Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb

Pagina creata da Beatrice Di Maio
 
CONTINUA A LEGGERE
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 2

Poste Italiane SpA. Spedizione in abbonamento postale D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - DCB Cagliari una copia - 1,50

                                                                                                                                                       ATTUALITÀ E CULTURA                           DICEMBRE 2019 | numero 12
                                                                                                                                                       NELLA DIOCESI DI LANUSEI

                                                                                                                                                                     Gli auguri             Natale.
                                                                                                                                                                     del vescovo            Un Bambino

                                                                                                                                                                     Antonello
                                                                                                                                                                                            per diventare
                                                                                                                                                                                            più umani
                                                                                                                                                                     Parole, parole, parole
                                                                                                                                                                     Istruzioni per l’uso

                                                                                                                                                                     Tutti i colori del mondo
                                                                                                                                                                     L’Ogliastra che sa accogliere
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O marzo 017_Layout 1 08/03/17 11.06 Pagina 3

      SEGUICI SU
      www.ogliastraweb.it ...
                  Non perdere                                       
                                                                    
                  neppure un numero                                 
                  del tuo giornale!                                 

               3,5$66(9(5,1265/$66,67(1=$(9(1',7$
                 ',31(80$7,&,'(//(0,*/,25,0$5&+(
                    1829$$3(5785$&(17525(9,6,21,$872(0272

                                            VIA CIRCONVALLAZIONE EST - LANUSEI - TEL. 0782.41756
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 1

                                        Ho trovato cosa fare
                                        1 | SOT TOVOCE

                                        S
                                                                                                             di Claudia Carta

                                                   abato 30 novembre 2019.            Evidentemente non per tutti.
                                                   Ore 14.26.                         Tre, la parola servire. “Andrò a servire”.
                                                   Un tintinnio del telefono          Poteva dire “portare”. Poteva usare
                                                   richiama la mia attenzione.        “consegnare”. No. Quel servire è
                                        Nuovo messaggio.                              infinitamente più grande.
                                        Un secondo. Un terzo. Una sequenza            Quell’inginocchiarsi al cospetto
                                        di piccole frasi sintetiche riempie           della povertà e della solitudine più
                                        il display, colorandolo di significati.       disarmanti, guardando negli occhi ogni
                                        Leggo.                                        creatura umana che sia distesa, seduta,
                                        Ho trovato cosa fare a Natale.                accovacciata per strada, o sotto un ponte,
                                        E anche a Capodanno.                          o in una baracca fatiscente, diventa
                                        Andrò a servire ai poveri senza tetto…        un sollevarsi immenso, un incontrare
                                        …la cena.                                     l’altro nel punto più alto, un riconoscere
         La copertina
                                        In città.                                     e condividerne la profonda dignità.
         Il mondo bello                 Lo faccio di nascosto, se così si può dire.   Nello sgomento, nella riflessione,
         perché vario.                  Capiscimi.                                    nella crisi che le sue parole hanno agitato
         L’idea dei colori              Non so se sono l’unico direttore              in me, ho solo avuto la forza di
         che si avvicinano,             a trascorrere il Natale così.                 rispondere: “Natale vero”.
         si intrecciano,                Però è importante.                            E ho fatto miei, profondamente miei,
         si mescolano                   C’è gente che sta male.                       gli auguri scomodi di don Tonino Bello:
         e generano nuove               E non ha familiari.                           «Gesù che nasce per amore vi dia la
         tinte, infinite                Non ha casa.                                  nausea di una vita egoista, assurda,
         sfumature,                     Non ha caldo.                                 senza spinte verticali e vi conceda di
         in un variegato                Non ha regalo.                                inventarvi una vita carica di donazione,
         che sa di nuovo,               Né un abbraccio.                              di preghiera, di silenzio, di coraggio.
         di ricchezza,                  Nulla di nulla.                               Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga
         di diversità, che              Non lo nego. Davanti alle parole appena       il sonno e faccia sentire il guanciale
         non annoia mai.                sussurrate del collega giornalista,           del vostro letto duro come un macigno,
         La speranza                    confidate nel silenzio discreto               finché non avrete dato ospitalità
         è la prima a parlare           di un pomeriggio, il mio spirito evangelico   a uno sfrattato, a un marocchino, a un
         in tutti i colori              si è sentito molto prossimo allo zero.        povero di passaggio. Dio che diventa uomo
         del mondo.                     Nell’immediatezza di quel desiderio           vi faccia sentire dei vermi ogni volta che
         E quel “vivere                 affidatomi sottovoce, diverse cose            la vostra carriera diventa idolo
         a colori” vuole                mi hanno colpita.                             della vostra vita, il sorpasso, il progetto
         allora diventare               Uno, la mia reazione. I miei pensieri.        dei vostri giorni, la schiena del prossimo,
         la promessa,                   Le mie domande. Un gesto concreto,            strumento delle vostre scalate. […]
         l’impegno,                     autentico, spontaneo e sentito: quando        I Poveri che accorrono alla grotta, mentre
         il desiderio di aprire         mai ci hai pensato, tu?                       i potenti tramano nell’oscurità e la città
         le porte e il cuore            Due, la sua gioia. Avete presente quando      dorme nell’indifferenza, vi facciano capire
         oltre il nostro                improvvisamente sapete cosa fare,             che, se anche voi volete vedere “una gran
         bianco, quando                 quando farlo e, soprattutto, perché fare      luce” dovete partire dagli ultimi.
         tutto là fuori                 qualcosa di veramente importante e a cui      I pastori che vegliano nella notte, “facendo
         sembra urlare                  tenete? Ecco. “Ho trovato cosa fare”,         la guardia al gregge”, e scrutano l’aurora,
         il contrario.                  significa che c’era qualcosa che si stava     vi diano il senso della storia, l’ebbrezza
                                        cercando. Qualcosa che recasse con sé         delle attese, il gaudio dell’abbandono
                                        un peso e uno spessore degni di meritare      in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo
                                        il giorno di Natale e di Capodanno,           di vivere poveri che è poi l’unico modo
                                        i giorni della festa, i giorni della gioia,   per morire ricchi.
                                        i giorni della famiglia e degli amici,        Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo
                                        i giorni della luce e dei sorrisi.            che muore, nasca la speranza».
         In copertina:
         foto di Pietro Basoccu
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 2

         Anno 39 | numero 12                                        Sottovoce
                                                                    1 Ho trovato cosa fare                                 di Claudia Carta
         dicembre 2019
         una copia 1,50 euro

                                                                    Ecclesia
         Direttore responsabile
         Claudia Carta

                                                                    3 Natale. Un Bambino per diventare più umani           di Antonello Mura
         direttore@ogliastraweb.it

                                                                    4 Discepoli entusiasti                                 di Filippo Corrias
         Redazione
         Filippo Corrias
                                                                    5 Scuola di Teologia: informati e formati              di Federico Murtas
         Augusta Cabras

                                                                    6 Predicare non solo contenuti
         Fabiana Carta

                                                                                                                           di Domenico Concolino
                                                                        ma la grazia che salva
         Progetto grafico
         Aurelio Candido
         Amministrazione
                                                                    8 Attenti alla pestilenza delle parole inutili         di Franco Colomo
                                                                    9 Con un cuore solo dentro un solo Cuore               di Antonio Carta
         Pietrina Comida

                                                                    10 Rut, l’antenata del Messia                          di Giovanni Deiana
         Segreteria
         Carla Usai

                                                                    12 Il Verbo che redime le parole                       di Pietro Sabatini
         Redazione

                                                                    13 Verbo                                               di Minuccio Stochino
         e Amministrazione
         via Roma, 108

                                                                    14 Sempre più poveri                                   di Maria Chiara Cugusi
         08045 Lanusei
         tel. 0782 482213

                                                                    Dossier | Parole, parole, parole
         fax 0782 482214
         www.ogliastraweb.it

                                                                    18 “Dio disse…”                                        di Tonino Loddo
         redazione@ogliastraweb.it

                                                                    20 La lingua? Bene culturale                           di Maurizio Virdis
         Conto corrente postale

                                                                       come il Guernica di Picasso
         n. 10118081

                                                                    22 “Taggami nel selfie postato su Facebook”            di Alessandra Secci
         Abbonamento annuo
         ordinario           euro 15,00
         sostenitore         euro 20,00
                                                                    23 I ragazzi: “Non temete i cambiamenti”               di Roberta Demurtas
                                                                    24 Ascoltami con gli occhi                             di Maura Cocco
         benemerito        euro 100,00

                                                                    25 La liturgia: quando la Parola di Dio diventa viva   di Marco Congiu
         estero (via aerea) euro 35,00
         Autorizz. Trib. Lanusei

                                                                    Dossier | Tutti i colori del mondo
         n. 23 del 16/6/1982

                                                                    30 Ogliastra dai mille colori                          di Augusta Cabras
         Editore

                                                                    32 “Lo sport mi ha salvato”                            di Fabiana Carta
         L’Ogliastra|Associazione culturale
         via Roma 102, 08045 Lanusei

                                                                    34 Dal Senegal per amore                               di Loredana Rosa Brau
         Proprietario

                                                                    37 Hamed, il muratore del Sarrabus                     di Sergio Mascia
         Diocesi di Lanusei
         Via Roma 102

                                                                    38 “Ora sono io ad accogliere gli altri”               di Augusta Cabras
         08045 Lanusei

                                                                    39 Il gelato a colori                                  di Bruno Tognolini
         Stampa
         Grafiche Pilia srl

                                                                    Attualità
         Zona Industriale
         Baccasara

                                                                    16 A tu per tu con Lina Wertmüller
         08048 Tortolì (OG)

                                                                    26 Camera Oscura                                       di Pietro Basoccu
         tel 0782 623475
         fax 0782 624538

                                                                    28 Protagonisti. Antonio Giua                          di Tonino Loddo
         www.grafichepilia.it

                                                                    40 Tenute Il Maggese: riscoprire i gusti antichi       di Fabiana Carta
                                                                    42 Il rilancio dell’Ogliastra passa dall’autonomia     di Michele Muggianu
                                                                    43 #indueparole                                        di Riccardo Cucchi
                                                                    44 Quando la passione si intreccia con l’arte          di Alessio Dessì
                     Membro della
                                                                    46 Essere in relazione è educarsi reciprocamente       di Barbara Murgia
                                                                    47 Gli antichi flebotomi                               di G. Luisa Carracoi
                     Federazione Italiana
                     Settimanali Cattolici

                                                                    48 Agenda del vescovo e della comunità
         L'Ogliastra, tramite la Fisc aderisce allo IAP (Istituto
         dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice
         di Autodisciplina della Comunicazione commerciale
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 3

                                                                                                    Predicare non solo contenuti

                                                                                                    ma la grazia che salva

                                Natale. Un Bambino
                                3 | LA PAROLA DEL VESCOVO

                                per diventare più umani

         “D
                            io è
                            diventato
                            uomo” è
                            una
         notizia sconvolgente e
         fascinosa. Ma è come se
         l’avessimo nel tempo
         indebolita, come se
         l’avessimo scippata d’ogni
         sussulto. E il sussulto era
         grande, quando l’abitudine
         ancora non l’aveva
         invecchiata.
         È la notizia più importante
         per un cristiano, ma ora
         non sembra far più notizia.
         Nemmeno per i cristiani. È
         come impallidita, forse
         proprio a causa della
         ripetizione e dell’abitudine.
         E la cosa più grave è che
         non ce ne si avveda.
         È come se adagio adagio il
         Vangelo scritto, quello degli                quale Dio si è immerso totalmente.         dei conflitti è affidata alla logica
         evangelisti – quello dei fatti - abbia       Il bambino del presepe, in quanto          spietata della guerra e le armi di
         lasciato il posto a un vangelo               Figlio di Dio, continua ad indicarci       distruzione di massa sono illegali in
         immaginato, con parole estranee alla         una strada nuova, come se dicesse:         casa altrui ma legali in casa nostra;
         storia e al significato di un notizia        sono diventato uomo, diventa               dove i beni essenziali, la casa, il
         simile. Come se leggere il Vangelo           anche tu uomo. Diventa anche               lavoro, la cultura sono rivendicati per
         non bastasse. Con la sconcertante            tu uomo a immagine e somiglianza           sé e non per gli altri; dove
         conseguenza che oggi ci tocca dirci          del Figlio di Dio.                         l’accelerazione a tutti i costi è
         cristiani senza avere mai letto in vita      Forse tanti avrebbero da dire              divenuta una legge, e pazienza o
         uno dei quattro vangeli.                     sulla stranezza di quest’invito, perché    peggio per chi non si adegua; dove
         Ma credere che “Dio si è fatto uomo”         si è soliti pensare che si è donne         ognuno di noi potrebbe – se fosse
         non può essere un modo di dire! Per          o uomini per il fatto stesso di            sincero – confessare tante ombre di
         questo dobbiamo ritrovare la forza (il       nascere. E sembra ritornare la             disumanità?
         coraggio?) di riaffermare che la             domanda di sempre: persone si nasce        Il mio augurio, anche per il prossimo
         memoria annuale del Natale ci                o si diventa? Ma basterebbe riflettere     anno, è che guardando il volto del
         riconsegna la notizia più bella e più        sugli spazi di disumanità che              Figlio di Dio, il capolavoro di
         grande che potessimo immaginare o            accompagnano tante esperienze              umanità che ci è stato donato,
         auspicare: Dio mette la sua firma            di oggi – ognuno sa o conosce quanto       diventiamo più autenticamente
         sulla nostra umanità. Ha messo per           siano ampie e dolorose – per               donne e uomini.
         sempre il suo nome tra i nostri nomi.        augurare a noi e al mondo di               Accanto a Gesù infatti, l’uomo per
         Firma, in maniera irrevocabile la sua        diventare finalmente umani.                eccellenza, colui che ha vissuto per
         presenza: la sua compagnia con               Come possiamo infatti definirci            gli altri, colui che ha speso la vita per
         l’umanità, con le donne e gli uomini         umani in un mondo dove il volto,           l’altro fino al dono della propria vita
         di ogni tempo.                               la storia e il futuro dell’altro contano   è più facile vivere, ed è più semplice
         Una firma che raggiunge non gli              meno, molto meno - ad esempio -            diventare umani.
         spazi della straordinarietà umana, ma        dell’arroganza delle leggi                 Buon Natale. Buon 2020.
         quella più ordinaria e normale, nella        economiche; dove la soluzione                                    ✠ Antonello Mura
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 4

                                 Discepoli entusiasti
                                 4 | LA PAROLA DEL PAPA

                                                                                                                                 di Filippo Corrias
                                                                                                                                            parroco di Gairo

                                                                                                                                 “Quando si è
                                                                                                                                 discepoli missionari,
                                                                                                                                 allora l’entusiasmo
                                                                                                                                 non può mai venire
                                                                                                                                 meno!”. Papa
                                                                                                                                 Francesco a una
                                                                                                                                 delegazione di
                                                                                                                                 Cellule parrocchiali
                                                                                                                                 di evangelizzazione,
                                                                                                                                 ribadisce l’invito e
                                                                                                                                 l’incoraggiamento a
                                                                                                                                 ravvivare la vita
                                                                                                                                 delle comunità

         R
                                                                                                                                 parrocchiali, senza
                                                                                                                                 paura e con nuova
                                                                                                                                 energia

                      avvivare le comunità               esperienza anche con gli altri». Questa              meno! Nella fatica, vi sostenga la
                      parrocchiali con l’ascolto         è in una parola l’evangelizzazione.                  preghiera rivolta allo Spirito Santo che
                      della Parola di Dio e la           Il Pontefice ha infine esortato gli                  è il Consolatore; nella debolezza,
                      celebrazione eucaristica.          aderenti alle Cellule parrocchiali di                sentite la forza della comunità che
         È stato questo l’invito rivolto da papa         evangelizzazione a «seguire le strade                non permette mai di essere
         Francesco a una delegazione di                  che lo Spirito del Signore Risorto vi                abbandonati a sé stessi. Le nostre
         Cellule parrocchiali di                         pone dinanzi. Non vi freni alcuna                    parrocchie sono invase da tante
         evangelizzazione ricevute in Vaticano,          paura del nuovo e non rallentino il                  iniziative, dove spesso, però, non si
         a metà del mese scorso, in occasione            vostro passo le difficoltà che sono                  incide in profondità nella vita delle
         del trentesimo anno di fondazione.              inevitabili nella via                                persone. A voi è affidato il compito di
         «Solo a partire da qui – ha esortato il         dell’evangelizzazione. Quando si è                   ravvivare, soprattutto in questo
         Pontefice – si può pensare che l’opera          discepoli missionari, allora                         periodo, la vita delle nostre comunità
         di evangelizzazione diventi efficace e          l’entusiasmo non può mai venire                      parrocchiali»
         feconda, capace di portare
         frutti».                                                                                                                    IL MOVIMENTO
         Per svariati motivi molti si
                                                                                                                                     Le cellule
         allontanano dalla
                                                           “ANDATE, PROCLAMATE LA BUONA NOVELLA”                                     parrocchiali

         parrocchia. È necessario
                                                                                                                                     di evangelizzazione:
                                               Evangelizzare – scriveva Paolo VI – è  per tutti i cristiani. È proprio per ciò
         mettersi alla loro ricerca,
                                               la grazia e la vocazione propria della che Pietro chiama questi ultimi                «Non c’è
         perciò – ha fatto notare
                                               Chiesa, la sua identità più profonda. “Popolo che Dio si è acquistato                 evangelizzazione

         papa Francesco – «è urgente
                                               Essa esiste per evangelizzare.         perché proclami le sue opere                   senza preghiera»:

         che recuperiamo l’esigenza
                                                                                                                                     è il motto degli
                                               L’invito dell’Evangelii nuntiandi:     meravigliose”, quelle medesime                 aderenti alle cellule
         dell’incontro per
                                               «Coloro che accolgono con sincerità    meraviglie che ciascuno ha potuto              parrocchiali
         raggiungere le persone là
                                               la Buona Novella, proprio in virtù di  ascoltare nella propria lingua. Del            di evangelizzazione.
         dove vivono e operano».
                                               questo accoglimento e della fede       resto, la Buona Novella del Regno,             Le cellule compiono

         Infatti «se abbiamo
                                               partecipata, si riuniscono nel nome    che viene e che è iniziato, è per tutti        il loro compito

         incontrato Cristo nella
                                               di Gesù per cercare insieme il         gli uomini di tutti i tempi. Quelli che        attraverso quattro
                                                                                                                                     passaggi
         nostra vita, allora non
                                               Regno, costruirlo, viverlo. L’ordine   l’hanno ricevuta e quelli che essa
                                                                                                                                     fondamentali:
         possiamo tenerlo solo con
                                               dato agli Apostoli – “Andate,          raccoglie nella comunità della                       servire,
         noi. È determinante che
                                               proclamate la Buona Novella” – vale salvezza, possono e devono                              condividere,

         condividiamo questa
                                               anche, sebbene in modo differente,     comunicarla e diffonderla».                          spiegare
                                                                                                                                           invitare
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 5

                                                       Scuola di Teologia:
                                                       5 | VITA DIOCESANA

                                                       informati e formati                                                             di Federico Murtas
                                                                                                                                                         diacono

                                                                                                                                 Anche per il nuovo anno,
                                                                                                                                 il calendario degli incontri
                                                                                                                                 della Scuola di teologia si
                                                                                                                                 presenta ricco e variegato.
                                                                                                                                 Sarà sempre l’aula magna
                                                                                                                                 del Seminario diocesano
                                                                                                                                 ad accogliere relatori e
                                                                                                                                 partecipanti. Queste le
                                                                                                                                 date e i temi dei prossimi
                                                                                                                                 appuntamenti:

                                                                                                                                 sabato 14 dicembre 2019
                                                                                                                                 con Don Sergio Massironi
       Photo by Aurelio Candido

                                                                                                                                 sul tema: “L’oratorio come

                                  L
                                                                                                                                 luogo ecclesiale”;

                                                                                                                                  sabato 25 gennaio 2020
                                                                                                                                  con Dom Mario Zanotti,
                                                                                                                                  monaco camaldolese,
                                            o scorso 16 novembre – con il   rinnovato a indicare e scegliere          sul tema: “Dalla creazione a
                                            teologo Don Domenico            persone che partecipandovi possano        immagine di Dio all’esperienza del
                                            Concolino che ha presentato     diventare una risorsa pastorale           peccato. L’uomo e la donna nel
                                            e approfondito il tema          nelle parrocchie».                        racconto della Genesi”;
                                  “L’esperienza di fede, oltre le           Non mancano mai tra i partecipanti
                                  catalogazioni e le quantificazioni” –     anche i docenti della religione           sabato 14 Marzo 2020 con
                                  sono ripresi quelli che mi piace          cattolica che trovano all’interno         Antonello Soro, presidente
                                  ricordare e chiamare incontri formativi   della scuola una attenzione               dell’autorità garante, sul tema: “La
                                  della Scuola di teologia, puntualmente    formativa, insieme a tanti altri          tutela dei diritti e delle libertà
                                  organizzati dalla diocesi di Lanusei.     momenti analoghi che la diocesi           fondamentali e il rispetto della dignità
                                  «L’abbiamo chiamata “scuola di            organizza per loro.                       nel trattamento dei dati personali,
                                  teologia” – scrive il vescovo             Davvero sorprende a ogni incontro         anche nel mondo ecclesiale”;
                                  Antonello nella sua lettera pastorale     la larga partecipazione delle diverse
                                  “Sul carro con Filippo” – perché pur      componenti diocesane:                     sabato 18 aprile 2020 con Don
                                  non essendo un percorso                   «coinvolgimento che non è solo            Giulio Maspero, docente alla Facoltà
                                  accademico, intende proporsi              nell’ascolto, ma anche nel dialogo,       della Santa Croce, sul tema: “La
                                  in modo stabile e con dei contenuti       utile più che mai per approfondire        dimensione morale dell’educazione.
                                  non episodici né semplicemente            i contenuti partendo dalle domande        Quali scelte?”.
                                  divulgativi». E sottolinea come           dei presenti». Nel momento                Tematiche differenti, interessanti
                                  questa sia a tutti gli effetti            del dialogo con i relatori da parte       e complesse che nella loro diversità
                                  «un’occasione di formazione               dei partecipanti, infatti, si             seguono una linea comune,
                                  teologica e pastorale per catechisti,     percepisce non solo il grado              quella di vivere e approfondire
                                  educatori, docenti e volontari, aperta    di interesse particolarmente alto         la nostra fede, arricchendola di
                                  anche a giovani e adulti interessati a    con cui si vive l’incontro, ma il         nuovi contenuti e facendola
                                  riflettere sulla propria fede».           desiderio stesso di approfondire,         crescere. Un’autentica esperienza
                                  Mi piace sottolineare soprattutto in      discutere e sviscerare temi               di formazione teologica e pastorale
                                  questi incontri la presenza               significativi per la crescita personale   che la diocesi mette a disposizione
                                  consolidata e numerosa di:                di ogni cristiano e                       di tutti in modo gratuito e libero.
                                  «operatori pastorali laici in grado       conseguentemente per il cammino           Insomma, un’occasione preziosa
                                  di prendersi impegni nell’ambito          delle singole comunità di cui             da non perdere nemmeno
                                  formativo: da qui l’invito spesso         ognuno è parte attiva e integrante.       quest’anno.
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 6

                                Predicare non solo contenuti
                                6 | VITA DIOCESANA

                                ma la grazia che salva     di Domenico Concolino
                                                                                                                                    teologo

         “La povertà della predicazione                  «In verità, due cose sento come         Come si può vedere, l’ascolto della
         non deriva solo, né in primo luogo,             massimamente necessarie per me,         parola di Dio è messo in relazione
         da difficoltà esteriori o da                    quaggiù; senza di esse questa vita      con ciò che nella voce dell’apostolo
         deficienze personali o di metodo,               di miserie mi sarebbe                   si fa presente. L’ascolto credente, è
         ma anche e soprattutto dal fatto                insopportabile. Trattenuto nel          bene ribadirlo, è qui diretto a Dio
                                                         carcere di questo corpo, di due         stesso. Ciò comporta una duplice
         che non si ha quasi più coscienza
                                                         cose riconosco di avere bisogno,        aspetto. Da una parte, l’apostolo

         Q
         di ciò che si verifica nella                    cioè di alimento e di luce. E a me,     non è chiamato a dire se stesso, ma
         predicazione e più in generale                  che sono tanto debole, tu hai           Cristo via, verità e vita. Dall’altra,
         nella ‘parola’, che viene                       dato, appunto come cibo il tuo          voce, pensieri, intenzioni sono gli
         pronunziata nell’adunanza                       santo corpo, e come lume hai            strumenti umani che permettono
                                                         posto dinanzi ai miei piedi “la tua     l’incontro tra l’uditore del verbo e la
                                                         parola”.                                presenza di Dio. Potremmo dire per
                      uesto incipit è parte di                                (Sal 118,105).     analogia, come l’acqua nel
                      un piccolo libro di                                                        battesimo è strumento materiale che
                      Heinrich Schlier – La              Poiché la parola di Dio è luce          permette l’incontro tra l’uomo e la
                      parola di Dio, Teologia            dell’anima e il tuo Sacramento è        grazia sanante e santificante di Dio,
         della predicazione nel Nuovo                    pane di vita, non potrei vivere         così la voce, il pensiero
         Testamento, Paoline Roma 1963, 11               santamente se mi mancassero             dell’apostolo, diventano lo
         – ormai datato, che raccoglie alcune            queste due cose. Le quali               strumento materiale che permette
         meditazioni teologiche dirette a un             potrebbero essere intese come le        l’autentico incontro tra la parola di
         gruppo di sacerdoti e laici tedeschi.           “due mense” (Ez 40,40) poste da         Dio e il cuore dell’uomo
         Proprio in un ambiente abituato dal             una parte e dall’altra nel prezioso     Così la parola di Dio non significa
         protestantesimo rilevava l’assenza di           tempio della santa Chiesa; una, la      semplicemente che l’apostolo parla
         ‘coscienza’ dei ministri dell’altare            mensa del sacro altare, con il          su Dio, informa circa la sua verità,
         riguardo il tema della predicazione             pane santo, il prezioso corpo di        ma qui – come notano diversi
         della parola di Dio.                            Cristo; l’altra la mensa della legge    esegeti – la parola è veramente
         Schlier spiega perché la predicazione           di Dio, compendio della santa           detta da Dio stesso tramite la voce
         nel corso dei secoli si è trasformata,          dottrina, maestra di vera fede, e       dell’apostolo.
         accrescendo sempre più il suo                   sicura guida, al di là del velo del     L’orizzonte della predicazione è
         aspetto contenutistico ed                       tempio, al sancta sanctorum             dunque quello della grazia e non
         emarginando l’altro aspetto, quello                                (Eb 6,19s; 9,3)».    solo quello della retorica. Qui
         della sua intrinseca forza di                        (Imitazione di Cristo, IV, XI,2)   troviamo un’eccedenza che riguarda
         conversione, con la infelice                                                            l’agire di Dio che non è riducibile
         conseguenza che l’orizzonte della            Il cristiano dunque si nutre di Pane       alla semplice materialità
         grazia, quella che chiama e                  e di luce, di parola e sacramento.         dell’ascolto. Dio opera dentro e oltre
         converte, non è più protagonista.            Ora, è soprattutto il significato per      la parola predicata senza tuttavia
         L’unità tra contenuto rivelato e forza       la vita di fede della Parola abitata       rimanere prigioniera di essa.
         persuasiva della grazia fu infatti, fin      dalla grazia a subire nella chiesa         Semplificando molto potremmo dire
         dal principio, parte integrante della        una specie di dimenticanza, quella         che la Parola di Dio – il suo Verbo –
         coscienza viva e missionaria della           descritta nella lettera ai                 è ciò che attraverso la parola della
         Chiesa.                                      Tessalonicesi:                             chiesa si dona operando nei
         I discepoli del Signore perciò                   Proprio per questo anche noi           credenti che l’ascoltano, apparendo
         trovano nutrimento nella duplice                 rendiamo continuamente grazie          non solo come contenuto, ma
         mensa della Parola di Dio predicata              a Dio perché, ricevendo la parola      soprattutto anche come sua
         e in quella della Parola di Dio                  di Dio che noi vi abbiamo fatto        presenza. C’è perciò Qualcuno che
         transustanziata.                                 udire, l’avete accolta non come        agisce dentro la parola predicata:
         In un famoso testo attribuito a                  parola di uomini ma, qual è            questa è la coscienza perduta da
         Tommaso da Kempis, troviamo                      veramente, come parola di Dio,         parte dei predicatori della parola
         espressa questa visione:                         che opera in voi credenti.             del Signore
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 7

                                7 | VITA DIOCESANA

                                                          MASOLINO DA PANICALE
                                                      La predica di San Pietro
                                                                      Firenze,
                                                           Cappella Brancacci

                                                                                 Ecco dunque apparire il tema
                                                                                 della sacramentalità della parola
                                                                                 di Dio. Quella che ad esempio
                                                                                 è descritta nell’esperienza di Lidia
                                                                                 commerciante di porpora:
                                                                                    «C’era ad ascoltare anche una
                                                                                    donna di nome Lidia,
                                                                                    commerciante di porpora, della
                                                                                    città di Tiàtira, una credente in
                                                                                    Dio, e il Signore le aprì il cuore
                                                                                    per aderire alle parole di Paolo»
                                                                                    (Atti 16,14).

                                                                                 Due sono le azioni che suscitano
                                                                                 in Lidia la fede: la parole di Paolo,
                                                                                 la sua predicazione e l’apertura
                                                                                 del cuore operata dal Signore Dio.
                                                                                 Le parole non bastano, dunque,
                                                                                 bisogna aggiungere a questa la
                                                                                 grazia che ‘apre i cuori’.
                                                                                 Ora, il tema della sacramentalità
                                                                                 della parola è cosa di fondamentale
                                                                                 importanza nella vita dei sacerdoti
                                                                                 e di ogni missionario del vangelo,
                                                                                 poiché esige da ogni locutore
                                                                                 del Verbo un’attenzione singolare,
                                                                                 anzi una venerazione, così come
                                                                                 quella rivolta verso la mensa
                                                                                 eucaristica. Il concilio Vaticano II
                                                                                 ricorda infatti che: «La chiesa
                                                                                 ha sempre venerato le divine
                                                                                 scritture come ha fatto per il Corpo
                                                                                 stesso di Cristo, non mancando
                                                                                 mai, soprattutto nella sacra liturgia,
                                                                                 di nutrirsi del pane di vita
                                                                                 dalla mensa sia della parola di Dio
                                                                                 che del Corpo di Cristo, e di
                                                                                 porgerlo ai fedeli» (Dei Verbum, 21).
                                                                                 Credo sia di fondamentale
                                                                                 importanza per la vita personale
                                                                                 e la crescita delle nostre comunità
                                                                                 cristiane, ripensare teologicamente
                                                                                 il dono della parola di Gesù,
                                                                                 sulla bocca della Chiesa,
                                                                                 ricollocandola non solo
                                                                                 sul piano della corretta
                                                                                 comunicazione dei contenuti di fede,
                                                                                 ma anche e soprattutto
                                                                                 nell’orizzonte di una speciale grazia
                                                                                 che converte e salva.
Gli auguri del vescovo Antonello - Parole, parole, parole Istruzioni per l'uso - OgliastraWeb
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 8

                                Attenti alla pestilenza
                                8 | VITA INTERDIOCESANA

                                delle parole inutili                                                                di Franco Colomo
                                                                                                                                  L’Ortobene

         La diocesi di Nuoro venera la Madonna
         delle Grazie. Per la prima volta il vescovo
         Antonello presiede la solenne
         celebrazione e invita tutti a seguire
         l’esempio di Maria, colei che ha saputo
         ascoltare la parola del Signore, che ha
         usato un “Sì” per realizzare il progetto di
         Dio, che chiama ciascuno a una presa di

         È
         coscienza forte e determinata di fronte
         alle pestilenze e alle moderne epidemie
         che rischiano di contagiare tutti

                    il 21 novembre e Nuoro si
                    ferma ai piedi di Maria,

                                                                                                                                               photo by Gigi Olla
                    scioglie il suo voto, rinnova
                    la sua devozione: vano
         sarebbe però questo momento di sosta
         senza la riflessione sul senso più pieno
         di questa ricorrenza e dei nove giorni che l’hanno preceduta     all’ingratitudine, alla mancanza di stupore.
         e preparata.                                                     C’è un’altra pestilenza in agguato in questo tempo: «Quando
         È il vescovo – che per la prima volta dall’inizio del suo        penso – ha osservato – a chi non trova entusiasmo nella
         ministero in diocesi presiede questa celebrazione – a            vita, quando rifletto sulle donne e sugli uomini che non
         guidare i fedeli, o meglio a lasciarsi guidare insieme a loro,   riescono a guardare con fiducia al futuro, penso ad esempio
         alla scuola di Maria: «Qual è – ha domandato – la sua più        anche a quella epidemia subdola della ludopatia, a chi è
         bella beatitudine? Quella di dare fiducia a Dio e alla sua       prigioniero della propria identità digitale nascosta nei social,
         Parola», risponde. «Prima che la maternità – ha detto il         magari divenendo commentatori seriali senza scrupoli, ma
         vescovo Antonello commentando il brano evangelico – è            che non sanno più rapportarsi agli altri, che sfuggono al
         fondamentale essere figlia, discepola. È beato chi ascolta la    confronto, al dialogo, alla fiducia, all’incoraggiamento».
         Parola di Dio, così Gesù proclama grande sua madre e rende       In questo contesto è necessario, da credenti, uno scatto:
         grande ogni credente». Ancora, con l’atteggiamento di            «Non basta semplicemente prendere atto, e annotare quello
         Anna, impariamo che «il cristiano è colui che sa condividere     che accade. Maria – ha rimarcato il vescovo – ci spinge a
         i doni di grazia che riceve». Così la grazia va di pari passo    una presa di coscienza». Anzitutto, per chi ascolta, crede e
         con la riconoscenza e il rendimento di grazie è anche un         spera in una Parola è necessario «recuperare il valore della
         inno alla bellezza, al saper guardare e ascoltare con occhi e    stessa parola umana, che va custodita, difesa e protetta»
         orecchie rinnovati la meraviglia del creato e della vita.        ancor più ora che viviamo un’altra malattia, quella che
         Quando nel 1812 i nostri antenati si rivolsero alla Vergine      rende «le parole vane, persino inutili». L’analisi è impietosa,
         chiedendole aiuto e invocandola come Madonna delle               ma oggettivamente sotto gli occhi di tutti: «L’epiteto
         Grazie, in quel momento – ha ricordato monsignor                 insultante diventa un merito, l’orgoglio triviale viene
         Antonello – compirono «un atto di fede e un gesto sociale        esaltato, parolai di ogni tipo usano semplicemente la
         non insignificante». Sono le due dimensioni che si fondono       propaganda sostituendo alla riflessione lo slogan, la battuta
         in questa festa. Un atto di fede non basta se non impariamo      alla meditazione, la semplificazione al progetto. Perché non
         ogni giorno, da Maria, gli atteggiamenti del credente. Allo      ci ribelliamo? – ha detto con forza il vescovo Antonello –
         stesso modo, nel vivere sociale, non possiamo fare finta di      perché applaudiamo? Forse perché siamo caduti anche noi
         nulla, o voltarci dall’altra parte di fronte alle pestilenze e   in questa epidemia».
         alle moderne epidemie che attraversano il nostro tempo           A Maria l’invocazione finale, quella di liberarci dalla
         contagiando la città, la diocesi, il mondo. E ne fa un elenco    pestilenza delle parole vane imparando dai nostri padri e
         il vescovo, a cominciare dall’egoismo di chi prega senza         rinnovando nel nostro tempo «una alleanza per vincere ogni
         allargare lo sguardo all’umanità che lo circonda, e ancora       male», perché è nella solidarietà e non nelle divisioni che
         all’incapacità di riconoscersi reciprocamente,                   qualunque contagio può essere vinto.
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 9

                                Con un cuore solo
                                9 | VITA INTERDIOCESANA

                                dentro un solo Cuore                                                               di Antonio Carta

         È stata festa grande nel Seminario                                                                            La risposta è
         regionale di Cagliari il 27 novembre                                                                          stata più che

         G
         scorso, in occasione dell’atto di                                                                             positiva. Insieme
         affidamento a Maria da parte della                                                                            al gruppo di
         Congregazione mariana dei giovani                                                                             animazione
         seminaristi di tutta la Sardegna                                                                              missionaria, tutti
                                                                                                                       i seminaristi del
                      ioisce il Seminario                                                                              Seminario
                      regionale sardo nel                                                                              regionale si sono
                      conservare ancora oggi                                                                           resi disponibili e
                      la realtà della                                                                                  insieme si è
         Congregazione mariana composta                                                                                potuta pensare e
         da giovani seminaristi che, insieme                                                                           realizzare una
         a educatori e assistenti di                                                                                   bella serata che è
         riferimento, si impegnano a vivere e                                                                          stata vissuta
         diffondere la devozione a Maria                                                                               all’insegna della
         Santissima. Le Congregazioni                                                                                  comunione e
         mariane, infatti, nascono intorno al                                                                          della fraternità.
         XVI secolo sulla scia degli                                                                                   Accolti gli ospiti
         insegnamenti di Sant’Ignazio di                                                                               condividendo
         Loyola e della Compagnia di Gesù.                                                                             una cioccolata
         Nel giorno in cui la Chiesa festeggia                                                                         calda, cuore
         la Madre di Dio nella memoria della                                                                           della serata è
         Medaglia Miracolosa è bella                                                                                   stata la Santa
         consuetudine dei congregati mariani                                                                           Messa al termine
         rinnovare l’atto di affidamento a                                                                             della quale
         Maria; dallo scorso anno questa                                                                               mons. Atzei ha
         preghiera si è arricchita di un bel                                                                           affidato tutti i
         gesto, suggerito da mons. Antioco                                                                             seminaristi sardi
         Piseddu, vescovo emerito della                                                                                al Cuore
         diocesi di Lanusei, che ricordando                                                                            Immacolato di
         gli anni vissuti da seminarista a                                                                             Maria
         Cuglieri, raccontò con particolare                                                                            sollecitando
         emozione l’usanza di racchiudere             come le comunità dei primi cristiani      nell’omelia ad amare la Vergine come
         dentro un cuore d’argento posto al           fossero “un cuore solo e un’anima         San Massimiliano Kolbe,
         collo del simulacro, i nomi di tutti i       sola”. Così anche noi seminaristi ci      riconoscendo la dolce presenza della
         seminaristi, così da essere                  siamo voluti riunire in un solo cuore,    Madre in ogni passo della vita di
         simbolicamente e spiritualmente              affidandoci al Cuore Immacolato di        ciascuno. La serata è proseguita nella
         affidati e custoditi nel cuore della         Maria che ben conosce i sentimenti        festa insieme, condividendo buon
         Beata Vergine.                               dei propri figli. L’idea di condividere   cibo preparato con cura dagli stessi
         Avendo inaugurato lui stesso questa          questo momento di spiritualità e festa    seminaristi e accompagnati dalla
         consuetudine nel novembre2018,               è nata dall’intento comune della          musica della band del Psrs e del coro
         quest’anno si è pensato di estendere         Congregazione mariana e del Gruppo        sardo.
         l’invito a tutti i seminaristi della         missionario del Seminario regionale       La gratitudine per quanto vissuto va
         Sardegna presenti nei vari Seminari          di creare un momento di fraternità e      innanzitutto a Dio, che in Maria ci ha
         minori delle diverse diocesi e di            gioia che coinvolgesse l’intera           donato il modello autentico di
         invitare a presiedere la celebrazione        comunità. Gli educatori hanno             santità, e a ciascuno che con la
         eucaristica mons. Paolo Atzei,               accolto con entusiasmo la proposta,       propria presenza, la partecipazione
         arcivescovo emerito di Sassari.              incoraggiandola e permettendone la        attiva, la preghiera e la vicinanza
         Gli Atti degli apostoli ci raccontano di     realizzazione.                            spirituale, ha dato il suo contributo.
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 10

                               Rut, l’antenata del Messia
                                10 | LA PAROLA E LA VITA

                                                                                                                  di Giovanni Deiana

         S
         Una giovane donna dalla straordinaria                                                                   25, «in quel tempo non
         forza interiore che considera l’aiuto                                                                   c’era un re in Israele;
         per i deboli un obbligo morale per                                                                      ognuno faceva come gli
         tutti, qualunque sia il colore della pelle                                                              sembrava bene».
                                                                                                                 Betlemme, distante
                   an Matteo, proprio                                                                            pochi chilometri da
                   all’inizio del suo vangelo, ci                                                                Gerusalemme, viveva
                   fornisce l’albero                                                                             di agricoltura e
                   genealogico di Gesù (Mt1,                                                                     pastorizia, ma bastava
         1-17); dopo aver menzionato i                                                                           un po’ di siccità perché
         grandi patriarchi (Abramo, Isacco,                                                                      gli abitanti
         Giacobbe) come suoi progenitori,                                                                        sperimentassero il
         elenca una serie di personaggi più o                                                                    terribile spettro della
         meno conosciuti; alla fine, prima di                                                                    fame. Rifugiarsi in altri
         arrivare a Davide, del quale Gesù,                                                                      paesi più fortunati era
         secondo la promessa dell’angelo                                                                         l’unico modo per
         Gabriele avrebbe dovuto ereditare il                                                                    sopravvivere. Di solito
         regno (Lc 1,32-33), fornisce i diretti                                                                  la mèta di tali
         antenati del grande re: «Salmon                                                                         migrazioni era l’Egitto
         generò Booz da Racab, Booz generò                                                                       che, irrigato dal Nilo,
         Obed da Rut, Obed generò Iesse,                                                                         non conosceva carestie,
         Iesse generò il re Davide» (Mt 1,5).                                                                    come sappiamo dalla
                                                                                                                 storia di Giuseppe (Gen
                                                                                                                 40-47). La terra di
         Tra questi personaggi senza dubbio la                                                                   Moab, che era una
         Davide figlio di Iesse.

         figura più importante è Iesse, di cui                                                                   regione dell’attuale
         già 1 Sam 16,1-13 ci aveva fornito un                                                                   Giordania, anche se
         ritratto abbastanza dettagliato: era          racconto, ripresa subito dopo con i       non poteva essere paragonata
         padre di una numerosa famiglia                libri di Samuele. Per tale motivo         all’Egitto, essendo confinante con la
         composta da sette figli, uno più              nelle Bibbie ebraiche Rut fa parte dei    Giudea era più agevole da
         affascinante dell’altro; è tra questi         Sapienziali, posto tra il Cantico dei     raggiungere. Lo spostamento delle
         che Samuele per ordine di Dio deve            Cantici e le Lamentazioni. Si tratta di   popolazioni era facilitato dalla
         “ungere” il futuro re (1 Sam 16,1)            un piccolo capolavoro letterario che      lingua comune: il moabitico e
         Davide, che senza essere imponente            ogni cristiano dovrebbe non solo          l’ebraico erano molto simili. Un
         come gli altri fratelli, era però «fulvo,     leggere, ma meditare …specialmente        fiorente commercio tra Gaza e Eilat,
         con begli occhi e bello di aspetto» (1        oggi.                                     il porto più importante del Mar
         Sam 16,12). Insomma, anch’egli era                                                      Rosso, era assicurato dalle carovane
         un bel ragazzo, una dote che in un                                                      incaricate di portare le merci
         futuro re aveva una certa                     Le coordinate temporali del racconto      dall’Oriente verso Occidente e
                                                       Una storia di migrazione.

         importanza. Di Rut invece non ci              sono fornite all’inizio del libro: «Al    viceversa. La famiglia protagonista
         rimane che un libretto che ne rivela          tempo dei giudici, ci fu nel paese        del nostro racconto era composta di
         non solo la straordinaria personalità,        una carestia e un uomo con la             quattro persone: il marito «si
         ma anche la sua capacità di                   moglie e i suoi due figli emigrò da       chiamava Elimèlec, sua moglie
         anticipare il messaggio di questo suo         Betlemme di Giuda nei campi di            Noemi e i suoi due figli Maclon e
         discendente, Gesù.                            Moab» (Rut 1,1). Secondo la               Chilion; erano Efratei, di Betlemme
                                                       cronologia biblica siamo intorno al       di Giuda. Giunti nei campi di Moab,
                                                       1100 a. C., quando le tribù di Israele    vi si stabilirono» (Rut 1,2). Elimèlec
         Nelle nostre Bibbie, dopo il libro dei        vivevano in Palestina governate dagli     si unisce a questo flusso
         Il libro di Rut.

         Giudici è collocato quello di Rut, che        anziani dei singoli clan, e in pratica,   commerciale per cercare una via di
         interrompe la trama narrativa del             come deve riconoscere Giudici 21,         sopravvivenza.
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 11

                               11 | LA PAROLA E LA VITA

                                                                                                         Photo by Jean Dieuzaide,
                                                                                                         Viaggio in Sardegna. (1956)
                                                                                                         Nuoro, Museo del Costume

                                                                                                         PAGINA SINISTRA:
                                                                                                                       MARC CHAGALL
                                                                                                         Incontro Di Ruth e Boaz, litografia

                                                                                                              incerto di una vecchia,
                                                                                                              rivela una straordinaria
                                                                                                              forza interiore che
                                                                                                              considera l’aiuto per i
                                                                                                              deboli un obbligo morale
                                                                                                              per tutti, qualunque sia il
                                                                                                              colore della pelle.

                                                                                                              Il ritorno di Noemi fu
                                                                                                              Il ritorno a Betlemme.

                                                                                                              accolto con meraviglia da
                                                                                                              coloro che la conoscevano;
                                                                                                              ma la solidarietà sperata si
                                                                                                              fermò alle solite frasi di
                                                                                                              commiserazione: povera
                                                                                                              Noemi! È Rut che affronta
                                                                                                              con energia la situazione;
                                                                                                              siccome è appena iniziato il
                                                                                                              tempo della mietitura, ella
                                                                                                              decide che può andare nei
                                                                                                              campi a “spigolare”. Era
                                                                                                              un’attività riservata alle
                                                                                                              persone indigenti, le quali
                                                                                                              passavano nei campi
                                                                                                              appena mietuti e
                                                                                                              raccoglievano le spighe che
                                                                                                              i mietitori avevano lasciato
                                                                                                              cadere a terra. Per queste
                                                       reinserirsi nel tessuto sociale. Le        persone il testo biblico, nel Levitico,
         Purtroppo, però, essere sfuggiti alla         nuore, Orpa e Rut, potevano                ha codificato una norma che ogni
         I guai non sono finiti.

         fame non mette al riparo la famiglia          ritornare alle famiglie di origine.        contadino ben conosceva: «Quando
         da altre disgrazie che gettano nella          Orpa alla fine si lasciò convincere a      mieterete la messe della vostra terra,
         disperazione la povera Noemi. Il testo        seguire il consiglio di Noemi, ma Rut      non mieterete fino ai margini del
         biblico le riassume in poche frasi            non ne volle sentir parlare: «“Non         campo, né raccoglierete ciò che resta
         scarne, ma dense di drammaticità:             insistere con me che ti abbandoni e        da spigolare della messe; … li
         «Elimèlec, marito di Noemi, morì ed           torni indietro senza di te, perché         lascerai per il povero e per il
         essa rimase con i suoi due figli.             dove andrai tu, andrò anch’io, e dove      forestiero. Io sono il Signore, vostro
         Questi sposarono donne moabite:               ti fermerai, mi fermerò; il tuo popolo     Dio» (Lv 19,9-10).
         una si chiamava Orpa e l’altra Rut.           sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il    È con questa attività che Rut nutre se
         Abitarono in quel luogo per dieci             mio Dio. Dove morirai tu, morirò           stessa e Noemi! Ma è proprio mentre
         anni. Poi morirono anche Maclon e             anch’io e lì sarò sepolta. Il Signore mi   svolge questo umile e faticoso lavoro
         Chilion e la donna rimase senza i suoi        faccia questo male e altro ancora, se      che incontra Booz, il quale
         due figli e senza il marito» (Rut 1,3-        altra cosa, che non sia la morte, mi       affascinato dalla sua straordinaria
         5). Nella società ebraica la vedova           separerà da te”. Vedendo che era           personalità la sposa e dal matrimonio
         era socialmente tutelata dalla                davvero decisa ad andare con lei,          nascerà Obed, il nonno di Davide.
         solidarietà del clan, ma in un paese          Noemi non insistette più. Esse             Gesù, che ha fatto della capacità di
         straniero, come era la terra di Moab,         continuarono il viaggio, finché            amare gli altri il distintivo dei veri
         tale protezione era del tutto assente.        giunsero a Betlemme». Questa               cristiani, doveva essere orgoglioso di
         Restava una sola soluzione: ritornare         giovane donna che rinuncia a rifarsi       aver avuto una simile antenata…
         a Betlemme dove Noemi poteva                  una famiglia per condividere il futuro     straniera!
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 12

                                Il Verbo che redime le parole
                                12 | LA PAROLA E LA VITA

                                                                                                                        di Pietro Sabatini
                                                                                                         Amministratore parrocchiale di Escalaplano

         In principio era il Verbo, il Verbo era
         presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era
         in principio presso Dio: tutto è stato
         fatto per mezzo di lui, e senza di lui
         niente è stato fatto di tutto ciò che

         N
         esiste. In lui era la vita e la vita era la
         luce degli uomini. […] E il Verbo si
         fece carne e venne ad abitare in mezzo
         a noi. (Gv 1, 1-4, 14)

                       ella messa del giorno di
                       Natale, invece di leggere
                       il racconto della nascita
                       di Gesù, con Maria,
         Giuseppe e l’adorazione dei pastori, si
         legge il prologo del Vangelo di
         Giovanni: «In principio era il Verbo, e
         il Verbo era presso Dio e il Verbo era
         Dio», che al versetto 14 racconta la
         nascita di Gesù: «E il Verbo si fece
         carne e venne ad abitare in mezzo a
         noi; e noi abbiamo contemplato la sua
         gloria». L’incarnazione si condensa in
         questa scarna affermazione astratta.
         La nostra mente fa fatica a immaginare una parola che           indeterminate, incerte. L’incomunicabilità entra
         prende un corpo carnale, ma rimane affascinata da               nell’esperienza dell’umanità.
         questo annuncio misterioso e aperto a tante                     In questo scenario, l’incarnazione vuole riportare una
         considerazioni.                                                 Parola antica e nuova che insegni armonia alle parole
         La prima cosa che ci viene in mente è l’inizio della Bibbia,    della terra. Cristo è questa Parola che continua a
         al primo capitolo della Genesi: «Dio disse: “Sia la luce!”. E   manifestarsi attraverso il dono dello spirito. Nella prima
         la luce fu…». Dio crea ogni cosa con la parola. Senza           Pentecoste Pietro ha davanti a sè il popolo del dopo
         bisogno di nulla. Il riferimento alla parola creatrice, ci      Babele: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E
         induce a pensare l’incarnazione come una nuova                  come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua
         creazione. Si rinnova e si rafforza la potenza della parola     nativa? Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della
         di Dio, che, incarnandosi, trasforma la faccia della terra.     Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e
         Ancora nella Genesi prendiamo in considerazione il              dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle
         capitolo undicesimo (Gen 11, 1-9), dove si trova il             parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti,
         misterioso racconto della torre di Babele. Gli uomini, che      Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle
         hanno un’unica lingua, decidono di costruire una grande         nostre lingue delle grandi opere di Dio» (Atti 2,7-11).
         torre fino al cielo. Questo passo appare misterioso, ma         L’incarnazione del Verbo ha redento le parole degli
         può aiutarci a riflettere. La torre che si inerpica verso il    uomini.
         cielo è un chiaro segno della superbia dell’uomo, che           Viviamo in un tempo di parole sovrabbondanti, ma sono
         intende sfidare Dio. Il “celodurismo” dei nostri tempi, di      per lo più le parole confuse di Babele, che dividono e
         chi crede di essere Dio in terra. Dio reagisce e decide di      generano conflitto tra le persone e nella società.
         scendere sulla terra a confondere le lingue per                 L’evangelista Giovanni ci annuncia una Parola nuova,
         contrastare la superbia e il peccato dell’uomo o, forse, le     dinamica ed eterna, una Parola che non si scrive, non si
         lingue si confondono proprio a causa della superbia e del       ode e non si dice, una Parola che si deve incontrare,
         peccato, che divide e che rompe. La torre crolla, la città      conoscere e amare, perché siano redente le nostre parole
         implode. Scompare il segno dell’arroganza, ma le lingue         e le nostre vite e si possa ridare unità e speranza a questa
         sono ormai divise e le parole divengono divisive,               umanità.
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 13

                               Verbo
                               13 | VOCABOLARIO ECCLESIALE

                                                                                                                              di Minuccio Stochino
                                                                                                                                parroco della Cattedrale di Lanusei

         N
         verbo / s. m.
         s. m. [lat. verbum],
         parola.

                       elle Sacra Scrittura
                       troviamo frasi molto
                       significative che si
                       rifanno alla parola
         “verbo”. In italiano viene usata per
         indicare quella parte del discorso
         che specifica stato e azione. Nel
         linguaggio comune il termine
         “verbo” è caduto in disuso, venendo
         sostituita semplicemente da
         “parola”. Nella lingua sarda “berbu”,
         “is berbus” ha assunto addirittura un
         significato peggiorativo: magia,
         esorcismo, scongiuro, stregoneria.
         Fermiamo, però, l’attenzione sul
         significato che il vocabolo con la “V”
         maiuscola, ha in ambito
         biblico/cristiano.
         Diciamo subito si tratta di parola
         latina (verbum) la cui traduzione
         corrente è parola. Nella liturgia,
         infatti, diciamo: “Parola di Dio”,
         “Parola del Signore”. Nella edizione
         del messale latino: Verbum Dei,
         Verbum Domini.                                                             Cristo Pantocrator, Scuola di Mosca, metà XIX sec: (collezione provata)
         Nel testo greco, lingua originaria del
         Nuovo Testamento, si trova la parola          Vangelo, prega: «La parola del vangelo            notte era a metà del suo corso,
         Logos tradotta dalla Vulgata                  cancelli i nostri peccati».                       l’onnipotente tuo “verbo” … si lanciò
         (=traduzione in latino) con Verbum,           Lo stesso Vangelo di Giovanni, oltre              in quel terreno di sterminio…». La
         usato ben 331 volte, sia nell’uso             l’affermazione che la Parola di Gesù è            liturgia vede in questo testo la
         profano che in quello teologico.              parola di Dio, definisce Gesù stesso              profezia dell’incarnazione del Figlio
         Analizziamo però in questo contesto i         «il Verbo»: «Il Verbo si è fatto carne». È        di Dio.
         due punti fondamentali contenuti              il grande mistero della incarnazione              Una parola che è il cuore stesso della
         nell’opera di San Giovanni.                   del Figlio di Dio. Gesù come Figlio               rivelazione. Poche, semplici
         L’evangelista, in primo luogo,                incarnato è la manifestazione del                 indicazioni che però ci consentono di
         presenta la predicazione di Gesù              Padre: «Filippo, chi vede me vede il              comprendere quanto è importante la
         come «l’annuncio della Parola di              Padre. Io e il Padre siamo una cosa               Parola di Dio nella vita della Chiesa.
         Dio»: le parole di Gesù sono quelle           sola». Dio è rivelato non solo dalla              Il concilio fa un paragone
         “del Padre”, perciò, in esse si compie        predicazione, ma, in modo eminente,               meraviglioso: «La Chiesa ha sempre
         l’opera del Padre: la salvezza. Dio           dalla persona di Gesù «eterno                     venerato le divine Scritture come ha
         quando parla, opera come nella                Verbo/parola del Padre».                          fatto per il Corpo stesso di Cristo, non
         creazione: «Dio disse: sia la luce, e la      San Giovanni dà piena rivelazione a               mancando mai, soprattutto nella
         luce fu». La stessa Parola (=Verbo)           quanto già affermato nel libro della              Liturgia di nutrirsi del pane della vita
         che pronuncia la salvezza, salva di           Sapienza: «Mentre un profondo                     alla mensa sia della Parola di Dio che
         fatto. Il sacerdote, dopo la lettura del      silenzio avvolgeva tutte le cose e la             del Corpo di Cristo» (DV 21).
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 14

                               Sempre più poveri
                               14 | SINTONIE ECCLESIALI

                                                                                                                                         di Maria Chiara Cugusi

         C
         Presentato il Report su povertà ed
         esclusione sociale in Sardegna da parte
         della Delegazione regionale Caritas

                     ome mostrano i dati ISTAT,
         IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO.

                     mentre a livello nazionale
                     tra il 2017 e il 2018 si è
                     registrata una
         diminuzione della povertà relativa,
         passata dal 12,3% all’11,8%, in
         Sardegna essa aumenta di due
         punti percentuali, passando dal
         17,3% del 2017 al 19,3% del 2018.
         Emerge un’economia regionale
         ancora in affanno, con una crisi che
         permane, nonostante qualche timido
         segnale positivo relativo
         all’occupazione giovanile. Inoltre,
         emerge una povertà, quella
         demografica, che preoccupa
         fortemente il mondo ecclesiale: tra il
         2007 e il 2018 c’è stato un deficit di
         oltre 26.000 unità, generato in
                                                       Photo by Aurelio Candido

         particolare da un saldo naturale, dal
         2010, costantemente negativo. Anche
         in Sardegna, peraltro, è da porre
         l’accento su un’accresciuta
         disuguaglianza in questi anni di crisi
         sia tra categorie sociali (più ricche da
         un lato e molto povere dall’altro) sia                                   media di 45,6 anni; la classe dei           anche nei casi in cui c’è qualche forma
         tra generazioni.                                                         cinquantenni copre quasi un quarto          di reddito, si fatica a far fronte alle
                                                                                  del totale. Si tratta di persone che        spese della vita quotidiana.
                                                                                  vivono per lo più in famiglia. Da
         L’aumento della povertà relativa                                         sottolineare che, per la prima volta, la
         CHI SI RIVOLGE ALLA CARITAS.

         nell’Isola va di pari passo con                                          quota proporzionale delle persone
                                                                                                                              I BISOGNI DI CHI SI RIVOLGE

         l’aumento del numero delle persone                                       celibi o nubili risulta maggiore rispetto   I bisogni rilevati dagli operatori sono
                                                                                                                              ALLA CARITAS.

         che si sono rivolte alle Caritas della                                   a quella dei coniugati (cresce anche in     legati soprattutto a problemi
         Sardegna: nel 2018, in base ai dati dei                                  Sardegna il fenomeno delle coppie di        economici, nei casi in cui non si ha
         Centri d’ascolto delle 10 Caritas sarde,                                 fatto, spesso con figli). Un altro dato     alcun ingresso o si possiede un reddito
         questa cifra è aumentata dell’11, 7%                                     rilevante è che chi possiede un titolo      che non consente di far fronte alle
         rispetto al 2017 (7.903 le persone                                       di studio superiore riesce a                esigenze quotidiane. Al secondo posto,
         ascoltate una o più volte nei Centri                                     difendersi meglio dalla povertà.            si rilevano i problemi legati
         Caritas nel 2018). Si tratta soprattutto                                 Coloro che rivolgono richieste di aiuto     all’occupazione (disoccupazione o
         di italiani (66,0%); gli immigrati sono                                  alla Caritas sono per lo più senza          lavoro precario); seguono i problemi
         oltre 2.500, di nazionalità soprattutto                                  lavoro: non l’hanno mai avuto o             familiari, causati per lo più da
         senegalese, nigeriana, marocchina e                                      l’hanno perso (nel 67,0% dei casi).         separazioni e divorzi, anche se, in
         romena. Complessivamente, le persone                                     Allo stesso tempo, il sussistere            questi ultimi anni, è cresciuta la
         che si sono rivolte alla Caritas sono per                                dell’11,0% e del 7,3%, rispettivamente      difficoltà di alcune famiglie a
         lo più di sesso maschile e hanno un’età                                  di occupati e pensionati, dimostra che,     fronteggiare le spese dovute a problemi
L'O12 dicembre DEF_Layout 1 09/12/19 22:36 Pagina 15

                               15 | SINTONIE ECCLESIALI

                                                                                                              di rimanere inascoltato e
                                                                                                              forse non percepito per la
                                                                                                              sua effettiva portata e
                                                                                                              gravità. Delle 7.903
                                                                                                              persone transitate nei
                                                                                                              Centri di ascolto delle
                                                                                                              Caritas sarde, i NEET 15-
                                                                                                              29enni ascoltati nel 2018
                                                                                                              sono 1.343 (pari al
                                                                                                              16,9%). Il loro livello di
                                                                                                              istruzione è basso, tenuto
                                                                                                              conto che il 56,0%
                               di salute. Al                                                      possiede unicamente la licenza media
                               quarto posto si                                                    inferiore, mentre solo tre persone
                                                       GLI INTERVENTI DELLA CARITAS

                               registrano i            In modo speculare alle richieste, gli      sono laureate. Nel 2018, in Sardegna,
                                                       A PARTIRE DALL’ASCOLTO.

                               problemi                interventi riguardano soprattutto          si è registrata l’incidenza più alta
                               abitativi,              beni e servizi materiali (in lieve         (23,0%) di 18-24enni che non hanno
                               correlati con la        flessione rispetto all’anno                titoli scolastici superiori alla licenza
                               mancanza della          precedente). A seguire, i sussidi          media inferiore, non sono in possesso
                               casa o con              economici (in lieve aumento rispetto       di qualifiche professionali, non
                               condizioni              all’anno prima): oltre alle piccole        frequentano corsi scolastici e neppure
                               abitative precarie.     somme di denaro che servono a              attività formative. È evidente che la
                               A seguire le            fronteggiare tasse, utenze e affitti, in   povertà educativa costituisce una
                               problematiche           questi anni di crisi economica sono        vera e propria emergenza per l’Isola.
                               registrate dai          aumentati gli interventi di micro-
                               cittadini               credito. Al terzo posto degli interventi
                               stranieri e i           vanno segnalati quelli volti a
                                                                                                  COSA INDUCONO A FARE I DATI CARITAS

                               problemi di             sostenere le spese legate a problemi       La Delegazione regionale Caritas
                                                                                                  SU POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE

                               istruzione.             di salute (farmaci, visite                 ribadisce la necessità di proseguire il
                                                       specialistiche, ecc.), seguiti dagli       cammino faticosamente avviato; un
                                                       interventi di orientamento, quelli         cammino che non dimentichi
                                                       volti a favorire la soluzione di           l’aspetto multidimensionale della
         LE RICHIESTE DI CHI SI RIVOLGE

         Le richieste riguardano soprattutto           problematiche abitative, il                povertà (non relegandola alla sola
         ALLA CARITAS.

         beni e servizi materiali, in lieve            coinvolgimento (di enti e                  fragilità economica e lavorativa),
         flessione rispetto al 2017 (in                parrocchie) e consulenza                   sappia valorizzare il buono che è
         particolare viveri: sia alimenti              professionale, a conferma di come la       emerso fino a oggi, migliorando
         confezionati che accesso ai servizi di        Caritas, al di là dell’aiuto materiale,    l’infrastrutturazione (in particolare
         mensa); sussidi economici in lieve            offra un accompagnamento                   potenziando e coinvolgendo
         aumento rispetto all’anno precedente          personalizzato, mirante al                 maggiormente la rete dei servizi
         (per lo più aiuti per il pagamento di         superamento di situazioni di disagio.      territoriali). La stessa Caritas, infine,
         bollette, tasse, etc.); seguono le                                                       continua ad insistere affinché la
         richieste di tipo sanitario, anch’esse                                                   Regione renda pienamente esecutivo
         in aumento (caratterizzate per lo più                                                    l’impianto della legge regionale 23
                                                       CARITà E CULTURA. FOCUS

         dalle richieste di risorse economiche                                                    dicembre 2005, n. 23. A tutt’oggi (a
                                                       SULLA PERSISTENZA DELLA POVERTÀ

         finalizzate al pagamento di farmaci e         La scelta di insistere sulle fragilità     distanza di 14 anni) resta ancora da
                                                       EDUCATIVA IN SARDEGNA.

         cure mediche); inoltre, sono da               culturali (ed educative) dei giovani       implementare «presso la Presidenza
         segnalare le richieste legate alle            sardi anche nel Report di quest’anno       della Regione, l’Osservatorio
         problematiche abitative (per lo più           mostra la preoccupazione che la            regionale sulle povertà», la cui
         legate agli sfratti) e quelle relative        Chiesa ha di fronte all’urlo nero e        nascita è stata più volte annunciata
         all’occupazione/lavoro.                       silenzioso di tanti giovani che rischia    senza alcun esito conseguente.
Puoi anche leggere