MOTION PEUGEOT - Passione Peugeot Auto ...

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MOTION   PEUGEOT

                              il magazine n. 16 - autunno 2017
T R I CO LO RE RAL LY
LA ST E LLA DEL LEONE
MOTION PEUGEOT - Passione Peugeot Auto ...
MOTION
     EDITORIALE

UNA STELLA PER PEUGEOT
Cari amici,
questo numero del nostro e-magazine è un po’ speciale perché celebra un nuovo successo del
Leone: la conquista del decimo titolo Costruttori nel Campionato Italiano Rally, che fa di Peugeot
il marchio estero più vittorioso nel CIR. Calcisticamente parlando, potremmo dire che abbiamo
fatto nostra la prima stella. Per una piacevole combinazione, anche Paolo Andreucci, il nostro
pilota ufficiale dal 2009, al termine di questa stagione sportiva ha festeggiato i trent’anni di
attività agonistica conquistando il suo decimo titolo tricolore, rafforzando la posizione di pilota più
vittorioso di sempre dei rally italiani.
E per rimanere sempre in campo sportivo su questo numero vi raccontiamo la storia della 305
V6 Sport. Avrebbe dovuto essere l’arma Peugeot nei rally internazionali, invece il suo progetto fu
fermato per far spazio a quello che avrebbe portato alla realizzazione della formidabile 205T16.
Una storia di successo è, invece, quella della 301, che 85 anni fa fu apripista di quella Serie 300
che avrebbe rivestito un ruolo determinante di quel successo del nostro Marchio che dagli anni
Trenta arriva fino all’attuale Nuova 308. E parlando di successo non possiamo non parlare della
Nuova 3008, “Auto dell’anno 2017”. Il SUV ci porterà alla scoperta dell’ormai poco trafficato Passo                      Carlo Leoni
                                                                                                          Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne
Dordona. Per secoli è stato il valico che ha consentito agli abitanti lombardi della Val Brembana
                                                                                                                      Groupe PSA Italia
di comunicare con quelli della Valtellina. Nella Grande Guerra fu parte terminale della cosiddetta
Linea Cadorna. Ma questo numero autunnale di eMotion Peugeot propone altri servizi: vi lasciamo
il piacere di scoprirli.

													Buona lettura!
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COVER
                                       MOTION
                        Dopo una stagione altamente
                    emozionante, Peugeot conquista
                    il decimo titolo nell’Italiano rally.
                       È il marchio estero più vincente
                                in questo campionato.

  TRICOLORE RALLY
  PRIMA STELLA
  PER IL LEONE
        1 . 6                                          1.3
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2002, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014,          lo della sua lunga storia di successi motoristici nel
         2015 ... dopo nove scudetti, alcuni dei quali con-       lontano 1894, quando una Tipo 5 tagliò il traguar-
         secutivi, Peugeot “cuce” ora sulla tuta la sua pri-      do per prima, ben 123 anni fa, alla Parigi-Rouen. I
         ma stella tricolore, rafforzando la sua posizione di     rally, in particolare, sono uno dei terreni di conqui-
         Marchio estero più vincente nella storia dei rally       sta preferiti di Peugeot nei tempi moderni, soprat-
         italiani.                                                tutto con i modelli della serie “2”.

         Otto degli ultimi allori sono stati conquistati gra-     La 205 ha vinto i titoli mondiali costruttori e piloti
         zie soprattutto al toscano Paolo Andreucci, il pilota    nel 1985-1986 ed è anche la vettura che ha rega-
         italiano più titolato, “navigato” dalla friulana Anna    lato al marchio il primo “assoluto” in una gara di
         Andreussi, e gli ultimi tre dalla formidabile 208 T16,   Campionato Italiano Rally, con Gianni Del Zoppo e
         degna erede della gloriosa 207 S2000 che ha mo-          Betty Tognana al Rally Città di Sassari, il 22 giugno
         nopolizzato il panorama del CIR dal 2008 al 2012.        1985, ad una media di oltre 140 km/h su terra!
                                                                  La 206, Campione del Mondo per tre anni consecu-
         Affermazioni che evidenziano l’impegno continuo          tivi, dal 2000 al 2002, ha vinto il primo scudetto tri-
         e vincente di Peugeot nel motorsport, un impegno         colore in Italia sempre nel 2002, con Renato Trava-
         fatto di passione ed emozione, di ricerca continua,      glia. La 207 Super 2000 capace di dominare cinque
         per evidenziare, nei test impegnativi quali sono i       campionati consecutivi, prima con Luca Rossetti e
         rally, la qualità, la robustezza, l’affidabilità delle   poi con Paolo Andreucci.
         sue vetture di produzione, di cui quelle da competi-
         zione ne sono l’estremizzazione.                         L’attuale protagonista, la Peugeot 208 T16, che ha
         Il DNA sportivo del Leone ha scritto il primo capito-    collezionato 16 vittorie complessive nel Tricolore

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che fanno parte di un totale generale nei vari cam-     la gara è stata annullata senza che venisse as-
         pionati nazionali e internazionali di quasi 150 vit-    segnato il giusto punteggio. Rally dell’Adriati-
         torie in quattro anni. Dieci titoli che portano una     co: prova difficile per noi, ma qualcosa abbiamo
         stella a posarsi su una Peugeot che ha scritto un       fatto in termini di sviluppo e così siamo riusciti
         altro bellissimo capitolo del motorsport tricolore.     a prendere punti importanti. Rally del Salento:
                                                                 come a Sanremo abbiamo fatto molto bene vin-
         Ma come è stata la stagione CIR 2017 del Leone?         cendo molte Prove Speciali. Lì abbiamo iniziato
         Chi meglio di Paolo Andreucci può sintetizzarla?        a capire di essere quelli da battere per il titolo.
         «Il Rally del Ciocco è per me la gara di casa. Sia-
         mo partiti con i soliti dubbi sulla competitività gli   «Rally di San Marino: ci siamo difesi in una gara
         avversari. Prima tappa vinta bene, a parte la rot-      rovinata dalle cattive condizioni della strada per
         tura della pop off nella prova spettacolo del ve-       aver fatto correre dei fuoristrada sulle strade del
         nerdì sera. Anche nella seconda siamo andati for-       rally. Abbiamo patito due forature ma in compen-
         te finché non si è rotto il motore. Rally di Saremo:    so abbiamo conquistato punti. Rally Roma Capi-
         siamo partiti in testa e ci siamo rimasti fino alla     tale: volevamo ottenere di più, ma qualcosa non
         fine. Ottima l’auto e le gomme in una gara dove il      è andato per il verso giusto. Abbiamo portato a
         meteo è cambiato nel corso delle prove speciali.        casa due terzi posti anche a causa della rottura di
         «Targa Florio: tanta tristezza per la perdita di        un leveraggio del cambio. Rally 2 Valli: abbiamo
         amici. In gara stavamo dominando sul bagnato,           messo in campo performance e affidabilità quan-
         vincendo le Speciali a 150 all’ora, segno di un’ot-     do servono. Peugeot, Pirelli e la squadra hanno
         tima stabilità della nostra 208 T16. Purtroppo          dato il massimo ed i risultati si sono visti».

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  Il nuovo veicolo di
  Peugeot dimostra
  che è possibile
  coniugare la
  mobilità 100%
  elettrica con le
  molteplici esigenze
  dell’attività
  quotidiane

  PARTNER TEPEE FULL ELECTRIC
  PER UNA LIBERTÀ SILENZIOSA
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Presentato in anteprima mondiale all’ultimo Sa-           Il suo spazio interno modulabile permette di
         lone di Ginevra, il nuovo Peugeot Partner Tepee           fare viaggiare comodamente cinque persone
         Full Electric propone le caratteristiche vincenti del     e di trasportare oggetti voluminosi con gran-
         veicolo multispazio per il tempo libero abbinate ai       de facilità grazie a: cinque sedili singoli con i
         vantaggi ed al piacere di guida dei veicoli elettrici.    tre della fila 2 estraibili, che liberano un pia-
                                                                   nale piatto; volume del bagagliaio che è tra i
         Partner Tepee Full Electric va incontro ad una            migliori della categoria e arriva a 544 litri con
         clientela sempre più numerosa che desidera con-           cinque persone a bordo e bagagli sotto la cap-
         ciliare la mobilità elettrica con le molteplici attivi-   pelliera e a 3.000 litri con due persone a bordo
         tà quotidiane, personali oppure miste, professio-         (estraendo i sedili della seconda fila); grande
         nali/personali.                                           portellone con il lunotto apribile che permette
                                                                   di caricare facilmente il bagagliaio in tutte le
         Con un’autonomia omologata di 170 chilome-                condizioni.
         tri, soddisfa gli utilizzi della stragrande maggio-
         ranza degli automobilisti europei che percorrono          Peugeot Partner Tepee Full Electric dispone di un
         quotidianamente in media meno di 60 chilometri.           grande touch-screen a colori da 7’’ perfettamente
         Peugeot Partner Tepee Full Electric allarga così il       integrato, al centro della plancia, sempre a porta-
         campo degli utilizzi del veicolo elettrico: fare car-     ta di mano e di sguardo. Permette di accedere al
         pooling in cinque e usare il veicolo per il tempo li-     computer di bordo, alla radio AM/FM, alla lettura
         bero con la famiglia, ad esempio, sono ora attività       dei file musicali da dispositivi mobili, all’impianto
         compatibili con la mobilità elettrica.                    viva voce e al navigatore.

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Inoltre, integra Bluetooth®, porta USB e presa          completa. Comprende, ad esempio: climatizzatore
         jack.                                                   manuale con precondizionamento termico preim-
                                                                 postabile; porta laterale destra e sinistra scorre-
         Il motore elettrico da 49 kW (67 CV) / 200 Nm           voli; regolatore e limitatore di velocità; retrovisori
         è abbinato a un riduttore monorapporto a presa          esterni regolabili elettricamente; sensori di par-
         permanente, per una guida dinamica e versatile          cheggio posteriori; volante regolabile in altezza e
         sin dalla partenza in tutte le fasi di accelerazione.   profondità; Pack Look (paraurti, maniglie porte e
         Peugeot Partner Tepee Full Electric è disponibile       modanature laterali in tinta carrozzeria, contorno
         nell’allestimento Active che offre una dotazione        calandra cromato).

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                                                                                MOTION

 BOXER TRASPORTATORE
 DI “FIDUCIA” DI GALBANI
 Sulle strade italiane hanno iniziato a viaggiare Boxer dalla curiosa livrea.
 Sono quelli della flotta della storica azienda Galbani.
Peugeot ha conquistato la “fiducia” di Galbani. La          su due file di scaffalature poste sulla paratia anterio-
           storica azienda casearia, famosa per lo slogan “Gal-        re. Tutte le scaffalature sono in alluminio, pieghevo-
           bani vuol dire fiducia”, ha infatti inserito nella pro-     li e regolabili in altezza. Completano l’allestimento
           pria flotta di oltre 1200 veicoli un centinaio di veicoli   del Boxer – Galbani la fascia paracolpi perimetrale
           di Groupe PSA e ben 33 Boxer. Questi ultimi, nel            in alluminio anodizzato, i passaruota interni in ac-
           caratteristico colore giallo, non passeranno di certo       ciaio inox, la plafoniera interna a Led con sensore di
           inosservati. La decorazione della fiancata, infatti, è      presenza e gli utilissimi sensori di parcheggio poste-
           stata studiata per offrire il piacevole effetto ottico di   riori.
           un furgoncino Galbani anni Cinquanta affiancato al
           moderno Peugeot Boxer.                                      Boxer, il “Fregoli” dei commerciali
                                                                       Nella sua lunga presenza nel mercato dei veicoli
           Il commerciale del Leone destinato a Galbani è stato        industriali, iniziata nel 1950, Peugeot ha prodotto
           allestito dallo specialista AC Plast Robbiese che sul       circa due milioni di furgoni. Due terzi di questi sono
           pianale cabinato del Boxer, con lunghezza L2 (5358          quel Boxer che, proposto in quattro generazioni dal
           mm) e motore BlueHDi 160, ha collocato una cella            1994 ad oggi, si è imposto per l’ampia fruibilità e le
           isotermica con pavimento in alluminio antiscivolo           infinite trasformazioni possibili. Benché ripropon-
           a norma ATP- IR, accessibile tramite la tripla porta        ga un nome storico, il Boxer attuale, presentato nel
           posteriore con apertura 90°/270° con predellino di          2014, è stato progettato per entrare in una nuova
           risalita ribaltabile e tramite una laterale, sempre con     era e soddisfare i molteplici utilizzi di una cliente-
           predellino di risalita ribaltabile, in questo caso anche    la professionale con esigenze elevate in materia di
           ripiegabile. Lo stivaggio dei prodotti all’interno della    qualità, costi di utilizzo ed efficacia nel quotidiano,
           cella, refrigerato tramite un frigorifero Zanotti SFZ       mantenendo intatte le caratteristiche che ne hanno
           238 con funzionamento strada/rete, avviene su tre           decretato il successo ultraventennale: praticità, ro-
           file di scaffalature sistemate su entrambi i fianchi, e     bustezza, affidabilità.

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Il tutto con un design valorizzante che integra i codici
           stilistici del Marchio, ovviamente adattati al mondo
           del veicolo commerciale, e con una vasta gamma di
           equipaggiamenti di aiuto alla guida e di sicurezza,
           moderni e tecnologici, mutuati dalla gamma auto-
           mobilistica del Marchio.

           Il Peugeot Boxer propone una gamma di versioni
           che soddisfa tutti gli utilizzi e a tutte le professioni.
           Sulla base di tre passi diversi (3 m, 3,45 m e 4,04 m),
           le versioni furgoni lamierati e vetrati si articolano in
           quattro lunghezze (L1, L2, L3 e L4) e tre altezze (H1,
           H2 e H3), per un totale di 8 versioni che vanno da 8
           a 17 m3. Il Boxer è disponibile anche in altre versioni
           per soddisfare alcune esigenze specifiche dei profes-
           sionisti: cabina approfondita a sette posti; pianale
           semplice a tre posti o doppia cabina a sette posti;
           basi per trasformazioni su telaio singolo o doppia
           cabina. Infine, per il trasporto di persone, completa-
           no la gamma alcune versioni Combi in configurazio-
           ne da cinque a nove posti.

           Unica la motorizzazione diesel (BlueHDi), proposta
           con 3 livelli di potenza: 110 CV e 300 Nm; 130 CV e
           340 Nm; 160 CV e 350 Nm. Sono tutti abbinati a un
MOTION     cambio manuale a 6 marce
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FOCUS
                                                   MOTION

  85 CANDELINE   In un’Europa in grave
                 depressione economica,
  PER LA NONNA   nel 1932 Peugeot ebbe il

  DELLA 308      coraggio combattere la crisi
                 presentando una vettura
                 innovativa.

                                     La 301 CR Cabriolet del 1934
Ottantacinque anni venne alla luce la 301, nonna        Con questo modello il Marchio tornò a proporre una
         dell’attuale Peugeot 308. Era nata in un giorno di      vettura di classe media con cilindrata attorno ad un
         marzo di un 1932 carico di nubi tempestose.             litro e mezzo, un po’ com’è oggi la Nuova 308.

         In Germania le elezioni avevano portato alla ri-        Nella gamma del Leone, la 301, vettura piuttosto
         balta un violento agitatore politico, Adolf Hitler,     elegante a ruote anteriori indipendenti, si posizio-
         che prometteva di vendicare il Paese dall’umilia-       nava subito sopra la 201. La prima versione fu la
         zione della sconfitta patita nella Grande Guerra;       301 C prodotta tra il marzo 1932 e l’agosto 1933
         in Europa la classe lavoratrice soffriva pesante-       come berlina, limousine, coupé, cabriolet e road-
         mente dei contraccolpi di quella Grande Depres-         ster. Riscosse subito un buon successo, con quasi
         sione che, originata negli Stati Uniti dal crollo di    21 mila unità vendute nel giro di poco più di un
         Wall Street del ‘29, stava travolgendo come uno         anno di presenza sul mercato.
         tsunami l’economia mondiale.
                                                                 Grazie alla sua versatilità, la 301 fu in seguito pro-
         Molte industrie del Vecchio Continente erano            posta anche come Familiale (l’antesignana delle
         state costrette a chiudere i battenti, altre a ridur-   moderne station wagon) a più posti, come veicolo
         re drasticamente la produzione. Controcorrente,         commerciale e perfino come vero e proprio auto-
         Peugeot scelse di combattere la crisi continuando       carro (301 T). Nel settembre del 1934 fu lanciata
         ad investire in ciò che credeva. Così, nel fatidico     la 301 D, sicuramente la 301 più originale, gra-
         1932, lanciò la 301, apripista di quella Serie 300      zie alla carrozzeria molto arrotondata e profilata
         che avrebbe rivestito un ruolo determinante nel         e con i fari anteriori molto ravvicinati tra loro al
         suo successo dei decenni successivi.                    centro del muso.

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Per concludere ecco alcune curiosità su questo        (familiare, commerciale), 301 CR (berlina, berli-
         modello. Nel 1933, all’autodromo di Miramas, il       na aerodinamica, coupé, coupé apribile, roadster,
         primo costruito in terra di Francia, una 301 bat-     coupé golf, coupé golf apribile), 301 LR (familiare,
         té il record internazionale delle 24 ore, a 110,417   berlina aerodinamica, coupé aerodinamico, taxi),
         km/h di media.                                        301 T (furgone, pick up), 301 L (limousine com-
                                                               merciale), 301 D (berlina, limousine, coupé, coupé
         La Peugeot 301 fu prodotta in 70.497 esemplari        apribile, berlina commerciale).
         dal marzo 1932 al settembre 1936 nelle versio-
         ni 301 C (limousine, limousine passo lungo, berli-    Durante l’intero arco di produzione, la 301 adottò
         na, berlina aerodinamica, coupé, coupé apribile,      un unico propulsore per tutte le versioni: un 4 ci-
         roadster, coupé golf, coupé golf apribile), 301 M     lindri di 1465 cc che erogava 35 CV a 4000 giri/m.

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                                                                                              Peugeot 301 T
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                                                                                            MOTION

  PAOLO ANDREUCCI
  TRENT’ANNI DA PROTAGONISTA

  È il pilota italiano più titolato, sia per campionati vinti sia per numero di vittorie.
  E non è ancora sazio, perché all’inizio di ogni anno si prefigge nuovi obiettivi.
A 52 anni Paolo Andreucci entra nella storia del ral-      esce a far suo il primo titolo tricolore. Alcuni amici
             lismo italiano. È il primo pilota a cucirsi idealmen-      gli fanno conoscere la giovane Anna Andreussi, pro-
             te sulla tuta quella stella che nel calcio evidenzia la    messa dello sci nazionale bloccata da un incidente.
             conquista di dieci scudetti. Nato a Castelnuovo Gar-       Colpo di fulmine? «Non subito. Ero alla ricerca di un
             fagnana, in provincia di Lucca, il 21 aprile 1965, Pa-     nuovo copilota ed Anna, benché non avesse nessu-
             olo inizia a scorrazzare di nascosto con l’auto di sua     na esperienza di motori, possedeva le caratteristiche
             mamma per le stradine della Garfagnana. Il padre           che cercavo: un’ottima esperienza con il cronometro
             Piero Leonardo Andreucci scopre per caso il segreto        e la statura. Era piccola e soprattutto pesava poco.
             vedendolo sfrecciare vicino casa e la leggenda vuole       Nelle macchine da corsa ogni chilo in meno è un
             che abbia esclamato sconsolato: «Ma che si mette a         vantaggio in più», spiega un fintamente disincanta-
             fare quel matto del mi figliolo».                          to Andreucci. Sì, perché con Anna presto farà coppia
             Il debutto agonistico è al Rally del Ciocco del 1987.      anche nella vita … ma questa è un’altra storia.
             Se lo cercate tra gli iscritti di quella prova, vedrete    Quello che qui interessa è che la coppia Andreucci –
             che figurava come navigatore. In realtà è lui a gui-       Andreussi inizia a funzionare alla perfezione anche
             dare per tutta la gara, o almeno fino al ritiro sotto il   nei rally tanto da conquistare il Cir nel 2003 e nel
             diluvio, quando è terzo assoluto.                          2006, dopo averlo sfiorato altre volte.
             Come si dice, il dado è tratto ed Andreucci decide         Nel 2009 Paolo Andreucci inizia il suo lungo e pro-
             l’anno seguente di fare le cose seriamente prenden-        ficuo rapporto con Peugeot. Al volante di una 207
             do parte ad un importante trofeo promozionale: a           S2000 ufficiale il toscano vince il Rally dell’Adriati-
             fine stagione è secondo. Successivamente, presa            co, il Rally di San Marino ed il Costa Smeralda. A
             coscienza delle proprie capacità, corre con vetture di     fine stagione è Campione italiano per la terza volta,
             Case che vanno per la maggiore, vincendo più volte         mentre a Peugeot va il titolo riservato ai Costruttori.
             il titolo nazionale delle 2 ruote motrici.                 Nel campionato 2010 Andreucci, sempre insieme
             La svolta nella sua vita arriva nel 2001 quando ri-        alla Peugeot, parte con la campagna di difesa del

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titolo tricolore vincendo subito il Mille Miglia. A fine   prove del calendario CIR e a fine stagione è campio-
             anno, delle otto gare valide ne vince quattro e si         ne italiano per l’ottava volta.
             laurea Campione Italiano Rally per la quinta volta,        Nel 2015 il pilota garfagnino e la 208 T16 sono pro-
             come il suo amico e “maestro” Dario Cerrato.               tagonisti di un’ennesima stagione esaltante, vincen-
             Nella stagione 2011 Andreucci, sempre affiancato           do quattro delle otto gare dell’Italiano rally (Sanre-
             da Anna Andreussi, inizia la terza stagione al volante     mo, Targa Florio, San Marino, Friuli) e partecipando
             della Peugeot 207 S2000, stagione che il garfagnino        al Rally d’Italia - Sardegna, prova del Mondiale Ral-
             domina vincendo tutte le prime sei gare disputate,         ly, dove conquistano un eccellente ottavo posto as-
             risultati che lo portano ad aggiudicarsi per la sesta      soluto, secondo della categoria WRC2.
             volta il titolo assoluto del Campionato Italiano Rally     Con la vittoria del campionato 2015 Paolo Andreuc-
             con due gare d’anticipo.                                   ci porta a nove gli scudetti tricolore conquistati, oltre
             Il 2012, ultimo anno agonistico completo della 207         ad aver vinto in carriera 48 gare del Tricolore e a de-
             S2000, vale per Paolo Andreucci un altro trionfo nel       tenere il record di successi (dieci) nella Targa Florio e
             Tricolore Rally. Nel 2013 Paolo Andreucci si dedica        Costa Smeralda (sette), cioè nelle gare simbolo del
             al collaudo e alla messa a punto in gara della 208         panorama nazionale.
             R2 destinata alla clientela sportiva del Marchio. E,       Dopo un 2016 interlocutorio, nel 2017 il duo An-
             tanto per non perdere l’abitudine, a fine stagione         dreucci – Andreussi ritorna prepotentemente alla ri-
             conquista la Coppa Aci/Csai CIR R2 ed è vicecam-           balta conquistando il decimo alloro tricolore, grazie
             pione italiano.                                            alle vittorie al Salento e al Sanremo e ad una serie di
             Nel 2014 Paolo Andreucci porta al debutto interna-         podi, a dimostrazione della competitività ed affida-
             zionale la 208 T16, vettura al cui sviluppo ha contri-     bilità della loro 208 T16.
             buito presso Peugeot Sport. Vince quattro delle otto

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  Per secoli è stato il passo che ha
  consentito agli abitanti della Val
  Brembana di comunicare con quelli
  della Valtellina. Ora merita di essere
  riscoperto per la bellezza della natura
  e per i resti di una storia di cent’anni fa.

  PASSO DORDONA
  VIAGGIO TRA STORIA E NATURA
Gran bella cosa la viabilità moderna. I nuovi trac-     Il tratto più interessante è quello in salita, che per
          ciati portano a destinazione con un risparmio di        il tipo di fondo conviene affrontare con una vettu-
          ore rispetto un tempo. Certo, qualcosa si perde nel     ra come la Peugeot 3008. Si tratta, infatti, di uno
          viaggio, magari quel “qualcosa” che avrebbe reso        sterrato agropastorale che in appena 3,7 chilome-
          più interessante, anche se più lento, il viaggio.       tri porta da 1500 metri d’altitudine ad oltre 2000
                                                                  metri, con uno “strappo” di ben 500 metri, in un
          Un esempio è rappresentato dall’accesso alla Val-       paesaggio maestoso, immerso nei monti che divi-
          tellina e alle sue località turistiche. Per i lombar-   dono la Val Brembana dalla Valtellina.
          di, ed i milanesi in particolare, è stato per decen-
          ni un incubo, stato segnato da code interminabili.      Si tratta di una carrareccia privata gestita dal Co-
          Da qualche anno non è più così: lavori in galleria      mune di Foppolo che chiede ai veicoli che inten-
          hanno ridotto notevolmente tempo di percorren-          dono affrontarla un piccolo contributo da pagare
          za e nevrosi di guida.                                  presso il locale Ufficio del Turismo.

          Ormai ben pochi lasciano la strada maestra per          L’emozione che si prova in questa salita vale l’o-
          riscoprire le vecchie vie che per secoli hanno rap-     bolo sborsato: si viaggia tra sorgenti, cascatelle,
          presentato le arterie vitali tra una valle e l’altra.   rivoli d’acqua che scendono dalla montagna. Su-
          Come la carrareccia in terra battuta e sassi che da     perato il rifugio Casera, unico posto di ristoro di
          Foppolo (Bergamo) sale al Passo Dordona, per poi        questa escursione, si raggiunge il Passo Dordona:
          scendere dolcemente ed incrociare il fiume Adda e       di fronte si abbraccia con lo sguardo la Val Madre,
          la SS38, la strada che porta alla Valtellina, in pro-   in fondo alla quale troneggia il Monte Disgrazia
          vincia di Sondrio                                       (3678 metri).

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Proprio sul passo troviamo, oltre a qualche resto        fu presidiata da tre battaglioni della Milizia terri-
          di altre fortificazioni, un cunicolo scavato nella       toriale, dalle compagnie alpine Morbegno, Tira-
          roccia, che conduce ad un osservatorio dal quale         no, Edolo e Vestone e da quattro drappelli di Al-
          si domina buona parte della Val Madre. Queste            pini sciatori della Regia Guardia di Finanza. Dopo
          fortificazioni furono costruite fra il 1916 ed i primi   la drammatica ritirata conseguente alla disfatta
          mesi del 1917 dalla milizia territoriale, costituita     di Caporetto gran parte di questi reparti fu invia-
          in gran parte da soldati reclutati sul posto o, più      ta al fronte, perché la Linea aveva assunto un’im-
          raramente, su base regionale.                            portanza strategica minore, di fronte alla minac-
          È la parte terminale di quella sorta di linea Magi-      cia prioritaria di uno sfondamento della linea del
          not italiana nota oggi come “Linea Cadorna”. Si          fronte che si era stabilizzata sul Piave.
          trattava di un complesso sistema di fortificazioni       Una volta scollinati, si scende verso Fusine (Son-
          costruito lungo il confine italo-svizzero tra l’estate   drio) e poi verso il piano e l’Adda attraverso la Val
          del 1915 e la primavera del 1918, durante il primo       Madre, un tempo importante le per le sue minie-
          conflitto mondiale, nel momento in cui si ebbe ti-       re di ferro. Così la descriveva Fabio Besta nella
          more che, penetrando dai valichi alpini delle Alpi       sua “Guida alla Valtellina” del 1884: “... Una stra-
          centrali svizzere, le truppe austro-tedesche po-         da mulattiera sale erta ad andirivieni per le selve
          tessero in breve tempo raggiungere ed occupare           che sovrastano Fusine, e giunta presso al termine
          i centri nevralgici industriali ed economici del no-     della regione del castano, entra nella valle, lungo
          stro paese, sfruttando le simpatie germanofile dei       il versante orientale, che scende dirupato fino al
          vertici militari svizzeri.                               Madrasco, e guida al villaggio e alla chiesa di Val
          La parte orobica della Linea Cadorna, di cui fanno       madre (1175 m.), a due ore da Fusine. Presso il
          parte i resti delle fortificazioni al Passo Dordona,     parroco si può trovare modesto vitto e alloggio.

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Qui la valle è ridente e si conserva tale fino al suo    cammino, vi ha un laghetto che va asciugandosi,
          termine. La via, purtroppo sempre ingombra di            e lo sguardo si spazia in larghi orizzonti. Questa
          ciottoli, traversa prati da prima, poi una fiorente      di Val Madre è per avventura la via più breve e più
          foresta di pini. A un’ora e tre quarti dalla Chiesa      commoda fra quelle che congiungono i Branzi e
          s’incontrano sulla via, in mezzo al bosco e in po-       Foppolo alla Valtellina media, ed è certamente la
          sizione veramente pittoresca, i ruderi delle fornaci     più battuta”.
          di ferro (1300 m.) che hanno cessato di essere at-
          tive al principio di questo secolo.; una mezzora più     SUV 3008, per le strade impossibili
          in là appaiono altri ruderi di forni più antichi (1400   Abbiamo accennato all’inizio che per questa espe-
          m.). I minerali di ferro che alimentavano si scava-      rienza al Passo Dordona conviene essere al vo-
          vano in alto sul contrafforte che divide Val Madre       lante del SUV 3008 – Car of the year 2017 - con
          da Val Cervia. Poi la strada passa sulla sponda si-      cui si possono affrontare in sicurezza tracciati che
          nistra del Madrasco e sale, sempre attraverso bo-        sembrano prerogative dei classici fuoristrada 4x4.
          schi, il versante occidentale fino ai pascoli e alle     Oltre che dei muli.
          baite di Dordona. Da queste baite salendo a de-          Questo SUV di Peugeot affronta, infatti, ogni diffi-
          stra il monte si raggiunge in breve il passo che         coltà del tracciato grazie alla motricità potenziata
          guida alle baite di Dordona in Val Tartano); giran-      assicurata all’Advanced Grip Control®, che benefi-
          do invece il sommo della valle a sinistra si arriva      cia di importanti caratteristiche: motricità ottimiz-
          al passo di Dordona o di Val Madre (2020 m.), dal        zata con cinque modalità di aderenza (Normale,
          quale in un’ora si scende direttamente a Foppo-          Neve, Fango, Sabbia, ESP OFF) gestite tramite il
          lo (1530 m.)… Al di là del passo, il quale è lonta-      selettore posizionato sulla consolle centrale; cer-
          no dalla chiesa di Val Madre non più di tre ore di       chi e pneumatici specifici 18’’ All Seasons

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M+S (Mud & Snow); Hill Assist Descent Control          ta tra stile, comfort e comportamento strada-
          (HADC), una funzione innovativa di assistenza in       le. Lo spettacolare Peugeot i-Cockpit® di ultima
          discesa che permette di controllare perfettamente      generazione reinventa il posto di guida. Propo-
          e in tutta sicurezza la traiettoria della 3008 anche   ne un’esperienza di guida ancora più intuitiva e
          in presenza di forti pendenze e fondo scivoloso,       amplificata grazie anche al volante compatto, al
          condizione in cui, altrimenti, chiunque si trovereb-   quadro strumenti digitale in posizione rialzata
          be in difficoltà.                                      (head-up digital display) da 12,3’’ ed al touch-
          Grazie all’Advanced Grip Control®, il guidatore e      screen centrale capacitivo con cui si gestiscono
          i suoi passeggeri devono solamente godersi lo          le principali funzioni dell’auto, passando da una
          spettacolo mozzafiato del mondo che li circonda,       sezione del menù all’altro attraverso i toggle
          ome quello che si gode dal Passo Dordona.              switch, tasti in stile pianoforte molto belli e pia-
          SUV 3008, inoltre, propone una sintesi inedi-          cevoli da azionare.

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  PEUGEOT SERIE 3
  LA SPORTIVITÀ
  DI IERI E DI OGGI
  Storicamente la serie 3
  ha rappresentato il cuore
  pulsante della sportività
  del Leone. Come hanno
  dimostrato le vetture
  esposte al Salone Auto
  Moto d’epoca di Padova.

                              Molti l’hanno definita “il brutto anatroccolo”, ma la 309 è stata per Peugeot
                              un grande successo commerciale, anche sportivo nella versione GTI.
Il tempismo, con cui il Leone si è presentato al Sa-   Con le loro forme squadrate, la 305 V6 Sport e 309
          lone Auto Moto d’Epoca di Padova è stato perfetto.     GTI rispecchiano l’approccio di un’epoca non tanto
          Earno trascorsi pochi giorni dalla vittoria numero     lontana, ma così diversa dal gusto contemporaneo
          10 nel Campionato Italiano Rally, e nell’aria c’era    che vuole le berline filanti e seducenti. Eppure la
          voglia di festeggiare un traguardo così prestigioso.   tecnologia non mancava, come dimostrano il padi-
          Il completamento ideale, nel carnet di una squa-       glione e le parti mobili in alluminio e leggero mate-
          dra che ha un portabandiera del calibro di Paolo       riale sintetico sulla 305. Una esigenza di leggerez-
          Andreucci: elementi che hanno spinto Peugeot ad        za, controbilanciata da un potente motore 2.5 sei
          indossare la maglia della sportività anche a Pa-       cilindri a V 24 valvole, che sommato alla carrozze-
          dova.                                                  ria puntava ad un obiettivo iniziale di 900 kg per un
          La scelta delle vetture esposte non è stata quindi     fondamentale rapporto peso potenza.
          casuale, e ruotava intorno alla Serie 3 che ave-       Il progetto di questa vettura fu fermato nel 1981
          va il compito di rappresentare le berline compatte     dall’allora capo del reparto corse, quel Jean Todt
          nella gamma del Leone. Proprio sulla 309 GTI si        che decise di puntare gli investimenti su 205, di-
          sono formati piloti come il campione di casa Pao-      ventato poi l’asso nella manica per gli eccellenti
          lo Andreucci.                                          risultati sportivi di Peugeot con la 205 turbo 16.
          Giulio Marc D’Alberton, responsabile comunica-         La seconda Serie 3 presente sullo stand di Padova,
          zione Peugeot, ha illustrato a Padova i collega-       è una 309 GTI del 1987, completamente origina-
          menti tra le vetture esposte, in uno stand che con     le e conservata con una passione che rispecchia
          la sua scenografia rimanda al Museo Peugeot di         l’affetto degli unici proprietari milanesi per il Leo-
          Sochaux, ricordando che la storia da sempre rap-       ne. Le due vetture, in maniera diversa ma non per
          presenta un valore per il Marchio.                     questo meno affine, aprono la strada alla propo

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sta contemporanea di nuova 308 GTi by Peugeot           primario nel mondo delle competizioni, comprese
          Sport, che con la sua grintosa livrea scelta per lo     quelle di carattere amatoriale. Come dimostra il
          stand di Padova segna uno stacco netto con lo stile     calendario riservato alla 308 Racing Cup, giunta
          delle epoche precedenti. Rimane però in eviden-         per questo 2017 alla chiusura sul circuito di Mon-
          za la costanza di Peugeot nel perseguire un ruolo       za lo scorso ottobre.

            La 305 V6 Sport avrebbe dovuto essere l’arma Peugeot nei rally. Invece il suo progetto fu fermato per dar
MOTION      spazio a quello che avrebbe portato alla realizzazione della formidabile 205 T16.
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La 308 GTi by Peugeot Sport rappresenta la nuova punta di diamante della sportività Peugeot declinata
          nelle vetture di serie. Offre sensazioni di guida estreme ma non per questo limitanti nell’uso quotidiano.

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Il posto di guida della 309 GTI.

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                                                                                 MOTION

   DAMIANO DE TOMMASO
   PILOTA UFFICIALE R2 NEL 2018
                    È Damiano De Tommaso, varesino ventunenne, il vincitore del Peuge-
                    ot Competition TOP 208 di quest’anno, trofeo promozionale, giunto
                    alla 38esima edizione, che metteva in palio un posto da pilota ufficiale
                    Junior di Peugeot Sport Italia a bordo di 208 R2 nel 2018. Un premio
                    davvero eccezionale che è stato inseguito da molti piloti in questa sta-
                    gione. Arrivato per tre volte su cinque davanti a tutti i rivali - numerosi
                    e per lo più di grandi doti sia velocistiche sia tattiche, nonostante si
                    trattasse di giovani Under 25 – Damiano De Tommaso ha dimostrato
                    la sua competitività sull’asfalto e sullo sterrato. Affiancato alternativa-
                    mente da due fra i più accreditati navigatori delle ultime generazioni
                    come Michele Ferrara e Paolo Rocca, De Tommaso in questa, che era la
                    sua prima stagione completa nel CIR, ha messo a frutto il suo talento e
                    i suoi pochi ma significativi anni di attività agonistica. Ed è stato anche
                    il solo ad aver anche ottenuto una vittoria assoluta nel Tricolore Junior
                    con la 208 R2 curata dal Power Car Team.
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                                                                                MOTION

   L A TIPO 3 DI ROSSI TORNA
   A FAR SENTIRE L A SUA VOCE
                    Dopo circa 10 anni di esposizione statica presso il Museo dell’Automo-
                    bile di Torino, la Peugeot Tipo 3 numero 25, prima auto a circolare in
                    Italia, ha riacceso nuovamente l’interesse della famiglia Rossi di Schio.
                    L’ingegner Alessandro e l’amico Giannotto Cattaneo si sono dimostrati
                    interessati a ricostruire anche la parte meccanica, dedicando tempo,
                    passione e denaro. Un anno di lavoro per studiare il funzionamento di
                    un motore con accensione a bruleurs, carburatore ad aspirazione ed
                    altre ingenuità tecnologiche. Molte ore a smontare, studiare, ricercare
                    pezzi mancanti, come la pompa d’acqua di fine 1800 trovata in Francia,
                    fortunosamente. Una data storica però ha coronato il grande sogno: il
                    motore della prima auto a circolare in Italia ha ripreso a funzionare per
                    pochi minuti perché mancava ancora il raffreddamento e l’alimentazio-
                    ne del serbatoio. I lavori continuano!
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                                                                                   MOTION

   GROUPE PSA L ANCIA IN ITALIA FREE2MOVE LEASE

                   Groupe PSA lancia la propria sfida nel settore del noleggio a lungo ter-
                   mine con Free2Move Lease, una proposta che unisce le competenze
                   del secondo Gruppo automotive europeo ed il know how di un opera-
                   tore del noleggio multimarca. La nascita del marchio Free2Move Lease
                   si inserisce all’interno di “Push To Pass”, il piano strategico di crescita
                   organica e redditizia di Groupe PSA che ha l’ambizione di diventare il
                   fornitore di servizi per la mobilità preferito dai clienti entro il 2030. Fre-
                   e2Move Lease risponde a una tendenza di mercato orientata sempre
                   più verso una mobilità che privilegia l’uso alla proprietà, analogamente
                   a quanto già evidenziato da altri settori economici.
                   In occasione del lancio di Free2Move Lease, Massimo Roserba, Diret-
                   tore Generale di Groupe Psa Italia, ha dichiarato: «La nostra società è
                   in profonda trasformazione. Il Cliente, da sempre al centro delle nostre
                   attività, richiede approcci sempre più innovativi che assecondino i suoi
                   nuovi stili di consumo e di fruizione della mobilità.
                   Per rispondere a questa nuova esigenza, all’interno del piano strategico
                   Push To Pass di Groupe Psa, è nato il brand Free2Move, che ingloba,
                   a livello mondiale, tutti i nostri servizi di mobilità. Tra questi, lanciamo
                   ora in Italia, Free2Move Lease, il marchio dedicato al noleggio lungo
                   termine multimarca rivolto a clienti privati ed aziendali».
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                                                                              MOTION

   DA GROUPE PSA E CHANGAN
   UN NUOVO PICK-UP DA 1 TONNELL ATA
                   A seguito dell’accordo quadro sottoscritto il 7 giugno scorso, ChangAn
                   Automobile e Groupe PSA hanno concordato lo sviluppo congiunto di
                   una nuova piattaforma destinata ai veicoli commerciali e lo studio di
                   un pick-up da una tonnellata, nella fabbrica di ChangAn a Ding Zhou.
                   Il nuovo veicolo sarà conforme alle normative più restrittive al mondo
                   e soddisferà le aspettative dei clienti con un design deciso e requisiti
                   di qualità e sostenibilità senza compromessi. Questo pick-up da una
                   tonnellata sarà inizialmente proposto sul mercato cinese e sui mercati
                   esteri di Groupe PSA. Il mercato dei veicoli commerciali ha rappresen-
                   tato nel 2016 14 milioni di veicoli nel mondo e il segmento dei pick-up
                   da una tonnellata il 18% di tale mercato, con un incremento annuo
                   del 5%.
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                                                                                 MOTION

   LOEB E L A 208 T16 PIKES PEAK STAR DELLE
   GRANDES HEURES AUTOMOBILES
                    Alla terza edizione delle Grandes Heures Automobiles, manifestazione
                    che si è disputata a fine settembre sul mitico circuito di Montlhery, gli
                    appassionati hanno assistito all’esibizione della 208 T16 Pikes Peak
                    guidata da Sébastien Loeb. Quattro anni fa 208 T16 Pikes Peak aveva
                    vinto la mitica corsa in salita, a Colorado Springs, negli Stati Uniti. Pi-
                    lotata da Sébastien Loeb, ha battuto il record della salita percorrendo
                    i venti chilometri di gara, che portano dai 2865 metri della partenza ai
                    4301 metri dell’arrivo, in appena 8 minuti e 13 secondi. Primato tuttora
                    imbattuto. Frutto del know-how degli ingegneri di Peugeot Sport, la
                    208 T16 Pikes Peak dispone di un motore V6 biturbo a benzina da 3,2
                    litri che sviluppa 875 cavalli a 7.800 g/min per un peso di 875 kg.
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   NEXT GEN APT FINALS:
   SMASH VINCENTE DEL LEONE
                Peugeot ha scritto un nuovo capitolo del suo lungo rapporto con il mondo del tennis
                ed in particolare con ATP, l’associazione mondiale che riunisce i tennisti professio-
                nisti. Dal 7 all’11 novembre il Leone è stato partner della prima edizione di Next
                Gen ATP Finals, che ha riportato a Milano il grande tennis per una sfida tra sette dei
                migliori tennisti dell’ATP World Tour 2017 under 1997 a cui si è aggiunto Gianluigi
                Quinzi, giovane talento azzurro iscritto come “wild card”. Al successo della manife-
                stazione - che ha richiamato all’interno dei padiglioni di FieraMilanoRho migliaia
                di appassionati che domenica hanno applaudito il trionfo del sud coreano Hyeon
                Chung, 59esimo del ranking ATP World Tour – ha contribuito attivamente il Leo-
                ne. Nei cinque giorni del programma il Marchio ha dedicato diverse iniziative: dallo
                Speed Service allestito nella Fans Zone in Fiera - dove molti giovani hanno messo
                alla prova la velocità della loro battuta al volo (volée) - ai due flash mob in Piazza
                Duomo ed in Piazza Castello (foto), trasformate in insoliti campi da tennis su cui si
                sono sfidati maestri di tennis arrivati a bordo di una Peugeot 3008, di una 5008 e
                di Traveller. Anteprima di Next Gen ATP Finals 2017 è stata la festosa Tennis Party
                Night di martedì 7 novembre, che ha visto la partecipazione di più di 200 ospiti e di
                personaggi famosi tra cui il brand ambassador di Peugeot Stefano Accorsi, Paolo
                Andreucci, pilota ufficiale di Peugeot Sport Italia, il tennista Stefanos Tsitsipas, la
                showgirl e blogger Federica Fontana, il conduttore televisivo e telecronista Massimo
                Caputi. Gli onori di casa sono stati fatti dal Direttore Generale di Groupe PSA Italia,
                Massimo Roserba, e da Salvatore Internullo, Direttore Brand di Peugeot Italia.
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      PEUGEOT eMOTION

              eMotion Peugeot
      e-magazine periodico di Peugeot Italia

                   Redazione
               Via Gallarate, 199
                  20151 Milano
             Telefono: 02 30703351

      Direttore Responsabile: Marco Freschi
         Direttore Editoriale: Bruno Brida
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