NOVEMBRE - DICEMBRE 2016 - Ticino Magazine
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TM Novembre 2016 copertina_053862d6 Masco TM 06-06 Co 17.10.16 15.16 Pagina 1 Zoran Music alla Fondazione Braglia di Lugano NOVEMBRE - DICEMBRE 2016
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 1 NOVEMBRE - DICEMBRE 2016 - Anno 34° - Nr. 6 Rivista del tempo libero Redazione: TM - Masco Consult SA, 6955 Capriasca-Cagiallo Tel 091 923 28 77 - Mobile 079 620 51 91 ticino-magazine@ticino.com - www.ticino-magazine.ch Editore: Masco Consult SA Editore - Grafica e impaginazione: Mascografica LUGANO ALLA FONDAZIONE BRAGLIA IN MOSTRA OPERE DI ZORAN MUSIC P resso gli spazi della Fondazio- ne Gabriele e Anna Braglia di Lugano sono in esposizione sessantot- to opere di Zoran Music, tutti appar- tenenti alla famiglia Braglia. Gabriele e Anna Braglia si sono appassionati al- l’artista di origine goriziana alla fine degli anni ottanta, colpiti dal valore della rinascita dell’uomo-artista espresso attraverso un linguaggio visi- vo che contrappone, per esempio, i macabri cadaveri di Dachau ai bucoli- ci paesaggi veneziani. Lontano dalle tendenze artistiche dell’epoca, Zoran Music ha realizzato un’opera tanto animata quanto incon- sueta che ha influenzato in maniera determinante l’arte figurativa del ven- tesimo secolo. Lo studioso francese Jean Clair ha definito l’artista italo- sloveno “uno dei grandi cinque solita- ri del ventesimo secolo” al pari di Freud, Giacometti, Bacon e Balthus. Il percorso espositivo ideato dalla Fondazione Braglia si articola su due piani seguendo un itinerario tematico che comprende 68 opere (olii, disegni, acquerelli, pastelli, puntesecche e gra- fiche) realizzate fra il 1946 e il 1992. Il Zoran Music “Nous ne sommes pas les derniers“ 1974, acrilico su tela, cm 66x92 –1–
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 2 ARTE ZORAN MUSIC ALLA FONDAZIONE BRAGLIA statura, Music è invitato ad arruolarsi nelle SS. Paga il suo rifiuto con la de- portazione nel campo di concentra- mento a Dachau nel 1944. L’esperien- za di prigionia è stata di fondamentale importanza nella produzione pittorica di Music. Lui stesso la definisce a po- steriori “questa grande lezione” grazie alla quale crede “di aver scoperto la ve- rità, di aver capito la verità”. Dei due- cento schizzi a matita realizzati duran- te la carcerazione, in condizioni proi- bitive, Music riesce a salvarne solo una trentina. Di questi, una considerevole testimonianza composta da ventisei disegni è custodita al Kunstmuseum di Basilea. Dai primi anni ‘50 del se- colo scorso e fino alla sua morte nel 2005, Music dividerà la sua vita fra Zoran Music, “Paesaggio roccioso“, 1979, acquerello su carta, cm 21x30,4. Venezia e Parigi. La mostra, dal titolo “Zoran Mu- gruppo di opere più consistente è sco è impiegato nei documenti ammi- sic. La Collezione Braglia” rimane alle- quello degli acquerelli veneziani degli nistrativi e il francese in uso dalla so- stita fino al 17 dicembre presso la anni quaranta realizzati dopo il perio- cietà borghese. ‘Fondazione Gabriele e Anna Braglia’ do di prigionia a Dachau. Zoran Music frequenta l’Accade- (a Lugano, in Riva Caccia 6°). Si può Le altre tematiche proposte sono i mia di Belle Arti a Zagabria e si avvi- visitare gratuitamente nei giorni di più noti ‘Motivi dalmati’ e ‘Cavallini’ cina in particolar modo alla sensibilità giovedì, venerdì e sabato nell’orario degli anni cinquanta e l’importante ci- artistica di Georg Grosz, Otto Dix, 10.00-13.00 / 14.30-18.30. clo “Nous ne sommes pas les derniers” Gustav Klimt, Egon Schiele, Goya e degli anni settanta nel quale Music El Greco. esprime il suo drammatico vissuto a In virtù della sua bella presenza e Zoran Music, “Motivo dalmata” Dachau. Seguono i ritratti e gli autori- 1952, olio su tela, cm 38x61. tratti degli anni novanta nei quali so- no raffigurate le uniche persone delle quali il pittore può narrare su tela l’in- teriorità: sé stesso e la moglie-artista Ida Cadorin Barbarigo. A corollario del percorso vi è una sezione dedicata ai paesaggi e ai motivi vegetali. Zoran Music è nato a Gorizia nel 1909. Discendente da una famiglia dedita alla viticoltura e all’insegna- mento scolastico, Music cresce in un ambiente letterato, modesto seppur agiato, in una regione di frontiera con l’Italia e la vecchia Iugoslavia che, all’i- nizio del XX secolo, è parte dell’Impe- ro Austro-Ungarico. Le lingue ufficia- li sono lo sloveno e l’italiano; il tede- –2–
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 3 LUGANO ARTE AL LAC PAUL SIGNAC CON I SUOI “RIFLESSI SULL’ACQUA” I l Museo d’arte della Svizzera ita- liana presenta al LAC una mo- stra dedicata a Paul Signac (1863- 1935). Attraverso oltre centoquaranta opere la mostra illustra la carriera di uno dei massimi protagonisti dell’arte di fine Ottocento. L’esposizione “Paul Signac. Rifles- si sull’acqua”, riunisce dipinti, disegni, acquerelli e incisioni. Presentata alla Fondation de l’Hermitage all’inizio di quest’anno e ora al MASI Lugano, la mostra offre un’esaustiva panoramica dell’evoluzione artistica del pittore ri- percorrendo le fasi che hanno segnato i mutamenti della sua tecnica pittorica sin dagli esordi, in particolare dal de- cisivo incontro con Georges Seurat (1859-1891) avvenuto nel 1884 a Pa- rigi grazie alle frequentazioni con alcu- ni esponenti del gruppo degli Impres- sionisti. Signac diviene uno dei rari Paul Signac, “Saint-Tropez. Fontaine des Lices” amici di Seurat e, insieme a Odilon 1895, olio su tela, cm 65x81. Redon, i due artisti fondano la ‘So- ciété des artistes indépendants’ dando avvio l’anno seguente alla corrente del sperimentare il ‘Pontillisme’, tecnica coeve ricerche scientifiche dedicate ai Neoimpressionismo. Sotto l’influenza pittorica caratterizzata dalla costruzio- fenomeni ottici. Grazie alla sua opera di Seurat, Signac abbandona la breve e ne dell’immagine attraverso piccoli pittorica e ai suoi contributi teorici, veloce pennellata impressionista per tocchi di colore puro fondata sulle Signac divenne una figura di riferi- mento per molti esponenti della gene- razione successiva di artisti attivi nel- l’ambito del Fauvismo o del Cubismo. La mostra durerà fino all’8 gen- naio e si può visitare (ingresso intero fr. 15.-) nei giorni da martedì a dome- nica tra le 10.00 e le 18.00; giovedì aperto fino alle 20.00; lunedì chiuso. Paul Signac “La Corne d’or. Matin” 1908 circa, acquerello penna e inchiostro di china cm 19,5x24,2. –3–
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 4 LUGANO ARTE UNA LUCE SENZA OMBRE ANTONIO CALDERARA AL LAC U na grande retrospettiva che ripercorre l’opera di Antonio Calderara è in atto al LAC, parallela- mente alla mostra dedicata a Paul Si- gnac. L’esposizione presenta al grande pubblico la ricerca artistica di questa singolare figura del panorama artistico italiano del Novecento, che partendo dalle riflessioni sugli elementi costitu- tivi del linguaggio pittorico è approda- to a un’astrazione che nella sua radica- lità appare perfettamente in sintonia con le coeve esperienze del minimali- smo internazionale. Antonio Caldera- ra (1903-1978), figura appartata del panorama artistico italiano per molti versi paragonabile a quella di Giorgio Morandi, si avvicina all’arte da autodi- datta negli anni Venti, dopo aver ab- bandonato gli studi in ingegneria al Politecnico di Milano. Da questa deci- sione radicale prende il via un percor- so affascinante e complesso che dise- Antonio Calderara, “L’isola di San Giulio”, 1935, olio su tela, cm 60x70. gna una traiettoria singolare e total- mente autonoma, ma di altissimo va- documentare nella sua interezza la sin- de avvio dalle opere figurative degli lore, all’interno della storia dell’arte golare traiettoria che questo artista ha anni Venti e Trenta, marcate dalla vici- italiana del Novecento. disegnato all’interno del panorama ar- nanza al Novecento italiano, per poi La mostra comprende quasi 200 tistico italiano del Novecento. Dispie- soffermarsi sul periodo degli anni opere, provenienti da musei e collezio- gandosi cronologicamente lungo tre Quaranta e Cinquanta, caratterizzato ni private europee, che permettono di sezioni principali, l’allestimento pren- dal progressivo passaggio all’astrazio- ne. La sezione più ampia della mostra si concentra invece sulla ricca produ- zione astratta degli anni Sessanta e Settanta che ha decretato il successo internazionale dell’artista. La mostra al LAC Lugano Arte e Cultura rimarrà allestita fino al 2 gen- naio; si può visitare nei giorni da mar- tedì a domenica tra le 10.00 e le 18.00; giovedì aperto fino alle 20.00; lunedì chiuso. L’acquisto del biglietto d’ingresso (intero fr. 15.-) dà accesso anche alla mostra “Paul Signac. Rifles- si sull’acqua”. Antonio Calderara “Milano. Il Naviglio”, 1928 olio su tavola, cm 35x50. –4–
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 5 MELANO ARTE ARTRUST PRESENTA IN MOSTRA I COLORI DI MARIANNE WEREFKIN A rtrust a Melano presenta una mostra intitolata “I colori di un’anima in viaggio”, con protagoni- sta le opere di Marianne Werefkin. Ar- tista di origini russe, ma trascorse l’ul- tima parte della sua vita ad Ascona, Werefkin è una delle protagoniste in- discusse delle prime avanguardie espressioniste di inizio novecento. La mostra, ripercorre la carriera di Marianne Werefkin, attraverso una quarantina di opere, alcune delle qua- li mai esposte prima in pubblico, rap- presentative delle diverse tappe della sua vita e del suo peregrinare tra Rus- sia, Germania, Svizzera e Italia. In mo- stra anche alcune opere del compagno di Werefkin, il pittore Alexej Jawlen- sky. Nata nel 1860 a Tula (Russia), Werefkin è stata protagonista, per Marianne Werefkin, “In riva al lago”, 1920, pastello e gouache su carta. molto tempo sottovalutata, dell’evolu- zione artistica europea del ‘900. È lei la vera anima del gruppo espressioni- un ricordo indelebile del suo passaggio Marianne Werefkin, “Il ponte” sta tedesco “Der Blaue Reiter” (Il Ca- in tutta la comunità. 1929, tempera e olio su carta valiere Azzurro), che riunisce Kandin- La mostra presso Artrust (in Via incollata su cartone. skij, Marc, Klee, Macke e Jawlensky. Pedemonte di Sopra 1, a Melano) ri- Con lo scoppio della prima guerra mane allestita fino al 10 dicembre; si mondiale si trasferisce in Svizzera. può liberamente visitare dal lunedì al Marianne Werefkin Muore ad Ascona nel 1938 dove lascia sabato, dalle 10.00 alle 18.00. “Castello sul Mediterraneo, Italia” 1925/1932 tempera e olio su pannello –5–
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 6 PICASSO Pablo Picasso, Jacqueline assise avec un chapeau vert et jaune, 1962, h/t,162 x 130 cm, Collection particulière, © Succession L’œuvre ultime Picasso / 2016, ProLitteris, Zurich / Photo Claude Germain Hommage à Jacqueline Fondation Pierre Gianadda 18 juin - 20 novembre 2016 Martigny Suisse Tous les jours de 9 h à 19 h celia lugano atelier corso Elvezia 7 6900 Lugano sartoria tel 079 782 01 90 www.celiamoda.ch LA CORNICE Galleria Il Raggio Vincenzo e Fabrizio Colciaghi via A. Giacometti 1 6900 Lugano tel e fax 091 923 15 83 lacornicelugano@bluewin.ch www.lacornice.ch –6–
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 7 LOCARNO ARTE LO SCULTORE MESSICANO JAVIER MARÍN ALLA PINACOTECA COMUNALE CASA RUSCA U n’ampia mostra dedicata a Ja- vier Marín (Uruapan, Mi- choacán 1962) è in atto a Locarno presso la Pinacoteca Comunale Casa Rusca. Considerato il più importante scultore messicano vivente, la recente esposizione nella capitale del suo pae- se ha accolto più di 600mila visitatori. La mostra di Casa Rusca permette al pubblico di avvicinarsi all’opera di Marín, artista prettamente figurativo, mediante una significativa panorami- ca del suo lavoro. L’esposizione a ca- rattere antologico si concentra, attra- verso la selezione di una cinquantina di opere di medie e grandi dimensio- ni, sullo sviluppo del percorso artistico dello scultore dalla metà degli anni Novanta ad oggi. Il percorso espositivo si snoda at- traverso grandi teste, torsi, figure inte- re di varie dimensioni e rilievi che esemplificano l’universo espressivo di Marín: le celebri “Cabeza de mujer”; i Javier Marín, “Relieve cuadrado C” gruppi di “Mujercitas y Hombrecitos” 2003, legno e resina poliestere, cm 70x70x 4. (2000); la serie dei “Barbudo I-VII” (2005) in cui l’ingrandimento a di- co, carne secca, petali di fiori, creando chiami all’arte antica, ma anche all’o- smisura di un dettaglio (il primo pia- colorazioni e sfumature originali. L’u- pera di Michelangelo, Cellini e Rodin, no sulla barba) rispetto al complesso tilizzo di elementi organici rispecchia rielaborati con immagini e soggetti del viso invita ad una sorta di lettura la sua volontà di conferire una dimen- propri della cultura della sua terra d’o- cinematografica dell’opera; la “Mujer sione temporale alle sue creazioni. Il rigine. suspendida” (2015) in cui la posizione ciclo evolutivo di vita-morte, di svi- Javier Marín, che vive e lavora a rialzata da terra pare voler liberare la luppo e deperimento viene rimarcato Città del Messico, ha sviluppato sul- donna dal peso del corpo umano e le ancor di più dai segni generati dai va- l’arco di trent’anni una solida carriera, forme imponenti del ciclo dei “Bu- ri passaggi di lavorazione e dalle nu- con oltre 90 esposizioni personali e cles” (2015), solo per citarne alcuni. merose fenditure e sfregi che lesionano più di 200 partecipazioni a mostre L’unicità di Marín passa non solo la materia e che l’artista lascia in evi- collettive in diversi paesi del Sud Ame- dalla forte incisività narrativa, dalla denza sull’opera. rica, Stati Uniti, Asia e Europa. maestria nell’uso delle diverse tecni- Il fulcro della poetica di Marín è La mostra proposta dal curatore che, ma anche dalla vasta e variegata rappresentato dal corpo umano. L’arti- Rudy Chiappini è accompagnata da gamma materica impiegata (bronzo, sta dialoga costantemente con la figu- un catalogo corredato da immagini a terracotta, resina) che, negli ultimi an- ra, maschile e femminile, nuda, impo- colori di tutte le opere esposte. Rima- ni, è sfociata in una combinazione di nente, disarticolata, scomposta, con- ne allestita alla Pinacoteca Comunale materiali naturali, artificiali e sintetici. torta, lacerata e trafitta, smembrata e Casa Rusca (Piazza Sant’Antonio, Lo- Per le sculture l’artista privilegia la re- riassemblata - eventualmente tenuta carno) fino all’8 gennaio 2017. Si può sina poliestere (materiale che di norma insieme da un filo di ferro - altamente visitare (ingresso franchi 10.-) nei è impiegato per usi industriali) che drammatica. Nel suo porsi in maniera giorni da martedì a domenica nell’ora- rende più viva e brillante mescolando- innovativa nel panorama artistico con- rio 10.00-12.00 / 14.00-17.00; lunedì la con semi di amaranto, terra, tabac- temporaneo, non mancano tuttavia ri- chiuso. –7–
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 8 MINUSIO ARTE EPPER, PAULI, SCHÜRCH: I TRE “ESPRESSIONISTI NERI” I l ‘Centro culturale e museo Eli- sarion’ di Minusio propone la mostra dal titolo “Epper, Pauli, Schür- ch: i tre “espressionisti neri”. Con que- sta intende proseguire il ciclo di espo- sizioni intitolate “Pittura e scultura nel Locarnese”, che ha avuto inizio nel 2010 attraverso un’ampia antologica presso la Pinacoteca Casa Rusca di Lo- carno, dove per l’occasione veniva pre- sentata l’opera di una sessantina di ar- tisti, vissuti nella regione locarnese at- torno la prima metà del Novecento. Tra questi ve ne sono di ben noti, altri invece sono, per ragioni varie, rimasti nell’ombra o del tutto dimenticati. At- traverso queste mostre, e il catalogo che le accompagna, si cerca di recupe- rarne la memoria, in quanto con la lo- ro opera hanno arricchito in maniera Johannes Robert Schürch, “Panico”, 1926 del tutto eccezionale il patrimonio ar- tempera e china acquerellata su carta cm 20,8x26,8. tistico-culturale di tutta una regione. Ignaz Epper (San Gallo 1892 - Ascona 1969), Fritz Pauli (Berna 1891 Schürch (Aarau 1895 - Ascona 1941), espressionisti svizzeri. I tre hanno scel- - Cavigliano 1968), Johannes Robert sono da considerare tra i maggiori to di vivere buona parte della loro vita e fino alla loro morte nel Locarnese: Epper ad Ascona, Pauli a Cavigliano, Schürch dapprima ai monti sopra Lo- carno, in seguito, dopo un breve pe- riodo trascorso a Brione s/Minusio, ad Ascona. L’utilizzo degli inchiostri neri per la stampa, i soggetti e i colori cupi del- le opere, ha conferito a questi tre arti- sti il nome di “espressionisti neri”, al contrario degli espressionisti Rot- Blau, giunti da Basilea nel Mendrisiot- to, che dipingevano con colori vivaci e luminosi, sotto l’evidente influsso di Kirchner. La mostra presso il ‘Centro cultu- rale e museo Elisarion’ (in Via Rinaldo Ignaz Epper Simen 3 a Minusio-Locarno) rimane “L’uomo con allestita fino al 18 dicembre; si può vi- la lanterna” sitare (entrata piena franchi 8.-, gratis 1923 giovani sotto i 16 anni) nei giorni di silografia venerdì, sabato e domenica nell’orario cm 49,5x39. 14.00-17.00. –8–
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 9 MINUSIO ARTE RIVAPIANA VISTA DAGLI ARTISTI ALLA FONDAZIONE MUSEO MECRÌ L a giovane Fondazione Museo Mecrì continua il ciclo di esposizioni legate allo studio e all’ap- profondimento delle varie tematiche che interessarono Aldo Crivelli, a cui il museo è dedicato. Si sa che alcuni luo- ghi più di altri attirano l’attenzione degli artisti e, attraverso questi e le lo- Aldo Crivelli ro opere, diventano canonici, rappre- “Rivapiana sentativi, portavoce di un’intera regio- con barche“ ne. La zona locarnese di Rivapiana è indubbiamente diventata un luogo ca- circa 1940 nonico del locarnese e l’esposizione, olio su tavola attraverso una selezione di opere e ar- cm 54x70. tisti significativi vuole mostrare pro- prio questo interesse per il paesaggio in riva al lago di Minusio e per le stra- de della parte “da sóra”. Rivapiana è masero affascinati da Rivapiana, ri- di fuori delle Arti Visive, ad esempio un piccolo quartiere di Minusio che si traendone gli scorci più pittoreschi, nella letteratura oppure negli studi estende dal confine con Muralto fino come ad esempio la riva del lago, la storici. Il Museo per l’occasione ha al fiume Navegna, forse oggi anche fi- chiesetta di San Quirico, oppure la Cà dunque riservato un’attenzione parti- no a Mappo, ed è divisa nella parte “da di Ferro. Luoghi ancora oggi molto colare anche agli altri linguaggi artisti- sóra”, tra via Simen e la ferrovia, e in ammirati da chi passeggia per le vie ci, pubblicando nel catalogo tre con- quella “da sott”, da lì fino alla riva del del quartiere di Minusio. tributi: uno dedicato al ricordo storico lago Maggiore. Mantenendo il tema di Rivapiana di Rivapiana, curato da Mauro Marti- Aldo Crivelli trascorse circa dieci come ‘fil rouge’ del percorso espositi- noni, un altro dedicato all’Arte, scritto anni della sua vita, dagli ultimi anni vo, la mostra attraversa vari momenti dalla curatrice del museo e della mo- trenta fino al 1946, nel quartiere di storici e varie tecniche artistiche, par- stra Francesca Benini, e in chiusura un Rivapiana. Un periodo nel quale, ac- tendo dalla pittura di taglio vedutista saggio su Rivapiana nella letteratura, canto ai tanti artisti predecessori, con- di Cherubino Patà fino ad arrivare al- di cui si è occupato il professore Rena- temporanei e successori, realizza varie le sperimentazioni fotografiche e pit- to Martinoni. opere con il soggetto del suo paesag- toriche di giovani artisti come Lucia In questa rassegna sono in mostra gio. Nella mostra si avrà l’occasione di Anna Morra oppure Laura Tedeschi. opere degli artisti Pietro Francesco confrontarsi con molti artisti che ri- Rivapiana è poi ricordata anche al Pancaldi, Cherubino Patà, Filippo Franzoni Giovanni Bianconi, Max e Ernesto Büchi, Hugo Strauss, Ernst Zuppinger, Ugo Zaccheo, Heinrich Jakob Ziegler, Oskar Dickmann, Wil- ly Varlin, Germaine Verna, Luigi Leo- ni, Aldo Crivelli, Verena Knobel, Fritz Maurer, Silvestro Mondada, Livia Ba- lemi, Diego Bianconi, Lucia Anna Morra, Laura Tedeschi Oskar Dickmann La mostra si può gratuitamente “Rivapiana” visitare alla Fondazione Museo Mecrì (in Via Mondacce 207 a Minusio) fi- circa 1960 no al 22 gennaio 2017 nei giorni di olio su tela martedì, mercoledì e domenica nell’o- cm 60x75. rario 10.00-12.00/14.00-17.00. –9–
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 10 LUGANO ARTE ALLA GALLERIA IL RAGGIO L’ARTISTA IRANIANO AMIR YEKE D opo le due rassegne dedicate agli artisti ticinesi Patrizia Mancuso e Alessandro Mazzoni, la galleria Il Raggio di Lugano propone le opere del pittore iraniano Amir Yeke. Nel contenuto spazio d’arte lu- ganese saranno esposte una ventina di opere di recente produzione eseguite ad olio su tela. L’inaugurazione sarà mercoledì 23 novembre con vernice dalle ore 18.00, con l’artista presenta- to dal professor Gilberto Isella. Amir Yeke è nato a Tehran (Iran) nel 1973. La sua formazione artistica si è svolta fra Iran, Armenia e Italia, dove nel 2011 si è diplomato all’Acca- demia di Belle Arti di Roma. Il basa- mento della sua arte è il concetto di sintesi, una caratteristica peculiare del- l’arte e della storia dell'Iran. Vive e la- vora a Roma. La mostra alla galleria Il Raggio (all’interno del negozio specializzato La Cornice, in via Giacometti 1 in centro a Lugano) resterà aperta fino al 31 dicembre.Si può liberamente visi- tare nei giorni da lunedì a venerdì nel- l’orario 8.00-12.00 e 14.00 -18.30, sa- Amir Yeke, “Mito di rigenerazione”, 2014, olio su tela, cm 35x35. bato dalle 9.00 alle 12.00. Albergo e Ristorante «I Grappoli» - 6997 Sessa - Malcantone tel 091 608 11 87 -fax 091 608 26 41 – 10 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 11 BELLINZONA ARTE L'ANIMA DEL SEGNO: HARTUNG, CAVALLI, STRAZZA I l Museo Civico Villa dei Cedri propone la mostra “L'anima del segno. Con l'incontro tra l'artista tici- nese Massimo Cavalli (*1930), l'italia- no Guido Strazza (*1922) e il precur- sore franco-tedesco Hans Hartung (1904-1989), Bellinzona diventa il centro virtuale di un dialogo artistico tra cultura italiana e francese. Il pro- getto si inserisce in un'importante in- dagine sulla questione del segno nel ventesimo secolo e sulla nozione di in- cisore-pittore. La mostra invita il pubblico ad av- vicinarsi ai processi creativi, ad un'e- splorazione parallela dei materiali e degli strumenti espressivi dei tre artisti e - per estensione - ad un viaggio nel loro linguaggio segnico, seguendo un percorso cronologico che ne evidenzia tematiche e motivi" ricorrenti. Hans Hartung, “L 117”, 1963, litografia, cm 53,7x71,4. Ecco un estratto dal catalogo del- la mostra: «A metà del secolo, Hans te italiana del XX secolo. Nel 1954, perché, contrariamente ai loro pari, si Hartung s'impone sulla scena artistica Guido Strazza è a Venezia, reduce da muovono per sottrazione piuttosto come uno dei precursori dell'arte un soggiorno di diversi anni in Ameri- che per aggiunzione di materia, proce- informale, in particolare con le tele ca latina. Frequenta Tancredi Parmeg- dendo verso l'origine del segno, e, lun- degli anni 1953-1959 esposte alla giani, Edmondo Bacci, nonché Emilio gi dall'adottare un espressionismo ‘Documenta’ di Kassel nel 1959. In Vedova, che si ritrovano alla Galleria sfrenato, si caratterizzano attraverso quel periodo, Massimo Cavalli com- ‘Il Cavallino’. Così, sia Hartung che una spontaneità misurata, controllata. pleta i suoi studi a Brera (1954) e Cavalli o Strazza, tutti e tre a un cro- Non è neanche questione, per loro, di espone negli anni 1960-70 nella pre- cevia del loro percorso, si trovano as- fare tabula rasa della tradizione artisti- stigiosa galleria milanese Il Milione, sociati alla poetica informale. In que- ca: si interessano a Morandi o a Bra- nota per il suo ruolo di primo piano sto contesto, tuttavia, essi sono degli que (Cavalli), a Frans Hals e a Goya nello sviluppo e la conoscenza dell'ar- autentici rivoluzionari, in particolare (Hartung), a Rembrandt (Hartung, Strazza) o a Piranesi (Strazza). Si trat- ta soprattutto di indagare i fondamen- ti della pittura, il segno, il gesto che lo traccia, la luce.» L’esposizione al Museo Civico Vil- la dei Cedri (Piazza san Biagio 9, Bel- linzona-Ravecchia) rimane allestita fi- no al 29 gennaio; si può visitare (in- gresso pieno fr. 10.-) da mercoledì a venerdì tra le 14.00 e le 18.00; sabato, domenica e festivi dalle 11.00 alle 18.00; lunedì e martedì chiuso. Massimo Cavalli, “Senza titolo”, 1983, collograph, cm 35x65. – 11 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 12 MORCOTE ARTE L’ARTE CONTEMPORANEA TICINESE E CONFRONTI ALLA GALLERIA POMA L a Galleria Poma a Morcote è conosciuta come luogo di con- fronto tra l’arte italiana e nordica con quella svizzeroitaliana. Il concetto vie- ne ora ribadito con la nuova mostra intitolata “Artisti contemporanei”, nella quale l’accento viene posto prio- ritariamente su artisti ticinesi viventi “che continuano a scrivere la storia culturale del nostro Cantone”. Alla Galleria Poma sono ora esposte opere importanti di Selim Abdullah, Nag Arnoldi (dipinti e sculture), Paolo Bel- lini, Gianni Bucher, Marzio Campa- Renzo Ferrari na, Massimo Cavalli, Pier Ceresa, “Atelier Renzo Ferrari, Samuele Gabai, Cesare Duchamp”. Lucchini, Pedro Pedrazzini, Piergior- gio Piffaretti, Gianni Realini, Mimo Rissone, Gabriela Spector, Ivo Soldini, manali in quel di Castro sosteneva con Giovanni Genucchi, Vittorio Tita Pierino e Paolo Selmoni, Ennio To- convinzione che “soltanto Pierino rie- Calvi (Tojo), Mario Bernasconi, Salva- niolo. Inoltre vengono presentati di- sce a dare un’anima alle pietre. Ricor- tore Fiume, Roberto Lienhard, Arturo pinti di due pittori della nuova gene- dati che Selmoni è uno scultore di va- Martini, Umberto Maggioni, Kurt razione, Mauro Poretti e Leonardo Pe- lore universale. E questa sua Maternità Metzler, Luciano Minguzzi, Renato coraro, con un omaggio allo scultore ne è una splendida conferma”. Beltrami, Remo Rossi, Sangregorio, Pantaleo Creti. In particolare di Pieri- Una delle particolarità di que- Max Weiss. Tutti sono rappresentati no Selmoni è esposta una ‘Maternità’, st’ampia mostra nella quale sono riu- da autentici capolavori. notevole opera in marmo di Peccia. nite un centinaio di opere, è di mette- L’ampia mostra rimane aperta fi- Attingendo all’archivio dei molteplici re a confronto le opere degli artisti no al 22 gennaio; si può liberamente e abituali contatti con gli artisti ticine- contemporanei con quelle di maestri visitare nei giorni da martedì a dome- si, Paolo Poma ricorda che Giovanni del Novecento non più viventi: Ar- nica dalle ore 14.00 alle 17.00, oppu- Genucchi nei consueti incontri setti- man, De Chirico, Vincenzo Gemito, re su appuntamento. LOCARNO MOSTRA DI THOMAS VIRNICH NELLO SPAZIO ESPOSITIVO ARTE-RIA O pere tridimensionali di Tho- mas Virnich (59), originario di Aachen, insegnante all’Accademia no il mutamento da superficie a volu- me, la trasformazione di forme comu- ni tramite distruzione e ricostruzione di Belle Arti di Braunschweig sono in nonché creazione di nuovi spazi. mostra presso ‘arte-ria’ di Locarno; Le opere possono essere visionate uno spazio espositivo adiacente allo a Locarno presso arte-ria (Studio d’ar- studio d’architettura Zürcher. Le crea- chitettura Christoph Zürcher, in via zioni dell’artista tedesco sono già state Vincenzo Vela 8°a) fino al 30 novem- esposte alla Documenta di Kassel. bre, tutti i giorni feriali nell’orario Le ricerche di Virnich contempla- 8.30-12.30 / 14.00-17.30. – 12 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 13 LUGANO ARTE ILYA & EMILIA KABAKOV PRESENTATI ALLO SPAZIO -1 L o Spazio -1. Collezione Gian- carlo e Danna Olgiati ospita fino all’8 gennaio una mostra dedicata a Ilya & Emilia Kabakov dal titolo “The Kabakovs and the Avant-Gar- des”, che vede la coppia di artisti in dialogo con opere delle avanguardie storiche appartenenti alla Collezione Olgiati. L’esposizione precede di un anno la grande retrospettiva che la Ta- te Modern di Londra consacrerà ai due grandi artisti russi nell’ottobre 2017. La mostra mette in relazione sette opere dei due grandi artisti russi con ventisei dipinti e disegni delle avan- guardie storiche del primo Novecento provenienti dalla Collezione: dal cu- llya e Emilia Kabakov, “Two faces or The Egg” bofuturismo russo al suprematismo, al 2000, polvere di marmo e gesso, cm 40x60x41. costruttivismo passando per il futuri- smo italiano e l’astrattismo europeo, Ilya Kabakov nasce a Dneprope- una nuova fase che lo vede impegnato lo Spazio -1 propone un particolarissi- trovsk, Unione Sovietica, nel 1933. in molteplici progetti internazionali mo dialogo intellettuale. Si possono Studia a Leningrado e, dal 1945, a basati sull’idea di "installazione tota- ammirare cinque grandi dipinti, una Mosca, dove frequenta l'Istituto supe- le". Nel 1988 ha inizio il sodalizio ar- scultura e un’installazione di Ilya ed riore delle arti e l'Istituto Surikov. Du- tistico con colei che diventerà sua mo- Emilia Kabakov accostati a grandi no- rante gli anni '50 e '60 lavora come ar- glie nel 1992, Emilia Lekach. Nata a mi delle avanguardie storiche fra cui, tista e illustratore, si dedica alla pittu- Dnepropetrovsk nel 1945, frequenta il per citarne alcuni, Malevich, Kandin- ra ed elabora le prime riflessioni teori- College di musica di Irkutst oltre a skij e Rodchenko tra gli artisti russi; che che andranno ad alimentare il studiare lingua e cultura spagnola Balla, Boccioni e Severini tra i futuri- concettualismo moscovita. Nel 1987 presso l’Università di Mosca. Nel sti italiani; Léger e Schwitters rappre- fugge dall'Unione Sovietica per trasfe- 1973 emigra in Israele, due anni dopo sentanti dell’astrattismo europeo. rirsi a Graz, in Austria dove ha inizio si trasferisce a New York, dove è cura- trice e mercante d’arte. Nella città americana i due iniziano a lavorare in- sieme dalla metà degli anni ‘90, prose- guendo e rinnovando le ricerche arti- stiche intraprese da Ilya negli anni pre- cedenti. I Kabakov vivono a Long Island nei pressi di New York. La mostra allo Spazio -1 (a Luga- no, Lungolago Riva Caccia 1) rimane allestita fino all’8 gennaio; si può libe- ramente visitare nei giorni da venerdì a domenica nell’orario 11.00 - 18.00. Ilya e Emilia Kabakov “The Toilet in the Corner” 2008, tecnica mista. – 13 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 14 LOCARNO ARTE IMMAGINI IN BILICO DI KLAUS PRIOR ALLA PINACOTECA COMUNALE CASA RUSCA L a Pinacoteca Comunale Casa Rusca dedica una mostra al- l’artista Klaus Prior. In esposizione i lavori degli ultimi anni dell’artista lu- ganese, caratterizzati da una forte cari- ca espressiva. La rassegna, dal titolo “Immagini in bilico”, s’inserisce nel progetto Locarno Arte, giunto al quar- to appuntamento, volto alla promo- zione di talenti meritevoli di un’atten- zione a livello museale. Klaus Prior (*1945), pittore e scultore di origini germaniche stabili- tosi in Ticino all’inizio degli anni Set- tanta, presenta al pubblico della Pina- coteca Comunale Casa Rusca una se- lezione di dipinti recenti. Sono esposti inoltre alcuni esempi di opere sculto- ree in legno. “Immagini in bilico” coinvolge il visitatore in una dimen- sione dove l’interesse primario è rivol- to alla figura umana, indagata nei suoi aspetti più profondi. I soggetti delle tele di Prior subiscono una deforma- zione fisionomica che si accorda con una ricerca delle radici dell’essere. L’e- sigenza di una molteplicità di approc- zia a frequentare i corsi serali di pittu- a privilegiare l’utilizzo del legno. Con ci alla realtà induce inoltre l’artista a ra e disegno presso la Kunstgewerbe- l’ausilio della motosega, l’artista im- spaziare dai forti contrasti cromatici schule a San Gallo. Nel 1970 si trasfe- prime alle sue creazioni lignee una for- alla severità del bianco e nero, tinte, risce in Ticino, continuando a dipin- te caratterizzazione espressiva attraver- queste ultime, utilizzate soprattutto gere. Incentra la sua produzione sulla so segni che, grazie alla policromia negli esiti più recenti. Il visitatore ha rappresentazione della figura umana delle superfici, animano le sue dram- inoltre la possibilità di osservare le nei suoi più disparati aspetti. In questi matiche e introspettive figure. Dal sculture in legno (di pioppo e di se- anni, l’attività pittorica si confronta 2003 trasferisce spesso le sculture in quoia), che presentano corpi fermi, con una profonda crisi esistenziale, legno in fusioni di ferro a cera persa. A statici, attraversati da fenditure e sol- che lo porta a mettere in parte in di- partire dagli anni Novanta è presente chi che ne sottolineano la profondità scussione i risultati ottenuti sino a con mostre personali in Svizzera, Ger- Forza espressiva, gestualità istintiva e questo momento. Nonostante ciò, mania, Belgio, Italia e Spagna, propo- contemporaneità caratterizzano l’ope- Prior cerca costantemente di mantene- nendo alternativamente sia le ricerche ra di questo artista, che ha saputo far- re viva l’ispirazione durante i frequen- scultoree sia le esperienze sviluppate in si apprezzare sia in Svizzera sia all’este- ti viaggi in Europa e negli Stati Uniti, campo pittorico. L’artista vive e lavora ro. nell’ambito dei quali ha la possibilità tra Lugano e l’Algovia, nel Sud della Klaus Wilhelm Prior nasce il 28 di ammirare molti capolavori conser- Germania. luglio 1945 a Wesel, in Germania. Sin vati nei grandi musei o presentati in La mostra alla Pinacoteca Comu- da giovanissimo dimostra un grande occasione di esposizioni temporanee. nale Casa Rusca (in Piazza Sant’Anto- interesse verso le discipline artistiche, Nei primi anni Novanta inizia a con- nio, Locarno) rimane allestita fino al ricevendo i primi insegnamenti da due frontarsi con la scultura, realizzando le 18 dicembre; si può visitare da mar- pittori locali. Nel 1964 si trasferisce in sue opere dapprima con il bronzo o tedì a domenica nell’orario 10.00- Svizzera e qualche anno più tardi ini- con materiali sintetici, per poi arrivare 12.00 / 14.00-17.00; lunedì chiuso. – 14 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 15 LUGANO ARTE MELIK OHANIAN PER LA NUOVA [DIP] CONTEMPORARY ART P er il primo appuntamento del suo programma espositivo, la neonata galleria luganese [dip] Con- temporary, Art propone l’artista Melik Ohanian, vincitore nel 2015 del Prix Marcel Duchamp e del Leone d’oro per miglior partecipazione nazionale alla 56. Biennale di Venezia. “Portrait of Duration” è il titolo della mostra La ricerca artistica di Melik Oha- nian indaga il mondo dell’immagine e il suo potere allegorico, tornando a ri- flettere costantemente su temi quali le zone desertiche, la classe lavoratrice, la fine delle utopie, la scienza, la storia e la società. Melik Ohanian è nato in Francia nel 1969; vive tra Parigi e New York. Lavorando con diversi media tra cui fotografia, video e installazione, la sua opera si inscrive in territori fisici e concettuali che si focalizzano sulla no- zione di tempo. Fa parte della genera- zione di artisti cresciuti in concomi- tanza con l’inizio dell’attività espositi- va del Palais de Tokyo dove nel 2002. La mostra alla [dip] Contempo- rary Art (a Lugano in via Dufour 21 / angolo via Vanoni) rimane allestita fi- no al 6 gennaio; si può liberamente vi- sitare nei giorni da martedì a venerdì nell’orario 11.00 - 18.00; sabato e do- menica su appuntamento. – 15 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 16 MINUSIO ARTE LA REALTÀ DI TUTTI I GIORNI IN MOSTRA ALLO SPAZIO ARAUCO P resso lo Spazio Arauco a Mi- nusio è in atto la mostra “E co- sì via… / And so on…” con opere di Monica Zentilli, artista di origini cile- ne da anni residente in Svizzera. Sono in esposizione acrilici di grande for- mato, fotografie in bianco e nero, fo- tografie a colori, calligrafie orientali e incisioni. Zentilli ritrae elementi della realtà di tutti i giorni quali stazioni, pietre, alberi, fiori, tronchi, rendendoli - gra- zie alle sue composizioni a collage - quasi astratti. Le pitture ad acrilico di grande formato si presentano inizial- mente come tele intensamente colora- te, per far poi apprezzare all'osservato- re le mille sfumature cromatiche e di intensità. Infine le calligrafie riprendo- no ancora una volta il tema che fa da filo conduttore alla mostra: la riflessio- ne sul rapporto tra segno e significan- ta sul versante occidentale delle Ande seguito dei corsi di disegno, ceramica, te. Sono esposti dei semplici segni cilene, nel sud del paese. Il deserto serigrafia, tessitura e Industrial Design (senza significato), così come delle cal- Atacama, nel nord del Cile, dà invece al Los Angeles City College, Califor- ligrafie più o meno descrittive: anche il nome alla struttura ospitante la gal- nia. Di ritorno in Cile ha studiato al- oggi infatti i segni calligrafici orientali leria. l’Escuela de Artes Aplicadas dell’Uni- si avvicinano a delle illustrazioni. Monica Zentilli è nata nel 1933 a versità del Cile. Dal 1961 frequenta Lo Spazio Arauco prende l'antico Santiago del Cile. Nel 1950 ha termi- l’Ecole d’interprètes dell’Università di nome della provincia omonima situa- nato gli studi al Santiago College. Ha Ginevra e poi decide di rimanere in Svizzera dove segue i primi corsi d’in- cisione all’acquaforte nel Centre de la Gravure. Dal 1994 vive a Minusio, dove possiede un atelier di pittura e incisione all’acquaforte. Il suo hobby preferito è quello di suonare la batte- ria, che ha deciso d’imparare all’età di 70 anni. La mostra allo Spazio Arauco (Via dell'Acqua 27, Minusio) si può libera- mente visitare fino al 17 dicembre nei giorni di venerdì e sabato dalle ore 14.00 alle ore 17.00, oppure su ap- puntamento. – 16 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 17 MONTAGNOLA ARTE AL MUSEO HERMANN HESSE I PIACERI IN COLLINA D’ORO D opo una prima mostra nel 2015 alla Fattoria Moncuc- chetto di Lugano, ora e fino al 12 marzo al Museo a lui intitolato a Montagnola viene approfondito l’a- more che Hermann Hesse sentiva per il paesaggio ticinese, per il lavoro in giardino e per la cultura del vino. I suoi scritti, le poesie e i racconti su questi temi sono illustrati con fotogra- fie e acquerelli originali in parte inedi- ti, così che il visitatore del Museo rice- va una veduta di questo importante aspetto della vita e dell’opera del pre- mio Nobel. Quando nel 1919 Hermann Hes- se si separò dalla prima moglie Mia Bernoulli e dai tre figli si trasferì a Montagnola in un appartamento di Casa Camuzzi. Il villaggio, che inizial- mente era stato pensato come rifugio temporaneo, diventò la sua residenza stabile e Hesse vi rimase fino alla mor- te, avvenuta nel 1962. Nei primi anni fece molte escursioni a piedi nei din- torni per andare a trovare gli amici op- pure, munito di cavalletto e seggioli- no, per scoprire la Collina d’Oro e tro- vare spunti per i suoi acquerelli pae- saggistici. In età avanzata, dopo aver traslocato nella confortevole Casa Rossa, che apparteneva a un grande invece quotidianamente a molte ore di poeta sinonimo di meditazione e con- appezzamento di terreno, le passeggia- lavoro nel giardino, dove si trovava an- centrazione e divenne una fonte di te divennero più rare. Hesse si dedicò che una vigna. Questa attività fu per il ispirazione. – 17 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 18 MASSAGNO ARTE SCULTURE DI ROSITA PEVERELLI IN ESPOSIZIONE ALLA CASA PASQUÉE L a scultrice Rosita Peverelli espone alla Casa Pasquée di Massagno una quindicina di opere plastiche recenti, appositamente rea- lizzate per questa occasione. Si tratta di sculture in bronzo, pietra e terra- cotta. Accompagnano le sculture una serie di opere su carta, che delineano il percorso creativo dell’artista. Secondo il critico d’arte Paolo Blendinger, che introdurrà la mostra durante il vernissage, l’uso molto va- riato dei materiali con i quali l’artista realizza le sue opere (terracotta, pietra, bronzo, legno, ferro, plexiglas) “ri- sponde esclusivamente alle loro poten- zialità comunicative e realizzative: è l’intuizione, il progetto dell’opera che richiama il materiale con cui sarà svol- l’intuizione formale ha per conseguen- come momento in cui viene fatto il ta, che ad essa è asservito e non l’op- za che le mostre dell’artista vadano in- punto sulla situazione. Il luogo intera- posto. Questo primato dell’idea, del- tese come vere e proprie istallazioni, gisce con ogni singola opera e queste, a loro volta, dialogano fra di loro con- trapponendosi in un gioco di continui rimandi tra materia e vuoto, tra il co- lore e la sua assenza come nella diafa- na lucidità di una glasura o ancora nel- l’opacità della terra, del gesso. Quelli di Rosita Peverelli sono percorsi sem- pre nuovi che ci parlano di uno spiri- to aperto, di un’intelligenza e sensibi- lità disposti al dialogo, una lezione che ci viene affidata con una leggerezza di- stante dai dogmatismo, una leggerezza che ci lascia respirare.” La mostra alla Casa Pasquée di Massagno(in Via Madonna della Salu- te 14) sarà inaugurata martedì 8 no- vembre alle ore 18.00 e rimarrà aperta sino al 27 novembre; si può libera- mente visitare nel giorni da martedì a venerdì nell’orario 17.00-20.00, saba- to 15.00-18.00, domenica 10.00- 13.00; lunedì chiuso. – 18 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 19 ARTE LUGANO PER RAGAZZI IL MUSEO IN ERBA SI È TRASFERITO VICINO AL LAC I l Museo in erba ha trasferito la sua sede da Bellinzona a Luga- no. Ora è situato negli spazi al primo piano in Riva Caccia 1, vicino al LAC. Si tratta dell’unico museo per i bambi- ni in Ticino, che offre un’innovativa proposta multidisciplinare, KidsArti, pensata appositamente per il nuovo spazio espositivo. Kidsarti, ovvero un contenitore di arte, musica, teatro e danza è pensato per far sperimentare ai bambini tutte le arti. Realizzato in collaborazione con Motoperpetuo, Madamadoré e il Teatro d’Emergenza, KidsArti consen- te di cimentarsi, in un unico luogo, in svariate attività per l’infanzia e non so- lo. Nella nuova sede luganese ci sono vece protagonista dei laboratori musi- novembre la mostra “Arte, che passio- anche i Baby Atelier curati da Ema- cali “Madamadoré”, i quali attraverso ne!” che è una piccola storia dell’arte nuela Bergantino, che offrono la pos- esperienze musicali legate al canto, al- per bambini e famiglie, uno sguardo sibilità ai bambini dai 2 anni, accom- le filastrocche, alle danze e al movi- aperto, multidisciplinare, sul mondo pagnati da un adulto, di giocare e av- mento, all’uso di piccoli strumenti della cultura: musica, teatro, parole. Il vicinarsi all’arte. Il percorso prevede musicali, favoriscono lo sviluppo della successivo appuntamento in cartello- l’uso di tecniche inusuali ideate appo- musicalità dei bambini e delle bambi- ne, dal 3 dicembre fino al 4 giugno sitamente per coinvolgere i bambini e ne, in un clima piacevole e rilassato, 2017, sarà “Art Brut - L’arte dove non aiutarli a familiarizzare con i materiali, giocoso ed esplorativo, che attiva tutti te l’aspetti”, mostra interattiva per i colori, l’espressività. La Musica è in- i sensi ed offre un’occasione tutta mu- l’infanzia. L’Art Brut non è un movi- sicale per conoscere se stessi e il mon- mento, il concetto è stato inventato do. Con “Danza con me” insieme a nel 1945 dall’artista francese Jean Du- MotoPerpetuo è possibile per i genito- buffet. Designa un gruppo di persone ri ballare con i propri bimbi facendo eterogenee, che creano spontaneamen- nascere tra loro un rapporto di ascolto te e in completa libertà, senza preoc- intimo e autentico. Inoltre corsi di cuparsi delle norme estetiche conven- danza contemporanea per bambini (4- zionali. Le loro opere sono assoluta- 5 anni / 6-10 anni). Infine con il “Tea- mente spontanee e singolari sia nei tro d’Emergenza” i bambini dai 6 an- soggetti sia nella realizzazione. L’Art ni in poi possono avvicinarsi alla reci- Brut apre le porte su universi artistici tazione. affascinanti e molto diversi fra loro, Il Museo in erba inoltre ha pensa- che sicuramente stupiranno i bambi- to a uno spazio aggregativo con tanti ni, e permette di approfondire il tema LA CORNICE giochi e libri per un momento di con- delle tecniche e dei materiali che pos- Vincenzo e Fabrizio Colciaghi divisione fra genitori e figli dopo la vi- sono essere utilizzati nell’arte. sita al museo. Accolti dai messaggi del- Il Museo in erba (Lugano, sul lun- via A. Giacometti 1 l’uccellino Biriki riportati sulle pareti, golago, in Riva Caccia 1) è aperto dal 6900 Lugano i visitatori possono metaforicamente lunedì al venerdì nell’orario 8.30- tel e fax 091 923 15 83 seguire il suo volo per regalare un sor- 11.45 / 13.15-16.30; sabato, domeni- lacornicelugano@bluewin.ch riso al mondo. ca e vacanze scolastiche 14.00-17.00; www.lacornice.ch Attualmente è in atto fino al 27 chiuso nei giorni festivi. – 19 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 20 Importatore in Svizzera e distributore: Vini Bee SA, Via Cantonale 1 - 6855 Stabio - tel 091 640 30 30 – 20 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 21 ASCONA MUSICA IL JAZZ CAT SI RIPRESENTA CON UN CARTELLONE COI FIOCCHI È iniziata lo scorso 17 ottobre con il concerto della cantante newyorkese Vanessa Rubin la nona Ed Motta stagione del Jazz Cat Club di Ascona. Fondato nel 2008 per iniziativa di Ni- colas Gilliet, direttore artistico di Jaz- zAscona, il club è diventato un punto di riferimento per molti appassionati di musica ticinesi, grazie a un cartello- ne che propone, di regola il lunedì al Teatro del Gatto di Ascona, nomi di spicco della musica internazionale. Come quello, ad esempio, di John Pizzarelli, uno dei più acclamati chi- tarristi e cantanti jazz contemporanei, nonché uno dei maggiori interpreti dell’American Songbook. Pizzarelli si esibirà col suo gruppo lunedì 7 no- lontano 1976, gli Azimuth sono noti Autentiche “bombe” sono anche vembre. Più volte nominato ai in tutto il mondo grazie alla hit Jazz altri due concerti già previsti in cartel- Grammy, l’artista ha registrato una Carnival, già sigla del programma tele- lone (gli appuntamenti di marzo ed ventina di album come leader (uno dei visivo Mixer (Rai 2). aprile saranno annunciati in seguito): più famosi è un tributo a Nat King Lunedì 23 gennaio 2017 sarà in- lunedì 13 febbraio 2017 sarà di scena Cole) e collaborato con artisti come vece ad Ascona la celebre cantante e il cantante Ed Motta, un gigante della George Shearing, Rosemary Clooney, pianista originaria della Louisiana soul music brasiliana che si è afferma- Buddy DeFranco, ma anche con star Marcia Ball. Ripetutamente premiata to sin dalla fine degli anni '80 con un della musica pop come Paul McCart- come artista blues dell’anno e nomi- sound caratterizzato da una forte pre- ney e James Taylor. nata ai Grammy, È una delle più senza di elementi funk e soul. Motta Altro appuntamento di spicco, lu- straordinarie espressioni del blues al ha pubblicato una dozzina di dischi di nedì 14 novembre, quello con il leg- femminile dei nostri tempi. In 30 an- successo ed ha avuto anche lui l’onore gendario trio brasiliano Azymuth, il ni di attività ha pubblicato quasi una di essere nominato ai Grammy; vanta cui stile fonde samba, funk et jazz in ventina di album di successo. Le sue collaborazioni con Roy Ayers, 4 Hero, un sound elettrico di grande persona- canzoni combinano elementi di Seu Jorge, Incognito, Bo Diddley e lità e impatto. Primi musicisti brasilia- swamp blues, Louisiana Blues, zydeco, Ryuichi Sakamoto, fra gli altri. ni invitati al Montreux Jazz festival nel boogie woogie e rock’n roll. Last but not least, è annunciato per lunedì 22 maggio 2017 il gruppo americano Davina & The Vagabonds. Marcia Bell Guidato dalla carismatica ed esplosiva cantante e pianista Davina Sowers, il gruppo si è esibito a più riprese a Jaz- zAscona, dove ha vinto il Premio del pubblico. Il gruppo propone un sound New Orleans combinato con blues, jazz, R&B, soul e gospel. Tutti i concerti si tengono alle ore 20.30, al Teatro del Gatto di Ascona (via Muraccio 21). I biglietti costano 30 franchi (15 franchi studenti). Ab- bonamenti per 6 entrate a scelta (vali- dità illimitata) 160 franchi. – 21 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 22 CONCERTI RSI MUSICA TRA JAZZ E NUOVE MUSICHE CARTELLONE DI NOVEMBRE E DICEMBRE Lugano, RSI Studio 2 martedì 8 novembre, ore 21.00 James Carter Organ Trio James Carter, sassofoni Gerard Gibbs, organo Hammond Alex White, batteria Ascona, Teatro del Gatto lunedì 14 novembre, ore 20.30 Azymuth Brazilian Groove Kings Ivan Conti, batteria, percussioni, voce Alex Malheiros, basso elettrico, voce Kiko Continentino, tastiere, voce Bellinzona, Teatro Sociale venerdì 25 novembre, ore 20.45 Sjö meets Classicus Quartet Andrea Manzoni, piano e sintetizzatori Marcel Zaes, elettronica, programmazione József Rácz & Réka Baksai, violino Péter Tornyai, viola Tamás Zétényi, violoncello Lugano, Auditorio Stelio Molo RSI James Carter ECM Session 11 sabato 10 dicembre, ore 21.00 Tarkovskij Quartet Frisell “Le temps scellé” Con proiezioni di documenti ed estratti dai film di Andrej Tarkovskij François Couturier, piano Anja Lechner, violoncello Jean-Louis Matinier, fisarmonica Jean-Marc Larché, sax soprano – 22 –
TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 23 BELLINZONA MUSICA A CHITARRE AI CASTELLI SANDRO SCHNEEBELI DA SOLISTA I l secondo appuntamento di Chitarre ai Castelli è per dome- nica 13 novembre alle ore 17.30 pres- so la recentemente inaugurata Domus Poetica, sede del Circolo Cultura di Bellinzona, in Via A. di Sacco 4 a Bellinzona, una delle bellis- sime ville di inizio ‘900 che caratterizzano il cuore della città. In scena il chitarrista svizzero Sandro Schneebeli che ha rea- lizzato un vecchio sogno: pubblicare un album da solista. Dopo aver girato il mondo con i grandi musicisti della sua band e aver suonato con artisti di tutti i continenti, attinge ora a questo prezioso bagaglio di esperienze per presentare la sua musica da solista, in- tensa e matura. Musicista virtuoso e re. Assistere a uno dei suoi splendidi gli ospiti leggendo qualche poesia trat- discreto, Schneebeli crea un variegato concerti da solista è un grande privile- ta dal suo ultimo libro “Foglie Verdi e cosmo di suoni con effetti semplici ma gio. Foglie Secche”, racconti di vita quoti- sorprendenti. Le melodie coinvolgenti Il pomeriggio artistico sarà intro- diana dell’autore e dei colori della sua e i ritmi ballabili, uniti al caldo timbro dotto da Pierpaolo Adda, mitico bat- bellissima città natale, la medievale della chitarra acustica regalano grandi terista e paroliere dei “I Kings”, beat Soave. emozioni e trasmettono gioia di vive- band italiana anni ’60; Adda saluterà – 23 –
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TM Novembre 2016 interno _TM mastro 18.10.16 11.48 Pagina 25 ROMANZO LIBRI DANIELE DELL’AGNOLA “ANCHE I BRUCHI VOLANO” L o scrittore ticinese Daniele Dell’Agnola ha dato alle stam- pe il suo ultimo lavoro letterario dal ti- tolo “Anche i bruchi volano”, disponi- bile anche in versione digitale. Si trat- ta di un volumetto di 128 pagine nel formato cm 15x21, in vendita a 20 franchi. In un quartiere ai margini della citta vive Felix, dodicenne in affanno, iperattivo e ribelle. Ama la cultura, odia la scuola e Marcello Porcello, fi- glio del pediatra che gli somministra metilfenidato come fosse cioccolata. Si rifiuta di frequentare la scuola, così è seguito da un’orda di psicologi, peda- gogisti, medici e specialisti che lui de- finisce i “draghi drugugubri”. Un giorno incontra Alice, miste- riosa ragazzina piuttosto vivace. Con lei e altri amici vivranno una meta- morfosi grazie ad avventure e tragedie, alle prime esperienze sessuali e al desi- derio di scontrarsi, misurarsi, volare. Daniele Dell’Agnola (1976) ha studiato letteratura italiana e musico- logia a Friburgo, dove si è laureato nel 2000. Ha ottenuto in seguito l’abilita- gnato nelle scuole superiori e dal 2012 universitaria professionale della Sviz- zione per l’insegnamento dell’italiano. tiene corsi sulla narrazione, la scrittura zera italiana (SUPSI) di Locarno. È docente nelle scuole medie, ha inse- e la riflessione sulla lingua alla scuola UN LIBRO DI JEAN SOLDINI SULL’ARTISTA ALBERTO GIACOMETTI È uscita l’edizione italiana del li- bro di Jean Soldini su Giaco- metti; il titolo è “Alberto Giacometti. al centro, diviso in sezioni - dove il tempo comincia a trasformarsi in spa- zio: “tutto sprofonda, […] tutto torna, Lo spazio e la forza”. In precedenza, ad niente è passato”, scriveva l’artista su inizio anno, a Parigi era stata presenta- quel foglio. È un’idea che riafferma in ta l’edizione in lingua francese. Jean modo più esplicito nel 1946: “Il tem- Soldini, nato nella Svizzera italiana nel po diventava orizzontale e circolare, 1956, è un attento studioso del rino- era simultaneamente spazio”. Lo riba- mato artista grigionese. Il saggio si oc- dirà ancora negli anni Sessanta. cupa del rapporto di Giacometti con la pratica dello spazio partendo da un’intuizione attestata da un disegno del 1930 circa - un disco con un foro – 25 –
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