La chiusura dell'ansa nel diabete di tipo 1 - Rassegna

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G It Diabetol Metab 2013;33:19-28

Rassegna

La chiusura dell’ansa
nel diabete di tipo 1

                                                             RIASSUNTO
                                                             Il diabete mellito di tipo 1 è una malattia cronica associata a un
D. Bruttomesso, R. Scotton, A. Filippi,                      aumento di morbilità e mortalità e a una ridotta qualità della vita.
E. Cipponeri                                                 Il buon controllo glicemico riduce le complicanze associate al
                                                             diabete al prezzo di un aumentato rischio di ipoglicemia.
Malattie del Metabolismo, Dipartimento di Medicina,          Nonostante significativi avanzamenti nella formulazione dell’in-
DIMED, Università di Padova, Padova                          sulina e nello sviluppo di pompe di infusione, il target glicemico
                                                             ottimale resta difficile da raggiungere.
Corrispondenza: dott.ssa Daniela Bruttomesso,                Il pancreas artificiale, noto anche come sistema di infusione ad
Cattedra di Malattie del Metabolismo,                        ansa chiusa, promette di migliorare in modo decisivo il controllo
Policlinico Universitario, via Giustiniani 2, 35128 Padova   metabolico del paziente diabetico. Il pancreas artificiale è costi-
e-mail: daniela.bruttomesso@unipd.it                         tuito da una pompa di infusione che somministra insulina sotto-
                                                             cute sotto l’influsso di un modulo di comando che integra in un
G It Diabetol Metab 2013;33:19-28
                                                             algoritmo matematico informazioni provenienti da un sensore
Pervenuto in Redazione il 05-02-2013                         che misura la glicemia in modo continuo, altre nozioni relative al
                                                             paziente e l’annuncio di eventi quali il pasto, uno stress o attivi-
Accettato per la pubblicazione il 09-02-2013
                                                             tà fisica. Limiti alla performance del sistema derivano da una
Parole chiave: pancreas artificiale, sistema ad ansa         ridotta affidabilità dei sensori attualmente disponibili e dai ritardi
chiusa, algoritmo di controllo, pompa da insulina,           legati alla somministrazione sottocutanea di insulina. Tuttavia
sensore per la misura in continuo della glicemia             studi randomizzati eseguiti in adolescenti, adulti e donne in gra-
                                                             vidanza, hanno dimostrato che, pur con i limiti ricordati, il pan-
Key words: artificial pancreas, closed loop system,          creas artificiale, nel reame delle cose fattibili, è sicuro e ha una
control algorithm, insulin pump, continuous glucose          performance superiore alla terapia convenzionale con microinfu-
sensing                                                      sore.
                                                             Non è irragionevole attendersi che l’arrivo del pancreas artificia-
                                                             le rivoluzioni il trattamento del diabete.

                                                             SUMMARY
                                                             The closed loop in type 1 diabetes
                                                             Type 1 diabetes mellitus is a serious chronic disorder that
                                                             increases morbidity and mortality and reduces the quality of
                                                             life. Maintenance of normal glucose concentrations may
                                                             reduce diabetes-related complications but tight control is
                                                             associated with an increased risk of hypoglycemia. Despite
                                                             advances in insulin formulations and device technology, cur-
                                                             rent insulin replacement regimens commonly fail to achieve
                                                             optimal glycemic targets.
                                                             The artificial pancreas (AP), known as closed loop insulin delivery,
20              D. Bruttomesso et al.

may improve the outcome, building on recent technological             sa la direzione verso cui la glicemia si sta modificando e la
progress and combining continuous glucose monitoring with             velocità di variazione.
insulin pump therapy. The AP differs from sensor-augmented            Oggigiorno il CGM e il microinfusore possono essere combi-
pumps (SAP) since it uses a control algorithm that governs sub-       nati a formare un “sistema integrato” (sensor augmented
cutaneous insulin administration on the basis of real-time glu-       pump, SAP) dove il microinfusore, oltre a infondere insulina
cose sensing.                                                         attraverso il set da infusione, funge anche da ricevitore per le
Limitations are the sub-optimal accuracy and reliability of contin-   glicemie lette real-time, dal sensore e trasmesse al microin-
uous glucose monitors and delays in the subcutaneous admin-           fusore via radiofrequenza.
istration of insulin.                                                 Nonostante i progressi nelle formulazioni insuliniche e nella
Crossover randomized trials in hospital have shown that glucose
                                                                      tecnologia, gli attuali schemi di terapia insulinica molto spes-
control is better and the risk of hypoglycemia is lower with the
                                                                      so non permettono di raggiungere e mantenere il buon con-
closed loop system in youths and adults and during pregnancy.
                                                                      trollo glicemico.
Recent evidence indicates that a wearable AP is feasible and
safe.
                                                                      In tabella 1 è riportato il tempo che una persona con diabe-
Although technical hurdles still lie ahead, the artificial pancreas   te di tipo 1 passa giornalmente in ipoglicemia, euglicemia e
holds promise for revolutionizing the management of type 1 dia-       iperglicemia(4). È allarmante vedere come pazienti relativa-
betes.                                                                mente in buon controllo, a giudicare dai valori di glicata, resti-
                                                                      no per 8 ore al giorno (negli adulti) o anche di più (in età
                                                                      pediatrica) a valori glicemici più elevati rispetto al target e
                                                                      oltre un’ora in ipoglicemia(4-7).
Introduzione                                                          Da qui l’idea di rimpiazzare la funzione beta-cellulare defici-
                                                                      taria con il pancreas artificiale, cioè con un sistema automa-
Il diabete mellito di tipo 1 si associa a un aumento della mor-
                                                                      tico in grado di regolare la somministrazione di insulina in
bilità e a una diminuzione della spettanza di vita(1). Il mante-
                                                                      base ai valori glicemici, senza la supervisione del paziente.
nimento di valori glicemici prossimi alla normalità può signifi-
cativamente ridurre le complicanze relative al diabete(2,3).
Purtroppo uno stretto controllo della glicemia si associa a un
aumento del rischio di ipoglicemia e questo limita la capaci-         Cos’è il pancreas artificiale
tà del paziente o dei suoi familiari di ottenere gli obiettivi gli-
cemici desiderati.                                                    Il pancreas artificiale, noto anche come sistema di infusione
Il progresso tecnologico continua peraltro ad aiutare il tratta-      ad ansa chiusa (closed loop), è un sistema costituito da
mento del diabete. Attualmente le vecchie insuline vengono            3 componenti interconnessi: un sensore per la lettura in con-
sempre più sostituite dai nuovi analoghi dell’insulina ad azio-       tinuo della glicemia, un microinfusore che infonde insulina e
ne rapida e lenta e anche i sistemi di somministrazione insu-         un algoritmo matematico di controllo (Fig. 1).
linica si sono fatti più fisiologici, con l’arrivo delle “pompe       La componente chiave del pancreas artificiale è l’algoritmo di
intelligenti”. Anche il monitoraggio della glicemia si è evoluto      controllo che stabilisce l’infusione di insulina in base ai livel-
con la comparsa dei dispositivi che permettono il monitorag-          li glicemici tenendo conto di possibili errori di misura intrinse-
gio in continuo della glicemia (continuous glucose monitor-           ci e ritardi di cinetica.
ing, CGM) e forniscono informazioni, real-time, non solo sui          Sono stati sviluppati vari modelli di algoritmo, ma i più impor-
valori glicemici assoluti, ma anche sul trend glicemico, inclu-       tanti sono il proportional-integral-derivative control (PID) e il
                                                                      model-predictive control (MPC)(8-10).
                                                                      Gli algoritmi PID aggiustano l’infusione di insulina basandosi
 Tabella 1 Ore di esposizione all’iper-ipoglicemia                    contemporaneamente:
 riportate in 3 recenti studi (modificata da Kowalski,
 voce).
                       HbA1c riportata nello studio
                                       JDRF CGM Study(7)
                 NR in     7,1% in
                 Bode DirecNet(6)
                                       7,6% 8%      8%
                et al.(5)

 Età media         45,3        11,2       42,9    18,5     11,5
 (anni)
 Esposizione
 (ore)
 < 70               2,3         1,1        1,4     1,7      0,9
 70-180            14,5        12,5       13,9    11,6     11,3
 > 180              7,2        10,4        8,7    10,7     11,8       Figura 1 Componenti del pancreas artificiale.
La chiusura dell’ansa nel diabete di tipo 1              21

a) sullo scarto tra la concentrazione glicemica rilevata in un        I dispositivi in commercio possono ottenere una median rela-
     dato momento e il valore ideale (componente proporzio-           tive absolute difference (MARD), tra misurazione glicemica
     nale);                                                           del sensore e glicemia di riferimento che varia tra l’11 e il
b) sull’area ottenuta plottando nel tempo i valori di glucosio        14%(15,16) che dovrebbe essere adeguata per il controllo in
     registrati e i valori ideali (componente integrale);             closed loop.
c) sulla velocità di cambiamento dei valori di glucosio (com-         Il sensore per il CGM misura il glucosio nello spazio interstizia-
     ponente derivata).                                               le, mentre il glucometro misura il glucosio nei vasi sanguigni.
Esistono anche algoritmi PID semplificati, per esempio senza          Poiché queste due aree sono fisicamente separate il glucosio
la componente integrale, che tendono a dare un controllo              impiega tempo a passare dall’una all’altra. Quando i livelli di
meno preciso, ma più sicuro (algoritmi più robusti)(9).               glucosio sono stabili, come a digiuno, i livelli di glucosio sono
Gli algoritmi MPC regolano l’infusione di insulina minimizzando       pressoché identici nello spazio interstiziale e nei capillari.
la differenza tra valori di glucosio predetti e i valori effettiva-   Quando invece i livelli di glucosio cambiano rapidamente,
mente misurati in un dato arco di tempo (per esempio 2-4 ore).        come dopo i pasti, il sensore del glucosio potrebbe avere un
L’algoritmo può arrivare ai valori predetti del glucosio per due      ritardo rispetto al glucometro per via del tempo che impiega il
vie, una fisiologica, basata su dati teorici e sperimentali e una     glucosio a passare dai capillari allo spazio interstiziale. Questo
avulsa da nozioni fisiologiche nella quale il computer “impara”       ritardo, chiamato lag-time, è dovuto in parte al ritardo fisiologi-
in modo autonomo a rispondere alle variazioni del glucosio            co cui abbiamo accennato (sensore indipendente), in parte a
con i regimi ottimali di infusione di insulina (black box).           un ritardo tecnologico (tecniche di elaborazione dei dati)(17). Il
Questi due tipi di algoritmo hanno caratteristiche peculiari.         CGM Dexcom ritarda di circa 6 minuti, mentre il Navigator e il
Gli algoritmi MPC possono essere considerati come proatti-            Guardian ritardano di circa 8-15 minuti(18).
vi, siccome essi anticipano l’effetto ipoglicemizzante dell’in-       Dal punto di vista del closed loop più importanti delle diffe-
sulina somministrata e sono probabilmente più efficaci nel            renze temporali sono le deviazioni transitorie e persistenti tra
controllare gli effetti dei pasti e dell’attività fisica o nel com-   i valori glicemici misurati dal sensore e gli effettivi valori glice-
pensare i problemi legati al fatto che la somministrazione di         mici plasmatici. Le deviazioni transitorie si manifestano nel-
insulina è decisa sulla base di variazione del glucosio del           l’arco di 1-4 ore e potrebbero essere correlate a una tran-
liquido interstiziale. Per converso gli algoritmi PID possono         sitoria perdita o aumento di sensibilità del sensore e a per-
essere considerati reattivi, perché rispondono alle variazioni        turbazioni meccaniche, incluso lo sposizionamento tempora-
glicemiche.                                                           neo del sensore. Quando il sensore del glucosio sottostima i
Un altro algoritmo si basa sulla logica “fuzzy” che modula la         valori glicemici plasmatici si parla di drop out. Durante il clo-
somministrazione di insulina sulla base di regole approssi-           sed loop potrebbe verificarsi temporaneamente una riduzio-
mative e può essere adatto per esprimere conoscenze empi-             ne nella somministrazione di insulina, ma è improbabile che
riche acquisite dagli operatori sanitari che lavorano in ambi-        si manifesti un’iperglicemia protratta perché, non appena i
to diabetologico(11).                                                 livelli del sensore riprendono, può essere somministrata insu-
Gli algoritmi possono includere moduli di supervisione e con-         lina addizionale.
trollo tendenti ad aumentare la sicurezza(12), limitando per          Le deviazioni persistenti sono causate principalmente da
esempio la quantità di insulina on board(13) o la velocità di infu-   errate calibrazioni fatte con la glicemia capillare, da un algo-
sione massima di insulina o sospendendo l’infusione quando            ritmo di calibrazione inappropriato, da un cambiamento di
il glucosio nell’interstizio scenda troppo rapidamente(14).           sensibilità del sensore. Quando, durante il closed loop, il
                                                                      sensore sovrastima il valore glicemico plasmatico, le devia-
                                                                      zioni persistenti rappresentano un grande problema perché
                                                                      potrebbe verificarsi un eccessivo rilascio di insulina con con-
Barriere allo sviluppo                                                seguente ipoglicemia.
del pancreas artificiale                                              Le deviazioni persistenti si verificano generalmente tra due
                                                                      calibrazioni successive e potrebbero durare anche fino a
Lo sviluppo del pancreas artificiale è stato ostacolato da una        12-48 ore a seconda del momento previsto di calibrazio-
non ottimale accuratezza e affidabilità dei dispositivi per           ne(18).
CGM, dal relativamente lento assorbimento dell’insulina
somministrata sottocute e dalla mancanza di algoritmi che
tenessero in conto di queste imperfezioni e anche della
variabilità tra e intra-soggetti.
                                                                      Limiti della somministrazione insulinica
                                                                      per via sottocutanea
                                                                      Dopo la somministrazione di un bolo di analogo ci vogliono
Limiti del sistema per la lettura                                     circa 90-120 minuti perché l’insulina raggiunga il suo massi-
in continuo della glicemia                                            mo effetto ipoglicemizzante, e la sua azione può continuare
                                                                      ben oltre questo picco. La somministrazione di molteplici boli
Uno dei maggiori ostacoli per il closed loop è una non otti-          di correzione in stretta sequenza causa accumulo di insulina
male accuratezza e affidabilità dei dispositivi CGM.                  e un alto rischio di ipoglicemia che, se non considerato dal-
22              D. Bruttomesso et al.

l’algoritmo di controllo, può diventare una vera sfida per i           re senza alcuna informazione circa la quantità e l’ora del
sistemi closed loop(13).                                               pasto (fully closed loop). In questo caso l’algoritmo decide la
Alti livelli glicemici potrebbero dover essere normalizzati len-       dose di insulina sulla base dell’aumento glicemico postpran-
tamente anche durante la somministrazione in closed loop,              diale. Un altro approccio prevede che vengano “annunciati”
rendendo più complicato il controllo glicemico postprandia-            sia il tempo sia la quantità del pasto (closed loop con annun-
le. Il controllo durante e dopo l’attività fisica può richiedere       cio del pasto o semi-closed loop). Queste informazioni ven-
l’assunzione preventiva di carboidrati o il trattamento bi-            gono utilizzate dall’algoritmo per decidere la dose prandiale
ormonale per eliminare il rischio di ipoglicemia.                      di insulina da somministrare (come succede durante la tera-
Nonostante questi problemi, la via sottocutanea è la via di            pia tradizionale).
somministrazione insulinica privilegiata nei modelli correnti di       Un terzo approccio, meno utilizzato, prevede di fornire al
pancreas artificiale, anche grazie al fatto che vi è una cre-          controllore informazioni circa l’ora del pasto, ma non la
scente popolazione di pazienti in terapia con microinfusore            quantità dello stesso. Questa informazione viene usata dal-
sulla cui esperienza ci si può basare.                                 l’algoritmo di controllo per passare a una somministrazione
                                                                       di insulina più aggressiva al fine di controbilanciare l’aumento
                                                                       glicemico postprandiale (closed loop con annuncio qualitati-
                                                                       vo del pasto).
Variabilità individuale
L’assorbimento e l’azione dell’insulina variano nello stesso
individuo e tra un individuo e l’altro, rendendo ardua l’identifi-     Esercizio
cazione individuale del fabbisogno insulinico ottimale(19).
È stato visto che la farmacocinetica degli analoghi rapidi può         L’esercizio di moderata intensità aumenta il rischio di ipogli-
variare fino a 4 volte tra soggetti diversi e fino al 50% nello        cemia, soprattutto durante o subito dopo l’attività, ma può
stesso soggetto in determinate occasioni.                              capitare anche molte ore dopo l’attività(21).
La variabilità del fabbisogno insulinico tra soggetti è attribui-      È stato peraltro dimostrato che uno sprint di 10 s eseguito
bile a fattori che influenzano la sensibilità insulinica come il       subito prima di un’attività fisica moderatamente intensa pre-
peso corporeo, l’età, il sesso, l’attività fisica e il fumo. La        viene l’ipoglicemia immediatamente conseguente l’esercizio
variabilità intra-soggetto include variazioni dell’insulino-sensi-     e questo convalida l’osservazione che un esercizio fisico
bilità da un giorno all’altro e da un’ora a un’altra a causa di        intenso può causare iperglicemia.
ritmi circadiani, fenomeno dell’alba, attività fisica, malattie        Durante la somministrazione di insulina in closed loop un
intercorrenti, stress ecc.(18).                                        metodo efficace per controllare la glicemia durante esercizio
Queste variazioni si possono verificare anche durante il closed        fisico può essere l’annuncio dell’esercizio o il monitoraggio
loop e vanno perciò compensate.                                        della frequenza cardiaca in base ai quali la somministrazione
                                                                       insulinica potrà venir sospesa.
                                                                       Poiché la risposta all’esercizio è altamente variabile da perso-
                                                                       na a persona, per eliminare completamente il rischio di ipogli-
Pasti                                                                  cemia da esercizio fisico potrebbe essere necessaria
I pasti, in particolar modo i pasti abbondanti, mettono alla           l’assunzione preventiva di carboidrati o il trattamento con glu-
prova l’efficacia e la sicurezza del closed loop. Il consumo di        cagone nel caso di trattamento duplice insulina-glucagone.
carboidrati si associa infatti con un rapido, transitorio
aumento della glicemia, la cui entità dipende da molti fattori
tra cui la quantità e la composizione del pasto, il tempo e la         Studi clinici
quantità di insulina somministrata. Il ritardo nell’assorbimen-
to dell’insulina somministrata per via sottocutanea determina          Il pancreas artificiale è una tecnologia ancora in evoluzione.
spesso iperglicemia postprandiale, che può portare a boli di           Si può prevedere che all’inizio sarà applicato con finalità
correzione e accumulo di insulina aumentando così il rischio           diverse a seconda dei pazienti, per esempio per ridurre il
di ipoglicemia tardiva. Questo può succedere anche durante             pericolo di ipoglicemie nei pazienti a controllo più stretto o
il closed loop.                                                        per ottimizzare la media glicemica in certe categorie di
È stato dimostrato che, durante CSII (continuous subcuta-              pazienti come gli adolescenti.
neous insulin infusion) tradizionale, la somministrazione              È prevedibile che gli algoritmi ora disponibili verranno modi-
di un bolo di analogo rapido dell’insulina 15 minuti prima del         ficati per ovviare alle necessità relative all’esercizio fisico o al
pasto permette di controllare meglio la glicemia postprandiale         controllo dei livelli glicemici postprandiali.
e mantiene per più tempo la glicemia in target(20).                    Obiettivi ai quali si sta attivamente lavorando sono la
Per quanto concerne la somministrazione di insulina ai pasti           riduzione delle ipoglicemie, la modulazione della sommi-
i modelli correnti di pancreas artificiale si differenziano tra loro   nistrazione di insulina in modo da ridurre il tempo tra-
per il tipo di approccio(9). Un approccio prevede che la som-          scorso fuori range (control to range), il controllo della glice-
ministrazione di insulina sia decisa dall’algoritmo puramente          mia durante la notte e il controllo della glicemia postpran-
sulla base della misurazione glicemica in continuo del senso-          diale.
La chiusura dell’ansa nel diabete di tipo 1             23

 Tabella 2 Studi clinici con diversi approcci al pancreas artificiale.
                              Autori (anno di          Popolazione studiata
 Approccio                    pubblicazione,                                                         Sintesi dei risultati
                                                       (n = numero di soggetti)
                              n referenza)
 Low glucose suspend          Choudhary (2011, 23)     Adulti (n = 31)                               Ridotta l’ipoglicemia notturna,
                              Danne (2011, 24)         1-18 aa (n = 21)                              soprattutto nei pazienti a più
                                                                                                     alto rischio; ben accettato
                                                                                                     dai pazienti
 Sospensione per                    Buckingham (2009, 27) 6-38 aa (n = 22)                           Prevenzione dell’80% degli
 prevenire l’ipoglicemia            Buckingham (2010, 28) 12-39 aa (n = 26)                          eventi di ipoglicemia notturna
                                                      Pancreas artificiale
 “di notte”                         Hovorka (2010,30)        5-18 aa (n = 19)                        Aumenta del 20% il tempo in
                                    Kovatchev (2010, 34)     Adulti (n = 20)                         cui la glicemia è in target; si
                                    Hovorka (2011, 31)       18-65 aa (n = 24)                       riduce il rischio di ipoglicemia
                                    Elleri (2011, 32)        5-13 aa (n = 8)                         notturna
 “senza annuncio                    Steil (2006, 35)         Adulti (n = 10)                         Fattibile in bambini, adulti.
 del pasto”                         Weinzimer (2008, 36)     13-20 aa (n = 17)                       L’aggiunta di un piccolo bolo
                                    Atlas (2010, 11)         19-30 aa (n = 7)                        ai pasti migliora il controllo;
                                    Steil (2011, 37)         22-60 aa (n = 8)                        il ritardo nell’assorbimento/
                                                                                                     azione dell’insulina rimane
                                                                                                     un problema
 “con annuncio del pasto”           Kovatchev (2010, 34)             Adulti (n = 20)                 Fattibile in bambini, adulti e
                                    Elleri (2011, 38)                12-18 aa (n = 12)               gravide; possibili diversi
                                    Murphy (2011, 33)                Gravidanza (n = 10)             algoritmi
                                    Murphy (2011, 39)                Gravidanza (n = 12)
 “biormonale”                       El-Kathib (2010, 40)             19-71 aa (n = 11)               Fattibilità documentata negli
 (insulina e glucagone)             Castle (2010, 41)                Adulti (n = 7)                  adulti; il glucagone aiuta ma
                                                                                                     non è sempre in grado di
                                                                                                     controbilanciare l’eccessiva
                                                                                                     somministrazione di insulina
 “a casa”                           Cobelli (2012, 45)               Adulti (n = 2)                  Fattibile negli adulti

In tabella 2 sono riportati gli studi fino a oggi eseguiti, suddi-      È stato dimostrato che la funzione LGS, sia in ambito pedia-
visi a seconda del grado di coinvolgimento richiesto al                 trico sia tra gli adulti, è in grado di ridurre la frequenza e la
paziente, il tempo di applicazione, il tipo di ormone infuso.           durata dell’ipoglicemia notturna, soprattutto nei pazienti più
                                                                        a rischio(23,24).
                                                                        In particolare Choudhary ha testato la funzione LGS in
                                                                        31 adulti con diabete di tipo 1 dimostrando che, nell’arco di
Funzione low glucose suspend                                            3 settimane, si attivava 166 volte (media 1,9 volte per
Il sistema integrato pompa più sensore della glicemia, con la           paziente/settimana). Con LGS la durata dell’ipoglicemia not-
funzione low glucose suspend (LGS) (Paradigm Veo,                       turna (< 40 mg/dl) si riduceva da 46,2 a 1,8 min/die nei
Medtronic Diabetes, Northridge, CA, USA), rappresenta la                pazienti a più alto rischio.
forma più semplice di pancreas artificiale perché è il primo            In uno studio più recente su 21 ragazzi e adolescenti, Danne(24)
sistema in grado di modulare la somministrazione di insulina            ha comparato la frequenza di episodi ipoglicemici nell’arco di
in risposta ai livelli glicemici senza l’intervento umano. La fun-      2 settimane senza l’attivazione della funzione LGS e 6 settima-
zione LGS porta infatti all’interruzione dell’erogazione di insu-       ne con la funzione LGS programmata per allertare i pazienti
lina per un intervallo che può raggiungere le due ore se il sen-        per valori glicemici < 75 mg/dl e per sospendere l’insulina a
sore rileva valori glicemici abnormemente bassi e il paziente           valori < 70 mg/dl. L’uso della LGS riduceva a meno della metà
non risponde all’allarme di ipoglicemia, un evento non impro-           il numero di escursioni ipoglicemiche (a meno di 40 mg/dl,
babile, soprattutto di notte, nei pazienti con diabete di tipo 1        p = 0,005) e riduceva il tempo trascorso in ipoglicemia
che abbiano una ridotta sensibilità all’ipoglicemia e una man-          (< 70 mg/dl) di 43 minuti per giorno (p = 0,002) senza aumen-
cata risposta controregolatoria(22).                                    tare significativamente la glicemia media.
24             D. Bruttomesso et al.

È ovvio che la funzione LGS è importante per la sicurezza del       “Pancreas artificiale” di notte
paziente perché è stato dimostrato che le convulsioni da ipo-
glicemia notturna compaiono quando l’ipoglicemia si prolun-         Gli sforzi dei ricercatori coinvolti nello sviluppo del pancreas
ga per un periodo di 2-4 ore(25).                                   artificiale si sono focalizzati inizialmente sullo sviluppo e valu-
La preoccupazione maggiore quando si sospende l’infusione           tazione di un sistema di somministrazione insulinica ad ansa
di insulina è peraltro il rischio di iperglicemia successiva con    chiusa durante la notte. In effetti, se da una parte tale siste-
chetosi. Inoltre, l’analisi del pattern glicemico successivo alla   ma rappresentava una grande occasione per risolvere il pro-
sospensione dell’insulina per attivazione della funzione LGS        blema delle gravi ipoglicemie, che hanno un picco massimo
suggerisce che questa tecnologia è sicura e non associata a         tra le ore 24 e le 8(29), dall’altra risultava anche la soluzione
iperglicemie con chetosi(23,24,26).                                 più facile visto che durante la notte, non essendovi pasti o
                                                                    esercizio fisico, il fabbisogno insulinico è più prevedibile.
                                                                    Alcuni studi randomizzati controllati, condotti dal gruppo di
                                                                    Hovorka, in giovani e adulti con diabete di tipo 1, hanno con-
“Prevenzione dell’ipoglicemia”                                      frontato il controllo glicemico notturno ottenuto con microin-
La funzione LGS è in grado di sospendere l’infusione di             fusore (ansa aperta) con quello ottenuto con il pancreas arti-
insulina in caso di ipoglicemia, ma non è in grado di pre-          ficiale (ansa chiusa) ove la somministrazione di insulina era
venire l’episodio ipoglicemico. Buckingham(27,28) ha invece         dettata dalla lettura continua dei valori di glucosio, sotto con-
dimostrato che è possibile prevenire l’ipoglicemia utilizzan-       trollo di un algoritmo MPC. In alcuni di questi studi erano
do, oltre al CGM, algoritmi per la predizione dell’ipoglice-        valutati vari scenari che nella vita di tutti i giorni rappresenta-
mia, in grado di sospendere temporaneamente l’infusione             no una sfida per il controllo glicemico notturno, come varia-
di insulina per via sottocutanea continua con microinfuso-          zioni dell’attività fisica nel pomeriggio, consumo di alcol o
re in caso di previsione di un’ipoglicemia. L’autore ha ini-        assunzione a cena di pasti a differente contenuto di macro-
zialmente valutato l’efficacia degli algoritmi predittivi           nutrienti. In tali studi si è visto che il pancreas artificiale, uti-
durante il giorno. Ventidue soggetti giovani e adulti (età          lizzato nel periodo notturno, aumentava significativamente,
media 20 anni, 6-38 anni) furono ricoverati in due diverse          rispetto alla pompa, il tempo trascorso in euglicemia (del
occasioni. Durante la prima ospedalizzazione la basale              20% nei bambini e del 26% negli adulti, entrambe le varia-
                                                                    zioni significative) e dimezzava il tempo trascorso in ipoglice-
veniva aumentata fino a raggiungere valori glicemici infe-
                                                                    mia, riducendolo dal 4,1% al 2,1% nei bambini e dal 6,7% al
riori a 60 mg/dl. Nel secondo ricovero veniva testata
                                                                    2,8% negli adulti (entrambe le variazioni significative)(30,31).
l’efficacia degli algoritmi nel prevenire l’ipoglicemia. Lo stu-
                                                                    Recentemente è stato dimostrato che nei bambini può esse-
dio ha dimostrato che utilizzando una soglia glicemica di
                                                                    re ottenuto lo stesso controllo glicemico indipendentemente
80 mg/dl e una sospensione dell’erogazione di insulina di
                                                                    che il closed loop inizi alle ore 18 o alle 21(32).
90 minuti, si riducevano gli episodi ipoglicemici del 56% se
                                                                    Il controllo glicemico notturno con closed loop basato su
l’“orizzonte decisionale” era di 30 minuti, e dell’80% se il
                                                                    algoritmo MPC è risultato fattibile e sicuro anche in gravide
medesimo orizzonte era di 45 minuti(27). Successivamente
                                                                    con diabete di tipo 1 in uno stadio precoce (14,8 settimane)
Buckingham ha combinato 5 algoritmi predittivi per preve-
                                                                    o tardivo (28 settimane) della gravidanza: la glicemia rimane-
nire l’ipoglicemia notturna(28). Furono studiati 40 soggetti
                                                                    va nel target per l’84-100% del tempo (rispettivamente fase
(12-39 anni) con diabete di tipo 1. Nel gruppo di controllo
                                                                    precoce-tardiva)(33).
(n = 14 soggetti) e nei due gruppi sperimentali (n = 10 e n
                                                                    Risultati analoghi a quelli ottenuti in studi precedenti, sono
= 16) l’ipoglicemia (< 60 mg/dl) veniva indotta aumentan-
                                                                    stati ottenuti in uno studio multicentrico condotto in 20 diabe-
do gradualmente la velocità di infusione basale notturna.
                                                                    tici di tipo 1 adulti (Fig. 2) utilizzando un algoritmo di tipo MPC
Nel gruppo di controllo non venivano utilizzati gli algoritmi
                                                                    sviluppato in silico(34). Rispetto alla terapia con microinfusore
per la sospensione della pompa. Nei gruppi sperimentali la
                                                                    tradizionale, il closed loop aumentava significativamente il
sospensione della pompa si verificava quando 3 dei 5                tempo trascorso in euglicemia (da 64 a 78%), mentre si ridu-
(n = 10) o 2 dei 5 (n = 16) algoritmi predicevano l’ipo-            cevano drasticamente gli episodi di ipoglicemia (da 23 a 5).
glicemia in base al valore glicemico misurato dal sensore
Free Style Navigator (Abbott Diabetes Care). La pompa
veniva sospesa per 90 minuti a ogni interruzione (shut-off).
Veniva utilizzata una soglia glicemica di 80 mg/dl e un oriz-       “Pancreas artificiale”
zonte predittivo di 35 minuti. L’ipoglicemia veniva prevenu-        di giorno e di notte
ta nel 60% delle notti utilizzando 3 algoritmi predittivi e nel
75% delle notti (84% degli eventi) usando 2 algoritmi pre-          Il controllo in closed loop durante il giorno deve tenere conto
dittivi.                                                            dell’effetto sulla glicemia che possono avere l’esercizio fisico
È probabile che la combinazione di algoritmi predittivi di ipo-     e i pasti.
glicemia, come quelli utilizzati nello studio di Buckingham,        Particolarmente difficile è il controllo glicemico postprandia-
con la funzione di sospensione della pompa a specifici livel-       le. Considerando il ritardo connesso con l’assorbimento del-
li di glicemia, potrebbe risultare veramente efficace nel pre-      l’insulina somministrata sottocute si comprende facilmente
venire l’ipoglicemia severa.                                        che un sistema completamente closed loop è problematico.
La chiusura dell’ansa nel diabete di tipo 1             25

                        Controllo notturno (21.30-8)                         pasto. Quando comparati alla CSII standard, entrambi gli
         % tempo trascorso entro
                                                 n di episodi ipoglicemici   approcci aumentarono il tempo in target, peraltro il sistema
             3,9-7,8 mmol/L
100                                     25                                   ibrido consentiva di ottenere glicemie postprandiali migliori di
                    *
                p = 0,029
                                                           *
                                                           p = 0,01          quelle ottenute con un sistema closed loop completo(36).
 80                                     20
                                                                             Successivamente allo studio pediatrico, l’algoritmo PID è stato
 60                                     15                                   modificato per includere un modello di feedback insulinico
                                                 23                          (insulin feedback, IFB) che permettesse all’algoritmo PID di
                            79%
 40                                     10                                   emulare meglio la fisiologia della beta-cellula che si pensa ridu-
          64%
                                                                             ca la secrezione di insulina non appena i livelli plasmatici di
 20                                      5
                                                                      5      insulina aumentano. Fu condotto uno studio in 8 adulti, utiliz-
  0                                      0                                   zando un algoritmo PID per 30 ore, con la somministrazione
      Ansa aperta       Ansa chiusa          Ansa aperta       Ansa chiusa
                                                                             manuale di 2 unità di insulina all’inizio di ogni pasto. Anche se
                                                                             è stato ottenuto un soddisfacente controllo postprandiale,
                    Controllo dopo colazione (8-12)                          l’ipoglicemia non veniva completamente evitata e in 8 occasio-
            % di tempo entro                        Glicemia media
             3,9-10 mmol/L                          ± DS (mmol/L)            ni fu necessario un trattamento per ipoglicemia(37).
100                                    10
                                                                             Recentemente è stata testata anche la fattibilità del fully clo-
80                                      8                                    sed loop utilizzando un algoritmo di tipo fuzzy logic(11). Sette
                                                                             adulti con diabete di tipo 1 furono sottoposti a due studi in fully
60                                      6                                    closed loop, che duravano rispettivamente 8 ore (in condizio-
                                              9,1 ± 1,6         9,6 ± 2,9
40                                      4
                                                                             ne di digiuno o con un pasto misto) in 12 occasioni o 24 ore
          61%                                                                in 2 occasioni. I dati raccolti per 3-5 giorni venivano utilizzati
                            52%
20                                      2                                    per individualizzare l’algoritmo fuzzy logic. Durante le 24 ore di
                                                                             fully closed loop con 3 pasti standardizzati che contenevano
 0                                      0
      Ansa aperta       Ansa chiusa          Ansa aperta       Ansa chiusa   17,5 e 70 g di CHO (carboidrati), il 73% delle misurazioni
                                                                             del sensore era compreso tra 70 e 180 mg/dl, il 27% era
Figura 2 Controllo glicemico notturno (pannello superiore) e                 > 180 mg/dl e nessuna era inferiore a 70 mg/dl. Non veniva-
postcolazione (pannello inferiore) in 20 soggetti diabetici di               no riportati eventi ipoglicemici sintomatici in nessuno dei trial.
tipo 1 studiati in closed loop (scuro) e durante terapia con
microinfusore tradizionale (chiaro).
                                                                             Closed loop con annuncio del pasto
Infatti, senza l’annuncio del pasto, vi sarà, nel periodo post-              Come già esplicitato, l’annuncio del pasto può superare i
prandiale, un aumento rapido ed eccessivo della glicemia                     ritardi legati all’assorbimento di insulina dal sottocute e alla
che il sistema tenterà di correggere con una somministrazio-                 comparsa variabile di glucosio prandiale nel sangue. In que-
ne più aggressiva di insulina e rischio di ipoglicemia tardiva.              sto approccio l’algoritmo viene informato circa la quanti-
Di seguito riportiamo alcuni studi in closed loop senza o con                tà/tempo del pasto e la dose di insulina prandiale viene som-
annuncio del pasto.                                                          ministrata manualmente mentre il closed loop completo fun-
                                                                             ziona negli altri momenti.
                                                                             Con questo tipo di approccio, lo studio multinazionale con
Closed loop senza annuncio del pasto                                         algoritmo MPC, oltre a dimostrare una significativa riduzione
                                                                             delle ipoglicemie notturne, ha dimostrato un controllo glice-
La fattibilità di un fully closed loop (utilizzando la via sottocuta-
                                                                             mico postcolazione sovrapponibile a quello ottenuto con
nea sia per la somministrazione di insulina sia per la misurazio-            pompa tradizionale(34).
ne glicemica con sensore), giorno e notte, è stata dimostrata                In un altro studio randomizzato crossover 12 adolescenti
per la prima volta da Steil che, utilizzando un algoritmo di tipo            furono valutati per 36 ore di closed loop utilizzando un algo-
PID, condusse uno studio in closed loop per 29 ore in 10 adul-               ritmo MPC e mimando un tipico giorno di scuola. Rispetto
ti e confrontò i risultati a quelli ottenuti durante 3 giorni di tera-       alla terapia convenzionale, il closed loop aumentò il tempo in
pia con CSII tradizionale. Lo studio ha dimostrato che durante               cui la glicemia era a target (70-180 mg/dl) da 49 a 84%, con
il closed loop, rispetto alla terapia con CSII, la glicemia rimane-          un 100% durante la notte. Anche se tra i due tipi di interven-
va più tempo in target (75% vs 63% del tempo)(35). Peraltro le               to non c’era differenza nella frequenza di ipoglicemia diurna,
escursioni glicemiche postprandiali non erano eliminate e                    il closed loop preveniva le ipoglicemie notturne(38).
l’ipoglicemia postprandiale tardiva rimaneva comune.                         Lo stesso approccio è stato valutato anche in donne di tipo
Utilizzando lo stesso tipo di algoritmo, Weinzimer ha succes-                1 gravide allo scopo di valutare la sicurezza e l’efficacia del
sivamente valutato se la performance del closed loop pote-                   sistema pur in presenza di attività tipiche della vita di tutti i
va migliorare grazie alla somministrazione di un bolo pre-                   giorni. Dodici gravide venivano randomizzate a closed loop o
prandiale; 17 adolescenti furono sottoposti a 34 ore di stu-                 a CSII, in due diverse occasioni (alla 19a e 23a settimana di
dio, 8 con closed loop completo e 9 con closed loop ibrido                   gestazione). Durante le 24 ore di studio, in entrambe le occa-
in cui il paziente somministrava una piccola dose di insulina                sioni, le pazienti svolgevano la stessa attività fisica e assume-
(25-50% del fabbisogno prandiale) 10-15 minuti prima del                     vano gli stessi pasti/snak. Il closed loop risultava efficace
26               D. Bruttomesso et al.

come la CSII, ma potenzialmente più sicuro perché riduceva               Pancreas artificiale
la gravità e la durata dell’ipoglicemia(39). Il precedente studio
di fattibilità in questa coorte di pazienti aveva dimostrato la          in ambiente extraospedaliero
sicurezza del closed loop di notte nelle fasi sia precoci sia
tardive della gravidanza(33).                                            La tecnologia utilizzata negli studi ospedalieri è basata su un
                                                                         computer portatile che comunica, attraverso un collegamen-
                                                                         to cablato, con un CGM e una pompa per insulina. Si tratta
                                                                         quindi di un sistema ancora troppo ingombrante per essere
Pancreas artificiale biormonale                                          utilizzato al di fuori dell’ambiente ospedaliero. Un sistema di
                                                                         pancreas artificiale ambulatoriale dovrebbe essere:
In studi recenti, per ridurre il rischio di ipoglicemia, si è anche      a) basato su una piattaforma hardware indossabile, facil-
testato, con il sistema closed loop, la somministrazione con-                 mente disponibile, poco costosa;
temporanea di insulina e glucagone. Il vantaggio dell’uso del            b) in grado di far funzionare gli algoritmi matematici per il
glucagone è che agisce rapidamente, mimando la risposta                       closed loop;
fisiologica all’ipoglicemia, evitando così la somministrazione           c) collegabile wireless a dispositivi CGM e pompe di insulina;
di zuccheri a rapido assorbimento.                                       d) in grado di comunicare con un server remoto per il moni-
Il primo a dimostrare la fattibilità di “un sistema biormona-                 toraggio e la supervisione a distanza del funzionamento
le” che usa cioè due ormoni, insulina e glucagone, per                        del sistema a circuito chiuso in modo da garantire la sicu-
controllare la glicemia fu El-Khatib. Valutò 11 adulti per                    rezza dei pazienti che partecipano agli studi clinici.
27 ore di esperimento, durante il quale i pazienti assume-               Un dispositivo in grado di rispondere a tutte queste esigen-
vano 3 pasti ricchi in carboidrati. Per la somministrazione di           ze sembra essere il telefono cellulare. Recentemente
insulina l’algoritmo era di tipo MPC e per la somministrazio-            O’Grady ha utilizzato un sistema closed loop portatile, auto-
ne di glucagone di tipo PID. Lo studio dimostrò che, appli-              matico, basato su telefono Blackberry StormTM. Lo studio,
cando un modello adeguato di assorbimento dell’insulina, il              che ha coinvolto adolescenti e giovani adulti, è stato condot-
sistema era in grado di prevenire la comparsa di ipoglice-               to di notte, in ambiente ospedaliero, ma ha dimostrato che
mia(40).                                                                 l’uso del cellulare è fattibile e che il sistema è sicuro(44).
L’uso combinato di glucagone e insulina è stato valutato                 Successivamente, è stato condotto il primo studio pilota al di
anche in un sistema di closed loop con annuncio del                      fuori dell’ambiente ospedaliero(45) usando un sistema portatile
pasto(41), dove il 50-75% del bolo prandiale veniva sommini-             basato su un cellulare di tipo Android (Fig. 3). Lo studio, della
strato manualmente. Soggetti adulti con diabete di tipo 1                durata di 2 giorni, condotto contemporaneamente a Padova e
furono sottoposti a uno studio closed loop in cui venivano               a Montpellier, ha coinvolto solo 2 pazienti. Anche se raggiun-
somministrati insulina e glucagone e a uno studio in cui                 gere la quasi normoglicemia non era l’obiettivo di questo stu-
venivano somministrati solo insulina e placebo. La velocità              dio pilota, il sistema ha permesso di evitare sia l’ipoglicemia
di somministrazione dei due ormoni era regolata da un algo-              (< 70 mg/dl) sia l’iperglicemia severa (> 15 mmol/L). Tali risul-
ritmo di tipo fading memory proportional derivative. Rispetto            tati hanno permesso non solo di confermare la fattibilità e la
alla somministrazione di placebo, il glucagone riduceva il               sicurezza di tale sistema, ma anche di migliorarlo e di speri-
tempo passato in ipoglicemia del 63%. Quando sommini-                    mentarlo successivamente in uno studio multicentrico che ha
strato sotto forma di boli nell’arco di 5-10 minuti seguiti da           coinvolto 20 pazienti (Kovatchev B, submitted).
50 minuti di interruzione piuttosto che in modo lento e pro-
lungato, il glucagone riduceva anche il numero di eventi ipo-
glicemici e il numero di trattamenti per ipoglicemia. Anche
se efficace il glucagone non è risultato in grado di contro-
                                                                         Futuro
reagire completamente alla eccessiva somministrazione di                 Nonostante risultati clinici incoraggianti, serviranno ancora
insulina.                                                                molti trial clinici prima che il pancreas artificiale possa diventa-
Recentemenet El-Khatib e Russell hanno confermato che il                 re una realtà. Ci sono ancora molte sfide da superare (Tab. 3).
pancreas biormonale permette di ottenere un buon controllo               Dal punto di vista tecnologico, oltre all’affinamento degli
glicemico con minimo rischio di ipoglicemia anche quando                 algoritmi in uso, il futuro porterà miglioramenti negli strumen-
utilizzato continuativamente nell’arco di due giorni, nono-              ti CGM, i cui punti deboli attuali sono la calibrazione, la capa-
stante l’assunzione di 6 pasti ad alto contenuto in carboidra-           cità di “leggere” cambi rapidi dei livelli di glucosio, una scar-
ti e 30 minuti di attività fisica(42). Per controllare meglio il picco   sa sensibilità ai livelli bassi di glucosio. Anche le pompe e le
postprandiale, prima di ogni pasto veniva somministrato                  formulazioni insuliniche dovranno migliorare se si vorranno
manualmente un bolo parziale di insulina, fino a un massimo              raggiungere livelli soddisfacenti di precisione nel controllo.
di 0,05 U/kg/pasto, corrispondente a meno della metà di                  L’avanzamento tecnologico non potrà essere disgiunto da
insulina necessaria per quel pasto.                                      un grande sforzo per rendere il pancreas artificiale sempre
Limiti dell’uso del glucagone sono l’instabilità dell’ormone e           più user friendly. Ciò nonostante questa nuova tecnologia
la tendenza a sviluppare fibrille di amiloide in soluzione, così         comporterà un grande sforzo conoscitivo per il paziente. A
come la potenziale deplezione di glicogeno epatico in caso               questo dovrà corrispondere uno sforzo didattico adeguato
di ripetute somministrazioni(41,43).                                     da parte dei tecnologi e dei diabetologi.
La chiusura dell’ansa nel diabete di tipo 1              27

                                                                   Conflitto di interessi
                                                                   Nessuno.

                                                                   Bibliografia
                                                                   1. Klein BE, Klein R, McBride PE, Cruickshanks KJ, Palta M,
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                                                                      Orchard TJ et al.; Diabetes Control and Complications
                                                                      Trial/Epidemiology of Diabetes Interventions and Complications
                                                                      (DCCT/EDIC) Study Research Group. Intensive diabetes treat-
                                                                      ment and cardiovascular disease in patients with type 1 dia-
                                                                      betes. N Engl J Med 2005;353(25):2643-53.
                                                                   3. White NH, Sun W, Cleary Pa, Danis RP, Davis MD, Hinsworth
                                                                      DP et al. Prolonged effect of intensive therapy on the risk of
                                                                      retinopathy complications in patients with type 1 diabetes melli-
                                                                      tus: 10 years after the Diabetes Control and Complications Trial.
                                                                      Arch Ophthalmol 2008;126(12):1707-15.
                                                                   4. Kowalski A. Can we really close the loop and how soon?
                                                                      Accelerating the availability of an artificial pancreas: A roadmap
                                                                      to better diabetes outcomes. Diabetes Technol Ther 2009;
                                                                      11(suppl 1)S113-9.
Figura 3 Piattaforma del pancreas artificiale portatile (the
                                                                   5. Bode BW, Schwartz S, Stubbs HA, Block JE. Glycemic charac-
Diabetes Assistant, DiAs), sviluppato presso l’Università di
                                                                      teristics in continuously monitored patients with type 1 and 2
Virginia. La piattaforma consiste di un cellulare Xperia Sony,        diabetes: Normative values. Diabetes Care 2005;28(10):2361-6.
di un piccolo computer, oltre che naturalmente di un microin-
                                                                   6. Diabetes Research in Children Network (DirecNet) Study Group,
fusore e di un dispositivo per CGM che nello studio in que-           Buckingham B, Beck RW, Tamborlane WV, Xing D, Kollman C,
stione erano rispettivamente l’Omnipod e il Dexcom. Lo                Fiallo-Scharer R et al. Continuous glucose monitoring in children
smart phone aveva sostanzialmente 3 funzioni: conteneva e             with type 1 diabetes. J Pediatr 2007;151(4):388-93, 393.e1-2.
faceva funzionare l’algoritmo di controllo, serviva da interfac-   7. Juvenile Diabetes Research Foundation Continuous Glucose
cia per l’utente e aveva anche una via unidirezionale di con-         Monitoring Study Group, Tamborlane WV, Beck RW, Bode BW,
nessione a un server per il monitoraggio a distanza. L’algo-          Buckingham B, Chase HP, Clemans R et al. Continuous gluco-
                                                                      se monitoring and intensive treatment of type 1 diabetes. N Engl
ritmo utilizzato è di tipo MPC.
                                                                      J Med 2008;359(14):1464-76.
                                                                   8. Bequette BW. A critical assessment of algorithms and chal-
 Tabella 3 Obiettivi da raggiungere per migliorare la                 lenges in the development of a closed-loop artificial pancreas.
                                                                      Diabetes Technol Ther 2005;7(1):28-47.
 performance del pancreas artificiale.
                                                                   9. Hovorka R. Continuous glucose monitoring and closed loop
 Fattori                   Miglioramenti auspicabili                  systems. Diabet Med 2005;23:1-12.
                           Velocizzare l’assorbimento              10. Cobelli C, Renard E, Kovatchev B. Artificial pancreas: Past,
                           (formulazioni ultrarapide,                  present, future. Diabetes 2011;60:2672-82.
 Somministrazione                                                  11. Atlas E, Nimri R, Miller S, Grunberg EA, Phillip M. MD-Logic arti-
                           somministrazione in altro
 insulinica                                                            ficial pancreas system: a pilot study in adults with type 1 diabe-
                           compartimento, calore nel sito              tes. Diabetes Care 2010;33(5):1072-6.
                           di infusione)
                                                                   12. Kovatchev B, Patek S, Dassau E, Doyle FJ 3rd, Magni L, De
                           Aumentare accuratezza e                     Nicolao G et al; Juvenile Diabetes Research Foundation Artificial
 Rilevazione glicemica     affidabilità; ridurre gli allarmi di        Pancreas Consortium. Control to range for diabetes: Functiona-
                                                                       lity and modular architecture. J Diabetes Sci Technol 2009;
                           ipoglicemia falsamente positivi             3(5):1058-65.
 Aggiustamento dosaggio    Migliorare la performance degli         13. Ellingsen C, Dassau E, Zisser H, Grosman B, Percival MW,
 insulinico                algoritmi                                   Jovanovic L et al. Safety constraints in an artificial pancreatic
                                                                       beta cell: An implementation of model predictive control with
 Sistema biormonale        Sviluppare pompa a due serbatoi             insulin on board. J Diabetes Sci Technol 2009;3(3):536-44.
 Comunicazione tra sensore Rendere i collegamenti più              14. Elleri D, Allen JM, Nodale M, Wilinska ME, Acerini CL, Dunger
 glicemico e microinfusore affidabili; standardizzazione del           DB et al. Suspended insulin infusion during overnight closed-
                                                                       loop glucose control in children and adolescents with type 1 dia-
 insulinico                protocollo di comunicazione                 betes. Diabet Med 2010;27(4):480-4.
28               D. Bruttomesso et al.

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