Scuola informa Istituto Comprensivo Carmagnola 3, n 5, dicembre 2018

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Scuola informa Istituto Comprensivo Carmagnola 3, n 5, dicembre 2018
Scuola informa
Istituto Comprensivo Carmagnola 3, n° 5, dicembre 2018
Scuola informa Istituto Comprensivo Carmagnola 3, n 5, dicembre 2018
È TORNATO IL GIORNALINO SCOLASTICO!

Anche quest'anno la scuola ha organizzato il corso di giornalino; c'è stato un
cambiamento della redazione, ora composta dai nuovi ragazzi di seconda. C'è
stato anche un cambiamento di alcuni docenti e del preside, che adesso è
Giannino Marzola.
Il corso è facoltativo. All'inizio dell'anno ognuno può decidere se partecipare alla
redazione, ma tutti gli alunni della scuola media possono offrire il loro
contributo. Il giornalino scolastico è composto da diversi articoli, ognuno dei
quali realizzato dagli alunni a coppie, a gruppi, o anche individualmente; gli
articoli, selezionati e corretti, sono poi raggruppati per formare il giornale che
viene pubblicato sul sito della scuola.

Pur essendoci stati questi cambiamenti, il giornalino manterrà sempre la stessa
struttura e tratterà svariati argomenti:
- ci saranno notizie riguardanti la nostra scuola, ad esempio attività didattiche,
sondaggi, uscite, progetti e curiosità di vario genere;
- una sezione sarà dedicata al territorio, cosa si trova a Carmagnola di interesse
culturale o per quanto riguarda il tempo libero, i rapporti fra il territorio e la
scuola, i giovani;
- uno spazio culturale e creativo in cui ogni alunno può scrivere un articolo, ad
esempio, la recensione di un libro o di un film, oppure racconti o creazioni di
propria invenzione;

In questo primo numero parleremo delle nostre iniziative scolastiche di questi
primi mesi, compreso il consiglio comunale dei ragazzi a cui hanno aderito
diverse classi; in occasione del centenario dalla fine della Prima Guerra
Mondiale siamo andati a visitare la mostra delle forze armate allestita a
Carmagnola, e, con la scuola, al cinema Elios, abbiamo visto Fango e Gloria di
Leonardo Tiberi; abbiamo trattato di argomenti di carattere generale, come lo
sport, il giornale, il lavoro dei vigili del fuoco e il lavoro di macchinista sui treni,
intervistando esperti del settore; ci siamo occupati di temi di cittadinanza quali
la disabilità e l'ambiente; abbiamo effettuato dei sondaggi nella scuola per
conoscere i gusti dei ragazzi per quanto riguarda la lettura, la musica o le
materie di studio; infine abbiamo recensito un film e un racconto horror, genere
sempre amato dai ragazzi:

   −   Il parco avventura e il rafting: uscita a Condove
   −   Il Soldato Fanfarone, Miles Gloriosus, Teatro a Torino
   −   Vetrate gotiche a scuola
   −   Premiazione del diario scolastico
   −   Kangourou della matematica 2019
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−   Consiglio Comunale dei Ragazzi
−   La piazza ragazzabile
−   Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti
−   Giornata internazionale della disabilità
−   Mostra delle forze armate della Prima Guerra Mondiale
−   Il film, Fango e Gloria
−   Salvatore Striano
−   I vigili del fuoco
−   I treni: ieri e oggi
−   Il giornale
−   Lo sport
−   I piccoli lettori di oggi
−   Materie scolastiche preferite
−   Generi musicali preferiti
−   Il genere horror: The Nun, Il Gatto Nero
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USCITA DIDATTICA A CONDOVE
RAFTING E PARCO AVVENTURA
Il giorno 16 ottobre 2018 le classi 2^A e 2^B sono andate a Condove, in Val di
Susa. Il parco visitato si chiama Parco Del Gravio. Lì si trova un grande spazio
verde, per poter giocare e vedere il paesaggio, oltre ad un bar, dei servizi igienici
e un barbecue.

La gita è iniziata pochi minuti
dopo l’inizio delle lezioni, quando
i ragazzi sono saliti sul pullman.
Le due classi, accompagnate dalle
prof.sse Panero, Genti e Arduino,
sono arrivate a Condove verso le
9:00. Dopo un breve spuntino, la
classe 2^A è andata a fare rafting,
mentre la 2^B si preparava per il parco avventura. Agli alunni è stata data
l’imbragatura e, successivamente, è stato spiegato loro come procedere nel parco
avventura. Erano presenti tre percorsi: i percorsi non erano molto alti, erano
adatti anche a chi ha paura delle altezze. La difficoltà era presente nei movimenti
che andavano fatti, stando in equilibrio su fili o reti. Finiti i percorsi del parco
avventura, la classe 2B ha aspettato la 2A che arrivasse dal rafting. Riuniti, i
ragazzi hanno pranzato tutti insieme. Dopo, le classi si sono invertite nelle
attività. La 2A è stata imbragata, la 2B invece è stata munita di pagaia e giubbotto
salvagente. La classe B si è avviata verso la partenza del percorso di rafting, così i
ragazzi sono saliti sui gommoni e hanno iniziato il percorso, sulla Dora Riparia.
L'attività di rafting ha richiesto un impegno e un'energia maggiori rispetto al
parco avventura. Ma è stata comunque un’esperienza nuova e particolare.

Dopo aver finito il percorso i ragazzi hanno aspettato il pullman per poter
prendere i loro zaini con il cambio dei vestiti. Dopo essersi cambiati, sono saliti
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tutti sul pullman e si sono avviati verso Carmagnola.

Alcuni dei ragazzi avevano già provato queste attività. Altri invece le hanno
provato per la prima volta. Ma tutti hanno apprezzato l’uscita e questa
esperienza adatta a ragazzi di tutte le età.
                                                                   Crivello L, Mauro S

Il Soldato Fanfarone
LO SPETTACOLO TEATRALE AL TEATRO ERBA DI TORINO

Il 29 Ottobre tutte le seconde si sono recate al Teatro Erba a vedere lo spettacolo
Miles Gloriosus, commedia rappresentata dalla compagnia teatrale Torino
Spettacoli.
Lo spettacolo trattava la famosa opera di Plauto, ambientata originalmente ai
tempi dell’antica Grecia, ma con diretti riferimenti ai giorni nostri.
I costumi erano semplici e tipici di quel periodo storico. I personaggi parlavano
diversi dialetti, rendendo lo spettacolo ancora più comico.
La scenografia rappresentava una città della Grecia, Augusta Taurinorum , che ai
giorni nostri sarebbe Torino.
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La scenografia non cambiava mai durante il corso dello spettacolo, rendendolo
comunque molto dinamico, anche grazie agli attori e al loro travestimento,
quando           cambiavano
personaggio.
La storia narrava di un
soldato,           chiamato
Pirgopolinice, che ha rapito
Filocomasio, una sovrana
napoletana.
I vicini di casa del soldato
ospitano    l’amante    della
donna, di nome Pleusicle, che
riusciva ad incontrarla solo
grazie ad una buco nel muro.
Colui che ha inventato lo
stratagemma era Palestrione,
uno schiavo napoletano amico di Filocomasio.
Un giorno, un altro schiavo, di nome Sceledro, vede la donna e l’amante baciarsi
appassionatamente. Palestrione inventa così un modo per far confondere lo
schiavo: Filocomasio avrebbe avuto una gemella che sarebbe andata lì con il suo
ragazzo Pleusicle. Il soldato Sceledro casca subito nel tranello. La “finta” madre
va a prendere la “gemella” e Filocomasio. Il soldato lascia partire la ragazza,
dandole in dono lo schiavo Palestrione. I due con la “finta mamma”, interpretata
da Pleusicle, tornano a Napoli.
Nello spettacolo emergono alcune tecniche narrative del comico, tra cui
l’esagerazione, presente nei movimenti accentuati; il ritmo incalzante, che non
permetteva agli spettatori di distrarsi; giochi di parole e ironie come ” Justin
Bieber dei poveri”; alcuni doppi sensi e la mimica.
Questo spettacolo è adatto a tutti. Una trama accattivante, simpatica e
travolgente, che ci mostra la cultura e la vita dell’antica Grecia riadattata ai
giorni nostri.
Lo spettacolo è piaciuto molto sia ai ragazzi, sia agli insegnanti della scuola.
                                                                    Crivello L., Viteritti G.
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VETRATE GOTICHE A SCUOLA
Si sta avvicinando il periodo natalizio e con la professoressa Musso stiamo
studiando lo stile gotico, caratterizzato dalle bellissime e famose vetrate.

Lo stile gotico

Lo stile gotico nacque in Francia nel XII secolo, si sviluppa in tutta Europa. Le
chiese sono molto diverse da quelle romaniche: sono infatti altissime, con molte
vetrate al posto dei muri, che servono a riempire gli spazi vuoti.
Le vetrate hanno anche un valore simbolico: le chiese molto illuminate
simboleggiano la Luce di Dio presente nell'anima umana; le chiese romaniche
erano invece prive di vetrate in modo che il fedele si concentrasse unicamente
sulla preghiera, senza distrazioni.
Il costo delle chiese era elevato e, molto spesso, i lavori si interrompevano per
poi riprendere decenni o, addirittura, secoli più tardi; alcune chiese, invece, non
furono mai terminate.

In Italia il gotico arriva molto dopo, solo nel 1200, con un' influenza molto
leggera ed è sostituito quasi subito dallo stile rinascimentale.
Tuttavia, possiamo ammirare una chiesa gotica proprio qui a Carmagnola: la
Collegiata. Pur non essendo molto evidente, si può capire che è una chiesa gotica
dal rosone, dalle guglie e dai pinnacoli, elementi architettonici tipici di questo
stile, e dalle poche vetrate presenti.

La Collegiata, Carmagnola (XV sec.)
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Il gotico nella nostra scuola

Quest'anno anche noi, per collegare storia dell'arte con la pratica del disegno,
abbiamo realizzato delle vetrate a tema natalizio, utilizzando la carta velina.

Per prima cosa la professoressa ci ha fatto comprare la carta velina colorata, 2
cartoncini 35 x 50, su uno dei quali ognuno realizzerà il suo disegno;
successivamente abbiamo stampato degli stancil natalizi, li abbiamo ingranditi e
riprodotti sul cartoncino.

La parte più difficile è stata usare il taglierino (che
non serve solo per intagliare i banchi!) per creare
lo spazio dove si applicherà la carta velina
colorata.

Dopo aver tagliato il cartoncino abbiamo
attaccato, con un po' di colla, la carta velina,
fissandola ai bordi.

Così la nostra vetrata è finita: ci siamo divertiti
molto a realizzarle e, se non ci avete mai provato,
vi invitiamo a crearne una anche voi.

                                (Gravina M., Manassero G.)

PREMIAZIONE del DIARIO
Lo scorso anno c’è stato un concorso intitolato "Tutta la mia Città" per la
realizzazione del diario scolastico, a cui hanno partecipato le classi prime e
seconde. Questo progetto è stato proposto dal comune di Carmagnola per le
scuole secondarie di primo grado. Rinviamo ai precedenti numeri del nostro
giornale, Scuola In-forma, per conoscere il regolamento. Ricordiamo che i tre
vincitori sono F. Anzelmo, M. Mane e D. Arce Mendez.
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La premiazione del diario si sarebbe dovuta svolgere a giugno, ma è stata
                     rinviata al 12 ottobre. Quel giorno sono scese in Aula
                     Magna solo le classi in cui erano presenti gli alunni
                     premiati. Tra questi, non solo i primi tre disegni
                     classificati presenti in copertina, ma anche quelli che si
                     trovano all'interno del diario.

                       Arrivati in Aula Magna c’erano dei rappresentanti della
                       banca BCC di Carmagnola che, come tutti gli anni, si sono
                       occupati della realizzazione del diario.

                       I rappresentanti hanno regalato ai ragazzi di cui i disegni
                       sono stati inseriti nel diario, una penna e una sacca
                       sponsorizzata BCC.

                                              Prima di tornare in classe tutti gli
                                              alunni, compresi i docenti, hanno
                                              ringraziato i rappresentanti della
                                              banca e sono ritornati nelle
                                              proprie      aule     continuando
                                              regolarmente le lezioni.
                                                                  G.Viteritti, G. Ruatta

Concorso di matematica
                                       Quest’ anno la nostra scuola ha aderito al
                                       concorso ”Kangourou della Matematica
                                       2019”.
                                       L’obbiettivo   di Kangourou è quello di
                                       promuovere     la diffusione della cultura
                                       matematica      con ogni strumento, in
                                       particolare,    organizzando un gioco-
concorso a cadenza annuale.
Kangourou nacque in Australia nel 1981 e il suo concorso, nel 2018, ha
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raggiunto 70 paesi aderenti.
Tutti, tra bambini e ragazzi possono partecipare, dalla seconda elementare fino
all’ultimo anno delle scuole superiori, il concorso è infatti diviso per fasce di età.
I concorrenti gareggiano ripartiti in 6 categorie (o livelli di scolarità):
PRE ÉCOLIER (classi seconda e terza di scuola primaria)
ÉCOLIER (classi quarta e quinta di scuola primaria),
BENJAMIN (classi prima e seconda di scuola secondaria I grado),
CADET (classe terza di scuola secondaria I grado),
JUNIOR (classi prima e seconda di scuola secondaria II grado),
STUDENT (classi terza, quarta e quinta di scuola secondaria II grado).

Le gare possono essere individuali o a
gruppi: nella nostra scuola, chi aderirà,
parteciperà individualmente. Peccato
però che non tutti i ragazzi della seconda
media potranno partecipare, dato che la
prima selezione, nelle scuole, sarà il 21
marzo 2019, stesso giorno in cui gli
alunni andranno in gita a fare la
“giornata bianca” (L’ invito è quindi
rivolto a chi non andrà in gita).
Per chi volesse ugualmente partecipare ci sono le iscrizioni online sul sito
kangourou.
La prima fase si comporrà di 30 quesiti a risposta chiusa, il punteggio massimo è
di 120 punti e sarà ammesso alla semifinale territoriale (il 18/05/2019)
chiunque avrà raggiunto la sufficienza di 72 punti.
                                      I primi 15 classificati di ogni categoria alla
                                      semifinale accederanno alla finale nazionale
                                      che si terrà a Cervia/Mirabilandia nei giorni
                                      27, 28 e 29 settembre 2019, da lì, con
                                      un’altra serie di prove composte da giochi e
                                      problemi matematici, si decreterà il
                                      vincitore.
                                    Pensiamo tutti che sarà una competizione
interessante e che ci divertiremo molto.
                                                                 G. Manassero, M. Gravina
Il consiglio comunale dei Ragazzi

In questi due anni si svolgerà il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) coordinato
dall’ amministratore alle politiche giovanili del Comune di , Diego Quaterni.
Saranno coinvolte le classi di tutta Carmagnola dalla quarta elementare alla
seconda media.
In quest’ anno scolastico, per ogni classe, verranno eletti due rappresentanti: un
ragazzo e una ragazza in base alle loro idee per promuovere progetti di
d’intervento sul territorio a favore dei
bambini e dei ragazzi di Carmagnola.
Gli obiettivi specifici sono: promuovere
una     conoscenza       della  macchina
comunale, sostenere la formazione
civica nella scuola, promuovere la
conoscenza delle risorse di Carmagnola,
raccogliere le idee ed i bisogni dei
giovani e promuovere una cultura della
legalità.
Il progetto dura due anni. Nel primo si
cominciano i lavori e si attiva una
consultazione, mentre il secondo
prevede la realizzazione delle proposte
elaborate.
Le attività previste saranno: la presentazione del CCR, la costituzione di un
equipe di lavoro, la promozione del progetto nelle classi e, dopo una campagna
elettorale, si svolgeranno le elezioni del Consiglio Comunale dei Ragazzi a cui
seguiranno le sedute ufficiali del CCR.
Le attività che i ragazzi promuoveranno saranno la composizione delle
commissioni di lavoro e le iniziative pubbliche.
Ci saranno anche eventuali attività integrative e saranno: un'attività integrativa
alla scoperta delle associazioni di volontariato con visita guidata presso le sedi di
queste ultime; attività di role-playing (giochi di ruolo) sullo svolgimento del
Consiglio Comunale, rivolta al neo Consiglio dei Ragazzi e l'attività integrativa
“Alla scoperta della Macchina Comunale”, un percorso di educazione alla
cittadinanza per la conoscenza dell’ ente locale nella sua componente tecnica e
politica.
Questo progetto spinge i ragazzi a proporre le loro idee per migliorare
Carmagnola e i suoi spazi, confrontandosi con i compagni senza avere paura del
loro giudizio, ma, al contrario ascoltando i loro consigli per migliorare il
progetto.
I ragazzi coinvolti saranno molti e sarà molto interessante vedere i progetti di
tutti quanti e soprattutto del vincitore, che cambierà una piccola parte di
Carmagnola.
Nei prossimi numeri vi terremo informati sul seguito del progetto.

                                                                            S. Zappino

PIAZZA RAGAZZABILE
Anche quest’estate è stata organizzata l’esperienza di “Piazza Ragazzabile”,
progetto di Cisa 31 e Città Metropolitana con i Comuni di Carmagnola, Piobesi
Torinese, Castagnole, Lombriasco, Osasio, Carignano e Villastellone.
Consiste in un’iniziativa svolta da ragazzi con età dai 15 ai 17 anni che, durante il
periodo estivo, hanno eseguito lavori per migliorare l’ambiente e la città.
I ragazzi che hanno aderito sono stati 35, impegnati nel progetto a Carmagnola,
aiutati dagli educatori della Cooperativa “Oltre la Siepe”.
In collaborazione con tante Associazioni locali, hanno partecipato ad incontri
dedicati alla sicurezza sul lavoro, web education, fotografia, educazione alla
legalità, mobilità sostenibile ed educazione stradale, dato che per i vari
spostamenti            devono
utilizzare la bicicletta.
Il loro intervento è stato
apprezzato                 dai
carmagnolesi, che li hanno
ringraziati.
I laboratori prevedono
attività manuali: interventi
su       aree       pubbliche,
documentazione foto-video
dei singoli interventi.
Il progetto ha previsto la
verniciatura delle panchine
in via San Francesco di
Sales e la sistemazione delle fioriere .
Il progetto si è concluso con una festa organizza da da Karma Up nel corso della
quale sono stati messi in funzione alcuni bar A Zero Alcool. Il lavoro è gratuito,
ma ai giovani vengono assegnati dei crediti scolastici.

                                                                       S. Mauro, G. Ruatta

LA SETTIMANA EUROPEA PER LA
RIDUZIONE DEI RIFIUTI
La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR)è una campagna che
promuove e premia azioni concrete per la riduzione dei rifiuti.

Questa campagna è stata lanciata per la prima volta nel 2009, con la
partecipazione di 20 autorità pubbliche e
13 nazioni europee: da allora il numero di
Paesi    partecipanti      è      cresciuto
notevolmente, arrivando anche a 34
Paesi.

La SERR propone quindi, per il decimo
anno consecutivo,ndi presentare quante
più azioni volte alla riduzione dei rifiuti
nella settimana dal 17 al 25 novembre.
Il tema di quest'anno è “Prevenzione dei rifiuti pericolosi”. Per rifiuti pericolosi si
intendono tutti i rifiuti infiammabili, esplosivi o tossici che sono nocivi per
l'ambiente; tali sostanze si trovano soprattutto nei cosmetici, pesticidi, batterie,
vernici, lampadine...

Secondo uno studio europeo ogni cittadino produce ogni anno circa 200 kg di
rifiuti tossici e un quinto di queste è prodotta in casa.

La “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti” ha il primo scopo di
sensibilizzare le istituzioni e i consumatori sulle politiche di prevenzione dei
rifiuti delineate dall'Unione Europea.

Infatti è molto importante incoraggiare i cittadini a ridurre i rifiuti che, ormai
sempre di più, danneggiano noi e il nostro pianeta.

                                                                 G. Manassero, M. Gravina
GIORNATA INTERNAZIONALE
                    DELLA DISABILITA'

Il 3 dicembre 2018 si è tenuta, come ogni anno, la giornata internazionale sulla
disabilità: fu introdotta nel 1981 dall'ONU per promuovere i diritti, il benessere
e l' inclusione dei disabili nel mondo.

                                   “Nessuno venga lasciato indietro” è il principio
                                   su cui si basa la giornata, che mira in
                                   particolare a un rafforzamento dei servizi
                                   sanitari e al miglioramento degli edifici
                                   pubblici per permetterne a tutti l' accesso.

                                   Infatti le persone con disabilità risentono
                                   maggiormente di disagi, hanno minor accesso
                                   all'istruzione, minori opportunità economiche
                                   e tassi di povertà più alti.

Anche il rischio di subire violenza è più alto: un bambino disabile ha molte più
possibilità di subire maltrattamenti rispetto a uno normodotato.

L'appuntamento annuale offre l'occasione per ricordare il diritto agli individui di
partecipare attivamente alla vita lavorativa, culturale, sportiva; questa giornata
consiste inoltre nel sensibilizzare l' opinione pubblica sui temi della dignità e
sulla necessità di abbattere ogni tipo di barriera per migliorare le condizioni di
vita delle persone con disabilità.

In occasione di questa giornata si sono svolte manifestazioni da Nord a Sud, ed
elencarle tutte sarebbe veramente impossibile, ma tra i principali ricordiamo
“Un Europa senza barriere...costruiamola insieme” che si è tenuta a Roma e,
sempre nella capitale, “Strategie e interventi per l' inclusione”.

                             Alle celebrazioni non poteva mancare Special
                             Olimpics, che, rilanciando il Flashmob, chiede a
                             ogni persona, di ogni età e classe sociale, di
                             “scendere in pista” ballando sulle note di Benji e
                             Fede.

                             Anche nella provincia di Torino non sono mancate
                             le manifestazioni: oltre alle celebrazioni del 3
                             dicembre, è stata istituita a grande richiesta la
“Giornata dedicata alle scuole”, che vede la partecipazione di oltre 2000 studenti
di ogni età per imparare fin da piccoli che la “diversità” non fa paura.

Nello stesso giorno della “Giornata mondiale della disabilità” è stato presentato
“La segregazione della persone con disabilità. I manicomi nascosti in Italia”, libro
curato da Giovanni Merlo e Ciro Tarantino, frutto di ricerche e studi promossi
dalla FISH(Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap).

A noi è piaciuto molto scrivere questo articolo, perché siamo venute a
conoscenza di questa giornata che non conoscevamo e ci siamo rese conto di
quanto sia importante accettare chi è diverso: speriamo che lo stesso potrete
fare voi leggendo queste informazioni che abbiamo raccolto.

                                                              M. Gravina, G. Manassero
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
MOSTRA DELLE FORZE ARMATE

La Prima Guerra Mondiale iniziò nel 1914, quando
l'erede al trono austriaco viene ucciso da un serbo-
bosniaco.
L' Austria dichiara guerra alla Serbia e scoppia la
Prima Guerra Mondiale.
Inizialmente l'Italia si dichiara neutrale, ma il
ministro Salandra e i suoi sostenitori decidono di
partecipare anche loro alla guerra.
L'Italia ne esce con un numero elevato di morti e
una “vittoria mutilata” cioè una vitoria in cui l'Italia non ha ottenuto i territori
irredenti che sperava di riconquistare. La Guerra finì nel 1918.

                                 Durante la Guerra le armi più usate furono: le
                                 mitragliatrici, i cannoni che scagliavano granate,
                                 gas asfissianti, grazie alla scoperta chimica
                                 ottocentesca, i sommergibili, che raggiungevano
                                 le navi nemiche, e anche i fanti armati di fucili.
                                 In occasione del centenario della Prima Guerra
                                 Mondiale il comune di Carmagnola ha allestito
                                 una mostra sulle Forze Armate, in piazza Italia,
                                 nella quale si mostravano le armi utilizzate in
                                 guerra, ma c'erano anche i nomi dei cittadini di
                                 Carmagnola che vi hanno partecipato. Per la
                                 prima volta vennero usate tecnologie derivanti
                                 dalla recente Rivoluzione Industriale.

                                 All'interno della mostra si possono vedere delle
                                 mitragliatrici, dei fucili (Steyr m95 austro-
                                 ungarico), delle bombe (come la bomba a mano
                                 austriaca).
                                 Erano in mostra anche una rappresentazione di
                                 un filo spinato che divideva Carmagnola dagli
                                 altri territori e delle biciclette da bersagliere,
                                 cioè delle biciclette attrezzate per portare le
                                 mitragliatrici.
                                 In questa Grande Guerra parteciparono diversi
                                 soldati Carmagnolesi e grazie a questa mostra
                                 possiamo conoscerne alcuni : Boasso Giuseppe,
                                 Betassa Michele, Cagliero Domenico, Dominici
                                 Giuseppe, Sotta Stefano e tanti altri.
I soldati avevano un abbigliamento adeguato alla guerra: avevano una giacca
verde mimetica che serviva appunto per non essere visti dagli aerei, avevano una
custodia per le mitragliatrici e le loro borracce a tracolla, indossavano delle
scarpe alte per proteggersi dall'acqua e in testa avevano un berretto militare.
Oltre a rappresentazioni di soldati si trova anche una raffigurazione di una suora
volontaria che lavorava nella croce rossa.
Infine si potevano trovare altri accessori come delle lampade ad olio usate in
guerra dall'esercito italiano.

                                                         S. Pugnetti, E. Fissore, G. Ruatta

                            FANGO E GLORIA
                            LA GRANDE GUERRA
                            Le classi seconde e terze sono andate al cinema Elios
                            per vedere il film “FANGO E GLORIA”. Questo è stato
                            girato nel 2014, e poi distribuito nel 2015 in onore
                            dell’entrata in guerra dell’Italia. Quest’anno è stato
                            proposto ai ragazzi in occasione dell'anniversario
                            della fine della guerra, nel 1918.

DI COSA PARLA?
Il film inizia con un morto disteso a
terra su un campo di battaglia.
Questo è Mario, il protagonista,
nonché voce narrante. Mario non
vuole morire, dice che è Giugno, lui
non vuole morire a Giugno. Da qui,
Mario inizia a raccontare del 1914, 4
anni prima. Parla della sua famiglia,
della sua fidanzata e del suo migliore
amico. Mario conduceva una vita normale, finché l’Italia non entrò in guerra e lui
fu chiamato alle armi. Subito lega con Nicola, un ragazzo di 30 anni, che ha
lasciato la moglie e i suoi 3 figli piccoli a casa. Mario è convinto che non morirà,
ha un futuro davanti e morire a 20 anni è insensato. «Uno della mia età, con
un’arma in spalla, pronto a uccidere: è normale?», questo si chiede Mario. Grazie
a una licenza, Mario riesce a tornare, anche se per poco, a casa. Dopo aver
salutato la famiglia, si dirige dalla fidanzata che gli regala un orologio. Sul retro
di questo c’era inciso il suo nome, così, se fosse morto, l’avrebbero riconosciuto.
Mario torna sul campo di battaglia. Ormai è il 1918. Lui e i suoi uomini escono
allo scoperto per combattere, lui viene ucciso. Si ritorna alla scena iniziale: Mario
disteso a terra, in fin di vita. Nicola va da lui, lo vede morto. A questo punto
Nicola prende il suo orologio dicendo «Non ti serve più». Senza orologio, Mario
non ha più un nome, è irriconoscibile. Il suo corpo viene poi scelto a
rappresentare tutti i morti rimasti ignoti e quindi trasportato a Roma.
«Avevo promesso che sarei tornato dalla mia famiglia. La mia famiglia era lì a
guardarmi nella tomba, senza sapere chi fossi, ma sperando che fossi io. Avevo
promesso che sarei tornato, e da vivo o da morto, le promesse le mantengo».

IL FILM
Il film è stato girato da Leonardo Tiberi,
con la presenza di Eugenio Franceschini,
il protagonista. Montato con immagini di
repertorio ed effetti sonori, ci ha offerto
un quadro realistico e coinvolgente
dell'evento rappresentato.
È consigliabile a persone di tutte le età.
È un film che colpisce, fa riflettere. La
storia personale di Mario, che era una
persona normale, viene stravolta dalla guerra, come è capitato a tantissimi
giovani, privandoli di un futuro.
È passato, ma forse non è un passato così lontano.

                                                                            L. Crivello
SALVATORE
STRIANO
Le nostre classi terze hanno partecipato alla
presentazione del libro di Salvatore Striano presso
l'istituto Roccati di Carmagnola, ma l'autore
dell'autobiografico La Tempesta di Sasa ha incontrato
il pubblico anche in piazza Antichi Bastioni il giorno 8
novembre.
Salvatore Striano è nato e cresciuto nel cuore di
Napoli, in una zona controllata dalla criminalità. È
diventato così ladro e spacciatore fino a che , dopo un
periodo latitanza, è stato arrestato e incarcerato
prima a Madrid e poi a Rebibbia, dove ha incontrato un maestro, Fabio Cavalli
che gli ha fatto scoprire la letteratura e il teatro.
Dopo aver riconquistato la libertà, è diventato un attore e ha partecipato a dei
film molto importanti come Cesare Deve Morire dei fratelli Taviani che ha vinto
perfino l’ Orso d’Oro al festival di Berlino nel 2012. L’ Orso D’ Oro è un
importante premio cinematografico conferito al miglior regista.
Lo spettacolo di Salvatore inizia con un piccolo pezzo teatrale con lo scopo di far
riflettere sul valore della vita, l’argomento principale della serata .
Salvatore prima racconta della sua vita da criminale, ladro e spacciatore, e degli
anni di latitanza in Spagna.
In seguito parla del suo periodo di prigionia prima a Madrid e poi a Rebibbia, in
Italia, dove ha incominciato ad appassionarsi della poesia. In seguito un
carcerato gli ha chiesto di fare la parte di una donna in uno spettacolo teatrale e,
dopo un iniziale rifiuto, ha deciso di accettare e recitare.
Si è appassionato alla recitazione innamorandosi delle opere shakespeariane:
tornato in libertà è diventato attore.

                                                                           L. Arneodo
I VOLONTARI VIGILI DEL FUOCO
I vigili del fuoco hanno il compito di
controllare e proteggere le persone, il
territorio, gli animali, soprattutto in
situazioni di incendi, alluvioni e altre
calamità naturali.
La storia dei Vigili del Fuoco è antica.
Fu Augusto con due riforme, una del 26
A.C. e l'altra del 6 A.C., che diede a Roma
una vera e propria difesa contro il fuoco
con criteri organizzativi e funzionali di notevole interesse tecnico. Con queste
due riforme Roma ebbe, infatti, un Corpo speciale di guardie notturne sotto il
                              comando di un "Prefectus Vigilum". Tale Corpo era
                              organizzato in sette Coorti e 49 Centurie per un totale
                              di circa 7.000 uomini. Ogni coorte assicurava il
                              servizio nel territorio di due regioni collocando una
                              caserma in una di esse.

                            Abbiamo intervistato Massimo Picciau ex vvf.

                            «Perché ha scelto di fare il pompiere volontario?»
                            «Penso che aiutare il prossimo sia una cosa bella, lo
                            desideravo fare da sempre».

                           «Cosa si prova a stare in mezzo al fuoco?»
                           «Quella è una sensazione un po’ particolare, dove il
                           calore, il fumo , il tempo che ci è avverso, fanno salire i
battiti del cuore. L’odore acre impregna i vestiti e le narici, ma il lavoro non
finisce una volta domato l’incendio, prosegue con lo “smassamento” del residuo
e la valutazione dei danni ad eventuali strutture».
«Qual è la missione che non si è mai dimenticato?»
«Non ci sono missioni che si dimenticano ma alcune che si vorrebbero
dimenticare. Situazioni dove giovanissime vite sono state spezzate in incidenti
stradali. Quando l’adrenalina del servizio cala resta solo la consapevolezza di
quanto siamo fragili davanti agli eventi del destino»
Ringraziamo Massimo Picciau per l’intervista.
                                                       A. Picciau, D. Raviola, K. A. Del Buono
Treni OGGI treni IERI

I treni sono sempre stati un grande mezzo di trasporto per
la comunità.

Qual‘ è la storia dei treni?
                                       L'origine dei treni risale a circa 3000
                                     anni fa,gli antichi greci , scavarono dei
                                     solchi nei sentieri di pietra per meglio
                                     guidare le ruote dei carri. Non erano altro
                                     che gli antenati delle ferrovie moderne.
                                     Circa 2500 anni dopo, venivano usate
                                     nelle miniere delle rotaie. Negli stati uniti
                                     nel 1840 circa iniziavano a diffondersi i
                                     primi treni a vapore: che usavano come
                                     combustibile il carbone, fino ad arrivare
                                     ai nostri tram, metropolitane o treni
                                     magnetici.
                                  Chi è che guida i treni e si occupa
                                  di loro?
                                  Il macchinista.
                                  Siamo andate a intervistare il nonno di una
                                  nostra compagna, Aurora, che ci ha dato
                                  delle informazioni sulle difficoltà nel fare il
                                  lavoro del macchinista.
                                 Abbiamo scoperto che non è un lavoro molto
                                 faticoso, ma dobbiamo ricordare che per fare
questo lavoro bisogna impegnarsi e avere molta concentrazione allo scopo di
garantire la massima qualità a chi viaggia.
Il lavoro del macchinista si divide in due categorie: chi lavora come macchinista
per guidare i treni e chi lavora come macchinista nelle cabine; le due categorie
non svolgono mansioni noiose, anzi, ognuna ha la propria complessità.

Non sono solo i macchinisti a svolgere tutto
il lavoro.
Ma dobbiamo ricordare che c‘ è gente che lavora nella
stazione di servizio dove si trova il capotreno, colui che
coordina i vari treni, e il/la bigliettaio/a, colui o colei che
assiste le persone che desiderano comprare un biglietto o
che vogliono chiedere informazioni, anche se al giorno
d‘oggi sono sostituiti/e da macchinari elettronici.
Anche se molto antichi, i treni restano comunque un mezzo
di trasporto molto apprezzato.
                                                         D. Corcella, G. Manassero, A. Monti

IL GIORNALE

Anche quest’anno la scuola ha organizzato il corso di giornalino per i ragazzi
della seconda. Il giornale scolastico uscirà circa una volta ogni mese e mezzo e
tratterà di molti argomenti interessanti: sia di quelli che riguardano la scuola, sia
quelli che riguardano le notizie di Carmagnola.
Ma dove è nato, che funzioni ha e
come si forma un giornale?
I primi giornali si diffusero nel
XVII secolo. Questi provenivano da
Strasburgo e Anversa. Solo
trent’anni dopo si diffusero in
Italia, prima a Firenze e Roma. I
giornali venivano stampati nelle
stesse tipografie dei libri, avevano
lo stesso formato e lo stesso carattere.
Non vi era titolo, gli articoli venivano ordinati in ordine cronologico e spesso
riguardavano famiglie nobili o la guerra. I giornali erano stampati su fogli grigi e
grossolani: i caratteri erano impressi con rilievo forte e la carta attorno si
gonfiava. Per questo motivo il testo era stampato su una sola facciata.
Nel XIX secolo l’interesse pubblico per i libri e i giornali aumentò, fu quindi
necessario introdurre nuovi modi per produrne una maggior quantità in minor
tempo. Le principali innovazioni tecnologiche furono:
   • Nel 1798 si introdusse la fabbricazione meccanica della carta, fino ad
     allora prodotta a mano. Si inventò la cosiddetta macchina continua, che
     accorciò i tempi di fabbricazione;
   • La macchina da stampa a vapore: prima di questa invenzione le leve erano
     azionate dall’ uomo;
   • Con la fusione meccanica dei caratteri si riuscivano a stampare il doppio
     delle lettere rispetto a quando si lavorava a mano.
Ora che sappiamo la storia del giornale ci resta ancora una domanda: quali
funzioni ha? A cosa serve?
Il giornale ha il principale scopo di informare: oggi però ha una funzione limitata,
perché con le nuove tecnologie ci basta avviare internet per avere qualsiasi
informazione (giornali on-line).
Una volta però non era così: per avere qualunque tipo di notizia sul territorio o
su cosa accadeva per esempio nella vita politica o in guerra, l’unico modo per
ottenerla era il giornale: era un modo più veloce e semplice per informare le
persone sui vari eventi.

Ma come è cambiato il giornale in questi
anni, come viene prodotto adesso e che
struttura ha?
Come viene prodotto?
I giornali più famosi vengono prodotti in
veri e propri stabilimenti.
Tutto comincia dalla redazione, che
scrive gli articoli, li riunisce nelle varie
pagine e li manda agli stabilimenti sottoforma di file. Le pagine vengono poi
riprodotte su lastre di alluminio che a loro volta sono riprodotte sulla carta vera
e propria: a questo punto la carta è solo inchiostrata, segue la piegatura ed il
taglio delle pagine. Infine le pagine cartacee sono riunite per formare le varie
copie del giornale.
COME E’ STUTTURATO?
Adesso i giornali (escluse le riviste) sono
quasi tutti quotidiani.
In prima pagina la cosa più visibile è la
testata, cioè il titolo del giornale, le
manichette sono dei box pubblicitari che le
stanno accanto. In questa pagina di solito si
parla degli avvenimenti molto importanti;
l’articolo di apertura è la notizia più
importante di tutte, alla sua sinistra c’è
l’articolo di fondo che consiste in un
commento di un fatto importante; alla destra dell’articolo di apertura invece si
trova la spalla.
Nelle pagine interne gli articoli tendono a diminuire per importanza, in molti
giornali, in alto, c’è una scritta che indica la sezione del giornale che si sta
leggendo (es. politica, economia, sport, cronaca, ecc...).
Ad ogni modo, per quanto per quanto possa essere cambiato in tutto questo
tempo, il giornale resta un modo facile e veloce per avere qualsiasi notizia o
informazione.

                                       G. Manassero, M. Gravina, D. Corcella , A. Cannestraro

      LO SPORT

                                              Voler essere in forma grazie a una
                                              regolare attività fisica non ha un
                                              valore solo estetico: il movimento è
                                              infatti       considerato       dalla
                                              Organizzazione Mondiale della Sanità
                                              una vera e propria terapia per la
prevenzione
Come sappiamo già, fare sport fa molto bene alla salute, eppure la società moderna
ne fa sempre meno.
Secondo uno studio, in Italia il 38% delle persone da tre anni in su non pratica sport;
il che è dovuto, oltre che ad altre cause, anche alla diminuzione degli spazi e
sicurezza per pedoni e ciclisti e alla diminuzione delle aree gioco per bambini.
Per essere in forma non bisogna necessariamente praticare uno sport: basta un'attività
quotidiana, ad esempio muoversi a piedi o in bicicletta, o preferire le scale
all'ascensore.

                                       Lo sport fa molto bene anche al nostro corpo, i
                                       principali benefici li hanno:
                                          − l'apparato locomotore
                                          − il sistema immunitario
                                          − il sistema cardiovascolare

                                       La maggior parte delle persone che praticano
                                       sport sono ragazzi: nella nostra scuola solo una
                                       minima parte di persone non pratica sport.

                                       Lo sport più amato nella nostra scuola è il
calcio, seguono il nuoto e la danza.

                                                                 M. Gravina, G. Manassero

   I piccoli LETTORI
       DI OGGI
Siamo andati al 3 ° istituto comprensivo
di Carmagnola per intervistare i PICCOLI
LETTORI DI OGGI chiedendo a quanti
piacesse leggere e le loro risposte sono
rappresentate nel seguente grafico:
15%                               Ragazzi che
                                                                leggono

                     85%
                                                                Ragazzi che non
                                                                leggono

Dalle loro risposte capiamo che al giorno d’oggi sono in molti a leggere perché a
molti bambini piace fantasticare immedesimandosi nel protagonista. Ognuno
legge libri diversi; abbiamo chiesto quale tipo di genere preferiscano, ad un
campione rappresentativo di ragazzi nella scuola, così abbiamo creato la
seguente tabella:

            GENERE                             RAGAZZI CHE LEGGONO
Romanzi rosa                                   4,00%
Storici                                        6,00%
Letterari                                      0,00%
Gialli                                         17,00%
Horror                                         14,00%
Fantascienza                                   3,00%
Avventura                                      35,00%
Fantasy                                        6,00%
Ragazzi che non leggono                        15,00%

Con questa tabella capiamo che i libri più letti
sono quelli avventurosi, perché ai lettori
stimolano la curiosità e la suspense. Fra i libri
più letti troviamo i seguenti: Harry Potter,
Geronimo Stilton e i Ribelli in fuga.
Dalle nostre interviste abbiamo anche scoperto
che i bambini e ragazzi sono molto spinti a
leggere dagli insegnanti tramite le biblioteche scolastiche, le visite presso le
biblioteche comunali. Inoltre favoriscono l'interscambio di libri fra gli alunni o
dedicano le ore di lettura in classe. Per esempio, la biblioteca che hanno in classe
2A dove i ragazzi portano da casa i libri che hanno letto e gli scambiano.
                                                                   A. Fontana, A. Monti

LE MATERIE PREFERITE NELLA NOSTRA SCUOLA

In questo numero abbiamo fatto un sondaggio in tutte le classi del nostro istituto
per scoprire quali fossero le materie preferite.

Per chiarire le vostre idee abbiamo creato delle tabelle, messe in ordine dalle
classi prime alle terze, fatte nel modo più dettagliato possibile.

Questo è il sondaggio rivolto alle classi 1ª. La materia preferita è stata
ovviamente educazione fisica, ma sono state apprezzate anche francese,
tecnologia e aritmetica.

Non molto apprezzate sono state grammatica, religione e geometria.

Scienze motorie                           18,84%
Aritmetica                                8,72%
Geometria                                 1,38%
Scienze                                   4%
Musica                                    5,94%
Epica                                     4,16%
Grammatica                                0%
Antologia                                 5,55%
Storia                                    6,94%
Geografia                                 2,77%
Religione                                 0%
Inglese                                   8,33%
Francese                                  16,05%
Tecnologia                                9,02%
Arte                                      8,30%
Questo è il sondaggio fatto alle 2ª. La materia preferita è, anche qui, educazione
fisica mentre, al contrario delle prime, qui non è molto apprezzata tecnologia.

Motoria                                   43,90%
Aritmetica                                20,73%
Geometria                                 1,21%
Scienze                                   10,97%
Musica                                    1,21%
Letteratura                               3,65%
Grammatica                                1,21%
Antologia                                 0%
Storia                                    4,87%
Geografia                                 3,65%
Religione                                 1,21%
Inglese                                   2,43%
Francese                                  1,21%
Tecnologia                                0%
Arte                                      1,21%

Questo è il sondaggio fatto alle 3ª . Come nelle altre classi anche qua gli alunni
preferiscono educazione fisica. Le percentuali sono alte solo su certe materie,
infatti molte non hanno ricevuto alcun voto.

Motoria                                   54,05%
Aritmetica                                5,40%
Geometria                                 0%
Scienze                                   2,70%
Musica                                    0%
Letteratura                               0%
Grammatica                                5,40%
Antologia                                 0%
Storia                                    18,91%
Geografia                                 0%
Religione                                 0%
Inglese                                   5,40%
Francese                                  2,70%
Tecnologia                                2,70%
Arte                                      0%

CIÓ CHE ABBIAMO RICAVATO

Dall’inchiesta abbiamo scoperto che la materia preferita nelle classi è
educazione fisica. Molto votate sono state anche aritmetica, francese e inglese.

La materia meno votata è religione, ma non molto votate sono state anche le
materie letterarie (a parte storia), arte e scienze.

COMMENTO DEGLI AUTORI

Per noi è stato molto interessante fare questo sondaggio. Ci aspettavamo di
trovare educazione fisica al primo posto, ma non avevamo previsto l'aritmetica
al secondo. Per quanto riguarda storia, il risultato era atteso.
                                                      A. Picciau, D. Raviola, K.A. Lo Buono
GENERI MUSICALI ASCOLTATI DALLE CLASSI 2^ E 3^ ☺

      Sfera Ebbasta                                              Ariana Grande

Abbiamo chiesto ai vari ragazzi delle classi seconde e terze i generi musicali che
ascoltano per poi farne una media; oltre a questa, in seguito, troverete delle
piccole descrizioni per ognuno di essi anche in modo da farvene conoscere di
nuovi e magari farvi appassionare a loro.
Ecco il grafico degli ascolti:

                 Pop   Trap   Rap   Hip-Hop   Rock   Punk rock         5

   − POP: è il genere piu famoso sin dalla sua nascita, da questo sono derivati
     molti altri generi; alcuni cantanti pop sono: Ariana Grande, Selena Gomez,
     Miley Cyrus, Lady Gaga...Un derivato anche popolare soprattutto in oriente
     e in America è il K-Pop (ossia il pop coreano).
− TRAP: è un sottogenere dell’ Hip-Hop, nato nel sud degli USA; in Italia
  famoso grazie ad artisti come Sfera Ebbasta, Capo Plaza, DPG, Tedua...
− RAP: anche questo deriva dall’Hip-Hop, esso nasce da giochi di parole
  ritmate (freestyle). I principali rapper conosciuti sono Eminem, Drake, Flo
  Rida, Nicki Minaj, Cardi B...in America e Ghali, Emis Killa, Fabri Fibra,
  Fedez, Gemitaiz...in Italia
− HIP-HOP: è un genere musicale nato negli USA, questo è caratterizzato da
  musica ritmica. Gli artisti più conosciuti sono Future, DJ Khaled, Pitbull,
  Iggy Azalea,..
− ROCK: trae le sue origini dalla musica dei decenni precedenti, in
  particolare dal Rock and Roll. Alcuni artisti Rock sono Guns n’Roses,
  Queen, The Rolling Stones, AC/DC, David Bowie,...
− PUNK-ROCK: deriva dal garage rock, i brani punk possiedono ritmiche
  veloci, sonorità dure, generalmente tracce di breve durata con testi dai
  contenuti provocatori e violenti. Vari esempi sono i Sex Pistols, Green Day,
  Nirvana,...

    Future                                    AC/DC

                                                            V. Mandrile, M.Roman
L'HORROR

Film:

The Nun
Corin Hardy

THE NUN
                                 The Nun, la suora, è un film che narra
                                 inizialmente di una situazione quotidiana.

                                 Il tutto è ambientato in Romania, un luogo
                                 molto cupo, in particolare in una abbazia di cui
                                 ormai non si hanno più notizie e che forse è
                                 stata sconsacrata.

                                 Una suora si è impiccata, così il vaticano ordina
                                 ad un prete specializzato per gli omicidi e ad
                                 una suora che non ha ancora preso i voti, di
                                 andare fino in quel luogo per scoprire cosa sia
                                 successo.

                                   Il prete chiede a Suor Adelina il perchè una
                                   giovane ragazza voglia già prendere i voti e lei
                                   gli risponde che già da quando era piccola, di
notte, sentiva la voce di Dio che le diceva:" Maria ti mostra la via".

Arrivati là, chiedono al ragazzo che porta il cibo all'abbazia cosa sappia su quella
suora e su tutte le altre.

Li porta in una specie di cella frigorifera dove il ragazzo ripone sempre il cibo e
lui si accorge che la suora defunta, quando l'ha portata, era in un'altra posizione.

Il prete e Suor Adelina decidono di entrare obbligando il ragazzo ad andare a
casa, perchè essendo un luogo sacro e spirituale, lui non può entrare.

Le suore dell'abbazia spiegano tutte le vicende accadute dicendogli che era
posseduta dal demonio e per tenerlo lontano ormai da tempo recitano una
preghiera continua, infinita, dandosi dei turni.
Le scene notturne sono caratterizzate da elementi inquietanti che si manifestano
fino alla fine del film, come una piccola radio che dal nulla si accende da sola, il
prete che viene spinto e rinchiuso in una tomba e la comparsa delle suore
indemoniate.

Il giorno dopo Suor Adelina va a pregare nella cappella e ad un tratto arriva un
forte vento e tutte le suore vengono spinte contro le pareti e rimane solo Adelina
che continua a pregare; però le viene inciso sulla schiena una stella con dentro
una croce al contrario, senza che lei se ne accorga.

Finito il vento, Adelina va subito dal prete, un ragazzo, che poi scopre chiamarsi
Francese.

Il prete cerca per tutta la notte un metodo per sconfiggere il demonio e scopre
che l'unico rimedio è il sangue di Cristo.

Si mettono a cercare e poi vanno in una stanza dove dentro c'è una statua di
Maria con un dito che punta il muro; tutti vanno verso quel muro che, appena
sfiorato, si apre e trovano un'ampolla con dentro del sangue.

Le suore sono tutte indemoniate e il demonio si è incarnato nel corpo di una di
quelle.

Il demonio riesce a strappare dal collo di Adelina l'ampolla, ma senza accorgersi
che è vuota.

Quando la suora cerca intorno a lei dov'è finito il sangue, Adelina le sputa il
sangue che fino ad allora aveva tenuto in bocca.

La fine, però, inaspettata, vede Francese indemoniato che si ritrova sulla schiena
tante croci al contrario.

Il film, nel complesso, mi è piaciuto molto per i colpi di scena inaspettati insieme
agli altri effetti horror, ma l'ambientazione è troppo cupa e senza colori.

                                                                            G. Ruatta
Narrativa:
IL GATTO NERO
E. A. Poe

                                      Un bambino amava gli animali e i suoi
                                      compagni, per questo, lo prendevano in giro.
                                      Si sposò giovane e questa passione per la
                                      natura continuò anche da grande. Lui e sua
                                      moglie tenevano in casa molte bestie, tra cui
                                      un grosso gatto nero molto intelligente, il
                                      suo compagno di giochi preferito anche se
                                      sua moglie pensava che fosse una strega. Poi
                                      il signore incominciò ad ubriacarsi e, una
                                      sera, tornato a casa, vide il gatto che lo
                                      guardava storto: lo prese per la pancia e,
                                      con un temperino, lo colpì. La mattina dopo
                                      vide che l’animale, in seguito alla ferita, era
                                      diventato cieco da un occhio e quando il
                                      padrone gli si avvicinava scappava. Allora
                                      un giorno, stufo del gatto, decise di
                                      impiccarlo ad un albero. Quella notte fu
                                      svegliato da sua moglie che urlava perché la
                                      casa andava a fuoco. Incredibilmente
riuscirono a salvarsi e ad andarsene. La mattina seguente un gruppo di persone
si era fermata a guardare l’unico muro che non era crollato. Su di esso si vedeva
la sagoma di un enorme gatto nero. Cercò una spiegazione: si disse che forse
qualcuno aveva cercato di svegliarlo, durante l’incendio, lanciandogli addosso il
gatto trovato appeso in giardino. Il corpo dell’animale aveva lasciato la sua
impronta sull’intonaco fresco. Il fantasma del gatto lo perseguitò nei giorni
successivi e l’uomo pensò che l’unico modo per sbarazzarsene fosse quello di
prendere un altro gatto simile al precedente. L’occasione gli si presentò una sera:
mentre era in un’osteria vide una sagoma nera e avvicinandosi vide che era un
micio senza un occhio, come l’altro, e una specie di collare di pelo bianco intorno
al collo, simile al segno di una corda. Decise di portarlo a casa ma, più il gatto
manifestava affetto nei suoi confronti più irritava l’uomo che presto arrivò a
provare odio per lui. Un giorno con la moglie tornò nella vecchia casa e, mentre
scendeva le scale, l’animale lo fece inciampare. Lui arrabbiatissimo prese
un’accetta e sferrò dei colpi. Senza accorgersene aveva ucciso la sua amata.
Decise di nasconderla però temeva di essere visto dai vicini, per questo decise di
murarla in una nicchia nel muro della cantina, dove l’intonaco non era ancora
asciutto. Tolse i mattoni, mise il cadavere e rimise tutto a posto, senza lasciare
tracce. Nei giorni successivi i poliziotti controllarono, locale per locale, la casa,
quando arrivarono alla cantina lui non batté ciglio. Si sentiva sereno, disse loro di
controllare bene come erano compatti i muri e picchio con la mano nel punto
dove aveva nascosto il cadavere della moglie. Prima si sentì un verso come quello
di un bambino, seguito da uno più acuto. I poliziotti iniziarono a spaccare il muro
che crollò scoprendo il gatto nero sulla testa del cadavere. Aveva murato il suo
nemico.
Questo racconto mi è piaciuto perché è molto
intrigante, mantiene sempre viva l’attenzione
del lettore con effetti sorpresa. Il protagonista
è un uomo, di cui sappiamo poche notizie, in
preda all’alcool e ai suoi tormenti, e il suo gatto
nero,      che      misteriosamente         ritorna
tormentando il padrone. Come quando, dopo
l’incendio, appare la sua sagoma con la corda al
collo sul muro (fenomeno agghiacciante).
Anche alla fine del racconto, con un colpo di
scena, il gatto, rimasto murato insieme alla moglie, ricompare.
                                                                          E. Leggiardi
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