REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone

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REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
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IL PIACERE QUOTIDIANO                ANNO 4-NUMERO 11-DICEMBRE 2019

                                                                Materia
                                                                  prima
                                                                 Il salmone

                                                           Wine maps
                                                           Lo Champagne

 REGALARE
 BELLEZZA
 Un Natale pieno di calore
 e di dolci sorprese
REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
Regalare bellezza: noi questo Natale lo vediamo così,
legato al piacere del dono e al gusto di un bello che non
è solo estetico ma anche e soprattutto interiore. Regalare
bellezza vuol dire donare e donarsi: è un gesto gentile e
disinteressato, è dedicare tempo e attenzioni alle persone
che ci sono più care. Regalare bellezza è preparare con
cura un addobbo, una tavola, un piatto. Regalare bellezza
è dare a ciascuno un dono, magari piccolo, ma “pensato”
e fatto con il cuore.
In questo numero vi proponiamo dei contenuti in linea con
l’atmosfera festiva. La materia prima è il salmone, un pesce
sempre apprezzatissimo ma che appare sulle nostre tavole
soprattutto in questo periodo. Molte delle nostre ricette
sono a tema natalizio, mentre in “Tendenze gourmet”
diamo qualche suggerimento particolare a chi opta per il
cenone di San Silvestro al ristorante. Il viaggio del mese è
in una Napoli resa più speciale del solito dal clima natalizio,
e infine per la rubrica “Wine maps” varchiamo per la
prima volta i confini italiani per andare nella zona in cui
nasce il vino delle feste per eccellenza: lo Champagne.
Anche noi, nel nostro piccolo, vorremmo regalarvi
un po’ di bellezza.
Tanti auguri a tutti!

                          Roberto Simonetto
                     Direttore Carrefour Market
                                Italia

                                                                  _1
REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
sommario

              Sapor                          dee
        tan           i, luoghi, persone e i
              ti mo                             ita.
                    di diversi r amare la v
                               pe

         la materia prima                                  Buono e giusto                        cibo per la mente

       Salmone                                    _4   Pane integrale                  _16     Ricette per stare insieme _39
       Un pesce universalmente apprezzato,             La farina non raffinata protegge la      Un libro analizza il cibo come
       usatissimo durante le feste                     nostra salute                           momento di condivisione

                nel CARRELLO                            Il gusto di viaggiare                      planet lovers

       Dicembre                                _13     Napoli                          _18     Nicola Bertinelli                _40

       Prodotti e specialità stagionali,               Un Natale indimenticabile nella città   Intervista al presidente del Consorzio
       protagonisti nelle vostre cucine                partenopea                              Parmigiano Reggiano

                                                            ,
         ci metto la faccia                                L arte del dolce                        Kids Friendly

       Patrizia Mura                           _15     Franco Aliberti                 _24     3FOOFEJSJTPTPGàBUP          _43
       “Superhero” del Carrefour Market di             Un grande pasticciere che è anche       Un simpatico snack per calarsi
       via Modena a Milano                             uno chef a tutto tondo                  nell’atmosfera natalizia

                                                             f otoricetta                        tendenze gourmet
Vogliamo regalarti una sorpresa musicale.
                                                       Canederli                       _30     Capodanno come vuoi              _44
$MJDDBTVM QR code e accederai alla colonna
  sonora di questo numero. Buon ascolto!               Il tipico primo alpino nella versione   Suggerimenti per cenoni di San
                                                       di Riccardo Gaspari                     Silvestro per tutti i gusti

                                                          Scuola di cucina                          Fisica-Mente

                                                       I lievitati                     _32     Fitness funzionale               _46
                                                       Undicesimo minicorso a cura della       Un allenamento che unisce il
                                                       celebre scuola internazionale ALMA      movimento al sistema-corpo

  _2
REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
Wine maps                                                              il menu del mese
                                                                                                                         tutte le ricette!
Champagne                                          _50                      Menù del mese                    _60
Viaggio nella zona di produzione                                            French 75, risotto al melograno, frolla
delle mitiche bollicine                                                     al cioccolato                             Gratin di salmone,                11
                                                                                                                      barbabietole e patate
          Ec o. logi c o                                                        le vostre ricette                     Polpette di salmone affumicato 11
Carne sintetica                                    _52                      Orecchiette di mamma Pia _64              Salmone al forno con              12
                                                                                                                      salsa di melograno
Mangiare hamburger senza uccidere                                           La proposta di una nostra lettrice, a
animali                                                                     base di zucca e cavolo                    Insalata di rinforzo              22
                                                                                                                      Roccocò                           23
          Bi o. Logi c o
                                                                                                                      Torta Sacher natalizia            27
Il vino                                            _53                                                                Brownies banane e cioccolato      28
Approfondimento su un’importante                                                                                      Tiramisù allo yogurt              29
categoria di alimenti bio
                                                                                                                      Canederli                         30
      A nim al hou se                                                                                                 Babà                              35
Conigli                                            _54                                                                Bomboloni                         35
Quello che c’è da sapere per tenerli                                                                                  Maritozzo                         37
in casa
                                                                                                                      3FOOFEJSJTPTPGàBUP   43

  colophon                                                                                                            Crepes di spinaci con lenticchie 47
  DICEMBRE 2019 - NUMERO 11 - ANNO 4                                                                                  Insalata di arance, avocado       48
  Registrazione in tribunale: Pubblicazione mensile registrata                                                        e mandorle
  presso il Tribunale di Milano n.76 del 29/02/2016 - )33.  
  Ideatore: Altavia Italia
  Proprietario: GS S.p.A., via Caldera 21 - 20153 Milano
                                                                                                                      Frittatine di cavolo riccio       55
  Editore: Altavia Italia, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano
  Stampatore: Altavia Italia, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano                                              Ravioli natalizi al cotechino     56
  Direttore Responsabile: Niccolò Vecchia
  Redazione: The Van, via Cucchiari 20 - 20155 Milano                                                                 French 75                         62
  Foto di copertina: Hive, via Teglio 9 - 20158 Milano
  Pubblicità: Altavia Italia - vdgmkt@altavia.it                                                                      Risotto melograno e menta         62
  L’Editore, il Proprietario ed il Direttore Responsabile non sono responsabili per danni causati
  direttamente o indirettamente dall’utilizzo delle informazioni presenti nel Magazine Vivi di Gusto.                 Disco di frolla al cioccolato     63
  3JDPSEBUJEJQSFOEFSFMBUVBDPQJBDBSUBDFBBMMFDBTTF                                                              fondente
                                                                                                                      Orecchiette di mamma Pia          64
REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
ILLUSTRAZIONE DI ALESSIA CASATI
L’aria di festa riempie già le nostre giornate e i nostri pensieri: manca davvero poco a quando
   potremo ritrovarci con le persone a noi più care per celebrare il Natale, per condividere
     momenti di gioia, di calore, di quella convivialità che ci fa davvero “vivere di gusto”.
E sulle tavole di queste feste è davvero molto facile che trovi spazio, tra le tante golose portate,
qualche piatto a base di salmone. Un pesce ricco, nutriente, delizioso, che porta con sé anche
  un’aura preziosa, raffinata, elegante. Ecco perché nelle prossime pagine abbiamo scelto di
farvi conoscere meglio questa straordinaria materia prima, nelle sue varietà e caratteristiche,
                         così come nella sua storia. Buon divertimento!
REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
la materia prima
      Il salmone

di Niccolò Vecchia

La lunga storia
del pesce più amato
Le sue carni sono apprezzate dall’uomo fin dalla Preistoria. E a causa dell’uomo
ha rischiato di estinguersi

L
        a storia che raccontiamo questo mese inizia       salmone, ma anche l’inquinamento dei corsi
        nel sud-ovest della Francia, nella valle          d’acqua ha ridotto progressivamente gli habitat
        creata dal fiume Vézère, nota per i numerosi       adatti alla sua sopravvivenza. Secondo uno
siti preistorici, risalenti al Paleolitico, che vi sono   studio americano pubblicato nel 2015, il salmone è
stati scoperti. Siti ricchissimi di pitture e incisioni   scomparso dall’85% dei fiumi in cui era presente.
rupestri, e proprio una di queste incisioni raffigura      È solo grazie agli allevamenti che oggi è possibile
molto chiaramente il protagonista di queste pagine:       sia conservarne le specie esistenti, sia continuare a
il salmone. È solo una delle tante dimostrazioni che      godere della sua bontà. Q
questo straordinario pesce fa parte dell’alimentazione
umana da millenni. Facendo un salto temporale e
arrivando al 1030 d.C., troviamo la testimonianza
che in Scozia in quell’anno vennero emanate le prime
regole per proteggere il salmone da una pesca troppo
massiccia, mentre la constatazione che un uso diffuso
delle reti da pesca nelle vie fluviali nuocesse alla
riproduzione dei salmoni risale al 1215, sempre in
Gran Bretagna.

Nonostante sia un pesce eccezionalmente resistente
e capace di adattarsi ad ambienti ostili, la sua
abitudine a risalire i corsi d’acqua dolce per deporre
le uova (almeno tre o quattro volte nel corso di una
vita), lo ha esposto a sempre maggiori difficoltà.
La costruzione di dighe ha reso inaccessibili
moltissimi fiumi per la riproduzione del
                                                                                                   segue a pagina 7

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REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
la materia prima
       Il salmone

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REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
la materia prima
      Il salmone

Tra Atlantico
e Pa c i f i c o
Non esiste un solo salmone. Scopriamo insieme le varietà che vivono nei due oceani
più importanti

C
        on il termine “salmone” non si intende             lo rendono adatto sia al consumo da crudo che alla
        solamente il Salmone atlantico, ovvero la          cottura o all’affumicatura.
        specie autoctona europea (scientificamente          Il Salmone rosso, o Sockeye, è altrettanto pregiato.
Salmo salar) da cui deriva il nome comune che oggi si      Ha dimensioni più ridotte e una forma più snella.
dà anche ad altri esemplari. In particolare è abitudine    Le carni, anch’esse dal colore molto intenso, si
chiamare salmoni anche gli appartenenti alle cinque        distinguono per compattezza e succosità. Anche per
varietà che vivono nel nord dell’Oceano Pacifico.           questo è ottimo consumato crudo, ma è molto ricercato
Ognuna di queste ha caratteristiche proprie.               anche da affumicato.
                                                           Il Salmone argentato è il più simile al Salmone
                                                           atlantico, ma di minori dimensioni. Tra le varietà del
Il Salmone atlantico è di gran lunga il più allevato       Pacifico è quella maggiormente allevata, per poi essere
e diffuso in commercio, soprattutto affumicato. Non        commercializzata dopo l’affumicatura. Ha un sapore
esistono diverse varietà all’interno della specie, ma      più delicato e può essere apprezzato cotto in varie
le sue caratteristiche cambiano in base al luogo in        preparazioni.
cui cresce e viene pescato. In particolare i salmoni       Il Salmone keta, grazie alla sua diffusione, è tra i
scozzesi e irlandesi hanno una carne più compatta e        salmoni selvaggi quello con il miglior rapporto qualità
saporita, mentre il salmone norvegese ha un maggior        prezzo. È noto anche perché è dalle sue uova che si
contenuto di grassi e un sapore più dolce. Il Salmone      ricava l’Ikura, il cosiddetto “caviale giapponese”. Le
atlantico può diventare di dimensioni davvero grandi,      sue carni sono meno grasse di quelle delle altre specie
arrivando a pesare fino a oltre 30 kg.                      e si prestano al consumo da crudo.
Il Salmone reale, o King, è il più grande tra i            Il Salmone rosa ha caratteristiche in qualche modo
salmonidi del Pacifico, e può superare in dimensioni        simili a quelle del keta: ha le dimensioni più ridotte,
anche quello atlantico. Come praticamente tutte            ed è molto abbondante nelle acque dell’Alaska, per
le varietà del Pacifico, vive lungo tutta la costa          cui si trova a un prezzo abbordabile. Le carni sono
occidentale nordamericana, e, sul versante opposto,        delicate, di colore rosa, e possono essere cucinate in
dal Giappone al mare di Bering. È molto pregiato,          ogni modo. Negli Stati Uniti è il più utilizzato come
apprezzato per il colore intenso e il sapore deciso, che   prodotto surgelato o in scatola. Q
                                                                                                     segue a pagina 8

                                                                                                                        _7
REGALARE BELLEZZA Materia prima - Il salmone
la materia prima
          Il salmone

     Non basta dire
     “affumicato”
     Le tecniche di affumicatura sono diverse, e determinano diverse caratteristiche

     N
               ella percezione di molti, la massima espressione
               del salmone in cucina è la sua versione            salmone viene iniettato con una miscela di acqua e
               affumicata, perfetta per guarnire tartine di       sale, accorciando drasticamente i tempi rispetto alle
     ogni genere e sedurre il palato con quella delicata          procedure tradizionali, e rendendo così la lavorazione
     consistenza e quell’aroma invece intenso. La storia          più economica. Questo però riduce la compattezza del
     dell’affumicatura di questo pesce è piuttosto antica: già    prodotto finito.
     i Greci e i Romani, ad esempio, ne avevano scoperto
     la bontà. A differenza di quanto si potrebbe pensare,
                                                                  IL PASSAGGIO PIÙ IMPORTANTE PER
     questo trattamento non deriva principalmente                 LA CONSERVAZIONE DEL SALMONE
     dalla necessità di conservare le sue pregiate carni,         È UNA SALAGIONE O MARINATURA.
     ma dal desiderio di arricchirne il sapore.
     Il passaggio più importante per la conservazione del
     salmone è una salagione o marinatura, che può avere          Come abbiamo detto, la principale differenza tra i
     caratteristiche diverse. Per l’affumicatura del salmone,     prodotti di cui parliamo sta nella temperatura che si
     così come di qualsiasi altro pesce peraltro, è necessario    raggiunge durante il passaggio dell’affumicatura.
     che le sue carni siano state prima trattate ricoprendole     La tecnica a freddo è di gran lunga prevalente nei
     di sale e lasciandole in un luogo asciutto per un tempo      salmoni affumicati presenti in commercio: si tratta di
     variabile, che può andare da pochi giorni fino a tre mesi.    un processo che prevede che i filetti vengano esposti
     In alternativa, il salmone può anche essere messo in una     all’affumicatura per diversi giorni, con una temperatura
     bagna ad alto tenore salino: la principale differenza è      che non superi i 27 °C. Il salmone non verrà quindi cotto
     che con la salagione a secco le carni del salmone            in alcun modo, mantenendo quella consistenza morbida
     si asciugheranno maggiormente, in quanto il sale ne          delle sue fibre che conosciamo molto bene.
     assorbirà i liquidi. Questo trattamento è maggiormente       È però molto popolare, soprattutto in Nord America,
     indicato per l’affumicatura a freddo, mentre per quella a    la tecnica di affumicatura a caldo, che dura poche
     caldo è più consigliabile la seconda tecnica.                ore e raggiunge temperature che vanno tra i 100 e i 60
     Vale anche la pena di specificare che, per le                 °C: il risultato è compatto e sodo, con un profumo di
     produzioni industriali di livello meno pregiato,             affumicato più netto. Questo tipo di salmone è molto
     si utilizza una tecnica di salatura ad iniezione: il         indicato per essere usato nelle insalate. Q

_8
i lla materia
      s a l prima
              mone
m aIlrsalmone
          inato
                                                        classica
Tre modi diversi                                        marinatura
                                                        s c a n d i n ava
per esaltare il suo gusto
                                                        2 cucchiai di sale
                                                        2 cucchiai di zucchero
                                                        1 cucchiaino di pepe
                                                          macinato grosso
                                                        1 mazzetto di aneto

                                                          marinatura
                                                          con agrumi

                                                          Il succo di un limone
                                                          Il succo di mezza arancia
                                                          Un cucchiaio di olio
                                                          di oliva
                                                          Sale e pepe
                            marinatura
                            con aceto

                            Con aceto di mele
                            o con aceto balsamico
                            (senza altri ingredienti)
                                                                                 _9
la materia prima
           Il salmone

                                                                                                 Più
                                                                                                       spaz
                                                                                                              io per nuotare

      E se non è                                                    A l l e va t o
      affumicato?                                                   è sostenibile?

      N                                                             C
                onostante la grande diffusione del salmone                   ome abbiamo detto, la maggior parte del
                affumicato, sono diverse le alternative che                  salmone che troviamo in commercio in questo
                permettono di apprezzare la bontà di questo                  momento deriva dai moltissimi allevamenti che
      pesce. Non ci dilungheremo sulle possibilità di cuocere       fanno fronte alla sempre maggiore scarsità di salmoni
      il salmone in vari modi, né sulle caratteristiche del         selvaggi, soprattutto nelle acque europee. Probabilmente
      salmone crudo che chiunque abbia frequentato un               molti dei nostri lettori saranno a conoscenza delle
      ristorante giapponese conosce molto bene.                     critiche che vengono mosse da più parti alla qualità di
      Vale la pena invece di citare due trattamenti tradizionali,   questi allevamenti, soprattutto di quelli più intensivi.
      rispettivamente americano e scandinavo, che si possono        Ma è possibile fare acquacoltura di salmoni in modo
      trovare facilmente in commercio o in qualche ristorante.      sostenibile? Evidentemente sì. Sono infatti sempre
      In particolare negli Stati Uniti è davvero molto frequente    di più in commercio i salmoni che provengono da
      che ci si riferisca al salmone con la parola “Lox” (a         allevamenti certificati come biologici. Questo da una
      volte anche per indicare quello affumicato…). Si tratta       parte significa che i mangimi che vengono somministrati
      di una preparazione di origine ebraica, così come la          ai pesci di allevamento sono, senza possibilità di
      parola che la indica, che parte dall’utilizzo esclusivo       eccezione, di derivazione marina: tagli di pesce non per
      dei tagli ventrali del salmone, più grassi, morbidi e         uso umano, generalmente. E non è possibile aggiungere
      dolci. Questi filetti vengono molto semplicemente salati       a tali mangimi nessun additivo chimico, o tanto meno
      a secco e lasciati marinare per due o tre mesi, per poi       antibiotici.
      essere consumati senza alcuna affumicatura. Il risultato      Altrettanto, nelle filiere produttive biologiche, il
      esalta il sapore puro del salmone ed è la guarnizione         numero di salmoni presenti nelle vasche di allevamento
      più tipica del bagel tradizionale di New York, insieme        è esattamente la metà di quello permesso negli
      all’immancabile cream cheese.                                 allevamenti tradizionali. Questo garantisce sia che i
      Il “Gravlax” è invece molto popolare in Norvegia e in         salmoni abbiano più spazio per nuotare, consolidando
      tutta la Scandinavia, almeno quanto il classico salmone       così fasce muscolari più toniche e riducendo il
      affumicato. Il suo trattamento prevede l’utilizzo, oltre      contenuto di grassi nelle carni, sia una netta riduzione
      che del sale, anche di zucchero, di una notevole              delle possibilità di sviluppo e diffusione di malattie
      quantità di aneto, di pepe e bacche di ginepro; talvolta      all’interno dell’allevamento. La richiesta di questo
      alla ricetta si aggiunge un distillato locale come            genere di salmoni è da anni in costante crescita in
      l’Aquavit. Tradizionalmente il salmone così preparato         tutto il mondo: una domanda consapevole da parte dei
      viene accompagnato da una salsa a base di senape,             consumatori che sta già orientando in modo netto anche
      aneto, olio e zucchero. Q                                     l’offerta dei grandi produttori mondiali. Q

_10
Gratin di salmone,
           la materia prima                                                      barbabietole e patate
Comun
        e, se
              m      Il salmone
                  ifin
                         o                                                       Ricetta per 8 persone
                     ,f

                                                                                 • 800 g di salmone fresco • 800 g di patate • 475 ml di
                             ino
                              , su

                                                                                 panna • 175 ml di panna acida • 100 ml di latte intero
                                   per

                                                                                 • 450 g di barbabietole già cotte • Burro • Sale q. b.
                                   fino

                                                                                 • Pepe q. b. • 20 g di aneto tagliato finemente
                                    ...

                                                                                 Spellare bene il salmone e tagliarlo a fettine alte
                                                                                 0,5 cm. Tagliare molto sottili le patate sbucciate e
                                                                                 le barbabietole. Unire latte, panna e panna acida in
                                                                         90
                                                                        minuti
                                                                                 un pentolino e portare quasi all’ebollizione. Unire le
                                                                                 patate, cuocendo per circa 5’ girando con cura le fette.
                                                                                 Aggiustare di sale e di pepe. Imburrare una casseruola
                                                                                 da forno. Usare metà delle fette di patate per stendere
                                                                                 uno strato sul fondo. Poi coprire con uno strato di metà
                                                                                 della barbabietola a fette. Mettere metà del salmone, e
                                                                                 guarnire con metà dell’aneto. Realizzare altri strati con
                                                                                 – nell’ordine – barbabietole, salmone, aneto e patate
                                                                                 rimanenti. Infornare a 180° per poco più di un’ora.

                                                                    ricette
   Polpette di salmone
   affumicato
   Ricetta per 4 persone
   • 500 g di patate, tagliate a cubetti • 200 g di mollica di pane
   • 1 spicchio d’aglio tritato • 1 cucchiaino di semi di finocchietto
   • 30 g di prezzemolo tritato finemente • 20 g di aneto tritato
   finemente • 350 g di salmone affumicato tagliato a pezzettini
   • Scorze di un limone tritate • 150 g di farina 0 • 2 uova
   • Olio per friggere (semi di girasole) • Olio extravergine
                                                                         90
                                                                        minuti
   Bollire le patate a cubetti e schiacciarle con una forchetta.
   Mettere in una ciotola pane, aglio, semi di finocchietto e
   un cucchiaio d’olio. Poi deporli su una teglia e passarli
   in forno per 10’ a 180°. Frullare ottenendo un crumble
   grezzo. In una ciotola unire patate, prezzemolo, aneto,
   salmone, scorze di limone e 80 g del crumble. Mescolare
   ottenendo un composto con cui poi formare 8 polpette un
   po’ schiacciate al centro. Tenere in frigo per 15’. Passare
   le polpette prima nella farina, poi nell’uovo e infine nel
   crumble rimanente. Friggerle per circa 3’. Far asciugare
   su carta assorbente e servire calde.
ricette                                                     60
                                                                                                                  minuti

Sa l m o n e a l f o r n o c o n s c i r o p p o
d ’ a c e r o e sa l sa d i m e l o g r a n o

Ricetta per 4 persone
• 800 g di filetto di salmone, senza pelle • 25 g di sciroppo
d’acero • 1 spicchio di aglio schiacciato • Mezzo cucchiaino
di cumino • Mezza cipolla rossa tagliata finemente
• 1 cetriolo tagliato finemente • 20 g di coriandolo tritato
• 1 melograno • 25 g di olio extravergine • Sale q. b.

Preparare una marinatura unendo in una ciotola il
cumino, l’aglio e lo sciroppo d’acero. Posare il filetto
di salmone su una teglia coperta dalla carta forno.
Spennellare la parte superiore del salmone con la                e rosolare la cipolla per 10’. Far raffreddare. Poi
marinatura. Lasciare in frigorifero per 15’. Togliere            frullare la cipolla insieme al cetriolo, al coriandolo,
dal frigorifero, e infornare a 150° per 20’. Per gli             al sale e a metà dei semi del melograno, per ottenere
ultimi 10’ accendere anche il grill del forno. In una            una salsa. Guarnire il filetto di salmone con la salsa e
padella012_
         mettere un cucchiaio d’olio extravergine                i restanti semi del melograno.
nel carrello
      di Dicembre

   COSA
   METTO
   NEL
   CARRELLO?                     CARNE PER ARROSTO               FINOCCHI FRESCHI             ARACHIDI CARREFOUR
                               Fatti consigliare il taglio     Croccanti e profumati,           Con noci, mandorle
                                più adatto dai nostri         favoriscono la digestione     e nocciole sono un classico
                                       macellai.                e aiutano nelle diete.         sulle tavole di Natale.

        OSTRICHE                   MOSCATO D’ASTI               CLEMENTINE FILIERA                   CAVOLO VERZA
 Eleganza e prelibatezza:          TERRE D’ITALIA               QUALITÀ CARREFOUR                 Un classico ortaggio
 un cibo che è da sempre       Per accompagnare i dolci      Dolci e succose, provenienti         invernale, resistente
  sinonimo di occasioni       della tradizione e brindare      dalla Piana di Sibari,              al freddo e buono
         speciali.                    in famiglia.                   in Calabria.                   per molte ricette.

   PANETTONE MILANO              LASAGNE CARREFOUR              SALMONE AFFUMICATO
     TERRE D’ITALIA             La base per realizzare         SELVAGGIO DELL’ALASKA
Lievito madre, impasto fine,     un piatto gustosissimo,        CARREFOUR SELECTION
                                                                                                                   n fe s t a   !
    equilibrio tra uvetta      immancabile sulla tavola           Affumicato su legno
                                                                                                        av o l a i
          e canditi.                  delle feste.                     di faggio.              Un a t
                                                                                                                      _13
ACT FOR FOOD KIDS
             12 laboratori
per mangiare meglio e crescere bene
                              Contenuti scientifici a cura di

  TI ASPETTIAMO A TUTTI I NOSTRI APPUNTAMENTI

   PORZIONI IDEALI 14 dicembre 2019                                  Cibi Integrali - 22 febbraio 2020

   La Merenda - 11 gennaio 2020                                      Piramide Alimentare - 7 marzo 2020

   I Grassi e gli Zuccheri - 25 gennaio 2020                         Classificazione Alimentare - 21 marzo 2020

   Cibo ed Energia - 8 febbraio 2020

           Scopri tutti i dettagli dell’iniziativa su carrefour.it/crescerebene.

                                              Tutti meritiamo il meglio
ci metto la faccia

“LA SIGNORA
d e i P U PA Z Z I N I ”
Patrizia Mura, cassiera e “Superhero” del
Carrefour Market di via Modena a Milano

T
         utti i lavori hanno alcuni aspetti divertenti
         e altri più noiosi. Sta a noi fare in modo che
         i primi prevalgano sui secondi, attraverso
un atteggiamento positivo. Mi piace interagire
con i clienti, farli andare via con il sorriso
cercando di risolvere i problemi che si possono
presentare. Ho frequentato il liceo artistico e amo la
creatività. I colleghi mi riconoscono doti di pazienza    dei Superheroes, vengono organizzate nei punti
e disponibilità. Probabilmente è per questo che           vendita delle attività giocose ed educative rivolte ai
l’anno scorso sono stata nominata “Superhero”             più piccoli, basate su dodici argomenti individuati
del mio punto vendita, nell’ambito di un’iniziativa       in collaborazione con l’Istituto Auxologico di
con cui Carrefour ha voluto individuare fra i suoi        Milano.
collaboratori persone dallo spirito entusiasta e
comunicativo, capaci di ideare e promuovere
iniziative sui temi della responsabilità sociale e i      Ho accolto con entusiasmo l’opportunità di realizzare
valori della Transizione Alimentare.                      questi laboratori nel punto vendita in cui lavoro.
                                                          Uguale entusiasmo hanno dimostrato tutte quelle
                                                          mamme che ci hanno lasciato i bimbi, dimostrando in
A proposito di Transizione Alimentare e di Act for        questo modo il legame di fiducia e affetto che ci lega
Food, che è il programma di azioni concrete con cui       a molti clienti. Per i bimbi sono immediatamente
Carrefour intende realizzarla, recentemente è stato       diventata “la maestra”, oppure “la signora dei
lanciato Act for Food Kids, una serie di dodici           pupazzini” o ancora “la signora del cioccolato”,
laboratori per bambini in cui viene affrontato            a seconda di quello che regalo nei vari incontri. I
il tema dell’educazione alimentare nelle sue              bambini sono la mia passione: adoro la loro purezza.
varie sfaccettature. Una volta al mese, con l’aiuto       Quando sono con loro, sono felice. Q

                                                                                                                   _15
buono e giusto

      di Luca Speciani

      PA NE NERO,
      PA NE VERO
      Solo quello ottenuto da farine integrali complete dispiega appieno le sue salutari
      qualità. E si può fare anche in casa

  L
              a presenza di farina integrale è la caratteristica   e a volte, in aggiunta, si possono trovare altri semi
              irrinunciabile per avere un pane di qualità in       anche frammentati. Il pane “finto” integrale, invece, si
              grado di proteggere la nostra salute.                riconosce perché è bianco con dei puntini scuri.
      Al bancone del pane capita di trovare panini                 Mettendo a confronto una farina di frumento integrale
      “travestiti” da integrali, ma che in realtà sono             con una di frumento raffinato (il cosiddetto 00), le
      ottenuti da farina bianca con l’aggiunta di un pugno         quantità variano (a vantaggio dell’integrale) nel
      di crusca. Hanno un maggior contenuto di fibra, ma            seguente modo:
      non l’originale completezza della farina, ricca del suo      • Proteine: 5-6% contro anche 10-12%;
      germe.                                                                 • Fibra: 2-3% contro 10-12%;
      Il germe contiene la vita della pianticella che                        • Ferro: da 5 a 20 volte maggiore;
      germoglierà: minerali, vitamine, antiossidanti,                        • Calcio: 2 volte maggiore;
      preziosi grassi polinsaturi. Che integrale è                           • Tiamina (vitamina B1): 4 volte maggiore;
      se manca il germe?                                                     • Riboflavina (vitamina B2): 5 volte
      Il pane ottenuto dalla panificazione di                                 maggiore;
      farine integrali complete è omogeneamente                              • Niacina (vitamina B5): 5 volte maggiore.
      marrone o comunque scuro al suo interno                                Come si vede, la paura che alcuni hanno di

_16
ww
                                                        w. m                       .it
                                                             e   dicinadisegnale

vedersi sottratti elementi nutritivi dalla fibra è del tutto
ingiustificata.
Visto che è difficile trovare un pane completo dal
punto di vista nutrizionale, perché non provare
a prepararselo da soli? Il vantaggio è che lo si
può fare partendo da una farina integrale, biologica
e macinata a pietra (il massimo per la salute),
aggiungendo acqua, lievito e un pizzico di sale. Per
variare e renderlo ancora più gustoso, si possono
aggiungere all’impasto semi oleosi come quelli di
lino, di girasole, di zucca, di sesamo, noci, nocciole,
mandorle. Inoltre la farina di partenza può essere
di specie sempre diverse (farro, segale, riso, grano
saraceno, sorgo, miglio) e magari la si può far                            preparazione: si divertiranno e impareranno qualcosa
fermentare con il lievito madre, ricco di specie                           che oggi è sempre più raro conoscere.
microbiche diverse.                                                        La quantità di fibra, di vitamine, di proteine e di
Il pane viene benissimo anche nel forno di                                 microbi sani offerta da questo tipo di pane non ha
casa. Facciamo partecipare i nostri ragazzi alla                           paragoni. Q

  Per farlo a casa
  Ingredienti: 1 kg di farina integrale (anche                             Mescolare gli ingredienti fino a che il cucchiaio non
  mista tra frumento, riso, segale, o altro)                               sta in piedi da solo (aggiustare con farina o acqua).
  • 750 ml di acqua circa • 3-4 cucchiaini di                              Mettere poi l’impasto a lievitare in un luogo tranquillo
  miele (per favorire la lievitazione) • Un pizzico                        per circa tre ore in modo che aumenti considerevolmente
  di sale marino integrale • Un cubetto di lievito                         di volume.
                                   are
  fresco (meglio, potendo, utilizzare                                      Un secondo impasto e una nuova lievitazione rendono la
  lievito madre) • È possibile                                             preparazione più morbida ed elastica. Anche in questa
  arricchire l’impasto con semi                                            fase è possibile aggiungere semi di vario tipo, a piacere.
  a scelta (di lino, di sesamo,                                            Dopo circa due ore (seconda lievitazione), mettere la
  di girasole)                                                             pagnotta nel contenitore di cottura preventivamente
                                                                           unto con un filo d’olio e cuocerla nel forno già caldo
                                                                           (180°) per circa un’ora.

                                                                                                                                        _17
il gusto di viaggiare
                    Napoli

      D i G i u l i a n a A lta m u r a

      NATALE
      PA R T E N O P E O
      Una delle città più affascinanti del mondo nel periodo delle festività sa essere
      ancora più speciale

  «P
                    arto...», diceva Stendhal, «non              quest’arte secolare e potrete ammirare centinaia di
                    dimenticherò né la via Toledo né tutti       statuette realizzate dai migliori maestri artigiani,
                    gli altri quartieri di Napoli. Ai miei       che comprendono le figure del presepe tradizionale
      occhi è, senza nessun paragone, la città più bella         partenopeo (da Benito, il pastore dormiente, al vinaio
      dell’universo». Come dare torto al grande scrittore        con Cicci Bacco, il dio del vino) ma anche i personaggi
      francese? Impresa ardua, soprattutto in periodo            della politica contemporanea, senza dimenticare il
      natalizio, quando la città partenopea – in anni di         classico pizzaiolo e l’immancabile Pulcinella. Sacro e
      rinnovato slancio turistico – dà il meglio di sé. Non      profano si mescolano in queste creazioni dal fascino
      solo clima mite e presepi, ma anche cultura e tradizioni   unico.
      gastronomiche per trascorrere delle vacanze invernali      I veri appassionati non dovranno fermarsi qua: al
      all’insegna di arte, folklore e buona cucina. Pronti ad    Museo della Certosa di San Martino li aspetta quello
      assaporare la magica atmosfera delle feste all’ombra       che è unanimemente considerato il presepe più
      del Vesuvio?                                               bello al mondo, il Presepe Cuciniello. Realizzato
                                                                 dall’architetto napoletano Michele Cuciniello tra il
                                                                 1887 e il 1889, riuscirà a incantarvi per la bellezza
      Prima tappa obbligata del nostro tour non può che          delle sue statue settecentesche e la magia di
      essere via San Gregorio Armeno, la caratteristica          scenografia e luci che offrono uno spettacolo davvero
      strada dei presepi, l’unica al mondo interamente           suggestivo.
      dedicata al Natale. Situata tra l’antichissima via dei
      Tribunali e via San Biagio dei Librai, via San Gregorio
      Armeno si fa subito riconoscere per la presenza di         Ma il Natale a Napoli non è solo presepe, è anche
      tante botteghe artigiane che si susseguono fitte su         teatro. Appuntamento imperdibile nel periodo delle
      entrambi i lati. In esposizione troverete il meglio di     feste è la rappresentazione dello Schiaccianoci al
                                                                                                          segue a pagina 20

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D a l l ’ a lt o , i n s e n s o o r a r i o : pa n o r a m a d i N a p o l i ,
due immagini dei presepi in via San Gregorio
Armeno, il Presepe Cuciniello.

                  Napoli

                                                                                  _19
il gusto di viaggiare
                  Napoli

                                                                        Il teatro San Carlo

                                                                    una squisita pizza fritta che – paradossalmente
                                                                    – servirebbe a restare leggeri in vista del cenone.
                                                                    Come dire di no alla tradizione? Per andare sul sicuro
                                                                    provate quella storica di Zia Esterina Sorbillo in piazza
                                                                    Trieste e Trento, oppure quella della Masardona, in via
                                                                    Capaccio.
                                                                    Infine, lasciatevi tentare dai dolci natalizi, uno più
                                                                    appetitoso dell’altro. Fermatevi in una delle tante
                                                                    pasticcerie tradizionali e ordinate degli struffoli
                                                                    (piccole palline di farina, strutto e zucchero rivestite
                                                                    di miele, frutta candita e confetti colorati), un
      Teatro San Carlo, il più antico teatro d’opera del            mustacciolo (dolce a base di farina, frutta candita e
      mondo. Costruito nel 1737 per volontà del Re Carlo III        miele, ricoperto di glassa al cioccolato), un roccocò
      di Borbone, è presto diventato un simbolo della città.        (ciambelle dure a base di mandorle, canditi e spezie),
      Assistere al balletto di Čajkovskij, ambientato anch’esso    oppure una cassatina napoletana (pan di spagna
      in periodo natalizio, in una cornice così maestosa e          ricoperto di ricotta e cioccolato, con glassa bianca a
      fiabesca è davvero un’esperienza indimenticabile. Chi          base di pasta di mandorle). Regalatevi un attimo di
      alla danza, invece, preferisse la prosa, non avrà difficoltà   bontà assieme a un buon caffè, per poi riprendere la
      a trovare in cartellone i classici della commedia             vostra passeggiata nella città forse più bella, ma di
      napoletana, la cui tradizione artistica è talmente radicata   sicuro più golosa dell’universo. wQ
      da essere parte dello spirito del luogo. Come lasciare
      Napoli senza aver assistito, ad esempio, a Natale in
      Casa Cupiello di Edoardo De Filippo?
                                                                      I l p r e s e p e n a p o l e ta n o ,
                                                                      tra storia e poesia
      E dopo aver fatto il pieno di cultura, un altro grande          Il presepe napoletano, conosciuto in tutto il mondo, ha
      classico del Natale napoletano: il cibo! A cominciare           avuto tra Seicento e Settecento l’apice della sua fioritura.
                                                                      In pieno periodo barocco, le strade della città partenopea
      dal pesce, grande protagonista del cenone della Vigilia,        si riempirono di botteghe artigiane in cui maestri
      in cui non possono mancare linguine agli scampi,                intagliatori, pittori, scultori, argentieri e doratori diedero
      frittura di gamberi e calamari e capitone. Un giro al           vita a opere di altissima qualità, dal fascino insuperabile.
      mercato del pesce di Porta Nolana nelle giornate                Oltre al Presepe Cuciniello nel Museo della Certosa di
                                                                      San Martino, consigliamo di visitare il Presepe di Corte
      del 23 e del 24 dicembre è un vero e proprio rituale            custodito alla Reggia di Caserta, tra i più belli del
      per ogni napoletano che si rispetti. Il 24, inoltre, è          Settecento napoletano.
      tradizione pranzare in giro per Napoli, assaporando

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da n o n
                                             perdere

                                                                                          90,
                                                                               la paura!
                 La tombola
                 napoletana

                                                                                Tr a d i z
  Che Natale sarebbe senza tombola?
          Attenzione, però, a diffidare
    dalle imitazioni: la vera tombola

                                                                                           ionale
   napoletana è quella composta dal
   “panariello” intrecciato in vimini,
  numeretti rossi intagliati nel legno,
    cartelle e cartellone in cartocino.
    E ricordate che a ogni numero va
associato il significato della Smorfia,
         da annunciare ad alta voce!

                                                                                                    Pa
                                                                                                    stic
            La Cantata dei Pastori                                                                   ceria
Per una vera e propria immersione nell’atmosfera
     natalizia, non perdete la celebre Cantata dei
  Pastori, uno spettacolo tradizionale in dialetto
    napoletano che risale alla fine del Seicento e       Le novità golose di
 propone una sorta di sacra rappresentazione che        Leopoldo e Casa Infante
  mescola alto e basso, secondo il gusto popolare.
                                                        La pasticceria Leopoldo, nata nel 1940,
                                                        e il nuovo brand Casa Infante propongono
                                                        ogni anno creazioni natalizie decisamente
                                                        golose, che giocano con la tradizione
                                                        senza paura di osare. Dalla crema al gusto
                                                        di panettone agli alberelli di cioccolato
                                                        farciti: per una merenda da ricordare!
                                                                                                             _21
ric e t t a ri o

cetrioli sott’aceto
CARREFOUR
                                                                  Insalata di rinforzo                               15      FACILE

                                             1   Pulire il cavolfiore e sbollentarne le cime in abbondante acqua salata.
                                                 Trasferirle per qualche minuto in un recipiente con acqua e ghiaccio per
                                                 bloccare la cottura e preservare il loro colore.

                                             2   In una ciotola capiente, unire il cavolfiore condito con olio extravergine
                                                 d’oliva, i capperi e le olive verdi scolati.

                                             3   Aggiungere le olive nere, i peperoni e i cetrioli sott’aceto Carrefour
                                                 tagliati a listarelle e infine le acciughe a pezzetti.
ingredienti per 6 persone
                                             4   Amalgamare bene tutti gli ingredienti con l’aceto di vino rosso e servire
• 50 g di cetrioli sott’aceto Carrefour          l’insalata.
• 800 g di cavolfiore
• 100 g di peperoni sott’aceto
• 100 g olive verdi in salamoia
  denocciolate
• 100 g di olive nere denocciolate
• 50 g di capperi sott’aceto
• 60 g di acciughe sott’olio
• 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
• Aceto di vino rosso q. b.
• Sale q. b.

             UNA RICETTA NATALIZIA CHE NON
             PUÒ MANCARE SULLE TAVOLE
             NAPOLETANE. OVVIAMENTE OGNI
  FAMIGLIA HA LA PROPRIA VERSIONE: AD
  ESEMPIO, C’È CHI METTE LA GIARDINIERA
  DI VERDURE O LE CIPOLLINE.

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r ic e t t ar io

                                                                                         nocciole del Piemonte
                                                                                         Terre d’Italia

45      MEDIO   Roccocò
1    Tostare le nocciole del Piemonte Terre d’Italia e le mandorle in forno a 180 °C
     per 10 minuti. Tritarne la metà con un mixer, lasciare integra la restante parte.

2    Su un piano di lavoro disporre la farina a fontana e unire al centro il composto
     sabbioso di frutta secca, lo zucchero, la scorza d’arancia, i canditi, il
     bicarbonato e il pisto.

3    Aggiungere a filo l’acqua e cominciare a impastare. Dopo aver unito anche
     le nocciole del Piemonte Terre d’Italia e le mandorle intere, continuare a
     lavorare fino a ottenere un panetto liscio.
                                                                                         Ingredienti per 10 roccocò

4    Formare dei salamini di 80 g di impasto e chiuderli a ciambella.                    • 50 g di nocciole del Piemonte
                                                                                           Terre d’Italia
5    Spennellare i roccocò con il tuorlo d’uovo e cuocere in forno preriscaldato         • 250 g di farina 00
     a 180 °C per 25 minuti circa. Servire tiepidi.                                      • 250 g di zucchero bianco
                                                                                         • 100 g di canditi (cedro e arancia)
                                                                                         • 50 g di acqua
                                                                                         • 50 g di mandorle
                                                                                         • 2 g di pisto (insieme di spezie tipico
                                                                                           della tradizione napoletana)
                                                                                         • 0,5 g di bicarbonato
                                                                                         • Scorza d’arancia q. b.
                                                                                         • Tuorlo d’uovo q. b.

                                                                                                             S E D E S I D E R AT E O T T E N E R E
                                                                                                             DEI DOLCETTI PIÙ MORBIDI,
                                                                                                             S P E N N E L L AT E L I C O N
                                                                                           DEL LIQUORE TIPO MARSALA. IL
                                                                                           B I C A R B O N AT O , I N V E C E , S E R V I R À A
                                                                                           RENDERLI FRIABILI.

                                                                                                                                            _23
,
         L arte del dolce
           Franco Aliberti

      di Niccolò Vecchia

      Anda re oltre il dolce
      Oggi è uno chef a tutto tondo, ma il suo percorso è costellato di grandi successi in
      pasticceria

  F
              ranco Aliberti oggi è lo chef di un affermato e    riuscissero a essere insieme leggeri e golosi. Ho
              raffinato ristorante del centro di Milano, i Tre    fatto molta ricerca per alleggerire le ricette
              Cristi, dove propone una cucina fortemente         tradizionali, abbassando il contenuto zuccherino,
      influenzata dagli attualissimi temi della sostenibilità     lavorando con succhi e acqua, per proporre una
      e dell’abbattimento dello spreco alimentare. Da            pasticceria più salutare ma altrettanto buona».
      qualche anno Aliberti ha infatti ampliato il suo           Molti lo conoscono per il suo passaggio nella cucina
      campo di interesse nella gastronomia, ma la prima          dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura,
      parte della sua carriera è stata tutta dedicata alla       dove è rimasto un paio d’anni prima di intraprendere
      pasticceria: «Quando ho iniziato a studiare per fare       un percorso indipendente e di abbracciare la cucina
      questo mestiere, la cucina era ancora interpretata in      a 360°: «Quando sono arrivato da Bottura, lui capì
      modo molto tradizionale. Io invece sentivo la voglia       che avevo bisogno di nuovi stimoli e per un periodo
      di esprimermi creativamente, fuori dagli schemi, e la      mi fece lavorare in cucina, non in pasticceria. Forse è
      pasticceria era il campo che mi permetteva di farlo».      stato lì che ho iniziato a desiderare di andare oltre il
      Sono state molte le esperienze professionali che lo        mondo del dolce. Oggi mi rendo conto di come la mia
      hanno formato, sia in Francia che in Italia. Ha lavorato   formazione in pasticciera mi aiuti moltissimo anche
      nella cucina del tre stelle Michelin Le Calandre,          con il salato, soprattutto nell’organizzazione del lavoro
      di Massimiliano Alajmo, dove ha conosciuto un              in una cucina, a cui applico quell’approccio rigoroso
      altro ospite di questa rubrica, Gianluca Fusto: «Il        che è proprio del mio background. Dentro di me mi
      suo rigore, la sua precisione, mi hanno affascinato        sento ancora in molti sensi un pasticciere, ma non
      moltissimo. Tanto quanto Corrado Assenza (anche lui        saprei definirmi. Sono un cuoco che lavora sia con il
      ospite de “L’Arte del dolce”, ndr), per il suo essere un   dolce che con il salato e questo mi basta!». Q
      contadino e un artigiano della pasticceria».
      La visione della pasticceria di Franco Aliberti nasce
      da tutte queste esperienze: «Ho avuto la fortuna di          carta d’identità
      arrivare alla ristorazione dopo aver lavorato anche
                                                                   Chi è. Franco Aliberti
      in laboratorio. Poi nei ristoranti si è formato il mio
      pensiero come pasticciere: sempre con una vena               Il ristorante. Tre Cristi
      ludica, con grande rispetto per gli ingredienti e            Online. http://www.trecristimilano.com
      soprattutto con l’obiettivo di proporre dolci che

_24
Franco Aliberti
,
L arte del dolce
 Franco Aliberti
,
  L arte del dolce
   Franco Aliberti

T o r ta S a c h e r n a ta l i z i a

                                                      F
                                                             rullare i tuorli con lo zucchero, unire la farina
 Per l’impasto                                               00, il lievito e la polvere di nocciola. A parte,
                                                             riscaldare l’acqua e l’olio ed emulsionare nel
 5 tuorli                                             cioccolato sciolto, poi unire l’emulsione al composto
 5 albumi                                             di uova, farina e polvere di nocciola. Montare gli
 70 g di zucchero
                                                      albumi con lo zucchero e mescolarli delicatamente
 70 g di farina 00
                                                      al composto ottenuto. Infornare a 180° per circa 30
 7 g di lievito per dolci
                                                      minuti. Una volta cotto, sagomare a forma di albero di
 85 g di polvere di nocciola
 85 g di acqua
                                                      natale e tagliare a metà.
 100 g di olio di mais
 120 g di cioccolato fondente

 Per la bagna                                           Per la crema ai cachi
 150 g di acqua                                         3 cachi maturi
 100 g di zucchero

U                                                     S
      nire i due ingredienti e scaldarli in modo da         chiacciare i cachi in un setaccio recuperandone
      sciogliere lo zucchero. Usare per bagnare             la purea. Spalmare la purea all’interno della
      l’interno della torta.                                torta e ricoprire la superficie.

                                                      M
                                                                 escolare zucchero, cacao e acqua e lasciare
 Per la glassa al cacao senza                                    bollire per 10 minuti circa. Aggiungere
 lattosio                                                        la colla di pesce messa in ammollo
 100 g di zucchero a velo                             precedentemente. Lasciare intiepidire la glassa
 40 g di cacao in polvere                             e versarla sulla torta. Decorare a piacere l’albero
 100 g d’acqua                                        natalizio. Le decorazioni in bianco possono essere fatte
 5 g di colla di pesce                                invece con della semplice pasta di zucchero.

                                                                                                                 _27
ric e t t a ri o

banane Chiquita
                                                                              Brownies banana
                                                                                 e cioccolato                             60 MEDIO

                                              1 In una ciotola mescolare la farina, il lievito per dolci e il cacao amaro
                                                  in polvere.

                                              2   In un altro contenitore amalgamare con una frusta lo zucchero di canna,
                                                  l’olio di mais, la bevanda di soia e l’aceto di mele.

                                              3 Unire poi gli ingredienti solidi setacciati nella ciotola di quelli liquidi e
                                                  mescolare per ottenere un composto omogeneo.

Ingredienti per 6 persone                     4 Dopo aver ridotto in purea le banane Chiquita, aggiungerle al composto insieme
                                                  alla frutta secca tagliata grossolanamente e al cioccolato fondente tritato.
• 3 banane Chiquita
• 200 g di farina semi integrale              5 Mescolare energicamente e versare il preparato in una teglia rettangolare dai
• 100 g di zucchero di canna
                                                  bordi alti, rivestita di carta da forno.
• 90 g di bevanda alla soia
• 50 g di olio di mais
• 50 g di cioccolato fondente
                                              6 Cuocere in forno statico a 180 °C per 35-40 minuti. Lasciar raffreddare e
                                                  tagliare in quadrati di medie dimensioni. Prima di servire, guarnire i brownies
• 40 g di frutta secca sgusciata
  (es. mandorle, noci, nocciole)                  con rondelle di banana Chiquita.
• 20 g di cacao amaro in polvere
• 4 ml di aceto di mele
• 1/2 bustina di lievito per dolci

             PREPARATE CON I VOSTRI BAMBINI
             QUESTI BROWNIES DA LASCIARE
             A BABBO NATALE PER LA NOTTE
  DELLA VIGILIA, MAGARI INSIEME A UNA TAZZA
  DI LATTE CALDO.

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r ic e t t ar io

             Tiramisù allo yogurt greco                                              ANANAS FRESCO ASSORTIMENTO
                                                                                     CARREFOUR
30 FACILE    con Ananas Fresco,
             cantucci e noci Pecan
1   Tagliare al coltello i cantucci.

2   Sbucciare l’ananas fresco e ridurlo a cubetti di medie dimensioni.

3   In una ciotola, amalgamare il mascarpone e lo yogurt greco fino a ottenere
    una crema densa.

4   Montare la panna fresca con lo zucchero a velo e incorporarla al composto,
    mescolando dal basso verso l’alto in modo che non si smonti.
                                                                                     Ingredienti per 4 bicchierini
5   Unire alla crema le noci Pecan tritate grossolanamente e una parte dei cubetti   monoporzione
    di ananas.
                                                                                     • 350 g di ananas fresco
                                                                                     • 250 ml di panna fresca da montare
6   Comporre il tiramisù alternando strati di cantucci e di farcia e proseguire in
                                                                                     • 200 g di yogurt greco
    questo modo fino a esaurire gli ingredienti.
                                                                                     • 120 g di cantucci
                                                                                     • 100 g di mascarpone
7   Guarnire la superficie con i cubetti di ananas rimanenti, le noci Pecan           • 25 g di zucchero a velo
    e qualche ciuffo di rosmarino.                                                   • 1 rametto di rosmarino

                                                                                                 IL TIRAMISÙ È UN CLASSICO
                                                                                                 DOLCE DI NATALE. QUEST’ANNO
                                                                                                 PROVATE A STUPIRE I VOSTRI
                                                                                      OSPITI CON LA NOSTRA RIVISITAZIONE FRESCA
                                                                                      E LEGGERA.

                                                                                                                        _29
LA fo t o r i c etta
               Canederli
                                                                                   200 g
                                                                350 g          di pane raffermo
                                                                 di rape
                                                              rosse cotte

                                                                                  200 g
                                                                               di acqua di rapa

                                                                                   50 g
                                                                                   di burro

                                                                                      2
                                                                                     uova

      Le istruzioni
      d i R i c c a r d o g a s pa r i                                               1/2
                                                                                    cipolla

  N
               on sono molte le ricette capaci di unire territori diversi
               tra loro come i canederli. Li troviamo infatti nella
               tradizione della Germania sudorientale e in quelle
      austriaca, ceca, slovacca, polacca. Nel nostro paese i canederli              1/2 l
      sono presenti nella cultura gastronomica trentina, altoatesina               di panna
      e bellunese. Sono degli gnocchi il cui impasto parte sempre
      dal pane raffermo, a cui si possono unire diversi ingredienti.
      La ricetta che vi proponiamo, con le rape rosse, arriva
      dal bellunese, in particolare da Cortina d’Ampezzo,                          200 g
      dove Riccardo Gaspari guida la cucina dell’agriturismo                       di kren
      di famiglia, El Brite de Larieto, con grande rispetto della             (crema di rafano)
      tradizione e con la creatività appresa negli stage svolti,
      tra l’altro, presso Massimo Bottura.
                                                                            1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaino
      per 4 persone                                                         di cannella, 1 rapa rossa da essicare
                                                                              e tritare, 1 rapa rossa, sale q.b.
_30
preparazione
                      1
     Tritare le rape rosse cotte
                                 e scolare l’acqua.
In un tegame unire il bu
                         rro, la cipolla, la rapa tri
 sale, zucchero e cannell                            tata,
                          a e cucinare per 10 minu
                                                      ti.

                                                                                                                     2
                                                                                                                            narlo
                                                                                                       e re  il p ane e bag
                                                                                             tola me tt                  ente unire
                                                                                  In una cio rapa, successivam                    me
                                                                                             a di                       lare insie
                                                                                con l’acqu rapa cotta e mesco                      tenza
                                                                                   com po sto di             to  sarà della consis
                                                                               il                   impas                    iametro.
                                                                                         Appena l’                 3 cm di d
                                                                             alle uova.       delle p a lline   di
                                                                                  giusta fare

                                                  3
                                                                       ano
                                            Preparare una salsa di raf
                                               facendo ridurre la pann a
                                                                     rare.
                                             insieme al kren, poi filt

                               4
                                                      cubetti
                      tagl ia re  la  rapa rossa a
      Per guarnire,                                        olare.
                              q u a e  zu  cchero, poi sc
                    e in  ac                                 0 gradi
   e farla cucinar         p a,  es  sicc  are in forno a 7
                ine la ra                          tritarla.
 Tagliare a fett           su  cc essivamente
          per mez  z’or a,                              5 minuti.
                                   ac qua salata per
    Cucinare i ca
                   n ed er li in                           n la crema.
                               ti d i ra  pa e coprirli co
              iatto i cu  b et                                la rapa
Mettere nel p                 n ed  er li e sp olverare con
                   pra i ca
  Appoggiare so                     e sopra il rafa
                                                     no.
               tr ata. Grattar
                 it

                                                                                                                                   _31
SCUOLA DI CUCINA
             Il corso

                                  I DOLCI LIEVITATI
                               Tecniche, consigli e ricette dai docenti di ALMA,
                                 la più importante scuola di cucina italiana.
                             In questo numero parliamo di impasti e lievitazioni

      I
           l caldo profumo                                                           ottenere, e considerare che sarà
           che dal forno,                                                               il glutine l’elemento che più
           lentamente, riempie                                                          di ogni altro darà consistenza
      la casa: non è forse una                                                        e resistenza a tale impasto. Più
      delle gioie della vita                                                       idratato sarà l’impasto che
      sapere che un ottimo dolce                                                    vogliamo fare, più dovremo
      lievitato sta per allietare                                                   affidarci a una farina ricca
      tutta la famiglia? Perché sia                                                 di proteine, che saranno in
      perfetto servono però un po’ di nozioni e qualche        grado di assorbire il contenuto liquido, creando una
      buon consiglio: ecco perché ci affidiamo ancora          struttura capace di sostenere l’impasto, evitando il
      agli chef della scuola ALMA di Colorno (Parma), e        suo collasso. Questo contenuto proteico viene
      in particolare ad Alessandro Masia, docente del          normalmente indicato con l’unità di misura
      Corso Superiore di Pasticceria.                          “W”, che dà una dimensione della forza della
                                                               farina. Le farine forti sono dunque le più indicate
      N O N T U T T E L E FA R I N E S O N O U G UA L I        per delle ricette che contengono molti liquidi,
      Prima di scegliere quale farina usare per una ricetta,   mentre in impasti più solidi non sono consigliabili,
      è fondamentale valutare che tipo di impasto si vuole     perché rischiano di dare un risultato poco friabile e

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leggero. Nelle ricette che abbiamo scelto troviamo       innescata dai lieviti, facendo gonfiare l’impasto
dei chiari esempi: il babà infatti nasce da un impasto   stesso.
molto liquido e con una notevole quantità di grassi.
In questo caso avremo bisogno di una farina forte,       LIEVITI E PRE-FERMENTI
come la manitoba, che creerà una maglia glutinica        Il lievito compresso, chiamato comunemente
molto efficace. L’impasto del maritozzo contiene         anche lievito di birra, è l’elemento lievitante
decisamente meno liquidi e per questo useremo            che dà risultati apprezzabili nel tempo più breve.
una farina di media forza come quella indicata per       Il risultato finale può però avere dei difetti sia
i croissant: se ne usassimo una forte, otterremo un      a livello aromatico, sia per la leggerezza e la
risultato troppo consistente.                            conservazione del nostro lievitato. Per ovviare a
                                                         questi difetti, si possono utilizzare i cosiddetti pre-
COS’È LA MAGLIA GLUTINICA?                               fermenti, che però richiedono maggior impegno e
Il glutine in un impasto si crea grazie a tre diversi    tempo di lavorazione. I pre-fermenti si basano su
elementi: l’acqua, le proteine della farina che          una lievitazione precedente e permettono di usare
vengono idratate e il movimento meccanico.                          meno lievito nell’impasto, esaltando
La cosiddetta maglia glutinica si                                           maggiormente i profumi degli
sviluppa grazie a questi elementi                                                ingredienti, garantendo una
e possiamo definirla,                                                               maggior morbidezza del
dandone una spiegazione                                                                 lievitato, che inoltre si
pratica, come una                                                                           conserverà morbido
specie di ragnatela                                                                            più a lungo. Il
capace di                                                                                      poolish è un pre-
dare struttura                                                                                fermento liquido,
all’impasto,                                                                                 mentre la biga
favorendo la sua                                                                           nasce da un impasto
lievitazione. Infatti questa                                                           solido, che è importante
maglia o ragnatela mantiene                                                   sia ottenuto senza amalgamare
all’interno dell’impasto                                                     completamente gli ingredienti,
l’anidride carbonica che vienene                                             mantenendo
                                                                             mante          una consistenza
sprigionata dalla fermentazione
                             ione                                            grezza e granulosa. Q

                                                                                                                    _33
SCUOLA DI CUCINA
            Il profilo

      A l e s sa n d r o
      Masia
      Dolce preferito da gustare: la Saint Honoré
      Dolce preferito da preparare: il soufflé
      La pasticceria in 3 parole: piacere,
      sperimentazione, soddisfazione altrui

      A
               lessandro Masia è un uomo che non ama           L’opportunità di entrare nell’equipe di Ferran
               perdere tempo, e fin da ragazzo ha desiderato   Adrià viene rifiutata, in favore di un cambio
               di imboccare la strada più veloce e diretta     rotta che vede lo chef protagonista sulle coste
      per il coronamento del suo sogno: entrare nel mondo      australiane. Con la mente più aperta che mai, dopo
      dell’alta ristorazione. Il diploma alberghiero per lui   altre esperienze tra Londra e Hong Kong, nel 2013
      è una liberazione, il passaporto per un mondo da         Masia approda in ALMA come docente del Corso
      esplorare saltando da una cucina all’altra, passando     Superiore di Pasticceria e responsabile dei Corsi
      anche per i laboratori di pasticceria. Le stelle di      internazionali di pasticceria. Q
      ristoranti e alberghi cominciano a tracciare la via
      lattea lavorativa di Masia che da Riccione passa
      a St. Moritz, per poi tornare nella sua natia
      Sardegna al Cala di Volpe e quindi ritrovarsi              Corsi di aggiornamento
      a Roma all’Hotel Eden. L’Italia comincia a star
      stretta a Masia che nel frattempo si è affermato          ALMA amplia la propria offerta didattica e lancia i
                                                                corsi di aggiornamento professionale. Rivolti a chi già
      come maestro pasticcere. È la volta di Londra,            opera o ha una propria attività, questi corsi intendono
      dove trascorre un anno affacciandosi al mondo della       aiutare i professionisti ad ampliare le proprie
      pasticceria internazionale, senza tralasciare l’arte      competenze mantenendole al passo con le
      dolciaria da ristorante gourmet. È un’esperienza          evoluzioni del settore. Primi appuntamenti quelli
                                                                con i maestri della pasticceria internazionale Grégoire
      formativa dal punto di vista umano e professionale        Berger, Grégory Doyen e il MOF Arnaud Larher; per la
      alla quale segue la chiamata come responsabile            cucina invece, dal Cile Rodolfo Guzman del Boragò,
      della pasticceria del ristorante Cracco Peck. La          miglior ristorante cileno del 2018.
      tappa successiva dalla carriera di Masia è dettata più    I prossimi eventi su www.alma.scuolacucina.it
      dal cuore che dalla ragione, almeno apparentemente.

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I       Babà

                   • 230 g di farina manitoba • 81 g di burro
                   • 16 g di lievito di birra • 15 g di miele
                   • 319 g di uova • 4 g di sale
90 minuti    6     Per lo sciroppo: 400 g di zucchero
 • 1 l d’acqua • Scorze di limone • Scorze di arancia • 1 stecca
 di cannella • 2 foglie di alloro • 150 g di rum

 Impastare la farina con la metà delle uova, il lievito e
 il miele, amalgamare e aggiungere il burro a dadini,
 amalgamare e unire velocemente le restanti uova a filo
 • Aggiungere il sale e amalgamare • Porre l’impasto
 in una sac à poche e riempire gli stampi per babà per
 circa metà • Preriscaldare il forno a 190°, immettere
 vapore e infornare con ulteriore umidità aggiunta
  • Cuocere a 165° per circa 10’ • Sfornare i babà e
 farli raffreddare • Intanto unire in un pentolino tutti
 gli ingredienti per lo sciroppo tranne il rum, far bollire
 mescolando, spegnere e lasciar raffreddare fino a 50°
 • Unire il rum, mettere i babà a bagno nello sciroppo
 per 10’, per poi strizzarli delicatamente.

                                                                      II       Bomboloni al forno
                                                                               o fritti

                                                                                   • 1.000 g di farina W 280 • 20 g di sale
                                                                                   • 125 g di burro o strutto • 125 g di zucchero
                                                                                   • 105 g di tuorli d’uovo • 400 g di acqua o
                                                                   90 minuti   6   latte • 40 g di lievito compresso

                                                                   Mescolare insieme tutti gli ingredienti eccetto
                                                                   il sale • Appena la pasta inizia a creare un po’
                                                                   di struttura, unire il sale e finire di impastare
                                                                   • Lasciare la pasta a riposo per 20’, poi
                                                                   stenderla a 1 cm di spessore, tagliare della
                                                                   misura desiderata e mettere a lievitare su una
                                                                   teglia con carta da forno • Far lievitare a 26°
                                                                   sino al raddoppio del volume iniziale, poi
                                                                   cuocere in forno preriscaldato a 190° per circa
                                                                   8-10’ • Lo stesso impasto quando è raddoppiato
                                                                   può essere fritto per fare il bombolone classico
                                                                   • Sostituendo il burro con lo strutto e il latte
                                                                   con l’acqua, può diventare un’ottima ricetta per
                                                                   intolleranti al latte.
                                                                                                                             _35
SCUOLA DI CUCINA
       Le ricette

                                                                LO CHEF CONSIGLIA
                                                                Il lievito madre è, tra gli agenti
                                                                lievitanti, quello che richiede maggior

   III         Maritozzo                                        impegno e conoscenza. Per questo
                                                                non l’abbiamo inserito nelle nostre
                                                                ricette. È però il lievito che dà
                                                                risultati migliori: a chi fosse davvero
                                                                appassionato al tema, consigliamo
                   Per il poolish: 300 g di latte a 30 °C       dunque di approfondirne l’uso.
                   • 300 g di farina per croissant • 10 g di
                   zucchero • 20 g di lievito compresso
120 minuti    6    Per la biga: 300 g di farina per croissant
 • 45 g di acqua • 3 g di lievito compresso
 Per il maritozzo: 1200 g di farina croissant • 15 g di malto
 • 525 g di uova • 300 g di zucchero • 375 g di burro • 30 g
 di sale • 525 g di uvetta • 1 scorza d’arancia

 Per il poolish: miscelare tutti gli ingredienti,
 quando il volume sarà triplicato aggiungere
 all’impasto.

 Per la biga: miscelare gli ingredienti, ottenendo
 un impasto grezzo, non omogeneo. Far lievitare per
 16 ore, poi aggiungere all’impasto.

 In una planetaria munita di gancio mettere a
 impastare poolish, farina, malto, biga, scorza
 d’arancia e uova • Aggiungere lo zucchero e il sale
 • Di seguito aggiungere il burro in 3 volte • Far
 lievitare per circa 30’, fino al raddoppio del volume
 • Poi schiacciare l’impasto con le mani e lasciarlo
 a 4° fino al giorno successivo • Spezzare l’impasto
 in palline da 45 g e farle ruotare diverse volte,
 lasciar riposare la pasta sul tavolo coperta per 5’
 • Infine dare la forma oblunga classica del
 maritozzo, disporre in teglia e mettere a riposare
 a 28° per far lievitare fino al raddoppio del suo
 volume • Cuocere a 175° per 8’ • Appena estratti
 dal forno, spennellare i maritozzi con la ghiaccia
 ottenuta con 500 g di zucchero a velo e 100 g di
 acqua.

                                                                                                          _37
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