Prevenzione e trattamento dell'ipoglicemia - Dr.ssa P.Stefanoni

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Prevenzione e trattamento dell'ipoglicemia - Dr.ssa P.Stefanoni
Prevenzione e trattamento
      dell’ipoglicemia

             Dr.ssa P.Stefanoni
Prevenzione e trattamento dell'ipoglicemia - Dr.ssa P.Stefanoni
Definizione

 Si parla di ipoglicemia quando la
concentrazione ematica di glucosio è
        inferiore a 70 mg/dl

                          AMD-SID, 2009-2010
L’ipoglicemia è …..

       La complicanza acuta più frequente nei pazienti affetti da
       diabete mellito di tipo 1 e 2 in trattamento farmacologico

       Il principale limite per un trattamento intensivo della malattia
L’ipoglicemia è un fattore di rischio
              indipendente di mortalità
-I benefici del trattamento intensivo possono essere
   vanificati dall’impossibilità di prevenire l’ipoglicemia:
   la presenza di ipoglicemia si associa ad un aumento
   della mortalità

-Più è severa l’ipoglicemia più è elevato il rischio di
   mortalità

-L’ipoglicemia severa ( < 40 mg/dl) aumenta di tre volte il
   rischio di morte

                                           NEJM 363,26:2540-2546 2010
Linee guida e target
       glicemici:le controversie

Negli ultimi anni è stata oggetto di numerosi
studi con dati spesso discordanti
Mortalità in UTI                                          Aumentata mortalità
  35
                                        31
  30
                                                                            Uguale mortalità
  25
  20
  15
           10          11
  10
                                                                           GLUCONTROL
   5
   0
                                                                                          NICE - Sugar
                                                           LEUVEN 2        VISEP
        Normale   Diabete noto   Iperglicemia non
                                        nota

    1990                                            2000                                                    2010

                                                            LEUVEN 1                 METANALISI CANADESE
       DCCT                 UKPDS

                                                             Diminuisce mortalità del
                                                             32% in UTI Chirurgica
Riduzione dell' HbA1c porta alla
riduzione del rischio di                             ACCORD        ADVANCE                Diminuisce mortalità del
complicanze micro- e macro-                                                               37%in UTI Chirurgica,
vascolari.                                                                                nessuna differenza di
                                                Aumenta mortalità totale nel pz           mortalità nel totale di
                                                ambulatoriale in trattamento intensivo    pz
Dai dati disponibili ….

  ...pur con i limiti di qs studi , si può
  dedurre che nel pz ricoverato non si
 ottiene un beneficio dall’abbassare la
 glicemia al di sotto di 140-180 mg/dl ,
ma che in realtà ci sarebbero dei rischi
maggiori per motivi non completamente
    chiari ,ma che verosimilmente sono
 secondari all’ipoglicemia , che vediamo
essere molto più frequente rispetto ai
controlli trattati in modo convenzionale
Studi principali condotti in pz ricoverati in UTI

Studio        Anno   No.pz   Area         Mortalità           Ipoglicemie

Leuven 1      2001   1548    Chirurgica   Diminuita 32 %      5.2 vs 0.7 %

Leuven 2.     2006   1200    Medica       Uguale              18.7 vs 3.1%

Glucontrol    2007   1101    Generale     Aumentata           > 8%

VISEP         2008   537     Generale     Uguale              17 vs 4%

NICE-Sugar    2009   6104    Generale     Aumentata           6.8 vs 0.6%

Metanalisi    2009   13567   Generale     Uguale, diminuita   6 volte + elevata
canadese                                  nell’ICU chirurg.
                                          del 37 %
Gli obiettivi glicemici

nel paziente ricoverato possono,
  secondo le società scientifiche
 italiane e internazionali, essere
          così suddivisi ….
Gli obiettivi glicemici nel paziente ricoverato:

                             IN UNITA’ DI CURA             NEI REPARTI DI
                                INTENSIVA                  CURA ORDINARI

   Non raccomandati                < 110 mg/dl                 < 70 mg/dl

   Potrebbero essere            110 – 140 mg/dl              80-180 mg/dl
       appropriati

      Raccomandati             140 – 180 mg/dl             100 – 140 mg/dl

   Non raccomandati                > 180 mg/dl                > 180 mg/dl

Fanno eccezione i pz dell’area cardiochirurgica dove sono consigliati valori più bassi
Linee guida in UTI
Anno   Organizzazione        Pazienti          Soglia        Target           Definizione
                                               terapeutica   glicemico        di ipoglicemia

2009   AACE AND ADA          UTI               180           140-180          < 70

2009   Surviving Sepsis      UTI               180           150              ND
       Campaign

2009   Institute for         UTI               180           < 180            < 40
       Healthcare
       Improvement
2008   AHA                   UTI in SCA        180           90-140           ND

2007   European Society of   UTI               ND            80-110           ND
       Cardiology            cardiovascolari

                                                                   NEJM 363,26:2540-2546 2010
Fattori di rischio più frequenti di
               ipoglicemia nel pz ricoverato

                                             Il compenso ottimale
         L’incapacità del pz di
         identificare i sintomi

Le interazioni farmacologiche                  La terapia in atto al momento del
                                                        L
                                               ricovero : durata d’azione dei farmaci
                                                        L

                                  La terapia steroidea

 Le patologie intercorrenti
Fattori di rischio più frequenti di
            ipoglicemia nel pz ricoverato

                Accertamenti diagnostici che richiedono
                il digiuno e/o una preparazione

L’interruzione o la riduzione di una NET/NPT,
ma anche le variazioni nella dieta abituale del pz   L
                                                     L

                                      L’età avanzata
Fattori di rischio per lo sviluppo di
      ipoglicemia nei pazienti anziani
• Età avanzata
• Politerapia
• Sovradosaggio di sulfaniluree o insulina
• Alimentazione scarsa o digiuno
• Malattie intercorrenti
• Malattie croniche del fegato, rene,
  cardiovascolari
• Alterazione del sistema di controregolazione
• Riduzione/assenza dei sintomi di allarme
  all’ipoglicemia
Clinica dell’ipoglicemia :
     Si manifesta secondo una gerarchia precisa che si correla al
     progressivo calo della glicemia, ma con il tempo il paziente
     tende ad essere meno vigile e in ospedale può non essere in
     grado di avvertire l’ipoglicemia.

                  86 mg/dl
   94
          Inibizione della sintesi
           endogena di insulina

   74            70 mg/dl
                                         58-50 mg/dl
          Secrezione di ormoni
          Contregolatori                                           54-42 mg/dl          54 mg/dl          50 mg/dl
          Adrenalina                 Comparsa di sintomi
          Glucagone                  Sist.nervoso autonomico                                                Deficit
   54                                Neuroglicopenia           Deficit neurologico
                                                                                       Modificazioni       Cognitivo
                                                                                          EEG              Incapacità
                                                               Risposta agli stimoli
                                                                                                          ad eseguire
                                                                                                             ordini
                                                                                                           complessi
   34.0
                                                                                                       < 26 mg/dl
                                                                                                   Neuroglicopenia
   14                                                                                                   severa
                                                                                                   Ridotto livello di
                                                                                                      coscienza
                                                                                                     Convulsioni
                                                                                                        Coma
   00
   Glicemia mg/dl                                                                       Diabetes Care,2005
Gradi di ipoglicemia

Inavvertita paziente asintomatico

    Lieve con sintomi neurogenici ( tremori,
    palpitazione e sudorazione )

    Moderata in cui si aggiungono sintomi
    neuroglicopenici (confusione,
    debolezza,irritabilità)

Severa in cui il paziente presenta uno stato di
coscienza alterato
L’ipoglicemia severa aumenta con la durata
          del diabete sia di tipo 1 che di tipo 2

almeno un episodio ipoglicemico grave
  Proporzione di pazienti che riferisce   1,0

                                          0,8

                                          0,6

                                          0,4

                                          0,2

                                          0,0
                                                Trattati con   5 anni        15 anni
                                                sulfaniluree      di trattamento              di trattamento
                                                                    insulinico                  insulinico
                                                         Diabete di tipo 2                   Diabete di tipo 1

                                                                             UK Hypoglycaemia Study Group. Diabetologia 2007; 50: 1140-1147
La prevenzione dell'ipoglicemia
  durante il ricovero :le regole base

1. In tutti i pazienti diabetici i valori glicemici devono
   essere riportati sul foglio unico di terapia
   nell'apposito spazio , in modo che siano disponibili
   per chi consulta la cartella clinica.

2. Nel paziente critico e/o chirurgico la
   somministrazione di insulina è la terapia di scelta , in
   quanto l’utilizzo dei principali farmaci ipoglicemizzanti
   orali presenta notevoli limitazioni .

3.Verificare la terapia abituale e soprattutto l’ultima
  somministrazione : durata d’azione dei farmaci,
  soprattutto se il pz era in terapia con
  ipoglicemizzanti orali !!!.
Farmaco                       Durata
Tolbutamide                   6-10 ore
Clorpropamide                 24-72
Glibenclamide                 20-24 ore
Gliclazide                    10-15 ore
Glimeperide                   24 ore
Repaglinide                   5-8 ore
Gliquidone                    20-24 ore
Nateglinide                   8-12 ore
Acarbose                      8-12 ore
Glitazonici, pioglitazone e   12-24 ore
rosiglitazone
Metformina                    8-24 ore
La prevenzione dell'ipoglicemia
 durante il ricovero :le regole base

  4.In caso di indagini diagnostiche che
     prevedono una preparazione o di variazioni
     dietetiche è necessario un adeguato
     monitoraggio glicemico e terapeutico.

  5.Gli episodi di ipoglicemia occorsi durante il
     ricovero ospedaliero devono essere
     registrati ed evidenziati in cartella clinica

  6. Rafforzare l’educazione sanitaria. Il
      personale di assistenza e il paziente , se
      collaborante, deve saper prevenire e
      gestire l’episodio ipoglicemico.
Quale trattamento nel pz ricoverato per
prevenire le ipoglicemie ?

       Le modalità di conduzione della terapia hanno
       un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’ipoglicemia

            Paziente critico e/o chirurgico sospendere
            ipoglicemizzanti orali e utilizzare insulina.

            Nel pz critico metabolicamente instabile , ipoperfuso
            è indicata la terapia con insulina ev

        Nel pz critico ma stabile lo schema basal bolus sc è in
        genere prescelto : insulina basale alla sera e insulina ad
        azione rapida per la copertura dei pasti .
DURATA
TIPO di insulina   PICCO
                           d’azione
ricordando che ....
  Il 50 % delle ipoglicemie avvengono
  di notte, fabbisogno insulinico
  ridotto

                      Nelle ore notturne, durante il sonno, non si è
                      sempre in grado di avvertire i sintomi premonitori

Il fabbisogno di insulina per l'organismo è di norma
 minore tra la mezzanotte e le tre del mattino

                   L'insulina intermedia ( NPH ) iniettata prima di cena
                   ha la massima azione tra mezzanotte e le tre del
                   mattino , il suo effetto può risultare eccessivo
                   proprio nelle ore in cui il fabbisogno insulinico è
                   ridotto
Quando misurare la glicemia
nel paziente ricoverato:

                  Paziente non critico

Non si alimenta per os         Si alimenta per os

                     Controlli pre-prandiali e prima di
 Ogni 4-6 ore        coricarsi
                     Eventualmente 2 ore dopo i pasti
                     e di notte
Quando misurare la glicemia
nel paziente ricoverato:

                     Paziente critico

                 Infusione di insulina ev

                                     Ogni 1 – 2 ore fino al target
                                      glicemico, poi ogni 4 ore

             Attenzione ai possibili errori di determinazione !!
Trattamento dell’ipoglicemia lieve moderata         :

  Glucosio per os (15 gr produce un incremento
    della glicemia di circa 38 mg/dl a 20 minuti)
               è il trattamento di scelta

             Oppure            Oppure

  Oppure

    gli effetti dovrebbero essere evidenti
        entro 15 minuti dall' ingestione.
Trattamento dell’ipoglicemia lieve moderata          :

 Se l'ipoglicemia si verifica lontana dal pasto assumere
  anche 10-20 gr di carboidrati a lento assorbimento

                          Oppure
Trattamento dell’ipoglicemia lieve moderata                  :
L' effetto del trattamento sull' ipoglicemia può essere
solo temporaneo (es. terapia con ipoglicemizzanti orali )

                             pertanto

 la glicemia deve essere misurata ogni 15 minuti

   fino al riscontro di almeno due valori normali

                  superiori a 100 mg/dl

     in assenza di ulteriore trattamento tra le due misurazioni.
Follow up dell’ipoglicemia   :

  Mantenere quindi un accesso
   venoso

           Controllo orario per le prime 6
            ore della glicemia, poi ogni 2 ore

In taluni casi prudente l'osservazione
fino a 24-48 ore ( terapia con
ipoglicemizzanti orali a lunga durata)

       Mantenere la glicemia tra 100 e 150 mg/dl
Trattamento dell’ipoglicemia severa :

. Ilglucosio ev in soluzioni ipertoniche
   (dal 10 al 33%) è il trattamento di
   scelta della ipoglicemia severa.

   Infusione in 1-3 minuti di 15-20 g di glucosio
    in soluzioni ipertoniche al 33 % (10- 50 ml di
    glucosata al 33 %) , seguiti da glucosata
   al 10-5 % a 80- 100 ml/h.
Follow up dell’ipoglicemia   :

  Mantenere quindi un accesso
   venoso

           Controllo orario per le prime 6
            ore della glicemia, poi ogni 2 ore

In taluni casi prudente l'osservazione
fino a 24-48 ore ( terapia con
ipoglicemizzanti orali a lunga durata)

       Mantenere la glicemia tra 100 e 150 mg/dl
Grazie per l’attenzione
Rischio di ipoglicemia con le diverse sulfaniluree
       Rischio relativo (%)

Grave ipoglicemia    Gliclazide   Glipizide   Glimepiride   Tolbutamide   Clorpropamide Glibenclamide
n/1000 persone anno = 0,85          8,70         0,86           3,50          16,00         16,00

 *
Ipoglicemizzanti orali e durata d’azione:
Insuline e durata d’azione:
Il più basso livello di glicemia osservato durante la degenza in ospedale è stato
correlato con la percentuale di pazienti che sono morti durante il ricovero : 338
      pazienti con almeno un episodio di ipoglicemia documentato in ospedale.
                                 (Diabetes Care 2009)
Frequency of hypoglycemia and 1-year mortality. Bars
indicate 95% CI. The number of admissions in each category
                   is given in parentheses
Terapia intensiva e ipoglicemia negli
                                     studi ACCORD e ADVANCE
                  Trattamento intensivo finalizzato a una HbA1c target
Tipi di insulina    Inizio dell’azione   Picco (ore)   Durata dell’azione
  Insuline umane
Regolare (Actrapid®
                          0.5-1 ora           2-4               6-8
   o Humulin R®)
   NPH (Humulin
                           1-3 ore            4-12             10-12
     NPH®)
     Analoghi
Lispro (Humalog ®)        10-15 min             1               4-5
      Aspart
                          10-15 min             1               4-5
   (Novorapid®)
Glulisina (Apidra®)       10-15 min             1               4-5
   NPL (Humalog
                           1-3 ore            4-12             10-20
      NPL®)
Glargine (Lantus®)         1-2 ore          Nessuno            ≤ 24
Detemir (Levemir®)         1-2 ore          Nessuno            12-18
   Premiscelate
75% NPL/25%Lispro
                          5-15 min          Duplice            10-16
 (Humalog Mix 25®)
70%NPH/30%Aspar
        t                 5-15 min          Duplice            10-16
  (Novomix 30®
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