Andrea Tumminia - Società Italiana di Diabetologia
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24 Maggio 2019 gia. Sessione interattiva e su: tolo iab d i D .it l ia na italia Ita @sid • Ipoglicemia o t à cie italia l a S sid l a re a a u •riveVariabilità glicemica t e d e c d i sc I NIA rega U MM si p • Attività fisica A T al e E gi n N DR e ori d a A rsion r a ta ve a l a p rep vere e s itiva er ric po P Dia Andrea Tumminia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi di Catania
gia. tolo ia be d i D .it li a na italia à Ita @sid t o cie italia Il Dr. Andrea Tumminia dichiara di NON aver ricevuto a l l a a re a S sid t u rive e d e c i sc negli ultimi due anni compensi o finanziamenti da Aziende I NIA rega d U MM si p A T ale RE origin Farmaceutiche e/o Diagnostiche D a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Dia
Premessa… gia. tolo ia be d i D .it • Due casi clinici recenti di pazienti con DMT1 che li a Ita @sid na italia t à presentano alcuni “challenge” decisionali in relazione a o cie italia S sid l l a re a alla frequenza degli episodi di ipoglicemia, alla variabilità e d t a u rive e c i sc glicemica e allo stile di vita (attività fisica) I NIA rega d U MM si p A T ale D RE origin a AN ione • Pazienti che sono stati avviati all’utilizzo della tecnologia r at a d vers r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Dia • Discutere insieme delle eventuali scelte terapeutiche più appropriate
Oscillazioni glicemiche nelle 24 ore gia. Esposizione glicemica tolo ia be V d i D .it li a na italia a à Ita @sid t o cie italia S sid r l l a a re a d t a u rive i c e sc e NIA rega d i a I U MM si p b A T ale D RE origin i a AN ione r at a d vers l pa ere la a pr e cev i it i v r i s Per t po Dia à
Indicatori di variabilità glicemica gia. tolo ia be d i D .it li a na italia à Ita @sid t o cie italia l a S sid l a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it iVariabilità v a r i cev glicemica intra-giornaliera s Per po Analisi quantitativa Dia Variabilità glicemica inter-giornaliera della variabilità glicemica Variabilità glicemica inter- e intra-giornaliera Analisi qualitativa della variabilità glicemica Rodbard, Diabetes Tech and Ther, 2018
Ambulatory Glucose Profile (AGP) ia. HbA1c 6.3% eto l o g ia b i D Variabilita a dglicemica li a .it li a n i t a à Ita @sid t lia di ipoglicemia o cieRischio i t a l a S sid l a re a t a u rive e d RISCHIO COMPLICANZE e c d i sc A M INI rega p T UM le si R EA rigina A ND ne o da ersio a a rat la v HbA1c 6.3% prep vere e s itiva er ric Variabilita glicemica p o P Dia Rischio di ipoglicemia RISCHIO COMPLICANZE
Frecce di tendenza (di trend) gia. tolo ia be Sensor trend arrows d i D .it li a na italia à Ita @sid t o cie italia l a S sid l a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Dia
Caso Clinico 1 gia. tolo ia be d i D .it • Corradina, 40 anni li a Ita @sid na italia t à cie italia • Nessuna familiarità per diabete l l a o S sid a a re a t u rive • Commessa in un negozio di abbigliamento e c e d d i sc I NIA rega • Diabete tipo 1 dall’età di 8 anni A U MM si p T ale RE origin • Sposata, due figli di 8 e 12 anni a D AN ione at a d vers r • pa ere la Stile di vita sedentario r e p it i v a r i cev s Per • po Non Dia fuma, non beve alcolici • Nessuna comorbilità
Caso Clinico 1 . ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA l o gia b eto ia • Dall’esordio (chetoacidosi) terapia insulinica multi-iniettiva d i D .it li a na italia • Compenso metabolico negli anni sempreietàscadente Ita @sid (riferisce c a li a HbA1c compresa tra 8% e 10.5%) l a So sidit l a re a t a u rive d • Le era stato proposto in Apassato e c di sc di iniziare terapia con e I NI rega microinfusore, ma la paziente M UM le si p ha sempre rifiutato (ritiene lo T strumento troppo ingombrante REA rigina e poco “discreto”) D o a AN ione • Riferisce frequenti at a d versipoglicemie, per lo più sintomatiche, che la p ar re la “costringono” a pr e e ve ad assumere zuccheri semplici e complessi varie i v i c volte o e rr sital Pgiorno p Dia • Un episodio di ipoglicemia grave con perdita di coscienza durante la notte circa 3 anni addietro (cena con ridotto contenuto di carboidrati senza adeguamento della posologia insulinica)
Prima visita Gennaio 2019 . ESAME OBIETTIVO l o gia b eto • Peso 75 Kg, altezza 168 cm d ia i D .it na italia • BMI 26.5 Kg/m2, CV 94 cm li a Ita @sid t à • PA 120/70 mmHg o cie italia l a S sid l a re a • Esame obiettivo toracico, addominale du rneurologico t ae ive nella norma e ce i sc I A ga d ESAMI EMATOCHIMICI E STRUMENTALI M N MI i pre TU ale s • HbA1c 8.5% in HPLC RE rigin A ND ne o • Funzionalità renale, da ersepatica A io ed assetto lipidico nella norma a • Nessuna patologia a rat la v autoimmune associata al diabete prep vere e s itiva er ric • No complicanze croniche legate al diabete p o P Dia
Prima visita Gennaio 2019 . • Dalla prima visita risulta una discreta educazione teorica l o g iaalla b eto patologia (conosce i concetti di fattore di sensibilità Deia di indice i t n a d alia.i lia idit glicemico, conosce gli alimenti che contengono e t à I t a i a @CHO s anche se i oc idita l S ancora non è ancora in grado di fare ilacalcolo alla e a sdei CHO) d ut river ce i sc • La sua principale preoccupazione NI A griguarda e a d l’ipoglicemia: riferisce M MI i pre di sentirsi in ipoglicemia A TUgiàaleper s valori inferiori a 110-120 mg/dl. D RE origin Per tale motivo: a AN ione a t a d vers r - Introduce r e pa ere la carboidrati tra i pasti per glicemie in realtà normali a p e v v ic o siti Per r - Non Dia corregge adeguatamente con un bolo di insulina le glicemie p francamente elevate nel periodo interprandiale - Per glicemie inferiori a 130 mg/dl effettua l’insulina dopo il pasto
Prima visita Gennaio 2019 Colazione: Lispro 12 unità Pranzo: Lispro 22 unità g ia. HbA1c l o 8.5% Cena: Lispro 18 unità b eto D ia i .it Prima di coricarsi: Glargine 300 UI/ml 38 unità (Obiettivi: 120-160 n a d mg/dl, a li a FSI: 30) a t I tali sidi data prima 2h dopo prima 2h dopo età alia@2h dopo prima di prima c i colazione colazione pranzo pranzolla So cena s idit cena coricarsi a a uta rivere 13/1 178 153 154 e ce 157 d i sc 214 190 d I NIA rega 14/1 171 170 U 127 MM si p 135 202 205 234 A T al e E R ori g i n (fette) D 15/1 177 ta da 126 AN ione 117 200 250 144 123 v ers para re (cioccolato) la (insulina (biscotto) pr e v e it i va r rice fatta dopo) p os Pe 16/1 Dia 174 186 134 164 198 165 17/1 189 152 118 188 200 139 (zucchero) (fette) 18/1 201 203 145 165 211 195 233
Prima visita Gennaio 2019 gia. • Viene effettuata istruzione sulla corretta modalità di prevenzione tolo ia be d i D .it delle ipoglicemie (in realtà la brutta esperienza adiliandue a aanni d i t lia prima It @s i t à era stata motivata da un errore prevenibile!) S o ci italia e id a alla re a s t • La paziente segue con attenzione,cema du appare s c r ive comunque convinta e A ga d i I a continuare le sue “condotte M MI preventive” N i pre (l’esperienza passata è A TU ale s stata traumatica e Dquindi RE originpreferisce mantenere e glicemie più a AN ione elevate piuttosto r at a d che v ers ritrovarsi nuovamente in quella condizione) r e pa ere la p • Si propone it i v a r i cevallora alla paziente di iniziare un monitoraggio p os Per Dia glicemico continuo mediante sensore in Real-Time al fine di farle raggiungere una maggiore consapevolezza dei suoi profili glicemici. La paziente accetta con entusiasmo la proposta
gia. e tolo D iab Febbraio 2019 i n a d alia.it a t I tali sidi c i età alia@ l a So sidit l a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Dia
gia. tolo ia be d i D .it li a na italia à Ita @sid t o cie italia l a S sid l a re a t a u rive e d c i sc Quali informazioni emergono I NIA regdall’AGP e a d settimanale della M M ip paziente? E A T U i nal e s DR e ori g A. Variabilità glicemica N da Aaccettabile, r s ion necessità di aumentare l’insulina basale della paziente r ata a ve a l prep vere B. Eccessivi i rice glicemici post-prandiali (necessità di implementare i boli di tiva erdelta s colazione, P pranzo e cena) ia po D C. Elevata variabilità glicemica soprattutto notturna (tendenza all’iperglicemia soprattutto in fase post-assorbitiva) D. La percentuale di utilizzo del sensore è stata inadeguata e non permette di ottenere informazioni utili alla modifica della terapia
gia. tolo ia be CHO d i D .it c p li a na itaclia à Ita @sid t o cie italia l a S sid l a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Dia
gia. tolo ia be d i D .it li a na italia à Ita @sid t o cie italia l a S sid l a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Dia
gia. • 376 patients tolo • T1DM and T2DM ia be d i D .it • 5 groupsliana italia ItaCGM d sidata • 3 edays t à a @ were used to c i li S oassessi d itamean glucose and SD a s all re a a ut rive e d e c d i sc %CV I NIA rega [(SD of glucose)/(mean glucose)] x 100 UMM si p A T ale DRE origin Hypoglycaemia frequency A N ne da ersi o t a a ra la v prep vere e s itiva er ric ia po P D Monnier et al., Diabetes Care, 2016
Seconda visita Febbraio 2019 gia. tolo • La paziente si rende conto che parte della suaDiavariabilità be a di ia.it glicemica dipende anche dalle sue abitudini errate a li an eidsi i talconvince a à It @s e t lia fare l’insulina prandiale correttamente l(circa o ci 10-15i t a minuti prima a S sid l a re a t a del pasto), a correggere le iperglicemie e d u rcol c i ve proprio FSI e ad evitare A e c di s di assumere carboidrati tra M INiI pasti r ega per glicemie nel range di U M s ip A T ale normalità (come dimostratoD RE origin dai profili glicemici il rischio di a AN ione ipoglicemie inter-prandiali r at a d vers è remoto!) r e pa ere la p it i v a r i cev • os Perperò un Propone p appuntamento a breve scadenza per verificare Dia che le modifiche delle sue abitudini non determinino “scompensi” (condividerà i report del sensore settimanalmente)
Dopo 10 giorni Marzo 2019 gia. tolo • Dalla condivisione dei report si evince la tendenza all’ipoglicemia ia be d i D .it (stavolta reale) dopo pranzo li a na italia Ita sid c i età alia@ l a So sidit l a re a • Dice di avere seguito tutti i consigli d u rivdati t a e a visita e di avere e c e c di s rispettato la quota di carboidrati M INI regdella A a dieta alimentare (dieta a p UM le si contenuto fisso di carboidrati) R T EA rigina A ND ne o a da ersio at la v • È perplessa a rperché, rep vere anche se si rende conto di un miglioramento p t iva r rice generale a po s i Pe dei suoi profili glicemici, la sua priorità rimane quella di D i non andare in ipoglicemia
p Marzo 2019 gia. tolo ia be d i D .it li a na italia à Ita @sid t o cie italia l a S sid l a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Dia
p In considerazione dei profili della paziente, consigliereste di: A. Ridurre il bolo di insulina a pranzo g ia. per evitare le ipoglicemie eto nel l o post- ia b prandiale d i D .it li a na italia B. Ridurre il bolo t à sid Itadi@insulina a pranzo, c i e alia verificarel a So sidited eventualmente a l a uta rivere il fattore di sensibilità modificare d e ce i sc d A ginsulinica M I NI r e a per evitare le ipoglicemie p T UM le si nel post-prandiale A i na DRE orig a AN ione C. Ridurre il bolo di insulina a pranzo, a d ers a rat la v verificare ed eventualmente prep vere e s itiva er ric modificare il fattore di sensibilità p o P Dia insulinica, utilizzare le frecce di tendenza per modulare il dosaggio dell’insulina a pranzo D. Nessuna delle precedenti risposte
Algoritmi decisionali (frecce) gia. tolo ia be d i D .it li a na italia à Ita @sid t o cie italia l a S sid l a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev po s Per 2008 2015 2017 Dia Aleppo (2017) Ziegler (2019)
• Dall’analisi di più giorni di +10% -10% monitoraggio emerge la necessità di aumentare l’FSI della paziente gia. tolo • Si propone un metodo semplice di ia be gestione del bolo di insulina in d i D .it li a na italia relazione alle frecce di tendenza Ita @sid t à o cie italia l a S sid l a re a DirecNet d t a u rive c e sc e d i I NIA rega U MM si p -10% = A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Dia
Febbraio 2019 Terza Visita Aprile 2019 gia. • La paziente torna a visita riferendo tolo ia be di sentirsi più sicura nella gestione d i D .it a na italia dei profili glicemici e di avere li Ita @sid t à meno paura delle ipoglicemie da o cie italia l a S sid l a re a quando è in grado di sfruttare le t a u rive e d informazioni del sensore e c d i sc IA IN rega M p • Mantiene “ogni tanto” condotte T UM le si E A ina preventive che determinano R ND ne o r una i g A variabilità da ersio glicemica a non r a t v soddisfacente, r e r e la pa esoprattutto nel a p e v v ic pomeriggio o siti Per r p Dia • Il miglioramento dei profili e della variabilità glicemica appare però evidente
Caso Clinico 2 gia. tolo • Danilo, 26 anni ia be i D .it d na italia • Nessuna familiarità per diabete t à li a Ita @sid o cie italia • Studente universitario in ingegneria a l l a Sedile/architettura a s id u ta vere ced i scri • Fidanzato, vive attualmente N I A con e g a d i genitori M MI i pre • Non fuma e non beve A TUalcolici a le s DRE origin AN ione • DMT1 dall’età t a d er14 adi v s anni para re la • Inizialmentev a pre eve seguito dalla pediatria, ha effettuato ic o siti Per r transizione Dia p presso la diabetologia dell’adulto all’età di 20 anni
Caso Clinico 2 gia. tolo ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA ia be d i D .it na italia • Esordio del diabete con sintomatologia tipica e à li a Ita @sid t cie italia chetoacidosi; dall’esordio ha iniziato terapia insulinica l l a o S sid a a re a multi-iniettiva e c e d t u rive i sc d NIA rega • Due episodi di ipoglicemia severa (poche settimane U I MM si p T ale A RE origin dopo l’esordio della malattia). Da allora gestione D a AN ione consapevole del diabete con buon compenso glico- r at pa ere la a d vers r e metabolico (HbA1c quasi sempre
Caso Clinico 2 gia. tolo ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA ia be d i D .it na italia • Si tratta di un paziente ben istruito alla gestione della à li a Ita @sid t cie italia patologia (effettua il calcolo dei CHO, usa il fattore di l l a o S sid a a re a sensibilità insulinica e conosce la gestione delle e c e d t u rive i sc d NIA rega ipoglicemie) e “tecnologico” (utilizza il sensore glicemico I U MM si p T ale Real-Time da qualche anno) D A RE origin a AN ione • Interpella attivamente il diabetologo (durante la visita r at pa ere la a d vers r e diabetologica e in “remoto”) sulle proprie scelte it i s Per v a p r i cev po terapeutiche Dia volendone di volta in volta capire la correttezza e studiando metodi alternativi per fare fronte alle problematiche della vita quotidiana
Caso Clinico 2 gia. ESAME OBIETTIVO tolo ia be d i D .it • Peso 86 Kg, altezza 185 cm li a Ita @sid na italia t à • BMI 25.1 Kg/m , CV 99 cm 2 a o cie italia S sid l l a re a • PA 110/75 mmHg e d t a u rive e c i sc • EO toracico, addominale e neurologico nella norma I NIA rega d U MM si p A T ale D RE origin AN ione ESAMI EMATOCHIMICI E STRUMENTALI at a a d vers r pa ere la • HbA1c 6.7% (media dell’ultimo anno 6.5%) v a pr e i cev it i s Per r • Funzione po Dia renale, epatica ed assetto lipidico nella norma • Nessuna patologia autoimmune associata al diabete • No complicanze croniche legate al diabete
Visita diabetologica di Luglio 2018 gia. tolo be • Il paziente mostra l’andamento glicemico che ha i D registrato ia t n a alia.i d con monitoraggio continuo del glucosio durante tali sidi tre giorni a t I età alia@ consecutivi in cui ha svolto tre diversi a So stipi c i idit di attività (nel l l a contesto di una escursione di alcuni d t a u riv a giorni e r e fatta con gli amici e c in montagna). Il quesito che A e cponed i s al diabetologo è se la M INI rega gestione dell’attività fisica T UM è a l e stata s ip corretta A DRE origin N ne • Terapia: insulinadlispro a A rsioai pasti e glargine 300 UI/ml 22 unità la sera a e • Parametrireindividualia rat la v per la gestione del diabete: p ere p v - Obiettivoit i r ice va rglicemico pre-prandiale: 120 mg/dl o s Pe p Dia - Fattore di sensibilità insulinica: 40 mg/dl (1 UI di insulina rapida ↓ glicemia di 40 mg/dl) - Rapporto Insulina (unità) : CHO (gr)= 1:12 a colazione, 1:14 a pranzo, 1:14 a cena
Attività fisica nel diabete tipo 1 gia. tolo • Benefici ia be d i D .it a na italia - Migliora la qualità della vita, aumenta t à Ita la li @ sidsensibilità cie italia all’insulina, riduce il rischio a l l a S sid di o a patologia uta rivere cardiovascolare e di altre complicanze e d e c di sc I NIA rega MM si p • Rischi A U T ale RE origin D AN ione - Esercizio aerobico: rischio di ipoglicemia durante e at a a d vers r pa ere la dopo l’attività fisica per ridotta produzione di glucosio v a pr e i cev it i r os Per - Esercizio anaerobico: iperglicemia per ridotta Dia p utilizzazione di glucosio - Esercizio misto: relativa stabilità glicemica Riddell MC et al. Lancet Diabetes Endocrinol, 2017
Attività fisica nel diabete tipo 1 gia. tolo La risposta glicemica all’esercizio dipende da: ia be d i D .it • Glicemia pre-esercizio fisico li a na italia à Ita @sid t • Quantità di insulina in circolo o cie italia S sid l l a a re a • Composizione dell’ultimo pasto/snack e d t a u rive e c d i sc • Tipo, intensità e durata dell’esercizio I NIA rega UMM si p • Allenamento individuale E A T ale gin N DR e ori da A rsion r ata ve Azioni daprintraprendere a la per evitare l’ipoglicemia: ep vere t iva r rice • iaConsumo po s i Pe di carboidrati durante e dopo l’attività D • Adeguamento della insulina basale e prandiale • Monitoraggio frequente della glicemia
Attività fisica nel diabete tipo 1 Glicemia prima Comportamento da tenere dell’esercizio* gia. tolo < 90 mg/dl ia be Assumere 10-20 gr di glucosio. Ritardare l’esercizio fino a che la glicemia > 90 mg/dl. Misurare la glicemia frequentemente per prevenire ipoglicemia. di D it a alia. a n t 90-124 mg/dl Assumere 10 gr di glucosio prima di iniziare l’esercizio aerobico. I tali sidi L’esercizio anaerobico e sessioni di “High Intensity Interval Training” c i età apossono li a@ iniziare. 126-180 mg/dl Iniziare l’esercizio aerobico. NB: l’ esercizio anaerobicolla e le iditdi “High Intensity Interval Sosessioni s a a re a Training” potrebbero aumentare la glicemia t u rive e d 182-270 mg/dl Iniziare l’esercizio. NB: l’esercizio anerobico e cpotrebbe d i sc causare iperglicemia I NIA rega > 270 mg/dl Se iperglicemia non giustificataM Mpasto (es i precente ) controllare chetoni**. U Se chetonemia
Attività fisica nel diabete tipo 1 Glicemia prima Comportamento da tenere dell’esercizio* gia. tolo < 90 mg/dl ia be Assumere 10-20 gr di glucosio. Ritardare l’esercizio fino a che la glicemia > 90 mg/dl. Misurare la glicemia frequentemente per prevenire ipoglicemia. di D it a alia. a n t 90-124 mg/dl Assumere 10 gr di glucosio prima di iniziare l’esercizio aerobico. I tali sidi L’esercizio anaerobico e sessioni di “High Intensity Interval Training” c i età apossono li a@ iniziare. 126-180 mg/dl Iniziare l’esercizio aerobico. NB: l’ esercizio anaerobicolla e le iditdi “High Intensity Interval Sosessioni s a a re a Training” potrebbero aumentare la glicemia t u rive e d 182-270 mg/dl Iniziare l’esercizio. NB: l’esercizio anerobico e cpotrebbe d i sc causare iperglicemia I NIA rega > 270 mg/dl Se iperglicemia non giustificataM Mpasto (es i precente ) controllare chetoni**. U Se chetonemia
Attività fisica nel diabete tipo 1 Glicemia prima Comportamento da tenere dell’esercizio* gia. tolo < 90 mg/dl ia be Assumere 10-20 gr di glucosio. Ritardare l’esercizio fino a che la glicemia > 90 mg/dl. Misurare la glicemia frequentemente per prevenire ipoglicemia. di D it a alia. a n t 90-124 mg/dl Assumere 10 gr di glucosio prima di iniziare l’esercizio aerobico. I tali sidi L’esercizio anaerobico e sessioni di “High Intensity Interval Training” c i età apossono li a@ iniziare. 126-180 mg/dl Iniziare l’esercizio aerobico. NB: l’ esercizio anaerobicollae le s idit di “High Intensity Interval Sosessioni a a re a Training” potrebbero aumentare la glicemia t u rive e d 182-270 mg/dl Iniziare l’esercizio. NB: l’esercizio anerobico e cpotrebbe d i sc causare iperglicemia I NIA rega > 270 mg/dl Se iperglicemia non giustificataM Mpasto (es i precente ) controllare chetoni**. U Se chetonemia
Attività fisica nel diabete tipo 1 Glicemia prima Comportamento da tenere dell’esercizio* gia. tolo < 90 mg/dl ia be Assumere 10-20 gr di glucosio. Ritardare l’esercizio fino a che la glicemia > 90 mg/dl. Misurare la glicemia frequentemente per prevenire ipoglicemia. di D it a alia. a n t 90-124 mg/dl Assumere 10 gr di glucosio prima di iniziare l’esercizio aerobico. I tali sidi L’esercizio anaerobico e sessioni di “High Intensity Interval Training” c i età apossono li a@ iniziare. 126-180 mg/dl Iniziare l’esercizio aerobico. NB: l’ esercizio anaerobicolla e le iditdi “High Intensity Interval Sosessioni s a a re a Training” potrebbero aumentare la glicemia t u rive e d 182-270 mg/dl Iniziare l’esercizio. NB: l’esercizio anerobico e cpotrebbe d i sc causare iperglicemia I NIA rega > 270 mg/dl Se iperglicemia non giustificataM Mpasto (es i precente ) controllare chetoni**. U Se chetonemia
1a giornata: attività fisica prolungata e programmata 2 luglio 2018 Ore 7.30 colazione (CHO 36 gr + dose abituale di lispro). Ore 10 spuntino (CHO 10 gr). a. Ore 14:00 pranzo (CHO 70 gr + dose abituale di lispro). l o gi b eto Ore 19.00-21.40 attività fisica (corsa leggera su sentiero di montagna). Assunti ia d i D 35 i t gr CHO. Ore 22.30: cena (pasto misto con 60 gr CHO + dose abituale di lispro). liana italia. Ore 23.30 somministrata dose abituale di insulina glargine 300 UI/ml. à Ita @sid e t a i S oci idital a alla re a s d ut rive c e sc e d i I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev È statop oscorretto P er mantenere dose abituale di analogo rapido a cena e Dia di analogo lento bed-time? Attività fisica A. Si B. No, si sarebbe dovuto ridurre la dose di insulina prandiale e/o lenta C. No, si sarebbe dovuto aumentare la dose di insulina prandiale e/o lenta
Azioni da intraprendere in caso di esercizio fisico Programmata Non programmata a. gi e Tipo di esercizio aerobico ↓livello di insulinizzazione (basale, Carboidrati (CHO) prima l o dose prandiale) b durante esercizio eto ia d i D .it misto No modifiche terapia, monitoraggio Eventuali i a na CHO i t a liaprima e l della glicemia t à ta Idurante @ sid Livello di entro 2 ore dal ↓ dose prandiale in base a intensità o cie itCHOa lia semplici e complessi l a S sid insulinizzazione pasto e durata esercizio l a re a t a u rive e d dopo 2 ore dal Ridurre basale (CSII) e o d i sc c assumere CHO CHO semplici ± complessi pasto I NIA rega Durata < 30 minuti U MMlieve: Intensità s i pnessuna azione A T al e E R ori gi n Moderata/elevata: ↓ dose CHO in base a intensità di D a AN ionprandiale/basale e se CSII esercizio e livello di d r s ta > 30raminuti ve ↓ dose prandiale/basale se CSII insulinemia circolante a la prep vere Intensità va i ice moderata, la riduzione del bolo/basale sarà lieve, ti er relevata CHO in base a livello di s ia po P tanto > quanto > è l’intensità insulina e durata esercizio D dell’esercizio Il soggetto allenato, rispetto al non allenato richiede una minor riduzione di insulina e una minor quantità di CHO Standard italiani per la cura del diabete mellito (AMD-SID), 2018
Azioni da intraprendere in caso di esercizio fisico Programmata Non programmata a. gi e Tipo di esercizio aerobico ↓livello di insulinizzazione (basale, Carboidrati (CHO) prima l o dose prandiale) b durante esercizio eto ia d i D .it misto No modifiche terapia, monitoraggio Eventuali i a na CHO i t a liaprima e l della glicemia t à ta Idurante @ sid Livello di entro 2 ore dal ↓ dose prandiale in base a intensità o cie itCHOa lia semplici e complessi l a S sid insulinizzazione pasto e durata esercizio l a re a t a u rive e d dopo 2 ore dal Ridurre basale (CSII) e o d i sc c assumere CHO CHO semplici ± complessi pasto I NIA rega Durata < 30 minuti U MMlieve: Intensità s i pnessuna azione A T al e E R ori gi n Moderata/elevata: ↓ dose CHO in base a intensità di D a AN ionprandiale/basale e se CSII esercizio e livello di d r s ta > 30raminuti ve ↓ dose prandiale/basale se CSII insulinemia circolante a la prep vere Intensità va i ice moderata, la riduzione del bolo/basale sarà lieve, ti er relevata CHO in base a livello di s ia po P tanto > quanto > è l’intensità insulina e durata esercizio D dell’esercizio Il soggetto allenato, rispetto al non allenato richiede una minor riduzione di insulina e una minor quantità di CHO Standard italiani per la cura del diabete mellito (AMD-SID), 2018
2° giornata: attività fisica non programmata 3 luglio 2018 Notte: ore 1.00 glicemia 82 mg/dl, 2 frecce di tendenza vs basso al CGM, assunti 25 gr CHO Colazione ore 6.30: glicemia 163 mg/dl, assunti 30 gr di CHO con consueto bolo g ia. l o Ore 10.15: glicemia 166 mg/dl, somministrato piccolo bolo correttivo (2 UI) b eto Ore 10.50: inaspettatamente viene deciso di raggiungere un rifugio a piedi D ia i d ia.it a Ore 11.15: glicemia 117 mg/dl, al CGM 3 frecce di tendenza vs il abasso. li n tal a idiAssunti 25 gr di I t s CHO, che però non permettono di evitare l’ipoglicemia (ore 11.33: c i età alglicemia i a@ 50 mg/dl) con So spari assunzione di altri CHO. Termina attività ore 12.15 con glicemia lla idit a 130 mg/dl a a re a t u rive e d e c d i sc I NIA rega UMM si p A T ale DRE origin Glicemia a AN ione Ipoglicemia a d ers rat la v 82 mg/dl a prep vere e s itiva er ric po P Come D si sarebbe potuta prevenire l’ipoglicemia? ia A. Assumendo una quota maggiore di CHO alle 11:15 (> dei 25 gr assunti) B. Evitando di fare il bolo di correzione alle 10:15 Attività fisica C. Il paziente avrebbe dovuto evitare l’attività fisica considerando il recente bolo di insulina
Fabbisogno di CHO per la prevenzione dell’ipoglicemia Nella persona con diabete In presenza di bassi livelli insulinemici (es. a In presenza di relativa iperinsulinemia digiuno o insulinemia basale) (es. dopo un bolo di insulina) a. gi Prima dell’esercizio tolo ia be Pasto prima dell’esercizio Minimo 1 g CHO/Kg (basso indice glicemico, basso contenuto in grassi) d i D a.iseconda t n a alia dell’intensità e tipo di esercizio a t I tali sidi Snack immediatamente Se glicemia
Fabbisogno di CHO per la prevenzione dell’ipoglicemia Nella persona con diabete In presenza di bassi livelli insulinemici (es. a In presenza di relativa iperinsulinemia digiuno o insulinemia basale) (es. dopo un bolo di insulina) a. gi Prima dell’esercizio tolo ia be Pasto prima dell’esercizio Minimo 1 g CHO/Kg (basso indice glicemico, basso contenuto in grassi) d i D a.iseconda t n a alia dell’intensità e tipo di esercizio a t I tali sidi Snack immediatamente Se glicemia
3a giornata: attività fisica abituale 4 luglio 2018 Colazione (ore 6.10): glicemia 129 mg/dl; assunti 25 gr di CHO + dose abituale di lispro g ia. ol o Attività fisica dalle 9.30-11.10 (1.40 h, corsa lenta in piano), senza assunzioneiabdietCHO Glicemia: a fine corsa 99 mg/dl. d i D .it li a na italia Pranzo (ore 12): glicemia 77 mg/dl; assunti 70 gr di CHO + dose abituale Ita @sdi id lispro t à ie 15 ia Due ore dopo pasto ipoglicemia (64 mg/dl) che viene trattata occon ital gr di CHO S sid l l a a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione Ipoglicemia d r s r ata ve a la prep vere e s itiva er ric Di quanto ia po Psi sarebbe dovuto ridurre la dose di insulina prandiale? D A. 5-10% B. 10-15% Attività fisica C. 25-50% D. Non sarebbe stato corretto ridurre la dosa di insulina prandiale
Aggiustamento della dose di insulina . Insulina Esercizio fisico (EF) prolungato Esercizio breve intenso l o gia to be (aerobico +aanaerobico) d i Di it MDI/CSII: riduzione del Se esercizio viene fatto entro ~120 min dal bolo; Nonaconsigliata a n t a lia. riduzione bolo al pasto che viene entità di riduzione dipende da durata e intensità diItaldel i bolo.idi Potrebbe servire s effettuato in prossimità EF. 30 minuti a intensità lieve: ↓ 25%, a intensità c i età alun i a@piccolo bolo correttivo dell’EF moderata ↓50%, a intensità elevata ↓la So sidit se si sviluppa iperglicemia 75% l a re a t a MDI: riduzione della Utile se EF viene svolto < di 2 volte e d c r i ve u la settimana, se Non richiesta c s basale (~20%) prima I A a di la frequenza dell’esercizio èealta durante il giorno; dell’EF se in terapia insulina N reg 2 v/die Iintermedia M M ip T U e s MDI/CSII: riduzione della Particolarmente E i nal A importante se l’esercizio è stato Utile per prevenire g basale notturna dopo fatto nel N e ori DRpomeriggio o inizio serata ipoglicemia dopo un A n EF(~20%) per ↓ rischio a da ersio esercizio di “interval di ipoglicemia notturnarat la v training” ad alta intensità pa re pre eve La velocità basale può essere ridotta/azzerata CSII: ricorso ada una Aumento della basale it i v r ric os Pe basale temporanea p (preferibile mantenerne una certa quota). Iniziare potrebbe essere Dia riduzione 90 min prima dell’esercizio. Ripristinare necessario per prevenire o basale normale alla fine dell’esercizio o più tardi in trattare iperglicemia base al trend glicemico durante o subito dopo EF Riddell MC et al. Lancet Diabetes Endocrinol, 2017
Aggiustamento della dose di insulina . Insulina Esercizio fisico (EF) prolungato Esercizio breve intenso l o gia to be (aerobico +aanaerobico) d i Di it MDI/CSII: riduzione del Se esercizio viene fatto entro ~120 min dal bolo; Nonaconsigliata a n t a lia. riduzione bolo al pasto che viene entità di riduzione dipende da durata e intensità diItaldel i bolo.idi Potrebbe servire s effettuato in prossimità EF. 30 minuti a intensità lieve: ↓ 25%, a intensità c i età alun i a@piccolo bolo correttivo dell’EF moderata ↓50%, a intensità elevata ↓la So sidit se si sviluppa iperglicemia 75% l a re a t a MDI: riduzione della Utile se EF viene svolto < di 2 volte e d c r i ve u la settimana, se Non richiesta c s basale (~20%) prima I A a di la frequenza dell’esercizio èealta durante il giorno; dell’EF se in terapia insulina N reg 2 v/die Iintermedia M M ip T U e s MDI/CSII: riduzione della Particolarmente E i nal A importante se l’esercizio è stato Utile per prevenire g basale notturna dopo fatto nel N e ori DRpomeriggio o inizio serata ipoglicemia dopo un A n EF(~20%) per ↓ rischio a da ersio esercizio di “interval di ipoglicemia notturnarat la v training” ad alta intensità pa re pre eve La velocità basale può essere ridotta/azzerata CSII: ricorso ada una Aumento della basale it i v r ric os Pe basale temporanea p (preferibile mantenerne una certa quota). Iniziare potrebbe essere Dia riduzione 90 min prima dell’esercizio. Ripristinare necessario per prevenire o basale normale alla fine dell’esercizio o più tardi in trattare iperglicemia base al trend glicemico durante o subito dopo EF Riddell MC et al. Lancet Diabetes Endocrinol, 2017
Aggiustamento della dose di insulina gia. tolo ia be d i D .it li a na italia à Ita @sid t o cie italia l a S sid l a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega U MM si p A T ale D RE origin a AN ione at a d vers r r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Dia Riddell MC et al. Lancet Diabetes Endocrinol, 2017
Monitoraggio della glicemia gia. tolo ia be d i D .it li a na italia à Ita @sid t cie italia Opportuno automonitoraggio glicemico prima, durante l l a a re a o S sid t a (esercizio di durata > 30 minuti) e dopo l’esercizio fisico e c e d u rive i sc d I NIA rega U MM si p T ale Il monitoraggio continuo della glicemia (CGM) può essere D A RE origin AN ione usato per prevenire/evidenziare episodi ipoglicemici r at a a d vers r e pa ere la p it i v a r i cev s Per po Il Ddato ia va comunque confermato con la glicemia capillare prima di intraprendere l’azione correttiva
gia. tolo ia be d i D .it li a na italia à Ita @sid t o cie italia l a S sid l a re a t a u rive e d e c d i sc I NIA rega MM si p D A U T ale RE origin GRAZIE PER a AN ione at a d vers r it i s Per v a pr e r pa ere la i cev L’ATTENZIONE po Dia
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