perseguendo esclusivamente già iniziato mentre scriveva la sua gatenda a villa Borghese, le sfilate la salvaguardia della propria per- tesi, e ci si può scommettere, che militari a cavallo e la compraven- sona da restrizioni e condanne non sarà davanti alle difficoltà che dita di redente al credo islamico a sacrosante ha ridotto a barzelletta la scuola italiana pone a tutti gli pagamento? L’Europa, caro Mini- ogni nostra istituzione ed ogni no- aspiranti insegnanti, che lei si fer- stro, è ancora parzialmente libera stro atto ufficiale. Ecco, signor Mi- merà. L’augurio (ovvio) è che pre- da certe forme di bieco servilismo nistro: è questo che dovrebbe farla sto ci siano classi di bambini che la e decide in base ai fatti. Cosa ave- riflettere. Ma forse le conclusioni chiamino maestra. te dimostrato nei fatti voi Ministri successive a questa riflessione non Giusi è, dunque, una ragazza eccezio- ed il nostro Premier? Avete dimo- allieterebbero molto le sue notti da nale, perché si è posta degli obiettivi strato che l’Italia è un Paese in Ministro della Repubblica, forse le e li ha saputi perseguire. Lo è ancora balia di un megalomane impunito farebbero balenare nella mente lo rinascita flash 3/2011
politica Comites Referendum abrogativi del 12-13 giugno 2011 Comitato degli Italiani all’Estero Circoscrizione Consolare di Monaco di Baviera c/o Istituto Italiano di Cultura - I cittadini italiani residenti all’estero e alcune categorie di con- Hermann-Schmid-Str. 8 nazionali temporaneamente all’estero possono votare per i 80336 München referendum abrogativi del 12 e 13 giugno prossimo. In Ger- Tel. (089) 7213190 Fax (089) 74793919 mania, il voto per i referendum dei cittadini residenti ed iscritti Presso il Comites di Monaco di Baviera all’AIRE si esprime per corrispondenza. Non spetta pertanto il è in funzione lo rimborso del 75% del costo del biglietto di viaggio. Gli elettori ammessi al voto per corrispondenza riceveranno a domicilio, Sportello per i da parte del Consolato di riferimento, il plico elettorale con- tenente le schede e le istruzioni sulle modalità di voto. Chi cittadini non lo ricevesse entro il 29 maggio, potrà recarsi di persona nei giorni di all’Ufficio consolare di riferimento per verificare la sua posizione elettorale. LUNEDÌ e GIOVEDÌ Concluse le operazioni, le schede votate dagli italiani resi-
politica Privi di morte, orfani di vita Comunque la pensiate, la legge sul “testamento biologico”, in discussione al Parlamento Italiano, fa discutere: ogni occasione di confronto è, dunque, la benvenuta. Soprattutto se a raccontare le loro esperienze personali sono Beppino Englaro e Mina Welby. La loro forza e la loro serenità sono il simbolo della libertà di “scelta”. Anche se qualcuno li chiama ancora “assassini di Stato” Lo confesso: sono orgoglioso di aver opinioni, anche le più disparate, sul partecipato, in veste di moderatore, diritto alla vita e il diritto “alla scel- al convegno “Privi di morte, orfani ta”. Il tutto si è svolto in un clima di di vita”, organizzato dall'AIPS (As- grande attenzione e partecipazione, sociazione Italiana Paralisi Spastica) attraverso un dibattito vivace e as- nella sala conferenza della GAM, la solutamente civile. Non mi vergogno Galleria di Arte Moderna di Torino. a dire, infatti, che c’era preoccupa- Davanti ad un folto pubblico, quasi zione, tra gli organizzatori, per la 200, Beppino Englaro e Mina Welby possibilità di qualche manifestazio- hanno raccontato le loro tormentate ne di protesta “pro-vita”. Io stesso, vicende umane e giudiziarie e la loro promuovendo l’evento in televisione continua, infaticabile battaglia - in e su Internet, ho ricevuto qualche nome dei loro cari, Eluana e Pier- critica. Una di queste critiche ve la giorgio - per l’istituzione e il ricono- riporto, per evidenziare certe stortu- scimento di una “buona” legge sul re: “Un convegno con Beppino En- testamento biologico. Per non con- glaro e Mina Welby sul testamento fondere il sostegno vitale con l’acca- biologico? Preferisco essere informa- nimento terapeutico. Il limite, infatti, to da un medico, non da due assas- Eluana Englaro è sottile, sottilissimo, quasi invisibile. sini di Stato…”. No comment. Ma qui si tratta veramente di una Il convegno, sotto la guida artistica farraginoso, partito nel febbraio questione di vita o di morte. di Dino Mascia, che ha letto alcune 2009, proprio sull’onda emotiva del Per parlare di “scelta” di fine-vita, toccanti poesie (una, bellissima, di caso di Eluana Englaro, la ragazza gli organizzatori, nella fattispecie Guido Ceronetti), si è snodato sul filo mantenuta in vita, in stato vegetati- l’infaticabile Angelo Catanzaro, pre- conduttore dell’informazione legale vo, per 17 anni, in seguito alle con- sidente dell’AIPS, hanno invitato due e della divulgazione scientifica, la più seguenze di un incidente stradale. medici di ispirazione “cattolica”: il completa e la più semplice possibi- Tra i punti più criticati del disegno dottor Giovanni Battista Pietragalla, le, anche attraverso filmati e video. di legge, quello che riconosce l’invio- medico legale dell'ASL Torino 1 e il In questo modo, tutti noi abbiamo labilità della vita e la sua “indispo- prof. Enrico Larghero, rianimatore potuto capire quello che è succes- nibilità” (traduzione: non possiamo all’Ospedale Molinette e bioeticista. so, quello che sta accadendo ora, a farne ciò che vogliamo). Ma anche È stata l’occasione per confrontare le che punto siamo del dibattito morale il punto che definisce l’alimentazio- e giuridico, e quello che succederà ne e l’idratazione forzate come for- in futuro, dopo la probabile appro- me di un sostegno vitale che non si vazione di questa legge sul testa- può rifiutare. Le conseguenze? Con mento biologico, (“una legge anti- questa legge, Eluana sarebbe anco- testamento biologico”, la critica Mina ra viva, altrimenti il padre sarebbe Welby), che sarà presto in discussio- stato accusato di omicidio volontario ne alla Camera dei Deputati. Allora, (Beppino Englaro, viceversa, è stato forse, ha ragione il prof. Umberto definitivamente assolto da ogni ac- Veronesi, oncologo di fama mondia- cusa). Ancor più preoccupante, per le, quando dice: “È meglio nessuna i sostenitori della “scelta”, è il punto legge che una legge sbagliata”. del disegno di legge che considera Il disegno di legge sul “fine vita”, le dichiarazioni anticipate di tratta- che porta la firma del senatore del mento non obbligatorie né vincolan- Piergiorgio Welby centro-destra Raffaele Calabrò, ha ti per il medico. avuto finora un iter decisamente In buona sostanza: in mancanza di rinascita flash 3/2011
politica fine-vita. “Ma basterebbe fare come hanno fatto in Germania”, intervie- ne Mina Welby. “A loro sono bastati quattro articoli per fare una buona legge. Perché non possiamo farlo anche noi?”. In Italia ci sono circa 2.500 perso- ne che vivono in stato vegetativo, e la stima è arrotondata per difet- to. Da quest’anno, il 9 febbraio, la data dell’anniversario della morte Convegno AIPS di Eluana Englaro (sono già passati oltre due anni), è diventata “la gior- una normativa, è solo il medico che resto, il nostro registro ha un valo- nata degli stati vegetativi”. Lo ha può scegliere se farci restare in vita re esclusivamente simbolico: se poi deciso il Consiglio dei Ministri. o “donarci” la morte. E ogni tipo di non ha valore legale, perché ancora Ma chi implora giustizia e “scelta” precedente dichiarazione, verba- non può averlo, è chiaro che i cit- sono in molti, molti di più, tra i quali le o scritta, riportata dai familiari o tadini aspettano una vera e propria anche Paolo Ravasin, operaio di 50 custodita da un notaio, conterebbe legge sul testamento biologico”. anni, da 12 anni soffre di SLA (Scle- meno di zero. Un’altra possibilità, anche se legal- rosi Laterale Amiotrofica), proprio “È un punto di vista sbagliatissimo”, mente tortuosa, è quella di avvalersi come Piergiorgio Welby: è ricovera- dice Claudia, una donna di 70 anni, di una figura appena introdotta nel to in una casa di cura in provincia di ancora in formissima. Continua così diritto italiano: quella dell’ammini- Treviso, è praticamente immobile, a perorare la causa di una legge stratore di sostegno. Ricorrendo al muove solo gli occhi e si batte at- migliore: “Amo troppo la vita per giudizio del giudice tutelare della tivamente per il testamento biologi- morire senza dignità. Penso che se propria città (che, tuttavia, deve co. Attraverso uno strumento sen- Dio mi ha donato la vita, sia un mio esprimersi positivamente) si può sibile al suo battito di ciglia che gli diritto disporne come credo”. veder riconosciuto e sancito il pro- permette di scrivere sul computer, Anche le pubbliche amministrazio- prio diritto a decidere sul fine-vita. lancia questo messaggio: “Quando ni, i comuni, le province, le regioni, Almeno sulla carta. Almeno fino a non potrò più nutrirmi da solo, la- si stanno mobilitando sul delicato prova contraria (dei fatti). sciatemi andare”. argomento. Il comune di Torino – Proviamo ad uscire dall’Italia, per Se siamo riusciti a far luce anche come altri comuni d’Italia, tra i primi vedere cosa succede in altri Paesi. solo uno dei tanti dubbi sollevati at- anche Modena e Varese – si è dato Lasciamo perdere l’Olanda, che ha torno a questo delicato argomento da fare per porre sotto i riflettori il una legge sull’eutanasia, perché qui e se siamo riusciti a spingervi ad problema della legge sul testamen- stiamo parlando di “scelta” e non avere ulteriori informazioni, allo- to biologico. Presso il proprio ufficio eutanasia. Un bel filmato, proietta- ra il convegno di qualche settima- anagrafe, infatti, ha istituito un vero to durante il convegno, ci ha portati na fa (ce ne saranno altri, in tutta e proprio registro, sul quale i citta- fino in Belgio, dove, dal 2002, esiste Italia) e l’articolo che state leggen- dini possono far mettere per iscritto una legge sul testamento biologico. do (ne leggerete tanti altri) hanno le loro volontà in caso di necessità. Una legge che, pur tra numerosi li- raggiunto il loro obiettivo. Grande La parola d’ordine è: non fateci fini- miti e paletti (la dichiarazione anti- merito del successo va, natural- re come Eluana. Il tam tam media- cipata di trattamento, ad esempio, mente, a Beppino Englaro, a Mina tico è stato forte, ma, alla resa dei dev’essere ripetuta più volte, solo Welby e a tutti coloro, ammalati e conti, il registro del testamento bio- ed esclusivamente dallo stesso pa- familiari, che stanno combattendo logico non ha raccolto grande ade- ziente, a voce o per iscritto: cosa la loro battaglia, non in silenzio, ma sioni. “Siamo arrivati ad una ventina che, naturalmente, non sarebbe cercando di far sentire la loro voce di sottoscrizioni”, spiega l’assessore possibile nelle condizioni di stato forte e chiara: la loro forza, unita alle politiche sociali del Comune di vegetativo), garantisce comunque alla loro serenità, devono essere la Torino, Giovanni Maria Ferraris. “Del una buona possibilità di scelta sul nostra energia. (Cristiano Tassinari)
politica e ambiente Fukushima e la distruttività dell’energia nucleare L’11 marzo un forte terremoto e tsu- potenza” (Marco Revelli) che ora sta kushima, per un certo tipo di lavori nami hanno provocato in Giappone mettendo a repentaglio la salute e assuma dipendenti attraverso ditte una gravissima catastrofe nucleare. l’incolumità di milioni di persone va interinali, malpagati e precari, alcuni Nella centrale di Fukushima, in una spiegato. Il Giappone, distrutto dopo di loro senzatetto. lotta contro il tempo, tecnici e altri la seconda guerra mondiale, ha for- Uno dei settori dove maggiormente esperti stanno cercando di ridurre la zato da allora lo sviluppo economico si risparmia è la manutenzione: pro- fuga di radioattività. La zona conta- per essere all’altezza dell’Occidente. prio questa però è fondamentale per minata è stata ora estesa a un raggio L’energia gioca in questo sviluppo un la sicurezza. La lunga durata del fun- di 50 Km. Contrariamente alle prime ruolo fondamentale. La prima cen- zionamento delle centrali crea grossi dichiarazioni ufficiali, ora la catastro- trale nucleare è stata costruita nel problemi, il materiale con il tempo fe è stata valutata dello stesso livello 1966. Negli anni 70 il Giappone non si deteriora e si possono verificare di quella di Chernobyl. Informazioni voleva più essere dipendente dalle delle perdite. I reattori di Fukushi- e decisioni spesso contraddittorie importazioni dall’estero di gas e pe- ma sono del 71 ed era previsto che hanno caratterizzato il management trolio e proprio in quell’epoca sono chiudessero quest‘anno, ma l’agen- della crisi sin dall’nizio. Tutto questo state costruite numerose centrali: zia statale atomica giapponese ne non è casuale, ma una dimostrazio- oggi il Giappone è il terzo produt- ha prorogato la durata per altri dieci ne che gli stessi esperti non hanno tore mondiale di energia nucleare e anni. Gli scienziati avevano avvisato per niente – diversamente da quello con questa copre il 30 percento del il governo già nel 2009 che questa che si vuol far credere – la situazione suo fabbisogno energetico. Poiché la centrale non avrebbe resistito a un sotto controllo. produzione di energia è un investi- terremoto. Inoltre si è saputo che Un disastro senza fine. Il Giappone mento come un altro, è logico che la società gestrice Tepco non effet- è il paese industrializzato con il più i produttori cerchino di ridurne al tuava più controlli accurati da dieci alto rischio sismico. Sul suo territorio massimo i costi. È questo, secondo anni. Per sembrare credibile la Tepco si trovano 55 reattori nucleari distri- alcuni esperti, uno dei motivi che, aveva falsificato i verbali sulle ripara- buiti in 18 località. E il loro numero è oltre alla catastrofe naturale, han- zioni di strumenti che non erano sta- destinato ad aumentare: due nuove no portato al gravissimo incidente. ti nemmeno esaminati. Secondo un centrali sono in costruzione, undici in È noto per esempio che la Tepco, la reportage del Süddeutsche Zeitung programma. Questo “delirio di onni- società gestrice della centrale di Fu- sembra che la Tepco abbia falsificato i protocolli di sicurezza in più di 200 casi. Ciò in parte era noto al governo giapponese già dal 2002. Un dirigen- te dovette lasciare il suo posto per questi motivi. Un funzionario del go- verno citato dall’agenzia di stampa Jiji ha ammesso: “Non possiamo dire che queste negligenze non abbiano contribuito alla catena di eventi che ha portato all’incidente”. Anche in altre centrali non sono mancati incidenti gravi: nel 2003 per esempio a Tsuruga; nel 2004 ci sono stati tre incidenti gravi, uno dei quali con 4 morti; nel 2006 un incidente. A Kashivazaki nel 2007, in seguito ad un terremoto, un liquido radioattivo è fuoriuscito per poi finire nel mare giapponese. Il gestore – sempre la Tepco – voleva riprendere il funzio- namento il giorno dopo. Tutto questo avviene nel Paese con rinascita flash 3/2011
politica e ambiente i più alti standard di costruzione, pre- un terzo di tutti i chip necessari per ci fosse la volontà politica, dal 2020 il venzione e sicurezza. Anche qui co- telefoni cellulari, computer, macchine 50 percento del fabbisogno energeti- munque le leggi che regolano la co- fotografiche digitali, ecc. La mancata co potrebbe venir coperto da energia struzione delle centrali nucleari negli o ritardata consegna di questi ele- solare, eolica e simili. Secondo Hen- ultimi anni sono state continuamente menti fondamentali per la produzio- rik Paulitz dell’organizzazione “Medici modificate. Tali leggi non hanno reso ne elettronica crea dei danni enormi contro la guerra nucleare” in Germa- le centrali più sicure, anche perché a tutta l’economia. Le conseguenze nia ci sarebbe addirittura una sovrap- le potenti lobby delle società gestrici sui mercati finanziari sono altrettanto produzione di energia e il fabbisogno hanno spesso l’ultima parola. gravi. Secondo il settimanale econo- massimo di circa 80 Gigawatt si po- Anche nel resto del mondo la situa- mico Wirtschaftswoche i corsi delle trebbe a suo avviso raggiungere già zione non è molto più rassicurante. A azioni legate alla produzione energeti- adesso con le fonti energetiche non parte i due grandi incidenti di Harri- ca sono scesi precipitosamente subito nucleari già esistenti. Perché quindi sburg negli USA nel 1979 e di Cher- dopo l’incidente. Nelle dieci maggiori continuare con una tecnica che no- nobyl nel 1986, la lista delle centrali borse mondiali sembra che solo nei nostante tutti i suoi sistemi di sicu- difettose è molto lunga. In Francia per primi giorni si siano polverizzati ben rezza e salvaguardia non riesce alla esempio, secondo la commissione in- 440 miliardi di euro. Analisti temono fine – come stiamo vedendo sotto i dipendente Criiad, ogni anno si verifi- ora che il Giappone in seguito alla crisi nostri occhi – ad avere ragione della cano mille incidenti di piccole o grandi energetica ritiri le sue riserve valutarie complessità, imprevedibilità e perico- dimensioni. La popolazione non ne dall’estero e questo preoccuperebbe losità che ne conseguono? La rispo- viene a sapere quasi mai niente, so- particolarmente gli USA, dove i giap- sta è semplice e si può trovare nella stiene la politica dei Verdi Eva Joly. In ponesi detengono 886 miliardi di dol- crescita economica sfrenata tipica Germania dal 1996 sono stati regi- lari in titoli di Stato. del sistema produttivo capitalisti- strati 132 problemi tecnici, di cui due Di fronte alle dimensioni gigantesche co che deve produrre per vendere, molto gravi. Anche qui gli incidenti e sempre meno prevedibili di tutti mentre la soddisfazione dei bisogni sono in parte da riportare al calcolo i nessi della catastrofe e in vista dei degli individui è un fattore del tutto economico. La centrale di Neckerwe- futuri costi, è ovvio che i politici non secondario. La necessità continua stheim per esempio dovrebbe essere rimangano indifferenti. In Germania, della riduzione dei costi porta ad an- modernizzata per garantire maggiore anche in concomitanza a delle ele- dare incontro a tutti i pericoli possibili sicurezza: la spesa ammonterebbe a zioni regionali, la cancelliera Merkel, ed immaginabili. 300 milioni di Euro, una cifra che se- dopo essersi dichiarata “profonda- L’irrazionalità di questo sistema ci viene condo i gestori renderebbe la centrale mente colpita” dalla catastrofe, ha dimostrata proprio dal Giappone dove, non più remunerativa. deciso con il suo governo di chiudere su una superficie relativamente piccola L’importanza attuale dell’energia nu- provvisoriamente 6 centrali e di sot- (poco più dell’Italia) ha luogo circa il cleare, che ne spiega l’accettazione di toporle ad accurati controlli. Nell’au- 15 percento della produzione mondia- rischi e pericoli, si può vedere tra l’al- tunno scorso lo stesso governo con le, in parte anche però di prodotti non tro in questi giorni se si analizzano le molta arroganza aveva deciso, con- sempre utili, come il cane elettronico conseguenze dell’incidente giappone- trariamente alla decisione della pre- ed altre assurdità di quel tipo, che van- se sull’economia mondiale. La produ- cedente coalizione rosso-verde, di no solo ad aumentare la quantità di zione di energia nucleare in Giappone prorogare i tempi di funzionamento spazzatura delle nostre città. Lo stesso si ridurrà di circa il 10 percento poiché delle centrali nucleari, in media, di 12 economista liberale Herman Daly, non oltre che a Fukushima, in seguito al anni, e questo è uno dei motivi per cui certo un radicale, ma una persona che terremoto e allo tsumani, la produzio- i politici sono sempre meno credibili. l’età ha reso scettico, sostiene che “Alla ne energetica è stata interrotta in più La maggior parte dei tedeschi (il 53 fine questa crescita è antieconomica, centrali e ciò significa razionamento percento) è contro le centrali nucle- poiché le risorse sono limitate, e quin- e interruzione della produzione nelle ari, come hanno dimostrato anche le di porta più danni che utilità”. Per cui, fabbriche. A causa delle catene pro- grosse manifestazioni e le mobilita- concludendo, l’uso di energia nuclea- duttive internazionali le conseguenze zioni di massa delle ultime settimane: re, non è “responsabile e accettabile” si riversano sulla produzione interna- i manifestanti chiedono la chiusura come sostiene la Merkel, bensì peri- zionale. Tanto per fare un esempio il totale e definitiva di tutte le centrali coloso e devastante, e per questo va gigante elettronico Toshiba produce nucleari. Vari studi dimostrano che, se eliminato. (Norma Mattarei)
politica e ambiente Lezioni giapponesi Quando arrivai in Giappone nel 1998 casa oscilla è un rimedio molto anti- per un soggiorno di tre anni e mezzo, istintivo e mi ci vollero circa cinque una delle prime cose che mi furono terremoti prima di imparare a con- pacatamente spiegate all'accoglien- trollare i nervi ed evitare di fiondar- za fu che in quella città si attende- mi all’aperto. Particolarmente critici va da un anno all’altro un nuovo big erano i terremoti notturni: nel dor- one, cioè un terremoto catastrofico, miveglia i riflessi sono lenti, perfino dato che l’ultimo risaliva al 1923 e l’istinto di sopravvivenza si prende statisticamente questi eventi ricorro- delle pause nelle ore di sonno. Dopo no ogni 70 anni. La città era Nagoya. le prime dieci scosse avevo imparato Quando dopo sei mesi mi spostai a a convivere con i massaggi tellurici Tokyo, il rito si ripeté esattamente: antelucani: riuscivo ad aprire la por- anche là, mi avvertirono con un lie- ta-finestra con la mano destra senza ve sorriso, si aspettava un’apocalisse uscire dal futon e senza perdere il a breve. Parallelamente ebbi le mie filo dei sogni. Per quanto riguardava prime esperienze pratiche: la prima la protezione del corpo avevo ideato scossa mi prese tanto alla sprovvi- lo stratagemma di dormire diretta- sta che la scambiai per una folata di mente sotto un kotatsu, il tavolino vento, forte al punto da far vibrare tradizionale giapponese. Un amico per secondi i vetri delle finestre. In- iraniano mi derise per quella pre- E fin qui la natura. L’ultima piaga il cominciai ad avere paura a partire cauzione, ricordandomi che Dio dà Giappone l’ha subita per un concor- dalla seconda scossa, pochi giorni e toglie quando vuole. Comunque so di cause naturali e umane: l’onda dopo. All’università ci fecero un cor- dopo circa un anno il terremoto era anomala ha danneggiato la centra- so su come comportarsi durante un diventato per me un fatto naturale e le nucleare di Fukushima, edificata sisma. Imparai a memoria la sequen- ci convivevo come ogni altro abitan- scriteriatamente in riva all’oceano, za: aprire porte e finestre per evitare te del Giappone. Ricevendo i nuovi mettendone fuori uso i sistemi di che rimanessero bloccate in seguito ricercatori stranieri arrivati dopo di controllo dei processi di fissione, che a deformazioni strutturali dell’edifi- me li sorprendevo per la flemma con sono intrinsecamente instabili e ri- cio, indossare un elmetto e rifugiarsi cui li avvertivo a mia volta che era in chiedono una continua sorveglianza sotto un tavolo. Sconsigliato era in- arrivo un big one. Un misto di fatali- tecnica per poter rimanere controlla- vece darsi alla fuga per strada, per il smo e abitudine, simile a quello che bili. Questa triade apocalittica rischia rischio di crolli. Purtroppo quello di ci anestetizza quando saliamo su un di segnare il Giappone per anni, se rintanarsi sotto un tavolo quando la aereo e mettiamo la nostra vita nelle non per decenni. Se il terremoto ha mani di un pilota e nell’affidabilità di distrutto abitazioni e lo tsunami ha una macchina, si impossessava pri- spazzato via paesi di 15.000 anime Volete ricevere ma o poi di tutti. abbandonando navi sulle strade di regolarmente Il grande terremoto, in ritardo di montagna, il disastro nucleare può rinascita flash? quindici anni rispetto ai calcoli, è final- avere conseguenze molto più a lun- mente arrivato l’11 marzo 2011. L’e- go termine sugli uomini e sull’am- picentro “fortunatamente” si è avuto biente, e non solo in Giappone. Contattate la redazione in un punto non abitato, a un cen- L’incubo di Chernobyl, che a volte si tinaio di chilometri dalla costa orien- derubricava come un’eccezione do- Tel. 089 36 75 84 tale giapponese, all’altezza di Sendai, vuta alla cattiva gestione della cen- e-mail: info@rinascita.de città situata a 300 km a nord di Tok- trale, si è ripetuto oggi in un Paese www.rinascita.de yo. Sebbene il cataclisma sia stato di tecnologicamente molto avanzato, spaventosa intensità, le costruzioni questa volta con un agente natu- antisismiche giapponesi hanno resi- rale come causa scatenante. Come stito molto meglio di un secolo prima. un’altra onda sismica, lo scetticismo La maggior parte dei danni è stata verso le centrali nucleari attraversa il provocata dal maremoto seguente. pianeta e investe l’Europa, congela rinascita flash 3/2011
politica e ambiente il programma tedesco e quello italia- bacino metropolitano di Tokyo. Allora no, forza la Francia a riverificare lo la comunità italiana di Tokyo dovet- stato di tutti i suoi impianti. Si con- te trovare un equilibrio fra le crona- templano nuovi scenari di crisi per le che apocalittiche che rimbalzavano centrali nucleari: attacchi terroristici, dall’Europa e la perfetta normalità impatti di grandi aerei in stile 11 set- che regnava in Giappone. Molti di noi tembre. Come dopo la tragedia delle si chiesero se non fosse meglio ab- torri gemelle, la catastrofe giappone- bandonare tutto e prendersi una va- se promette di cambiare il mondo. canza in Italia fino a quando le cose Delle terribili immagini che tutti ab- non si fossero chiarite, ma alla fine biamo visto in televisione e su in- nessuno lo fece. La tranquillità dei ternet ci colpisce, oltre all’immane giapponesi alla fine ci contagiò e for- potenza della natura, la dignità e la se ci sentivamo tutti parte di un uni- compostezza con cui il popolo giap- co destino, più facile da accettare di ponese reagisce alla devastazione. una sfortuna personale. Ma la discre- Nessuna aperta disperazione ma al zione con cui i mezzi di informazio- più pianti sommessi, chiusi nell’e- ne nipponici affrontarono l’incidente, sperienza privatissima del dolore. che oggi viene accostato per gravità Nessuna fuga di massa verso le re- a quello molto più famoso di Three gioni più sicure. Nessun atto di scia- Mile Island (cui persino Hollywood callaggio nelle aree evacuate, dove dedicò il film “Sindrome cinese” con negozi e abitazioni sono stati lasciati Jane Fonda), mi convinsero che nella incustoditi. Catene umane di chilo- dialettica fra cittadini e amministrato- metri si formano spontaneamente ri in Giappone la sicurezza dei primi per trasportare acqua da una piscina è sempre subordinata all’operatività a un rifugio. I cittadini sembrano ac- delle misure di ordine pubblico dei contentarsi di notizie frammentarie e secondi, mentre i media non assol- incoerenti; il valzer delle informazioni vono il proprio dovere di un’informa- governative sullo stato del disastro zione indipendente. Queste conside- non appare turbare la popolazione. razioni pesarono non poco sulla mia Ci chiediamo come sia possibile che decisione di abbandonare il Giappo- da una parte Fukushima venga equi- ne alla scadenza della mia borsa di parata ufficialmente a Chernobyl per studio nel 2001. gravità, e dall’altra la zona di evacua- Un tratto caratteristico della cultura zione rimanga confinata a miseri 30 giapponese è la fiducia delle perso- km, un valore che so per conoscen- ne comuni nei cosiddetti “addetti ai za personale essere preso alla let- lavori”. In una società estremamente tera dagli abitanti locali. Conoscenti cooperativa come quella nipponica, italiani a 12.000 km di distanza dal ognuno si concentra solo sul proprio reattore smettono in questi giorni lavoro senza sottoporre a critica quel- di consumare ortaggi a foglia larga lo degli altri. Il giorno dopo essere ar- per paura delle ricadute radioattive rivato a Nagoya, il personale dell’uni- di Fukushima; amici e colleghi a 40 versità chiese a noi studenti stranieri km dalla centrale rimangono invece di firmare una dichiarazione. Il testo a presidiare la loro vita e il loro posto era in giapponese, pertanto alcuni di lavoro. In “piccolo” feci esperienza di noi domandarono istintivamente anch’io di una tale diversità di pesi dove fosse la traduzione inglese. e misure nel 1999, quando un altro incidente nucleare colpì la centrale di Tokaimura, a ridosso del grande continua a pag. 16 rinascita flash 3/2011
politica e ambiente da pag. 15 La gentile signorina ci guardò sor- presa e ci disse che non c’era. “Ma come possiamo firmare un testo che non comprendiamo?”, si lamentaro- no subito alcuni. La graziosa incari- cata si fece ancora più incerta e alla fine sussurrò: “Ma noi lo capiamo!”. In effetti bisogna ammettere che in Giappone la fiducia negli altri è qua- si sempre ben riposta: potrei citare numerosi esempi di onestà del giap- ponese medio, anche sorprendenti per noi occidentali. Ma il sistema ha i suoi punti deboli. In primo luogo i criminali esistono anche lì, come di- mostra proprio la storia recente del- la centrale nucleare di Fukushima, protagonista nei primi anni 2000 di uno scandalo di certificazioni di si- curezza truccate che fece strepita- comunicazione con l’esterno come di rilassatezza che per noi in Europa re l’allora primo ministro Koizumi e il Giappone richiede probabilmen- è sconosciuto, presi come siamo a azzerare l’amministrazione dell’im- te dei tempi paragonabili a quelli di controllare che nessuno si approfit- pianto. In secondo luogo a volte decadimento dell’uranio radioattivo. ti di noi a ogni occasione. Ma se il gli addetti ai lavori non hanno la Né si può concludere che un adat- giapponese medio può rinunciare a perizia richiesta per le loro delicate tamento alla cultura occidentale guardarsi le spalle, c’è qualcuno il mansioni. Negligenza e ignoranza sia necessariamente vantaggioso. cui compito è per definizione quel- furono per esempio la causa dell’in- Quando vivevo in Giappone mi lasciai lo di vigilare che non si abusi della cidente di Tokaimura. andare io stesso gradualmente alla fiducia di milioni di persone e di in- Un cambiamento culturale effettivo fiducia nei “responsabili” di turno e formarle nel caso in cui ciò malaugu- in un Paese da sempre chiuso alla finii per godere di un benefico senso ratamente avvenga. (Marcello Tava)
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