Oo - Provincia di Perugia
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oo inserto di Cittadino e Provincia a cura dell’Assessorato Pari Opportunità della Provincia di Perugia 8 Marzo 2014 abituata nel competente assessorato. E “Delega alle Pari Opportunità? un ponte, per tanti versi complesso e Occasione irripetibile per approfondire l’universo femminile solido, mi è stato offerto dall'azione intelligente della consigliera di parità, senza maschere e lontana da stereotipi” Gemma Paola Bracco, che ringrazio qui Donatella Porzi costante che intrecciano gli uomini e le convintamente. donne di questo ente. Soprattutto gli eventi del progetto sulla L'anno scorso, assumendo la delega alle Riempivo il mio saluto di tutte queste legalità stanno a testimoniarlo in maniera pari opportunità proprio in occasione attese, esprimendole con passione e efficace, quegli eventi per i quali ho avuto dell'8 marzo, dovevo necessariamente sincerità. E sono stata molto ripagata da lei la massima collaborazione, sfociata dare atto di non poter fare che “proclami” dalla passione e dalla sincerità che le in un lavoro trasversale che ha coinvolto e di non poter pensare che a “progetti”. donne della Provincia di Perugia hanno servizi e uffici diversi alla ricerca della Niente mi univa a un lavoro proficua- messo nel confronto con l'assessorato migliore soluzione, per portare, nelle mente svolto da chi mi aveva preceduto, oltre che, più ampiamente, nei contatti scuole, alcune lezioni di legalità riviste tutto, pur nella precarietà istituzionale in cui viviamo, era aperto davanti a me che hanno continuato a sviluppare giorno anche con la lente puntata sulle quanto a potenzialità operative, a per giorno, dando modo di constatare lati emergenze, spesso drammatiche, che interventi di comunicazione e a eventi esuberanti e lati dolenti, momenti esal- riguardano le donne. fortemente partecipati, dato il clima di tanti e momenti grigi, toni d'ottimismo e Donne hanno parlato alle donne, uomini ottime collaborazioni sulle quali, a tutti i toni di depressione, fasi di felicità e fasi di si sono rivolti alle donne, studenti, maschi livelli, potevo contare. Sapevo, inoltre, di sconforto. e femmine, hanno interrogato le donne provenire da una formazione che sui temi Più che l'impressione, ho avuto la certezza che hanno parlato agli uomini. del superamento delle differenze di di vivere in un universo femminile senza E tutti abbiamo potuto capire quanto sia genere mi avrebbe potuto portare ad maschere, o che perlomeno ha tentato di importante, da veri protagonisti, l'ascol- vivere la quotidianità lavorativa senza tare, perché se il parlare, per quanto maschera. In ciò, mi sono sentita confor- dialettico possa essere, comporta sempre tata, perché senza sincerità e aperture, ho una forzatura, inevitabile, di genere, sempre pensato, si finisce col rimanere l'ascoltare rivela quella piena disponibilità prigioniere dei propri stereotipi, ostaggi ad essere presenti, che supera, di slancio, delle proprie ideologie, donne incapaci di le differenze e la crisi, la sfiducia e la apprendere concretamente il supera- rassegnazione, la protervia e il desiderio di mento delle differenze di genere. prevalere, fino a raggiungere l'obiettivo, A mano a mano che ci conoscevamo, ho più alto, del saper parlare e del saper trovato donne in equilibrio tra i propri ascoltare insieme, che sono l'operazione impegni lavorativi e il proprio mondo del vivere integrale da cui è lecito familiare, privato, che opportunamente aspettarsi un futuro “al femminile” veniva lasciato a casa per non inflazionare nell'interesse dell'uno e dell'altro genere. di chiacchiere le ore da passare insieme, Non ha, l'8 marzo, altro tipo di augurio da ma che, altrettanto opportunamente, scambiarci se non quello formulato in filtrava dalle pieghe di una sensibilità nome di una speranza simile, di un simile Donatella Porzi assoluta, da una assoluta voglia di auspicio. confidenza, da una confidente attesa del Così formulandolo di tutto cuore, mi parere altrui, magari opposto e sento, pur avendo raggiunto in un anno avere non sempre identità di vedute con le contrastante. qualche risultato, ancora un po’ quella posizioni più radicali di alcuni movimenti È in questo scenario che mi è stato donna che, un anno fa, rivolgeva il suo femminili. Vivevo perciò la mia cultura, al possibile avvertire la speranza e i morsi timido appello e aveva in serbo, questo sì, riguardo, con grande dignità e con della crisi, la voglia di non cedere e la tutta la autenticità e la naturalezza che mi rispetto delle posizioni di tutti, anche di tentazione della resa, tutte le possibili sento di dichiarare, ieri, oggi e domani, quelle più lontane dalle mie. Avevo reazioni umane a un mondo diviso e nelle tappe del lavoro in comune che insomma l'occasione, importante e fortunata, di poter crescere sui temi legati lacerato, prima ancora che fra uomini e ancora ci sarà possibile fare e nel ricordo alla condizione della donna da una donne, tra giustizia e ingiustizia, amore che porteremo dell'esperienza compiuta posizione istituzionale e nel vivo di un ed egoismo, banalità e autenticità, riso e dentro un ente che, in 150 anni di storia, dibattito fatto non solo di enunciazioni di pianto, gioia e lacrime. ha visto crescere il ruolo delle donne in principio, ma, più concretamente, di Sono venute, così, su questa scia benefica proporzioni che spesso non riusciamo iniziative da assumere e da portare a di contatto, le iniziative, le opportunità ancora ad immaginare. compimento. E trovavo, nell'ambiente operative, soppesate, per “deformazio- della Provincia di Perugia, un terreno che, ne” professionale, in chiave soprattutto Donatella Porzi se mi era noto in quanto assessore alla Assessore alle Pari Opportunità della cultura, aveva grandi territori da scoprire culturale e sociale, dunque, ancora una quanto al rapporto concreto, quotidiano, volta, con l'equilibrio e la dignità cui sono Provincia di Perugia
2 Sabato otto marzo oo Futuro delle Province: dalle donne preziosi contributi a un dibattito acceso e appassionato Ballata delle donne Quando ci penso, che il tempo è passato, Marco Vinicio Guasticchi date in comune, di proposte solidali, di le vecchie madri che ci hanno portato, atteggiamenti consapevolmente critici, di L'evoluzione del quadro politico, che ha al rilanci assolutamente ideali di una partita poi le ragazze, che furono amore, proprio centro la questione del futuro che non può scendere di livello, pena e poi le mogli e le figlie e le nuore, delle Province, ha contribuito non poco a l'annullamento di tutte le positività con- femmina penso, se penso una gioia: far nascere un intenso dibattito fra i quistate. pensarci il maschio, ci penso la noia. dipendenti e le dipendenti. Ed è che, così, alla luce della ridefinizione del ruolo Quando ci penso, che il tempo è venuto, dell'ente, mi piace portare, quest'anno, il la partigiana che qui ha combattuto, saluto per la celebrazione dell'8 marzo. È quella colpita, ferita una volta, stato più che mai evidente, infatti, che gli e quella morta, che abbiamo sepolta, approfondimenti più significativi intorno alla soppressione-riforma della Provincia femmina penso, se penso la pace: sono avvenuti attraverso gli scambi di pensarci il maschio, pensare non piace. opinione, i dialoghi, il confronto, spesso solo informale, fra colleghi e colleghe Quando ci penso, che il tempo ritorna, delle strutture operative in cui si articola che arriva il giorno che il giorno raggiorna, l'ente. Il dibattito è proseguito nelle sedi penso che è culla una pancia di donna, più proprie, dentro le associazioni e casa è pancia che tiene una gonna, sindacali e negli organismi della parità, e pancia è cassa, che viene al finire, per mezzo degli stimoli che sono venuti che arriva il giorno che si va a dormire. dal competente assessorato alle pari opportunità, su tutti i tavoli che sono stati Marco Vinicio Guasticchi aperti, in ambito regionale, per riflettere Perché la donna non è cielo, è terra sui vari atti di cui si compone il carne di terra che non vuole guerra: “pacchetto” Provincia. Così, sicuramente, non sarà. è questa terra, che io fui seminato, Guardando a un anno di tanto animato Dovunque ci troveremo a festeggiare l'8 vita ho vissuto che dentro ho piantato, confronto, non si può non essere marzo da qui a un anno, qualunque possa qui cerco il caldo che il cuore ci sente, orgogliosi per l'apertura mentale e per la essere allora lo scenario istituzionale, so fin da ora che la prova data in quest'ul- la lunga notte che divento niente. solidarietà delle quali uomini e donne del nostro ente hanno dato ampia testimo- timo scorcio di legislatura sarà un vanto nianza e matura prova. È il segno che anni delle donne e degli uomini del nostro Femmina penso, se penso l'umano e anni di lotta per un nuovo ruolo della ente. Delle une e degli altri si potrà dire la mia compagna, ti prendo per mano. donna nella società stanno finalmente con sicurezza che hanno fatto del loro dando quei risultati in cui si era sperato? È meglio in vista del traguardo della reci- il segno che gli uomini hanno capito quale proca comprensione. Edoardo Sanguineti potenziale, formidabile alleato possono avere nelle loro colleghe di lavoro, oltre Marco Vinicio Guasticchi che nelle loro compagne di vita? È il segno Presidente della Provincia di Perugia che promette di farci procedere con maggiore sicurezza nella “rivoluzione dei generi” che fa nascere uomini e donne più adulti, in grado di guardarsi final- mente gli occhi? Sono, tutte le precedenti, questioni aperte, che non possono avere una risposta univoca, che chiedono soltanto di essere poste a favore di qualunque comunità uomini e donne si trovino a frequentare, quotidianamente, per affermare la loro dignità. La dignità non conosce, non può conoscere differenze di “genere”. Essa, al 2014 contrario, è quel segmento di umanità Tata: «La notte», acrilici e materia che unisce, nella maniera più immediata e su tela, cm 70 x 50 spontanea, sensibilità e mentalità, lati più La notte con i suoi colori, profumi e ombre e meno maturi di un essere umano, uomo avvolge tutto il contorno o donna che sia. Certo, non ci voleva di ed un idilliaco silenzio essere costretti alla resa finale sulle soave si libera nell’etere... ...Ma come il forte vento che consuma le dune, Province per avere a disposizione un così ma come il fulmine in un temporale, entusiasmante patrimonio di risposte l’improvviso albeggiare pone fine al casuale errare.
3 Sabato otto marzo oo I due centri antiviolenza, di Perugia e di Le politiche di genere della Terni, verranno inaugurati nel mese di marzo. Regione Umbria Si è quindi snodata una direttrice che, via via, si è arricchita traguardando verso la Catiuscia Marini delle politiche di genere, che vede il elaborazione di una proposta normativa, coinvolgimento di tutti gli attori: dalle attualmente in discussione nel Consiglio Ad avvio di legislatura decisi di trattenere istituzioni alle associazioni delle donne, Regionale, che ha una impostazione deci- la delega delle politiche di genere e per le alle rappresentanze imprenditoriali e dei samente innovativa rispetto al panorama pari opportunità per una precisa volontà lavoratori e delle lavoratrici, per una della legislazione vigente in materia. di ampliare e rafforzare l’azione di sensibilizzazione sempre più marcata Accanto infatti ad un impianto “di legge governo della Regione su queste verso la piena valorizzazione della organica sulle politiche di genere” che tematiche, affinché si potesse passare non si limita ad affrontare questioni dalle affermazioni di principio ad azioni particolari e/o parziali , si legge un nuovo ed interventi concreti per la piena e pervasivo orientamento volto essenzial- attuazione delle politiche di parità di mente a costruire azioni ed interventi genere, rileggendo anche, dal punto di ispirati ad una diversa relazione tra donne vista delle donne, il modello economico e e uomini ed una più generale e nuova sociale che caratterizza l’Umbria. relazione tra donne e uomini e contesto Il programma di governo che abbiamo naturale, produttivo, culturale. delineato all’inizio della legislatura, Nella proposta vengono più volte ribaditi dunque, richiamandosi agli indirizzi aspetti di carattere generale: la necessità comunitari, ha posto l’esigenza di un di recupero delle competenze delle donne percorso di accelerazione verso l’obiettivo attraverso una auspicabile trasforma- delle pari opportunità fra sessi in tutte le zione culturale della società; la centralità politiche che esercitano un impatto dell’intervento sulla dimensione culturale diretto o indiretto sulla vita degli uomini e e su un nuovo linguaggio che metta in delle donne nella consapevolezza che le Catiuscia Marini discussione la falsa neutralità di quello politiche pubbliche, ad ogni livello, non maschile; la valorizzazione della differen- sono neutrali rispetto al genere, ma za di genere che richiede di rivedere le assumono effetti e conseguenze differenza di genere e di nuove forme di politiche regionali in base al punto di vista differenziate a seconda che il cittadino sia relazione e di vivere sociale. delle donne operando un ribaltamento uomo o donna, così come le scelte ed i Si è definito, così, un primo cronogramma del punto di vista politico. flussi finanziari si traducono in maggiori o che consentisse di inserire alcune azioni Nella legge si coglie, come elemento minori vantaggi in termini di politiche di già nei primi documenti programmatici essenziale, presupposto per il benessere genere. Il programma fa quindi propria la settoriali regionali a cominciare dal piano economico-sociale e per la qualità della prospettiva del mainstreaming della triennale del lavoro e per lo sviluppo delle vita, il principio della interdipendenza che dimensione di genere assunta dalla imprese; si sono promossi seminari di lega tra di loro gli esseri umani e, questi, Unione Europea come principio indispen- approfondimento, di confronto e ai viventi non umani e all’ambiente sabile ed informatore dell’occupazione e partecipazione sulle politiche di genere naturale, indirizzando l’attenzione e le del mercato del lavoro, dell’istruzione e per lo sviluppo dell’Umbria, sul lavoro e le scelte verso iniziative innovative e della formazione, del giusto equilibrio tra imprese delle donne e sul tema della tracciando nuovi percorsi di solidarietà e vita familiare e professionale, dei diritti violenza. Sono stati definiti ed attuati di responsabilità reciproca. delle persone, riconoscendo il valore ed il progetti per il contrasto degli stereotipi di Perché la questione non è una questione ruolo delle donne nella società e nel genere, rivolti agli insegnanti e agli di donne, ma di donne e di uomini. mercato del lavoro. studenti delle scuole primarie di Perugia e Nella prima fase abbiamo dato avvio ai Terni; sono stati presentati, al Diparti- Catiuscia Marini primi due organismi, l’uno di carattere mento per le pari opportunità, due Presidente della Regione Umbria tecnico (Comitato tecnico regionale, progetti, l’uno per l’implementazione costituito da rappresentanti di tutte le della rete regionale di prevenzione e strutture regionali) e l’altro di carattere contrasto della violenza sulle donne, scientifico (Comitato scientifico, costi- l’altro finalizzato all’avvio di due centri tuito da alcune tra le più autorevoli antiviolenza regionali, con lo scopo di personalità del femminismo italiano) e, mettere a sistema e potenziare i servizi poi, alla definizione di quello che sarebbe territoriali di supporto alle donne che diventato, a regime, il sistema regionale hanno subito o subiscono violenza. 2012 Tata: «E poi..la luce», acrilici e materia su tela, cm 50 x 50
4 Sabato otto marzo oo Parità retributiva: «Essere donne non paga» Gemma Paola Bracco venti punti di percentuale inferiore, in fila dei posti di dirigente d’azienda e alcune aeree geografiche dello stivale, manager d’industria. La motivazione del Chissà perché in Italia l’uguaglianza rispetto ai maschi. cosiddetto “gender pay gap” può essere formale tra i generi ha una rilevanza La Convenzione di Lisbona del 2000 ricercata, in parte, nel frequente uso che costituzionale, ma la sua attuazione aveva auspicato e raccomandato agli Stati le donne fanno del part-time, degli pratica è difficile da realizzare. membri dell’Unione Europea di innalzare strumenti di conciliazione lavoro/ Quando si vanno, infatti, ad analizzare i il tasso di occupazione femminile al 60%, famiglia, nella maternità e puerperio. La dati degli ultimi anni che fotografano la obbiettivo ambizioso, ma sintomo famiglia, ancora oggi, in particolare i figli, condizione femminile nel bel paese, si chiaramente ispirato di emancipazione e mal si inseriscono nel sistema produzione trae un quadro non del tutto edificante. progresso, purtroppo in molti stati, tra cui – lavoro del nostro paese, le donne con Le ragazze fin dall’età di 25-30 anni l’Italia, è rimasto lettera morta e semplice prole vengono mal tollerate in alcune hanno una migliore riuscita ed un auspicio della politica. aziende, considerandole con fastidio e curriculum di pregio rispetto ai loro Eppure il lavoro delle donne, oggi, al meno produttive. Spesso si dimentica che coetanei maschi, hanno un più alto tasso tempo della più lunga e profonda crisi la maternità in Italia è a carico dell’INPS e di scolarizzazione, studiano di più, si economica e sociale del vecchio non del datore di lavoro, quasi laureano in numero maggiore, con continente, vale molti punti del PIL totalmente. Eppure pochi sanno che le migliori risultati. L’ascesa del genere nostrano, quasi sette dicono gli esperti. mamme italiane che lavorano fanno più femminile, però, si ferma al momento di Un vero spreco e una vera ingiustizia. figli delle loro coetanee inoccupate. realizzare una prospettiva lavorativa di Perché l’emancipazione femminile passa Negli Stati Uniti il Presidente Obama ha medio - lungo periodo, allorquando il loro soprattutto attraverso la possibilità di voluto significativamente dare un segnale tasso di occupazione si attesta a quasi contribuire alla produttività della nostra importante in questa direzione, nazione e al proprio benessere personale introducendo per legge la parità retribuita e familiare. tra i sessi, improntando il nuovo corso Il divario occupazionale del genere dell’economia americana sul principio femminile rispetto ad altri paesi UE, che il miglior funzionamento si realizza purtroppo, è affiancato dall’altro quando si garantisce il buon funziona- fenomeno negativo ma questa volta mento per tutti. molto comune a tutta l’Europa, il Un primo passo verso la rottura del cosiddetto “gender pay gap”, ovvero la «soffitto di cristallo», al di là dell’oceano, differenza percentuale tra il salario/ è stato compiuto. Chissà se i nostri stipendio degli occupati nei settori governanti hanno udito e compreso il industria, costruzione, servizi rispetto alle messaggio in tutta la sua importanza. occupate donne. Queste ultime, specie Speriamo. tra le categorie a minor tasso di istruzione e scolarizzazione, percepiscono una Gemma Paola Bracco Gemma Paola Bracco retribuzione media di molto inferiore Consigliera di Parità della Provincia di rispetto ai colleghi maschi, anche tra le Perugia Le consigliere di parità La nomina e l'attività delle consigliere ed i consiglieri di parità sono disciplinate dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198. Le consigliere di parità regionali e provinciali sono nominate con decreto del Ministro del lavoro di concerto con il Ministro per le pari opportunità, su designazione del competente organo della Regione o della Provincia, tra persone che possiedono specifica competenza ed esperienza in materia di lavoro femminile, di normativa sulla parità e pari opportunità, nonché di mercato del lavoro. Le consigliere ed i consiglieri di parità svolgono funzioni di promozione e controllo dell'attuazione dei principi d'uguaglianza di pari opportunità e non discriminazione tra uomini e donne nel lavoro, intraprendendo ogni utile iniziativa in merito; in particolare svolgono i seguenti compiti: ? rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere, al fine di svolgere le funzioni promozionali e di garanzia contro le discriminazioni dirette e indirette nei luoghi di lavoro, previste dalla legge 10 aprile 1991, n.125; ? promozione di progetti d'azioni positive, anche attraverso l'individuazione delle risorse comunitarie, nazionali e locali finalizzate allo scopo; ? promozione della coerenza della programmazione delle politiche di sviluppo territoriale rispetto agli indirizzi comunitari, nazionali e regionali in materia di pari opportunità; ? sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, sotto il profilo della promozione e realizzazione di pari opportunità; ? promozione dell'attuazione delle politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro; ? collaborazione con le direzioni provinciali e regionali del lavoro al fine di individuare procedure efficaci di rilevazione delle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzia contro le discriminazioni, anche mediante la progettazione di appositi pacchetti formativi; ? diffusione della conoscenza e dello scambio di buone prassi e attività d'informazione e formazione culturale sui problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazioni; ? verifica dei risultati della realizzazione dei progetti di azioni positive previsti dal Codice delle Pari Opportunità; ? collegamento e collaborazione con gli assessorati al lavoro degli enti locali e con organismi di parità degli enti locali. Nell'esercizio delle loro funzioni, i consiglieri e le consigliere di parità sono pubblici ufficiali ed hanno l'obbligo di segnalazione all'autorità giudiziaria per i reati di cui vengono a conoscenza.
5 Sabato otto marzo oo Il CUG della Provincia di Perugia: l’attuazione dei principi di parità, pari opportunità, benessere organizzativo e di competenze e attività tra aspettative contrasto alle discriminazioni, alle violenze morali e psicologiche nel luogo e concretezza di lavoro. Di rilievo le attività complementari svolte Comitato Unico di Garanzia proposizione, di consultazione costi- dal Comitato, che ha incentivato la tuendo l’organismo di riferimento per diffusione di una cultura di parità e pari Per tentare di assicurare parità di genere e tutte le problematiche attinenti, in via opportunità, sia organizzando, nel pari opportunità , rafforzando la tutela dei giugno 2013, una giornata formativa con diretta o indiretta, a questioni di parità e lavoratori e delle lavoratrici e garantire il contributo della Consigliera di Parità di pari opportunità, in particolare esplica l’assenza di qualunque forma di violenza compiti: rivolta a tutti i componenti effettivi e morale, psicologica o psichica e di ? propositivi in quanto è competente a supplenti, sia favorendo la partecipazione discriminazione, diretta e indiretta la proporre all’Ente le misure antidi- del personale a percorsi infoformativi Provincia di Perugia ha costituito, nel esterni all’Ente che si sono svolti in ambito scrimantorie e di garanzia della parità considerate più opportune; universitario. ? consultivi in quanto l’Ente ha l’onere Sul Portale della Provincia di Perugia e sulla intranet sono state attivate sezioni di consultare il comitato per verificare l’impatto che gli atti organizzativi ededicate nelle quali sono depositati tutti i datoriali possono avere sulle pari materiali e ciascun dipendente può opportunità; raggiungere il CUG all’indirizzo di posta ? di verifica sui risultati delle azioni interna cug@provincia.perugia.it. positive, dei progetti e delle buone Il CUG deve essere percepito come una luglio 2012, il proprio Comitato Unico di pratiche in materia di pari importante opportunità costituendo una Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la realtà trasversale a tutto l’Ente, deve opportunità, sugli esiti delle azioni di valorizzazione del benessere di chi lavora promozione del benessere organiz- essere riconosciuto come uno strumento e contro le discriminazioni. zativo e prevenzione del disagio ulteriore di cui può disporre sia il Il CUG della Provincia di Perugia esplica le lavorativo, promozione sicurezza sul dipendente in situazione di disagio per proprie attività nei confronti di tutto il lavoro, sugli esiti delle azioni di tutelare i propri diritti, sia l’amministra- personale appartenente all’Ente, contrasto alle violenze morali e zione, per perseguire il benessere dirigente e non dirigente. psicologiche nei luoghi di lavoro lavorativo dei propri dipendenti, Ha composizione paritetica ed è formato (mobbing), sull'assenza di ogni forma migliorando la "qualità" dell’ambiente di da componenti designati da ciascuna lavoro, con conseguente sviluppo della di discriminazione, diretta e indiretta. delle organizzazioni sindacali rappre- A seguito dell’insediamento, il CUG della loro motivazione e della performance sentative e da un pari numero di Provincia di Perugia ha cominciato a individuale e organizzativa. rappresentanti dell’Ente, nonché da lavorare per attuare i compiti ad esso Ciò sicuramente avrà ricadute dirette altrettanti componenti supplenti. attributi in un’ottica di continuità con sull’utenza, che potrà beneficiare di Il Presidente è un rappresentante servizi qualitativamente migliori e più l’attività e le progettualità poste in essere dell’Amministrazione di ruolo dirigenziale in precedenza. efficienti. mentre il vicepresidente è stato Da subito ha predisposto il proprio individuato dai componenti effettivi tra i regolamento nel quale sono disciplinate le Comitato Unico di Garanzia della membri di nomina sindacale. modalità di funzionamento e che è stato Provincia di Perugia Il CUG ha sostituito e unificato in un solo approvato il 22.11.2012 e trasmesso per organismo il Comitato per le Pari Oppor- opportuna conoscenza all’Amministra- tunità e il Comitato paritetico sul feno- zione. meno del mobbing e persegue le seguenti Nell’esercizio della propria funzione finalità: consultiva il CUG: ? assicurare parità e pari opportunità; ? a settembre 2012 ha espresso un ? tutelare il benessere del lavoratore Parere favorevole al Piano triennale di intervenendo per far rispettare i propri azioni positive dell’Ente; diritti nel caso di discriminazioni di ? ad ottobre 2013 ha trasmesso qualunque tipo legate al proprio all'Amministrazione le proprie ambiente di lavoro; osservazioni alla Proposta di modifica ? contrastare il fenomeno del mobbing; al Regolamento degli Uffici e dei ? favorire l’ottimizzazione della produt- Servizi – stralcio relativo all’orario di tività migliorando l’efficienza delle lavoro - in parte recepite; prestazioni lavorative anche attra- ? a dicembre 2013 ha inviato verso la realizzazione di un adeguato all'Amministrazione il proprio parere ambiente di lavoro (benessere sul Codice di comportamento organizzativo); dell’Ente; ? razionalizzare e rendere più efficace e ? a febbraio 2014 ha espresso le proprie efficiente l’organizzazione della valutazioni sull'indagine ANAC (ex pubblica amministrazione, con CIVIT) sul benessere organizzativo. conseguente ricaduta positiva nei IL CUG ha redatto, in ottemperanza alla rapporti tra cittadini e l’Ente. previsione normativa, la relazione Il CUG nell’espletamento delle proprie annuale sulla situazione del personale funzioni esercita un ruolo di studio, di dell’Amministrazione riguardante
6 Sabato otto marzo oo La "buona comunicazione" al femminile Linee Guida per la valorizzazione dell'identità di genere e dell'immagine femminile nella comunicazione istituzionale Margherita Vagaggini differenza” uomo/donna che può distinguere i destinatari. Che nel “Vi sono metodi meno grossolani momento in cui si definiscono gli obiettivi per combinare l’uguaglianza e la differenza. Il CORECOM ha una precisa funzione di deve essere chiaro l’intendimento della Il primo è quello della proporzione; garanzia delle pari opportunità, di comunicazione riguardo alle politiche di la proporzione si definisce come sviluppo della coscienza civile e genere. la combinazione dell’uguaglianza istituzionale, della crescita formativa Inoltre la comunicazione di genere deve e della differenza; sociale anche ovviamente nell’ottica della tenere conto che il genere si costruisce e, dovunque nell’universo, parità e della giustizia sociale. In costantemente e non in modi rigidi e è l’unico fattore dell’equilibrio.” particolare: combattere gli stereotipi di tantomeno binari, riconoscendo piena genere nella comunicazione pubblica, cittadinanza a tutte le differenze. Simone Weil promuovere la conoscenza, la diffusione Le linee guida, fortemente volute dal e l'applicazione delle linee guida sulla Tavolo Tecnico, hanno dei principi comunicazione istituzionale di genere già ispiratori: essere tra queste diverse culture femminili esistenti, a livello locale e europeo; ? trasversalità di genere: adozione del- e la comunicazione generazionale. sperimentare dei prodotti di comunica- l’ottica delle pari opportunità tra uomo Quali aspetti vengono percepiti dalle zione a favore delle pari opportunità e donna come valore culturale da pro- donne della nostra regione: c’è la innovativi e che seguano delle linee guida muovere e condividere all’interno del- percezione di coinvolgimento e concordate; introdurre la prospettiva di l’ente partecipazione, oppure manca quasi genere favorendo l’attenzione sui temi ? equità: estensione della promozione di completamente un’attenzione specifica della parità tra donne e uomini, servizi e politiche tradizionalmente ri- a queste diverse realtà? Quali sarebbero le valorizzare il ruolo della donna in ambito volti alle donne al target maschile e esigenze delle diverse generazioni di sociale, professionale e politico e inserimento del target femminile in mo- donne, nella comunicazione? promuovere un’immagine positiva, do trasversale nei messaggi e nelle Ogni ente e istituzione, televisione, radio, promuovere una rappresentazione campagne associazione, potrebbe fare uno studio maschile e femminile coerente con ? complessità: rappresentazione diver- dal punto di vista proprio, concentrandosi l’evoluzione dei rispettivi ruoli nel sificata e realistica delle identità di sulla visione di genere sia come mercato del lavoro, nelle istituzioni e nella genere evitando il ricorso a modelli “emittente” che come “destinatario”, società, contrastando in modo attivo gli semplificati e stereotipati nella realtà specifica umbra. stereotipi di genere. ? rappresentatività: presenza di mo- Ricerca: raccolta e analisi delle buone Dall’altra il CORECOM, ha il compito delli che riflettono bisogni e aspettative pratiche in tema di comunicazione specifico di monitorare l’informazione reali e target emergenti istituzionale orientate alle pari opportu- locale e i contenuti della programmazione nità e in particolare di campagne di televisiva e radiofonica con il compito di Riflessioni sul genere e la comunicazione comunicazione istituzionale relative alle evidenziare eventuali caratteri Vi sono tre tipi di stereotipi diffusi: la politiche promosse dagli enti locali con discriminatori. Inoltre abbiamo l’obbligo donna-uomo, la quale deve interpretare il particolare riferimento alle politiche per il di sensibilizzare l'opinione pubblica e ruolo maschile per ricoprire cariche e lavoro e di pari opportunità . diffondere il progetto su scala regionale e professioni importanti, si trasforma in una Ma anche di azioni di comunicazione dei in seconda battuta nazionale come donna che non ha nulla di femminile, ma servizi relativi alla conciliazione, al lavoro, buona prassi. esalta le modalità maschili. Fortissimo è formazione/educazione. L’Umbria nei Per questi motivi è stato istituito un anche il secondo stereotipo che è quello diversi ambiti istituzionali, nella comuni- tavolo tecnico, a cui hanno partecipato della donna-vittima: vittima di violenze cazione, riesce quindi ad aver buona per un anno tutte le componenti degli domestiche, psicologiche o fisiche, dove efficacia, soprattutto nell’ambito delle enti locali legati alle Pari Opportunità e i si perpetua una sorta di morboso offerte di lavoro. Deve avviare una docenti dell’Università: dal tavolo è attaccamento ai particolari e al degrado riflessione più attenta alla comunicazione scaturita un’importante riflessione, sociale. C’è infine, ma sempre presente, la in senso stretto, al committente ed al l’analisi della ricerca “La Comunicazione donna–oggetto, di cui fin troppo si è destinatario, per non trovarsi in una istituzionale di genere" (condotta dal- parlato, ma che sicuramente influenza situazione labirintica dove l’ente non è l’Università degli Studi di Perugia ancora molto l’immaginario collettivo. riconoscibile, quindi la campagna è Dipartimento Istituzioni e Società) e la sua La ricerca approfondisce i diversi aspetti percepita in modo parziale. Spesso c’è pubblicazione, ma soprattutto la pub- dell’immagine e della realtà della donna, una forma di incomunicabilità tra enti blicazione on-line delle Linee Guida per soprattutto nella complessità della promotori: l’Umbria ha molte strategie di una Comunicazione Istituzionale di Ge- diversità generazionale: le giovani, le integrazione di genere ma deve riuscire a nere. giovani adulte, le adulte e le anziane. mettere a fuoco la rete di committenza e La ricerca ha evidenziato che le donne Quali relazioni ci siano tra immigrate di l’analisi del processo comunicativo. non sono un gruppo omogeneo ma che prima e seconda generazione e la realtà tra le donne esistono importanti umbra, la loro reale integrazione e a quale Margherita Vagaggini differenze e che dunque non è “la livello generazionale. Che rapporto ci può CORECOM Umbria http://www.corecom.umbria.it/la-comunicazione-istituzionale-al-femminile
7 Sabato otto marzo oo La Rai, esempio di fabbrica e di servizio pubblico Maria Pia Ammirati sorta di parità di genere. grande fabbrica di cervelli e di immagini Oggi la Rai ha donne che lavorano dietro dove le donne oggi possono sperimentare Si è Servizio Pubblico, universale e le telecamere a tutti i livelli da quelli apicali mestieri nuovi (o tradizionali) soprattutto sensibile alle differenze e alle condizioni di a quelli tecnici e ha donne che lavorano indicando la strada del rinnovamento di minorità, se si comincia a rimuovere al davanti alle telecamere non più solo come immagine delle donne, un'immagine che proprio interno ostacoli culturali e possa far pensare al futuro delle nuove burocratici che si frappongono al pieno generazioni. accesso per tutti alle opportunità di cre- Nonsitrattasoltantodirealizzareunrie-quilibrio scita e qualificazione professionale. quantitativo, ma di definire un contesto aperto E crescere vuol dire anche essere messi in in cui l'identità femminile possa esprimere tutto condizione di contribuire al meglio delle il suo valore aggiunto e il differenziale di proprie qualità al cammino dell'Azienda. creatività,fantasia, intuizione, familiarità di cui è Sul fronte dell'attualità va sottolineato portatrice. quanto, in questa fase così delicata per lo sviluppo del Paese, dalla società civile Maria Pia Ammirati emerga con forza la necessità di una Giornalista RAI condivisione di ruoli e integrazione delle qualità e delle competenze. Gli steccati di «La danza del mondo», di Maria Pia genere rivelano il loro anacronismo e il Ammirati (Mondadori), un romanzo Maria Pia Ammirati peso di stereotipi che stridono con la che riflette sulle diverse e domanda ormai ineludibile di eleggere a contraddittorie declinazioni dell'amore. coordinate di merito la competenza e la La protagonista della storia è Linda, qualificazione professionale. veline, ma come professioniste «parlanti una giovane donna stretta tra un e pensanti». La Rai in questi anni, lunghi anni che matrimonio ormai finito e la figura di hanno accompagnato la storia culturale Specchio del Paese, come si usa spesso Alberto, un amante incapace di del nostro Paese, non si è limitata ad dire del Servizio Pubblico, ma anche con abbandonarsi a una nuova passione e a un pizzico d'orgoglio anticipatore degli una nuova progettualità. Delusa da se assistere ai profondi cambiamenti sociali. La Rai come palestra in cui sperimentare umori e del progresso d'Italia, se è vero stessa e dagli altri, angosciata da una nuove relazioni e creare parità merito- che la Rai vanta donne come direttori maternità mancata Linda, senza dare cratica al di là dell'appartenenza di genere. generali, presidenti, registe, produttrici, spiegazioni, fugge a Palermo, facendo Un'azienda che in pochi anni ha aperto scenografe, operatrici, attrici, presenta- perdere le proprie tracce, gettando via alle donne cambiando il segno da una trici, giornaliste, avvocati, impiegate, diri- telefoni e carte di credito e portando prevalenza nettamente maschile ad una genti, grafiche, segretarie, direttori. Una con sè solo pochi soldi. Il suo si rivelerà un viaggio di formazione, costituito da drammatiche prove che la condurranno però a una «Ferite a morte» nasce dal desiderio di raccontare conoscenza più le vittime di femminicidio. Ho letto decine di storie matura vere e ho immaginato un paradiso popolato da dell'amore e di se queste donne e dalla loro energia vitale. Sono mogli, stessa. Il romanzo ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che può essere non sono state ai patti, che sono uscite dal solco interpretato come delle regole assegnate dalla società, e che hanno una lezione di pagato con la vita questa disubbidienza. libertà, di Così mi sono chiesta: «E se le vittime potessero indipendenza, di parlare?» apertura alla Volevo che fossero libere, almeno da morte, di possibilità, che culminerà nelle raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare pagine finali in una piena assunzione di luce e colore ai loro opachi fantasmi. responsabilità nei confronti della vita Desideravo farle rinascere con la libertà della scrittura e trasformarle da corpi propria e altrui. da vivisezionare in donne vere, con sentimenti e risentimenti, ma anche, se è possibile, con l’ironia, l’ingenuità e la forza sbiadite nei necrologi ufficiali. Donne ancora piene di vita, insomma. «Ferite a morte» vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi. Serena Dandini
8 Sabato otto marzo oo Le donne nella televisione Dalle “Signorine Buonasera” a Luciana Littizzetto a cura di Maurizio Terzetti, Dirigente della Provincia di Perugia La televisione è la negazione dei volti. Proprio perché Introduzione tanti, infiniti, ne passano sullo schermo, così come Franca Valeri vengono impressi per sempre, così per sempre sono destinati a scomparire proprio per le trasformazioni stesse del mezzo televisivo. Volti memorabili che diventano tracce labili: di questo è piena la storia della televisione. I volti femminili non fanno eccezione a questa regola. Quelli che sopravvivono, però, hanno più di altri la possibilità di raccontare segmenti di storia della televisione che sarà difficile dimenticare. Grande Franca Valeri, madrina sempre nuova di una storia che consuma mille volti, a te l’onore di aprire questa nostra carrellata. Anni 50 Anni 60 Anni 70 Nicoletta Orsomando Anna Maria Guarnieri Sabina Ciuffini Quando le trasmissioni dovevano La letteratura Le donne, essere presentate, annunciate, entrava nelle case che sono porte al pubblico con un sorriso e con un degli italiani c re s c i u t e c o n fare aggraziato, tutto il garbo possibile attraverso il modelli televisivi era richiesto alle donne, quasi si dovesse teatro e, negli di charme e di infiocchettare il pacco con dentro il regalo anni Sessanta, forza interiore, dello spettacolo. Erano richieste - come in attraverso grandi scoprono di avere Nicoletta Orsomando - giovinezza e senso sceneggiati tratti da romanzi europei. È il delle figlie - negli materno insieme, perché la televisione caso de “La Cittadella”, dominata dal anni Settanta - che, muovendosi ormai doveva porsi in ruolo maschile di Alberto Lupo – il dr. anch’esse sulla scena del piccolo continuità con la Manson – al quale fa da contraltare la schermo, diventano miti moralità dei nuclei purezza incantata e forte della moglie, dell’innamoramento per generazioni familiari riuniti per interpretata da Anna Maria Guarnieri. intere di giovani uomini, attratti dalla gustare il nuovo In lei, l’Italia scopre di quanta naturalezza con cui si indossa una strumento e mettersi professionalità possa essere fatto il minigonna e si sorride guardando nella al riparo rispetto a sue protagonismo femminile sulla scena e telecamera. Sabina Ciuffini, accanto a conseguenze impre- riflette sulla maturità delle donne, viva e Mike Buongiorno, che vuole, pur vedibili. significativa in una società in forte rivoluzionandosi dalle radici, non espansione economica. rinunciare all’amore fresco e spontaneo, sussurrato. Anni 90 Sandra Mondaini Si parla solo adesso - per gli anni Novanta – di Sandra Mondaini perché l’attrice, provenendo da una carriera radiotele- visiva iniziata molti anni prima, dimostra, negli anni di fine secolo, di aver saputo superare la prova della “radiotelevisione” degli anni Ottanta e di aver mantenuto inalterata, Ancora oggi è inspiegabile come, negli anni anche e proprio nelle sit-com, una Anni 80 ottanta, abbiamo potuto capacità di calore e un istinto di comunicazione tipici del varietà dei suoi Heather Parisi fare nostro un modello di anni giovanili. La coppia da lei ricreata sul televisione del tutto cambiato da quello, tutto piccolo schermo col marito Raimondo sommato “pedagogico”, dei decenni precedenti a quello fatuo Vianello è un incunabolo di eterna, della rincorsa commerciale fatta sul telespettatore. misteriosa, fresca gioia di vivere. Heather Parisi ha contribuito moltissimo a questa metamorfosi, per certi versi ne è il segno rappresentativo. Il suo modo di ballare e di stare nelle coreografie esprime un gusto scanzonato e impertinente, nel quale la carica femminile, però, si sente come presa in trappola, in una luccicante trappola.
9 Sabato otto marzo oo Il nuovo secolo La satira irrompe cercando continuamente un gioco di squadra, una regia alla quale i veri comici Serena Dandini sanno contribuire architettando insieme le forme molteplici dell’irrisione, della polemica, della sottile irriverenza. Al centro di tante esperienze di singoli personaggi comici, Serena Dandini ha scelto con consapevolezza una posizione di autorevole mediatrice, vivendo, in uno spazio quasi “minore” di conduttrice, di animatrice di salotti, un ruolo “maggiore” di intellettuale che regola con sapienza le valvole della satira, quelle dell’ironia e quelle del buongusto, sempre con un sorriso che sembra annunciare la fine delle ostilità. Anni dieci La televisione continua nonostante gli stereotipi che l’ingolfano, i palinsesti che si ripetono, il generalismo che Luciana Littizzetto non rinuncia a dettare legge. Le televisioni sanno di avere vita breve, che devono rinnovarsi velocemente se non vogliono che il castello crolli. La stessa satira sembra mordersi la coda. Luciana Littizzetto esprime con coerenza tutte queste contraddizioni, le incorpora nei miti del “femminile” che fa brillare e dei quali mostra, insieme, la fragilità contribuendo, in ogni caso, a far circolare con i suoi “falsetti”, tendenze e culture che altrimenti rimarrebbero solo nel privato. Per Infodonna 2014 l’artista autodidatta Tata condivide con tutti noi le sue ultime realizzazioni. Un uso di colori e materia per dare vita a pensieri, emozioni, sentimenti, musica e ... la troviamo anche su facebook con una pagina che rende perfettamente l’idea del suo stile e della sua sensibilità. www.facebook.com/pages/Tata-Art 2014 Tata: «Come un pittore» Acrilici e materia 2012 su tela, cm 70 x 50 Tata: «Sguardo al futuro» Acrilici e materia Azzurro come te su cartone telato, cm 50 x 50 .... difficile trovar parole molto serie, come il cielo e il mare. tenterò di disegnare E giallo come luce del sole. come un pittore... Rosso come le cose che mi fai...provare. Guarda...senza parole. ... E l’aria...Puoi solo respirarla! ... Tratte dalla canzone «Come un pittore» dei Modà, sono le parole che hanno ispirato il quadro 2012 Tata: «Impronte di me» Acrilici e materia «...dedicato ad una persone molto su cartone telato, cm 50 x 30 speciale...ispirato dalla sua passione e dalla sua musica...» 2014 Tata: «Le roi Lion» Acrilici e materia su tela, cm 40 x 40
10 Sabato otto marzo oo Valtopina: Dal filo è nato anche il Museo, un sogno a lungo accarezzato che, finalmente, si è persone hanno condiviso un cammino orientato verso il recupero, il bello, il le donne e il filo materializzato in un piccolo scrigno, in cui si possono ammirare le meraviglie nate nuovo. La Scuola di Ricamo di Valtopina ha vinto Maria Mancini dalle mani delle donne, che stupiscono una scommessa difficile, dimostrando che per la raffinatezza e la precisione del- “piccolo è bello”, che la tenacia premia, Raccontare la Scuola di Ricamo di l'esecuzione. che la vera differenza, nel realizzare le Valtopina non può prescindere dal parlare Ogni anno mostre tematiche affiancano cose, la fa il cuore delle donne. di storie di tante donne con cui abbiamo la collezione museale, in esse sperimen- condiviso scelte, successi e fatica. tazioni contemporanee e manufatti Maria Mancini Essa è sorta nel 1996 per iniziativa della antichi offrono grandi emozioni e spunti Presidente Pro Loco, Scuola di Ricamo di Pro Loco di Valtopina sollecitata da un culturali. Nel lungo percorso del filo, tante Valtopina gruppo di appassionate dell’arte tessile che hanno messo a disposizione la loro professionalità e il loro amore per il ricamo. La tenacia di tante donne attraverso la ricerca e il lavoro ha tutelato un patri- monio che rischiava di scomparire. La piccola ma ambiziosa idea originaria che si prefiggeva la riscoperta e la salvaguardia di un'importante tecnica artigianale si è allargata a macchia d'olio, evolvendosi in molteplici iniziative che hanno portato Valtopina nel mondo del ricamo. Il filo ha cominciato a dipanarsi, a diventare lineare. Dalla Scuola di Ricamo è nata la Mostra nazionale del tessile e il Museo del Rica- mo. Giuditta, Eleonora, Clara, Marta….quattro generazioni di donne e un unico grande amore: l’antica arte della tessitura Marta Cucchia anni cinquanta fino al 1974) che vinse vari premi alle sfilate milanesi. La nipote Clara, In Umbria la tradizione della tessitura ha amante della storia, ha ricostruito in anni radici antichissime, i cosidetti «pannili alla di ricerche il filo conduttore che ci ha peroscina» furono apprezzati e portato a godere ancora oggi di questi commercializzati in tutta Europa dal magnifici manufatti studiandone i motivi Medioevo al Rinascimento. decorativi e la loro diffusione. Questa forma d'arte sopravvisse grazie alle donne come consuetudine casalinga Dentro la grande metafora del filo, tante nei piccoli borghi e nelle campagne donne si incontrano settimanalmente perugine fino alla fine dell'ottocento, durante i corsi di ricamo per appropriarsi quando alcune personalità femminili non solo delle tecniche e degli strumenti illuminate la recuperarono aprendo i primi del ricamo, ma soprattutto di uno spazio laboratori-scuola dove molte donne fisico e mentale, riservato esclusivamente riacquistarono la loro dignità, insieme ad a loro. una nuova autonomia economica. La Scuola di Ricamo è un terreno neutrale, Una delle personalità di spicco del informale, dove si fa qualcosa di "revival" perugino fu Giuditta Brozzetti piacevole, di rilassante, dove ci si incontra che nel 1921 si iscrisse alla Camera di e si socializza. Essa è un luogo simbolico, Commercio ed iniziò quest'avventura, ed dentro al quale ritrovare alleanze e ancora oggi, dopo quattro generazioni di complicità; ciò che si realizza, tra tentativi donne, il laboratorio continua la sua storia e successi, non si limita ad apprezzabili fra conservazione e sperimentazione. prodotti, ma sfocia spesso in amicizia, Giuditta effettuò un’enorme ricerca solidarietà, comunanza. iconografica avvalendosi anche della Dalla Scuola di Ricamo alla Mostra il passo collaborazione di un noto artista/xilografo è stato breve. Ogni anno, durante il primo dell'epoca, Bruno Marsili detto da Osimo. fine settimana di settembre, a Valtopina Sua figlia Eleonora, attingendo a piene più di ottanta espositori presentano il mani a questi motivi decorativi ed Sostenendo inoltre a proprie spese la meglio della tradizione tessile italiana e aggiungendone di suoi, lanciò una formazione di alcune giovani tessitrici che straniera. fortunata linea di moda (prodotta dagli negli anni novanta si associarono in
11 Sabato otto marzo oo cooperativa artigiana, insieme alla pronipote di Giuditta, Marta, che è la L’arte della maiolica derutese prima tessitrice della famiglia. Nel 1997 Marta realizza il progetto di coniugata al femminile Clara, trasferendo l'attività nei suggestivi Il matriarcato “involontario” delle Ceramiche Sberna locali della ex-chiesa di San Francesco delle Donne (XIII sec.), vista la prestigiosa Anna e Franca Sberna location nel 2004 il laboratorio è stato inserito nel Sistema Museale della L’azienda di ceramiche artistiche fu fondata nel 1955 dal capostipite Francesco, Regione Umbria come "struttura stimatissimo pittore, che si è sempre circondato di valenti colleghi ed ha accolto d'interesse per la fruizione pubblica", nella sua azienda molti tra i più grandi artisti del ‘900. L’amore per l’arte e il rispetto per l’antica storia della maiolica derutese ha fatto il resto al punto di trasformare Francesco Sberna da pittore ceramista ad imprenditore, suo malgrado. Le figlie Anna e Franca ancora oggi continuano sulla stessa strada. Cresciute dentro la fabbrica, fin da bambine hanno imparato a muoversi tra torni, colori e forni. Hanno sempre vissuto la fabbrica come casa, i dipendenti come famiglia, i grandi artisti come ospiti graditi ed i clienti come preziosissimi amici. Le due sorelle hanno sempre partecipato allo sviluppo aziendale curandone principalmente i rapporti commerciali. Per questo, pur continuando la tradizione, intendono trovare spazi per l’innovazione che meglio si conformi ai canoni del marchio Sberna. «Il mercato è ormai diventato globale, non esiste più solo quello americano. L’azienda deve adattare il suo prodotto a nuovi gusti mantenendo però intatto il sapore made in Deruta. Le fiere del settore, da Milano a Francoforte, da New York a Mosca e Dubai sono ottimi indicatori delle tendenze che si devono trasformare in idee contemporanee da sviluppare nella tradizione antica» - diventando così Museo-Laboratorio. raccontano - «Si cambiano le forme e i colori, il modo di decorare ma non si rinuncia Oggi è uno degli ultimi laboratori di al lavoro fatto a mano che è il più grande valore che abbiamo per distinguerci dalla tessitura a mano d'Italia, dove vengono produzione di massa. E’ importantissimo trovare nuove forme di presentazione del realizzati esclusivamente con telai prodotto e nuove vie di comunicazione. I cataloghi sono la fotografia non più di originali ottocenteschi e settecenteschi una azienda ma di uno stile di vita, ad esempio. La presenza alle fiere non sono più magnifici damaschi per l'arredamento la mera presentazione del prodotto ma la possibilità di conoscere personalmente della casa, tutto grazie alla sconfinata l’imprenditore… Capire tutto questo è fondamentale per procedere in questi tempi passione di quattro generazioni di donne, non facili» - spiegano. che hanno dedicato la loro vita alla Per il resto, come quasi tutte le imprese umbre, ci sentiamo anche noi un’ impresa conservazione ed al recupero di un'arte etica che rispecchia fuori come è fatta dentro. Ci piace pensarci come una grande altrimenti destinata all'oblio. famiglia che tra l’altro è per il 95% femminile. Però niente paura, qui vige il matriarcato sì ma è un matriarcato involontario... Marta Cucchia Museo-Laboratorio Giuditta Brozzetti di Perugia
12 Sabato otto marzo oo Pianeta Festa, un Pianeta di Mamma! La ricetta di Stefania: notevole fantasia, forte A tutte le donne determinazione e tanto tanto amore Stefania Moia L’agenda segna sempre più prenotazioni. Fragile, opulenta donna, matrice del Nonostante i tanti sacrifici ed un grande paradiso Ancora oggi, dopo tre anni, non posso impegno, la mia gioia è immensa! sei un granello di colpa proprio dire che la perdita del lavoro che Tre anni fa, non avrei mai immaginato anche agli occhi di Dio svolgevo da ben diciassette anni nel tanto, non avrei assolutamente creduto di malgrado le tue sante guerre settore turistico, sia stata una disgrazia. riuscire a realizzare il mio sogno. per l'emancipazione. Nel febbraio del 2011, incinta del Mi sento fortunata, ho avuto la forza di Spaccarono la tua bellezza secondo figlio, mi sono trovata improv- reagire allo scoraggiamento, di credere in visamente a casa, disoccupata! me e nelle opportunità della vita. Sono e rimane uno scheletro d'amore Come si sa, nel pianeta di una donna, ci convinta che in ognuno di noi ci siano che però grida ancora vendetta sono tante incombenze ed impegni da straordinarie capacità, non sempre visibili e soltanto tu riesci assolvere, ma anche tante risorse e e manifeste e che, da un momento ancora a piangere, determinazione. Così, dopo un terribile negativo, possa nascere un nuovo e più poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, iniziale periodo di disorientamento e forte sentimento positivo, il giusto slancio poi ti volti e non sai ancora dire frustrazione, la svolta. per ripartire, per riscattarsi alla grande. e taci meravigliata Attingendo proprio dal mio pianeta di Spero di fare sempre il meglio nel mio mamma, ho trovato l’idea, lo spunto. Pianeta Festa che cresce di pari passo con e allora diventi grande come la terra Creare qualcosa che coniugasse la mia il mio pianeta di mamma, con autentico e innalzi il tuo canto d'amore. passione infinita e profonda per il mondo amore. L’augurio che mi faccio è che dell’infanzia, con i miei hobby, coltivati da questa mia storia di passione e dedizione, qualche anno e legati ai miei momenti di la mia esperienza di sconfitta e rinascita, il relax. Ho sempre posseduto una discreta mio percorso di volontà e convinzione, dose di fantasia, e grazie alla mie abilità diventi una grande realtà utile e consoli- manuali realizzo, tempo permettendo, data nel territorio, tutta femminile e oggetti per la casa ed accessori per la nuova! persona, utilizzando le materie prime più diverse, per lo più naturali, quali la carta, la lana, le pietre ecc. Certamente tutto questo non ha molto a che fare con le mie competenze linguistiche, raggiunte con gli studi ed utilizzate nella mia attività lavorativa, svolta fino a quel punto. Ma era quello che desideravo e sentivo forte dentro di me. Alda Merini La mia capacità creativa doveva aver libero sfogo! Il progetto da realizzare doveva essere una struttura per i bambini, dove i piccoli potessero divertirsi e socializzare, un ambiente allegro e funzionale, ben organizzato per le diverse esigenze ed accogliente, da dedicare al gioco, alla spensieratezza! Con una disponibilità economica molto bassa, tanto entusiasmo ed una notevole dose di energia, mi sono messa al lavoro. Grazie, La febbrile ricerca dello spazio adatto è Stefania Moia stata, forse, la fase più critica e difficile, ma la tenacia e la speranza hanno vinto su tutto ed, una volta pescato il locale giusto, ho dato libero corso alla mia fantasia trasformando il grande e scarno stanzone, quell’insignificante ambiente preso in affitto, in un paradiso per bimbi. Risultato: il “PIANETA FESTA”, la mia terza creatura, il mio gioiello! A quasi un anno dall’apertura ufficiosa, (l’inaugu- razione è solo di quattro mesi fa), mi piace sempre di più ed ogni giorno che passa riesce a darmi maggiore soddisfazione. In città, sempre più gente lo conosce e ne parla.
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