Rinascita flash - Libia: a chi la date a bere? Bundesrepublik Italien Privi di morte, orfani di vita Fukushima e la distruttività dell'energia ...

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rinascita
  anno 19° N. 3/2011

                                                    flash
bimestrale di informazione in Baviera

                                             Libia: a chi la date a bere?
                                             Bundesrepublik Italien
                                             Privi di morte, orfani di vita
                                             Fukushima e la distruttività dell’energia nucleare
                                             Lezioni giapponesi
                                        rinascita flash 3/2011
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editoriale

                                                       Con la forza del buonsenso
         Sommario                                      In questi giorni gli aerei militari italiani hanno iniziato a bom-
                                                       bardare obiettivi militari libici e quindi l’Italia, fuori da qualun-
                                                       que possibile metafora, è un Paese in guerra, una guerra di
                                                       aggressione nei confronti, e sul territorio, di un altro Paese. A
                                                       questo punto non valgono più i giri di parole, gli eufemismi o
Con la forza del buonsenso			                pag. 2    le colpevoli menzogne che tirano in ballo la NATO, i rapporti
                                                       fra alleati, la difesa di una democrazia che, ironia della sorte,
Libia: a chi la date a bere? 			             pag. 3
                                                       in Italia non rispetta neppure quell’Articolo 11 della Costituzio-
Bundesrepublik Italien			                    pag. 4    ne che un intervento armato non lo avrebbe permesso.
                                                       L’atrocità di questa situazione sbiadisce tra i disagi e le vicen-
Lezioni di inciviltà				                     pag. 6    de italiane che si guadagnano le prime pagine dei giornali
                                                       nazionali e spopolano in televisione e sul web, e dobbiamo
Quando i sogni sono desideri
che si avverano				                          pag. 8    prendere atto delle difficoltà di tutto un Paese, piegato da una
                                                       crisi molto sfaccettata che, eccettuate rare eccezioni, influisce
I dubbi di Maroni				                        pag. 8    su quasi tutti i settori. A parte il Mediterraneo, però, quello
                                                       che accade nel resto del mondo spaventa ancora di più, come
Privi di morte, orfani di vita 		            pag. 10   l’enorme tragedia di Fukushima: ormai relegata fra le notizie
                                                       mediamente importanti – come se le sue conseguenze non in-
Fukushima e la distruttività                           cidessero in futuro su tutto il nostro pianeta – questa assurda
dell’energia nucleare			                     pag. 12   disgrazia ha forse permesso al resto del mondo di riscrivere
Lezioni giapponesi				                       pag. 14   la storia dell’investimento energetico. Ammesso che Europa
                                                       e USA ne traggano le dovute conseguenze: viste le tensioni
Lo shock Fukushima.                                    diplomatiche sorte ultimamente fra gli Stati fondatori dell’Eu-
A rischio la società o società del rischio   pag. 16   ropa Unita, qualche dubbio purtroppo rimane. Come se non
                                                       fossimo tutti, in senso più o meno lato, sulla stessa barca.
È giunto il momento di aprire gli occhi
per salvare il nostro pianeta		              pag. 18   Appena rientrata da un viaggio in Italia, ho ancora davanti
                                                       agli occhi la mostra “Fare gli italiani, 1861-2011” organizza-
Don Abbondio e Griso alla radio		            pag. 19   ta a Torino dal Comitato Italia 150 (17.03-20.11.2011), “Una
                                                       storia del passato per immaginare il futuro” che colpisce per
La nostra Italia da pronto soccorso		        pag. 20   l’accuratezza della ricerca storica e l’espressività delle installa-
Quando buona amministrazione                           zioni: tutta la nostra storia esposta fra scenografie grandiose,
fa rima con benessere.                                 esplicative, toccanti, impressionanti. Ci siamo anche noi, i re-
Bolzano e le strade scolastiche		            pag. 22   sidenti all’estero, e ci sono tutti quegli uomini e quelle donne
                                                       che hanno vissuto sulla nostra terra cercando anche soltanto
Alba de Céspedes y Bertini:                            di assicurarsi la sopravvivenza: certo non una gran pretesa.
una scrittrice lungimirante			               pag. 23
                                                       Ho riletto su pannelli trasparenti tutta la storia di questi ultimi
Appuntamenti				pag. 24                                150 anni e non ci sono dubbi: con i mezzi attuali saremmo
                                                       in grado di pretendere molto di più della sopravvivenza dei
                                                       nostri avi, eppure siamo ancora qui a discutere di nucleare
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politica e informazione

Libia: a chi la date a bere?

Se ne sentiva tanto la mancanza: an-
cora una volta è stata decisa un’in-
tromissione negli affari interni di uno
Stato sovrano allo scopo d’instaurarvi
valori “democratici”. La prima doman-
da che viene automatico porsi, è per-
ché in Libia e non in tutti gli altri Paesi
del globo in cui i diritti dei cittadini
vengono sistematicamente calpestati
allo stesso modo. La risposta – non
solo a mio parere – è molto sempli-
ce e si può riassumere in due parole:
petrolio e metano. Non a caso sono
stati Francia e Inghilterra gli interven-
tisti della prima ora, quelli che hanno
spinto e continuano a spingere per
l’instaurazione di un nuovo ordine.
E di nuovi grossi affari. Al contrario,
proprio l’Italia era piuttosto scettica
e riservata nella prima ora, dato che
i migliori affari con la Libia li sta fa-
cendo già da molto prima, prima di
quell’ignobile baciamano del nostro
“cavaliere” a Gheddafi nel pomposo
ricevimento riservatogli recentemen-          Viene dunque da chiedersi se il
te a Roma. Ricordiamo che la Libia            malcontento sia partito realmen-
detiene – perlopiù in Cirenaica – il 3,5      te dalle masse popolari, come nei
percento delle riserve mondiali di pe-        due Paesi succitati, o non sia sta-
trolio, il doppio di quelle USA, e persi-     to invece di minoranze “pilotate”
no di ottima qualità: vale a dire raffi-      dall’esterno, sull’onda della rivolta
nazione più agevole e meno costosa.           nell’area nordafricana.
A differenza di altri interventi militari,    “Che i corpi speciali delle Sas, le
caratterizzati essenzialmente da in-          celebri forze speciali britanniche,         L’insurrezione di Bengasi, dov’è
genti “danni collaterali” – traduzione:       fossero presenti in Libia accanto ai        stata immediatamente issata la
massacro di civili inermi e innocenti –,      ribelli fin da febbraio, il premier bri-    bandiera monarchica verde, rossa
questo è avvenuto sì dietro mandato           tannico Cameron lo ha negato. La            e nera dell’ex re Idris, simbolo dei
dell’ONU, ma il risultato non cambia          presenza di centinaia di consiglieri        precedenti poteri coloniali, è stata
molto: sarà un pantano dal quale non          militari americani, britannici e fran-      fin dall’inizio un’insurrezione arma-
si saprà come uscire senza l’escalation       cesi in Cirenaica è però attestata da       ta sostenuta direttamente da poteri
militare che già si sta profilando.           DEBKAfile, sito israeliano di infor-        stranieri”, scrive il 7 marzo il profes-
Da decenni Gheddafi governa in modo           mazioni militari e di intelligence. Lo      sor Michel Chossudovsky precisan-
dittatoriale, ma a differenza di Egitto       riferiscono vari blog e siti, fra i quali   do: “Consiglieri militari e forze spe-
e Tunisia, dove è scoppiato un diffu-         Global Research, Centro di ricerca          ciali americane e della NATO erano
so malcontento popolare, terminato            sulla globalizzazione, autorevole           già sul posto”. “L’intenzione era cre-
con la detronizzazione del dispotismo         quanto radicale”, scrive Maria Gra-         are un conflitto tale da giustificare
oligarchico che vi regnava, la Libia          zia Bruzzone su La Stampa.                  un intervento militare”, osserva an-
dispone di grandi ricchezze naturali          “Quello libico non è un movimento           che l’americano Scott Creighton sul
e il benessere dei cittadini è stimato        di protesta non violento, come quel-        suo willyloman’s blog, precisando:
decisamente superiore, anche se non           li di Tunisia ed Egitto. In Libia la si-
comparabile agli standard europei.            tuazione è completamente diversa.                                   continua a pag. 4

rinascita flash 3/2011
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politica

da pag. 3

“L’avevamo detto subito che questi                                                   democrazie occidentali peraltro non
non sembravano affatto ribelli, in-                                                  mancano: la loro è una posizione di
fatti erano mercenari assoldati da                                                   comodo a rischio zero, vale a dire
forze esterne”.                                                                      finché non gli cadono bombe sulla
E se anche gli attacchi aerei di                                                     testa. Per loro instaurare il “modello
Gheddafi ai civili fossero stati un                                                  democratico” e probabili diritti uma-
falso? Per lanciare una propagan-                                                    ni – affatto certi, come dimostrano
da convincente basta inventare una                                                   decine di eventi storici – vale senza
Grande Storia che suoni plausibile                                                   dubbio più di un po’ di sangue che
e faccia il giro del mondo, in modo                                                  scorre per le strade. Se non fosse
non diverso dalle inventate “armi                                                    che centinaia di bombe sganciate
di distruzione di massa” di Saddam                                                   da USA e GB sul suolo libico sono
Hussein. Titolo: le forze armate del                                                 all’uranio impoverito: per qualche
Rais usano aerei militari per spa-                                                   migliaio di anni non si tratterà dun-
rare sui cittadini libici. Diversi os-                                               que solo di “un po’ di sangue”. Ma
servatori sembrano confutare con         ciò provasse che Gheddafi stava sfi-        le democrazie occidentali, si sa, da
semplicità questa tesi, ad esempio       dando l’Onu, continuando a com-             qualche parte devono pur metter-
il willyloman’s blog che riferisce:      battere. Più tardi è venuto fuori che       lo l’uranio che resta inutilizzato.
1) l’esercito russo ha monitorato la     l’aereo distrutto apparteneva alle          (Claudio Paroli)
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politica

Bundesrepublik Italien
L’Italia tra federalismo e "padanismo"
Se c’è un tema su cui il governo ha                                                   onestà piuttosto che di federalismo.
rischiato più spesso di cadere negli                                                  I primi effetti della riforma federale
ultimi mesi, di sicuro questo è il fe-                                                si vedranno subito: appena lo Sta-
deralismo. Più che per il processo                                                    to darà meno soldi alle città meno
breve, più che per la riforma uni-                                                    ricche, ci sarà un impatto negativo
versitaria. Ma, se mi guardo intorno,                                                 che acuirà problemi già gravi, come
pochissimi hanno del federalismo                                                      quelli da cui Napoli tenta da decen-
un’idea davvero chiara e consape-                                                     ni di liberarsi, sanità e trasporti ad
vole. E più chiedo delucidazioni in                                                   esempio, e questo avverrà in mol-
merito, meno capisco. Sento invece                                                    tissime altre città e comuni italiani.
parlare di “Padania”, e il più grande                                                 Quali città avranno un beneficio da
partito della sinistra, nelle votazioni                                               tale riforma? Tutte le località turisti-
su di un tema così importante per il                                                  che che hanno migliaia di apparta-
nostro Paese, specie per il meridio-                                                  menti stagionali, sui quali si riscuo-
ne, che fa? Si astiene.                                                               teranno le imposte, più le varie tasse
Il tema in questione si chiama, più                                                   di soggiorno per i “turisti”, anche
precisamente, “federalismo fiscale”                                                   quelli provenienti dalla regione ac-
e mira a modificare la ripartizione        amico che però non me li restituisce       canto. Chi ci rimetterà? Le città già
di alcune tasse amministrative con-        da anni (e forse non me li restitui-       in difficoltà, e qui l’elenco sarebbe
cedendo, ad esempio, la facoltà ai         rà mai), non potrei certo dire al mio      troppo lungo. Faccio solo un esem-
comuni di aumentare l’IRPEF dello          idraulico di provare a farsi dare i 75     pio: L’Aquila, già allo stremo dopo il
0,4 percento (con limite massimo           euro dal mio amico per essere liqui-       terremoto e con una ricostruzione
annuale dello 0,2) e di incassare          dato, e poi magari di dare a me i 25       troppo lenta, che non la aiuta an-
la cosiddetta cedolare secca del 21        euro che rimangono. Non si farebbe         cora oggi a farle riprendere una vita
percento sugli affitti, più un’imposta     certo prendere per fesso così facil-       quotidiana normale a ben due anni
sugli immobili dello 0,76. È vero che      mente. Ma allora, è davvero tutto          dal sisma, si troverà alle prese anche
alcune tasse, come la stessa IRPEF,        qui il federalismo? Un giorno (lonta-      con un taglio del 70 percento delle
in questo modo non dovrebbero più          no) sarà istituita la IMU, una tassa       risorse. Che sfortuna, non restava
“passare per Roma”, ma occorre te-         che riunirà ICI e IRPEF, più qualche       altro che decidere di costruirle pure
ner conto che comuni, provincie e          altra imposta facoltativa e un 5 per-      una centrale nucleare lì accanto.
regioni hanno, già da qualche tem-         cento di tassa di soggiorno da pa-         Eppure, parlando con gente del nord
po, una discreta autonomia ammi-           gare con il conto dell’hotel. Per ora,     (io sono nato a Roma ma le mie
nistrativa. Certo, con il federalismo      nulla di più.                              origini sono venete) vedo ancora
fiscale, si farebbe in modo che una        Ci sono anche cambiamenti più so-          spesso facce deluse quando affronto
parte delle tasse rimanesse subito         stanziali che avverranno una volta         questo argomento. Sento dire: “Ma
nell’area in cui queste vengono pa-        che il federalismo fiscale sarà in atto,   come, io credevo che finalmente
gate. Tutto il resto rimarrebbe tale       come la creazione di città metropo-        l’Italia diventasse una federazione
e quale. Potremmo forse anche              litane che non saranno solo Torino         come la Germania o gli Stati Uniti,
menzionare che il 50 percento del          e Milano, ma anche Napoli, Bari e          o almeno come la Svizzera, inve-
recupero fiscale (quindi introiti da       Reggio Calabria. E poi, l’istituzione      ce…”. Invece no. La Germania era
tasse non pagate) e addirittura il 75      di Roma Capitale, con ampissima            composta da vari Stati che poi, per
percento degli eventuali pagamenti         autonomia amministrativa. Interes-         scelta, si sono riuniti sotto un’unica
dal condono edilizio (anche queste,        sante e positiva trovo l’introduzione      bandiera e un’unica costituzione,
tasse non pagate) andrebbero su-           della spesa-standard sanitaria, un         mantenendo ampie autonomie locali
bito alle amministrazioni locali, ma       parametro per cui un’operazione al         e demandando al governo centrale
non è un gran risultato contare su         ginocchio fatta a Catania non do-          responsabilità fondamentali come la
eventuali pagamenti da parte di eva-       vrebbe costare allo Stato dieci volte      politica estera e la difesa.
sori incalliti. Se io dovessi pagare, ad   di più della stessa operazione fatta
esempio, 75 euro al mio idraulico,         a Sondrio, sorvolando sul fatto che
ma avanzassi 100 euro da un mio            questa dovrebbe essere questione di                                continua a pag. 6

rinascita flash 3/2011
Rinascita flash - Libia: a chi la date a bere? Bundesrepublik Italien Privi di morte, orfani di vita Fukushima e la distruttività dell'energia ...
politica

da pag. 5

Gli stati che compongono la fede-
razione erano autonomi prima e ri-
                                          invertendo la tendenza degli ultimi
                                          anni che ha visto moltiplicare re-
                                                                                     Lezioni di inciviltà
mangono autonomi ancora oggi. Lo          gioni e provincie anziché riunirle, e
stesso vale per gli Stati Uniti che,      tutto ciò solo per assegnare più pol-      Giovedì 31 marzo Montecitorio è
come dice il nome, rimangono stati        trone: nel Molise vivono meno per-         stato teatro dell’ennesimo episodio
autonomi, per cui i confini restano       sone che nei quartieri Montesacro e        inqualificabile e vergognoso a cui
quelli di prima dell’unione e mol-        Parioli a Roma. E poi, cos’è questa        ormai siamo stati abituati da colo-
tissimi poteri rimangono decentra-        “Padania”, esattamente? Mi dispia-         ro che dovrebbero rappresentarci
ti. Per questo, ad esempio, viene         ce dover difendere Gianfranco Fini         ed oltretutto prendono anche fior di
applicata la pena di morte a Dallas       (non siamo della stessa opinione           quattrini per farlo. Un episodio che
ma non a Chicago. La Svizzera, poi,       politica, oltretutto) il quale ha re-      non fa altro che rendere sempre più
è una federazione sin dalla notte         centemente affermato, sollevando           desolante e vergognosa l’immagine
dei tempi, guardate le cartine ge-        un mare di polemiche, che la “Pada-        della politica italiana. Il tutto inizia
ografiche degli ultimi mille anni:        nia” è solo un’espressione geografi-       quando l’assistente personale della
in Europa è successo di tutto, ma         ca. È vero. E aggiungo: la “Padania”       deputata Ileana Argentin, eletta nel-
la Svizzera è rimasta sempre lì. E        è un’invenzione della Lega, come           le file del PD, fa partire un applauso
l’Italia? L’Italia non potrà mai es-      anche l’abuso della parola “federa-        di apprezzamento al discorso di Italo
sere una federazione, con buona           lismo” (senza l’aggiunta “fiscale”),       Bocchino. Più immediato che mai ar-
pace di tutti, per un motivo molto        ambedue creati più per attirare voti       riva il rimprovero di Osvaldo Napoli
semplice: manca l’elemento princi-        e attese separatiste che per rilan-        (PDL) che vieta categoricamente
pale, cioè gli “Stati” che dovrebbe-      ciare le autonomie regionali. Ma se        all’assistente della Argentin qualsiasi
ro teoricamente federarsi tra loro.       l’idea è quella di separare per ren-       gesto o parola di stima o dissenso
Abbiamo le regioni (molte, forse          dere più autonome provincie, regio-        verso chicchessia. Avvicinandosi
anche troppe) ma non gli Stati. A         ni, municipalità, che senso ha poi         all’assistente in questione, infatti, gli
meno che non si voglia partire da-        unificare di nuovo tutto il nord in        intima di evitare certi comportamen-
gli Stati che esistevano mille anni       una mega-regione, un mega-stato,           ti, non potendosi permettere di fare
fa: il Regno di Lombardia, il Ducato      magari con propria valuta, proprio         apprezzamenti o tanto meno battere
di Spoleto, l’Impero Bizantino e lo       governo, propria capitale? Questo,         le mani per qualcuno.
Stato della Chiesa che, dal Tirreno,      con il federalismo fiscale, non ha         La deputata dell’opposizione, affetta
si propagava fino all’Adriatico, alla     proprio nulla a che vedere.                da grave disabilità, prende la parola
Romagna e alle porte di Venezia,          Questi malintesi mirano ad un              per difendersi, affermando che il suo
oggi Veneto e domani, forse, “Pa-         obiettivo che va ben oltre il federali-    collaboratore non fa altro che quello
dania”. Oppure tornare alla metà          smo fiscale: il “padanismo”. Chi può       che lei non può fare: “... non potendo
del 1800, con il Regno di Sarde-          spiegarci fino a dove arriverebbe la       applaudire con le mie mani, lo faccio
gna, il Ducato di Parma e il Gran-        “Padania”? Fino a Bologna, a Pesa-         con le mani del mio assistente”.
ducato di Toscana e, ancora lui,          ro, a Perugia? E una volta fatta la        Dai banchi del PD si alza un coro
lo Stato della Chiesa, sempre lì al       “Padania”, non sarà forse più facile       di proteste contro il pidiellino, ma
suo posto, dal Tirreno all’Adriatico,     unirla al Canton Ticino e al Tirolo        a questo punto succede qualcosa
coast-to-coast. No, proprio non ab-       che alla Campania? Non sarà molto          di ingiustificabile. Alla civilissima,
biamo una base per parlare di una         più difficile per un siciliano farsi cu-   anche se diversamente abile On.
Bundesrepublik Italien. Persino la        rare in un ospedale lombardo? Che          Argentin, che tenta di spiegare le
ex- Jugoslavia, quando è iniziata         ne sarà degli studenti meridionali         sue motivazioni al presidente della
la sua dolorosa secessione, aveva         che desiderano studiare a Padova?
chiarissimi i confini dei propri Stati    Come potrà mai una città come Na-          evasione? C’è ancora troppa con-
in quanto erano già esistenti, riu-       poli autofinanziarsi una rete di me-       fusione. Comunque vada, abbia-
nificati sotto il maresciallo Tito, poi   tropolitana? E chi ci garantisce che       mo bisogno di maggiore chiarezza:
nuovamente divisi.                        un (quasi certo) aumento delle tas-        dal governo per cominciare, dalla
Vogliamo davvero provare a fare           se locali sarà davvero accettato da        Lega in particolare, e magari anche
una Bundesrepublik Italien? Allora        tutti, solo in nome del federalismo?       dal PD, tra un’astensione e l’altra.
cominciamo a ridisegnare le regioni,      Non porterà invece a una maggiore          (Massimo Dolce)
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politica

                                                                                      eutanasia, col disprezzare in modo
                                                                                      ignobile e vergognoso quella di un
                                                                                      disabile, e come si possa tutelare
                                                                                      la presenza di un crocifisso nelle
                                                                                      aule scolastiche per poi vivere in
                                                                                      maniera diametralmente opposta a
                                                                                      ciò che sta scritto nel Vangelo, di-
                                                                                      sprezzando altri esseri umani non
                                                                                      appena si trasformano in migranti
                                                                                      e vengono a disturbare la nostra
                                                                                      italica tranquillità.
                                                                                      La lega ci ha abituato agli insulti
                                                                                      e non mi stupiscono nemmeno più
                                                                                      di tanto, ma tutti gli altri? Cosa
                                                                                      fanno tutti gli altri? Cosa fanno
                               On. Ileana Argentin                                    contro chi insulta, chi discrimina,
                                                                                      chi giudica per categorie di appar-
Camera, fa eco, il diversamente intelli-   Argentin, il che mi sembra alquanto        tenenza? Bianchi, neri, nord, sud,
gente (come giustamente etichettato        strano, comunque perlomeno le sue          sani, malati.
da Massimo Gramellini della Stampa),       scuse sono arrivate, al contrario di       Cosa fanno per difendere un bam-
deputato della Lega Massimo Polledri,      quelle di Polledri, inutilmente attese.    bino disabile che si è vista portata
che si esprime con un civilissimo "Fate    In un Paese civile un tale deprecabi-      via la possibilità di avere un inse-
tacere quell’handicappata del cazzo”.      le comportamento avrebbe suscitato         gnante di sostegno a tempo pieno
Un comportamento inqualificabile che       l’indignazione popolare che sarebbe        o verso chi tenta di discriminarli
spinge immediatamente il presidente        sfociata in una richiesta unanime di       sempre più, relegandoli, come su
Gianfranco Fini ad invitare l’esponente    dimissioni, ma, ahimè, siamo ben           assurda proposta di qualcuno, in
del Carroccio a scusarsi con la collega.   lontani dall’essere un Paese civile e i    classi fatte su misura per loro?
Dal canto suo il parlamentare afferma      nostri rappresentanti sembrano im-         Non basta la semplice e pura in-
di non avere mai usato quella frase,       pegnarsi ogni giorno per esprimere         dignazione davanti a fatti del ge-
ma di aver solo manifestato il suo ap-     al meglio questa nostra condizione.        nere, non basta il coro unanime di
prezzamento al rimprovero di Napoli,       Mi chiedo come ci si possa sentire         no, che dopo qualche giorno fini-
anche se numerosi esponenti dell’op-       rappresentati da persone di questo         sce nel dimenticatoio.
posizione confermano di aver udito         tipo e da tali comportamenti inquali-      Non basta scandalizzarsi una o due
quelle parole.                             ficabili. Persone che fanno dell’insul-    volte all’anno per cambiare le cose.
La Argentin comunque non si scom-          to e della volgarità gratuita il proprio   (Rita Vincenzi)
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politica

Quando i sogni sono desideri che si avverano
Grazie alla forza, l’impegno, la volontà e l’amore
Quante parole vuote ed inutili su fatti   di più. È la prima laureata d’Europa
futili o gravissimi che non riguarda-     affetta dalla sindrome down.
no la vita della comunità si sprecano     La sua storia insegna a tutti che non
quotidianamente in televisione e sui      ci dovrebbero mai essere limiti pre-
giornali, e quanto è triste accorgersi    concetti e precostituiti che frenino
che qualche trafiletto e poche righe      il percorso di vita di nessuno e non
sono state scritte per omaggiare una      importa se e quanto questi sia “nor-
donna che, invece, ha molto da inse-      modotato”. Dinanzi a questa storia
gnare. A tutti.                           di magnifica bellezza e duro lavoro
Giusi Spagnolo ha ventisei anni ed        di una ragazza, della sua famiglia,
è una giovane palermitana che, pro-       delle sue scuole e dell’Università di
prio alla facoltà di Lettere del magni-   Palermo nell’abbattere l’invisibile e
fico capoluogo siciliano, si è appena     quasi infrangibile muro degli stere-
laureata in Beni demo-etno-antropo-       otipi, viene da chiedersi il senso ed
logici con una tesi sulla valenza del     il valore di un’istituzione come la
gioco nell’apprendimento infantile. Il    “Sonderschule” (scuola differenzia-
                                                                                                 Giusi Spagnolo
suo lavoro è già un supporto multi-       le, ndr). (Marinella Vicinanza)
mediale che verrà utilizzato in una
ludoteca della sua città, la stessa
che lei frequentava da piccola.           I dubbi del ministro Maroni
Giusi è una ragazza piena di grin-
ta. È caparbia ed ostinata nella vo-
lontà di porsi fini da perseguire e       Il ministro Maroni si chiede se ab-
da raggiungere. Ha degli splendidi        bia senso rimanere nell’Ue: signor
genitori che hanno sempre creduto         ministro, si chieda invece se abbia
in lei e che l’hanno sostenuta ad in-     un senso continuare ad essere un
seguire sogni e desideri, e a realiz-     componente di questo governo.
zarli. Ha frequentato delle scuole,       Di cosa si stupisce? L’Europa non
nelle quali ha incontrato insegnanti      dimentica, come fate lei e gli altri
capaci di valorizzare le sue poten-       degni accoliti di questo governo,
zialità e di sostenerla nelle piccole     il baciamani del nostro Premier a
difficoltà. All’università ha cono-       Gheddafi. Non dimentica gli accor-
sciuto dei tutor in grado di svolgere     di inter nos presi sempre dal no-
il loro lavoro con le competenze e        stro Primo Ministro con il dittatore
le volontà che esso richiede. Ades-       libico in spregio agli accordi dell’U-
so che ha raggiunto il titolo di dot-     nione Europea, per salvaguardare i
tore, vuole diventare insegnante          propri interessi e quelli della casta              Roberto Maroni
elementare per continuare a svol-         a cui pensa, erroneamente, di ap-
gere il lavoro che con i bambini ha       partenere? Non dimentica la me-          che perseguendo esclusivamente
già iniziato mentre scriveva la sua       gatenda a villa Borghese, le sfilate     la salvaguardia della propria per-
tesi, e ci si può scommettere, che        militari a cavallo e la compraven-       sona da restrizioni e condanne
non sarà davanti alle difficoltà che      dita di redente al credo islamico a      sacrosante ha ridotto a barzelletta
la scuola italiana pone a tutti gli       pagamento? L’Europa, caro Mini-          ogni nostra istituzione ed ogni no-
aspiranti insegnanti, che lei si fer-     stro, è ancora parzialmente libera       stro atto ufficiale. Ecco, signor Mi-
merà. L’augurio (ovvio) è che pre-        da certe forme di bieco servilismo       nistro: è questo che dovrebbe farla
sto ci siano classi di bambini che la     e decide in base ai fatti. Cosa ave-     riflettere. Ma forse le conclusioni
chiamino maestra.                         te dimostrato nei fatti voi Ministri     successive a questa riflessione non
Giusi è, dunque, una ragazza eccezio-     ed il nostro Premier? Avete dimo-        allieterebbero molto le sue notti da
nale, perché si è posta degli obiettivi   strato che l’Italia è un Paese in        Ministro della Repubblica, forse le
e li ha saputi perseguire. Lo è ancora    balia di un megalomane impunito          farebbero balenare nella mente lo

                                                                                                         rinascita flash 3/2011
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                      Comites                   Referendum abrogativi del 12-13 giugno 2011
        Comitato degli Italiani all’Estero
     Circoscrizione Consolare di Monaco di
                      Baviera
        c/o Istituto Italiano di Cultura -      I cittadini italiani residenti all’estero e alcune categorie di con-
            Hermann-Schmid-Str. 8               nazionali temporaneamente all’estero possono votare per i
                 80336 München                  referendum abrogativi del 12 e 13 giugno prossimo. In Ger-
                Tel. (089) 7213190
               Fax (089) 74793919
                                                mania, il voto per i referendum dei cittadini residenti ed iscritti
     Presso il Comites di Monaco di Baviera     all’AIRE si esprime per corrispondenza. Non spetta pertanto il
                  è in funzione lo
                                                rimborso del 75% del costo del biglietto di viaggio. Gli elettori
                                                ammessi al voto per corrispondenza riceveranno a domicilio,
              Sportello per i                   da parte del Consolato di riferimento, il plico elettorale con-
                                                tenente le schede e le istruzioni sulle modalità di voto. Chi
                    cittadini                   non lo ricevesse entro il 29 maggio, potrà recarsi di persona
                         nei giorni di
                                                all’Ufficio consolare di riferimento per
                                                verificare la sua posizione elettorale.
         LUNEDÌ e GIOVEDÌ                       Concluse le operazioni, le schede votate dagli italiani resi-
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politica

Privi di morte, orfani di vita
Comunque la pensiate, la legge sul “testamento biologico”, in discussione al Parlamento Italiano, fa discutere:
ogni occasione di confronto è, dunque, la benvenuta. Soprattutto se a raccontare le loro esperienze personali sono
Beppino Englaro e Mina Welby. La loro forza e la loro serenità sono il simbolo della libertà di “scelta”. Anche se
qualcuno li chiama ancora “assassini di Stato”

Lo confesso: sono orgoglioso di aver         opinioni, anche le più disparate, sul
partecipato, in veste di moderatore,         diritto alla vita e il diritto “alla scel-
al convegno “Privi di morte, orfani          ta”. Il tutto si è svolto in un clima di
di vita”, organizzato dall'AIPS (As-         grande attenzione e partecipazione,
sociazione Italiana Paralisi Spastica)       attraverso un dibattito vivace e as-
nella sala conferenza della GAM, la          solutamente civile. Non mi vergogno
Galleria di Arte Moderna di Torino.          a dire, infatti, che c’era preoccupa-
Davanti ad un folto pubblico, quasi          zione, tra gli organizzatori, per la
200, Beppino Englaro e Mina Welby            possibilità di qualche manifestazio-
hanno raccontato le loro tormentate          ne di protesta “pro-vita”. Io stesso,
vicende umane e giudiziarie e la loro        promuovendo l’evento in televisione
continua, infaticabile battaglia - in        e su Internet, ho ricevuto qualche
nome dei loro cari, Eluana e Pier-           critica. Una di queste critiche ve la
giorgio - per l’istituzione e il ricono-     riporto, per evidenziare certe stortu-
scimento di una “buona” legge sul            re: “Un convegno con Beppino En-
testamento biologico. Per non con-           glaro e Mina Welby sul testamento
fondere il sostegno vitale con l’acca-       biologico? Preferisco essere informa-
nimento terapeutico. Il limite, infatti,     to da un medico, non da due assas-                       Eluana Englaro
è sottile, sottilissimo, quasi invisibile.   sini di Stato…”. No comment.
Ma qui si tratta veramente di una            Il convegno, sotto la guida artistica        farraginoso, partito nel febbraio
questione di vita o di morte.                di Dino Mascia, che ha letto alcune          2009, proprio sull’onda emotiva del
Per parlare di “scelta” di fine-vita,        toccanti poesie (una, bellissima, di         caso di Eluana Englaro, la ragazza
gli organizzatori, nella fattispecie         Guido Ceronetti), si è snodato sul filo      mantenuta in vita, in stato vegetati-
l’infaticabile Angelo Catanzaro, pre-        conduttore dell’informazione legale          vo, per 17 anni, in seguito alle con-
sidente dell’AIPS, hanno invitato due        e della divulgazione scientifica, la più     seguenze di un incidente stradale.
medici di ispirazione “cattolica”: il        completa e la più semplice possibi-          Tra i punti più criticati del disegno
dottor Giovanni Battista Pietragalla,        le, anche attraverso filmati e video.        di legge, quello che riconosce l’invio-
medico legale dell'ASL Torino 1 e il         In questo modo, tutti noi abbiamo            labilità della vita e la sua “indispo-
prof. Enrico Larghero, rianimatore           potuto capire quello che è succes-           nibilità” (traduzione: non possiamo
all’Ospedale Molinette e bioeticista.        so, quello che sta accadendo ora, a          farne ciò che vogliamo). Ma anche
È stata l’occasione per confrontare le       che punto siamo del dibattito morale         il punto che definisce l’alimentazio-
                                             e giuridico, e quello che succederà          ne e l’idratazione forzate come for-
                                             in futuro, dopo la probabile appro-          me di un sostegno vitale che non si
                                             vazione di questa legge sul testa-           può rifiutare. Le conseguenze? Con
                                             mento biologico, (“una legge anti-           questa legge, Eluana sarebbe anco-
                                             testamento biologico”, la critica Mina       ra viva, altrimenti il padre sarebbe
                                             Welby), che sarà presto in discussio-        stato accusato di omicidio volontario
                                             ne alla Camera dei Deputati. Allora,         (Beppino Englaro, viceversa, è stato
                                             forse, ha ragione il prof. Umberto           definitivamente assolto da ogni ac-
                                             Veronesi, oncologo di fama mondia-           cusa). Ancor più preoccupante, per
                                             le, quando dice: “È meglio nessuna           i sostenitori della “scelta”, è il punto
                                             legge che una legge sbagliata”.              del disegno di legge che considera
                                             Il disegno di legge sul “fine vita”,         le dichiarazioni anticipate di tratta-
                                             che porta la firma del senatore del          mento non obbligatorie né vincolan-
      Piergiorgio Welby                      centro-destra Raffaele Calabrò, ha           ti per il medico.
                                             avuto finora un iter decisamente             In buona sostanza: in mancanza di

                                                                                                                 rinascita flash 3/2011
politica

                                                                                   fine-vita. “Ma basterebbe fare come
                                                                                   hanno fatto in Germania”, intervie-
                                                                                   ne Mina Welby. “A loro sono bastati
                                                                                   quattro articoli per fare una buona
                                                                                   legge. Perché non possiamo farlo
                                                                                   anche noi?”.
                                                                                   In Italia ci sono circa 2.500 perso-
                                                                                   ne che vivono in stato vegetativo,
                                                                                   e la stima è arrotondata per difet-
                                                                                   to. Da quest’anno, il 9 febbraio, la
                                                                                   data dell’anniversario della morte
                                Convegno AIPS                                      di Eluana Englaro (sono già passati
                                                                                   oltre due anni), è diventata “la gior-
una normativa, è solo il medico che       resto, il nostro registro ha un valo-    nata degli stati vegetativi”. Lo ha
può scegliere se farci restare in vita    re esclusivamente simbolico: se poi      deciso il Consiglio dei Ministri.
o “donarci” la morte. E ogni tipo di      non ha valore legale, perché ancora      Ma chi implora giustizia e “scelta”
precedente dichiarazione, verba-          non può averlo, è chiaro che i cit-      sono in molti, molti di più, tra i quali
le o scritta, riportata dai familiari o   tadini aspettano una vera e propria      anche Paolo Ravasin, operaio di 50
custodita da un notaio, conterebbe        legge sul testamento biologico”.         anni, da 12 anni soffre di SLA (Scle-
meno di zero.                             Un’altra possibilità, anche se legal-    rosi Laterale Amiotrofica), proprio
“È un punto di vista sbagliatissimo”,     mente tortuosa, è quella di avvalersi    come Piergiorgio Welby: è ricovera-
dice Claudia, una donna di 70 anni,       di una figura appena introdotta nel      to in una casa di cura in provincia di
ancora in formissima. Continua così       diritto italiano: quella dell’ammini-    Treviso, è praticamente immobile,
a perorare la causa di una legge          stratore di sostegno. Ricorrendo al      muove solo gli occhi e si batte at-
migliore: “Amo troppo la vita per         giudizio del giudice tutelare della      tivamente per il testamento biologi-
morire senza dignità. Penso che se        propria città (che, tuttavia, deve       co. Attraverso uno strumento sen-
Dio mi ha donato la vita, sia un mio      esprimersi positivamente) si può         sibile al suo battito di ciglia che gli
diritto disporne come credo”.             veder riconosciuto e sancito il pro-     permette di scrivere sul computer,
Anche le pubbliche amministrazio-         prio diritto a decidere sul fine-vita.   lancia questo messaggio: “Quando
ni, i comuni, le province, le regioni,    Almeno sulla carta. Almeno fino a        non potrò più nutrirmi da solo, la-
si stanno mobilitando sul delicato        prova contraria (dei fatti).             sciatemi andare”.
argomento. Il comune di Torino –          Proviamo ad uscire dall’Italia, per      Se siamo riusciti a far luce anche
come altri comuni d’Italia, tra i primi   vedere cosa succede in altri Paesi.      solo uno dei tanti dubbi sollevati at-
anche Modena e Varese – si è dato         Lasciamo perdere l’Olanda, che ha        torno a questo delicato argomento
da fare per porre sotto i riflettori il   una legge sull’eutanasia, perché qui     e se siamo riusciti a spingervi ad
problema della legge sul testamen-        stiamo parlando di “scelta” e non        avere ulteriori informazioni, allo-
to biologico. Presso il proprio ufficio   eutanasia. Un bel filmato, proietta-     ra il convegno di qualche settima-
anagrafe, infatti, ha istituito un vero   to durante il convegno, ci ha portati    na fa (ce ne saranno altri, in tutta
e proprio registro, sul quale i citta-    fino in Belgio, dove, dal 2002, esiste   Italia) e l’articolo che state leggen-
dini possono far mettere per iscritto     una legge sul testamento biologico.      do (ne leggerete tanti altri) hanno
le loro volontà in caso di necessità.     Una legge che, pur tra numerosi li-      raggiunto il loro obiettivo. Grande
La parola d’ordine è: non fateci fini-    miti e paletti (la dichiarazione anti-   merito del successo va, natural-
re come Eluana. Il tam tam media-         cipata di trattamento, ad esempio,       mente, a Beppino Englaro, a Mina
tico è stato forte, ma, alla resa dei     dev’essere ripetuta più volte, solo      Welby e a tutti coloro, ammalati e
conti, il registro del testamento bio-    ed esclusivamente dallo stesso pa-       familiari, che stanno combattendo
logico non ha raccolto grande ade-        ziente, a voce o per iscritto: cosa      la loro battaglia, non in silenzio, ma
sioni. “Siamo arrivati ad una ventina     che, naturalmente, non sarebbe           cercando di far sentire la loro voce
di sottoscrizioni”, spiega l’assessore    possibile nelle condizioni di stato      forte e chiara: la loro forza, unita
alle politiche sociali del Comune di      vegetativo), garantisce comunque         alla loro serenità, devono essere la
Torino, Giovanni Maria Ferraris. “Del     una buona possibilità di scelta sul      nostra energia. (Cristiano Tassinari)
politica e ambiente

Fukushima e la distruttività dell’energia nucleare

L’11 marzo un forte terremoto e tsu-        potenza” (Marco Revelli) che ora sta     kushima, per un certo tipo di lavori
nami hanno provocato in Giappone            mettendo a repentaglio la salute e       assuma dipendenti attraverso ditte
una gravissima catastrofe nucleare.         l’incolumità di milioni di persone va    interinali, malpagati e precari, alcuni
Nella centrale di Fukushima, in una         spiegato. Il Giappone, distrutto dopo    di loro senzatetto.
lotta contro il tempo, tecnici e altri      la seconda guerra mondiale, ha for-      Uno dei settori dove maggiormente
esperti stanno cercando di ridurre la       zato da allora lo sviluppo economico     si risparmia è la manutenzione: pro-
fuga di radioattività. La zona conta-       per essere all’altezza dell’Occidente.   prio questa però è fondamentale per
minata è stata ora estesa a un raggio       L’energia gioca in questo sviluppo un    la sicurezza. La lunga durata del fun-
di 50 Km. Contrariamente alle prime         ruolo fondamentale. La prima cen-        zionamento delle centrali crea grossi
dichiarazioni ufficiali, ora la catastro-   trale nucleare è stata costruita nel     problemi, il materiale con il tempo
fe è stata valutata dello stesso livello    1966. Negli anni 70 il Giappone non      si deteriora e si possono verificare
di quella di Chernobyl. Informazioni        voleva più essere dipendente dalle       delle perdite. I reattori di Fukushi-
e decisioni spesso contraddittorie          importazioni dall’estero di gas e pe-    ma sono del 71 ed era previsto che
hanno caratterizzato il management          trolio e proprio in quell’epoca sono     chiudessero quest‘anno, ma l’agen-
della crisi sin dall’nizio. Tutto questo    state costruite numerose centrali:       zia statale atomica giapponese ne
non è casuale, ma una dimostrazio-          oggi il Giappone è il terzo produt-      ha prorogato la durata per altri dieci
ne che gli stessi esperti non hanno         tore mondiale di energia nucleare e      anni. Gli scienziati avevano avvisato
per niente – diversamente da quello         con questa copre il 30 percento del      il governo già nel 2009 che questa
che si vuol far credere – la situazione     suo fabbisogno energetico. Poiché la     centrale non avrebbe resistito a un
sotto controllo.                            produzione di energia è un investi-      terremoto. Inoltre si è saputo che
Un disastro senza fine. Il Giappone         mento come un altro, è logico che        la società gestrice Tepco non effet-
è il paese industrializzato con il più      i produttori cerchino di ridurne al      tuava più controlli accurati da dieci
alto rischio sismico. Sul suo territorio    massimo i costi. È questo, secondo       anni. Per sembrare credibile la Tepco
si trovano 55 reattori nucleari distri-     alcuni esperti, uno dei motivi che,      aveva falsificato i verbali sulle ripara-
buiti in 18 località. E il loro numero è    oltre alla catastrofe naturale, han-     zioni di strumenti che non erano sta-
destinato ad aumentare: due nuove           no portato al gravissimo incidente.      ti nemmeno esaminati. Secondo un
centrali sono in costruzione, undici in     È noto per esempio che la Tepco, la      reportage del Süddeutsche Zeitung
programma. Questo “delirio di onni-         società gestrice della centrale di Fu-   sembra che la Tepco abbia falsificato
                                                                                     i protocolli di sicurezza in più di 200
                                                                                     casi. Ciò in parte era noto al governo
                                                                                     giapponese già dal 2002. Un dirigen-
                                                                                     te dovette lasciare il suo posto per
                                                                                     questi motivi. Un funzionario del go-
                                                                                     verno citato dall’agenzia di stampa
                                                                                     Jiji ha ammesso: “Non possiamo dire
                                                                                     che queste negligenze non abbiano
                                                                                     contribuito alla catena di eventi che
                                                                                     ha portato all’incidente”.
                                                                                     Anche in altre centrali non sono
                                                                                     mancati incidenti gravi: nel 2003 per
                                                                                     esempio a Tsuruga; nel 2004 ci sono
                                                                                     stati tre incidenti gravi, uno dei quali
                                                                                     con 4 morti; nel 2006 un incidente.
                                                                                     A Kashivazaki nel 2007, in seguito ad
                                                                                     un terremoto, un liquido radioattivo
                                                                                     è fuoriuscito per poi finire nel mare
                                                                                     giapponese. Il gestore – sempre la
                                                                                     Tepco – voleva riprendere il funzio-
                                                                                     namento il giorno dopo.
                                                                                     Tutto questo avviene nel Paese con

                                                                                                             rinascita flash 3/2011
politica e ambiente

i più alti standard di costruzione, pre-     un terzo di tutti i chip necessari per       ci fosse la volontà politica, dal 2020 il
venzione e sicurezza. Anche qui co-          telefoni cellulari, computer, macchine       50 percento del fabbisogno energeti-
munque le leggi che regolano la co-          fotografiche digitali, ecc. La mancata       co potrebbe venir coperto da energia
struzione delle centrali nucleari negli      o ritardata consegna di questi ele-          solare, eolica e simili. Secondo Hen-
ultimi anni sono state continuamente         menti fondamentali per la produzio-          rik Paulitz dell’organizzazione “Medici
modificate. Tali leggi non hanno reso        ne elettronica crea dei danni enormi         contro la guerra nucleare” in Germa-
le centrali più sicure, anche perché         a tutta l’economia. Le conseguenze           nia ci sarebbe addirittura una sovrap-
le potenti lobby delle società gestrici      sui mercati finanziari sono altrettanto      produzione di energia e il fabbisogno
hanno spesso l’ultima parola.                gravi. Secondo il settimanale econo-         massimo di circa 80 Gigawatt si po-
Anche nel resto del mondo la situa-          mico Wirtschaftswoche i corsi delle          trebbe a suo avviso raggiungere già
zione non è molto più rassicurante. A        azioni legate alla produzione energeti-      adesso con le fonti energetiche non
parte i due grandi incidenti di Harri-       ca sono scesi precipitosamente subito        nucleari già esistenti. Perché quindi
sburg negli USA nel 1979 e di Cher-          dopo l’incidente. Nelle dieci maggiori       continuare con una tecnica che no-
nobyl nel 1986, la lista delle centrali      borse mondiali sembra che solo nei           nostante tutti i suoi sistemi di sicu-
difettose è molto lunga. In Francia per      primi giorni si siano polverizzati ben       rezza e salvaguardia non riesce alla
esempio, secondo la commissione in-          440 miliardi di euro. Analisti temono        fine – come stiamo vedendo sotto i
dipendente Criiad, ogni anno si verifi-      ora che il Giappone in seguito alla crisi    nostri occhi – ad avere ragione della
cano mille incidenti di piccole o grandi     energetica ritiri le sue riserve valutarie   complessità, imprevedibilità e perico-
dimensioni. La popolazione non ne            dall’estero e questo preoccuperebbe          losità che ne conseguono? La rispo-
viene a sapere quasi mai niente, so-         particolarmente gli USA, dove i giap-        sta è semplice e si può trovare nella
stiene la politica dei Verdi Eva Joly. In    ponesi detengono 886 miliardi di dol-        crescita economica sfrenata tipica
Germania dal 1996 sono stati regi-           lari in titoli di Stato.                     del sistema produttivo capitalisti-
strati 132 problemi tecnici, di cui due      Di fronte alle dimensioni gigantesche        co che deve produrre per vendere,
molto gravi. Anche qui gli incidenti         e sempre meno prevedibili di tutti           mentre la soddisfazione dei bisogni
sono in parte da riportare al calcolo        i nessi della catastrofe e in vista dei      degli individui è un fattore del tutto
economico. La centrale di Neckerwe-          futuri costi, è ovvio che i politici non     secondario. La necessità continua
stheim per esempio dovrebbe essere           rimangano indifferenti. In Germania,         della riduzione dei costi porta ad an-
modernizzata per garantire maggiore          anche in concomitanza a delle ele-           dare incontro a tutti i pericoli possibili
sicurezza: la spesa ammonterebbe a           zioni regionali, la cancelliera Merkel,      ed immaginabili.
300 milioni di Euro, una cifra che se-       dopo essersi dichiarata “profonda-           L’irrazionalità di questo sistema ci viene
condo i gestori renderebbe la centrale       mente colpita” dalla catastrofe, ha          dimostrata proprio dal Giappone dove,
non più remunerativa.                        deciso con il suo governo di chiudere        su una superficie relativamente piccola
L’importanza attuale dell’energia nu-        provvisoriamente 6 centrali e di sot-        (poco più dell’Italia) ha luogo circa il
cleare, che ne spiega l’accettazione di      toporle ad accurati controlli. Nell’au-      15 percento della produzione mondia-
rischi e pericoli, si può vedere tra l’al-   tunno scorso lo stesso governo con           le, in parte anche però di prodotti non
tro in questi giorni se si analizzano le     molta arroganza aveva deciso, con-           sempre utili, come il cane elettronico
conseguenze dell’incidente giappone-         trariamente alla decisione della pre-        ed altre assurdità di quel tipo, che van-
se sull’economia mondiale. La produ-         cedente coalizione rosso-verde, di           no solo ad aumentare la quantità di
zione di energia nucleare in Giappone        prorogare i tempi di funzionamento           spazzatura delle nostre città. Lo stesso
si ridurrà di circa il 10 percento poiché    delle centrali nucleari, in media, di 12     economista liberale Herman Daly, non
oltre che a Fukushima, in seguito al         anni, e questo è uno dei motivi per cui      certo un radicale, ma una persona che
terremoto e allo tsumani, la produzio-       i politici sono sempre meno credibili.       l’età ha reso scettico, sostiene che “Alla
ne energetica è stata interrotta in più      La maggior parte dei tedeschi (il 53         fine questa crescita è antieconomica,
centrali e ciò significa razionamento        percento) è contro le centrali nucle-        poiché le risorse sono limitate, e quin-
e interruzione della produzione nelle        ari, come hanno dimostrato anche le          di porta più danni che utilità”. Per cui,
fabbriche. A causa delle catene pro-         grosse manifestazioni e le mobilita-         concludendo, l’uso di energia nuclea-
duttive internazionali le conseguenze        zioni di massa delle ultime settimane:       re, non è “responsabile e accettabile”
si riversano sulla produzione interna-       i manifestanti chiedono la chiusura          come sostiene la Merkel, bensì peri-
zionale. Tanto per fare un esempio il        totale e definitiva di tutte le centrali     coloso e devastante, e per questo va
gigante elettronico Toshiba produce          nucleari. Vari studi dimostrano che, se      eliminato. (Norma Mattarei)
politica e ambiente

Lezioni giapponesi

Quando arrivai in Giappone nel 1998       casa oscilla è un rimedio molto anti-
per un soggiorno di tre anni e mezzo,     istintivo e mi ci vollero circa cinque
una delle prime cose che mi furono        terremoti prima di imparare a con-
pacatamente spiegate all'accoglien-       trollare i nervi ed evitare di fiondar-
za fu che in quella città si attende-     mi all’aperto. Particolarmente critici
va da un anno all’altro un nuovo big      erano i terremoti notturni: nel dor-
one, cioè un terremoto catastrofico,      miveglia i riflessi sono lenti, perfino
dato che l’ultimo risaliva al 1923 e      l’istinto di sopravvivenza si prende
statisticamente questi eventi ricorro-    delle pause nelle ore di sonno. Dopo
no ogni 70 anni. La città era Nagoya.     le prime dieci scosse avevo imparato
Quando dopo sei mesi mi spostai a         a convivere con i massaggi tellurici
Tokyo, il rito si ripeté esattamente:     antelucani: riuscivo ad aprire la por-
anche là, mi avvertirono con un lie-      ta-finestra con la mano destra senza
ve sorriso, si aspettava un’apocalisse    uscire dal futon e senza perdere il
a breve. Parallelamente ebbi le mie       filo dei sogni. Per quanto riguardava
prime esperienze pratiche: la prima       la protezione del corpo avevo ideato
scossa mi prese tanto alla sprovvi-       lo stratagemma di dormire diretta-
sta che la scambiai per una folata di     mente sotto un kotatsu, il tavolino
vento, forte al punto da far vibrare      tradizionale giapponese. Un amico
per secondi i vetri delle finestre. In-   iraniano mi derise per quella pre-            E fin qui la natura. L’ultima piaga il
cominciai ad avere paura a partire        cauzione, ricordandomi che Dio dà             Giappone l’ha subita per un concor-
dalla seconda scossa, pochi giorni        e toglie quando vuole. Comunque               so di cause naturali e umane: l’onda
dopo. All’università ci fecero un cor-    dopo circa un anno il terremoto era           anomala ha danneggiato la centra-
so su come comportarsi durante un         diventato per me un fatto naturale e          le nucleare di Fukushima, edificata
sisma. Imparai a memoria la sequen-       ci convivevo come ogni altro abitan-          scriteriatamente in riva all’oceano,
za: aprire porte e finestre per evitare   te del Giappone. Ricevendo i nuovi            mettendone fuori uso i sistemi di
che rimanessero bloccate in seguito       ricercatori stranieri arrivati dopo di        controllo dei processi di fissione, che
a deformazioni strutturali dell’edifi-    me li sorprendevo per la flemma con           sono intrinsecamente instabili e ri-
cio, indossare un elmetto e rifugiarsi    cui li avvertivo a mia volta che era in       chiedono una continua sorveglianza
sotto un tavolo. Sconsigliato era in-     arrivo un big one. Un misto di fatali-        tecnica per poter rimanere controlla-
vece darsi alla fuga per strada, per il   smo e abitudine, simile a quello che          bili. Questa triade apocalittica rischia
rischio di crolli. Purtroppo quello di    ci anestetizza quando saliamo su un           di segnare il Giappone per anni, se
rintanarsi sotto un tavolo quando la      aereo e mettiamo la nostra vita nelle         non per decenni. Se il terremoto ha
                                          mani di un pilota e nell’affidabilità di      distrutto abitazioni e lo tsunami ha
                                          una macchina, si impossessava pri-            spazzato via paesi di 15.000 anime
         Volete ricevere                  ma o poi di tutti.                            abbandonando navi sulle strade di
          regolarmente                    Il grande terremoto, in ritardo di            montagna, il disastro nucleare può
         rinascita flash?                 quindici anni rispetto ai calcoli, è final-   avere conseguenze molto più a lun-
                                          mente arrivato l’11 marzo 2011. L’e-          go termine sugli uomini e sull’am-
                                          picentro “fortunatamente” si è avuto          biente, e non solo in Giappone.
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                                          in un punto non abitato, a un cen-            L’incubo di Chernobyl, che a volte si
                                          tinaio di chilometri dalla costa orien-       derubricava come un’eccezione do-
       Tel. 089 36 75 84                  tale giapponese, all’altezza di Sendai,       vuta alla cattiva gestione della cen-
    e-mail: info@rinascita.de             città situata a 300 km a nord di Tok-         trale, si è ripetuto oggi in un Paese
       www.rinascita.de                   yo. Sebbene il cataclisma sia stato di        tecnologicamente molto avanzato,
                                          spaventosa intensità, le costruzioni          questa volta con un agente natu-
                                          antisismiche giapponesi hanno resi-           rale come causa scatenante. Come
                                          stito molto meglio di un secolo prima.        un’altra onda sismica, lo scetticismo
                                          La maggior parte dei danni è stata            verso le centrali nucleari attraversa il
                                          provocata dal maremoto seguente.              pianeta e investe l’Europa, congela

                                                                                                               rinascita flash 3/2011
politica e ambiente

il programma tedesco e quello italia-       bacino metropolitano di Tokyo. Allora
no, forza la Francia a riverificare lo      la comunità italiana di Tokyo dovet-
stato di tutti i suoi impianti. Si con-     te trovare un equilibrio fra le crona-
templano nuovi scenari di crisi per le      che apocalittiche che rimbalzavano
centrali nucleari: attacchi terroristici,   dall’Europa e la perfetta normalità
impatti di grandi aerei in stile 11 set-    che regnava in Giappone. Molti di noi
tembre. Come dopo la tragedia delle         si chiesero se non fosse meglio ab-
torri gemelle, la catastrofe giappone-      bandonare tutto e prendersi una va-
se promette di cambiare il mondo.           canza in Italia fino a quando le cose
Delle terribili immagini che tutti ab-      non si fossero chiarite, ma alla fine
biamo visto in televisione e su in-         nessuno lo fece. La tranquillità dei
ternet ci colpisce, oltre all’immane        giapponesi alla fine ci contagiò e for-
potenza della natura, la dignità e la       se ci sentivamo tutti parte di un uni-
compostezza con cui il popolo giap-         co destino, più facile da accettare di
ponese reagisce alla devastazione.          una sfortuna personale. Ma la discre-
Nessuna aperta disperazione ma al           zione con cui i mezzi di informazio-
più pianti sommessi, chiusi nell’e-         ne nipponici affrontarono l’incidente,
sperienza privatissima del dolore.          che oggi viene accostato per gravità
Nessuna fuga di massa verso le re-          a quello molto più famoso di Three
gioni più sicure. Nessun atto di scia-      Mile Island (cui persino Hollywood
callaggio nelle aree evacuate, dove         dedicò il film “Sindrome cinese” con
negozi e abitazioni sono stati lasciati     Jane Fonda), mi convinsero che nella
incustoditi. Catene umane di chilo-         dialettica fra cittadini e amministrato-
metri si formano spontaneamente             ri in Giappone la sicurezza dei primi
per trasportare acqua da una piscina        è sempre subordinata all’operatività
a un rifugio. I cittadini sembrano ac-      delle misure di ordine pubblico dei
contentarsi di notizie frammentarie e       secondi, mentre i media non assol-
incoerenti; il valzer delle informazioni    vono il proprio dovere di un’informa-
governative sullo stato del disastro        zione indipendente. Queste conside-
non appare turbare la popolazione.          razioni pesarono non poco sulla mia
Ci chiediamo come sia possibile che         decisione di abbandonare il Giappo-
da una parte Fukushima venga equi-          ne alla scadenza della mia borsa di
parata ufficialmente a Chernobyl per        studio nel 2001.
gravità, e dall’altra la zona di evacua-    Un tratto caratteristico della cultura
zione rimanga confinata a miseri 30         giapponese è la fiducia delle perso-
km, un valore che so per conoscen-          ne comuni nei cosiddetti “addetti ai
za personale essere preso alla let-         lavori”. In una società estremamente
tera dagli abitanti locali. Conoscenti      cooperativa come quella nipponica,
italiani a 12.000 km di distanza dal        ognuno si concentra solo sul proprio
reattore smettono in questi giorni          lavoro senza sottoporre a critica quel-
di consumare ortaggi a foglia larga         lo degli altri. Il giorno dopo essere ar-
per paura delle ricadute radioattive        rivato a Nagoya, il personale dell’uni-
di Fukushima; amici e colleghi a 40         versità chiese a noi studenti stranieri
km dalla centrale rimangono invece          di firmare una dichiarazione. Il testo
a presidiare la loro vita e il loro posto   era in giapponese, pertanto alcuni
di lavoro. In “piccolo” feci esperienza     di noi domandarono istintivamente
anch’io di una tale diversità di pesi       dove fosse la traduzione inglese.
e misure nel 1999, quando un altro
incidente nucleare colpì la centrale
di Tokaimura, a ridosso del grande                                  continua a pag. 16

rinascita flash 3/2011
politica e ambiente

da pag. 15

La gentile signorina ci guardò sor-
presa e ci disse che non c’era. “Ma
come possiamo firmare un testo che
non comprendiamo?”, si lamentaro-
no subito alcuni. La graziosa incari-
cata si fece ancora più incerta e alla
fine sussurrò: “Ma noi lo capiamo!”.
In effetti bisogna ammettere che in
Giappone la fiducia negli altri è qua-
si sempre ben riposta: potrei citare
numerosi esempi di onestà del giap-
ponese medio, anche sorprendenti
per noi occidentali. Ma il sistema ha
i suoi punti deboli. In primo luogo i
criminali esistono anche lì, come di-
mostra proprio la storia recente del-
la centrale nucleare di Fukushima,
protagonista nei primi anni 2000 di
uno scandalo di certificazioni di si-
curezza truccate che fece strepita-      comunicazione con l’esterno come          di rilassatezza che per noi in Europa
re l’allora primo ministro Koizumi e     il Giappone richiede probabilmen-         è sconosciuto, presi come siamo a
azzerare l’amministrazione dell’im-      te dei tempi paragonabili a quelli di     controllare che nessuno si approfit-
pianto. In secondo luogo a volte         decadimento dell’uranio radioattivo.      ti di noi a ogni occasione. Ma se il
gli addetti ai lavori non hanno la       Né si può concludere che un adat-         giapponese medio può rinunciare a
perizia richiesta per le loro delicate   tamento alla cultura occidentale          guardarsi le spalle, c’è qualcuno il
mansioni. Negligenza e ignoranza         sia necessariamente vantaggioso.          cui compito è per definizione quel-
furono per esempio la causa dell’in-     Quando vivevo in Giappone mi lasciai      lo di vigilare che non si abusi della
cidente di Tokaimura.                    andare io stesso gradualmente alla        fiducia di milioni di persone e di in-
Un cambiamento culturale effettivo       fiducia nei “responsabili” di turno e     formarle nel caso in cui ciò malaugu-
in un Paese da sempre chiuso alla        finii per godere di un benefico senso     ratamente avvenga. (Marcello Tava)
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