M SSONICA - Grande Oriente d'Italia
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M SSONICAmente ISSN 2384-9312 n.20 Gen.-Apr. 2021 Laboratorio di storia del Grande Oriente d'Italia Speciale Musei Massonici Italiani: Compiano, Firenze, Roma, Roccasecca, Fabriano. Esteri: Londra, Edimburgo, Canterbury, Kilwinning, Aia, Bayreuth, Rosenau, Parigi, Bruxelles, Berna. Rassegna quadrimestrale
M SSONICAmente ISSN 2384-9312 (online) Laboratorio di storia del Grande Oriente d'Italia n.20 Gen.-Apr. 2021 Iscrizione Tribunale Roma Sommario n.20 Gen.-Apr. 2021 n.177/2015 del 20/10/2015 Direttore responsabile Stefano Bisi Musei Massonici Direzione Il Museo di Compiano ....................................................1 di Giangiacomo Pezzano Giovanni Greco Art Director Il Museo Musma di Firenze ..........................................3 Gianmichele Galassi di Cristiano Franceschini Redazione Il Museo massonico di Piazza del Gesù di Roma............5 Idimo Corte di Giovanni Greco Marco Cuzzi Bernardino Fioravanti Giuseppe Lombardo L’esperienza del Museo di Roccasecca dei Volsci .............6 Marco Novarino di Pietro Dalle Nogare La venerabile farmacia Mazzolini di Fabriano ............7 di Giovanni Greco Editore Grande Oriente d'Italia, ROC n.26027 via San Pancrazio 8, 00152 Roma Musei della Massoneria in Gran Bretagna..................10 di Lorenzo Bellei Mussini Direzione e Redazione MASSONICAmente, Dutch Museum of Freemasonry a L’Aia ......................14 Grande Oriente d'Italia, di Elisabetta Cicciola via San Pancrazio 8, 00152 Roma Stampa Il Museo massonico di Bayreuth ..................................16 Consorzio Grafico e Stampa Srls - Roma di Massimo Nardini Il Museo del castello di Rosenau in Austria .................20 Rassegna Quadrimestrale edita online su di Giovanni Greco www.grandeoriente.it Il Museo di Parigi .......................................................21 Le opinioni degli autori impegnano soltanto questi ul- di Paolo Calzoni timi e non configurano, necessariamente, l'orienta- mento di pensiero della rivista MASSONICAmente o Il Museo belga della Massoneria. Un Museo aperto.....23 del Grande Oriente d’Italia. di Gabriele Duma La riproduzione totale o parziale dei testi contenuti nella pubblicazione è vietata sotto qualsiasi forma, senza espressa autorizzazione scritta, secondo le Il Museo svizzero di Berna ..........................................25 norme vigenti in materia. di Giuseppe Bellei Mussini Tutti i diritti riservati. Manoscritti e illustrazioni, anche se non pubblicati, non si restituiscono. In Copertina: Foto dell’interno del Museo massonico del castello di Rosenau in Austria. Ph:ImprovementUK
MUSEI MASSONICI 1 IL MUSEO DI COMPIANO di Giangiacomo Pezzano Paolo Monti - Servizio fotografico (Compiano, 1976) Coloro che hanno avuto occasione di visitare la sede che ospita le Officine forlivesi del Grande Oriente d’Italia - Palazzo Giustiniani avranno sen- z’altro notato la gigantografia ben incorniciata che, in tutto il suo fascino, campeggia nella Sala dei Passi Perduti e che raffigura il Museo di Com- piano. Quell’immagine è la stessa che ha spesso rapito l’attenzione dei miei occhi tutte le volte (e sono state tante) in cui ho varcato la soglia di quella antica e suggestiva casa massonica situata nel cuore della città di Forlì. Non appena venni eletto alla presidenza del Col- legio circoscrizionale della nostra Regione fu per me naturale proporre la riscoperta di quel luogo suggestivo nell’intento di farlo conoscere ai tanti Fratelli dell’Emilia Romagna e, magari, di contri- buire a restituirgli quella dignità che, per lungo tempo, sembrava dimenticata. Fu così che, ottenuto il placet degli altri Presidenti dei Collegi della Toscana e della Liguria che, per ragioni territoriali, potevano vantare analoghi in- teressi ed acquisita l’autorizzazione del Gran Mae- stro Gustavo Raffi, il 13/11/2010 i Lavori del Collegio circoscrizionale dell’Emilia Romagna si svolsero per la prima volta, in una sala del Ca- stello di Compiano e furono seguiti da una inte- ressante visita di quella fortificazione e, in particolare, delle sale che ospitano il museo “Oriz- zonti Massonici”. A sottolineare quel rinnovato legame affettivo ed legio circoscrizionale dell’Emilia Romagna. ideologico tra i Massoni emiliano romagnoli ed il Ma dopo questi appunti di cronaca recente è do- Museo di Compiano, quell’esperienza venne re- veroso occuparsi del museo “Orizzonti Massonici” plicata il giorno 10/9/2016; in quella occasione, - primo museo massonico italiano - ospitato all’in- alla presenza del Sindaco di Compiano Dott.ssa terno del castello di Compiano ed inaugurato Sabina Delnevo, venne formalizzata la consegna nell’anno 2002 alla presenza del Gran Maestro del all’amministrazione comunale (proprietaria del G.O.I. e del Primo Cittadino di quel Comune. maniero) della seconda collezione di cimeli mas- Tuttavia non è possibile raccontare di questo sonici donati al Grande Oriente d’Italia dal com- museo senza, prima, rendere un doveroso omag- pianto Fr. Flaminio Musa. In quella stessa gio ed un grato ricordo al compianto Fr. Flaminio occasione venne pure installato all’interno del Musa (1921-2009) che, nato a Compiano, fu insi- museo, affinché lo si esponesse nelle sale dedicate gne medico, storico, poeta, letterato, comandante alla nostra Istituzione, il “Tempio mobile” realiz- partigiano e per lunghi anni presidente dell’Uni- zato con la collaborazione degli operosi Fratelli versità Popolare di Parma nonché della “Lega Ita- del Collegio circoscrizionale della Liguria. liana Lotta ai Tumori” - Sezione di Parma. Egli, E’ un piacere annotare che la ormai tradizionale durante i suoi numerosi viaggi all’estero, raccolse visita al Museo di Compiano è stata rinnovata e collezionò centinaia di cimeli massonici quali negli anni successivi da parte dei Fratelli del Col- stampe, oggettistica varia, filatelia, paramenti,
2 MassonicaMente n.20 - Gen./Apr. 2021 grembiuli e gioielli di loggia prevalentemente re- meta di visitatori provenienti dall’Italia e dal- lativi al XIX ed al XX secolo. l’estero i quali, anche potendo fruire di una sug- Di tale prima collezione egli fece dono al Comune gestiva sistemazione alberghiera posta all’interno di Compiano nell’anno 2002 affinché ne curasse del maniero, hanno l’opportunità di trascorrere un la custodia e la conservazione e la esponesse al piacevole soggiorno conciliando gli interessi cul- pubblico dei visitatori del Castello ed agli stu- turali (ampiamente gratificati dal museo masso- diosi. nico e dal “Museo Gambarotta”) con Una seconda collezione fu donata dal figlio Mas- l’impareggiabile panorama che dalla fortifica- simo - a compimento delle volontà paterne - al zione, situata a circa 500 metri di altitudine, si Grande Oriente d’Italia il quale, nell’anno 2016, apre sull’Alta Val di Taro e che, soprattutto nelle per il tramite del Collegio circoscrizionale dei giornate primaverili, offre agli occhi una sensa- MM.VV. dell’Emilia Romagna, la consegnò in co- zione di maestosa imponenza. modato al Comune di Compiano affinché venisse Ma un così ricco ed interessante sito museale non catalogata ed esposta nelle sale del Castello già deve indurre a trascurare il suo “contenitore”. Il destinate alla nostra Istituzione e, nel frattempo, Castello di Compiano, infatti, è certamente ricco ulteriormente dotate di bacheche ed espositori ac- di storia: edificato ai tempi di Carlo Magno e suc- quistati con il contributo economico dei Fratelli cessivamente ampliato e ristrutturato, ha vissuto dell’Emilia Romagna. alterne vicende ed è stato testimone di molti secoli Recentemente le due raccolte sono state minuzio- di storia passando dai Carolingi ai Malaspina, dal samente inventariate e catalogate ad iniziative dei Comune di Piacenza ai Landi, dai Farnese, Bor- Fratelli di Parma. bone, Asburgo al Regno d’Italia e nel periodo Oggi, peraltro, è possibile prenotare una visita 1823-1828, durante il ducato di Maria Luigia guidata del maniero e delle numerose sale poste d’Austria, venne utilizzato come prigione di stato al suo interno che custodiscono, oltre agli oggetti destinata ad accogliere, nel 1823, alcuni carbonari di interesse massonico collocati negli spazi desti- ed affiliati alla società massonica dei “Sublimi nati al museo “Orizzonti Massonici”, anche i pre- Mestri Perfetti” e, nel 1831, alcuni giovani patrioti ziosi arredi che ornavano la dimora della sua che avevano partecipato ai moti insurrezionali di proprietaria marchesa Lina Raimondi Gambarotta. Parma. La nobildonna, con un proprio lascito testamen- La storia, in particolare, tramanda che i detenuti tario del 1987, donò il castello al Comune di Com- in quella prigione - anche grazie alle benevoli di- piano il quale, a sua volta, lo destinò a struttura sposizioni della mite Duchessa ed all’umanità museale realizzandovi la prima esposizione per- della stessa popolazione compianese - potessero manente (“Museo Gambarotta”) delle sale che, nel fruire di un trattamento carcerario tutt’altro che af- tempo, erano state arredate dalla sua ultima pro- flittivo, essendo loro consentita l’opportunità di prietaria. lasciare le proprie celle per intrattenere relazioni Fu allora che Flaminio Musa - coinvolgendo nel umane con gli abitanti di quel borgo o, ancora, la progetto l’antico amico Arch. Blasco Mucci e, di possibilità di ricevere cure adeguate da parte del poi, il Presidente del Collegio della Toscana Fr. medico incaricato e, inoltre, di accogliere parenti Mauro Lastraioli ed i vertici del Grande Oriente o amici che avessero voluto visitarli e di ottenere, d’Italia - riuscì a far sì che la prima collezione di per la lettura, testi letterari e filosofici. oggetti massonici da lui donati nel 2002 e custo- Ciò avvenne fino al febbraio 1831, allorquando il diti nel Castello ottenesse adeguata valorizzazione Governo provvisorio presieduto da Filippo Linati da parte del G.O.I. - ordinò la scarcerazione dei reclusi i quali fecero Il commendevole intento di Flaminio Musa, con- ritorno a Parma accolti tra gli applausi e - dopo il diviso nei fatti dai vertici del G.O.I., era quello di fallimento dei moti - amnistiati dalla Duchessa favorire un contatto ed un auspicabile confronto Maria Luigia. con il mondo profano che, non conoscendo l’es- Ciò testimonia inoppugnabilmente la presenza at- senza dell’iniziazione libero-muratòria, aveva in tiva nel Ducato di Parma di numerosi patrioti, in- tal modo occasione di apprendere ed eventual- tellettuali e liberi-muratori che consacrarono la mente approfondire il percorso spirituale volto al propria esistenza - e, talvolta, anche la loro vita - miglioramento dell’Umana Famiglia mediante il agli ideali di Libertà ed al Libero Pensiero, spar- miglioramento individuale. gendo il seme di un futuro liberale e democratico A distanza di anni si può affermare che ciò che fu per il nostro Paese. il sogno del Fr. Musa ha trovato concreta realizza- zione: il museo “Orizzonti Massonici” è, infatti,
MUSEI MASSONICI 3 IL MUSEO MUSMA DI FIRENZE di Cristiano Franceschini Il Museo di Simbologia Massonica di Firenze vavo grembiuli, cercavo e nasce dalla passione e dall’amore di un collezio- reperivo qualsiasi altra nista per la ricerca degli oggetti che hanno contri- cosa che riportasse un buito a formare la storia della Massoneria. simbolo massonico che Questa ricerca è iniziata inconsapevolmente a fine attirava la mia attenzione. 1973, quando durante una cerimonia rituale fu Questo alla fine ha por- consegnata per ricordo la medaglia della R\L\ tato a Firenze tutta una Honor a tutti i presenti, una in color argento ed serie di oggetti, stampe, una in ottone dorato per i presenti all’Oriente. grafiche di uso rituale sì. Soltanto quest’anno in occasione della ricorrenza ma anche di uso perso- dei 70 anni dalla fondazione mi sono accorto che nale e di esibizione della queste due medaglie hanno rappresentato quello appartenenza da parte del singolo. che si definisce il punto di partenza della colle- L’ uso di questi oggetti esteriorizzanti l’apparte- zione ossia “l’oggetto zero”. E giustamente sono nenza alla Massoneria, a causa di varie tipologie state incorniciate e posizionate all’ingresso del di contrasto ed inimicizia verso l’Istituzione, è an- museo. dato perduto o molto diminuito nell’uso odierno, La ricerca degli oggetti è stata influenzata molto ma è sempre interessante scoprire degli oggetti di- dalla lettura e studio del GOULD, enciclopedia segnati o punzonati di cui molti non ricordano ne- britannica di fine ‘800, anche l’esistenza. dove erano riportate non solo la cronistoria delle Ad esempio, sono presenti nel museo: bicchieri e varie Obbedienze esistenti in quel momento, ma vasellame, bottiglieria, pipe, bastoni da passeggio, anche le stampe colorate a mano dell’abbiglia- anelli, spille da giacca, portacenere ed accendini, mento nei vari colori e disegni che ne facevano tabacchiere, carte da gioco, orologi, cornici e ri- anche una divisa nazionale. tratti. Ma ancora una serie di fotografie di singole Questa sensazione della differenza e della diver- persone o di gruppi in abbigliamento rituale. Le sità ed assortimento mondiale ha fatto sì che ini- foto in bianco/nero dei gruppi sono lunghe anche ziassi la ricerca di questi oggetti, in particolare un metro. Inoltre è presente una collezione di grembiuli e fasce, ed oggi sono esposti circa 1000 francobolli, dove il particolare interessante è la pezzi provenienti da tutto il mondo, non solo at- presenza del simbolo massonico raffigurato, anche tuali, ma anche direi di vera archeologia masso- se il francobollo non è stato dedicato alla masso- nica. neria. Il più antico risale al 1750, e proviene da Borde- Ma ancora una serie di diapositive per Lanterne aux (Francia), poi un grembiule in seta stampata magiche, le vecchie diapositive in legno e vetro con i simboli fra antichi e moderni, proveniente 10x10 che erano usate per istruire gli apprendisti da Londra 1798 (ne esistono solo due a mia cono- sui simboli, mediante la proiezione su schermo gi- scenza), ed a seguire una serie nutrita di grembiuli gante. francesi ed americani dei primi dell’ 800. Un settore interessantissimo sono le stampe o gra- I ricami, i simboli ed i disegni applicati ne danno fiche che da varie parti d’Europa sono state rac- un excursus ed una particolarità incredibile. Molti colte e dalle quali si evincono i simbolismi di questi appartengono anche al settore dei “para- rappresentati in questi che erano dei diplomi sì, massonici” come definito dagli inglesi, ossia ap- ma rappresentavano anche dei veri e propri pas- partenenti a varie e differenti corporazioni di saporti con timbri a secco o a ceralacca, rilasciati mestiere che hanno in comune fasce, grembiuli, dalla loggia di appartenenza per poter essere ac- collari ma anche rituali e cerimonie vicine alla cettati in altre logge od Obbedienze straniere e massoneria filosofica ed esoterica. quindi per poter partecipare ai lavori rituali. Girando il mondo per lavoro, la passione mi por- All’interno del percorso museale suddiviso geo- tava a ricercare sempre nuovi oggetti e se non tro- graficamente o per tematica di oggetti, sono riu-
4 MassonicaMente n.20 - Gen./Apr. 2021 Il Musma in via dell’orto 7 a Firenze, www.musma.firenze.it scito a riprodurre una camera di riflessione, ed un Presto sarà pubblicato un catalogo fotografico dei piccolo tempio completo di tutti gli oggetti neces- diplomi, passaporti, pergamene e grafiche pre- sari per svolgere un lavoro rituale, questo al fine senti in archivio. di poter appagare la curiosità dei vari tipi di visi- Nel prossimo futuro sarà preparato un catalogo tatori. Dando loro la possibilità di chiarire i propri delle foto e delle antiche diapositive,e riprodotto dubbi sulla parte morbosa e negazionista verso le in video. qualità della massoneria presenti oggi nella So- Un insieme di circa 10.000 oggetti, assortiti e pro- cietà civile. Il Tempio massonico è stato riprodotto venienti da tutto il mondo, è quindi disponibile in alcuni plastici per le cui figure e personaggi alla visione di un pubblico tecnico ma anche per sono stati usati i puffi , ed un video è stato pro- semplici curiosi che desiderano comprendere e dotto per mostrare le varie posizioni all’interno avvicinarsi al mondo della Massoneria. Lo scopo del tempio in differenti riti. è quello di studiare la storia della Massoneria tra- Ultima fatica conclusa in questi giorni è la catalo- mite il lavoro artigianale e manuale dei suoi ap- gazione dei circa 3500 testi, libri, cataloghi e ri- partenenti e riversato nella produzione dei loro tuali presenti nella cartoteca, che saranno messi oggetti. a disposizione dei ricercatori. Il catalogo è già di- Infine il museo è membro della associazione ame- sponibile in cartaceo oppure online, tramite il si- ricana di musei - librerie-archivi “MLMA”. stema degli archivi e biblioteche toscane “ Il museo è a disposizione del pubblico in orario SDIAF”, dove è consultabile una parte cospicua 15-19 tutti i giorni, ma in questo periodo è neces- dei titoli presenti. sario un appuntamento e prenotazione a causa dei protocolli covid.
MUSEI MASSONICI 5 IL MUSEO MASSONICO DI PIAZZA DEL GESÙ DI ROMA di Giovanni Greco Nel 2013, dopo alcuni anni di preparazione, aprì scia, di Livorno, di Firenze e di Roma, senatore dal a Roma a palazzo Vitelleschi il museo massonico 1905, già stretto collaboratore di Ernesto Nathan, della G.L. d’Italia per impulso del G.M. Luigi Pru- Curzio Malaparte che aveva raggiunto il 33° neti e di Annalisa Santini. Possiede tante preziose grado, il generale Giovanni Ameglio, il mare- acquisizioni fra cui alcuni documenti e ritratti di sciallo d’Italia Ugo Cavallero, l’ammiraglio Luigi Giuseppe Mazzini nel periodo londinese, docu- Mascherpa, Vittorio Valletta, presidente della Fiat menti di Aurelio Saffi e di Mattia Montecchi, do- dal 1946 al 1966, iniziato il 24 novembre 1917 cumenti della Repubblica romana del 1849, il nella loggia “XX Settembre” e che col 32° grado Canto di Goffredo Mameli inviato a Mazzini da entrò nel 1921 nella loggia “Nuova Italia” di To- Giuseppe Verdi, il giuramento massonico di Ugo rino, Michele Terzaghi, il diplomatico Serafino Pratt iniziato a Venezia nel 1976, col suo grem- Mazzolini, ministro della Repubblica Sociale, la biule e con la spada di suo padre Rolando, M. Ve- regina di Giordania Zein al-Sharaf Tala, madre del nerabile, i paramenti massonici di Ernesto re Hussein di Giordania. Nell’elenco della loggia Nathan. Questo Museo possiede un decreto fir- degli artisti di Largo Brancaccio un elenco che ri- mato da Giuseppe Garibaldi nel 1867 a Pisa che sale al 21 aprile 1949 con i nominativi fra gli altri elevava al grado di maestro libero muratore “la so- di Gino Cervi, Paolo Stoppa, Carlo Dapporto, rella Luigia Candia” di anni ventisette perché pen- Aldo Fabrizi e di Antonio de Curtis. Totò era stato sava che lei fosse non meno meritevole di altri iniziato a Napoli nel 1944 presso la loggia “Palin- massoni uomini. Del resto Garibaldi aveva già genesi” prima di diventare M.V. della loggia “Ful- promosso logge d’adozione, logge femminili, gor et artis” n. 47 all’obbedienza di piazza del come quella fondata a Napoli nel 1864 e dedicata Gesù. In effetti Totò proprio grazie alla massoneria ad Anita Garibaldi in cui vi erano Rosa Zerbi e Su- era riuscito ad affrancarsi dal suo personaggio: co- sanna Elena Currutheres, la figlia Teresita e come mico, buffone, marionetta disarticolata da un lato, G.M. Giulia Caracciolo che era ammessa a fre- ingegno arguto, gentiluomo generoso, libero mu- quentare anche logge maschili. Per Garibaldi il ratore dall’altro. Al gruppo degli artisti apparte- concorso femminile nell’Istituzione era fondamen- nevano anche Gino Cervi che era stato iniziato alla tale per la modernizzazione della società italiana, “Galvani” di Bologna prima di passare alla loggia dovunque, ma in particolare nel meridione d’Ita- “Palingenesi” di Roma, Aldo Fabrizi e Paolo lia, dove le popolazioni “furono sublimi d’entu- Stoppa già entrambi appartenenti alla loggia “Gu- siasmo e di amor patrio”. stavo Modena”. Di particolare rilievo le lettere di Giovanni Giolitti Grande spazio viene dedicato al settore dell’anti- riguardanti la commemorazione di Giosue Car- massoneria con riviste, vignette, editti antimasso- ducci tenuta al Campidoglio nel 1907, le lettere di nici dei Savoia e dei Borbone e con la bolla di Timoteo Riboli, medico di Garibaldi, del 33° scomunica del 1751 di papa Benedetto XIV che grado, sovrano G. Commendatore del Supremo reiterava la scomunica di Clemente XII vietando Consiglio del Rito Scozzese antico e accettato di ad ogni cattolico di far parte di essa e di frequen- Torino che fu uno dei principali artefici della fu- tare suoi membri. Per i trasgressori la scomunica sione col Supremo Consiglio sedente a Roma, let- ipso facto chiedendo all’Episcopato di usare tutti tere manoscritte di Albert Pike del 1883, gli strumenti, compreso il potere civile, per estir- considerato da molti “il papa della massoneria” e pare quel cancro della società. Se qualcuno avesse che nel 1871 aveva previsto tre guerre mondiali. osato violare quelle disposizioni “sappia che in- Il Museo contiene i 42 volumi degli affiliati della correrà nello sdegno di Dio Onnipotente e dei G.L. d’Italia dal 1916 al 1925, oltre ventimila santi Apostoli Pietro e Paolo”. schede di affiliazione e nei libri matricola figurano nomi prestigiosi quali Angelo Annaratone, se- guace di Garibaldi, combattè a monte Suello e contro il brigante Carmine Crocco, prefetto di Bre-
6 L’ESPERIENZA DEL MUSEO DI ROCCASECCA DEI VOLSCI di Pietro Dalle Nogare Nel mezzo della provincia di Latina si trova un lazzo del Principe Massimo su due camere piccole piccolo paese di circa mille abitanti chiamato Roc- e due più grandi. Nelle prime due trovò posto la casecca dei Volsci. Quando cominciai a raccogliere biblioteca, con all’incirca 5.000 opere riguardanti informazioni su questa realtà mi dissero «Andare la Libera Muratoria, mentre nelle due più grandi a Roccasecca significa volere andare a Roccasecca trovarono spazio numerosi cimeli. Qui vennero e basta, uno dei luoghi forse più sperduti d’Italia. poste 50 vetrine dove fecero bella mostra di sé og- Da Priverno ci si arrampica per una strada in salita getti rari e preziosi: Costituzioni, editti, sigilli, che attraverso paesaggi tanto brulli quanto belli, orologi, medaglioni e illustrazioni. A questi og- porta a Roccasecca». Da queste poche parole ho getti si aggiunsero libri e documenti di Maestri percepito quella sensazione di fascino che avvolge Massoni italiani, francesi e tedeschi, oltre agli ogni piccolo borgo della penisola, luoghi dove il scritti di Giuseppe Mazzini ed ex Gran Maestri. Si tempo sembra essersi fermato e la vita sembra cercò di accompagnare il visitatore in un percorso scorrere sempre uguale. Arroccato su un fianco del che potesse far comprendere la storia e l’evolu- monte Curio gode di un’ottima vista sulla vicina zione della fratellanza nel corso dei secoli, par- città di Priverno e di un paesaggio naturale incan- tendo dai costruttori di cattedrali, le prime logge tevole: dai monti Ausoni, Aurunci e Lepini, fino a Firenze, Napoli e Roma, per poi passare al pe- al promontorio del Circeo e le isole Pontine. Come riodo napoleonico, il Risorgimento e il XX secolo. indicato dal nome, l’origine di Roccasecca sta Questo comprese il periodo relativo al fascismo, nelle popolazioni che abitarono quel territorio: i quando i fratelli vennero perseguitati e costretti Volsci, celebri per il rapporto controverso con all’esilio, e l’immediato dopoguerra. Nel 1987 il l’impero Romano. Grande Oriente acquistò l’intera collezione Lat- Pare uno scherzo del destino che questo piccolo tanzi dalla vedova entrando a far parte dell’Archi- paese, nel cuore di quella che per secoli fu la vio Storico e della Biblioteca del Grande Oriente “Terra dei Papi”, abbia ospitato un museo dedicato d’Italia (cfr. E. Cicciola, La collezione Agostino Lat- alla massoneria. Tutto ebbe origine dall’impegno tanzi, 1739-1986 dell’Archivio storico del Grande Oriente e dalla passione di Agostino Lattanzi, il quale rac- D’Italia, “Massonicamente”, 2016, n.5, Gen.-Apr., colse, in anni di ricerche, prezioso materiale sulla p. 27). fratellanza massonica. Il fondo Lattanzi è presente In un articolo di “Hiram” del 1986 si legge come fra le collezioni dell’archivio del Grande Oriente “I mezzi del Fr. Lattanzi non sono inesauribili. Nel d’Italia e raccoglie documenti, lettere, stampe, li- suo museo esercita la funzione di capo, guida e tografie, incisioni, fotografie, diplomi e oggetti portiere. Un piccolo aiuto glielo dà sua moglie massonici che vanno dal XVIII al XX secolo. Sap- Marcella. È da meravigliarsi come il Fr. Lattanzi piamo che il materiale raccolto dal Goi non rap- solo con le sue forze abbia potuto creare que- presenta la collezione completa, essendo stata st’opera. Cominciò all’inizio col raccogliere pezzo immessa nel mercato antiquario prima della morte per pezzo, e ancora oggi continua a riunire tutto del curatore. Parte della collezione originale è de- ciò che riguarda la Massoneria”. Da queste poche scritta nell’opuscolo La Massoneria in Italia. Mostra righe emerge una viva passione per la Libera Mu- documentaria a cura di Agostino Lattanzi (Museo di ratoria e, soprattutto, per la diffusione di questo Roma, Palazzo Braschi, gennaio-febbraio, 1978) tema sconosciuto ai più. Sono passati diversi anni dove sono elencati e descritti ben 515 pezzi. da quell’articolo e non resta che chiederci: ab- Qualche anno dopo, il 23 giugno 1985, si decise biamo raccolto l’eredità lasciataci dal Fr. Lattanzi? di dar vita ad una nuova esposizione, alla luce del La realtà museale non esiste da diversi anni e successo romano. A Roccasecca venne inaugurato quanto raccolto al suo interno pare non essere più il Museo Storico della Massoneria e delle Società Segrete reperibile. La sua scomparsa ci lascia orfani di una Iniziatiche, dove vennero esposte collezioni docu- fonte di saperi, preziosa per gli studiosi della Fra- mentarie e cimeli vari, al quale si sarebbe ag- tellanza e, soprattutto, per coloro che vogliono co- giunta la biblioteca personale del Fr. Lattanzi noscere la Libera muratoria al di là di pregiudizi (circa 5000 opere d’interesse massonico e biografie e informazioni superficiali. Il nostro Paese ha di massoni famosi sia italiani che stranieri). Al- estremo bisogno di realtà come quella che era nata l’inaugurazione presenziarono autorità e lo stesso a Roccasecca. Dobbiamo (ri)scoprire il valore della Gran Maestro Armando Corona. curiosità e dell’interesse verso una fratellanza pro- A solo un anno dall’evento si contarono 150.000 tagonista della storia italiana, solo così potremo visitatori, spingendo la mostra a restare in modo rispondere a quel bisogno di conoscenza. permanente. Venne allestito in quello che fu il pa-
MUSEI MASSONICI 7 LA VENERABILE FARMACIA DI ERMOGASTE MAZZOLINI DI FABRIANO di Giovanni Greco Uno dei numerosi fregi lignei presenti Il nostro paese ha un novero di antiche farmacie storiche di altissimo pregio dalla settecentesca Do San Marchi di Venezia in Ca Rezzonico all’Ercole d’oro con vasi di ceramica di Bassano, entrambe veneziane, dall’antica farmacia di Roccavaldina presso Messina alla farmacia della Certosa di Tri- sulti, perla preziosa presso Collepardo (Frosi- none), dalla Antica Spezieria di Santa Maria dello Scalo a Roma, la “farmacia dei Papi”, nella zona di Trastevere sino alla più antica di tutte, quella di Firenze, con oltre quattrocento anni di vita, la far- macia di Santa Maria Novella. Senza dimenticare le farmacie collocate nei chiostri o nei conventi come la farmacia Navarra di Ferrara ricollocata nel refettorio del chiostro di Santa Maria delle Grazie o la Spezieria di San Giovanni a Parma all’interno del convento di san Giovanni con una magnifica sala dei mortai. Da questo contesto emerge la farmacia Mazzolini di Fabriano, uno scrigno straordinario, dove si re- cavano per le loro riunioni massoniche fra gli altri i sindaci fabrianesi Piero Serafini (1882-1884) e Costantino Benigni Olivieri (1899-1900 1904- 1914) e che è stata per tanto tempo il contraltare laico del potere locale. Piero Serafini fu il primo M.V. della ricostituita “Gentile” dopo essere stato smo”, laddove si ricorda che è la seconda più an- iniziato nella “Raffaello Sanzio” di Osimo e che, tica d’Italia in occasione della presentazione del secondo Balilla Beltrame, era “il cittadino più ben libro di Luca Guazzati Fabriano fra storia e mas- voluto e rispettato della città”. Costantino Benigni soneria: “nella volta e lungo le pareti della farma- Olivieri, sindaco di Fabriano per tre volte, anche cia possiamo leggere alcune fra le pagine più lui aveva partecipato alla ricostituzione della log- importanti delle scoperte chimiche, fisiche e me- gia “Gentile” nel 1895 le cui colonne erano state diche”. Anche la G.L. Phoenix degli ALAM ha de- abbattute qualche anno prima. Durante le sue sin- dicato alla farmacia Mazzolini nell’aprile del 2018 dacature nacquero a Fabriano la Croce verde e la un profilo approfondito e appassionato curato Dante Alighieri di chiara matrice massonica, en- dalla dott.ssa Elisa Latini. trambe sostenute e dirette da massoni e addirit- La farmacia nacque alla fine dell’Ottocento allor- tura a sessant’anni partì volontario nella Grande quando Ermogaste ereditò la spezieria di suo Guerra. Per Sergio Bellezza che ne ha fatto il pro- padre Perseo sita nel cuore del centro storico di filo era “rispettato da amici e avversari politici, sti- Fabriano. Ermogaste era un farmacista molto pre- mato ed apprezzato dai propri concittadini”. parato e un cittadino fortemente impegnato nella La farmacia apparteneva ad Ermogaste Mazzolini vita socio-politica cittadina. Ispiratore del pro- (1849-1899) che nel 1894 aveva contribuito a fon- gramma iconografico, figlio della lezione galile- dare la loggia “Gentile” a Fabriano e che da molti iana Omnia in pondere et mensura (disponi ogni anni utilizzava la sua magnifica farmacia come cosa con misura, calcolo e peso), fu lo scienziato luogo di riunioni della massoneria, oltre a ritrovo perugino Giuseppe Bellucci chimico ed etnologo, riservato per fraterne consultazioni. La farmacia è allievo di Sebastiano Purgotti (1799-1879) grande stata già menzionata nel febbraio 2016 da “Era- chimico e matematico, membro e presidente di
8 MassonicaMente n.20 - Gen./Apr. 2021 La venerabile farmacia di Ermogaste Mazzolini di Fabriano Società e Associazioni farmaceutiche, autore nel e Mestieri annessa all’Istituto S. Michele. Fu ac- 1838 di un saggio straordinario sulla Teoria ato- clamato membro dell’Accademia delle belle Arti mica. Giuseppe Bellucci fu un chimico e palento- di Perugia e dell’Accademia delle belle Arti di logo di fama, rettore dell’Ateneo di Perugia, Bruxelles; nel 1892 venne chiamato a Fabriano a appartenente alle logge perugine “Francesco ricoprire la cattedra d’intaglio presso la locale Guardabassi”, dove venne iniziato nel 1881, e poi Regia Scuola Professionale dopo aver partecipato alla “Venti giugno 1859” e che in relazione alla a Spoleto al restauro della chiesa di San Fortunato farmacia aveva, fra gli altri, lo scopo di valorizzare e a Perugia al restauro del teatro Vergaro, autore al meglio la figura professionale del farmacista degli stucchi del teatro Morlacchi, dopo aver rea- operando per la creazione di una laurea indipen- lizzato il Grifo Passante, emblema della città pe- dente dalla facoltà di Chimica e medicina. rugina - che risale al 1276 e che simbolicamente Mazzolini si avvalse in particolare della straordi- conglobava il pagano e il cristiano, l’umano e il naria opera dell’amico massone Adolfo Ricci divino, il potere civile e religioso - e che orna la (1834-1904), entrambi patrioti e mazziniani (“la facciata del palazzo del Governo. Anche i balaustri vecchia disillusa legione dei combattenti per in terracotta del Ministero delle Finanze e il por- l’unità d’Italia”) come indicato da un suo biografo tone di palazzo Sciarra furono opera sua. Questo Pietro Castagnari, prima nel milieu massonico eccellente scultore perugino realizzò in ventisei perugino ai tempi degli studi presso la locale Ac- metri quadrati un autentico capolavoro artistico cademia di Belle Arti, poi fra i fondatori della log- con i suoi intagli lignei in acero ed ebano contri- gia “Spartaco” di Roma 1882 e successivamente buendo a far divenire questo sito un vero gioiello della “Gentile”: “egli non è mai, né per lusinghe d’arte. In particolare Francesca Nucera ricorda che né per avversità, venuto meno agli alti principi il prof. Adolfo Ricci riuscì a realizzare uno scena- della massoneria”. Adolfo Ricci già a soli quindici rio capace di rappresentare “la sintesi del pensiero anni fu sugli spalti a difesa della repubblica ro- laico e liberale che aveva consentito all’Italia di mana e poi si distinse sul Frontone contro gli sviz- nascere e alla comunità di chimici, fisici, medici e zeri del colonnello Antonio Schmidt d’Altorf di farmacisti di trionfare come scienziati e liberi pen- cui anche H. Nelson Gay raccontò la condotta satori”. degli svizzeri nel 1859contraddistinda da massa- Qui la massoneria ha coagulato repubblicani e cri, saccheggi e fucilazioni. Ricci era figlio d’arte mazziniani, studiosi e scienziati intorno a un an- perché il padre Zaccaria era un maestro intaglia- tico bancone che sembra un altare, con sei sgabelli tore, dal 1875 insegnò a Roma nella scuola d’Arti purpurei e una straordinaria collezione di porcel-
MUSEI MASSONICI 9 lane e vasi della Ginori, la serie di lusso della ma- con fra le mani la prima lastra radiografica della nifattura più pregiata in circolazione all’epoca, la storia e dominato da strumenti di laboratori chi- Ginori di Doccia appunto. Quattrocento pezzi mici con bollitori, microscopi e alambicchi. della Ginori, tra vasi e contenitori di vetro, per La famiglia Mazzolini la vendette nel 1932, dopo conservare l’intera prima farmacopea del Regno di che si susseguirono diverse gestioni sino all’ac- d’Italia contenendo dalla radice di Cina dolce a le quisizione avvenuta nel 1954 ad opera della fami- mosche di Milano, dalla radice di ipocacuana pol- glia Giuseppucci. verizzata all’estratto di rabarbaro, dalla tintura di Qui in questa farmacia, oggi Mazzolini Giusep- assenzio a quella di canapa indiana, dalla tintura pucci, “museo di se stessa”, si racconta la storia di lobelia a quella di strofanto, dallo joduro litio al una comunità che voleva rappresentare la storia cloroformio, dall’essenza di rose a quella di ca- del progresso umano, una sorta di “libro inta- nella ceylan, dal latto-fosfato di calcio al bromo- gliato” che racconta frammenti dei progressi scien- formio. tifici e della massoneria fabrianese, un gioiello di In effetti questo luogo, opportunamente attrezzato ebanistica, un luogo senza tempo, un crogiuolo di a tempio massonico all’occorrenza, faceva ben ri- conoscenze e di saperi, uno dei siti simbolo della saltare il valore che aveva specialmente a quel- massoneria italiana e internazionale. Un anno l’epoca la magistrale congiunzione di farmacia, prima della morte di Ermogaste, il Gran Maestro laboratorio galenico, alchimia, arte, cultura, all’in- Ernesto Nathan andò a visitare la Farmacia rima- terno del mondo latomistico legando il tutto nel nendone assai colpito e considerandola uno sce- contesto di un arredo neogotico e attraverso una nario quasi fiabesco profondamente massonico. “narrazione iconografica puntuale e rigorosa, La farmacia è sottoposta dal 1983 a vincolo di tu- dando vita ad un originalissimo trionfo di unità tela ministeriale per il suo eccezionale interesse strutturale” (Nucera). Assai numerosi i ritratti, i storico-artistico. Negli ultimi anni vi è stato un ul- busti, i bassorilievi di fisiologi, chimici, matema- teriore prezioso restauro, in ispecie ad opera della tici, farmacisti, chimici, medici, farmacologi, pro- dottoressa Giovanna Giuseppucci, del suo papà fessori di varie università italiane da Siena a Pisa, Vito e della provincia di Ancona, che l’ha resa de- da Bologna a Modena, da Roma a Firenze, di ate- finitivamente una perla di inestimabile valore av- nei stranieri dal Politecnico di Parigi a Wurzburg, volta dall’odore del legno e da quello di piante dalla Royal Society di Londra ad Heidelberg. Vi officinali e aromatiche e col valore aggiunto della sono perciò venticinque ritratti su due livelli e preparazione di specialità galeniche, dunque una quindici busti con i volti, fra gli altri, di scienziati farmacia-museo davvero venerabile. italiani quali Francesco Selmi, Amedeo Avoga- Il motto ornamentale derivato da “Omnia in mensura et numero et pondere” (Sap 11,21) dro, Stanislao Cannizzaro, Ales- sandro Volta, Raf- faele Piria, Arnaldo Piutti, Pietro Albertoni, Arnaldo Cantani, Silvio Plevani, Francesco Ratti, Giovanni Cam- pani o stranieri come Antoine- Laurent Lavoisier, Victor Regnault, Benjamin Fran- klin, Michael Fa- raday e Wilhelm Konrad Rontgen. Un tutto organico presieduto da ele- ganti putti alati
10 MUSEI DELLA MASSONERIA IN GRAN BRETAGNA: MUSEUM OF FREEMASONRY (LONDRA), KENT MUSEUM OF FREEMASONRY (CANTERBURY), GRAND LODGE OF SCOTLAND MUSEUM (EDIMBURGO) E MOTHER LODGE MUSEUM (KILWINNING) di Lorenzo Bellei Mussini Libreria e Museo della Freemasons’ Hall a Londra Le informazioni qui illustrate sono ricavate dalle pubblicazioni del Museum of Freemasonry che l’autore di questo contributo ha acquistato durante le visite alla sezione museale della Freemasons’ Hall di Londra. Per quel che concerne la storia del Kent Museum of Freemasonry, un breve opuscolo – menzionato nel testo – in lingua inglese è liberamente disponibile sul sito www.kentmuseu- moffreemasonry.org.uk. Siti internet ufficiali e note in altri testi rappresentano le basi storiografiche su cui questo breve contributo è stato confezionato. In generale, la penuria di materiale disponile impedisce di produrre una, ancorché breve, bibliografia di rife- rimento. Questo contributo vuole essere una rapida rico- attuale venne poi costruito nel 1933 –. gnizione sui principali musei dedicati alla Masso- Se l’accesso al Museum, a pochi anni dalla fonda- neria presenti in Gran Bretagna. Informazioni zione, era riservato ai soli appartenenti all’Istitu- sulla loro storia, quindi, ma anche sulle loro col- zione massonica, nel 1980 esso venne aperto a lezioni, esposizioni permanenti e temporanee. tutto il pubblico; nel 1996, inoltre, la libreria e il Situato all’interno della Freemasons’ Hall (60 museo confluirono in una Charitable Trust, appo- Great Queen Street, Holborn, Londra), il Museum sitamente creata per gestire, tutelare e valorizzare of Freemasonry è una struttura composta da l’intera collezione. museo, libreria e archivio, fondata nel 1838 all’in- Attualmente, quest’ultima comprende per la parte terno della prima sede della Libera Muratorìa in- museale, ceramiche e porcellane, cristallerie e ar- glese, a sua volta presente dal 1775 – l’edificio genterie, mobilia e orologi, gioielli massonici e re-
MUSEI MASSONICI 11 galie, stampe, fotografie ed ephemera. Rimarche- Ingresso del Kent Museum of Freemasonry vole, nella mostra permanente – collocata nella North Gallery e incentrata sui tre secoli della Mas- soneria inglese – è la presenza dell’imponente trono realizzato nel 1791 per il Gran Maestro, il cui ruolo era allora ricoperto dal Principe di Gal- les, poi re Giorgio IV, nonché del grembiule da maestro appartenuto a Winston Churchill. Altret- tanto significativa è poi l’esposizione della prima edizione (1723) delle Anderson’s Constitutions, nonché degli Articles of Union del 1813, il docu- mento che sanciva l’unione della Moderns’ Grand Lodge e dell’Ancients’ Grand Lodge nell’United Grand Lodge of England. Dipinti, grembiuli e per- sino le valigette impiegate dai liberi muratori per portare le loro insegne personali completano la mostra. Per quel che concerne, invece, la libreria, essa pre- senta una collezione comprensiva di libri a stampa e manoscritti sulla storia della Massoneria in In- ghilterra e in Galles, così come una consistente raccolta di volumi aventi come oggetto la Libera Muratorìa nel mondo e le diverse tematiche a essa correlate, quali l’alchimia, il misticismo, l’occulti- smo, il rosacrucianesimo ecc. Un’ulteriore attività della Library and Museum of Freemasonry è l’organizzazione di più esposizioni tematiche all’anno. Decisamente appassionante e suggestiva fu quella svoltasi dal 2 luglio al 21 di- cembre 2012 dal titolo “Game, Set, and Lodge: Freemasons and Sport” che celebrava i numerosi sulla storia della Libera Muratorìa inglese durante e variegati successi sportivi dei massoni degli ul- il primo conflitto mondiale e sulle ripercussioni timi 150 anni. Grazie a questa mostra è stato pos- che tale evento ebbe sugli affiliati. Peraltro, questa sibile venire a conoscenza dell’appartenenza alla mostra assume un valore simbolico particolare, Libera Muratorìa inglese di numerosi sportivi dal momento che la Freemasons’ Hall era stata amatoriali e professionisti, nonché di vari ammi- edificata in onore dei massoni deceduti nella nistratori di tutti gli sport in Gran Bretagna. guerra del 1914-1918. L’esempio di maggior interesse è quello di Sir Al- Attualmente, la sezione dedicata alle esposizioni fred Ernest Ramsey, già giocatore della squadra di temporanee – il Museum corridor – vede installata calcio del Tottenham e, soprattutto, allenatore la mostra dal titolo “Familiar Faces” (aperta sino della nazionale inglese campione del mondo al- al 31 dicembre 2021), avente come oggetto i volti l’edizione del 1966, il cui grembiule massonico di illustri liberi muratori, quali il musicista Duke era esposto in una teca. Ellington, gli attori Ernest Borgnine e Peter Sel- Precedentemente (dal 4 luglio al 22 dicembre lers, la cantante Joséphine Baker, il pittore Wil- 2011) era stata allestita la mostra “The Patriot liam Hogarth e il presentatore televisivo Harry Mason: Freemasonry in American Society” che Corbett. esplorava il ruolo della Libera Muratorìa nella so- cietà statunitense del XVIII secolo, attraverso og- Sempre in Inghilterra, nella città di Canterbury, è getti, grembiuli, libri e documenti rari, compreso presente un altro museo dedicato alla Libera Mu- il primo libro massonico edito in America, ovvero ratorìa: il Kent Museum of Freemasonry, istituito l’edizione delle Anderson’s Constitutions pubbli- ufficialmente nella sede di St. Peter’s Place il 19 cata nel 1734 da Benjamin Franklin a Filadelfia. aprile nel 1933, in presenza del Provincial Grand Ancora, è stata curata l’esposizione dal titolo “En- Master. glish Freemasonry and the First World War” (dal Va detto che una piccola realtà museale a Canter- 15 settembre 2014 al 6 marzo 2015) incentrata bury aveva già preso forma nel XIX secolo: le
12 MassonicaMente n.20 - Gen./Apr. 2021 logge presenti nella città del Kent, infatti, dopo un quindi inaugurato ufficialmente – come anticipato lungo peregrinare per gli stabili della città, deci- – il 19 aprile 1933. sero di edificare nel 1880 un immobile per l’intera Nell’edizione del 1934 del Freemasons’ Manual comunità libero muratoria di Canterbury al 38 St. for Kent il Provincial Grand Secretary avrebbe di- Peter’s Street. A fronte di questa decisione, gli og- chiarato che l'edificio, di notevole pregio, si pre- getti e i libri di carattere massonico racimolati sentava come il luogo ideale a contenere i tesori negli anni dalla United Industrious Lodge numero raccolti nel Kent, e che la storia della Massoneria 31 – sorta nel 1819 dall’unione delle due logge che di tale provincia trovava finalmente una dimora al tempo esistevano a Canterbury – vennero ag- permanente («The buildinig is […] of outstanding gruppati a quanto accumulato dalle altre logge cit- merit […] worthy of containing the treasures col- tadine, così da realizzare all’interno di un’area lected by […] Kent and so the history of Kent Ma- dedicata del nuovo edificio, una collezione tema- sonic Craft here finds a permanent home» P.F.W. tica da mettere a disposizione degli affiliati. Una Gahan, A Short History of the Kent Masonic Li- volta che il tempio venne completato, tutti i ma- brary and Museum, Canterbury 1994, p. 4). nufatti e i volumi vennero riuniti nella stanza Negli anni seguenti, il Kent Museum of Freema- della Instruction Lodge, sul retro dello stabile; tut- sonry vide consolidare il proprio ruolo all’interno tavia, poiché la collezione continuava a crescere, della comunità massonica del Kent, grazie anche vi era necessità di maggiore spazio ove disporre all’incremento della collezione in esso presente. oggetti e volumi di nuova acquisizione. Tuttavia, la suddivisione della Province of Kent in Nel 1919, in occasione dell’innalzamento delle co- East e West, avvenuta il 31 maggio 1973, ebbe ef- lonne della East Kent Master Lodge numero 3931 fetti conseguenti anche per la configurazione del a Canterbury, il Provincial Grand Master del museo stesso. Inizialmente, infatti, venne stabilito tempo, dopo aver visionato l’importante colle- che la sua gestione fosse responsabilità congiunta zione, volle istituire nella città un Kent Provincial delle due nuove province: vi erano un presidente Library and Museum. Canterbury venne reputata e un consiglio, mentre le logge di entrambe le pro- la sede più idonea per la costituzione di una realtà vincie dovevano eleggere, al loro interno e du- museale sulla Libera Muratorìa, nonostante fos- rante il consueto insediamento delle cariche, un sero stati valutati anche possibili altri luoghi quali rappresentante per la Library and Museum, che l’area di Bromley, dove si riuniva un cospicuo nu- avrebbe partecipato a un’assemblea annuale. Se- mero di logge, e la città di Maidstone, dov’erano nonché, non fu possibile pianificare consessi sino situati i Provincial Offices. al 1975 per problematiche organizzative. Ancora, Nell’edizione del 1923 del Freemasons’ Manual nel 1977, di fronte alla necessità di individuare for Kent – una sorta di resoconto annuale sulle at- una nuova ubicazione per i Provincial Offices di tività della Libera Muratorìa della zona – si ebbe Maidstone sino a quel momento a uso dell’East la prima menzione di una Library and Museum, Kent – tale sede doveva essere venduta per que- nonché la richiesta di sottoscrizione annuale di stioni finanziarie e l’incasso equamente diviso tra una ghinea da parte di ogni Craft Lodge e Royal le due nuove realtà –, venne deciso dal consiglio Art Chapter della provincia del Kent. della Library che due stanze del Museum pote- Nel 1924, infine, venne pubblicato il General ca- vano essere destinate momentaneamente agli uf- talogue of books, phamplets, important articles, fici. Nella prima venne quindi disposto il papers, essays &c., in the Library & Museum, Ma- materiale amministrativo, nella seconda venne sonic Temple, Canterbury che conteneva circa collocato lo studio del Provincial Secretary. Pro- 1.600 voci. gressivamente, tale ripartizione degli spazi di- Dal 1931 il Provincial Grand Secretary iniziò a venne pressoché definitiva. sollecitare la costruzione di un immobile, ove col- Nel 1987, la Province of West Kent uscì sia dalla locare l’intera raccolta di libri e oggetti in pos- gestione sia dalla proprietà della Library and Mu- sesso, da erigersi sul terreno corrispondente al seum, che passò interamente alla East. E sebbene giardino a lato dell’edificio in cui era ubicato il la prima non eleggesse più rappresentanti, al tempio – quindi al 38 St. Peter’s Street –, acqui- tempo stesso manteneva due seggi all’interno del stato nel 1925 grazie al contributo del libero mu- consiglio, benché senza diritto di voto. ratore Edward Dean, appartenente alla St. Attualmente la Province of West Kent, nonostante Augustine’s Lodge numero 972. gli oggetti e i volumi di sua proprietà le siano stati Terminata l’edificazione nel giugno 1932, l’intero restituiti, non possiede alcun museo e libreria; fabbricato venne rilevato il 1 luglio dello stesso anche per questo motivo è sempre molto partecipe anno dalla Provincial Grand Lodge del Kent, degli eventi organizzati dal Kent Museum of Free-
MUSEI MASSONICI 13 masonry. della Libera Muratorìa scozzese. Ma soprattutto, Quest’ultimo, poi, è stato ufficialmente riaperto il va segnalata la presenza dei First e Second Schaw 14 settembre 2012, dopo che dal 3 giugno 2011 era Statutes che risalgono al 1598 e al 1599, nonché stato oggetto di una profonda ristrutturazione – delle St. Claire Charters del 1601 e del 1628, do- grazie anche a un importante contributo econo- cumenti essenziali per la storia della Libera Mu- mico versato da un anonimo benefattore – che ha ratorìa. comportato l’ampliamento degli spazi espositivi, Se il Grand Lodge of Scotland Museum rappre- dov’è possibile ammirare le ceramiche e le cristal- senta la principale realtà museale sulla Libera lerie, nonché la creazione di un’area dedicata alle Muratorìa scozzese, di altrettanto interesse è la ricerche di direttore e personale. Dal 2015, infine, presenza nella cittadina di Kilwinning del Mother è stata cambiata la forma giuridica in Kent Maso- Lodge Museum, una ricca – ancorché raccolta – nic Museum and Library Trust, in quanto Chari- esposizione permanente situata all’interno del table Incorporated Organisation. Mother Lodge building (99 Main Street) e appar- A concludere questa breve ricognizione sui musei tenente alla Kilwinning Lodge numero 0 della dedicati alla Massoneria presenti in Gran Breta- Grand Lodge of Scotland. gna sono il Grand Lodge of Scotland Museum e il Tale museo venne aperto al pubblico agli inizi Mother Lodge Museum di Kilwinning. degli anni ’70 del Novecento per consentire ai vi- Il primo, fondato nel 1807, è situato all’interno sitatori di visionare i numerosi manufatti che ven- della Long Gallery della Freemasons’ Hall di nero donati alla loggia nel corso degli anni. Edimburgo (96 George Street). La sua collezione Attualmente, la collezione comprende oltre 600 presenta un’ampia raccolta di gioielli, mobili e oggetti tra i quali risalta un manoscritto degli Old strumenti di loggia, ma anche ceramiche e oggetti Charges risalente al periodo tra il 1671 e il 1675. d’argento e di vetro incisi, dipinti, fotografie, non- Ancora, ulteriori elementi significativi sono il ma- ché grembiuli massonici. Nell’esposizione perma- glietto che il Maestro Venerabile utilizza durante nente, spiccano peraltro alcuni oggetti appartenuti le tornate, realizzato con il legno dell’antico edifi- al poeta e compositore scozzese Robert Burns cio, il sigillo della loggia in argento del 1779 e gli (1759-1796) – iniziato nel 1781 nella St. David scranni del Tesoriere e del Segretario acquistati Lodge numero 174 di Tarbolton – oltre a un qua- nel 1809; quindi, un gioiello da Maestro del 1735 dro avente per soggetto “The inauguration of Ro- e un archivio per documenti in quercia antica, con bert Burns as Poet Laureate of the Lodge of serrature e maniglie in ferro contribuiscono – in- Canongate Kilwinning. Edinburgh, 1st March, sieme a tutti gli altri oggetti presenti – a rendere 1787”. questa realtà museale un significativo – e poco co- Per quel che concerne, invece, la biblioteca, essa nosciuto – luogo per la storia della Libera Mura- comprende libri e manoscritti riguardanti la storia torìa scozzese. Galleria Nord, Museo della Freemasons’ Hall a Londra
14 DUTCH MUSEUM OF FREEMASONRY A L’AIA di Elisabetta Cicciola Una foto dell’esterno Il termine museo deriva dal greco antico mouse- ion, il «luogo sacro alle Muse», protettrici delle arti e delle scienze, figlie di Zeus e di Mnemosine, la dea della memoria. Oggi i musei occupano un ruolo importante nella vita sociale e culturale delle comunità dove sono inseriti, non espongono solo opere e testimonianze del passato, ma sono delle organizzazioni complesse capaci di educare, rafforzare il senso di appartenenza, trasmettere va- lori condivisi e ricostruire una memoria storica. Il museo svolge, dunque, un ruolo molto specifico e una sua definizione la ritroviamo nello statuto dell’Icom (International Council of Museums), l’associazione che rappresenta la comunità inter- nazionale degli operatori del settore, in cui si legge che: “Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società, e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ri- cerche sulle testimonianze materiali ed immate- riali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, e le comunica e specificatamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto”1. Lungo questa direzione è possibile collocare il museo massonico che il Grande Oriente dei Paesi Bassi ha costituito a L’Aia e che è divenuto una re- altà vivace e ben integrata nel tessuto cittadino olandese, accogliendo numerosi visitatori ogni anno pronti ad ammirare sia le collezioni perma- nenti che le mostre temporanee, organizzate anche in altri spazi museali aperti al pubblico. Il Museo Massonico olandese si è sviluppato a partire da una collezione del XIX secolo, successivamente Officine durante le riunioni rituali. Il visitatore, ampliata, che oggi comprende 26.400 oggetti; in seguendo un percorso cronologico, sarà introdotto particolare si possono ammirare: medaglie, gio- alla storia della Massoneria e allo studio del suo ielli di Loggia, insegne massoniche, grembiuli simbolismo anche attraverso l’ausilio di strumenti (sono stati censiti circa duemila pezzi), oggetti e digitali interattivi che lo aiuteranno a compren- cristalli ornamentali (anche molto antichi e con dere cosa significa essere un massone. Nel corso una ricca simbologia) utilizzati sia nelle agapi della visita è possibile accedere anche ad un Tem- massoniche sia in contesti privati, dipinti, stampe pio massonico. e incisioni antiche (se ne contano undicimila A livello organizzativo, il museo massonico gesti- esemplari), diplomi, documenti di Loggia e og- sce la collezione museale, la biblioteca e gli ar- getti rituali appartenuti ad Alti Dignitari dell’Or- chivi storici dell’Ordine (compresi quelli delle ex dine (come il maglietto donato al principe colonie). L’archivio (con una lunghezza di 186 Frederik per i suoi sessant’anni alla guida del metri lineari) conserva documentazione a partire Grande Oriente dei Paesi Bassi, adornato con dal XVIII secolo, vale a dire dalla sua fondazione gemme preziose) o utilizzati dai Dignitari delle nel 1756, così come include i dati storici (sempre
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