L'ambiente e il clima che cambia Riflessioni sul cammino lento e l'alpinismo - l'Adige.it
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Editrice: S.I.E. Spa Società Iniziative Editoriali - Stampa: Athesia Druck S.r.l. - Inserto all’Adige del 26 aprile 2019 a cura di Media Alpi Pubblicità Srl - Progetto grafico Media Alpi Pubblicità Srl Concorso - Manaslu Numerosi appuntamenti di richiamo, con nomi celebri del mondo dell’alpinismo, del cinema, della cultura e dello spettacolo e con un programma cinematografico di alto livello che ha come sfondo la montagna e le sue culture, l’avventura e l’esplorazione L’ambiente e il clima che cambia Riflessioni sul cammino lento e l’alpinismo Concorso Montanistas I l programma cinematografico e di eventi della 67. le proiezioni di 127 film, di cui 27 (15 lungometraggi e non solo a dare risposte concrete, ma anche a ripensare edizione del Trento Film Festival anche quest’anno è 12 cortometraggi) provenienti da 18 paesi diversi che il rapporto tra bellezza e fragilità. Numerosi e di grande ricco e articolato, proponendo al pubblico una serie concorreranno alle Genziane d’Oro e d’Argento. Oltre alle richiamo anche gli appuntamenti dedicati al Paese ospite di appuntamenti che ruotano sui temi dell’ambiente e tradizionali sezioni, la 67. edizione sarà caratterizzata dai di questa 67. edizione del festival, il Marocco, custode i cambiamenti climatici, la ricerca scientifica finalizzata programmi speciali «Amici Fragili» dedicato ad alberi e di un patrimonio culturale ricchissimo, frutto di millenni a una vita sostenibile, la scoperta della natura che ci boschi, ispirato dalla catastrofica tempesta sulle Dolomiti d’incontri, relazioni e contaminazioni tra culture e civiltà circonda attraverso il camminare lento, la riflessione di fine ottobre 2018, in collaborazione con la Fondazione diverse. Un invito alla scoperta del territorio e delle genti sulle nuove frontiere dell’alpinismo e delle nuove Dolomiti UNESCO e con il contributo dei Fondi Comuni di questo affascinante Paese nordafricano, caratterizzato pratiche in montagna. In programma, durante il festival, di Confine. Un evento davanti al quale siamo chiamati dalla presenza di spettacolari catene montuose.
3 In anteprima internazionale la spettacolare biografia diretta da Espen Sandberg, sabato 27 aprile sarà il film di apertura della 67° edizione Amundsen: il kolossal nel segno dell’esplorazione e dell’avventura Una scena del film Amundsen D opo aver superato per la prima volta nel 2018 la soglia dei 20mila ingressi al cinema, in una La relazione tra l’uomo e il mondo fragile della montagna: i limiti che l’umanità deve porsi città che ne conta poco più di 100mila, il 67. Trento Film Festival conferma la formula affinché gli straordinari ecosistemi di tutto il mondo possano continuare ad esistere di successo delle ultime edizioni, che alla Il manifesto della rassegna programmazione di oltre 100 documentari nelle varie sezioni, dedicati alle tante anime della montagna, affianca i migliori lungometraggi di finzione di ambientazione estrema, scelti dai migliori festival internazionali, e la riproposta di film muti, classici e di culto, in nuove versioni restaurate. È nel segno dell’esplorazione e dell’avventura la scelta dell’apertura del programma Firmato da Javier Jaén cinematografico del festival, sabato 27 aprile, con la I spettacolare biografia kolossal di produzione norvegese Amundsen, diretta dal regista candidato all’Oscar nel l presidente del Trento Film alte» di tutto il mondo possano 2012 per Kon-Tiki Espen Sandberg, in collaborazione con Festival, riferendosi al grido di continuare ad esistere così come il Norwegian Film Institute. Nel ruolo del leggendario e allarme e di speranza lanciato li conosciamo noi. L’allarme è controverso esploratore norvegese Roald Amundsen, recentemente dai giovani di alto e impone a tutti di fermarsi che dedicò l’intera vita alla scoperta di nuove terre, tutto il mondo - con in testa per riflettere sul futuro che sacrificando tutto per realizzare i suoi sogni, la star Greta Thunberg - per richiamare vogliamo costruire con la internazionale Pål Sverre Hagen. Culmine del film le l’impegno dei governanti contro montagna, per abbandonare impressionanti ricostruzioni delle trasvolate polari dei i cambiamenti del clima, ha quella visione antropocentrica giganteschi dirigibili di concezione e evidenziato come la rassegna che non permette di guardare fabbricazione italiana Norge e Italia, sia già da diverse edizioni verso orizzonti futuri. La natura, quest’ultima conclusasi con il tragico incidente del 25 maggio attenta a questo tema, che teatro del sublime, appare 1928, con 6 dispersi e 4 superstiti, rappresenta anche quest’anno però sempre più minacciata tra cui Umberto Nobile, che uno degli assi portanti della dalle variazioni climatiche, i cui resistettero sul pack nella celebre manifestazione, sia dal punto effetti sono stati sperimentati «tenda rossa». Uscito nelle sale di vista della programmazione anche nel territorio dolomitico norvegesi lo scorso 15 febbraio, cinematografica, sia degli eventi lo scorso ottobre. In questo Amundsen avrà la sua anteprima collaterali. «Anche il manifesto senso il Trento Film Festival, internazionale al Trento Film ufficiale di questa 67. edizione, nell’anno dedicato al turismo Festival. ideato dall’artista e illustratore lento, vuole contribuire con Javier Jaén, rappresenta un la sua programmazione a richiamo al rapporto dell’uomo creare momenti di riflessione con il mondo fragile della montagna», ha detto Mauro rimettendo al centro del dibattito anche il concetto Leveghi. «Una relazione che deve essere ripensata di alpinismo, inteso nella sua accezione più ampia anche in termini di limiti che l’umanità deve porsi, di modo di vivere la montagna e l’ambiente che ci Espen affinché gli straordinari ecosistemi delle «terre circonda». Sandberg
4 Destinazione... Marocco - Razzia Dopo avere esplorato territori e culture in ogni altro continente la sezione speciale guarda per la prima volta all’Africa e all’altra sponda del Mediterraneo Destinazione… Marocco: deserti e montagne del Nordafrica N Nell’immaginario collettivo il antica, sul cui territorio civiltà molto diverse recente, che vede protagonista assoluto Renault 12 del noto regista teatrale Mohamed Marocco non è forse associato si sono intrecciate, lasciando il segno su un il paesaggio marocchino: Mimosas dello El Khatib, qui per la prima volta impegnato in alla montagna, ma oltre il mare e mosaico culturale in continua trasformazione, spagnolo Oliver Laxe, vincitore della Semaine un progetto cinematografico, per raccontare il deserto nel Paese si ergono le che ha affascinato per secoli i viaggiatori. de la Critique di Cannes nel 2016. Una vallata un viaggio di ritorno in Marocco in seguito catene del Rif a nord e soprattutto «Destinazione… Marocco» è realizzata in sorprendentemente verdeggiante è lo alla morte in Francia della madre. Come dell’Atlante a sud, attualmente tra le mete collaborazione con l’Ambasciata in Italia del scenario di House in the Fields di Tala Hadid, abitudine «Destinazione...» volgerà lo sguardo più ambite dei viaggiatori a caccia di nuove Regno del Marocco e con il contributo della uno dei documentari africani più apprezzati anche al passato, con un classico del cinema scoperte ed emozioni. L’Atlante in particolare Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e degli ultimi anni, mentre verso territori marocchino, recentemente restaurato è un sistema montuoso che si estende per Rovereto. più remoti e aspri si spingono Pastorales dalla World Cinema Foundation grazie 2.500 km e il cui nome berbero (Adrar n Dern, électriques di Ivan Boccara e Le ciel, la terre all’ammirazione di Martin Scorsese per il «il Monte dei Monti») spiega bene quale Il Programma Cinematografico et l’homme della tedesca Caroline Reucker, cineasta Ahmed El Maanouni: Alyam Alyam considerazione abbia nelle culture locali. Ideale introduzione al programma il primo documentando le conseguenze del 1978, è un’elegia per lo stile di vita rurale e Ben tre cime dell’Atlante superano i 4.000 l’appassionato e coraggioso Razzia, dal dell’arrivo della corrente elettrica in le sue tradizioni. A completare la proposta una metri: la più alta, il Jbel Toubkal «la vetta da festival di Cannes 2017, in cui i ritratti di una comunità di montagna, il secondo selezione di cortometraggi dai migliori festival cui si vede tutto» con i suoi 4.167 metri è la quattro personaggi in una affascinante immergendosi nella maestosità delle «terre nordafricani e internazionali, ulteriori chiavi montagna più alta di tutto il Nord Africa, e Casablanca contemporanea si riflettono in alte» marocchine, e nell’ascolto dei racconti per scoprire l’unicità del territorio marocchino, ogni anno attira alpinisti e turisti da tutto il una vicenda accaduta trent’anni prima, in un dei loro abitanti. Sul tema della religione si le storie e le culture delle sue genti. mondo. Il Marocco sarà dunque protagonista villaggio tra i maestosi paesaggi dell’Atlante. concentra invece Au nom du frère di Youssef della sezione «Destinazione...» del 67. Trento Diretto dal grande regista marocchino Nabil Ait Mansour. L’inevitabile questione delle Film Festival, che inviterà il pubblico alla Ayouch. Secondo episodio fiction della migrazioni che hanno affrontato generazioni scoperta di questo paese africano dalla storia rassegna un altro acclamato lungometraggio di marocchini è al centro anche del recente Non solo film e documentari: attesi a Trento la cantante Malika Ayane e Mohammed Al Achaari, intellettuale e uomo politico Incontri culturali, letterari, mostre e show cooking M ohammed Al Achaari sarà a Trento vinto l’Arabic Booker Prize nel 2011. Venerdì 3 maggio con il singolo «E se poi», ed infine nel 2015 dove arriva giovedì 1° maggio alle 18.00 a Palazzo è la volta di Malika Ayane e in questa occasione non terza con «Adesso e qui (nostalgico presente)», che le Roccabruna, dialogando con Raffaele sarà la musica la protagonista, ma il racconto di ricordi permette di conquistare per la seconda volta il Premio Crocco nell’appuntamento «Sulle spalle di Atlante». e memorie anche grazie all’esperienza maturata con la della Critica. Sabato 27 aprile alle ore 11.00 l’incontro Nato nel 1951 a Moulay Driss Zarhoun, in Marocco, onlus Oxfam Italia. Malika Ayane nasce a Milano il 31 Still of peace inaugurerà la mostra fotografica oggi vive nella città di Rabat. Militante di sinistra, ha gennaio 1984 da padre marocchino e madre italiana. «Amazigh. Berberi del Marocco», visitabile fino al 15 conosciuto la repressione e negli anni 80 il carcere La sua formazione musicale ha inizio al Conservatorio maggio presso lo Spazio Archeologico SASS, la «Trento prima di diventare deputato nel 1998 e poi Ministro «Giuseppe Verdi» di Milano dove dal 1995 al 2001 sotterranea»: un affascinante viaggio che rappresenta della Cultura dal 2002 al 2007. Si è sempre battuto per studia violoncello. Ha partecipato quattro volte al un momento di riflessione sulla storia comune che una modernizzazione in senso laico del suo paese. Per Festival di Sanremo: la prima volta nella sezione ha attraversato il Mediterraneo, crocevia di popoli. tre anni consecutivi è stato presidente dell’Unione Giovani nel 2009, conquistando il podio grazie al L'appuntamento offre l’occasione per tornare sul tema degli scrittori marocchini. Con 11 raccolte di poesie, secondo posto ottenuto dal brano «Come foglie»; della necessità di salvaguardare l’identità culturali dei è considerato la voce poetica più importante della successivamente nel 2010, vincendo il Premio della popoli e di tutte le minoranze. Il programma completo generazione ’70 in Marocco. Sue poesie sono state Critica del Festival della canzone italiana «Mia Martini» ricco di show cooking, presentazioni di libri e incontri tradotte in francese, italiano, spagnolo, russo e e il Premio della Sala Stampa Radio e Tv nella categoria culturali, è disponibile sul sito www.trentofestival.it. olandese. Con «L’arco e la farfalla» (Fazi editore, 2012) ha Artisti con la canzone «Ricomincio da qui»; nel 2013
5 127 film in programma, di cui 27 provenienti da 18 paesi diversi concorreranno alle Genziane d’Oro e d’Argento Le montagne e gli elementi si raccontano D ai documentari ai lungometraggi, dai classici Oltre alle tradizionali sezioni, con la variegata offerta Doc, e i film di animazione per i più piccoli in TFF restaurati alle sperimentazioni contemporanee, di qualità del Concorso, le sorprese delle Proiezioni Family, la 67. edizione è caratterizzata dai programmi dal cinema internazionale a quello locale, la speciali, il meglio del film di avventura in Alp&ism, i speciali «Destinazione… Marocco», invito alla scoperta selezione 2019 ci racconta le montagne come sensibili lungometraggi fiction delle Anteprime, lo sguardo del territorio e delle genti del paese nordafricano, e punte di iceberg del pianeta Terra, nell’anno in cui etnografico di Terre Alte, il cinema del Trentino- «Amici fragili» dedicata ad alberi e boschi, ispirata si è svegliata la coscienza delle giovani generazioni Alto Adige in Orizzonti Vicini, i lavori sperimentali e dalla catastrofica tempesta sulle Dolomiti di fine per il riscaldamento globale e i rischi ambientali. d’artista in Sestogrado, il cinema naturalistico in Muse. ottobre 2018. In concorso opere SEZIONE ANTEPRIME da tutto il mondo Anteprime - The Sweet Requiem Grandi restauri e thriller 27 Film (15 lungometraggi e 12 cortometraggi) Concorso - This Mountain Life tra i monti T P rima italiana per The Sweet Requiem di Ritu Sarin e Tenzing Sonam, re i documentari italiani: In questo Sulima (anteprima italiana), seguendo presentato al festival di Toronto 2018. Ispirato a un incidente avvenuto nel mondo di Anna Kauber (miglior l’impossibile viaggio di un pianoforte da settembre 2006 sul passo Nangpa-La, a 5.800 metri di altezza sul confine documentario della sezione Italiana. Londra fino a un’isolata scuola a oltre 4.000 Tibet-Nepal, quando le guardie di frontiera cinesi aprirono il fuoco su un gruppo doc all’ultimo Torino Film Festival) metri di altitudine; torneremo tra le Alpi per di tibetani in fuga uccidendo una suora di 17 anni. Il mangiatore di pietre di racconta la vita delle pastore in La Grand-Messe di Valéry Rosier e Méryl Nicola Bellucci con Luigi Lo Cascio è un cupo thriller ambientato sulle montagne Italia, mestiere tradizionalmente maschile; Fortunat-Rossi, spassoso ritratto dei tifosi in tra Italia e Svizzera; Fortuna dello svizzero Germinal Roaux, in bianco e nero, La regina di Casetta di Francesco Fei (miglior attesa del passaggio del Tour de France e con ambientato in un monastero a 2000 metri sulle Alpi innevate, sarà l’occasione film del Concorso Italiano al Festival dei Popoli The Border Fence, del grande documentarista di un omaggio al grande Bruno Ganz; Yara del cineasta franco-iraniano Abbas 2018) racconta quattro stagioni nella vita di austriaco Nikolaus Geyrhalter, sul confine Fahdel porterà il pubblico alla scoperta della Kadisha Valley in Libano, patrimonio Gregoria, unica ragazzina rimasta a Casetta tra Austria e Italia quando il governo mondiale dell’umanità UNESCO. di Tiara, in una remota zona dell’Appennino austriaco annunciò la costruzione di un Torna il grande spettacolo del cinema muto musicato dal vivo con il recente Tosco-Emiliano; anteprima assoluta invece muro al Brennero. In Beloved di Yaser Talebi restauro del Deutsches Filminstitut di Francoforte di Der Kampf Ums Matterhorn, per Storie di pietre di Alessandro Leone, forse l’ottantenne Firouzeh, donna straordinaria o La grande conquista nella versione italiana, prodotto nel 1928 in Germania ma il miglior film realizzato sul post-terremoto e coraggiosa sceglie una vita con le mucche diretto dagli italiani Mario Bonnard e Nunzio Malasomma. Dal Cervino si passerà in Italia centrale. Quattro i lungometraggi tra le montagne dell’Iran; l’isolamento è la al Monte Bianco con la prima italiana del restauro, promosso da Pathé e realizzato che rappresentano l’anima alpinistica e scelta anche del sessantenne norvegese Nils presso i laboratori de L’Immagine Ritrovata a Bologna, del film francese del 1943 avventurosa del festival, tutti in anteprima in Drømmeland dell’olandese Joost van der Premier de cordée di Louis Daquin. Venerdì 3 maggio appuntamento notturno italiana: Manaslu di un veterano del genere, Wiel (anteprima italiana), che però ha portato con Dead Mountaineer's Hotel, cult movie sovietico anni ‘70, folle commistione l’austriaco Gerald Salmina, ripercorre la con sé il suo smartphone; i paesaggi della tra thriller, fantascienza e psichedelia diretta da Grigori Kromanov. biografia di Hans Kammerlander in occasione Turchia profonda fanno da sfondo a Time to del ritorno sulla montagna dove nel 1991 Leave di Tekeoglu Orhan (anteprima italiana), perse tragicamente due dei suoi migliori protagonista l’ex-immigrato in Germania amici; This Mountain Life di Grant Baldwin Hasan; l’alta valle tirolese di Lareintal è il dal Canada è un ritratto della passione teatro di Are You Sleeping, Brother Jakob? dell’uomo per la montagna tra le splendide di Stefan Bohun (anteprima italiana), in cui Coast Mountains del British Columbia; Return quattro fratelli, tra cui il regista, si interrogano to Mount Kennedy di Eric Becker intreccia sul percorso e il destino del quinto, morto politica, alpinismo, musica ed ecologia con suicida. Tra i cortometraggi da segnalare al centro le figure di John Fitzgerald e Robert la prima italiana di Riafn del pluripremiato Kennedy; infine, 4 Years In 10 Minutes di regista altoatesino Hannes Lang, viaggio nelle Mladen Kovačević è la sognante rievocazione Alpi tra dialetti, canti e richiami di pastori; di un’impresa sull’Everest attraverso le riprese Somnivm dell’artista finlandese Jonna Kina, e i diari di uno scalatore serbo. Sul altopiano misteriosa reinterpretazione del paesaggio desertico di Atacama in Cile è girato Cielo delle cave di marmo di Carrara; Stations della canadese Alison McAlpine (anteprima di Julien Huger, visionario ritratto della italiana), affascinante sogno cinematografico profonda antropizzazione delle Alpi e Circus che spazia tra scienza e spiritualità; tra i Movements del fotografo Lukas Berger, in cui paesaggi maestosi dell’Himalaya indiano, gli spettacolari paesaggi dell’Etiopia fanno da andremo con Piano to Zanskar di Michal sfondo alle esibizioni degli allievi di un circo. Concorso - Cielo
6 SEZIONE ALP&ISM Alpinismo sport estremi e avventura » » Anche quest’anno è la sezione più corposa del Trento Film Dobbiamo andare e non fermarc Festival, con 28 lavori tra lunghi e corti dedicati alle imprese e ai protagonisti del mondo dell’alpinismo, degli sport estremi e dell’avventura. Il «cast» è al solito di fortissimo richiamo Per andare dove, amico? per gli appassionati, con i nomi più celebri e seguiti della scena mondiale: dalle giovani superstar come Alex Honnold, Adam Ondra, David Lama, Tommy Caldwell, Kilian Jornet, i Non lo so, ma dobbiamo andare. fratelli Pou e Aaron Durogati, a leggende come Alex Txikon, Reinhold Messner, Lynn Hill, Conrad Anker, Peter Habeler, JACK KEROUAC Christoph Heinz e Maciej Berbeka. Vero documentario all star che conta molti di questi protagonisti è Fine Lines di Dina Khreino (anteprima italiana), in cui venti tra i più grandi alpinisti e scalatori al mondo, per la prima volta in un unico film, raccontano cosa li spinge a rischiare tutto per il brivido dell’ignoto; Kilian Jornet: Camino Al Everest di Josep Serra documenta la storica doppia salita all'Everest, senza ossigeno, del più grande corridore di montagna di sempre, culmine del suo progetto pluriennale «Summits of My Life»; in Pumori, la hija de la montaña il fortissimo alpinista basco Alex Txikon rende omaggio ai giovani alpinisti spagnoli morti nella spedizione del 2001 sul Monte Pumori, sull’Himalaya, mentre l’impareggiabile campione di arrampicata Adam Ondra sarà protagonista di ben due film, Age of Ondra e The A.O. I lungometraggi italiani alla ribalta di Alp&ism sono Non abbiate paura di sognare di Klaus Pierluigi Dell'Orto, in cui Nicola Tondini prendendo spunto dall'apertura di una nuova via si confronta con altri alpinisti come Christoph Hainz, Hansjorg Auer e Reinhold Messner sul senso dell'avventura in montagna; Climbing the elixir di Monica Dovarch, in cui due appassionati escursionisti ripercorrono le impervie scalate dei coraggiosi pastori sardi nell'Ogliastra e nel Nuorese, dove risiede la maggiore concentrazione di centenari al mondo; Sutt'u picu ru suli di Fabrizio Antonioli, storia dell’alpinismo siciliano dagli anni ’30 ad oggi; e The Ascent of Everest di Antonello Padovano, in cui Sir Edmund Hillary rievoca le tappe della prima vittoriosa salita all’Everest, attraverso una testimonianza senza precedenti. Alp&ism Kilian Jornet: Camino Al Everest SEZIONE TERRE ALTE SEZIONE ORIZZONTI VICINI SEZIONE SESTOGRADO Presente e futuro dei territori e dei popoli Autori, produzioni e racconti Sperimentazioni di montagna dal Trentino-Alto Adige internazionali La sezione dedicata alle produzioni, le storie e gli autori del Cinque film sperimentali che esplorano nuovi modi di mostrare È la sezione non competitiva dedicata al presente e futuro Trentino-Alto Adige, in collaborazione con Trentino Film e raccontare la montagna, tra cinema e arti visive. Filmato dei territori e dei popoli di montagna, definizione che Commission, presenterà 10 lavori tra lunghi e cortometraggi, sulle Ande cilene e argentine, Altiplano di Malena Szlam calza alla perfezione per il film italiano La nostra pietra tanto di autori affermati della scena regionale come Michele (Cile, Argentina, Canada / 2018) è ambientato in un universo di Alessandro Soetje sul visionario progetto di Daniele Trentini con Latte nostro, Soheila Mohebi con Una casa geologico di pianure di sale ancestrali, deserti vulcanici e Kihlgren, eccentrico terzogenito ribelle di una ricca famiglia sulle nuvole e Elena Goatelli e Angel Luis Esteban Vega con laghi colorati. Attraverso un paesaggio sonoro interamente di imprenditori, che vuole restaurare un borgo abbandonato Auspicio, quanto di talenti emergenti ai loro primi film, come naturale, crea ritmi visivi evocativi attraverso lo scontro di sulle montagne abruzzesi per farne un albergo diffuso. Gli gli studenti della scuola di cinema Zelig di Bolzano Antonio colori e forme. Divieto 2 di Alex Tyson (Stati Uniti, Italia / 2019) altri lungometraggi della sezione invitano all’ennesimo giro Di Biase e Clara Delva, o il filmmaker e artista roveretano segue un team di vulcanologi dell’INGV nelle banche dati del mondo offerto dal Trento Film Festival: da una vallata del Gaetano Liberti. vicino alla vetta del Monte Etna. Movimenti tettonici, vapori Pakistan trasformata da una diga nel visionario The Absence innocui, acidi tossici, minerali bollenti e la possibilità di una of Apricots di Daniel Asadi Faezi (anteprima italiana), alle foreste tropicali della Colombia con le loro infinite specie Orizzonti vicini - Auspicio nuova geografia. Empire Valley di Ryan Ermacora (Canada / di piante in Homo Botanicus di Guillermo Quintero; dalla 2018), anteprima italiana. Girato nel territorio dei Tsilhqot'in memoria della resistenza all'occupazione fascista della nel British Columbia, il film contempla la capacità del cinema di Jugoslavia conservata dai boschi sloveni di Greetings veicolare attraverso il paesaggio la sovrapposizione di diverse From Free Forests di Ian Soroka, al Kirghizistan e alla più dimensioni temporali: geologiche, personali o politiche. grande foresta di noci al mondo in Harvest Moon di Zaheed Memory Room di Feargal Ward, Adrian Duncan (Irlanda / Mawani (anteprima italiana). Tre i corti italiani in Terre Alte: 2018). Nel 1946, una giovane guardia forestale viene mandata A History About Silence di Caterina Erica Shanta girato nel nel nord della Finlandia per trovare dei grandi alberi da usare Cadore bellunese, Val Grande: itinerario di circostanza di come pali dell’elettricità in Irlanda. Planine di Hrvoslava Ivan Gnani sulla valle del nord del Piemonte, e Tecchiaioli Brkusic (Croazia / 2018). Il punto di partenza di questo lavoro di Alessio Salvini sugli operatori che mettono in sicurezza le sono le diapositive trovate alla Zora Film, società che negli pareti di marmo nelle cave delle Alpi Apuane. anni Cinquanta produceva film didattici.
7 MuSE.doc - Queen Without Land SEZIONE TFF FAMILY Film per famiglie e gli appassionati di cinema in erba » ci mai finché non arriviamo. Oltre alle tantissime attività e laboratori, la proposta del festival per i più piccoli e le famiglie è anche al cinema, quest’anno con due divertenti lungometraggi d’animazione scelti dai . migliori festival internazionali: Gordon & Paddy della svedese Linda Hambäck, in uscita anche in Italia grazie a Wanted Cinema, mescola le divertenti avventure degli animali di un bosco a strizzate d’occhio al popolare genere poliziesco scandinavo; e The Big Bad Fox and Other Tales di Patrick Imbert e Benjamin Renner, già creatori dello straordinario classico Ernest & Celestine, spassosa raccolta di racconti animati ambientati in una campagna... molto meno calma e pacifica di quanto si creda. SEZIONE MUSE.DOC Documentari naturalistici dedicati all’ambiente e alla fauna dei territori di montagna Confermata la spettacolare sezione dedicata ai migliori documentari naturalistici, selezionati e proposti in collaborazione con il MUSE, Museo delle Scienze di Trento. Tra i film in programma le anteprime italiane di Queen Without Land di Asgeir Helgestad dalla Norvegia, che segue la vita di una mamma orso polare e dei suoi cuccioli alle prese con il cambiamento radicale del loro territorio causato dal riscaldamento globale, e Bird of Prey dell’americano Eric Liner, coinvolgente documentazione di un progetto di salvaguardia della maestosa Aquila delle Filippine, il più raro rapace del pianeta, tra impressionanti scenari di montagna assolutamente inediti per il festival. Chi assegnerà le Genziane d'Oro e d'Argento La giuria internazionale Come ogni anno, sarà una giuria internazionale a valutare le opere in concorso – quest’anno 27 – e ad assegnare le Genziane d'Oro e d'Argento e gli tema, alla ricerca tanto di tracce identitarie quanto di ipotesi altri premi ufficiali della rassegna. I componenti SEZIONE PROIEZIONI SPECIALI per il futuro dell’interno del nostro Paese; Fosco Maraini, sono: Arūnas Matelis (Lituania) che ha diretto il miramondo di Marco Colli e Alberto Meroni (anteprima numerosi documentari e ricevuto più di 30 Dalla bellezza e potenza italiana) è un originale ritratto del celebre antropologo, premi internazionali, tra cui a IDFA, DOK Leipzig, viaggiatore, scrittore, alpinista e fotografo, segnato dalla ZagrebDox, Warsaw Film Festival, Documenta frenesia che lo spinse fin da giovanissimo a viaggiare ed dell’acqua alla morte esplorare prima il Sud e la Sicilia, poi l’Oriente, il Tibet e il Giappone. Dopo la recente tragedia sul Nanga Parbat, con la Madrid, Trieste FF, Oberhausen e la Directors 'Guild of America (DGA). Ed Douglas (Regno dei due alpinisti morte dei due alpinisti Tom Ballard e Daniele Nardi, il festival renderà omaggio alla memoria dell’inglese e dell’italiano con Unito) scrittore e giornalista con la passione per le regioni più estreme del mondo, alpinista Tom Ballard e Daniele Nardi la riproposizione del documentario Tom di Elena Goatelli e Angel Luis Esteban Vega, già presentato al festival 2015, di lunga data e viaggiatore di montagna, con un particolare interesse per l'Himalaya. Eliane Oltre alla presentazione dei restauri di Der Kampf Ums insieme al cortometraggio Da zero a ottomila, la storia di Raheb (Libano) ha iniziato a dirigere nel 2002 Matterhorn di Mario Bonnard e Nunzio Malasomma Daniele Nardi di Stefano Ardito. Completano la sezione un documentari sulla realtà socio-politica postbellica (Germania, 1928) con l’accompagnamento dal vivo del ricordo del cineasta trentino Francesco Dal Bosco, scomparso del suo paese e sui conflitti in corso nel mondo maestro Marco Dalpane e dell’ensemble Musica nel buio, del a inizio anno, con la riproposizione del suo Apocalisse del arabo, da un punto di vista personale. Charlène classico del cinema di montagna d’oltralpe Premier de cordée 2010, e le anteprime assolute di due produzioni sostenute Dinhut (Francia) curatrice e programmatrice (Francia, 1943) e del cult movie sovietico Dead Mountaineer's dal main sponsor del festival Montura: Ani, le monache di cinematografica, con un master in letteratura Hotel (Estonia, 1978), la sezione conta anche il film di chiusura Yaqen gar di Eloise Barbieri e Keno City, Yukon di Paola Rosà e Antonio Senter. contemporanea, ha lavorato nel campo del della 67. edizione, sabato 4 maggio: l’impressionante Aquarela cinema, delle arti visive e della poesia in varie del maestro del cinema documentario Victor Kossakovsky, già strutture come il centro d'arte Les Laboratoires vincitore della Genziana d’Oro a Trento nel 2012 con ¡Vivan Proiezioni speciali - Aquarela d'Aubervilliers e il Musée de la Chasse et de las antipodas! è un’esplorazione della bellezza mutevole e della pura potenza dell’acqua, del lago Baikal in Russia la Nature di Parigi. Giulio Sangiorgio (Italia) alla cascata Salto Angel in Venezuela: un indimenticabile giornalista e critico cinematografico, vive e lavora capolavoro già celebrato in decine di festival internazionali. a Milano. Attualmente è direttore responsabile Due i documentari italiani su un tema e una figura molto cari del settimanale di cinema, televisione, musica al festival: L'altro spazio - Viaggio nelle aree interne d'Italia e spettacolo Film Tv, per cui si occupa anche di di Marcello Pastonesi segue il viaggio attraverso la penisola coordinare il programma di proiezioni, incontri e dell’architetto Mario Cucinella, già curatore del Padiglione corsi del progetto Film Tv Lab. Italia della Biennale Architettura 2018 dedicato allo stesso
8 Da Reinhold Messner a Luca Barbarossa, dalla filosofia alla bicicletta, dalle Dolomiti all’Himalaya. Otto eventi imperdibili che spaziano tra ecologia, alpinismo, musica, filosofia e avventura Otto serate evento: tanti temi un’unica lingua, la contemporaneità La strada del Pamir D a sempre le serate del Trento Film Festival 28 aprile, sempre alle ore 21.00 e ancora una volta alla Sala della mozzafiato e situazioni estreme, ecco il percorso più comune rappresentano uno dei momenti più attesi dell’intera Filarmonica, in una serata a cura della Fondazione Dolomiti che mai, tra due grandi sportivi molto affiatati. rassegna: non solo perché portano sul palco nomi UNESCO (con il contributo dei Fondi Comuni di Confine). Con Di nuovo in scena l’alpinismo giovedì 2 maggio, sempre importanti e volti noti del mondo dell’alpinismo e il noto filosofo Vito Mancuso, intervistato da Fausta Slanzi, si all’Auditorium Santa Chiara. Indimenticabile Kukuczka della cultura, ma soprattutto perché rappresentano rifletterà su La fragilità della bellezza. Mancuso affronta da vuole essere un omaggio alla memoria del grande alpinista un’occasione per riflettere sui grandi temi del nostro presente tempo il tema della bellezza e del suo rapporto con il bene, polacco, a 30 anni dalla tragedia del Lhotse. Il 24 ottobre 1989 utilizzando un linguaggio contemporaneo, mixando immagini, la verità, l'uomo. La natura, teatro del sublime, appare però la rottura di una corda costò la vita al fenomenale polacco. parole, musica e ogni sorta di forma di espressione narrativa e sempre più minacciata dai cambiamenti climatici, i cui effetti Stava concludendo la salita della più difficile parete degli artistica. sono stati sperimentati anche nel territorio dolomitico lo 8000. In meno di 9 anni li aveva saliti tutti con audacia, forza La serata di apertura è nel segno di un grande amico del scorso ottobre. Un evento davanti al quale siamo chiamati non e resistenza sbalorditive. Con Hervé Barmasse e Luca Calvi Trento Film Festival, lo scrittore Paolo Cognetti, già membro solo a dare risposte concrete, ma anche a ripensare il rapporto dialogheranno Celina Kukuczka e Krzysztof Wielicki. della giuria nella scorsa edizione e ora giurato del Premio Itas tra bellezza e fragilità. Grande attesa per la serata che vede protagonista Reinhold del Libro di Montagna. É tratto infatti dal suo best seller lo Lunedì 29 aprile torna al centro l’alpinismo, con un Messner, «il re degli Ottomila»: venerdì 3 maggio il pubblico spettacolo Le otto montagne, che sarà portato sul palco del appassionante confronto intergenerazionale: Alpinismo e dell’Auditorium Santa Chiara potrà assistere ad una serata Teatro Sociale venerdì 26 aprile ore 21.00: con l’adattamento oltre, tre generazioni a confronto è una serata-spettacolo per memorabile, dedicata a Alexander von Humboldt, il padre drammaturgico di Francesca Sangalli e la regia di Marta Maria scoprire modi diversi di vivere la montagna attraverso il racconto dell’ecologia, nel duecentocinquantesimo anniversario della Marangoni, lo spettacolo Le otto montagne racconta una dei suoi protagonisti: dall'arrampicata allo sky running, dallo nascita. Quel vulcano di Humboldt. Dalle Alpi al Chimborazo, storia di padri e figli, abbandono della civiltà, libertà della vita scialpinismo alla slackline, freeride, parapendio, base jumping l’incredibile attualità di uno scienziato-esploratore selvatica. Lo spettacolo si dipana come una memoria, in una e mountain bike. Conducono la fortissima alpinista Tamara ingiustamente dimenticato vedrà salire sul palco Ariane narrazione distorta dal ricordo che apre a scorci sul passato e Lunger e il conduttore televisivo Massimiliano Ossini. Con la Benedikter, Massimo Bernardi, Telmo Pievani, Veronica Lisino, sul futuro inarrestabile, come lo è il destino di ciascuno di noi. partecipazione dei Bastard Sons of Dioniso, che suoneranno Filippo Thiery, Julio Velasco. Sabato 27 aprile ore 21.00 si passa dal teatro alla musica, live la «colonna sonora» di queste tre generazioni. Si chiude domenica 5 maggio alla Sala della Filarmonica con grazie alla presenza a Trento di Luca Barbarossa, che presso Dall’alpinismo all’esplorazione, dalla montagna al mare: un evento dedicato all’avventura su due ruote: La strada del la Sala della Filarmonica sarà protagonista della serata Tra martedì 30 aprile il palco dell’Auditorium Santa Chiara sarà Pamir. In bicicletta sui grandi altipiani dell’Asia Centrale è musica e parole. Dialogando con Alberto Faustini, direttore tutto per Hervè Barmasse e Giovanni Soldini, in una serata il racconto del viaggio del trentino Alessandro De Bertolini del quotidiano L’Adige, il cantante romano racconterà il suo a cura di Luca Castaldini, giornalista de La Gazzetta dello dal Tagikistan al Kirghizistan lungo la Pamir Highway, una delle rapporto con la montagna, tra silenzi, natura, tradizioni e Sport: Amicizia estrema. Montagne e oceani. Diversità e strade più alte del mondo, fino ai 4.600 m. del Passo Akbaital. ricordi d'infanzia, proponendo alcuni dei suoi più grandi fratellanza. Navigatore oceanico l'uno, alpinista l'altro. Due In collaborazione con Montura Editing e BikeTheHistory, con successi in un set acustico. mondi talmente differenti che... le funi uno le chiama cime e De Bertolini saliranno sul palco Roberto Della Maria, Fabrizio Un altro campo del sapere caratterizzerà la serata di domenica l'altro le chiama corde. Invece, tra imprese solitarie, scenari Sartori e Enzo Macor. Luca Barbarossa Tamara Lunger Vito Mancuso
9 Il festival non poteva ignorare il disastro che ha colpito le nostre montagne con milioni di alberi abbattuti dal maltempo dopo la disastrosa tempesta di fine ottobre 2018 Amici fragili: film e iniziative per riflettere su alberi e boschi Amici fragili - Le Temps des forêts S ubito dopo lo shock dei massicci abbattimenti spettacolare Bamboo Stories (Germania/Bangladesh, 2019, 2018) degli artisti olandesi Persijn Broersen e Margit Lukács, causati dal «ventomoto» sulle Dolomiti è emerso il anteprima italiana). Il pluripremiato regista del Bangladesh ricostruzione digitale astratta della foresta vergine di desiderio di elaborare, all’interno del programma, ma attivo da anni in Germania, Shaheen Dill-Riaz, introduce Białowieża, in Polonia, attraversata dalla presenza e dal canto la profonda reazione emotiva che quelle immagini lo spettatore al mondo degli uomini che lavorano duramente di un misterioso personaggio. hanno suscitato e la rivelazione della fragilità di un da generazioni nei boschi e sulle zattere lungo il fiume, per Non solo film … la mostra «Sradicati. Illustratori per il patrimonio naturale che eravamo abituati a considerare consegnare il bambù ai grossisti della capitale Dacca. bosco» è un’iniziativa dello Studio d’Arte Andromeda, che ha eterno. Una ricognizione della produzione cinematografica Anteprima italiana anche per Wildland (Stati Uniti, 2018) su chiamato a raccolta 37 illustratori trentini invitandoli a fare recente ha rivelato diverse opere che mettevano al centro un’altra minaccia, forse la più comune, che insidia i boschi del una riflessione sul bosco. Anche il libro fotografico «Immagini alberi e foreste, ed è nato così, in collaborazione con la mondo: gli incendi. L’epico documentario di Alex Jablonski e per non dimenticare» di Ervino Filippi Gilli mette al centro Fondazione Dolomiti UNESCO (con il contributo dei Fondi Kahlil Hudson è stato girato nel corso di una stagione nello l’impatto della tempesta Vaia sui boschi trentini. Tanti gli Comuni di Confine) in occasione del suo decennale, il desiderio stato dell’Oregon. incontri pubblici, da quello con il filosofo Vito Mancuso, di riunirli in un programma speciale intitolato Amici fragili: un Walden (Svizzera, 2018) del regista e artista Daniel che domenica 28 aprile rifletterà sulla fragilità della bellezza, programma su alberi e boschi nel tempo dei cambiamenti, Zimmermann, propone in 13 impressionanti piani sequenza al dialogo di giovedì 2 maggio tra Michele Lanzinger, per processare le sensazioni di quei giorni, fornendo insieme circolari, il provocatorio trasporto di una partita di legname da Emanuele Montibeller e il filosofo Silvano Tagliagambe suggestioni e spunti utili alla gestione del post-catastrofe, e una foresta austriaca all’Amazzonia brasiliana. sull’uomo, l’arte, la natura e il tempo, fino al Caffè Scientifico di del futuro dei territori boschivi di montagna. Gli alberi di Acid Forest (Lituania, 2018) sono ancora in piedi, venerdì 3 maggio sul clima e la salute del bosco, con Cristina Le Temps des forêts (Francia, 2018) di François-Xavier Drouet ma non se la passano benissimo, a causa dell’aggressione Salvadori e Nicola La Porta (Fondazione Edmund Mach). Non è l’ideale introduzione al tema: le foreste francesi stanno chimica degli escrementi dei cormorani. Questo paesaggio poteva mancare un omaggio a Jean Giono e al suo capolavoro cambiando, questi simboli di natura autentica vivono una fase naturalmente devastato è stato ritratto dall’artista Rugilė «L’uomo che piantava gli alberi»: mercoledì 1°maggio Nadia di industrializzazione senza precedenti, tra meccanizzazione, Barzdžiukaitė. Ischia e Laura Lotti terranno una lettura animata con i disegni monocoltura, fertilizzanti e pesticidi. Unico cortometraggio della sezione la visionaria opera di di sabbia ispirati dal libro, un modo suggestivo e creativo per Lo sfruttamento del legname è al centro anche dello animazione Forest on Location (Olanda/Germania/Polonia, pensare e al rapporto tra uomo e natura. Oltre 500 le opere presentate, provenienti da 25 differenti nazioni: tra reportage, storie di alpinismo, libri illustrati e per l’infanzia 33° MontagnaLibri: la più grande rassegna al mondo dell’editoria di montagna I n questa 67° edizione sono oltre 500 libri i libri Canestrini (Piemme Edizioni) ha al centro l’esperienza anche quest’anno il rapporto tra Trento e Matera, con proposti da circa 200 editori, provenienti da 25 personale dell’autrice, che si intreccia con la presenza la presentazione del libro «La via dei Sassi. Da Bari differenti nazioni: molti i libri che verranno presentati del lupo in Italia. «Alti e bassi della mia vita» di Hans a Matera lungo il Cammino Materano» (Ediciclo in anteprima assoluta al Trento Film Festival. «Il lupo Kammerlander (Corbaccio) e «La mia scelta. Vita e Editore). Nell’anno di «Matera 2019 Capitale Europea e l’equilibrista» di Max Solinas (Garzanti) è la storia imprese di una leggenda dell’alpinismo polacco», della Cultura», il libro di Andrea Mattei descrive un di un’amicizia singolare e senza tempo: quella tra di Krzysztof Wielicki (Hoepli) sono due grandi percorso che mescola avventura, storia, natura, un uomo desideroso di ritrovare sé stesso e il lupo anteprime di narrativa alpinistica. Nel primo, Lina leggende e tradizioni popolari. MontagnaLibri è che gli ha insegnato a guardare la realtà con occhi Cottino dialoga con un fuoriclasse dell’alpinismo, anche amore per la storia, e ogni anno dedica uno nuovi. «Le Dolomiti dopo la tempesta» (Valentina che ha raggiunto incredibili successi ma che è anche spazio speciale al libro antico e alle rarità editoriali: Trentini Editore) è un libro che nasce dal profondo sprofondato in abissi di dolore. Il secondo è l’opera anche quest’anno il 3 e 4 maggio appuntamento amore per la natura dell’autrice Erika Di Marino, che autobiografica di uno dei più forti alpinisti polacchi quindi alla «Mostra mercato internazionale del libro per quest’opera ha collaborato con l’illustratrice di sempre, grande interprete delle invernali e delle antiquario di montagna». trentina Anna Formilan. «La ragazza dei lupi» di Mia imprese solitarie sulle vette himalayane. Prosegue
10 Dalla mostra dell’artista valdostano Donato Savin, che con «Stele» interpreta e rivisita le rocce delle sue montagne a «Amazigh», un viaggio ideale tra i monti dell’Atlante, in Marocco Le mostre del Festival Un grande laboratorio artistico dalla fotografia alla scultura Amazigh I l Trento Film Festival è un grande laboratorio, che da originale, hanno scelto di vivere in luoghi impervi e isolati difficoltà è riuscito a instaurare in equilibrio con l'universo sempre esplora con curiosità i più diversi campi della per difendere la loro identità. Quattordici immagini della natura. Un piccolo viaggio, fra le tante problematiche cultura e dell’arte. Non a caso, in ogni edizione sono rappresentano l’antologia di un copioso lavoro fotografico che evidenziano, il fragile e già compromesso mondo della moltissime le mostre che vengono organizzate o ospitate, svolto da D’Angelo in questo Paese tra il 2010 e il 2014. «Ho Pastorizia tra i monti. «La Voce delle Dolomiti» è invece una spaziando dalla fotografia al fumetto, dalla scultura alla conosciuto il Marocco attraverso una quindicina di viaggi, ma mostra di 60 fotografie di grande formato che celebrano lo pittura. In questa 67°edizione sono ben 16 le esposizioni i Berberi, questi «uomini liberi» così diversi per cultura e modi splendore di attimi speciali e diventano fonte emozionale per inserite nel programma, collocate in diverse location della rispetto al contesto marocchino, mi hanno particolarmente trasmettere quei valori di rispetto e protezione per la Natura, città e aperte gratuitamente al pubblico del festival. affascinato per questo mi sono impegnato in una ricerca quale patrimonio personale di ciascuno di noi: un dialogo Ve ne segnaliamo quattro in particolare. La prima, inaugurata attenta e profonda sul significato di una popolazione che tra la straordinaria bellezza del paesaggio dolomitico e un lo scorso 23 aprile, qualche giorno prima dell’inizio del non conoscevo e ho incontrato una realtà inimmaginabile», fotografo, Alessandro Gruzza, in ascolto dei suoi messaggi festival, è una delle mostre più attese, organizzata in spiega l’autore. Grazie alla collaborazione con la Presidenza preziosi. collaborazione con la Regione Autonoma Valle d’Aosta – del Consiglio della Provincia autonoma di Trento e il Museo La mostra, realizzata con la collaborazione della Fondazione Région Autonome Vallée d’Aoste e curata da Aldo Audisio – della Malga di Caderzone Terme, anche quest’anno la Dolomiti UNESCO (Fondi Comuni di Confine), Trentino consigliere del Trento Film Festival - e Daria Jorioz. Si tratta prestigiosa sede espositiva di Palazzo Trentini ospiterà una Marketing e Provincia Autonoma di Trento, ha sede presso il di «Donato Savin. Stele», un progetto espositivo che ha mostra: si tratta di «L’uomo di nuvole e lana. L’ultimo dei Palazzo delle Albere e sarà visitabile fino al 1°settembre. sede a Palazzo Thun sotto i porticati e nel cortile ed espone pastori d’altura», con fotografie e testi di Gianluigi Rocca, venti pezzi dell’artista valdostano. Donato Savin, ormai noto che sarà inaugurata il 29 aprile e rimarrà aperta fino al 19 a livello internazionale, è un artigiano contemporaneo che maggio. interpreta e rivisita le rocce delle sue montagne in modo Tra immagini e poesia, una grande mostra documenta la vita essenziale, con molti tipi di realizzazioni ma, soprattutto, con di colui che è stato l'ultimo testimone dei «Pastori d' altura», le sue stele – Dèi di pietra – a cui la mostra è dedicata. all'alba del terzo millennio. Il «vissuto» di un uomo, nelle Una reinterpretazione di una dimensione ancestrale, pieghe sconosciute di quel rapporto profondo, che fra mille palpabile nell’aria della sua Valle d’Aosta, dove vive e lavora a Cogne, nella frazione Epinel. Come tutte le persone che sono abituate a vivere in stretto contatto con la natura, Savin è, prima di tutto, un abilissimo osservatore. Del paesaggio, degli animali, delle sue montagne. Solo così si può spiegare la sua attenzione sottile nella scelta dei monoliti e dei particolari su cui intervenire. «L’idea delle stele – ricorda l’artista – mi venne al Museo Archeologico di Aosta, vidi in quelle forme di roccia allungate Dèi di pietra, e iniziai a cercare pezzi di scisti di quel tipo, con la spaccatura naturale, con la superficie cosparsa dai licheni. Le mie opere sono aperte a ogni interpretazione. Io vedo degli Dèi, principalmente femminili, che salgono verso l’alto; quando non ci sarò più, saranno testimoni del mio passaggio nella vita terrena». Si colloca invece nel contesto di «Destinazione…» la mostra «Amazigh: Berberi del Marocco», che sarà inaugurata sabato 27 aprile alle ore 11.00 e resterà aperta fino al 15 maggio presso la suggestiva sede dello Spazio Archeologico SASS, la «Trento sotterranea». La mostra fotografica di Luciano D’Angelo, a cura di Sandra Fiore per Fondazione Aria, offre l’occasione per intraprendere un viaggio ideale tra i monti dell’Atlante, in Marocco, e scoprire la ricchezza culturale e lo stile di vita di un popolo che abita il Nord Donato Savin Africa da millenni. Indomiti e fieri, legati al loro idioma
G9022310
G9041304 NEDC Emissioni CO2 (g/km) minimo 100 – massimo 130. Consumi ciclo combinato (l/100 km) minimo 3,8 – massimo 5,7. WLTP Emissioni CO2 (g/km) minimo 114 - massimo 160. Consumi ciclo combinato (l/100 km) 4,3 – massimo 7,0. Nuova Classe B. Justify nothing. Versatile. Sportiva. Sicura. Intelligente. Con spazi interni formato famiglia e le performance da auto sportiva, Nuova Classe B è l’auto che, proprio come te, non ha bisogno di giustificarsi per quello che sceglie di essere. Non hai più giustificazioni, scoprila da Autoindustriale. Nuova Classe B 180 d Automatic SPORT PLUS da 220 € al mese* solo con Mercedes-Benz Financial. · TAN 3,90%, TAEG 4,94% *Riscatto finale 17.661 € e chilometraggio totale 60.000 km, durata 36 mesi. Esempio di leasing per Classe B 180 d Automatic SPORT PLUS. Prezzo chiavi in mano 29.279 € (IVA, Messa su strada, contributo Mercedes e conces- sionario inclusi, IPT esclusa). Importo totale finanziato 22.979 €, importo · 35 canoni totale dovuto dal consumatore 25.890 € (anticipo escluso), incluse spese istruttoria 366 €, imposta di bollo 16 € e spese d’incasso SEPA 4,27 €. Valori IVA inclusa. Salvo approvazione Mercedes-Benz Financial Services Italia · Anticipo 6.300 € S.p.A. L’offerta è valida su tutta gamma Classe B ed è soggetta a disponibilità limitata per contratti sottoscritti e immatricolazioni entro il 31/05/2019 ed è cumulabile con altre iniziative in corso, escluse quelle riservate · Dopo 3 anni sei libero di restituirla alle categorie speciali (Diplomatici e Parlamentari, Vip e Giornalisti, Taxi, NCC e Società di Noleggio). Modello esente da ecotassa. Fogli informativi disponibili presso la Concessionaria e sul sito internet · Zero ecotassa della Società. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Autoindustriale Concessionaria Ufficiale di Vendita e Assistenza Mercedes-Benz Bolzano, Via Galvani 41, tel. 0471 550000 - Brunico, Via J. G. Mahl 48, tel. 0474 570000 Trento, Via Stella 13, tel. 0461 1735300 - Rovereto, Via Brennero 25, tel. 0464 024400 - www.autoindustriale.mercedes-benz.it
Puoi anche leggere