MOTION PEUGEOT - Passione Peugeot Auto ...
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MOTION EDITORIALE UNA STELLA PER PEUGEOT Cari amici, questo numero del nostro e-magazine è un po’ speciale perché celebra un nuovo successo del Leone: la conquista del decimo titolo Costruttori nel Campionato Italiano Rally, che fa di Peugeot il marchio estero più vittorioso nel CIR. Calcisticamente parlando, potremmo dire che abbiamo fatto nostra la prima stella. Per una piacevole combinazione, anche Paolo Andreucci, il nostro pilota ufficiale dal 2009, al termine di questa stagione sportiva ha festeggiato i trent’anni di attività agonistica conquistando il suo decimo titolo tricolore, rafforzando la posizione di pilota più vittorioso di sempre dei rally italiani. E per rimanere sempre in campo sportivo su questo numero vi raccontiamo la storia della 305 V6 Sport. Avrebbe dovuto essere l’arma Peugeot nei rally internazionali, invece il suo progetto fu fermato per far spazio a quello che avrebbe portato alla realizzazione della formidabile 205T16. Una storia di successo è, invece, quella della 301, che 85 anni fa fu apripista di quella Serie 300 che avrebbe rivestito un ruolo determinante di quel successo del nostro Marchio che dagli anni Trenta arriva fino all’attuale Nuova 308. E parlando di successo non possiamo non parlare della Nuova 3008, “Auto dell’anno 2017”. Il SUV ci porterà alla scoperta dell’ormai poco trafficato Passo Carlo Leoni Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Dordona. Per secoli è stato il valico che ha consentito agli abitanti lombardi della Val Brembana Groupe PSA Italia di comunicare con quelli della Valtellina. Nella Grande Guerra fu parte terminale della cosiddetta Linea Cadorna. Ma questo numero autunnale di eMotion Peugeot propone altri servizi: vi lasciamo il piacere di scoprirli. Buona lettura!
COVER MOTION Dopo una stagione altamente emozionante, Peugeot conquista il decimo titolo nell’Italiano rally. È il marchio estero più vincente in questo campionato. TRICOLORE RALLY PRIMA STELLA PER IL LEONE 1 . 6 1.3
2002, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, lo della sua lunga storia di successi motoristici nel 2015 ... dopo nove scudetti, alcuni dei quali con- lontano 1894, quando una Tipo 5 tagliò il traguar- secutivi, Peugeot “cuce” ora sulla tuta la sua pri- do per prima, ben 123 anni fa, alla Parigi-Rouen. I ma stella tricolore, rafforzando la sua posizione di rally, in particolare, sono uno dei terreni di conqui- Marchio estero più vincente nella storia dei rally sta preferiti di Peugeot nei tempi moderni, soprat- italiani. tutto con i modelli della serie “2”. Otto degli ultimi allori sono stati conquistati gra- La 205 ha vinto i titoli mondiali costruttori e piloti zie soprattutto al toscano Paolo Andreucci, il pilota nel 1985-1986 ed è anche la vettura che ha rega- italiano più titolato, “navigato” dalla friulana Anna lato al marchio il primo “assoluto” in una gara di Andreussi, e gli ultimi tre dalla formidabile 208 T16, Campionato Italiano Rally, con Gianni Del Zoppo e degna erede della gloriosa 207 S2000 che ha mo- Betty Tognana al Rally Città di Sassari, il 22 giugno nopolizzato il panorama del CIR dal 2008 al 2012. 1985, ad una media di oltre 140 km/h su terra! La 206, Campione del Mondo per tre anni consecu- Affermazioni che evidenziano l’impegno continuo tivi, dal 2000 al 2002, ha vinto il primo scudetto tri- e vincente di Peugeot nel motorsport, un impegno colore in Italia sempre nel 2002, con Renato Trava- fatto di passione ed emozione, di ricerca continua, glia. La 207 Super 2000 capace di dominare cinque per evidenziare, nei test impegnativi quali sono i campionati consecutivi, prima con Luca Rossetti e rally, la qualità, la robustezza, l’affidabilità delle poi con Paolo Andreucci. sue vetture di produzione, di cui quelle da competi- zione ne sono l’estremizzazione. L’attuale protagonista, la Peugeot 208 T16, che ha Il DNA sportivo del Leone ha scritto il primo capito- collezionato 16 vittorie complessive nel Tricolore MOTION COVER
che fanno parte di un totale generale nei vari cam- la gara è stata annullata senza che venisse as- pionati nazionali e internazionali di quasi 150 vit- segnato il giusto punteggio. Rally dell’Adriati- torie in quattro anni. Dieci titoli che portano una co: prova difficile per noi, ma qualcosa abbiamo stella a posarsi su una Peugeot che ha scritto un fatto in termini di sviluppo e così siamo riusciti altro bellissimo capitolo del motorsport tricolore. a prendere punti importanti. Rally del Salento: come a Sanremo abbiamo fatto molto bene vin- Ma come è stata la stagione CIR 2017 del Leone? cendo molte Prove Speciali. Lì abbiamo iniziato Chi meglio di Paolo Andreucci può sintetizzarla? a capire di essere quelli da battere per il titolo. «Il Rally del Ciocco è per me la gara di casa. Sia- mo partiti con i soliti dubbi sulla competitività gli «Rally di San Marino: ci siamo difesi in una gara avversari. Prima tappa vinta bene, a parte la rot- rovinata dalle cattive condizioni della strada per tura della pop off nella prova spettacolo del ve- aver fatto correre dei fuoristrada sulle strade del nerdì sera. Anche nella seconda siamo andati for- rally. Abbiamo patito due forature ma in compen- te finché non si è rotto il motore. Rally di Saremo: so abbiamo conquistato punti. Rally Roma Capi- siamo partiti in testa e ci siamo rimasti fino alla tale: volevamo ottenere di più, ma qualcosa non fine. Ottima l’auto e le gomme in una gara dove il è andato per il verso giusto. Abbiamo portato a meteo è cambiato nel corso delle prove speciali. casa due terzi posti anche a causa della rottura di «Targa Florio: tanta tristezza per la perdita di un leveraggio del cambio. Rally 2 Valli: abbiamo amici. In gara stavamo dominando sul bagnato, messo in campo performance e affidabilità quan- vincendo le Speciali a 150 all’ora, segno di un’ot- do servono. Peugeot, Pirelli e la squadra hanno tima stabilità della nostra 208 T16. Purtroppo dato il massimo ed i risultati si sono visti». MOTION COVER
TECH MOTION Il nuovo veicolo di Peugeot dimostra che è possibile coniugare la mobilità 100% elettrica con le molteplici esigenze dell’attività quotidiane PARTNER TEPEE FULL ELECTRIC PER UNA LIBERTÀ SILENZIOSA
Presentato in anteprima mondiale all’ultimo Sa- Il suo spazio interno modulabile permette di lone di Ginevra, il nuovo Peugeot Partner Tepee fare viaggiare comodamente cinque persone Full Electric propone le caratteristiche vincenti del e di trasportare oggetti voluminosi con gran- veicolo multispazio per il tempo libero abbinate ai de facilità grazie a: cinque sedili singoli con i vantaggi ed al piacere di guida dei veicoli elettrici. tre della fila 2 estraibili, che liberano un pia- nale piatto; volume del bagagliaio che è tra i Partner Tepee Full Electric va incontro ad una migliori della categoria e arriva a 544 litri con clientela sempre più numerosa che desidera con- cinque persone a bordo e bagagli sotto la cap- ciliare la mobilità elettrica con le molteplici attivi- pelliera e a 3.000 litri con due persone a bordo tà quotidiane, personali oppure miste, professio- (estraendo i sedili della seconda fila); grande nali/personali. portellone con il lunotto apribile che permette di caricare facilmente il bagagliaio in tutte le Con un’autonomia omologata di 170 chilome- condizioni. tri, soddisfa gli utilizzi della stragrande maggio- ranza degli automobilisti europei che percorrono Peugeot Partner Tepee Full Electric dispone di un quotidianamente in media meno di 60 chilometri. grande touch-screen a colori da 7’’ perfettamente Peugeot Partner Tepee Full Electric allarga così il integrato, al centro della plancia, sempre a porta- campo degli utilizzi del veicolo elettrico: fare car- ta di mano e di sguardo. Permette di accedere al pooling in cinque e usare il veicolo per il tempo li- computer di bordo, alla radio AM/FM, alla lettura bero con la famiglia, ad esempio, sono ora attività dei file musicali da dispositivi mobili, all’impianto compatibili con la mobilità elettrica. viva voce e al navigatore. MOTION TECH
Inoltre, integra Bluetooth®, porta USB e presa completa. Comprende, ad esempio: climatizzatore jack. manuale con precondizionamento termico preim- postabile; porta laterale destra e sinistra scorre- Il motore elettrico da 49 kW (67 CV) / 200 Nm voli; regolatore e limitatore di velocità; retrovisori è abbinato a un riduttore monorapporto a presa esterni regolabili elettricamente; sensori di par- permanente, per una guida dinamica e versatile cheggio posteriori; volante regolabile in altezza e sin dalla partenza in tutte le fasi di accelerazione. profondità; Pack Look (paraurti, maniglie porte e Peugeot Partner Tepee Full Electric è disponibile modanature laterali in tinta carrozzeria, contorno nell’allestimento Active che offre una dotazione calandra cromato). MOTION TECH
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BUSINESS MOTION BOXER TRASPORTATORE DI “FIDUCIA” DI GALBANI Sulle strade italiane hanno iniziato a viaggiare Boxer dalla curiosa livrea. Sono quelli della flotta della storica azienda Galbani.
Peugeot ha conquistato la “fiducia” di Galbani. La su due file di scaffalature poste sulla paratia anterio- storica azienda casearia, famosa per lo slogan “Gal- re. Tutte le scaffalature sono in alluminio, pieghevo- bani vuol dire fiducia”, ha infatti inserito nella pro- li e regolabili in altezza. Completano l’allestimento pria flotta di oltre 1200 veicoli un centinaio di veicoli del Boxer – Galbani la fascia paracolpi perimetrale di Groupe PSA e ben 33 Boxer. Questi ultimi, nel in alluminio anodizzato, i passaruota interni in ac- caratteristico colore giallo, non passeranno di certo ciaio inox, la plafoniera interna a Led con sensore di inosservati. La decorazione della fiancata, infatti, è presenza e gli utilissimi sensori di parcheggio poste- stata studiata per offrire il piacevole effetto ottico di riori. un furgoncino Galbani anni Cinquanta affiancato al moderno Peugeot Boxer. Boxer, il “Fregoli” dei commerciali Nella sua lunga presenza nel mercato dei veicoli Il commerciale del Leone destinato a Galbani è stato industriali, iniziata nel 1950, Peugeot ha prodotto allestito dallo specialista AC Plast Robbiese che sul circa due milioni di furgoni. Due terzi di questi sono pianale cabinato del Boxer, con lunghezza L2 (5358 quel Boxer che, proposto in quattro generazioni dal mm) e motore BlueHDi 160, ha collocato una cella 1994 ad oggi, si è imposto per l’ampia fruibilità e le isotermica con pavimento in alluminio antiscivolo infinite trasformazioni possibili. Benché ripropon- a norma ATP- IR, accessibile tramite la tripla porta ga un nome storico, il Boxer attuale, presentato nel posteriore con apertura 90°/270° con predellino di 2014, è stato progettato per entrare in una nuova risalita ribaltabile e tramite una laterale, sempre con era e soddisfare i molteplici utilizzi di una cliente- predellino di risalita ribaltabile, in questo caso anche la professionale con esigenze elevate in materia di ripiegabile. Lo stivaggio dei prodotti all’interno della qualità, costi di utilizzo ed efficacia nel quotidiano, cella, refrigerato tramite un frigorifero Zanotti SFZ mantenendo intatte le caratteristiche che ne hanno 238 con funzionamento strada/rete, avviene su tre decretato il successo ultraventennale: praticità, ro- file di scaffalature sistemate su entrambi i fianchi, e bustezza, affidabilità. MOTION BUSINESS
Il tutto con un design valorizzante che integra i codici stilistici del Marchio, ovviamente adattati al mondo del veicolo commerciale, e con una vasta gamma di equipaggiamenti di aiuto alla guida e di sicurezza, moderni e tecnologici, mutuati dalla gamma auto- mobilistica del Marchio. Il Peugeot Boxer propone una gamma di versioni che soddisfa tutti gli utilizzi e a tutte le professioni. Sulla base di tre passi diversi (3 m, 3,45 m e 4,04 m), le versioni furgoni lamierati e vetrati si articolano in quattro lunghezze (L1, L2, L3 e L4) e tre altezze (H1, H2 e H3), per un totale di 8 versioni che vanno da 8 a 17 m3. Il Boxer è disponibile anche in altre versioni per soddisfare alcune esigenze specifiche dei profes- sionisti: cabina approfondita a sette posti; pianale semplice a tre posti o doppia cabina a sette posti; basi per trasformazioni su telaio singolo o doppia cabina. Infine, per il trasporto di persone, completa- no la gamma alcune versioni Combi in configurazio- ne da cinque a nove posti. Unica la motorizzazione diesel (BlueHDi), proposta con 3 livelli di potenza: 110 CV e 300 Nm; 130 CV e 340 Nm; 160 CV e 350 Nm. Sono tutti abbinati a un MOTION cambio manuale a 6 marce BUSINESS
FOCUS MOTION 85 CANDELINE In un’Europa in grave depressione economica, PER LA NONNA nel 1932 Peugeot ebbe il DELLA 308 coraggio combattere la crisi presentando una vettura innovativa. La 301 CR Cabriolet del 1934
Ottantacinque anni venne alla luce la 301, nonna Con questo modello il Marchio tornò a proporre una dell’attuale Peugeot 308. Era nata in un giorno di vettura di classe media con cilindrata attorno ad un marzo di un 1932 carico di nubi tempestose. litro e mezzo, un po’ com’è oggi la Nuova 308. In Germania le elezioni avevano portato alla ri- Nella gamma del Leone, la 301, vettura piuttosto balta un violento agitatore politico, Adolf Hitler, elegante a ruote anteriori indipendenti, si posizio- che prometteva di vendicare il Paese dall’umilia- nava subito sopra la 201. La prima versione fu la zione della sconfitta patita nella Grande Guerra; 301 C prodotta tra il marzo 1932 e l’agosto 1933 in Europa la classe lavoratrice soffriva pesante- come berlina, limousine, coupé, cabriolet e road- mente dei contraccolpi di quella Grande Depres- ster. Riscosse subito un buon successo, con quasi sione che, originata negli Stati Uniti dal crollo di 21 mila unità vendute nel giro di poco più di un Wall Street del ‘29, stava travolgendo come uno anno di presenza sul mercato. tsunami l’economia mondiale. Grazie alla sua versatilità, la 301 fu in seguito pro- Molte industrie del Vecchio Continente erano posta anche come Familiale (l’antesignana delle state costrette a chiudere i battenti, altre a ridur- moderne station wagon) a più posti, come veicolo re drasticamente la produzione. Controcorrente, commerciale e perfino come vero e proprio auto- Peugeot scelse di combattere la crisi continuando carro (301 T). Nel settembre del 1934 fu lanciata ad investire in ciò che credeva. Così, nel fatidico la 301 D, sicuramente la 301 più originale, gra- 1932, lanciò la 301, apripista di quella Serie 300 zie alla carrozzeria molto arrotondata e profilata che avrebbe rivestito un ruolo determinante nel e con i fari anteriori molto ravvicinati tra loro al suo successo dei decenni successivi. centro del muso. MOTION FOCUS
Per concludere ecco alcune curiosità su questo (familiare, commerciale), 301 CR (berlina, berli- modello. Nel 1933, all’autodromo di Miramas, il na aerodinamica, coupé, coupé apribile, roadster, primo costruito in terra di Francia, una 301 bat- coupé golf, coupé golf apribile), 301 LR (familiare, té il record internazionale delle 24 ore, a 110,417 berlina aerodinamica, coupé aerodinamico, taxi), km/h di media. 301 T (furgone, pick up), 301 L (limousine com- merciale), 301 D (berlina, limousine, coupé, coupé La Peugeot 301 fu prodotta in 70.497 esemplari apribile, berlina commerciale). dal marzo 1932 al settembre 1936 nelle versio- ni 301 C (limousine, limousine passo lungo, berli- Durante l’intero arco di produzione, la 301 adottò na, berlina aerodinamica, coupé, coupé apribile, un unico propulsore per tutte le versioni: un 4 ci- roadster, coupé golf, coupé golf apribile), 301 M lindri di 1465 cc che erogava 35 CV a 4000 giri/m. MOTION FOCUS Peugeot 301 T
POR TR AIT MOTION PAOLO ANDREUCCI TRENT’ANNI DA PROTAGONISTA È il pilota italiano più titolato, sia per campionati vinti sia per numero di vittorie. E non è ancora sazio, perché all’inizio di ogni anno si prefigge nuovi obiettivi.
A 52 anni Paolo Andreucci entra nella storia del ral- esce a far suo il primo titolo tricolore. Alcuni amici lismo italiano. È il primo pilota a cucirsi idealmen- gli fanno conoscere la giovane Anna Andreussi, pro- te sulla tuta quella stella che nel calcio evidenzia la messa dello sci nazionale bloccata da un incidente. conquista di dieci scudetti. Nato a Castelnuovo Gar- Colpo di fulmine? «Non subito. Ero alla ricerca di un fagnana, in provincia di Lucca, il 21 aprile 1965, Pa- nuovo copilota ed Anna, benché non avesse nessu- olo inizia a scorrazzare di nascosto con l’auto di sua na esperienza di motori, possedeva le caratteristiche mamma per le stradine della Garfagnana. Il padre che cercavo: un’ottima esperienza con il cronometro Piero Leonardo Andreucci scopre per caso il segreto e la statura. Era piccola e soprattutto pesava poco. vedendolo sfrecciare vicino casa e la leggenda vuole Nelle macchine da corsa ogni chilo in meno è un che abbia esclamato sconsolato: «Ma che si mette a vantaggio in più», spiega un fintamente disincanta- fare quel matto del mi figliolo». to Andreucci. Sì, perché con Anna presto farà coppia Il debutto agonistico è al Rally del Ciocco del 1987. anche nella vita … ma questa è un’altra storia. Se lo cercate tra gli iscritti di quella prova, vedrete Quello che qui interessa è che la coppia Andreucci – che figurava come navigatore. In realtà è lui a gui- Andreussi inizia a funzionare alla perfezione anche dare per tutta la gara, o almeno fino al ritiro sotto il nei rally tanto da conquistare il Cir nel 2003 e nel diluvio, quando è terzo assoluto. 2006, dopo averlo sfiorato altre volte. Come si dice, il dado è tratto ed Andreucci decide Nel 2009 Paolo Andreucci inizia il suo lungo e pro- l’anno seguente di fare le cose seriamente prenden- ficuo rapporto con Peugeot. Al volante di una 207 do parte ad un importante trofeo promozionale: a S2000 ufficiale il toscano vince il Rally dell’Adriati- fine stagione è secondo. Successivamente, presa co, il Rally di San Marino ed il Costa Smeralda. A coscienza delle proprie capacità, corre con vetture di fine stagione è Campione italiano per la terza volta, Case che vanno per la maggiore, vincendo più volte mentre a Peugeot va il titolo riservato ai Costruttori. il titolo nazionale delle 2 ruote motrici. Nel campionato 2010 Andreucci, sempre insieme La svolta nella sua vita arriva nel 2001 quando ri- alla Peugeot, parte con la campagna di difesa del MOTION POR TR AIT
titolo tricolore vincendo subito il Mille Miglia. A fine prove del calendario CIR e a fine stagione è campio- anno, delle otto gare valide ne vince quattro e si ne italiano per l’ottava volta. laurea Campione Italiano Rally per la quinta volta, Nel 2015 il pilota garfagnino e la 208 T16 sono pro- come il suo amico e “maestro” Dario Cerrato. tagonisti di un’ennesima stagione esaltante, vincen- Nella stagione 2011 Andreucci, sempre affiancato do quattro delle otto gare dell’Italiano rally (Sanre- da Anna Andreussi, inizia la terza stagione al volante mo, Targa Florio, San Marino, Friuli) e partecipando della Peugeot 207 S2000, stagione che il garfagnino al Rally d’Italia - Sardegna, prova del Mondiale Ral- domina vincendo tutte le prime sei gare disputate, ly, dove conquistano un eccellente ottavo posto as- risultati che lo portano ad aggiudicarsi per la sesta soluto, secondo della categoria WRC2. volta il titolo assoluto del Campionato Italiano Rally Con la vittoria del campionato 2015 Paolo Andreuc- con due gare d’anticipo. ci porta a nove gli scudetti tricolore conquistati, oltre Il 2012, ultimo anno agonistico completo della 207 ad aver vinto in carriera 48 gare del Tricolore e a de- S2000, vale per Paolo Andreucci un altro trionfo nel tenere il record di successi (dieci) nella Targa Florio e Tricolore Rally. Nel 2013 Paolo Andreucci si dedica Costa Smeralda (sette), cioè nelle gare simbolo del al collaudo e alla messa a punto in gara della 208 panorama nazionale. R2 destinata alla clientela sportiva del Marchio. E, Dopo un 2016 interlocutorio, nel 2017 il duo An- tanto per non perdere l’abitudine, a fine stagione dreucci – Andreussi ritorna prepotentemente alla ri- conquista la Coppa Aci/Csai CIR R2 ed è vicecam- balta conquistando il decimo alloro tricolore, grazie pione italiano. alle vittorie al Salento e al Sanremo e ad una serie di Nel 2014 Paolo Andreucci porta al debutto interna- podi, a dimostrazione della competitività ed affida- zionale la 208 T16, vettura al cui sviluppo ha contri- bilità della loro 208 T16. buito presso Peugeot Sport. Vince quattro delle otto MOTION POR TR AIT
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TR AVEL MOTION Per secoli è stato il passo che ha consentito agli abitanti della Val Brembana di comunicare con quelli della Valtellina. Ora merita di essere riscoperto per la bellezza della natura e per i resti di una storia di cent’anni fa. PASSO DORDONA VIAGGIO TRA STORIA E NATURA
Gran bella cosa la viabilità moderna. I nuovi trac- Il tratto più interessante è quello in salita, che per ciati portano a destinazione con un risparmio di il tipo di fondo conviene affrontare con una vettu- ore rispetto un tempo. Certo, qualcosa si perde nel ra come la Peugeot 3008. Si tratta, infatti, di uno viaggio, magari quel “qualcosa” che avrebbe reso sterrato agropastorale che in appena 3,7 chilome- più interessante, anche se più lento, il viaggio. tri porta da 1500 metri d’altitudine ad oltre 2000 metri, con uno “strappo” di ben 500 metri, in un Un esempio è rappresentato dall’accesso alla Val- paesaggio maestoso, immerso nei monti che divi- tellina e alle sue località turistiche. Per i lombar- dono la Val Brembana dalla Valtellina. di, ed i milanesi in particolare, è stato per decen- ni un incubo, stato segnato da code interminabili. Si tratta di una carrareccia privata gestita dal Co- Da qualche anno non è più così: lavori in galleria mune di Foppolo che chiede ai veicoli che inten- hanno ridotto notevolmente tempo di percorren- dono affrontarla un piccolo contributo da pagare za e nevrosi di guida. presso il locale Ufficio del Turismo. Ormai ben pochi lasciano la strada maestra per L’emozione che si prova in questa salita vale l’o- riscoprire le vecchie vie che per secoli hanno rap- bolo sborsato: si viaggia tra sorgenti, cascatelle, presentato le arterie vitali tra una valle e l’altra. rivoli d’acqua che scendono dalla montagna. Su- Come la carrareccia in terra battuta e sassi che da perato il rifugio Casera, unico posto di ristoro di Foppolo (Bergamo) sale al Passo Dordona, per poi questa escursione, si raggiunge il Passo Dordona: scendere dolcemente ed incrociare il fiume Adda e di fronte si abbraccia con lo sguardo la Val Madre, la SS38, la strada che porta alla Valtellina, in pro- in fondo alla quale troneggia il Monte Disgrazia vincia di Sondrio (3678 metri). MOTION TR AVEL
Proprio sul passo troviamo, oltre a qualche resto fu presidiata da tre battaglioni della Milizia terri- di altre fortificazioni, un cunicolo scavato nella toriale, dalle compagnie alpine Morbegno, Tira- roccia, che conduce ad un osservatorio dal quale no, Edolo e Vestone e da quattro drappelli di Al- si domina buona parte della Val Madre. Queste pini sciatori della Regia Guardia di Finanza. Dopo fortificazioni furono costruite fra il 1916 ed i primi la drammatica ritirata conseguente alla disfatta mesi del 1917 dalla milizia territoriale, costituita di Caporetto gran parte di questi reparti fu invia- in gran parte da soldati reclutati sul posto o, più ta al fronte, perché la Linea aveva assunto un’im- raramente, su base regionale. portanza strategica minore, di fronte alla minac- È la parte terminale di quella sorta di linea Magi- cia prioritaria di uno sfondamento della linea del not italiana nota oggi come “Linea Cadorna”. Si fronte che si era stabilizzata sul Piave. trattava di un complesso sistema di fortificazioni Una volta scollinati, si scende verso Fusine (Son- costruito lungo il confine italo-svizzero tra l’estate drio) e poi verso il piano e l’Adda attraverso la Val del 1915 e la primavera del 1918, durante il primo Madre, un tempo importante le per le sue minie- conflitto mondiale, nel momento in cui si ebbe ti- re di ferro. Così la descriveva Fabio Besta nella more che, penetrando dai valichi alpini delle Alpi sua “Guida alla Valtellina” del 1884: “... Una stra- centrali svizzere, le truppe austro-tedesche po- da mulattiera sale erta ad andirivieni per le selve tessero in breve tempo raggiungere ed occupare che sovrastano Fusine, e giunta presso al termine i centri nevralgici industriali ed economici del no- della regione del castano, entra nella valle, lungo stro paese, sfruttando le simpatie germanofile dei il versante orientale, che scende dirupato fino al vertici militari svizzeri. Madrasco, e guida al villaggio e alla chiesa di Val La parte orobica della Linea Cadorna, di cui fanno madre (1175 m.), a due ore da Fusine. Presso il parte i resti delle fortificazioni al Passo Dordona, parroco si può trovare modesto vitto e alloggio. MOTION TR AVEL
Qui la valle è ridente e si conserva tale fino al suo cammino, vi ha un laghetto che va asciugandosi, termine. La via, purtroppo sempre ingombra di e lo sguardo si spazia in larghi orizzonti. Questa ciottoli, traversa prati da prima, poi una fiorente di Val Madre è per avventura la via più breve e più foresta di pini. A un’ora e tre quarti dalla Chiesa commoda fra quelle che congiungono i Branzi e s’incontrano sulla via, in mezzo al bosco e in po- Foppolo alla Valtellina media, ed è certamente la sizione veramente pittoresca, i ruderi delle fornaci più battuta”. di ferro (1300 m.) che hanno cessato di essere at- tive al principio di questo secolo.; una mezzora più SUV 3008, per le strade impossibili in là appaiono altri ruderi di forni più antichi (1400 Abbiamo accennato all’inizio che per questa espe- m.). I minerali di ferro che alimentavano si scava- rienza al Passo Dordona conviene essere al vo- vano in alto sul contrafforte che divide Val Madre lante del SUV 3008 – Car of the year 2017 - con da Val Cervia. Poi la strada passa sulla sponda si- cui si possono affrontare in sicurezza tracciati che nistra del Madrasco e sale, sempre attraverso bo- sembrano prerogative dei classici fuoristrada 4x4. schi, il versante occidentale fino ai pascoli e alle Oltre che dei muli. baite di Dordona. Da queste baite salendo a de- Questo SUV di Peugeot affronta, infatti, ogni diffi- stra il monte si raggiunge in breve il passo che coltà del tracciato grazie alla motricità potenziata guida alle baite di Dordona in Val Tartano); giran- assicurata all’Advanced Grip Control®, che benefi- do invece il sommo della valle a sinistra si arriva cia di importanti caratteristiche: motricità ottimiz- al passo di Dordona o di Val Madre (2020 m.), dal zata con cinque modalità di aderenza (Normale, quale in un’ora si scende direttamente a Foppo- Neve, Fango, Sabbia, ESP OFF) gestite tramite il lo (1530 m.)… Al di là del passo, il quale è lonta- selettore posizionato sulla consolle centrale; cer- no dalla chiesa di Val Madre non più di tre ore di chi e pneumatici specifici 18’’ All Seasons MOTION TR AVEL
M+S (Mud & Snow); Hill Assist Descent Control ta tra stile, comfort e comportamento strada- (HADC), una funzione innovativa di assistenza in le. Lo spettacolare Peugeot i-Cockpit® di ultima discesa che permette di controllare perfettamente generazione reinventa il posto di guida. Propo- e in tutta sicurezza la traiettoria della 3008 anche ne un’esperienza di guida ancora più intuitiva e in presenza di forti pendenze e fondo scivoloso, amplificata grazie anche al volante compatto, al condizione in cui, altrimenti, chiunque si trovereb- quadro strumenti digitale in posizione rialzata be in difficoltà. (head-up digital display) da 12,3’’ ed al touch- Grazie all’Advanced Grip Control®, il guidatore e screen centrale capacitivo con cui si gestiscono i suoi passeggeri devono solamente godersi lo le principali funzioni dell’auto, passando da una spettacolo mozzafiato del mondo che li circonda, sezione del menù all’altro attraverso i toggle ome quello che si gode dal Passo Dordona. switch, tasti in stile pianoforte molto belli e pia- SUV 3008, inoltre, propone una sintesi inedi- cevoli da azionare. MOTION TR AVEL
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VINTAGE MOTION PEUGEOT SERIE 3 LA SPORTIVITÀ DI IERI E DI OGGI Storicamente la serie 3 ha rappresentato il cuore pulsante della sportività del Leone. Come hanno dimostrato le vetture esposte al Salone Auto Moto d’epoca di Padova. Molti l’hanno definita “il brutto anatroccolo”, ma la 309 è stata per Peugeot un grande successo commerciale, anche sportivo nella versione GTI.
Il tempismo, con cui il Leone si è presentato al Sa- Con le loro forme squadrate, la 305 V6 Sport e 309 lone Auto Moto d’Epoca di Padova è stato perfetto. GTI rispecchiano l’approccio di un’epoca non tanto Earno trascorsi pochi giorni dalla vittoria numero lontana, ma così diversa dal gusto contemporaneo 10 nel Campionato Italiano Rally, e nell’aria c’era che vuole le berline filanti e seducenti. Eppure la voglia di festeggiare un traguardo così prestigioso. tecnologia non mancava, come dimostrano il padi- Il completamento ideale, nel carnet di una squa- glione e le parti mobili in alluminio e leggero mate- dra che ha un portabandiera del calibro di Paolo riale sintetico sulla 305. Una esigenza di leggerez- Andreucci: elementi che hanno spinto Peugeot ad za, controbilanciata da un potente motore 2.5 sei indossare la maglia della sportività anche a Pa- cilindri a V 24 valvole, che sommato alla carrozze- dova. ria puntava ad un obiettivo iniziale di 900 kg per un La scelta delle vetture esposte non è stata quindi fondamentale rapporto peso potenza. casuale, e ruotava intorno alla Serie 3 che ave- Il progetto di questa vettura fu fermato nel 1981 va il compito di rappresentare le berline compatte dall’allora capo del reparto corse, quel Jean Todt nella gamma del Leone. Proprio sulla 309 GTI si che decise di puntare gli investimenti su 205, di- sono formati piloti come il campione di casa Pao- ventato poi l’asso nella manica per gli eccellenti lo Andreucci. risultati sportivi di Peugeot con la 205 turbo 16. Giulio Marc D’Alberton, responsabile comunica- La seconda Serie 3 presente sullo stand di Padova, zione Peugeot, ha illustrato a Padova i collega- è una 309 GTI del 1987, completamente origina- menti tra le vetture esposte, in uno stand che con le e conservata con una passione che rispecchia la sua scenografia rimanda al Museo Peugeot di l’affetto degli unici proprietari milanesi per il Leo- Sochaux, ricordando che la storia da sempre rap- ne. Le due vetture, in maniera diversa ma non per presenta un valore per il Marchio. questo meno affine, aprono la strada alla propo MOTION VINTAGE
sta contemporanea di nuova 308 GTi by Peugeot primario nel mondo delle competizioni, comprese Sport, che con la sua grintosa livrea scelta per lo quelle di carattere amatoriale. Come dimostra il stand di Padova segna uno stacco netto con lo stile calendario riservato alla 308 Racing Cup, giunta delle epoche precedenti. Rimane però in eviden- per questo 2017 alla chiusura sul circuito di Mon- za la costanza di Peugeot nel perseguire un ruolo za lo scorso ottobre. La 305 V6 Sport avrebbe dovuto essere l’arma Peugeot nei rally. Invece il suo progetto fu fermato per dar MOTION spazio a quello che avrebbe portato alla realizzazione della formidabile 205 T16. VINTAGE
La 308 GTi by Peugeot Sport rappresenta la nuova punta di diamante della sportività Peugeot declinata nelle vetture di serie. Offre sensazioni di guida estreme ma non per questo limitanti nell’uso quotidiano. MOTION VINTAGE
Il posto di guida della 309 GTI. MOTION VINTAGE
T W EE T MOTION DAMIANO DE TOMMASO PILOTA UFFICIALE R2 NEL 2018 È Damiano De Tommaso, varesino ventunenne, il vincitore del Peuge- ot Competition TOP 208 di quest’anno, trofeo promozionale, giunto alla 38esima edizione, che metteva in palio un posto da pilota ufficiale Junior di Peugeot Sport Italia a bordo di 208 R2 nel 2018. Un premio davvero eccezionale che è stato inseguito da molti piloti in questa sta- gione. Arrivato per tre volte su cinque davanti a tutti i rivali - numerosi e per lo più di grandi doti sia velocistiche sia tattiche, nonostante si trattasse di giovani Under 25 – Damiano De Tommaso ha dimostrato la sua competitività sull’asfalto e sullo sterrato. Affiancato alternativa- mente da due fra i più accreditati navigatori delle ultime generazioni come Michele Ferrara e Paolo Rocca, De Tommaso in questa, che era la sua prima stagione completa nel CIR, ha messo a frutto il suo talento e i suoi pochi ma significativi anni di attività agonistica. Ed è stato anche il solo ad aver anche ottenuto una vittoria assoluta nel Tricolore Junior con la 208 R2 curata dal Power Car Team.
T W EE T MOTION L A TIPO 3 DI ROSSI TORNA A FAR SENTIRE L A SUA VOCE Dopo circa 10 anni di esposizione statica presso il Museo dell’Automo- bile di Torino, la Peugeot Tipo 3 numero 25, prima auto a circolare in Italia, ha riacceso nuovamente l’interesse della famiglia Rossi di Schio. L’ingegner Alessandro e l’amico Giannotto Cattaneo si sono dimostrati interessati a ricostruire anche la parte meccanica, dedicando tempo, passione e denaro. Un anno di lavoro per studiare il funzionamento di un motore con accensione a bruleurs, carburatore ad aspirazione ed altre ingenuità tecnologiche. Molte ore a smontare, studiare, ricercare pezzi mancanti, come la pompa d’acqua di fine 1800 trovata in Francia, fortunosamente. Una data storica però ha coronato il grande sogno: il motore della prima auto a circolare in Italia ha ripreso a funzionare per pochi minuti perché mancava ancora il raffreddamento e l’alimentazio- ne del serbatoio. I lavori continuano!
T W EE T MOTION GROUPE PSA L ANCIA IN ITALIA FREE2MOVE LEASE Groupe PSA lancia la propria sfida nel settore del noleggio a lungo ter- mine con Free2Move Lease, una proposta che unisce le competenze del secondo Gruppo automotive europeo ed il know how di un opera- tore del noleggio multimarca. La nascita del marchio Free2Move Lease si inserisce all’interno di “Push To Pass”, il piano strategico di crescita organica e redditizia di Groupe PSA che ha l’ambizione di diventare il fornitore di servizi per la mobilità preferito dai clienti entro il 2030. Fre- e2Move Lease risponde a una tendenza di mercato orientata sempre più verso una mobilità che privilegia l’uso alla proprietà, analogamente a quanto già evidenziato da altri settori economici. In occasione del lancio di Free2Move Lease, Massimo Roserba, Diret- tore Generale di Groupe Psa Italia, ha dichiarato: «La nostra società è in profonda trasformazione. Il Cliente, da sempre al centro delle nostre attività, richiede approcci sempre più innovativi che assecondino i suoi nuovi stili di consumo e di fruizione della mobilità. Per rispondere a questa nuova esigenza, all’interno del piano strategico Push To Pass di Groupe Psa, è nato il brand Free2Move, che ingloba, a livello mondiale, tutti i nostri servizi di mobilità. Tra questi, lanciamo ora in Italia, Free2Move Lease, il marchio dedicato al noleggio lungo termine multimarca rivolto a clienti privati ed aziendali».
T W EE T MOTION DA GROUPE PSA E CHANGAN UN NUOVO PICK-UP DA 1 TONNELL ATA A seguito dell’accordo quadro sottoscritto il 7 giugno scorso, ChangAn Automobile e Groupe PSA hanno concordato lo sviluppo congiunto di una nuova piattaforma destinata ai veicoli commerciali e lo studio di un pick-up da una tonnellata, nella fabbrica di ChangAn a Ding Zhou. Il nuovo veicolo sarà conforme alle normative più restrittive al mondo e soddisferà le aspettative dei clienti con un design deciso e requisiti di qualità e sostenibilità senza compromessi. Questo pick-up da una tonnellata sarà inizialmente proposto sul mercato cinese e sui mercati esteri di Groupe PSA. Il mercato dei veicoli commerciali ha rappresen- tato nel 2016 14 milioni di veicoli nel mondo e il segmento dei pick-up da una tonnellata il 18% di tale mercato, con un incremento annuo del 5%.
T W EE T MOTION LOEB E L A 208 T16 PIKES PEAK STAR DELLE GRANDES HEURES AUTOMOBILES Alla terza edizione delle Grandes Heures Automobiles, manifestazione che si è disputata a fine settembre sul mitico circuito di Montlhery, gli appassionati hanno assistito all’esibizione della 208 T16 Pikes Peak guidata da Sébastien Loeb. Quattro anni fa 208 T16 Pikes Peak aveva vinto la mitica corsa in salita, a Colorado Springs, negli Stati Uniti. Pi- lotata da Sébastien Loeb, ha battuto il record della salita percorrendo i venti chilometri di gara, che portano dai 2865 metri della partenza ai 4301 metri dell’arrivo, in appena 8 minuti e 13 secondi. Primato tuttora imbattuto. Frutto del know-how degli ingegneri di Peugeot Sport, la 208 T16 Pikes Peak dispone di un motore V6 biturbo a benzina da 3,2 litri che sviluppa 875 cavalli a 7.800 g/min per un peso di 875 kg.
T W EE T MOTION NEXT GEN APT FINALS: SMASH VINCENTE DEL LEONE Peugeot ha scritto un nuovo capitolo del suo lungo rapporto con il mondo del tennis ed in particolare con ATP, l’associazione mondiale che riunisce i tennisti professio- nisti. Dal 7 all’11 novembre il Leone è stato partner della prima edizione di Next Gen ATP Finals, che ha riportato a Milano il grande tennis per una sfida tra sette dei migliori tennisti dell’ATP World Tour 2017 under 1997 a cui si è aggiunto Gianluigi Quinzi, giovane talento azzurro iscritto come “wild card”. Al successo della manife- stazione - che ha richiamato all’interno dei padiglioni di FieraMilanoRho migliaia di appassionati che domenica hanno applaudito il trionfo del sud coreano Hyeon Chung, 59esimo del ranking ATP World Tour – ha contribuito attivamente il Leo- ne. Nei cinque giorni del programma il Marchio ha dedicato diverse iniziative: dallo Speed Service allestito nella Fans Zone in Fiera - dove molti giovani hanno messo alla prova la velocità della loro battuta al volo (volée) - ai due flash mob in Piazza Duomo ed in Piazza Castello (foto), trasformate in insoliti campi da tennis su cui si sono sfidati maestri di tennis arrivati a bordo di una Peugeot 3008, di una 5008 e di Traveller. Anteprima di Next Gen ATP Finals 2017 è stata la festosa Tennis Party Night di martedì 7 novembre, che ha visto la partecipazione di più di 200 ospiti e di personaggi famosi tra cui il brand ambassador di Peugeot Stefano Accorsi, Paolo Andreucci, pilota ufficiale di Peugeot Sport Italia, il tennista Stefanos Tsitsipas, la showgirl e blogger Federica Fontana, il conduttore televisivo e telecronista Massimo Caputi. Gli onori di casa sono stati fatti dal Direttore Generale di Groupe PSA Italia, Massimo Roserba, e da Salvatore Internullo, Direttore Brand di Peugeot Italia.
MOTION PEUGEOT eMOTION eMotion Peugeot e-magazine periodico di Peugeot Italia Redazione Via Gallarate, 199 20151 Milano Telefono: 02 30703351 Direttore Responsabile: Marco Freschi Direttore Editoriale: Bruno Brida
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