L'House Organ del CNA Campania Anno 1 - Numero 8 : Ottobre 2016 - Scuola Basket Città dei Ragazzi
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L’Editoriale 3 L’Intervista 22 Si ringraziano: PlayBook: si riparte! Un uomo di campo: la maglia di Claudio Barresi azzurra…con un sogno nel cassetto Tecnica 4 con Marco Gatta Difesa contro il Pick and Roll Centrale: aspetti tecnici e tattici di Marco Ramondino Tecnica 8 Attacco alla difesa individuale di Francesco Ponticiello Tecnica 12 12 Principi difensivi nel settore giovanile (Parte 1) L’attacco del mese 24 di Luca Ciaboco Box Offense con stagger Tecnica 15 made in Badalona a cura di Claudio Barresi Il contropiede nel settore giovanile Minibasket 25 di Luigi Satolli Programmare per obiettivi: 8 prima e dopo di Dario Mondini Preparazione Fisica 28 La preparazione fisica nel basket femminile Prodotto e Realizzato dalla di Roberto Russo Commissione Regionale del CNA Campania Metodologia 30 La metodologia Progetto Grafico e Coordina- dell’insegnamento mento di Produzione di Claudio Mantovani a cura di Claudio Barresi Tecnica 18 Psicologia 36 Gianmarco Di Matteo Progressività ed essenzialità: La pallacanestro a servizio proposte pratiche dell’integrazione ed inclu- FOTO: Archivio FIP di Giacomo Leonetti sione sociale Campania / Pagina Facebook di Tonia Bonacci Maurizio Lasi / FIP Comitato Regionale Campania Piazza Gabriele D’Annunzio, 31 80125 Napoli Tel. 081/2395123 www.fip.it/campania e-mail: cna@campania.fip.it
L’Editoriale 3 Claudio Barresi Playbook: Ha allenato si riparte! tantissime Finalmente si riparte! alcune interessanti osservazioni squadre nei Nuova stagione agonistica e sui principali fondamentali campionati di nuovi numeri della nostra riv- individuali. serie C ista Play Book, dopo solo un Poi come nostro solito avremo Nazionale e paio di mesi di sospensione per un articolo nella sezione dedi- Regionale, ha la pausa estiva riprendiamo con cata alla preparazione fisi- ricoperto il ruolo di Respons- la produzione dei nuovi numeri. ca dove Roberto Russo ci abile del Settore Giovanile della Ma prima di continuare sento il presenterà le sue idee per la Partenope, del Vivibasket, della dovere di ringraziare per il preparazione fisica nella palla- grande lavoro che svolge in canestro femminile. Juve Caserta e della Dike ogni numero Gianmarco Di Po i l a p s i c o l o g a To n i a Napoli, disputando diverse finali Matteo, con cui condivido Bonacci introduce un artico- nazionali. E' istruttore ai corsi di l’onere e l’impegno profuso lo scritto a più mani che trat- formazione del CNA da 25 anni, nella realizzazione di Play terà del basket come sia a carattere regionale che Book. s t r u m e n t o d i i n t e- nazionale. E’ stato Referente Il nuovo numero si fregia di grazione ed inclusione Tecnico Territoriale per il SSNM tante nuove firme ma anche di sociale. Infine l’istruttore prima di ricoprire la carica di piacevolissimi ritorni, un in- nazionale Dario Mondini ci Presidente della Commissione sieme di tecnici e professionisti illustra un nuovo ma sempre Regionale Campania del CNA, a cui va sempre il nostro valido articolo sul minibas- tutt’ora in corso. E’ inoltre ringraziamento per la disponi- ket. Formatore Nazionale e compo- bilità che offrono. Buona lettura a tutti!! nen te del l a C om mi ssi on e Oltre i vari articoli tecnici ab- Nazionale Didattica del CNA. biamo intervistato Marco Gatta, responsabile del Set- tore Squadre Nazionali della Fip. In questo numero os- pitiamo di nuovo un articolo interessantissimo di Marco Ramondino, giovanissimo ma già affermato coach di Casale Monferrato, che ci illus- tra con la sua solita dovizia di particolari ed analisi tattica la difesa sul pick and roll. Assai interessante anche l’arti- colo di Francesco Ponti- ciello che tratta dell’attacco alla zona. Poi una nutrita se- rie di articoli mirati all’attiv- ità giovanile: si inizia con Luca Ciaboco che tratta dei principi difensivi, poi abbi- amo Gigi Satolli che tratta in m o d o d i f f u s o d e l C o n- tropiede ed infine Giaco- mo Leonetti che ci propone
4 Tecnica Marco Ramondino difesa contro pick and roll Avellinese classe 1982, centrale M a r c o R a- mondino inizia Aspetti tecnici e tattici giovanissimo la In questo articolo ho intenzione viceversa, vogliamo ridurre al sua esperienza di riprendere qualcuno dei con- massimo aiuti difensivi marcati e da allenatore: cetti affrontati lo scorso giugno mantenere più a lungo possibile dal 2000 al al Clinic di Tattica e Strategia per gli accoppiamenti, gestendo i 2003 ad Avelli- squadre Senior. In quell’occa- tentativi dell’attacco di prendere no, prima nel sione abbiamo posto attenzione vantaggio con una strategia che settore giovanile e poi come assis- su alcuni aspetti riguardanti la enfatizzi la volontà e necessità di tente di Zare Markovski, dal 2003 al difesa dai blocchi per il giocatore risolvere questi problemi coin- 2005 ricopre il doppio ruolo di assis- con palla o, più comunemente volgendo il minor numero pos- tente allenatore di coach Capobianco pick&roll. Questo strumento sibile di giocatori. Questo non e responsabile del settore giovanile a tecnico è quello più utilizzato da vuol dire che i giocatori non Salerno, in B2, per poi provare l'espe- parte dell’attacco per prendere coinvolti nel blocco si disinter- rienza da head coach un anno più tar- vantaggio sulla difesa ed è anche essino dell’azione ma devono di, nella stagione 2005/2006, alla guida della Ferentinum Battipaglia in C1. uno dei più redditizi tenendo avere un posizionamento tale L'anno successivo raggiunge la semifi- conto dei punti prodotti per ridurre lo spazio e accorciare il nale playoff C1 da capo allenatore di possesso. Di conseguenza, un tempo a disposizione di chi por- Salerno per poi misurarsi, nella sta- allenatore deve dedicare molto ta e sfrutta il blocco in modo da gione successiva, in una piazza impor- tempo e attenzioni a definire, facilitare il recupero dei rispet- tante come Jesi, nel doppio ruolo di strategicamente e praticamente, tivi difensori. Un altro aspetto assistant coach della prima squadra e come la squadra debba difender- estremamente importante è la allenatore della formazione U19. Nel si da questa azione, in partico- comunicazione tra i giocatori: 2008 Andrea Capobianco accoglie lare sapendo che in ogni posses- deve essere chiara e tempestiva Ramondino nello staff tecnico di Ter- so ci sono anche situazioni mul- e deve permettere con un solo amo. Chiusa l’esperienza in terra tiple di pick&roll, a volte molto vocabolo di attivare una serie di abruzzese, nel 2011 Ramondino diverse tra di loro. Possono vari- atteggiamenti da parte dei riveste il ruolo di assistente allenatore are per caratteristiche dei gioca- cinque difensori al fine di avere alla neonata Biancoblù Bologna e nella Nazionale Italiana U18. Nella stagione tori coinvolti nel blocco, per po- l’intera squadra “sulla stessa pag- 2012/2013 si trasferisce poi a Veroli sizione di partenza dell’azione, ina”. Una prima distinzione tra le come assistente di Franco Marcelletti, per posizione di partenza del situazioni di blocco importante per poi ereditarne il ruolo di head bloccante (in linea con la palla o è quella riguardante le caratter- coach la stagione successiva. Ec- meno) o per il tempo a dispo- istiche offensive del bloccante. In cezionale il risultato ottenuto sul sizione sul cronometro. È chiaro particolare vorrei approfondire campo al suo primo anno da capo che queste situazioni, giocate in l’analisi dei casi in cui questi sia allenatore, con il raggiungimento del maniera diversa da parte dell’at- un giocatore con limitato raggio sesto posto in regular season e la tacco, non possono essere di tiro, non particolarmente conquista dei playoff, terminati sola- gestite sempre nello stesso pericoloso nel tiro da 3pts, rin- mente a gara-5 contro la Tezenis modo e con la stessa scelta viando magari a un altro mo- Verona. difensiva. Se con il nostro attac- mento o contesto il discorso Attualmente è, per la terza stagione co vogliamo al più presto possi- riguardante altre fattispecie. consecutiva, Capo Allenatore della Novipiù Casale Monferrato. bile prendere vantaggio creando Altra categoria da tenere in una situazione in cui un attac- considerazione è la posizione cante viene difeso da due avver- del campo nella quale avviene sari e, di conseguenza, gestire un l’azione di blocco. Per questo, quattro contro tre nella rima- personalmente, trovo molto nente parte del campo, in difesa, utile suddividere la metà campo
Tecnica 5 in ulteriori tre corsie, due laterali l’uso delle finte deve indietreg- del bloccante ad aprire la sua e una centrale, definite dagli ide- giare ed evitare di essere supera- posizione, i due difensori devono ali prolungamenti dei bordi del- to dall’attaccante senza palla. effettuare un cambio (diagramma l’area dei 3” verso la linea di cen- Il difensore del bloccato, non ap- 5), con il difensore del bloccato tro campo (diagramma 1). Se il pena riceve la comunicazione che difende il lungo avversario blocco viene portato nella corsia dell’arrivo del blocco, deve ac- per negare un passaggio interno centrale, adotteremo la difesa corciare la distanza dal giocatore e fare tagliafuori in caso di tiro che chiamiamo DROP. con palla, fino ad arrivare a es- mentre il difensore del bloccante sere a contatto sull’anca dell’at- sfrutta le sue caratteristiche taccante con l’avanbraccio ed fisiche per ostacolare il tiro in essere quanto più vicino possi- corsa del palleggiatore. bile con i piedi (diagramma 3). 1 Il difensore del bloccante deve posizionarsi un passo sotto la 4 linea del blocco e “fuori” dalla 3 sagoma del suo avversario per essere tra palla e canestro quan- Questo movimento serve a do il palleggiatore sfrutta il bloc- costringere il palleggiatore a co. Aspetti che enfatizziamo par- tenere la palla sullo stesso lato ticolarmente sono l’uso delle dal quale sta arrivando il blocco braccia (alte e attive) e la po- e a formare una sorta di “figura sizione “di taglio” del corpo, con unica” con l’attaccante in modo il piede esterno più avanti (piede da non fornire al bloccante un sinistro nel caso del diagr.2). bersaglio chiaro da bloccare. L’azione ideale sarebbe riuscire a scivolare sopra il blocco insieme 5 al palleggiatore (oltrepassando la linea del blocco con il piede in- Se il palleggiatore intende palleg- terno e abbassando la spalla) ne- giare allontanandosi lateralmente gando, quindi, qualsiasi tipo di dal blocco, i due difensori de- separazione prima che l’attac- vono effettuare semplicemente cante lo sfrutti in palleggio (dia- un aiuto e recupero (diagramma gramma 4). Una volta superata la 6). Il difensore del bloccante linea del blocco è determinante mantiene la sua posizione tra 2 l’uso da parte del difensore bloc- palla e canestro e rispetta la cato delle braccia in modo da profondità del giro a canestro Questo particolare serve ad disturbare passaggi tesi. dell’attaccante mentre il difen- avere la migliore posizione per Ci sono diverse scelte che l’at- sore del bloccato recupera sul recuperare sul proprio avver- tacco può fare e, per questo, palleggiatore, con la responsabil- sario in caso di passaggio. Il vogliamo dare indicazioni chiare ità di mettere pressione su un difensore del bloccante ha la re- ai difensori per leggere lo spazio eventuale palleggio-arresto-tiro. sponsabilità di proteggere l’area, vantaggioso e fare le conseguenti Infine, se il palleggiatore intende rimanendo tra palla e canestro e scelte. Se il palleggiatore intende cambiare direzione e “tagliare la rispettando la profondità del giro attaccare in velocità il piede an- strada” al difensore bloccato, a canestro del bloccante: con teriore e costringere il difensore quest’ultimo deve con decisione
6 Tecnica cambiare lato su cui difendere ed con quella che definiamo la pri- -mente orizzontalmente verso evitare di rimanere dietro (dia- ma linea della difesa, cioè con i l’area dei 3”) per mantenere la gramma 7), altrimenti si giocatori posizionati all’altezza corretta posizione difensiva con- creerebbe immediatamente una della linea del tiro libero (e suo tro il proprio attaccante ed situazione di due contro uno per prolungamento, diagramma 8). evitare di essere “schiacciato” l’attacco . Questa azione può es- Il difensore sul lato verso il quale dal bloccante durante il giro. In- sere messa in pratica perché il sta andando il palleggiatore deve fatti, un frequente adeguamento bloccante per un momento non staccarsi dal suo attaccante e in queste situazioni è quello che può ruotare a canestro ma deve fare un movimento deciso con- vede il bloccante eseguire un aspettare che il palleggiatore gli tro la palla facendo attenzione a blocco sul difensore del tiratore liberi la corsia per muoversi: rimanere sulla linea della palla in sul perimetro invece di girare a questo è il tempo massimo per il modo da evitare un comodo canestro (diagramma 11): difen- difensore del bloccato per cam- passaggio per il suo diretto sivamente vogliamo mantenere biare lato e recuperare sul pal- avversario (diagramma 9). In la corretta posizione del corpo leggiatore sempre con la respon- sostanza, deve fare un movimen- (anche in questo caso di guardia sabilità di mettere pressione sul to con “piede-anca-mano” (man- chiusa) e offrire un bersaglio palleggio-arresto-tiro. tenendo un atteggiamento di molto difficile da bloccare, anco- guardia chiusa) per scoraggiare il ra di più se si tiene presente che palleggiatore ad allargarsi in pal- l’attaccante che taglia a canestro leggio e costringerlo a decidere deve anche seguire il movimento in minor tempo cosa fare. della palla che va in direzione opposta. 6 8 10 7 A questo punto, è importante fare un passaggio sul comporta- mento e le scelte dei tre difen- 9 11 sori non coinvolti nell’azione di blocco. Hanno il compito, come Il difensore sul lato opposto Sempre nella fascia centrale del detto in precedenza, di ridurre, (quello dove sta per tagliare il campo, l’attacco può attuare una attraverso il loro posizionamento bloccante) deve muoversi verso particolare situazione di blocco statico e dinamico, lo spazio a la zona del blocco per rubare quando il giocatore con la palla è disposizione dei due attaccanti spazio a sua volta ai due attac- posizionato sulla immaginaria coinvolti nel pick&roll. La nostra canti (diagramma 10). E’ deter- linea che unisce i due canestri e intenzione è di creare un “muro” minante che il movimento venga il bloccante può cambiare angolo che protegga l’area e di aiutare fatto in diagonale (e non sempli- di blocco all’ultimo dopo una
Tecnica 7 una finta (diagramma 12). Anche in questo caso la comuni- cazione è fondamentale per permettere al difensore bloccato di assumere la posizione di con- tatto con un’anca del palleggia- tore, indirizzando la palla verso uno dei gomiti della lunetta (per chi è solito scoutizzare gli avver- sari, può essere vantaggioso indi- rizzare il palleggiatore a usare la 12 13 mano debole), con il difensore del bloccante pronto a con- tenere la penetrazione. A questo punto se il blocco viene portato sul lato verso il quale stiamo indirizzando la palla, attueremo la nostra normale difesa DROP vista in precedenza (diagramma 13). Se il blocco, invece, viene porta- to sul lato opposto a quello dove siamo in posizione per difendere, 14 15 il difensore bloccato dovrà pas- sare sotto il blocco (magari uti- lizzando un giro dorsale con piede perno destro nel caso del diagramma 14), in terza po- sizione, utilizzando un giro dor- sale per uscire dal blocco e rimettersi davanti alla palla, pron- to ovviamente per difendere un’azione di ri-blocco (diagram- ma 15). Queste sono solo alcune delle situazioni più comuni che i nostri giocatori si trovano ad affrontare: per questo vorrei concludere questo articolo enfatizzando l’importanza di creare un sistema con regole e responsabilità chiare ma con la consapevolezza (da parte dell’allenatore) che la capacità dei nostri giocatori di riconoscere, interpretare e risol- vere i problemi che il campo pone sia ancora più importante e, per questo, incentivata in al- lenamento e partita.
8 Tecnica Francesco Ponticiello Attacco alla difesa individuale D o p o ave r Principi Offensivi e Modalità di chiuso nel 1987 la sua allenamento in una squadra senior esperienza da Nell’adozione di un determi- del contesto dell’A2, e vuole giocatore nato sistema offensivo, dal solo essere una testimonianza delle minors mio punto di vista, è sempre di quanto, non senza in- campane, in- i z i a a d a l- importante, anche quando evitabili limiti, si è fatto. L’en- lenare nel parliamo di squadre senior, trata in vigore di un regime settore gio- valutare quanto questo possa premiale, dal punto di vista vanile dell’Igea Sant'Antimo, contribuire alla crescita dei economico, per le società che squadra dell'hinterland napoletano. giocatori e della squadra. Se è lasciano ampi spazi di gioco Ed è qui che, alla guida della prima scontato, a livello giovanile, agli Under 23, ha imposto ai squadra, porta la società campana analizzare in questa prospetti- tecnici che operano in con- a 4 promozioni consecutive, facen- va la ricerca del modello; in testi che hanno scelto di con- dola passare, dal 1990 al 1994, dalla ambito senior, non sempre correre in tal senso, di inve- serie D alla B2. Allenatore dalle tale aspetto viene considera- stire sulla crescita dei giovani spiccate qualità, grande conosci- to. Spesso, ciò che vada oltre in rosa. Conseguente la ne- tore della pallacanestro, avendo l’efficacia del gioco, non entra cessità di adoperare a ogni militato per anni sulle più impor- nelle valutazioni degli allena- strumento per migliorare i tanti panchine italiane, è un Forma- tori: quanto spazi il modello giovani a disposizione, fare del tore Nazionale del CNA, svolgen- do il compito di capo istruttore lasci alle scelte dei giocatori, modello di gioco offensivo nei Corsi Allenatori. Attualmente se agevoli o meno il processo uno strumento didattico. Nei ricopre il ruolo di Capo Allenatore di definizione del ruolo tecni- diagrammi da 1 a 5 sono illus- del Cuore Basket Napoli, team che co, la presenza o meno di una trati l’innesco di un gioco di milita in serie B. propedeuticità tale da con- tagli, che chiamiamo ‘‘Pollice’’ tribuire al pieno compimento e relativa costruzione di tri- delle potenzialità del singolo e angoli offensivi. La prospettiva del gruppo. Tutto ciò non è che intendiamo mostrare non per nulla considerato. Non è è quella della chiamata in superfluo sottolineare che quanto tale, bensì come questo aspetto nulla abbia a questo gioco venga adoperato che vedere con la presun- per costruire una identità zione di giudicare in chiave tecnica. Un sistema intorno a moralistica l’altrui lavoro. Una cui si programmi l’intero pretesa di questo tipo non progetto didattico. Partendo rientra tra gli obiettivi di dal prendere vantaggio (PV), questo intervento. La nostra attraverso il posizionamento unica motivazione è quella di di un blocco diagonale che il mostrare una personale dec- #5 porta per il #4, l’attacco linazione del come porre la costruisce dei triangoli. In- crescita di singolo e gruppo al nanzitutto, qualora la difesa centro del progetto. In tal accumuli un ritardo sull’uscita senso, ciò che verrà mostrato di #4, con l’1vs1 di questi (di- è frutto dell’esperienza vissu- agr.4). Conseguente, come ta in questi anni, all’interno risultato di un cambio difensi-
Tecnica 9 -vo o di un taglio a punire l’ec- mostrata nell’immagine acclusa: cesso di anticipo sul gomito della la persistenza di una reale co- lunetta, il vantaggio è preso in erenza didattica tra i diversi liv- post up o mezzo angolo dal #5 elli d’insegnamento, da quello più (diagr. 3). Infine, l’esterno che ta- generale al dettaglio più minuto - dal 5vs5 ai fondamentali tecnici e tattici, transitando per le col- laborazioni e l’1vs1. Ciò è anco- ra più evidente quando dalle di- verse modalità nel prendere van- 5 taggio, passiamo ad analizzare il mantenere vantaggio (MV). Infat- -glia dall’angolo al ferro, può ti, dal mantenimento di vantaggio tornare indietro e prendere lui sull’1vs1 del # 4, sul fondo ed in vantaggio in post up, sfruttando centro (diagr. 6 e 7), a quello in 1 quindi il triangolo di post up(diagr. 8 e 9), dal ribalta- passaggi che mento (diagr. 10, 11, 12), e viene a de- double high pick & terminarsi, roll(diagr. 13, 14, 15), grazie al appare evidente come suo taglio vengano acquisiti, at- al ferro, traverso l’ausilio an- tra il gio- che di questa sem- catore in plice motion, tutta punta, il 4 una serie di strumenti che riceve di mantenimento del in ala alta, e vantaggio acquisito, che 2 lo stesso es- aiuteranno i singoli ad es- terno - a cui basta primersi in un sistema fun- tornare sulle tacche per rice- zionale. vere(diagr. 2). Sempre con- seguente al blocco che il pivot porta per l’ala forte, la ricezione sul prolungamento del gomito della lunetta da parte del #5, che blocca e si apre verso la palla, fornendo quindi una seconda lin- ea di passaggio(diagr. 5). In questo ultimo caso, il movimento coor- 3 dinato dei due esterni posizionati in angolo, mentre l’uno taglia 6 verso il ferro, l’altro sale in ala alta, consente a quest’ultimo di tagliare in backdoor, agevolando l’effettuazione di uno strong handoff tra lo stesso 5, il play- maker e l’esterno che aveva tagliato dall’altro quarto di cam- po. Evidente che si tratti di un avvio di gioco estremamente semplice, pensato per deter- minare “abitudine” al muoversi, al 4 giocare in 1c1, sapersi orientare 7
10 Tecnica Un qualcosa che agevoli a ri- quanto nel globale del gioco. Tut- ricerca dell’allineamento con il conoscere le situazioni di vantag- to l’investimento didattico vuole post basso. gio, e quindi contribuire ad iden- essere finalizzato a migliorare le tificare i modi per mantenerlo e capacità tecniche e tattiche del concretizzarlo, non solo nell’am- giocatore, a rafforzare la padro- bito del suddetto attacco pollice, nanza negli strumenti tecnici e nelle capacità cognitive. Significa- tivo di questo aspetto, l’evidenza di come, giocando all’interno di queste regole, possano essere reperiti degli eccellenti strumenti di allenamento. 15 8 12 16 Oppure un utile esercizio nella costruzione della difesa individ- 9 uale, contro il gioco di tagli, così come per le collaborazioni difensive in post basso. Ed è an- cora più evidente che su questa traccia, nelle medesime spazia- ture, un lavoro analitico sull’uso 13 del piede perno, relativo alle partenze in palleggio, ai fonda- mentali tecnici e tattici, all’1vs1 in questi spazi, può aiutare a de- terminare un eccellente coeren- 10 za didattica. Qualcosa che, come anticipato nella premessa, sia funzionale allo scopo di miglio- rare i giocatori a disposizione. Tornando al prendere vantaggio, l a p re s e n z a i n Po l l i c e d i 14 molteplici triangoli, la ricerca costante di situazioni di triangoli Ad esempio, l’esercizio descritto per prendere e mantenere un dal diagramma diagr. 16, un 4c4 vantaggio spazio/tempo, anticipa con un solo interno, può divenire segmenti di gioco, situazioni pre- una eccellente esercitazione senti in altre chiamate del play- 11 delle capacità di passaggio, come book offensivo. Il tutto con posi-
Tecnica 11 -tivi effetti di semplificazione nel- l’apprendimento generale. Una sorta di spoiler che aiuta a fare del playbook, non una caotica sommatoria di casi, quanto un insieme funzionale di concetti che ognuno dei giocatori e la squadra riesce a padroneggiare. Un primo esempio può essere la chiusura, in doppio post alto p&r, dell’ opzione con appoggio, sul 17 18 prolungamento del gomito della lunetta, al #5(diag. 14 e 15). La posizione è lateralizzata rispetto al classico d.h.p&r, ma le letture sono le medesime, già introdotte con la motion ‘‘Pollice’’, per ovvi motivi, presentata come primo passo del playbook. Non dissimi- le il discorso inerente alla doppia uscita alta e successivo pick & roll centrale (diagr. 17 e 18). Anche qui la coordinazione tra i due esterni ed il #5 che blocca è 19 1 20 assolutamente coerente con il lavoro tra le due ali ed il centro in ‘‘Pollice’’. Altrettanta coerenza è reperibile tra il lavoro di ‘‘swing offense’’ con cui si sviluppa la transizione(diagr. 19), e la creazione di triangoli dopo handoff e blocco cieco su ‘‘Pol- lice’’. Nei diagrammi 20 e 21 è illustra- ta una chiamata, ‘‘shorts’’, adop- erata con maniacale ripetitività a 21 2 Reggio Calabria per offrire ad Ashley Hamilton ed Agustin Fabi, #3 e #2 nello starting five, op- portunità di post up dopo handoff e blocco cieco: si tratta anche qui di una collaborazione presente anche nella motion. Credo che ciò chiuda il cerchio, con un modello di rimando tra PV e MV, gioco di sistema, carat- teristiche individuali e lavoro di miglioramento tecnico.
12 Tecnica Luca Ciaboco Principi difensivi nel Luca Ciaboco settore giovanile (Parte 1) nato a Torino il 09/02/'69 e res- La prima cosa da tener presente, -ni statiche e dinamiche fronte e idente a Matel- è che i nostri ragazzi/e solita- spalle, dove i nostri ragazzi/e ica, nelle mente non vengono al campo devono avere la capacità di con- Marche, comin- per fare difesa ma più probabil- quistare gli spazi vantaggiosi cia ad allenare mente per giocare tirare ecc… prima dell’ attacco per non farsi nel 1987nel set- sicuramente l’ attacco è preferi- battere, accoppiarsi nel minor tore giovanile to rispetto alla difesa…per- tempo possibile (no attaccante del Fabriano Basket, dove resterà lomeno per la mia esperienza con due difensori + no attac- fino al 1994. I cinque anni succes- personale; di conseguenza il nos- cante senza difensore) e po- sivi lo vedono sia assistente allena- tro “saper far fare” e il nostro sizionamento avendo come tore in serie A2 che con il settore “saper essere” assumono un riferimento le linee di pene- giovanile della stessa società. Passa ruolo decisivo nell’insegnamen- trazione di passaggio e della pal- l’anno successivo a Jesi come assis- to. In particolare nelle prime fasi la. tente della prima squadra, per poi d’insegnamento, propongo spes- ritornare a Fabriano fino al 2002. so situazioni dove la difesa deve Le due stagioni successive le passa “vincere” e soprattutto sempre ad Osimo, per poi approdare a Jesi, situazioni dove dopo la difesa c’è come capo allenatore della Serie l’attacco magari con situazioni di A2 e poi allenatore settore gio- contropiede…enfatizzando con vanile. Dopo 5 anni passa a Latina il linguaggio verbale e anche del in A2, per poi approdare a Castel corpo le cose positive fatte. Fiorentino. Ancora Fabriano, poi Ritengo che se i nostri ragazzi/e Veroli. Nel 2014 passa alla PMS vedono più partecipativi inizial- 1 Moncalieri alla guida della DNG, mente nelle prime fasce con L’anno scorso capo Alleantore del- molti rinforzi positivi i loro al- Quindi parlando di 1vs1: la Selezione 2002 marchigiana e da lenatori/istruttori, possono metà anno capo allenatore di Mar- avere stimoli maggiori, inoltre 1C1 SU ATTACCANTE tina Franca in B2. Inoltre dal 2002 nell’ area del “saper far fare”, se CON PALLA è formatore nazionale per il CNA, vengono proposte situazioni con e in più occasioni assistente allena- appoggi, gli appoggi non sono tore a raduni o tornei settore MAI i ragazzi bensì gli allenatori/ QUANDO (TATTICA) squadre nazionali. istruttori, perché se la difesa L’avversario ha la palla in mano. “deve vincere” gli appoggi de- Palla alta=minore distanza vono aiutare a far vincere; allo Palla bassa=maggiore distanza stesso modo anche proporre situazioni di 1vs1 dove chi ha la palla usa la mano debole ecc. COME (FONDAMEN- Questo non significa che poi TALI TECNIC-TATTICI) non si devono proporre situ- Posizione fondamentale azioni reali di partita, ma soltan- Scivolamenti (uso di piedi e to che nella gradualità dell’ in- braccia) segnamento, se per l’ attacco si Evoluzione: scivolare + correre usano anche situazioni di 1vs0, dal mio punto di vista, nella dife- GUARDARE sa nel percorso di insegnamento PARLARE bisogna partire da siruazioni di 1c1 con e senza palla in situazio-
Tecnica 13 - Naso sulla spalla della mano Quando si parla di posiziona- che palleggia, aggressivo e/o con- mento, la prima idea è il salto tenere per poi essere aggressivi. verso la palla (diagr. 6). Quindi la distanza varia in base Possiamo collegare il concetto di allo spazio/tempo e la posizione salto alla palla anche alla difesa della palla: sui tagli (diagr. 7): - Difendo sul palleggiatore a tut- to campo con l’obiettivo di ritar- dare l’azione offensiva mangiando secondi, attaccando la palla con la mano corrispondente alla 4 mano di palleggio ( palleggio - Muoversi mentre la palla è in mano destra, difesa usa mano volo quindi concetti di guardia sinistra) mantenendo un at- aperta e chiusa (diagr. 4). Succes- teggiamento aggressivo; sivamente mentre la palla si - La difesa su palla è di conteni- muove da un lato all’altro, in base mento; a dove è posizionata la palla il 7 - La palla è alta riduco la distanza difensore si posizionerà in ad un avambraccio per togliere guardia aperta o chiusa. Il principio del posizionamento lo spazio e contestare il tiro con vale anche nella difesa sui trian- una mano che traccia la palla; goli offensivi (diagr. 8): - La palla è bassa effettuo un saltello indietro ad un braccio di distanza per contenere eventuali penetrazioni. L’ uso delle finte può essere utile per far perdere all’attacco il tim- ing e rallentarne l’azione. 5 Se i nostri ragazzi/e hanno quindi 8 la capacità di difendere 1vs1, il passaggio successivo cioè le col- Nel vasto argomento della difesa laborazioni difensive diventano sui tagli, un valore molto impor- semplici da fare se vengono con- tante lo ricopre l’utilizzo della siderate come MULTIPLI DI finta di aiuto o l’aiuto e recu- 1VS1 (giocare cinque 1vs1 strin- pero sui tagli (diagr. 9). Quando 2 gendo spazi utili all’attacco) ral- si è in presenza di cattivo po- lentando il timing dell’azione per sizionamento o di errore difen- Possiamo riportare lo stesso poter sempre eseguire un cor- sivo, il cambio difensivo può es- concetto a 5: retto posizionamento di squadra. sere una valida alternativa (d.10) 3 6 9
14 Tecnica -trazione subendo tagli davanti in 1vs1 con palla che senza palla (diagr.12). (diagr. 13). 10 12 13 PALLA IN POST BASSO Questo principio serve a difend- Lavorare, difensivamente, per ere in qualunque situazione, sia evitare che il giocatore in post basso riceva, non permettendo l’allineamento palla-post-cane- stro, anticipando il giocatore in ala per costringerlo a ricevere fuori posizione (diagr. 11). Nel momento in cui la palla arriva in posizione di post basso, tutti i difensori fanno un passo di adeguamento verso la palla. L’aiu- to sul giocatore con palla in post può essere portato anche dal lato forte, con l’indicazione di andare solo quando il giocatore in possesso di palla non ha più in visione il fronte di attacco, oltre ad aver abbassato la spalla per giocare il suo 1vs1. 11 BISOGNA ESSERE SEMPRE SULLE LINEE DI PASSAGGIO!! L’errore più comune è infatti an- dare a recuperare sull’uomo e non sulle linee di passaggio, o al più avere un cattivo posiziona- mento stando sulla linea di pene-
Tecnica 15 Luigi Satolli Il CONTROPIEDE NEL Allenatore e Formatore SETTORE GIOVANILE Nazionale, A livello giovanile, è necessario per tirare o passare ad un even- Inizia ad al- formare la mentalità di cercare il tuale rimorchio (diagr. 2). l e n a r e g i o- contropiede, per la crescita del- vanissimo alla l’equilibrio e dell’autonomia dei Stella Azzurra giocatori. Roma (Finali Per realizzarlo, infatti, dobbiamo Nazionali Al- avere una buona difesa, un’eccel- lievi), passa al lente esecuzione dei fondamen- Don Orione che porta in serie C, tali in velocità, e la capacità di per poi diventare assistente di lettura della transizione difensiva Guerrieri, Primo e Skansi al Ban- avversaria. coRoma/Phonola in serie A1. Alla Tutto ciò porta al coinvolgimen- Blue Star per quattro anni nel set- to dei giocatori più giovani, por- 1 tore giovanile e poi in B, un lungo tati naturalmente a velocizzare e periodo in B d’eccellenza, tra Az- forzare situazioni a tutto campo, zurra Victors, Viterbo (finale pro- realizzando canestri facili, crean- mozione persa con Livorno), do entusiasmo, ma obbligandoli Campli ( storico play off); dopo nel contempo alla lettura delle Luiss, Tiber e Rieti, entra nello staff situazioni che si creano, cercan- di Bucchi e Pesic alla Lottomatica do così di limitare gli errori che, Roma, diventando in seguito re- inevitabilmente, si commettono sponsabile del settore giovanile giocando ad alta velocità. della stessa società con tre finali Ricordato che il contropiede nazionali U19 consecutive. Dopo nasce essenzialmente da palla due anni in B alla Stella Azzurra, recuperata, rimbalzo difensivo o torna alla Virtus ottenendo la finale canestro subito, i concetti prin- nazionale U17 e U15; un biennio cipali su cui lavorare sono: alla Tiber, dove oltre alla serie C - La palla deve uscire il più velo- (due playoffs), allena anche l’U15 e cemente possibile (con palleggio l’U19 raggiungendo le fasi inter- o passaggio); la non specializ- zonali. Da tre anni responsabile del zazione dei ruoli, specie nei settore giovanile della Smit Roma, ragazzi più giovani, consente a attualmente alla guida dell’U20 chi prende il rimbalzo di comin- d’eccellenza. ciare l’azione anche diretta- mente con il palleggio. - Apertura oltre la linea dei tre 2 punti, con cura del passaggio di apertura, della posizione del - Per chi conduce il contropiede, ricevente e della conduzione, se può passare rapidamente, con palleggio lungo o palleggio deve avere il gomito della lunet- spinto (diagr.1). ta come riferimento per fare la - Le ali corrono larghe, per bat- scelta più adatta, soprattutto nel tere l’avversario e dare una linea 2c1 (diagr. 3/4). di passaggio, decidendo all’altez- - Nel 3c2, inoltre, è necessario za del prolungamento del tiro correre, spingere la palla, passare libero se “stringere” per attac- la palla al compagno libero per care il canestro o restare larghi favorire la seconda ondata (5-6)
16 Tecnica Il contropiede nell’allenamento Cerco di utilizzare situazioni di contropiede in ogni allenamento, a prescindere dall’obiettivo pri- mario che mi pongo. Ad esempio, nell’attivazione uso spesso la si- 3 7 9 4 8 Oltre alle situazioni di sovran- numero citate, cerco di spingere il contropiede anche in pari nu- mero (3c3), con spazi vantaggiosi rispetto alla difesa. 10 Fino all’Under 16 non fornisco troppe nozioni, ma stimolo la necessità di decisioni immediate, rispetto allo spazio e al tempo; 5 solo con l’Under 18 introduco il concetto di transizione, o meglio, di contropiede secondario, con riferimenti sui compiti del quarto e quinto giocatore: - Il primo rimorchio può tagliare per mantenere e concretizzare il vantaggio, nella fascia centrale o 11 diagonalmente, oppure scegliere un eventuale spazio libero op- posto al giocatore con la palla per lasciargli l’1c1 o ricevere da 6 ribaltamento (diagrammi. 9-10-11); E’ importante anche il posizion- - il secondo rimorchio, invece, amento dopo il passaggio, deve valutare lo spazio libero per affinché i tre giocatori si muo- mantenere il vantaggio preso per vano per far sì che un difensore se stesso ed ovviamente per la non possa marcare contempo- squadra, tirando, giocando 1c1 o raneamente due giocatori (#7-8). con un ulteriore passaggio (d. 12) 12
Tecnica 17 -tuazione didattica di 3c0 per lavorare sul posizionamento a 17 rimbalzo, sul passaggio d’apertu- ra, sulla conduzione e conclu- sione rapida per l’ala (diagramma 13); chi tira difende e poi si gioca 2c1. 15 Alleniamo così, oltre il sovran- numero, anche l’attenzione al 18 passaggio attacco-difesa. Nella fase centrale, mi avvalgo di situazioni con difesa in recupero, molto simili a situazioni reali di partita. Due file a metà campo, 2c1+1 che recupera toccando il cerchio di centrocampo (diag.16) 16 13 Nel diagramma 14, vediamo l’es- ercizio di 2c1 su tre campi. In- iziamo con un band-off a metà campo tra le due ali, mentre il difensore centrale fa scivolamenti fino ai tre punti. Chi tira poi difende nel secondo campo, mentre nel terzo chi non ha mai difeso diventa difensore (diagramma 15). Lo stesso avviene con il 3c2+1 (diagr.17). Si può utilizzare il pun- teggio o, per stimolare maggior- mente la ricerca del contropiede, in caso di realizzazione, chi segna ha il diritto di giocare un’altra azione in attacco a metà campo. Per il contropiede secondario, faccio giocare 4c2+2 in continu- ità, applicando i concetti esposti 19 1 in precedenza (diagr. 18) o, in al- 14 ternativa, 4c4 handicap, con un 5c5: alleno gli stessi concetti difensore che recupera (diag. 19). facendo toccare la linea a chi tira
18 Tecnica Giacomo Leonetti progressivita’ ed essenzialita' Insegnante di Proposte pratiche nate educazione fisica, istrut- dalle osservazioni sul campo tore minibas- Premessa attacco che in difesa. ket ed allena- Tratteremo quindi in ordine Le mie riflessioni sono stimolate t o r e cronologico di: sempre dalle osservazioni Nazionale, - SPAZIO sul campo, su quello che vedo, comincia ad - PALLEGGIO sulle problematiche che nascono allenare a Caserta nei Centri - TIRO nella pratica di tutti i giorni. Olimpia e alla Juvecaserta come - PASSAGGIO Dopo 10 anni tra settore gio- istruttore. Nell’88 la chiamata da - GIOCO SENZA PALLA vanile di alto livello, settore Franco Marcelletti al settore gio- - DIFESA squadre nazionali e categorie vanile della Juvecaserta dove vi res- Nell’analizzare i vari punti, non senior, sono tornato ad al- ta per molti anni, vincendo 5 titoli farò introduzioni teoriche. Vorrei lenare day by day nella regionali, un titolo italiano Juniores lascirvi qualcosa di pratico, scuola basket che ho come assistente di Mario Floris e da poter utilizzare subito. fondato. Città dei Ragazzi si collaborando con lo staff della SE- Una cosa però va detta. Molte basa sullo sviluppo di Prog- RIE A1 campione d’Italia nel 1991. delle “immagini” di cui tratterò, etti scuola, ovvero far prima In quegli anni la collaborazione con le avrete sicuramente già viste. Si innamorare e, successivamente il CNA in qualità di Istruttore ai tratta solo di avere la consapev- portarli a giocare, tutti i ragazzi Corsi Regionali. La collaborazione olezza e gli strumenti didattici che si riesce. In genere abbiamo con il CNA lo porta ad essere As- per intervenire con lo scopo di a disposizione 1, al massimo sistente e Capo Allenatore ai Corsi far approdare i ragazzi, il più ve- 2 lezioni per raggiungere lo Nazionali per Allenatore di Norcia locemente possibile ad un gioco scopo.Bisogna quindi essere e Bormio, oltre a far parte di uno quanto più funzionale possi- CHIARI ed ESSENZIALI. staff Nazionale di Super Formatore bile. In queste lezioni, cosi come diretto da Ettore Messina, Nando quando arriva un “nuovo” ragaz- Del Prete e Tommaso Biccardi. In Spazio zo in palestra, balzano subito agli quegli anni entra a far parte dello occhi gli apprendimenti es- Parto con un’immagine della mia, staff del Settore Squadre Nazionali, senziali, le cose da insegnare e credo anche della vostra come Assistente della Nazionale subito, gli strumenti che gioventù; quando si giocava a Cadetti con Roberto Di Lorenzo, gli permettono di “gio- calcio in cortile con gli amici. Guido Saibene, Mario De Sisti e care a basket” già dalle Nei primi periodi si giocava in Antonio Bocchino. Dal ’96 in poi lezioni successive.Resta un contesto spaziale che chia- lascia la Juvecaserta per aprire chiaro che la PROGRES- mavamo (dal dialetto) “palla a scuole di Basket (Città dei Ragazzi) SIVITA’ degli apprendimenti è mentone”, ovvero, tutti i gio- nelle scuole dove insegna. Refer- un valore fondante, ma, a mio catori, attaccanti e difensori sul ente del SSN per la Campania, giudizio, L’ESSENZIALITA’, pallone. dagli anni 2000 in poi matura espe- io la chiamo la A, ovvero i Man mano, l’esperienza ci faceva rienze con il settore giovanile dei fonda mentali di base, capire che bisognava “aprirsi” Falchetti Caserta, Battipaglia, restano al 1° posto in una per evitare che 1 difensore, Napoli Basket, conquistando titoli ipotetica scala di valori.Proced- marcasse 2 o 3 attaccanti. regionali e partecipazioni a Finali eremo secondo una scala Chiameremo questa situazione Nazionali. Dal 2009 al 2013 le sue logico didattica, tenendo “SPAZIO SI/NO”. esperienze senior: Campobasso, conto che in una prima fase il Recentemente sono stato ad un Foggia, Ariano Irpino in A2 Fem- gioco si sviluppa quasi esclusi- raduno del Centro Tecnico Fed- minile. Dal 2014 torna a Città dei vamente nei 28 metri, con erale, dove ho portato una mia ragazzi dove riesce ad aprire 8 azioni in campo aperto, sia in atleta del 2003 convocata. sedi, con oltre 200 iscritti.
Tecnica 19 Ebbene la situazione del dia- destra(ipotizzando che sia la aumentando a dismisura l’angolo gramma 1 è stata la più gettonata mano forte), sia in palleggio che di visuale del canestro (diagram- nell’esercizio di 3c3 in continuità. dalla ricezione (diagrammi 4 e ma 7). Anche in campo aperto, con i 4a). In ambedue le situazioni, gli ragazzi che sono da poco arrivati spazi, chiaramente si restringono. in palestra, lo “spazio no” la fa Fatta la diagnosi, passiamo ora da padrone. Essi tendono, co- alla cura, ovvero, faremo alcuni munque a “circondare” la esempi di esercitazioni utili allo palla”, senza aprirsi nello spazio scopo. Per migliorare la situ- libero (diagramma 2). Il motivo è azione SPAZIO NO (TUTTI dato dal fatto che i giocatori DENTRO) relativa al diagramma senza palla, tendono a girarsi ver- 1, uso molto giocare con le so la palla piuttosto che “aprire discese a 3 (diagramma 5) e, lo sguardo su canestro e dopo tutta la fase di esercizio sui 5 compagni” (diagramma 3). fondamentali in corsa nei 28 Il terzo problema che si riscon- metri (combinazioni di palleggio, tra è dato dal fatto che si tende passaggio, tiro), che rappresen- ad usare esclusivamente la mano tano l’80% delle situazioni di gio- co dalla categoria Aquilotti fino agli Under 13; si passa ad analiz- zare l’uso dello spazio, consen- tendo solo a 2 giocatori di occu- pare l’area. Se entra anche il 3° giocatore, PALLA PERSA (dia- gramma 6). Attenti anche all’er- rore intermedio di guardare solo 6 la palla, con le spalle parallele alla riga laterale, perdendo così l’as- 1 setto ideale di corsa cestistica ed 7 E’ mio costume dare un 2 4 nome agli errori, in modo da rendere consapevoli i ragazzi in modo anche divertente. Questo si chiama GAMBERO. L’ultima situazione, relativa al diagramma 4 è, amo giudizio molto impor- tante, perché fonte di innu- merevoli palle perse nel corso di una partita, anche di livello più alto. Si chiama CAPA E MURO, ovvero ripartire dallo stesso lato dove ho ricevuto un 3 4a passaggio, lì dove la difesa, essen-
20 Tecnica -do il lato della palla, è presente I ragazzi guardano che hanno -bligandolo ad andare di lato, con un maggior numero di uo- cominciato da poco, guardano prima a destra, poi a sinistra mini. A questo scopo sono utili le solo la palla, perdendosi difen- (l’opposto per i mancini); esercitazioni di continuità sulla sore, spazio e compagni e no ac- - Nell’usare il tabellone, tira al- ricezione “Caspoggio”, dove pos- corgendosi, pur di palleggiare con l’angolo basso del rettangolo so curare le partenze sul lato più la mano più abile, di palleggiare disegnato, non a quello alto sguarnito della difesa (diagramma con la mano vicino a lui. Nel tiro da fuori ci soffermiamo 8); eventuali back-door, e, sos- Qui, l’elenco di esercitazioni utili solo sulla posizione di braccio e tituendo il birillo con un difen- allo scopo potrebbe essere polso. Dopo il passaggio dal tiro sore, prima didattico, poi agonis- lunghissimo, pensando a tutte le a 2 mani a quello ad 1 tico, si allenano gli occhi alle let- figure di ball-handling, ordinate in mano (nel più breve tempo ture delle situazioni (diagramma 4 gradi di difficoltà: possibile), quello che si osserva 9). - partire guardando la palla (quel- più frequentemente è l’errore lo che fanno abitualmente), ma chi chiamo LA MOLLA; dopo curando varie posizioni del- il rilascio della palla il braccio va la mano sulla palla (sopra – verso il basso, spesso anche pie- di lato – avanti – dietro); gandosi, provocando una traiet- - guardare 2 metri avanti a toria molto tesa. Una volta rad- terra; drizzato il braccio, altri errori di - guardare avanti con gli “occhi posizionamento del polso sono: alti”; - HITLER, il polso non si - spostarsi nello spazio libero. spezza, o non fa “clic”, come Per brevità facciamo il solo es- dico io, restando a dita unite nel- 8 empio della classica esercitazione la tipica posizione del saluto al chiamata “zig-zag” che unisce Furer l’obbligo di palleggiare con la - SVITALAMPADINA, il mano lontano dal difensore (dia- polso si avvita su se stesso verso gramma 10), a quello di usare il l’interno campo nella sua massima dimen- - IL PITTORE, il polso va ver- sione. E’ sempre una buona cosa so l’interno, non verso il basso, lavorare nella seconda ½ campo simulando una pennellata in modo agonistico. In quasi tutte le situazioni appe- na descritte, la palla non ha ro- Tiro tazione corretta. Quest’ultima Anche sul tiro ci soffermeremo “immagine”, si ritrova purtroppo 9 sugli errori fondamentali, quelli anche dopo, nelle categorie gio- dei primi allenamenti, eliminati i vanili dall’under 14 in poi. E’ Palleggio quali, si comincia a giocare con opinione comune, del resto bas- Avrei potuto posizionare la situ- una certa funzionalità e diverti- ta guardare le partite, che il azione di “capa e muro” anche in mento. fondamentale dove siamo questa sezione, perché il motivo La sequenza degli errori e, più indietro a livello gio- fondamentale della ripartenza chiaramente delle esercitazioni vanile sia il tiro. dallo stesso lato della ricezione da mettere in opera è molto è, chiaramente dovuto al fatto precisa: Passaggio che, ad un primo livello, cor- - nel tiro da sotto o in corsa Riguardo al passaggio, invece, risponde un uso della sola mano il ragazzo si ferma un paio di due sono gli errori che si riscon- forte, quasi sempre la destra. metri prima, non riconoscen- trano nei nostri neofiti basket- Il caso che presentiamo adesso do lo spazio vicino al ferro. A tari. Il primo lo chiamo “UNA MANO LONTANO/VICI- questo proposito ci è molto utile MANO” e tratta appunto della NO può essere utile anche al lo “smile”; errata ricezione ad una mano, miglioramento indotto della - Tiro dal centro, non riconosce il soprattutto in corsa nei 28 mano sinistra, intesa come de- lato e l’uso del tabellone. metri (che abbiamo detto essere bole. Chiudere lo spazio centrale, ob- una percentuale molto alta del
Tecnica 21 gioco a questo livello). Chissà, solo la palla. Quindi tutti i forse perché da subito gli viene giochi di coppia e di accop- detto che si palleggia con una piamento difensivo sono essen- mano, non con due. Questo er- ziali nella prima fase. La già citata rore di interpretazione non gli “palla a mentone ”vale per l’at- permette un controllo ottimale, tacco quanto per la difesa. Dopo causando molto spesso banali questa prima fase, l’unico errore palle perse. Fatta la diagnosi, la su cui consiglio di lavorere è cura consiste nel riproporre, “MANELLA”. Di fronte ad nelle forme più disparate possi- un attacco in palleggio i piedi bile la situazione di ricezione di 10 restano fermi, mentre la mano passaggio: da fermo, camminando, parte per toccare la palla, com- nello spazio, in corsa nei 28 mettendo però fallo nel 90% dei metri, in 2, in 3, con discese osta- casi, perché non abbinata allo colate; ma sempre, però, curando scivolamento. Lo scivola- la ricezione corretta a 2 mani mento difensivo unito an- (diagr. 11). “Prima controlla, che alla corsa per ripo- poi palleggia”. Anche qui, sizionarsi davanti alla palla sulla come per i casi precedenti, uso linea del canestro è utile, oltre spesso nel gioco punire l’errore che in chiave tecnica, anche con “palla persa”. Oltre alle es- come situazione che aiuta al rag- ercitazioni, bastano 2/3 miei in- giungimento di un controllo mo- 11 1 terventi di questo tipo per indi- torio ottimale. Evitare di lavo- rizzarli verso la ricezione corret- rare in questo ambito porterà ta. Il 2° errore lo chiamo “PAL- ad assistere, molto probabil- LA MOSCIA” e si manifesta in mente a grandi scontri fisici, urti tutti i tipi di passaggio. La pa- con molte probabilità di infortu- rabola del passaggio è molto ar- ni che potrebbero poi demoti- cuata invece che tesa, generando vare i giovani allievi. Possiamo un passaggio lento, e, spesso, non utilizzare gli esercizi per il pal- arriva neanche “nelle mani” leggio con focus sulla difesa. del compagno.L’errore opposto Chiudo questa carrellata di situ- invece lo chiamo “missile”, azioni problema e di relative ovvero il mancato controllo della 12 proposte con la domanda che forza del passaggio relativamente ogni istruttore dovrebbe farsi alla distanza, con il risultato di un tratto la difesa come ultimo ar- quando un ragazzo si presenta in missile appunto che finisce alto e gomento. Il motivo sta nel fatto palestra accompagnato dal suo fuoricampo imprendibile per tut- che, secondo me, un apprendista genitore (anche in età giovanile, ti. Le esercitazioni utili allo scopo, trova all’inizio, molta difficoltà ad non solo minibasket) dicendo: negli ultimi due casi possono es- acquisire padronanza nei fonda- “Voglio giocare a basket”. E noi : sere anche ½ campo, dapprima mentali d’attacco. Basta poco per “Come posso accontentarlo da contro zero, per affinare lo metterlo in seria difficoltà. Grand subito?” Dopodiché, non ci resta schema motorio lanciare- parte del lavoro di presentazione, che allenarlo mettendolo in afferrare; poi ostacolate (i di introduzione al basket, ritengo condizione di capire il gioco classici esercizi XOX), anche con vada svolto avendo come obiet- nella sua globalità, ma allo stesso uso del palleggio per migliorare tivo primario, la cura dei fonda- tempo con le sue caratteristiche l’angolo di passaggio, che rappre- mentali d’attacco. Se non impara ESSENZIALI, liberandolo senta il momento più alto, il rag- l’essenziale in attacco, è inutile dagli errori fondamentali. giungimento di una buona com- parlare di difesa, si marca da solo. Poi, guardare la sua faccia petenza per un neofita (#12). Anche in difesa nei primi periodi quando esce dalla palestra per torna l’errore dello spazio. I tornare a casa, ed avremo la Difesa ragazzi non marcano il proprio risposta…. Innanzitutto spieghiamo perché avversario diretto, ma seguono
22 L’Intervista Marco Gatta Un uomo di campo: È nato il 16 novembre la maglia azzurra…con 1963 a Roma. Ha 47 anni, un sogno nel cassetto padre di Car- In questo numero abbiamo in- Quali sono le differenze olina e Gior- tervistato Marco Gatta, re- che maggiormente rile- gia, dal 1984 in sponsabile del Settore Squadre va nell’approccio alla Fe d e r a z i o n e Nazionali, un funzionario della maglia azzurra tra gli con incarichi Fip che quindi ha una straordi- atleti delle nazionali gio- in Amministrazione, CIA e CNA. E’ naria esperienza trascorsa in vanili e quelli senior? il Responsabile del Settore tantissimi anni con le tante “L’atlete della Nazionale Senior Squadre Nazionali Femminili. Dal nazionali azzurre. hanno sicuramente quell’espe- 1994 al Settore Squadre Nazionali rienza che gli permette di vivere prima al maschile poi dal ’96 al Responsabile del Settore la maglia azzurra con maggiore Settore femminile dove nel 2004 Squadre Nazionali Fem- tranquillità, ma allo stesso tempo diventa responsabile. Come Team minile, un onere che in- con la consapevolezza che i tifosi, Manager partecipa nel 1991 al dubbiamente prevede i più giovani, la stampa, li ten- Campionato mondiale Juniores grande impegno, qual è e gono sotto osservazione. Le atlete maschile a Edmonton (Can) sec- come si gestisce il rap- delle Nazionali giovanili vivono onda classificata nel 1994 a Lu- porto con il capo allena- invece le prime convocazioni con biana (medaglia d’argento con un- tore e lo staff tecnico in un po' di paura e tensione, perché der 21 maschile); nel femminile genere? come dicevo prima quando stai medaglia d’argento cadette fem- “L’impegno è costante, devi essere dentro il campo e senti l’inno le mine nel 1985 a Tuzla (Yug). Bron- sempre a disposizione per cer- gambe tremano un po’.” zo con la nazionale under 16 fem- care di risolvere nel più breve minile a Poprad (Slovacchia) nel tempo possibile la necessità che Tante rappresentative 1993 e oro ai Giochi del Mediter- hanno i componenti dello staff nazionali, quali i tecnici raneo di Pescara 2009. tecnico e le atlete. Il rapporto è che hanno lasciato un sempre di reciproco rispetto, so- impronta sul tuo lavoro? prattutto con il Capo Allenatore “Questa domanda mi fa accorg- deve instaurarsi un rapporto di ere di quanti anni sono passati fiducia e di completa sintonia, lui facendo questo lavoro, perché ho deve sapere che una volta stilato ricordi di allenatori da Tracuzzi, il programma, il team manager Gamba, Sales il primo periodo di farà tutto il possibile per assecon- Messina, Corno, allenatori che darlo e metterlo in condizioni di hanno fatto la storia della palla- svolgere al meglio il suo lavoro.” canestro, di ognuno di loro mi è rimasto qualcosa, ma soprattutto Cosa significa vivere le il senso del rispetto verso tutti emozioni e le sensazioni quelli con cui lavori, aspetto fon- della maglia azzurra? damentale per formare un grup- “Lo dico sempre che questo è uno po coeso. Per ultimo e solo in or- dei lavori più belli, perché ti per- dine di tempo lascio Andrea mette di vivere lo sport da dentro. Capobianco , con il quale sta Quando ti ritrovi a bordo campo, nascendo una collaborazione to- vedi il tricolore e senti suonare tale sotto ogni aspetto, spero mi l’inno Nazionale l’emozione che lasci qualcosa che nessuno ancora provi è unica.” mi ha dato, portarmi ad un
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