Oo - Provincia di Perugia

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inserto di Cittadino e Provincia a cura dell’Assessorato Pari Opportunità della Provincia di Perugia
                                                         8 Marzo 2014

                                                                                                 abituata nel competente assessorato. E
“Delega alle Pari Opportunità?                                                                   un ponte, per tanti versi complesso e
Occasione irripetibile per approfondire l’universo femminile                                     solido, mi è stato offerto dall'azione
                                                                                                 intelligente della consigliera di parità,
senza maschere e lontana da stereotipi”                                                          Gemma Paola Bracco, che ringrazio qui
            Donatella Porzi                    costante che intrecciano gli uomini e le          convintamente.
                                               donne di questo ente.                             Soprattutto gli eventi del progetto sulla
L'anno scorso, assumendo la delega alle        Riempivo il mio saluto di tutte queste            legalità stanno a testimoniarlo in maniera
pari opportunità proprio in occasione          attese, esprimendole con passione e               efficace, quegli eventi per i quali ho avuto
dell'8 marzo, dovevo necessariamente           sincerità. E sono stata molto ripagata            da lei la massima collaborazione, sfociata
dare atto di non poter fare che “proclami”     dalla passione e dalla sincerità che le           in un lavoro trasversale che ha coinvolto
e di non poter pensare che a “progetti”.       donne della Provincia di Perugia hanno            servizi e uffici diversi alla ricerca della
Niente mi univa a un lavoro proficua-          messo nel confronto con l'assessorato             migliore soluzione, per portare, nelle
mente svolto da chi mi aveva preceduto,
                                               oltre che, più ampiamente, nei contatti           scuole, alcune lezioni di legalità riviste
tutto, pur nella precarietà istituzionale in
cui viviamo, era aperto davanti a me           che hanno continuato a sviluppare giorno          anche con la lente puntata sulle
quanto a potenzialità operative, a             per giorno, dando modo di constatare lati         emergenze, spesso drammatiche, che
interventi di comunicazione e a eventi         esuberanti e lati dolenti, momenti esal-          riguardano le donne.
fortemente partecipati, dato il clima di       tanti e momenti grigi, toni d'ottimismo e         Donne hanno parlato alle donne, uomini
ottime collaborazioni sulle quali, a tutti i   toni di depressione, fasi di felicità e fasi di   si sono rivolti alle donne, studenti, maschi
livelli, potevo contare. Sapevo, inoltre, di   sconforto.                                        e femmine, hanno interrogato le donne
provenire da una formazione che sui temi       Più che l'impressione, ho avuto la certezza       che hanno parlato agli uomini.
del superamento delle differenze di            di vivere in un universo femminile senza          E tutti abbiamo potuto capire quanto sia
genere mi avrebbe potuto portare ad
                                               maschere, o che perlomeno ha tentato di           importante, da veri protagonisti, l'ascol-
                                               vivere la quotidianità lavorativa senza           tare, perché se il parlare, per quanto
                                               maschera. In ciò, mi sono sentita confor-         dialettico possa essere, comporta sempre
                                               tata, perché senza sincerità e aperture, ho       una forzatura, inevitabile, di genere,
                                               sempre pensato, si finisce col rimanere           l'ascoltare rivela quella piena disponibilità
                                               prigioniere dei propri stereotipi, ostaggi        ad essere presenti, che supera, di slancio,
                                               delle proprie ideologie, donne incapaci di        le differenze e la crisi, la sfiducia e la
                                               apprendere concretamente il supera-               rassegnazione, la protervia e il desiderio di
                                               mento delle differenze di genere.                 prevalere, fino a raggiungere l'obiettivo,
                                               A mano a mano che ci conoscevamo, ho              più alto, del saper parlare e del saper
                                               trovato donne in equilibrio tra i propri          ascoltare insieme, che sono l'operazione
                                               impegni lavorativi e il proprio mondo             del vivere integrale da cui è lecito
                                               familiare, privato, che opportunamente            aspettarsi un futuro “al femminile”
                                               veniva lasciato a casa per non inflazionare       nell'interesse dell'uno e dell'altro genere.
                                               di chiacchiere le ore da passare insieme,         Non ha, l'8 marzo, altro tipo di augurio da
                                               ma che, altrettanto opportunamente,               scambiarci se non quello formulato in
                                               filtrava dalle pieghe di una sensibilità          nome di una speranza simile, di un simile
Donatella Porzi
                                               assoluta, da una assoluta voglia di               auspicio.
                                               confidenza, da una confidente attesa del          Così formulandolo di tutto cuore, mi
                                               parere altrui, magari opposto e                   sento, pur avendo raggiunto in un anno
avere non sempre identità di vedute con le     contrastante.                                     qualche risultato, ancora un po’ quella
posizioni più radicali di alcuni movimenti     È in questo scenario che mi è stato               donna che, un anno fa, rivolgeva il suo
femminili. Vivevo perciò la mia cultura, al    possibile avvertire la speranza e i morsi         timido appello e aveva in serbo, questo sì,
riguardo, con grande dignità e con             della crisi, la voglia di non cedere e la         tutta la autenticità e la naturalezza che mi
rispetto delle posizioni di tutti, anche di    tentazione della resa, tutte le possibili         sento di dichiarare, ieri, oggi e domani,
quelle più lontane dalle mie. Avevo
                                               reazioni umane a un mondo diviso e                nelle tappe del lavoro in comune che
insomma l'occasione, importante e
fortunata, di poter crescere sui temi legati   lacerato, prima ancora che fra uomini e           ancora ci sarà possibile fare e nel ricordo
alla condizione della donna da una             donne, tra giustizia e ingiustizia, amore         che porteremo dell'esperienza compiuta
posizione istituzionale e nel vivo di un       ed egoismo, banalità e autenticità, riso e        dentro un ente che, in 150 anni di storia,
dibattito fatto non solo di enunciazioni di    pianto, gioia e lacrime.                          ha visto crescere il ruolo delle donne in
principio, ma, più concretamente, di           Sono venute, così, su questa scia benefica        proporzioni che spesso non riusciamo
iniziative da assumere e da portare a          di contatto, le iniziative, le opportunità        ancora ad immaginare.
compimento. E trovavo, nell'ambiente           operative, soppesate, per “deformazio-
della Provincia di Perugia, un terreno che,    ne” professionale, in chiave soprattutto          Donatella Porzi
se mi era noto in quanto assessore alla                                                          Assessore alle Pari Opportunità della
cultura, aveva grandi territori da scoprire    culturale e sociale, dunque, ancora una
quanto al rapporto concreto, quotidiano,       volta, con l'equilibrio e la dignità cui sono     Provincia di Perugia
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Futuro delle Province: dalle donne
preziosi contributi a un dibattito acceso
e appassionato                                                                                       Ballata delle donne

                                                                                                     Quando ci penso, che il tempo è passato,
             Marco Vinicio Guasticchi           date in comune, di proposte solidali, di
                                                                                                     le vecchie madri che ci hanno portato,
                                                atteggiamenti consapevolmente critici, di
L'evoluzione del quadro politico, che ha al     rilanci assolutamente ideali di una partita          poi le ragazze, che furono amore,
proprio centro la questione del futuro          che non può scendere di livello, pena                e poi le mogli e le figlie e le nuore,
delle Province, ha contribuito non poco a       l'annullamento di tutte le positività con-           femmina penso, se penso una gioia:
far nascere un intenso dibattito fra i          quistate.                                            pensarci il maschio, ci penso la noia.
dipendenti e le dipendenti. Ed è che, così,
alla luce della ridefinizione del ruolo                                                              Quando ci penso, che il tempo è venuto,
dell'ente, mi piace portare, quest'anno, il                                                          la partigiana che qui ha combattuto,
saluto per la celebrazione dell'8 marzo. È
                                                                                                     quella colpita, ferita una volta,
stato più che mai evidente, infatti, che gli
                                                                                                     e quella morta, che abbiamo sepolta,
approfondimenti più significativi intorno
alla soppressione-riforma della Provincia                                                            femmina penso, se penso la pace:
sono avvenuti attraverso gli scambi di                                                               pensarci il maschio, pensare non piace.
opinione, i dialoghi, il confronto, spesso
solo informale, fra colleghi e colleghe                                                              Quando ci penso, che il tempo ritorna,
delle strutture operative in cui si articola                                                         che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
l'ente. Il dibattito è proseguito nelle sedi                                                         penso che è culla una pancia di donna,
più proprie, dentro le associazioni                                                                  e casa è pancia che tiene una gonna,
sindacali e negli organismi della parità,                                                            e pancia è cassa, che viene al finire,
per mezzo degli stimoli che sono venuti
                                                                                                     che arriva il giorno che si va a dormire.
dal competente assessorato alle pari
opportunità, su tutti i tavoli che sono stati       Marco Vinicio Guasticchi
aperti, in ambito regionale, per riflettere                                                          Perché la donna non è cielo, è terra
sui vari atti di cui si compone il                                                                   carne di terra che non vuole guerra:
“pacchetto” Provincia.                          Così, sicuramente, non sarà.                         è questa terra, che io fui seminato,
Guardando a un anno di tanto animato            Dovunque ci troveremo a festeggiare l'8              vita ho vissuto che dentro ho piantato,
confronto, non si può non essere                marzo da qui a un anno, qualunque possa
                                                                                                     qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
orgogliosi per l'apertura mentale e per la      essere allora lo scenario istituzionale, so
                                                fin da ora che la prova data in quest'ul-            la lunga notte che divento niente.
solidarietà delle quali uomini e donne del
nostro ente hanno dato ampia testimo-           timo scorcio di legislatura sarà un vanto
nianza e matura prova. È il segno che anni      delle donne e degli uomini del nostro                Femmina penso, se penso l'umano
e anni di lotta per un nuovo ruolo della        ente. Delle une e degli altri si potrà dire          la mia compagna, ti prendo per mano.
donna nella società stanno finalmente           con sicurezza che hanno fatto del loro
dando quei risultati in cui si era sperato? È   meglio in vista del traguardo della reci-
il segno che gli uomini hanno capito quale      proca comprensione.
                                                                                                     Edoardo Sanguineti
potenziale, formidabile alleato possono
avere nelle loro colleghe di lavoro, oltre      Marco Vinicio Guasticchi
che nelle loro compagne di vita? È il segno     Presidente della Provincia di Perugia
che promette di farci procedere con
maggiore sicurezza nella “rivoluzione dei
generi” che fa nascere uomini e donne
più adulti, in grado di guardarsi final-
mente gli occhi?
Sono, tutte le precedenti, questioni
aperte, che non possono avere una
risposta univoca, che chiedono soltanto
di essere poste a favore di qualunque
comunità uomini e donne si trovino a
frequentare, quotidianamente, per
affermare la loro dignità.
La dignità non conosce, non può
conoscere differenze di “genere”. Essa, al                                                                            2014
contrario, è quel segmento di umanità                                                                                 Tata: «La notte»,
                                                                                                                      acrilici e materia
che unisce, nella maniera più immediata e                                                                             su tela, cm 70 x 50
spontanea, sensibilità e mentalità, lati più         La notte con i suoi colori, profumi e ombre
e meno maturi di un essere umano, uomo               avvolge tutto il contorno
o donna che sia. Certo, non ci voleva di             ed un idilliaco silenzio
essere costretti alla resa finale sulle              soave si libera nell’etere...        ...Ma come il forte vento che consuma le dune,
Province per avere a disposizione un così                                                 ma come il fulmine in un temporale,
entusiasmante patrimonio di risposte                                                      l’improvviso albeggiare pone fine al casuale errare.
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                                                                                                I due centri antiviolenza, di Perugia e di
Le politiche di genere della                                                                    Terni, verranno inaugurati nel mese di
                                                                                                marzo.
Regione Umbria                                                                                  Si è quindi snodata una direttrice che, via
                                                                                                via, si è arricchita traguardando verso la
             Catiuscia Marini                   delle politiche di genere, che vede il          elaborazione di una proposta normativa,
                                                coinvolgimento di tutti gli attori: dalle       attualmente in discussione nel Consiglio
Ad avvio di legislatura decisi di trattenere    istituzioni alle associazioni delle donne,      Regionale, che ha una impostazione deci-
la delega delle politiche di genere e per le    alle rappresentanze imprenditoriali e dei       samente innovativa rispetto al panorama
pari opportunità per una precisa volontà        lavoratori e delle lavoratrici, per una         della legislazione vigente in materia.
di ampliare e rafforzare l’azione di            sensibilizzazione sempre più marcata            Accanto infatti ad un impianto “di legge
governo della Regione su queste                 verso la piena valorizzazione della             organica sulle politiche di genere” che
tematiche, affinché si potesse passare                                                          non si limita ad affrontare questioni
dalle affermazioni di principio ad azioni                                                       particolari e/o parziali , si legge un nuovo
ed interventi concreti per la piena                                                             e pervasivo orientamento volto essenzial-
attuazione delle politiche di parità di                                                         mente a costruire azioni ed interventi
genere, rileggendo anche, dal punto di                                                          ispirati ad una diversa relazione tra donne
vista delle donne, il modello economico e                                                       e uomini ed una più generale e nuova
sociale che caratterizza l’Umbria.                                                              relazione tra donne e uomini e contesto
Il programma di governo che abbiamo                                                             naturale, produttivo, culturale.
delineato all’inizio della legislatura,                                                         Nella proposta vengono più volte ribaditi
dunque, richiamandosi agli indirizzi                                                            aspetti di carattere generale: la necessità
comunitari, ha posto l’esigenza di un                                                           di recupero delle competenze delle donne
percorso di accelerazione verso l’obiettivo                                                     attraverso una auspicabile trasforma-
delle pari opportunità fra sessi in tutte le                                                    zione culturale della società; la centralità
politiche che esercitano un impatto                                                             dell’intervento sulla dimensione culturale
diretto o indiretto sulla vita degli uomini e                                                   e su un nuovo linguaggio che metta in
delle donne nella consapevolezza che le          Catiuscia Marini                               discussione la falsa neutralità di quello
politiche pubbliche, ad ogni livello, non                                                       maschile; la valorizzazione della differen-
sono neutrali rispetto al genere, ma                                                            za di genere che richiede di rivedere le
assumono effetti e conseguenze                  differenza di genere e di nuove forme di        politiche regionali in base al punto di vista
differenziate a seconda che il cittadino sia    relazione e di vivere sociale.                  delle donne operando un ribaltamento
uomo o donna, così come le scelte ed i          Si è definito, così, un primo cronogramma       del punto di vista politico.
flussi finanziari si traducono in maggiori o    che consentisse di inserire alcune azioni       Nella legge si coglie, come elemento
minori vantaggi in termini di politiche di      già nei primi documenti programmatici           essenziale, presupposto per il benessere
genere. Il programma fa quindi propria la       settoriali regionali a cominciare dal piano     economico-sociale e per la qualità della
prospettiva del mainstreaming della             triennale del lavoro e per lo sviluppo delle    vita, il principio della interdipendenza che
dimensione di genere assunta dalla              imprese; si sono promossi seminari di           lega tra di loro gli esseri umani e, questi,
Unione Europea come principio indispen-         approfondimento, di confronto e                 ai viventi non umani e all’ambiente
sabile ed informatore dell’occupazione e        partecipazione sulle politiche di genere        naturale, indirizzando l’attenzione e le
del mercato del lavoro, dell’istruzione e       per lo sviluppo dell’Umbria, sul lavoro e le    scelte verso iniziative innovative e
della formazione, del giusto equilibrio tra     imprese delle donne e sul tema della            tracciando nuovi percorsi di solidarietà e
vita familiare e professionale, dei diritti     violenza. Sono stati definiti ed attuati        di responsabilità reciproca.
delle persone, riconoscendo il valore ed il     progetti per il contrasto degli stereotipi di   Perché la questione non è una questione
ruolo delle donne nella società e nel           genere, rivolti agli insegnanti e agli          di donne, ma di donne e di uomini.
mercato del lavoro.                             studenti delle scuole primarie di Perugia e
Nella prima fase abbiamo dato avvio ai          Terni; sono stati presentati, al Diparti-       Catiuscia Marini
primi due organismi, l’uno di carattere         mento per le pari opportunità, due              Presidente della Regione Umbria
tecnico (Comitato tecnico regionale,            progetti, l’uno per l’implementazione
costituito da rappresentanti di tutte le        della rete regionale di prevenzione e
strutture regionali) e l’altro di carattere     contrasto della violenza sulle donne,
scientifico (Comitato scientifico, costi-       l’altro finalizzato all’avvio di due centri
tuito da alcune tra le più autorevoli           antiviolenza regionali, con lo scopo di
personalità del femminismo italiano) e,         mettere a sistema e potenziare i servizi
poi, alla definizione di quello che sarebbe     territoriali di supporto alle donne che
diventato, a regime, il sistema regionale       hanno subito o subiscono violenza.

                                                                                                 2012
                                                                                                 Tata: «E poi..la luce»,
                                                                                                 acrilici e materia
                                                                                                 su tela, cm 50 x 50
Oo - Provincia di Perugia
4   Sabato
    otto
    marzo                                                                                                                                     oo
Parità retributiva:
«Essere donne non paga»
             Gemma Paola Bracco                        venti punti di percentuale inferiore, in             fila dei posti di dirigente d’azienda e
                                                       alcune aeree geografiche dello stivale,              manager d’industria. La motivazione del
Chissà perché in Italia l’uguaglianza                  rispetto ai maschi.                                  cosiddetto “gender pay gap” può essere
formale tra i generi ha una rilevanza                  La Convenzione di Lisbona del 2000                   ricercata, in parte, nel frequente uso che
costituzionale, ma la sua attuazione                   aveva auspicato e raccomandato agli Stati            le donne fanno del part-time, degli
pratica è difficile da realizzare.                     membri dell’Unione Europea di innalzare              strumenti di conciliazione lavoro/
Quando si vanno, infatti, ad analizzare i              il tasso di occupazione femminile al 60%,            famiglia, nella maternità e puerperio. La
dati degli ultimi anni che fotografano la              obbiettivo ambizioso, ma sintomo                     famiglia, ancora oggi, in particolare i figli,
condizione femminile nel bel paese, si                 chiaramente ispirato di emancipazione e              mal si inseriscono nel sistema produzione
trae un quadro non del tutto edificante.               progresso, purtroppo in molti stati, tra cui         – lavoro del nostro paese, le donne con
Le ragazze fin dall’età di 25-30 anni                  l’Italia, è rimasto lettera morta e semplice         prole vengono mal tollerate in alcune
hanno una migliore riuscita ed un                      auspicio della politica.                             aziende, considerandole con fastidio e
curriculum di pregio rispetto ai loro                  Eppure il lavoro delle donne, oggi, al               meno produttive. Spesso si dimentica che
coetanei maschi, hanno un più alto tasso               tempo della più lunga e profonda crisi               la maternità in Italia è a carico dell’INPS e
di scolarizzazione, studiano di più, si                economica e sociale del vecchio                      non del datore di lavoro, quasi
laureano in numero maggiore, con                       continente, vale molti punti del PIL                 totalmente. Eppure pochi sanno che le
migliori risultati. L’ascesa del genere                nostrano, quasi sette dicono gli esperti.            mamme italiane che lavorano fanno più
femminile, però, si ferma al momento di                Un vero spreco e una vera ingiustizia.               figli delle loro coetanee inoccupate.
realizzare una prospettiva lavorativa di               Perché l’emancipazione femminile passa               Negli Stati Uniti il Presidente Obama ha
medio - lungo periodo, allorquando il loro             soprattutto attraverso la possibilità di             voluto significativamente dare un segnale
tasso di occupazione si attesta a quasi                contribuire alla produttività della nostra           importante in questa direzione,
                                                       nazione e al proprio benessere personale             introducendo per legge la parità retribuita
                                                       e familiare.                                         tra i sessi, improntando il nuovo corso
                                                       Il divario occupazionale del genere                  dell’economia americana sul principio
                                                       femminile rispetto ad altri paesi UE,                che il miglior funzionamento si realizza
                                                       purtroppo, è affiancato dall’altro                   quando si garantisce il buon funziona-
                                                       fenomeno negativo ma questa volta                    mento per tutti.
                                                       molto comune a tutta l’Europa, il                    Un primo passo verso la rottura del
                                                       cosiddetto “gender pay gap”, ovvero la               «soffitto di cristallo», al di là dell’oceano,
                                                       differenza percentuale tra il salario/               è stato compiuto. Chissà se i nostri
                                                       stipendio degli occupati nei settori                 governanti hanno udito e compreso il
                                                       industria, costruzione, servizi rispetto alle        messaggio in tutta la sua importanza.
                                                       occupate donne. Queste ultime, specie                Speriamo.
                                                       tra le categorie a minor tasso di istruzione
                                                       e scolarizzazione, percepiscono una                  Gemma Paola Bracco
       Gemma Paola Bracco
                                                       retribuzione media di molto inferiore                Consigliera di Parità della Provincia di
                                                       rispetto ai colleghi maschi, anche tra le            Perugia

      Le consigliere di parità
      La nomina e l'attività delle consigliere ed i consiglieri di parità sono disciplinate dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198.
      Le consigliere di parità regionali e provinciali sono nominate con decreto del Ministro del lavoro di concerto con il Ministro per le pari
      opportunità, su designazione del competente organo della Regione o della Provincia, tra persone che possiedono specifica competenza ed
      esperienza in materia di lavoro femminile, di normativa sulla parità e pari opportunità, nonché di mercato del lavoro.
      Le consigliere ed i consiglieri di parità svolgono funzioni di promozione e controllo dell'attuazione dei principi d'uguaglianza di pari
      opportunità e non discriminazione tra uomini e donne nel lavoro, intraprendendo ogni utile iniziativa in merito; in particolare svolgono i
      seguenti compiti:
      ? rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere, al fine di svolgere le funzioni promozionali e di garanzia contro le discriminazioni dirette
          e indirette nei luoghi di lavoro, previste dalla legge 10 aprile 1991, n.125;
      ? promozione di progetti d'azioni positive, anche attraverso l'individuazione delle risorse comunitarie, nazionali e locali finalizzate allo
          scopo;
      ? promozione della coerenza della programmazione delle politiche di sviluppo territoriale rispetto agli indirizzi comunitari, nazionali e
          regionali in materia di pari opportunità;
      ? sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, sotto il profilo della promozione e realizzazione di pari opportunità;
      ? promozione dell'attuazione delle politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro;
      ? collaborazione con le direzioni provinciali e regionali del lavoro al fine di individuare procedure efficaci di rilevazione delle violazioni alla
          normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzia contro le discriminazioni, anche mediante la progettazione di appositi
          pacchetti formativi;
      ? diffusione della conoscenza e dello scambio di buone prassi e attività d'informazione e formazione culturale sui problemi delle pari
          opportunità e sulle varie forme di discriminazioni;
      ? verifica dei risultati della realizzazione dei progetti di azioni positive previsti dal Codice delle Pari Opportunità;
      ? collegamento e collaborazione con gli assessorati al lavoro degli enti locali e con organismi di parità degli enti locali.
      Nell'esercizio delle loro funzioni, i consiglieri e le consigliere di parità sono pubblici ufficiali ed hanno l'obbligo di segnalazione all'autorità
      giudiziaria per i reati di cui vengono a conoscenza.
Oo - Provincia di Perugia
5   Sabato
    otto
    marzo                                                                                                              oo
Il CUG della Provincia di Perugia:                                                       l’attuazione dei principi di parità, pari
                                                                                         opportunità, benessere organizzativo e di
competenze e attività tra aspettative                                                    contrasto alle discriminazioni, alle
                                                                                         violenze morali e psicologiche nel luogo
e concretezza                                                                            di lavoro.
                                                                                         Di rilievo le attività complementari svolte
        Comitato Unico di Garanzia             proposizione, di consultazione costi-     dal Comitato, che ha incentivato la
                                               tuendo l’organismo di riferimento per     diffusione di una cultura di parità e pari
Per tentare di assicurare parità di genere e   tutte le problematiche attinenti, in via  opportunità, sia organizzando, nel
pari opportunità , rafforzando la tutela dei                                             giugno 2013, una giornata formativa con
                                               diretta o indiretta, a questioni di parità e
lavoratori e delle lavoratrici e garantire                                               il contributo della Consigliera di Parità
                                               di pari opportunità, in particolare esplica
l’assenza di qualunque forma di violenza       compiti:                                  rivolta a tutti i componenti effettivi e
morale, psicologica o psichica e di            ? propositivi in quanto è competente a    supplenti, sia favorendo la partecipazione
discriminazione, diretta e indiretta la            proporre all’Ente le misure antidi-   del personale a percorsi infoformativi
Provincia di Perugia ha costituito, nel                                                  esterni all’Ente che si sono svolti in ambito
                                                   scrimantorie e di garanzia della parità
                                                   considerate più opportune;            universitario.
                                               ? consultivi in quanto l’Ente ha l’onere  Sul Portale della Provincia di Perugia e
                                                                                         sulla intranet sono state attivate sezioni
                                                   di consultare il comitato per verificare
                                                   l’impatto che gli atti organizzativi ededicate nelle quali sono depositati tutti i
                                                   datoriali possono avere sulle pari    materiali e ciascun dipendente può
                                                   opportunità;                          raggiungere il CUG all’indirizzo di posta
                                               ? di verifica sui risultati delle azioni  interna cug@provincia.perugia.it.
                                                   positive, dei progetti e delle buone  Il CUG deve essere percepito come una
luglio 2012, il proprio Comitato Unico di          pratiche in materia di pari           importante opportunità costituendo una
Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la                                               realtà trasversale a tutto l’Ente, deve
                                                   opportunità, sugli esiti delle azioni di
valorizzazione del benessere di chi lavora         promozione del benessere organiz-     essere riconosciuto come uno strumento
e contro le discriminazioni.                       zativo e prevenzione del disagio      ulteriore di cui può disporre sia il
Il CUG della Provincia di Perugia esplica le       lavorativo, promozione sicurezza sul  dipendente in situazione di disagio per
proprie attività nei confronti di tutto il         lavoro, sugli esiti delle azioni di   tutelare i propri diritti, sia l’amministra-
personale appartenente all’Ente,                   contrasto alle violenze morali e      zione, per perseguire il benessere
dirigente e non dirigente.                         psicologiche nei luoghi di lavoro     lavorativo dei propri dipendenti,
Ha composizione paritetica ed è formato            (mobbing), sull'assenza di ogni forma migliorando la "qualità" dell’ambiente di
da componenti designati da ciascuna                                                      lavoro, con conseguente sviluppo della
                                                   di discriminazione, diretta e indiretta.
delle organizzazioni sindacali rappre-         A seguito dell’insediamento, il CUG della loro motivazione e della performance
sentative e da un pari numero di               Provincia di Perugia ha cominciato a      individuale e organizzativa.
rappresentanti dell’Ente, nonché da            lavorare per attuare i compiti ad esso    Ciò sicuramente avrà ricadute dirette
altrettanti componenti supplenti.              attributi in un’ottica di continuità con  sull’utenza, che potrà beneficiare di
Il Presidente è un rappresentante                                                        servizi qualitativamente migliori e più
                                               l’attività e le progettualità poste in essere
dell’Amministrazione di ruolo dirigenziale     in precedenza.                            efficienti.
mentre il vicepresidente è stato               Da subito ha predisposto il proprio
individuato dai componenti effettivi tra i     regolamento nel quale sono disciplinate le Comitato Unico di Garanzia della
membri di nomina sindacale.                    modalità di funzionamento e che è stato Provincia di Perugia
Il CUG ha sostituito e unificato in un solo    approvato il 22.11.2012 e trasmesso per
organismo il Comitato per le Pari Oppor-       opportuna conoscenza all’Amministra-
tunità e il Comitato paritetico sul feno-      zione.
meno del mobbing e persegue le seguenti        Nell’esercizio della propria funzione
finalità:                                      consultiva il CUG:
? assicurare parità e pari opportunità;        ? a settembre 2012 ha espresso un
? tutelare il benessere del lavoratore             Parere favorevole al Piano triennale di
    intervenendo per far rispettare i propri       azioni positive dell’Ente;
    diritti nel caso di discriminazioni di     ? ad ottobre 2013 ha trasmesso
    qualunque tipo legate al proprio               all'Amministrazione le proprie
    ambiente di lavoro;                            osservazioni alla Proposta di modifica
? contrastare il fenomeno del mobbing;             al Regolamento degli Uffici e dei
? favorire l’ottimizzazione della produt-          Servizi – stralcio relativo all’orario di
    tività migliorando l’efficienza delle          lavoro - in parte recepite;
    prestazioni lavorative anche attra-        ? a dicembre 2013 ha inviato
    verso la realizzazione di un adeguato          all'Amministrazione il proprio parere
    ambiente di lavoro (benessere                  sul Codice di comportamento
    organizzativo);                                dell’Ente;
? razionalizzare e rendere più efficace e      ? a febbraio 2014 ha espresso le proprie
    efficiente l’organizzazione della              valutazioni sull'indagine ANAC (ex
    pubblica amministrazione, con                  CIVIT) sul benessere organizzativo.
    conseguente ricaduta positiva nei          IL CUG ha redatto, in ottemperanza alla
    rapporti tra cittadini e l’Ente.           previsione normativa, la relazione
Il CUG nell’espletamento delle proprie         annuale sulla situazione del personale
funzioni esercita un ruolo di studio, di       dell’Amministrazione riguardante
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La "buona comunicazione" al femminile
Linee Guida per la valorizzazione dell'identità di genere e dell'immagine femminile
nella comunicazione istituzionale
             Margherita Vagaggini               differenza” uomo/donna che può
                                                distinguere i destinatari. Che nel
                                                                                                 “Vi sono metodi meno grossolani
                                                momento in cui si definiscono gli obiettivi
                                                                                                 per combinare l’uguaglianza e la differenza.
Il CORECOM ha una precisa funzione di           deve essere chiaro l’intendimento della
                                                                                                 Il primo è quello della proporzione;
garanzia delle pari opportunità, di             comunicazione riguardo alle politiche di
                                                                                                 la proporzione si definisce come
sviluppo della coscienza civile e               genere.                                          la combinazione dell’uguaglianza
istituzionale, della crescita formativa         Inoltre la comunicazione di genere deve          e della differenza;
sociale anche ovviamente nell’ottica della      tenere conto che il genere si costruisce         e, dovunque nell’universo,
parità e della giustizia sociale. In            costantemente e non in modi rigidi e             è l’unico fattore dell’equilibrio.”
particolare: combattere gli stereotipi di       tantomeno binari, riconoscendo piena
genere nella comunicazione pubblica,            cittadinanza a tutte le differenze.                                           Simone Weil
promuovere la conoscenza, la diffusione         Le linee guida, fortemente volute dal
e l'applicazione delle linee guida sulla        Tavolo Tecnico, hanno dei principi
comunicazione istituzionale di genere già       ispiratori:                                    essere tra queste diverse culture femminili
esistenti, a livello locale e europeo;          ? trasversalità di genere: adozione del-       e la comunicazione generazionale.
sperimentare dei prodotti di comunica-            l’ottica delle pari opportunità tra uomo     Quali aspetti vengono percepiti dalle
zione a favore delle pari opportunità             e donna come valore culturale da pro-        donne della nostra regione: c’è la
innovativi e che seguano delle linee guida        muovere e condividere all’interno del-       percezione di coinvolgimento e
concordate; introdurre la prospettiva di          l’ente                                       partecipazione, oppure manca quasi
genere favorendo l’attenzione sui temi          ? equità: estensione della promozione di       completamente un’attenzione specifica
della parità tra donne e uomini,                  servizi e politiche tradizionalmente ri-     a queste diverse realtà? Quali sarebbero le
valorizzare il ruolo della donna in ambito        volti alle donne al target maschile e        esigenze delle diverse generazioni di
sociale, professionale e politico e               inserimento del target femminile in mo-      donne, nella comunicazione?
promuovere un’immagine positiva,                  do trasversale nei messaggi e nelle          Ogni ente e istituzione, televisione, radio,
promuovere una rappresentazione                   campagne                                     associazione, potrebbe fare uno studio
maschile e femminile coerente con               ? complessità: rappresentazione diver-         dal punto di vista proprio, concentrandosi
l’evoluzione dei rispettivi ruoli nel             sificata e realistica delle identità di      sulla visione di genere sia come
mercato del lavoro, nelle istituzioni e nella     genere evitando il ricorso a modelli         “emittente” che come “destinatario”,
società, contrastando in modo attivo gli          semplificati e stereotipati                  nella realtà specifica umbra.
stereotipi di genere.                           ? rappresentatività: presenza di mo-           Ricerca: raccolta e analisi delle buone
Dall’altra il CORECOM, ha il compito              delli che riflettono bisogni e aspettative   pratiche in tema di comunicazione
specifico di monitorare l’informazione            reali e target emergenti                     istituzionale orientate alle pari opportu-
locale e i contenuti della programmazione                                                      nità e in particolare di campagne di
televisiva e radiofonica con il compito di      Riflessioni sul genere e la comunicazione      comunicazione istituzionale relative alle
evidenziare eventuali caratteri                 Vi sono tre tipi di stereotipi diffusi: la     politiche promosse dagli enti locali con
discriminatori. Inoltre abbiamo l’obbligo       donna-uomo, la quale deve interpretare il      particolare riferimento alle politiche per il
di sensibilizzare l'opinione pubblica e         ruolo maschile per ricoprire cariche e         lavoro e di pari opportunità .
diffondere il progetto su scala regionale e     professioni importanti, si trasforma in una    Ma anche di azioni di comunicazione dei
in seconda battuta nazionale come               donna che non ha nulla di femminile, ma        servizi relativi alla conciliazione, al lavoro,
buona prassi.                                   esalta le modalità maschili. Fortissimo è      formazione/educazione. L’Umbria nei
Per questi motivi è stato istituito un          anche il secondo stereotipo che è quello       diversi ambiti istituzionali, nella comuni-
tavolo tecnico, a cui hanno partecipato         della donna-vittima: vittima di violenze       cazione, riesce quindi ad aver buona
per un anno tutte le componenti degli           domestiche, psicologiche o fisiche, dove       efficacia, soprattutto nell’ambito delle
enti locali legati alle Pari Opportunità e i    si perpetua una sorta di morboso               offerte di lavoro. Deve avviare una
docenti dell’Università: dal tavolo è           attaccamento ai particolari e al degrado       riflessione più attenta alla comunicazione
scaturita un’importante riflessione,            sociale. C’è infine, ma sempre presente, la    in senso stretto, al committente ed al
l’analisi della ricerca “La Comunicazione       donna–oggetto, di cui fin troppo si è          destinatario, per non trovarsi in una
istituzionale di genere" (condotta dal-         parlato, ma che sicuramente influenza          situazione labirintica dove l’ente non è
l’Università degli Studi di Perugia             ancora molto l’immaginario collettivo.         riconoscibile, quindi la campagna è
Dipartimento Istituzioni e Società) e la sua    La ricerca approfondisce i diversi aspetti     percepita in modo parziale. Spesso c’è
pubblicazione, ma soprattutto la pub-           dell’immagine e della realtà della donna,      una forma di incomunicabilità tra enti
blicazione on-line delle Linee Guida per        soprattutto nella complessità della            promotori: l’Umbria ha molte strategie di
una Comunicazione Istituzionale di Ge-          diversità generazionale: le giovani, le        integrazione di genere ma deve riuscire a
nere.                                           giovani adulte, le adulte e le anziane.        mettere a fuoco la rete di committenza e
La ricerca ha evidenziato che le donne          Quali relazioni ci siano tra immigrate di      l’analisi del processo comunicativo.
non sono un gruppo omogeneo ma che              prima e seconda generazione e la realtà
tra le donne esistono importanti                umbra, la loro reale integrazione e a quale    Margherita Vagaggini
differenze e che dunque non è “la               livello generazionale. Che rapporto ci può     CORECOM Umbria

                                            http://www.corecom.umbria.it/la-comunicazione-istituzionale-al-femminile
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La Rai, esempio di fabbrica e di servizio pubblico
             Maria Pia Ammirati                   sorta di parità di genere.                         grande fabbrica di cervelli e di immagini
                                                 Oggi la Rai ha donne che lavorano dietro            dove le donne oggi possono sperimentare
Si è Servizio Pubblico, universale e             le telecamere a tutti i livelli da quelli apicali   mestieri nuovi (o tradizionali) soprattutto
sensibile alle differenze e alle condizioni di   a quelli tecnici e ha donne che lavorano            indicando la strada del rinnovamento di
minorità, se si comincia a rimuovere al          davanti alle telecamere non più solo come           immagine delle donne, un'immagine che
proprio interno ostacoli culturali e                                                                 possa far pensare al futuro delle nuove
burocratici che si frappongono al pieno                                                              generazioni.
accesso per tutti alle opportunità di cre-                                                           Nonsitrattasoltantodirealizzareunrie-quilibrio
scita e qualificazione professionale.                                                                quantitativo, ma di definire un contesto aperto
E crescere vuol dire anche essere messi in                                                           in cui l'identità femminile possa esprimere tutto
condizione di contribuire al meglio delle                                                            il suo valore aggiunto e il differenziale di
proprie qualità al cammino dell'Azienda.                                                             creatività,fantasia, intuizione, familiarità di cui è
Sul fronte dell'attualità va sottolineato                                                            portatrice.
quanto, in questa fase così delicata per lo
sviluppo del Paese, dalla società civile                                                             Maria Pia Ammirati
emerga con forza la necessità di una                                                                 Giornalista RAI
condivisione di ruoli e integrazione delle
qualità e delle competenze. Gli steccati di                                                           «La danza del mondo», di Maria Pia
genere rivelano il loro anacronismo e il                                                              Ammirati (Mondadori), un romanzo
                                                  Maria Pia Ammirati
peso di stereotipi che stridono con la                                                                che riflette sulle diverse e
domanda ormai ineludibile di eleggere a                                                               contraddittorie declinazioni dell'amore.
coordinate di merito la competenza e la                                                               La protagonista della storia è Linda,
qualificazione professionale.                    veline, ma come professioniste «parlanti
                                                                                                      una giovane donna stretta tra un
                                                 e pensanti».
La Rai in questi anni, lunghi anni che                                                                matrimonio ormai finito e la figura di
hanno accompagnato la storia culturale           Specchio del Paese, come si usa spesso               Alberto, un amante incapace di
del nostro Paese, non si è limitata ad           dire del Servizio Pubblico, ma anche con             abbandonarsi a una nuova passione e a
                                                 un pizzico d'orgoglio anticipatore degli             una nuova progettualità. Delusa da se
assistere ai profondi cambiamenti sociali.
La Rai come palestra in cui sperimentare         umori e del progresso d'Italia, se è vero            stessa e dagli altri, angosciata da una
nuove relazioni e creare parità merito-          che la Rai vanta donne come direttori                maternità mancata Linda, senza dare
cratica al di là dell'appartenenza di genere.    generali, presidenti, registe, produttrici,          spiegazioni, fugge a Palermo, facendo
Un'azienda che in pochi anni ha aperto           scenografe, operatrici, attrici, presenta-           perdere le proprie tracce, gettando via
alle donne cambiando il segno da una             trici, giornaliste, avvocati, impiegate, diri-       telefoni e carte di credito e portando
prevalenza nettamente maschile ad una            genti, grafiche, segretarie, direttori. Una          con sè solo pochi soldi.
                                                                                                      Il suo si rivelerà un viaggio di
                                                                                                      formazione, costituito da drammatiche
                                                                                                                               prove che la
                                                                                                                               condurranno
                                                                                                                               però a una
                                   «Ferite a morte» nasce dal desiderio di raccontare                                          conoscenza più
                                   le vittime di femminicidio. Ho letto decine di storie                                       matura
                                   vere e ho immaginato un paradiso popolato da                                                dell'amore e di se
                                   queste donne e dalla loro energia vitale. Sono mogli,                                       stessa. Il romanzo
                                   ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che                                      può essere
                                   non sono state ai patti, che sono uscite dal solco                                          interpretato come
                                   delle regole assegnate dalla società, e che hanno                                           una lezione di
                                   pagato con la vita questa disubbidienza.                                                    libertà, di
                                   Così mi sono chiesta: «E se le vittime potessero                                            indipendenza, di
                                   parlare?»                                                                                   apertura alla
                                   Volevo che fossero libere, almeno da morte, di                     possibilità, che culminerà nelle
                                   raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare               pagine finali in una piena assunzione di
                                   luce e colore ai loro opachi fantasmi.                             responsabilità nei confronti della vita
        Desideravo farle rinascere con la libertà della scrittura e trasformarle da corpi
                                                                                                      propria e altrui.
        da vivisezionare in donne vere, con sentimenti e risentimenti, ma anche, se è
        possibile, con l’ironia, l’ingenuità e la forza sbiadite nei necrologi ufficiali.
        Donne ancora piene di vita, insomma. «Ferite a morte» vuole dare voce a chi
        da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere
        coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi.
                                                                          Serena Dandini
Oo - Provincia di Perugia
8   Sabato
    otto
    marzo                                                                                                                    oo
Le donne nella televisione
Dalle “Signorine Buonasera” a Luciana Littizzetto
a cura di Maurizio Terzetti, Dirigente della Provincia di Perugia

                                                La televisione è la negazione dei volti. Proprio perché
         Introduzione                           tanti, infiniti, ne passano sullo schermo, così come
                            Franca Valeri vengono impressi per sempre, così per sempre sono
                                                destinati a scomparire proprio per le trasformazioni stesse
  del mezzo televisivo. Volti memorabili che diventano tracce labili: di questo è piena la storia della
  televisione. I volti femminili non fanno eccezione a questa regola. Quelli che sopravvivono, però, hanno più di altri la possibilità di
  raccontare segmenti di storia della televisione che sarà difficile dimenticare. Grande Franca Valeri, madrina sempre nuova di una
  storia che consuma mille volti, a te l’onore di aprire questa nostra carrellata.

         Anni 50                                       Anni 60                                       Anni 70
                    Nicoletta Orsomando                          Anna Maria Guarnieri                                   Sabina Ciuffini
          Quando le trasmissioni dovevano                                 La letteratura                Le donne,
          essere presentate, annunciate,                                  entrava nelle case             che sono
  porte al pubblico con un sorriso e con un                               degli italiani       c re s c i u t e c o n
  fare aggraziato, tutto il garbo possibile                               attraverso il        modelli televisivi
  era richiesto alle donne, quasi si dovesse                              teatro e, negli      di charme e di
  infiocchettare il pacco con dentro il regalo                            anni Sessanta,       forza interiore,
  dello spettacolo. Erano richieste - come in                             attraverso grandi    scoprono di avere
  Nicoletta Orsomando - giovinezza e senso       sceneggiati tratti da romanzi europei. È il   delle figlie - negli
  materno insieme, perché la televisione         caso de “La Cittadella”, dominata dal         anni Settanta - che, muovendosi ormai
  doveva porsi in                                ruolo maschile di Alberto Lupo – il dr.       anch’esse sulla scena del piccolo
  continuità con la                              Manson – al quale fa da contraltare la        schermo, diventano miti
  moralità dei nuclei                            purezza incantata e forte della moglie,       dell’innamoramento per generazioni
  familiari riuniti per                          interpretata da Anna Maria Guarnieri.         intere di giovani uomini, attratti dalla
  gustare il nuovo                               In lei, l’Italia scopre di quanta             naturalezza con cui si indossa una
  strumento e mettersi                           professionalità possa essere fatto il         minigonna e si sorride guardando nella
  al riparo rispetto a sue                       protagonismo femminile sulla scena e          telecamera. Sabina Ciuffini, accanto a
  conseguenze impre-                             riflette sulla maturità delle donne, viva e   Mike Buongiorno, che vuole, pur
  vedibili.                                      significativa in una società in forte         rivoluzionandosi dalle radici, non
                                                 espansione economica.                         rinunciare all’amore fresco e spontaneo,
                                                                                               sussurrato.

                                                                                                    Anni 90
                                                                                                                    Sandra Mondaini
                                                                                                      Si parla solo
                                                                                                      adesso - per
                                                                                               gli anni Novanta – di
                                                                                               Sandra Mondaini
                                                                                               perché l’attrice,
                                                                                               provenendo da una
                                                                                               carriera radiotele-
                                                                                               visiva iniziata molti
                                                                                               anni prima, dimostra, negli anni di fine
                                                                                               secolo, di aver saputo superare la prova
                                                                                               della “radiotelevisione” degli anni
                                                                                               Ottanta e di aver mantenuto inalterata,
                                               Ancora oggi è inspiegabile come, negli anni     anche e proprio nelle sit-com, una
        Anni 80                                ottanta, abbiamo potuto                         capacità di calore e un istinto di
                                                                                               comunicazione tipici del varietà dei suoi
                           Heather Parisi fare nostro un modello di                            anni giovanili. La coppia da lei ricreata sul
                                               televisione del tutto
                                               cambiato da quello, tutto                       piccolo schermo col marito Raimondo
          sommato “pedagogico”, dei decenni precedenti a quello fatuo                          Vianello è un incunabolo di eterna,
  della rincorsa commerciale fatta sul telespettatore.                                         misteriosa, fresca gioia di vivere.
  Heather Parisi ha contribuito moltissimo a questa metamorfosi, per certi
  versi ne è il segno rappresentativo. Il suo modo di ballare e di stare nelle
  coreografie esprime un gusto scanzonato e impertinente, nel quale la
  carica femminile, però, si sente come presa in trappola, in una luccicante
  trappola.
Oo - Provincia di Perugia
9   Sabato
    otto
    marzo                                                                                                                                   oo

        Il nuovo secolo                        La satira irrompe cercando continuamente un
                                               gioco di squadra, una regia alla quale i veri comici
                        Serena Dandini         sanno contribuire architettando insieme le forme
                                               molteplici dell’irrisione, della polemica, della
        sottile irriverenza. Al centro di tante esperienze di singoli personaggi comici, Serena
Dandini ha scelto con consapevolezza una posizione di autorevole mediatrice, vivendo, in
uno spazio quasi “minore” di conduttrice, di animatrice di salotti, un ruolo “maggiore” di
intellettuale che regola con sapienza le valvole della satira, quelle dell’ironia e quelle del
buongusto, sempre con un sorriso che sembra annunciare la fine delle ostilità.

        Anni dieci                         La televisione continua nonostante gli stereotipi che
                                           l’ingolfano, i palinsesti che si ripetono, il generalismo che
                      Luciana Littizzetto non rinuncia a dettare legge.
                                           Le televisioni sanno di avere vita breve, che devono
      rinnovarsi velocemente se non vogliono che il castello crolli.
La stessa satira sembra mordersi la coda. Luciana Littizzetto esprime con coerenza tutte queste
contraddizioni, le incorpora nei miti del “femminile” che fa brillare e dei quali mostra, insieme, la
fragilità contribuendo, in ogni caso, a far circolare con i suoi “falsetti”, tendenze e culture che
altrimenti rimarrebbero solo nel privato.

Per Infodonna 2014 l’artista autodidatta Tata condivide con tutti noi le sue ultime realizzazioni. Un uso di colori e materia per dare vita a pensieri,
emozioni, sentimenti, musica e ... la troviamo anche su facebook con una pagina che rende perfettamente l’idea del suo stile e della sua sensibilità.

 www.facebook.com/pages/Tata-Art

                                                                                                                             2014
                                                                                                                             Tata: «Come un pittore»
                                                                                                                             Acrilici e materia
       2012                                                                                                                  su tela, cm 70 x 50
       Tata: «Sguardo al futuro»
       Acrilici e materia                                                                                   Azzurro come te
       su cartone telato, cm 50 x 50                            .... difficile trovar parole molto serie,   come il cielo e il mare.
                                                                tenterò di disegnare                        E giallo come luce del sole.
                                                                come un pittore...                          Rosso come le
                                                                                                            cose che mi fai...provare.
                                                                Guarda...senza parole.                      ...
                                                                                                            E l’aria...Puoi solo respirarla! ...

                                                         Tratte dalla canzone «Come un pittore» dei Modà, sono le parole che hanno ispirato il quadro

      2012
      Tata: «Impronte di me»
      Acrilici e materia                                                                                       «...dedicato ad una persone molto
      su cartone telato, cm 50 x 30                                                                            speciale...ispirato dalla sua
                                                                                                               passione e dalla sua musica...»

                                                                                                               2014
                                                                                                               Tata: «Le roi Lion»
                                                                                                               Acrilici e materia
                                                                                                               su tela, cm 40 x 40
Oo - Provincia di Perugia
10
        Sabato
        otto
        marzo                                                                                                                   oo
Valtopina:                                       Dal filo è nato anche il Museo, un sogno a
                                                 lungo accarezzato che, finalmente, si è
                                                                                                    persone hanno condiviso un cammino
                                                                                                    orientato verso il recupero, il bello, il
le donne e il filo                               materializzato in un piccolo scrigno, in cui
                                                 si possono ammirare le meraviglie nate
                                                                                                    nuovo.
                                                                                                    La Scuola di Ricamo di Valtopina ha vinto
              Maria Mancini                      dalle mani delle donne, che stupiscono             una scommessa difficile, dimostrando che
                                                 per la raffinatezza e la precisione del-           “piccolo è bello”, che la tenacia premia,
Raccontare la Scuola di Ricamo di                l'esecuzione.                                      che la vera differenza, nel realizzare le
Valtopina non può prescindere dal parlare        Ogni anno mostre tematiche affiancano              cose, la fa il cuore delle donne.
di storie di tante donne con cui abbiamo         la collezione museale, in esse sperimen-
condiviso scelte, successi e fatica.             tazioni contemporanee e manufatti                  Maria Mancini
Essa è sorta nel 1996 per iniziativa della       antichi offrono grandi emozioni e spunti           Presidente Pro Loco, Scuola di Ricamo di
Pro Loco di Valtopina sollecitata da un          culturali. Nel lungo percorso del filo, tante      Valtopina
gruppo di appassionate dell’arte tessile
che hanno messo a disposizione la loro
professionalità e il loro amore per il
ricamo.
La tenacia di tante donne attraverso la
ricerca e il lavoro ha tutelato un patri-
monio che rischiava di scomparire.
La piccola ma ambiziosa idea originaria
che si prefiggeva la riscoperta e la
salvaguardia di un'importante tecnica
artigianale si è allargata a macchia d'olio,
evolvendosi in molteplici iniziative che
hanno portato Valtopina nel mondo del
ricamo. Il filo ha cominciato a dipanarsi, a
diventare lineare.
Dalla Scuola di Ricamo è nata la Mostra
nazionale del tessile e il Museo del Rica-
mo.
                                                   Giuditta, Eleonora, Clara,
                                                   Marta….quattro generazioni di
                                                   donne e un unico grande amore:
                                                   l’antica arte della tessitura
                                                                 Marta Cucchia                      anni cinquanta fino al 1974) che vinse vari
                                                                                                    premi alle sfilate milanesi. La nipote Clara,
                                                   In Umbria la tradizione della tessitura ha       amante della storia, ha ricostruito in anni
                                                   radici antichissime, i cosidetti «pannili alla   di ricerche il filo conduttore che ci ha
                                                   peroscina» furono apprezzati e                   portato a godere ancora oggi di questi
                                                   commercializzati in tutta Europa dal             magnifici manufatti studiandone i motivi
                                                   Medioevo al Rinascimento.                        decorativi e la loro diffusione.
                                                   Questa forma d'arte sopravvisse grazie
                                                   alle donne come consuetudine casalinga
Dentro la grande metafora del filo, tante          nei piccoli borghi e nelle campagne
donne si incontrano settimanalmente                perugine fino alla fine dell'ottocento,
durante i corsi di ricamo per appropriarsi         quando alcune personalità femminili
non solo delle tecniche e degli strumenti          illuminate la recuperarono aprendo i primi
del ricamo, ma soprattutto di uno spazio           laboratori-scuola dove molte donne
fisico e mentale, riservato esclusivamente         riacquistarono la loro dignità, insieme ad
a loro.                                            una nuova autonomia economica.
La Scuola di Ricamo è un terreno neutrale,         Una delle personalità di spicco del
informale, dove si fa qualcosa di                  "revival" perugino fu Giuditta Brozzetti
piacevole, di rilassante, dove ci si incontra      che nel 1921 si iscrisse alla Camera di
e si socializza. Essa è un luogo simbolico,        Commercio ed iniziò quest'avventura, ed
dentro al quale ritrovare alleanze e               ancora oggi, dopo quattro generazioni di
complicità; ciò che si realizza, tra tentativi     donne, il laboratorio continua la sua storia
e successi, non si limita ad apprezzabili          fra conservazione e sperimentazione.
prodotti, ma sfocia spesso in amicizia,            Giuditta effettuò un’enorme ricerca
solidarietà, comunanza.                            iconografica avvalendosi anche della
Dalla Scuola di Ricamo alla Mostra il passo        collaborazione di un noto artista/xilografo
è stato breve. Ogni anno, durante il primo         dell'epoca, Bruno Marsili detto da Osimo.
fine settimana di settembre, a Valtopina           Sua figlia Eleonora, attingendo a piene
più di ottanta espositori presentano il            mani a questi motivi decorativi ed               Sostenendo inoltre a proprie spese la
meglio della tradizione tessile italiana e         aggiungendone di suoi, lanciò una                formazione di alcune giovani tessitrici che
straniera.                                         fortunata linea di moda (prodotta dagli          negli anni novanta si associarono in
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        otto
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cooperativa artigiana, insieme alla
pronipote di Giuditta, Marta, che è la          L’arte della maiolica derutese
prima tessitrice della famiglia.
Nel 1997 Marta realizza il progetto di          coniugata al femminile
Clara, trasferendo l'attività nei suggestivi    Il matriarcato “involontario” delle Ceramiche Sberna
locali della ex-chiesa di San Francesco
delle Donne (XIII sec.), vista la prestigiosa   Anna e Franca Sberna
location nel 2004 il laboratorio è stato
inserito nel Sistema Museale della              L’azienda di ceramiche artistiche fu fondata nel 1955 dal capostipite Francesco,
Regione Umbria come "struttura                  stimatissimo pittore, che si è sempre circondato di valenti colleghi ed ha accolto
d'interesse per la fruizione pubblica",         nella sua azienda molti tra i più grandi artisti del ‘900. L’amore per l’arte e il rispetto
                                                per l’antica storia della maiolica derutese ha fatto il resto al punto di trasformare
                                                Francesco Sberna da pittore ceramista ad imprenditore, suo malgrado.
                                                Le figlie Anna e Franca ancora oggi continuano sulla stessa strada.
                                                Cresciute dentro la fabbrica, fin da bambine hanno imparato a muoversi tra torni,
                                                colori e forni. Hanno sempre vissuto la fabbrica come casa, i dipendenti come
                                                famiglia, i grandi artisti come ospiti graditi ed i clienti come preziosissimi amici.
                                                Le due sorelle hanno sempre partecipato allo sviluppo aziendale curandone
                                                principalmente i rapporti commerciali. Per questo, pur continuando la tradizione,
                                                intendono trovare spazi per l’innovazione che meglio si conformi ai canoni del
                                                marchio Sberna. «Il mercato è ormai diventato globale, non esiste più solo quello
                                                americano. L’azienda deve adattare il suo prodotto a nuovi gusti mantenendo però
                                                intatto il sapore made in Deruta. Le fiere del settore, da Milano a Francoforte, da
                                                New York a Mosca e Dubai sono ottimi indicatori delle tendenze che si devono
                                                trasformare in idee contemporanee da sviluppare nella tradizione antica» -
diventando così Museo-Laboratorio.              raccontano - «Si cambiano le forme e i colori, il modo di decorare ma non si rinuncia
Oggi è uno degli ultimi laboratori di           al lavoro fatto a mano che è il più grande valore che abbiamo per distinguerci dalla
tessitura a mano d'Italia, dove vengono         produzione di massa. E’ importantissimo trovare nuove forme di presentazione del
realizzati esclusivamente con telai             prodotto e nuove vie di comunicazione. I cataloghi sono la fotografia non più di
originali ottocenteschi e settecenteschi        una azienda ma di uno stile di vita, ad esempio. La presenza alle fiere non sono più
magnifici damaschi per l'arredamento            la mera presentazione del prodotto ma la possibilità di conoscere personalmente
della casa, tutto grazie alla sconfinata        l’imprenditore… Capire tutto questo è fondamentale per procedere in questi tempi
passione di quattro generazioni di donne,       non facili» - spiegano.
che hanno dedicato la loro vita alla            Per il resto, come quasi tutte le imprese umbre, ci sentiamo anche noi un’ impresa
conservazione ed al recupero di un'arte         etica che rispecchia fuori come è fatta dentro. Ci piace pensarci come una grande
altrimenti destinata all'oblio.                 famiglia che tra l’altro è per il 95% femminile. Però niente paura, qui vige il
                                                matriarcato sì ma è un matriarcato involontario...
Marta Cucchia
Museo-Laboratorio Giuditta Brozzetti di
Perugia
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      marzo                                                                                                                   oo
Pianeta Festa, un Pianeta di Mamma!
La ricetta di Stefania: notevole fantasia, forte                                                   A tutte le donne
determinazione e tanto tanto amore
               Stefania Moia                     L’agenda segna sempre più prenotazioni.          Fragile, opulenta donna, matrice del
                                                 Nonostante i tanti sacrifici ed un grande        paradiso
Ancora oggi, dopo tre anni, non posso            impegno, la mia gioia è immensa!                 sei un granello di colpa
proprio dire che la perdita del lavoro che       Tre anni fa, non avrei mai immaginato            anche agli occhi di Dio
svolgevo da ben diciassette anni nel             tanto, non avrei assolutamente creduto di        malgrado le tue sante guerre
settore turistico, sia stata una disgrazia.      riuscire a realizzare il mio sogno.              per l'emancipazione.
Nel febbraio del 2011, incinta del               Mi sento fortunata, ho avuto la forza di
                                                                                                  Spaccarono la tua bellezza
secondo figlio, mi sono trovata improv-          reagire allo scoraggiamento, di credere in
visamente a casa, disoccupata!                   me e nelle opportunità della vita. Sono          e rimane uno scheletro d'amore
Come si sa, nel pianeta di una donna, ci         convinta che in ognuno di noi ci siano           che però grida ancora vendetta
sono tante incombenze ed impegni da              straordinarie capacità, non sempre visibili      e soltanto tu riesci
assolvere, ma anche tante risorse e              e manifeste e che, da un momento                 ancora a piangere,
determinazione. Così, dopo un terribile          negativo, possa nascere un nuovo e più           poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
iniziale periodo di disorientamento e            forte sentimento positivo, il giusto slancio     poi ti volti e non sai ancora dire
frustrazione, la svolta.                         per ripartire, per riscattarsi alla grande.
                                                                                                  e taci meravigliata
Attingendo proprio dal mio pianeta di            Spero di fare sempre il meglio nel mio
mamma, ho trovato l’idea, lo spunto.             Pianeta Festa che cresce di pari passo con       e allora diventi grande come la terra
Creare qualcosa che coniugasse la mia            il mio pianeta di mamma, con autentico           e innalzi il tuo canto d'amore.
passione infinita e profonda per il mondo        amore. L’augurio che mi faccio è che
dell’infanzia, con i miei hobby, coltivati da    questa mia storia di passione e dedizione,
qualche anno e legati ai miei momenti di         la mia esperienza di sconfitta e rinascita, il
relax. Ho sempre posseduto una discreta          mio percorso di volontà e convinzione,
dose di fantasia, e grazie alla mie abilità      diventi una grande realtà utile e consoli-
manuali realizzo, tempo permettendo,             data nel territorio, tutta femminile e
oggetti per la casa ed accessori per la          nuova!
persona, utilizzando le materie prime più
diverse, per lo più naturali, quali la carta,
la lana, le pietre ecc.
Certamente tutto questo non ha molto a
che fare con le mie competenze
linguistiche, raggiunte con gli studi ed
utilizzate nella mia attività lavorativa,
svolta fino a quel punto. Ma era quello
che desideravo e sentivo forte dentro di
me.                                                                                                   Alda Merini
La mia capacità creativa doveva aver
libero sfogo!
Il progetto da realizzare doveva essere
una struttura per i bambini, dove i piccoli
potessero divertirsi e socializzare, un
ambiente allegro e funzionale, ben
organizzato per le diverse esigenze ed
accogliente, da dedicare al gioco, alla
spensieratezza!
Con una disponibilità economica molto
bassa, tanto entusiasmo ed una notevole
dose di energia, mi sono messa al lavoro.        Grazie,
La febbrile ricerca dello spazio adatto è        Stefania Moia
stata, forse, la fase più critica e difficile,
ma la tenacia e la speranza hanno vinto su
tutto ed, una volta pescato il locale
giusto, ho dato libero corso alla mia
fantasia trasformando il grande e scarno
stanzone, quell’insignificante ambiente
preso in affitto, in un paradiso per bimbi.
Risultato: il “PIANETA FESTA”, la mia
terza creatura, il mio gioiello! A quasi un
anno dall’apertura ufficiosa, (l’inaugu-
razione è solo di quattro mesi fa), mi piace
sempre di più ed ogni giorno che passa
riesce a darmi maggiore soddisfazione.
In città, sempre più gente lo conosce e ne
parla.
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