Lezioni di Diabetologia e Metabolismo
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Lezioni di Diabetologia e Metabolismo 1. Definizione, classificazione e diagnosi del diabete 2. Diabete tipo 1 3. Diabete tipo 2 4. Complicanze acute del diabete e sindromi ipoglicemiche 5. Complicanze microvascolari del diabete 6. Complicanze macrovascolari del diabete 7. Sindrome metabolica e dislipidemie 8. Obesità, iperuricemie e gotta
Lezioni di Diabetologia e Metabolismo 1. Definizione, classificazione e diagnosi del diabete 2. Diabete tipo 1 3. Diabete tipo 2 4. Complicanze acute del diabete e sindromi ipoglicemiche 5. Complicanze microvascolari del diabete 6. Complicanze macrovascolari del diabete 7. Sindrome metabolica e dislipidemie 8. Obesità, iperuricemie e gotta
Complicanze acute del diabete • Chetoacidosi (DKA) • Sindrome iperosmolare (HHS) Crisi iperglicemiche • Latticoacidosi • Ipoglicemia
Crisi iperglicemiche Epidemiologia Etiologia Patogenesi Fisiopatologia Quadro clinico Reperti di laboratorio Diagnosi differenziale Prognosi Prevenzione Terapia
Epidemiologia Andamento della mortalità per crisi iperglicemiche Tasso di mortalità (per 100.000 persone 65+ anni affette da diabete) 18-44 anni 45-64 anni Anni Wang J et al. Diabetes Care 2006; 29:2018–2022
Epidemiologia Incidenza e mortalità per crisi iperglicemiche 5-8 casi per 1000 diabetici (tipo 1 e 2)/anno +35% in 10 anni Grezzo Aggiustato per età Numero (in migliaia) Tasso (per 100.000) DKA Anni Anni The rate Il tasso of hospital di ricoveri admissions in ospedale perfor A Contrary differenzatodel thetrend trenddelintasso di mortality HHS HHS is lowerche è minore than perforDKA DKAed and è is mortalità of DKA, per theDKA, il tasso mortality ratediof mortalità HHS HHS less than 1% of minore dell’1% di all tuttidiabetic-related i ricoveri hasHHS per remained alarmingly è rimasto high (11%) pericolosamente admissions diabete correlati alto (11%) Kitabchi AE et al. Endocrinol Metab Clin North Am 2006; 35:725-751
Etiologia Fattori precipitanti nella DKA Altre Num Eventi Non Nuova Sconosciu Studio Infezione condizio di casi CV compliance insorgenza to ni Petzold, 1971 472 19 6 38 + + + Soler, 1968-72 258 28 3 23 + + + Panzram, 1970-71 133 35 4 21 + + + Berger, 1968-78 163 56 5 31 + + + Faich, 1975-79 152 43 - 26 + + + Kitabchi, 1974-85 202 38 - 28 22 10 4 Umpierrez, 1993- 144 28 - 41 17 10 4 94 Nyenwe, 2011-04 219 25 3 44 25 12 15 Mbugua, 2005 48 23 - 34 - - - Nyenwe EA & Kitabchi AE. Diab Res Clin Pract 2011; 94:340-351
Etiologia Fattori precipitanti nella HHS Patologie coesistenti Infarto acuto del miocardio Farmaci Tumori ACTH-producenti Calcio antagonisti Affezioni cerebrovascolari Agenti chemioterapici Sindrome di Cushing Clorpromazine Ipertermia Cimetidina Ipotermia Diazossido Trombosi mesenteriaca Glucocorticoidi Pancreatite Diuretici dell’ansa Embolia polmonare Olanzapina Insufficienza renale Fenitoina Ustioni gravi Propanololo Tireotossicosi Diuretici tiazidici Totale nutrizione parenterale Infezioni Mancanza di compliance Cellulite Infezioni dentali Abuso di sostanze Polmonite Alcool Sepsi Cocaina Infezioni del tratto urinario Diabete non diagnosticato Stoner GD. Am Fam Physician 2005; 71:1723-1730
Etiologia Iperglicemia in ospedale Reazione allo stress metabolico ↑ ormoni e peptidi dello stress ↑glucosio ↓insulina ↓ Alterata funzione immunitaria ↑FFA ↑ chetoni ↑ specie reattive dell’O2 ↑ lattati ↓ ↑ fattori di trascrizione ↓ Diffusione dell’infezione ↑ mediatori secondari Danno cellulare/apoptosi Infiammazione Danno tessutale Alterata riparazione tissutale/delle ferite Acidosi Infarto/Ischemia Prolungata degenza ospedaliera Disabilità Morte Clement S et al. Diabetes Care, 2004; 27:553-591
pathway.jpg (Immagine JPEG, 376x905 pixel) - Risca... http://cardiologydoc.files.wordpress.com/2012/01/ketosis-pa... Patogenesi: deficit insulina Glucagone Mancanza ↑ormoni controregolatori Relativa mancanza di Diminuita totale di insulina insulina insulina ↓ ↑Lipolisi Cellula ↓ sintesi proteica ↑proteolisi ↓ Assente o minima adiposa ↑ FFA al fegato chetogenesi Acidi grassi ↑ substrati per la gluconeogenesi ↓ ↑ chetogenesi ↓ ↓ utilizzo del glucosio ↑gluconeogenesi ↑glicogenolisi ↓riserva di Iperglicemia alcali ↓ Fegato ↓ Glicosuria (diuresi osmotica) Conversione a chetoni ↑ chetoacidosi ↓ Chetogenesi Triacilglicerolo Perdita di acqua e elettroliti Aumento della produzione di ↓ ↓ chetoni Iperlipidemia Disidratazione diminuito intake di liquidi ↓ iperosmolarità Vaso sanguigno ↓ Aumento dei chetoni nel circolo Alterata funzione renale sanguigno Kitabchi AE et al. Diabetes Care 2009; 32:1335-1343 08/03/13 10:42
Patogenesi: chetogenesi glicogeno citrato acetil-CoA G malonil-CoA NEFA G carnitina CPT-I G glicogenolisi acil-carnitina acil-CoA CPT-II acil-CoA -ossidazione ciclo di CO2 acetil-CoA G-6P chetogenesi Krebs H2O glicolisi corpi chetonici G gluconeo trigliceridi genesi fosfoenol G piruvato ossalacetato malato piruvato G = glucagone VLDL
Patogenesi Pura DKA Pura HHS Totale o relativa Minor livelli di assenza di mancanza di insulina insulina Presentazione mista Stato anticorpale Tipo 2 B Funzione Tipo 2 A Diabete mellito di Comune nelle cellulare 50% 11% tipo 2 con rischio di Tipo 1 B popolazioni Afro- Tipo 1 A chetosi (Ketosis- 17% 22% America e di etnia prone Type 2 Ispanica diabetes mellitus- KPDM) Balasubramanyam A et al. Endocr Rev 2008; 29:292-302
Fisiopatologia DKA (cheto)acidosi riserva metabolica chetonemia alcalina con aumento gap anionico acidosi infezioni alcalosi/acidosi insufficienza ipercloremica respiratorie respiratoria renale alcalosi metabolica disidratazione glicosuria con intra e extra iperglicemia diuresi osmotica con perdita elettroliti
Fisiopatologia DKA corpi chetonici stick chetoni (aa+a) (cheto)acidosi -idrossibutirrato (-OHb) urine + sangue + dil. >2:1 metabolica NADH/NAD ossidazione enzimatica -OHb:aa+a=3:1 ( pO2) con aumento +dipendente gap anionico acetoacetato (aa) pH ematico pH = 7.36-7.44 decarbossilazione spontanea [H+] = 36-44 nM acetone (a) recupero HCO3- gluconeogenesi insufficienza volatile escrezione H+ renale produzione NH4+ riserva iperpnea alcalina consumo HCO3- compensatoria equazione di Henderson gap anionico PCO2 [Na+] – ([HCO3-] + [Cl-]) = 12 ± 2 [H+] = 24 x [HCO3-]
Fisiopatologia DKA (cheto)acidosi >1 metabolica + alcalosi con aumento eccesso gap anionico/deficit HCO3- metabolica gap anionico ([Na+] – [{HCO3-} + {Cl-}]) - 12 (24 - [HCO3-])
Fisiopatologia DKA iperglicemia perdita H2O disidratazione 100 ml/kg ipovolemia deficit H2O libera perdita Na+ - incremento 7-10 mEq/kg sotto terapia glicosuria con - falsamente basso diuresi osmotica perdita K+ caduta 5-10 mEq/kg Correzione livelli [K+] sotto terapia falsamente alto [K+]c = [K+] - [(7,4-pH) x 6] perdita Cl- acidosi ipercloremica 5-7 mEq/kg prima basso poi alto sotto terapia disidratazione intra e extra Correzione livelli [Na+] con perdita [Na+]c = [Na+] + 1.6 x [glicemia in mg/dl] – 100 elettroliti 100
Fisiopatologia HHS insufficienza renale disidratazione glicosuria con extracellulare iperglicemia non compenso diuresi osmotica sete Calcolo osmolarità plasmatica Osmolarità (mosm/kg H2O) = 2x[Na+](mEq/L) +glicemia (mg/dl)/18 disidratazione iperosmolarità intracellulare e coma
Fisiopatologia HHS iperglicemia perdita H2O disidratazione 100 ml/kg ipovolemia deficit H2O libera perdita Na+ + incremento 7-10 mEq/kg sotto terapia glicosuria con + falsamente basso diuresi osmotica perdita K+ non cambia 5-10 mEq/kg sotto terapia normale perdita Cl- acidosi ipercloremica 5-7 mEq/kg prima basso poi alto sotto terapia disidratazione intra e extra Correzione livelli [Na+] con perdita [Na+]c = [Na+] + 1.6 x [glicemia in mg/dl] – 100 elettroliti 100
Quadro clinico Segni e sintomi • Iperglicemia cronica • Deplezione di volume • Acidosi metabolica • Deplezione di potassio • Neurologici • Malattia precipitante
Quadro clinico DKA Segni Sintomi Ipotermia Polidipsia Tachicardia Poliuria Tachipnea Debolezza Respiro profondo di Kussmaul Perdita di peso Perdita del turgore cutaneo e membrane mucose Nausea asciutte Occlusione intestinale Vomito Alito acetonico Dolore Addominale (40-75%) Sensorio alterato Vomito (25%) Nyenwe EA & Kitabchi AE. Diab Res Clin Pract 2011; 94:340-351
Quadro clinico HHS Segni Sintomi Ipotermia Polidipsia Tachicardia Poliuria Ipotensione Debolezza Perdita del turgore cutaneo e membrane mucose Perdita di peso asciutte Alterazione del sensorio Nyenwe EA & Kitabchi AE. Diab Res Clin Pract 2011; 94:340-351
Quadro clinico Stato mentale DKA HHS Coma Vigile Coma Vigile 13% 48% 22% 26% ↓ ↓ ↓ ↓ ↑ ↑ Letargia Letargia 39% 52% Kitabchi AE et al. J Clin Endocrinol Metab Umpierrez G et al. Arch Int Med 1997; 2008; 93:1541-1552 157:669-675
Dati di laboratorio DKA Criteri diagnostici e Lieve Moderata Severa classificazione Glicemia (mg/dL) > 250 > 250 > 250 PH arterioso 7.25-7.30 7.00-
Dati di laboratorio HHS Criteri diagnostici & HHS classificazione Glicemia (mg/dl) >600 pH arterioso >7.30 Bicarbonato sierico (mEq/L) >15 Chetoni nelle urine* Pochi Chetoni nel siero* Pochi Osmolalità sierica >320 effettiva°° Gap anionico§ Variabile * Saggio con Nitroprussiato [nitroprusside reaction method] ° Osmolalità sierica effettiva : 2[concentrazioni Na+ (mEq/L) + glucosio (mg/dl)/18 (mOsm/Kg)] § gap anionico: (Na+)-(Cl- + HCO3-) Nyenwe EA & Kitabchi AE. Diab Res Clin Pract 2011; 94:340-351
Dati di laboratorio Carenze DKA HHS Acqua totale (l) 6 9 Acqua (ml/kg) 100 100-200 Na+ (mEq/kg) 7-10 5-13 Cl- (mEq/kg) 3-5 5-15 K+ (mEq/kg) 3-5 4-6 PO4 (mmol/kg) 5-7 3-7 Mg2+ (mEq/kg) 1-2 1-2 Ca2+ (mEq/kg) 1-2 1-2 Nyenwe EA & Kitabchi AE. Diab Res Clin Pract 2011; 94:340-351
Diagnosi differenziale Altre condizioni di iperglicemia: Altre condizioni di acidosi DM metabolica: HHS Acidosi lattica Ridotta tolleranza al glucosio Acidosi ipercloremica Iperglicemia da stress Acidosi farmaco-indotta Uremia Iperglicemia Acidosi Chetosi Altre condizioni di chetosi: Chetoacidosi alcolica Chetosi da digiuno prolungato Chetosi da ipoglicemia
Diagnosi differenziale Five “I’s” • Infection (Infezione) • Infarction (Ischemia) • Infant (pregancy) [infante (gravidanza)] • Indiscretion (incluso l’utilizzo di cocaina) • Insulin lack (carenza di insulina) • Ischemica (stroke) • Iatrogena (interazioni tra farmaci prescritti) • Idiopatica
Prognosi Complicanze HHS DKA Edema cerebrale Edema cerebrale Acidosi ipercloremica Acidosi lattica Acidosi lattica Trombosi arteriosa Coagulopatia Dilatazione gastrica acuta Insufficienza renale Mucormicosi Infezioni ARDS ARDS
Prognosi Elementi prognostici negativi • Età • Grado di disidratazione • Instabilità emodinamica • Altre cause precipitanti di base • Stato di coscienza
Prevenzione Prevenzione Dettagliata Adeguata Educazione del istruzione per educazione del care giver quanto riguarda la paziente (casa di cura) cura del paziente Programmi educazionali personalizzati per i bisogni individuali
Terapia Trattamento iniziale "ABC” A. Pervietà delle vie aeree B. Mantenere la respirazione C. Circolazione stabile Monitoraggio cardiaco Ossigeno terapia Monitoraggio delle funzioni vitali (Glasgow score) Glicemia capillare su sangue prelevato dal polpastrello e chetoni sierici/urinari Agocannula venosa/sondino nasogastrico/inserimento del catetere urinario Il team di specialisti diabetologi deve essere sempre coinvolto nella cura dei pazienti ammessi in ospedale con crisi iper- glicemiche
Terapia Principi di trattamento • Somministrazione dei fluidi andati persi • Correzione dell’acidosi metabolica • Graduale riduzione dell’osmolalità • Graduale correzione della glicemia • Normalizzazione dei livelli di elettroliti • Identificazione e trattamento dei fattori precipitanti concomitanti • Uso preventivo di eparina • Terapia antibiotica empirica • Terapia con inibitori di pompa protonica • Monitoraggio stretto • Conversione a un regime di mantenimento per il diabete • Prevenzione delle ricadute
Terapia DKA Completare la valutazione iniziale. Controllare la glicemia capillare e I chetoni nel siero/nelle urine per confermare l’iperglicemia e la chetonemia/chetonuria. Cominciare fluidi: 1.0 L di 0.9% NaCl per Fluidi endovena ora. Potassio Valutare per il bisogno di bicarbonati ↓ Insulina Determinare lo Somministrazione IV DKA non complicata- Valutare un’adeguata stato di idratazione Somministrazione SC funzionalità renale (diuresi 50 ml/ora) Grave Insulina: regolare Insulina ad Shock ipovolemia 0.1U/Kg di peso azione Diluire Diluire cardiogeno Sei la potassiemia ↓ Lieve corporeo come rapida:0,3 NaHCO3 NaHCO3 ↓ è3.3 mEq/L infusione per infusione per Valutare la concentrazione ↓ sierica di Na+ corretta Se la glicemia non azione 2 ore oltre un’ora scende di 50-70 rapida 0,2 Na+ sierico U/Kg SC Se il K+è>5.3 mEq/L, non Ripetere la somministrazione mg/dL nella prima Alto Normale Basso ogni due ore somministrare K+ ma di NaHCO3 ogni due ore ora, raddoppiare il controllare la potassiemia finchè il pH>7.0. Monitorare la bolo di insulina IV ogni 2 ore potassiemia o SC ↓ 0,45% NaCl (250-500 0,9% NaCl Quando la glicemia raggiunge 200 Se la potassiemia è >3.3 Non si verifica aumento della ml/ora) in base allo (250-500 ml/ora) mg/dL ridurre la regolare infusione ma 6.9. Potrebbe stato di idratazione in base allo di insulina a 0,05-0,1 U/Kg/ora IV, stato di o dare insulina rapida a0,1U/Kg K+ in ogni litro di fluidi IV prolungare l’ipokaliemia e il idratazione SC ogni due ore. Mantenere la per mantenere la ricovero in ospedale. Potrebbe glicemia tra 150 e 200 mg/dL fino potassiemia tra 4-5 mEq/L causare un’acidosi paradossa Quando la alla risoluzione del DKA del liquido cerebro-spinale, glicemia un’alcalosi rebound, alterata raggiunge 200 Controllare gli elettroliti, BUN, pH venoso, creatinina e glicemia ogni 2-4 ore fino ossigenazione tissutale, e, nel mg/dl, cambiare alla stabilizzazione. Dopo la risoluzione della DKA e quando il paziente è capace di bambini, aumentato rischio di destrosio 5% mangiare, iniziare il regime insulinico SC multiniettivo. Continuare l’infusione IV di con 0.45% NaCl insulina per 1-2 ore dopo che è stata cominciata l’insulina SC per assicurarsi edema cerebrale. a 150-250 adeguati livelli di insulina plasmatica. Nei pazienti che non hanno fatto terapia ml/ora insulinica, cominciare con 0,5 U/Kg fino a 0.8 U/Kg di peso al giorno e modificare Kitabchi AE et al. Diabetes Care 2009; 32:1335-1343 l’insulina se necessario. Cercare cause scatenanti.
Terapia HHS Completare la valutazione iniziale. Controllare la glicemia capillare per confermare l’iperglicemia. Cominciare l’infusione di fluidi: 1.0 L di 0.9% NaCl per ora. Fluidi endovena Insulina Potassio ↓ Determinare lo stato di idratazione Somministrazione IV abituale Valutare un’adeguata funzionalità renale Disidratazio (diuresi 50 ml/ora) Grave ne lieve Shock Insulina: 0.1U/Kg ipovolemia cardiogeno di peso corporeo ↓ ↓ come bolo IV Somministrare Monitoraggio ↓ 0,9%NaCl(1,0l/ emodinamic 0.1U/Kg/ora IV in ora) o/pressorio infusione continua K+5.3 mEq/L ↓ Valutare la concentrazione Se la glicemia non sierica di Na+ corretta scende di 50-70 Non somministrare K+ ma Mantenere l’insulina mg/dL nella prima e somministrare 20-30 controllare la potassiemia ogni 2 Na+ sierico ora, raddoppiare mEq/K+/ora finchè ore Alto Normale Basso la dose di insulina K+>3.3 mEq/L K+=3.3 -5.3 mEq/L 0,45% NaCl (250-500 0,9% NaCl Quando la glicemia raggiunge 200 ↓ ml/ora) in base allo (250-500 ml/ora) mg/dL ridurre la regolare infusione somministrare 20-30 mEq stato di idratazione in base allo di insulina a 0,05-0,1 U/Kg/ora IV. K+ in ogni litro di fluidi IV stato di Mantenere la glicemia tra 250 e per mantenere la idratazione 300 mg/dl finchè l’osmolalità potassiemia tra 4-5 mEq/L plasmatica è≤315 mOsm/Kg è il paziente vigile mentalmente. Quando la glicemia Controllare gli elettroliti, BUN, creatinina e glicemia ogni 2-4 ore fino alla stabilizzazione. Dopo la raggiunge 200- risoluzione della HHS e quando il paziente è capace di mangiare, iniziare il regime insulinico SC 250 mg/dl, multiniettivo. Continuare l’infusione IV di insulina per 1-2 ore dopo che è stata cominciata l’insulina cambiare SC per assicurare adeguati livelli di insulina plasmatica. Nei pazienti che non hanno fatto terapia destrosio 5% insulinica, cominciare con 0,5 -0.8 U/Kg al giorno e modificare l’insulina se necessario. Cercare con 0.45% NaCl cause scatenanti. a 150-250 ml/ora Kitabchi AE et al. Diabetes Care 2009; 32:1335-1343
Terapia Risoluzione DKA Glicemia< 200 mg/dl e 2 dei seguenti criteri: • Livello di bicarbonato sierico≥ 15 mEq/l • pH venoso> 7.3 • Gap anionico calcolato in un range normale HHS • Normale osmolalità • Ripristino del normale stato mentale
Acidosi lattica Cause A. aumentata produzione 1. Ipossia (emorragia, anemia, avvelenamento da CO, scompenso cardiaco congestizio, insufficienza respiratoria, sepsi) 2. Incremento del metabolismo (convulsioni, esercizio fisico) 3. Farmaci (biguanidi, isoniazide, salicilati, acetoaminofene) B. diminuita clearance 1. Alcolismo 2. Insufficienza renale 3. Insufficienza epatica Quadro clinico e di laboratorio • Insorgenza rapida • Cute rosea o subcianotica-cianotica • Disidratazione scarsa o assente, normo o ipotensione, tachi o bradicardia con aritmie gravi • Respiro di Kussmaul e sintomi addominalisenza alito acetonico • pH40) • chetoni ±, lattato >5-7 mmol/L
Acidosi lattica Prognosi • Mortalità elevata (80%) • Legata soprattutto alla patologia di base Prevenzione Corretta prescrizione farmaci in base a funzione cardiaca, respiratoria, epatica e renale. Terapia 1. Shock: liquidi 2. Ipossia: O2-terapia 3. Acidosi: • Bicarbonato 40–80 mEq in 30-45 minuti + K+ (20 mEq per ogni 40 di bicarbonato) • DCA (dicloro acetato) attiva la piruvico deidrogenasi (non in commercio in Italia) • emodialisi (trattamento più efficace, può essere ripetuta) 4. Malattia di base
Ipoglicemia Classificazione Quadro clinico Diagnosi differenziale Terapia
Classificazione Ipoglicemia Sintomi + glicemia
Classificazione A digiuno (organica) Tumori delle cellule β pancreatiche caratterizzati da inappropriata secrezione di insulina in assenza del insulinoma fisiologico feed-back con il glucosio circolante. Tumori non producenti insulina (anzi associati a livelli molto bassi di C peptide ed insulina) che determinano ipoglicemia con diversi meccanismi: tumori • aumentato utilizzo di glucosio da parte di un tumore molto attivo o molto grande • cachessia ed esaurimento delle riserve di glicogeno extrapancreatici • produzione di peptidi insulino-simili (soprattutto IGF-II) • inibizione della glicogenolisi o della gluconeogenesi epatica • ridotta risposta ormonale controregolatoria factitia Insulina o sulfaniluree Ipoglicemia di modesta entità per deficit di ormoni implicati nella controregolazione glucidica deficit endocrini (soprattutto glicocorticoidi e GH) insufficienza epatica Depauperamento delle riserve epatiche di glicogeno insufficienza renale Ridotta gluconeogenesi renale Rara, secondaria alla presenza di Ab anti-insulina, non dovuti a somministrazione di insulina esogena, autoimmune che causano ipoglicemia a digiuno e talora post-prandiale tardiva, con iperinsulinismo relativo. alcool, farmaci e Iperproduzione insulinica (alcool e farmaci - chinoloni, pentamidina, chinina, β-bloccanti, ACE-inibitori) malnutrizione o ridotta disponibilità delle riserve di glicogeno (malnutrizione) da carenza di substrati.
Classificazione Post-prandiale (funzionale) Pre-diabetica Post- chirurgica: Billroth II e by-pass gastrico - si verifica in soggetti con alterata tolleranza ai carboidrati - dovuta al rimaneggiamento dell ’ anatomia del tratto gastro - la mancanza della fase precoce di secrezione insulinica, intestinale e alle sue ripercussioni sul tratto alimentare, che associata ad insulino-resistenza, determina lo spostamento determinano iperinsulinismo da rapido assorbimento intestinale verso destra del fisiologico picco glicemico durante OGTT da di glucosio per accelerato transito degli alimenti 30 a 60 e anche 90 minuti. Antro Fondo Reattiva idiopatica duodeno 1 - detta anche disregolatoria o da ipersensibilità insulinica, è 2 dovuta a vivace secrezione insulinica eccessivamente stimolata da pasti ricchi di zuccheri raffinati in persone con aumentata sensibilità insulinica. - si verifica nella fase tardiva dell’assorbimento intestinale ed 3 è imputabile all’alterazione dell’equilibrio tra utilizzazione e produzione di glucosio - non si verifica mai a digiuno ma solo dopo 2-4 ore dal pasto - tipica dei soggetti magri, soprattutto donne, ipercinetici, tendenzialmente ansiosi e con un alto consumo energetico By-pass gastrico Roux-en-Y
Classificazione 1. Asintomatica (Include l’ipoglicemia “anawareness” senza sintomi d’allarme) 2. Sintomatica lieve-moderata Il paziente è capace di riconoscerla ed autotrattarla 3. Sintomatica grave Temporaneamente disabilitante, richiede assistenza da parte di terzi
Quadro clinico Triade di Whipple Adrenergici Aspecifici segni e sintomi di • Ansia • Malessere 1 ipoglicemia • Palpitazioni • Nausea • Tachicardia • Cefalea • Tremori • Sudorazione algida segni e • Sensazione di fame sintomi concomitante reperto Neuroglicopenici 2 di ipoglicemia • Sonnolenza (< 45 mg/dl) • Confusione mentale • Decadimento funzioni cognitive • Difficoltà a parlare • Incapacità a concentrarsi • Spossatezza regressione dopo • Turbe dell’umore 3 somministrazione di • Psicosi • Convulsioni zuccheri • Coma
Quadro clinico Complicanze 1. Cerebrali: ictus 2. Cardiache: aritmie, infarto acuto del miocardio 3. Oculari: emorragie vitreali 4. Altre: ipotermia, incidenti (sul lavoro, in auto, ecc)
Diagnosi differenziale Sospetta ipoglicemia Diabete No diabete Cause concomitanti: Apparentemente sano Trattato con: - disordini metabolici ereditari - insulina - insufficienza epatica - sulfalinuree - sepsi Glicemia a digiuno - deficit endocrini - tumori pancreatici Correggere la terapia - chirurgia gastrica
Diagnosi differenziale Ipoglicemia a digiuno Glicemia
Diagnosi differenziale Ipoglicemia da insulinoma vs. ipoglicemie factitiae INDAGINE INSULINOMA IPOGLICEMIE FACTITIAE Insulina esogena Sulfaniluree Insulinemia alta molto alta alta Insulinemia/glicemia alto molto alto alto C-Peptide aumentato normale/basso aumentato Anticorpi anti-insulina assenti presenti assenti Sulfaniluree su plasma o urine assenti assenti presenti Pro-insulina aumentata normale/bassa normale
Terapia Paziente incosciente • Glucosata 33% 50-100 cc a bolo Paziente cosciente • Successiva infusione di glucosata 5% a 42 ml/h • 2-3 zollette o cucchiaini di zucchero • Controllare la glicemia ogni 30-60' mantenendo livelli di 120-150 mg/dl • 1 frutto e 1 panino di circa 50 gr. • Correggere eventuali disionie • 2-3 fette biscottate • In caso di non disponibilità di un acceso venoso, glucagone 1 mg per via sc, im, o ev (scarsa efficacia nella ipoglicemia etilica o da epatopatia)
Correzioni/suggerimenti
Prevenzione Prevenzione Corretta educazione del Istruzioni Educazione del paziente dettagliate caregiver ↓ riguardo la cura del Gestione dei giorni paziente di malattia Sick-day management Programmi educativi personalizzati ai bisogni individuali
Monitoraggio in corso di trattamento di DKA e HHS Uso di schede di supporto al monitoraggio e al trattamento Follow-up prime 4 ore e fino a stabilità ogni ora glicemia 1-2 ore PA, FC, respiro, sensorio, diuresi 2-4 ore creatinina, Na+, K+, Cl-, EGA, anion gap, chetonemia
Potassio Kitabchi AE et al. Diabetes Care 2009; Squatrito S. Syllabus SID 2008
Complicanze del trattamento di DKA e HHS: edema cerebrale Epidemiologia 0.3-1 % bambini con DKA soprattutto alla diagnosi, anche in giovani diabetici di tipo 1 raramente in casi di HHS Eziopatogenesi Non solo complicanza del trattamento (subclinico pretrattamento) Ipotesi 1: in corso di iperosmolarità extracellulare produzione protettiva di osmoli idiogenici intracellulari, se correzione rapida iperosmolarità non sufficiente riaggiustamento dell’osmolarità cerebrale e iperidratazione dei neuroni cerebrali Ipotesi 2: edema vasogenico da riperfusione Quadro clinico 2-24 ore dopo inizio terapia cefalea, incontinenza, rapido deterioramento della coscienza e convulsioni, bradicardia, arresto respiratorio Prognosi mortalità 20-40% causa del 57-87% mortalità da DKA nei bambini Trattamento mannitolo e ventilazione meccanica Prevenzione correzione graduale del deficit di acqua e sodio massima riduzione osmolarità di 3 mOsm/L/h obiettivo glicemico 250-300 nella HHS fino a correzione iperosmolarità e alterazioni coscienza Kitabchi AE et al. Diabetes Care 2009; 32:1335-1343; Glaser N. Pediatric Diabetes 2009; 10: 534–541.
L’ipoglicemia nel diabete: definizione Ipoglicemia severa • Evento che richiede assistenza da parte di terzi per somministrazione di carboidrati, glucagone, o altre azioni di recupero della vigilanza; pur in assenza di misurazione della glicemia la remissione dei sintomi neurologici attribuibile alla normalizzazione della glicemia è considerata evidenza sufficiente dell’origine ipoglicemica dell’evento. Ipoglicemia sintomatica documentata • Evento con tipici sintomi di ipoglicemia e glicemia ≤70 mg/dl. Ipoglicemia asintomatica • Evento senza i tipici sintomi di ipoglicemia ma con glicemia ≤70 mg/dl. Probabile ipoglicemia sintomatica • Sintomi tipici di ipoglicemia in assenza della determinazione della glicemia (ma presumibilmente causati da glicemia ≤70 mg/dl). Pseudo-ipoglicemia • Evento in cui la persona con diabete riferisce i sintomi tipici e li interpreta come indicativi di ipoglicemia, con glicemia >70 mg/dl ma vicina a quel livello. Seaquist ER et al. Diabetes Care 36:1384–1395, 2013
Insufficienza autonomica associata all'ipoglicemia Heller SR and Cryer PE. Diabetes 1991; 40:223–226; Cryer PE et al J Clin Endocrinol Metab 2009; 94:709–728 deficit assoluto di insulina no insulina diabete tipo 1 no glucagone imperfetto rimpiazzo insulina IPOGLICEMIA inavvertenza deficitaria ipoglicemia controregolazione risposta autonomica sintomi adrenalina
Terapia ipoglicemia nel diabete Paziente vigile e capace di deglutire A) 15 g di carboidrati a rapido Paziente con perdita di coscienza assorbimento • Glucosata 33% 60 ml o glucosata al 20% 100 come: ml in bolo ev • 3 zollette o 3 cucchiani da tè di zucchero • miele (20 g) • Successiva infusione di glucosata 10% (50- • marmellata (25 g) 100 ml/h) fino a ripresa coscienza • 3 caramelle morbide • Controllare la glicemia ogni 15-30' • succo di frutta (125 ml) mantenendo livelli >100 mg/dl • 150 ml di bibita commerciale non dietetica (coca, aranciata ecc.) • Se non disponibile accesso venoso, • 200 ml di latte con 1 zolletta di zucchero glucagone 1 mg per via sc, im, o ev (scarsa efficacia nella ipoglicemia etilica o da B) Controllare la glicemia dopo 15’, se epatopatia) non normalizzata ripetere A fino a 3 volte (regola del 15) • Alla ripresa di coscienza e deglutizione in sicurezza far assumere bevande zuccherate C) Quando glicemia >70 mg/dl, far se glicemia 100 mg/dl assorbimento (pane e/o frutta) o il pasto programmato
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