PERIODICO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI - N 6 - Novembre/Dicembre 2020 01 COP NOV DIC.qxp_Layout 1 10/12/20 12:37

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                                                                                                             PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI
 "POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE- AUT. N°501/2020 DEL 09.03.2020 PERIODICO ROC"
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                                            4 NOVEMBRE 2020
                 Bersaglieri, simpatizzanti e amici, celebriamo
                 insieme una data memorabile per la Storia
                 italiana. Il 4 Novembre segnata in calce al Bol-
                 lettino della Vittoria firmato da Armando Diaz,
                 è la data che rappresenta il termine di un stra-
                 ordinario percorso che segna la grande
                 “epopea risorgimentale” e che ebbe come
                 obiettivo primario la conquista della libertà e
                 dell’Unità d’Italia, valori attorno ai quali si co-
                 minciò a delineare il concetto di Patria. Fu sul
                 Piave, sul Carso, sul Monte Grappa fino a Vit-
                 torio Veneto che quel concetto prese forma e
                 l’Italia divenne finalmente la Patria di tutti gli
                 Italiani. Tutto questo col sacrificio di 650 mila
                 Caduti che oggi rammentiamo soffermandoci sul dolore di tante famiglie e ricordando le imprese gloriose
                 dei nostri soldati. È il “Giorno della Memoria”, memoria di prodi che rinunciarono alla giovinezza e alla vita
                 scrivendo pagine di leggendario eroismo. Tra questi, con commozione e orgoglio, ricordiamo i nostri eroici
                 valorosi Bersaglieri e per primo, come sempre, Enrico Toti e i nostri “Arditi piumati” che trascinarono l’Esercito
                 Italiano alla riscossa dopo la disfatta di Caporetto fino al 4 novembre 1918, Giorno della Vittoria che sancì
                                                    il diritto per l’Italia di essere un Paese libero e unito. Concluse da poco le ce-
                                                    lebrazioni del Centenario della Grande Guerra, il 4 Novembre rimane oltre che
                                                    importante giornata di memoria anche momento di Orgoglio, di Unità e di
                                                    Identità nazionale; una data storica che unisce tutti gli italiani dalle Alpi al Li-
                                                    libeo, con tanti nomi scritti sui monumenti ai Caduti delle nostre città e dei
                                                    nostri paesi, ma soprattutto nei nostri cuori a sigillo delle nostre libertà e del
                                                    nostro sentimento patrio. È nell’auspicio di tutti che questa data torni ad
                                                    essere la “Festa Nazionale degli Italiani” essendo l’unica ricorrenza assoluta-
                                                    mente non divisiva ma fortemente radicata nel profondo delle coscienze e
                                                    dell’orgoglio nazionale.                                  La Presidenza Nazionale
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            SOMMARIO

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                                                                                                                          dell’Associazione Nazionale Bersaglieri
                                                                                                                          fondato nel 1951
                                                                                                                          DIREZIONE, REDAZIONE
                                                                                                                          E AMMINISTRAZIONE
                                                                                                                          Associazione Nazionale Bersaglieri
                                                                                                                          via Anicia 23/A - 00153 Roma
                                                                                                                          tel 06.58.03.611
                                                                                                                          redazionefiammacremisi@gmail.com
                                                                                                                          www.bersaglieri.net
                                                                                                                          DIRETTORE RESPONSABILE
                                                                                                                          Giuseppe Labianca
                                                                                                                          REDAZIONE
                                                                                                                          Paolo Girlando
                                                                                                                          Camillo Tondi
                                                                                                                          Alfredo Terrone
                                                                                                                          DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANB
                                                                                                                          Concetta Marcelli
                                                                                                                          Paolo Amicucci
             4    LA VOCE DELLA PRESIDENZA                                                                                DISTRIBUZIONE
             6    DIFESA E SICUREZZA                                                                                      Cecilia Prissinotti
            11    STORIE DI BERSAGLIERI                                                                                   GRAFICA E IMPAGINAZIONE
                                                                                                                          RaffoArt communication - Roma
            21    IL CALENDARIO 2021 ANB                                                                                  STAMPA
            49    STORIE DI BERSAGLIERI                                                                                   Elcograf SpA
                                                                                                                          via Mondadori 15 - 37131 Verona
            51    ECO DAI REPARTI
                                                                                                                          CONDIZIONI DI CESSIONE
            52    ATTUALITÀ                                                                                               Gratuito per gli iscritti all’ANB
                                                                                                                          Numero arretrato: € 3,00
            55    VITA ASSOCIATIVA                                                                                        Abbonamento annuale: € 15,00
            61    I NOSTRI LUTTI                                                                                          Abbonamento Benemerito:
                                                                                                                          a partire da € 20,00 e oltre.
            63    LE NOSTRE GIOIE
                                                                                                                          PAGAMENTI
            64    L’ANGOLO DEL CONSULENTE                                                                                 Mediante c/c postale n° 34846006
                                                                                                                          intestato a: ANB - Presidenza Nazionale
            65    LA PIUMA GRAFFIANTE                                                                                     via Anicia 23/A - 00153 Roma.
                                                                                                                          Mediante bonifico:
                                                                                                                          IBAN IT53F0306909606100000125459
                                                                                                                          Banca Intesa San Paolo
              CAMPAGNA SOSTENITORI FIAMMA CREMISI 2021                                                                    L’amministrazione
              (se ogni Sezione adottasse il giornale...)                                                                  non accetta denaro contante
                                                                                                                          Autorizzazione Tribunale di Roma

              C
                      ome noto, Fiamma Cremisi viene inviato a tutti i soci e simpatizzanti dell’ANB purché in            n°5319 del 16/10/1967
                      regola con il pagamento annuale della quota associativa. Per contro, proprio per le modalità        Iscrizione R.O.C. n°29743
                      di invio della rivista, la Sezione, intesa come sede, circolo e luogo di ritrovo per gli iscritti
              e loro conoscenti, non riceve Fiamma Cremisi, privandosi così della opportunità di far conoscere
              ed apprezzare i contenuti della nostra rivista a nostri conoscenti e/o ospiti, stimolando in loro
              la possibilità di abbonarsi, pur non essendo iscritti all’ANB. Considerato che ciò contribuirebbe
              al contenimento dei rilevanti costi di stampa e di spedizione del periodico e, nel contempo, a
              far crescere la qualità della rivista, la redazione lancia una “Campagna di Sostegno a Fiamma               Associato all’USPI
              Cremisi 2021” mediante una contribuzione volontaria. Le Sezioni che intendono aderire possono               Unione Stampa Periodica Italiana
                                                                                                                          Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservata
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                                                                                                                          non verranno restituiti
              inferiore a 20 euro, secondo le modalità riportate di fianco.                                               La Direzione si riserva, a termini di legge,
                                                                                                                          di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne-
                                                                                                                          cessario per esigenze grafiche
            fiamma cremisi
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             LA VOCE DELLA PRESIDENZA
                                     Carissimi Bersaglieri e       nulla. Ma non è così e non deve essere così!        Così la nostra web master è alla continua ri-
                                     Simpatizzanti, come           E allora ogni giorno nel mio ufficio oltre che      cerca di materiale che possa interessarci e i
                                     promesso nel mio pre-         controllare il corso delle attività quotidiane      nostri responsabili della comunicazione e l’ad-
                                     cedente saluto eccomi         della Presidenza Nazionale, che comunque            detto alle ricerche documentali producono ar-
                                     ancora a voi per farvi        continua a funzionare, cerco qualcosa che fac-      ticoli e ricerche storiche che possano portarvi
                                     sentire la voce della Pre-    cia capire a tutti noi che l’ANB è viva e pronta.   ogni giorno un po’ di bersaglierismo. La nostra
                                     sidenza Nazionale. Da         In tale ottica mi impongo di tenere vivo il mio     redazione cerca di arricchire il più possibile il
             allora è trascorso solo poco più di un mese ma        interesse per tutto ciò che mi possa consentire     nostro giornale riportandovi anche la più pic-
             sembra molto di più a causa dell’inattività so-       di trasmettervi la mia volontà ad andare avanti.    cola attività per comunicare a tutti che se i
             ciale che siamo costretti a vivere in questo pe-      Per questo motivo, in questo periodo presso         grandi fuochi dei raduni al momento sono so-
             riodo. Perché noi non possiamo vivere senza           la Presidenza Nazionale gran parte delle nostre     piti, tante piccole fiammelle sono accese su
             avere la possibilità di partecipare ad uno dei        energie sono impiegate per utilizzare al meglio     tutto il territorio nazionale per ridare, appena
             nostri bellissimi raduni e di trepidare al pen-       le risorse tecnologiche che fortunatamente esi-     possibile, vita al nostro ardore bersaglieresco.
             siero che di lì a poco, quando ci prepareremo         stono e che maggiormente ci consentono di           Queste fiammelle alimentano le attività orga-
             ancora una volta per la corsa, le nostre gambe        esservi vicini. Infatti, sembrerà poca cosa ma,     nizzative che comunque vengono condotte
             e il nostro cuore torneranno per un po’ ad es-        in momenti come questo, anche la semplice           dai nostri Dirigenti i quali per portare avanti
             sere pieni di forza e di ardore giovanile. Senza      trasmissione di un video pur se datato di un        i nostri progetti continuano nel loro lavoro
             tutto questo, per noi bersaglieri il tempo si fer-    tatoo musicale in cui compaia una nostra fan-       fatto di video riunioni, contatti con le Istitu-
             ma. Noi però non dobbiamo cadere in questa            fara, serve a mantenere viva la voglia e la vo-     zioni, con gli sponsor. Alimentati da queste
             inedia forzata, dobbiamo assolutamente reagire        lontà di operare per l’ANB. Allora insieme ai       fiammelle si stanno muovendo anche i Comi-
             e pensare che la nostra Associazione stia sol-        miei collaboratori cerchiamo di inviarvi mes-       tati dei Raduni Nazionali: quello di Roma che
             tanto segnando il passo e sia pronta a ripren-        saggi di vitalità bersaglieresca, come quella       ha da poco terminato il lavoro sulla produzione
             dere la corsa. So che è molto difficile perché        che anima sempre anche i nostri bersaglieri in      dei magnifici francobolli commemorativi di
             anch’io provo a volte impotenza e mi abban-           servizio che in questo momento vediamo spes-        Porta Pia; quello di Cuneo che qualche giorno
             donerei volentieri all’inedia che mi farebbe          so impiegati oltre che nelle operazioni all’este-   fa ha realizzato una video conferenza sui Ber-
             provare il diabolico piacere di non pensare a         ro anche in quelle per combattere la pandemia.      saglieri cui hanno partecipato prestigiose Au-

                                       NON CREDETECI
                                         Cari bersaglieri e simpatizzanti, giungiamo         viamo: lo spirito di servizio, il senso di sacrificio (ormai è un eroe
                                         al nuovo anno stremati da una pandemia che          chi semplicemente svolge il proprio impiego), il senso dell’onore
                                         ha visto molti di noi compiere l’ultima corsa.      e della parola data, perché sostituiti dall’opportunismo più sfacciato.
                                         Una pandemia che, ad oggi, si è portata via         Allo stesso modo il valore del Tricolore, simbolo della Patria,
                                         più di 50 mila italiani. E quando una nazione       risulta sempre più nascosto dai colori di Arlecchino e l’Inno Na-
                 si trova di fronte ad una guerra, sia essa con un nemico ben iden-          zionale accompagnato da canzonette senza storia. Così come il
                 tificato o invisibile, inevitabilmente attraversa momenti di forte          nostro senso dello Stato è ormai tradito da inefficienze, assenteismi
                 debolezza. Ma il peggio non è questo. Il peggio è quando taluni             e corruzione, la Giustizia è stravolta da ideologie di parte e mer-
                 poteri forti si approfittano della debolezza di un popolo per stra-         canteggiamenti di carriera. E, ancora, siamo alla scomparsa del-
                 volgere i suoi valori, i suoi riferimenti, le sue tradizioni, la sua        l’etica; perché se scoprite che la maestra di vostro nipote è anche
                 Storia con falsi miti. In questo momento di affaticamento nazionale,        una escort, non potete neppure indignarvi. Quanto al lavoro, sul
                 ci stanno facendo credere che i vecchi simboli non contano più,             quale è fondata la nostra Costituzione, per troppi individui esso
                 che sono da rottamare, che il nuovo credo deve essere unicamente            non è il riscatto della dignità individuale, ma una maledizione che
                 quello materialista, del positivismo, del dio danaro, di sua maestà         si affronta imprecando. Forse non si è compreso che il mondo
                 la tecnologia, di voglie individuali promosse a diritti universali,         della materia, la Natura e lo Stato medesimo, possono essere salvati
                 o un senso di umanità verso altri popoli che va molto oltre le nostre       soltanto se a muovere le energie necessarie sono i valori morali
                 possibilità di sostenerlo economicamente, legalmente e in termini           e nazionali. Quelli nei quali noi bersaglieri vogliamo e dobbiamo
                 di sicurezza. Stanno convincendoci che salveremo il mondo e la              continuare tenacemente a credere. Senza ascoltare i falsi messaggi,
                 natura circolando in monopattino, che per l’animalismo di moda              le finte migliorìe sociali che, da alcuni scranni di un certo potere,
                 vale di più la vita di qualche cinghiale rispetto agli incidenti mortali    arrivano nei momenti di sfiancamento e di incertezze per la salute
                 da essi provocati, o di imporci che tipi di unioni assolutamente            fisica ed economica della nostra amata Italia.
                 sterili debbano assurgere al medesimo prestigio della famiglia tra-         Auguro a tutti un 2021 di vera riscossa morale. Un triplice hurrà
                 dizionale. Quella in grado di procreare. Vogliono mettere nella             per voi e le vostre famiglie.
                 naftalina i valori per i quali ci siamo sempre battuti e nei quali vi-                       Bers. Daniele Carozzi, Vice Presidente Nazionale

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           torità. La stessa Presidenza Nazionale con i
           suoi collaboratori ha svolto il grandissimo la-                             IL SALUTO
           voro di spedire in tempo per le feste natalizie
           i circa seimila calendari associativi che ci avete
           richiesto. Ed anche se si deve registrare qual-
           che sconfitta come quella dell’impossibilità
                                                                                       DI COMMIATO
           di celebrare degnamente alcune manifestazioni
           (l’ultima è stata quella di Monte Lungo) pos-
                                                                                       DEL DIRETTORE
           siamo dire che altre cose importanti stanno in-      Cari lettori, dopo cinque anni trascorsi alla direzione del nostro prestigioso Periodico, con
           vece procedendo molto bene. Come l’orga-             l’uscita del trentesimo numero di Fiamma Cremisi e del quarto Calendario Associativo,
           nizzazione del Centenario del Milite Ignoto          entrambi a mia firma, termina la mia collaborazione con la Presidenza Nazionale, quale
           cui si sta dedicando il triunvirato dei Presidenti   Direttore di Fiamma Cremisi. Sono stati cinque anni intensi nel corso dei quali, come avevo
           del Trentino A.A., del Friuli V.G. e del Veneto      assicurato nella mia presentazione sul primo numero del 2016, ho messo tutte le mie facoltà
           che, pandemia permettendo, sarà una mani-            intellettuali al servizio dell’Associazione Nazionale Bersaglieri. Per me, che non avevo
           festazione grandiosa. E si stanno muovendo           “precedenti di mestiere”, è stata una esperienza esaltante perché mi ha consentito di osservare
           anche le sezioni molte delle quali, anche se         e conoscere la nostra Associazione da una posizione di privilegio grazie al rapporto quotidiano
           con modalità diverse dal solito, stanno prodi-       e diretto instaurato con voi, che avevo chiamato lettori ma anche autori della nostra Rivista.
           gandosi nella raccolta di fondi per il Banco         Ho raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato?
           Alimentare e i nostri Nuclei di Protezione Ci-       • Sì! …se devo credere a tantissimi di voi che nel corso di questi anni mi hanno inviato
           vile e Volontariato che stanno prestando la loro     messaggi di apprezzamento sia per la qualità degli articoli proposti sia per la veste editoriale
           opera nell’ambito dell’organizzazione sanitaria      completamente rinnovata.
           anti-pandemia.                                       • Sì! …se l’Istituto Italiano di Uniformologia, Iconografia e Pubblicistica Storico Militare
           E, infine la cosa più bella, a dimostrazione che     “Quinto Cenni” di Roma (IUSM), che opera con il patrocinio del Ministero della Difesa e
           l’Associazione è viva, stanno arrivando richie-      la collaborazione con lo SME, ha ritenuto di assegnare il 1° Premio Nazionale per l’anno
           ste per costituire nuove Sezioni! In Lombardia,      2020 a Fiamma Cremisi.
           in Veneto, in Campania, in Basilicata! Chia-         • No! …visto i miei reiterati solitari tentativi, tutti falliti, di inserire stabilmente la pubblicità
           ramente i più penalizzati da questa pandemia         nel nostro Giornale.
           sono i nostri complessi musicali. Alle nostre        Anche per il Calendario Associativo provo gli stessi sentimenti contrastanti: soddisfazione
           fanfare mi rivolgo in modo particolare perché        (parziale) nel constatare che il nostro Lunario, stampato (ancora solo) in alcune migliaia
           esse dovranno essere le più pronte a riprendere      di copie, per i contenuti, la veste grafica e la qualità complessiva compete con i migliori
           la corsa per guidare la nostra ripresa. Senza di     calendari storici; delusione se dopo la sua presentazione via web, un Presidente di sezione
           loro, infatti, svanisce gran parte del nostro spi-   chiede di acquistarne una copia. Si dice che quando si va via bisogna lasciare qualcosa di
           rito giovanile che ci fa correre e ci rende quelli   incompiuto in modo tale che chi arriva abbia già nell’immediato un primo obiettivo da
           che siamo da sempre: Bersaglieri. Vi esorto,         conseguire. È questo il messaggio che lancio a chi mi subentra.
           pertanto, carissime fanfare, pur nel rispetto        Nel congedarmi da voi, ho voluto inserire in questo ultimo numero di Fiamma Cremisi a
           delle limitazioni antipandemiche, a fare qual-       mia firma, due articoli, un po’ più lunghi del solito, ma che ritengo giusto siano conosciuti
           siasi cosa per farci sentire le vostre note, in-     da tutti i nostri soci e simpatizzanti. Il primo, una interessante intervista al nostro Decano,
           viatela in Presidenza Nazionale dove la nostra       il Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Comandante del Comando Operativo
           web master è pronta a divulgarla. Carissimi          di Vertice Interforze (COI), che ci fa conoscere da vicino la più importante realtà operativa
           Bersaglieri e Simpatizzanti, come potete ve-         nazionale, nata dopo la fine della leva obbligatoria e pertanto poco conosciuta dalla quasi
           dere quindi, l’Associazione continua il suo          totalità dei nostri iscritti. Il secondo, la vicenda, raccontata da uno dei protagonisti, della
           prestigioso cammino che nemmeno la pande-            Bandiera di Guerra del 2° Reggimento Bersaglieri, partita per la Grecia dalla caserma La
           mia potrà interrompere. E pertanto vi dico:          Marmora di Trastevere il 5 novembre del 1940, fatta a pezzi - per non finire in mano tedesche
           avanti ancora come sempre, tutti insieme!!           all’indomani dell’8 settembre 1943 - e conservata durante la prigionia da tredici Ufficiali,
           Concludo questo mio saluto con l’augurio a           ricomposta quasi per intero e ritornata nella sua caserma – divenuta sede della Presidenza
           tutti voi e alle vostre care famiglie, per un Se-    Nazionale - il 4 febbraio 1982, per la sua ultima corsa verso l’Altare della Patria ove è tut-
           reno Natale e per un anno 2021 che segni la          t’oggi custodita nella Sala delle Bandiere. È una bellissima pagina della nostra Storia da
           rinascita della nostra Patria tanto provata dalla    raccontare ai giovani nelle scuole, specie nella giornata del 4 Novembre e nel giorno della
           pandemia e che segni anche la ripresa della          Festa del Tricolore. Per ultimo, un inserto centrale con il Calendario Associativo 2021, per
           nostra attività radunistica per la nostra gioia      farlo conoscere, apprezzare e …desiderare da tutti i lettori di Fiamma Cremisi.
           personale e per la serenità che sappiamo tra-        Nel congedarmi da voi consentitemi di ringraziare Paolo Girlando, mio compagno di Corso,
           smettere ai nostri concittadini.                     Alfredo Terrone ed il compianto Mario Galante che in questi cinque anni, assieme al grafico
              Un caloroso fraterno abbraccio a voi tutti        Sergio Raffo, non mi hanno mai fatto mancare la loro collaborazione.
                           dal vostro Presidente Nazionale                                                                  Bers. Gen. D. (r) Giuseppe Labianca

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             DIFESA&SICUREZZA
             IL GENERALE PORTOLANO,
             DECANO DEI BERSAGLIERI IN SERVIZIO
             E COMANDANTE DEL COI,
             CI FA CONOSCERE PIÙ DA VICINO
             UN COMANDO MODERNO
             SCONOSCIUTO ALLA GRAN PARTE
             DEI NOSTRI SOCI CHE HANNO SVOLTO
             IL SERVIZIO DI LEVA

             CHE COSA È IL COI? COSA FA, A COSA SERVE, E COME OPERA?

             INTERVISTA AL COMANDANTE
             DEL COMANDO OPERATIVO
             DI VERTICE INTERFORZE
                l Comando Operativo di vertice In-        direzione delle operazioni militari delle      sto che il Capo di Stato Maggiore della

            I   terforze (COI), che ha sede a Roma
                all’interno dell’ex aeroporto militare
                di Centocelle, nasce come effetto
                della legge n. 25 del 18 febbraio
             1997 di ristrutturazione dei vertici delle
             Forze Armate. Tale legge ha conferito
             al Capo di Stato Maggiore della Difesa,
                                                          forze armate italiane, oltre che, delle
                                                          esercitazioni interforze e multinazionali
                                                          e tutte le attività ad esse collegate. A se-
                                                          guire, avremo la possibilità di conosce-
                                                          remo in maniera più approfondita il
                                                          COI attraverso le parole del Coman-
                                                          dante, il Gen. C.A. Luciano Portolano.
                                                                                                         Difesa debba svolgere due particolari
                                                                                                         funzioni: la prima di Capo Militare della
                                                                                                         Difesa (Chief of Defence – CHOD), av-
                                                                                                         valendosi dello Stato Maggiore della
                                                                                                         Difesa (SMD) e la seconda, solo in or-
                                                                                                         dine di descrizione, di Comandante
                                                                                                         Operativo delle Forze (Commander in
             non più “primus inter pares”, il ruolo       Generale, quando e per quale esigen-           Chief – CINC), supportato per tale fun-
             di guida dello strumento militare nel        za è stato istituito il COI?                   zione dal Comando Operativo di vertice
             suo insieme e per attuare l’esercizio        L’anno in cui viene costituito il Coman-       Interforze (COI). Questo Comando ope-
             delle proprie funzioni, si avvale di due     do Operativo di Vertice Interforze è il        ra per la pianificazione, la condotta, il
             organismi paritetici: lo Stato Maggiore      1998 ed è bene sapere che esso venne           controllo e la valutazione degli effetti
             della Difesa (SMD) ed il COI.                istituito in conseguenza della legge n.        delle operazioni e delle esercitazioni in-
             Quest’ultimo, costituito nel 1998, è lo      25 del 18 febbraio 1997, che riformava         terforze nazionali e multinazionali. È
             strumento mediante il quale il Capo di       i vertici delle Forze Armate, ponendo il       bene anche sapere che il COI svolge
             Stato Maggiore della Difesa è in grado       Capo di Stato Maggiore della Difesa in         queste sue funzioni con un approccio di
             di esercitare la sua determinante fun-       posizione sovraordinata rispetto ai Capi       sistema multidisciplinare perché è l’ele-
             zione di Comandante Operativo delle          di Stato Maggiore delle Forze Armate           mento della Difesa nazionale che opera
             Forze Armate per quanto riguarda la          e alle dirette dipendenze del Ministro         in collegamento diretto con i diversi Mi-
             pianificazione, il coordinamento e la        della Difesa. La legge del ’97 ha previ-       nisteri, la Protezione Civile, le diverse

             6                                                                                                                       fiamma cremisi
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             Agenzie dello Stato e i Corpi militari
             come la Guardia di Finanza e non mi-
             litari come i Vigili del Fuoco. Il COI,
             per la sua attività, è poi in coordinamen-
             to con gli altri paritetici Comandi inter-
             nazionali come ad esempio il Comando
             statunitense per le Operazioni in Africa
             (USAFRICOM); il Comando Centrale
             statunitense per le operazioni (USCEN-
             TCOM); il Permanent Joint Headquar-
             ters (PJHQ) inglese; il Centro per la pia-
             nificazione e la condotta delle Opera-
             zioni (CPCO) francese; con i Comandi
             delle Coalizioni, con le Agenzie inter-
             nazionali e non ultimo con tutte le or-
             ganizzazioni internazionali (NATO,
             ONU e UE). La specificità del COI è
             quella di svolgere la sua funzione di ana-
             lisi e conduzione strategica sfruttando,
             per le particolari caratteristiche funzio-
             nali, la capacità di fondere insieme le
             informazioni, le diverse cooperazioni
             derivanti dal sistema di relazioni, che
             ho già elencato, con un approccio inclu-
             sivo e multidisciplinare in grado di as-
             sicurare lo svolgimento dei propri com-
             piti nel modo più efficace possibile. È
             opportuno evidenziare come il COI rap-
             presenti il punto di accesso per tutte le
             richieste di concorsi operativi forniti dal-
             le Forze Armate/Comando Generale dei
             Carabinieri alle altre Autorità Istituzio-
             nali sul territorio nazionale, in occasione
             di calamità naturali e in casi di straor-      culiarità del Reparto Operazioni e del         e interministeriali. Inoltre, concorre alla
             dinaria necessità e urgenza.                   Reparto Supporto alle Operazioni?              Pianificazione Generale della Difesa.
             Qual è la struttura del Comando?               Il Reparto Operazioni è il cuore pul-          Il Reparto Supporto Operativo è re-
             Il comando del COI è affidato a un Ge-         sante del Comando, infatti, ha nella sua       sponsabile del coordinamento in ambito
             nerale di Corpo d’Armata o grado equi-         struttura la sala di Controllo Operativa       interforze della progettazione, realizza-
             pollente se della Marina Militare (Am-         o Joint Operation Center (JOC). A ca-          zione e mantenimento di tutte le infra-
             miraglio di Squadra) o dell’Aeronautica        rattere generale, solo per citare alcuni       strutture in teatro operativo di interesse
             Militare (Generale di Squadra Aerea) e         dei compiti, è responsabile della piani-       nazionale. Gestisce il personale asse-
             si articola essenzialmente su uno Stato        ficazione, della condotta, del controllo       gnato ai vari teatri operativi, gli assetti
             Maggiore, che include il Reparto Ope-          e della valutazione degli effetti, politici;   logistici e sanitari delle operazioni e le
             razioni e il Reparto Supporto alle Ope-        militari; economici; sociali; informativi      attività finanziarie dei Contingenti. Co-
             razioni. Inoltre, sempre dal Comandante        e infrastrutturali, di tutte le operazioni.    ordina, controlla e individua le priorità
             dipendono il Joint Force Headquar-             Questo per consentire al Comandante            dei movimenti e dei trasporti delle forze
             ters (JFHQ), un Comando immediata-             del COI l’esercizio delle sue funzioni         verso/da i teatri operativi; disciplina gli
             mente proiettabile, e il Quartier Generale     avendo un quadro informativo il più            aspetti operativi connessi con le teleco-
             che assicura al COI il supporto logisti-       completo possibile. Al Reparto spetta          municazioni e i sistemi informatici.
             co-amministrativo necessario per il suo        anche la Pianificazione Operativa di           Comandante, potrebbe darci qualche
             funzionamento.                                 contingenza e quella d’urgenza, nonché         ulteriore informazione sul Joint Force
             Comandante, tenuto conto della                 l’organizzazione e il coordinamento del-       Headquarters (JFHQ), che cosa è?
             Struttura che ci ha presentato, po-            le esercitazioni interforze, non solo na-      Il Joint Force Headquarters italiano
             trebbe illustrarci in particolare le pe-       zionali, ma anche di quelle NATO, UE           (ITA-JFHQ) è un Comando istituito nel

             fiamma cremisi                                                                                                                         7
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             DIFESA&SICUREZZA
             maggio del 2007 ed è stato costituito
             perché la Difesa italiana potesse avere
             un elemento interforze di Comando e
             Controllo in grado di schierarsi rapida-
             mente “fuori area” e fosse in grado di
             gestire un dispositivo militare articolato
             sulle cinque “dimensioni” (terrestre, ma-
             rina, aerea, spaziale e cibernetica). L’ITA
             JFHQ è comandato da un Generale di
             Brigata (o grado corrispondente) delle
             Forze Armate e dispone di uno staff ri-
             dotto caratterizzato da estrema flessibi-
             lità, potendo essere integrato, all’occor-
             renza, con tutte le capacità necessarie
             alla specifica missione da svolgere. L’al-    impiegato nella costituzione di due delle     delle attività finalizzate all’acquisizione
             to livello di prontezza operativa rende       ultime missioni militari nazionali, “Ip-      delle competenze per svolgere il proprio
             l’ITA JFHQ una possibile “prima rispo-        pocrate” in Libia e Missione Bilaterale       incarico e pertanto investe la sfera del
             sta” all’insorgenza di crisi che richieda-    di Supporto in Niger (MISIN).                 “Saper essere” – e “Addestramento” –
             no la presenza italiana in una data area      Il personale che alimenta il Joint For-       inteso come processo attraverso il quale
             di operazioni, in qualsiasi parte del mon-    ce Headquarters (JFHQ) quali pro-             si sviluppano negli individui e negli
             do. In linea generale, l’ITA-JFHQ può         fessionalità deve possedere?                  staff, principalmente attraverso eserci-
             assolvere differenti missioni quali: il di-   Il personale che presta servizio nell’ITA     tazioni, le abilità per svolgere compiti
             stacco di singoli elementi di ricogni-        JFHQ, opportunamente selezionato per          nei diversi ambienti operativi, quindi in-
             zione ovvero di team operativi (Opera-        competenze e attitudine dalle Forze Ar-       veste la sfera del “Saper fare”. Il “Si-
             tional Reconnaissance and Liaison Te-         mate, oltre a disporre di una larga espe-     stema” non è chiuso, autoreferenziale
             ams) completamente indipendenti dal           rienza operativa pregressa deve essere        ma si evolve, adeguandone i contenuti,
             punto di vista tecnico e logistico; lo        permanentemente pronto e disponibile          soprattutto sulla base degli insegnamenti
             schieramento del Posto Comando nella          per impieghi “fuori aerea”, anche con         tratti dalle varie esperienze operative,
             sua interezza, coadiuvato da un reparto       brevissimo preavviso. A tal fine, oltre a     multinazionali e inter-agenzia. Il COI,
             supporti costituito “ad hoc” per il so-       una preparazione specifica nel proprio        per quanto ho detto fino ad ora, rappre-
             stegno tattico-logistico (logistica, co-      incarico, sono richiesti spirito di gruppo,   senta la massima espressione del con-
             municazioni, Force Protection), al fine       flessibilità d’impiego, capacità d’adat-      cetto “interforze”. In esso operano tutte
             di condurre operazioni di entità limitata     tamento, spiccata predisposizione al-         le specializzazioni sia del livello stret-
             (Small Joint Operations); lo schiera-         l’impiego interforze, internazionale, ele-    tamente operativo che logistiche. Il per-
             mento di un Posto Comando                     vata motivazione e ottima conoscenza          sonale che viene impiegato presso il
             quale “advanced party” di una più             scritta e parlata almeno della lingua in-     COI ha un curriculum professionale che
             grande unità nazionale (Follow on For-        glese. Inoltre, al fine di mantenere e mi-    certifica di essere stato già impiegato
             ces) schierata successivamente per la         gliorare le proprie capacità operative, il    con ottimi risultati presso staff nazionali
             condotta di operazioni di più larga scala.    personale del JFHQ è costantemente            e internazionali ed essere padrone di al-
             Inoltre, l’ITA JFHQ è in grado di piani-      impegnato in addestramento o in eser-         meno la lingua inglese
             ficare e condurre operazioni di evacua-       citazioni di livello e complessità diffe-     Comandante, da Lei dipende anche
             zione di connazionali civili da aree di       renti.                                        l’Ufficio Legale del COI. Potrebbe
             crisi, le cosiddette Non Combatant Eva-       Attraverso quale iter formativo ven-          descriverci quali sono i compiti che
             cuation Operations o più sinteticamente       gono acquisite queste professionalità         svolge?
             NEOs. Dalla sua costituzione, l’ITA           e come si prepara il personale ad ope-        L’Ufficio Legale all’interno dello staff
             JFHQ è stato frequentemente impiegato         rare in un contesto multinazionale in-        del Comandante del COI fornisce con-
             in varie tipologie di operazioni. Possia-     terforze?                                     sulenza al Comandante, alle articola-
             mo ricordare le operazioni di evacua-         Più che di iter, parlerei di Sistema. In      zioni del Comando e ai teatri operativi,
             zione di civili da Libia, Libano, Costa       ambito Difesa si parla di Sistema Edu-        sia nel campo giuridico-legale che
             d’Avorio e Sud Sudan. Inoltre, ha enu-        cativo Militare, concetto che implemen-       nell’ambito delle attività di Polizia Mi-
             cleato team di ricognizione nelle più         ta quello NATO di Education, Training,        litare delle unità presenti nelle missio-
             lontane località tra le quali Bolivia, Ye-    Exercises and Evaluation (ETEE). Nel          ni/operazioni all’estero. In particolare,
             men, Indonesia, Giordania, Congo etc.         dettaglio, esso scaturisce dall’interazione   l’Ufficio Legale: esamina gli aspetti
             Infine, negli anni 2016 e 2018 è stato        tra “Formazione” – intesa come insieme        giuridici connessi con le operazioni e

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             le esercitazioni, fornisce supporto tec-
             nico in sede di pianificazione e con-
             dotta delle operazioni e delle esercita-
             zioni; cura l’elaborazione e l’aggior-
             namento delle direttive applicative con-
             nesse con le implicazioni di carattere
             disciplinare e penale nei teatri opera-
             tivi; analizza i provvedimenti di natura
             legislativa e gli atti di sindacato ispet-
             tivo parlamentare che si riferiscono
             alla partecipazione di contingenti na-
             zionali alle missioni all’estero e all’at-
             tività esercitativa interforze delle Forze
             Armate; verifica l’armonizzazione del-
             le regole d’ingaggio e degli ordini ope-        trina NATO, integrata per eccezione           mento all’emergenza COVID, anche se
             rativi alla normativa nazionale e inter-        (by exception) con elementi nazionali         il contributo della Difesa non si limita
             nazionale; concorre con lo SMD alla             dove necessario. Tre sono i pilastri che      soltanto a questa fattispecie. Il COI è re-
             stesura di Memorandum of Understan-             guidano il nostro operare quotidiano: Il      sponsabile della direzione, pianificazio-
             ding (MoU), Technical Agreement                 primo è costituito dal COPD (Compre-          ne, controllo e coordinamento dei con-
              (TA), Status of Force Agreement (SO-           hensive Operations Planning Directive),       corsi di natura operativa delle Forze Ar-
             FA) ed Accordi bilaterali; cura le attività     ovvero la direttiva NATO che regola il        mate concessi alle Autorità istituzionali
             di polizia giudiziaria per accertamenti         processo di pianificazione del livello        sul territorio nazionale, in situazioni di
             delegati dall’Autorità Giudiziaria per          operativo e che ne descrive i discendenti     calamità naturali e in altri casi di stra-
             fatti occorsi in territorio nazionale e nei     documenti. In ambito nazionale tale do-       ordinaria necessità e urgenza. Nell’am-
             Teatri Operativi e collabora con l’Au-          cumento prende il nome di Pubblica-           bito di situazioni emergenziali, il COI
             torità Giudiziaria ordinaria/organi di          zione Interforze Dottrinale (PID) costi-      coordina l’impiego degli assetti militari
             Polizia Giudiziaria negli adempimenti           tuisce la base su cui si innestano tutte le   delle Forze Armate in supporto alle Au-
             connessi alle attività di indagine.             attività cardine del Comando. Il secon-       torità civili che ne avanzano richiesta.
             Il COI contribuisce all’elaborazione            do si chiama Allied Joint Pubblica-           Particolarmente rilevante è il ruolo del
             della dottrina NATO, e non solo. Può            tion 3.0, pubblicazione che descrive tutte    COI nell’ambito del sistema di Prote-
             descrivere più dettagliatamente in co-          le funzioni tipiche del livello operativo     zione Civile. Costituiamo il nodo prin-
             sa si traduce?                                  e come vanno declinate con lo scopo di        cipale della Difesa in seno al Comitato
             Il COI partecipa alla definizione del qua-      ottenere una condotta coerente e olistica     Operativo della Protezione Civile par-
             dro dottrinale nazionale e dell’Alleanza,       nelle operazioni. In ambito nazionale         tecipando con un nostro rappresentante
             in stretta sinergia con il Centro Innova-       essa è declinata nella “Dottrina Inter-       (Capo di Stato Maggiore), unitamente
             zione Difesa dello Stato Maggiore della         forze italiana per le Operazioni”. Il ter-    alle altre Strutture Operative nazionali
             Difesa. In particolare, il Comando for-         zo è un documento nazionale chiamato          (incluse le Regioni), alla gestione del-
             nisce contributi specifici relativi alle fun-   “Approccio Nazionale Multi Dimen-             l’emergenza in atto. Viene così assicu-
             zioni operative e attività attestate al li-     sionale alla gestione delle crisi”, redatto   rato il supporto della Difesa alle situa-
             vello operativo Nazionale. Negli ultimi         in stretto coordinamento con il Ministero     zioni di contingenza. Il COI, inoltre, rap-
             dieci anni la Difesa ha compiuto un no-         per gli Affari Esteri e la Cooperazione       presenta, insieme allo SMD III Reparto,
             tevole sforzo nel completare e tenere           Internazionale, modello imprescindibile       il dicastero Difesa nella Commissione
             aggiornato il quadro dottrinale nazionale       per generare effetti coerenti nelle ope-      Interministeriale Tecnica per la Difesa
             e questo fornisce, a oggi, una situazione       razioni militari e rendere lo sforzo del      Civile (organo tecnico-consultivo della
             di riferimento soddisfacente per ciò che        sistema paese costo-efficace quando si        struttura di Difesa Civile in seno al Mi-
             attiene la pianificazione e condotta delle      è impegnati nei teatri operativi.             nistero dell’Interno). In particolare, opera
             operazioni, sia in ambito nazionale che         Con quali modalità il COI esprime le          in seno alla Commissione con un pro-
             multinazionale. Nella pratica, la dottrina,     proprie capacità in caso di situazioni        prio delegato, svolgendo funzioni di co-
             cioè il “come fare”, costituisce il primo       emergenziali nazionali?                       ordinamento e supporto ad altri
             fondamentale elemento di interopera-            Siamo di fatto nell’alveo di quella che       Enti/Amministrazioni dello Stato nelle
             bilità sia in campo Alleato che di Coa-         viene definita la Quarta Missione asse-       situazioni di crisi nazionali, la cui gravità
             lizione. L’approccio recentemente adot-         gnata dalla Legge alle Forze Armate, le       potrebbe comportare rischio per la con-
             tato in Italia ritengo sia particolarmente      cui implicazioni sono state particolar-       tinuità governativa delle Istituzioni ita-
             efficace. Di fatto viene utilizzata la dot-     mente rilevanti, con particolare riferi-      liane.

             fiamma cremisi                                                                                                                           9
PERIODICO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI - N 6 - Novembre/Dicembre 2020 01 COP NOV DIC.qxp_Layout 1 10/12/20 12:37
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             DIFESA&SICUREZZA
             Invece la funzione di Comando e               siddetto multidominio). A questo punto       stribuzione. Raggiungere il massimo
             Controllo su assetti interforze impe-         però è ancora importante ribadire che        costo-efficacia di questo paradigma ri-
             gnati nelle missioni assegnate, con           la funzione C2 non esaurisce funzione        chiede capacità professionali (expertise),
             quali modalità viene attuata?                 di analisi e direzione strategica, proprie   tecnologie abilitanti e processi lavorativi
             La funzione operativa di Comando e            del COI. È fondamentale che si eserciti,     evoluti. Su spinta del Capo di Stato
             Controllo (C2) è il complesso delle at-       dopo aver raggiunto una quanto più           Maggiore della Difesa è stato di recente
             tività mediante le quali un Comandante        completa “situational awareness”, ese-       avviato un progetto particolarmente
             esercita la propria autorità sulle risorse    guire una attenta “valutazione degli ef-     complesso, teso proprio a migliorare e
             a disposizione per portare a termine la       fetti” che potrebbero in qualche modo        ammodernare tutti questi aspetti. Il pro-
             missione assegnata, sia essa affidata a       anche indurci ad un riaggiustamento          getto, in sintesi, prevede una rivisitazio-
             una sola Forza Armata (single service)        delle scelte pianificate in una opera-       ne olistica del Centro Operativo Inter-
             o interforze. Nello sviluppo delle ope-       zione o missione.                            forze del COI (cosiddetto Joint Opera-
                                                                                                        tion Center), introducendo: nuove tec-
                                                                                                        nologie di fusione delle informazioni;
                                                                                                        applicativi gestionali e di pianificazione;
                                                                                                        aumentata connettività; nuove profes-
                                                                                                        sionalità; nuovi processi e, infine ma
                                                                                                        non ultimo, un layout maggiormente ef-
                                                                                                        ficiente e capiente. Tutto ciò allo scopo
                                                                                                        di fornire ai decisori, ai vari livelli, il
                                                                                                        quadro più aggiornato ed esaustivo pos-
                                                                                                        sibile, su cui poi poter fornire adeguate
                                                                                                        linee di indirizzo in funzione degli sce-
                                                                                                        nari contingenti.
                                                                                                        Infine, Comandante, come ci si pre-
                                                                                                        para per l’assolvimento di un compito
                                                                                                        delicato come il Suo?
                                                                                                        Ci si prepara con la stessa consapevo-
                                                                                                        lezza che contraddistingue ogni Coman-
                                                                                                        dante quando assume questo delicato
                                                                                                        compito, indipendentemente dal livello
                                                                                                        ordinativo dell’unità, ovvero la piena
                                                                                                        coscienza di aver ricevuto la responsa-
             razioni militari non esiste un’architettura   Comandante, nel caso specifico, avere        bilità di guidare uomini e donne in qua-
             unica C2 applicabile a tutte le operazio-     la corretta “Situational Awareness” è        lunque situazione e condizione, quindi
             ni. Di fatto quest’ultima viene declinata     fondamentale per prendere le deci-           anche quelle più estreme che, di fatto,
             di volta in volta in funzione del tipo di     sioni più appropriate. Di quali pro-         sono insite nella nostra professione mi-
             operazione o missione a cui si partecipa,     fessionalità è necessario avvalersi?         litare. Esempio, onore militare, abnega-
             nonché del contributo nazionale sia in        La Situational Awareness è, come dice-       zione, impegno quotidiano e disinteres-
             termini qualitativi che quantitativi.         vo prima, un elemento importante in-         sato nel nostro essere soldati al servizio
             Bisogna infine evidenziare che l’eser-        torno a cui ruota la missione principale     della Patria, sono principi guida che si
             cizio del C2 presuppone due elementi          del Comando. Si sente spesso parlare di      rafforzano nel corso della nostra vita mi-
             fondamentali che devono essere dispo-         “superiorità conoscitiva multidominio”,      litare, quindi sicuramente già presenti
             nibili: la cosiddetta “situational awa-       ma la verità è che costruirla, tenerla ag-   al momento del nostro ingresso nelle
             reness”, principalmente basata sull’in-       giornata, valorizzarla e renderla fruibile   Forze Armate, ma che naturalmente si
             telligence, ma che non può prescindere        ai vari attori aventi causa è un esercizio   rafforzano giorno per giorno nelle espe-
             anche da elementi di analisi relativi alla    particolarmente complesso. Il volume         rienze che viviamo nei molteplici im-
             sfera politica, militare, sociale, econo-     di informazioni rese disponibili nella re-   pieghi in Patria o all’estero. Dal 2 set-
             mica, informativa ed infrastrutturale         altà odierna è molto elevato. La sfida si    tembre 2019 è iniziata questa splendida
             (cosiddetto PMESII) e idonei strumenti        sposta quindi sul discernere cosa è vero     e impegnativa avventura di Comandante
             ed applicativi informatici che abilitino      da cosa non lo è (valorizzazione) e sulla    del Comando Operativo di vertice In-
             la corretta e tempestiva esecuzione di        gestione dei dati, significando che la ge-   terforze (COI) ed è un privilegio.
             piani e ordini in tutti i domini operativi    stione implica anche attività di “fusio-               *Pubblicato il 27 ottobre 2020
             (terra, mare, aria, spazio e cyber – co-      ne” delle informazioni e la relativa di-                        sul sito www.airholic.it

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             STORIE DI BERSAGLIERI

             SECONDO REGGIMENTO BERSAGLIERI, LA BANDIERA SALVATA

            I    bersaglieri sono appena scesi dal           UNA STORIA AVVINCENTE CHE IN GRECIA, ALL’INDOMANI
                                    DI PIER VITTORIO BUFFA

                 treno e stanno per entrare nel loro         DELL’8 SETTEMBRE 1943, VEDE PROTAGONISTI
                 primo campo di concentramento.
                 Un altoparlante, in italiano, ordina        13 UFFICIALI DEL 2° REGGIMENTO BERSAGLIERI,
             di consegnare tutto quello che hanno
             di militare. Loro non capiscono, non
                                                             RACCONTATA DA EDMONDO BRUNELLINI, UNO DEI TREDICI
             hanno niente che non sia militare, dalle        ma tesi, con il colpo in canna. I soldati     condo Reggimento sono arrivati in Ger-
             mutande all’elmetto. “Ma cosa voglio-           italiani che parlano e si muovono senza       mania, a Wietzendorf, dall’Eubea, la
             no, che restiamo nudi?”. Si guardano            fare niente. Torna la voce dell’altopar-      lunga fetta di terra che protegge la Gre-
             l’un con l’altro, si formano gruppetti          lante, le parole sono più scandite, più       cia orientale. Un viaggio iniziato l’11
             che poi si sciolgono e si ricompongono,         chiare. “Consegnate tutto meno i ve-          dopo la consegna dei cannoni ai tede-
             insulti e imprecazioni diventano un             stiti. Consegnate anche le bandiere”.         schi e l’arrivo a Salonicco. I bersaglieri
             brontolio che va da una parte all’altra         Quando sente la parola “bandiere” il          sono sicuri che per loro la guerra sta fi-
             dello spiazzo, come un’onda.                    Colonnello Renzo Reggianini, che co-          nendo. Però il treno inizia a salire lungo
             Qualcuno, ha il tono dell’ufficiale an-         manda i bersaglieri, si gira di scatto ver-   l’Europa. Lo guidano militari italiani
             ziano, si infila tra un’onda di brontolio       so gli ufficiali che gli sono intorno. “Le    ma gli scambi e i semafori sono mano-
             e l’altra. “Ma quali vestiti”, urla, “vor-      armi gliele abbiamo già date, con gli         vrati dai tedeschi: la Jugoslavia, Lubia-
             ranno le baionette e gli elmetti, le car-       elmetti non ci facciamo niente, ma la         na, Vienna. Potrebbe essere ancora la
             tucce e...”. L’onda riprende il suo moto        bandiera no, non possiamo, dobbiamo           strada per l’Italia, c’è Tarvisio, baste-
             sommergendo l’ultima parola. E va               bruciarla”.                                   rebbe andare verso sud. E fino a quel
             avanti così per dieci, venti minuti, forse      È il 21 settembre 1943, tredici giorni        momento nessuno ha detto ai bersaglieri
             mezz’ora. I soldati tedeschi immobili,          dopo l’armistizio, e i bersaglieri del Se-    che sono prigionieri. Hanno le loro pi-

             fiamma cremisi                                                                                                                       11
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             STORIE DI BERSAGLIERI
             Nella pagina precedente, Edmondo Brunellini,
             l'ultimo alfiere della Bandiera del 2° Reggi-
             mento Bersaglieri. A destra, il Principe di Pie-
             monte accompagnato dal Col. Antonini in visita
             alla caserma del 2° a Roma, nel luglio del
             1940. Nella pagina a fianco, in occasione della
             festa del Corpo nel 1943 in Grecia, il Col. Reg-
             gianini procede alla distribuzione di premi ai
             Bersaglieri del 2°.

             stole, i loro fucili, le loro mitragliatrici.
             Nessuno li scorta, nessuno chiude i va-
             goni dall’esterno, si sentono liberi, sono
             soldati che hanno finito di combattere
             e stanno tornando a casa. Ma il treno va
             dove non dovrebbe andare, continua
             verso Nord e si ferma a Norimberga.                sembra un’affermazione minacciosa,           prima carrozza e Brunellini lo aveva vi-
             Alla stazione i bersaglieri scendono dai           ma il capitano gli dà una piccola pacca      sto sedersi sulla panchina in fondo al
             vagoni, davanti ai pochi bagni si for-             sulle spalle e lo rassicura dicendo che      lungo marciapiede della stazione. Cerca
             mano lunghe file, chi ha fretta si accuc-          per gli italiani la guerra è finita, che     di andare velocemente verso quella pan-
             cia sui binari. I soldati tedeschi passeg-         stanno per tornare in Italia. “Certo”,       china, ma un reggimento intero sta stret-
             giano lungo i marciapiedi.                         conclude, “non con le armi”. Brunel-         to sul marciapiede di una stazione e de-
             Edmondo Brunellini è un Tenente di                 lini interrompe all’istante la piccola       ve farsi strada con qualche ordine e
             ventisei anni, comanda un Plotone                  passeggiata, si mette di fronte al capi-     qualche spintone. Sulla panchina, però,
             dell’ottava Compagnia. Quando scende               tano e gli chiede cosa vuol dire, cosa       non c’è nessuno, o meglio ci si è am-
             dal treno cerca di stare un po’ solo, per          c’entrano le armi. Il tono dell’italo-te-    mucchiato sopra un gruppetto di bersa-
             quel poco che è possibile in quella con-           desco resta cortese ma acquista sec-         glieri che fumano e chiacchierano fitto.
             fusione. Un ufficiale della Wehrmacht              chezza. Spiega che non possono con-          Brunellini chiede del Colonnello.
             lo tocca su una spalla e lo saluta con             tinuare a girare per la Germania con         I ragazzi nemmeno si voltano. La guerra
             un amichevole “Heil Hitler, ciao”. Il              moschetti e mitragliatori. Del resto, ar-    finita, il lungo viaggio, l’odore di casa...
             ciao suona falso, ma l’ufficiale, un ca-           gomenta, se la guerra è finita, pistole e    ne hanno abbastanza di disciplina e di
             pitano, gli spiega subito che è di Bres-           fucili non servono più. “Il Colonnello       scatti sull’attenti. Non che ci si ribelli
             sanone, perché sua mamma è italiana.               sta parlando con il nostro comando, vi       agli ordini o non si rispettino le gerar-
             Ciao, ripete, e tende la mano. Brunellini          dirà di fare così, obbedite, è la cosa mi-   chie. Ma con più calma, come fosse
             la stringe senza guardare negli occhi              gliore”. E dopo un altro “Heil Hitler        sparita la fretta spesso inutile della vita
             l’italo-tedesco, vuole star solo, spera            ciao” si allontana con passo tranquillo.     militare. Brunellini insiste, un bersa-
             che l’incontro finisca subito con uno              Brunellini lo segue con lo sguardo: a        gliere alza la testa e indica una piccola
             scambio di saluti. Ma il capitano gli              una ventina di metri il capitano italo-      casa accanto all’edificio principale della
             prende il braccio con la punta delle dita,         tedesco si ferma a parlare con un altro      stazione. “È là dentro, sono venuti i te-
             cammina al suo fianco, si scusa per co-            bersagliere, un sergente, e cammina al       deschi a chiamarlo. è andato via mez-
             me parla la nostra lingua, anche se la             suo fianco nello stesso modo, con le         z’ora fa”. Come ha detto il capitano di
             pronuncia è piana e i vocaboli scelti              dita a stringere il gomito. Non parla a      Bressanone: il Colonnello sta parlando.
             con cura e precisione. È un peccato che            caso, pensa Brunellini, sta usando il        In quel preciso istante Brunellini capi-
             non siamo più alleati, dice utilizzando            suo italiano per convincerci, devo par-      sce quello che sta accadendo. Non c’è
             più parole del necessario. Brunellini lo           lare subito con il Colonnello.               nessun ritorno a casa davanti a loro, ma
             guarda dritto negli occhi perché gli               Renzo Reggianini ha viaggiato nella          un campo di prigionia. Stanno per di-
                                                                                                             ventare, senza accorgersene, prigionieri
             “…IL 3 FEBBRAIO DEL’82 I REDUCI CONSEGNATARI SI RITROVA-                                        di guerra. Fino ad adesso i tedeschi so-
             RONO A ROMA PRESSO LA SEDE DELLA PRESIDENZA NAZIONALE                                           no stati gentili, corretti, rispettosi.
                                                                                                             Ma solo perché volevano farli arrivare
             DELL’ANB. ERAVAMO SOLTANTO IN SETTE. GLI ALTRI ERANO MORTI.                                     in Germania senza problemi, lascian-
             A ME CHE RISULTAI ESSERE ALLA DATA DEL SETTEMBRE ‘43 IL PIÙ                                     dogli credere che era una tappa verso
             GIOVANE TENENTE PER ANZIANITÀ DI GRADO, FU ASSEGNATO                                            l’Italia. Consegnati i fucili non potranno
                                                                                                             più far nulla. Brunellini si guarda in-
             L’ONORE DI ESSERE L’ULTIMO VESSILLIFERO DELLA BANDIERA DI                                       torno per essere sicuro che nessuno lo
             GUERRA DEL NOSTRO GLORIOSO REGGIMENTO…                                                          stia osservando, si accuccia dietro la

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             STORIE DI BERSAGLIERI
             panchina piena di bersaglieri toglie la       ro, non possiamo girare armati. Ad alta      sorprende. Ma il Colonnello Reggia-
             pistola dalla fondina e se la infila nella    voce dicono così, perché l’ordine venga      nini, da bravo ufficiale di carriera, non
             tasca dei pantaloni. Si rialza e torna ver-   sentito bene, anche dai tedeschi. A bas-     vuole certo finire la sua storia di Co-
             so il punto in cui aveva lasciato il ca-      sa voce Brunellini e gli altri Ufficiali     mandante del Secondo con la consegna
             pitano di Bressanone, ma non c’è più.         sussurrano che se non ce le tolgono lo-      della Bandiera di Guerra a quelli che
             “A rapporto, Ufficiali a rapporto dal         ro, mica dobbiamo dargliele tutte le ar-     sono ormai, e senza dubbi, diventati
             Colonnello, rapporto sul lato ovest”.         mi. Ciascuno butti qualcosa nel muc-         dei nemici. Quando dice “Bruciamo
             Nessuno porta quell’ordine, è un pas-         chio, ma nascondete più che potete.          la Bandiera” accanto a lui c’è anche
             saparola che, in un attimo, attraversa        Dopo un paio d’ore si svolge dunque          Candiano Filla, il Tenente che ha in
             marciapiedi e piazzali. Il lato ovest è       un disarmo a metà. Nel mucchio che           consegna il Tricolore del reggimento.
             quello della panchina e Brunellini, a         si forma poco a poco davanti a sei sol-      Bruciare la Bandiera è una decisione
             cui hanno insegnato che agli ordini si        dati tedeschi armati di mitragliatrice,      da accademia, l’unica che può prendere
             obbedisce correndo, fa i primi due balzi      vanno moschetti, pistole, treppiedi,         un Comandante quando non c’è più
             verso la panchina sapendo che si dovrà        bombe a mano, cartucce, elmetti. Ma          nessuna possibilità di salvarla.
             fermare davanti alla calca di bersaglieri.    nessuno ha mai calcolato quante armi         Un ufficiale, di cui la memoria del reg-
             Ma questa volta tutti hanno sentito la        hanno tenuto con sé i bersaglieri del        gimento non ha tramandato il nome,
             chiamata a rapporto e l’ansia di cono-        Secondo reggimento. È senz’altro ri-         dice: “Signor Colonnello, cerchiamo
             scere il proprio futuro lascia spazio agli    masta nella tasca di Brunellini la pistola   di salvarla, la Bandiera. Siamo tanti,
             ufficiali, bisogna perdere il minor tem-      d’ordinanza così come quella di molti        se la facciamo a pezzi e ne prendiamo
             po possibile. Brunellini si infila nella      suoi colleghi. È stato nascosto anche        uno per uno qualcosa riusciremo a
             piccola corsia che si apre davanti a lui      qualche moschetto e, sicuramente, an-        portare in Italia. Anche se tornasse a
             ed è tra i primi ad arrivare davanti alla     che un fucile mitragliatore.                 Roma un solo pezzo sarà come se fosse
             panchina. C’è il Colonnello, ci sono i
             Comandanti di battaglione, qualche Te-
             nente, per ultimi arrivano due Capitani.
             Renzo Reggianini conta e riconta gli
             Ufficiali che gli si fanno intorno.
             Unisce le mani come per trovare con-
             centrazione e inizia dicendo quello che
             Brunellini sa. Il Comando tedesco gli
             ha chiesto le armi, è la condizione per
             continuare il viaggio.
             Lui, spiega, ha accettato ottenendo che
             i suoi bersaglieri non vengano disar-
             mati: saranno loro stessi a consegnare
             le armi a quelli che erano stati loro al-
             leati e compagni di battaglia.
             “Signori, non c’è altro da fare”, con-
             clude Reggianini irrigidendosi in un
             appena accennato attenti. “Date gli or-
             dini opportuni”. Ma non serve dare or-        Quando arriva l’ordine di tornare sul        tornata la Bandiera intera, se ne do-
             dini. L’onda del passaparola corre ve-        treno tra i duemila bersaglieri sono ri-     vessero tornare di più, li riattacchere-
             locissima. In un attimo ciascun bersa-        masti davvero pochi quelli che credono       mo e la nostra Bandiera sarà salva”.
             gliere è informato e gli Ufficiali trovano    ancora che li stanno portando a casa.        Tagliare la Bandiera. Forse nessuno,
             Compagnie e Plotoni dove si discute           E quando vedono salire sulla locomo-         tra chi era quel mattino a Wietzendorf,
             con parole rapide e dure. C’è chi dice        tiva i ferrovieri tedeschi al posto degli    aveva mai pensato fosse una cosa pos-
             siamo prigionieri, chi ribatte no, i te-      italiani anche gli ultimi che speravano      sibile. Anche per gli Ufficiali più gio-
             deschi sono sempre stati nostri amici.        capiscono che ormai sono prigionieri,        vani e di complemento la Bandiera era
             C’è chi dice, diamo le armi, così ci          che la loro destinazione non è l’Italia,     sacra e intoccabile. Non perché erano
             mandano a casa, e chi no, se gliele dia-      ma un campo di prigionia. Per questo,        nati e cresciuti durante il fascismo, ma
             mo quelli ci ammazzano. Brunellini e          quando arrivano alla stazione di Wiet-       perché non c’è Esercito al mondo dove
             gli altri devono fare il loro dovere e        zendorf e l’altoparlante impartisce l’or-    non la si pensi così. Renzo Reggianini
             spiegano: non ci disarmano, siamo noi         dine (“consegnate ciò che avete di mi-       non dice di no. “Ho capito, ci voglio
             che gli diamo le armi, siamo a casa lo-       litare, anche le bandiere”) nessuno si       pensare”, e si allontana da solo.

             fiamma cremisi                                                                                                                   13
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             STORIE DI BERSAGLIERI
             Il Ten. Edmondo Brunellini in Grecia.
             Nella pagina a fianco, la Bandiera del 2° Reg-
             gimento ricomposta.

             Quando torna sono passati tre, al mas-
             simo quattro minuti. “Va bene, ho de-
             ciso, facciamo così”.
             Chiama per cognome dodici Ufficiali.
             “Io prendo le medaglie, spezziamo
             l’asta, tagliamo il drappo in sei e divi-
             diamo i pezzi tra di noi. D’accordo?”.
             I dodici assentono, chi con un gesto del
             capo, chi con un secco “Signorsì”.
             Il Tenente Filla consegna la Bandiera al
             suo Comandante e inizia lo “spezzetta-
             mento”. L’asta, con l’aiuto di una baio-
             netta, viene divisa in cinque parti, la
             freccia viene separata, il drappo viene
             steso e, sempre con la baionetta, diviso
             in sei parti uguali: due verdi, due rosse,
             due bianche con lo stemma sabaudo di-
             viso in due. Candiano Filla si mette ac-
             canto al Colonnello con i pezzi della
             Bandiera e Reggianini chiama i dodici,
             uno a uno, e consegna a ciascuno una
             parte della Bandiera: Maggiore Spartaco
             Cionci, la piastrina; Capitano Ezio Bot-
             ti, la lancia; Capitano Franco Fort, parte
             dell’asta; Tenente Candiano Filla, bian-         lonnello. “Giurare di fare il possibile       ché la breve cerimonia ha fatto capire
             co superiore; Tenente Francesco San-             per salvarla e, una volta tornati a casa,     quanto la loro vita sia in pericolo.
             tella, parte dell’asta; Tenente Marco Pi-        di riconsegnarla a me, se tornerò vivo,       Reggianini lascia passare qualche istan-
             gnatti di Morano, fodero e parte di ros-         o a chi di dovere”. Reggianini allarga        te prima di chiamare uno dei dodici Uf-
             so; Tenente Adriano Avilloni, parte              le braccia come fosse un celebrante.          ficiali, probabilmente lo stesso porta-
             dell’asta e verde; Tenente Edmondo               “Venite qua”. I dodici gli sono intorno       bandiera Candiano Filla. “Bisogna fare
             Brunellini, verde; Sottotenente Giuseppe         e forse nessuno, in quel momento, pen-        un appunto preciso su come è stata di-
             Benignetti, bianco inferiore; Tenente            sa alla coincidenza con il numero degli       visa la bandiera, prenda nomi, cogno-
             Pietro Jacchia, rosso; Tenente Federico          apostoli di Gesù. Si prendono mano per        mi e indirizzi. Accanto ci metta città,
             Nappi, parte dell’asta; Sottotenente Fi-         mano, si stringono fino ad abbracciarsi       via e numero civico”. E mentre i ber-
             lippo Procaccianti, parte dell’asta; Co-         stretti. “Lo giurate voi?”. “Lo giuro”,       saglieri del Secondo stanno consegnan-
             lonnello Renzo Reggianini, le medaglie.          dicono quei dodici uomini la cui vita,        do quello che di bellico gli è rimasto
             Non ci sono cerimonie, solo saluti ap-           da quel momento, è legata al pezzo di         addosso il Tenente Filla scrive su un
             pena accennati e qualche “attenti” cir-          stoffa o di legno che hanno nascosto su       foglio del suo taccuino i tredici nomi.
             cospetto. E la Bandiera sparisce sui cor-        di sé. È per questo, forse, che quasi tutti   Un foglio che è rimasto integro, così
             pi e nei vestiti dei tredici Ufficiali.          hanno lacrime agli occhi o lo sguardo         come venne scritto quel giorno, con
             “Adesso dobbiamo giurare”, dice il Co-           basso di chi è commosso. O forse per-         una sola lettera a indicare i pezzi di
                                                                                                            Bandiera: v per Verde, b per Bianco, r
             …MI VENNE CONSEGNATA NELLA SALA SACRARIO DELLA VECCHIA                                         per Rosso. Edmondo Brunellini, appe-
             CASERMA LAMARMORA. AL FIANCO AVEVO DUE ANZIANI BERSA-                                          na il Colonnello glielo affida, infila in
                                                                                                            tasca il pezzo di stoffa verde, ma quan-
             GLIERI CICLISTI CON MAGLIONE E FODERINO. CI SFILARONO DA-                                      do si avvicina il momento di passare
             VANTI TANTISSIMI BERSAGLIERI EX COMBATTENTI,TUTTI COMMOSSI,                                    davanti ai tedeschi per consegnare
             PER BACIARNE UN LEMBO; PASSARONO PIANGENDO LE VEDOVE                                           “quello che ha di militare” ha paura che
                                                                                                            gli portino via la giacca e, allora, addio
             E GLI ORFANI DEI CADUTI E GLI ABITANTI DI TRASTEVERE LEGATI AI                                 Bandiera. Si accuccia, chiede a tre ber-
             BERSAGLIERI DA ANTICA TRADIZIONE...                                                            saglieri di stare fermi intorno a lui, si

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