IAB ITALIA Rassegna Stampa del 14/06/2016

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IAB ITALIA
   Rassegna Stampa del 14/06/2016

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INDICE

IAB ITALIA
  Il capitolo non contiene articoli

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   14/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale                                                7
   se l'ibrido è sicuro l'evoluzione digitale in Italia: un «dialogo » virtuale-reale (che
   rompicapo per i venditori)

   14/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                                 9
   La tv ad aprile fa il pieno di spot

   14/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                                 10
   Corsa a tre per acquisire Yahoo

   14/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                                 11
   La «nuova» Italiaonline pronta al via

   14/06/2016 Il Messaggero - Nazionale                                                      12
   Gli investimenti pubblicitari in crescita del 6% nel mese di aprile

   14/06/2016 Il Messaggero - Nazionale                                                      13
   Italiaonline pronta per Piazza Affari

   14/06/2016 ItaliaOggi                                                                     14
   L'Oréal inventa il fondotinta personalizzato

   14/06/2016 ItaliaOggi                                                                     16
   Pubblicità, quadrimestre a +4,8%

   14/06/2016 DailyMedia                                                                     19
   Fendi affida al network di Elle il video pre-fall 2016. Il concept è a cura di Hearst
   Italia

   14/06/2016 DailyMedia                                                                     20
   Nielsen: adv a +3,4% nel 1° quadrimestre. Upa: il 2016 potrebbe chiudersi a +3/4%

   14/06/2016 DailyNet                                                                       22
   Dal rebranding nasce la nuova Italiaonline Il focus è su PMI e adv

   14/06/2016 DailyNet                                                                       25
   Microsoft acquisisce LinkedIn per la cifra di 26,9 miliardi di dollari
14/06/2016 DailyNet                                                                  26
Acqua Group, dalla fusione tra Key Adv e Fuel nasce la nuova struttura digitale
"Booster "

14/06/2016 DailyNet                                                                  27
Light Reaction, il programmatic per la performance targato Xaxis registra successi

14/06/2016 DailyNet                                                                  28
Snapchat, ecco tutte le novità dell'offerta adv dell'application

14/06/2016 DailyNet                                                                  29
aumentano gli acquisti online dei prodotti di beauty & Personal Care

14/06/2016 DailyNet                                                                  30
Nielsen: ad aprile gli investimenti internet sono in crescita grazie agli ott

14/06/2016 DailyNet                                                                  31
ecommerce e retail fisico, occorre una strategia di maggior armonizzazione

14/06/2016 Pubblicom Now                                                             32
IAP compie 50 anni e si interroga su pubblicità e società

14/06/2016 Pubblicom Now                                                             33
Da Key Digital e Fuel nasce Booster

14/06/2016 Pubblicom Now                                                             34
Consumo dei media: il mobile cresce ma la televisione rimane al top

14/06/2016 Today Pubblicità Italia                                                   35
Nasce Booster, la nuova agenzia digitale di Acqua Group

14/06/2016 Today Pubblicità Italia                                                   36
Wiko lancia Ufeel con la webserie 'E anche oggi si skippa domani

14/06/2016 Today Pubblicità Italia                                                   37
AOL va ai Cannes Lions 2016

14/06/2016 Today Pubblicità Italia                                                   38
Light Reaction (Xaxis) compie un anno con 300 clienti in 26 mercati

14/06/2016 Today Pubblicità Italia                                                   39
Bellezza e cura del corpo: per gli acquisti online crescita record

13/06/2016 ADV Express                                                               40
Nasce LovBy la nuova piattaforma made in Italy di influence marketing

13/06/2016 Yahoo Finanza 07:43                                                       42
Pubblicità, investimenti +6,2% ad aprile, con web +7,5%
SCENARIO POLITICO/ECONOMICO
  14/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale                                             44
  Microsoft, contromossa nei «social» Per LinkedIn 26 miliardi in contanti

  14/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                              46
  Calenda: Consob ha fatto errori gravi

  14/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                              48
  Brexit sale nei sondaggi, cade la sterlina

  14/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                              50
  I pm chiedono la condanna dei vertici Olivetti

  14/06/2016 La Repubblica - Nazionale                                                   51
  Eurogruppo sfida Berlino "Acceleriamo sul fondo che garantisce i depositi"

  14/06/2016 La Repubblica - Nazionale                                                   53
  "La Ue deve reagire ai concorrenti sleali"

  14/06/2016 La Stampa - Nazionale                                                       55
  I soci Unicredit contro il presidente

  14/06/2016 La Stampa - Nazionale                                                       56
  Rcs, Piazza Affari spinge Cairo a rilanciare Al Sole 24 ore Del Torchio, ad vicino a
  Bonomi

  14/06/2016 Il Messaggero - Nazionale                                                   57
  E le grandi banche finiscono sotto la lente della Vigilanza

  14/06/2016 Financial Times                                                             59
  Blackstone raises €5.5bn for real estate fund

  14/06/2016 Financial Times                                                             60
  Scale of ECB's corporate debt buying revealed

  14/06/2016 The Guardian                                                                61
  Goldman Sachs paid for prostitutes to win business from Gaddafi fund, court hears

  14/06/2016 The Times                                                                   63
  Rome's would-be mayor shows rebel streak

  14/06/2016 Les Echos                                                                   64
  En Italie, le trublion M5S en quête de normalisation

  14/06/2016 Les Echos                                                                   66
  Le gendarme boursier italien accusé de « graves erreurs »
14/06/2016 Le Monde                                        67
A l'étranger, l'indignation et la solidarité

14/06/2016 Le Monde                                        68
La succession politique de Silvio Berlusconi est ouverte
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28 articoli
14/06/2016                                                                                             diffusione:305863
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 L'appuntamento Ci informiamo online ma poi andiamo in negozio; oppure proviamo i prodotti in bottega e
 dopo li cerchiamo scontati sulla Rete. Un workshop organizzato a Roma da SisalPay analizza le sfide
 dettate dai consumatori
 se l'ibrido è sicuro l'evoluzione digitale in Italia: un «dialogo » virtuale-
 reale (che rompicapo per i venditori)
 Lo sbarco del sito cinese Alibaba fa intendere le potenzialità del made in Italy sul web La partita si gioca
 sulla distribuzione. Amazon e Uber provano la logistica affidata agli utenti
 Edoardo Segantini

 Si pronuncia ecommerce ma è molto di più. I centimetri quadrati che compongono lo schermo dello
 smartphone, dice il senior advisor di EY François de Brabant, sono i più osservati della storia umana.
 Quella minuscola superficie, osserva l'esperto d'innovazione tecnologica, è la via d'accesso tra il mondo
 virtuale e il mondo reale, una porta attraverso cui miliardi di persone passano più volte ogni giorno.
 È proprio questo passaggio, questo varco formidabile fra i due mondi, che caratterizza le nuove abitudini
 dei consumatori, in particolare gli italiani, quando acquistano in negozio dopo essersi documentati online, o
 fanno shopping online dopo aver visitato la bottega. Sistemi ibridi, li chiamano gli esperti, che giovedì ne
 discuteranno a Roma durante un workshop organizzato da SisalPay Exchange.
 Ma vediamo il contesto. «Rispetto agli altri europei, agli americani e soprattutto agli asiatici - dice Andrea
 Rangone del Politecnico di Milano - gli italiani hanno una propensione all'acquisto online inferiore. Ciò
 dipende, in una certa misura, dal fatto che la diffusione dell'ecommerce è stata a lungo legata alla
 diffusione dei pc, che ci vedeva tra gli ultimi. Oggi che, sempre più, si compra via smartphone o tablet,
 parte della distanza può essere recuperata».
 Se poi si guarda al commercio elettronico dei beni prodotti in Italia e venduti in tutto il mondo, ad esempio
 moda, design e alimentari, «il nostro Paese ha l'opportunità di fare marketing planetario. Lo stesso sbarco
 del sito cinese Alibaba nello Stivale, e gli accordi già firmati con i marchi italiani, lasciano intendere le
 potenzialità del made in Italy online».
 Non pensate però che sia un gioco facile. Bisogna saper fare del buon marketing. Nei suoi anni di
 amministratore delegato della Pomellato (gioielli) così come oggi da presidente della Sergio Rossi (scarpe),
 Andrea Morante ha dedicato al tema una crescente attenzione. «Nel settore del lusso se uno raggiunge il
 10% di vendite online può essere contento»: in effetti, in Italia, l'ecommerce rappresenta solo il 5% delle
 vendite totali al dettaglio. «Chi esporta - aggiunge il manager - deve innanzitutto lavorare di più nella
 segmentazione dei mercati internazionali, cioè capire le differenze di gusto dei vari tipi di pubblico. E, in
 secondo luogo, usare meglio lo strumento, fondamentale, dei social network». E qui arriviamo ai sistemi
 ibridi virtuale-reale. I consumatori, a volte, utilizzano i siti web per informarsi sui prodotti e sui pareri degli
 altri clienti: un risparmio di tempo e denaro sia per il venditore che per il compratore. In altri casi, invece, si
 visita il negozio come uno showroom ma poi si compra via Internet, cercando lo sconto. In questo caso, a
 guadagnarci è soprattutto il cliente, perché il venditore deve sobbarcarsi i costi, spesso alti, del punto
 vendita. «Questa è la ragione che porterà - secondo Morante - a una graduale riduzione dei negozi».
 Tanto più se si tiene conto di un altro elemento. A frenare l'ecommerce contribuiscono la diffidenza e la
 sfiducia nella consegna dei prodotti, che a sua volta dipende dalla logistica. Ma proprio in questa direzione
 sono concentrati, a livello internazionale, gli sforzi maggiori e i progetti più innovativi.
 Alcuni puntano sulla tempestività, come Prime Now di Amazon (da poco, anche a Milano). Altri sulla
 riduzione dei costi. «Un'ipotesi suggestiva - dice Rangone - è la crowdsourced logistics, ovvero la logistica
 affidata agli utenti». Sia Amazon, con il servizio Flex, sia Uber, con UberEats, hanno attivato
 sperimentazioni per capire se e di quanto possano ridursi i costi di distribuzione. Dalle prime stime,
 sembrerebbe di un terzo rispetto alla classica consegna a casa con il corriere espresso.

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14/06/2016                                                                                         diffusione:305863
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 Altrettanto interessante è il brevetto di predictive shipping depositato da Amazon, che prevede la
 spedizione preventiva in aree dove ci si aspetta l'ordinazione di particolari prodotti perché visti online più
 volte o inseriti nelle wishlist.
 Ma anche in Italia, le ricerche mostrano un certo impegno innovativo dei distributori. Servizi come la
 consegna «in punto vendita», «su appuntamento» e «al piano» sono offerti dalla metà degli operatori
 censiti. Altri, come il recapito la domenica e la consegna con installazione, sono proposti da un operatore
 su quattro. Insomma, il mondo cammina rapidamente: quello virtuale come quello reale. Vince chi si muove
 meglio e più in fretta.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA
 21 i miliardi spesi nel 2015 dagli italiani senza l'utilizzo di denaro fisico
 57 i milioni di euro di bollette saldate con il cellulare, senza andare alle Poste
 20 i milioni di carte contactless degli italiani: un anno fa erano solo 12 milioni
 5 la percentuale di vendite ecommerce totali al dettaglio, in Italia (dati Osservatorio del Politecnico di
 Milano)
 1 euro , soltanto, ogni 200, è oggetto di scambio digitale (1 transazione digitale su 85)
 Foto: L'hub dei prodotti Il centro smistamento Amazon, vicino a Piacenza

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14/06/2016                                                                                    diffusione:155874
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 La tv ad aprile fa il pieno di spot
 (A. Bio.)

 Bene la pubblicità ad aprile (+7,5%), trainata da web (+8,9%)e Tv (+10,3%). Brindano (quasi) tutti ai dati
 Nielsen: +10,6% Mediaset (+4,7% nel quadrimestre); +8% Rai (+5,3%a gennaioaprile);+13,1% Sky
 (+12,3% nel quadrimestre); +21% Discovery (+18,7%). Per La7 -0,5% ad aprile ma +3,2% nel quadrimestre.

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14/06/2016                                                                                         diffusione:155874
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 M&A. Restano in gara i giganti tlc Verizon, AT&T e la cordata sostenuta da Buffett NEW YORK
 Corsa a tre per acquisire Yahoo
 LA SECONDA FASE DELL'ASTA La scelta finale per la cessione dovrebbe concludersi entro il mese di
 luglio. Il valore dell'offerta è finora compreso tra i 3,5 e i 5 miliardi di dollari
 M.Val.

 pVerizone AT&T sono state promosse al "giro" finale di offerte per Yahoo: il board del pioniere di Internet
 ha dato semaforo verde per la partecipazione al terzo e ultimo round da parte dei due leader delle
 telecomunicazioni statunitensi. Al loro fianco è passata anche una cordata guidata da Dan Gilbert,
 fondatore della finanziaria Quicken Loans e appoggiata però dalla Berkshire Hathaway di Warren Buffett.
 Bocciati al secondo turno, stando alle indiscrezioni affiorate ieri allo scadere della seconda fase dell'asta,
 sarebbero state invece le avance di numerose società di private equity. Una scelta finale dell'acquirente
 dovrebbe arrivare entro un mese. Verizon e AT&T hanno nel mirino anzitutto le tecnologie pubblicitarie
 online messe in palio da Yahoo, con l'obiettivo di espandere il loro business Internet. AT&T è inoltre
 interessata alla piattaforma video peri servizi mobili, sulla quale ha sofferto ritardi. Non tutte le offerte
 riguardano i medesimi asset: in alcuni casi rimarrebbero escluse, ad esempio, le proprietà immobiliari. Il
 valore dell'asta, secondo quanto emerso, ap- pare tuttavia finora compreso tra i 3,5 miliardi e i 5 miliardi di
 dollari, al di sotto delle iniziali stime effettuate dall'azienda. Verizon, in particolare, avrebbe puntato al
 momento una cifra vicina alla soglia minima, ma ha ugualmente superato le selezioni sull'onda della forza
 strategica della sua proposta. Verizon ha in programma, qualora uscisse vincitrice dalla battaglia, di unire
 Yahoo ad Aol, un altro storico nome del settore da tempo in difficoltà e che aveva rilevato nel 2015 per 4,4
 miliardi di dollari. Senza gli asset di Internet, Yahoo di fatto sparirà come gruppo operativo indipendente. Le
 rimarranno infatti anzitutto la quota del 45% in Yahoo Japan e quella del 15% nel colosso del commercio
 elettronico cinese Alibaba, che assieme rappresentano gran parte del valore oggi assegnato in Borsa al
 gruppo in crisi. La cessione segnerà la fine del tentativo di Marissa Mayer, prelevata da Google nella
 speranza di un rilancio in extremis di Yahoo quale marchio indipendente nonostante l'assedio dei grandi di
 Internet e della pubblicità online Google e Facebook.

ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 14/06/2016                                                                   10
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 Web . Atteso il via libera Consob e per lunedì il debutto in Borsa della società fusa con Seat Pg
 La «nuova» Italiaonline pronta al via
 OBIETTIVI STRATEGICI Presentato ieri a Piazza Affari il nuovo logo della società L'ad Converti:
 «Lavoreremo a nuove acquisizioni» Focus dell'attività sulle Pmi
 Andrea Biondi

 pTutto pronto per il debutto in Borsa della nuova Italiaonline, frutto della fusione con Seat Pagine Gialle.
 «Potrebbe essere lunedì», ha spiegato ieri il ceo Antonio Converti ricordando però come l'ultima parola,
 attesa a questo punto in settimana, spetta alla Consob. «Non appena avremo l'ok- ha precisato Converti-
 eseguiremo l'accorpamento delle azioni, con un rapporto di conversione di mille a uno». Mille azioni Seat
 per una Italiaonline. Così, con questa valorizzazione da "penny stock" le azioni di Seat Pg quotate a Milano
 si apprestano a cambiare nome. E così il nome Seat - che richiama a una storia di 91 annie che vanta 19
 anni di trascorsi in Piazza Affari, con titoli anche soprai7 euro- sta per finire nel cassetto dei ricordi (mentre
 Pagine Gialle rimarrà come brand commerciale). Stabilizzazione dei ricavi al 2018 (con marginalità che
 dovrà salire dall'attuale 10% al 25-30%); nuove acquisizioni; vendita della directory 1254 che sarà
 annunciata a breve; prodotti pensati per le Pmi italiane e per favorirne l'impegno sul fronte della
 comunicazione e della pubblicità online. Il menu per i prossimi mesi della nuova società frutto del "reverse
 merge" fra Italiaonline e Seat Pg (incorporazione dell'internet company in Seat Pg) è ricco ed è stato al
 centro ieri dell'evento di presentazione, a Piazza Affari, del nuovo brand e degli obiettivi strategici della
 società. Nel carnet del resto ci sono marchi di tut- to rispetto: Libero, Virgilio, SuperEva, Pagine Gialle,
 Pagine Bianche, Tuttocittà. «Dall'integrazione - ha spiegato Converti - nasce una nuova realtà industriale
 italiana, con la mission di essere la guida delle piccole e medie imprese, sfruttando tutte le potenzialità che
 il digitale può consentire al loro business». Se fosse nato nel 2015 il nuovo gruppo avrebbe avuto un
 fatturato aggregato di 450 milioni di euro (80 milioni dalla pubblicità online e il resto dall'attività e dagli
 "elenchi"), 1.250 impiegati e mille agenti sul territorio. Post-fusione l'azionista di maggioranza sarà sempre
 Naguib Sawiris - cui fa capo già ora Italiaonline- tramite Libero Acquisition, con il 58,82%, mentre i fondi
 Avenue Capital e Golden Tree avranno rispettivamente il 13,88%e il 16,22% per cento. In Borsa sarà così
 quotato solo l'11 per cento. «Il flottanteè un po' pochino. Il nostro obiettivo sarà allargarlo», ha ammesso
 Converti precisando che con una disponibilità di cassa di 120 milioni di euro, Italiaonline guarda anche a
 possibili acquisizioni: «Ci stiamo lavorando, ma i target dovranno essere sinergici». Potrebbe essere Dada,
 oggi controllata sempre da Sawiris? «No comment» da ordinanza come risposta. Con il suo colorato "punto
 digitale" - come nuovo logo - creato dal brand architect newyorkese Amir Fayo, quella che «sarà la più
 grande internet company ita- liana» punta comunque soprattutto a fare breccia nelle Pmi. «Se si considera
 che in Italia le aziende di piccole e medie dimensioni sono 3,7 milioni - ha spiegato l'ad - con le nostre
 234mila aziende clienti possiamo ancora crescere in termini di penetrazione».A luglio il primo passo, «con
 un prodotto innovativo per il mercato italiano sulla gestione della presenza digitale delle imprese». Ma un
 appuntamento importante sarà anche nel 2017 quando saranno offerti servizi in cloud alle Pmi grazie
 all'apertura, prevista per la fine di quest'anno a Siziano (Pavia), del più grande data center in Italia, costruito
 dalla Supersnap di Sawiris i cui datacenter sono già operativi in Usa (Las Vegas e Reno). «Noi- ha detto
 Converti- saremo i primi clienti».

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 Indagine Nielsen
 Gli investimenti pubblicitari in crescita del 6% nel mese di aprile

 Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia cresce del 6,1% ad aprile, mentre il quadrimestre si attesta
 a +3,4%, rispetto allo stesso periodo del 2015. I dati della Nielsen indicano che l'incremento nella raccolta è
 stato superiore a 69 milioni di euro. Se si aggiungesse anche la stima della raccolta sulla porzione di web
 attualmente non monitorata, il mercato chiuderebbe il mese di aprile a +7,5% e i primi quattro mesi
 dell'anno a +4,8%. «Da agosto 2015 a oggi contiamo nove mesi consecutivi di crescita - spiega Alberto Dal
 Sasso di Nielsen. «Crediamo - aggiunge - che questo apra la strada a un'ultima parte dell'anno tranquilla».
 Relativamente ai singoli mezzi, la tv cresce a aprile del +10,3% e chiude il quadrimestre a +6,4%. Lieve
 segno positivo per i quotidiani che chiudono aprile a 0,8%, consolidando il periodo gennaio-aprile a -2,9%.
 L'andamento del mese è positivo anche per i periodici: aprile a +4,5%, quadrimestre a -1,6%. Gli
 investimenti sul mezzo radio restano positivi grazie al singolo mese di aprile in crescita del 3,8%, che
 consolida a +2,3% il trend per i primi quattro mesi dell'anno. Internet registra invece un decremento del -
 0,6% del periodo consolidato e un calo ad aprile del -4,8%. Integrando il dato con le stime desk di Nielsen
 sull'intero mondo del web advertising (aggiungendo principalmente search e social), il quadrimestre chiude
 a +8,1% (aprile a +8,9%).

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 LO SBARCO
 Italiaonline pronta per Piazza Affari
 DEBUTTO IN BORSA IL 20 GIUGNO DEL GRUPPO NATO DALLA FUSIONE CON SEAT PAGINE
 GIALLE CAMBIA IL LOGO

 MILANO Il debutto in Borsa è previsto per lunedì 20 giugno, dopo il via libera della Consob. E sul listino la
 nuova società nata dalla fusione tra Italiaonline e Seat Pagine Gialle arriverà con un marchio nuovo
 fiammante, realizzato dal brand architect newyorkese Amir Fayo, e con obiettivi molto ambiziosi: stando ai
 dati 2015 i ricavi raggiungeranno quota 450,5 milioni di euro e l'ebitda 44,1 milioni di euro (9,8%). Nel piano
 2016-2018 la società punta a centrare entro il 2018 la stessa soglia di fatturato e aumentare la marginalità
 a «circa il 25-30%». La presenza nel mercato delle piccole e medie imprese e ampliare la propria gamma di
 servizi con nuove piattaforme online e un servizio di software cloud entro il 2017 sono alcuni dei primi target
 annunciati dall'internet company. Oggi la società, che controlla marchi come Libero e Virgilio, conta su una
 base di 500 grandi aziende e 234 mila pmi. «Se si considera che in Italia le aziende di piccole e medie
 dimensioni sono 3,7 milioni, abbiamo una penetrazione di circa il 16%. Possiamo crescere», afferma il Ceo
 Antonio Converti. Italiaonline genera circa il 70% dei suoi ricavi dai servizi online e il 30% dalla raccolta
 pubblicitaria su carta. L'obiettivo è trasferire, in prospettiva, i guadagni della raccolta dai vecchi elenchi
 cartacei ai nuovi prodotti digitali. Tra i servizi per le imprese ci sono la gestione della presenza online,
 canali di e-commerce e promozione dell'advertising digitale. «Vogliamo essere la guida digitale delle pmi»,
 dice Converti. Nel nuovo assetto societario l'azionista di maggioranza sarà ancora Libero Acquisition Sarl
 (58,82%), mentre sul mercato resterà una quota dell'11,08%.

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 CON UN ALGORITMO
 L'Oréal inventa il fondotinta personalizzato
 GIUSEPPE CORSENTINO

 Corsentino a pag. 19 Le Teint Particulier, che si può tradurre nel «Il tuo fondotinta su misura», sembra una
 di quelle macchine del caffè a capsule che hanno conquistato i locali di mezzo mondo. Ce ne sono tre,
 attualmente, due a Los Angeles e una a Seattle, le metropoli più avanti, più giovani e innovative degli Usa.
 Teint Particulier è l'ultima, sorprendente invenzione di Lancôme, marchio del colosso francese L'Oréal
 (numero uno al mondo, 25 miliardi di fatturato) e funziona grazie a uno scanner, ad un algoritmo e ad un
 piccolo frullatore. Lo scanner «legge» la pelle della cliente (di solito una ragazza), la sua struttura cellulare,
 le sue caratteristiche fi siologiche, i pigmenti, la percentuale di grasso, la melanina e così via; immagazzina
 i dati e li trasmette a un computer che, grazie a un algoritmo, è in grado di individuare il fondo-tinta giusto,
 personalizzato, con il mix corretto di ingredienti, la lavorando su una «palette» di 22 mila colori disponibili; il
 frullatore, chiamiamolo così ma è un apparecchietto un po' più sofi sticato, miscela il tutto e in venti minuti
 «le teint particulier» è pronto. È un po' caro, 80 dollari (70 euro), il 30% in più di un fondo-tinta di Lancôme,
 ma ovviamente ne vale la pena. Da qui alla fi ne dell'anno di queste macchinette ce ne saranno una
 cinquantina nei reparti cosmetica dei più grandi magazzini al mondo (e probabilmente anche in Italia se il
 nostro country manager, Cristina Scocchia riuscirà a farsi sentire a Parigi). Non è un giochino tecnologico
 per attirare nuovi clienti (soprattutto giovani) in una fase non particolarmente brillante per il settore creme
 del gigante L'Oréal: l'anno scorso creme e fondotinta, che hanno sempre rappresentato il 30% del fatturato,
 sono cresciute solo del 2% a fronte del 10% dei trucchi e del maquillage (su una crescita complessiva del
 gruppo del 4,1%). Ecco perché il gran capo, Jean-Paul Agon, ha deciso di puntare con decisione e una
 velocità impressionante per un gruppo delle dimensioni di L'Oréal sulle nuove tecnologie applicate alla
 cosmetica e su un modello di marketing che fa leva sui social media, Google, Facebook, Instagram, e
 quindi app e start-up da cui possono nascere nuovi prodotti, nuove mode, nuovi segmenti di consumo. Con
 l'obiettivo di andare a conquistare nuove e giovani consumatrici (le Millennians e non solo), Jean-Paul è
 volato negli Usa per fare due cose. La prima: aprire un incubatore che studia prodotti e tendenze (L'Oréal
 Tech Incubator) nella capitale della California, a San Francisco, piazzando i suoi 25 ricercatori, economisti,
 ingegneri, esperti di marketing nello stesso palazzo in cui lavorano e fanno ricerca una quarantina di grandi
 aziende chimiche e farmaceutiche (come Pfi zer, Gsk e altre), così le idee circolano. La seconda: acquisire
 un paio di start-up della cosmetica «low price» come Urban Decay e Nyx, nate apposta per le ragazze
 californiane che possono stare anche ore a truccarsi (le chiamano «beauty junkies») così come stanno ore
 e ore sui loro smartphone. Dopo l'acquisto di L'Oréal Urban Decay e Nyx hanno raddoppiato il fatturato
 (oggi sfiorano, sommando i risultati di entrambe, i 500 milioni di euro). Ma non è tanto il business la leva più
 importante: quello che le due startup californiane hanno portato al colosso francese è stato il know how
 SEGUE DA PAG. 19 di marketing, la capacità di capire e di intercettare un mercato fatto di giovinette che si
 truccano, chattano e «si selfano» (si può dire?) in continuazione. Insomma, una straordinaria cura di
 ringiovanimento, un «refresh» per dirla con le parole di Internet, che ha portato L'Oréal nel mondo dei
 social media, di Google e Facebook, degli sviluppatori di app. Da qui, per esempio, è nato MakeUp Genius,
 sviluppato con la stessa tecnologia del riconoscimento facciale utilizzata dall'Fbi: un'app che permette di
 testare (virtualmente) il trucco su una propria fotografia sullo schermo dello smartphone e poi,
 naturalmente, decidere di acquistare i prodotti direttamente da un sito di e-commerce. Ed è nata anche una
 macchinetta elettronica, fi rmata da La Roche Posay, la marca di L'Oréal specializzata nei solari, che
 consente di misurare l'intensità dei raggi Uva e indicare la crema più adatta incrociando i dati solari con
 quelli dermatologici, della propria pelle. Alla base di tutto questa rivoluzione tecnologica, che potremmo
 chiamare L'Oréal 2.0 c'è la scelta (coraggiosa, visto il conservatorismo industriale dei colossi della

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 cosmetica) di monsieur Agon di assumere e di imporre nel Comex, il comitato strategico del gruppo, una
 economista laureata a SciencePo che ha lavorato a Cap Gemini, a Microsoft e in altre aziende della Silicon
 valley. Lubomira Rachet, questo il suo nome, francese ma di origine bulgara, è stata nominata sul campo
 cdo, chief digital offi cer, e ora sta trattando con Google, Facebook, Instagram e YouTube un piano di
 sviluppo comune, condiviso anche nelle revenues, nelle quote di fatturato. Un'altra rivoluzione. Google con
 la sua controllata YouTube metterà a disposizione di L'Oréal la sua enorme banca dati sui profi li dei
 consumatori (e per completare il business plan comune ha anche assunto come direttore del progetto l'ex
 direttore marketing di L'Oréal Usa, Marc Speichert). L'Oréal, a sua volta, lancerà su YouTube la sua tv
 Beauty academy dove i blogger specializzati nella cosmetica la faranno da padroni. Ecco il modello di
 business spiegato dallo stesso Speichert: «Nel Vecchio Mondo l'industria cosmetica si appoggiava ai
 grandi coiffeurs, alle profumerie, ai grandi magazzini con le commesse attente e sempre pronte a dare
 consigli. Nel Nuovo Mondo questo ruolo tocca a Google e ai social. Basti dire che dei 45 miliardi di video
 postati ogni anno su YouTube il 60% tratta di bellezza e cosmetica». Insomma, a 110 anni dalla sua
 fondazione L'Orèal ringiovanisce. Grazie a Internet. @pippocorsentino
 Foto: Il servizio di fondotinta personalizzato

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 I dati Nielsen sulla raccolta. Cinema +16,8%, transit +16,6%. Internet : +8,9% ad aprile
 Pubblicità , quadrimestre a +4,8%
 Quotidiani -2,9%, periodici -1,6%, radio +2,3%
 MARCO LIVI

 Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia cresce del 6,1% nel mese di aprile, mentre il quadrimestre
 si attesta a +3,4% rispetto allo stesso periodo del 2015 grazie a un incremento nella raccolta superiore a 69
 milioni di euro. Secondo i dati rilevati da Nielsen, se si aggiungesse anche la stima della raccolta sulla
 porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il
 mese di aprile a +7,5% e i primi quattro mesi dell'anno a +4,8%. Relativamente ai singoli mezzi, la tv cresce
 ad aprile del 10,3% e chiude il quadrimestre a +6,4%. Lieve segno positivo per i quotidiani che chiudono il
 mese a +0,8%, consolidando il periodo gennaio - aprile a -2,9%. L'andamento del mese è positivo anche
 per i periodici: aprile a +4,5%, quadrimestre a -1,6%. Gli investimenti sul mezzo radio restano positivi grazie
 al singolo mese di aprile in crescita del 3,8%, che consolida a +2,3% il trend per i primi quattro mesi
 dell'anno. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, registra un decremento
 dello 0,6% del periodo consolidato e un calo ad aprile del 4,8%. Integrando il dato con le stime desk di
 Nielsen sull'intero mondo del web advertising (aggiungendo principalmente search e social), il quadrimestre
 chiude a +8,1% (aprile a +8,9%). Sempre buone le performance nei primi quattro mesi dell'anno per
 cinema (+16,8%) e outdoor (+9,7%). Resta positivo il transit (16,6%), che incrementa la quota nel mercato
 grazie all'aumento di copertura. In essione invece l'out of home tv (-0,9%), che è stato rinominato GO TV a
 seguito della recente nascita di Fcp GO TV, l'associazione delle concessionarie del mezzo. Per quanto
 riguarda i settori merceologici, tornano a crescere le telecomunicazioni (+20,4%) e la distribuzione (+28%),
 a cui si contrappone il calo della fi nanza (-23,2%). Tra gli altri comparti che contribuiscono alla crescita, si
 segnalano le buone performance di media/editoria (+11,9%) e tempo libero (+10,6%). «Da agosto 2015 a
 oggi contiamo nove mesi consecutivi di crescita: seppur il mercato ci abbia abituato a usare molta cautela
 nelle previsioni, possiamo comunque parlare di un consolidamento della ripresa», spiega Alberto Dal
 Sasso, tam e ais, managing director di Nielsen. «Per fare un paragone con l'ultimo anno pari, il 2014, oggi
 arriviamo alla vigilia degli Europei di calcio con un trend positivo negli ultimi mesi e una crescita a valore di
 70 milioni di euro: si consideri che nello stesso periodo del 2014 se ne erano persi circa 40, limitando la
 crescita ai soli mesi di giugno e luglio. Crediamo che questo primo semestre confermi l'andamento e apra
 la strada a un'ultima parte dell'anno più tranquilla». Il presidente dell'Upa (Utenti pubblicità associati)
 Lorenzo Sassoli de Bianchi, a margine dell'uscita dei dati Nielsen relativi ai primi quattro mesi dell'anno, ha
 sottolineato che «il mercato della pubblicità chiude ad aprile ancora meglio del previsto con un +4,8%, e i
 prossimi mesi con gli europei di calcio non possono che confermare la tendenza alla ripresa. Forse
 possiamo rivedere in meglio le previsioni di chiusura dell'anno e puntare a una crescita fra il 3 e il 4%». ©
 Riproduzione riservata
 Così la raccolta sui diversi mezzi
 VAR
 VAR. %
 3,4
 -2,9
 PERIODICI
 -1,6
 TV
 6,4

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 dove vengono utilizzati i dati FCP-ASSOQUOTIDIANI solo per le tipologie: Locale, Rubricata e Di Servizio
 e delle Radio dove vengono utilizzati i dati FCP-ASSORADIO solo per la tipologia Extra Tabellare. Le

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 elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP - ASSOQUOTIDIANI e FCP - ASSOPERIODICI. 1 Per
 i dati di Stampa Commerciale Locale, Rubricata e Di Servizio la fonte è FCP-ASSOQUOTIDIANI 2 lI dato
 comprende le emittenti Generaliste, Digitali e Satellitari 3 Le elaborazioni sono effettuate con il contributo di
 FCP -ASSORADIO Dati in migliaia di euro. Fonte: elaborazione ItaliaOggi su dati Nielsen

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 Fendi affida al network di Elle il video pre-fall 2016. Il concept è a cura di
 Hearst Italia
 Vittorio Parazzoli

 CLiCCa SuL frame per VeDere Lo SpoT 5 La maison Fendi ed Elle, il fashion media brand di Lagardère
 Active, insieme per una campagna creativa online. E' questo il legame che unisce la prestigiosa azienda
 romana del lusso controllata da LVMH e il network del mensile in un progetto sviluppato per presentare in
 maniera innovativa la collezione Fendi pre-fall 2016. Quest'ultima ha chiesto al network internazionale di
 Elle di ideare e realizzare una campagna digitale innovativa che coinvolgesse gli utenti in modo
 sorprendente e accattivante. Il risultato è una video esperienza interattiva che vede come protagonista
 "Karlito", l'iconico bag charm ispirato a Karl Lagerfeld, direttore creativo della maison per le pellicce e il
 prêt-à-porter dal 1965. Con il concept "Elle invites Karlito to globetrot the trends", Fendi ed Elle International
 network - che ha coinvolto le redazioni di Francia, China, Italia e Usa - hanno lavorato su uno storyboard
 che mostra "Karlito" nel suo viaggio tra le capitali del mondo della moda. Il video svela lo stile unico di
 Fendi associato a ognuna delle metropoli palcoscenico dei servizi fotografici, e offre l'opportunità agli
 internet users di scegliere la destinazione preferita tra Shanghai, Roma e New York. A ognuna di queste tre
 città è associato un fashion trend: "Urban Pop", "Italian Chic" e "Romantic Rock". Il video, che è stato
 curato per la regia da Greg Tudela e per l'interactive design da Pepper Only - Gaïdo, è inoltre arricchito da
 additional content come foto, "dietro le quinte", video viral e teaser, che saranno condivisi sulle piattaforme
 social locali. La campagna advertising display è stata creata da Hearst Italia per tutte le edizioni di Elle
 coinvolte, utilizzando formati altamente impattanti tra cui il nuovo "Hero Multilink" a uso esclusivo del
 Gruppo Hearst. La realizzazione di questa campagna è il risultato, quindi, della collaborazione tra Elle
 International, quattro edizioni locali della testata, Lagardère Global Advertising (che è la divisione pubblicità
 internazionale di Lagardère Active e gestisce la raccolta internazionale di Elle ed Elle Decoration network
 worldwide), Hearst Advertising Worldwide Italy e Fendi. Dieci i Paesi di Elle Network coinvolti nel progetto:
 Italia, Usa, Germania, Corea, Giappone, Singapore, Francia, Hong Kong, Cina e Taiwan. Per Fendi,
 quest'originale campagna rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la sperimentazione nell'ambito
 digitale, dimostrando ancora una volta come l'innovazione sia un elemento fondante indispensabile anche
 nella moda e nella sua comunicazione.

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 Nielsen: adv a +3,4% nel 1° quadrimestre. Upa: il 2016 potrebbe chiudersi
 a +3/4%
 Silvia Antonini

 15 L'associazione guidata da Lorenzo Sassoli de Bianchi rivede al meglio le proprie stime Un aprile molto
 forte fa da volano alla crescita della spesa pubblicitaria del primo quadrimestre 2016, pari al 3,4%. Lo
 rivelano i dati Nielsen sugli investimenti relativi al periodo gennaio-aprile 2016. Il delta positivo mese su
 mese si attesta al 6,1%, con un incremento della raccolta nell'ordine dei 69 milioni di euro. A queste cifre
 manca la porzione relativa al web non monitorato, ossia principalmente search e social, che porterebbero il
 mercato a crescere del 4,8% nei primi quattro mesi, e del 7,5% nel solo mese di aprile. La reazione di Upa
 è quella di rivedere al rialzo le previsioni di chiusura del 2016: "Il mercato della pubblicità chiude ad aprile
 ancora meglio del previsto con un +4,8%, e i prossimi mesi, con gli Europei di calcio, non possono che
 confermare la tendenza alla ripresa. Forse possiamo rivedere in meglio le previsioni di chiusura dell'anno e
 puntare a una crescita fra il 3 e il 4%" afferma in una nota il presidente dell'associazione degli utenti
 pubblicitari, Lorenzo Sassoli de Bianchi. Gli fa eco Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di
 Nielsen: «da agosto a oggi contiamo nove mesi consecutivi di crescita e seppure il mercato ci abbia
 abituato a usare molta cautela nelle previsioni possiamo comunque parlare di un consolidamento della
 ripresa. Per fare un paragone con l'ultimo anno pari - il 2014 -, oggi arriviamo alla vigilia degli Europei di
 calcio con un trend positivo negli ultimi mesi e una crescita a valore di 70 milioni di euro: si consideri che
 nello stesso periodo del 2014 se ne erano persi circa 40, limitando la crescita ai soli mesi di giugno e luglio.
 Crediamo che questo primo semestre confermi l'andamento e apra la strada a un'ultima parte dell'anno più
 tranquilla". Il mezzo che fa la differenza è ancora la tv, in crescita del 10,3% ad aprile e del 6,4% nei quattro
 mesi. A fronte di un piccolo incremento dello 0,8% nel singolo mese, i quotidiani chiudono il quadrimestre
 con un calo del 2,9%. L'andamento mensile è positivo anche per i periodici, con un +4,5%, mentre il primo
 quadrimestre registra una negatività dell'1,6%. Va sempre bene la radio, che ad aprile registra una crescita
 del 3,8%, è chiude a +2,3% i primi quattro mesi dell'anno. Il web perde lo 0,6% nel quadrimestre e il 4,8%
 ad aprile, ma si tratta dei risultati generati dal perimetro attualmente monitorato. Integrando il dato con le
 stime di Nielsen sull'intero mondo del web advertising (aggiungendo principalmente search e social), il
 quadrimestre chiude a +8,1%, con un aprile a +8,9%. Sempre buone le performance nei primi quattro mesi
 dell'anno per cinema (+16,8%) e outdoor (+9,7%). Resta positivo il transit (16,6%), che incrementa la quota
 nel mercato grazie all'aumento di copertura. In flessione invece l'out of home tv (-0,9%), che è stato
 rinominato Go Tv a seguito della recente nascita di Fcp Go Tv, l'associazione delle concessionarie del
 mezzo. Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 17 in crescita. Per i primi comparti del
 mercato si registrano andamenti differenti: tornano a crescere le tlc (+20,4%) e la distribuzione (+28%), a
 cui si contrappone il calo della finanza (-23,2%). Tra gli altri comparti che contribuiscono alla crescita, si
 segnalano le buone performance di media/editoria (+11,9%) e tempo libero (+10,6%).
 Stima del mercato pubblicitario (Dati netti) 2015 2016 (Migliaia di Euro) Gen./Apr. Gen./Apr. Var.%
 TOTALE PUBBLICITA' 2,066,367 2,135,696 3.4 QUOTIDIANI 1 239,094 232,112 -2.9 PERIODICI 1
 154,859 152,438 -1.6 TV ² 1,230,457 1,308,975 6.4 RADIO ³ 116,614 119,261 2.3 INTERNET (Fonte:
 FCP-Assointernet) 143,581 142,701 -0.6 OUTDOOR (Fonte: AudiOutdoor) 26,434 29,010 9.7 TRANSIT
 34,379 40,082 16.6 GO TV (ex OUT OF HOME TV) 3,035 3,009 -0.9 CINEMA 4,810 5,618 16.8 DIRECT
 MAIL 113,104 102,491 -9.4 L'universo di riferimento è quello dei mezzi rilevati da Nielsen ad eccezione dei
 Quotidiani dove vengono utilizzati i dati FCP-ASSOQUOTIDIANI solo per le tipologie: Locale, Rubricata e
 Di Servizio e delle Radio dove vengono utilizzati i dati FCP-ASSORADIO solo per la tipologia Extra
 Tabellare (con c.a.). Le elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP - ASSOQUOTIDIANI e FCP -

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 ASSOPERIODICI. ¹ Per i dati di Stampa Commerciale Locale, Rubricata e Di Servizio la fonte è FCP-
 ASSOQUOTIDIANI ² lI dato comprende le emittenti Generaliste, Digitali e Satellitari ³ Le elaborazioni sono
 effettuate con il contributo di FCP -ASSORADIO
 Foto: Lorenzo Sassoli de Bianchi

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 Dal rebranding nasce la nuova Italiaonline Il focus è su PMI e adv
 giacomo broggi

 4 - 6 al via una campagna multimedia a firma ovni e mindshare. in vista possibili acquisizioni con
 un'importante operazione di rabranding, costruita attorno al redesing del logo sul concept "the italian digital
 dot", è nata la nuova italiaonline, primario attore della pubblicità internet nazionale e soprattutto punto di
 riferimento per le pmi. si aspetta solo l'ok finale della consob e tra pochi giorni, probabilmente già lunedì
 prossimo, sarà definitivamente completata la fusione con seat pg, una operazione che porterà
 all'integrazione di asset complementari fra loro e allo scambio del titolo italiaonline a piazza affari in luogo di
 quello di seat pg. a breve, le azioni seat pg prenderanno il nome italiaonline e si verificherà il
 raggruppamento con un'azione italiaonline ogni mille azioni seat pg. nei prossimi giorni dovrebbe arrivare
 anche il nuovo sito corporate. per celebrare il tutto, ieri, italiaonline ha organizzato un evento a palazzo
 mezzanotte, sede di Borsa italiana, alla presenza dell'amministratore delegato antonio converti. uN
 CoLoSSo Da 450 MILIoNI DI fatturato La nuova italiaonline unisce le attività media e pubblicitarie del brand
 a quelle di seat pg, più vicina alle pmi. «nel 2015, se fossero state già assieme, le due società avrebbero
 fatturato 450 milioni di euro con ebitda al 10%», ha spiegato converti. L'incidenza di ioL è di circa 100
 milioni, con la raccolta pubblicitaria che è arrivata a valere circa 80 milioni nel corso dell'anno passato. La
 raccolta non viene incanalata solo da ioL, ma si alimenta anche dei cartacei e della pubblicità degli elenchi
 telefonici dei brand di seat pg. se si guarda all'ultimo bilancio seat pg, quello relativo al primo trimestre, si
 scopre che l'incidenza del digitale sul fatturato è arrivata al 70%. italiaonline potrà disporre di ben 1.200
 dipendenti e una rete di 1.000 agenti, «con quest'ultima che rappresenta il nostro punto di forza e può
 beneficiare delle competenze internet di italiaonline», ha evidenziato lo stesso converti. L'aSSetto
 azIoNarIo, quotato L'11% «La società post fusione - ha proseguito il manager - ha un assetto chiaro.
 L'azionista di controllo è naguib sawiris attraverso Libero acquisition, a circa il 58%. seguono i fondi golden
 tree (16%) e avenue gold (14%) mentre il flottante è a circa l'11%. i clienti di italiaonline sono da una parte
 le grandi aziende nazionali, circa 500 acquistano pubblicità sui portali del gruppo, con una penetrazione del
 16% sulle 3.000 grandi imprese attive nel nostro paese; dall'altra le pmi, con 234mila piccole realtà che
 aderiscono ai servizi ereditati da seat pg, con una penetrazione del 6%. «ecco perché intravediamo una
 grande potenzialità di crescita della customer base», ha precisato converti. in sintesi, dalla fusione nasce
 un'azienda che mischia e valorizza asset directories (seat pg) ad altri di media company (ioL). IL PIaNo
 trIeNNaLe a livello economico il piano prevede un'ebitda margin in crescita dal 9% del 2015 al 25%-30%
 alla fine del periodo preso in esame, un tasso di crescita medio annuo (cagr) dell'ebitda fra il 40 e il 45% e
 ricavi sostanzialmente in linea o leggermente superiori rispetto al dato normalised 2015, pari a 448,6 milioni
 di euro e un eBitda consolidato normalised pari a 41,7 milioni di euro. e la riduzione dei costi operativi. a
 livello di prodotto il piano si pone come obiettvo il rinnovo e il rilancio dei prodotti core, ossia directory
 cartacee, online e telefoniche, servizi di web marketing e di digital advertising, inclusi la gestione di
 campagne pubblicitarie e la generazione di leads attraverso i social network e i motori di ricerca, anche
 facendo leva sugli asset di italiaonline, rappresentati dal traffico generato dalle importanti properties online
 (Libero, Virgilio) e dalle competenze digital. aCquISIzIoNI Per LINee eSterNe: Due I target italiaonline si
 ritrova con 120 milioni in cassa. «sicuramente guardiamo al mercato per possibili acquisizioni, in particolare
 i target sono due: società importanti o piccole realtà che possano aiutarci nello sviluppo prodotto». sul
 primo, alcuni hanno avanzato l'ipotesi dada, che opera a grandi linee nello stesso campo di seat pg ma
 anche triboo media, con cui è stata attivata la joint venture replyads per fornire soluzioni di retargeting.
 niente di concreto, per carità, ma gabrielle mirra, ex chief operating officer di italiaonline è stato nominato
 amministratore delegato di triboo media. arriverà un sostituto di mirra? «a breve lo annunceremo», ha

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 dichiarato converti. intanto, in uscita, pare sempre più vicina la vendita di 12 54, così come richiesto
 dall'antitrust. Le attIvItà DI MeDIa CoMPaNy da media company l'italiaonline del presente e del futuro, già
 come in passato, è assoluta protagonista, «sempre testa a testa con microsoft nelle misurazioni audiweb,
 che tuttavia non comprendono al loro interno google e Facebook», ha voluto evidenziare converti. e il
 contesto è favorevole: dopo anni di contrazione del giro d'affari, il mercato pubblicitario nel suo complesso
 sta ripartendo con il comparto online che cresce anche a doppia cifra. una leadership, quella di ioL che
 parte dai portali Libero e Virgilio e da una utenza fidelizzata che si collega quotidianamente al servizio
 Libero mail, con la relativa app a oltre 2,2 milioni di download. ad aprile 2016, secondo i più recenti dati
 audiweb, ioL è la seconda custom property nel giorno medio incollata a microsoft con una digital audience
 di circa 4,3 milioni di persone di cui 2,6 da desktop e 1,99 da mobile. interessante il dato delle page Views:
 sulla spinta soprattutto di Libero mail gli utenti trascorrono molto tempo sul portale facendo registrare 67,2
 milioni di pagine viste, un dato quasi tre volte superiore ai principali competitor misurati da audiweb. «siamo
 leader anche sul tempo speso, circa 10 minuti al giorno, sulla spinta sempre di Libero mail», ha continuato
 converti. tra le novità più importanti in quest'area l'acquisizione da dada del 100% di moqu adv e la presa in
 concessione delle properties di sky nell'ambito di una partnership di più ampio respiro. Le attIvItà
 DIreCtorIeS e DI SuPPorto aLLe PMI, IN arrIvo uNa IMPortaNte NovItà seat pg porta in casa italiaonline
 una lunghissima, risale al 1924, esperienza nel campo delle directories. dal 2000 la società ha compiuto
 una svolta digitale e oggi fornisce numerosi servizi alle aziende, come la gestione della presenza online: un
 ambito che registrerà una novità importante a partire da luglio, «e per cui probabilmente convocheremo una
 conferenza stampa», che permetterà la gestione unificata dei dati aziendali su siti proprietari e terzi anche
 su mobile. «per esempio se una impresa cambia numero di telefono, il sistema farà le modifiche per tutti i
 canali», ha dichiarato converti. e poi seat pg ha sviluppato un know how davvero importante anche nel web
 design, nella costruzione dei siti e degli ecommerce, nel seo e nel mobile, «su cui puntiamo molto». La
 CaMPagNa è fIrMata ovNI e MINDShare «a sostegno dell'operazione di rebranding italiaonline ha varato
 una campagna stampa e online nella giornata di ieri, con affissioni in stazione centrale e uno spot tv sulle
 reti mediaset, discovery e Fox, che partirà non appena arriverà l'ok della consob», ha dichiarato il direttore
 della comunicazione giorgia camandona, sottolineando come l'operazione, sul claim "italiaonline. passione
 impresa" punti a risaltare il pubblico di italiaonline e non solo il nuovo marchio. ci sarà poi anche la radio,
 con spot, e un tour per le spiagge dal 9 luglio a Ferragosto, che per adesso prevede il coinvolgimento di
 rds, ma è aperto ad altri partner. il budget per la campagna è inferiore al mezzo milione così come lo è
 stato quello per il rebranding, seguito dalla stessa camandona. È previsto anche un concorso dedicato alle
 pmi, "mettiti in mostra", da cui italiaonline creerà degli spot che potrebbero arrivare anche in tv. i partner di
 italiaonline sono oVni per la creatività e mindshare per il planning. rebraNDINg, CoINvoLtI aMIr fayo e
 INterbraND italiaonline ha scelto come nuovo brand un colorato punto digitale, creato dal brand architect
 newyorkese amir Fayo, già artefice di lavori per alcuni tra i più noti marchi internazionali. il complesso
 lavoro di rebranding della neocostituita azienda, che ha accompagnato la fase finale del suo lungo iter di
 m&a, si è svolto con l'ausilio di interbrand, agenzia leader nella brand consultancy che offre ai propri clienti
 servizi di carattere strategico, creativo e analitico volti alla creazione, alla gestione e alla valutazione del
 loro più importante asset: il brand. the ItaLIaN DIgItaL Dot the italian digital dot costituisce il risultato di un
 lavoro di ricerca e analisi volto a individuare il dna italiano nel linguaggio grafico e tipografico di illustri
 designer nazionali (Vignelli, grigniani, munari...), nonché nella realtà paesaggistica, nella produzione
 artistica, industriale e culturale del nostro paese, per giungere a isolarne la cellula primaria, il nucleo, reso
 graficamente con un punto. un punto che identifica, crea senso, connette. un punto speciale, che ha al suo
 interno il dna italiano fatto di creatività, passione e tradizione. il punto digitale italiano, base del nuovo
 linguaggio del nostro futuro. Le eMojI a corollario del brand è stato creato anche un set di emoji, 8 icone
 che rappresentano graficamente i valori e i sentimenti che hanno ispirato il nuovo brand, ovvero tutto quello

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 che un punto può esprimere: tradizione, esperienza, creatività, dinamismo, connessione, identità,
 globale/locale, passione. È la prima volta che che un nuovo brand è accompagnato da un set di emoticon.
 PagINe gIaLLe DIveNta braND DI ProDotto Lo storico marchio pagine gialle diventa brand di prodotto e la
 sua rappresentazione un pin point a forma di g, ossia la digitalizzazione della puntina con la quale nel
 mondo fisico siamo abituati a segnare su una mappa i luoghi per noi importanti. Luoghi definiti dalle
 persone e dalle esperienze ivi vissute. perché "noi rendiamo digitale ciò che è locale e rendiamo locale ciò
 che è digitale". anche i brand di pagineBianche e tuttocittà sono ora pin point a forma di B e di t. il concetto
 di punto digitale torna anche nel nuovo logo di Virgilio, con la prima i che si trasforma in due punti. <
 Foto: antonio converti, amministratore delegato di italiaonline

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 Microsoft acquisisce LinkedIn per la cifra di 26,9 miliardi di dollari
 giacomo broggi

 38 una operazione a sorpresa ma gli asset di cui redmond può beneficiare sono davvero tanti microsoft
 acquisisce Linkedin per 26,2 miliardi di dollari, pari a 196 dollari per azione. Jeff Weiner, ceo del social
 professionale, manterrà la propria carica riportando direttamente al numero uno di microsoft satya nadella.
 il prezzo della transazione prevede un premio di oltre il 50% rispetto al valore del titolo alla chiusura di
 venerdì. secondo i termini dell'acquisizione Linkedin manterrà "brand distinto, cultura e indipendenza"
 mentre l'operazione, soggetta all'ok delle autorità regolatorie verrà completata entro quest'anno. nel caso
 l'acquisizione non andasse in porto c'è una clausola per cui Linkedin dovrà pagare a microsoft oltre 700
 milioni di dollari. Linkedin fa i due terzi dei ricavi con la divisione talent solutions, quella dedicata alla ricerca
 dei candidati, mentre le attività marketing sono in crescita e sempre più native. Le PrIMe DIChIarazIoNI "il
 team di Linkedin è cresciuto un fantastico business centrata sul connettere il mondo professionale - ha
 detto nadella -. insieme accelereremo la crescita di Linkedin così come quella di microsoft office 365".
 "questa relazione con microsoft, e la combinazione tra asset cloud e il network di Linkedin, ci dà una
 possibilità di cambiare il modo in cui il mondo lavora", ha aggiunto Weiner. IL SoCIaL CreSCe CoN La
 PubbLICItà SeMPre PIù SPoNSoreD sul fronte pubblicitario, Linkedin ha detto nel corso dell'ultima
 trimestrale che la transizione dal display agli sponsored post si sta completando, con il primo che è sceso a
 una quota del 10% della raccolta totale. sempre nel primo trimestre il social professionale ha aggiunto il
 maggior numero di utenti da inizio 2014, con 433 milioni di iscritti. in italia il pubblico di Linkedin è costituito
 da 9 milioni di persone. LINkeDIN PuNta SuL CoNteNt a inizio maggio, poi, Linkedin ha acquisito run hop,
 una piccola startup specializzata nella distribuzione di contenuti online, nel tentativo di rendere più
 attraente, stimolante e ingaggiante il news Feed e trattenere così più a lungo l'utenza. in questo senso,
 secondo quanto riporta BuzzFeed, Linkedin potrebbe presto lanciare un prodotto molto simile agli instant
 articles. La piattaforma avrebbe confermato i primi contatti con gli editori, sottolineando come l'obiettivo sia
 assicurare il delivery del miglior contenuto al miglior utente nel migliore momento per generare
 un'esperienza eccellente. I NuMerI ChIave DeL q1 DI LINkeDIN Linkedin ha generato revenue per 860,7
 milioni di dollari, in ascesa del 35% rispetto ai 637,7 milioni del pari periodo 2015. circa due terzi delle
 entrate provengono dalla unit talent solutions, per la ricerca di candidati, a 558 milioni, sopra del 41%
 sull'anno prima. all'interno di questa le hiring revenue hanno contribuito per 502 milioni; Learning &
 development per 55 milioni. L'anno scorso Linkedin ha acquisito il sito Lynda.com per 1,5 miliardi La
 divisione marketing solutions ha compiuto un balzo da 119 a 154,1 milioni, a + 29% La terza unit, premium
 subscriptions, ha fatturato 148,9 milioni dai 122 di un anno prima Linkedin ha riportato un rosso da 45,8
 milioni L'outlook per il 2016 è tra i 3,65 e i 3,7 miliardi, 50 milioni in più di quanto preventivato tre mesi fa
 Foto: jeff weiner, satya nadella e reid hoffman
 Foto: satya nadella

ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 14/06/2016                                                                       25
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