MARTIGNY (VALLESE) LE FOTOGRAFIE DI MARCEL IMSAND - Ticino Magazine
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TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 1 FEBBRAIO - MARZO 2013 - Anno 31° - Nr. 1 Rivista del tempo libero Redazione: TM - Masco Consult SA, 6955 Capriasca - Cagiallo Tel 091 923 28 77 - Mobile 079 620 51 91 ticino-magazine@ticino.com - www.ticino-magazine.ch Editore: Masco Consult SA Editore - Grafica-DTP: Mascografica MARTIGNY (VALLESE) LE FOTOGRAFIE DI MARCEL IMSAND ALLA FONDATION PIERRE GIANADDA L a mostra intitolata” Marcel Imsand e la Fondation Pierre Gianadda” raccoglie un’ampia serie di fotografie che testimoniano l’amicizia di oltre trent’anni tra un fotografo e un mecenate, fotografie che Imsand ha donato ad Annette e Léonard Gia- nadda, e alla Fondation Pierre Gia- nadda, tra il 1984 e il 2012. In segno di amicizia e di riconoscenza, questo grande fotografo svizzero segue gli av- venimenti più significativi della Fon- dation Pierre Gianadda e, soprattutto, affida ad essa il meglio della sua pro- duzione e tutto ciò che esprime la sua visione della vita e delle cose. Di origine vallesana, Marcel Im- sand nasce a Gruyères nel 1929. Nel 1945 si trasferisce prima a Losanna, poi a Vevey, quindi a Saint Aubin presso Neuchâtel dove lavora da ap- prendista prima come fornaio, poi co- me pasticciere e infine come meccani- co di precisione, professione questa in copertina: Marcel Imsand “Le semeur dee cendres”, Jura neuchâtelois. Marcel Imsand “Maurice Béjart, Lausanne” –1–
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 2 messi gioielli since 1949 via pretorio 5, primo piano, 6900 Lugano 091 923 51 37 • messi@luganet.ch –2–
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 3 ARTE LE FOTOGRAFIE DI MARCEL IMSAND ALLA GIANADDA che esercita fino al 1964, quando de- cide di stabilirsi a Losanna e di dedi- carsi esclusivamente alla fotografia. Numerosi sono i riconoscimenti per il suo lavoro che lo consacrano fra i maggiori fotografi svizzeri contempo- ranei. Tutto comincia con Alberto Gia- cometti. Di fronte a una sfida di Léo- nard Gianadda, Marcel Imsand pre- senta la sua prima mostra personale al- la Fondazione nel 1985. E prosegue, interpretando alla sua maniera le scul- ture di Giacometti, esposte nel 1986. Si attivano stretti legami. Marcel Im- sand diventa familiare di questi luo- ghi, coglie i momenti salienti dei ver- nissage e dei concerti, riprende per i posteri gli artisti che passano a Marti- gny, e soprattutto, riesce a «fotografa- re» l’atmosfera e l’ambiente. Davanti al suo obbiettivo scorrono le immagi- ni dei musicisti ospiti della Fondazio- ne: da Anne-Sophie Mutter, a Isaac Stern, Barbara Hendricks, Teresa Ber- ganza. Ogni volta Marcel lascia a Léo- nard una serie di immagini caratteri- stiche di cui egli solo conosce il segre- to e che egli realizza nella piena padro- nanza della sua arte. Per i grandi anni- versari della Fondazione, Imsand offre ciò che ha di importante: comincia, per i venticinque anni, con la serie ori- ginale delle fotografie di “Luigi le ber- ger” (Luigi il pastore) e prosegue, nel trentennale, con gli originali dei re- portage effettuati nel corso di trent’an- in alto: Marcel Imsand, “Luigi le berger, sur la route”, 1990. ni sul loro comune amico, Maurice Béjart. In ricordo di Annette, poi, qui sopra: Marcel Imsand, “Vernissage de l’exposition Toulouse-Lautrec Marcel affida a Léonard una collezio- à la Fondation Pierre Gianadda”, Martigny, 16 mai 1987. ne che racconta le preoccupazioni di una vita d’artista e che è composta da parte dalle fotografie di “Luigi le ber- monianza di un’amicizia indefettibile, quattro serie: “Paesaggi, Ritratti, Arti- ger” (1989-1991), cui fanno seguito le ma soprattutto la documentazione di sti, I vecchi amici”. Nel complesso, so- immagini di “Maurice Béjart” (1975- un’opera artistica di sicuro rilievo. no più di 400 le opere che sono finite 1995) e di “Alberto Giacometti” La mostra rimane allestita presso nelle collezioni della Fondation Pierre (1984-1986), quelle relative ai vernis- l’affascinante spazio espositivo d Gianadda; le più rappresentative ven- sage e ai concerti (1982-1992), e infi- Martgny (Vallese) fino al 3 marzo, con gono ora presentate in questa mostra. ne le quattro serie della collezione per- apertura quotidiana dalle 10 alle 18. La rassegna si sviluppa per temi: si sonale. L’insieme costituisce la testi- –3–
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 4 LUGANO ARTE AL MUSEO CANTONALE D'ARTE LA TICINESE MARIAPIA BORGNINI F ino al 21 aprile il Museo Can- tonale d’Arte di Lugano pro- pone una mostra antologica dedicata a La mostra presenta opere realizza- te nell’intero arco cronologico della produzione dell’artista, unitamente ad piano, dedicato al “linguaggio”, ospita un’installazione dal titolo “10 sfere”, concepita e realizzata tra il 2007 e il Mariapia Borgnini. Il museo trona altre inedite, concepite espressamente 2012. Sul pavimento alcune sfere in quindi a dare spazio all’artista ticinese per l’occasione. Il percorso espositivo acciaio cromato di varie dimensioni a tredici anni di distanza dalla prece- si dispiega, diviso tema per tema (“fa- recano sulla superficie frasi come “do- dente opera intitolata “Eclissi”. La re”, “corpo”, “linguaggio”) nei tre pia- ve inizio e dove finisco?” o “ricomin- mostra attuale si sviluppa su tre piani ni del Museo. Un trittico fotografico cio da capo”: interrogativi sulla perce- ed è articolata in installazioni, imma- di grandi dimensoni “Pattinatrice (da zione di sé che si liberano rotolando gini fotografiche, video, oggetti, dise- Jiií Kolái)”, del 2012, è collocato al nello spazio. Sulla parete una stampa gni, elementi sonori. Il titolo della pianterreno ed evoca il corpo in movi- fotografica di grandi dimensioni “La mostra «enoisullillusione» – una frase mento: una figura femminile intenta a Baigneuse d’après Magritte”, eseguita palindromo, ovvero leggibile indiffe- pattinare sul ghiaccio traccia la forma nel 2011, richiama ad una dimensione rentemente da sinistra a destra o vice- di un 8, nel linguaggio matematico visiva di marca surrealista, tipica di versa – pone in risalto l’ambiguità del- simbolo corrispondente all’infinito. Il René Magritte: l’artista si frappone, in la relazione che ogni individuo instau- primo piano, dedicato al “fare”, acco- un ambiente neutro, tra un’immagine ra con il mondo esterno. Scrive l’arti- glie il visitatore con il video “Mani (Le di una marina notturna, sullo sfondo sta: “Il pensiero si esprime per imma- mani di R. W)”, del 1980/2011. Le e, in primo piano, una sfera identica a gini e per parole. Mette a fuoco e in- mani rappresentano la parte di noi a quelle che troviamo disposte nella sa- tensifica la realtà portando con sé l’eco cui deleghiamo l’azione, la relazione la. Si tratta di un’esposizione ricca di del desiderio assoluto. Le immagini e con le cose. Il video, a camera fissa, ri- opere molto diverse tra loro per tecni- le parole permettono di affrontare e trae in primo piano le mani dell’attore ca e registro visivo e, al contempo, sostenere la conoscenza del reale; di e artista Robert Wilson riprese duran- perfettamente coerente nella genero- avvicinarci all’apparenza delle ‘cose’ in te una sua conferenza, esse “fanno lin- sità con cui guida il visitatore in un modi diversi. Con le parole è possibile guaggio”, concentrate nell’enfatizzare percorso che apre a molteplici direzio- analizzare l’esperienza, con le immagi- e “dar forma” a quanto l’attore sta ni, tutte da scoprire individualmente ni avvicinarci a conoscerla nella sua enunciando e a noi non è dato ascol- con “corpo”, “azione” e “linguaggio”. completezza”. tare. La sala principale del secondo Mariapia Borgnini, nata a Bellin- zona nel 1952, vive e lavora a Lugano. Si è diplomata all'Accademia di Brera a Milano nel 1982. Ha al suo attivo molteplici esposizioni personali e col- lettive in Svizzera e all’estero. Viene re- golarmente invitata a prendere parte a giurie e commissioni per l’assegnazio- ne di premi e riconoscimenti quali la Commissione Federale di Belle Arti, il Prix Manor, il premio Swiss Exhibi- tion Award della Banca Julius Baer. Si occupa inoltre di psicopedagogia e ar- teterapia utilizzando il metodo “fare storie”. La mostra con le opere di Maria- pia Borgnini al Museo Cantonale d’Arte, in via Canova a Lugano, rima- ne allestita fino al 21 aprile. Si può vi- sitare nei giorni di martedì dalle 14 al- le 17, da mercoledì a domenica tra le 10 e le 17, lunedì chiuso. –4–
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 5 LUGANO ARTE DI LUCA GANSSER LA PRIMA ESPOSIZIONE DELL’ANNO A IL RAGGIO L a piccola ma dinamica e forni- ta galleria Il Raggio inizia la nuova annata espositiva con la mostra dal titolo “Amore profondo” dedicata al pittore Luca Gansser; il “vernissage” avrà luogo giovedì 14 febbraio dalle ore 18.00. Saranno esposte una trenti- na di opere fra oli e tecniche miste su tela. Luca Gansser è pittore, scultore, scenografo, illustratore. Nato a Bogotà (Colombia) nel 1945, nella primavera del ‘46 è rimpatriato in Svizzera insie- me alla famiglia con un viaggio avven- turoso attraverso il Mare dei Sargassi, su una portaerei dismessa che evitava la rotta atlantica ancora parzialmente minata appena terminata la seconda guerra mondiale. Le foto del padre lo ritraggono nella carrozzella, conforte- volmente sistemato sulla piattaforma di un cannone antiaereo. In gioventù su suolo elvetico rimase poco; ha inve- ce trascorso parte della sua infanzia a seguito della famiglia a Trinidad e in Persia. Ma poi è stata in Messico, do- ve quel momento soggiornava (1970- Luca Gansser, “Imboscato”, 2012, olio su tela, cm 50x50. 1973), la sua prima esposizione da ar- tista. Da allora ha esposto praticamen- francese Jacques Ivanoff. Insieme alla La mostra alla galleria Il Raggio te in gran parte del mondo (Maputo, moglie Gabriela Gansser nel 2003 ha (negli spazi del negozio La Cornice, in Mozambico 1989; Mosca 1990; fondato a Timor Est una scuola d’arte via Giacometti 1 a Lugano) resterà Soweto, Sudafrica 1992; Berlino no-profit, risultata “una pietra della ri- aperta dal 14 febbraio giorno di San 1992; poi Sydney, Odessa, Bangkok, costruzione sociale di un paese deva- Valentino fino a sabato 16 marzo. Si Jakarta, Singapore, oltre che a Zurigo, stato dalla violenza. può liberamente visitare dal lunedì al Basilea, Lugano, Locarno, Chiasso. La Moderno nomade, Luca Gansser venerdì con orario 8.00-12.00 e sua attività nel campo artistico com- impartisce la propria lezione artistica 14.00-18.30, sabato 9.00-12.00. prende anche una mostra con artisti assorbendo le più differenti culture. ticinesi e africani (1988, Zurigo e Lu- Ne danno testimonianza i suoi Diari gano) in stretta collaborazione con il di viaggio, un’ampia serie di carnet di pittore sudafricano Matsemela Ma- disegni. Da giovane, grazie all’attività naka, che si protrarrà nel tempo con del padre Augusto Gansser Biaggi - soggiorni nel ghetto di Soweto. Ha geologo di fama mondiale, dapprima inoltre partecipato allo scambio cultu- impegnato nel campo dell’esplorazio- immagine rale Mosca-Ticino / Ticino-Mosca nel ne di giacimenti petroliferi e in segui- sulla IV.a pagina di copertina: 1991 e dal 1996 si è regolarmente in- to professore al Politecnico di Zurigo contrato con i Moken, gli “zingari ma- – ha potuto soggiornare in un mona- Luca Gansser rini” delle ottocento isole che formano stero tibetano del Bhutan, allora chiu- “Luz”, 2012 l’arcipelago di Mergui, in Birmania, il- so agli stranieri, dove ha appreso la olio su tela lustrando le ricerche dell’etnologo pittura tanka. cm 33x40 –5–
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 7 CHIASSO ARTE AL M.A.X.MUSEO I MAESTRI DELL’ARTE GRAFICA DAL XV AL XX SECOLO I l m.a.x. museo per la prossima mostra propone da marzo a maggio un unicum: un‘esposizione dedicata alle matrici e alle relative stampe realizzate dai grandi maestri dell’arte grafica nel periodo storico compreso fra il Rinascimento e il No- vecento. I preziosi “rami” e le rare in- cisioni provengono dalla collezione dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, una delle tre principali rac- colte pubbliche al mondo di questo settore. L’esposizione ha l’obiettivo di focalizzare la produzione grafica e in- cisoria dalle prime espressioni rinasci- mentali fino alla contemporaneità. Il “segno”, letto attraverso le matrici ac- compagnate dalle stampe da esse gene- Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) rate, permette di ripercorrere la storia “Veduta dell'Anfiteatro Flavio detto il Colosseo“ delle tecniche di settore. Dal tratto in- 1761 circa, matrice su rame, acquaforte ritoccata a bulino, mm 446x716. ciso realizzato all’acquaforte si passa al bulino, alla puntasecca e all’acquatinta e a molte altre sottili differenziazioni. tema della morte in François Andriot della fiducia verso il futuro con il rin- La storia dell’incisione è profon- (ca.1635-1704) è molto indagato. La novamento imposto da Carlo Carrà damente legata all’invenzione della fascinazione degli artisti nordici si (1881-1996), mentre Giorgio Moran- stampa in cui gli artisti hanno svolto apre invece verso la natura e le com- di (1890-1964) avvia una nuova ricer- un ruolo fondamentale. Al m.a.x. mu- posizioni floreali come quelle realizza- ca espressiva, per continuare nelle di- seo sono presenti una quarantina di te in incisione da Arnold van We- verse dinamiche con Giuseppe Capo- matrici affiancate alle loro stampe, in sterhout (1651-1725). Segue il settore grossi (1900-1972), Afro Basaldella alcuni casi “editio princeps”, in altri ti- della veduta oggettiva e fantastica di (1912-1976), Pietro Consagra (1920- rature successive. L’esposizione si apre Giuseppe Vasi (1710-1782), per ap- 2005), Piero Dorazio (1927-2005), con l’espressione del Rinascimento prodare alle grandi realizzazioni inven- Giulio Turcato (1912-1995), Fausto maturo di Marcantonio Raimondi tive di Giovanni Battista Piranesi Melotti (1901-1986) e con Carla Ac- (ca.1480-1534), per seguire con la do- (1720-1778). cardi (1924) una fra le prime donne cumentazione topografica delle città Con l’Ottocento il tema della ri- che entrano nel mondo dell’incisione. visibili nelle incisioni di Etiénne Du produzione delle principali opere d’ar- All’esposizione del m.a.x. museo è Pérac (1520-1604) e con un altro set- te in incisione diventa fondamentale, correlato un ciclo di conferenze sul te- tore parallelo del curioso bestiario di si pensi a Giovanni Volpato (1735- ma, di grande rilevanza e con relatori Antonio Tempesta (1555-1630). L’e- 1803) e alle generazioni di Giovanni di interesse internazionale. Per i bam- poca del Barocco è costellata da Folo (1764-1836) e Pietro Folo bini i consueti laboratori didattici se- espressioni grafiche di alto livello: ba- (1790-1867) che restituiscono la co- condo il metodo Bruno Munari. La sti pensare alle matrici di Federico Ba- noscenza delle opere di Antonio Ca- mostra rimane allestita (in via Dante rocci (1535-1612) e a quelle di Pietro nova. Questo settore continua la sua Alighieri 6 a Chiasso) dal 2 marzo fi- Testa (1611-1650) pervase da un forte fortuna critica con Alessandro Porretti no al 12 maggio; si può visitare nei classicismo, mentre il tardo Seicento (1838-1880) per poi aderire al veri- giorni da martedì a domenica nell’ora- scopre il mondo esoterico, come di- smo e alla corrente del realismo pitto- rio 10-12 / 15.18; lunedì chiuso. mostrano le incisioni di Giovanni Be- rico con Filippo Palizzi (1818-1899) e nedetto Castiglione (1609-1665) o di Raffaele Spinelli. Salvator Rosa (1615-1673). Anche il Il Novecento si apre all’insegna –7–
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 8 CHIASSO ARTE ALLA GALLERIA MOSAICO L’ARTISTA GENOVESE CARLO MERELLO L a Galleria Mosaico di Chiasso propone la mostra di Carlo Merello dal titolo “Tramare Tramon- ti”. Si tratta di opere su carta e vetro degli anni Settanta. Carlo Merello è nato a Genova nel 1950; è architetto e lavora nel com- plesso delle arti visive. Dai primi anni Settanta ad oggi la sua ricerca ha attra- versato i valori della pittura neo- espressionista e neo-romantica, con particolare attenzione al tema della città e agli aspetti emblematici della natura e dell'autoritratto; i lavori di “Tramare Tramonti, opere 1972-76” si situano in questo contesto operativo. A metà degli anni Ottanta è giunto ad una sintesi figurativa espressa da un simbolismo geometrico di forte valen- una ricerca che comprenda sia i valori za etico-spirituale. Dai primi anni No- culturali dell’architettura sia quelli vanta la sua ricerca si è sviluppata nel- rappresentativi della visualità artistica. l’ambito del rapporto tra arte e archi- La mostra alla galleria Mosaico (in tettura: “architettura visuale” è una via Bossi 32 a Chiasso) resterà aperta a sabato tra le ore 15 e le 18 (domeni- formula letteraria che usa per indicare fino all’1 marzo nei giorni da martedì ca, lunedì e festivi chiuso). LUGANO - L’ERA DELLE STELLE, ESPOSIZIONE PERSONALE DI VERONICA GREEN L a “ego gallery” propone l’espo- sizione “L’era delle stelle”, una personale dell’artista neozelandese Ve- ronica Green. In mostra ci sono opere dai colori densi e vivaci, materiali luc- cicanti ed un pizzico di pittura fluore- scente. Un cocktail di culture coesiste all’interno delle sue tele come nel suo vissuto personale: Veronica Green og- gi vive e lavora a Venezia ma è nata nel 1984 in Nuova Zelanda da madre ita- liana e padre polacco. L’esposizione rimarrà allestita nel- la sede della giovane galleria in Via Veronica Luigi Canonica 9 a Lugano fino al 3 Green marzo. Gli orari d’apertura al pubbli- “Blow”, 2012 co: da martedì a venerdì 14-19, sabato mixed media 10-18, domenica e lunedì chiuso. su tela cm 50x50 –8–
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 9 BELLINZONA ARTE LA LIBERTÀ DELLA PITTURA DI ADOLFO FERAGUTTI VISCONTI I n questa prima esposizione del- l’anno il Museo Civico Villa dei Cedri di Bellinzona rivolge interamen- te la scena espositiva ad Adolfo Fera- gutti Visconti (Pura, Canton Ticino, 1850-Milano 1924). Considerato uno dei maggiori artisti ticinesi attivi tra Ottocento e Novecento, e divenuto cittadino italiano nel 1888, il pittore è il protagonista di una mostra antologi- ca che restituisce uno sguardo comple- to sulle sue straordinarie doti artisti- che e sulla sua poetica. La mostra rap- presenta un momento di approdo e di completamento a un lungo lavoro di ricerca scientifica sull'artista. È infatti l’esito di un percorso di studi che tro- va il suo punto cardine nella realizza- zione di un importante volume mono- grafico edito nel 2011. Questa pubbli- cazione è il punto di partenza della mostra che, attraverso una selezione di oltre ottanta opere - di cui almeno una trentina venute alla luce in occasione dei più recenti studi - documenta con esempi di eccellenza l’intero percorso artistico di Feragutti, offrendo al pub- blico l'arte di un pittore di cui ora tor- Alfonso Feragutti Visconti, “Natura morta, uva nera”, 1909-1915. nano in piena luce lo spessore e l'ori- ginalità. Questa mostra dal titolo “La li- za intaccare l’esito della rappresenta- bertà della pittura”, oltre a documen- zione. La rassegna, organizzata secon- tare l'evoluzione della sua produzione do un doppio binario espositivo (cro- secondo un itinerario allestitivo di ti- nologico e tematico), documenta que- po antologico, rende omaggio anche al ste trasformazioni, offrendo un cam- linguaggio unico che contraddistingue mino ragionato che illustra i maggiori l'ultima stagione dell'artista, frutto orientamenti del lavoro dell’artista. dell’esperienza umana e della speri- Adolfo Feragutti Visconti dopo la mentazione pittorica maturate duran- morte del padre, a soli 16 anni migra te il periodo trascorso in Argentina. a Milano per apprendere l’arte pittori- Feragutti si libera da ogni residuo ac- ca. Dopo un'esperienza nell'ambito cademismo sostituendovi un persona- dell'artigianato artistico, con il deside- lissimo stile che, abbandonando linee rio di affinare la sua tecnica, frequenta e contorni, privilegia le qualità della l’Accademia di Belle Arti di Brera. Su- materia pittorica e del colore pur sen- pera i corsi con profitto e nel 1873 esordisce come pittore prospettico. Da qui prende avvio una carriera che, in oltre quarant’anni di intensa attività e Alfonso Feragutti Visconti costante presenza alle rassegne esposi- “La signora delle ortensie”, 1921. tive nazionali e internazionali, gli vale –9–
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 10 ARTE ADOLFO FERAGUTTI VISCONTI A VILLA DEI CEDRI cato alla natura morta è “Uva per il vi- no santo” presentato nel 1887 a Vene- zia, altissimo esempio di un tema ico- nografico che per almeno due decenni ricorrerà nella sua produzione in di- verse versioni, fino allo splendido dit- tico di “Uva bianca” e “Uva nera”. Nella mostra bellinzonese spicca anche l’opera “Giorni felici” - esposto nel 1888 - impostato nella quiete di Breno, nell’alto Malcantone, dove il pittore soggiornò nell’estate del 1887 e negli anni immediatamente a segui- re. Per quanto riguarda la ritrattistica è invece da ammirare il “Ritratto della nobile signora Eleonora Cottalorda Tellini” che gli valse il Premio Princi- pe Umberto e la consacrazione ufficia- le come ritrattista in occasione della prima Triennale di Brera, nel 1891. Di grande pregio sono, ancora, i pastelli de “Le Maghe persiane” che apparten- gono al periodo simbolista. Le imma- gini femminili che ricorrono in questa serie rappresentano un'ulteriore va- riante di quella ripetuta, quasi ossessi- va e sensuale figura di donna che Fera- gutti sembra inseguire nel corso della sua lunga carriera artistica. Conquista- no inoltre per intensità comunicativa e cromatismo le opere realizzate du- rante il soggiorno in Patagonia, tra cui “Maternidad” (1908-1910) e “Testa di indio della Terra del Fuoco” (1908). Spicca infine per l'assoluta qualità pit- torica “La signora delle Ortensie” numerosi riconoscimenti. Feragutti ticinese. Il suo variegato percorso arti- (1921), un dipinto, appartenente alla Visconti sperimenta diverse tematiche stico lo conduce sino alla pittura so- collezione del Museo Villa dei Cedri, artistiche: pittura di genere, di storia ciale per abbracciare infine la pittura che si connota per l’uso stemperato e (che gli conferisce anche la fama di sacra e il simbolismo. Vale la pena ri- fluido del colore che consacra Feragut- pittore colorista), "en plein air" e una cordare il breve ma intenso periodo ti anche tra i protagonisti del primo grande attenzione per la natura morta sudamericano, che ha luogo proprio Novecento pittorico. che, a partire dal 1883, lo accompa- in quegli anni, con il soggiorno in Ar- La mostra al Museo Civico Villa gnerà per oltre due decenni. Periodo gentina, sino alla regione della Patago- dei Cedri di Bellinzona si inaugura il in cui però sperimenta e approfondi- nia, tra il 1907 e il 1909 in cui è im- 23 febbraio e rimarrà allestita fino al sce parallelamente anche altri generi, a pegnato ad illustrare vari aspetti della 16 giugno. SI può visitare (ingresso fr. partire della ritrattistica su commit- vita dei nativi e degli straordinari pae- 8) nei giorni da martedì a venerdì nel- tenza, grazie alle numerose richieste di saggi del luogo. l’orario 14- 18, sabato, domenica e fe- un’appassionata borghesia milanese e Opera simbolo del periodo dedi- stivi 11- 18, lunedì chiuso. – 10 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 11 SETTE CONCERTI MUSICA MUSICA NEL MENDRISIOTTO È ALLA SUA 35.ESIMA EDIZIONE S i tratta di un traguardo impor- tante, questo 2013, per Musica nel Mendrisiotto che raggiunge il rag- guardevole obiettivo del trentacinque- simo anno di attività, qualificandosi sempre di più come la decana, a livel- lo cantonale, tra le rassegne di musica da camera sull’arco dell’anno. Un’isti- tuzione dinamica che nel corso dei de- cenni ha saputo rinnovare con regola- rità la forma delle proprie proposte concertistiche, ha saputo leggere il cambiamento dei gusti e delle abitudi- ni presso il pubblico, ha saputo reagi- re all’inevitabile ricambio delle genera- zioni d’interpreti mantenendo sempre aperta la porta ai giovani talenti come pure ai più esperti musicisti ticinesi, svizzeri ed internazionali. Anche il de- grande musicista italiano di tutti i a Mendrisio con Mario Ancillotti, tra centramento della proposta concerti- tempi. Di Verdi ricorre difatti il due- i maggiori flautisti contemporanei; il stica – molto prima che i comuni co- centesimo anniversario dalla nascita e, concerto del 24 marzo a Cabbio con minciassero a raggrupparsi – è un da- fin dal primo concerto-matinée a Giovanni Seneca che suonerà diversi to di fatto che ha reso capillare la pre- Mendrisio tenuto la scorsa fine di gen- tipi di chitarre nella sede del Museo senza di Musica nel Mendrisiotto. naio), la figura del grande operista è Etnografico della Valle di Muggio. Il cartellone del 2013 è focalizzato tema diretto o indiretto delle scelte su Giuseppe Verdi. Se si intende il musicali, colorando di lirica le propo- Mendrisiotto come primo baluardo ste – per tradizione soprattutto stru- dell’italianità culturale in Svizzera (o, mentali – dell’associazione. Omaggio se si preferisce, l’ultimo baluardo della verdiano che tornerà anche sabato 16 svizzeritudine prima dell’Italia) non ci febbraio, con l’Orchestra di Fiati della si deve certamente stupire se il cartel- Svizzera italiana diretta da Angelo Bol- lone offre un sentito omaggio al più ciaghi in concerto al Mercato coperto di Mendrisio. L’inizio d’anno è però sinonimo I musicisti ospitati anche di Concerti Mosaico, con gli in questa edizione strumentisti dell’Orchestra della Sviz- zera italiana impegnati nel più accatti- Giuseppe Nova, Rino Vernizzi, vante repertorio cameristico, trasversa- Giorgio Costa; Robert Kowalski, le agli stili e alle epoche, ai colori e al- Johann Sebastian Paetsch, Igor le sensazioni. Sono tre i concerti previ- Longato; Orchestra di fiati della sti nella suggestiva cornice dell’Osteria Svizzera italiana, Angelo Bolciaghi; Teatro Unione a Riva San Vitale che - Sébastien Galley e Milko Raspanti, dopo il successo delconcerto di fine Georges Alvarez, Floriano Rosini, gennaio - il 24 febbraio e il 17 marzo Riccardo Combetto; Mario rivestirà una volta ancora i panni degli Ancillotti, Claude Hauri, Corrado ormai mitici Caffè-concerto celebrati Greco; Piotr Nikiforoff, Katie nella Belle Époque. Vitalie, Ladislau-Cristian Andris, Ulteriori eventi in esclusiva per il Màtyàs Major; Giovanni Seneca. Ticino sono il concerto del 10 marzo – 11 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 12 LA CORNICE Galleria Il Raggio Vincenzo e Fabrizio Colciaghi via A. Giacometti 1 6900 Lugano tel e fax 091 923 15 83 lacornicelugano@bluewin.ch www.lacornice.ch – 12 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 13 ASCONA MUSICA UN FINALE DI STAGIONE SUPERLATIVO AL JAZZ CAT CLUB D opo aver dispensato momen- ti musicali di grande inten- sità nella prima parte della stagione, il Jazz Cat Club prosegue da febbraio a maggio con cinque concerti (uno in più del solito) di alto contenuto arti- stico e spettacolare. È infatti un cast d’eccezione quello che il direttore arti- stico Nicolas Gilliet ha riunito per i prossimi concerti della stagione. Si inizierà lunedì 25 febbraio con il friz- zante show delle Blue Dolls, tre deli- ziose ballerine e cantanti accompagna- te da una band che con movimenti co- reografati e grande talento vocale fan- no rivivere – con un pizzico di nostal- gia - la meraviglie in swing della can- zone italiana, dal Trio Lescano al Quartetto Cetra, da Carosone a Mina. Scritturate, come voci, per il film sul Trio Lescano “Le ragazze dello swing”, andato in onda su RaiUno nel 2010, le Blue Dolls hanno all'attivo più di 700 concerti e numerose apparizioni televisive sulle principali reti italiane. Un nome di spicco del jazz mon- diale sarà invece alla Sala del Gatto lu- nedì 18 marzo. Per la prima volta nel- la storia del club un artista tornerà ad esibirsi sul palco del Gatto: si tratta di colui che nell’ottobre del 2008 inau- Ray Brown a Diana Krall. Hamilton gurò l’attività del Jazz Cat firmando sarà ad Ascona con il suo fantastico per l’occasione un concerto di rara in- trio. tensità e suggestione. Stiamo parlando Il Jazz Cat Club presenta lunedì di Jeff Hamilton, co-fondatore della 22 aprile il trombettista, cantante, celebre Clayton-Hamilton Orchestra compositore e produttore Till Brönner nonché acclamato batterista america- in un concerto esclusivo che lo vedrà no che dagli anni ’70 in poi ha ac- protagonista al fianco di un trio di for- compagnato le più grandi star del jazz, midabili solisti europei, guidati da An- da Oscar Peterson a Ella Fitzgerald, da tonio Faraò, pianista celebrato a livel- lo internazionale e punta di diamante in alto: del jazz italiano. Brönner dal canto Le Blue Dolls in concerto suo ha collaborato con innumerevoli alla Sala del Gatto star del jazz e della pop music e inciso una serie di dischi di grande successo lunedì 25 febbraio che gli hanno valso due nomination ai Grammy. Il concerto sarà trasmesso in qui a fianco: David Blenkhorn. diretta da RSI Rete Due. – 13 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 14 MUSICA JAZZ CAT CLUB ASCONA Il 30 aprile - altra novità della sta- denziali della McLorin, vincitrice del- 2010 Dani Felber e rinforzata da ospi- gione - il Jazz Cat festeggerà la Gior- la prestigiosa Thelonious Monk Inter- ti eccellenti come la cantante Carmen nata internazionale del jazz indetta national Vocal Jazz Competition nel Brandford, il leggendario batterista dall’Unesco, proponendo, eccezional- 2010. americano Butch Miles, i sassofonisti mente di martedì, un concerto che ve- La quinta stagione del Jazz Cat si Eric Marienthal e Brad Leali, la Big drà protagonista la cantante franco concluderà quindi lunedì 27 maggio Band concluderà ad Ascona un tour di americana Cécile McLorin e il trio del con la Dani Felber Big Band Explo- presentazione nazionale del suo nuovo chitarrista australiano David sion. Per la prima volta, il palco della CD “Thank You, Fos”, un omaggio al Blenkhorn. Padronanza delle tecniche Sala del Gatto ospiterà una vera e pro- grande Frank Foster, con cui l’orche- vocali, eleganza, espressività e capacità pria orchestra di 18 elementi. Diretta stra collaborò intensamente nel 2008- di suscitare emozioni: queste le cre- dal vincitore dello Swiss Jazz Award 2009. LA SECONDA PARTE DEL PROGRAMMA DELLA STAGIONE 2012-2013 TUTTI I CONCERTI SI TENGONO ALLA SALA DEL GATTO (IN VIA MURACCIO 21 AD ASCONA) CON INIZIO ALLE ORE 20.30 lunedì, 25 febbraio The Blue Dolls Show - "Le ragazze dello swing" con: Flavia Barbacetto, vocals - Viviana Dragani, vocals - Angelica Dettori, vocals Marco Parodi, chitarra - Paolo Volante, piano - Riccardo Vigorè, basso - Luca Rigazio, batteria lunedì, 18 marzo Jeff Hamilton Trio con: Tamir Hendelman, piano - Chris Luty, basso - Jeff Hamilton, batteria lunedì, 22 aprile Antonio Faraò Trio feat. Till Brönner con: Till Brönner, tromba - Antonio Faraò, piano - Martin Gjakonvski, basso - Vladimir Kostadinovic, batteria martedì 30 aprile Cécile McLorin with David Blenkhorn Trio con: Cécile McLorin, vocals David Blenkhorn, chitarra Sébastien Girardot, basso Guillaume Nouaux, batteria lunedì 27 maggio Dani Felber Big Band Explosion Present the new cd: “Thank you, Fos” con: Dani Felber, director & tromba & 18 musicians and special guests: Eric Marienthal, alto sax Brad Leali, alto sax Butch Miles, batteria Carmen Bradford, vocals Jeff Hamilton. – 14 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 15 RETE DUE MUSICA TRA JAZZ E NUOVE MUSICHE LA SECONDA PARTE DELLA STAGIONE Sabato 2 febbraio, ore 22.00 Jef Lee Johnson. Spazio Officina - Chiasso Chico Freeman Quartet feat Terri Lyne Carrington “Tribute to Elvin Jones” Chico Freeman sassofoni, George Cables piano, Lonnie Plaxico contrabbasso, Terri Lyne Carrington batteria. Giovedì 21 febbraio, ore 20.30 Studio 2 RSI - Lugano Jef Lee Johnson Trio Jef Lee Johnson chitarra elettrica, Yohannes Tona basso, Patrice Dorcean batteria. Lunedì 11 marzo, ore 20.30 Studio 2 RSI - Lugano Giovanni Guidi “Late Blue Trio” Giovanni Guidi pianoforte, Thomas Morgan contrabbasso, Joao Lobo batteria. Lunedì 18 marzo, ore 20.30 Teatro Cittadella 2000 - Lugano Hermeto Pascoal e Grupo Hermeto Pascoal tastiere fisarmonica flauti e strumenti vari, Aline Morena voce e chitarra, Vinícius Dorin sassofoni flauti e percussioni, feat Fred Hersch & Tim Berne André Marques piano flauto e percussioni, The music of Charles Mingus Itiberê Zwarg basso e percussioni, Taylor Ho Bynum tromba, Tim Berne sax alto, Marcio Bahia batteria e percussioni, Fred Hersch piano, John Hebert contrabbasso, Fabio Pascoal percussioni e direzione. Ches Smith batteria. Venerdì 22 marzo, ore 20.30 Venerdì 12 aprile, ore 20.30 Teatro Foce - Lugano Teatro San Materno - Ascona ECM session 4 Norma Winstone Trio Third Reel Norma Winstone voce, Glauco Venier pianoforte, Nicholas Masson sassofoni e clarinetti, Klaus Gesing sax soprano e clarinetto basso. Roberto Pianca chitarra, Emanuele Maniscalco batteria. Lunedì 22 aprile, ore 20.30 Jazz Cat Club - Ascona Jon Hassell’s "Sketches of The Mediterranean" Till Brönner meets Antonio Faraò Trio Evanescence Till Brönner tromba, Antonio Faraò piano, Jon Hassell tromba e tastiere, Martin Gjakonvski bass, Rick Cox chitarra ed elettronica, Vladimir Kostadinovic batteria. Michel Benita contrabbasso, Kheir-Eddine M'Kachiche violino. Martedì 7 maggio, ore 20.30 Studio Foce - Lugano Mercoledì 27 marzo, ore 20.30 Nels Cline Singers Lugano, music club Jazz in Bess Nels Cline chitarra, Yuka C. Honda tastiere e laptop, John Hebert’s “Sounds of Love “ Trevor Dunn basso, Scott Amendola batteria. – 15 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 16 PREMIAZIONE AD ASCONA MUSICA NOVE CANDIDATI DA VOTARE PER LO SWISS JAZZ AWARD 2013 N ove band sono state ufficial- mente nominate per lo Swiss Jazz Award 2013, premio promosso Swiss Jazz e da JazzAscona Festival, che sarà assegnato per la settima volta. Le formazioni selezionate (due roman- essenzialmente su un referendum po- polare. Fino al 1° marzo è possibile vo- tare una delle band candidate sul sito dall’emittente della SSR-SRG Radio de, cinque della Svizzera tedesca e due www.swissjazzaward.ch. Tre di loro ac- che travalicano i confini linguistici) cederanno alla fase successiva della Sono queste le nove band sono state prescelte sulla base dei mi- competizione, che culminerà il 22 giu- gliori indici di gradimento espressi da- gno ad Ascona con una serata di gala Sinatra Tribute Band gli ascoltatori di Radio Swiss Jazz nel che prevede l’esibizione dal vivo delle Daccordeon Quartet corso degli ultimi 12 mesi. Fra i can- tre band finaliste e la designazione del A Touch Of Swing didati figurano nomi di spicco del jazz vincitore. L’evento sarà trasmesso in Chris Conz Trio elvetico come George Robert, Bruno diretta da RSI Rete Due. Spörri o il vincitore del Kleiner Prix Gli ultimi vincitori dello Swiss Mike Götz & Michael Weber Walo 2011, Chris Konz. Stilistica- Jazz Award sono stati Christine Jac- Swiss Yerba Buena Creole Rice Band mente le band spaziano dal traditional card & Dave Ruosch (2012), Alexia Wolverines Jazzband al gipsy jazz, dal boogie woogie al mo- Gardner (2011) e Dani Felber Big George Robert & Francis Coletta dern jazz. Band (2010). Un premio speciale alla Cojazz & Bruno Spörri Lo Swiss Jazz Award si distingue carriera era stato assegnato ad Hazy da altri riconoscimenti perché basato Osterwald nel 2009. METAL - LA BAND LUGANESE DREAMSHAD CON IL SECONDO ALBUM NEL MONDO È uscito a fine gennaio il secon- do album della band luganese “Dreamshade”. Si tratta di un avveni- 2009, Metalfest 2010 e altri. Nel cor- so del 2009 sono stati poi composti i brani del primo full-length "What Si- mento di una certa importanza per il lence Hides", registrato ai Cave Stu- mondo della musica cantonale visto dios di Riva San Vitale e mixato da l'album verrà distribuito in tutto il Fredrik Nordström allo Studio Fred- mondo da Universal Music. «The Gift man in Svezia. Il master è stato esegui- of Life» è il titolo di questa fatica del- to da George Marino presso Sterling la band che in precedenza aveva già Sound a New York. pubblicato «What Silence Hides», dal È del settembre 2010 la firma di quale mutua anche un mix di metal e un contratto discografico con l'eti- tante altre influenze musicali. Dieci le chetta Spinefarm Records / Universal tracce che compongono il disco confe- Music Group e nel gennaio 2011 fi- registrato un importante cambio: Ke- zionato anche grazie all’esperienza di nalmente esce "What Silence Hides", vin Calì (già attivo nei Roots of Jacob Hansen (Volbeat, Amaranthe, l'album di debutto, distribuito in tut- Death) è diventato il nuovo frontman Mercenary, Hatesphere) che non solo to il mondo. Tre video sono poi stati del gruppo. È iniziato così il lavoro di ha aiutato con la produzione, ma ha rilasciati per i singoli "Wide Awake", preproduzione dei nuovi brani e du- anche curato mixing e mastering. "Eternal" e "Miles Away". La promo- rante l'estate del 2012 il gruppo ha I Dreamshade sono nati nel 2006 zione del disco ha incluso la partecipa- potuto incidere il secondo full-length a Lugano come band Melodic Death zione a importanti festival in diversi "The Gift Of Life" presentato da po- Metal e nel 2008 hanno debuttato con paesi europei come Finnish Metal Ex- chissimo. Per quest'ultimo i ragazzi lu- il loro primo EP auto prodotto intito- po (Finlandia), Metalfest (Svizzera), ganesi hanno lavorato in stretta colla- lato "To The Edge Of Reality". Il Rock Hard Festival (Germania), Ba- borazione con Jacob Hansen, noto gruppo ha parteciptoa dunque ad al- sinfirefest (Repubblica Ceca), Rock produttore della scena Metal moder- cuni dei più prestigiosi festival Metal Harz (Germania) e Kavarna Rock Fe- na, eseguendo mix e master nel suo europei tra cui MetalCamp 2008 e st (Bulgaria). studio in Danimarca. 2009, Summer Breeze Open Air Nell'ottobre del 2011 la band ha – 16 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 17 MURALTO, BELLINZONA, LUGANO MUSICA LA DIVERTENTE OPERETTA “DER VETTER AUS DINGSDA“ La compagnia teatrale “il palco” si ripresenta tra febbraio e i primi di marzo (a Muralto, Bellinzona e Luga- no) con una commedia musicale. Do- po “Pariser Leben” di J. Offenbach, “Die Dollarprinzessin” di Leo Fall, “Der Graf von Luxemburg” di Franz Lehar segue ora con "Der Vetter aus Dingsda" di Eduard Künnecke, rap- presentata nella versione in lingua ori- ginale tedesca. Si tratta di una diver- tente commedia che ha una trama dal carattere fiabesco, associata a brillante e melodiosa musica. L’operetta, rap- presentata la prima volta nel 1921, è ambientata in una idilliaca casa conta- dina olandese. Molte melodie di que- sto lavoro sono diventate dei grandi successi, come ad esempio “Ich bin nur ein armer Wandergesell“, “Strah- lender Mond”, “Onkel und Tante“ o il nista e direttore musicale. Il gruppo “il Muralto, Sala Congressi brano coristico “Sieben Tage in Bata- palco” si compone da circa 30 persone 8 febbraio, ore 20.00 via“, caratterizzato da melodie ritmi- bilingue tedesco-italiano, abitanti nel 9 febbraio, ore 15.00 che e intense. Ticino, entusiaste di teatro, con talen- La compagnia teatrale “il palco” è to interpretativo e molti con buona Bellinzona, Teatro Oratorio stata costituita nel 2006 a Giubiasco e impostazione della voce. 23 febbraio, ore 19.00 si dedica alla realizzazione e rappresen- La nuova produzione verrà pre- 24 febbraio, ore 15.00 tazione di commedie musicali, operet- sentata dall’8 febbraio fino al 3 marzo; te e opere liriche. Remo Sangiorgio, con la première nella Sala Congressi di Lugano, Teatro Foce uomo di teatro appassionato, sceglie le Muralto/-Locarno, poi presso il Teatro 2 marzo, ore 20.00 commedie musicali, fa il librettista, re- Nuovostudiofoce di Lugano, al Teatro 3 marzo, ore 15.00 gista e direttore delle produzioni. Ch- Oratorio di Bellinzona, al Teatro Casi- ristian Brunner è il pianista professio- no di Erstfeld. – 17 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 21.01.13 12.15 Pagina 18 LOCARNO TEATRO RIPARTE CON LA VARIEGATA OFFERTA L’ATTIVITÀ DEL TEATRO PARAVENTO I l Teatro Paravento di Locarno ha archiviato il 2012, anno che è coinciso con il 30.esimo anno di at- Ora riparte con la programmazio- ne da gennaio a giugno che si presen- ta ricca di spunti interessanti con senterà lo spettacolo “Eroi in fumo” Senza dimenticare i concerti di Rossa- na Taddei, proposto da "Gli Amici tività e proposte, conteggiando nei do- gruppi o singoli artisti ticinesi, d’ol- della lingua spagnola" il 16 marzo op- dici mesi ben 84 appuntamenti, segui- tralpe e della vicina penisola che co- pure il 19 aprile quello di Barbara Mi- ti da oltre 20 mila spettatori, resi pos- prono un ampio ventaglio di generi. siewicz con il suo violoncello. sibili da ben 467 tra artisti e tecnici Il programma è iniziato a metà che si sono alternati nei vari spettaco- gennaio con il via al Cineforum “Mo- li. Con questo il Teatro Paravento si tore! Azione! Luci! Sipario!”, ripropo- profila come una piattaforma cultura- sto a richiesta dopo il successo autun- le di rilevante importanza per la regio- nale, seguito dall’appuntamento tea- ne locarnese, per la possibilità che of- trale “Ti cambio le pastiglie” con Vito fre ad artisti ticinesi, svizzeri ed esteri Gravante per la regia di Ferruccio Cai- di trovare uno spazio dove esibirsi. Il nero. Massimiliano Zampetti del Tea- teatro è di fatto un punto d’incontro tro d’Emergenza di Lugano sarà impe- per persone di tutte le età con gusti ed gnato il 15 marzo con “Chi ha paura interessi diversi che hanno come de- di Virginia Wolf”, mentre qualche nominatore comune l’interesse per la giorno prima, il 10 marzo, la compa- cultura e per lo scambio. gnia italiana La Luna nel Pozzo pre- Importatore e distributore per il Ticino dei pregiati vini campani OLGIATI VINI SA 6915 NORANCO - LUGANO tel 091 994 15 41 - fax 091 993 03 87 - e-mail: olgiativini@ticino.com – 18 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 19 LOCARNO TEATRO VERSO LA CONCLUSIONE DELLA BELLA STAGIONE TEATRALE S i annuncia zeppo d’iniziative e novità il cammino del Teatro di Locarno nei mesi di febbraio e marzo. Spettacoli in cartellone, incontri con gli artisti, iniziative per le scuole. La programmazione offerta dall’Associa- zione Amici del Teatro di Locarno con la direzione artistica di Paolo Crivella- ro, si propone il 5 febbraio con un’in- tera giornata condotta dal noto gior- nalista e critico del “Corriere della Se- ra” Maurizio Porro. Il tema delle rela- zioni di Porro è lo spettacolo “The hi- story boys”, messinscena della compa- gnia “Teatro dell’Elfo” di Milano che giunge sul palco di Locarno con un successo confermato dai tre Premi Ubu vinti nel 2011 e sei Tony awards opera teatrale. Narra delle avventure Benedicta Boccoli e Corrado Tedeschi di un gruppo di giovani studenti alle interpreti di “Vite private” in cartellone il 20 e 21 marzo. prese con gli esami in uno dei college più esclusivi di Oxford. Da qui il lega- nett, una storia di oggi scritta nel dal carattere fragile e innamorato di me con il mondo scolastico. E proprio 2004 e trasformata anche in un film lui senza far nulla per tenerlo segreto. agli studenti del liceo di Locarno, nel 2006, sarà poi in scena al Teatro di La regia è di Ferdinando Bruni ed Elio Maurizio Porro propone una relazione Locarno il 19 febbraio (matinée per le De Capitani che recita anche nel ruo- con video e immagini nell’aula magna scuole) e alle 20.30 per la stagione di lo del professore d’inglese Hector, De- dell’istituto. Il pomeriggio, con inizio prosa. bora Zuin è Mrs Lintott, la professo- alle 18.30, il giornalista alla Biblioteca La trama descrive la vita di ragaz- ressa di storia. I due docenti cercano cantonale di Palazzo Morettini con- zi molto diversi tra loro ma affiatati, di stimolare la curiosità dei loro allie- durrà un incontro studio sullo spetta- dal leader della classe Dakin, infatica- vi, oltre percorsi consueti e preconfe- colo “The history boys“ di Alan Be- bile corteggiatore di ragazze, a Posner, zionati, infischiandosene del prestigio della scuola, delle tradizioni e delle convezioni. Ma il preside (Gabriele Calindri) è di tutt’altro avviso e, per la fama del suo istituto, li vorrebbe tutti ammessi alle università più importan- ti. Si apre così uno scontro che vede scendere in campo anche un agguerri- to professore (Marco Cacciola), incari- cato di dare una "ripulita" al loro stile, renderlo raffinato, "giornalistico" e spendibile al "supermercato del sape- re". Il 5 e 6 marzo è atteso Giuseppe Battiston, popolare interprete cinema- “The History boys” in programma il 19 e 20 febbraio. – 19 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 20 Osteria Grotto Da PierinO - Cureggia d izione tra tra 5 anni: nos re 4 .. . e la ua da olt al 1967 ! n d conti mo attivi sia Cucina nostrana La vera polenta e minestrone al camino Salumi propri - Formaggini Ambiente familiare - Ampio giardino CUREGGIA- Lugano tel 091 941 87 96 - fax 091 941 88 86 Propr.: Fam. Mauro Cassina www.grottopierino.ch - info@grottopierino.ch – 20 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.26 Pagina 21 TEATRO VERSO LA FINE LA STAGIONE LOCARNESE tografico e teatrale, con “Macbeth” di Shakespeare prodotto dal Teatro Sta- bile di Torino. Il regista Andrea De Rosa mette in scena, nella nuova tra- duzione di Nadia Fusini, le pulsioni, le ambizioni, gli istinti sanguinari, i conflitti interiori e gli incubi di Mac- beth e consorte. Con un ritmo inces- sante e incalzante, come il battito del cuore di Macbeth quando matura la decisione di uccidere Macduff, nel vortice del monologo scandito dai col- pi sempre più veloci sul petto mi- crofonato di Seyton, il Macbeth di De Rosa tiene altissima l’attenzione del pubblico in sala, rileggendo in chiave psicologica la tragedia di Shakespeare. Complici, nel catturare l’attenzione del pubblico, alcuni eccessi, con pun- te ‘splatter’, tra feti morti, tanto san- gue e macabre risate, omicidi e infan- ticidi illuminati dall’intermittenza di una luce stroboscopica, tanto che a volte si ha quasi la sensazione di ritro- varsi catapultati in un film pulp. Ma “Macbeth” mai fermarsi alle apparenze. Nono- di William stante le scene forti e truculente, la ca- Shakespeare, ratteristica che più risalta di questa in programma rappresentazione è l’analisi interiore il 5 e 6 marzo. dei protagonisti alla ricerca di ciò che muove le loro azioni malvagie e il loro conflitto interiore, perfettamente in- re Corrado Tedeschi e Benedicta Boc- dere di tutto, con grande senso della carnato dai protagonisti, dalla fisicità coli interpreti di “Vite private”. La misura ed eleganza. di Battiston e dal suo volto pacioso e commedia, di Noel Coward, sarà in Il cartellone della stagione teatrale un po’ infantile trasformato e stravol- scena al Teatro di Locarno il 20 e 21 a Locarno terminerà con gli spettacoli to dalla furia omicida e dal sangue che marzo. Scritta nel 1930 segnò l’inizio del 10 e 11 aprile. In programma c’è imbratta le sue mani e il suo pastrano, per il suo autore, dopo una carriera “Casomai senza un saluto”, il nuovo con accanto alla Lady Macbeth inter- molto travagliata, di un’infinita serie spettacolo con Lella Costa. Proposto pretata da Frédérique Loliée, con un di lunghe permanenze nei teatri, che con il suo tratto, dove, come scrive accento esotico a renderla ancor più continuano a susseguirsi sino ai giorni Michele Serra, “brilla la grana cultura- inquietante. nostri in tutto il mondo. Garbati, ma le, la sostanza del racconto. Nel suo La regista Serena Sinigaglia e il spregiudicati, pigri e insensibili, dotati teatro, la Costa riesce a restituire al giornalista Antonello Catacchio dialo- di un’apparente superficialità e frivo- pubblico la voglia (sua e nostra) di gheranno con Giuseppe Battiston in lezza, i personaggi di Noel Coward so- orientarsi daccapo. La sua recitazione un incontro pubblico alla Biblioteca no costruiti per mettere in discussione apparentemente divagante ce la fa sen- Cantonale di Palazzo Morettini mer- le usanze sociali e i comportamenti tire complice, una che parte dal no- coledì 6 marzo alle 18.30. Così come, sessuali dell’alta borghesia inglese. stro stesso sguardo, mediatrice dei no- il 21 marzo, gli spettatori avranno mo- Tuttavia la satira di Coward non sfocia stri dubbi, voce recitante delle nostre do (stesso luogo e orario) di incontra- mai in un conflitto aperto: bisogna ri- lacune”. – 21 –
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TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.27 Pagina 25 LA VOCE DEL GEMMOLOGO CLAUDIO MESSI GIOIELLI LE PIETRE SINTETICHE E LE IMITAZIONI L 'uomo non si è solo preoccu- pato di conoscere la natura delle gemme, ma si è ingegnato a ri- produrle al fine ambizioso di raggiun- gere e fin anche superare le qualità na- turali. In questa continua sfida si sono ottenuti e si stanno ottenendo risulta- ti sempre più perfezionati, tali da rite- nere che le differenze tra pietre artifi- ciali e naturali tendano a ridursi pro- gressivamente e rendano sempre più difficile la distinzione fra le due tipo- logie. Le prime imitazioni delle gem- me furono materiali come la ceramica e il vetro. I ritrovamenti archeologici testimoniano l'impiego della ceramica già verso il 5000 a.C. tra gli Egizi e del vetro colorato intorno al 3000 a.C. da parte dei Sumeri. Hanno trovato spa- zio anche le pietre composite costitui- te da due o tre parti di materiali diver- si, uniti a formare un'unica gemma, come risulta, ai tempi dei Romani, dall'impiego di strati incollati di onice Diamante sintetico. ad imitazione della sardonice, pietra già utilizzata nell'arte glittica dagli As- siri, dagli Egizi e dai Caldei. La prima la composizione dei materiali, così da Allorquando la scienza fu in grado e più evidente caratteristica distintiva ottenere indici di rifrazione e densità di accertare le proprietà dei minerali e fra le pietre naturali ed i vetri è stata la diversificati. Ci si riferisce ai comuni di riprodurne in laboratorio, ai fini durezza. È in questa proprietà fisica vetri potassici, a quelli al boro, a quel- della ricerca, un numero sempre cre- che Plinio intravede il primo metodo li al piombo, al tallio, al berillio e così scente, ha avuto inizio la corsa alla d'analisi diagnostica. Egli, infatti, nel- via: tutti variamente colorati con un produzione delle sintesi. Questa proli- l'Historia Naturalis, suggerisce di sag- sapiente dosaggio di pigmenti minera- ferazione non è stata solo frutto di un giare la durezza per mezzo della cote, li. Sino alla fine del XIX° secolo il ve- obiettivo commerciale, ma il risultato in altre parole della comune pietra are- tro ha costituito il principale materia- di ricerche tendenti a realizzare nuovi naria. le utilizzato per imitare le gemme na- materiali cristallini di particolare pu- L'impiego diffuso del vetro come turali. Diciamo imitare, perchè i vetri rezza, così da permetterne l'impiego imitazione delle pietre preziose è stato si possono solo considerare delle false tecnico-industriale (elettronica, laser, alimentato dalla possibilità di variare copie. Oltre ad avere composizione di- ecc.). Il processo di sviluppo delle sin- versa, infatti, i vetri non hanno nep- tesi ha coperto un lungo periodo, ini- pure la struttura cristallina dei minera- ziato con lo studio della formazione li. Sono materiali amorfi, vale a ricor- della pietra naturale e proseguito con dare che gli atomi di cui sono costitui- gli esperimenti sulle tecniche e sui ti assumono nello spazio una disposi- processi d'accrescimento dei cristalli. zione disordinata. Le loro caratteristi- La conoscenza della natura delle pietre che chimiche e fisiche non corrispon- è stata graduale ed ha interessato di- dono a quelle di nessuna gemma cri- versi secoli. Basti pensare che la cri- stallina e neppure a quelle dei vari ve- stallizzazione del carbonio è nota fin tri naturali. dal 1797, mentre la formazione dell'o- – 25 –
TM febbraio 2013 interno_TM mastro 20.01.13 15.27 Pagina 26 GIOIELLI LA VOCE DEL GEMMOLOGO retti, la “Cibjo” (Confederazione in- ternazionale della gioielleria, argente- ria, diamanti, perle e pietre preziose) ha istituito un'apposita commissione, che ha messo a punto la nomenclatura per i materiali gemmologici. Secondo le nuove disposizioni, "le sostanze or- ganiche e/o inorganiche prodotte me- diante procedimenti tecnologici" sono genericamente definite materiale gem- mologico artificiale. In questa catego- ria si distinguono i: MINERALI SINTETICI Materiali artificiali con caratteri- pale si conosce solo dal 1946. possiedono sostanzialmente le stesse stiche chimiche e fisiche simili a quel- Dai primi esperimenti di sintesi si proprietà chimiche, fisiche e ottiche le dei corrispondenti naturali. Tra que- ottennero piccoli cristalli, sufficienti delle controparti naturali, tanto che a sti citiamo, ad esempio, berillo sinteti- però a dimostrare la possibilità di con- volte è compito veramente difficile di- co (acquamarina, smeraldo), corindo- tinuare positivamente le ricerche. Il fi- stinguere le une dalle altre. Oltre che ne sintetico (rubino, zaffiro, padpa- ne era di ottenere, con lo sviluppo del- fabbricare materiali già esistenti in na- radscha), crisoberillo sintetico, dia- le tecniche d'accrescimento, un pro- tura, l'uomo ha creato nuovi prodotti, mante sintetico, turchese sintetica. dotto utilizzabile per la trasformazione dei quali, almeno sino ad ora, non si in gemma. È certo che un cristallo for- conoscono corrispondenti naturali. matosi velocemente in laboratorio Questi prodotti sono stati spesso com- PRODOTTI SINTETICI/ARTIFICIALI non può seguire i tempi geologici di mercializzati con nomi di fantasia non Materiali artificiali che non hanno formazione e di crescita di quello na- appropriati e fuorvianti, o denominati corrispondente naturale. Le loro carat- turale, né può usufruire delle naturali genericamente "imitazioni". Per tenta- teristiche chimiche e fisiche "non cor- condizioni di pressione e temperatura. re di definire ogni singolo prodotto e rispondono a nessun materiale natura- Le gemme non possono essere tut- per evitare l'utilizzo di nomi poco cor- le". Sono molti ed in continua evolu- te sintetizzate con lo stesso metodo, ma devono sottostare ciascuna a parti- colari condizioni di crescita. La cristal- lizzazione può, ad esempio, essere aiu- tata da un cristallo-seme oppure da ca- talizzatori o da valori particolari e spe- cifici di temperatura e pressione; siste- mi, questi, tutti sconosciuti prima del secolo scorso. SINTESI E IMITAZIONI Sono molte le gemme importanti che l'uomo è riuscito a riprodurre me- diante sintesi in laboratorio. Tra que- ste possiamo ricordare il diamante, il rubino, lo zaffiro, lo smeraldo, il quar- zo e l'opale. Queste gemme sintetiche – 26 –
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