Ingresso a scuola articolato in due fasce orarie
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Ingresso a scuola articolato in due fasce orarie di Monica De Santis Nuovo incontro del “tavolo di coordinamento scuole/trasporti” ieri mattina in modalità di video conferenza. Incontro voluto dal Prefetto di Salerno Francesco Russo in linea di continuità con la riunione svoltasi la scorsa settimana per stabilire il piano trasporti per gli studenti delle scuole superiori che da ieri, una buona parte di loro, hanno ripreso le lezioni in presenza in tutta la provincia. Alla riunione hanno preso parte il Vice Presidente della Provincia, il Sindaco di Baronissi in rappresentanza di ANCI Campania, l’Ufficio Scolastico Provinciale e le aziende di trasporto locale. Nel corso dell’incontro si è concordato di effettuare una ulteriore modifica, tenendo conto del ritorno alla didattica “in presenza” al 100%, secondo la quale l’ingresso a scuola degli alunni è stato articolato in due fasce orarie, ore 8,00 e ore 9,00 con percentuale del 50% della popolazione studentesca; ore 9,00 con l’ulteriore percentuale del 50% della popolazione studentesca, eliminando di conseguenza, ogni riferimento alla distribuzione delle classi nelle rispettive fasce orarie demandato ora all’autonoma valutazione del singolo istituto scolastico. Le aziende di trasporto intervenute hanno manifestato la massima disponibilità a garantire i servizi secondo il nuovo riparto e ad adeguarsi in corso d’opera agli aggiustamenti che si riterranno necessari, in ragione dell’effettiva capienza dei mezzi e di eventuali rinnovate valutazioni da parte del mondo scolastico. Il Prefetto, in conclusione dell’incontro, ha ribadito che l’attenzione sulla problematica è alta e che il “tavolo di coordinamento scuole/trasporti” continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione.
“Processo” di rigenerazione urbana con Blam di Vincenzo Leone Blam, “strategie adattive”. Un collettivo di ragazzi ambiziosi che lavora nel campo del sociale dal 2019. Operando a stretto contatto con i cittadini, offre loro la possibilità di realizzare strutture temporanee, permettendo di mettersi in gioco con idee proprie e dare finalmente luce a spazi abbandonati o trascurati che necessitano di lavori e bonifica. We make city (#WMC), festival & Summer School, è Il vero epicentro del movimento che quest’anno ha ospitato ragazzi da tutta Italia. L’iniziativa, antecedentemente apre una “call” per permettere ai partecipanti di esporre il loro progetto. Successivamente lo sviluppo in termini pratici del “camp”, avviene in tre “fasi”, della durata complessiva di dieci giorni. La prima, online, si sviluppa con una Co- progettazione, dove le idee vengono prese in considerazione e sottoposte ad analisi tecnica. Segue una vera e propria esplorazione urbana, avvenuta quest’anno, nel quartiere Europa, nella zona orientale di Salerno. Raccogliendo le testimonianze degli abitanti del posto, è stato possibile individuare il sito di costruzione appropriato, per la terza ed ultima fase. Il tanto discusso campo da calcio abbandonato, a ridosso di un piccolo lungofiume che sembra essere il posto perfetto per un parco adatto a tutte le età, quello giusto per ospitare, “L’ONDA”. Una struttura temporanea che più che un progetto, rappresenta un inizio di speranza. Stagliandosi all’ingresso dell’area verde, esprime a pieno il processo di collaborazione dei partecipanti, che affiancati dai tutor (“orizzontale” di Roma, “zapoi” di Napoli), nella fase di cantiere, possono misurarsi col mondo della costruzione vera e
propria. L’esempio migliore da proporre è quello del Montevergine Park, il progetto della scorsa edizione. Un piccolo “punto” di biodiversità, tuttora gestito dai cittadini con idee e progetti ancora in fase di crescita. Situato nell’antica salita nel cuore del centro storico di Salerno, regala a molti bambini felici, il “parco di legno”, che attorniato di verde diventa per passanti e turisti, cibo per gli occhi. Blam, cerca di lanciare un messaggio propositivo, attraverso quello che loro amano definire un “processo”. Un effetto a catena che porta volta dopo volta, alla rigenerazione urbana di Co-progettazione assistita, con gli occhi oggettivi dei cittadini. Le Strutture temporanee hanno una vita, questo lo sappiamo, ma possono essere l’incarnazione della lotta al degrado urbano, raccogliendo il coinvolgimento delle persone e motivandole alla collaborazione. L’esperimento del collettivo cerca di espandere il proprio interesse anche nei confronti delle strutture in disuso che potrebbero ospitare concerti, teatri, manifestazioni e centri culturali. Questi ragazzi cercano di innalzare un muro di speranza con molto coraggio, mattone per mattone. Montevergine Park e l’area verde dell’onda, ne sono la testimonianza. Per altre informazione e contatti, visitare il sito internet www.blamteam.com. Bilancio positivo per il Barbuti Festival di Monica De Santis Teatro, danza, cinema… è questo quello che è stato offerto al pubblico nel corso della XXXVI edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, che si è appena conclusa. Tanti
gli appuntamenti in cartellone, proprio come quando a curare la rassegna, che ormai caratterizza l’estate salernitana, senza soluzione di continuità, da oltre sette lustri, vi era il compianto Peppe Natella. Tanti appuntamenti, molti dei quali di ottima qualità. Inutile dire che tra gli spettacoli che hanno ottenuto il maggior consenso da parte del pubblico, quello di Peppe Barra, oramai appuntamento fisso della rassegna e che non delude mai. La rassegna teatrali, tra più longeve della Campania, fortemente legata a un luogo del centro storico: l’antico slargo longobardo di Santa Maria dei Barbuti, dove gli eventi si svolgono in uno scenario a cielo a aperto, sotto le stelle e con le quinte dei palazzi antichi, dunque ancora una volta chiude in positivo, nonostante le tante difficoltà legate alle restrizioni covid. A tracciare un bilancio di quest’edizione la direttrice organizzativa, Chiara Natella, della Bottega San Lazzaro, che non nasconde la sua soddisfazione sia per il lavoro fatto che per la risposta ottenuta dal pubblico: “Fare teatro al tempo della pandemia è cosa molto difficile. Organizzare un’intera rassegna che si è sviluppata per oltre due mesi – luglio e agosto, con prolungamento a settembre – è stata un’impresa che ha richiesto tenacia, caparbietà e sacrifici. Ma è stato bello vedere il pubblico tornare a teatro in sicurezza”. Natella precisa che la richiesta di esibire il green pass per gli spettatori al botteghino “non è stato dettato solo da un obbligo di legge, ma dalla volontà di rendere ancor più sicura e serena la fruizione degli spettacoli”. “Il pienone”, inteso nel senso classico di una volta, non si è potuto registrare, ma è stato bello vedere che in diverse occasione sono stati occupati tutti i 99 posti previsti dalle norme di sicurezza. Lo slogan dell’edizione 2021 è stato “Ritornano le sere”, parafrasando un verso del poeta Alfonso Gatto che è invece declinato al futuro e che ora, finalmente, è diventato auspicio di una ripresa culturale e a aggregativa. Da luglio a settembre sono tanti gli eventi che si sono susseguiti all’interno del cartellone generale con mini rassegne tematiche che torneranno anche l’anno prossimo: “Sul filo
delle stelle”, con le arti circensi approdate a teatro; “La Notte dei Barbuti” a cura di Brunella Caputo; “Il Cinema ritrovato”, una mini rassegna di film d’autore restaurati dalla Cineteca di Bologna, a cura di Linea D’Ombra; Il progetto internazionale “Salerno animo del Mediterraneo”; Il Premio Peppe Natella; Foglie di teatro”, a cura di Andrea Carraro, spettacoli a tema preceduti da visite guidate nel centro storico di Salerno a con l’associazione Erchemperto; “Danza sotto le stelle” e il recente “Salerno Day”. Chiara Natella ci tiene a ringraziare: “Il pubblico che ci ha seguito con costanza quasi tutte le sere, gli organi di informazione che hanno dato eco agli spettacoli in programmazione e i tanti attori, attrici e registi che con le loro parole di incoraggiamento ci hanno invitato a resistere e a proseguire questo sogno iniziato da mio padre, Peppe Natella, nel lontano 1982”. Donne, politica, società e carriera di Monica De Santis E’ stata presentata ieri mattina presso il Salone del Gonfalone di Palazzo di Città la mostra “Il Sangue delle donne – Tracce di rosso sul panno bianco” a cura di Manuela De Leonardis con il coordinamento di Marco Alfano. “Altro importante appuntamento culturale per la città di Salerno – ha detto l’assessore Antonia Willburger – stiamo parlando di un’esposizione, che sarà inaugurata venerdì pomeriggio e che fino al 14 ottobre, vedrà a Palazzo Fruscione di 68 artiste internazionali che hanno trattato aspetti legati al femminile, alcuni dei quali tabù anche nella società contemporanea come
le mestruazioni, la menopausa, la sessualità, la pubertà, la violenza, il femminicidio ma anche la nascita e i legami di sangue”. Il taglio del nastro come detto venerdì alle ore 18 con una performance di Tomaso Binga. Nei giorni seguenti previsti anche tre interessanti incontri. Il primo dal tema “Donne e politica” in programma il 24 settembre alle ore 19 con Antonia Willburger assessore alla cultura, Paola De Roberto presidente commizzione politiche sociali, Simona Scocozza candidata sindaco e Priscilla Salerno attrice. Il secondo appuntamento dal tema “Donne e carriera”, in programma il 1 ottobre alle ore 19 vedrà la partecipazione di Angela Ricco de Braud esperta di Comunicazione e operatore culturale, Francesca Ragone lookmaker e founder di beyouty e Letizia Magaldi vice presidente Magaldi Power. Terzo ed ultimo appuntamento dal tema “Donne e società” è in programma venerdì 8 ottobre alle ore 19 e vedrà come ospite Antinisca Passero responsabile Area Legale Cam Telefono Azzurro Salerno, Jessica Fezza claciatrice U.S. Salernitana 1919, Elvira Tulimieri presidente Ail Salerno sezione Marco Tulimieri, Simona Levi, presidente Rotaract Club Salerno. Modera gli incontri Matteo Gallo dell’associazione Opera. Tornano all’esposizione le 68 artiste coinvolte sono Ilaria Abbiento, Manal AlDowayan, Adele Angelone, Elizabeth Aro, Wafa Bahai, Alessandra Baldoni, Carolle Bénitah, Takoua Ben Mohamed, Saša Bezjak, Tomaso Binga, Rosina Byrne, Giovanna Caimmi, Primarosa Cesarini Sforza, Rupa Chordia-Samdaria, Sara Ciuffetta, Lea Contestabile, Karmen Corak, Mila Dau, Vlasta Delimar, Kristien De Neve, Maria Diana, Isabella Ducrot, Nilüfer Ergin, Cristiana Fasano, Maimuna Feroze-Nana, Simona Filippini, Emita Frigato, Pilar, Barbara e Stella Marina Gallas, Silvia Giambrone, Felicity Griffin Clark, Maïmouna Guerresi, Susan Harbage Page, Sasha Huber, Susan Kammerer, Fariba Karimi, Eglė Kuckaitė, Hanako Kumazawa, Silvia Levenson, Wenwen (Vivienne) Liu, Lôw (Estabrak Al Ansari, Raiya Al Rawahi, Tara Al Dughaither), Barbara Luisi, Anja Luithle, Victoria Manganiello, Florencia Martinez, Patrizia Molinari, Elly Nagaoka, Ana Maria Negară, Yasuko Oki, Novella Oliana, Sonya
Orfalian, Lina Pallotta, Sara Palmieri, Chiara Pellegrin, Sofia Rocchetti, Elisa Roggio, Anna Romanello, Paola Romoli Venturi, Virginia Ryan, Cinzia Sarto, Ivana Spinelli, Silvia Stucky, Ketty Tagliatti, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB Facchini, Maria Angeles Vila, Nicole Voltan, Ruchika Wason Singh e Deborah Willis. Primiano: “In classe senza mascherina? Vediamo prima se ci sono le condizioni” di Monica De Santis “La campagna di prevenzione che è stata messa in campo nelle settimane e nei mesi scorsi ha fatto si che a Salerno e provincia ci possa essere da questa settimana una riapertura degli istituti scolastici serena”. A dirlo è Ferdinando Primiano, direttore sanitario aziendale dell’Asl di Salerno, tracciando un punto sull’imminente riapertura delle scuole sul territorio salernitano… “La stragrande maggioranza degli operatori scolastici hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino. E abbiamo verificato che una parte di quelli che non si era vaccinato all’inizio lo sta facendo adesso, a questo aggiungiamo che il 55% degli studenti è stato vaccinato e che altri si stanno vaccinando in questi giorni, quindi questo oltre ad essere un ottimo risultato ci mette nelle condizioni di poter dire che c’è una tranquillità generale sulla ripresa delle attività scolastiche in presenza. Va anche detto che tutto questo è stato possibile anche grazie al grande lavoro di sinergia tra le varie istituzioni, l’Asl, il mondo scolastico, i dirigenti scolastici, la prefettura, il mondo
della mobilità tutta. Ecco questa sinergia ha fatto in modo che la provincia di Salerno possa godere di una relativa tranquillità da questo punto di vista, e noi siamo pronti a fare qualunque altra azione ove mai dovesse essere necessario per poter dare sempre di più maggiore tranquillità ai cittadini”. Si è parlato della possibilità di poter far stare i ragazzi senza mascherina se nella stessa classe sono tutti vaccinati, docenti compresi. Crede che sia una buona idea? “Credo che al di là della tranquillità data dalle vaccinazioni già effettuate, non dobbiamo abbassare la guardia. E quindi credo che tutte quelle precauzioni, che tutti i mezzi di contenimento che da quasi due anni stiamo utilizzando, debbano continuare ad essere usati soprattutto nei posti di lavoro e nei luoghi di maggiore aggregazione. Per quanto riguarda la possibilità di far stare i ragazzi in classe senza mascherina se sono tutti vaccinati, tutto dipende dai dirigenti scolastici e da come sono riusciti a rimodulare e a riorganizzare le attività e la ripresa delle lezioni in presenza. Esistono condizioni di sicurezza e di distanziamento che non si possono eludere, quindi anche se una classe è tutta vaccinata ma non vi è il giusto distanziamento, la mascherina non va tolta. Diciamo che al momento la cosa principale è ripartire, poi magari nelle prossime settimane, se ci sono le condizioni giuste la si può rivedere, rivalutare e con moderazione essere anche applicata dove, ripeto, ci siamo tutte le condizioni per farlo”. Nella zona del Cilento si registrano ancora focalai covid, potrebbe essere un segnale, questo non positivo? “L’aria cilentana, come tutta la provincia di Salerno, e di questo siamo tutti molto soddisfattti, è stata metà, in questi mesi estivi, di un turismo di promiscuità, che da un punto di vista sociale ed economico ha ridato un fiorire a tutte le attività commerciali di questi territorio, ma dall’altra parte ha causato in alcune zone dei piccoli focalai, che stiamo gestendo in maniera molto attenta, per evitare che questi si possano diffondere ulteriormente. Il nostro dipartimento di prevenzione, le nostre strutture, e l’Usca, continuano il loro lavoro sul
campo pronti ad intervenire la dove è necessario per contenere, come dicevo la diffusione del covid”. D’Angelo: “Per la terza dose bisogna concludere la prima fase” di Monica De Santis La ripresa dell’attività scolastiche in presenza, la terza dose e i no vax, sono questi gli argomenti trattati dal dottor Giovanni D’Angelo, presidente dell’ordine dei medici e odontoiatri di Salerno, al margine di una presentazione tenutasi proprio presso la sede dell’ordine… “La scuola sta per ricominciare e siamo molto fiduciosi, abbiamo un discreto numero di vaccinazioni tra gli studenti e abbiamo quasi tutto il personale docente e non vaccinato. Per cui ritengo che ci sia una sufficiente tranquillità sia per i genitori, che per gli insegnanti e sia, se vogliamo, proprio per gli interessati, ovvero gli studenti”. In tanti si stanno chiedendo se si inizierà con la somministrazione della terza dose e che vaccino sarà somministrato a chi non ha avuto il Phisez? “Per la terza dose possiamo dire che “se ne parlerà” perchè non è imminente. Non sarebbe possibile, perchè non possiamo sovrapporre la campagna vaccinale ordinaria, che ha ancora un discreto numero di persone da vaccinare con la seconda dose e qualcuno addirittura purtroppo con la prima dose, con la somministrazione della terza dose. Quindi è giusto dire che al momento non inizierà la somministrazione della terza dose e che comunque, dobbiamo capire che, quando si deciderà in merito, come si è fatto per la prima dose, la
modalità della somministrazione della terza dose dovrà avere come prioritarie, ma era la logica, quelle che erano persone che hanno avuto la precedenza quando abbiamo iniziato, cioè gli anziani, il personale sanitario, le persone fragili, le forze dell’ordine. Quindi è chiaro che le modalità con cui inizieranno le terze dosi seguiranno l’andamento delle precedenti”. Negli ultimi giorni si sta parlando di somministrare il vaccino anche ai bambini dai 5 agli 11 anni, cosa ne pensa? “E’ verò si è parlato anche di questo, ma si dovrà però prima concludere il periodo, che in ambito scientifico e di ricerca si sta facendo, di valutazione, di sicurezza per l’età. Va detto che gli americani stanno andando molto avanti su questo, penso che saranno i primi insieme agli israeliani a sciogliere la riserva, in merito alla vaccinazione dei bambini dai cinque agli undici anni. Voglio dire che mi sembra estremamente giusto, che su questa fascia d’età si faccia una sperimentazione e ricerca ancora maggiore, perchè proprio su queste cose i no vax hanno puntato la loro attenzione per cercare di incutere timore a tutti e non, come invece avrebbero potuto fare, ad un selezionato gruppo di pazienti. Ecco perchè ritengo il loro un comportamento estremamente scorretto, pescare nel torbido da parte dei no vax, perchè ogni cosa da loro viene interpretata nel lato peggiore possibile e non nel lato migliore possibile. Nessun vaccino anche quelli che correntemente facciamo può dare una sicurezza al 100% non esiste in sanità un 100%, in entrambi i casi quindi voglio dire che è inutile speculare su questo e far venire fuori tutti i timori, le paure e tutto ciò che fa parte dell’angoscia dell’essere umano che tiene quasi sempre per fortuna riservata e che poi in queste condizioni viene fuori, sono persone poco corrette”
Ilardi, dieci proposte per la scuola Antonio Ilardi, candidato al Consiglio Comunale di Salerno nella lista “Popolari e Moderati” a sostegno del Sindaco Vincenzo Napoli, interviene in occasione dell’inizio dell’anno scolastico per formulare gli auguri di buon lavoro e lanciare dieci proposte per la Scuola, maturate anche grazie al dibattito registrato nell’ultimo anno nel Gruppo “Genitori Salerno Sì DAD” di cui è fondatore ed amministratore. Ingegnere, quale il suo augurio alla Scuola salernitana ? Alla comunità scolastica salernitana rivolgo l’augurio più sincero di potere non solo iniziare ma anche concludere l’anno scolastico in presenza ed in sicurezza, mettendo a frutto il grande balzo tecnologico compiuto grazie alla DAD, che potrà risultare ancora utile in occasione di emergenze o di potenziamento didattico. Per questo, auspico vivamente che siano adottati tutti i sistemi e le procedure che consentano di minimizzare il rischio di contagi da Covid 19 e che sia finalmente risolto il nodo dei trasporti pubblici. Oggi è candidato al Consiglio Comunale di Salerno, quale dovrebbe essere a suo avviso il rapporto tra l’Ente e la Scuola salernitana ? Credo occorra intraprendere un rapporto più ampio ed inclusivo. Il Comune deve dialogare non solo con i Dirigenti Scolastici, il cui ruolo è evidentemente preziosissimo, ma deve aprirsi al confronto con i docenti, i genitori ed il personale ATA, che costituiscono componenti essenziali della comunità scolastica e riferimento imprescindibile del primo ciclo di cui è competente l’Ente comunale. Penso ad assemblee periodiche di ascolto e proposta per ogni plesso tra Ente e tutti gli attori in campo e penso ad un rapporto più stretto
tra Consigli di Istituto e Assessorato alla Scuola. Cos’altro si può innovare in questo ambito ? Credo che gli uffici del Comune di Salerno debbano progressivamente lasciare tutti gli spazi che occupano negli istituti scolastici: dalla Torrione Alto alla Matteo Mari ed alla Giacomo Costa. Ogni aula va dedicata a ciò per cui è nata e va destinata a funzioni didattiche o di laboratorio. Per questo, avanzerò la proposta di realizzare un nuovo edificio multipiano direzionale, anche con una operazione pubblico- privato, in sostituzione del plesso di Via Picarielli, ove ubicare tutti gli uffici comunali attualmente impropriamente allocati nelle scuole. Quale sarebbe, invece, secondo lei il primo atto urgente della nuova Giunta Comunale ? Non ho dubbi. La battaglia al Covid si vince con le vaccinazioni, ma da sole non bastano e per gli studenti del primo ciclo non esiste ancora la possibilità di accedere al vaccino. Per questo, il primo atto della nuova Giunta dovrebbe essere quello di acquistare immediatamente, nei plessi di competenza comunale, apparecchiature di estrazione/immissione, da installare in corrispondenza delle superfici vetrate, atte a garantire un adeguato ricambio d’aria nelle aule anche in condizioni meteorologiche che non consentano l’apertura delle finestre. Come amministratori del Gruppo fb “Genitori Salerno Sì DAD”, abbiamo già rivolto all’Assessore Fortini una istanza affinché la Regione Campania apposti con urgenza risorse economiche per tali sistemi. Le Scuole, dal canto loro, hanno già a disposizione fondi attribuiti dal Governo grazie all’ultimo Decreto Sostegni bis. Questi soldi vanno spesi bene e subito, prima che l’arrivo delle intemperie renda impossibile arieggiare le aule e faciliti la diffusione del virus. Quali, dunque, complessivamente le sue proposte per la Scuola
salernitana ? La accontento subito. Ecco le DIECI PROPOSTE PER LA SCUOLA SALERNITANA: 1. acquistare immediatamente, negli edifici scolastici di ogni ordine a grado, apparecchiature di estrazione/immissione da installare in corrispondenza delle superfici vetrate, atte a garantire un adeguato ricambio d’aria nelle aule anche in condizioni meteorologiche che non consentano l’apertura delle finestre; 2. definire, per tutti i cicli scolastici, un protocollo obbligatorio ed univoco di pulizia e sanificazione degli istituti, mutuando le linee guida regionali per le strutture alberghiere; 3. organizzare incontri periodici tra Assessorato alla Scuola del Comune e dirigenti, docenti, genitori e personale ATA di ogni plesso scolastico per esaminare e risolvere insieme le criticità esistenti; 4. realizzare un nuovo edificio multipiano direzionale, anche con una operazione pubblico-privato, in sostituzione del plesso di Via Picarielli, ove ubicare tutti gli uffici comunali attualmente impropriamente allocati nelle scuole, in modo da liberare tutti gli spazi occupati negli istituti scolastici: dalla Torrione Alto alla Matteo Mari ed alla Giacomo Costa; 5. triplicare il personale dedicato alle scuole negli uffici tecnici e nel settore manutenzioni del Comune di Salerno; 6. progettare una diffusa riqualificazione degli spazi interni, delle facciate e degli infissi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, tramite i fondi resi disponibili dal PNRR; 7. realizzare in corrispondenza di ogni accesso scolastico, ove non esista, un’area pedonale fronteggiante; 8. riqualificare gli impianti sportivi degli istituti
scolastici, rendendoli disponibili agli studenti anche nelle fasce serali; 9. potenziare le linee di trasmissione dati degli istituti scolastici, con particolare riferimento alla condizione di contemporanea connessione di tutte le classi, in moda da utilizzare proficuamente la DAD in caso di emergenza o di potenziamento didattico; 10. realizzare almeno due nuovi edifici scolastici per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria di primo grado, in sostituzione di quelli attualmente esistenti, candidandosi alle risorse del PNRR. Salvini: “Il governatore attacca la coalizione? Inizia ad avere paura” “La storia della politica mi insegna che quando qualcuno passa il tempo a insultare l’altro è perché ha paura e quindi io penso che De Luca di paura ne abbia parecchi anche perché ne ha sbagliate tante in questi mesi”. Il leader della Lega Matteo Salvini torna a Salerno e non perde occasione per attaccare il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Per il numero uno del Carroccio non è la prima visita: già quattro volte, infatti, è stato nel salernitano ma ieri sera è tornato per sostenere la candidatura a sindaco di Michele Sarno che ha unito la coalizione di centrodestra. “Questa è una terra che può dare tanto e merita tanto, sul tema lavoro e sul tema pulizia. Si parla tanto di Green economy, di ambiente, di mare pulito, di aria pulita e siamo nella Terra dei fuochi dove mancano gli impianti di smaltimento dei rifiuti, di valorizzazione dei rifiuti e
quindi come Lega ci metto l’anima, il cuore per portare anche in questi comuni il buon governo che la Lega garantisce in tante città italiane: la città italiana dove la raccolta differenziata più alta è amministrata dalla Lega, la città italiana dove la tassa rifiuti è più bassa è amministrate dalla Lega; perché no, anche in Campania – ha dichiarato il Capitano – Sento tanta voglia di cambiamento dopo essere stato a Caserta, Benevento, Salerno presto Napoli anche se non mi hanno messo la lista però diciamo che la Lega c’è. Anche a Salerno il centrodestra è unito, come a Caserta, a Roma, a Milano, a Torino, a Trieste”. Salvini rivendica poi il ruolo giocato dalla Lega per l’unità della coalizione, come se il merito fosse solo del suo partito: “Diciamo che anche grazie alla testardaggine della Lega, altri volevano andare per loro conto invece abbiamo tenuto insieme la coalizione che è il nostro valore aggiunto: in tutta Italia, a livello nazionale, appena si tornerà a votare per le politiche, il centrodestra sarà compatto, unito e vincente”. E poi l’attacco al presidente di Palazzo Santa Lucia, “che più che un governatore si sente un monarca e più che cittadini ha sudditi a cui imporre obblighi, multe e divieti. Salerno è una bella città, i salernitani sono persone di valore, di lavoro: imprenditori salernitani non mi chiedono aiutini, redditi a caso anzi ci sarà da rivedere il criterio di distribuzione dei redditi di cittadinanza che spesso e volentieri vanno a gente che non è assolutamente diritto, offriamo un’idea diversa di città e lo facciamo tutti insieme, questa è la nostra forza”. A Caserta, De Luca ha definito il candidato sindaco Zinzi un sacrestano. “Vede la differenza? A sinistra insultano; a Caserta per insultarci ha dato del sacrestano al nostro candidato sindaco, insultando parroci, chierichetti e sacrestani. E’ un po’ strano De Luca, si vede che è un po’ difficoltà in questo momento è in difficoltà – ha dichiarato il leghista – Io non mi permetto di dire di non votare a sinistra a Salerno, qui gli uomini e le donne hanno la libertà di scegliere; il centro-destra questa volta è compatto, unito attorno ad un candidato serio; è una squadra credibile. La storia della
politica mi insegna che quando qualcuno passa il tempo a insultare l’altro è perché ha paura e quindi io penso che De Luca di paura ne abbia parecchi anche perché ne ha sbagliate tante in questi mesi”. E poi, un passaggio sulla questione vaccini: le dichiarazioni di Salvini hanno fatto discutere anche il Pd che ora vorrebbe la Lega fuori dal Parlamento. “Io mi sono limitato a ribadire quello che sostengono premi Nobel e lo stesso istituto superiore della Sanità e lo dico da vaccinato che invita chi ancora non lo è a vaccinarsi. Ho fatto la seconda dose questa settimana, non sono no qui e no là ma semplicemente ho fiducia negli italiani, credo nella libertà di scelta. Il partito democratico fa polemiche anche quando mi allaccio le scarpe perché se comincio dalla destra sono fascista e se comincio dalla sinistra sono comunista – ha ribadito Salvini – Ho smesso di inseguire Letta, Conte e De Luca; ringrazio i 40 milioni di italiani che ci sono vaccinati, ringrazio sindaci e governatori che più di altri hanno offerto questa possibilità. Purtroppo in Campania non sempre è così, per colpa di una pessima politica e sicuramente non dei medici. Siamo a buon punto, siamo uno dei paesi più vaccinati d’Europa; la protesta e il dissenso è sempre legittimo se pacifico e democratico. Io voglio essere positivo e sono contento che questa settimana la Lega battagliando in parlamento abbia ottenuto milioni di tamponi gratuiti per chi non può permettersi di spendere centinaia di euro e questo non penso dia fastidio”. De Luca jr attacca i competitor di Napoli:
“assembramenti elettorali” di Erika Noschese Entra nel vivo la campagna elettorale del sindaco uscente Vincenzo Napoli. In una sala gremita del Mediterranea hotel, ieri mattina, si è tenuta la presentazione delle liste Progressisti per Salerno, Campania Libera e Giovani per Salerno con tutti i candidati al consiglio comunale. Tra i presenti il segretario provinciale del Pd Enzo Luciano, l’ex parlamentare Tino Iannuzzi, il vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacolo, il parlamentare dem Piero De Luca. “Noi costruiamo la storia di Salerno attraverso il lavoro. Penso al dragaggio del porto, al ripascimento del litorale. Penso a Piazza della Libertà, pronta per inaugurazione nonostante i nostri competitori sostengono ricorsi giudiziari in sede civile e penale”, ha dichiarato il segretario dem Enzo Luciano che attacca i competitor del primo cittadino, accusandoli di “rallentare la crescita di Salerno. Noi lavoriamo in direzione opposta, in maniera concreta. Loro provano a rovinare strumentalmente l’immagine di Salerno solo per proporsi come alternativa. È una inganno perpetrato ai danni dei cittadini e della città. La storia di Salerno è una grande storia e la costruiamo insieme”. Anche l’ex parlamentare Iannuzzi è protagonista di questa campagna elettorale, in prima linea per sostenere il primo cittadino uscente: “Riduzione drammatica dei trasferimenti agli enti locali, ai vincoli del patto di stabilità, alla contrazione del personale e all’assegnazione compiti nuovi e accresciuti anche soprattutto per la pandemia. Abbiamo traguardi davanti a noi perché sono stati preparati e programmati e progettati – ha infatti dichiarato Iannuzzi – Destino di Salerno va affidato ai suoi rappresentanti migliori. Andiamo avanti a testa alta”. A rivendicare un’esperienza amministrativa, iniziata dal 1993, Fulvio Bonavitacola, evidenziando che l’esperienza amministrativa “ci ha fatto sentire rivoluzionari
sotto la guida di Vincenzo De Luca. Quando ci dichiariamo fieri di Salerno lo facciamo non per autopromozione ma perché ovunque io vada e con chiunque io pro esiste un grandissimo rispetto per Salerno – ha aggiunto – Non è solo merito della trasformazione urbana fisica. Noi qui abbiamo costruito, attorno a questa grande esperienza amministrativa, una identità. Siamo impegnati da sempre per un altro sud. Un’altra Campania in un’altra Italia”. Ad aprire il comizio il ricordo commosso di Ciro Balzano, punto di riferimento del quartiere Mariconda e vicino all’amministrazione Napoli e dell’imprenditoria Giannandrea Ferrajoli, scomparso prematuramente dopo una lunga malattia. Accende, ancora una volta, i riflettori sulle difficoltà che vivono i comuni, a causa della pandemia, il parlamentare del Pd Piero De Luca che ringrazia “chi ha combattuto con noi in questi cinque anni. Gli ultimi anni, a causa della pandemia, sono stati difficili per tutti i comuni d’Italia e naturalmente anche per il nostro. Grazie a chi ha continuato a lavorare per difendere questo progetto per la città con coerenza e dignità – ha dichiarato – Dobbiamo andare avanti, insieme. Vincenzo Napoli è un vero uomo delle istituzioni. Inconsistenza assoluta delle altre forze in campo. Dobbiamo essere orgogliosi di Salerno. Chi ha a cuore la città sceglie noi, unica proposta seria e credibile”. Da qui l’attacco agli altri candidati sindaci: “In giro solo assembramenti elettorali tenuti insieme da retorica mediocre, odio e rancore. C’è un trasformismo, uno scilipotismo insopportabile in alcune realtà. C’è qualche politico che compare dopo dieci anni con qualche seduta spiritica improvvisa. Queste persone non ci sono e non ci sono mai state in questi anni per Salerno”. Il riferimento è ai parlamentari del Movimento 5 Stelle che, di recente, hanno presentato un’interrogazione al ministro degli Interni per chiedere di bloccare piazza della Libertà: “Noi non facciamo interrogazioni per bloccare un’opera ma per sbloccare risorse per la città. Ma come fanno a fare poltica per la città queste persone – ha aggiunto De Luca junior – Non possiamo sostenere chi da anni lavora contro il sud. Prima Salerno era cancellata
da politiche di sviluppo regionale. Filiera è fondamentale. Impegno serio nei quartieri con piccole e grandi opere. Bisogna lavorare su verde pubblico e manutenzione; sulla sicurezza dei quartieri, dal centro ai rioni collinari. Non esistono periferie. Politiche sociali fiore all’occhiello: qui nessuno viene lasciato solo. Su questi temi non si scherza. Non torniamo indietro, andiamo avanti”. Per Vincenzo Napoli quella di ieri è una “data simbolo”. Il sindaco uscente rivendica infatti il lavoro svolto in questi anni e che, a suo dire, ha “cambiato il corso della storia. Noi sempre solleciti alla accoglienza e alla solidarietà, noi siamo stati sulle banchine del porto che approdavano con richiesta di amicizia e noi siamo stati fisicamente lì per aiutarli. Altri facevano poesie – ha attaccato il primo cittadino uscente – Noi eravamo presenti con la trasparenza ossessiva, le nostre procedure e questo avviene dopo ore di lavoro”. Napoli ribadisce il lavoro fatto in questi anni, “siamo sempre stati in prima linea, con lavoro di verifica e controllo. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di squadra. Qualcuno lo abbiamo perso: meglio per noi”, ha detto riferendosi ai consiglieri che, nei mesi scorsi hanno lasciato la maggioranza. “Gli altri fanno rumore per confondere idee ai cittadini. Ci sono personaggi che non ho mai visto in cinque anni di consiliatura e che ora vengono a Salerno a darci lezioni che non hanno titolo e credibilità per dare. Vogliono bloccare tutto: sono gli stessi che scendono in piazza”, ha detto infine il primo cittadino. De Fazio: “A Salerno centrodestra inesistente,
manca di progetti seri” “Poche idee e molto confuse”. È un vero e proprio j’accuse quello che Massimo De Fazio lancia all’indirizzo del centrodestra salernitano, sottoponendo ad un severo esame critico non solo le scelte effettuate in vista delle prossime elezioni amministrative di ottobre, quanto l’azione politica – meglio la mancata azione – nel capoluogo nell’ultimo quinquennio. Un vuoto che, a giudizio dello storico esponente della destra salernitana oggi candidato sotto il simbolo dei “Popolari e Moderati” con Enzo Napoli, ha portato la coalizione di centrodestra non solo a mancare l’obiettivo di una candidatura unitaria per Palazzo di Città, ma anche e soprattutto a non individuare un’alternativa di progetto per Salerno. “Archiviato il dibattito a tratti davvero surreale sull’individuazione del candidato sindaco – incalza De Fazio – e sulla composizione delle liste chiamate a sostenerlo, quel che resta è il vuoto: progettuale e, cosa ancor peggiore, di visione. Ad oggi il centrodestra nel suo complesso non riesce ad offrire alla nostra comunità un’idea sul futuro possibile della città, una linea di sviluppo che guardi in direzione diversa – non necessariamente opposta – a quella portata avanti dalle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni. Ancora una volta si gioca la carta della critica facile, evidenziando i limiti di un’azione amministrativa che, innegabilmente, nell’ultima fase ha perso incisività. Si rifugge, tuttavia, da parte del centrodestra, da una analisi degli scenari complessi che hanno contribuito a questo evidente rallentamento, insomma si preferisce ancora una volta diffondere sui social la fotografia di una strada sporca piuttosto che analizzare le possibili cause del disservizio e proporre soluzioni. Siamo al gioco di rimessa, al solleticare l’istinto dell’antipolitica che, come stanno a dimostrare le vicende nazionali, tanti danni ha prodotto al Paese”. A rendere questa mancanza di analisi e di proposta ancor più grave, sottolinea De Fazio, è il fatto che non si è utilizzata
la consiliatura che va chiudendosi in queste settimane per individuare, all’interno dei partiti e nelle forze vive della città, uomini e donne che potessero dare concretezza a progetti di rinnovamento, ad una nuova visione programmatica per Salerno. “I cinque anni di inerzia del centrodestra salernitano, cui molti altri se ne potrebbero aggiungere, – dice ancora De Fazio – rappresentano di fatto il fallimento di un processo di selezione di un gruppo dirigente qualificato e radicato sul territorio. Si è preferito battere altre strade, perseguendo nella determinazione di impedire la crescita a Salerno di un centrodestra capace e competitivo. Forse nel timore che nuove figure potessero dare ombra a vecchi protagonisti della scena politica cittadina. Le scelte fatte nella composizione delle liste elettorali sembrano confermare questa ipotesi. Così come la stessa individuazione del candidato sindaco del centrodestra – travagliata quanto mai – è scaturita non dal confronto con le forze vive della nostra comunità, ma da un gioco di equilibri e tatticismi su tavoli partenopei e dell’Agro nocerino-sarnese”. Da questa constatazione, che molto dice sulle scelte fatte in occasione di questa competizione elettorale da diversi esponenti di primo piano della destra salernitana, discende il motivo di una chiara presa di posizine: “Ecco – conclude De Fazio – che chi – per convinzione, per storia personale e familiare, per valori di riferimento – è sempre stato apertamente schierato su un fronte è stato posto dinanzi ad un bivio: restare in silenzio, “allineato e coperto”, per un malinteso senso di obbedienza o, piuttosto, provare ad incidere sui problemi reali che, questi sì, interessano da vicino quotidianamente i salernitani. Per chi, come me, ha sempre fatto dell’impegno in prima persona l’unico modo d’agire, non c’era altra scelta possibile: portare il proprio contributo di idee e proposte lì dove c’è la reale possibilità di operare in favore della comunità. E, soprattutto, farlo alla luce del sole, senza sotterfugi o accordi post-elettorali, con quella trasparenza e linearità cui mi sono ispirato da sempre”.
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