STAGIONE TEATRALE 2019/20 - CSI Pisa
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FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO ONLUS - FONDAZIONE TEATRO DI PISA STAGIONE TEATRALE 2019/20 direttore artistico per il Teatro di Pisa Silvano Patacca Pisa, Teatro Verdi, 2 novembre 2019 / 22 marzo 2020 sabato 2 novembre 2019 ore 21, domenica 3 novembre ore 17 Amanda Sandrelli LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni, adattamento e drammaturgia di Francesco Niccolini regia Paolo Valerio e Francesco Niccolini con Alex Cendron, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci scene Antonio Panzuto produzione Arca Azzurra Produzioni, Teatro Stabile di Verona durata: 1,30 h «Fra tutte le Commedie da me sinora composte – scrive Goldoni nell’avvertimento al lettore – starei per dire esser questa la più morale, la più utile, la più istruttiva. Sembrerà ciò essere un paradosso a chi vorrà fermarsi a considerare il carattere della Locandiera, e dirà anzi non aver io dipinto altrove una donna più lusinghiera, più pericolosa di questa.» La scena, precisa Goldoni, è a Firenze e questo è un grande affresco di toscanità. Mirandolina è una donna feroce, abituata a comandare, “toscanamente” autoritaria e incline al tornaconto: lotta per portare avanti la locanda dopo la morte del padre e, in contemporanea contro un marchese squattrinato, un ricco volgare, il misogino cavaliere di Ripafratta, un cameriere tutto fare e che non vuole staccarsi dalla sua padrona, possibile sposa. Lotta per affermare la forza e la dignità in un mondo in cui le donne sono solo oggetto di piacere o di disprezzo. Il desiderio intimo di Mirandolina è sì piacere, ma anche perché, piacendo, la cassa si rimpingua: la sua civetteria è calcolo. «Nel feroce mondo nuovo che Carlo Goldoni sa dipingere – sottolinea nella nota il drammaturgo Francesco Niccolini -, la locandiera chiude tutte le porte e resta l’indiscussa padrona della sua vita. Al sicuro, certo, ma spogliata di quel turbamento amoroso che, inatteso, è arrivato a stravolgere la vita e i piani. Rinuncia, Mirandolina. Si sposa cinicamente, con il commento più feroce che mai abbia accompagnato una brulla cerimonia: “Anche questa è fatta”. E tutti vissero infelici e scontenti». «Una locandiera che, scrollate di dosso le stucchevoli incrostazioni della femmina tutta brio ed esuberanze da cortigiana dell’aia, prende vesti combattive (e autoritarie) di chi da sempre è abituato a combattere su ogni fronte per la propria dignità e indipendenza. […] Con questa impostazione così moderna del personaggio, al quale Amanda Sandrelli conferisce credibilità attraverso una recitazione spigliata e naturale, venata un po’ di ironia, un po’ di tristezza (con riscontro anche nelle musiche di Antonio Di Pofi) dialogano a contrasto la regia, che rimanda a canoni scenici dell’epoca – ripresi anche in chiave parodistica nei movimenti di scena di Monica Codena, oltre che talora nella gestualità attoriale – e i costumi, pure d’epoca, di Giuliana Colzi, mentre le scene di Antonio Panzuto, con la loro geometrica essenzialità sottolineata dalle luci piatte di Marco Messeri, ne ribadiscono l’attualità. Il pubblico applaude convinto e divertito uno spettacolo di buona fattura e di buon ritmo.» Franca Barbuggiani, traiettorie.org
sabato 30 novembre 2019 ore 21, domenica 1 dicembre ore 17 Michele Riondino IL MAESTRO E MARGHERITA di Michail Bulgakov riscrittura Letizia Russo regia Andrea Baracco con Michele Riondino nel ruolo di Woland e Francesco Bonomo (Maestro/Ponzio Pilato), Federica Rosellini (Margherita) e con (in o.a.) Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski scene e costumi Marta Crisolini Malatesta luci Simone De Angelis musiche originali Giacomo Vezzani produzione Teatro Stabile dell'Umbria con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spa in occasione dei 40 anni di attività dell’impresa durata: 2h «Un eterogeneo gruppo di attori dà vita alle magiche e perturbanti pagine di Michail Bulgakov; faremo palpitare i nostri cuori dando corpo ad una delle più strazianti e straordinarie storie d’amore della letteratura, quella tra il Maestro e Margherita e quel loro rimanere fatalmente impigliati, imprigionati quasi, l’uno nel corpo e nella mente dell’altra. Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. Si passa in un attimo dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all’interrogarsi su quale sia la natura dell’uomo e dell’amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell’impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange, spesso si ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre». Andrea Baracco. «La sfida, vinta, era riuscire a condensare le oltre trecento corpose pagine di Bulgakov e soprattutto i tre piani narrativi spazio temporali de “Il Maestro e Margherita” concentrando in un'unica struttura, tanto solida e stabile e granitica quanto flessibile e comoda, le storie intrecciate, le vicende aggrovigliate, le trame intessute. La squadra messa al servizio del regista Andrea Baracco (grande cura dei dettagli e precisione puntigliosa come un metronomo) […], con la fuoriclasse Letizia Russo alla drammaturgia (per un testo divenuto una miscela perfetta di classico e contemporaneo, fruibile, scorrevole, godibile all'ascolto), funziona eccome. Ma ecco, la struttura sulla quale poggia a perno e ruota tutto l'ensemble (undici attori ben amalgamati e coesi attorno alla star Michele Riondino[…]) nella sua semplicità di passaggi e porte e botole, di comparse e scomparse, di andate e ritorni, ha reso possibile i continui cambi di scenario, di quadri, di status, di climax rendendo il tutto agile e fluido, ben oliato. […] L'affascinante Riondino è Woland, un Lucifero (molto meglio che diavolo) mefistofelico e zolfino molto Joker, faccia di cerone e labbra rossissime, claudicante come Jack lo Squartatore, portatore di luce e conoscenza, quasi un clown satanico e malvagio dalla risata isterica a sottolineare le verità che gli uomini hanno timore ad ammettere a se stessi. La regia infarcisce le scene (non è assolutamente un difetto, anzi) di segni e rimandi tra inquietudine ed atmosfere fuligginose londinesi, fumi vulcanici misteriosi, passione e violenza […].» Tommaso Chimenti, recensito.net
sabato 21 dicembre 2019 ore 21, domenica 22 dicembre ore 17 Veronica Pivetti VIKTOR UND VIKTORIA commedia con musiche liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schünzel versione originale Giovanna Gra regia Emanuele Gamba con Giorgio Borghetti, Yari Gugliucci e Sergio Mancinelli, Roberta Cartocci, Nicola Sorrenti scene Alessandro Chiti costumi Valter Azzini luci Alessandro Verazzi musiche originali e arrangiamenti Maurizio Abeni aiuto regia Vittorio Testa produzione a.ArtistiAssociati, Pigra srl durata: 1,45 Il mondo dello spettacolo non è sempre scintillante e quando la crisi colpisce anche gli artisti devono aguzzare l’ingegno. Ecco allora che Viktoria, talentuosa cantante disoccupata, si finge Viktor e conquista le platee… ma il suo fascino androgino scatenerà presto curiosità e sospetti. Tra battute di spirito e divertenti equivoci si legge la critica ad una società bigotta e superficiale sempre pronta a giudicare dalle apparenze. Sullo sfondo della Berlino Anni Trenta – una Berlino stordita prima dai fasti e poi dalla miseria della repubblica di Weimar – si dipana una vicenda che, con leggerezza, arriva in profondità. Spassosa e bravissima, Veronica Pivetti si cimenta nell’insolito doppio ruolo di Viktor/Viktoria che, nato per il grande schermo nel 1933, ripreso nel 1982 da Blake Edwards (protagonista Julie Andrews), è approdato ora per la prima volta sulle scene italiane nella sua versione originale. «[…] Lo spettacolo è elegante e a tratti lussuoso. Comincia in un’atmosfera miserabile da “bohème” e prosegue tra grand hotel, cristalli scintillanti, abiti da gran sera, in un gioco d’attori ben amalgamato e in qualche punto irresistibile per l’umorismo “all’antica napoletana”. Vi appare in forma smagliante Veronica Pivetti, che sulle prime, nel momento della fame nera, fa la Veronica Pivetti che il pubblico conosce. È cioè la maschera della donna buffa, incasinata e casinista. Ma poi sa trasformarsi, entra nel nuovo duplice ruolo con eleganza, con disciplina, con classe, rivelando inaspettate doti di cantante quando affronta con il dovuto “mood” espressionista le canzoni d’epoca arrangiate da Maurizio Abeni. Accanto a lei, dividendo devotamente povertà e successo, Yari Gugliucci porta il vento ruvido della farsa e del teatro popolare che spesso, come da tradizione, si alimenta di doppi sensi. Lupano fa il bel tenebroso. Con l’immacolato frac del conte von Stein oscilla tra perplessità e trasporto, ma curiosamente sembra frenato da qualcosa, da una specie di renitenza di cui non riusciamo a cogliere l’origine. Ci sono ancora Pia Engleberth nella parte dell’impresaria, Roberta Carocci come l’appetitosa ballerina di fila di cui si è innamorato Vito, Nicola Sorrenti nel ruolo sbarazzino dell’attrezzista Gerhardt, i quali, ciascuno per la propria parte, contribuiscono spiritosamente al successo della serata […].» Osvaldo Guerrieri, La Stampa
sabato 11 gennaio 2020 ore 17 (turno B) e ore 21 (turno A) Ale & Franz ROMEO & GIULIETTA NATI SOTTO CONTRARIA STELLA da William Shakespeare drammaturgia e regia Leo Muscato con Eugenio Allegri, Marco Gobetti, Marco Zannoni, Roberto Zanisi, e con la partecipazione straordinaria di Paolo Graziosi musiche Dario Buccino, scene e costumi Carla Ricotti disegno luci Alessandro Verazzi, assistente alla regia Alessandra De Angeli produzione EnfiTeatro durata: 2h Leo Muscato, tra i maggiori registi teatrali e di opera lirica del nostro Paese (Premio della Critica 2017 come miglior regista di prosa; Premio Abbiati 2013 come miglior regista d’opera; International Opera Awards - Opera Star 2016, assegnatogli dall’Arena di Verona, come miglior regista) aveva creato questo originale e felicissimo riadattamento di Romeo e Giulietta nel 2005 per Leat’ -Teatro, compagnia di cui è stato direttore artistico; oggi lo riprende per la Compagnia Enfi Teatro, affidando i due ruoli protagonisti a due noti attori cabarettisti, Ale & Franz, con i quali aveva già lavorato firmando Aria Precaria. «I veri protagonisti del nostro spettacolo – ha scritto Muscato – non sono i personaggi dell’opera, ma sette vecchi comici girovaghi che si presentano al pubblico per interpretare “La dolorosa storia di Giulietta e del suo Romeo”. Sanno bene che è una storia che già tutti conoscono, ma loro sono intenzionati a raccontarla, osservando il più autentico spirito elisabettiano: sono tutti uomini e ognuno di loro interpreta più personaggi, anche quelli femminili! Il fatto è che di pari passo con le buone intenzioni, vanno le loro effettive capacità (o modalità) di stare in scena. Rivali e complici allo stesso tempo, da un lato si rubano le battute, dall’altro si aiutano come meglio possono. Convinti di essere dei bravi attori, non si rendono conto che, in realtà, quando sono in palcoscenico, non riescono neanche a dissimulare i loro rapporti personali fatti di invidie, ripicche, alleanze, rappacificazioni. A volte, le intenzioni dei personaggi si confondono con le loro, provocando una serie di azioni e reazioni a catena che, in una dimensione meta-teatrale assolutamente involontaria, finiscono per massacrare la storia dell’esimio poeta! Presi singolarmente, sembrano avanzi di teatro; messi insieme, formano una compagnia tragica, involontariamente comica, quindi doppiamente tragica. Ma loro non lo sanno! Forse qualcuno lo immagina, ma preferisce non approfondire. Succede un miracolo però: nonostante tutto, la storia di Romeo e Giulietta vince su ogni cosa. In un modo o nell’altro, questi COMICI, riescono a raccontare la storia dei due giovani amanti; anche se a farlo sono degli uomini che “giovani” non lo sono più da tanto tempo. E in un modo o nell’altro riescono pure a far commuovere! Forse perché dalla loro goffaggine traspare una verità che insinua un forte dubbio: quello che, in questa storia, più di chiunque altro, sono proprio loro quelli… Nati sotto contraria stella.» «[…] Divertente, e anche molto. Ma non fermiamoci alla prima apparenza perché è infatti tutt'altro che uno di quegli spettacoli scioccamente comici che spesso troviamo sulle ribalte, o uno Shakespeare liberamente giocato en travesti […]. Vero è che gli interpreti sono tutti uomini, ma messi al servizio di un'operazione non mancante di intelligenza e di fantasia che guarda a una dimensione metateatrale. Chi sono quei sei individui, già avanti cogli anni, cui si affianca una settima presenza, un suonatore e cantante che funge da uomo orchestra, che all’inizio vediamo uno dietro l’altro avanzare su un palcoscenico disadorno? […] Sei anziani e patetici attori ognuno proveniente da esperienze diverse e da fallimenti forse non solo artistici ma certo che riuniti tentano con ostinazione di mettere in scena la più famosa delle storie d’amore, di sangue e di morte. […] L’impresa sembra disperata. L’avvio è penoso. Involontariamente comico. Ma a o poco a poco ecco il colpo di scena. È tale il loro entusiasmo che, trascinati dalla forza delle parole, la vecchia e immortale tragedia, pur sottoposta a tagli e arbitrii, acquisisce una forza nuova e struggente. Riceve l'inossidabile William un omaggio straordinario. Poetico e grottesco lo spettacolo, che espone sotto traccia la condizione non facile dell’attore di oggi, vive di gustose trovate, di momenti di alta e felice teatralità […].» Domenico Rigotti, L’Avvenire
sabato 1 febbraio 2020 ore 21, domenica 2 febbraio ore 17 Massimiliano Gallo, Monica Nappo IL SILENZIO GRANDE una commedia di Maurizio De Giovanni regia Alessandro Gassmann con Stefania Rocca e Paola Senatore, Jacopo Sorbini scene Gianluca Amodio costumi Mariano Tufano musiche originali Aldo & Pivio De Scalzi disegno luci Marco Palmieri suono Paolo Cillerai video Marco Schiavoni regista assistente Emanuele Maria Basso foto Manuela Giusto produzione Diana Oris durata: 2 h Maurizio De Giovanni, lo scrittore napoletano di fama internazionale (fra tutti i suoi libri di successo, la serie del Commissario Ricciardi e la serie I bastardi di Pizzofalcone) debutta ora come autore di una commedia. «L'incontro con Maurizio De Giovanni - annota Alessandro Gassmann - è stato nella mia carriera recente, portatore di novità importanti e di progetti che mi hanno appassionato. In "Qualcuno volò sul nido del cuculo" l'adattamento di Maurizio mi ha permesso di portare quella storia che trasuda umanità, in Italia nel 1982, conferendole una immediatezza ed una riconoscibilità ancora più efficaci per il nostro pubblico, regalando allo spettacolo un successo straordinario. Ho poi approfondito la mia conoscenza delle umanità raccontate da De Giovanni, interpretando l'ispettore Lojacono nella fortunatissima serie televisiva, giunta alla seconda stagione, "I bastardi di Pizzofalcone". Quando in una pausa a pranzo con Maurizio parlammo de "II silenzio grande" vidi l'idea nascere lì in pochi minuti. Ebbi subito la sensazione che, nelle sue mani, un tema importante come quello dei rapporti familiari, del tempo che scorre, del luogo dove le nostre vite scorrono e mutano negli anni, ovvero la casa, avrebbe avuto una evoluzione emozionante e sorprendente. Immagino uno spettacolo dove le verità che i protagonisti si dicono, a volte si urlano o si sussurrano, possano farvi riconoscere, dove, come sempre accade anche nei momenti più drammatici, possano esplodere risate, divertimento, insomma la vita. Questa è una delle funzioni che il teatro può avere, quella di raccontarci come siamo, potremmo essere o anche quello che saremmo potuti essere. Questa storia ha poi al suo interno grandissime sorprese, misteri che solo un grande scrittore di gialli come Maurizio De Giovanni avrebbe saputo maneggiare con questa abilità e che la rendono davvero un piccolo classico contemporaneo. Per rendere al meglio, il teatro necessita di attori che aderiscano in modo moderno ai personaggi e penso che Massimiliano Gallo, con il quale ho condiviso set e avventure cinematografiche, sia oggi uno degli attori italiani più efficaci e completi. Sarà per me una grande gioia dirigerlo in un personaggio per lui ideale. Questo facciamo a teatro, o almeno ci sforziamo di fare, cerchiamo disperatamente la verità, e confidiamo nella vostra voglia di crederci.»
sabato 15 febbraio 2020 ore 21, domenica 16 febbraio ore 17 Alessio Boni, Serra Yilmaz DON CHISCIOTTE adattamento Francesco Niccolini liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra drammaturgia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer e Francesco Niccolini regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer con Marcello Prayer produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo durata: 2h « Chi è pazzo? Chi è normale? – scrive Alessio Boni – Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire”» che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani. L’animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L’uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire? Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale. È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete – avvalendosi del sogno, della fantasia, dell’immaginazione – sono stati spesso considerati ‘pazzi’. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte.» «[…] un florilegio di mirabilia e trovate sceniche bellissime: il cavallo Ronzinante (una macchina straordinariamente animata alla quale ci si affeziona), le immagini oniriche che ha l'hidalgo quando si cala nel pozzo (sagome fluorescenti che brillano in uno scenario buio), gli immancabili mulini a vento. La recitazione di Boni, realistica appassionata e convinta, contribuisce ad evidenziare l'aspetto giocoso, incantato, leggero e profondo di don Chisciotte, sottolineando gli aspetti ironici cari a Cervantes. Il Sancho Panza di Serra Yilmaz, così terragno, indolente, pratico, attaccato agli elementari bisogni, costituisce un controcanto perfetto alla vivacità del cavaliere dalla fantasia vivace. Questo spettacolo, la cui drammaturgia ha saputo rendere ottimamente le tinte e le sottigliezze d'un capolavoro della letteratura mondiale, affascina e incanta gli spettatori. Al punto che quando l'hidalgo muore – "Son pronto. Mostrami la strada" – e la scena si rabbuia, l'animo del pubblico è preparato a seguire il prode cavaliere, ripetendo fra sé i versi di Calderón: "La vita è sogno? E allora sogniamo anima mia"!» Pierluigi Pietricola, Sipario
sabato 14 marzo 2020 ore 21, domenica 15 marzo ore 17 Lello Arena PARENTI SERPENTI di Carmine Amoroso regia Luciano Melchionna con Giorgia Trasselli e con (in o. a.) Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabrizio Vona scene Roberto Crea, costumi Milla, musiche Stag, disegno luci Salvatore Palladino produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con Bon Voyage Produzioni / Festival Teatrale di Borgio Verezzi durata: 2h Lo spettacolo non è l’adattamento del celeberrimo film di Monicelli del ’92 con Paolo Panelli nel ruolo che qui è interpretato da Lello Arena, ma propone proprio la commedia originale di Carmine Amoroso da cui il film fu tratto. La trama, perfida, è nota. Come ogni anno, i figli vanno a passare il Natale in un paesino dell’Abruzzo, a casa degli ormai vecchi genitori: Saverio, appuntato dei carabinieri in pensione, e Trieste, il proverbiale angelo del focolare. Ma stavolta capita una novità, che Saverio e Trieste annunciano di voler trascorrere quanto gli resta da vivere con uno (scelgano loro quale) di quei figli, dando in cambio, appunto, la pensione e la casa. E si scatena, allora, la ridda dei rancori e degli egoismi. Finché i figli decidono di risolvere il problema semplicemente eliminandolo… «Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento – annota Luciano Melchionna – Verità? Paradosso? Spesso, come si è soliti dire, che la realtà supera la fantasia. Ciò mi ha spronato ad affrontare questo testo che ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita famigliare sempre assolutamente attuale, purtroppo. Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza. Viviamo in un’epoca in cui i valori, primo fra tutti il rispetto, stanno pian piano sparendo e l’egoismo sta prendendo decisamente il sopravvento sulla carità umana e sulla semplice, fondamentale, empatia. Prima o poi saremo tutti dei vecchi bambini bisognosi di cure, perché trasformarci in soprammobili polverosi, inutili e ingombranti? In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa ormai, con questa commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco e a tratti surreale dei personaggi al più turpe cambiamento di quegli esseri che – chi di noi non ne ha conosciuto almeno uno? – da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti… i segni del disagio che porterà alla tragedia conclusiva si manifestano con un rilievo via via crescente. Tutto questo, aggiungo subito, è illustrato dallo spettacolo con una coerenza fra i suoi elementi costitutivi quale assai raramente possiamo riscontrare: a partire dalla scena di Roberto Crea, che ricorda, sì, un presepe, ma rimanda specialmente a un cumulo di detriti, giusto quelli dei sentimenti a mano a mano appassiti. E non da meno risulta la regia di Melchionna, che, per cominciare, avvia l’azione facendo entrare i figli di Saverio e Trieste dalla platea, con annesse strette di mano agli spettatori. Giacché, si capisce, i «serpenti» sono tra noi, anche se non li conosciamo o facciamo finta di non accorgercene…Lello dà luogo a una delle migliori prove d’attore che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni: passa con naturalezza estrema dal grottesco al crepuscolare, dagli scoppi d’ira alle tenerezze, dalle fughe nel surreale alle accensioni della più sanguigna comicità, facendo di quel carabiniere in pensione un fantaccino – divertente e commovente insieme – che non sarà facile dimenticare » Enrico Fiore, Controscena
sabato 21 marzo 2020 ore 21, domenica 22 marzo ore 17 Geppy Gleijeses, Marisa Laurito, Benedetto Casillo COSI’ PARLO’ BELLAVISTA adattamento teatrale di Geppy Gleijeses dal film e dal romanzo di Luciano De Crescenzo scene Roberto Crea, musiche Claudio Mattone, costumi Gabriella Campagna, luci Luigi Ascione regia Geppy Gleijeses con Nunzia Schiano, Salvatore Misticone, Vittorio Ciorcalo, Patrizia Capuano e Gianluca Ferrato (Cazzaniga) e con Elisabetta Mirra, Gregorio De Paola, Agostino Pannone, Gino De Luca, Ester Gatta, Brunella De Feudis produzione Gitiesse Artisti Riuniti / Best live durata: lo spettacolo debutta nel corso della stagione Dopo qualche tentativo infruttuoso fatto in anni passati di adattare per le scene il mitico film-romanzo- saggio di Luciano De Crescenzo, Alessandro Siani, stimolato da Benedetto Casillo (nel film il vice sostituto portiere) si appassiona all’idea e decide di varare il progetto. Dopo aver vagliato alcune ipotesi giunge con Luciano De Crescenzo alla conclusione che la migliore soluzione per la realizzazione dell’idea sia affidarla a Geppy Gleijeses. Grande affresco corale sugli “uomini d’amore” e “gli uomini di libertà”, lo spettacolo ripropone così le scene più esilaranti del film come “il cavalluccio rosso”, ”la lavastoviglie", "il Banco Lotto", "la 500 tappezzata di giornali" e, naturalmente, il mitico contrasto tra il professor Bellavista e il direttore dell'Alfasud Cazzaniga. Ma anche con inserti di grande filosofia di vita di De Crescenzo, che nel cenacolo snocciola deliziando i suoi discepoli. La scenografia riproduce la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film, con scale praticabili dall'interno e vari elementi carrellati subentranti dai lati e raffiguranti il tavolo dei pomodori, il negozio di arredi sacri, l'ascensore, il cenacolo (questi ultimi due scenderanno dall'alto), ecc. Per festeggiare i 90 anni di Luciano De Crescenzo i promotori hanno voluto il 26 settembre 2018 il debutto nel teatro della sua città, il San Carlo di Napoli, che ha tributato al lavoro un grande successo. «[…] Dopo il festoso soggiorno napoletano, l’intraprendenza di Geppy Gleijeses, insieme alla sua passione per tutto ciò che di napoletano si può realizzare in palcoscenico, ha portato lo spettacolo a Roma. E se il teatro è gemito di napoletani in fiduciosa attesa, sono anche gli spettatori di ogni provenienza ad aspettarsi il divertimento previsto. Rapidi tagli di scene si susseguono con la disinvoltura di mostrare Bellavista, filosofo e maniacalmente legato alle tradizioni – fra cui la cura nel seguire la lavorazione della salsa di pomodoro da imbottigliare –, ma anche attento allo svilupparsi di una realtà nuova nella città – come i giovani emancipati, desiderosi di farsi una famiglia ma in lotta per un posto di lavoro – e non rassegnato, anche se realista nel considerare la camorra come una morsa difficile da eliminare.[…] Arduo raccontare la trama dello spettacolo, in cui abbondano le occasioni per mettere alla prova le più singolari doti degli attori – ben quattordici –, tutti espressivi nei loro molteplici ruoli. Va però segnalata la presenza di Nunzia Schiano, che strappa l’applauso nel suo dialogo da convincente a sempre più rabbioso con una lavatrice renitente che lei butta poi in mezzo al pubblico con un lancio stupefacente. E manda in visibilio la scena chiamata del cavallino rosso, che Salvatore Misticone ripete più volte fra il pubblico in quel reiterato narrare che suscita infantile ilarità. Marisa Laurito è l’anima perenne di De Crescenzo, nelle sue ironie agrodolci velate di sorriso e di perversità che si scopre poi bonaria. Benedetto Casillo è il dantesco vice- portiere ormai personaggio indelebile, com’era nel film, e tanti altri sono gli straordinari interpreti avvantaggiati da un dialetto che, come si sa, è una lingua a sé, con suoni e ritmi da misteri eleusini. Trascinato a realizzare lo spettacolo che sembrava attenderlo senza via di scampo da un paio d’anni, Geppy Gleijeses, con piglio ipnotico e insieme scanzonato, lo ha fatto suo, sviluppandolo in un’aura di tempi passati, quando lui era Giorgio, il giovane genero – qui Gregorio Maria De Paola – innamorato di quella Patrizia – Elisabetta Mirra – che adesso è sua figlia. E ancora per molto tempo tutti questi personaggi saranno in scena, da qualche parte, a incantare gli spettatori.» Maricla Boggio, criticateatrale.it
ABBONAMENTI Riconferme e Promozionali Circoli e Associazioni in rapporto organizzato con il Teatro di Pisa: fino a venerdì 19 luglio presso le loro sedi, con ritiro e saldo da martedì 23 a mercoledì 31 luglio presso il Botteghino Riconferma Abbonati: da martedì 3 a venerdì 13 settembre presso il Botteghino del Teatro (anche telefonicamente), dietro esibizione del vecchio abbonamento Nuovi abbonamenti Cartellone e Cinque: da mercoledì 18 a venerdì 27 settembre (da giovedì 19 settembre anche telefonicamente) TIPOLOGIE DI ABBONAMENTO Cartellone tutti gli 8 spettacoli in programma (escluso A Christmas Carol) Cinque Il Maestro e Margherita, Viktor und Viktoria, Romeo & Giulietta, Il Silenzio Grande, Parenti Serpenti TURNI DI ABBONAMENTO Turno A: la recita alle ore 21 Turno B: la pomeridiana alle ore 17 ORARIO DEGLI SPETTACOLI Le rappresentazioni iniziano alle ore 21, la domenica alle ore 17 PREZZI ABBONAMENTO CARTELLONE (8 spettacoli) Platea, posto palco centrale I e II ord. € 210,00; ridotto € 189,00; soci Coop € 178,50; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 105,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 175,00; ridotto € 157,50; soci Coop € 147,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 87,50 Posto 1^ galleria e posto palco laterale III ord. € 133,00; ridotto € 119,00; soci Coop € 112,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 66,50 PREZZI ABBONAMENTO CINQUE (5 spettacoli) Platea, posto palco centrale I e II ord. € 120,00; ridotto € 108,00; soci Coop € 102,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 60,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 100,00; ridotto € 90,00; soci Coop € 84,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 50,00 Posto 1^ galleria e posto palco laterale III ord. € 76,00; ridotto € 68,00; soci Coop € 64,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 38,00 AGEVOLAZIONI riservate agli Abbonati (dietro esibizione del proprio abbonamento al Botteghino): - riduzione per la Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore (analogamente gli abbonati alla Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore usufruiscono della riduzione su abbonamenti e biglietti della Stagione Lirica, Stagione Teatrale e Rassegna di Danza) - permesso di ingresso giornaliero alla ZTL per l’accesso agli spettacoli concesso dall’Amministrazione Comunale al Teatro, in numero di 10, riservato esclusivamente agli spettatori ultrasettantenni, che verrà rilasciato secondo l’ordine di arrivo delle richieste, con precedenza agli abbonati. Le richieste vanno compilate sull’apposito modulo e riconsegnate unitamente a copia del documento identificativo. Ricordiamo che il permesso si riferisce ad una singola entrata nella zona ZTL prima dell’inizio di ciascun spettacolo. Per il parcheggio, lo spettatore dovrà acquistare al Botteghino del teatro gli appositi tagliandi (tariffa Pisamo 6,50 Euro) - diritto di prelazione per la conferma del proprio abbonamento alla Stagione Teatrale 2020/21 - diritto di prelazione per l’acquisto biglietti lirica per le tre opere inserite nell’abbonamento Tre: venerdì 4 ottobre (compresa la 2^ galleria per L’Empio Punito) anche telefonicamente - associazioni e gruppi in rapporto organizzato con il Teatro potranno usufruire, ogni dieci abbonamenti sottoscritti, dell'undicesimo abbonamento in omaggio
BIGLIETTI Prelazione Abbonati Stagione Lirica: mercoledì 16 e giovedì 17 ottobre (compresa la 2^ galleria per La Locandiera e Il Maestro e Margherita), anche telefonicamente Prevendita biglietti per tutte le rappresentazioni (compresa la 2^ galleria per La Locandiera e Il Maestro e Margherita): da sabato 19 ottobre (da martedì 22 ottobre anche telefonicamente e nel circuito Vivaticket) BIGLIETTI 2^ GALLERIA Per i titoli successivi a Il Maestro e Margherita: dal 15 di ogni mese (se cade di domenica o lunedì, dal martedì seguente) per gli spettacoli in programma nel mese successivo, dopo la prelazione riservata alla Scuole PREZZI BIGLIETTI Platea, posto palco centrale I e II ord. € 30,00; ridotto € 27,00; soci Coop € 25,50; “biglietto futuro under30” e dipendenti Toscana Aeroporti € 15,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 25,00; ridotto € 22,50; soci Coop € 21,00; “biglietto futuro under30” e dipendenti Toscana Aeroporti € 12,50; 1000 punti Coop € 10,00; Carta Studente della Toscana € 8,00 Posto 1^ galleria e posto palco laterale III ord. € 19,00; ridotto € 17,00; soci Coop € 16,00; “biglietto futuro under30” e dipendenti Toscana Aeroporti € 9,50; 1000 punti Coop € 10,00; Carta Studente della Toscana € 8,00 Posto 2^ galleria e posti d’ascolto* € 10,00; Teen Agers € 7,50 posti d’ascolto: le seconde file dei palchi n° 2, 3, 4, 21, 22, 23 di tutti gli ordini Speciale Don Chisciotte Chi acquista un biglietto di Don Chisciotte, usufruisce di un biglietto a € 13,00 per Io, Don Chisciotte nella Stagione di Danza Speciale Tre Stagioni (acquisto del biglietto per tutti e tre gli spettacoli), scontato del 20% Napoli Milionaria Platea, posto palco centrale I o II ord. € 37,50; ridotto € 33,50; soci Coop € 32,00; “biglietto futuro under30” e dipendenti Toscana Aeroporti € 18,50 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 32,00; ridotto € 28,50; soci Coop € 27,00; “biglietto futuro under30” e dipendenti Toscana Aeroporti € 16,00 Posto 1^ galleria e posto palco laterale III ord. € 19,50; ridotto € 17,50; soci Coop € 16,00; “biglietto futuro under30” e dipendenti Toscana Aeroporti € 9,50 Viktor und Viktoria Platea, posto palco centrale I o II ord. € 24,00; ridotto € 21,50; soci Coop € 20,00; “biglietto futuro under30” e dipendenti Toscana Aeroporti € 12,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 20,00; ridotto € 18,00; soci Coop € 16,50; “biglietto futuro under30” e dipendenti Toscana Aeroporti € 10,00 Posto 1^ galleria e posto palco laterale III ord. € 15,00; ridotto € 13,50; soci Coop € 12,50; “biglietto futuro under30” e dipendenti Toscana Aeroporti € 7,50 Alice in Wonderland Posto unico numerato € 12,50; ridotto € 11,00; soci Coop € 10,00; “biglietto futuro under30”, scuole di danza, dipendenti Toscana Aeroporti € 6,00 I possessori della Carta Studente della Toscana potranno acquistare i biglietti per i 3 spettacoli al consueto prezzo (€ 15 Lirica 2°Settore, € 8 Prosa 2° - 3° settore, Danza € 8 tutti i settori) RIDUZIONI E PROMOZIONI Riduzione: Hanno la riduzione del 10% (sul prezzo intero) Over 65; Militari in servizio; Soci ARCI, ACLI, ENDAS e categorie di legge; Soci Associazioni Amici della Lirica; Soci Associazioni e Circoli in rapporto organizzato con il Teatro di Pisa (l’elenco è pubblicato sul sito del teatro); Abbonati alla Stagione dei Concerti della Normale; Controradio Club; Radio Toscana Classica Card; Associazione Stampa Toscana; FAI-
Fondo Ambiente Italiano; TCI-Touring Club Italiano, abbonati e dipendenti CTT NORD (CPT, ATL, CLAP VAIBUS); La Feltrinelli-Carta Più e Carta Multipiù Promozione Toscana Aeroporti: come da convenzione, hanno diritto alla promozione (sconto del 50% sul prezzo intero) i dipendenti di Toscana Aeroporti Promozione Coop: come da convenzione, hanno diritto alla promozione Coop (sconto del 15% sul prezzo intero) i soci della COOP-Unicoop Firenze Promozione giovani (“biglietto futuro under30”): i titolari di Yorickard e tutti i giovani sotto i 30 anni usufruiscono dei biglietti ridotti del 50% sul prezzo intero (2^ galleria esclusa). I gruppi scolastici organizzati in rapporto con l’Area Comunicazione del Teatro usufruiscono dello sconto scuole in 2^ galleria e, negli altri ordini di posto, della riduzione del 50% sul prezzo intero Promozione 1000 punti Coop: per un accordo fra Unicoop Firenze e la Fondazione Toscana Spettacolo, i possessori di carta socio COOP-Unicoop Firenze possono utilizzare i punti accumulati sulla carta socio per acquistare i biglietti degli spettacoli teatrali organizzati da Fondazione Toscana Spettacolo nei teatri del circuito Fts che partecipano alla promozione. Con 1000 punti, al box informazioni del supermercato, verranno scaricati dalla tessera i 1000 punti e verrà consegnato un buono valido per il ritiro del biglietto. Ciascun buono dà diritto a un posto tra quelli che sono liberi da abbonamenti e biglietti precedentemente acquistati. Prima di acquisire il buono dovrà essere verificata presso il teatro la disponibilità di posti liberi. Almeno sette giorni prima della data dell’evento dovranno contattare il teatro presso cui si svolgerà lo spettacolo scelto comunicando nome, cognome, recapito telefonico e numero di serie del buono. Il buono sarà valido solo per la data dello spettacolo prenotata. Lo spettatore dovrà presentarsi alla biglietteria del teatro almeno trenta minuti prima dell’inizio dello spettacolo e convertire il tagliando con un titolo d’ingresso da 10 euro (ridotto punti COOP) Attenzione: Al momento dell’acquisto dei biglietti deve essere esibita la tessera comprovante il diritto alla riduzione o alla promozione unitamente a un documento d’identità. Nelle serate di spettacolo, l’esibizione della tessera può essere richiesta anche all’ingresso ALTRE PROMOZIONI Carta Studente della Toscana biglietto € 8,00 studenti universitari (il posto verrà assegnato, dietro presentazione della tessera, in base alla disponibilità della pianta nei settori riservati a questa promozione; si consiglia l’accesso in biglietteria almeno un’ora prima dell’inizio spettacolo) Promozione DSU Toscana Pisa Tutti gli studenti delle Università della Toscana (compresi dottorandi, specializzandi e studenti stranieri del Progetto Socrates, senza limiti di età) potranno prenotare i biglietti con una ulteriore riduzione del 50% del costo del biglietto ridotto Giovani scaricando i coupon dall'apposita pagina del sito www.dsu.toscana.it secondo date e modalità prestabilite. I coupon dovranno essere convertiti in biglietti presso la Biglietteria del Teatro Verdi di Pisa secondo le indicazioni previste sul coupon stesso SiCard Live Presentando la propria tessera SiCard Live e acquistando un biglietto intero delle stagioni del Teatro Verdi, il cliente riceverà un voucher del valore di € 3 utile a sostenere la propria Società Sportiva convenzionata Modalità: SiCard è una Società che promuove iniziative sportive e spettacoli attraverso tessere. Il progetto è nato come una forma alternativa di finanziamento per le società sportive e coinvolge esercizi commerciali. Il singolo può sostenere la propria Società Sportiva, o una Ass.ne Onlus, o una Scuola, effettuando acquisti presso gli esercizi convenzionati, e ricevendo un voucher di vario importo quale contributo. Dalla Stagione 2015-2016 nel progetto è inserito anche il Teatro di Pisa. Info e modalità sul sito www.sicardlive.org BOTTEGHINO Chiusura per ferie estive del Teatro Verdi: da martedì 6 a mercoledì 28 agosto 2019 Orario estivo (fino al 31 luglio e poi di nuovo dal 3 settembre): dal martedì al venerdì ore 11-13; il martedì e giovedì anche ore 16-18 Orario ordinario (da mercoledì 18 settembre): dal martedì al sabato ore 16-19; il mercoledì, venerdì e sabato anche ore 11-13 Nelle eventuali festività infrasettimanali il Botteghino è chiuso, salvo diversa indicazione
Nelle serate di spettacolo e nelle pomeridiane domenicali, la vendita dei biglietti ha luogo anche a partire da un'ora prima l'orario di inizio dello spettacolo (per la sola rappresentazione in programma) Attenzione: Non si accettano assegni di c/c. Si accettano carte bancomat e carte di credito Visa, Carta Sì, American Express, Master Card BIGLIETTERIA TELEFONICA TEL. 050 941188 dal 10 luglio al 3 settembre il servizio è sospeso Orario estivo (da mercoledì 4 a venerdì 13 settembre): dal martedì al venerdì ore 14-16; Orario ordinario (da giovedì 19 settembre): dal martedì al sabato ore 14-16 Attenzione: il servizio consente la scelta dei posti sull'intera pianta e con le diverse tipologie di prezzo (intero, ridotti, promozionali) e non prevede commissioni aggiuntive. Il pagamento è con carta di credito. Nelle festività infrasettimanali il servizio non avrà luogo PUNTO VENDITA BIGLIETTI AL PORTO DI MARINA DI PISA Con la stessa decorrenza del servizio telefonico e del circuito Vivaticket, i biglietti per i nostri spettacoli sono in vendita anche presso il Porto di Marina di Pisa, uffici della Vecchia Dogana, dal lunedì al sabato ore 9-12 e ore 15-17, domenica ore 10-12 (con commissione di diritto di prevendita); per info tel 050 36142 PUNTO VENDITA BIGLIETTI AL PALAZZO DEI CONGRESSI DI PISA Con la stessa decorrenza del servizio telefonico e del circuito Vivaticket, i biglietti sono in vendita anche presso il Palazzo dei Congressi, via Matteotti, 1 (ampio parcheggio gratuito), Pisa tel +39 050 598212/3 dal lunedì al venerdì ore 9.00-17.30 orario continuato (con commissione di diritto di prevendita) CIRCUITO VIVATICKET Oltre ai servizi forniti direttamente dal Teatro di Pisa, i biglietti per gli spettacoli possono essere acquistati, esclusivamente a prezzo intero, presso i seguenti servizi del circuito Vivaticket, canale ufficiale di prevendita del Teatro di Pisa, e unico autorizzato -prevendita ON-LINE via internet, con carta credito sul sito www.vivaticket.it e dal link nell'homepage del sito del teatro; visualizzazione della pianta e dei posti aggiornata in tempo reale; scelta manuale oppure best-seat. Con commissioni aggiuntive -prevendita presso i PUNTI-VENDITA Vivaticket: Circa 400 in tutta Italia, oltre 20 in Toscana. L'elenco completo è consultabile nella colonna 'punti vendita' del sito Vivaticket. Con commissioni aggiuntive Il Botteghino del Teatro Verdi di Pisa è anch'esso punto vendita del circuito: è quindi possibili acquistarvi i biglietti per un ampio ventaglio di eventi nazionali CIRCUITO BOXOFFICETOSCANA/TICKETONE ll Botteghino del Teatro di Pisa è punto vendita del circuito BoxOfficeToscana – TicketOne: è quindi possibile acquistarvi i biglietti per un ampio ventaglio di grandi eventi negli altri teatri toscani INFORMAZIONI Fondazione Teatro di Pisa, Via Palestro 40, 56127 Pisa, tel 050-941111, www.teatrodipisa.pi.it
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