Guida diabetica - Novo Nordisk Pharma AG
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GUIDA DIABETICA Indice Introduzione 4 Che cos‘è il diabete? 5 Digestione e metabolismo nella persona non diabetica 6 Il metabolismo degli zuccheri nelle persone affette da diabete 9 L’alimentazione 11 Il trattamento del diabete mellito 12 Il controllo glicemico 16 I danni collaterali da diabete 19 Come gestire il diabete 20 Situazioni particolari 25 Glossario 28 Chi siamo 31 3
Prefazione Gentili lettori, Forse siete voi stessi diabetici oppure conoscete qualcuno nella vostra cerchia di amici o conoscenti che soffre di questa malattia? Il diabete mellito è presente in ogni paese del mondo. In Svizzera si stima che siano circa 500’000 le persone che devono convivere con questa diagnosi. A queste si ag- giungono molte persone che non sanno nemmeno di avere il diabete. Poiché se non è trattato può portare a gravi danni permanenti, la diagnosi precoce del diabete mellito è di fondamentale importan- za. Chiedete al vostro medico di fiducia qual è la situazione della vostra glicemia. Il termine diabete mellito deriva dalla parola greca »diabetes« (= passaggio) e da quella latina »melli- tus« (= dolce come il miele). Si intendeva con ciò indicare lo zucchero che, invece di essere assimilato dalle cellule dell’organismo, viene eliminato assieme all’urina, rendendola dolce. Il diabete era cono- sciuto fin dall’antichità. Tuttavia, soltanto nel 1921 gli scienziati canadesi Banting e Best riuscirono a ricavare da tessuto pancreatico l’insulina responsabile della regolazione del livello di zucchero nell’or- ganismo e a curare così un cane sofferente di diabete. Nel 1922 poi fu possibile curare con successo il primo paziente diabetico. Questa guida intende fornire una panoramica sul diabete, su come si sviluppa e sulle opzioni moder- ne per trattare questa malattia. Vi auguriamo ogni bene e tanta salute. 4
Mandy Marquardt abita negli USA e vive con un diabete di tipo 1. Che cos‘è il diabete? La persona diabetica soffre di un disturbo del metaboli- as produce più insulina, ma le cellule dell’organismo sono smo degli zuccheri, l’organismo non riesce cioè a utilizzare così resistenti all’insulina che assimilano poco zucchero correttamente lo zucchero. Il livello di zucchero nel sangue, e il tasso glicemico nel sangue aumenta. Nel corso della la glicemia, aumenta eccessivamente. La causa risiede in malattia, le cellule del pancreas non riescono più a coprire una mancanza assoluta o relativa di insulina, il che significa: il fabbisogno aumentato di insulina, la loro capacità pro- duttiva si esaurisce e ne risulta una mancanza di insulina. · che il pancreas non produce insulina o non ne produ- Questa forma di diabete progredisce dapprima lentamen- ce a sufficienza, e/o, te, rimanendo spesso nascosta per anni. Nel diabete di · che l’insulina propria dell’organismo non è abbastanza tipo 2 si prova dapprima a ridurre la glicemia attraverso efficace. un’alimentazione controllata, in particolare attraverso un’alimentazione povera di grassi nel caso dei soggetti sovrappeso, e attraverso l’attività fisica. Tuttavia il diabete Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica progressiva, per cui dopo qualche tempo può essere necessario introdurre medicamenti Se il pancreas non produce assolutamente insulina si par- nella terapia. È importante che i pazienti si rechino rego- la di diabete di tipo 1. Questo tipo di diabete solitamente larmente dal medico per i controlli. Tra i fattori di rischio si manifesta in modo improvviso, spesso già nei bambini per il diabete di tipo 2 si annoverano la predisposizione e nei giovani. Per questo motivo un tempo era chiama- ereditaria, il sovrappeso, la mancanza di movimento e un to »diabete giovanile«. L’insulina deve essere necessaria- precedente diabete gestazionale. mente assunta per intero da una fonte esterna. Il diabete di tipo 1 si verifica quando il sistema immunitario dell’or- ganismo inizia a distruggere le cellule nel pancreas re- Il diabete gestazionale sponsabili della produzione di insulina. Questo difetto del sistema immunitario viene anche definito autoimmunità. Un’altra forma di diabete è il diabete gestazionale, che compare durante la gravidanza e spesso scompare dopo la nascita del bambino. Il diabete di tipo 2 Tuttavia in alcune donne questo disturbo del metaboli- Un tempo veniva definito »diabete senile«, poiché spesso smo può persistere anche dopo il parto o evolversi in dia- si verifica nell’età tardo adulta e negli anziani. Sempre più bete di tipo 2 dopo 5-10 anni. Per questo è importante spesso la malattia colpisce però anche gli adolescenti e i controllare regolarmente la glicemia dopo aver avuto un giovani adulti. Nel diabete di tipo 2, inizialmente il pancre- diabete gestazionale. 5
Danuta Nawecka abita in Polonia e vive con un diabete di tipo 1. Digestione e metabolismo nella persona non diabetica Sostanze nutritive e I carboidrati e i grassi apportano in prima linea energia, le proteine sono gli elementi costitutivi delle cellule e svol- digestione gono numerose funzioni. Gli alimenti assunti vengono dapprima digeriti nello sto- Il nostro organismo si compone di miliardi di cellule. maco e nell’intestino, cioè vengono scomposti, poiché Nelle cellule avvengono numerose e complesse reazioni le cellule possono assimilare solo determinate sostanze chimiche. Questi processi vengono definiti metabolismo. molto semplici. L’apparato digerente scompone gli ali- Il metabolismo serve per esempio per svolgere il lavoro menti introdotti nei seguenti elementi semplici: muscolare e rinnovare o moltiplicare le cellule (per esem- pio della pelle e dei capelli). Un metabolismo che funziona · dai carboidrati deriva il glucosio (»zucchero«) richiede un costante apporto di sostanze nutritive, che · dalle proteine derivano gli amminoacidi sono ricavate dagli alimenti che vengono assunti, com- · dai grassi derivano gli acidi grassi posti essenzialmente da: Questi elementi sono in grado di attraversare la parete 1. carboidrati intestinale e arrivare al sangue e alle cellule. 2. proteine 3. grassi 6
Il metabolismo degli Che cos’è l’insulina e come zuccheri funziona? Il nostro organismo ha costantemente bisogno di ener- L’insulina è un ormone (dal greco hormao = stimolare). gia, anche quando riposiamo. Se questa energia non gli Gli ormoni sono sostanze di segnalazione che, anche in viene fornita mediante l’alimentazione, le cellule fanno quantità minime, scatenano nell’organismo delle reazio- ricorso alle riserve presenti nell’organismo (per esempio ni estremamente mirate. L’insulina si forma nel pancreas. nel fegato). Lo zucchero gioca un ruolo particolarmente Quest’ultimo la rilascia nel sangue, da cui accede poi alle importante, perché in caso di necessità esso può rapida- cellule. Sulla superficie delle cellule l’insulina incontra i co- mente essere trasformato in energia, per esempio du- siddetti recettori insulinici. Solo quando l’insulina si lega rante il lavoro o lo sport. a un recettore insulinico (si può paragonare l’immagine a quella di una chiave e di una serratura) lo zucchero può entrare all’interno della cellula. L’insulina agisce quindi Riserva di zucchero come chiave che apre le »porte« delle cellule. Fabbisogno di zucchero Vaso sanguigno Fegato L’organismo regola il tasso di glucosio nel sangue in modo tale che esso sia sempre più o meno costante, fa- cendo sì che dopo ogni pasto lo zucchero nel sangue venga assimilato dalle cellule, dove viene trasformato di- rettamente in energia, o venga immagazzinato nel fega- to sotto forma di riserva energetica. Tra un pasto e l’altro lo zucchero viene prelevato dalle riserve e reintrodotto nel sangue. Affinché lo zucchero possa passare dal sangue all’interno delle cellule occorre una »chiave«. Questa chiave è l’in- sulina. Recettore Insulina Cellula 7
I tassi glicemici in cifre L’emoglobina glicosilata Il tasso glicemico in un non diabetico si aggira intorno a 5 (HbA1c) mmol/l (90 mg/dl). Immediatamente dopo i pasti la glicemia può arrivare a 7 mmol/l (126 mg/dl) o più, per poi scende- Il glucosio si lega ai globuli rossi del sangue, che conten- re nuovamente. Raramente scende al di sotto di 3,5 mmol/l gono emoglobina, dando origine all’emoglobina glicosila- (63 mg/dl). ta, misurata come HbA1c ed espressa in % di »emoglobina glicosilata«. L’HbA1c viene misurata all’incirca ogni 3 mesi, periodo che corrisponde alla durata di vita di un globulo rosso. Così fa- 7 mmol/l cendo si ottiene una specie di valore medio della glicemia in quell’arco di tempo. Tasso glicemico Pasto 5 mmol/l 3,5 mmol/l Nella tabella riportiamo la correlazione approssimativa tra l’HbA1c e la glicemia media. HbA1c in % Glicemia in mmol/l 5,5 5,0 L’unità di misura millimoli per litro indica il numero di parti- 6,1 6,0 celle di zucchero (molecole di zucchero) per litro di sangue. Il sangue contiene milioni di particelle di zucchero. Per non 6,6 7,0 dover lavorare con cifre così grandi usiamo un’unità di misu- Una persona ra molto più pratica: la millimole. non affetta 7,2 8,0 da diabete ha un‘HbA1c 7,7 9,0 La glicemia può anche essere espressa in milligrammi di di 4,0 - 6,4% zucchero per decilitro di sangue (mg/dl). 8,3 10,0 10 mmol/l corrispondono a 180 mg/dl. Il fattore di con- versione è: 8,8 11,0 9,4 12,0 da mmol/l a mg/dl: 18,016 x mmol/l = mg/dl da mg/dl a mmol/l: 0,0555 x mg/dl = mmol/l 9,9 13,0 8
Jonathan Charlesworth abita in Sudafrica e vive con un diabete di tipo 1. Il metabolismo degli zuccheri nelle persone affette da diabete L’organismo dei diabetici non produce insulina o ne pro- l’urina. Lo zucchero non è un prodotto di scarto, per que- duce in quantità insufficiente. Lo zucchero assunto con sto normalmente non viene rilasciato nell’urina. Se però l’alimentazione non può quindi essere assimilato dalle la glicemia sale oltre un determinato valore, lo zucchero cellule e rimane nel sangue. La glicemia non può più es- passa nell’urina. Il valore glicemico in corrispondenza del sere mantenuta entro limiti ristretti e continua ad aumen- quale i reni iniziano a eliminare zucchero attraverso l’uri- tare. Nel suo percorso il sangue circola anche nei reni, che na viene definito anche »soglia renale« e si aggira intorno filtrano i prodotti di scarto dal sangue e li eliminano con a 10 mmol/l (180 mg/dl). Vaso sanguigno Rene Zucchero nell’urina (Soglia renale) Glucosio 9
Sintomi del diabete Sintomi del diabete di tipo 1 di tipo 2 Al momento della diagnosi, la maggior parte delle perso- Il soggetto affetto da diabete di tipo 2 produce ancora in- ne affette da diabete 1 soffre già di una grave mancanza sulina, la mancanza di insulina non è ancora così evidente di insulina. Tale grave mancanza fa aumentare improvvisa- e la glicemia non aumenta in modo così improvviso come mente la glicemia, provocando sintomi evidenti quali: nei soggetti affetti da diabete di tipo 1. I sintomi sono per- ciò decisamente meno evidenti, e possono passare anni prima che il diabete venga diagnosticato da un medico. Possono comparire i seguenti sintomi: Sete Frequente Spossatezza, Formicolii e stimolo alla scarsa efficienza rigidità alle mani minzione e ai piedi Perdita Spossatezza Infezioni Processi di di peso ricorrenti rimarginazione lenti delle ferite/ prurito ai piedi Maggiore Perdita di sensibilità conoscenza dell’organismo agli Sete Frequente stimolo attacchi da parte di alla minzione batteri e funghi Il medico accerterà una glicemia molto alta e la presenza Poiché in molti casi trascorrono anni prima che un diabete di zucchero e di cosiddetti corpi chetonici nell’urina. I corpi di tipo 2 venga diagnosticato, al momento della diagnosi chetonici sono sostanze che si formano quando l’organi- spesso sono già presenti delle complicanze (vedi capitolo smo scompone i grassi per ricavare energia.. »I danni collaterali da diabete« a pagina 19). Per questo motivo è estremamente importante riconoscere un dia- bete di tipo 2 quanto più tempestivamente possibile. Se opportunamente trattato, si possono infatti evitare le com- plicanze, o quanto meno è possibile renderne il decorso meno grave. 10
Maria Luísa de Araúja abita in Portogallo e vive con un diabete di tipo 1. L’alimentazione Mangiare deve essere un piacere, ma al tempo stesso l’ali- menta in proporzione ai carboidrati contenuti: ciò signifi- mentazione è importante anche per la salute. Gli alimenti ca che maggiore è il contenuto di carboidrati e maggiore ci apportano le sostanze nutritive, le vitamine e i minera- sarà l’aumento della glicemia. li di cui il nostro organismo ha bisogno per essere sano e attivo. Contrariamente a quanto si ritiene solitamente, Nel tratto intestinale i carboidrati vengono scomposti in un’alimentazione sana per le persone affette da diabete è singole particelle di zucchero e vengono assimilati nel molto simile a un’alimentazione sana per le persone non sangue. Grazie all’insulina (chiave) le particelle di zuc- affette da questa malattia. chero vengono assimilate dalle cellule, garantendo così l’apporto energetico agli organi mediante lo zucchero. Di conseguenza, i livelli di insulina aumentano dopo l’assun- Le sostanze nutritive zione di cibo, quando la glicemia è alta. Un`alimentazione sana si compone di molti carboidrati e pochi grassi e proteine. Ci sono diverse opinioni su cosa Consigli alimentari per le costituisca un’alimentazione sana, così come diverse pira- midi alimentari. persone affette da diabete L’energia (calorie/joules) assunta con gli alimenti dovrebbe essere distribuita come segue: L’alimentazione è un aspetto importante della gestione del diabete. Un piano alimentare è raccomandabile per ogni perso- 20% na con il diabete e in particolare per chi ha un diabete da proteine di tipo 2, che spesso deve modificare le proprie abitudini alimentari. Rivolgetevi a una dietista diplomata per met- 50% da tere a punto un piano alimentare personalizzato. Oltre carboidrati all’alimentazione è molto importante il movimento fisico. 30% Ogni forma di attività (sbrigare le faccende domestiche, passeggiare, fare jogging, ecc.) migliora la sensibilità delle da grassi cellule all’insulina e riduce la glicemia. Non è importante tanto il tipo di attività svolta, quanto la costanza nel pra- ticarla. Trovate ulteriori informazioni su quest’argomento Alimenti e glicemia nel capitolo »Diabete e sport« a pagina 22. Gli alimenti di solito contengono diverse sostanze nutri- tive. La quantità e la velocità con cui la glicemia sale di- pendono dal tipo di carboidrati e dal contenuto di altre sostanze nutritive e di fibre. In generale, la glicemia au- 11
Rogério Silva abita in Portogallo e vive con un diabete di tipo 2. Il trattamento del diabete mellito I diversi tipi di trattamento Il trattamento del diabete A tutt’oggi, per il diabete non esistono possibilità di gua- di tipo 1 rigione. Un trattamento precoce e adeguato è il presup- posto più importante per una vita normale, dalla qualità Come già citato, la persona affetta da diabete di tipo 1 più elevata possibile, e per la massima protezione contro presenta, fin dal momento della diagnosi, una mancanza le conseguenze a lungo termine. assoluta di insulina e fin da subito le viene prescritta l’as- sunzione di insulina. Sebbene oggi l’insulina disponibile in Il trattamento mira a una normalizzazione del tasso glice- Svizzera sia identica o molto simile a quella prodotta dal mico. Ciò significa che i tassi glicemici dovrebbero essere pancreas umano, c’è una differenza tra l’insulina rilascia- il più possibile vicini a quelli dei soggetti non affetti da dia- ta dal pancreas e l’insulina che viene iniettata, che viene bete. L‘ideale sarebbe raggiungere un valore di HbA1c in- veicolata nel sangue in modo diverso. Nell’organismo del feriore al 7%. Il proprio obiettivo deve però essere fissato soggetto sano le cellule del pancreas che producono l’in- individualmente con il medico. sulina misurano la glicemia e liberano poi direttamente nel sangue piccole quantità di insulina. L’insulina rilasciata agisce nel sangue solo per alcuni minuti. Se è necessaria 12
più insulina, il pancreas ne mette a disposizione di più. Il quest’ormone. Grazie a questo meccanismo stimolano, a fabbisogno di insulina dell’organismo viene quindi soddi- seconda del livello di zucchero nel sangue, la secrezione sfatto in modo rapido ed efficace. di insulina dalle cellule beta del pancreas e inibiscono il I soggetti affetti da diabete di tipo 1 devono invece iniet- rilascio di glucagone. Inoltre, rallentano lo svuotamento tarsi l’insulina per via sottocutanea, da dove viene conti- dello stomaco e aumentano il senso di sazietà. nuamente rilasciata nel sangue. Questo processo richie- de un po’ di tempo. L’insulina iniettata viene assorbita dal sangue finché non è consumata, indipendentemente dal Insulina valore della glicemia, motivo per cui non è così semplice regolare sempre correttamente la glicemia. Le insuline sono proteine prodotte nel pancreas. Gli ana- loghi dell’insulina sono simili ma non identici alle insuline presenti in natura. La loro struttura è stata leggermente Il trattamento del diabete modificata per essere assimilati più rapidamente dell’insu- lina umana nella circolazione sanguigna (nel caso delle in- di tipo 2 suline rapide), o al contrario per avere una durata d’azione più lunga (insuline lente). La maggior parte degli analoghi Nel diabete di tipo 2 il pancreas produce ancora dell’in- dell’insulina è disponibile come soluzione limpida. Le insu- sulina, quanto meno all’inizio della malattia. Spesso però line sono impiegate nel trattamento del diabete di tipo 1, è presente una resistenza all’insulina, il che significa che le ma anche del diabete di tipo 2. Per i diabetici di tipo 1 cellule dell’organismo hanno bisogno di più insulina per l’iniezione di insulina è vitale, poiché le loro cellule del pan- assimilare la stessa quantità di zucchero delle persone creas non ne producono più o solo molto poca. che non presentano questa resistenza all’insulina. Insuline rapide Secondo i dati dell’OMS, 9 persone su 10 affette da dia- (boli insulinici o insuline prandiali) bete di tipo 2 sono sovrappeso, e il sovrappeso è spesso Dopo ogni pasto il fabbisogno di insulina aumenta rapi- la causa principale della resistenza all’insulina. Per questo damente perché lo zucchero viene assorbito nel sangue. motivo il trattamento del diabete consiste inizialmente in Per coprire questo picco nel fabbisogno vengono iniettate un’alimentazione misurata e a ridotto contenuto di grassi, insuline a breve durata d’azione (insuline rapide), che data unita a una maggiore attività fisica. L’obiettivo è quello di la loro funzione sono chiamate anche insuline prandiali o mantenere perlomeno stabile il peso corporeo o, ancora boli. Agiscono molto rapidamente, per cui, a seconda del meglio, di ridurlo. preparato, il bolo può essere iniettato pochi minuti prima del pasto o persino durante lo stesso. Grazie all’iniezio- ne di insulina prandiale la glicemia non aumenta in modo La terapia farmacologica così repentino dopo aver mangiato. Il numero di farmaci antidiabetici è aumentato notevol- Insuline lente mente negli ultimi anni e oggi in Svizzera disponiamo di (insuline basali o a rilascio prolungato) una vasta gamma di prodotti. Accanto ad alcuni medica- Ognuno di noi ha bisogno di insulina anche tra un pasto e menti che devono essere somministrati tramite iniezione, l’altro e di notte, al fine di garantire l’attività metabolica di esistono farmaci sotto forma di compresse orali. Di segui- base. Questo fabbisogno basale richiede piccole quantità to sono elencate in ordine alfabetico e brevemente de- di insulina nel corso delle 24 ore. Le insuline a lunga dura- scritte le varie classi di sostanze più usate in Svizzera. ta d’azione sono perciò dette insuline lente, insuline basali o a rilascio prolungato, poiché sono assorbite dal sangue lentamente e per lungo tempo dopo l’iniezione. Grazie Inibitori della DPP-4 alla lunga durata d’azione degli analoghi dell’insulina lenti spesso è sufficiente una sola somministrazione al giorno. Gli inibitori della DPP-4 sono una classe di principi attivi impiegati per il trattamento del diabete di tipo 2. Abbas- Insuline miste sano la glicemia impedendo la degradazione del GLP-1, Le insuline miste possono contribuire a ridurre il numero un ormone intestinale naturale che ha varie funzioni, tra di iniezioni poiché contengono sia una parte di insulina ra- cui stimolare il rilascio di insulina. pida sia una di insulina lenta. Sono iniettate da 1 a 2 volte al giorno (prima dei pasti). In questo modo vengono rego- lati il rapido innalzamento del glucosio nel sangue dopo i Analoghi del GLP-1 pasti e la glicemia tra un pasto e l’altro. Gli agonisti del recettore del GLP-1, o analoghi del GLP-1, sono impiegati contro il diabete di tipo 2. Si comportano come l’ormone naturale GLP-1, legandosi al recettore di 13
Insulina umana Conservazione dei Viene definita insulina umana un’insulina che ha una struttura e una composizione identica all’insulina naturale medicamenti prodotta dal pancreas degli esseri umani sani. L’insulina umana è prodotta in modo semisintetico a partire dall’in- I medicamenti non possono essere utilizzati oltre la data sulina suina o tramite tecnologia ricombinante da lieviti. di scadenza, indicata con «EXP» sulla confezione. Osservi Può essere utilizzata senza additivi come insulina rapida, le istruzioni sulla confezione esterna e legga le informa- oppure con l’aggiunta di zinco o protamina come insuli- zioni nel foglietto illustrativo concernenti la conservazione na lenta. Inoltre sono disponibili preparati combinati che ed eventualmente il trasporto del suo medicamento nelle contengono una miscela di insulina umana rapida e lenta. attività quotidiane. Troverà indicazioni sulla temperatura di conservazione prima e dopo l’apertura del medicamen- to e sulle precauzioni riguardanti l’esposizione alla luce solare e all’umidità. Metformina Spesso viene somministrata come prima terapia farma- cologica se la modifica dell’alimentazione, la riduzione del peso e l’aumento dell’attività fisica non sono sufficienti per migliorare la glicemia. L’effetto antidiabetico si basa sull’i- Rispettare le temperature nibizione della produzione di glucosio nel fegato. di conservazione indicate nel foglietto illustrativo Inibitori del SGLT-2 Gli inibitori del SGLT-2 sono farmaci per i diabetici di tipo 2. Riducono il riassorbimento del glucosio nei reni, pro- vocando di conseguenza una maggior eliminazione di glucosio con le urine. La glicemia si riduce e parallelamen- te vengono perse calorie. Il loro effetto è indipendente dall’insulina. Proteggere dall’umidità Sulfaniluree Le sulfaniluree sono impiegate nella terapia del diabete di tipo 2. Riducono la glicemia aumentando la secrezione di insulina dalle cellule del pancreas. Evitare il surriscaldamento (p. es. nel portaoggetti o nel baule) 14
Tecnica di iniezione Prima dell’iniezione accertatevi che state usando il me- dicamento giusto e seguite le istruzioni contenute nel suo foglietto illustrativo. Usate sempre un ago nuovo per ogni iniezione ed eliminatelo dopo l’uso. Le insuline e gli agonisti del recettore GLP-1 sono iniettati nel gras- so sottocutaneo, quindi sotto la pelle. Il medico vi spie- gherà come e dove eseguire l’iniezione. Cambiate ogni volta la sede d’iniezione all’interno della regione cutanea prescelta, al fine di evitare ispessimenti e indurimenti del tessuto grasso (lipodistrofia). La lipodistrofia non è solo antiestetica, ma altera anche l’assorbimento del medica- mento e può essere la causa di un cattivo controllo della glicemia. I punti in cui viene effettuata l’iniezione devono essere distanti 3 – 4 cm o due dita l’uno dall’altro, e la pelle in cui si inietta deve essere sana e priva di cicatrici. La regione del corpo prescelta per l’iniezione può essere cambiata (p. es. dall’addome alla coscia) solo dopo aver- ne discusso con il medico. Lipodistrofia La tecnica di iniezione deve essere insegnata e mostrata dal medico o dal consulente specializzato in diabetolo- gia. Le istruzioni di questi specialisti vanno seguite. Per ulteriori informazioni consultare il foglietto illustrativo del medicamento. Gli aghi per iniezione sono monouso e devono essere so- stituiti prima di ogni iniezione. Già dopo un solo utilizzo l’ago non è più perfettamente appuntito e può rendere l’iniezione dolorosa. Inoltre la sterilità non è più garantita e nell’ago potrebbero essere rimasti dei residui del medi- camento che rischiano di compromettere il funzionamen- to del dispositivo per l’iniezione. I dispositivi per iniezione riutilizzabili vanno trasportati senza che l’ago sia montato, per evitare la fuoriuscita del medicamento o l’ingresso di aria nella penna. Importante! Controllare sempre che venga iniettato il medicamento giusto e variare la sede di iniezione. 15
Jim Sheeder abita negli USA e vive con un diabete di tipo 1. Il controllo glicemico A quali valori mirare? Correggere la glicemia L’obiettivo del trattamento è quello di fare avvicinare il tas- Un soggetto diabetico che segue un’insulinoterapia inten- so glicemico del paziente diabetico a quello di un non dia- siva mira a un tasso glicemico il più possibile vicino alla betico. Oggi sappiamo che un buon controllo glicemico norma. Per raggiungerlo è necessario misurare la glice- può prevenire le complicanze o alleviarne il decorso. Non mia più volte al giorno, ed eventualmente correggerla. sempre, però, si riescono a raggiungere tassi glicemici Seguendo un corso di formazione specifico imparerà a normali. Una regolazione troppo bassa della glicemia au- conoscere i propri valori di correzione. menta fortemente il rischio di ipoglicemia. Occorre quindi trovare insieme al medico un controllo ottimale. Indicativamente si può dire che: · 1 unità di insulina fa diminuire la glicemia di circa 2-3 La tabella riprodotta qui di mmol/l (36-54 mg/dl) · 10 grammi di glucosio aumentano la glicemia di circa seguito riporta dei valori 2-3 mmol/l (36-54 mg/dl) ideali: Lo scompenso glicemico Controllo Controllo Controllo Per un diabetico non è semplice mantenere sempre la ideale accettabile insufficiente glicemia entro valori normali. Nei soggetti non diabetici l’organismo regola automaticamente il tasso glicemico Glicemia a affinché non sia mai troppo alto o troppo basso. Al con- 5.0-7.0 mmol/l 8.0 mmol/l digiuno trario, il paziente diabetico deve adattare l’insulina che si inietta non solo al cibo che assume, ma anche all’attività Glicemia fisica che svolge e allo stato di salute attuale (raffreddo- postprandiale
L’ipoglicemia di ogni attività improvvisa e non programmata è consi- gliabile mangiare circa 20 g di carboidrati per prevenire Se la glicemia è troppo bassa (al di sotto di 3,9 mmol/l o l’ipoglicemia. Prima di attività prolungate e pianificate po- 70 mg/dl) si parla di ipoglicemia. I sintomi dell’ipoglicemia trebbe essere necessario ridurre il dosaggio insulinico. Il variano da persona a persona. Per voi quello che conta è dosaggio va concordato con il medico o con un consu- imparare a riconoscere i vostri sintomi. Nella maggior parte lente in diabetologia (si veda anche il capitolo »Diabete e dei diabetici sudore e/o brividi sono i primi segnali d’allar- sport« a pagina 22). me, ma tra i sintomi ricorrenti ci sono anche debolezza, bri- vidi, irritabilità, fame, stanchezza, sonnolenza, mal di testa e lievi disturbi visivi. Se la glicemia diminuisce ulteriormente si In caso di ipoglicemia può arrivare alla perdita di conoscenza. Per una persona diabetica è importante avere sempre e ovunque a disposizione un numero sufficiente di zollette Cosa fare? di zucchero o di caramelle di glucosio, nonché il tesserino personale per diabetici. È opportuno spiegare precisa- Ai primi segni di ipoglicemia occorre intervenire immedia- mente agli amici e ai famigliari come devono comportarsi tamente: bisogna mangiare o bere subito qualche cosa in caso di ipoglicemia ed eventualmente come utilizzare il che contenga dello zucchero, per esempio: glucagone. Il glucagone funge da antagonista all’effetto · 3-5 zollette di zucchero (10 g) o del glucosio (10 g) dell’insulina liberando le riserve di zucchero nel fegato. · 1 bicchiere (0,2 l) di succo d’arancia, di normale bibita Se il paziente non ha perso del tutto conoscenza, un’altra alla cola o di altre bevande dolci (non bevande light!) persona può inserire una zolletta di zucchero o una ca- ramella di glucosio tra la guancia e l’arcata dentale. È poi importante mangiare degli alimenti contenenti car- boidrati per evitare che la glicemia scenda nuovamente. Vanno bene per esempio 1 fetta di pane, 1 mela o simili. Il set d’emergenza di un Se l’ipoglicemia viene riconosciuta tempestivamente spes- diabetico contiene sempre so è sufficiente mangiare 1 o 2 pezzi di frutta, una fetta zollette di zucchero o glucosio. biscottata o una fetta di pane. Importante: prima Ipoglicemia con perdita di mangiare e poi misurare! conoscenza Non appena l’ipoglicemia è stata trattata occorre misurare la glicemia. A seconda delle circostanze può essere utile Se l’ipoglicemia non viene trattata tempestivamente essa effettuare nuovamente la misurazione dopo 30 – 60 mi- può portare alla perdita di conoscenza associata a convul- nuti. sioni. Questa situazione richiede l’intervento immediato da parte delle altre persone presenti. Occorre mettere la persona in stato di incoscienza su un fianco in posizione Perchè si verifica di sicurezza e non le devono in nessun caso venire som- ministrati dei liquidi (pericolo di soffocamento). Contattare l’ipoglicemia? immediatamente un medico e, se si ha a disposizione del glucagone, iniettarlo nella muscolatura o nel tessuto sot- L’ipoglicemia si può verificare: tocutaneo. · se si sono mangiati meno carboidrati del solito · se si è iniettata una dose eccessiva di insulina In caso di dubbio iniettare sempre e immediatamen- · durante o dopo un aumento dell’attività fisica te il glucagone: non danneggia in alcun modo l’orga- · se sono stati bevuti alcolici (l’alcol diminuisce il nismo, nemmeno se non c’è un’ipoglicemia. rilascio di glucosio dal fegato e anche 12 ore dopo l’assunzione può portare a bassi valori glicemici). Se il soggetto diabetico non riprende conoscenza, chia- mare immediatamente il medico o un’ambulanza. Non appena il paziente è di nuovo cosciente deve assu- Come si previene mere immediatamente del glucosio e/o cibi o bevande contenenti carboidrati e misurare la glicemia. l’ipoglicemia? La glicemia deve essere controllata regolarmente: solo così è possibile imparare a valutare correttamente le proprie reazioni glicemiche da persona diabetica. Prima 17
L’iperglicemia La chetoacidosi diabetica/ Se la glicemia è troppo alta si parla di iperglicemia. Essa chetonuria può essere provocata dai seguenti fattori: · troppo cibo Se a causa della mancanza di insulina lo zucchero non · dosaggio insulinico insufficiente può essere assimilato dalle cellule, per ricavare energia · scarsa attività fisica vengono bruciati i grassi. Dal metabolismo dei grassi deri- · malattie o altri tipi di stress vano i »corpi chetonici« o »chetoni«. Uno di questi chetoni · gravidanza è l’acetone, che si presenta nelle urine e nell’alito (odore · ciclo mestruale dolciastro) come segno di una glicemia troppo elevata. Se questa condizione si protrae per ore o per giorni, si verifi- Spesso l’iperglicemia può essere corretta eliminandone cano gli stessi sintomi che si hanno in caso di diabete non la causa o modificando il trattamento. Se per il momento trattato: grandi quantità di urina, sete, perdita di peso. Si non si ha una spiegazione plausibile per l’aumento della possono verificare anche perdita di appetito, nausea e vo- glicemia è necessario consultare il medico. mito. La presenza di chetoni nelle urine è facilmente rile- vabile attraverso semplici test. I lievi aumenti glicemici dovuti a errori alimentari pos- sono solitamente essere corretti evitando i carboidrati Se la glicemia aumenta ulteriormente si può arrivare alla durante il pasto successivo. Aumenti glicemici più elevati, cosiddetta chetoacidosi e alla perdita di conoscenza. Oc- dovuti a malattia o a un’iniezione di insulina insufficiente corre quindi assolutamente rivolgersi al medico in caso di (iniezione dimenticata!), possono essere corretti modifi- glicemia molto elevata. cando la dose di insulina. Sintomi dell’iperglicemia Sono molti i sintomi che possono essere associati a una glicemia troppo alta. Spesso, però, persino la glicemia relativamente alta può essere asintomatica. Occorre co- munque tenere presente che un’iperglicemia frequente e prolungata aumenta il rischio di complicanze anche se momentaneamente non provoca alcun sintomo. I sintomi di una glicemia elevata sono: · sete e minzione frequente · stanchezza e sonnolenza · disturbi della vista · perdita di peso · chetoacidosi/perdita di conoscenza In caso di iperglicemia protratta: · crampi alle gambe · cattiva rimarginazione delle ferite Vaso sanguigno Rene Acetone nell‘alito Chetoni Glucosio 18
Anders Kristensson abita in Danimarca e vive con un diabete di tipo 2. I danni collaterali da diabete (complicanze a lungo termine) Quali sono le complicanze a Glicosilazione delle lungo termine del diabete? proteine Le complicanze a lungo termine sono danni agli organi Oggi sappiamo che nell’organismo il glucosio reagisce chi- provocati da una glicemia troppo elevata protratta o ripe- micamente con determinate proteine, portando alla co- tuta spesso nel tempo, che si possono verificare anni siddetta »glicosilazione delle proteine«. La glicosilazione dopo l’insorgenza del diabete. delle proteine si discioglie poi nuovamente non appena il livello glicemico si è normalizzato. In presenza di glicemia costantemente o frequentemente troppo elevata si giun- ge però a un’alterazione irreversibile di molte proteine che Punti maggiormente colpiti dalle non svolgono più la propria funzione, provocando danni complicanze del diabete ai tessuti. I danni ai tessuti e agli Cervello, p.e. ictus Occhi organi I danni ai tessuti interessano in particolare i nervi, i reni Sistema e gli occhi. I disturbi nervosi si manifestano per esempio cardiovascolare p.e. infarto con intorpidimento, dolori, formicolio ecc. alle estremità cardiaco (neuropatia). La patologia agli occhi (retinopatia) può portare alla ce- Funzione cità e la patologia ai reni (nefropatia) può portare alla dei reni perdita completa della loro funzionalità. Inoltre possono essere interessati anche i grandi vasi sanguigni (arterie) e il cervello, il che può portare a malattie di tipo cardiovasco- lare, quali ad esempio l’infarto cardiaco. Nervi, vasi, sessualità Il piede diabetico Gambe, piedi Per via della neuropatia (disturbi ai nervi) appena descritta provocata dal diabete occorre prestare particolare atten- zione ai piedi. Con la perdita della sensibilità può accadere di trascurare i carichi eccessivi e le ferite ai piedi. La cattiva irrorazione sanguigna aumenta l’incidenza delle infezioni e peggiora il processo di rimarginazione delle ferite. Nei casi peggiori ciò può portare ad un’amputazione. 19
Simone Lensbøl abita in Danimarca e vive con un diabete di tipo 2. Come gestire il diabete Affrontare il diabete in Controlli medici regolari prima persona È molto importante sottoporre a regolari controlli medici non solo la glicemia e l’HbA1c (vedi pagina 8), ma anche Affrontare il diabete in prima persona significa assumersi gli occhi, i reni, i nervi e il sistema cardiovascolare, al fine le proprie responsabilità e partecipare attivamente al trat- di trattare tempestivamente eventuali complicanze. Altret- tamento della malattia. Questa responsabilità riguardo tanto consigliabile è un controllo dei grassi nel sangue alla malattia è molto importante per le persone affette dal (colesterolo) e della pressione sanguigna. diabete, poiché molti fattori quotidiani influiscono sulla glicemia. Un diabetico deve imparare a prendersi cura di sé, a decidere cosa e quando mangiare e con quale in- tensità dedicarsi all’attività fisica. Ci sono molti specialisti – medici, consulenti in diabetologia, dietisti – che forni- scono un’assistenza essenziale ai diabetici. Alla fine però è decisivo imparare ad accettare il proprio diabete per poter affrontare il problema con la dovuta attenzione. 20
Conoscenze di base per Quando conviene l’autocontrollo effettuare la misurazione Quando viene diagnosticato il diabete è importante ca- della glicemia? pire questa malattia del metabolismo e imparare a ge- stire i medicinali e le misurazioni quotidiane. Per mante- La frequenza con cui misurare la glicemia dipende dal tipo nere un buon controllo della glicemia il diabete richiede di trattamento. È importante affrontare quest’argomento un’attenzione costante. con il medico. Occorre un po’ di esperienza prima di sapere: Ogni misurazione fornisce al paziente diabetico infor- mazioni circa l’effetto dei diversi fattori che influiscono · cosa influisce sulla glicemia e in che misura. General- sulla glicemia. Occorre però una certa esperienza per in- mente si può dire che mangiare fa aumentare la gli- terpretare i risultati delle misurazioni e poterli utilizzare cemia, l’attività fisica la fa diminuire e le malattie e lo per il controllo del diabete. Per questo è importante che stress psichico tendono a farla aumentare. Tuttavia all’inizio del trattamento, ma anche in seguito, vi pren- questi effetti variano da paziente a paziente. diate tempo per interpretare i risultati e discuterne con · come e quando misurare la glicemia e come valutare il medico. i dati rilevati · come un’alimentazione sana influisca sul controllo Oggi vengono offerti i più svariati sistemi di monitorag- glicemico gio del glucosio, con i quali è possibile misurare la glice- mia ogni volta che si desidera. Un sensore nella pelle e un dispositivo di ricezione del segnale consentono persino di La misurazione della leggere continuamente i valori del glucosio nel sangue. Tuttavia, questi vantaggi tecnologici comportano il rischio glicemia che si misuri troppo spesso la glicemia e ad ogni minima variazione si ricorra ai medicamenti per correggerla. La misurazione della glicemia è essenziale per il controllo del diabete. Soprattutto nelle persone sottoposte a tera- pia insulinica intensiva, è necessario misurare e annotare Misurare la glicemia si più volte al giorno i valori della glicemia. In questo modo è possibile aggiustare il trattamento all’occorrenza. Può rivela molto utile nelle infatti accadere che il controllo glicemico non sia ottimale anche in assenza di sintomi. Misurare la glicemia è sempli- seguenti situazioni: ce. Il contenuto di glucosio nel sangue viene determinato mediante un apparecchio di misurazione della glicemia. · prima dei pasti principali (colazione, pranzo, cena) · 1 - 2 ore dopo aver mangiato · prima del riposo notturno · prima e dopo l’attività sportiva · prima di lunghi viaggi in automobile · ogni volta si sospetti una ipoglicemia o una ipergli- cemia · in caso di malattia o di stress. È importante consultare uno specialista che possa con- sigliare con quale frequenza e quando misurare la gli- cemia. Tenere un diario può creare buoni spunti di di- scussione durante le consulenze specialistiche e per i trattamenti medici. 21
Il diario glicemico Diabete e sport Il diario glicemico (su carta o elettronico) può essere un Lo sport e l’attività fisica sono importanti per tutti. In pre- aiuto importante per il controllo del diabete. Nel diario senza di un diabete l’attività fisica è particolarmente im- vengono annotati i tassi glicemici rilevati indicando ora e portante poiché agisce sul tasso glicemico e influisce no- data. Si possono inoltre registrare iniezioni con il tipo di tevolmente sull’intero controllo diabetico. medicamento, il dosaggio, l’ora e la data. È importante an- che segnare i pasti, le attività fisiche, le malattie, lo stress Inoltre, siccome la maggior parte dei pazienti con diabete (stati d’animo) e le misure adottate per il controllo della di tipo 2 è sovrappeso o obesa, un’attività fisica regolare glicemia. Ogni dato è molto importante per riconoscere comporta una riduzione del peso ed è pertanto parte in- le particolarità individuali nel controllo della glicemia in un tegrante della terapia del diabete. paziente diabetico e per reagire di conseguenza. Nota: i diari glicemici sono reperibili presso le sedi locali Attività fisiche e sportive delle associazioni per i diabetici o presso i consulenti spe- cializzati in diabetologia. Su Internet si trovano numerose particolarmente indicate alternative elettroniche (»app per diabetici«). In generale va sfruttata ogni occasione di fare del movi- mento durante la giornata. Le attività fisiche di resistenza Mezzi ausiliari e fonti di di media intensità, quali andare in bicicletta, correre o fare delle passeggiate, sono particolarmente benefiche per le informazione persone affette da diabete. Occorre prudenza nelle attività sportive per le quali una Al giorno d’oggi è disponibile un’ampia gamma di mezzi crisi ipoglicemica costituirebbe un rischio ulteriore, come ausiliari per i diabetici. Questi comprendono diversi ap- il volo con deltaplano, le immersioni, ecc. parecchi per la misura della glicemia, vari aghi, ecc. così Attività fisiche molto benefiche non sono solo gli allena- come ausili digitali, come le app, i forum dei pazienti o vari menti sportivi, ma anche semplici attività quotidiane quali siti internet (vedi p. 30), che contengono informazioni pre- salire le scale, andare a piedi invece che in auto, muoversi ziose sul tema diabete. Questi mezzi ausiliari possono non in bicicletta o portare a spasso il cane, ecc. solo avere un effetto positivo sulla vita quotidiana e sulla Può essere utile consultare una persona qualificata con qualità della vita, ma anche aiutare a prevenire le compli- cui discutere dei tipi di sport più adatti e dell’intensità con cazioni del diabete. cui è meglio svolgerli. È importante iniziare gradatamente ogni nuova attività fisica, per aumentare poi poco alla vol- ta l’intensità, adattandola al livello di allenamento. La visita medica Una persona affetta da diabete dovrà ricorrere a un’assi- Un’attività sportiva stenza medica per tutta la vita. È importante che si instauri un rapporto di fiducia con il medico, che comprende anche regolare la possibilità di parlare apertamente delle proprie paure e preoccupazioni. In molti casi è utile consultare anche un · diminuisce il fabbisogno giornaliero di insulina medico specializzato in diabetologia (diabetologo). · migliora il senso di benessere generale · rafforza i muscoli, le articolazioni e le ossa · aiuta a ridurre il peso o a mantenerlo stabile Il controllo quotidiano dei · abbassa il tasso di colesterolo · diminuisce il rischio di infarto piedi Le persone affette da diabete possono essere fisicamen- Come già descritto, nei soggetti diabetici è importante te attive tanto quanto le persone non diabetiche. Nel curare quotidianamente i piedi. A causa della neuropatia caso del diabete occorre però prestare particolare at- (patologia dei nervi) i piedi sono maggiormente soggetti tenzione già prima di iniziare l’attività fisica. È importante a ferite e la rimarginazione delle ferite è più faticosa. Con- considerare le condizioni di salute generali, come ci si trollando e curando quotidianamente i piedi è possibile sente al momento e il controllo della glicemia. evitare l’insorgenza di gravi problemi ai piedi. 22
Christian Petersen abita in Danimarca e vive con un diabete di tipo 2. Come si comporta la Da ricordare prima di ogni glicemia durante l’attività attività fisica: fisica · prevenzione delle ipoglicemie: assumere eventual- mente un supplemento di carboidrati, ridurre il · Con l’attività fisica l’organismo ha bisogno di più dosaggio di insulina energia, quindi consuma più glucosio che circola nel · misurare la glicemia sangue. Se è presente insulina, tale consumo riduce · portare con sé una scorta di carboidrati la glicemia. · bere a sufficienza · L’attività fisica molto intensa (sovraccarico) può però · predisporre un trattamento contro l’ipoglicemia (por- causare il rilascio di ormoni dello stress, che fanno tare con sé dello zucchero o del glucagone, informa- temporaneamente aumentare la glicemia. re le persone che sono insieme a voi) · Dopo grossi sforzi che richiedono molta energia e che intaccano le riserve dell’organismo, quest’ultimo rigenera queste scorte, riaccumulando glicogeno Importante: cosa fare se nelle cellule dei muscoli e nel fegato. Per questo vie- ne assorbita una maggiore quantità di glucosio dal la glicemia è troppo alta sangue, provocando una diminuzione della glicemia (effetto di recupero muscolare) o troppo bassa prima · L’attività fisica regolare aumenta la sensibilità all’insu- lina nei recettori dei tessuti e fa diminuire il fabbiso- dell’allenamento sportivo gno insulinico. Prima di ogni attività fisica la glicemia deve avere valori Risultato: un’adeguata attività fisica comporta una buoni, non deve cioè essere né troppo alta né troppo bas- diminuzione del tasso glicemico. Quindi, a seconda sa. Se la glicemia supera 15 mmol/l (270 mg/dl), o se si dello sforzo, può darsi che sia necessario adeguare la riscontrano chetoni nell’urina, non bisogna effettuare l’al- dose di insulina prima e dopo. Contemporaneamente è lenamento. importante assumere un supplemento di carboidrati. Se la glicemia è troppo alta occorre iniettare l’insulina e rimandare l’allenamento a quando la glicemia si sarà nor- malizzata e non ci saranno più tracce di chetoni nell’urina. Se, prima dell’allenamento, la glicemia è troppo bassa oc- corre assumere dei carboidrati e aspettare che la glice- mia si normalizzi prima di iniziare l’allenamento. 23
Sforzi fisici modesti Sforzi fisici intensi Le attività fisiche svolte con regolarità e a cui l’organismo è Le attività sportive più intense quali la maratona, lo sci abituato, per esempio una passeggiata con il cane o l’an- di fondo, una camminata in montagna, un’escursione in dare a piedi a fare la spesa, solitamente non richiedono bicicletta di diverse ore richiedono una adeguata pianifi- pasti aggiuntivi. cazione dei pasti, che devono essere calibrati sulla durata dell’attività, la glicemia di quel momento, la farmacotera- pia e le condizioni di allenamento. Ogni 30 – 45 minuti Sforzi fisici medi bisognerebbe assumere circa 10 g di carboidrati. Le attività fisiche che durano più di un’ora e rappresen- tano una sollecitazione dell’organismo fuori dall’ordinario Cosa fare dopo l’attività richiedono solitamente l’assunzione di carboidrati aggiun- tivi. Attività quali per esempio un’ora di sport, di giardinag- fisica: gio, di pulizia delle finestre ecc. richiedono uno spuntino sotto forma di pane, barrette ai cereali, frutta e simili. Soli- · misurare la glicemia tamente sono sufficienti 10-20 g di carboidrati. Se lo sfor- · eventualmente adeguare il dosaggio di insulina zo dura più di un’ora possono essere necessari ulteriori · eventualmente aggiungere dei pasti (in particolare carboidrati. La regola approssimativa prevede 10 g di car- prima di andare a dormire la sera, »carboidrati lenti«, boidrati ogni mezz’ora di sforzo fisico di media intensità. per esempio latticini) · curare attentamente i piedi · prendere nota delle prestazioni (eventualmente segnalando l’effetto sulla glicemia) 24
Yasmin Fiedler abita in Germania e vive con un diabete di tipo 1. Situazioni particolari Il diabetico al volante Il diabete e le malattie Per chi ha un diabete c’è spesso un certo rischio di ipogli- In caso di malattia, per esempio un’infezione febbrile, ven- cemia. Pertanto al momento di mettersi al volante occorre gono rilasciati degli ormoni che fanno aumentare la gli- osservare le seguenti precauzioni: cemia. Per questo è importante iniettare l’insulina in caso di malattia, anche se si è inappetenti. Può accadere che il · all’inizio di una terapia si consiglia di stabilire insieme al fabbisogno di insulina sia aumentato del 10 fino al 50%. Si medico se sia opportuno rinunciare a guidare per alcuni consigliano perciò le seguenti precauzioni: giorni, finché non si potrà valutare l’effetto dei medica- menti · misurare la glicemia più spesso del solito per evitare · a seconda del medicamento è necessario, in partico- ipoglicemie lare prima di viaggi lunghi, misurare e documentare la · mantenere il più possibile le proprie abitudini ali- glicemia mentari · in caso di tasso glicemico basso mangiare qualcosa · in caso di inappetenza assumere regolarmente prima di partire carboidrati facilmente digeribili (per esempio zuppa · al minimo sospetto di ipoglicemia fermarsi immedia- d’avena, brodo (sgrassato), succo di frutta, purea di tamente, assumere dei carboidrati veloci per esempio frutta, budino ecc.) zollette di zucchero, glucosio, succo d’arancia, bibite alla · anche se si rimane a digiuno l’insulina non deve mai cola (mai bevande light!) e aspettare un po’ di tempo essere tralasciata del tutto prima di misurare la glicemia · annotare: · portare sempre con sé una scorta sufficiente di carboi- · quando e quanta insulina è stata iniettata drati veloci e lenti (per esempio biscotti, pane, barrette · la glicemia e l’ora della misurazione di cereali, uvetta, frutta secca); potrebbe accadere di · i pasti, indicando quantità e orario rimanere diverse ore in coda · contattare il proprio medico · pianificare delle pause lungo i percorsi lunghi · bere molto per compensare la perdita di liquidi · portare con sé in auto una quantità sufficiente di medi- camenti e di strisce di controllo · portare con sé il tesserino per diabetici · sottoporsi a regolari controlli della vista 25
Vomito e diarrea cui alcuni lavori potrebbero non essere adatti. Il vomito e la diarrea possono provocare un’ipoglicemia Il datore di lavoro e i colleghi dovrebbero essere informati dovuta alla mancata assunzione di sostanze nutritive. sul vostro diabete, al fine di poter aiutarvi meglio in caso Consigliamo di sorseggiare una bevanda fredda compo- di ipoglicemia. sta da: 1/3 di tè nero 1/3 di succo d’arancia Il diabete e la sessualità 1/3 di brodo o di soluzione salina Per i diabetici la sessualità è un aspetto della vita impor- In caso di vomito si sono rivelate efficaci anche le bevan- tante tanto quanto lo è per i non diabetici. Occorre fare de alla cola (1 dl = 10 g di carboidrati), (non la versione attenzione ad alcuni aspetti: light) e i salatini. Eventualmente può essere necessario adattare brevemente il dosaggio insulinico. Non esitate a Infezioni più ricorrenti contattare il medico. In particolare le donne affette da diabete soffrono più spesso di infezioni nell’area dei genitali. Per prevenire que- Il diabetico in ospedale sto problema è importante avere un buon controllo della Alcune situazioni richiedono un ricovero ospedaliero. È glicemia e osservare una scrupolosa igiene intima. In pre- importante che il ricovero venga pianificato e che ogni senza di problemi nell’area genitale è necessario rivolgersi modifica del trattamento del diabete necessaria venga a un medico. precedentemente discussa con il medico. In caso di rico- vero programmato consigliamo di portare con voi l’insu- Impotenza lina. I disturbi erettili dovuti al diabete possono essere causati da patologie dei vasi sanguigni o dei nervi. Il medico può offrire diverse soluzioni a seconda del tipo di problema. I pazien- Il diabete e il lavoro ti diabetici con un buon controllo della glicemia, che non fumano e bevono alcolici in quantità modeste difficilmente Per ogni persona è importante avere un posto di lavoro soffrono di disturbi erettili. gratificante che corrisponda ai propri interessi, alle pro- prie capacità e alla propria preparazione. Le persone af- fette da diabete hanno solo poche limitazioni nella scelta del lavoro che vogliono svolgere. Il trattamento con me- dicinali che abbassano la glicemia comporta sempre il ri- schio che si verifichi un’improvvisa ipoglicemia, motivo per Il diabete, la gravidanza e l’allattamento Le donne diabetiche possono affrontare una gravidanza e avere dei bambini sani esat- tamente come tutte le altre donne. Per evitare complicazioni occorre però osservare alcune precauzioni. Più il metabolismo si discosta da valori normali, maggiori sono i rischi per il bambino. Poiché nell’utero il glucosio passa attraverso la placenta, organo responsabile dello scambio di sostanze tra madre e figlio, la donna e il bambino hanno la stessa glicemia. Una glicemia troppo elevata può influire negativamente sul corretto sviluppo del bambino nell’utero. Ancora prima della gravidanza è importante osserva- re un controllo glicemico scrupoloso. La donna diabetica in gravidanza ha bisogno di un particolare supporto medico da parte del diabetologo e del ginecologo. Le donne affette da diabete possono allattare i loro figli senza alcun problema, poi- ché il diabete non influisce minimamente sull’allattamento. Dovrebbero soltanto fare attenzione a compensare le oscillazioni della glicemia e ad assumere una quantità sufficiente di liquidi. 26
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