M SSONICA - Grande Oriente d'Italia

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M SSONICA - Grande Oriente d'Italia
M SSONICAmente
                                                                           ISSN 2384-9312

n.20 Gen.-Apr. 2021                     Laboratorio di storia del Grande Oriente d'Italia

             Speciale Musei Massonici
      Italiani: Compiano, Firenze, Roma, Roccasecca, Fabriano.
         Esteri: Londra, Edimburgo, Canterbury, Kilwinning,
           Aia, Bayreuth, Rosenau, Parigi, Bruxelles, Berna.
                        Rassegna quadrimestrale
M SSONICA - Grande Oriente d'Italia
M SSONICAmente
 ISSN 2384-9312 (online)

              Laboratorio di storia
           del Grande Oriente d'Italia

               n.20 Gen.-Apr. 2021

          Iscrizione Tribunale Roma
                                                                Sommario                                 n.20 Gen.-Apr. 2021
          n.177/2015 del 20/10/2015

                Direttore responsabile
                    Stefano Bisi                                Musei Massonici

                     Direzione                                  Il Museo di Compiano ....................................................1
                                                                di Giangiacomo Pezzano
                  Giovanni Greco

                   Art Director                                 Il Museo Musma di Firenze ..........................................3
               Gianmichele Galassi                              di Cristiano Franceschini

                    Redazione
                                                                Il Museo massonico di Piazza del Gesù di Roma............5
                  Idimo Corte                                   di Giovanni Greco
                  Marco Cuzzi
              Bernardino Fioravanti
               Giuseppe Lombardo                                L’esperienza del Museo di Roccasecca dei Volsci .............6
                 Marco Novarino                                 di Pietro Dalle Nogare

                                                                La venerabile farmacia Mazzolini di Fabriano ............7
                                                                di Giovanni Greco
                         Editore
    Grande Oriente d'Italia, ROC n.26027
      via San Pancrazio 8, 00152 Roma                           Musei della Massoneria in Gran Bretagna..................10
                                                                di Lorenzo Bellei Mussini
                Direzione e Redazione
              MASSONICAmente,                                   Dutch Museum of Freemasonry a L’Aia ......................14
             Grande Oriente d'Italia,                           di Elisabetta Cicciola
        via San Pancrazio 8, 00152 Roma

                         Stampa                                 Il Museo massonico di Bayreuth ..................................16
   Consorzio Grafico e Stampa Srls - Roma                        di Massimo Nardini

                                                                Il Museo del castello di Rosenau in Austria .................20
 Rassegna Quadrimestrale edita online su                        di Giovanni Greco
           www.grandeoriente.it
                                                                Il Museo di Parigi .......................................................21
Le opinioni degli autori impegnano soltanto questi ul-          di Paolo Calzoni
timi e non configurano, necessariamente, l'orienta-
mento di pensiero della rivista MASSONICAmente o
                                                                Il Museo belga della Massoneria. Un Museo aperto.....23
del Grande Oriente d’Italia.
                                                                di Gabriele Duma
La riproduzione totale o parziale dei testi contenuti
nella pubblicazione è vietata sotto qualsiasi forma,
senza espressa autorizzazione scritta, secondo le               Il Museo svizzero di Berna ..........................................25
norme vigenti in materia.                                       di Giuseppe Bellei Mussini
Tutti i diritti riservati. Manoscritti e illustrazioni, anche
se non pubblicati, non si restituiscono.
                                                                In Copertina: Foto dell’interno del Museo massonico del castello di Rosenau
                                                                in Austria. Ph:ImprovementUK
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MUSEI MASSONICI                              1

                                      IL MUSEO DI COMPIANO

                                                                              di Giangiacomo Pezzano

                                                               Paolo Monti - Servizio fotografico (Compiano, 1976)
Coloro che hanno avuto occasione di visitare la
sede che ospita le Officine forlivesi del Grande
Oriente d’Italia - Palazzo Giustiniani avranno sen-
z’altro notato la gigantografia ben incorniciata che,
in tutto il suo fascino, campeggia nella Sala dei
Passi Perduti e che raffigura il Museo di Com-
piano. Quell’immagine è la stessa che ha spesso
rapito l’attenzione dei miei occhi tutte le volte (e
sono state tante) in cui ho varcato la soglia di
quella antica e suggestiva casa massonica situata
nel cuore della città di Forlì.
Non appena venni eletto alla presidenza del Col-
legio circoscrizionale della nostra Regione fu per
me naturale proporre la riscoperta di quel luogo
suggestivo nell’intento di farlo conoscere ai tanti
Fratelli dell’Emilia Romagna e, magari, di contri-
buire a restituirgli quella dignità che, per lungo
tempo, sembrava dimenticata.
Fu così che, ottenuto il placet degli altri Presidenti
dei Collegi della Toscana e della Liguria che, per
ragioni territoriali, potevano vantare analoghi in-
teressi ed acquisita l’autorizzazione del Gran Mae-
stro Gustavo Raffi, il 13/11/2010 i Lavori del
Collegio circoscrizionale dell’Emilia Romagna si
svolsero per la prima volta, in una sala del Ca-
stello di Compiano e furono seguiti da una inte-
ressante visita di quella fortificazione e, in
particolare, delle sale che ospitano il museo “Oriz-
zonti Massonici”.
A sottolineare quel rinnovato legame affettivo ed        legio circoscrizionale dell’Emilia Romagna.
ideologico tra i Massoni emiliano romagnoli ed il        Ma dopo questi appunti di cronaca recente è do-
Museo di Compiano, quell’esperienza venne re-            veroso occuparsi del museo “Orizzonti Massonici”
plicata il giorno 10/9/2016; in quella occasione,        - primo museo massonico italiano - ospitato all’in-
alla presenza del Sindaco di Compiano Dott.ssa           terno del castello di Compiano ed inaugurato
Sabina Delnevo, venne formalizzata la consegna           nell’anno 2002 alla presenza del Gran Maestro del
all’amministrazione comunale (proprietaria del           G.O.I. e del Primo Cittadino di quel Comune.
maniero) della seconda collezione di cimeli mas-         Tuttavia non è possibile raccontare di questo
sonici donati al Grande Oriente d’Italia dal com-        museo senza, prima, rendere un doveroso omag-
pianto Fr. Flaminio Musa. In quella stessa               gio ed un grato ricordo al compianto Fr. Flaminio
occasione venne pure installato all’interno del          Musa (1921-2009) che, nato a Compiano, fu insi-
museo, affinché lo si esponesse nelle sale dedicate       gne medico, storico, poeta, letterato, comandante
alla nostra Istituzione, il “Tempio mobile” realiz-      partigiano e per lunghi anni presidente dell’Uni-
zato con la collaborazione degli operosi Fratelli        versità Popolare di Parma nonché della “Lega Ita-
del Collegio circoscrizionale della Liguria.             liana Lotta ai Tumori” - Sezione di Parma. Egli,
E’ un piacere annotare che la ormai tradizionale         durante i suoi numerosi viaggi all’estero, raccolse
visita al Museo di Compiano è stata rinnovata            e collezionò centinaia di cimeli massonici quali
negli anni successivi da parte dei Fratelli del Col-     stampe, oggettistica varia, filatelia, paramenti,
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2           MassonicaMente n.20 - Gen./Apr. 2021

    grembiuli e gioielli di loggia prevalentemente re-       meta di visitatori provenienti dall’Italia e dal-
    lativi al XIX ed al XX secolo.                           l’estero i quali, anche potendo fruire di una sug-
    Di tale prima collezione egli fece dono al Comune        gestiva sistemazione alberghiera posta all’interno
    di Compiano nell’anno 2002 affinché ne curasse            del maniero, hanno l’opportunità di trascorrere un
    la custodia e la conservazione e la esponesse al         piacevole soggiorno conciliando gli interessi cul-
    pubblico dei visitatori del Castello ed agli stu-        turali (ampiamente gratificati dal museo masso-
    diosi.                                                   nico e dal “Museo Gambarotta”) con
    Una seconda collezione fu donata dal figlio Mas-          l’impareggiabile panorama che dalla fortifica-
    simo - a compimento delle volontà paterne - al           zione, situata a circa 500 metri di altitudine, si
    Grande Oriente d’Italia il quale, nell’anno 2016,        apre sull’Alta Val di Taro e che, soprattutto nelle
    per il tramite del Collegio circoscrizionale dei         giornate primaverili, offre agli occhi una sensa-
    MM.VV. dell’Emilia Romagna, la consegnò in co-           zione di maestosa imponenza.
    modato al Comune di Compiano affinché venisse             Ma un così ricco ed interessante sito museale non
    catalogata ed esposta nelle sale del Castello già        deve indurre a trascurare il suo “contenitore”. Il
    destinate alla nostra Istituzione e, nel frattempo,      Castello di Compiano, infatti, è certamente ricco
    ulteriormente dotate di bacheche ed espositori ac-       di storia: edificato ai tempi di Carlo Magno e suc-
    quistati con il contributo economico dei Fratelli        cessivamente ampliato e ristrutturato, ha vissuto
    dell’Emilia Romagna.                                     alterne vicende ed è stato testimone di molti secoli
    Recentemente le due raccolte sono state minuzio-         di storia passando dai Carolingi ai Malaspina, dal
    samente inventariate e catalogate ad iniziative dei      Comune di Piacenza ai Landi, dai Farnese, Bor-
    Fratelli di Parma.                                       bone, Asburgo al Regno d’Italia e nel periodo
    Oggi, peraltro, è possibile prenotare una visita         1823-1828, durante il ducato di Maria Luigia
    guidata del maniero e delle numerose sale poste          d’Austria, venne utilizzato come prigione di stato
    al suo interno che custodiscono, oltre agli oggetti      destinata ad accogliere, nel 1823, alcuni carbonari
    di interesse massonico collocati negli spazi desti-      ed affiliati alla società massonica dei “Sublimi
    nati al museo “Orizzonti Massonici”, anche i pre-        Mestri Perfetti” e, nel 1831, alcuni giovani patrioti
    ziosi arredi che ornavano la dimora della sua            che avevano partecipato ai moti insurrezionali di
    proprietaria marchesa Lina Raimondi Gambarotta.          Parma.
    La nobildonna, con un proprio lascito testamen-          La storia, in particolare, tramanda che i detenuti
    tario del 1987, donò il castello al Comune di Com-       in quella prigione - anche grazie alle benevoli di-
    piano il quale, a sua volta, lo destinò a struttura      sposizioni della mite Duchessa ed all’umanità
    museale realizzandovi la prima esposizione per-          della stessa popolazione compianese - potessero
    manente (“Museo Gambarotta”) delle sale che, nel         fruire di un trattamento carcerario tutt’altro che af-
    tempo, erano state arredate dalla sua ultima pro-        flittivo, essendo loro consentita l’opportunità di
    prietaria.                                               lasciare le proprie celle per intrattenere relazioni
    Fu allora che Flaminio Musa - coinvolgendo nel           umane con gli abitanti di quel borgo o, ancora, la
    progetto l’antico amico Arch. Blasco Mucci e, di         possibilità di ricevere cure adeguate da parte del
    poi, il Presidente del Collegio della Toscana Fr.        medico incaricato e, inoltre, di accogliere parenti
    Mauro Lastraioli ed i vertici del Grande Oriente         o amici che avessero voluto visitarli e di ottenere,
    d’Italia - riuscì a far sì che la prima collezione di    per la lettura, testi letterari e filosofici.
    oggetti massonici da lui donati nel 2002 e custo-        Ciò avvenne fino al febbraio 1831, allorquando il
    diti nel Castello ottenesse adeguata valorizzazione      Governo provvisorio presieduto da Filippo Linati
    da parte del G.O.I. -                                    ordinò la scarcerazione dei reclusi i quali fecero
    Il commendevole intento di Flaminio Musa, con-           ritorno a Parma accolti tra gli applausi e - dopo il
    diviso nei fatti dai vertici del G.O.I., era quello di   fallimento dei moti - amnistiati dalla Duchessa
    favorire un contatto ed un auspicabile confronto         Maria Luigia.
    con il mondo profano che, non conoscendo l’es-           Ciò testimonia inoppugnabilmente la presenza at-
    senza dell’iniziazione libero-muratòria, aveva in        tiva nel Ducato di Parma di numerosi patrioti, in-
    tal modo occasione di apprendere ed eventual-            tellettuali e liberi-muratori che consacrarono la
    mente approfondire il percorso spirituale volto al       propria esistenza - e, talvolta, anche la loro vita -
    miglioramento dell’Umana Famiglia mediante il            agli ideali di Libertà ed al Libero Pensiero, spar-
    miglioramento individuale.                               gendo il seme di un futuro liberale e democratico
    A distanza di anni si può affermare che ciò che fu       per il nostro Paese.
    il sogno del Fr. Musa ha trovato concreta realizza-
    zione: il museo “Orizzonti Massonici” è, infatti,
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MUSEI MASSONICI                           3

                                IL MUSEO MUSMA DI FIRENZE

                                                                           di Cristiano Franceschini

Il Museo di Simbologia Massonica di Firenze            vavo grembiuli, cercavo e
nasce dalla passione e dall’amore di un collezio-      reperivo qualsiasi altra
nista per la ricerca degli oggetti che hanno contri-   cosa che riportasse un
buito a formare la storia della Massoneria.            simbolo massonico che
Questa ricerca è iniziata inconsapevolmente a fine      attirava la mia attenzione.
1973, quando durante una cerimonia rituale fu          Questo alla fine ha por-
consegnata per ricordo la medaglia della R\L\          tato a Firenze tutta una
Honor a tutti i presenti, una in color argento ed      serie di oggetti, stampe,
una in ottone dorato per i presenti all’Oriente.       grafiche di uso rituale sì.
Soltanto quest’anno in occasione della ricorrenza      ma anche di uso perso-
dei 70 anni dalla fondazione mi sono accorto che       nale e di esibizione della
queste due medaglie hanno rappresentato quello         appartenenza da parte del singolo.
che si definisce il punto di partenza della colle-      L’ uso di questi oggetti esteriorizzanti l’apparte-
zione ossia “l’oggetto zero”. E giustamente sono       nenza alla Massoneria, a causa di varie tipologie
state incorniciate e posizionate all’ingresso del      di contrasto ed inimicizia verso l’Istituzione, è an-
museo.                                                 dato perduto o molto diminuito nell’uso odierno,
La ricerca degli oggetti è stata influenzata molto      ma è sempre interessante scoprire degli oggetti di-
dalla lettura e studio del GOULD, enciclopedia         segnati o punzonati di cui molti non ricordano ne-
britannica di fine ‘800,                                anche l’esistenza.
dove erano riportate non solo la cronistoria delle     Ad esempio, sono presenti nel museo: bicchieri e
varie Obbedienze esistenti in quel momento, ma         vasellame, bottiglieria, pipe, bastoni da passeggio,
anche le stampe colorate a mano dell’abbiglia-         anelli, spille da giacca, portacenere ed accendini,
mento nei vari colori e disegni che ne facevano        tabacchiere, carte da gioco, orologi, cornici e ri-
anche una divisa nazionale.                            tratti. Ma ancora una serie di fotografie di singole
Questa sensazione della differenza e della diver-      persone o di gruppi in abbigliamento rituale. Le
sità ed assortimento mondiale ha fatto sì che ini-     foto in bianco/nero dei gruppi sono lunghe anche
ziassi la ricerca di questi oggetti, in particolare    un metro. Inoltre è presente una collezione di
grembiuli e fasce, ed oggi sono esposti circa 1000     francobolli, dove il particolare interessante è la
pezzi provenienti da tutto il mondo, non solo at-      presenza del simbolo massonico raffigurato, anche
tuali, ma anche direi di vera archeologia masso-       se il francobollo non è stato dedicato alla masso-
nica.                                                  neria.
Il più antico risale al 1750, e proviene da Borde-     Ma ancora una serie di diapositive per Lanterne
aux (Francia), poi un grembiule in seta stampata       magiche, le vecchie diapositive in legno e vetro
con i simboli fra antichi e moderni, proveniente       10x10 che erano usate per istruire gli apprendisti
da Londra 1798 (ne esistono solo due a mia cono-       sui simboli, mediante la proiezione su schermo gi-
scenza), ed a seguire una serie nutrita di grembiuli   gante.
francesi ed americani dei primi dell’ 800.             Un settore interessantissimo sono le stampe o gra-
I ricami, i simboli ed i disegni applicati ne danno    fiche che da varie parti d’Europa sono state rac-
un excursus ed una particolarità incredibile. Molti    colte e dalle quali si evincono i simbolismi
di questi appartengono anche al settore dei “para-     rappresentati in questi che erano dei diplomi sì,
massonici” come definito dagli inglesi, ossia ap-       ma rappresentavano anche dei veri e propri pas-
partenenti a varie e differenti corporazioni di        saporti con timbri a secco o a ceralacca, rilasciati
mestiere che hanno in comune fasce, grembiuli,         dalla loggia di appartenenza per poter essere ac-
collari ma anche rituali e cerimonie vicine alla       cettati in altre logge od Obbedienze straniere e
massoneria filosofica ed esoterica.                      quindi per poter partecipare ai lavori rituali.
Girando il mondo per lavoro, la passione mi por-       All’interno del percorso museale suddiviso geo-
tava a ricercare sempre nuovi oggetti e se non tro-    graficamente o per tematica di oggetti, sono riu-
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4           MassonicaMente n.20 - Gen./Apr. 2021

                                                             Il Musma in via dell’orto 7 a Firenze, www.musma.firenze.it

    scito a riprodurre una camera di riflessione, ed un       Presto sarà pubblicato un catalogo fotografico dei
    piccolo tempio completo di tutti gli oggetti neces-      diplomi, passaporti, pergamene e grafiche pre-
    sari per svolgere un lavoro rituale, questo al fine       senti in archivio.
    di poter appagare la curiosità dei vari tipi di visi-    Nel prossimo futuro sarà preparato un catalogo
    tatori. Dando loro la possibilità di chiarire i propri   delle foto e delle antiche diapositive,e riprodotto
    dubbi sulla parte morbosa e negazionista verso le        in video.
    qualità della massoneria presenti oggi nella So-         Un insieme di circa 10.000 oggetti, assortiti e pro-
    cietà civile. Il Tempio massonico è stato riprodotto     venienti da tutto il mondo, è quindi disponibile
    in alcuni plastici per le cui figure e personaggi         alla visione di un pubblico tecnico ma anche per
    sono stati usati i puffi , ed un video è stato pro-       semplici curiosi che desiderano comprendere e
    dotto per mostrare le varie posizioni all’interno        avvicinarsi al mondo della Massoneria. Lo scopo
    del tempio in differenti riti.                           è quello di studiare la storia della Massoneria tra-
    Ultima fatica conclusa in questi giorni è la catalo-     mite il lavoro artigianale e manuale dei suoi ap-
    gazione dei circa 3500 testi, libri, cataloghi e ri-     partenenti e riversato nella produzione dei loro
    tuali presenti nella cartoteca, che saranno messi        oggetti.
    a disposizione dei ricercatori. Il catalogo è già di-    Infine il museo è membro della associazione ame-
    sponibile in cartaceo oppure online, tramite il si-      ricana di musei - librerie-archivi “MLMA”.
    stema degli archivi e biblioteche toscane “              Il museo è a disposizione del pubblico in orario
    SDIAF”, dove è consultabile una parte cospicua           15-19 tutti i giorni, ma in questo periodo è neces-
    dei titoli presenti.                                     sario un appuntamento e prenotazione a causa dei
                                                             protocolli covid.
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MUSEI MASSONICI                           5

                IL MUSEO MASSONICO DI PIAZZA DEL GESÙ DI ROMA

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Nel 2013, dopo alcuni anni di preparazione, aprì         scia, di Livorno, di Firenze e di Roma, senatore dal
a Roma a palazzo Vitelleschi il museo massonico          1905, già stretto collaboratore di Ernesto Nathan,
della G.L. d’Italia per impulso del G.M. Luigi Pru-      Curzio Malaparte che aveva raggiunto il 33°
neti e di Annalisa Santini. Possiede tante preziose      grado, il generale Giovanni Ameglio, il mare-
acquisizioni fra cui alcuni documenti e ritratti di      sciallo d’Italia Ugo Cavallero, l’ammiraglio Luigi
Giuseppe Mazzini nel periodo londinese, docu-            Mascherpa, Vittorio Valletta, presidente della Fiat
menti di Aurelio Saffi e di Mattia Montecchi, do-         dal 1946 al 1966, iniziato il 24 novembre 1917
cumenti della Repubblica romana del 1849, il             nella loggia “XX Settembre” e che col 32° grado
Canto di Goffredo Mameli inviato a Mazzini da            entrò nel 1921 nella loggia “Nuova Italia” di To-
Giuseppe Verdi, il giuramento massonico di Ugo           rino, Michele Terzaghi, il diplomatico Serafino
Pratt iniziato a Venezia nel 1976, col suo grem-         Mazzolini, ministro della Repubblica Sociale, la
biule e con la spada di suo padre Rolando, M. Ve-        regina di Giordania Zein al-Sharaf Tala, madre del
nerabile, i paramenti massonici di Ernesto               re Hussein di Giordania. Nell’elenco della loggia
Nathan. Questo Museo possiede un decreto fir-             degli artisti di Largo Brancaccio un elenco che ri-
mato da Giuseppe Garibaldi nel 1867 a Pisa che           sale al 21 aprile 1949 con i nominativi fra gli altri
elevava al grado di maestro libero muratore “la so-      di Gino Cervi, Paolo Stoppa, Carlo Dapporto,
rella Luigia Candia” di anni ventisette perché pen-      Aldo Fabrizi e di Antonio de Curtis. Totò era stato
sava che lei fosse non meno meritevole di altri          iniziato a Napoli nel 1944 presso la loggia “Palin-
massoni uomini. Del resto Garibaldi aveva già            genesi” prima di diventare M.V. della loggia “Ful-
promosso logge d’adozione, logge femminili,              gor et artis” n. 47 all’obbedienza di piazza del
come quella fondata a Napoli nel 1864 e dedicata         Gesù. In effetti Totò proprio grazie alla massoneria
ad Anita Garibaldi in cui vi erano Rosa Zerbi e Su-      era riuscito ad affrancarsi dal suo personaggio: co-
sanna Elena Currutheres, la figlia Teresita e come        mico, buffone, marionetta disarticolata da un lato,
G.M. Giulia Caracciolo che era ammessa a fre-            ingegno arguto, gentiluomo generoso, libero mu-
quentare anche logge maschili. Per Garibaldi il          ratore dall’altro. Al gruppo degli artisti apparte-
concorso femminile nell’Istituzione era fondamen-        nevano anche Gino Cervi che era stato iniziato alla
tale per la modernizzazione della società italiana,      “Galvani” di Bologna prima di passare alla loggia
dovunque, ma in particolare nel meridione d’Ita-         “Palingenesi” di Roma, Aldo Fabrizi e Paolo
lia, dove le popolazioni “furono sublimi d’entu-         Stoppa già entrambi appartenenti alla loggia “Gu-
siasmo e di amor patrio”.                                stavo Modena”.
Di particolare rilievo le lettere di Giovanni Giolitti    Grande spazio viene dedicato al settore dell’anti-
riguardanti la commemorazione di Giosue Car-             massoneria con riviste, vignette, editti antimasso-
ducci tenuta al Campidoglio nel 1907, le lettere di      nici dei Savoia e dei Borbone e con la bolla di
Timoteo Riboli, medico di Garibaldi, del 33°             scomunica del 1751 di papa Benedetto XIV che
grado, sovrano G. Commendatore del Supremo               reiterava la scomunica di Clemente XII vietando
Consiglio del Rito Scozzese antico e accettato di        ad ogni cattolico di far parte di essa e di frequen-
Torino che fu uno dei principali artefici della fu-       tare suoi membri. Per i trasgressori la scomunica
sione col Supremo Consiglio sedente a Roma, let-         ipso facto chiedendo all’Episcopato di usare tutti
tere manoscritte di Albert Pike del 1883,                gli strumenti, compreso il potere civile, per estir-
considerato da molti “il papa della massoneria” e        pare quel cancro della società. Se qualcuno avesse
che nel 1871 aveva previsto tre guerre mondiali.         osato violare quelle disposizioni “sappia che in-
 Il Museo contiene i 42 volumi degli affiliati della      correrà nello sdegno di Dio Onnipotente e dei
G.L. d’Italia dal 1916 al 1925, oltre ventimila          santi Apostoli Pietro e Paolo”.
schede di affiliazione e nei libri matricola figurano
nomi prestigiosi quali Angelo Annaratone, se-
guace di Garibaldi, combattè a monte Suello e
contro il brigante Carmine Crocco, prefetto di Bre-
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                 L’ESPERIENZA DEL MUSEO DI ROCCASECCA DEI VOLSCI
          di Pietro Dalle Nogare

    Nel mezzo della provincia di Latina si trova un             lazzo del Principe Massimo su due camere piccole
    piccolo paese di circa mille abitanti chiamato Roc-         e due più grandi. Nelle prime due trovò posto la
    casecca dei Volsci. Quando cominciai a raccogliere          biblioteca, con all’incirca 5.000 opere riguardanti
    informazioni su questa realtà mi dissero «Andare            la Libera Muratoria, mentre nelle due più grandi
    a Roccasecca significa volere andare a Roccasecca            trovarono spazio numerosi cimeli. Qui vennero
    e basta, uno dei luoghi forse più sperduti d’Italia.        poste 50 vetrine dove fecero bella mostra di sé og-
    Da Priverno ci si arrampica per una strada in salita        getti rari e preziosi: Costituzioni, editti, sigilli,
    che attraverso paesaggi tanto brulli quanto belli,          orologi, medaglioni e illustrazioni. A questi og-
    porta a Roccasecca». Da queste poche parole ho              getti si aggiunsero libri e documenti di Maestri
    percepito quella sensazione di fascino che avvolge          Massoni italiani, francesi e tedeschi, oltre agli
    ogni piccolo borgo della penisola, luoghi dove il           scritti di Giuseppe Mazzini ed ex Gran Maestri. Si
    tempo sembra essersi fermato e la vita sembra               cercò di accompagnare il visitatore in un percorso
    scorrere sempre uguale. Arroccato su un fianco del           che potesse far comprendere la storia e l’evolu-
    monte Curio gode di un’ottima vista sulla vicina            zione della fratellanza nel corso dei secoli, par-
    città di Priverno e di un paesaggio naturale incan-         tendo dai costruttori di cattedrali, le prime logge
    tevole: dai monti Ausoni, Aurunci e Lepini, fino             a Firenze, Napoli e Roma, per poi passare al pe-
    al promontorio del Circeo e le isole Pontine. Come          riodo napoleonico, il Risorgimento e il XX secolo.
    indicato dal nome, l’origine di Roccasecca sta              Questo comprese il periodo relativo al fascismo,
    nelle popolazioni che abitarono quel territorio: i          quando i fratelli vennero perseguitati e costretti
    Volsci, celebri per il rapporto controverso con             all’esilio, e l’immediato dopoguerra. Nel 1987 il
    l’impero Romano.                                            Grande Oriente acquistò l’intera collezione Lat-
    Pare uno scherzo del destino che questo piccolo             tanzi dalla vedova entrando a far parte dell’Archi-
    paese, nel cuore di quella che per secoli fu la             vio Storico e della Biblioteca del Grande Oriente
    “Terra dei Papi”, abbia ospitato un museo dedicato          d’Italia (cfr. E. Cicciola, La collezione Agostino Lat-
    alla massoneria. Tutto ebbe origine dall’impegno            tanzi, 1739-1986 dell’Archivio storico del Grande Oriente
    e dalla passione di Agostino Lattanzi, il quale rac-        D’Italia, “Massonicamente”, 2016, n.5, Gen.-Apr.,
    colse, in anni di ricerche, prezioso materiale sulla        p. 27).
    fratellanza massonica. Il fondo Lattanzi è presente         In un articolo di “Hiram” del 1986 si legge come
    fra le collezioni dell’archivio del Grande Oriente          “I mezzi del Fr. Lattanzi non sono inesauribili. Nel
    d’Italia e raccoglie documenti, lettere, stampe, li-        suo museo esercita la funzione di capo, guida e
    tografie, incisioni, fotografie, diplomi e oggetti            portiere. Un piccolo aiuto glielo dà sua moglie
    massonici che vanno dal XVIII al XX secolo. Sap-            Marcella. È da meravigliarsi come il Fr. Lattanzi
    piamo che il materiale raccolto dal Goi non rap-            solo con le sue forze abbia potuto creare que-
    presenta la collezione completa, essendo stata              st’opera. Cominciò all’inizio col raccogliere pezzo
    immessa nel mercato antiquario prima della morte            per pezzo, e ancora oggi continua a riunire tutto
    del curatore. Parte della collezione originale è de-        ciò che riguarda la Massoneria”. Da queste poche
    scritta nell’opuscolo La Massoneria in Italia. Mostra       righe emerge una viva passione per la Libera Mu-
    documentaria a cura di Agostino Lattanzi (Museo di          ratoria e, soprattutto, per la diffusione di questo
    Roma, Palazzo Braschi, gennaio-febbraio, 1978)              tema sconosciuto ai più. Sono passati diversi anni
    dove sono elencati e descritti ben 515 pezzi.               da quell’articolo e non resta che chiederci: ab-
    Qualche anno dopo, il 23 giugno 1985, si decise             biamo raccolto l’eredità lasciataci dal Fr. Lattanzi?
    di dar vita ad una nuova esposizione, alla luce del         La realtà museale non esiste da diversi anni e
    successo romano. A Roccasecca venne inaugurato              quanto raccolto al suo interno pare non essere più
    il Museo Storico della Massoneria e delle Società Segrete   reperibile. La sua scomparsa ci lascia orfani di una
    Iniziatiche, dove vennero esposte collezioni docu-          fonte di saperi, preziosa per gli studiosi della Fra-
    mentarie e cimeli vari, al quale si sarebbe ag-             tellanza e, soprattutto, per coloro che vogliono co-
    giunta la biblioteca personale del Fr. Lattanzi             noscere la Libera muratoria al di là di pregiudizi
    (circa 5000 opere d’interesse massonico e biografie          e informazioni superficiali. Il nostro Paese ha
    di massoni famosi sia italiani che stranieri). Al-          estremo bisogno di realtà come quella che era nata
    l’inaugurazione presenziarono autorità e lo stesso          a Roccasecca. Dobbiamo (ri)scoprire il valore della
    Gran Maestro Armando Corona.                                curiosità e dell’interesse verso una fratellanza pro-
    A solo un anno dall’evento si contarono 150.000             tagonista della storia italiana, solo così potremo
    visitatori, spingendo la mostra a restare in modo           rispondere a quel bisogno di conoscenza.
    permanente. Venne allestito in quello che fu il pa-
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MUSEI MASSONICI                              7

                                LA VENERABILE FARMACIA
                          DI ERMOGASTE MAZZOLINI DI FABRIANO
                                                                                     di Giovanni Greco

                                                                            Uno dei numerosi fregi lignei presenti
Il nostro paese ha un novero di antiche farmacie
storiche di altissimo pregio dalla settecentesca Do
San Marchi di Venezia in Ca Rezzonico all’Ercole
d’oro con vasi di ceramica di Bassano, entrambe
veneziane, dall’antica farmacia di Roccavaldina
presso Messina alla farmacia della Certosa di Tri-
sulti, perla preziosa presso Collepardo (Frosi-
none), dalla Antica Spezieria di Santa Maria dello
Scalo a Roma, la “farmacia dei Papi”, nella zona di
Trastevere sino alla più antica di tutte, quella di
Firenze, con oltre quattrocento anni di vita, la far-
macia di Santa Maria Novella. Senza dimenticare
le farmacie collocate nei chiostri o nei conventi
come la farmacia Navarra di Ferrara ricollocata nel
refettorio del chiostro di Santa Maria delle Grazie
o la Spezieria di San Giovanni a Parma all’interno
del convento di san Giovanni con una magnifica
sala dei mortai.
Da questo contesto emerge la farmacia Mazzolini
di Fabriano, uno scrigno straordinario, dove si re-
cavano per le loro riunioni massoniche fra gli altri
i sindaci fabrianesi Piero Serafini (1882-1884) e
Costantino Benigni Olivieri (1899-1900 1904-
1914) e che è stata per tanto tempo il contraltare
laico del potere locale. Piero Serafini fu il primo
M.V. della ricostituita “Gentile” dopo essere stato       smo”, laddove si ricorda che è la seconda più an-
iniziato nella “Raffaello Sanzio” di Osimo e che,         tica d’Italia in occasione della presentazione del
secondo Balilla Beltrame, era “il cittadino più ben       libro di Luca Guazzati Fabriano fra storia e mas-
voluto e rispettato della città”. Costantino Benigni      soneria: “nella volta e lungo le pareti della farma-
Olivieri, sindaco di Fabriano per tre volte, anche        cia possiamo leggere alcune fra le pagine più
lui aveva partecipato alla ricostituzione della log-      importanti delle scoperte chimiche, fisiche e me-
gia “Gentile” nel 1895 le cui colonne erano state         diche”. Anche la G.L. Phoenix degli ALAM ha de-
abbattute qualche anno prima. Durante le sue sin-         dicato alla farmacia Mazzolini nell’aprile del 2018
dacature nacquero a Fabriano la Croce verde e la          un profilo approfondito e appassionato curato
Dante Alighieri di chiara matrice massonica, en-          dalla dott.ssa Elisa Latini.
trambe sostenute e dirette da massoni e addirit-          La farmacia nacque alla fine dell’Ottocento allor-
tura a sessant’anni partì volontario nella Grande         quando Ermogaste ereditò la spezieria di suo
Guerra. Per Sergio Bellezza che ne ha fatto il pro-       padre Perseo sita nel cuore del centro storico di
filo era “rispettato da amici e avversari politici, sti-   Fabriano. Ermogaste era un farmacista molto pre-
mato ed apprezzato dai propri concittadini”.              parato e un cittadino fortemente impegnato nella
La farmacia apparteneva ad Ermogaste Mazzolini            vita socio-politica cittadina. Ispiratore del pro-
(1849-1899) che nel 1894 aveva contribuito a fon-         gramma iconografico, figlio della lezione galile-
dare la loggia “Gentile” a Fabriano e che da molti        iana Omnia in pondere et mensura (disponi ogni
anni utilizzava la sua magnifica farmacia come             cosa con misura, calcolo e peso), fu lo scienziato
luogo di riunioni della massoneria, oltre a ritrovo       perugino Giuseppe Bellucci chimico ed etnologo,
riservato per fraterne consultazioni. La farmacia è       allievo di Sebastiano Purgotti (1799-1879) grande
stata già menzionata nel febbraio 2016 da “Era-           chimico e matematico, membro e presidente di
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8           MassonicaMente n.20 - Gen./Apr. 2021

                                                             La venerabile farmacia di Ermogaste Mazzolini di Fabriano

    Società e Associazioni farmaceutiche, autore nel         e Mestieri annessa all’Istituto S. Michele. Fu ac-
    1838 di un saggio straordinario sulla Teoria ato-        clamato membro dell’Accademia delle belle Arti
    mica. Giuseppe Bellucci fu un chimico e palento-         di Perugia e dell’Accademia delle belle Arti di
    logo di fama, rettore dell’Ateneo di Perugia,            Bruxelles; nel 1892 venne chiamato a Fabriano a
    appartenente alle logge perugine “Francesco              ricoprire la cattedra d’intaglio presso la locale
    Guardabassi”, dove venne iniziato nel 1881, e poi        Regia Scuola Professionale dopo aver partecipato
    alla “Venti giugno 1859” e che in relazione alla         a Spoleto al restauro della chiesa di San Fortunato
    farmacia aveva, fra gli altri, lo scopo di valorizzare   e a Perugia al restauro del teatro Vergaro, autore
    al meglio la figura professionale del farmacista          degli stucchi del teatro Morlacchi, dopo aver rea-
    operando per la creazione di una laurea indipen-         lizzato il Grifo Passante, emblema della città pe-
    dente dalla facoltà di Chimica e medicina.               rugina - che risale al 1276 e che simbolicamente
    Mazzolini si avvalse in particolare della straordi-      conglobava il pagano e il cristiano, l’umano e il
    naria opera dell’amico massone Adolfo Ricci              divino, il potere civile e religioso - e che orna la
    (1834-1904), entrambi patrioti e mazziniani (“la         facciata del palazzo del Governo. Anche i balaustri
    vecchia disillusa legione dei combattenti per            in terracotta del Ministero delle Finanze e il por-
    l’unità d’Italia”) come indicato da un suo biografo      tone di palazzo Sciarra furono opera sua. Questo
    Pietro Castagnari, prima nel milieu massonico            eccellente scultore perugino realizzò in ventisei
    perugino ai tempi degli studi presso la locale Ac-       metri quadrati un autentico capolavoro artistico
    cademia di Belle Arti, poi fra i fondatori della log-    con i suoi intagli lignei in acero ed ebano contri-
    gia “Spartaco” di Roma 1882 e successivamente            buendo a far divenire questo sito un vero gioiello
    della “Gentile”: “egli non è mai, né per lusinghe        d’arte. In particolare Francesca Nucera ricorda che
    né per avversità, venuto meno agli alti principi         il prof. Adolfo Ricci riuscì a realizzare uno scena-
    della massoneria”. Adolfo Ricci già a soli quindici      rio capace di rappresentare “la sintesi del pensiero
    anni fu sugli spalti a difesa della repubblica ro-       laico e liberale che aveva consentito all’Italia di
    mana e poi si distinse sul Frontone contro gli sviz-     nascere e alla comunità di chimici, fisici, medici e
    zeri del colonnello Antonio Schmidt d’Altorf di          farmacisti di trionfare come scienziati e liberi pen-
    cui anche H. Nelson Gay raccontò la condotta             satori”.
    degli svizzeri nel 1859contraddistinda da massa-         Qui la massoneria ha coagulato repubblicani e
    cri, saccheggi e fucilazioni. Ricci era figlio d’arte     mazziniani, studiosi e scienziati intorno a un an-
    perché il padre Zaccaria era un maestro intaglia-        tico bancone che sembra un altare, con sei sgabelli
    tore, dal 1875 insegnò a Roma nella scuola d’Arti        purpurei e una straordinaria collezione di porcel-
MUSEI MASSONICI                              9

lane e vasi della Ginori, la serie di lusso della ma- con fra le mani la prima lastra radiografica della
nifattura più pregiata in circolazione all’epoca, la storia e dominato da strumenti di laboratori chi-
Ginori di Doccia appunto. Quattrocento pezzi mici con bollitori, microscopi e alambicchi.
della Ginori, tra vasi e contenitori di vetro, per La famiglia Mazzolini la vendette nel 1932, dopo
conservare l’intera prima farmacopea del Regno di che si susseguirono diverse gestioni sino all’ac-
d’Italia contenendo dalla radice di Cina dolce a le quisizione avvenuta nel 1954 ad opera della fami-
mosche di Milano, dalla radice di ipocacuana pol- glia Giuseppucci.
verizzata all’estratto di rabarbaro, dalla tintura di Qui in questa farmacia, oggi Mazzolini Giusep-
assenzio a quella di canapa indiana, dalla tintura pucci, “museo di se stessa”, si racconta la storia di
lobelia a quella di strofanto, dallo joduro litio al una comunità che voleva rappresentare la storia
cloroformio, dall’essenza di rose a quella di ca- del progresso umano, una sorta di “libro inta-
nella ceylan, dal latto-fosfato di calcio al bromo- gliato” che racconta frammenti dei progressi scien-
formio.                                                     tifici e della massoneria fabrianese, un gioiello di
In effetti questo luogo, opportunamente attrezzato ebanistica, un luogo senza tempo, un crogiuolo di
a tempio massonico all’occorrenza, faceva ben ri- conoscenze e di saperi, uno dei siti simbolo della
saltare il valore che aveva specialmente a quel- massoneria italiana e internazionale. Un anno
l’epoca la magistrale congiunzione di farmacia, prima della morte di Ermogaste, il Gran Maestro
laboratorio galenico, alchimia, arte, cultura, all’in- Ernesto Nathan andò a visitare la Farmacia rima-
terno del mondo latomistico legando il tutto nel nendone assai colpito e considerandola uno sce-
contesto di un arredo neogotico e attraverso una nario quasi fiabesco profondamente massonico.
“narrazione iconografica puntuale e rigorosa, La farmacia è sottoposta dal 1983 a vincolo di tu-
dando vita ad un originalissimo trionfo di unità tela ministeriale per il suo eccezionale interesse
strutturale” (Nucera). Assai numerosi i ritratti, i storico-artistico. Negli ultimi anni vi è stato un ul-
busti, i bassorilievi di fisiologi, chimici, matema- teriore prezioso restauro, in ispecie ad opera della
tici, farmacisti, chimici, medici, farmacologi, pro- dottoressa Giovanna Giuseppucci, del suo papà
fessori di varie università italiane da Siena a Pisa, Vito e della provincia di Ancona, che l’ha resa de-
da Bologna a Modena, da Roma a Firenze, di ate- finitivamente una perla di inestimabile valore av-
nei stranieri dal Politecnico di Parigi a Wurzburg, volta dall’odore del legno e da quello di piante
dalla Royal Society di Londra ad Heidelberg. Vi officinali e aromatiche e col valore aggiunto della
sono perciò venticinque ritratti su due livelli e preparazione di specialità galeniche, dunque una
quindici busti con i volti, fra gli altri, di scienziati farmacia-museo davvero venerabile.
italiani       quali
Francesco Selmi,
Amedeo Avoga-
                                  Il motto ornamentale derivato da “Omnia in mensura et numero et pondere” (Sap 11,21)
dro,      Stanislao
Cannizzaro, Ales-
sandro Volta, Raf-
faele          Piria,
Arnaldo Piutti,
Pietro Albertoni,
Arnaldo Cantani,
Silvio      Plevani,
Francesco Ratti,
Giovanni Cam-
pani o stranieri
come       Antoine-
Laurent Lavoisier,
Victor Regnault,
Benjamin Fran-
klin, Michael Fa-
raday e Wilhelm
Konrad Rontgen.
Un tutto organico
presieduto da ele-
ganti putti alati
10

                         MUSEI DELLA MASSONERIA IN GRAN BRETAGNA:
                  MUSEUM OF FREEMASONRY (LONDRA), KENT MUSEUM OF
             FREEMASONRY (CANTERBURY), GRAND LODGE OF SCOTLAND MUSEUM
                  (EDIMBURGO) E MOTHER LODGE MUSEUM (KILWINNING)

            di Lorenzo Bellei Mussini

                                                                                    Libreria e Museo della Freemasons’ Hall a Londra

     Le informazioni qui illustrate sono ricavate dalle pubblicazioni del Museum of Freemasonry che l’autore di questo contributo ha
     acquistato durante le visite alla sezione museale della Freemasons’ Hall di Londra. Per quel che concerne la storia del Kent Museum
     of Freemasonry, un breve opuscolo – menzionato nel testo – in lingua inglese è liberamente disponibile sul sito www.kentmuseu-
     moffreemasonry.org.uk. Siti internet ufficiali e note in altri testi rappresentano le basi storiografiche su cui questo breve contributo
     è stato confezionato. In generale, la penuria di materiale disponile impedisce di produrre una, ancorché breve, bibliografia di rife-
     rimento.

     Questo contributo vuole essere una rapida rico-                     attuale venne poi costruito nel 1933 –.
     gnizione sui principali musei dedicati alla Masso-                  Se l’accesso al Museum, a pochi anni dalla fonda-
     neria presenti in Gran Bretagna. Informazioni                       zione, era riservato ai soli appartenenti all’Istitu-
     sulla loro storia, quindi, ma anche sulle loro col-                 zione massonica, nel 1980 esso venne aperto a
     lezioni, esposizioni permanenti e temporanee.                       tutto il pubblico; nel 1996, inoltre, la libreria e il
     Situato all’interno della Freemasons’ Hall (60                      museo confluirono in una Charitable Trust, appo-
     Great Queen Street, Holborn, Londra), il Museum                     sitamente creata per gestire, tutelare e valorizzare
     of Freemasonry è una struttura composta da                          l’intera collezione.
     museo, libreria e archivio, fondata nel 1838 all’in-                Attualmente, quest’ultima comprende per la parte
     terno della prima sede della Libera Muratorìa in-                   museale, ceramiche e porcellane, cristallerie e ar-
     glese, a sua volta presente dal 1775 – l’edificio                    genterie, mobilia e orologi, gioielli massonici e re-
MUSEI MASSONICI                            11

galie, stampe, fotografie ed ephemera. Rimarche-                         Ingresso del Kent Museum of Freemasonry
vole, nella mostra permanente – collocata nella
North Gallery e incentrata sui tre secoli della Mas-
soneria inglese – è la presenza dell’imponente
trono realizzato nel 1791 per il Gran Maestro, il
cui ruolo era allora ricoperto dal Principe di Gal-
les, poi re Giorgio IV, nonché del grembiule da
maestro appartenuto a Winston Churchill. Altret-
tanto significativa è poi l’esposizione della prima
edizione (1723) delle Anderson’s Constitutions,
nonché degli Articles of Union del 1813, il docu-
mento che sanciva l’unione della Moderns’ Grand
Lodge e dell’Ancients’ Grand Lodge nell’United
Grand Lodge of England. Dipinti, grembiuli e per-
sino le valigette impiegate dai liberi muratori per
portare le loro insegne personali completano la
mostra.
Per quel che concerne, invece, la libreria, essa pre-
senta una collezione comprensiva di libri a stampa
e manoscritti sulla storia della Massoneria in In-
ghilterra e in Galles, così come una consistente
raccolta di volumi aventi come oggetto la Libera
Muratorìa nel mondo e le diverse tematiche a essa
correlate, quali l’alchimia, il misticismo, l’occulti-
smo, il rosacrucianesimo ecc.
Un’ulteriore attività della Library and Museum of
Freemasonry è l’organizzazione di più esposizioni
tematiche all’anno. Decisamente appassionante e
suggestiva fu quella svoltasi dal 2 luglio al 21 di-
cembre 2012 dal titolo “Game, Set, and Lodge:
Freemasons and Sport” che celebrava i numerosi           sulla storia della Libera Muratorìa inglese durante
e variegati successi sportivi dei massoni degli ul-      il primo conflitto mondiale e sulle ripercussioni
timi 150 anni. Grazie a questa mostra è stato pos-       che tale evento ebbe sugli affiliati. Peraltro, questa
sibile venire a conoscenza dell’appartenenza alla        mostra assume un valore simbolico particolare,
Libera Muratorìa inglese di numerosi sportivi            dal momento che la Freemasons’ Hall era stata
amatoriali e professionisti, nonché di vari ammi-        edificata in onore dei massoni deceduti nella
nistratori di tutti gli sport in Gran Bretagna.          guerra del 1914-1918.
L’esempio di maggior interesse è quello di Sir Al-       Attualmente, la sezione dedicata alle esposizioni
fred Ernest Ramsey, già giocatore della squadra di       temporanee – il Museum corridor – vede installata
calcio del Tottenham e, soprattutto, allenatore          la mostra dal titolo “Familiar Faces” (aperta sino
della nazionale inglese campione del mondo al-           al 31 dicembre 2021), avente come oggetto i volti
l’edizione del 1966, il cui grembiule massonico          di illustri liberi muratori, quali il musicista Duke
era esposto in una teca.                                 Ellington, gli attori Ernest Borgnine e Peter Sel-
Precedentemente (dal 4 luglio al 22 dicembre             lers, la cantante Joséphine Baker, il pittore Wil-
2011) era stata allestita la mostra “The Patriot         liam Hogarth e il presentatore televisivo Harry
Mason: Freemasonry in American Society” che              Corbett.
esplorava il ruolo della Libera Muratorìa nella so-
cietà statunitense del XVIII secolo, attraverso og-      Sempre in Inghilterra, nella città di Canterbury, è
getti, grembiuli, libri e documenti rari, compreso       presente un altro museo dedicato alla Libera Mu-
il primo libro massonico edito in America, ovvero        ratorìa: il Kent Museum of Freemasonry, istituito
l’edizione delle Anderson’s Constitutions pubbli-        ufficialmente nella sede di St. Peter’s Place il 19
cata nel 1734 da Benjamin Franklin a Filadelfia.          aprile nel 1933, in presenza del Provincial Grand
Ancora, è stata curata l’esposizione dal titolo “En-     Master.
glish Freemasonry and the First World War” (dal          Va detto che una piccola realtà museale a Canter-
15 settembre 2014 al 6 marzo 2015) incentrata            bury aveva già preso forma nel XIX secolo: le
12           MassonicaMente n.20 - Gen./Apr. 2021

     logge presenti nella città del Kent, infatti, dopo un    quindi inaugurato ufficialmente – come anticipato
     lungo peregrinare per gli stabili della città, deci-     – il 19 aprile 1933.
     sero di edificare nel 1880 un immobile per l’intera       Nell’edizione del 1934 del Freemasons’ Manual
     comunità libero muratoria di Canterbury al 38 St.        for Kent il Provincial Grand Secretary avrebbe di-
     Peter’s Street. A fronte di questa decisione, gli og-    chiarato che l'edificio, di notevole pregio, si pre-
     getti e i libri di carattere massonico racimolati        sentava come il luogo ideale a contenere i tesori
     negli anni dalla United Industrious Lodge numero         raccolti nel Kent, e che la storia della Massoneria
     31 – sorta nel 1819 dall’unione delle due logge che      di tale provincia trovava finalmente una dimora
     al tempo esistevano a Canterbury – vennero ag-           permanente («The buildinig is […] of outstanding
     gruppati a quanto accumulato dalle altre logge cit-      merit […] worthy of containing the treasures col-
     tadine, così da realizzare all’interno di un’area        lected by […] Kent and so the history of Kent Ma-
     dedicata del nuovo edificio, una collezione tema-         sonic Craft here finds a permanent home» P.F.W.
     tica da mettere a disposizione degli affiliati. Una       Gahan, A Short History of the Kent Masonic Li-
     volta che il tempio venne completato, tutti i ma-        brary and Museum, Canterbury 1994, p. 4).
     nufatti e i volumi vennero riuniti nella stanza          Negli anni seguenti, il Kent Museum of Freema-
     della Instruction Lodge, sul retro dello stabile; tut-   sonry vide consolidare il proprio ruolo all’interno
     tavia, poiché la collezione continuava a crescere,       della comunità massonica del Kent, grazie anche
     vi era necessità di maggiore spazio ove disporre         all’incremento della collezione in esso presente.
     oggetti e volumi di nuova acquisizione.                  Tuttavia, la suddivisione della Province of Kent in
     Nel 1919, in occasione dell’innalzamento delle co-       East e West, avvenuta il 31 maggio 1973, ebbe ef-
     lonne della East Kent Master Lodge numero 3931           fetti conseguenti anche per la configurazione del
     a Canterbury, il Provincial Grand Master del             museo stesso. Inizialmente, infatti, venne stabilito
     tempo, dopo aver visionato l’importante colle-           che la sua gestione fosse responsabilità congiunta
     zione, volle istituire nella città un Kent Provincial    delle due nuove province: vi erano un presidente
     Library and Museum. Canterbury venne reputata            e un consiglio, mentre le logge di entrambe le pro-
     la sede più idonea per la costituzione di una realtà     vincie dovevano eleggere, al loro interno e du-
     museale sulla Libera Muratorìa, nonostante fos-          rante il consueto insediamento delle cariche, un
     sero stati valutati anche possibili altri luoghi quali   rappresentante per la Library and Museum, che
     l’area di Bromley, dove si riuniva un cospicuo nu-       avrebbe partecipato a un’assemblea annuale. Se-
     mero di logge, e la città di Maidstone, dov’erano        nonché, non fu possibile pianificare consessi sino
     situati i Provincial Offices.                             al 1975 per problematiche organizzative. Ancora,
     Nell’edizione del 1923 del Freemasons’ Manual            nel 1977, di fronte alla necessità di individuare
     for Kent – una sorta di resoconto annuale sulle at-      una nuova ubicazione per i Provincial Offices di
     tività della Libera Muratorìa della zona – si ebbe       Maidstone sino a quel momento a uso dell’East
     la prima menzione di una Library and Museum,             Kent – tale sede doveva essere venduta per que-
     nonché la richiesta di sottoscrizione annuale di         stioni finanziarie e l’incasso equamente diviso tra
     una ghinea da parte di ogni Craft Lodge e Royal          le due nuove realtà –, venne deciso dal consiglio
     Art Chapter della provincia del Kent.                    della Library che due stanze del Museum pote-
     Nel 1924, infine, venne pubblicato il General ca-         vano essere destinate momentaneamente agli uf-
     talogue of books, phamplets, important articles,         fici. Nella prima venne quindi disposto il
     papers, essays &c., in the Library & Museum, Ma-         materiale amministrativo, nella seconda venne
     sonic Temple, Canterbury che conteneva circa             collocato lo studio del Provincial Secretary. Pro-
     1.600 voci.                                              gressivamente, tale ripartizione degli spazi di-
     Dal 1931 il Provincial Grand Secretary iniziò a          venne pressoché definitiva.
     sollecitare la costruzione di un immobile, ove col-      Nel 1987, la Province of West Kent uscì sia dalla
     locare l’intera raccolta di libri e oggetti in pos-      gestione sia dalla proprietà della Library and Mu-
     sesso, da erigersi sul terreno corrispondente al         seum, che passò interamente alla East. E sebbene
     giardino a lato dell’edificio in cui era ubicato il       la prima non eleggesse più rappresentanti, al
     tempio – quindi al 38 St. Peter’s Street –, acqui-       tempo stesso manteneva due seggi all’interno del
     stato nel 1925 grazie al contributo del libero mu-       consiglio, benché senza diritto di voto.
     ratore Edward Dean, appartenente alla St.                Attualmente la Province of West Kent, nonostante
     Augustine’s Lodge numero 972.                            gli oggetti e i volumi di sua proprietà le siano stati
     Terminata l’edificazione nel giugno 1932, l’intero        restituiti, non possiede alcun museo e libreria;
     fabbricato venne rilevato il 1 luglio dello stesso       anche per questo motivo è sempre molto partecipe
     anno dalla Provincial Grand Lodge del Kent,              degli eventi organizzati dal Kent Museum of Free-
MUSEI MASSONICI                              13

masonry.                                                della Libera Muratorìa scozzese. Ma soprattutto,
Quest’ultimo, poi, è stato ufficialmente riaperto il     va segnalata la presenza dei First e Second Schaw
14 settembre 2012, dopo che dal 3 giugno 2011 era       Statutes che risalgono al 1598 e al 1599, nonché
stato oggetto di una profonda ristrutturazione –        delle St. Claire Charters del 1601 e del 1628, do-
grazie anche a un importante contributo econo-          cumenti essenziali per la storia della Libera Mu-
mico versato da un anonimo benefattore – che ha         ratorìa.
comportato l’ampliamento degli spazi espositivi,        Se il Grand Lodge of Scotland Museum rappre-
dov’è possibile ammirare le ceramiche e le cristal-     senta la principale realtà museale sulla Libera
lerie, nonché la creazione di un’area dedicata alle     Muratorìa scozzese, di altrettanto interesse è la
ricerche di direttore e personale. Dal 2015, infine,     presenza nella cittadina di Kilwinning del Mother
è stata cambiata la forma giuridica in Kent Maso-       Lodge Museum, una ricca – ancorché raccolta –
nic Museum and Library Trust, in quanto Chari-          esposizione permanente situata all’interno del
table Incorporated Organisation.                        Mother Lodge building (99 Main Street) e appar-
A concludere questa breve ricognizione sui musei        tenente alla Kilwinning Lodge numero 0 della
dedicati alla Massoneria presenti in Gran Breta-        Grand Lodge of Scotland.
gna sono il Grand Lodge of Scotland Museum e il         Tale museo venne aperto al pubblico agli inizi
Mother Lodge Museum di Kilwinning.                      degli anni ’70 del Novecento per consentire ai vi-
Il primo, fondato nel 1807, è situato all’interno       sitatori di visionare i numerosi manufatti che ven-
della Long Gallery della Freemasons’ Hall di            nero donati alla loggia nel corso degli anni.
Edimburgo (96 George Street). La sua collezione         Attualmente, la collezione comprende oltre 600
presenta un’ampia raccolta di gioielli, mobili e        oggetti tra i quali risalta un manoscritto degli Old
strumenti di loggia, ma anche ceramiche e oggetti       Charges risalente al periodo tra il 1671 e il 1675.
d’argento e di vetro incisi, dipinti, fotografie, non-   Ancora, ulteriori elementi significativi sono il ma-
ché grembiuli massonici. Nell’esposizione perma-        glietto che il Maestro Venerabile utilizza durante
nente, spiccano peraltro alcuni oggetti appartenuti     le tornate, realizzato con il legno dell’antico edifi-
al poeta e compositore scozzese Robert Burns            cio, il sigillo della loggia in argento del 1779 e gli
(1759-1796) – iniziato nel 1781 nella St. David         scranni del Tesoriere e del Segretario acquistati
Lodge numero 174 di Tarbolton – oltre a un qua-         nel 1809; quindi, un gioiello da Maestro del 1735
dro avente per soggetto “The inauguration of Ro-        e un archivio per documenti in quercia antica, con
bert Burns as Poet Laureate of the Lodge of             serrature e maniglie in ferro contribuiscono – in-
Canongate Kilwinning. Edinburgh, 1st March,             sieme a tutti gli altri oggetti presenti – a rendere
1787”.                                                  questa realtà museale un significativo – e poco co-
Per quel che concerne, invece, la biblioteca, essa      nosciuto – luogo per la storia della Libera Mura-
comprende libri e manoscritti riguardanti la storia     torìa scozzese.

                                                            Galleria Nord, Museo della Freemasons’ Hall a Londra
14

                          DUTCH MUSEUM OF FREEMASONRY A L’AIA

           di Elisabetta Cicciola

                                                                                                Una foto dell’esterno
     Il termine museo deriva dal greco antico mouse-
     ion, il «luogo sacro alle Muse», protettrici delle
     arti e delle scienze, figlie di Zeus e di Mnemosine,
     la dea della memoria. Oggi i musei occupano un
     ruolo importante nella vita sociale e culturale
     delle comunità dove sono inseriti, non espongono
     solo opere e testimonianze del passato, ma sono
     delle organizzazioni complesse capaci di educare,
     rafforzare il senso di appartenenza, trasmettere va-
     lori condivisi e ricostruire una memoria storica. Il
     museo svolge, dunque, un ruolo molto specifico e
     una sua definizione la ritroviamo nello statuto
     dell’Icom (International Council of Museums),
     l’associazione che rappresenta la comunità inter-
     nazionale degli operatori del settore, in cui si
     legge che: “Il museo è un’istituzione permanente,
     senza scopo di lucro, al servizio della società, e del
     suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ri-
     cerche sulle testimonianze materiali ed immate-
     riali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce,
     le conserva, e le comunica e specificatamente le
     espone per scopi di studio, educazione e diletto”1.
     Lungo questa direzione è possibile collocare il
     museo massonico che il Grande Oriente dei Paesi
     Bassi ha costituito a L’Aia e che è divenuto una re-
     altà vivace e ben integrata nel tessuto cittadino
     olandese, accogliendo numerosi visitatori ogni
     anno pronti ad ammirare sia le collezioni perma-
     nenti che le mostre temporanee, organizzate anche
     in altri spazi museali aperti al pubblico. Il Museo
     Massonico olandese si è sviluppato a partire da
     una collezione del XIX secolo, successivamente           Officine durante le riunioni rituali. Il visitatore,
     ampliata, che oggi comprende 26.400 oggetti; in          seguendo un percorso cronologico, sarà introdotto
     particolare si possono ammirare: medaglie, gio-          alla storia della Massoneria e allo studio del suo
     ielli di Loggia, insegne massoniche, grembiuli           simbolismo anche attraverso l’ausilio di strumenti
     (sono stati censiti circa duemila pezzi), oggetti e      digitali interattivi che lo aiuteranno a compren-
     cristalli ornamentali (anche molto antichi e con         dere cosa significa essere un massone. Nel corso
     una ricca simbologia) utilizzati sia nelle agapi         della visita è possibile accedere anche ad un Tem-
     massoniche sia in contesti privati, dipinti, stampe      pio massonico.
     e incisioni antiche (se ne contano undicimila            A livello organizzativo, il museo massonico gesti-
     esemplari), diplomi, documenti di Loggia e og-           sce la collezione museale, la biblioteca e gli ar-
     getti rituali appartenuti ad Alti Dignitari dell’Or-     chivi storici dell’Ordine (compresi quelli delle ex
     dine (come il maglietto donato al principe               colonie). L’archivio (con una lunghezza di 186
     Frederik per i suoi sessant’anni alla guida del          metri lineari) conserva documentazione a partire
     Grande Oriente dei Paesi Bassi, adornato con             dal XVIII secolo, vale a dire dalla sua fondazione
     gemme preziose) o utilizzati dai Dignitari delle         nel 1756, così come include i dati storici (sempre
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