PERIODICO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI - N 6 - Novembre/Dicembre 2020 01 COP NOV DIC.qxp_Layout 1 10/12/20 12:37
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01 COP NOV DIC.qxp_Layout 1 10/12/20 12:37 Pagina 1 N°6 - Novembre/Dicembre 2020 PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI "POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE- AUT. N°501/2020 DEL 09.03.2020 PERIODICO ROC"
02 II DI COP NOV DIC.qxp_Layout 1 09/12/20 19:53 Pagina 3 4 NOVEMBRE 2020 Bersaglieri, simpatizzanti e amici, celebriamo insieme una data memorabile per la Storia italiana. Il 4 Novembre segnata in calce al Bol- lettino della Vittoria firmato da Armando Diaz, è la data che rappresenta il termine di un stra- ordinario percorso che segna la grande “epopea risorgimentale” e che ebbe come obiettivo primario la conquista della libertà e dell’Unità d’Italia, valori attorno ai quali si co- minciò a delineare il concetto di Patria. Fu sul Piave, sul Carso, sul Monte Grappa fino a Vit- torio Veneto che quel concetto prese forma e l’Italia divenne finalmente la Patria di tutti gli Italiani. Tutto questo col sacrificio di 650 mila Caduti che oggi rammentiamo soffermandoci sul dolore di tante famiglie e ricordando le imprese gloriose dei nostri soldati. È il “Giorno della Memoria”, memoria di prodi che rinunciarono alla giovinezza e alla vita scrivendo pagine di leggendario eroismo. Tra questi, con commozione e orgoglio, ricordiamo i nostri eroici valorosi Bersaglieri e per primo, come sempre, Enrico Toti e i nostri “Arditi piumati” che trascinarono l’Esercito Italiano alla riscossa dopo la disfatta di Caporetto fino al 4 novembre 1918, Giorno della Vittoria che sancì il diritto per l’Italia di essere un Paese libero e unito. Concluse da poco le ce- lebrazioni del Centenario della Grande Guerra, il 4 Novembre rimane oltre che importante giornata di memoria anche momento di Orgoglio, di Unità e di Identità nazionale; una data storica che unisce tutti gli italiani dalle Alpi al Li- libeo, con tanti nomi scritti sui monumenti ai Caduti delle nostre città e dei nostri paesi, ma soprattutto nei nostri cuori a sigillo delle nostre libertà e del nostro sentimento patrio. È nell’auspicio di tutti che questa data torni ad essere la “Festa Nazionale degli Italiani” essendo l’unica ricorrenza assoluta- mente non divisiva ma fortemente radicata nel profondo delle coscienze e dell’orgoglio nazionale. La Presidenza Nazionale
03 SOMMARIO NOV DIC.qxp_Layout 1 09/12/20 19:53 Pagina 3 SOMMARIO Periodico dell’Associazione Nazionale Bersaglieri fondato nel 1951 DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Associazione Nazionale Bersaglieri via Anicia 23/A - 00153 Roma tel 06.58.03.611 redazionefiammacremisi@gmail.com www.bersaglieri.net DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Labianca REDAZIONE Paolo Girlando Camillo Tondi Alfredo Terrone DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANB Concetta Marcelli Paolo Amicucci 4 LA VOCE DELLA PRESIDENZA DISTRIBUZIONE 6 DIFESA E SICUREZZA Cecilia Prissinotti 11 STORIE DI BERSAGLIERI GRAFICA E IMPAGINAZIONE RaffoArt communication - Roma 21 IL CALENDARIO 2021 ANB STAMPA 49 STORIE DI BERSAGLIERI Elcograf SpA via Mondadori 15 - 37131 Verona 51 ECO DAI REPARTI CONDIZIONI DI CESSIONE 52 ATTUALITÀ Gratuito per gli iscritti all’ANB Numero arretrato: € 3,00 55 VITA ASSOCIATIVA Abbonamento annuale: € 15,00 61 I NOSTRI LUTTI Abbonamento Benemerito: a partire da € 20,00 e oltre. 63 LE NOSTRE GIOIE PAGAMENTI 64 L’ANGOLO DEL CONSULENTE Mediante c/c postale n° 34846006 intestato a: ANB - Presidenza Nazionale 65 LA PIUMA GRAFFIANTE via Anicia 23/A - 00153 Roma. Mediante bonifico: IBAN IT53F0306909606100000125459 Banca Intesa San Paolo CAMPAGNA SOSTENITORI FIAMMA CREMISI 2021 L’amministrazione (se ogni Sezione adottasse il giornale...) non accetta denaro contante Autorizzazione Tribunale di Roma C ome noto, Fiamma Cremisi viene inviato a tutti i soci e simpatizzanti dell’ANB purché in n°5319 del 16/10/1967 regola con il pagamento annuale della quota associativa. Per contro, proprio per le modalità Iscrizione R.O.C. n°29743 di invio della rivista, la Sezione, intesa come sede, circolo e luogo di ritrovo per gli iscritti e loro conoscenti, non riceve Fiamma Cremisi, privandosi così della opportunità di far conoscere ed apprezzare i contenuti della nostra rivista a nostri conoscenti e/o ospiti, stimolando in loro la possibilità di abbonarsi, pur non essendo iscritti all’ANB. Considerato che ciò contribuirebbe al contenimento dei rilevanti costi di stampa e di spedizione del periodico e, nel contempo, a far crescere la qualità della rivista, la redazione lancia una “Campagna di Sostegno a Fiamma Associato all’USPI Cremisi 2021” mediante una contribuzione volontaria. Le Sezioni che intendono aderire possono Unione Stampa Periodica Italiana Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservata sottoscrivere un Abbonamento Annuale Sostenitore mediante il versamento di una somma non Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non verranno restituiti inferiore a 20 euro, secondo le modalità riportate di fianco. La Direzione si riserva, a termini di legge, di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne- cessario per esigenze grafiche fiamma cremisi
04-05 NOV DIC.qxp_Layout 1 11/12/20 10:46 Pagina 4 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Carissimi Bersaglieri e nulla. Ma non è così e non deve essere così! Così la nostra web master è alla continua ri- Simpatizzanti, come E allora ogni giorno nel mio ufficio oltre che cerca di materiale che possa interessarci e i promesso nel mio pre- controllare il corso delle attività quotidiane nostri responsabili della comunicazione e l’ad- cedente saluto eccomi della Presidenza Nazionale, che comunque detto alle ricerche documentali producono ar- ancora a voi per farvi continua a funzionare, cerco qualcosa che fac- ticoli e ricerche storiche che possano portarvi sentire la voce della Pre- cia capire a tutti noi che l’ANB è viva e pronta. ogni giorno un po’ di bersaglierismo. La nostra sidenza Nazionale. Da In tale ottica mi impongo di tenere vivo il mio redazione cerca di arricchire il più possibile il allora è trascorso solo poco più di un mese ma interesse per tutto ciò che mi possa consentire nostro giornale riportandovi anche la più pic- sembra molto di più a causa dell’inattività so- di trasmettervi la mia volontà ad andare avanti. cola attività per comunicare a tutti che se i ciale che siamo costretti a vivere in questo pe- Per questo motivo, in questo periodo presso grandi fuochi dei raduni al momento sono so- riodo. Perché noi non possiamo vivere senza la Presidenza Nazionale gran parte delle nostre piti, tante piccole fiammelle sono accese su avere la possibilità di partecipare ad uno dei energie sono impiegate per utilizzare al meglio tutto il territorio nazionale per ridare, appena nostri bellissimi raduni e di trepidare al pen- le risorse tecnologiche che fortunatamente esi- possibile, vita al nostro ardore bersaglieresco. siero che di lì a poco, quando ci prepareremo stono e che maggiormente ci consentono di Queste fiammelle alimentano le attività orga- ancora una volta per la corsa, le nostre gambe esservi vicini. Infatti, sembrerà poca cosa ma, nizzative che comunque vengono condotte e il nostro cuore torneranno per un po’ ad es- in momenti come questo, anche la semplice dai nostri Dirigenti i quali per portare avanti sere pieni di forza e di ardore giovanile. Senza trasmissione di un video pur se datato di un i nostri progetti continuano nel loro lavoro tutto questo, per noi bersaglieri il tempo si fer- tatoo musicale in cui compaia una nostra fan- fatto di video riunioni, contatti con le Istitu- ma. Noi però non dobbiamo cadere in questa fara, serve a mantenere viva la voglia e la vo- zioni, con gli sponsor. Alimentati da queste inedia forzata, dobbiamo assolutamente reagire lontà di operare per l’ANB. Allora insieme ai fiammelle si stanno muovendo anche i Comi- e pensare che la nostra Associazione stia sol- miei collaboratori cerchiamo di inviarvi mes- tati dei Raduni Nazionali: quello di Roma che tanto segnando il passo e sia pronta a ripren- saggi di vitalità bersaglieresca, come quella ha da poco terminato il lavoro sulla produzione dere la corsa. So che è molto difficile perché che anima sempre anche i nostri bersaglieri in dei magnifici francobolli commemorativi di anch’io provo a volte impotenza e mi abban- servizio che in questo momento vediamo spes- Porta Pia; quello di Cuneo che qualche giorno donerei volentieri all’inedia che mi farebbe so impiegati oltre che nelle operazioni all’este- fa ha realizzato una video conferenza sui Ber- provare il diabolico piacere di non pensare a ro anche in quelle per combattere la pandemia. saglieri cui hanno partecipato prestigiose Au- NON CREDETECI Cari bersaglieri e simpatizzanti, giungiamo viamo: lo spirito di servizio, il senso di sacrificio (ormai è un eroe al nuovo anno stremati da una pandemia che chi semplicemente svolge il proprio impiego), il senso dell’onore ha visto molti di noi compiere l’ultima corsa. e della parola data, perché sostituiti dall’opportunismo più sfacciato. Una pandemia che, ad oggi, si è portata via Allo stesso modo il valore del Tricolore, simbolo della Patria, più di 50 mila italiani. E quando una nazione risulta sempre più nascosto dai colori di Arlecchino e l’Inno Na- si trova di fronte ad una guerra, sia essa con un nemico ben iden- zionale accompagnato da canzonette senza storia. Così come il tificato o invisibile, inevitabilmente attraversa momenti di forte nostro senso dello Stato è ormai tradito da inefficienze, assenteismi debolezza. Ma il peggio non è questo. Il peggio è quando taluni e corruzione, la Giustizia è stravolta da ideologie di parte e mer- poteri forti si approfittano della debolezza di un popolo per stra- canteggiamenti di carriera. E, ancora, siamo alla scomparsa del- volgere i suoi valori, i suoi riferimenti, le sue tradizioni, la sua l’etica; perché se scoprite che la maestra di vostro nipote è anche Storia con falsi miti. In questo momento di affaticamento nazionale, una escort, non potete neppure indignarvi. Quanto al lavoro, sul ci stanno facendo credere che i vecchi simboli non contano più, quale è fondata la nostra Costituzione, per troppi individui esso che sono da rottamare, che il nuovo credo deve essere unicamente non è il riscatto della dignità individuale, ma una maledizione che quello materialista, del positivismo, del dio danaro, di sua maestà si affronta imprecando. Forse non si è compreso che il mondo la tecnologia, di voglie individuali promosse a diritti universali, della materia, la Natura e lo Stato medesimo, possono essere salvati o un senso di umanità verso altri popoli che va molto oltre le nostre soltanto se a muovere le energie necessarie sono i valori morali possibilità di sostenerlo economicamente, legalmente e in termini e nazionali. Quelli nei quali noi bersaglieri vogliamo e dobbiamo di sicurezza. Stanno convincendoci che salveremo il mondo e la continuare tenacemente a credere. Senza ascoltare i falsi messaggi, natura circolando in monopattino, che per l’animalismo di moda le finte migliorìe sociali che, da alcuni scranni di un certo potere, vale di più la vita di qualche cinghiale rispetto agli incidenti mortali arrivano nei momenti di sfiancamento e di incertezze per la salute da essi provocati, o di imporci che tipi di unioni assolutamente fisica ed economica della nostra amata Italia. sterili debbano assurgere al medesimo prestigio della famiglia tra- Auguro a tutti un 2021 di vera riscossa morale. Un triplice hurrà dizionale. Quella in grado di procreare. Vogliono mettere nella per voi e le vostre famiglie. naftalina i valori per i quali ci siamo sempre battuti e nei quali vi- Bers. Daniele Carozzi, Vice Presidente Nazionale 4 fiamma cremisi
04-05 NOV DIC.qxp_Layout 1 11/12/20 10:46 Pagina 5 LA VOCE DELLA PRESIDENZA torità. La stessa Presidenza Nazionale con i suoi collaboratori ha svolto il grandissimo la- IL SALUTO voro di spedire in tempo per le feste natalizie i circa seimila calendari associativi che ci avete richiesto. Ed anche se si deve registrare qual- che sconfitta come quella dell’impossibilità DI COMMIATO di celebrare degnamente alcune manifestazioni (l’ultima è stata quella di Monte Lungo) pos- DEL DIRETTORE siamo dire che altre cose importanti stanno in- Cari lettori, dopo cinque anni trascorsi alla direzione del nostro prestigioso Periodico, con vece procedendo molto bene. Come l’orga- l’uscita del trentesimo numero di Fiamma Cremisi e del quarto Calendario Associativo, nizzazione del Centenario del Milite Ignoto entrambi a mia firma, termina la mia collaborazione con la Presidenza Nazionale, quale cui si sta dedicando il triunvirato dei Presidenti Direttore di Fiamma Cremisi. Sono stati cinque anni intensi nel corso dei quali, come avevo del Trentino A.A., del Friuli V.G. e del Veneto assicurato nella mia presentazione sul primo numero del 2016, ho messo tutte le mie facoltà che, pandemia permettendo, sarà una mani- intellettuali al servizio dell’Associazione Nazionale Bersaglieri. Per me, che non avevo festazione grandiosa. E si stanno muovendo “precedenti di mestiere”, è stata una esperienza esaltante perché mi ha consentito di osservare anche le sezioni molte delle quali, anche se e conoscere la nostra Associazione da una posizione di privilegio grazie al rapporto quotidiano con modalità diverse dal solito, stanno prodi- e diretto instaurato con voi, che avevo chiamato lettori ma anche autori della nostra Rivista. gandosi nella raccolta di fondi per il Banco Ho raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato? Alimentare e i nostri Nuclei di Protezione Ci- • Sì! …se devo credere a tantissimi di voi che nel corso di questi anni mi hanno inviato vile e Volontariato che stanno prestando la loro messaggi di apprezzamento sia per la qualità degli articoli proposti sia per la veste editoriale opera nell’ambito dell’organizzazione sanitaria completamente rinnovata. anti-pandemia. • Sì! …se l’Istituto Italiano di Uniformologia, Iconografia e Pubblicistica Storico Militare E, infine la cosa più bella, a dimostrazione che “Quinto Cenni” di Roma (IUSM), che opera con il patrocinio del Ministero della Difesa e l’Associazione è viva, stanno arrivando richie- la collaborazione con lo SME, ha ritenuto di assegnare il 1° Premio Nazionale per l’anno ste per costituire nuove Sezioni! In Lombardia, 2020 a Fiamma Cremisi. in Veneto, in Campania, in Basilicata! Chia- • No! …visto i miei reiterati solitari tentativi, tutti falliti, di inserire stabilmente la pubblicità ramente i più penalizzati da questa pandemia nel nostro Giornale. sono i nostri complessi musicali. Alle nostre Anche per il Calendario Associativo provo gli stessi sentimenti contrastanti: soddisfazione fanfare mi rivolgo in modo particolare perché (parziale) nel constatare che il nostro Lunario, stampato (ancora solo) in alcune migliaia esse dovranno essere le più pronte a riprendere di copie, per i contenuti, la veste grafica e la qualità complessiva compete con i migliori la corsa per guidare la nostra ripresa. Senza di calendari storici; delusione se dopo la sua presentazione via web, un Presidente di sezione loro, infatti, svanisce gran parte del nostro spi- chiede di acquistarne una copia. Si dice che quando si va via bisogna lasciare qualcosa di rito giovanile che ci fa correre e ci rende quelli incompiuto in modo tale che chi arriva abbia già nell’immediato un primo obiettivo da che siamo da sempre: Bersaglieri. Vi esorto, conseguire. È questo il messaggio che lancio a chi mi subentra. pertanto, carissime fanfare, pur nel rispetto Nel congedarmi da voi, ho voluto inserire in questo ultimo numero di Fiamma Cremisi a delle limitazioni antipandemiche, a fare qual- mia firma, due articoli, un po’ più lunghi del solito, ma che ritengo giusto siano conosciuti siasi cosa per farci sentire le vostre note, in- da tutti i nostri soci e simpatizzanti. Il primo, una interessante intervista al nostro Decano, viatela in Presidenza Nazionale dove la nostra il Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Comandante del Comando Operativo web master è pronta a divulgarla. Carissimi di Vertice Interforze (COI), che ci fa conoscere da vicino la più importante realtà operativa Bersaglieri e Simpatizzanti, come potete ve- nazionale, nata dopo la fine della leva obbligatoria e pertanto poco conosciuta dalla quasi dere quindi, l’Associazione continua il suo totalità dei nostri iscritti. Il secondo, la vicenda, raccontata da uno dei protagonisti, della prestigioso cammino che nemmeno la pande- Bandiera di Guerra del 2° Reggimento Bersaglieri, partita per la Grecia dalla caserma La mia potrà interrompere. E pertanto vi dico: Marmora di Trastevere il 5 novembre del 1940, fatta a pezzi - per non finire in mano tedesche avanti ancora come sempre, tutti insieme!! all’indomani dell’8 settembre 1943 - e conservata durante la prigionia da tredici Ufficiali, Concludo questo mio saluto con l’augurio a ricomposta quasi per intero e ritornata nella sua caserma – divenuta sede della Presidenza tutti voi e alle vostre care famiglie, per un Se- Nazionale - il 4 febbraio 1982, per la sua ultima corsa verso l’Altare della Patria ove è tut- reno Natale e per un anno 2021 che segni la t’oggi custodita nella Sala delle Bandiere. È una bellissima pagina della nostra Storia da rinascita della nostra Patria tanto provata dalla raccontare ai giovani nelle scuole, specie nella giornata del 4 Novembre e nel giorno della pandemia e che segni anche la ripresa della Festa del Tricolore. Per ultimo, un inserto centrale con il Calendario Associativo 2021, per nostra attività radunistica per la nostra gioia farlo conoscere, apprezzare e …desiderare da tutti i lettori di Fiamma Cremisi. personale e per la serenità che sappiamo tra- Nel congedarmi da voi consentitemi di ringraziare Paolo Girlando, mio compagno di Corso, smettere ai nostri concittadini. Alfredo Terrone ed il compianto Mario Galante che in questi cinque anni, assieme al grafico Un caloroso fraterno abbraccio a voi tutti Sergio Raffo, non mi hanno mai fatto mancare la loro collaborazione. dal vostro Presidente Nazionale Bers. Gen. D. (r) Giuseppe Labianca fiamma cremisi 5
06-10 nov dic.qxp_Layout 1 11/12/20 10:46 Pagina 6 DIFESA&SICUREZZA IL GENERALE PORTOLANO, DECANO DEI BERSAGLIERI IN SERVIZIO E COMANDANTE DEL COI, CI FA CONOSCERE PIÙ DA VICINO UN COMANDO MODERNO SCONOSCIUTO ALLA GRAN PARTE DEI NOSTRI SOCI CHE HANNO SVOLTO IL SERVIZIO DI LEVA CHE COSA È IL COI? COSA FA, A COSA SERVE, E COME OPERA? INTERVISTA AL COMANDANTE DEL COMANDO OPERATIVO DI VERTICE INTERFORZE l Comando Operativo di vertice In- direzione delle operazioni militari delle sto che il Capo di Stato Maggiore della I terforze (COI), che ha sede a Roma all’interno dell’ex aeroporto militare di Centocelle, nasce come effetto della legge n. 25 del 18 febbraio 1997 di ristrutturazione dei vertici delle Forze Armate. Tale legge ha conferito al Capo di Stato Maggiore della Difesa, forze armate italiane, oltre che, delle esercitazioni interforze e multinazionali e tutte le attività ad esse collegate. A se- guire, avremo la possibilità di conosce- remo in maniera più approfondita il COI attraverso le parole del Coman- dante, il Gen. C.A. Luciano Portolano. Difesa debba svolgere due particolari funzioni: la prima di Capo Militare della Difesa (Chief of Defence – CHOD), av- valendosi dello Stato Maggiore della Difesa (SMD) e la seconda, solo in or- dine di descrizione, di Comandante Operativo delle Forze (Commander in non più “primus inter pares”, il ruolo Generale, quando e per quale esigen- Chief – CINC), supportato per tale fun- di guida dello strumento militare nel za è stato istituito il COI? zione dal Comando Operativo di vertice suo insieme e per attuare l’esercizio L’anno in cui viene costituito il Coman- Interforze (COI). Questo Comando ope- delle proprie funzioni, si avvale di due do Operativo di Vertice Interforze è il ra per la pianificazione, la condotta, il organismi paritetici: lo Stato Maggiore 1998 ed è bene sapere che esso venne controllo e la valutazione degli effetti della Difesa (SMD) ed il COI. istituito in conseguenza della legge n. delle operazioni e delle esercitazioni in- Quest’ultimo, costituito nel 1998, è lo 25 del 18 febbraio 1997, che riformava terforze nazionali e multinazionali. È strumento mediante il quale il Capo di i vertici delle Forze Armate, ponendo il bene anche sapere che il COI svolge Stato Maggiore della Difesa è in grado Capo di Stato Maggiore della Difesa in queste sue funzioni con un approccio di di esercitare la sua determinante fun- posizione sovraordinata rispetto ai Capi sistema multidisciplinare perché è l’ele- zione di Comandante Operativo delle di Stato Maggiore delle Forze Armate mento della Difesa nazionale che opera Forze Armate per quanto riguarda la e alle dirette dipendenze del Ministro in collegamento diretto con i diversi Mi- pianificazione, il coordinamento e la della Difesa. La legge del ’97 ha previ- nisteri, la Protezione Civile, le diverse 6 fiamma cremisi
06-10 nov dic.qxp_Layout 1 11/12/20 10:46 Pagina 7 Agenzie dello Stato e i Corpi militari come la Guardia di Finanza e non mi- litari come i Vigili del Fuoco. Il COI, per la sua attività, è poi in coordinamen- to con gli altri paritetici Comandi inter- nazionali come ad esempio il Comando statunitense per le Operazioni in Africa (USAFRICOM); il Comando Centrale statunitense per le operazioni (USCEN- TCOM); il Permanent Joint Headquar- ters (PJHQ) inglese; il Centro per la pia- nificazione e la condotta delle Opera- zioni (CPCO) francese; con i Comandi delle Coalizioni, con le Agenzie inter- nazionali e non ultimo con tutte le or- ganizzazioni internazionali (NATO, ONU e UE). La specificità del COI è quella di svolgere la sua funzione di ana- lisi e conduzione strategica sfruttando, per le particolari caratteristiche funzio- nali, la capacità di fondere insieme le informazioni, le diverse cooperazioni derivanti dal sistema di relazioni, che ho già elencato, con un approccio inclu- sivo e multidisciplinare in grado di as- sicurare lo svolgimento dei propri com- piti nel modo più efficace possibile. È opportuno evidenziare come il COI rap- presenti il punto di accesso per tutte le richieste di concorsi operativi forniti dal- le Forze Armate/Comando Generale dei Carabinieri alle altre Autorità Istituzio- nali sul territorio nazionale, in occasione di calamità naturali e in casi di straor- culiarità del Reparto Operazioni e del e interministeriali. Inoltre, concorre alla dinaria necessità e urgenza. Reparto Supporto alle Operazioni? Pianificazione Generale della Difesa. Qual è la struttura del Comando? Il Reparto Operazioni è il cuore pul- Il Reparto Supporto Operativo è re- Il comando del COI è affidato a un Ge- sante del Comando, infatti, ha nella sua sponsabile del coordinamento in ambito nerale di Corpo d’Armata o grado equi- struttura la sala di Controllo Operativa interforze della progettazione, realizza- pollente se della Marina Militare (Am- o Joint Operation Center (JOC). A ca- zione e mantenimento di tutte le infra- miraglio di Squadra) o dell’Aeronautica rattere generale, solo per citare alcuni strutture in teatro operativo di interesse Militare (Generale di Squadra Aerea) e dei compiti, è responsabile della piani- nazionale. Gestisce il personale asse- si articola essenzialmente su uno Stato ficazione, della condotta, del controllo gnato ai vari teatri operativi, gli assetti Maggiore, che include il Reparto Ope- e della valutazione degli effetti, politici; logistici e sanitari delle operazioni e le razioni e il Reparto Supporto alle Ope- militari; economici; sociali; informativi attività finanziarie dei Contingenti. Co- razioni. Inoltre, sempre dal Comandante e infrastrutturali, di tutte le operazioni. ordina, controlla e individua le priorità dipendono il Joint Force Headquar- Questo per consentire al Comandante dei movimenti e dei trasporti delle forze ters (JFHQ), un Comando immediata- del COI l’esercizio delle sue funzioni verso/da i teatri operativi; disciplina gli mente proiettabile, e il Quartier Generale avendo un quadro informativo il più aspetti operativi connessi con le teleco- che assicura al COI il supporto logisti- completo possibile. Al Reparto spetta municazioni e i sistemi informatici. co-amministrativo necessario per il suo anche la Pianificazione Operativa di Comandante, potrebbe darci qualche funzionamento. contingenza e quella d’urgenza, nonché ulteriore informazione sul Joint Force Comandante, tenuto conto della l’organizzazione e il coordinamento del- Headquarters (JFHQ), che cosa è? Struttura che ci ha presentato, po- le esercitazioni interforze, non solo na- Il Joint Force Headquarters italiano trebbe illustrarci in particolare le pe- zionali, ma anche di quelle NATO, UE (ITA-JFHQ) è un Comando istituito nel fiamma cremisi 7
06-10 nov dic.qxp_Layout 1 11/12/20 10:46 Pagina 8 DIFESA&SICUREZZA maggio del 2007 ed è stato costituito perché la Difesa italiana potesse avere un elemento interforze di Comando e Controllo in grado di schierarsi rapida- mente “fuori area” e fosse in grado di gestire un dispositivo militare articolato sulle cinque “dimensioni” (terrestre, ma- rina, aerea, spaziale e cibernetica). L’ITA JFHQ è comandato da un Generale di Brigata (o grado corrispondente) delle Forze Armate e dispone di uno staff ri- dotto caratterizzato da estrema flessibi- lità, potendo essere integrato, all’occor- renza, con tutte le capacità necessarie alla specifica missione da svolgere. L’al- impiegato nella costituzione di due delle delle attività finalizzate all’acquisizione to livello di prontezza operativa rende ultime missioni militari nazionali, “Ip- delle competenze per svolgere il proprio l’ITA JFHQ una possibile “prima rispo- pocrate” in Libia e Missione Bilaterale incarico e pertanto investe la sfera del sta” all’insorgenza di crisi che richieda- di Supporto in Niger (MISIN). “Saper essere” – e “Addestramento” – no la presenza italiana in una data area Il personale che alimenta il Joint For- inteso come processo attraverso il quale di operazioni, in qualsiasi parte del mon- ce Headquarters (JFHQ) quali pro- si sviluppano negli individui e negli do. In linea generale, l’ITA-JFHQ può fessionalità deve possedere? staff, principalmente attraverso eserci- assolvere differenti missioni quali: il di- Il personale che presta servizio nell’ITA tazioni, le abilità per svolgere compiti stacco di singoli elementi di ricogni- JFHQ, opportunamente selezionato per nei diversi ambienti operativi, quindi in- zione ovvero di team operativi (Opera- competenze e attitudine dalle Forze Ar- veste la sfera del “Saper fare”. Il “Si- tional Reconnaissance and Liaison Te- mate, oltre a disporre di una larga espe- stema” non è chiuso, autoreferenziale ams) completamente indipendenti dal rienza operativa pregressa deve essere ma si evolve, adeguandone i contenuti, punto di vista tecnico e logistico; lo permanentemente pronto e disponibile soprattutto sulla base degli insegnamenti schieramento del Posto Comando nella per impieghi “fuori aerea”, anche con tratti dalle varie esperienze operative, sua interezza, coadiuvato da un reparto brevissimo preavviso. A tal fine, oltre a multinazionali e inter-agenzia. Il COI, supporti costituito “ad hoc” per il so- una preparazione specifica nel proprio per quanto ho detto fino ad ora, rappre- stegno tattico-logistico (logistica, co- incarico, sono richiesti spirito di gruppo, senta la massima espressione del con- municazioni, Force Protection), al fine flessibilità d’impiego, capacità d’adat- cetto “interforze”. In esso operano tutte di condurre operazioni di entità limitata tamento, spiccata predisposizione al- le specializzazioni sia del livello stret- (Small Joint Operations); lo schiera- l’impiego interforze, internazionale, ele- tamente operativo che logistiche. Il per- mento di un Posto Comando vata motivazione e ottima conoscenza sonale che viene impiegato presso il quale “advanced party” di una più scritta e parlata almeno della lingua in- COI ha un curriculum professionale che grande unità nazionale (Follow on For- glese. Inoltre, al fine di mantenere e mi- certifica di essere stato già impiegato ces) schierata successivamente per la gliorare le proprie capacità operative, il con ottimi risultati presso staff nazionali condotta di operazioni di più larga scala. personale del JFHQ è costantemente e internazionali ed essere padrone di al- Inoltre, l’ITA JFHQ è in grado di piani- impegnato in addestramento o in eser- meno la lingua inglese ficare e condurre operazioni di evacua- citazioni di livello e complessità diffe- Comandante, da Lei dipende anche zione di connazionali civili da aree di renti. l’Ufficio Legale del COI. Potrebbe crisi, le cosiddette Non Combatant Eva- Attraverso quale iter formativo ven- descriverci quali sono i compiti che cuation Operations o più sinteticamente gono acquisite queste professionalità svolge? NEOs. Dalla sua costituzione, l’ITA e come si prepara il personale ad ope- L’Ufficio Legale all’interno dello staff JFHQ è stato frequentemente impiegato rare in un contesto multinazionale in- del Comandante del COI fornisce con- in varie tipologie di operazioni. Possia- terforze? sulenza al Comandante, alle articola- mo ricordare le operazioni di evacua- Più che di iter, parlerei di Sistema. In zioni del Comando e ai teatri operativi, zione di civili da Libia, Libano, Costa ambito Difesa si parla di Sistema Edu- sia nel campo giuridico-legale che d’Avorio e Sud Sudan. Inoltre, ha enu- cativo Militare, concetto che implemen- nell’ambito delle attività di Polizia Mi- cleato team di ricognizione nelle più ta quello NATO di Education, Training, litare delle unità presenti nelle missio- lontane località tra le quali Bolivia, Ye- Exercises and Evaluation (ETEE). Nel ni/operazioni all’estero. In particolare, men, Indonesia, Giordania, Congo etc. dettaglio, esso scaturisce dall’interazione l’Ufficio Legale: esamina gli aspetti Infine, negli anni 2016 e 2018 è stato tra “Formazione” – intesa come insieme giuridici connessi con le operazioni e 8 fiamma cremisi
06-10 nov dic.qxp_Layout 1 11/12/20 10:46 Pagina 9 le esercitazioni, fornisce supporto tec- nico in sede di pianificazione e con- dotta delle operazioni e delle esercita- zioni; cura l’elaborazione e l’aggior- namento delle direttive applicative con- nesse con le implicazioni di carattere disciplinare e penale nei teatri opera- tivi; analizza i provvedimenti di natura legislativa e gli atti di sindacato ispet- tivo parlamentare che si riferiscono alla partecipazione di contingenti na- zionali alle missioni all’estero e all’at- tività esercitativa interforze delle Forze Armate; verifica l’armonizzazione del- le regole d’ingaggio e degli ordini ope- trina NATO, integrata per eccezione mento all’emergenza COVID, anche se rativi alla normativa nazionale e inter- (by exception) con elementi nazionali il contributo della Difesa non si limita nazionale; concorre con lo SMD alla dove necessario. Tre sono i pilastri che soltanto a questa fattispecie. Il COI è re- stesura di Memorandum of Understan- guidano il nostro operare quotidiano: Il sponsabile della direzione, pianificazio- ding (MoU), Technical Agreement primo è costituito dal COPD (Compre- ne, controllo e coordinamento dei con- (TA), Status of Force Agreement (SO- hensive Operations Planning Directive), corsi di natura operativa delle Forze Ar- FA) ed Accordi bilaterali; cura le attività ovvero la direttiva NATO che regola il mate concessi alle Autorità istituzionali di polizia giudiziaria per accertamenti processo di pianificazione del livello sul territorio nazionale, in situazioni di delegati dall’Autorità Giudiziaria per operativo e che ne descrive i discendenti calamità naturali e in altri casi di stra- fatti occorsi in territorio nazionale e nei documenti. In ambito nazionale tale do- ordinaria necessità e urgenza. Nell’am- Teatri Operativi e collabora con l’Au- cumento prende il nome di Pubblica- bito di situazioni emergenziali, il COI torità Giudiziaria ordinaria/organi di zione Interforze Dottrinale (PID) costi- coordina l’impiego degli assetti militari Polizia Giudiziaria negli adempimenti tuisce la base su cui si innestano tutte le delle Forze Armate in supporto alle Au- connessi alle attività di indagine. attività cardine del Comando. Il secon- torità civili che ne avanzano richiesta. Il COI contribuisce all’elaborazione do si chiama Allied Joint Pubblica- Particolarmente rilevante è il ruolo del della dottrina NATO, e non solo. Può tion 3.0, pubblicazione che descrive tutte COI nell’ambito del sistema di Prote- descrivere più dettagliatamente in co- le funzioni tipiche del livello operativo zione Civile. Costituiamo il nodo prin- sa si traduce? e come vanno declinate con lo scopo di cipale della Difesa in seno al Comitato Il COI partecipa alla definizione del qua- ottenere una condotta coerente e olistica Operativo della Protezione Civile par- dro dottrinale nazionale e dell’Alleanza, nelle operazioni. In ambito nazionale tecipando con un nostro rappresentante in stretta sinergia con il Centro Innova- essa è declinata nella “Dottrina Inter- (Capo di Stato Maggiore), unitamente zione Difesa dello Stato Maggiore della forze italiana per le Operazioni”. Il ter- alle altre Strutture Operative nazionali Difesa. In particolare, il Comando for- zo è un documento nazionale chiamato (incluse le Regioni), alla gestione del- nisce contributi specifici relativi alle fun- “Approccio Nazionale Multi Dimen- l’emergenza in atto. Viene così assicu- zioni operative e attività attestate al li- sionale alla gestione delle crisi”, redatto rato il supporto della Difesa alle situa- vello operativo Nazionale. Negli ultimi in stretto coordinamento con il Ministero zioni di contingenza. Il COI, inoltre, rap- dieci anni la Difesa ha compiuto un no- per gli Affari Esteri e la Cooperazione presenta, insieme allo SMD III Reparto, tevole sforzo nel completare e tenere Internazionale, modello imprescindibile il dicastero Difesa nella Commissione aggiornato il quadro dottrinale nazionale per generare effetti coerenti nelle ope- Interministeriale Tecnica per la Difesa e questo fornisce, a oggi, una situazione razioni militari e rendere lo sforzo del Civile (organo tecnico-consultivo della di riferimento soddisfacente per ciò che sistema paese costo-efficace quando si struttura di Difesa Civile in seno al Mi- attiene la pianificazione e condotta delle è impegnati nei teatri operativi. nistero dell’Interno). In particolare, opera operazioni, sia in ambito nazionale che Con quali modalità il COI esprime le in seno alla Commissione con un pro- multinazionale. Nella pratica, la dottrina, proprie capacità in caso di situazioni prio delegato, svolgendo funzioni di co- cioè il “come fare”, costituisce il primo emergenziali nazionali? ordinamento e supporto ad altri fondamentale elemento di interopera- Siamo di fatto nell’alveo di quella che Enti/Amministrazioni dello Stato nelle bilità sia in campo Alleato che di Coa- viene definita la Quarta Missione asse- situazioni di crisi nazionali, la cui gravità lizione. L’approccio recentemente adot- gnata dalla Legge alle Forze Armate, le potrebbe comportare rischio per la con- tato in Italia ritengo sia particolarmente cui implicazioni sono state particolar- tinuità governativa delle Istituzioni ita- efficace. Di fatto viene utilizzata la dot- mente rilevanti, con particolare riferi- liane. fiamma cremisi 9
06-10 nov dic.qxp_Layout 1 11/12/20 10:46 Pagina 10 DIFESA&SICUREZZA Invece la funzione di Comando e siddetto multidominio). A questo punto stribuzione. Raggiungere il massimo Controllo su assetti interforze impe- però è ancora importante ribadire che costo-efficacia di questo paradigma ri- gnati nelle missioni assegnate, con la funzione C2 non esaurisce funzione chiede capacità professionali (expertise), quali modalità viene attuata? di analisi e direzione strategica, proprie tecnologie abilitanti e processi lavorativi La funzione operativa di Comando e del COI. È fondamentale che si eserciti, evoluti. Su spinta del Capo di Stato Controllo (C2) è il complesso delle at- dopo aver raggiunto una quanto più Maggiore della Difesa è stato di recente tività mediante le quali un Comandante completa “situational awareness”, ese- avviato un progetto particolarmente esercita la propria autorità sulle risorse guire una attenta “valutazione degli ef- complesso, teso proprio a migliorare e a disposizione per portare a termine la fetti” che potrebbero in qualche modo ammodernare tutti questi aspetti. Il pro- missione assegnata, sia essa affidata a anche indurci ad un riaggiustamento getto, in sintesi, prevede una rivisitazio- una sola Forza Armata (single service) delle scelte pianificate in una opera- ne olistica del Centro Operativo Inter- o interforze. Nello sviluppo delle ope- zione o missione. forze del COI (cosiddetto Joint Opera- tion Center), introducendo: nuove tec- nologie di fusione delle informazioni; applicativi gestionali e di pianificazione; aumentata connettività; nuove profes- sionalità; nuovi processi e, infine ma non ultimo, un layout maggiormente ef- ficiente e capiente. Tutto ciò allo scopo di fornire ai decisori, ai vari livelli, il quadro più aggiornato ed esaustivo pos- sibile, su cui poi poter fornire adeguate linee di indirizzo in funzione degli sce- nari contingenti. Infine, Comandante, come ci si pre- para per l’assolvimento di un compito delicato come il Suo? Ci si prepara con la stessa consapevo- lezza che contraddistingue ogni Coman- dante quando assume questo delicato compito, indipendentemente dal livello ordinativo dell’unità, ovvero la piena coscienza di aver ricevuto la responsa- razioni militari non esiste un’architettura Comandante, nel caso specifico, avere bilità di guidare uomini e donne in qua- unica C2 applicabile a tutte le operazio- la corretta “Situational Awareness” è lunque situazione e condizione, quindi ni. Di fatto quest’ultima viene declinata fondamentale per prendere le deci- anche quelle più estreme che, di fatto, di volta in volta in funzione del tipo di sioni più appropriate. Di quali pro- sono insite nella nostra professione mi- operazione o missione a cui si partecipa, fessionalità è necessario avvalersi? litare. Esempio, onore militare, abnega- nonché del contributo nazionale sia in La Situational Awareness è, come dice- zione, impegno quotidiano e disinteres- termini qualitativi che quantitativi. vo prima, un elemento importante in- sato nel nostro essere soldati al servizio Bisogna infine evidenziare che l’eser- torno a cui ruota la missione principale della Patria, sono principi guida che si cizio del C2 presuppone due elementi del Comando. Si sente spesso parlare di rafforzano nel corso della nostra vita mi- fondamentali che devono essere dispo- “superiorità conoscitiva multidominio”, litare, quindi sicuramente già presenti nibili: la cosiddetta “situational awa- ma la verità è che costruirla, tenerla ag- al momento del nostro ingresso nelle reness”, principalmente basata sull’in- giornata, valorizzarla e renderla fruibile Forze Armate, ma che naturalmente si telligence, ma che non può prescindere ai vari attori aventi causa è un esercizio rafforzano giorno per giorno nelle espe- anche da elementi di analisi relativi alla particolarmente complesso. Il volume rienze che viviamo nei molteplici im- sfera politica, militare, sociale, econo- di informazioni rese disponibili nella re- pieghi in Patria o all’estero. Dal 2 set- mica, informativa ed infrastrutturale altà odierna è molto elevato. La sfida si tembre 2019 è iniziata questa splendida (cosiddetto PMESII) e idonei strumenti sposta quindi sul discernere cosa è vero e impegnativa avventura di Comandante ed applicativi informatici che abilitino da cosa non lo è (valorizzazione) e sulla del Comando Operativo di vertice In- la corretta e tempestiva esecuzione di gestione dei dati, significando che la ge- terforze (COI) ed è un privilegio. piani e ordini in tutti i domini operativi stione implica anche attività di “fusio- *Pubblicato il 27 ottobre 2020 (terra, mare, aria, spazio e cyber – co- ne” delle informazioni e la relativa di- sul sito www.airholic.it 10 fiamma cremisi
11-20 NOV DIC.qxp_Layout 1 11/12/20 10:47 Pagina 11 STORIE DI BERSAGLIERI SECONDO REGGIMENTO BERSAGLIERI, LA BANDIERA SALVATA I bersaglieri sono appena scesi dal UNA STORIA AVVINCENTE CHE IN GRECIA, ALL’INDOMANI DI PIER VITTORIO BUFFA treno e stanno per entrare nel loro DELL’8 SETTEMBRE 1943, VEDE PROTAGONISTI primo campo di concentramento. Un altoparlante, in italiano, ordina 13 UFFICIALI DEL 2° REGGIMENTO BERSAGLIERI, di consegnare tutto quello che hanno di militare. Loro non capiscono, non RACCONTATA DA EDMONDO BRUNELLINI, UNO DEI TREDICI hanno niente che non sia militare, dalle ma tesi, con il colpo in canna. I soldati condo Reggimento sono arrivati in Ger- mutande all’elmetto. “Ma cosa voglio- italiani che parlano e si muovono senza mania, a Wietzendorf, dall’Eubea, la no, che restiamo nudi?”. Si guardano fare niente. Torna la voce dell’altopar- lunga fetta di terra che protegge la Gre- l’un con l’altro, si formano gruppetti lante, le parole sono più scandite, più cia orientale. Un viaggio iniziato l’11 che poi si sciolgono e si ricompongono, chiare. “Consegnate tutto meno i ve- dopo la consegna dei cannoni ai tede- insulti e imprecazioni diventano un stiti. Consegnate anche le bandiere”. schi e l’arrivo a Salonicco. I bersaglieri brontolio che va da una parte all’altra Quando sente la parola “bandiere” il sono sicuri che per loro la guerra sta fi- dello spiazzo, come un’onda. Colonnello Renzo Reggianini, che co- nendo. Però il treno inizia a salire lungo Qualcuno, ha il tono dell’ufficiale an- manda i bersaglieri, si gira di scatto ver- l’Europa. Lo guidano militari italiani ziano, si infila tra un’onda di brontolio so gli ufficiali che gli sono intorno. “Le ma gli scambi e i semafori sono mano- e l’altra. “Ma quali vestiti”, urla, “vor- armi gliele abbiamo già date, con gli vrati dai tedeschi: la Jugoslavia, Lubia- ranno le baionette e gli elmetti, le car- elmetti non ci facciamo niente, ma la na, Vienna. Potrebbe essere ancora la tucce e...”. L’onda riprende il suo moto bandiera no, non possiamo, dobbiamo strada per l’Italia, c’è Tarvisio, baste- sommergendo l’ultima parola. E va bruciarla”. rebbe andare verso sud. E fino a quel avanti così per dieci, venti minuti, forse È il 21 settembre 1943, tredici giorni momento nessuno ha detto ai bersaglieri mezz’ora. I soldati tedeschi immobili, dopo l’armistizio, e i bersaglieri del Se- che sono prigionieri. Hanno le loro pi- fiamma cremisi 11
11-20 NOV DIC.qxp_Layout 1 11/12/20 10:47 Pagina 12 STORIE DI BERSAGLIERI Nella pagina precedente, Edmondo Brunellini, l'ultimo alfiere della Bandiera del 2° Reggi- mento Bersaglieri. A destra, il Principe di Pie- monte accompagnato dal Col. Antonini in visita alla caserma del 2° a Roma, nel luglio del 1940. Nella pagina a fianco, in occasione della festa del Corpo nel 1943 in Grecia, il Col. Reg- gianini procede alla distribuzione di premi ai Bersaglieri del 2°. stole, i loro fucili, le loro mitragliatrici. Nessuno li scorta, nessuno chiude i va- goni dall’esterno, si sentono liberi, sono soldati che hanno finito di combattere e stanno tornando a casa. Ma il treno va dove non dovrebbe andare, continua verso Nord e si ferma a Norimberga. sembra un’affermazione minacciosa, prima carrozza e Brunellini lo aveva vi- Alla stazione i bersaglieri scendono dai ma il capitano gli dà una piccola pacca sto sedersi sulla panchina in fondo al vagoni, davanti ai pochi bagni si for- sulle spalle e lo rassicura dicendo che lungo marciapiede della stazione. Cerca mano lunghe file, chi ha fretta si accuc- per gli italiani la guerra è finita, che di andare velocemente verso quella pan- cia sui binari. I soldati tedeschi passeg- stanno per tornare in Italia. “Certo”, china, ma un reggimento intero sta stret- giano lungo i marciapiedi. conclude, “non con le armi”. Brunel- to sul marciapiede di una stazione e de- Edmondo Brunellini è un Tenente di lini interrompe all’istante la piccola ve farsi strada con qualche ordine e ventisei anni, comanda un Plotone passeggiata, si mette di fronte al capi- qualche spintone. Sulla panchina, però, dell’ottava Compagnia. Quando scende tano e gli chiede cosa vuol dire, cosa non c’è nessuno, o meglio ci si è am- dal treno cerca di stare un po’ solo, per c’entrano le armi. Il tono dell’italo-te- mucchiato sopra un gruppetto di bersa- quel poco che è possibile in quella con- desco resta cortese ma acquista sec- glieri che fumano e chiacchierano fitto. fusione. Un ufficiale della Wehrmacht chezza. Spiega che non possono con- Brunellini chiede del Colonnello. lo tocca su una spalla e lo saluta con tinuare a girare per la Germania con I ragazzi nemmeno si voltano. La guerra un amichevole “Heil Hitler, ciao”. Il moschetti e mitragliatori. Del resto, ar- finita, il lungo viaggio, l’odore di casa... ciao suona falso, ma l’ufficiale, un ca- gomenta, se la guerra è finita, pistole e ne hanno abbastanza di disciplina e di pitano, gli spiega subito che è di Bres- fucili non servono più. “Il Colonnello scatti sull’attenti. Non che ci si ribelli sanone, perché sua mamma è italiana. sta parlando con il nostro comando, vi agli ordini o non si rispettino le gerar- Ciao, ripete, e tende la mano. Brunellini dirà di fare così, obbedite, è la cosa mi- chie. Ma con più calma, come fosse la stringe senza guardare negli occhi gliore”. E dopo un altro “Heil Hitler sparita la fretta spesso inutile della vita l’italo-tedesco, vuole star solo, spera ciao” si allontana con passo tranquillo. militare. Brunellini insiste, un bersa- che l’incontro finisca subito con uno Brunellini lo segue con lo sguardo: a gliere alza la testa e indica una piccola scambio di saluti. Ma il capitano gli una ventina di metri il capitano italo- casa accanto all’edificio principale della prende il braccio con la punta delle dita, tedesco si ferma a parlare con un altro stazione. “È là dentro, sono venuti i te- cammina al suo fianco, si scusa per co- bersagliere, un sergente, e cammina al deschi a chiamarlo. è andato via mez- me parla la nostra lingua, anche se la suo fianco nello stesso modo, con le z’ora fa”. Come ha detto il capitano di pronuncia è piana e i vocaboli scelti dita a stringere il gomito. Non parla a Bressanone: il Colonnello sta parlando. con cura e precisione. È un peccato che caso, pensa Brunellini, sta usando il In quel preciso istante Brunellini capi- non siamo più alleati, dice utilizzando suo italiano per convincerci, devo par- sce quello che sta accadendo. Non c’è più parole del necessario. Brunellini lo lare subito con il Colonnello. nessun ritorno a casa davanti a loro, ma guarda dritto negli occhi perché gli Renzo Reggianini ha viaggiato nella un campo di prigionia. Stanno per di- ventare, senza accorgersene, prigionieri “…IL 3 FEBBRAIO DEL’82 I REDUCI CONSEGNATARI SI RITROVA- di guerra. Fino ad adesso i tedeschi so- RONO A ROMA PRESSO LA SEDE DELLA PRESIDENZA NAZIONALE no stati gentili, corretti, rispettosi. Ma solo perché volevano farli arrivare DELL’ANB. ERAVAMO SOLTANTO IN SETTE. GLI ALTRI ERANO MORTI. in Germania senza problemi, lascian- A ME CHE RISULTAI ESSERE ALLA DATA DEL SETTEMBRE ‘43 IL PIÙ dogli credere che era una tappa verso GIOVANE TENENTE PER ANZIANITÀ DI GRADO, FU ASSEGNATO l’Italia. Consegnati i fucili non potranno più far nulla. Brunellini si guarda in- L’ONORE DI ESSERE L’ULTIMO VESSILLIFERO DELLA BANDIERA DI torno per essere sicuro che nessuno lo GUERRA DEL NOSTRO GLORIOSO REGGIMENTO… stia osservando, si accuccia dietro la 12 fiamma cremisi
11-20 NOV DIC.qxp_Layout 1 11/12/20 10:47 Pagina 13 STORIE DI BERSAGLIERI panchina piena di bersaglieri toglie la ro, non possiamo girare armati. Ad alta sorprende. Ma il Colonnello Reggia- pistola dalla fondina e se la infila nella voce dicono così, perché l’ordine venga nini, da bravo ufficiale di carriera, non tasca dei pantaloni. Si rialza e torna ver- sentito bene, anche dai tedeschi. A bas- vuole certo finire la sua storia di Co- so il punto in cui aveva lasciato il ca- sa voce Brunellini e gli altri Ufficiali mandante del Secondo con la consegna pitano di Bressanone, ma non c’è più. sussurrano che se non ce le tolgono lo- della Bandiera di Guerra a quelli che “A rapporto, Ufficiali a rapporto dal ro, mica dobbiamo dargliele tutte le ar- sono ormai, e senza dubbi, diventati Colonnello, rapporto sul lato ovest”. mi. Ciascuno butti qualcosa nel muc- dei nemici. Quando dice “Bruciamo Nessuno porta quell’ordine, è un pas- chio, ma nascondete più che potete. la Bandiera” accanto a lui c’è anche saparola che, in un attimo, attraversa Dopo un paio d’ore si svolge dunque Candiano Filla, il Tenente che ha in marciapiedi e piazzali. Il lato ovest è un disarmo a metà. Nel mucchio che consegna il Tricolore del reggimento. quello della panchina e Brunellini, a si forma poco a poco davanti a sei sol- Bruciare la Bandiera è una decisione cui hanno insegnato che agli ordini si dati tedeschi armati di mitragliatrice, da accademia, l’unica che può prendere obbedisce correndo, fa i primi due balzi vanno moschetti, pistole, treppiedi, un Comandante quando non c’è più verso la panchina sapendo che si dovrà bombe a mano, cartucce, elmetti. Ma nessuna possibilità di salvarla. fermare davanti alla calca di bersaglieri. nessuno ha mai calcolato quante armi Un ufficiale, di cui la memoria del reg- Ma questa volta tutti hanno sentito la hanno tenuto con sé i bersaglieri del gimento non ha tramandato il nome, chiamata a rapporto e l’ansia di cono- Secondo reggimento. È senz’altro ri- dice: “Signor Colonnello, cerchiamo scere il proprio futuro lascia spazio agli masta nella tasca di Brunellini la pistola di salvarla, la Bandiera. Siamo tanti, ufficiali, bisogna perdere il minor tem- d’ordinanza così come quella di molti se la facciamo a pezzi e ne prendiamo po possibile. Brunellini si infila nella suoi colleghi. È stato nascosto anche uno per uno qualcosa riusciremo a piccola corsia che si apre davanti a lui qualche moschetto e, sicuramente, an- portare in Italia. Anche se tornasse a ed è tra i primi ad arrivare davanti alla che un fucile mitragliatore. Roma un solo pezzo sarà come se fosse panchina. C’è il Colonnello, ci sono i Comandanti di battaglione, qualche Te- nente, per ultimi arrivano due Capitani. Renzo Reggianini conta e riconta gli Ufficiali che gli si fanno intorno. Unisce le mani come per trovare con- centrazione e inizia dicendo quello che Brunellini sa. Il Comando tedesco gli ha chiesto le armi, è la condizione per continuare il viaggio. Lui, spiega, ha accettato ottenendo che i suoi bersaglieri non vengano disar- mati: saranno loro stessi a consegnare le armi a quelli che erano stati loro al- leati e compagni di battaglia. “Signori, non c’è altro da fare”, con- clude Reggianini irrigidendosi in un appena accennato attenti. “Date gli or- dini opportuni”. Ma non serve dare or- Quando arriva l’ordine di tornare sul tornata la Bandiera intera, se ne do- dini. L’onda del passaparola corre ve- treno tra i duemila bersaglieri sono ri- vessero tornare di più, li riattacchere- locissima. In un attimo ciascun bersa- masti davvero pochi quelli che credono mo e la nostra Bandiera sarà salva”. gliere è informato e gli Ufficiali trovano ancora che li stanno portando a casa. Tagliare la Bandiera. Forse nessuno, Compagnie e Plotoni dove si discute E quando vedono salire sulla locomo- tra chi era quel mattino a Wietzendorf, con parole rapide e dure. C’è chi dice tiva i ferrovieri tedeschi al posto degli aveva mai pensato fosse una cosa pos- siamo prigionieri, chi ribatte no, i te- italiani anche gli ultimi che speravano sibile. Anche per gli Ufficiali più gio- deschi sono sempre stati nostri amici. capiscono che ormai sono prigionieri, vani e di complemento la Bandiera era C’è chi dice, diamo le armi, così ci che la loro destinazione non è l’Italia, sacra e intoccabile. Non perché erano mandano a casa, e chi no, se gliele dia- ma un campo di prigionia. Per questo, nati e cresciuti durante il fascismo, ma mo quelli ci ammazzano. Brunellini e quando arrivano alla stazione di Wiet- perché non c’è Esercito al mondo dove gli altri devono fare il loro dovere e zendorf e l’altoparlante impartisce l’or- non la si pensi così. Renzo Reggianini spiegano: non ci disarmano, siamo noi dine (“consegnate ciò che avete di mi- non dice di no. “Ho capito, ci voglio che gli diamo le armi, siamo a casa lo- litare, anche le bandiere”) nessuno si pensare”, e si allontana da solo. fiamma cremisi 13
11-20 NOV DIC.qxp_Layout 1 11/12/20 10:47 Pagina 14 STORIE DI BERSAGLIERI Il Ten. Edmondo Brunellini in Grecia. Nella pagina a fianco, la Bandiera del 2° Reg- gimento ricomposta. Quando torna sono passati tre, al mas- simo quattro minuti. “Va bene, ho de- ciso, facciamo così”. Chiama per cognome dodici Ufficiali. “Io prendo le medaglie, spezziamo l’asta, tagliamo il drappo in sei e divi- diamo i pezzi tra di noi. D’accordo?”. I dodici assentono, chi con un gesto del capo, chi con un secco “Signorsì”. Il Tenente Filla consegna la Bandiera al suo Comandante e inizia lo “spezzetta- mento”. L’asta, con l’aiuto di una baio- netta, viene divisa in cinque parti, la freccia viene separata, il drappo viene steso e, sempre con la baionetta, diviso in sei parti uguali: due verdi, due rosse, due bianche con lo stemma sabaudo di- viso in due. Candiano Filla si mette ac- canto al Colonnello con i pezzi della Bandiera e Reggianini chiama i dodici, uno a uno, e consegna a ciascuno una parte della Bandiera: Maggiore Spartaco Cionci, la piastrina; Capitano Ezio Bot- ti, la lancia; Capitano Franco Fort, parte dell’asta; Tenente Candiano Filla, bian- lonnello. “Giurare di fare il possibile ché la breve cerimonia ha fatto capire co superiore; Tenente Francesco San- per salvarla e, una volta tornati a casa, quanto la loro vita sia in pericolo. tella, parte dell’asta; Tenente Marco Pi- di riconsegnarla a me, se tornerò vivo, Reggianini lascia passare qualche istan- gnatti di Morano, fodero e parte di ros- o a chi di dovere”. Reggianini allarga te prima di chiamare uno dei dodici Uf- so; Tenente Adriano Avilloni, parte le braccia come fosse un celebrante. ficiali, probabilmente lo stesso porta- dell’asta e verde; Tenente Edmondo “Venite qua”. I dodici gli sono intorno bandiera Candiano Filla. “Bisogna fare Brunellini, verde; Sottotenente Giuseppe e forse nessuno, in quel momento, pen- un appunto preciso su come è stata di- Benignetti, bianco inferiore; Tenente sa alla coincidenza con il numero degli visa la bandiera, prenda nomi, cogno- Pietro Jacchia, rosso; Tenente Federico apostoli di Gesù. Si prendono mano per mi e indirizzi. Accanto ci metta città, Nappi, parte dell’asta; Sottotenente Fi- mano, si stringono fino ad abbracciarsi via e numero civico”. E mentre i ber- lippo Procaccianti, parte dell’asta; Co- stretti. “Lo giurate voi?”. “Lo giuro”, saglieri del Secondo stanno consegnan- lonnello Renzo Reggianini, le medaglie. dicono quei dodici uomini la cui vita, do quello che di bellico gli è rimasto Non ci sono cerimonie, solo saluti ap- da quel momento, è legata al pezzo di addosso il Tenente Filla scrive su un pena accennati e qualche “attenti” cir- stoffa o di legno che hanno nascosto su foglio del suo taccuino i tredici nomi. cospetto. E la Bandiera sparisce sui cor- di sé. È per questo, forse, che quasi tutti Un foglio che è rimasto integro, così pi e nei vestiti dei tredici Ufficiali. hanno lacrime agli occhi o lo sguardo come venne scritto quel giorno, con “Adesso dobbiamo giurare”, dice il Co- basso di chi è commosso. O forse per- una sola lettera a indicare i pezzi di Bandiera: v per Verde, b per Bianco, r …MI VENNE CONSEGNATA NELLA SALA SACRARIO DELLA VECCHIA per Rosso. Edmondo Brunellini, appe- CASERMA LAMARMORA. AL FIANCO AVEVO DUE ANZIANI BERSA- na il Colonnello glielo affida, infila in tasca il pezzo di stoffa verde, ma quan- GLIERI CICLISTI CON MAGLIONE E FODERINO. CI SFILARONO DA- do si avvicina il momento di passare VANTI TANTISSIMI BERSAGLIERI EX COMBATTENTI,TUTTI COMMOSSI, davanti ai tedeschi per consegnare PER BACIARNE UN LEMBO; PASSARONO PIANGENDO LE VEDOVE “quello che ha di militare” ha paura che gli portino via la giacca e, allora, addio E GLI ORFANI DEI CADUTI E GLI ABITANTI DI TRASTEVERE LEGATI AI Bandiera. Si accuccia, chiede a tre ber- BERSAGLIERI DA ANTICA TRADIZIONE... saglieri di stare fermi intorno a lui, si 14 fiamma cremisi
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