GENNARO CALABRESE RISATE SU MARTE - Domenica - Calabria.Live
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N. 15 - ANNO VI - DOMENICA 10 APRILE 2022 MAGAZINE SETTIMANALE DI CALABRIA.LIVE IL QUOTIDIANO DEI CALABRESI NEL MONDO FONDATO E DIRETTO DA SANTO STRATI Domenica IL SETTIMANALE DEI CALABRESI NEL MONDO GENNARO CALABRESE RISATE SU MARTE di PINO NANO
COVER STORY Gennaro Calabrese IL CINQUANTENARIO DEI BRONZI Risate La festa dell’improvvisazione anche di Santo Strati, Giusy Staropoli da Marte Calafati, Gioacchino Criaco di Pino Nano In questo numero RICCARDO BARBERI AMARCORD Bergamotto UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA di Reggio Calabria L’ateneo dell’eccellenza Difesa a oltranza di Franco Bartucci di Pasquale Amato NEXTELLING VIBO VALENTIA Il festival della Scienza Il calabrese Nicola Capria di Mauro Alvisi con San Ferdinando nel cuore EUGENIO MERCURI e Antonietta Malito di Gregorio Corigliano 2022 Supplemento settimanale del quotidiano Calabria.Live 15 Roc n. 33726 - ISSN 2611-8963 - Reg. Trib. Cz 4/2016 Domenica direttore responsabile: Santo Strati calabria.live.news@gmail.com 10 APRILE whatsapp: +39 339 4954175
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo BRONZI, 50 ANNI promozione turistico-culturale che avrebbe messo la Calabria sotto gli occhi di tutto il pianeta, ancora man- ca un progetto preciso la cui realiz- L’IMPROVVISAZIONE zazione dovrà combattere con tempi ristrettissimi. Per fare un esempio, il logo del cinquantenario avrebbe NON AIUTA LA FESTA dovuto essere l’occasione per un concorso internazionale destinato a designer e artisti di tutto il mondo e avrebbe costituito una prima promo- EPPURE METROCITY zione mondiale dell’evento. Invece... Invece, ad oggi, l’unica proposta – ri- sibile – è quella di far venire a Reg- PRODUCE CULTURA gio Bocelli a cantare: e chi se ne frega di Bocelli (con tutto il rispetto per il grande artista) diranno i potenziali visitatori attratti (?) dall’idea di vede- di SANTO STRATI re da vicino i due guerrieri. Chi vuol vedere i Bronzi non cerca la voce N possente di Bocelli, ma vorrebbe ca- onostante il grande impe- imperdonabile. Non si è scoperto ieri pire come fare ad arrivare a Reggio, gno della vicepresidente che il 16 agosto del 2022 sarebbero visto che l’aeroporto funziona a mez- Giusi Princi e degli altri stati 50 anni esatti dal ritrovamento zo servizio (permetteteci la genero- attori chiamati nel comi- dei due tesori della Magna Grecia. sa valutazione per uno scalo vergo- tato per le celebrazioni del cinquan- Tesori che il mondo intero – e non gnosamente inutilizzato) e che tipo tenario del ritrovamento dei Bronzi sappiamo quanti ancora non ne cono- di offerta turistica potrebbe trovare. nel mare di Riace, la sensazione che scono l’esistenza – ci invidia. Eppure Per intenderci, chi volesse venire a ancora si coglie è di grande improv- a pochi mesi dall’anniversario che Reggio per una visita ai Bronzi, non visazione, con l’angoscia di mettere offriva ai calabresi, e soprattutto ai in fretta rimedio a una disattenzione reggini, un’occasione irripetibile di ▶▶▶ 3
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ 50° Bronzi / Santo Strati viduali, lodevoli, straordinarie che L’INTERVISTA VIDEO combattono ogni giorno con la buro- si accontenta di un meraviglioso ge- A FILIPPO QUARTUCCIO crazia di sindaci indifferenti preoccu- lato nel chioschetto centenario di Ce- pati solo a misurare la larghezza dei sare o delle prelibatezze dello chef tavolini e l’occupazione del suolo ma Filippo Cogliando e del suo magnifi- trascurano di premiare, incentivare, co ristorante l’Accademia (entrambi sostenere esercenti e gli imprendito- a un passo dal Museo Archeologico ri del turismo che vorrebbero porta- Nazionale – un tempo “della Magna re ricchezza in Calabria (con legitti- Grecia, oggi non più? – ma probabil- ma aspirazione al personale e giusto mente avrebbe piacere di scoprire utile) ma non trovano interlocutori. l’Aspromonte, gli altri straordinari C’è l’aspetto del turismo di ritorno, siti archeologici (la Villa Romana di quello delle radici: potrebbe portare Il delegato alla Cultura della Città Casignana, il Teatro Greco di Locri, centinaia di migliaia di calabresi che Metropolitana illustra il bilancio di le preziose testimonianze di Med- vivono lontano a riscoprire le terre un anno di iniziative culturali a Reggio ma-Rosarno, l’incanto di Scilla, il fa- degli avi. Una frotta di visitatori, di scino di Tropea, il Codex Purpureus ospiti aggiuntivi al turismo mordi e e mille altre inestimabili bellezze che mo a proporre alle agenzie di viag- fuggi che alla Calabria non serve per- solo i calabresi non sono capaci di va- gio se non c’è un piano intelligente ché non ha le strutture ricettive adat- lorizzare. No, il visitatore deve avere e programmatico per accogliere (e te. E le tante iniziative che si stanno un ventaglio di offerte, con le cosid- avvincere) i potenziali futuri turisti? accavallando contano più sull’appas- dette commodities che gli permetto- Che poi non andrebbero considera- sionato impegno di singoli (per esem- no di spostarsi e guardarsi intorno, ti tali, bensì ospiti in visita, con tutto pio, il prof. Tullio Romita dell’Unical) scoprire – a seconda delle proprie il riguardo che la tradizionale acco- e di associazioni (come Casa Calabria preferenze – paesaggi incontamina- glienza calabrese non fa mai manca- International) che organizzano e pro- ti e mozzafiato (per esempio le Valli re. Diciamoci la verità: chi scopre la muovono con successo il turismo Cupe) e percorsi religiosi (il Cammi- Calabria se ne innamora. Ma non si delle radici, ma non trovano il soste- gno concreto della Regione. Manca, a nostro modesto avviso, un’idea di coordinamento, che punti a fare rete, a organizzare e stimolare nuove ini- ziative a tutela dei visitatori e di chi nel turismo vorrebbe lavorare e vive- re di esso. Ci sono migliaia di giovani laureati pronti a lasciare la Calabria, quando potrebbero occuparsi delle risorse del territorio, sul piano del- la cultura, del turismo, del paesag- gio. Ma chi li arruola? Chi li forma e li prepara? Chi si prende la briga di lavorare su questo eccezionale capi- tale umano? Nessuno, purtroppo, e ci piacerebbe molto essere smentiti con Il 27 novembre scorso alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum, il direttore numeri e fatti concreti. del Museo dei Bronzi Carmelo Malacrino aveva presentato il “suo” logo («fatto in Eppure, come si può ascoltare nell’in- casa, a costo zero») per il 50° anniversario del ritrovamento dei guerrieri di bronzo tervista video, al delegato alla Cultu- ra della Città Metropolitana di Reggio no di San Francesco o quello Basilia- fa nulla per farla scoprire. La promo- Filippo Quartuccio ci sono segnali no) oppure itinerari enogastronomi- zione ridicola del corto di Muccino importanti che provengono proprio ci inimitabili, che si possano attuare costata tanti quattrini non ha fun- dalla città dei Bronzi e dalla sua (ex) con facilità. Non serve Bocelli, serve zionato (come si fa a stanziare quasi provincia. cervello e buonsenso che fanno il due milioni per la produzione e non «I beni culturali – afferma Quartuccio paio con capacità e competenza. prevedere altrettanti per la comuni- Oggi la Calabria è al Bit. Cosa andia- cazione?). Esistono iniziative indi- ▶▶▶ 4
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ 50° Bronzi / Santo Strati – devono essere vissuti dai cittadini, altrimenti poi sono destinati all’ab- bandono. E proprio perché si tratta di beni culturali, bisogna farli rac- contare da chi, persone o associazio- ni, vivono nei luoghi che ospitano le ricchezze del territorio. Il nostro im- pegno è coinvolgere gli altri per far conoscere la storia». E, bisogna dire, i numerosi progetti portati avanti dal- la MetroCity potrebbero costituire un modello di partenza per tutta la regione: si parla della valorizzazione dei patrimoni immateriali e, soprat- tutto, si pensa al giusto ruolo che la biblioteche svolgono come promozio- ne di cultura. Ma si chiederà: i Bronzi stanno nella Città Metropolitana (a cui appartiene anche il Comune di Ri- ace dalle cui acque sono emersi i due maestosi guerrieri di bronzo), com’è Il Comitato presenterà il nuovo logo del 50° possibile che oggi, a pochi mesi dalle celebrazioni del ritrovamento ci sia- no ancora incertezze sul da farsi? Abbiamo sottolineato l’impegno del- la prossima settimana la vicepresidente Princi, ma l’ope- razione anniversario non è soltanto un’operazione culturale: soprattutto, doveva (dovrebbe, potrebbe?) essere una gigantesca operazione di mar- Si è svolta, in Cittadella regionale, la di comune accordo un unico logo che keting territoriale, avendo come te- riunione del Comitato di coordina- accompagnerà tutte le celebrazio- stimonial il suggestivo magnetismo mento interistituzionale per le cele- ni del 50°. Da oggi, dunque – secon- dei due guerrieri. Un’operazione di brazioni del 50° dal ritrovamento dei do quando domunica una nota della immagine che avrebbe sbocchi che Bronzi di Riace, dove si è proceduto a Giunta regionale –, i lavori per le cele- non si riesce nemmeno a pensare, concordare un nutrito programma di brazioni procederanno ufficialmente data la forza e la carica vitale della eventi che andranno a caratterizzare con un unico brand ed una strategia loro maestosa fisicità. Sono una del- l’anno solare dedicato all’anniversa- di gruppo. le più grandi e ultime testimonianze rio. Obiettivo la valorizzazione del terri- della scultura magnogreca del V se- Giunta Regionale, Consiglio Regio- torio, il rilancio su scala nazionale e colo a.C., espressione di quella cultu- nale, Città Metropolitana di Reggio internazionale, della cultura e della ra che ha donato la civiltà al mondo, Calabria, Comune di Reggio Calabria, la storia della Calabria «mettendo a ma rischiano di diventare un’inutile Comune di Riace, Museo Archeologi- dialogo patrimonio culturale e nuove “paccottiglia reale” che non interessa co nazionale di Reggio Calabria, Se- visioni, attraverso una campagna che nessuno, men che meno ai calabresi. gretariato Regionale per la Calabria farà dei nuovi linguaggi e di innova- Per cortesia evitiamo questo harakiri: del Ministero della Cultura, Direzio- tive forme di racconto il cuore della non c’è molto tempo, ci sono tre milioni ne Regionale Musei della Calabria, narrazione del cinquantenario». di euro (da spendere intelligentemen- UnionCamere, Università degli Stu- Il logo e i dettagli organizzativi saran- te, se si è capaci), e non servono banca- di Mediterranea e Ufficio Scolastico no illustrati ufficialmente nel corso relle di salsiccia o le vocalità di Bocelli Regionale, hanno convenuto sull’op- di una conferenza stampa che tutte per attrarre visitatori. Serve una visio- portunità di un cammino condiviso e le parti hanno concordato di tenere ne di futuro: quello che, a cominciare univoco. la prossima settimana a Reggio Cala- dai Bronzi, la Calabria si merita. Contestualmente è stato individuato bria. 5
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo P er recuperare l’identità mo- rale, sulle basi della sua sto- ria e della più intima tradi- zione, la Calabria ha bisogno necessariamente di uscire dal limbo della “strafottusissima” rassegnazio- ne. Quello stato immateriale in cui si decompone miseramente ogni for- ma vita. È necessario, alla resistenza della specie, ch’essa si scolli nell’im- mediato dalla parte estrema del suo contorno grigio, e ritorni a vivere al centro dei colori. Distante dallo stato, che è luogo, onde stridono, dopo la vita, i morti col debi- to del peccato originale. È con la fine della condizione incerta e sospesa, che comincia l’assolutezza della de- terminazione. Diventare una regione credibile e af- fidabile. Un marchio di garanzia e un bollo di qualità, in grado di misurare la propria forza oltre il Pollino. La grandezza di un paese, infatti, non si quota sul suo stesso livello (regio- nale), ma su uno avanzato (nazionale e internazionale). Le capacità, le for- ze, le idee hanno bisogno di essere di- mostrate. I valori, hanno necessità di essere praticati. E il coraggio di porsi a confronto, va censito. Alla presenza BRONZI di nuove occasioni, queste non vanno mai ritornate al mittente, esse vanno colte e sfruttate. Rifiutata categoricamente, invece, va l’assistenza. È assistito, infatti, chi ha bisogno di cure, prestazioni, aiu- to, soccorso. Un povero, quando non La festa mancata mistifica la sua povertà, non chiede mai l’elemosina. Ecco, la dignità di un popolo è frutto del suo lavoro. Della sua resistenza. Lavorare con dignità Non li vorremo è un atto rivoluzionario, che non de- vono affermare le guerre, o i regimi totalitari, ma lo stato assoluto della democrazia. ributtare a mare? La Calabria, dunque, è una terra che va difesa, ma non compatita. E o si rialza la testa tutti quanti siamo, tut- ti insieme, adesso, o in questa terra, cara e amara, giunta è l’ora di chiu- di GIUSY STAROPOLI CALAFATI ▶▶▶ 6
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ wBronzi / Giusy Staropoli Che Mentre Pavese, per esempio, in le. L’ouverture alla grande festa. Una Calabria, al confino, in quel di Bran- questione quasi onirica, e che non dere le case, abbandonare le terre, caleone, ci venne sì punito, ma con la saprei se raccontare più come dolore mettere i lucchetti alle porte dei pa- bontà di riflettere su di sé e su di noi o come vergogna. lazzi, ammainare le bandiere, scen- e sul resto dell’umano, allestendo pa- La solitudine inflitta alla storia è de- dere i lenzuoli bianchi dalle pareti gine poetiche indimenticabili, essa plorevole, di più se indotta da una se- dei comuni, imbavagliarle la storia, e si sconfessa inimicandosi persino la ria mancanza di presa di coscienza e partire. Al passo de Il canto dei nuovi sua stessa storia, e sciupando, tra le di responsabilità. migranti. In massa. Lasciandoci alle altre cose, come fosse un capriccio Davvero bisognava arrivare fino a spalle il Pollino, i due mari, e anche la da bambinetta, ogni bella stagione qui, a che il calendario segnasse cin- nostalgia. del suo tempo. Persino la sua mater- quant’anni di scoperta, per essere Ma cos’è che passa davvero nella te- nità sacramentata. Il conto, infatti, in colti impreparati? Ricordo, con molta sta dei calabresi? Qual è la rotta che quest’attuale primavera, è proprio ai onestà di patria, all’intero paese, che segue la nostra ragione? E perché a suoi due principali “patriarchi greci” i Bronzi di Riace rappresentano una un certo punto del nostro cammino che lo presenta. E quello che si ritro- delle più grandi e valorose fortune insieme, chi devia e chi abbandona? vano a pagare i Bronzi di Riace, per del nostro patrimonio artistico cultu- Nonostante montano in noi, più vive rale. Dunque, per una e vivaci che mai, le fantasie degli dei, questione di giustizia milioni di macchine targate Magna storica e sociale, sareb- Grecia, lasciano il nostro paese. E chi be bene capire a chi è esce, lo si sa, non torna più. Vi sono che possa infastidire il sirene ammalianti ovunque oramai, e dare adeguata ricono- il canto che stilla dalle loro bocche, è scenza alle due statue talmente lieto e grato da confondere di bronzo. All’Italia, for- ogni genere di gratitudine nei con- se? Ai grandi musei na- fronti delle patrie natali, con la più zionali, sui quali l’atten- perfida e irrazionale sconoscenza. zione potrebbe venire Noi del Sud, ci siamo sempre lodati meno? Alla ‘ndranghe- e imbrodati da soli, come gli infanti, ta? A chi? A chi? cullandoci a modo nostro sulla classi- Le risposte potrebbero cità delle nostre radici. Che però non essere svariate, delle abbiamo mai convintamente mante- più varie, ma tutte, in nuto né gratificato. egual misura, andreb- Se dunque i panni sporchi si lavano bero a confluire nell’in- in famiglia, io è che con noi (calabre- sieme comune. E dun- si) che vorrei, non certamente sciac- que c’è una verità che quarmi la coscienza, ma moderare, emerge su tutte le altre: se possibile, quella collettiva che, o la “dei guerrieri non im- si prende in carico tutti, o la si manda i cinquant’anni dal loro ritrovamento porta niente a nessuno”. Nè all’appar- al macello. in mare, è davvero caro e amaro. Altro tenenza né all’identità né alla morale. Il giorno della Calabria, che è ogni che festa! Niente versamenti in mo- Neppure ai calabresi stessi che, come giorno della sua storia, apre scenari neta, ma di sangue. Un massacro, se i minchioni accozzano, e col basto ca- su scorci romantici e straordinari, è quantificato sulla base del loro splen- rico di fottuta ignoranza, vanno avan- vero, ma il danno che diventa beffa, dore, o anche solo una tantum sulle ti a testa bassa. E più il nervo frusta, e di cui noi calabresi è necessario ci tariffe del loro storico e artistico valo- più vanno. “To’, bestie! Bestie siete!” riconosciamo primi responsabili, è re che, forse, meno male gli avrebbe Per l’ennesima volta, e duole forte il che dagli stessi panorami romantici fatto vedersi ributtare in mare. cuore, ci macchiamo di colpe grandi e straordinari essa si dissocia ine- Il Museo Archeologico Nazionale di nei confronti della nostra stessa sto- sorabilmente. E non è che abdica, Reggio Calabria, che ospita i due sto- ria. E credetemi, un mazzetto di “sol- ripudia. E piuttosto che riconoscersi rici guerrieri, manca di personale danella” non sarà mai abbastanza per nella bellezza che per bontà del Cre- nella sua gestione. Accogliere i visita- ricordarci chi siamo stati, chi siamo e atore possiede, si dimena nelle anno- tori diventa un’impresa titanica. Tan- chi “forse”, un dì, saremo. se diavolerie che sempre più l’hanno to da dover sospendere la program- crocifissa, rilegandola al confino. mazione prevista per il mese di apri- 7
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo LA PROVOCAZIONE DELLO SCRITTORE GIOACCHINO CRIACO Chi non ricorda la “profanazione” del fotografo Gerald Bruneau che trasformò i bronzi in drag queen, sotto gli occhi girati dall’altra parte dell’allora responsabile del Museo? Lo scrittore Gioacchino Criaco la cita in questo suo provo- catorio e gustoso post. I ragazzi, i pescatori, li vedevano tutti, li ammiravano, ossequia- vano, facevano il bagno e anda- vano via. Poi sono arrivati quelli di fuori: li hanno disarmati portando- si quello che era facilmente asporta- bile. Il viaggio a Firenze, le cure amore- voli, milioni di visitatori adoranti. Il viaggio di ritorno: in qualunque altro posto la loro effige sarebbe comparsa su foto esposte in ogni possibile ve- trina, le riproduzioni in scala come messaggeri di un’enorme cultura, e libri, e favole, e piatti dedicati, chinca- glieria varia. E a ogni anniversario celebrazioni in pompa magna e festeggiamenti me- glio di qualunque santo patronale. In- vece, un semi-oblio. Vi ricordate le polemiche quando ai Bronzi fece visita il fotografo Gerald Bruneau? Le statue posarono per lui lasciandosi agghindare con tulle e GERALD BRUNEAU veli. E quanto si gridò contro Sgarbi, per l’ipotesi di un giretto in Lombardia? E le imprecazioni a Merlo, che su Repubblica scrisse dell’ospedale di lungodegenza in cui restauravano i Bronzi? Parlarono addirittura loro, i Bronzi, Il vergognoso semi-oblio di due mancate star durante l’esilio a Palazzo Campanella per i restauri: «Che ne sapete voi della nostra pena? Coricati ed esibiti, die- che chiedono pietà tro una vetrata, su due lettini ortope- dici, come due caduti in battaglia, due cadaveri, ricoverati ora in un eterno ospedale del restauro, ora in un silen- zioso ospizio. Disarmati da tempo da di GIOACCHINO CRIACO ▶▶▶ 8
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Bronzi / Criaco rava. E si sperava, alla fine, di arriva- de le attività di aprile, invoca aiuto: re fra i fasti alla ricorrenza dei cin- non ha personale sufficiente. Il mu- ignobili mani che, prima del ritrova- quant’anni del ritrovamento. Che una seo che custodisce una delle massi- mento, ci hanno levato via ogni segno Calabria diversa, nuova, festeggiasse me espressioni della cultura greca del nostro antico mestiere. Noi, guer- il simbolo più importante della pro- non è adeguato al proprio tesoro. rieri senza armi, vorremmo scendere pria cultura. Invece, a qualche mese Oggi, Riace lo conosciamo più per dai nostri piedistalli e inabissarci nel- da agosto, di cosa si farà per l’evento Mimmo Lucano che per i Bronzi. E le acque dello Ionio per non vedere la se ne sa poco: dove, come, con chi? tutta un’area ionica che avrebbe potu- fine misera verso cui va incontro la Resta troppo poco tempo per cose to, potrebbe, vivere meglio grazie ai nostra terra. Ci avete tirato fuori per grandiose. Avremmo dovuto inizia- capolavori ricevuti, senza merito, dal portarci in giro come fenomeni da re l’anno, almeno con una spilla sul passato, sopravvive a fatica. E i Bron- baraccone. E il mondo ha visto come petto con la loro effige. Tutti. Essere zi cominciano a stancarsi. Parlassero eravamo noi e cosa siete voi. Ci avete immersi in un’atmosfera febbrile, da di nuovo, chiederebbero ancora di es- fatto diventare come i Sioux arresisi festa collettiva, che varcasse pure le sere ributtati in mare. Chiederebbero alle giubbe blu. Dei tristi Buffalo Bill frontiere del Pollino. di attaccare ai loro piedi un cartello pagati per fare centro al circo. Ci ave- La politica annuncia finanziamenti con su si scritto: noi siamo l’ennesi- te costretto, noi guerrieri indomiti, ingenti e il direttore del museo chiu- ma occasione persa. a vedere i nostri figli degeneri pian- gersi addosso e spargersi per il mon- do a elemosinare un pezzo di pane. Dovevate lasciarci al sonno eterno al quale ci eravamo votati, sommersi da sabbie d’oro e acque di smeraldo. Po- tevate risparmiarcele le umiliazioni di questi anni, il conoscere l’inutilità delle nostre mille battaglie. Un popo- lo lo si giudica dal rispetto che ha per i propri morti, e voi siete gente che i padri li lascia insepolti alla mercé di corvi e sciacalli. Vi fossero almeno utili a riempirvi lo stomaco, le nostre vestigia e le esibizioni a cui siamo costretti. Ma nemmeno un buon pal- co siete riusciti a costruirci e manco il biglietto per vederci siete in grado di farvi pagare. No, voi della nostra pena non sapete nulla. Gonfiate il petto quando la maggior parte di voi non è neanche venuta a ossequiar- ci, sapete di noi per sentito dire, in virtù delle polemiche che di tanto in tanto montano. Come sapete poco di Sibari, della villa di Casignana, dei draghi di Kaulon. Siamo ostaggio del vostro stupido orgoglio. Vi serviamo per dire che voi venite dalla nostra prestanza fisica e dalla nostra forza morale. Fate un favore a voi stessi, abbiate un moto d’orgoglio sano: ri- seppelliteci, così in un futuro lontano quando di voi si sarà perso il ricordo, qualcuno ritrovando noi magari im- 16 agosto 11972: la statua del bronzo del guerriero anziano ribattezzata “B” viene por- maginerà grandi anche voi». tata a riva dal sub Stefano Mariottini nella spiaggia del mare di Riace. Sono passati qua- Vecchie polemiche, superate, si spe- si cinquant’anni: non si era capita in quel momento la straordinarietà della scoperta 9
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo L’OPINIONE / DOPO GLI STATI GENERALI DEL TURISMO IN CALABRIA L a scorsa settimana la Regio- ne Calabria ha organizzato gli “Stati generali del Turi- smo”, invitando operatori, associazioni, la parte pubblica ad una due giorni di confronto. Se c’è una cosa che gli ultimi tre anni dovrebbero averci insegnato è che ogni narrativa, ha una contro-narra- tiva. Se qualcosa possiamo e dobbiamo portarci a casa è la bellezza del dub- bio, quale strumento di critica co- struttiva dal quale partire per miglio- rare noi stessi, il contesto nel quale viviamo per portare la nostra società verso modelli più coerenti e sosteni- bili. Porto con me queste riflessioni da qualche tempo, oggi decido di pub- blicarle, a distanza di qualche giorno (nell’epoca social è un’era geologica) dalla conclusione dell’evento. Del quale, parliamoci chiaramente, a parte il racconto degli organizzatori e le belle foto dei partecipanti, nessuno sa nulla. Marketing Turismo Non abbiamo report, non abbiamo un’analisi struttura delle richieste/ proposte pervenute; ancor più grave, Da 10 anni in Calabria non sappiamo se e quando verranno condivise. Siamo immersi nella società (ed eco- nomia) della conoscenza dove, però, si ricomincia ogni volta sempre più la tendenza è quella che l’apparire venga prima dell’essere. Guardare, consumare, dimenticare. per ripartire da zero E allora probabilmente oggi nessu- no già ricorda più questi tre giorni di “Stati generali del Turismo” e dei “tu- senza vedere risultati rismi calabresi”. Le parole sono importanti: se le smi- nuiamo riducendole ad un carnevale veneziano, parlando di tutto e niente, senza soprattutto far seguire loro fatti concreti in un mercato che è fonda- di FRANCESCO BIACCA mentalmente progettazione, organiz- tra tutti) la Regione Liguria pensa di La Regione Calabria, dal punto di vi- zazione e tecnica, allora stiamo por- affidare alla Canalis lo spot durante sta del marketing turistico, vive un tando avanti una narrazione sbagliata. il Festival di Sanremo (e su questo periodo (direi da almeno 10 anni) di Certo, viviamo in un sistema paese tema è già stato ampiamente detto e dove (giusto per citare un esempio scritto tutto). ▶▶▶ 10
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Marketing Turismo/ Biacca Perché le case vacanza sono belle, ma zialmente rendendo impossibile la non dimentichiamoci che vanno re- corretta comunicazione, promozione schizofrenia totale, il cui apice (forse) golamentate altrimenti sarà sempre e vendita del prodotto. è stato raggiunto dal grottesco video una competizione non equilibrata E allora, il paradosso degli “Stati ge- di Muccino. Non possiamo non dare il con il comparto alberghiero (dove si nerali del Turismo”, con un metodo di beneficio del dubbio agli ultimi arriva- trovano altrettanti buchi e responsa- condivisione dal basso con operatori ti, ma abbiamo il dovere etico e mora- bilità). e parte pubblica. Metodo non spiega- le di porre domande e riflessioni, per Parliamoci chiaramente, la sfida non to né raccontato. evitare che si riparta sempre da zero, è facile. Non è stato comunicato da chi è com- che si perseguano strade e sentieri La governance pubblica e privata è posto il team di progettisti e quale che non si sa dove possano portarci. vecchia, non per età, ma per mindset. metodo avrebbe usato. Non sono sta- È sufficiente fare una ricerca dei Basti guardare cosa succede per nel te condivise le regole del gioco né le brand turistici proposti dalla Regione 50esimo dal ritrovamento dei Bronzi tempistiche. Semplicemente, orga- per capire cosa intendo. D’altronde, di Riace. Un driver potentissimo (che nizzarlo a inizio Aprile si traduce in ad oggi, il nuovo brand non è presen- piace a pochi, perché il campanile un bel modo per operatori, associa- te nei profili istituzionali. viene prima del prodotto), bistrattato, zioni e governance pubblica di incon- Si vocifera di un nuovo portale turi- abbandonato, inscatolato in un conte- trarsi e chiacchierare in una bellissi- stico, nessuno conosce la data pre- nitore bello ma privo di contenuti ed ma location. cisa di pubblicazione. Sullo stesso, avulso dal territorio metropolitano. Continueremo a narrare un territorio con un brand la cui scelta concettuale è discutibile per metodo e approccio. Non entro nel merito della scelta del fiore, del fatto che non sia una tipici- tà calabrese, della scelta cromatica, della mancanza di un brand kit che gli operatori possano usare. Sono sbagliati i tempi in un mercato, il Tu- rismo, dove come scrivevo prima tut- to è basato sulla programmazione in funzione del prodotto. Entro nel merito del metodo. Quel metodo del guardare, consuma- re, dimenticare che porta l’apparire come più importante dell’essere. Sul territorio ci sono un’innumerevo- nessuno sa chi produrrà i contenuti Il direttore di un Museo Nazionale le quantità di professionisti di qualità. né come questi verranno correlati che prima presenta il logo dell’inizia- Operatori, associazioni che si spen- a un prodotto turistico che ad oggi, tiva alla Borsa Mediterranea del Turi- dono quotidianamente sui territori, semplicemente non esiste. A meno smo Archeologico, successivamente che agiscono, sbagliano, falliscono, che, come spesso succede in Italia, dichiara che per il logo non sono stati si rialzano e proseguono nella loro non ci rivolgiamo alle micro-desti- spesi soldi pubblici, poi ancora che a attività. nazione turistiche (spesso de facto e causa della carenza di personale si Persone che hanno uno scopo, una non de iure, quindi non governate) o vede costretto ad annullare tutti gli prospettiva ben precisa. alla professionalità e buona volontà eventi. Quella prospettiva che, quando parli di una costellazione di operatori e as- Nel mentre, la Città Metropolitana dei giovani spesso dimentichi di con- sociazioni culturali. istituisce un comitato tecnico per la dividere con loro. Le stesse che, con estrema fatica, si promozione dell’anno “50”, la stessa Lo scopo profondo è quello che man- abbarbicano in un sistema senza go- cosa fa la Regione Calabria (a Catan- ca, se ciò che motiva le tue azioni è la vernance, senza dati in tempo reale zaro). voglia di apparire, e non l’aspirazione sui quali poter condurre delle analisi, Siamo ad Aprile. di essere. senza una legge regionale del turi- La verità è che in un mercato fatto di [Francesco Biacca è Digital Strategy, smo aggiornata che consenta di met- organizzazione, tecnica, e tempisti- founder di Evermind e del Festival tere a sistema tutto il sommerso, par- che nessun operatore sa cosa si farà, dell’ospitalità] tendo dalla ricettività e dai posti letto. in che modo e in quali tempi. Sostan- 11
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo STORIA DI COPERTINA / IL COMICO REGGINO SI SVELA ALLA VIGILIA DI UN TOUR STREPITOSO GENNARO CALABRESE Le risate arrivano fino a Marte di PINO NANO “Non ho ancora scoperto il segreto del successo, allora, che domenica pomeriggio mi presento, insalutato ospite, al teatro altrimenti firmavo autografi, mica cambiali!” che sta in Via Umbertide e mi confon- L do tra il pubblico in sala. Roba da im- ’impatto con Gennaro Ca- lora, di cosa parliamo in realtà? pazzire, credetemi. labrese, attore, showman, Bene, oggi abbiamo scelto di raccon- Per due ore sono alle prese con un comico e imitatore alla Ali- tarvi la storia di un geniaccio da tea- saltimbanco fuori da ogni schema, ghiero Noschese, è a dir tro, un ragazzo reggino che ha appe- una sorta di giullare di corte chiama- poco traumatico. 45 anni il prossimo na concluso la sua tournée al Teatro to dal re per ridare il sorriso al figlio 3 maggio, alle spalle una bellissima Roma di Piazza Santa Maria Ausilia- depresso, un attore poliedrico, dalle storia di emigrazione e di successi, trice, cuore più solenne del quartiere mie sfaccettature possibili, uno show- e davanti a lui ancora una sequela di romano di San Giovanni, con il tutto man capace di parlare più dialetti di- appuntamenti e di grandi eventi che esaurito per giorni, e standing ova- versi, ma soprattutto una forza della prima o poi lo consacreranno stella tion ogni sera alla conclusione del natura, una carica umana da lasciare di prima grandezza del teatro comico suo show (che sabato 16 sarà al Tea- strabiliati, una corsa contro il tem- italiano. tro Cilea di Reggio). po, decine di gag diverse, decine di Divertente? È dire poco. Satirico? È Che fare in una situazione come que- imitazioni strabilianti, decine di testi dire ancora molto poco. Intelligente? sta? Cercare di saperne di più, del È dire certamente troppo poco. Ma al- resto non c’è altra via di uscita. Ecco ▶▶▶ 12
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Gennaro Calabrese / Pino Nano Bellissimo. Uno spettacolo davvero I suoi lavori teatrali sono uno più coinvolgente, costruito con rara intel- intrigante dell’altro, e a distanza di mozzafiato, applausi a più non posso, ligenza, e recitato alla grande, da que- dieci anni dal primo vero esordio im- altro che circo del sorriso. Molto peg- sto straordinario marpione da caba- portante sono ancora attualissimi, gio, e molto di più. Se vi capitasse di ret che si chiama Gennaro Calabrese, freschi e soprattutto carichi di satira trovare nelle vostre città un manife- e che da anni calca le scene, non dei vera. Partiamo dagli ultimi: Un Cala- sto con questo titolo “Un Calabrese su tribunali come invece dovrebbe, ma brese su Marte(2020), Un Calabrese Marte”, non abbiate nessun dubbio, lo dei teatri di mezza Italia. A questo a Roma (2019),Tutta colpa della tele- spettacolo vale il costo del biglietto, e punto vi chiederete, cosa c’entri il ri- visione (2016-2017), Torno a Scuola… alla fine resterete delusi solo perché ferimento ai tribunali. Bene, c’entra e un Anno Dopo (2015), Torno a Scuo- dopo due ore di spettacolo l’unica do- come, perché Gennaro Calabrese ha la (2014), Tutto Costa ancora di più manda che vi chiederete è “ma come, due vite parallele e due storie profes- (2012), Costa Crociera (2011), Fame è già finito?”. Del resto sul cartellone sionali completamente diverse, che (2010), Reality la strana Famiglia Live ufficiale dello spettacolo avevamo già di tanto in tanto si incontrano senza (2008-2009. letto. “Tra buchi neri, stelle cadenti, mai però incrociarsi sul serio. Poliglotta? Non ci crederebbe nessu- meteore, extraterrestri e interterro- C’è, infatti, un Gennaro Calabrese no, ma Gennaro Calabrese oltre che ni, non resta che allacciare le cinture e prepararsi ad uno spettacolo…di un altro pianeta”. Come dire? “Uomo av- visato, mezzo salvato”. La storia che questo artista porta in scena racconta “l’umanità seriamen- te minacciata da una serie di eventi che ne mettono a rischio la sopravvi- venza”. L’unica soluzione, quindi, per evitare l’estinzione del genere uma- no è ricominciare su un altro piane- ta. Ecco allora che un coraggioso e improbabile “Comandante”, insieme al suo buffo equipaggio, decide di av- venturarsi in una missione interstel- lare, con l’obbiettivo di trasferire le “migliori” menti del nostro paese, sul pianeta Rosso. È un viaggio divertentissimo, spetta- colare, interamente vissuto a bordo che per professione fa l’avvocato, l’inglese, come lingua straniera qua- della navicella dal nome tipicamente regolarmente laureato in giurispru- si obbligata ormai per il mondo dello “calabrese”, Cipollo 11, in un susse- denza, e regolarmente iscritto al Con- spettacolo, parla oggi correntemente guirsi di colpi di scena, dove per due siglio Nazionale Forense, dopo aver almeno, e benissimo, quattro dialetti ore di fila avremo a che fare con tutti superato in maniera brillantissima italiani diversi, naturalmente quello questi strani personaggi “a cui è affi- il suo Esame di Stato. E poi c’è l’altro suo, il calabrese, ma conosce e parla dato il compito di garantire la conti- Gennaro Calabrese, che è invece l’at- correntemente anche il napoletano, nuità della razza umana”. E solo alla tore comico che incanta e emoziona il palermitano, e il romano. E se in fine, nel caos generale di un teatro il suo pubblico, questo stupendo me- teatro o al cinema gli chiedono di in- che ha ripreso ad emozionarsi, e so- nestrello d’altri tempi che abbiamo terpretare personaggi diversi, non prattutto a sorridere, viene fuori la avuto la fortuna di incontrare sul pal- ha nessuna difficoltà a interpretare grande verità ufficiale della storia, coscenico del teatro Roma di San Gio- ruoli che richiedano la cadenza cata- e cioè che il comandante che ha gui- vanni, e alle prese con un astronave nese, livornese, fiorentina, emiliana, dato su Marte questa moderna “Arca che si richiama – ma non poteva che romagnola, umbra, piemontese, ba- di Noè” è semplicemente, e incredi- essere così – alla cipolla di Tropea e rese, leccese, abruzzese, genovese, bilmente, un “terrone calabrese” a con dentro un carico di salumi peco- milanese, e persino bresciana. e ber- cui nessuno prima di quell’impresa rino e ‘nduja calabrese da portare su gamasca. Insomma, genio e srego- avrebbe mai dato un solo centesimo Marte per sfamare gli ospiti della sua di credito. Arca. ▶▶▶ 13
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Gennaro Calabrese / Pino Nano Corna, e in cui venni subito definito pupazzi dei politici, un programma di un caratterista di talento. Poi, nel di- satira pura. Ma ho condotto anche un latezza insieme, follia e fantasia nel cembre del 2006, ricevetti a San Gior- programma di cucina, su Alice TV per senso più completo del termine. Ma gio a Cremano il Premio Nazionale tre stagioni diverse. Quanto ai premi non basta. Perché da grande imitato- intitolato al più grande trasformista citerei certamente quello di Castro- re quale è diventato nel corso di que- e imitatore di sempre, Alighiero No- caro, e il premio Alighiero Noschese sti anni l’avvocato Gennaro Calabre- schese. Non potevo desiderare di più a San Giorgio a Cremano». se è in grado di interpretare al cine- e di meglio. Noschese rimane uno dei Chi più ne ha, più ne metta, insomma. ma anche personaggi alle prese con monumenti sacri del mondo di noi Un One Man Show, farcito di musica, l’accento e lo slang tipico dell’uomo imitatori». monologhi, imitazioni e momenti di medio americano, tedesco, giappone- Ma quanta televisione c’è nella vita di pura satira. Gennaro diverte il pub- se, arabo, persino africano. Una vera un artista eclettico e poliedrico come blico come solo pochi sanno ancora e propria macchina infernale. lui? fare, imitando e caratterizzando più Ma nella vita di questo giovane avvo- Più di quanto non si immagini. Una di 70 personaggi diversi, tra quel- cato squattrinato c’è anche tantissima miriade di partecipazioni eccellenti, li più illustri del nostro paese. Cosa radio: Voci di Serie A, Radiosa Music; di prime serate, di programmi famo- che fa sempre con pungente ironia, I Mattinieri, Radio KissKiss; Ridi Ra- dio, RTR; Rete Sport; Il Comunikattivo, RadioUNO; Ottovolante , RadioDUE; A tutte le auto kisskiss , Radio KissKiss; Tentata Evasione , Centro suono; Ma mi faccia il piacere , Radio Touring 104; Mucho Gusto , Nuova Spazio Ra- dio; e Radio cuore ”. Una palestra senza pari questa del- la radio per Gennaro, perché la ra- dio è uno dei pochi strumenti della tecnologia moderna che se non sai dominare ti distrugge nello stesso momento in cui entri in regia per la messa in onda. In radio, o ci sei o non ci sei, e il pubblico da casa ormai sa bene di cosa ascoltare e soprattutto di chi fidarsi, e per Gennaro la Radio è stata una miniera infinita di ascolti e di fans, su cui poi costruire questa “strabenedetta” immagine televisiva. Appena in giro si sparge la voce del suo talento non mancano gli inviti sissimi, ma anche di tanti programmi con grande garbo istituzionale, e uti- a colazione da Tiffany. Ecco allora i di nicchia, alti e bassi, una roulette lizzando – dice lui – contenuti di alto primi festival, e le prime vere com- russa, oggi in cima, domani in coda, profilo autoriale. Un repertorio in parsate importanti, termine che in poi di nuovo in cima, vai dove ti porta continua evoluzione, difficile anche gergo tecnico indica la partecipazio- il vento, è la filosofia degli uomini di da imitare. Sua la regia, e la scrittura, ne ufficiale ai grandi eventi. Dal Festi- spettacolo, che non si fermano mai, dei quattro Spettacoli Teatrali portati val di Castrocaro, al Premio Alighiero e soprattutto che non fanno mai nes- in scena tra il 2013 e il 2017 e con cui Noschese a San Giorgio a Cremano, a suna differenza tra un programma di viene celebrato come “Imitatore de- Bravo grazie a Saint Vincent, l’anno prima serata o un programma che va gno erede di Noschese”: L’imitatore prima Bravo Grazie al Teatro France- in onda a notte inoltrata. Per un arti- non è l’imitato, Torno a scuola, Torno sco Cilea di Reggio Calabria. sta, il palcoscenico è vita, e per vivere a scuola… un anno dopo e Tutta col- «Ero ancora giovanissimo quando non c’è ora che non sia utile per farlo. pa della televisione. Nel 2015 vince il partecipai per la prima volta come «Ricordo vari passaggi a “Domenica Festival di Castrocaro nella sezione concorrente al programma di Rai 1 in”; “Sì sì è proprio lui” “la mia prima Volti nuovi trasmesso in prima serata “Si, si è proprio lui”, il concorso nazio- apparizione televisiva nazionale”; gli nale per Imitatori condotto da Luisa Sgommati” su Sky 1 dove doppiavo i ▶▶▶ 14
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Titolo / Autore una vita fatta di goliardia, pura e sem- zo, con questo suo collo enorme e la plice goliardia, ed era tutto in conto camicia che non si abbottonava mai su Rai 1 e per lui è la consacrazione alla fine. Anni comunque bellissimi. perché non ci arrivava a fasciarlo. Ma ufficiale della strada intrapresa. I miei primi fans sono stati i miei anche lo stesso grande Malgioglio, – Gennaro, quando incomin- compagni di scuola, che mi caricava- con il suo ciuffo bianco e le sue mil- ciano in realtà le sue imita- no, mi spingevano a osare quello che le sfaccettature sentimentali. Il Papa, zioni? nessun altro avrebbe mai osato, da perché no? Il Papa è sempre una ca- «Da ragazzo, giovanissimo, a scuola. qui poi le imitazioni dei nostri profes- ricatura che piace molto al grande Le mie vittime preferite erano i pro- sori. Un successo corale già allora». pubblico, soprattutto se è fatta con fessori che ogni giorno erano in clas- – Ricordi il tuo primo esordio? garbo e con rispetto verso quello che se con noi. Era davvero uno spasso «Come potrei non ricordarlo? Avevo lui rappresenta. Io l’ho sempre fatto». generale». appena quattordici anni. Eravamo in – A Reggio Calabria invece mi – Qualche nome? scena al Cinema Aurora, era il teatro dicono che abbiano spopolato «Il più imitato, ricordo, era il prof parrocchiale della Chiesa di Santa le tue imitazioni prettamente Franco Trecroci, ci insegnava latino Caterina, e quella fu la prima volta locali? e greco al liceo Campanella. Poi se- che io lessi il mio nome stampato su «Beh, dopo tanta TV locale, e tante imitazioni, alla fine è chiaro che ri- mane qualcosa nell’immaginario col- lettivo. Una delle mie imitazioni più riconoscibili era quella che facevo di Peppe Scopelliti, il vecchio Presiden- te della Regione. Quando io presi a imitarlo, lui era ancora il sindaco di Reggio Calabria. Ricordo che decisi di rappresentarlo sempre vestito di nero con sul petto due evidentissime S, come SS, che stavano per “Super- sindaco Scopelliti”. Qualche altra vol- ta lo chiamavo “Scopelliti Superman”, ma solo perché lui in quegli anni era riuscito a dare di sé un’immagine di politico super operativo, come dire? “Faccio tutto io”, “Venitemi a trovare e risolvo i vostri problemi”». – Ma non solo lui, mi dicono a Reggio Calabria. guivano in ordine decrescente la pro- un manifesto, che era poi la locandi- «Quanto lui provai a imitare, e anche fessoressa Zuccalà di italiano, la prof. na ufficiale dello spettacolo». in quel caso con grande successo co- Verduci di matematica, il prof. Gullì di – Nel corso della vita quanti rale e generale, l’ex Presidente della educazione fisica. Ma di lui, di Gullì, altri personaggi noti ti è capi- Reggina Foti. E a questo proposito ho anche un altro ricordo importante tato di imitare? ho un ricordo molto particolare da di quegli anni, perché l’unica punizio- «Tantissimi davvero. Mario Monti era raccontare. Quando andavo in tribu- ne, allora si chiamava sospensione, appena diventato Capo del Governo. nale, ma questa volta come avvocato, che presi a scuola fu proprio perché Giulio Tremonti, era allora uno dei ed entravo nell’aula bunker dove era lui mi colse sul fatto. Avevo appena ministri più presenti in televisione, in corso qualche processo importan- mandato a quel paese, e con tutto il personaggio quindi riconoscibilis- te, dalle celle dei detenuti mi sentivo mio cuore e la passione possibile del simo dal grande pubblico. Salvo Sot- chiamare “Buongiorno Presidente”. mio carattere, un mio compagno di tile, grande giornalista ma pieno di Quel giorno capii che l’imitazione scuola che mi aveva fatto arrabbiare, tic ideali per farne una macchietta, di Foti aveva funzionato bene ed era e lì partì la mia prima sospensione». Lucio Dalla, naturalmente prima che rimasta nel cuore del mio pubblico. – Ancora rancori? morisse, ma anche Lucio aveva un Sono cose che alla fine ti fanno piace- «Nessuno, mai. Guai ad avere rancori qualcosa che rimaneva poi impres- re». nella vita. Saresti un uomo infelice. so per sempre nella mente di chi lo Né allora né ora, nessun rancore. Era conosceva. E poi Maurizio Costan- ▶▶▶ 15
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Gennaro Calabrese / Pino Nano anche meno noti come lo ero io. L’Ac- prima vera palestra teatrale». cademia è stata fondata da Beatrice – Ma perché uno come te, che – Gennaro, ma non solo lui ri- Bracco, insegnante di teatro e regi- già da piccolo sognava di fare peto... sta, profonda conoscitrice dell’animo l’attore, alla fine si iscrive «Vedo che prima di venire da me ti umano, dell’arte, del lavoro dell’at- all’Università? sei informato a dovere. E va bene, ti tore. Dal 2013 la scuola è diretta da «Per fare un regalo ai propri geni- racconto tutto fino alla fine. Una delle Sabrina Galateri, ex allieva e attrice tori. Perché da noi, da che mondo è mie imitazioni più riuscite e che pia- e per oltre 20 anni sua collaboratri- mondo, dopo aver fatto cinque anni ceva tantissimo al pubblico reggino ce, che dopo la perdita di Beatrice, ne di liceo classico non hai altra scelta era quella che facevo del mio arcive- prosegue il messaggio, l’impegno, la migliore se non quella di iscriver- scovo. Allora l’arcivescovo di Reggio continua ricerca e la sperimentazio- ti all’Università. Che fai altrimenti? Calabria era mons. Vittorio Mondel- ne, nella filosofia degli insegnamenti Resti per strada? Mio padre faceva lo, lui era siciliano di nascita, aveva e nello spirito della sua fondatrice. il poliziotto, cosa avrei dovuto dirgli? un portamento solenne e soprattutto Un passaggio fondamentale della mia Papa resto a casa a non far nulla? Lui una voce importante. Io riuscii a imi- esperienza teatrale». sognava che io mi laureassi, e allora tare così bene questo suo timbro di voce, questa sua tonalità quasi aulica, che la sua imitazione era applauditis- sima sempre. Ma sai qual era il vero segreto di quella imitazione? Quando decidevo di imitarlo, e si avvicinava per me uno spettacolo importante, lo cercavo, per chiedergli il permesso di farlo. Un gran sacerdote devo dire, prima ancora che un grande vescovo. E poi, riuscivo a imitare benissimo Mario Meliadò, famoso giornalista reggino, ma anche Nino Neri gran- de cronista sportivo di quegli anni, e lo stesso Presidente della Provincia Giuseppe Morabito. Altri tempi devo dire». – Ma come si diventa un atto- re importante? «Non so dirti se io possa considerar- – E il tuo spettacolo preferito? ho pensato di fargli io questa volta un mi ancora un attore importante. So Quello a cui hai dato tutto te regalo. A lui, alla mamma, ai nonni, a solo che la gavetta è lunga, ed è anche stesso? zia Lisa». molto dura. Il teatro è roba da ricchi «A febbraio 2019 ho debuttato a Roma – Ma perché proprio giuri- dicono a Roma. Ma sai perché? Per- con il mio nuovissimo One man show: sprudenza e non per esempio ché per mesi rischi di non fare nulla - Un Calabrese A Roma, con la regia lettere o storia dell’arte, o an- e di dover vivere con quello che hai se di Antonello Costa, registrando il sold che storia del teatro? lo hai, o con quello che hai messo da out in tutte le date del tour teatrale. È «Perché da noi, da che mondo è mon- parte se sei riuscito a farlo. E poi, devi stata una esperienza indimenticabile, do, dopo un liceo classico ben fatto avere la fortuna di avere alle spalle e non finirò mai di dire grazie ai sug- devi pensare a che cosa potresti fare anche una buona scuola di recitazio- gerimenti e ai consigli che in quella da grande. Io non volevo fare l’inse- ne». fase della mia vita mi sono venuti da gnante, ma non volevo fare neanche – La tua qual è stata? Antonello Costa, a cui devo davvero l’avvocato, solo che una laurea in «L’Accademia “Beatrice Bracco” di molto». giurisprudenza alla fine un lavoro te Roma. Una grande scuola davvero. È – Qual è stata invece la tua lo assicura in qualche modo. Così ho la famosa scuola che sta a Trasteve- vera fortuna? fatto quello che hanno fatto migliaia re. La scuola di recitazione Beatrice «La mia famiglia. Che ho sempre avu- di altri studenti come me. Mi sono Bracco Acting Training è attiva da to alle spalle. Che non mi ha mai la- iscritto all’università per rinviare 25 anni, ed è storico punto di riferi- sciato solo. Che ha sempre condiviso mento per moltissimi attori noti ma le mie scelte. Che è stata anche la mia ▶▶▶ 16
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Gennaro Calabrese / Pino Nano il mio appuntamento con il mondo del lavoro. 23 esami fatti, mi sono poi laureato, e anche bene, nel 2003. La sola attenuante che ho è che nel- la scelta della mia tesi di laurea ho scelto la mia passione più intima, la storia, la ricerca storica, il titolo era “La legislazione antiebraica nel nazismo e nel fascismo”. Il mio re- latore è stato il prof. Pace che faceva Storia delle Codificazioni». – Dopo la laurea anche la pratica legale? «Anche quello è stato un percorso quasi scontato, naturale, tutti i lau- reati in giurisprudenza se non ave- vano un lavoro alla fine cercano di fare l’avvocato. E io ho incomincia- to a fare la mia pratica legale pres- so lo studio dell’avvocato reggino Mario Plutino, facevamo sia penale che civile, ma io preferivo il pena- le. Anche il mio esame di stato per l’iscrizione all’Albo forense è stato un successo, ma dopo poco ho capi- to che non era quella la mia strada. E ho lasciato. Sono partito. Ho pre- so il treno e sono arrivato a Roma, per tuffarmi in una avventura in cui avevo sempre creduto e sognato». Gennaro Calabrese in due delle sue più riuscite imitazioni: Malgioglio e Borghese – Tuo padre come l’ha presa? «Con tanta filosofia devo dire. Era rassegnato già dagli anni del liceo. Forse temeva anche che non avrei mai chiuso i miei studi all’Univer- sità a Messina. Anche perché Mes- sina, il famoso Dipartimento Sal- vatore Pugliatti, è ancora una delle facoltà di diritto più toste d’Italia e non tutti arrivavano fino alla fine del corso. Lui era un poliziotto, co- nosceva bene uomini e cose, e ave- va capito così bene cosa covasse nel mio animo che il giorno in cui mi accompagnò a fare il mio primo concorso in polizia, come commis- sario di polizia, mi confessò che in cuor suo sperava che io non supe- rassi la selezione. Cosa che è poi av- venuta, ma solo per un soffio. Ma lui ▶▶▶ 17
Domenica 10 APRILE 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Gennaro Calabrese / Pino Nano «Ai miei nonni materni, con cui sono di fatto cresciuto. Nonna Erminia e aveva capito che non sarei mai stato nonno Giuseppe. Meravigliosi nonni un commissario felice in quel ruolo. d’altri tempi, ce ne fossero ancora di Nella mia testa e nel mio cuore c’era nonni così. Sono stati la mia vita loro, il teatro, e solo quello». la mia serenità, la mia gioia di vivere. – Qual è il ricordo più bello Ogni giorno era sempre più bello, e che hai della tua infanzia? ogni loro gesto nei miei confronti era «I giocattoli che avevo per casa. Avevo solo un gesto di amore di complicità. una casa sempre piena di giocattoli. Grazie nonna mia, grazie nonno mio. Che poi usavo in maniera diversa dal E con loro c’era zia Lisa, complice loro ruolo». anche lei del mio argento vivo, lo era – In che senso? quanto i nonni e forse ancora di più. «Un giorno mio padre mi portò a casa Ecco, è tutto questo che oggi mi man- in regalo la battaglia navale, e io la ca davvero vivendo lontano da casa». trasformai in una astronave. O co- – Progetti futuri? Possiamo munque, la immaginavo come una parlarne? consolle di comando di una nave ex- «Uno solo per ora. Certo che possiamo traterrestre. Mio padre mi regalava i parlarne. Il mio desiderio più grande famosi mobil? Bene io li trasformavo oggi è quello di poter dividere la mia in una squadra di calcio». vita tra Roma e Reggio Calabria. Tra – A chi devi oggi oltre che ai Roma e la Calabria. Un mese qui, un tuoi genitori, papà Giusep- Gennaro Calabrese: «Marinella Rodà mese laggiù, poi di nuovo in partenza pe e mamma Mimma, il tuo (sotto), una donna molto importante ac- ma per farne sempre ritorno. Sento amore e la tua riconoscenza? canto a me in questo momento» che il mio cuore è diviso tra Roma e Reggio, e lo sarà così per sempre. Sai cosa mi manca di più stando in giro per il mondo? Mi mancano le voci e i volti di Sbarre, del mio quartiere che era Geb- bione, i negozi e il caos di Viale Aldo Moro. Mi manca Pentimele, mi manca il mio mare, e i tramonti dello Stretto. Ma questo non lo scrivere, per favore, perché mi prenderanno per un provin- ciale che non ha capito come va il mon- do. Ma la verità, è che il mio mondo più caro è rimasto ancora laggiù». – Ma a proposito di progetti futuri, nessuno di te ha mai capito realmente se sei un sin- gle, a cui piace stare da solo, o sei invece il solito impenitente bohemien da teatro? «Cos’è una dichiarazione di guerra? Non avevamo finito con le domande?» – Semplicemente pura curio- sità professionale. In rete ci sono montagne di tue foto sempre attorniato da belle donne e da attrici anche im- portanti… «Solo maldicenze. La verità è che non ▶▶▶ 18
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