MURELLA cronache - Contrada della Tartuca Anno XLIV n 2-Giugno 2020 Direttore Responsabile: Giovanni Gigli - Comitato Amici del Palio
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MURELLA cronache Contrada della Tartuca Anno XLIV n°2-Giugno 2020 Direttore Responsabile: Giovanni Gigli
Murella cronache RIPARTIRE Questo inchiostro avrebbe dovuto esse- di sostegno ai più bisognosi, senza trascu- re consumato per esprimere la mia gioia rare di affrontare i problemi di gestione per il prossimo giugno tartuchino e per della Contrada, questi ultimi tutti adem- condividere con voi il programma dei fe- piuti, nonostante l’impossibilità di riunir- steggiamenti, del Giro in Città e della set- ci nella nostra Assemblea Generale. Ci timana gastronomica. Tra le righe, magari siamo dovuti rapidamente adattare ad avrei anche avuto l’ambizione di proiettar- uno stile di vita che non ci apparteneva, vi verso l’imminente stagione paliesca e ma la storia ci insegna che in passato ci l’estate che avremmo trascorso, con i rit- sono stati momenti così, difficili. I nostri mi di sempre, tutti insieme. Se penso solo predecessori li hanno affrontati ed hanno a qualche mese fa, non posso nascondervi metaforicamente alzato il nerbo al ban- l’emozione che mi suscitava l’idea di poter dierino: la loro corsa non è stata arrestata battezzare tanti piccoli contradaioli e di e noi dobbiamo prendere esempio da loro. partecipare al solenne mattutino da Priore. Ora questa condizione sta trovando un Ho immaginato questi momenti ed assapo- punto di equilibrio, come la valanga lo tro- rato il gusto dell’ aspettativa e l’intima certez- va quando giunge a terra, anche se ha la- za che quel giorno sarebbe arrivato, presto. sciato dietro di sé una scia di devastazio- La gioia e l’orgoglio si sarebbero mescolati ne. In questi giorni la luce della speranza in un’ineguagliabile sensazione di appaga- e della rinascita risplende come un flebile mento e di felicità ed i nostri cuori avrebbero ma tangibile raggio di sole. Finalmente po- battuto, tutti insieme, con una sola caden- tremo riaprire la società Castelsenio e ri- za, quella dei tamburi che accompagnano lo prendere il sentiero della nostra esistenza sventolare delle bandiere d’oro e turchino. di tartuchini. Seppure con le dovute limi- tazioni avremo l’opportunità di riiniziare Oggi sono invece a scrivervi che tutto que- a frequentarci e di volgere uno sguardo al sto non potrà accadere, perché il destino futuro con più ottimismo. Spero di rive- beffardo ha voluto che un microorganismo dervi presto nei luoghi che ci appartengo- destabilizzasse la nostra esistenza, metten- no con il sorriso tra le labbra e la voglia di do in secondo piano la vita della Contrada e ripartire. Per adesso non potremo organiz- della Società, e perché problemi più impor- zare le consuete cerimonie celebrative dei tanti dovevano e dovranno essere affrontati. battesimi, del passaggio dei dodicenni a Come se non bastasse, il nostro Adù ci ha Porta all’Arco e dei diciottenni in Contra- salutati privandoci del privilegio di po- da. Abbiamo preferito posticiparle di un ter godere della sua presenza e lascian- anno per non privare nessuno della soddi- do un vuoto incolmabile, in tutti noi. sfazione di potere godere appieno di que- Con la maturità che ci contraddistingue sti fondamentali momenti della Contrada. abbiamo accettato tutto questo, rimodulan- Faccio appello al vostro senso di respon- do la nostra vita quotidiana sulla scia dell’e- sabilità nell’affrontare i mesi che ci atten- mergenza sanitaria e trascorrendo quattro dono nell’immediato futuro. Ci aspetta mesi surreali, distanziati, provati negli af- ancora un periodo difficile, ma grazie alla fetti, da iperconnessi e senza la possibilità vostra collaborazione saremo in grado di di vederci se non grazie ai mezzi tecnologici. superarlo, con orgoglio e determinazione, Abbiamo quindi posato i piedi sul suolo mai lasciandoci alle spalle questi mesi sofferti. esplorato della comunità virtuale e realizza- Un abbraccio a tutti, ripartiamo insieme. to attività per tutte le generazioni che com- pensassero la lontananza ed il distacco fisico. Grazie al vostro aiuto sono state concretiz- Il Priore, Antonio Carapelli zate importanti iniziative di solidarietà e 2
Murella cronache S.Antonio Alcun viso si pasce de’ vessilli, nessun Rullo scuote il risveglio, neppur la Gente sfila con Orgoglio, sorda dei bimbi e de’ loro strilli. Chi canta tra i giovani Arzilli se nella Festa muore ogni bisbiglio? Rimane l’Amor, unico appiglio, or che non c’è la corsa dei cavalli. L’Estate, con Giugno, desta l’Orti, asperge di ginestra i sogni e torna a fremere il Rione; per Noi, della pandemia più forti, che al fin di questi tempi arcigni ancor ci stringerem con emozione. MP 3
Murella cronache ADÙ IMMENSO COME IL SUO AMORE PER LA TARTUCA Stavamo completando l'impaginazione di que- grande libro aperto: un universo immenso, sto nuovo Numero del Murella Cronache quan- un tumulto di passione e generosità che ha do è sopraggiunta la notizia della scomparsa investito la Tartuca, divenendone un uomo di Adù Muzzi. Non potevamo certo limitarci simbolo. Era nato nella parte di Castelvec- a dedicare una pagina di fortuna ad un gran- chio che volge verso la Madonna del Corvo de Tartuchino, ritagliando un piccolo spazio a e lì trascorse la sua infanzia, tra le stradine pochi giorni dalla pubblicazione del giornale. di un rione povero fatto di vinai e botteghe. La redazione ha così deciso di dedicare all'im- Da giovanissimo, passata la guerra, si ci- menso Adù un Numero Speciale che pubbli- menta come apprendista orologiaio in una cheremo alla fine di giugno, quando avremmo bottega al Chiasso Largo, ma ben presto dovuto avvicinarci a quei fatidici giorni che prende in mano l'attività del babbo - che nel proprio lui, appassionato senese e contradaio- frattempo si è trasformata in quella di mo- lo, tanto amava. biliere – dandole un nuovo slancio impren- Di seguito riportiamo l'apprezzato articolo che ditoriale, sull'onda del boom economico Giovanni Gigli ha dedicato ad Adù sul sito uf- degli anni '60, fino a farla divenire un punto ficiale della Contrada. di riferimento per tutta la città. La Contrada nel frattempo timbrava le vit- L'unica cosa che resterà misteriosa della torie del 1951 e 1953, ed il ventenne Adù che vita di Adù è la sua nascita. Era nato a caval- sfoggiava un invidiabile fisico asciutto e vi- lo tra il 1931 e il 1932, e la registrazione all'a- goroso, si getta come un fiume in piena nei nagrafe fatta da babbo Parisio (falegname festeggiamenti di quegli anni memorabili. in Via Sant'Agata) pare sia avvenuta qualche Lo rivediamo nelle foto di Giulio Pepi, gio- giorno dopo causando una lieve discordan- vane alfiere ai Tufi o nei giri in Città e ritro- za anagrafica. Per tutto il resto Adù è un viamo in quelle storiche foto tutta l'affettuo- 4
Murella cronache sa esuberanza con la quale ci ha sopraffatti, come un saetta vocale passando tra i tavoli travalicando le divisioni generazionali. degli amici durante una cena in Società o Nei primi anni sessanta il Capitano Ottavia- lungo via delle Murella. no Neri lo inserisce tra i suoi collaborato- Nel 1976 diviene naturale il suo arrivo alla ri, una sorta di allievo mangino, e nel 1966 carica di Priore. La Tartuca attraversa un Gianni Ginanneschi lo nomina fiduciario momento difficile e nel 1978 insieme al ufficiale insieme a Giulio Francioni (mangi- suo inseparabile amico della vita Mauro no del popolo) e Waldemaro Baglioni. Bernardoni, si fa da parte ed entra ufficial- In quell'anno avviene lo storico cambio di mente del Consiglio dei Maggiorenti. Il suo fantini tra Chiocciola e Tartuca. Canapetta percorso dirigenziale finisce qui ed è giusto va in San Marco e noi montiamo Canapino, ripercorrerlo seppure a grandi linee, per ri- il fantino con il quale Adù e Mauro instau- cordare che Adù è stato sì uomo di popolo, reranno un strettissimo rapporto costellato ma anche un grande uomo delle istituzioni da esaltanti momenti e temporaneee in- tartuchine. Ha incarnato la figura del con- comprensioni. tradaiolo che sa trasformare in concretezza Arriva una purga, in quell'incredibile car- di opere l'inesauribile amore per la Tartuca riera dell'agosto 1966, ma incredibile lo e per tutti i tartuchini. Con i suoi amici di sarà, per altri versi, anche la carriera suc- sempre, il Mimmi, Carlo, Sandro, Silvano, cessiva quella che vedrà la Tartuca trionfa- Marcello, Giordano, Pierangelo, Mauro, re con Topolone e Canapino. Adù, seppure Pietro e altri ancora ha tenuto le fila di un trentacinquenne, nella bellissima coperti- gruppo di contradaioli che hanno fatto del- na realizzata da Augusto Mazzini, nel Nu- la Tartuca l'oggetto di un amore generoso e mero Unico “Carta canta e villan dorme” sconfinato. Adù c'è sempre stato per tutto appare già un uomo maturo. E' già l'Adù che e per tutti, era se stesso in ogni situazione, conosciamo. chiarezza di parola e schiettezza di sguardo La Contrada ha comprato gli appartamenti e di pensiero, senza nessuna contamina- che gettano le basi per la casa della Società zione di ipocrisia o interesse personale; ha e Adù, eletto presidente di Castelsenio nel solo donato, solo dato, solo offerto o messo 1970 (incarico che terrà fino al 1975) inizia a disposizione, in una spasmodica ricerca la sua battaglia per la ristrutturazione del- per fare dei tartuchini il suo meraviglioso la sede, riversando tutta la sua inesauribile mondo di gioia e di incessante prodigalità. energia vitale in un progetto che vedrà la La sua vita è stato un impetuoso fiume in luce tre anni dopo, il 16 maggio 1973. piena in cui ciascuno di noi ha potuto disse- Nel frattempo arriva la vittoria del 2 luglio tarsi e ognuno di noi si è rigenerato. 1972, con Mirabella e Aceto, Adù che è an- Troveremo adesso la forza di fare tesoro di che Vicario Procuratore, è uno dei grandi tutto questo nostro stare insieme a lui? Tro- artefici dei festeggiamenti. Dalla sua feb- veremo il modo di farci ancora illuminare brile inventiva nascono brillanti e gaudenti dalla sua voce? Troveremo in quale manie- definizioni che sopravvivono tutt'oggi nel ra utilizzare ancora l'energia del suo amo- gergo dei tartuchini. Il “Saltaleone” nome revole vigore? Il suo posto di capotavola re- ripreso sull'onda del film “Brancaleone”, è sterà senza capotavola, la sua voce carnale una figura indefinibile, simbolo goderec- non risuonerà più nei locali del suo regno cio e beffardo del suo spirito contradaiolo. di Castelsenio, ed è inutile confortarci con "Facciamo palla" è il suo inimitabile richia- parole di circostanza. Ci mancherà e ba- mo alla forza dell'unità. C'è già tutto Adù: sta, e solo il pensiero della sua vita piena di è la sua stagione d'oro. La sua voce intensa amore per la Tartuca potrà, in parte, com- e roboante risuona nei saloni di Castelse- pensare il grande vuoto che lascia. nio, qualche bambino lo guarda impauri- to, sembra un orco cattivo, ma lui, con una carezza e uno sguardo dolce, sorride bona- Giovanni Gigli rio e rivela tutta la sua natura affettuosa e benevola: è tenero come un “Burro”, altra definizione “metaforica” (ripresa dal miti- co fabbro Ghigo Cappannoli) che lanciava 5
Murella cronache IL MUTUO SOCCORSO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS La Contrada al centro delle iniziative di volontariato nel territorio Si parte! La nuova Commissione di Solida- rietà e Cultura è pronta! Abbiamo in mente tante idee, progetti, che ogni volta che ci incontriamo l’agenda s’in- fittisce di tante bellissime iniziative, colla- borando con le altre Commissioni e cercan- do di coinvolgere tutte le generazioni della Contrada e le strutture che sono nel nostro territorio. Il 4 marzo con l’appuntamento in Segrete- ria, tutti i nostri progetti prendono forma, con date fissate, persone contattate, affron- tiamo anche il discorso di quel nemico invi- sibile che in altre città sta facendo chiudere molte attività ricreative. Come un pugno nello stomaco, arriva anche per noi il lock- down: sembra surreale, ma purtroppo non lo è affatto. Per preservarci dal virus saremo tutti prigionieri in casa, niente scuola e, per tanti, anche niente lavoro. Tutti i progetti e facciamo è: le iniziative programmate vengono chiu- «Di che Contrada sei?». se in un cassetto, la vita di tutti noi viene Ce ne siamo occupati io e Giancarlo facen- stravolta da mascherine, gel, guanti… ob- do a turno per le consegne. Povero Gianca! bligatorio un isolamento, il distanziamento Gli avrò telefonato cento volte!!! sociale, proibiti baci e abbracci. Siamo tutti Nonostante si vivesse un momento tragico, spaesati; riuscire a trovare una spiegazione di questa esperienza ho un bellissimo ri- logica a tutto questo è praticamente impos- cordo, il nostro compito era quello di pas- sibile. sare a prendere i pasti alla Caritas in San Nonostante ciò, non possiamo fermarci, Girolamo e consegnarli alle persone che ci dobbiamo trovare il modo di aiutare le per- venivano segnalate. Suonare il campanello sone che in questa situazione accusano le e lasciare il pacco senza avere nessun tipo maggiori difficoltà. di contatto è stata dura, ma anche da sotto Dopo l’iniziale smarrimento, ecco che la la mascherina vedevi il loro sorriso e i loro macchina della solidarietà si mette in moto, occhi pieni di gratitudine. ecco che la nostra città dimostra ancora Al mio ultimo giro, ho consegnato il pa- una volta di avere un gran cuore. sto ad una persona; dopo aver suonato il Stretti in un abbraccio virtuale tra le dicias- campanello, lui è sceso per le scale con in sette Contrade viene costituito un gruppo mano un dvd: «Te lo regalo perché ridere per collaborare con la Caritas alla consegna fa bene e per ringraziarti. Mi raccomando dei pasti a domicilio, composto da due per- vai a casa a fatti du risate». Sono uscita dal sone per Contrada in modo da aiutare chi portone tenendo stretto quel dvd in mano. non è opportuno (per salvaguardare la sua Rimarrà un bellissimo ricordo… salute) che esca da casa, persone che puoi Gli aiuti vanno avanti, purtroppo il lock- anche non conoscere ma che comunque down continua, ora dobbiamo occuparci scopri subito di che Contrada sono; eh sì anche della consegna delle mascherine. Si perché noi a Siena la prima domanda che costituisce un gruppo fantastico, che si or- 6
Murella cronache ganizza nell’imbustarle e consegnarle. e Cultura. Bellissimo quando ricevi molti messaggi e Grazie a questa splendida Contrada, che ha telefonate, dove le persone offrono il loro saputo star vicino ai suoi contradaioli of- aiuto, la loro disponibilità, disponibilità frendoli appoggio e calore. preziosissima, che è servita anche per im- bustare e consegnare i sacchi della spazza- Selene Pocci tura nel Rione. Vorresti che questo incubo assurdo finisse al più presto, che non ci tenesse più prigio- Donazione e Solidarietà - Nel momento in cui nieri, che non ci privasse ancora delle no- siamo costretti a rinunciare al nostro bene più stre attività, della gioia di stare insieme, ma prezioso, alla gioia di respirare nello stesso spazio purtroppo dovremo rinunciare al Giro, alla fisicol'appartenenza ad una comunità, dobbiamo Festa Titolare, alla nostra settimana gastro- tenere ben presente chi siamo. nomica, al nostro amato Palio. La Contrada da sempre esprime dedizione e colla- Colmare il vuoto sarà impossibile, ma noi borazione, solidarietà come pratica del senso ci- proveremo ad usare tutta la nostra fantasia vico. Sono valori alimentati, sì, da una passione per riuscire a sollevare gli animi, per sen- quasi irrazionale, ma attraverso i secoli ben radi- tirci vicini nei momenti più belli della no- cati e operanti nella realtà quotidiana. In seguito stra vita di Contrada. alle indicazioni ricevute da Francesco Bernardini, Vorrei scrivere altre mille cose… medico presso l'ospedale Santa Maria alle Scotte, la Grazie a chi ha dato una mano, a chi si è Contrada della Tartuca ha deciso di donare all'A- reso disponibile, a chi anche con un sem- rea Anestesia Rianimazione Covid 19 del policlini- plice messaggio è stato presente perché co senese, un ecotomografo multidisciplinare por- abitando in altro Comune era impossibili- tatile ricondizionato (MYLAB TOUCH) di ultima tato ad aiutare fisicamente. generazione. Per desiderio dei propri rappresentan- Grazie a tutta la Commissione di Solidarietà ti hanno partecipato all'iniziativa il Fondo Papa Francesco e il Gruppo Donatori di Sangue. Ma l’epidemia ha portato anche altro! Le conse- guenze economiche purtroppo potrebbero riper- cuotersi sulle famiglie mettendole in difficoltà per soddisfare i bisogni primari. Con il desiderio di rendere operativo quel mutuo soccorso, istituito da secoli nel proprio seno, la Contrada comunica che il conto corrente, creato per sostenere l’acquisto dell’ ecotomografo donato all’ospedale Santa Maria le Scotte, verrà destinato altresì alla creazione di un fondo di solidarietà a sostegno dei tartuchini che si trovino in gravi diffi- coltà riguardo alle esigenze di prima necessità. Nel rispetto della privacy, il fondo verrà gestito dal Priore e dai Vicari che decideranno quali soggetti potranno beneficiare del sostegno e le modalità di intervento per ogni singolo caso. La Commissione di S. Agata Cultura e Solidarietà – oltre ad essere la promotrice dell'iniziativa – sarà coinvolta nella raccolta delle segnalazioni, che av- verrà con gli opportuni criteri di discrezionalità e rispetto verso tutti i possibili destinatari. Si sottolinea a tal fine che non è previsto un sup- porto diretto attraverso versamenti di denaro fra contrada e beneficiario. Questo tempo deve trovarci uniti a sostenerci per poterci rialzare ancora più forti di prima. Possia- mo tutti far sentire la nostra presenza versando un contributo nel conto corrente Banca MPS Iban: IT92B0103014200000000974460 Causale: Mutuo soccorso covid 19 7
Murella cronache STIAMO VICINI 2020 La straordinaria raccolta video che ci ha tenuti in contatto «Come possiamo stare vicini nonostante la cena in famiglia, potesse in qualche modo pandemia?»; una sfida decisamente ardua. scaldare i nostri cuori riportandoci ideal- Se era vero da un lato che la tecnologia con mente nell’altrettanto familiare atmosfera i suoi potenti mezzi poteva offrire svariate di Società; l'intento non era quello di lascia- soluzioni, dall’altro lato vi era la consape- re spazio alla nostalgia, ma di assecondare volezza che non fosse per niente semplice quella passione che da sempre ci caratte- sopperire alla convivialità e a quel tessuto rizza e che speravamo di tradurre presto di relazioni che si intrecciano nel DNA della in concreti abbracci. È nata così l’iniziativa Contrada. «Stiamo vicini 2020» che ha ottenuto perfi- no la menzione di alcuni quotidiani locali. All’indomani della delibera del Magistra- Il sito internet, il broadcast di Whatsapp, to delle Contrade che imponeva inevita- l’email ed il canale Youtube della Tartuca, bilmente la chiusura delle Società, alzi la sono i mezzi che abbiamo deciso di sfrutta- mano chi non ha provato un certo smarri- re per raggiungere tutti i protettori, fino agli mento al pensiero di dover rinunciare, per angoli più dispersi dell’Italia e del mondo. un tempo prolungato ed incalcolabile, alla Non si è trattato di una semplice riprodu- consueta pizza del martedì e al tradizionale zione di video già realizzati, ma di un accu- cenino del venerdì in Castelsenio. rato montaggio accompagnato da una sigla È stato a quel punto che la straordinaria e da alcuni contributi extra, messi insieme raccolta video prodotta negli anni dalla ri- dalla preziosa professionalità di Dario Di nomata scuola di registi Tartuchini, ci è Prisco. Dovevamo infatti considerare che venuta in soccorso. È bastato tirare fuori ogni evento storico, se pur vissuto in prima dal cassetto un hard disk per accorgersi di persona, possiede sempre qualche aned- possedere una videoteca di notevole valo- doto rimasto nascosto che può essere sve- re, composta da un numero consistente di lato solo dalle parole dei protagonisti; così riprese (alcune già viste e apprezzate, altre ogni video è stato anticipato dal racconto perlopiù inedite) che mostrano molteplici appassionato di un Tartuchino che ha aper- vicende storiche della Tartuca. Riponevamo to il sipario alle immagini che seguivano. la speranza che il martedì ed il venerdì sera Quando «Stiamo vicini» stava già collau- uno smartphone messo sulla tavola, con le dandosi, un’altra iniziativa degna di nota ha immagini tartuchine che accompagnano la cominciato a diffondersi sempre sui nostri 8
Murella cronache l’iniziativa che ha visto la collaborazione dei nostri migliori disegnatori che hanno illu- strato favole ispirate a fatti della storia del- la Tartuca più o meno recente. Ai bambini è stato inoltre chiesto di stimolare la pro- pria fantasia per realizzare un barbero con materiali e stili diversi: la risposta è stata straordinaria con l’arrivo di tantissime ope- re d’arte che abbiamo deciso di raccoglie- re nel breve filmato «Crea il tuo barbero». Una Contrada dunque creativa che è stata coordinata dalla sua Dirigenza sempre di- sponibile al dialogo e al confronto grazie allo «Streaming delle Murella», ovvero le videoconferenze con cui il Priore ed i Vicari si sono tenuti virtualmente in contatto con i contradaioli. Allo stato attuale la voglia di incontrarsi nei locali della Contrada e della canali ufficiali: «Pelle e Piombo». Con i con- Società è sempre più viva, ma queste inizia- tributi video realizzati dai tamburini e dagli tive sono riuscite a trasformare gli schermi alfieri di Piazza, i bambini e i ragazzi hanno dei nostri cellulari e dei nostri PC, in fine- potuto proseguire gli allenamenti da casa, stre sul Rione. grazie ad un’innovativa idea coordinata dal Maestro dei Tamburini e dal Maestro degli Alfieri. In assenza dei corsi che solitamen- Gabriele Romaldo te si svolgono a Sant’Agostino con l’arrivo della primavera, ai Piccoli è arrivato forte e chiaro il messaggio che certe passioni non possono essere fermate nemmeno dal peg- giore dei virus. I bambini certamente non sono stati lasciati soli dai Delegati ai Piccoli Tartuchini: è nato, infatti, il progetto «Storie della buonanotte per i cittini delle Murella», 9
Murella cronache TARTARUGHE NINJA ANTI-COVID I nostri sanitari extra-moenia alle prese con la pandemia E' stato durante una delle agghiaccianti ma inevitabili skype conferences di Murel- la che ci è volato il pensiero oltre il nostro muro di casa; e proprio parlando di chi, notoriamente Tartuchino, vive lontano da Siena o addirittura all' estero. Per di più se addirittura è un operatore sanitario. Come se la passeranno? Ci chiedevamo, e la risposta la troverete in queste righe. Glie- lo abbiamo chiesto, e glielo abbiamo anche fatto scrivere! Ecco le loro testimonianze: Elisabetta D'Adda: Elisabetta è la figlia del più noto Flavio D'Adda, Tartuchino ormai da una quarantina d' anni e, fino a poco tempo fa, considerando che vive a trenta chilometri da Bergamo, buon frequentato- re di Castelsenio. Molte volte, al venerdì, smontava dalla sua fabbrica alle cinque del la sofferenza fisica e psicologica di queste pomeriggio e subito si gettava in autostrada persone, spesso anziane, sole, spaventate per giungere in tempo a cena...giusto per sotto il peso di un ventilatore e senza nem- capire. meno poter vedere i familiari. Covid-19 ha stravolto il nostro quotidiano con turni Elisabetta lavora come Medico nell' Ospe- infiniti in questi reparti in isolamento, in- dale di Crema, sita più o meno a metà della dossando tute e mascherine (quando final- verticale che unisce Bergamo e Codogno, la mente sono arrivate per tutti) che ci hanno prima Zona Rossa Italiana del contagio; ma segnato il viso, spesso rigato dalle lacrime sentiamola. che ad un certo punto hanno iniziato a ve- «Ciao, esaudire la vostra richiesta di rac- nir giù da sole. Siamo stati a volte di fronte a contarvi l' esperienza di questi ultimi due scelte umane e professionali che mai nella mesi non è semplice; personalmente sono vita ci saremmo immaginati di dover pren- di fronte a sentimenti contrastanti e non ho dere in considerazione. ancora elaborato il turbine di emozioni che E quando un mio collega ha appeso il dise- ci ha travolto! Come operatori sanitari sia- gno del figlio con la scritta "ce la potete fare" mo stati catapultati in una situazione surre- ecco che abbiamo realizzato che la nostra ale, difficile da comprendere senza averla forza era nello stare insieme, lavorando e vissuta di persona. In TV uno può aver avu- condividendo questi momenti così difficili to la percezione di quello che stava succe- e impegnativi. Perchè nessuno si salva da dendo...le migliaia di persone contagiate, i solo! Insieme ci siamo presi cura di chi ave- morti, le lacrime dei familiari, le conferen- va bisogno, incontrato sguardi impauriti e ze stampa della Protezione Civile, le opinio- sorriso con gli occhi, abbiamo confortato ni degli illustri professori (più impegnati a anche solo con una videochiamata i fami- mostrarsi in TV che a lavorare sul campo), liari, a volte abbiamo pianto con loro e fi- le incertezze di coloro che dovrebbero ga- nalmente gioito con chi è guarito! Insieme rantire e tutelare il bene del paese assolu- siamo riusciti a sentire il battito del cuore tamente impreparati e in ritardo in tutto! nostro e di tutte le persone che abbiamo in- L' angoscia di non riuscire ad aiutare tutti i contrato in questa incredibile esperienza! pazienti che arrivavano in Pronto Soccorso, 10
Murella cronache Insieme abbiamo cercato di superare ogni zata che, per noi contradaioli extra-moenia istante di questo tempo così opprimente, che non abbiamo la fortuna di godere della così frenetico e così lento allo stesso tempo. quotidianità del rione, viene vissuta come Insieme...perchè nessuno si salva da solo! una punizione già in situazioni di normali- Un pensiero speciale va a tutti gli amici ed a tà, quando cioè si può almeno programma- tutte le persone care della Tartuca e di Sie- re il prossimo ritorno. na cui sono grata per la vicinanza dimostra- A causa di questo flagello la Lombardia è ta a me alla mia famiglia ed alla nostra terra veramente in ginocchio. La caotica Milano così duramente provata. per mesi è stata una città fantasma e, se Ma soprattutto un grazie immenso va alla la città appariva così, potete immaginarvi mia famiglia, compresa la piccola Carlot- come si presentava la periferia. Per setti- ta, che con la sua nascita ha portato gioia e mane il silenzio surreale che avvolgeva Mi- speranza in tutti noi ...senza di loro, che mi lano e la periferia è stato interrotto quasi hanno dato il coraggio e mi hanno aiutata esclusivamente dal suono delle sirene delle ad affrontare tutto questo, non so se sarei ambulanze e dagli “strilloni” della Protezio- riuscita a reggere. Mai come quest' anno ne Civile che, citando l’ennesima ordinan- sarà bello rivederci e festeggiare tutti insie- za del Sindaco, raccomandavano ai cittadi- me...perchè nessuno si salva da solo!Betta». ni di rimanere a casa. Federica Massacesi: Fede lavora come Diri- Fino alla settimana scorsa si poteva anda- gente Tecnico Amministrativo all' Ospedale re al supermercato vicino casa soltanto nel Maggiore di Milano, ma vive nella periferia giorno stabilito dall’ordinanza comunale, a Nord Est della città, a Bollate famosa pur- seconda dell’iniziale del cognome e solo in troppo per il Carcere di massima sicurezza. determinate fasce orarie. All’immobilismo Grazie all' amicizia fra sua madre e Bernar- delle città lombarde, impaurite e stordite, dino Cenni, la nonna abitava vicina a Nel- si è contrapposto il manicomio che regna- lo, Federica fu subito battezzata in Tartuca, va negli Ospedali dove il personale sanita- pur essendo nata a Milano ed è notissima rio, soprattutto all’inizio, ha trasferito la e conosciutissima grazie a quella casa in sua residenza. via de' Maestri, che ancora i genitori usa- Nessuno era pronto a questa pandemia, no come appoggio senese, della quale col mancavano presidi di protezione, manca- marito e i due splendidi figli spesso si serve vano strategie operative ... per scendere a trovare gli amici di Castel- Ho visto trasformarsi letteralmente l’IRC- vecchio; sentiamo la sua lettera aperta: CS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policli- «Ciao! Premetto che l’avvicinarsi della bel- nico di Milano dove lavoro. Nel giro di po- la stagione non fa altro che rendere ancora chi giorni i Reparti sono stati totalmente più insopportabile questa lontananza for- rivoluzionati. Chiusi gli ambulatori, sono spuntati posti letto di rianimazione inten- siva e sub intensiva ovunque si potessero creare. Medici, infermieri, tecnici si sono reinven- tati sacerdoti, notai, badanti, psicologi ... ed a qualche medico è toccato pure assur- gersi a “giudice supremo”. Io sono la Responsabile della Segreteria Tecnico Scientifica ed Amministrativa del Comitato Etico Milano Area 2 e insieme a colleghi ed a Sperimentatori e Ricercatori ho dedicato e continuerò a dedicare straor- dinari e fine settimana per cercare di dare il mio contributo alla lotta contro questo flagello. Da due settimane circa siamo en- trati nella “Fase 2”, ma a Milano i contagi giornalieri sono sempre a 3 cifre e le Tera- 11
Murella cronache pie Intensive e Sub intensive lavorano an- cora a pieno regime. Non vedo l’ora di tornare a pesticciare la pietra serena, di farmi riabbracciare dalla mia Contrada, di sentire i profumi della no- stra cucina, le voci dei miei amici, di brin- dare e cantare IN ALTO TARTUCA, di affac- ciarmi dalla finestra di camera e vedere il chiassino apparecchiato. Fede». Leonardo Casini: Leonardo non ha biso- gno di grandi presentazioni, essendo uno dei numerosi nipoti di ELIDE, figlio di Clau- dio l' ultimo dei cinque figli della compian- ta Fata Tartuchina, lavora come Medico Specializzando nell' Ospedale di Digione in Francia. Sentiamolo: «Ciao, io sono uno degli untori, come ci identificano a Padova, che lavora al CHU (CENTRE HOSPITALIER UNIVERSITAIRE ) a Dijon, a metà strada tra ni della propria lingua, ha portato con sé Parigi e Lyon nel pieno della Borgogna. un aumento di tutte le vittime di violenza Come tutti sanno da noi il COVID-19 è ar- domestica (donne, bambini e uomini). Se, rivato alcuni giorni dopo rispetto all’Italia. leggendo queste righe, qualcuno si doves- Questo ci ha permesso di prepararci e di se riconoscere in questo contesto spero prendere le precauzioni adeguate... No, a abbia la stessa visione della Contrada che dire il vero qui abbiamo chiuso gli occhi e ho io, cioè quella di una famiglia, soprat- fatto finta di nulla fino a quando il raduno tutto quando quella che abbiamo scelto o evangelico di Mulhouse ha fatto esplode- dove siamo nati non corrisponde a quanto re la situazione. Ma come forse non tutti sogniamo. Chiudo pensando ai miei ami- quelli che leggono queste righe sapranno, ci della Tartuca, loro che hanno subito le visto che la nube tossica post Chernobyl si conseguenze di questa situazione, loro che era fermata ai confini francesi senza pene- spesso mi hanno posto delle domande e a trarli, speravamo che questo virus facesse cui spero aver dato delle risposte, loro che altrettanto. hanno cercato conforto nelle mie parole e che purtroppo non sempre l’hanno tro- Il COVID-19 ci ha messo a dura prova, anche vato. A loro, e a tutti voi, voglio dire grazie se le misure messe in atto sono state abba- perché noi siamo indicati come gli “eroi” di stanza efficaci per prevenire la saturazione questa situazione, ma senza di voi, senza il dell'ospedale, insomma ne usciamo distrutti. vostro rispetto delle regole (spesso confuse Distrutti perché il percorso è stato faticoso e difficili da capire) che avete dimostrato, perché dalle 50 ore settimanali che facevo non avremmo mai potuto cominciare a ve- fino al 16 marzo sono arrivato a farne più dere l’uscita da questo tunnel. Sperando di di 60, e come me tanti miei colleghi specia- potervi riabbracciare presto. Leo». lizzandi. Distrutti perché le nostre équipe per lunghi tratti hanno lavorato a ranghi ri- Sara Mele: Anche Sara non ha bisogno di dotti e quindi il carico di lavoro è aumenta- presentazioni, figlia del Mele con la cin- to per tutti. Distrutti perché devi fare delle quecento gialla e blu, protagonista della scelte, vi assicuro che sentire gli applausi vita tartuchina degli anni sessanta e set- alle otto di sera dopo non aver potuto pro- tanta, fa parte peraltro dello stesso grup- porre alcuni pazienti alla Rianimazione po di citte che comprende anche Federi- non riscalda più di tanto il cuore. Distrutti ca Massacesi. Oggi vive e lavora a Londra perché il COVID-19 ha fatto vittime in mol- come Medico Specialista in Anestesiologia ti modi. Il confinamento, perdonatemi se e Rianimazione, ha due bellissime figlie non uso il termine inglese ma qui in Fran- gemelle e ci racconta la sua storia: cia ho capito la bellezza di utilizzare i termi- «Sono felice di provare a raccontarvi un poco di questa esperienza da medico ita- 12
Murella cronache liano e tartuchina che vive e lavora ol- mi hanno regalato un sorriso. Anche Betta tremanica. È stato e continua ad essere mi ha cercata! un periodo difficile, non solo per me, ma I video da brivido dei canti senesi alle fine- per tutti penso. Nessuno uscirà vittorio- stre, che, non ci crederete mai, sono fini- so da una cosa del genere, forse l’unica ti nei compiti di scuola di Amelia e Olivia. gioia è vedere la natura che ha preso un Amelia e Olivia erano incredule di aver ri- po’ di respiro dall’uomo e sembra esser- cevuto dalla scuola un video girato a Siena. si rigenerata, in cielo in terra e in mare! Hanno provato poi a spiegare ai compagni Parlando della mia esperienza la cosa più inglesi cosa fosse un rocchio, cioè “quella difficile è stata vedere cosa stesse succe- canzoncina sempre con la stessa melodia dendo in Italia, aver gridato come una ma ognuno ci mette le parole che vuole e pazza al disastro e non essere stata cre- qualche volta si possono anche dire le paro- duta e poi aver visto fare, uno dopo l’al- lacce!” Il pensiero di Simona Giannetti che tro , tutti gli errori che erano già stati fat- mi ha postato il link della commedia che ti senza avere la possibilità di prevenirli. abbiamo messo in scena nel lontano 1997 Ed ecco così che mi sono dovuta reinven- in Castelsenio per la Festa della Donna, e tare sul piano lavorativo (normalmente la- che per rivederla tutta sono andata a letto voro come anestesista per bambini e adulti alle 2! Ancora non siamo fuori da questa con malattie cardiache congenite) visto che brutta storia, e la cosa più destabilizzante è nel giro di pochi giorni il mio Ospedale in che nessuno sa cosa succederà e se e quan- centro a Londra ha chiuso tutte le sale ope- do tutto questo finirà. ratorie e si è trasformato in una grande te- Sogni e speranze …quelli nessuno può ru- rapia intensiva con 70 malati ventilati, tutti barceli… con COVID 19. A questo si è aggiunta la tri- ste consapevolezza che non sarei riuscita, E nel mio sogno più ricorrente ci sono io per tanto tempo, a ritornare nel mio pae- con una valigia in mano. se e città natale e dai miei affetti più cari. Arrivo a casa dei miei genitori … li abbrac- Il ruolo della Tartuca in tutto questo? cio…mi cambio i vestiti…salgo in macchi- Prezioso. Mi hanno fatto compagnia e na, guido, posteggio, cammino svelta e ar- dato coraggio tanti gesti e tanti momen- rivo su…. ho il fazzoletto al collo... sento ti firmati Tartuca. Qui sfortunatamen- voci, rumori, canti. E’ il mio popolo in festa te ne posso solo menzionare alcuni. e io ne faccio parte. Sara». I numerosi messaggi di tanti tartuchini, Anch'io da operatore sanitario mi sento di delle mie amiche di sempre con cui condi- rivolgere un conclusivo pensiero a tutti co- vido gruppi whatsapp, ma non solo. Perso- loro che hanno fatto, fanno e faranno qual- ne inaspettate che hanno pensato a me e cosa per chi ha bisogno e sta un pochino peggio di loro. Non smettete mai di fare del bene! «NESSUNO SI SALVA DA SOLO». Stefano Pagni 13
Murella cronache LA VOCE DEI TARTUCHINI CHE VIVONO FUORI DALL'ITALIA I nostri sanitari extra-moenia alle prese con la pandemia Il periodo di quarantena che abbiamo tutti dalla propria abitazione (senza bisogno di appena passato ci ha, almeno inizialmente, un modulo di autocertificazione) per fare impedito di stare vicino ai nostri cari, di sport, senza l’obbligo di mascherina. Così, festeggiare con gli amici e di vivere appieno spinti da una stagione particolarmente la Contrada. Ecco, se adesso possiamo mite per quelle latitudini, e dalla necessità assaporare lentamente un po’ di libertà, c’è di dare uno sfogo alla forte pressione chi ancora non può tornare ad abbracciare si incontravano al parco i corridori più la famiglia e non potrà uscire a prendere improbabili, disposti a tutto per una boccata l’aperitivo con gli amici, vittime di un di libertà. Ricevendo aggiornamenti diverso distanziamento sociale. Stiamo dall’Italia, che anticipavano gli eventi, parlando di tutti quei Tartuchini che vivono Alessandro confessa che ha seguito con fuori dall’Italia, lontani fisicamente dal un po’ di timore l’evolversi della situazione cuore della Contrada, ma con la Contrada a Londra. Complici un atteggiamento più nel cuore. rilassato del governo e l’indole stessa dei Abbiamo contattato alcuni di loro in modo cittadini, che rifiutavano il virus e l’uso dei che ci raccontassero come hanno vissuto dispositivi di protezione, la situazione è i due mesi di quarantena nei loro paesi di diventata ben presto drammatica. adozione, come hanno dovuto cambiare Alessandro ha ottenuto il visto temporaneo le loro abitudini e quali differenze hanno necessario dopo la Brexit per studiare e riscontrato rispetto a quello che succedeva lavorare nel Regno Unito, e conta di rientrare in Italia, con un pensiero finale rivolto alla in Italia per luglio. Inoltre ci racconta che lo nostra Contrada. smart working è molto diffuso fra gli inglesi, Ormai abituati per necessità all’uso e quindi non ha avuto grosse difficoltà a quotidiano dei nuovi strumenti di lavorare da casa. Argomento che abbiamo comunicazione, fissato un appuntamento affrontato anche con Sara, residente a trovarci in rete è stato semplicissimo. Dal Regno Unito abbiamo contattato Alessandro Sasso e Sara Pellegrini, due giovani tartuchini entrambi residenti a Londra, ma dalle storie molto diverse. Alessandro, fresco laureato a Siena, in attesa di poter fare l’esame di stato per l’abilitazione alla pratica forense, svolge consulenze in uno studio legale legato alla finanza nel pieno centro della capitale. Ci descrive una situazione che si è evoluta in modo molto diverso da quanto accaduto qui da noi: la chiusura totale è avvenuta solo a partire dal 23 marzo, nonostante il rapido diffondersi del virus fosse sotto gli occhi di tutti. Oltre a ciò, fin dai primi giorni di quarantena era possibile uscire 14
Murella cronache della tartuca è stato il più grande onore della mia vita». Così ha esordito. Ma il tono di voce cambia subito quando ripensa ai momenti più duri della crisi Covid nella Grande Mela: il ricordo più forte, vissuto quasi come fosse un film, è il suono snervante delle sirene delle ambulanze, che passavano senza posa sotto la sua casa a Park Avenue, giorno e notte. Con tristezza è ritornato ai giorni dell’emergenza totale, alla terribile scelta fra la vita e la morte dei propri pazienti che si sono trovati ad affrontare giovani medici di soli trent’anni, in un sistema sanitario incapace di reggere l’urto iniziale. All’enorme sovraccarico subìto dal sistema sanitario si aggiunge nel presente la crisi innescata dalle Londra da un anno, ma grande giramondo, proteste per i diritti degli afroamericani, dato che ha già lavorato come architetto che ha colpito molte delle maggiori città anche in Australia, Francia e Spagna. La americane. Per renderci conto della gravità sua routine lavorativa invece è cambiata: della situazione, Nico non è mai uscito di abituata a prendere ogni settimana l’aereo casa per due mesi filati, la spesa arrivava come fosse un tram per recarsi a dirigere al condominio tramite un corriere, che la i cantieri in Germania e Spagna, si è vista deposita all’ingresso. Durante la quarantena costretta causa quarantena ad abituarsi i grandi supermercati hanno adottato un al lavoro da casa. Fra le differenze che ci orario speciale per permettere agli over 70 descrive, l’apertura di vari negozi durante più coraggiosi o meno fortunati di recarsi la quarantena in orari particolari per a fare la spesa senza dover aspettare risparmiare le lunghe file ai cosiddetti “key nelle lunghe file. Come in Italia anche workers”, i lavoratori chiave come operatori negli States adesso si cerca ovviamente sanitari e addetti alla distribuzione che non di ripartire puntando ad una riapertura si sono fermati durante l’emergenza. graduale, soprattutto dei ristoranti (sempre In entrambi i casi la mancanza di casa si fa sentire, è stata forte la tentazione di prendere il primo volo prima che fossero chiuse le linee di trasporto. Sia Alessandro che Sara ammettono che una voce di conforto è giunta anche dalla Contrada, sia nella sua forma più “istituzionale” che dai vari gruppi di amici, che hanno reso più sopportabile la lontananza fisica da Siena e dalla vita tartuchina. Siamo riusciti a contattare anche Nico Zoullas, tartuchino d’adozione residente a New York. Fin da subito ci ringrazia, percependo nella chiamata stessa l’amore con cui la Tartuca accompagna tutti i tartuchini, dal più anziano al più piccolo, dal più vicino al più lontano: «Diventare 15
Murella cronache a capacità dimezzata) e dei negozi, dove la mascherina è sempre obbligatoria. Nico saluta ringraziandoci anche per i video- tutorial pubblicati in questi mesi su youtube da alfieri e tamburini, che lo hanno almeno col pensiero catapultato a Siena. Tornando in Europa, abbiamo fatto due chiacchiere anche con Michele Lombardini e Leonardo Bossini. Michele lavora a Bruxelles per l’Unione Europa e vive all’estero ormai da vent’anni. In una città in cui la presenza italiana è molto forte, si è diffusa fin da subito una maggior consapevolezza delle potenzialità del virus. Ma in Belgio è arrivato un messaggio forse diverso: le autorità hanno preferito responsabilizzare la popolazione, lasciando aperti i parchi per le attività Leonardo ha la possibilità di tornare a ricreative, senza bisogno di uscire muniti Siena in macchina, per cui spesso si è fatto di autocertificazione. svariate ore di guida anche solo per venire Per quanto riguarda il lavoro, Michele in società per una cena con gli amici o per ha preferito tornare in ufficio il prima una serata alla Settimana Gastronomica. possibile: si trovava a Siena nei giorni in cui Perchè tanto: «In Contrada c’è sempre un è stato dichiarato il lockdown, ed ha dovuto amico». prendere in fretta e furia il primo volo per tornare a Bruxelles. Toccando l’argomento Contrada, Michele la pensa così: «La Bernardo Mario Tartuca ha cambiato passo, nel periodo più difficile, tutti avevamo le stesse difficoltà, dai più vicini ai più lontani, ma quando usciva il video, ecco in quel momento era come se stessimo andando in Tartuca». Leonardo invece ci parla da Monte Carlo, dove vive e lavora dal 2005. Paradossalmente, nella città più vicina a noi, nei giorni che hanno preceduto il loro lockdown ha percepito una certa ostilità nei confronti della popolazione italiana. Ma dopo una quarantena imposta in tutta fretta dal 17 Marzo, la strada verso una riapertura è stata molto rapida: i ragazzi che dovranno sostenere l’esame sono tornati a scuola e molti negozi hanno riaperto i primi di maggio. Una delle conseguenze peggiori del lockdown è quella di non aver potuto accompagnare il figlio maggiore ai corsi in Sant’Agostino, per fargli assaporare la Contrada in quei pochi momenti disponibili. Anche perché in tempi normali 16
Murella cronache I RACCONTI DALLA ZONA ROSSA Dalla Lombardia la paura e la voglia di ripartire dei Tartuchini «A Milano purtroppo siamo tutti degli estra- nei, ma lo spirito della Contrada te lo porti dentro per vivere meglio anche in un'altra città». Questa è la riflessione del nostro Giacomo Steiner. Lui, come altri Tartuchi- ni lontani dalla loro Siena e dal loro amato Rione è dovuto rimanere in Lombardia in questi drammatici mesi di lockdown. Ades- so, passato il momento più buio anche Pa- olo Bartalucci, Matilde Marzucchi e Giulio Marraccini raccontano le loro esperienze vissute in quelle settimane che hanno scon- volto l'Italia, nella regione più colpita dalla pandemia e che ha sperimentato per prima le restrizioni della quarantena. Paolo Bartalucci a questo proposito rac- conta l’aria che si respirava a Milano nei pesanti giorni della Fase 1: «Vivendo a Mi- lano la quarantena è stata probabilmente più drammatica che in altre zone, anche se ormai le sensazioni sono le stesse ovunque, il Covid-19 è un’emergenza mondiale non solo locale. La cosa più brutta erano le stra- de completamente deserte dei primi giorni di chiusura e il suono delle sirene delle am- bulanze che passavano a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ti dava l’impressione che nessuno fosse al sicuro e che non di- pendesse da te ammalarti o meno». Per molti tartuchini che vivono fuori Siena come se fosse una qualsiasi altra giornata, tornare in Contrada per il Palio o in occa- è un po’ come pensare che il mio comple- sione della festa titolare è un modo per ri- anno non esista – commenta Matilde Mar- entrare in contatto con una realtà familiare zucchi -. Non so bene cosa proverò il tre- e ricca di emozioni, di ricordi. Quest’anno dici giugno, o durante i giorni di Palio ma purtroppo il mortaretto non scoppierà e immagino che l’atmosfera sarà molto triste. Piazza del Campo rimarrà in attesa, come In quelle giornate Siena non rimarrà indif- lo siamo noi, delle carriere che ora più che ferente, non sarà mai, per tutti noi, un pe- mai sembrano così lontane. «Personalmen- riodo di tempo come un altro. Sento già la te non riesco ad immaginarmi il due luglio nostalgia di quelle piccole cose che caratte- 17
Murella cronache rizzano il tempo passato in contrada, come i pomeriggi trascorsi in terrazza, a parlare del più e del meno, uniti in qualcosa di uni- co». In questi mesi in cui non abbiamo potuto incontrarci e vivere la contrada la diffu- sione dei filmati della raccolta “Stiamo Vi- cini” è stato un modo originale ed efficace per accendere lo spirito della condivisione anche nella lontananza: «È stato bello ve- dere come la contrada abbia cercato altri modi per farci sentire uniti nonostante il distanziamento sociale - afferma Giacomo Steiner - I video sono l’aspetto 2.0 della vita del Rione che non possono sostituire le re- lazioni ma che alimentano il senso di con- divisione, nelle immagini sono racchiusi tanti messaggi, tra i quali i valori della vita contradaiola oltre ai ricordi di momenti che diventano condivisibili anche a chi non ha avuto la fortuna di viverli. In fondo è la memoria che ci tiene uniti in momenti dif- ficili come questo». «Mi manca l'atmosfera – racconta Giulio Marraccini -. Contrada è aria di casa. Mi manca sedermi con i miei amici e tra una partita di carte e l'altra ascoltare storie, aneddoti dagli uomini più grandi. Contrada è aggregazione e condivisione per me quin- di il pensiero che quest'anno i due momen- ti più importanti per un contradaiolo non potranno essere vissuti è tosto da digerire ma credo anche inevitabile come scelta, data la situazione di emergenza mondiale». Nella speranza di ritornare alla normalità e di poterci ritrovare a cantare insieme, at- tendiamo i nostri cari contradaioli lontani da Siena, con l’augurio che il loro ritorno, nonostante tutto, sia ancora più gioioso. Clelia Venturi 18
Murella cronache DA UNA FINESTRA SUL RIONE Non è stato facile arrivare fin qui, in una balzi di battute vivaci, commenti sul tempo tappa ancora non ben definita di questo e qualche alzata di spalle, seguita da diver- percorso inatteso e sconosciuto, in cui le si sospiri e brevi silenzi, finché la finestra nostre certezze sono state spazzate via la- non si richiudeva. Gesti di una convivialità sciando l’instabilità di un futuro appanna- spontanea che nella mia mente vivevano to, di un’estate senza Palio e Festa Titolare. tra i racconti del babbo, di quella via delle Il nostro amato rione, che lo scorso anno Murella del dopoguerra animata dalla sem- viveva il fermento della preparazione delle plice e genuina condivisione della vita fatta nostre feste, l’entusiasmo e la vivacità di un di suoni e voci familiari in cui l’ambiente popolo vittorioso, in questi mesi ha visto e domestico si allargava e coinvolgeva intere vissuto le conseguenze del distanziamen- strade. Quest’atmosfera si è ricreata un po’ to sociale, dell’allontanamento e dell’iso- durante la quarantena, in cui la necessità lamento. Ci siamo emozionati cantando la di compagnia si è esaudita anche attraver- Marcia del Palio, per una sera siamo ritor- so memorabili aperitivi improvvisati, come nati ad essere una sola voce. Poi c’è stato il quello del pomeriggio di Pasqua. Attraver- momento in cui abbiamo scelto il silenzio, so le finestre aperte si intravedevano tanti nella consapevolezza amara e nel rispetto contradaioli con i volti sorridenti e di chi di ciò che stava succedendo nel nostro pa- non si riusciva a vedere la figura se ne in- ese. Nel pieno della prima fase dell’emer- tuiva la voce e la risata. Un brindisi lontano genza Covid-19, mentre le rondini ritorna- con un bicchiere di casa, l’augurio di un ab- vano a Siena inaugurando la primavera, braccio che ci saremmo voluti scambiare, c’è stato sempre quello sprazzo gioviale di la testimonianza della volontà di “fare con- chiacchiere tanto leggere quanto essenzia- trada”, nonostante tutto. Un po’ attori e un li per alleggerire il peso dell’isolamento, po’ spettatori, insomma, di questo tempo scambiate tra le finestre del rione. strano che scorre sotto i nostri piedi e sotto Un piccolo rituale quotidiano fatto di rim- i nostri gomiti appoggiati ai davanzali. Dal 19
Murella cronache tufo abbiamo imparato che le nostre radi- ci sono solide e la contrada ci ha insegnato come vivere insieme, ma la nostra voglia grande di volare in alto, quella ce l’hanno insegnata le rondini. Saremo di nuovo uni- ti, in qualche modo, a modo nostro. Clelia Venturi 20
Murella cronache QUANDO L’EPIDEMIA DI COLERA FERMÒ IL PALIO «Una tal sospensione di Feste venne annunziata al pubblico dal Gonfaloniere di Siena» Era dal lontano 1944, in piena Seconda nella trascrizione del manoscritto «Memo- Guerra Mondiale, che non veniva deciso rie per la corsa di Piazza con i cavalli dal per l’annullamento del Palio. Lo scorso 14 1650 al 1856» è così narrato tale avvenimen- maggio, è arrivata l’ufficialità da parte del- to: le autorità competenti e quindi una notizia «A dì 9 agosto 1855. che era nell’aria da tempo si è trasformata in un amara realtà. Tutto era stato disposto per l'esecuzione delle Patrie Feste del 15 e 16 agosto, quando il pen- D’altronde nella mente di tutti noi senesi siero si rivolse sopra la lacrimevole situazione risultava complesso immaginare di vive- nella quale si trovavano quasi che tutte le po- re i quattro giorni senza poter frequenta- polazioni della Toscana colle altre attaccate re attivamente il rione o senza poter as- dal flagello del morbo asiatico = Il Cholera = sistere alle prove in piazza. Ciò che però per cui adunata per urgenza la Magistratura è importante ricordare, è che Siena ed alle ore una di questo stesso giorno, e conside- il Palio hanno saputo affrontare crisi si- rando l'afflizione delle popolazioni toscane da mili nel corso dei secoli. Se è vero infatti non permetterli di prender parte ai pubblici che dal lontano XVII secolo la nostra fe- spettacoli, deliberò la sospensione delle Carrie- sta si tramanda di generazione in genera- re alla lunga ed alla tonda che avrebbero do- zione sapendosi rinnovare, è anche vero vuto effettuarsi nel 15 e 16 di detto mese, come che non è la prima volta che ci ritroviamo pure rimase sospesa l'annua fiera fuori della costretti a rinunciare alla nostra Festa. Porta Camollia del 10 e 11 agosto, come dalla E’ senza dubbio curioso sapere che nel 1855 notificazione del Gonfaloniere in data del dì 8 un’altra improvvisa epidemia, in questo caso detto, e soltanto rimase ferma la funzione vo- di Colera, vide costrette le autorità cittadine tiva dell'offerta del Cero nel 14 di detto mese dell’epoca ad annullare il Palio dell’Assun- alla chiesa Metropolitana, ed alla qual fun- ta a pochi giornio dalla sua effettuazione. zione concorse un numero straordinarissimo Dall'archivio storico del Comune di Siena, 21
Murella cronache di devoti a presentare il torchietto di cera alla na, ciò nonostante la storia del Palio ci chiesa predetta. insegna a comprendere meglio quanto, Mercé la intercessione della gran Madre di Dio nei momenti di estrema difficoltà per Sie- Maria Santissima Advocata Senensium questa na e per l’intera nazione, i senesi siano città rimase immune da un tal flagello, non sempre stati disposti a rinunciare al loro essendosi verificati che alcuni casi di dolori bene più prezioso per permettere alla cholerici, giudicati per cholera, e nonostante la città di uscire al meglio dalle difficoltà. Comunità creò una commissione sanitaria, e La Pandemia di Covid-19 ha creato e sta tut- molti provvedimenti furono attivati, onde al- tora creando ripercussioni sull’intera popo- lontanare l'invasione del morbo. lazione mondiale ed il periodo che abbiamo vissuto entrerà nei libri di storia, così come Una tal sospensione di Feste venne annunzia- è successo per le guerre mondiali, d’indi- ta al pubblico per mezzo di notificazione dal pendenza e tante altre vicissitudini, che nei Gonfaloniere di Siena in data del 10 del mese secoli hanno portato i senesi a rinunciare stesso». al Palio per il bene dei propri concittadini. E così ancora una volta un’epidemia che L’insegnamento che ne dobbiamo trarre è colpì duramente il Granducato di Toscana che il Palio si ferma e si è fermato quando è mietendo migliaia di morti, portò le au- stato necessario, ma la voglia di Palio in noi torità dell’epoca ad annullare il Palio pro- senesi non si fermerà mai. prio a ridosso delle festività dell’Assunta. Per la cronaca, il Palio fu recuperato l’anno Jacopo Cortecci successivo il 15 Agosto 1856 e fu vinto dalla Giulia Carlucci contrada dell’Onda e dopo soli due giorni, il 17 Agosto fu corso invece palio in onore della Vergine Assunta per l’anno 1856. Questo avvenimento si colloca a circa 165 anni di distanza dalla situazione odier- 22
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