Ingresso a scuola articolato in due fasce orarie

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Ingresso a scuola articolato
in due fasce orarie
di Monica De Santis

Nuovo incontro del “tavolo di coordinamento scuole/trasporti”
ieri mattina in modalità di video conferenza. Incontro voluto
dal Prefetto di Salerno Francesco Russo in linea di continuità
con la riunione svoltasi la scorsa settimana per stabilire il
piano trasporti per gli studenti delle scuole superiori che da
ieri, una buona parte di loro, hanno ripreso le lezioni in
presenza in tutta la provincia. Alla riunione hanno preso
parte il Vice Presidente della Provincia, il Sindaco di
Baronissi in rappresentanza di ANCI Campania, l’Ufficio
Scolastico Provinciale e le aziende di trasporto locale. Nel
corso dell’incontro si è concordato di effettuare una
ulteriore modifica, tenendo conto del ritorno alla didattica
“in presenza” al 100%, secondo la quale l’ingresso a scuola
degli alunni è stato articolato in due fasce orarie, ore 8,00
e ore 9,00 con percentuale del 50% della popolazione
studentesca; ore 9,00 con l’ulteriore percentuale del 50%
della popolazione studentesca, eliminando di conseguenza, ogni
riferimento alla distribuzione delle classi nelle rispettive
fasce orarie demandato ora all’autonoma valutazione del
singolo istituto scolastico. Le aziende di trasporto
intervenute hanno manifestato la massima disponibilità a
garantire i servizi secondo il nuovo riparto e ad adeguarsi in
corso d’opera agli aggiustamenti che si riterranno necessari,
in ragione dell’effettiva capienza dei mezzi e di eventuali
rinnovate valutazioni da parte del mondo scolastico. Il
Prefetto, in conclusione dell’incontro, ha ribadito che
l’attenzione sulla problematica è alta e che il “tavolo di
coordinamento scuole/trasporti” continuerà a monitorare
l’evoluzione della situazione.
“Processo” di rigenerazione
urbana con Blam
di Vincenzo Leone

Blam, “strategie adattive”. Un collettivo di ragazzi ambiziosi
che lavora nel campo del sociale dal 2019. Operando a stretto
contatto con i cittadini, offre loro la possibilità di
realizzare strutture temporanee, permettendo di mettersi in
gioco con idee proprie e dare finalmente luce a spazi
abbandonati o trascurati che necessitano di lavori e bonifica.
We make city (#WMC), festival & Summer School, è Il vero
epicentro del movimento che quest’anno ha ospitato ragazzi da
tutta Italia. L’iniziativa, antecedentemente apre una “call”
per permettere ai partecipanti di esporre il loro progetto.
Successivamente lo sviluppo in termini pratici del “camp”,
avviene in tre “fasi”, della durata complessiva di dieci
giorni. La prima, online, si sviluppa con una Co-
progettazione, dove le idee vengono prese in considerazione e
sottoposte ad analisi tecnica. Segue una vera e propria
esplorazione urbana, avvenuta quest’anno, nel quartiere
Europa, nella zona orientale di Salerno. Raccogliendo le
testimonianze degli abitanti del posto, è stato possibile
individuare il sito di costruzione appropriato, per la terza
ed ultima fase. Il tanto discusso campo da calcio abbandonato,
a ridosso di un piccolo lungofiume che sembra essere il posto
perfetto per un parco adatto a tutte le età, quello giusto per
ospitare, “L’ONDA”. Una struttura temporanea che più che un
progetto, rappresenta un inizio di speranza. Stagliandosi
all’ingresso dell’area verde, esprime a pieno il processo di
collaborazione dei partecipanti, che affiancati dai tutor
(“orizzontale” di Roma, “zapoi” di Napoli), nella fase di
cantiere, possono misurarsi col mondo della costruzione vera e
propria. L’esempio migliore da proporre è quello del
Montevergine Park, il progetto della scorsa edizione. Un
piccolo “punto” di biodiversità, tuttora gestito dai cittadini
con idee e progetti ancora in fase di crescita. Situato
nell’antica salita nel cuore del centro storico di Salerno,
regala a molti bambini felici, il “parco di legno”, che
attorniato di verde diventa per passanti e turisti, cibo per
gli occhi. Blam, cerca di lanciare un messaggio propositivo,
attraverso quello che loro amano definire un “processo”. Un
effetto a catena che porta volta dopo volta, alla
rigenerazione urbana di Co-progettazione assistita, con gli
occhi oggettivi dei cittadini. Le Strutture temporanee hanno
una vita, questo lo sappiamo, ma possono essere l’incarnazione
della lotta al degrado urbano, raccogliendo il coinvolgimento
delle persone e motivandole alla collaborazione. L’esperimento
del collettivo cerca di espandere il proprio interesse anche
nei confronti delle strutture in disuso che potrebbero
ospitare concerti, teatri, manifestazioni e centri culturali.
Questi ragazzi cercano di innalzare un muro di speranza con
molto coraggio, mattone per mattone. Montevergine Park e
l’area verde dell’onda, ne sono la testimonianza. Per altre
informazione e contatti,       visitare   il   sito   internet
www.blamteam.com.

Bilancio positivo                              per        il
Barbuti Festival
di Monica De Santis

Teatro, danza, cinema… è questo quello che è stato offerto al
pubblico nel corso della XXXVI edizione della rassegna estiva
di teatro “Barbuti Festival”, che si è appena conclusa. Tanti
gli appuntamenti in cartellone, proprio come quando a curare
la rassegna, che ormai caratterizza l’estate salernitana,
senza soluzione di continuità, da oltre sette lustri, vi era
il compianto Peppe Natella. Tanti appuntamenti, molti dei
quali di ottima qualità. Inutile dire che tra gli spettacoli
che hanno ottenuto il maggior consenso da parte del pubblico,
quello di Peppe Barra, oramai appuntamento fisso della
rassegna e che non delude mai. La rassegna teatrali, tra più
longeve della Campania, fortemente legata a un luogo del
centro storico: l’antico slargo longobardo di Santa Maria dei
Barbuti, dove gli eventi si svolgono in uno scenario a cielo a
aperto, sotto le stelle e con le quinte dei palazzi antichi,
dunque ancora una volta chiude in positivo, nonostante le
tante difficoltà legate alle restrizioni covid. A tracciare un
bilancio di quest’edizione la direttrice organizzativa, Chiara
Natella, della Bottega San Lazzaro, che non nasconde la sua
soddisfazione sia per il lavoro fatto che per la risposta
ottenuta dal pubblico: “Fare teatro al tempo della pandemia è
cosa molto difficile. Organizzare un’intera rassegna che si è
sviluppata per oltre due mesi – luglio e agosto, con
prolungamento a settembre – è stata un’impresa che ha
richiesto tenacia, caparbietà e sacrifici. Ma è stato bello
vedere il pubblico tornare a teatro in sicurezza”. Natella
precisa che la richiesta di esibire il green pass per gli
spettatori al botteghino “non è stato dettato solo da un
obbligo di legge, ma dalla volontà di rendere ancor più sicura
e serena la fruizione degli spettacoli”. “Il pienone”, inteso
nel senso classico di una volta, non si è potuto registrare,
ma è stato bello vedere che in diverse occasione sono stati
occupati tutti i 99 posti previsti dalle norme di sicurezza.
Lo slogan dell’edizione 2021 è stato “Ritornano le sere”,
parafrasando un verso del poeta Alfonso Gatto che è invece
declinato al futuro e che ora, finalmente, è diventato
auspicio di una ripresa culturale e a aggregativa. Da luglio a
settembre sono tanti gli eventi che si sono susseguiti
all’interno del cartellone generale con mini rassegne
tematiche che torneranno anche l’anno prossimo: “Sul filo
delle stelle”, con le arti circensi approdate a teatro; “La
Notte dei Barbuti” a cura di Brunella Caputo; “Il Cinema
ritrovato”, una mini rassegna di film d’autore restaurati
dalla Cineteca di Bologna, a cura di Linea D’Ombra; Il
progetto internazionale “Salerno animo del Mediterraneo”; Il
Premio Peppe Natella; Foglie di teatro”, a cura di Andrea
Carraro, spettacoli a tema preceduti da visite guidate nel
centro storico di Salerno a con l’associazione Erchemperto;
“Danza sotto le stelle” e il recente “Salerno Day”. Chiara
Natella ci tiene a ringraziare: “Il pubblico che ci ha seguito
con costanza quasi tutte le sere, gli organi di informazione
che hanno dato eco agli spettacoli in programmazione e i tanti
attori, attrici e registi che con le loro parole di
incoraggiamento ci hanno invitato a resistere e a proseguire
questo sogno iniziato da mio padre, Peppe Natella, nel lontano
1982”.

Donne, politica, società e
carriera
di Monica De Santis

E’ stata presentata ieri mattina presso il Salone del
Gonfalone di Palazzo di Città la mostra “Il Sangue delle donne
– Tracce di rosso sul panno bianco” a cura di Manuela De
Leonardis con il coordinamento di Marco Alfano. “Altro
importante appuntamento culturale per la città di Salerno – ha
detto l’assessore Antonia Willburger – stiamo parlando di
un’esposizione, che sarà inaugurata venerdì pomeriggio e che
fino al 14 ottobre, vedrà a Palazzo Fruscione di 68 artiste
internazionali che hanno trattato aspetti legati al femminile,
alcuni dei quali tabù anche nella società contemporanea come
le mestruazioni, la menopausa, la sessualità, la pubertà, la
violenza, il femminicidio ma anche la nascita e i legami di
sangue”. Il taglio del nastro come detto venerdì alle ore 18
con una performance di Tomaso Binga. Nei giorni seguenti
previsti anche tre interessanti incontri. Il primo dal tema
“Donne e politica” in programma il 24 settembre alle ore 19
con Antonia Willburger assessore alla cultura, Paola De
Roberto presidente commizzione politiche sociali, Simona
Scocozza candidata sindaco e Priscilla Salerno attrice. Il
secondo appuntamento dal tema “Donne e carriera”, in programma
il 1 ottobre alle ore 19 vedrà la partecipazione di Angela
Ricco de Braud esperta di Comunicazione e operatore culturale,
Francesca Ragone lookmaker e founder di beyouty e Letizia
Magaldi vice presidente Magaldi Power. Terzo ed ultimo
appuntamento dal tema “Donne e società” è in programma venerdì
8 ottobre alle ore 19 e vedrà come ospite Antinisca Passero
responsabile Area Legale Cam Telefono Azzurro Salerno, Jessica
Fezza claciatrice U.S. Salernitana 1919, Elvira Tulimieri
presidente Ail Salerno sezione Marco Tulimieri, Simona Levi,
presidente Rotaract Club Salerno. Modera gli incontri Matteo
Gallo dell’associazione Opera. Tornano all’esposizione le 68
artiste coinvolte sono Ilaria Abbiento, Manal AlDowayan, Adele
Angelone, Elizabeth Aro, Wafa Bahai, Alessandra Baldoni,
Carolle Bénitah, Takoua Ben Mohamed, Saša Bezjak, Tomaso
Binga, Rosina Byrne, Giovanna Caimmi, Primarosa Cesarini
Sforza, Rupa Chordia-Samdaria, Sara Ciuffetta, Lea
Contestabile, Karmen Corak, Mila Dau, Vlasta Delimar, Kristien
De Neve, Maria Diana, Isabella Ducrot, Nilüfer Ergin,
Cristiana Fasano, Maimuna Feroze-Nana, Simona Filippini, Emita
Frigato, Pilar, Barbara e Stella Marina Gallas, Silvia
Giambrone, Felicity Griffin Clark, Maïmouna Guerresi, Susan
Harbage Page, Sasha Huber, Susan Kammerer, Fariba Karimi, Eglė
Kuckaitė, Hanako Kumazawa, Silvia Levenson, Wenwen (Vivienne)
Liu, Lôw (Estabrak Al Ansari, Raiya Al Rawahi, Tara Al
Dughaither), Barbara Luisi, Anja Luithle, Victoria
Manganiello, Florencia Martinez, Patrizia Molinari, Elly
Nagaoka, Ana Maria Negară, Yasuko Oki, Novella Oliana, Sonya
Orfalian, Lina Pallotta, Sara Palmieri, Chiara Pellegrin,
Sofia Rocchetti, Elisa Roggio, Anna Romanello, Paola Romoli
Venturi, Virginia Ryan, Cinzia Sarto, Ivana Spinelli, Silvia
Stucky, Ketty Tagliatti, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB
Facchini, Maria Angeles Vila, Nicole Voltan, Ruchika Wason
Singh e Deborah Willis.

Primiano: “In classe senza
mascherina? Vediamo prima se
ci sono le condizioni”
di Monica De Santis

“La campagna di prevenzione che è stata messa in campo nelle
settimane e nei mesi scorsi ha fatto si che a Salerno e
provincia ci possa essere da questa settimana una riapertura
degli istituti scolastici serena”. A dirlo è Ferdinando
Primiano, direttore sanitario aziendale dell’Asl di Salerno,
tracciando un punto sull’imminente riapertura delle scuole sul
territorio salernitano… “La stragrande maggioranza degli
operatori scolastici hanno ricevuto entrambe le dosi del
vaccino. E abbiamo verificato che una parte di quelli che non
si era vaccinato all’inizio lo sta facendo adesso, a questo
aggiungiamo che il 55% degli studenti è stato vaccinato e che
altri si stanno vaccinando in questi giorni, quindi questo
oltre ad essere un ottimo risultato ci mette nelle condizioni
di poter dire che c’è una tranquillità generale sulla ripresa
delle attività scolastiche in presenza. Va anche detto che
tutto questo è stato possibile anche grazie al grande lavoro
di sinergia tra le varie istituzioni, l’Asl, il mondo
scolastico, i dirigenti scolastici, la prefettura, il mondo
della mobilità tutta. Ecco questa sinergia ha fatto in modo
che la provincia di Salerno possa godere di una relativa
tranquillità da questo punto di vista, e noi siamo pronti a
fare qualunque altra azione ove mai dovesse essere necessario
per poter dare sempre di più maggiore tranquillità ai
cittadini”. Si è parlato della possibilità di poter far stare
i ragazzi senza mascherina se nella stessa classe sono tutti
vaccinati, docenti compresi. Crede che sia una buona idea?
“Credo che al di là della tranquillità data dalle vaccinazioni
già effettuate, non dobbiamo abbassare la guardia. E quindi
credo che tutte quelle precauzioni, che tutti i mezzi di
contenimento che da quasi due anni stiamo utilizzando, debbano
continuare ad essere usati soprattutto nei posti di lavoro e
nei luoghi di maggiore aggregazione. Per quanto riguarda la
possibilità di far stare i ragazzi in classe senza mascherina
se sono tutti vaccinati, tutto dipende dai dirigenti
scolastici e da come sono riusciti a rimodulare e a
riorganizzare le attività e la ripresa delle lezioni in
presenza. Esistono condizioni di sicurezza e di distanziamento
che non si possono eludere, quindi anche se una classe è tutta
vaccinata ma non vi è il giusto distanziamento, la mascherina
non va tolta. Diciamo che al momento la cosa principale è
ripartire, poi magari nelle prossime settimane, se ci sono le
condizioni giuste la si può rivedere, rivalutare e con
moderazione essere anche applicata dove, ripeto, ci siamo
tutte le condizioni per farlo”. Nella zona del Cilento si
registrano ancora focalai covid, potrebbe essere un segnale,
questo non positivo? “L’aria cilentana, come tutta la
provincia di Salerno, e di questo siamo tutti molto
soddisfattti, è stata metà, in questi mesi estivi, di un
turismo di promiscuità, che da un punto di vista sociale ed
economico ha ridato un fiorire a tutte le attività commerciali
di questi territorio, ma dall’altra parte ha causato in alcune
zone dei piccoli focalai, che stiamo gestendo in maniera molto
attenta, per evitare che questi si possano diffondere
ulteriormente. Il nostro dipartimento di prevenzione, le
nostre strutture, e l’Usca, continuano il loro lavoro sul
campo pronti ad intervenire la dove è necessario          per
contenere, come dicevo la diffusione del covid”.

D’Angelo: “Per la terza dose
bisogna concludere la prima
fase”
di Monica De Santis

La ripresa dell’attività scolastiche in presenza, la terza
dose e i no vax, sono questi gli argomenti trattati dal dottor
Giovanni D’Angelo, presidente dell’ordine dei medici e
odontoiatri di Salerno, al margine di una presentazione
tenutasi proprio presso la sede dell’ordine… “La scuola sta
per ricominciare e siamo molto fiduciosi, abbiamo un discreto
numero di vaccinazioni tra gli studenti e abbiamo quasi tutto
il personale docente e non vaccinato. Per cui ritengo che ci
sia una sufficiente tranquillità sia per i genitori, che per
gli insegnanti e sia, se vogliamo, proprio per gli
interessati, ovvero gli studenti”. In tanti si stanno
chiedendo se si inizierà con la somministrazione della terza
dose e che vaccino sarà somministrato a chi non ha avuto il
Phisez? “Per la terza dose possiamo dire che “se ne parlerà”
perchè non è imminente. Non sarebbe possibile, perchè non
possiamo sovrapporre la campagna vaccinale ordinaria, che ha
ancora un discreto numero di persone da vaccinare con la
seconda dose e qualcuno addirittura purtroppo con la prima
dose, con la somministrazione della terza dose. Quindi è
giusto dire che al momento non inizierà la somministrazione
della terza dose e che comunque, dobbiamo capire che, quando
si deciderà in merito, come si è fatto per la prima dose, la
modalità della somministrazione della terza dose dovrà avere
come prioritarie, ma era la logica, quelle che erano persone
che hanno avuto la precedenza quando abbiamo iniziato, cioè
gli anziani, il personale sanitario, le persone fragili, le
forze dell’ordine. Quindi è chiaro che le modalità con cui
inizieranno le terze dosi seguiranno l’andamento delle
precedenti”. Negli ultimi giorni si sta parlando di
somministrare il vaccino anche ai bambini dai 5 agli 11 anni,
cosa ne pensa? “E’ verò si è parlato anche di questo, ma si
dovrà però prima concludere il periodo, che in ambito
scientifico e di ricerca si sta facendo, di valutazione, di
sicurezza per l’età. Va detto che gli americani stanno andando
molto avanti su questo, penso che saranno i primi insieme agli
israeliani a sciogliere la riserva, in merito alla
vaccinazione dei bambini dai cinque agli undici anni. Voglio
dire che mi sembra estremamente giusto, che su questa fascia
d’età si faccia una sperimentazione e ricerca ancora maggiore,
perchè proprio su queste cose i no vax hanno puntato la loro
attenzione per cercare di incutere timore a tutti e non, come
invece avrebbero potuto fare, ad un selezionato gruppo di
pazienti. Ecco perchè ritengo il loro un comportamento
estremamente scorretto, pescare nel torbido da parte dei no
vax, perchè ogni cosa da loro viene interpretata nel lato
peggiore possibile e non nel lato migliore possibile. Nessun
vaccino anche quelli che correntemente facciamo può dare una
sicurezza al 100% non esiste in sanità un 100%, in entrambi i
casi quindi voglio dire che è inutile speculare su questo e
far venire fuori tutti i timori, le paure e tutto ciò che fa
parte dell’angoscia dell’essere umano che tiene quasi sempre
per fortuna riservata e che poi in queste condizioni viene
fuori, sono persone poco corrette”
Ilardi, dieci proposte per la
scuola
Antonio Ilardi, candidato al Consiglio Comunale di Salerno
nella lista “Popolari e Moderati” a sostegno del Sindaco
Vincenzo Napoli, interviene in occasione dell’inizio dell’anno
scolastico per formulare gli auguri di buon lavoro e lanciare
dieci proposte per la Scuola, maturate anche grazie al
dibattito registrato nell’ultimo anno nel Gruppo “Genitori
Salerno Sì DAD” di cui è fondatore ed amministratore.

Ingegnere, quale il suo augurio alla Scuola salernitana ?

Alla comunità scolastica salernitana rivolgo l’augurio più
sincero di potere non solo iniziare ma anche concludere l’anno
scolastico in presenza ed in sicurezza, mettendo a frutto il
grande balzo tecnologico compiuto grazie alla DAD, che potrà
risultare ancora utile in occasione di emergenze o di
potenziamento didattico. Per questo, auspico vivamente che
siano adottati tutti i sistemi e le procedure che consentano
di minimizzare il rischio di contagi da Covid 19 e che sia
finalmente risolto il nodo dei trasporti pubblici.

Oggi è candidato al Consiglio Comunale di Salerno, quale
dovrebbe essere a suo avviso il rapporto tra l’Ente e la
Scuola salernitana ?

Credo occorra intraprendere un rapporto più ampio ed
inclusivo. Il Comune deve dialogare non solo con i Dirigenti
Scolastici, il cui ruolo è evidentemente preziosissimo, ma
deve aprirsi al confronto con i docenti, i genitori ed il
personale ATA, che costituiscono componenti essenziali della
comunità scolastica e riferimento imprescindibile del primo
ciclo di cui è competente l’Ente comunale. Penso ad assemblee
periodiche di ascolto e proposta per ogni plesso tra Ente e
tutti gli attori in campo e penso ad un rapporto più stretto
tra Consigli di Istituto e Assessorato alla Scuola.

Cos’altro si può innovare in questo ambito ?

Credo che gli uffici del Comune di Salerno debbano
progressivamente lasciare tutti gli spazi che occupano negli
istituti scolastici: dalla Torrione Alto alla Matteo Mari ed
alla Giacomo Costa. Ogni aula va dedicata a ciò per cui è nata
e va destinata a funzioni didattiche o di laboratorio. Per
questo, avanzerò la proposta di realizzare un nuovo edificio
multipiano direzionale, anche con una operazione pubblico-
privato, in sostituzione del plesso di Via Picarielli, ove
ubicare tutti gli uffici comunali attualmente impropriamente
allocati nelle scuole.

Quale sarebbe, invece, secondo lei il primo atto urgente della
nuova Giunta Comunale ?

Non ho dubbi. La battaglia al Covid si vince con le
vaccinazioni, ma da sole non bastano e per gli studenti del
primo ciclo non esiste ancora la possibilità di accedere al
vaccino. Per questo, il primo atto della nuova Giunta dovrebbe
essere quello di acquistare immediatamente, nei plessi di
competenza comunale, apparecchiature di estrazione/immissione,
da installare in corrispondenza delle superfici vetrate, atte
a garantire un adeguato ricambio d’aria nelle aule anche in
condizioni meteorologiche che non consentano l’apertura delle
finestre. Come amministratori del Gruppo fb “Genitori Salerno
Sì DAD”, abbiamo già rivolto all’Assessore Fortini una istanza
affinché la Regione Campania apposti con urgenza risorse
economiche per tali sistemi. Le Scuole, dal canto loro, hanno
già a disposizione fondi attribuiti dal Governo grazie
all’ultimo Decreto Sostegni bis. Questi soldi vanno spesi bene
e subito, prima che l’arrivo delle intemperie renda
impossibile arieggiare le aule e faciliti la diffusione del
virus.

Quali, dunque, complessivamente le sue proposte per la Scuola
salernitana ?

La accontento subito. Ecco le DIECI PROPOSTE PER LA SCUOLA
SALERNITANA:

   1. acquistare immediatamente, negli edifici scolastici di
      ogni    ordine    a   grado,    apparecchiature       di
      estrazione/immissione da installare in corrispondenza
      delle superfici vetrate, atte a garantire un adeguato
      ricambio d’aria nelle aule anche in condizioni
      meteorologiche che non consentano l’apertura delle
      finestre;
   2. definire, per tutti i cicli scolastici, un protocollo
      obbligatorio ed univoco di pulizia e sanificazione degli
      istituti, mutuando le linee guida regionali per le
      strutture alberghiere;
   3. organizzare incontri periodici tra Assessorato alla
        Scuola del Comune e dirigenti, docenti, genitori e
        personale ATA di ogni plesso scolastico per esaminare e
      risolvere insieme le criticità esistenti;
   4. realizzare un nuovo edificio multipiano direzionale,
        anche con una operazione pubblico-privato, in
        sostituzione del plesso di Via Picarielli, ove ubicare
        tutti gli uffici comunali attualmente impropriamente
        allocati nelle scuole, in modo da liberare tutti gli
        spazi occupati negli istituti scolastici: dalla Torrione
        Alto alla Matteo Mari ed alla Giacomo Costa;
   5.   triplicare il personale dedicato alle scuole negli
        uffici tecnici e nel settore manutenzioni del Comune di
        Salerno;
   6.   progettare una diffusa riqualificazione degli spazi
        interni, delle facciate e degli infissi degli istituti
        scolastici di ogni ordine e grado, tramite i fondi resi
        disponibili dal PNRR;
   7.   realizzare in corrispondenza di ogni accesso scolastico,
        ove non esista, un’area pedonale fronteggiante;
   8.   riqualificare gli impianti sportivi degli istituti
scolastici, rendendoli disponibili agli studenti anche
      nelle fasce serali;
   9. potenziare le linee di trasmissione dati degli istituti
      scolastici, con particolare riferimento alla condizione
      di contemporanea connessione di tutte le classi, in moda
      da utilizzare proficuamente la DAD in caso di emergenza
      o di potenziamento didattico;
  10. realizzare almeno due nuovi edifici scolastici per la
      scuola dell’infanzia e per la scuola primaria di primo
      grado, in sostituzione di quelli attualmente esistenti,
      candidandosi alle risorse del PNRR.

Salvini:   “Il   governatore
attacca la coalizione? Inizia
ad avere paura”
“La storia della politica mi insegna che quando qualcuno passa
il tempo a insultare l’altro è perché ha paura e quindi io
penso che De Luca di paura ne abbia parecchi anche perché ne
ha sbagliate tante in questi mesi”. Il leader della Lega
Matteo Salvini torna a Salerno e non perde occasione per
attaccare il governatore della Regione Campania, Vincenzo De
Luca. Per il numero uno del Carroccio non è la prima visita:
già quattro volte, infatti, è stato nel salernitano ma ieri
sera è tornato per sostenere la candidatura a sindaco di
Michele Sarno che ha unito la coalizione di centrodestra.
“Questa è una terra che può dare tanto e merita tanto, sul
tema lavoro e sul tema pulizia. Si parla tanto di Green
economy, di ambiente, di mare pulito, di aria pulita e siamo
nella Terra dei fuochi dove mancano gli impianti di
smaltimento dei rifiuti, di valorizzazione dei rifiuti e
quindi come Lega ci metto l’anima, il cuore per portare anche
in questi comuni il buon governo che la Lega garantisce in
tante città italiane: la città italiana dove la raccolta
differenziata più alta è amministrata dalla Lega, la città
italiana dove la tassa rifiuti è più bassa è amministrate
dalla Lega; perché no, anche in Campania – ha dichiarato il
Capitano – Sento tanta voglia di cambiamento dopo essere stato
a Caserta, Benevento, Salerno presto Napoli anche se non mi
hanno messo la lista però diciamo che la Lega c’è. Anche a
Salerno il centrodestra è unito, come a Caserta, a Roma, a
Milano, a Torino, a Trieste”. Salvini rivendica poi il ruolo
giocato dalla Lega per l’unità della coalizione, come se il
merito fosse solo del suo partito: “Diciamo che anche grazie
alla testardaggine della Lega, altri volevano andare per loro
conto invece abbiamo tenuto insieme la coalizione che è il
nostro valore aggiunto: in tutta Italia, a livello nazionale,
appena si tornerà a votare per le politiche, il centrodestra
sarà compatto, unito e vincente”. E poi l’attacco al
presidente di Palazzo Santa Lucia, “che più che un governatore
si sente un monarca e più che cittadini ha sudditi a cui
imporre obblighi, multe e divieti. Salerno è una bella città,
i salernitani sono persone di valore, di lavoro: imprenditori
salernitani non mi chiedono aiutini, redditi a caso anzi ci
sarà da rivedere il criterio di distribuzione dei redditi di
cittadinanza che spesso e volentieri vanno a gente che non è
assolutamente diritto, offriamo un’idea diversa di città e lo
facciamo tutti insieme, questa è la nostra forza”. A Caserta,
De Luca ha definito il candidato sindaco Zinzi un sacrestano.
“Vede la differenza? A sinistra insultano; a Caserta per
insultarci ha dato del sacrestano al nostro candidato sindaco,
insultando parroci, chierichetti e sacrestani. E’ un po’
strano De Luca, si vede che è un po’ difficoltà in questo
momento è in difficoltà – ha dichiarato il leghista – Io non
mi permetto di dire di non votare a sinistra a Salerno, qui
gli uomini e le donne hanno la libertà di scegliere; il
centro-destra questa volta è compatto, unito attorno ad un
candidato serio; è una squadra credibile. La storia della
politica mi insegna che quando qualcuno passa il tempo a
insultare l’altro è perché ha paura e quindi io penso che De
Luca di paura ne abbia parecchi anche perché ne ha sbagliate
tante in questi mesi”. E poi, un passaggio sulla questione
vaccini: le dichiarazioni di Salvini hanno fatto discutere
anche il Pd che ora vorrebbe la Lega fuori dal Parlamento. “Io
mi sono limitato a ribadire quello che sostengono premi Nobel
e lo stesso istituto superiore della Sanità e lo dico da
vaccinato che invita chi ancora non lo è a vaccinarsi. Ho
fatto la seconda dose questa settimana, non sono no qui e no
là ma semplicemente ho fiducia negli italiani, credo nella
libertà di scelta. Il partito democratico fa polemiche anche
quando mi allaccio le scarpe perché se comincio dalla destra
sono fascista e se comincio dalla sinistra sono comunista – ha
ribadito Salvini – Ho smesso di inseguire Letta, Conte e De
Luca; ringrazio i 40 milioni di italiani che ci sono
vaccinati, ringrazio sindaci e governatori che più di altri
hanno offerto questa possibilità. Purtroppo in Campania non
sempre è così, per colpa di una pessima politica e sicuramente
non dei medici. Siamo a buon punto, siamo uno dei paesi più
vaccinati d’Europa; la protesta e il dissenso è sempre
legittimo se pacifico e democratico. Io voglio essere positivo
e sono contento che questa settimana la Lega battagliando in
parlamento abbia ottenuto milioni di tamponi gratuiti per chi
non può permettersi di spendere centinaia di euro e questo non
penso dia fastidio”.

De   Luca  jr    attacca   i
competitor    di     Napoli:
“assembramenti elettorali”
di Erika Noschese

Entra nel vivo la campagna elettorale del sindaco uscente
Vincenzo Napoli. In una sala gremita del Mediterranea hotel,
ieri mattina, si è tenuta la presentazione delle liste
Progressisti per Salerno, Campania Libera e Giovani per
Salerno con tutti i candidati al consiglio comunale. Tra i
presenti il segretario provinciale del Pd Enzo Luciano, l’ex
parlamentare Tino Iannuzzi, il vice presidente della Regione
Campania Fulvio Bonavitacolo, il parlamentare dem Piero De
Luca. “Noi costruiamo la storia di Salerno attraverso il
lavoro. Penso al dragaggio del porto, al ripascimento del
litorale. Penso a Piazza della Libertà, pronta per
inaugurazione nonostante i nostri competitori sostengono
ricorsi giudiziari in sede civile e penale”, ha dichiarato il
segretario dem Enzo Luciano che attacca i competitor del primo
cittadino, accusandoli di “rallentare la crescita di Salerno.
Noi lavoriamo in direzione opposta, in maniera concreta. Loro
provano a rovinare strumentalmente l’immagine di Salerno solo
per proporsi come alternativa. È una inganno perpetrato ai
danni dei cittadini e della città. La storia di Salerno è una
grande storia e la costruiamo insieme”. Anche l’ex
parlamentare Iannuzzi è protagonista di questa campagna
elettorale, in prima linea per sostenere il primo cittadino
uscente: “Riduzione drammatica dei trasferimenti agli enti
locali, ai vincoli del patto di stabilità, alla contrazione
del personale e all’assegnazione compiti nuovi e accresciuti
anche soprattutto per la pandemia. Abbiamo traguardi davanti
a noi perché sono stati preparati e programmati e progettati –
ha infatti dichiarato Iannuzzi – Destino di Salerno va
affidato ai suoi rappresentanti migliori. Andiamo avanti a
testa alta”. A rivendicare un’esperienza amministrativa,
iniziata dal 1993, Fulvio Bonavitacola, evidenziando che
l’esperienza amministrativa “ci ha fatto sentire rivoluzionari
sotto la guida di Vincenzo De Luca. Quando ci dichiariamo
fieri di Salerno lo facciamo non per autopromozione ma perché
ovunque io vada e con chiunque io pro esiste un grandissimo
rispetto per Salerno – ha aggiunto – Non è solo merito della
trasformazione urbana fisica. Noi qui abbiamo costruito,
attorno a questa grande esperienza amministrativa, una
identità. Siamo impegnati da sempre per un altro sud. Un’altra
Campania in un’altra Italia”. Ad aprire il comizio il ricordo
commosso di Ciro Balzano, punto di riferimento del quartiere
Mariconda    e   vicino   all’amministrazione      Napoli    e
dell’imprenditoria     Giannandrea    Ferrajoli,    scomparso
prematuramente dopo una lunga malattia. Accende, ancora una
volta, i riflettori sulle difficoltà che vivono i comuni, a
causa della pandemia, il parlamentare del Pd Piero De Luca che
ringrazia “chi ha combattuto con noi in questi cinque anni.
Gli ultimi anni, a causa della pandemia, sono stati difficili
per tutti i comuni d’Italia e naturalmente anche per il
nostro. Grazie a chi ha continuato a lavorare per difendere
questo progetto per la città con coerenza e dignità – ha
dichiarato – Dobbiamo andare avanti, insieme. Vincenzo Napoli
è un vero uomo delle istituzioni. Inconsistenza assoluta delle
altre forze in campo. Dobbiamo essere orgogliosi di Salerno.
Chi ha a cuore la città sceglie noi, unica proposta seria e
credibile”. Da qui l’attacco agli altri candidati sindaci: “In
giro solo assembramenti elettorali tenuti insieme da retorica
mediocre, odio e rancore. C’è un trasformismo, uno
scilipotismo insopportabile in alcune realtà. C’è qualche
politico che compare dopo dieci anni con qualche seduta
spiritica improvvisa. Queste persone non ci sono e non ci
sono mai state in questi anni per Salerno”. Il riferimento è
ai parlamentari del Movimento 5 Stelle che, di recente, hanno
presentato un’interrogazione al ministro degli Interni per
chiedere di bloccare piazza della Libertà: “Noi non facciamo
interrogazioni per bloccare un’opera ma per sbloccare risorse
per la città. Ma come fanno a fare poltica per la città queste
persone – ha aggiunto De Luca junior – Non possiamo sostenere
chi da anni lavora contro il sud. Prima Salerno era cancellata
da politiche di sviluppo regionale. Filiera è fondamentale.
Impegno serio nei quartieri con piccole e grandi opere.
Bisogna lavorare su verde pubblico e manutenzione; sulla
sicurezza dei quartieri, dal centro ai rioni collinari. Non
esistono periferie. Politiche sociali fiore all’occhiello: qui
nessuno viene lasciato solo. Su questi temi non si scherza.
Non torniamo indietro, andiamo avanti”. Per Vincenzo Napoli
quella di ieri è una “data simbolo”. Il sindaco uscente
rivendica infatti il lavoro svolto in questi anni e che, a suo
dire, ha “cambiato il corso della storia. Noi sempre solleciti
alla accoglienza e alla solidarietà, noi siamo stati sulle
banchine del porto che approdavano con richiesta di amicizia e
noi siamo stati fisicamente lì per aiutarli. Altri facevano
poesie – ha attaccato il primo cittadino uscente – Noi eravamo
presenti con la trasparenza ossessiva, le nostre procedure e
questo avviene dopo ore di lavoro”. Napoli ribadisce il lavoro
fatto in questi anni, “siamo sempre stati in prima linea, con
lavoro di verifica e controllo. Tutto questo è stato possibile
grazie al lavoro di squadra. Qualcuno lo abbiamo perso: meglio
per noi”, ha detto riferendosi ai consiglieri che, nei mesi
scorsi hanno lasciato la maggioranza. “Gli altri fanno rumore
per confondere idee ai cittadini. Ci sono personaggi che non
ho mai visto in cinque anni di consiliatura e che ora vengono
a Salerno a darci lezioni che non hanno titolo e credibilità
per dare. Vogliono bloccare tutto: sono gli stessi che
scendono in piazza”, ha detto infine il primo cittadino.

De   Fazio:                      “A   Salerno
centrodestra                     inesistente,
manca di progetti seri”
“Poche idee e molto confuse”. È un vero e proprio j’accuse
quello che Massimo De Fazio lancia all’indirizzo del
centrodestra salernitano, sottoponendo ad un severo esame
critico non solo le scelte effettuate in vista delle prossime
elezioni amministrative di ottobre, quanto l’azione politica –
meglio la mancata azione – nel capoluogo nell’ultimo
quinquennio. Un vuoto che, a giudizio dello storico esponente
della destra salernitana oggi candidato sotto il simbolo dei
“Popolari e Moderati” con Enzo Napoli, ha portato la
coalizione di centrodestra non solo a mancare l’obiettivo di
una candidatura unitaria per Palazzo di Città, ma anche e
soprattutto a non individuare un’alternativa di progetto per
Salerno. “Archiviato il dibattito a tratti davvero surreale
sull’individuazione del candidato sindaco – incalza De Fazio –
e sulla composizione delle liste chiamate a sostenerlo, quel
che resta è il vuoto: progettuale e, cosa ancor peggiore, di
visione. Ad oggi il centrodestra nel suo complesso non riesce
ad offrire alla nostra comunità un’idea sul futuro possibile
della città, una linea di sviluppo che guardi in direzione
diversa – non necessariamente opposta – a quella portata
avanti dalle amministrazioni che si sono succedute negli
ultimi anni. Ancora una volta si gioca la carta della critica
facile, evidenziando i limiti di un’azione amministrativa che,
innegabilmente, nell’ultima fase ha perso incisività. Si
rifugge, tuttavia, da parte del centrodestra, da una analisi
degli scenari complessi che hanno contribuito a questo
evidente rallentamento, insomma si preferisce ancora una volta
diffondere sui social la fotografia di una strada sporca
piuttosto che analizzare le possibili cause del disservizio e
proporre soluzioni. Siamo al gioco di rimessa, al solleticare
l’istinto dell’antipolitica che, come stanno a dimostrare le
vicende nazionali, tanti danni ha prodotto al Paese”. A
rendere questa mancanza di analisi e di proposta ancor più
grave, sottolinea De Fazio, è il fatto che non si è utilizzata
la consiliatura che va chiudendosi in queste settimane per
individuare, all’interno dei partiti e nelle forze vive della
città, uomini e donne che potessero dare concretezza a
progetti di rinnovamento, ad una nuova visione programmatica
per Salerno. “I cinque anni di inerzia del centrodestra
salernitano, cui molti altri se ne potrebbero aggiungere, –
dice ancora De Fazio – rappresentano di fatto il fallimento di
un processo di selezione di un gruppo dirigente qualificato e
radicato sul territorio. Si è preferito battere altre strade,
perseguendo nella determinazione di impedire la crescita a
Salerno di un centrodestra capace e competitivo. Forse nel
timore che nuove figure potessero dare ombra a vecchi
protagonisti della scena politica cittadina. Le scelte fatte
nella composizione delle liste elettorali sembrano confermare
questa ipotesi. Così come la stessa individuazione del
candidato sindaco del centrodestra – travagliata quanto mai –
è scaturita non dal confronto con le forze vive della nostra
comunità, ma da un gioco di equilibri e tatticismi su tavoli
partenopei e dell’Agro nocerino-sarnese”. Da questa
constatazione, che molto dice sulle scelte fatte in occasione
di questa competizione elettorale da diversi esponenti di
primo piano della destra salernitana, discende il motivo di
una chiara presa di posizine: “Ecco – conclude De Fazio – che
chi – per convinzione, per storia personale e familiare, per
valori di riferimento – è sempre stato apertamente schierato
su un fronte è stato posto dinanzi ad un bivio: restare in
silenzio, “allineato e coperto”, per un malinteso senso di
obbedienza o, piuttosto, provare ad incidere sui problemi
reali che, questi sì, interessano da vicino quotidianamente i
salernitani. Per chi, come me, ha sempre fatto dell’impegno in
prima persona l’unico modo d’agire, non c’era altra scelta
possibile: portare il proprio contributo di idee e proposte lì
dove c’è la reale possibilità di operare in favore della
comunità. E, soprattutto, farlo alla luce del sole, senza
sotterfugi o accordi post-elettorali, con quella trasparenza e
linearità cui mi sono ispirato da sempre”.
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