Il caso del Rousseau scomparso - L'Opinione delle Libertà
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DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale Quotidiano ideato e rifondato da ARTURO DIACONALE - Anno XXVI n. 25 - Euro 0,50 Giovedì 11 Febbraio 2021 La maggioranza molto relativa di una minoranza Il caso del Rousseau scomparso Il Movimento 5 stelle rinvia la consultazione online sulla partecipazione inesistente al governo. E Grillo insiste: “Ministero per la transizione ecologica” di VINCENZO VITALE N on è vero che non sono un profeta, perché lo sono. Sono un profeta e lo affermo spudoratamente. E lo dimostro anche, profetizzando a Beppe Gril- lo come andranno le votazioni stabilite sulla piattaforma Rousseau a proposito dell’ingres- so dei pentastellati nel Governo di Mario Dra- ghi. Anticipo qui cosa accadrà. Mi pare che gli iscritti alla piattaforma siano più o meno centomila; bene. Quelli che voteranno saran- no più o meno settantamila. Ebbene, prevedo anche che, di questi, circa il 60/65 per cento voteranno a favore dell’ingresso nel Governo Draghi. Di quale percentuale si tratta? E di quale rispetto, in particolare, alla massa dei votanti per il partito di Grillo? E di quale na- tura? Mi pare si tratti, rispetto a circa dodici milioni di voti ottenuti alle ultime elezioni, di quasi lo 0,5 per cento, vale a dire di una per- centuale risibile, se in base alla stessa si pre- tende di essere indirizzati dal proprio eletto- rato verso la maggioranza di Governo o verso l’opposizione. Se poi ci si chiede quale sia la natura di una tale irrisoria maggioranza, dob- biamo concludere che essa di certo è una mag- gioranza molto, ma molto relativa e, per di più, che lo è di una minoranza quasi inesistente. Come sostanzialmente inesistente è il nume- ro di settantamila rispetto a quello di dodici milioni. Eppure, sarà proprio in forza di questa molto relativa maggioranza di una inesistente minoranza che Beppe Grillo, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte ci racconteranno che, da veri democratici, cioè per rispetto dei principi del- la democrazia, saranno obbligati ad entrare nel Governo guidato da Draghi; e che lo fa- ranno a malincuore, turandosi il naso, come suggerì di fare Indro Montanelli con la Demo- crazia Cristiana vari decenni or sono. In altre parole, costoro scaricheranno sui loro elettori il peso della responsabilità che li “costringe” a far parte del Governo, loro malgrado. Faran- no deliberare agli altri – decidere di far parte dell’Esecutivo – ciò che loro non hanno il co- raggio di deliberare: si nasconderanno, cioè, dietro la finta democraticità della piattaforma Rousseau. E così il pranzo – fuor di metafora, l’imbroglio – sarà servito. E dico imbroglio perché solo chi abbia i prosciutti sugli occhi potrà non vedere e non capire come si tratti di una colossale e ripetuta ipocrisia politica e sociale, consumata proprio ai danni dell’elet- torato grillino il quale, per suo conto, o è cieco oppure preferisce chiudere gli occhi per non vedere. Piattaforma Rousseau? Ma cosa avrebbe a che vedere – di grazia – il ginevrino con le pra- tiche grilline? Cosa avrebbe da spartire il teo- rico della volontà generale con il grillismo, se non il suo esser il padre del totalitarismo po- litico moderno? Forse Grillo e Di Maio non lo sanno o non se ne ricordano, ma nella prospet- tiva di Rousseau ogni singolo individuo aliena il proprio sé verso la comunità, la quale perciò esprime la volontà generale di tutti, che in re- altà non è di nessuno. Da qui il totalitarismo politico. O forse Grillo e Di Maio lo sanno fin troppo bene, e perciò dichiarano in modo evi- dente ciò che fanno: espropriare ogni soggetto del suo “sé” politico, per egemonizzarlo in una non meglio definita comunità che, pur dicen- dosi antipolitica, celebra in realtà il trionfo della peggior politica. Quella dell’oblio della persona umana e del suo corredo di libertà e di responsabilità. Comunque sia – lo sappiano o non lo sappiano – il risultato non cambia: nel primo caso è male, nel secondo è peggio.
2 L’OPINIONE delle Libertà COMMENTI Giovedì 11 Febbraio 2021 La sinistra perbene sizione delle mani. Un circo mediatico, in- somma, col doppio fondoschiena. delle garanzie costituzionali. Roba che se poco-poco da un caso simile fosse uscito nes a tutto pensasse fuorché alla politica cattocomunista e giallorossa. Insomma il Senza andare oltreoceano, anche “la si- che la destra – con le istituzioni, magistra- deficit spending, la moneta, l’occupazione di VITO MASSIMANO nistra perbene” in Italia cambia idea manco ti di riferimento, scambi di favori, giudizi e il fisco – per Keynes – erano l’opposto di B isogna riconoscere alla sinistra ita- fossero le mutande. Siamo passati dal “mai costruiti a tavolino, nomine della giustizia ciò che è stato fatto per decenni. E, più che liana la storica capacità di essere con i Cinquestelle” all’alleanza strategica manipolate – avesse colpito la sinistra per mai, da i Governi di Conte. L’appropriazio- sempre riuscita a mentire con coe- Partito Democratico-Cinque Stelle. Questi anni, ci saremmo ritrovati per le strade la ne di Keynes da parte cattocomunista è sta- renza. C’è sempre stato un filo logico bravi guaglioni che tanto bene hanno fatto Gladio rossa, i carri armati con la stella ros- ta l’ennesima ipocrisia: quando mai Key- nella narrazione gauche anche se – com’è all’Italia grazie al valido premier Giuseppe sa, i fucilieri con la bandiera rossa, le retate nes avrebbe pensato all’assistenzialismo, naturale che sia – trattavasi di foglia di Conte (che quando governava con Matteo staliniane. Il “caso Palamara” è la testimo- al debito cattivo, alla spesa improduttiva. fico, sotto cui si celavano miseri interessi Salvini era descritto più o meno come uno nianza plastica di quanto questo Paese sia Figuriamoci, il suo moltiplicatore spiegava di bottega spacciati per ragionamenti utili sconosciuto beduino). Siamo passati dal stato rovinato, affondato, depredato, dalla esattamente il contrario: il deficit spending alla giustizia, alla libertà e al bene comune. “dopo Giuseppe Conte ci sono solo le ele- cultura di sinistra, dai cattocomunisti, da- di Keynes non era certo quota 100, reddito, Ormai però questo proverbiale professioni- zioni” al “Governo di Mario Draghi per gli eredi di Togliatti, dalla fusione a freddo bonus, assunzione di nullafacenti di Stato smo si è perso per strada, cedendo il pas- sancire l’unità nazionale”. Solo che “la si- con la parte della Democrazia Cristiana e così via. Così come per Keynes era chia- so ad una palpabile mediocrità per giunta nistra perbene” diceva “Governo di unità più ipocrita politicamente. Insomma, da ro che, accanto alla moneta, nella politica agevolata da un circolo mediatico intellet- nazionale” ma intendeva “Conte ter con a una conventicola di potere che si è presa economica ci fosse il fisco. Dunque, quan- tuale, talmente asservito da far impallidire capo Draghi”. È bastato che Matteo Sal- tutto nei gangli vitali del Paese. do non bastava l’una, doveva entrare in gio- Emilio Fede. vini sparigliasse le carte, entrando nella Per farla breve, passati Luigi Einaudi e co l’altro. Ecco perché Draghi userà molto Abbiamo passato una vita a farci fare maggioranza a sostegno di Mario Draghi, il miracolo economico, comunisti, catto- l’arma fiscale per stimolare, supportare e la morale sulle sentenze che si rispettano, per scatenare l’ira funesta di chi dell’unità comunisti, Democrazia Cristiana, han- spingere lavoro, produzione e occupazione. sulla fiducia cieca nella magistratura e sul- nazionale se ne impipa bellamente. Infatti, no messo in piedi un apparato di potere Draghi sa bene che il bazooka moneta- la missione alta e nobile che i togati italiani ormai i novelli costituenti della “sinistra assoluto spartito in due metà: Governo e rio dell’Unione europea, seppure enorme, portavano avanti nel nome della giustizia. perbene” cercano nemmeno troppo vela- Parlamento alla Dc che era maggioranza, ha dato quel poteva. E che oggi, oltre alla Poi accade che Luca Palamara, uno dei tamente di creare le condizioni, affinché la giustizia alla sinistra “falce e martello”. pioggia di denaro, serva altro per stimola- pezzi più influenti della magistratura, sve- presenza della Lega nella maggioranza sia Dopodiché, su questo inciucio che era stato re la crescita e la ripresa. Questo altro sarà li che enormi settori del potere giudizia- impraticabile. Hanno un concetto strano già sperimentato bene nella Costituzione il fisco sul lavoro, famiglie, imprese: ecco rio agissero a fini politici sotto la regia di di democrazia, ma pretendono comunque fra Giuseppe Dossetti e Togliatti, passato perché parla di scuola, sanità, cantieri, Giorgio Napolitano per far calare un silen- di insegnartela. In realtà, evidentemente, Einaudi, oltre al governo e alla giustizia, fra spesa produttiva e fisco per ripartire subi- zio quasi surreale su questa brutta storia. temono che il centrodestra marci diviso Dc e Pci si sono spartiti tutto: scuola, infor- to. Altro che reddito, spesa improduttiva, Quando si mormorò che Silvio Berlusconi per colpire unito e che quello dei governi- mazione, Enti di Stato, sindacato, aziende bonus, monopattini, banchi a rotelle e pa- avesse detto che Ruby era la nipote di Ho- sti droit sia un mero cavallo di Troia. Sono partecipate enti locali. Dei tre poteri fon- trimoniali. Altro che 50 milioni di cartelle sni Mubarak, scoppiò un armageddon con sospettosi, perché essi stessi mentitori se- damentali dello Stato di diritto, tra Dc e Pci per soffocare gli italiani, Draghi sa bene filoni di processo che nemmeno le punta- riali. esecutivo e giudiziario un pezzo per uno, che servirà un reset fiscale per ripartire sul te di Beautiful. Adesso che viene infanga- Proveranno in tutti i modi a evitare che mentre quello parlamentare è stato “con- pulito, serviranno investimenti produttivi ta la storia della magistratura degli ultimi Matteo Salvini entri al Governo a mono- cordato” dietro le quinte. Dulcis in fundo, e non assunzioni scalda poltrone. Sa bene trent’anni grazie a un pentito, nessuno polizzare la scena (come nel 2018). Se non sul quarto potere e cioè l’informazione in che la ricchezza, per essere distribuita, va si muove: le procure tacciono (e questo è dovessero riuscirci, vedrete che alla fine senso ampio – perché l’informazione as- prodotta e per produrla bisogna stimolare, comprensibile), il giornalismo di inchiesta cambieranno idea anche sul leader leghi- sieme ai media è anche indirizzo, scuola di piuttosto che tartassare come vuole la si- dorme, la politica dichiara il meno possibi- sta. In fin dei conti, sono personaggi a cui pensiero, indottrinamento, cultura di Stato nistra ipocrita e incosciente, con i grillini le e i giornali manettari sono troppo occu- l’impudicizia certo non difetta: Salvini di- e di gestione, suggestione e orientamento a ruota. Ecco perché ci fidiamo di Draghi, pati ad aggiustare la pochette a Giuseppe venterà una riserva della democrazia per – i due colossi, Balena bianca e Bella ciao, perché c’è il manico e perché siamo cer- Conte. Eppure, viene teorizzata addirittu- questi disinvolti opportunisti e bugiardi. hanno diviso con la formula dei terzi. Un ti che – dopo decenni di cattocomunismo ra la regia dell’allora capo dello Stato, mica D’altronde, già qualcuno teorizzò che la terzo per uno non fa male a nessuno. Guar- economico, assistenziale e improduttivo, di Cesare Previti. Eppure, parliamo di uso Lega fosse una costola della sinistra. Era date, seppure in sintesi estrema, è così che che ci ha ridotti allo sfascio del debito, dei della magistratura per sovvertire l’ordine Massimo D’Alema, un altro campione del- si arriva al sistema “Palamara”, allo stata- conti, dello sviluppo e del futuro – con Su- democratico, mica dell’insabbiamento di la “sinistra per bene”. In quel momento, i lismo in tutto, all’assistenzialismo, al ma- per Mario l’orizzonte sarà molto molto una multa. favori di Umberto Bossi gli servivano ma- nuale di Massimiliano Cencelli, alla pro- meno scuro. Ci rimetterà in carreggiata e Il sorrisino beffardo, quando qualcuno ledettamente e avrebbe anche spergiurato, liferazione degli Enti e della spesa inutile, andremo a votare con lui presidente della parlava di giustizia ad orologeria, era il se necessario. allo sfascio dei conti. È così che si arriva Repubblica. A quel punto basterà ricorda- marchio di fabbrica della “sinistra perbe- a costruire un Paese da socialismo reale re la differenza fra liberali e ipocriti usur- ne” contrapposta alla destra volgare, truf- dove di liberale, plurale, alternativo, non patori di aggettivi. Evviva la democrazia, faldina che andava a mignotte usando la donna come fosse un oggetto. Già la donna, Signori, si parte c’è niente. Perché la cultura da soviet vince su quella della libertà e dello sviluppo. Ed evviva l’Italia. Abbasso il fascismo e il co- munismo. quella che i volgari berluscones (cioè indi- è secondo questo schema che si arriva ai stintamente tutti quelli non di sinistra) non di ALFREDO MOSCA giorni nostri, che si passa dai Governi Ber- A dovevano nemmeno osare nominare. Poi l netto della prima scelta, che sareb- lusconi affossati surrettiziamente in ogni capita che un “giornale perbene” dica del- be stata quella del voto, il treno di modo, per impedire la rivoluzione liberale, le atrocità su Giorgia Meloni (La Stampa) Mario Draghi sta per partire. Nono- per impedire la liberazione dal cattocomu- per generare un mutismo ipocrita. Finita la stante le ridicole smorfie grilline e nismo e l’inizio di una cultura del fare, del questione femminile, finito il corpo della le sceneggiate della sinistra nei confronti produrre reddito anziché consumarlo, del- donna, se non ora quando e tutte le chin- Matteo Salvini e Forza Italia, partirà per lo sviluppo al posto dell’assistenza. QUOTIDIANO LIBERALE PER LE GARANZIE, LE RIFORME ED I DIRITTI CIVILI caglierie che piacciono alla gente che pia- direttissima. Del resto, in un Paese dove Parliamoci chiaro: per quello che è sta- ce. Troppe volte la “gente perbene” è stata si lascia che scorra in silenzio uno scanda- to negato al centrodestra, al Cavaliere IDEATO E RIFONDATO DA ARTURO DIACONALE recidiva con Giorgia Meloni, perché troppe lo, di una gravità inaudita, ovvero il “caso dovrebbe spettare la prossima presiden- Registrazione al Tribunale di Roma volte la leader di Fratelli d’Italia è stata og- Luca Palamara” – che ha scoperchiato vizi, za della Repubblica honoris causa, anche n.8/96 del 17/01/96 getto di becero sessismo nell’indifferenza illeciti, fumus persecutionis, inciuci e veri se sappiamo che non sarà così. Perché al generale. Ma soprattutto nell’indifferen- tradimenti dei principi costituzionali sulla Colle, dopo Sergio Mattarella, ci sarà Ma- Direttore Responsabile: ANDREA MANCIA Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI za della “gente perbene”, quella che – per giustizia – pensare di votare sarebbe trop- rio Draghi e va bene uguale, poiché – co- Caporedattore: STEFANO CECE molto meno – ha scatenato un casino in- po. Non solo il “caso Palamara” ha tolto munque sia – sarà una garanzia. Draghi è il coperchio al vaso di Pandora, ma ha la- una garanzia, perché nonostante il Partito AMICI DE L’OPINIONE soc. cop. fernale quando – ad esempio – qualcuno Impresa beneficiaria osò mettere in dubbio lo charme di Gio- sciato che a fuggire fosse pure la speranza. Democratico cerchi di mettergli il bolli- per questa testata dei contributi vanna Botteri. Quella stessa lucida inviata Perché fino ad ora tutto è andato avanti no di esclusiva, nonostante gli spettacoli di cui alla legge n. 250/1990 comici e ridicoli di Beppe Grillo, i penosi e successive modifiche e integrazioni che, durante l’Amministrazione di Donald come se niente fosse, mentre al contrario Trump, appariva sui teleschermi dimessa avrebbe dovuto almeno spingere a restitu- diktat della sinistra all’ex presidente della IMPRESA ISCRITTA AL ROC N.8094 e scura in volto, descrivendo gli Stati Uni- ire al Paese, al centrodestra e più che mai a Banca centrale europea, Draghi tutto può Sede di Roma - Via Teulada, 52 - 00195 - ROMA ti manco fossero il Myanmar. Sembrava Silvio Berlusconi ciò che gli è stato illecita- essere tranne che favorevole al Leviatano, Telefono: 06/53091790 - red@opinione.it che tutti i problemi del mondo fossero lì. mente tolto. Insomma, contro il Cavaliere all’assistenza, alla spesa clientelare, alla Il giorno stesso dell’elezione di Joe Biden, negli anni si è schierata non solo la sinistra politica illiberale di scambio elettorale, ai Amministrazione - Abbonamenti amministrazione@opinione.it una raggiante Giovanna Botteri già affer- politica, erede di quel “criminale” di Pal- Dpcm giallorossi. E a tutto ciò che ha fat- mava che negli Usa tutto stesse cambiando. miro Togliatti – che ancora oggi usurpa to il Governo uscente. Se è vero che Dra- Stampa: Centro Stampa Romano - Ovviamente da Washington non giungono l’aggettivo liberale, quando di liberale non ghi sia allievo di Federico Caffè, Franco Via Alfana, 39 - 00191 - ROMA più notizie nefaste: Biden ha rivoluzionato possiede nemmeno l’ombra – ma anche Modigliani, di una cultura keynesiana, è CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19:00 straordinariamente tutto con la sola impo- l’arma giudiziaria usata ad hoc, alla faccia altrettanto vero che John Maynard Key-
Giovedì 11 Febbraio 2021 POLITICA L’OPINIONE delle Libertà 3 Movimento 5 stelle: delitto e castigo I l Governo di Mario Draghi miete ragioni strategiche. Scegliere di stare vittime ancor prima di nascere. La di CRISTOFARO SOLA all’opposizione sarebbe un tentativo in prima di esse è il Movimento Cinque extremis di recuperare un briciolo di Stelle. Il non-partito di Beppe Gril- credibilità presso l’elettorato originario. lo e Gianroberto Casaleggio vive uno Tornare a fare i duri e puri, dopo quel- psicodramma. Il rischio d’implosione lo a cui il Paese ha assistito negli ultimi cresce con il trasformarsi del voto di fi- tre anni, non sarà una passeggiata ma ducia al Governo di salvezza nazionale si può fare sempre conto sulla memo- in un labirintico Comma 22 (ricordate il ria corta della gente. D’altro canto, cosa romanzo “Catch 22” di Joseph Heller?). ha da perdere il Movimento? Il vertice La decisione, in un senso o nell’altro, se- grillino è perfettamente consapevole gnerà il punto di non ritorno per una for- che alle prossime elezioni la truppa par- za politica che nel volgere di uno scorcio lamentare pentastellata sia destinata di legislatura ha smarrito se stessa, ha a liquefarsi. Una possibilità di ripresa perso l’identità originaria e ha tradito il Cinque Stelle l’avrebbe avuta grazie la promessa fatta all’elettorato di essere all’effetto trascinamento della popola- forza anti-sistema. Si potrebbe pesante- rità di Giuseppe Conte. Ma sarebbe sta- mente ironizzare sulla condizione dei ta necessaria la permanenza a Palazzo pentastellati, ma non sarebbe cavallere- Chigi di un “Giuseppi” organico al Mo- sco. Come nell’arte della guerra anche in vimento almeno per un tempo prossimo quella della politica vale la regola aurea al passaggio elettorale. L’avvento al go- per la quale i nemici vanno lealmente verno di Mario Draghi cancella tale sce- sconfitti, ma non derisi. Bisogna avere nario: chi volete che tra qualche mese si rispetto anche per coloro che la parola ricordi di Giuseppe Conte premier? La rispetto non sanno cosa significhi. Per i politica è occupazione di spazi. Attual- grillini, dire sì a Mario Draghi non è una mente, il perimetro della costituenda scelta obbligata ma la certificazione del maggioranza si presenta intasato per fallimento di un’utopia. È quindi com- effetto della convergenza di forze da si- prensibile che crescano le voci didentro nistra e da destra. Al contrario, il campo contrarie a imbarcarsi nell’ultima mor- dell’opposizione è desertificato, con la tificante impresa: governare insieme ai sola presenza di Fratelli d’Italia a presi- vituperati nemici. diarlo. Il fronte del “No a Draghi” ha ottenu- Logico che i grillini fautori del no, to che una decisione tanto devastante rappresentati dai volti noti di Alessan- per l’identità del Movimento fosse affi- dro Di Battista e di Barbara Lezzi, la pa- data agli iscritti alla piattaforma digi- sionaria del Salento, ritengano di poter tale Rousseau, spregiudicato simulacro recuperare un’ampia agibilità politica, della democrazia diretta. Gli aventi di- collocandosi all’opposizione di Draghi. ritto avrebbero dovuto votare a partire Comprensibile, invece, il timor panico da oggi fino a domani alle ore 13. Ma con di Grillo e dei suoi adepti per un diniego un intervento d’imperio, il garante Bep- della piattaforma Rousseau al soccorso pe Grillo ha bloccato la consultazione e pentastellato a Mario Draghi. Una deci- preso tempo. Troppo grande il rischio sione in senso negativo, però, non deter- di sfidare la sorte, lasciando alla base minerebbe meccanicamente il cambio l’ultima parola. Come finirà? Non è fa- di posizione del Cinque Stelle. cile prevederlo. Le consultazioni effet- In un contesto dove tutto è ipocri- tuate in passato, ad eccezione di una in tamente finto, compresa la devozione fase iniziale, sono state poco più di una assoluta alla democrazia dell’uno-va- formalità. Stavolta è diverso. Superata le-uno, il garante del Movimento, Beppe la paura di essere rispediti a casa prima Grillo, ha il potere di ribaltare il verdet- del previsto (il Governo Draghi durerà to degli iscritti, azionando la clausola almeno fino al febbraio 2022) i parla- statutaria (articolo 4) che gli conferisce mentari Cinque Stelle hanno potuto il diritto di chiedere la ripetizione del- esprimersi con relativa tranquillità sul la consultazione “che in tal caso s’in- comportamento da adottare rispetto al tenderà confermata solo qualora abbia Governo di salvezza nazionale. E il dis- partecipato alla votazione almeno la senso sulla scelta governista dei vertici maggioranza assoluta degli iscritti am- è venuto a galla. D’altro canto, una diva- messi al voto”. Un comodo escamotage ricazione netta sul da farsi ci sta, visto per bypassare il giudizio della base dei che vi sono ragioni equamente distribu- militanti, anche a prezzo di una doloro- ite tra il “sì” e il “no” a Draghi. I “gover- sa scissione. È infatti presumibile che i nisti” del triumvirato Beppe Grillo-Giu- fautori del “no”, se dovessero essere de- seppe Conte-Luigi Di Maio (Vito Crimi fraudati della voce degli iscritti o se si è out perché pare che di lui Grillo non si vedessero negare la possibilità di aderi- fidi per il suo fare asse con Davide Casa- rare i propri destini da quelli del Parti- fondo il “Conte bis”, sfruttando la nar- re alla salomonica proposta di Alessan- leggio) sostengono che, pur turandosi il to Democratico, che appoggia, seppure razione del maggior peso parlamentare dro Di Battista per un voto di astensione naso, bisogna restare in partita. La con- con qualche mal di pancia di troppo, del centrosinistra nella formula com- al Governo Draghi, avanzata per scon- creta possibilità che Mario Draghi pos- il tentativo dell’ex Governatore della prensiva dei Cinque Stelle rispetto agli giurare l’implosione del Cinque Stelle, sa fare bene fa precipitare le aspettative Banca centrale europea, avrebbe serie apporti aggiuntivi di Forza Italia e Lega. potrebbero andarsene ugualmente sbat- degli oppositori per un futuro dividendo ripercussioni sulle chance grilline di In ultimo, stare dentro significa portare tendo la porta. Comunque la si giri, è la politico, da riscuotere nel caso di un suo sopravvivenza alle ormai prossime am- a casa uno o due ministeri, sempre che nemesi della storia che si è messa all’o- (improbabile) fallimento. Consentire ministrative nelle principali città italia- Mario Draghi non decida di fare a meno pera. Grillo e i suoi hanno spudorata- che siano soltanto i partiti che l’avran- ne. Inoltre, la presenza in maggioranza del personale politico. Com’è noto, il po- mente giocato a dadi con la fiducia degli no appoggiato a beneficiare dei risultati consentirebbe al defenestrato Giuseppe tere logora chi non ce l’ha. E Di Maio, italiani. E adesso cominciano a pagarne ottenuti da Draghi, per i “governisti”, Conte di provare a ricostruirsi da leader al pari di altri protagonisti della svolta il conto. sarebbe un errore esiziale. di riferimento della coalizione tripartita governista dei pentastellati, non è tipo Per il saldo finale toccherà attendere C’è poi in ballo la tenuta dell’alleanza Pd-Liberi e Uguali-Cinque Stelle (esclu- da rughe in volto e borse sotto gli occhi. il responso delle urne che, prima o poi, con il centrosinistra. Decidere di sepa- sa Italia Viva) che ha sostenuto fino in Ma anche i “no” hanno le loro buone arriverà. E sarà implacabile. Il trasformismo dei giornalisti italiani N on c’è solo un trasformismo Scoprono tutto questo, ma non dico- dei politici. Ce n’è anche uno di LUCIO LEANTE no dove fossero e cosa scrivessero, dei giornalisti. Molti “sosteni- mentre tutte queste cose accadeva- tori” di Giuseppe Conte e del rea logica, è comunque stato un av- pattini, banchi con rotelle, ridicole no. Guardavano da un’altra parte? E suo Governo, in un baleno, si sono venturista a disarcionarlo!). primule per le vaccinazioni, ma- dove? trasformati in draghisti convinti Molti giornalisti e grandi media scherine, tamponi, vaccini, siringhe Non sono gli stessi, forse, che rac- sin dalla nascita. Scoprono, oggi, ci informano oggi – come fosse una strapagate, regalìe e mance ai loro contavano di un certo “modello ita- che il Governo Conte è stato – per cosa sempre denunciata da loro – elettori. liano” nella lotta alla pandemia e che assenza totale di riforme utili e in- che Conte, Roberto Gualtieri, Do- Ci informano, oggi, che la legge definivano il Governo Conte come vestimenti produttivi, oltre che per menico Arcuri e compagni, in un di bilancio approvata a fine anno di “il migliore dei governi possibili”? dissipazione di risorse pubbliche – anno, hanno scialacquato allegra- fretta e di furia, in extremis, ha rap- Non accusavano, forse, di conniven- “il peggiore della Repubblica” (ma mente risorse pubbliche per 140 presentato il più immondo assalto ze con il sovranismo chi quelle cose Matteo Renzi, aggiungono con fer- miliardi in sussidi a pioggia, mono- alla diligenza della storia italiana. le scriveva mentre accadevano?
4 L’OPINIONE delle Libertà ECONOMIA Giovedì 11 Febbraio 2021 Mario Draghi, un uomo solo al comando O ggi il Paese dispone finalmente di a pochi giorni fa ricopriva un ruolo chiave al una personalità che sicuramente, per di ERCOLE INCALZA dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti. la sua riconosciuta capacità, sarà in Ritengo, poi, che si stia dando poca atten- grado di superare questa crisi, sarà zione al Programma 2021-2027 relativo al in grado di farci vedere e capire, come da lui Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) stesso preannunciato poche settimane fa, solo e al Fondo di coesione (Fc). Tale Programma l’orlo del precipizio non cadendovi dentro. Ma potrà essere approvato definitivamente solo il vero punto critico è proprio la “solitudine” una volta confermato l’accordo sul bilancio e l’assenza di una squadra capace di “gover- Ue 2021-2027, il prossimo Quadro finanziario nare”. Infatti, in questo non facile momento pluriennale, ostaggio fino ad un mese fa del storico le criticità sono tante e non possono veto di Ungheria e Polonia. La finalizzazione essere superate solo utilizzando la capacità e del testo avverrà quindi nei primi mesi del la intelligenza strategica di un leader. Nasce, 2021 sotto la presidenza portoghese e varrà quindi, spontanea la esigenza di prospettare al per l’Italia circa 50 miliardi di euro (evitia- nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi, mo furti dell’ultima ora come avvenuto con quelle che sono ormai le criticità rilevanti di il trasferimento di 20 miliardi nel Recovery una tessera del mosaico economico del Pae- plan e ricordiamoci che l’80 per cento va al se, mi riferisco in particolare alla tessera che Mezzogiorno). L’Unione europea ha rivisitato caratterizza la offerta infrastrutturale. Intan- integralmente una serie di riferimenti pro- to, prima di dare vita a questa elencazione di cedurali ed una serie di modalità legate alle criticità voglio ricordare che viviamo ormai coperture finanziarie, ma la cosa che andreb- da un anno in una campana di vetro, siamo be affrontata subito è il superamento della supportati da un inimmaginabile mercato del programmazione portata avanti dalle singo- credito, siamo supportati da provvedimenti le Regioni del Mezzogiorno e non da un atto che mantengono inalterate le sofferenze nel collegiale e coordinato unico, che tenga conto comparto del lavoro. Questa campana di ve- contestualmente sia di ciò che definiamo Pon tro rende tutto più facile; poi, purtroppo, la e di ciò che definiamo Por. Anche questo ap- campana si romperà e saremo costretti a tor- proccio dovrebbe integrarsi in modo organico nare a vivere. Non voglio con questo approc- e funzionale con il redigendo Recovery plan. cio denunciare un mio atteggiamento poco So benissimo che non abbiamo il tempo ne- ottimista, per questo, però, voglio tentare di cessario per dare compiutezza ad una simile anticipare una serie di criticità per evitare di impostazione. Forse come ha fatto la Olanda sottovalutarle, per evitare di non essere pronti faremmo bene a chiedere almeno una proroga quando queste esploderanno, Mi soffermerò di tre mesi della scadenza del 30 aprile. Tutta- su quelle che ritengo le criticità che nei pros- via, cerchiamo almeno di effettuare subito un simi mesi, addirittura nei prossimi giorni, approfondimento mirato su ciò che in questi verranno alla attenzione del Governo e del 100” e per “il reddito di cittadinanza”. La cosa 13 per cento del Recovery fund, sono purtrop- giorni si sta facendo nella definizione del Pro- Parlamento. Vorrei esporre in modo sintetico più preoccupante, come avrò modo di riporta- po non veri. gramma 2021-2027. ognuna di tali criticità cominciando da quella re dopo, è che il blocco alla spesa in conto ca- Sempre legandomi al Recovery plan e non Una ultima considerazione: dal mese di che, purtroppo, per molti anni ha subito una pitale nelle aree del Mezzogiorno è stata solo volendo entrare nel merito del documento settembre ad oggi la Commissione europea evidente sottovalutazione da parte di chi ha catastrofica. Questo blocco così lungo quale disponibile, perché ormai si è tutti convinti per ben quattro volte, come ricordato prima, gestito la cosa pubblica. danno ha prodotto e quali saranno le ormai della necessità di dimenticare le due edizio- con le Linee Guida e con appositi incontri Mi riferisco alla sottovalutazione del ruolo obbligate ricadute, quali gli effetti che il Pae- ni e scriverne uno nuovo, ritengo opportuno formali come quello avvenuto a Roma tra il delle infrastrutture nella crescita del Paese. In se vivrà fra dieci anni? Non sono un veggente consigliare la attenta lettura sia delle Linee Commissario Gentiloni e le Commissioni Bi- proposito ricordo che nell’Allegato infrastrut- ma posso assicurarvi che fra dieci anni il gap guida prodotte dalla Commissione europea, lancio riunite, ha cercato di chiarire in modo ture alla Legge di stabilità (l’Allegato infra- infrastrutturale tra Centro Nord e Sud diven- (da settembre a oggi, tre note), sia delle racco- davvero analitico come doveva essere redat- strutture era quel documento previsto dalla terà davvero irrecuperabile. mandazioni formali del Commissario Paolo to il Recovery plan; pochi giorni fa ha inviato Legge obiettivo che informava tra l’altro il Faccio solo alcuni esempi: il Nord dispor- Gentiloni e, soprattutto, del suo intervento un ulteriore documento in cui ribadisce sia la Parlamento dell’avanzamento del Programma rà di infrastrutture funzionali come il nuovo in Parlamento pochi mesi fa. Sono sicuro che esigenza di ricevere “obiettivi misurabili” per delle infrastrutture strategiche) fu indicato il tunnel Torino-Lione, il tunnel Terzo Valico solo in tal modo capiremo che i punti chiave ogni investimento previsto, sia la necessità costo annuale che il nostro Paese sopportava dei Giovi, il Brennero, il nodo di Firenze, l’asse sono le riforme e, nel caso delle infrastruttu- di rafforzare in modo chiaro e trasparente il per carenza di infrastrutture adeguate: tale ferroviario Alta velocità/Alta capacità Mila- re, l’elenco delle opere viene a valle di un qua- capitolo riforme. Il Regolamento Ue in corso costo era pari a 56 miliardi di euro e questo no-Venezia. Cioè la macro Regione Piemon- dro chiaro di riassetto funzionale dell’intero di approvazione (2020/104) prevede che non dato lo si ricavava e ancora oggi lo si ricava te-Lombardia-Veneto sarà sempre più una settore e per quanto concerne le opere queste può essere approvato un Piano nazionale se dalla differenza del costo di una tonnellata di Regione integrata con la Europa centrale. Nel devono tutte disporre di una Wbs, cioè di un non garantisce una attuazione efficace (arti- merce trasportata nel nostro Paese e quello in Sud avremo disponibile solo l’asse Alta velo- sistema dettagliato di tutte le fasi e di tutte le colo 16). Non solo, viene chiaramente specifi- altri Paesi (18-20 euro in Italia e 8 euro negli cità/Alta capacità Napoli-Bari e forse qualche procedure necessarie per garantire il reale cato che i finanziamenti possono essere revo- altri Paesi). Inizialmente, pochi credettero in lotto della strada statale 106 Jonica. Per assur- avanzamento dei lavori, il misurabile avanza- cati se non si rispetterà il timing di attuazione. tali dati poi: la Confetra (Confederazione ge- do la distanza tra Pil pro capite del Nord (pari mento della spesa. In questo non facile lavoro, Fra i primi atti del nuovo Governo si auspica, nerale italiana dei trasporti e della logistica), la anche a 40mila euro) e quello del Sud (pari an- sempre per la parte legata alle infrastrutture, sempre da parte degli Uffici della Unione eu- Banca d’Italia, la Confindustria e la Confcom- che a 17mila euro) aumenterà sempre di più. non possiamo non ricordare che per evitare ropea, la approvazione di un decreto legge per mercio confermarono tale valore portandolo Altro elemento che davvero preoccupa è quel- che il Recovery plan sia definito incostitu- semplificare le procedure e definire la gover- addirittura a 60 miliardi e la Confcommercio lo relativo alla mancata spesa del Programma zionale è necessario prevedere lo strumento nance del Piano. nell’ultima assemblea ha portato tale valore a del fondo coesione e sviluppo 2014-2020. Dei della “Intesa” (ricordiamoci che per la Legge In merito alle riforme sarebbe opportuno 70 miliardi. Ebbene pur coscienti di un simile circa 50 miliardi di euro sono stati realmen- Obiettivo ci fu una precisa sentenza e fu ne- dare corpo a tre prime riforme. Ossia dare al dato negli ultimi sei anni non abbiamo prati- te spesi, in sei anni, 6-7 miliardi e impegnati cessario redigere una norma: il Decreto legi- ministero delle Infrastrutture e dei Traspor- camente effettuato investimenti nel comparto solo 20 per cui entro il 2023 dobbiamo essere slativo 190/2002 che recuperò integralmente ti il ruolo di soggetto proponente delle azioni delle infrastrutture strategiche; globalmente in grado di garantire l’intero utilizzo di un vo- il ruolo delle Regioni). strategiche ed ai ministeri dell’Economia e per tali infrastrutture la spesa, ripeto la spesa, lano di risorse pari a circa 30 miliardi di euro. Sempre nella redazione del Recovery plan, delle Finanze, dell’Ambiente e dei Beni Cultu- non ha superato i 7 miliardi di euro e le opere Questo grave ritardo nella spesa e nella at- ritengo sia essenziale prendere in esame, anzi rali il ruolo di veri collaboratori, di veri orga- sono state quelle relative al richiamato Pro- tuazione del Programma non può essere ad- ritenere base di riferimento, l’intero impianto nismi capaci di dare compiutezza alle propo- gramma delle infrastrutture strategiche della debitato solo alle Regioni del Sud, ricordiamo- delle Reti trans European network (Ten-T), ste e non di soggetti “bloccanti”; identificare Legge Obiettivo. ci che oltre ai Programmi operativi regionali un Piano approvato dal Parlamento europeo e una unica sede in cui entro 60 giorni ogni pro- Questo blocco ha dato origine alla seconda (Por) ci sono anche i Piani operativi nazionali che è caratterizzato da 9 Corridoi plurimoda- posta progettuale viene esaminata dal mini- criticità, il crollo delle imprese di costruzione (Pon) e quindi c’è una diretta responsabilità li chiave (di cui 4 interessano direttamente il stero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal nel nostro Paese: 120mila imprese sono fallite del Governo centrale e poi ritengo opportuno nostro Paese) e che identifica anche i nodi me- ministero dell’Economia e delle Finanze, dal e 600mila posti di lavoro nel comparto edile sempre ricordare quello che il direttore Marc tropolitani e i nodi logistici (porti, aeroporti ministero dell’Ambiente, dal Mìministero dei si sono persi. Un blocco cominciato nel 2015 Le Maître della Commissione Europea comu- e interporti) dell’intero assetto comunitario. Beni Culturali, dalla Conferenza dei servizi, con il ricorso al project review e alla analisi nicò nella riunione delle Regioni periferiche Un Piano che ha anche un apposito Fondo, un dalla Corte dei conti ed approvata definitiva- costi benefici; l’obiettivo era quello o di ridi- della Unione Europea a settembre del 2019: Piano che è frutto di una istruttoria capillare mente; i fondi comunitari e i fondi in genere mensionare i progetti in termini di costo e di- l’Italia spesso non ha versato la sua quota del condotta dai 27 Paesi della Unione europea e destinati al Sud vanno a costituire un Fondo mensione o, addirittura, annullarli perché non 50 per cento. che contiene una particolarità: i Corridoi sono unico gestito dalla Bei (Banca europea per gli essenziali. Con tale approccio si sono bloccate Altra criticità il Governo ed il Parlamento veri cordoni ombelicali e non ammettono so- investimenti). Non si vuole con tale ipotesi opere come, solo a titolo di esempio: la linea la incontrerà tra un mese, in occasione dell’e- luzioni di continuità. Uno dei Corridoi che at- sprovincializzare l’approccio nei confronti del ferroviaria Alta velocità/Alta capacità Geno- same del Documento di economia e finanza, traversa il nostro Paese è il Corridoio Baltico Mezzogiorno ma si vuole solo riconoscere alla va-Milano (Terzo Valico dei Giovi), la linea in quella occasione necessariamente biso- Adriatico, ebbene tale Corridoio non aveva la Unione europea un ruolo garante e trasparen- Alta velocità Brescia-Verona-Vicenza-Padova, gnerà affrontare, ancora una volta, il tema del- continuità territoriale tra la Germania e la Da- te nei confronti di una realtà che, nell’ultimo il nodo ferroviario di Firenze. le coperture. Cioè bisognerà esaminare come nimarca: sono proprio partiti in questi giorni quinquennio, è stata ulteriormente emargina- Questi approfondimenti non hanno pro- sia possibile continuare a credere a quanto i lavori del tunnel, che attraverserà il tratto di ta. dotto nulla perché le opere dopo cinque anni previsto nei commi dal 1036 al 1050 della Leg- mare Fehmarn Belt (un tunnel lungo 18 chilo- So benissimo che questa prima elencazione di blocco sono ripartite. Ma un blocco degli in- ge di Stabilità 2021, mi riferisco alla copertura metri su fondali a 40 metri e costerà 7 miliar- di criticità non sarà presa in considerazione vestimenti nel comparto delle infrastrutture garantita dal Next Generation Eu. Credere in di, sarà realizzato con 79 blocchi prefabbricati dal presidente Mario Draghi, so però che sicu- il Parlamento lo ha potuto misurare proprio una copertura che allo stato non è disponibile lunghi 217 metri). Mentre per il Corridoio ramente uno dei suoi primi obiettivi sarà quel- esaminando le ultime Leggi di Stabilità in e che nel migliore dei casi parzialmente lo sarà Helsinki-Palermo la continuità territoriale, lo di cercare tutte le condizioni per evitare che cui gli stanziamenti in conto capitale sono di- solo alla fine del 2021. Ricordo che gli automa- pur disponendo di un progetto cantierabile, l’Italia sia ancora un “problema”. Un obiettivo ventati sempre più rari e, invece, sono rimasti tismi, raccontati ultimamente in base ai quali non va realizzata perché occorre prima ef- non facile e il cui raggiungimento penso sia stabili quelli in conto esercizio e in tal modo si presentando il nostro Recovery plan entro il fettuare “ulteriori approfondimenti sulla mo- possibile solo conoscendo le criticità che, spe- sono spesi annualmente 16-18 miliardi di euro 30 aprile dopo sessanta giorni, cioè alla fine bilità in Sicilia e nel continente”. Purtroppo, cialmente in questi ultimi anni, hanno rag- per gli “80 euro per i redditi basi”, per “Quota del mese di giugno, sarà possibile disporre nel questa è una dichiarazione fatta da chi fino giunto livelli di preoccupante irreversibilità.
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