Scuola informa Istituto Comprensivo Carmagnola 3, n 5, dicembre 2018
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È TORNATO IL GIORNALINO SCOLASTICO! Anche quest'anno la scuola ha organizzato il corso di giornalino; c'è stato un cambiamento della redazione, ora composta dai nuovi ragazzi di seconda. C'è stato anche un cambiamento di alcuni docenti e del preside, che adesso è Giannino Marzola. Il corso è facoltativo. All'inizio dell'anno ognuno può decidere se partecipare alla redazione, ma tutti gli alunni della scuola media possono offrire il loro contributo. Il giornalino scolastico è composto da diversi articoli, ognuno dei quali realizzato dagli alunni a coppie, a gruppi, o anche individualmente; gli articoli, selezionati e corretti, sono poi raggruppati per formare il giornale che viene pubblicato sul sito della scuola. Pur essendoci stati questi cambiamenti, il giornalino manterrà sempre la stessa struttura e tratterà svariati argomenti: - ci saranno notizie riguardanti la nostra scuola, ad esempio attività didattiche, sondaggi, uscite, progetti e curiosità di vario genere; - una sezione sarà dedicata al territorio, cosa si trova a Carmagnola di interesse culturale o per quanto riguarda il tempo libero, i rapporti fra il territorio e la scuola, i giovani; - uno spazio culturale e creativo in cui ogni alunno può scrivere un articolo, ad esempio, la recensione di un libro o di un film, oppure racconti o creazioni di propria invenzione; In questo primo numero parleremo delle nostre iniziative scolastiche di questi primi mesi, compreso il consiglio comunale dei ragazzi a cui hanno aderito diverse classi; in occasione del centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale siamo andati a visitare la mostra delle forze armate allestita a Carmagnola, e, con la scuola, al cinema Elios, abbiamo visto Fango e Gloria di Leonardo Tiberi; abbiamo trattato di argomenti di carattere generale, come lo sport, il giornale, il lavoro dei vigili del fuoco e il lavoro di macchinista sui treni, intervistando esperti del settore; ci siamo occupati di temi di cittadinanza quali la disabilità e l'ambiente; abbiamo effettuato dei sondaggi nella scuola per conoscere i gusti dei ragazzi per quanto riguarda la lettura, la musica o le materie di studio; infine abbiamo recensito un film e un racconto horror, genere sempre amato dai ragazzi: − Il parco avventura e il rafting: uscita a Condove − Il Soldato Fanfarone, Miles Gloriosus, Teatro a Torino − Vetrate gotiche a scuola − Premiazione del diario scolastico − Kangourou della matematica 2019
− Consiglio Comunale dei Ragazzi − La piazza ragazzabile − Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti − Giornata internazionale della disabilità − Mostra delle forze armate della Prima Guerra Mondiale − Il film, Fango e Gloria − Salvatore Striano − I vigili del fuoco − I treni: ieri e oggi − Il giornale − Lo sport − I piccoli lettori di oggi − Materie scolastiche preferite − Generi musicali preferiti − Il genere horror: The Nun, Il Gatto Nero
USCITA DIDATTICA A CONDOVE RAFTING E PARCO AVVENTURA Il giorno 16 ottobre 2018 le classi 2^A e 2^B sono andate a Condove, in Val di Susa. Il parco visitato si chiama Parco Del Gravio. Lì si trova un grande spazio verde, per poter giocare e vedere il paesaggio, oltre ad un bar, dei servizi igienici e un barbecue. La gita è iniziata pochi minuti dopo l’inizio delle lezioni, quando i ragazzi sono saliti sul pullman. Le due classi, accompagnate dalle prof.sse Panero, Genti e Arduino, sono arrivate a Condove verso le 9:00. Dopo un breve spuntino, la classe 2^A è andata a fare rafting, mentre la 2^B si preparava per il parco avventura. Agli alunni è stata data l’imbragatura e, successivamente, è stato spiegato loro come procedere nel parco avventura. Erano presenti tre percorsi: i percorsi non erano molto alti, erano adatti anche a chi ha paura delle altezze. La difficoltà era presente nei movimenti che andavano fatti, stando in equilibrio su fili o reti. Finiti i percorsi del parco avventura, la classe 2B ha aspettato la 2A che arrivasse dal rafting. Riuniti, i ragazzi hanno pranzato tutti insieme. Dopo, le classi si sono invertite nelle attività. La 2A è stata imbragata, la 2B invece è stata munita di pagaia e giubbotto salvagente. La classe B si è avviata verso la partenza del percorso di rafting, così i ragazzi sono saliti sui gommoni e hanno iniziato il percorso, sulla Dora Riparia. L'attività di rafting ha richiesto un impegno e un'energia maggiori rispetto al parco avventura. Ma è stata comunque un’esperienza nuova e particolare. Dopo aver finito il percorso i ragazzi hanno aspettato il pullman per poter prendere i loro zaini con il cambio dei vestiti. Dopo essersi cambiati, sono saliti
tutti sul pullman e si sono avviati verso Carmagnola. Alcuni dei ragazzi avevano già provato queste attività. Altri invece le hanno provato per la prima volta. Ma tutti hanno apprezzato l’uscita e questa esperienza adatta a ragazzi di tutte le età. Crivello L, Mauro S Il Soldato Fanfarone LO SPETTACOLO TEATRALE AL TEATRO ERBA DI TORINO Il 29 Ottobre tutte le seconde si sono recate al Teatro Erba a vedere lo spettacolo Miles Gloriosus, commedia rappresentata dalla compagnia teatrale Torino Spettacoli. Lo spettacolo trattava la famosa opera di Plauto, ambientata originalmente ai tempi dell’antica Grecia, ma con diretti riferimenti ai giorni nostri. I costumi erano semplici e tipici di quel periodo storico. I personaggi parlavano diversi dialetti, rendendo lo spettacolo ancora più comico. La scenografia rappresentava una città della Grecia, Augusta Taurinorum , che ai giorni nostri sarebbe Torino.
La scenografia non cambiava mai durante il corso dello spettacolo, rendendolo comunque molto dinamico, anche grazie agli attori e al loro travestimento, quando cambiavano personaggio. La storia narrava di un soldato, chiamato Pirgopolinice, che ha rapito Filocomasio, una sovrana napoletana. I vicini di casa del soldato ospitano l’amante della donna, di nome Pleusicle, che riusciva ad incontrarla solo grazie ad una buco nel muro. Colui che ha inventato lo stratagemma era Palestrione, uno schiavo napoletano amico di Filocomasio. Un giorno, un altro schiavo, di nome Sceledro, vede la donna e l’amante baciarsi appassionatamente. Palestrione inventa così un modo per far confondere lo schiavo: Filocomasio avrebbe avuto una gemella che sarebbe andata lì con il suo ragazzo Pleusicle. Il soldato Sceledro casca subito nel tranello. La “finta” madre va a prendere la “gemella” e Filocomasio. Il soldato lascia partire la ragazza, dandole in dono lo schiavo Palestrione. I due con la “finta mamma”, interpretata da Pleusicle, tornano a Napoli. Nello spettacolo emergono alcune tecniche narrative del comico, tra cui l’esagerazione, presente nei movimenti accentuati; il ritmo incalzante, che non permetteva agli spettatori di distrarsi; giochi di parole e ironie come ” Justin Bieber dei poveri”; alcuni doppi sensi e la mimica. Questo spettacolo è adatto a tutti. Una trama accattivante, simpatica e travolgente, che ci mostra la cultura e la vita dell’antica Grecia riadattata ai giorni nostri. Lo spettacolo è piaciuto molto sia ai ragazzi, sia agli insegnanti della scuola. Crivello L., Viteritti G.
VETRATE GOTICHE A SCUOLA Si sta avvicinando il periodo natalizio e con la professoressa Musso stiamo studiando lo stile gotico, caratterizzato dalle bellissime e famose vetrate. Lo stile gotico Lo stile gotico nacque in Francia nel XII secolo, si sviluppa in tutta Europa. Le chiese sono molto diverse da quelle romaniche: sono infatti altissime, con molte vetrate al posto dei muri, che servono a riempire gli spazi vuoti. Le vetrate hanno anche un valore simbolico: le chiese molto illuminate simboleggiano la Luce di Dio presente nell'anima umana; le chiese romaniche erano invece prive di vetrate in modo che il fedele si concentrasse unicamente sulla preghiera, senza distrazioni. Il costo delle chiese era elevato e, molto spesso, i lavori si interrompevano per poi riprendere decenni o, addirittura, secoli più tardi; alcune chiese, invece, non furono mai terminate. In Italia il gotico arriva molto dopo, solo nel 1200, con un' influenza molto leggera ed è sostituito quasi subito dallo stile rinascimentale. Tuttavia, possiamo ammirare una chiesa gotica proprio qui a Carmagnola: la Collegiata. Pur non essendo molto evidente, si può capire che è una chiesa gotica dal rosone, dalle guglie e dai pinnacoli, elementi architettonici tipici di questo stile, e dalle poche vetrate presenti. La Collegiata, Carmagnola (XV sec.)
Il gotico nella nostra scuola Quest'anno anche noi, per collegare storia dell'arte con la pratica del disegno, abbiamo realizzato delle vetrate a tema natalizio, utilizzando la carta velina. Per prima cosa la professoressa ci ha fatto comprare la carta velina colorata, 2 cartoncini 35 x 50, su uno dei quali ognuno realizzerà il suo disegno; successivamente abbiamo stampato degli stancil natalizi, li abbiamo ingranditi e riprodotti sul cartoncino. La parte più difficile è stata usare il taglierino (che non serve solo per intagliare i banchi!) per creare lo spazio dove si applicherà la carta velina colorata. Dopo aver tagliato il cartoncino abbiamo attaccato, con un po' di colla, la carta velina, fissandola ai bordi. Così la nostra vetrata è finita: ci siamo divertiti molto a realizzarle e, se non ci avete mai provato, vi invitiamo a crearne una anche voi. (Gravina M., Manassero G.) PREMIAZIONE del DIARIO Lo scorso anno c’è stato un concorso intitolato "Tutta la mia Città" per la realizzazione del diario scolastico, a cui hanno partecipato le classi prime e seconde. Questo progetto è stato proposto dal comune di Carmagnola per le scuole secondarie di primo grado. Rinviamo ai precedenti numeri del nostro giornale, Scuola In-forma, per conoscere il regolamento. Ricordiamo che i tre vincitori sono F. Anzelmo, M. Mane e D. Arce Mendez.
La premiazione del diario si sarebbe dovuta svolgere a giugno, ma è stata rinviata al 12 ottobre. Quel giorno sono scese in Aula Magna solo le classi in cui erano presenti gli alunni premiati. Tra questi, non solo i primi tre disegni classificati presenti in copertina, ma anche quelli che si trovano all'interno del diario. Arrivati in Aula Magna c’erano dei rappresentanti della banca BCC di Carmagnola che, come tutti gli anni, si sono occupati della realizzazione del diario. I rappresentanti hanno regalato ai ragazzi di cui i disegni sono stati inseriti nel diario, una penna e una sacca sponsorizzata BCC. Prima di tornare in classe tutti gli alunni, compresi i docenti, hanno ringraziato i rappresentanti della banca e sono ritornati nelle proprie aule continuando regolarmente le lezioni. G.Viteritti, G. Ruatta Concorso di matematica Quest’ anno la nostra scuola ha aderito al concorso ”Kangourou della Matematica 2019”. L’obbiettivo di Kangourou è quello di promuovere la diffusione della cultura matematica con ogni strumento, in particolare, organizzando un gioco- concorso a cadenza annuale. Kangourou nacque in Australia nel 1981 e il suo concorso, nel 2018, ha
raggiunto 70 paesi aderenti. Tutti, tra bambini e ragazzi possono partecipare, dalla seconda elementare fino all’ultimo anno delle scuole superiori, il concorso è infatti diviso per fasce di età. I concorrenti gareggiano ripartiti in 6 categorie (o livelli di scolarità): PRE ÉCOLIER (classi seconda e terza di scuola primaria) ÉCOLIER (classi quarta e quinta di scuola primaria), BENJAMIN (classi prima e seconda di scuola secondaria I grado), CADET (classe terza di scuola secondaria I grado), JUNIOR (classi prima e seconda di scuola secondaria II grado), STUDENT (classi terza, quarta e quinta di scuola secondaria II grado). Le gare possono essere individuali o a gruppi: nella nostra scuola, chi aderirà, parteciperà individualmente. Peccato però che non tutti i ragazzi della seconda media potranno partecipare, dato che la prima selezione, nelle scuole, sarà il 21 marzo 2019, stesso giorno in cui gli alunni andranno in gita a fare la “giornata bianca” (L’ invito è quindi rivolto a chi non andrà in gita). Per chi volesse ugualmente partecipare ci sono le iscrizioni online sul sito kangourou. La prima fase si comporrà di 30 quesiti a risposta chiusa, il punteggio massimo è di 120 punti e sarà ammesso alla semifinale territoriale (il 18/05/2019) chiunque avrà raggiunto la sufficienza di 72 punti. I primi 15 classificati di ogni categoria alla semifinale accederanno alla finale nazionale che si terrà a Cervia/Mirabilandia nei giorni 27, 28 e 29 settembre 2019, da lì, con un’altra serie di prove composte da giochi e problemi matematici, si decreterà il vincitore. Pensiamo tutti che sarà una competizione interessante e che ci divertiremo molto. G. Manassero, M. Gravina
Il consiglio comunale dei Ragazzi In questi due anni si svolgerà il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) coordinato dall’ amministratore alle politiche giovanili del Comune di , Diego Quaterni. Saranno coinvolte le classi di tutta Carmagnola dalla quarta elementare alla seconda media. In quest’ anno scolastico, per ogni classe, verranno eletti due rappresentanti: un ragazzo e una ragazza in base alle loro idee per promuovere progetti di d’intervento sul territorio a favore dei bambini e dei ragazzi di Carmagnola. Gli obiettivi specifici sono: promuovere una conoscenza della macchina comunale, sostenere la formazione civica nella scuola, promuovere la conoscenza delle risorse di Carmagnola, raccogliere le idee ed i bisogni dei giovani e promuovere una cultura della legalità. Il progetto dura due anni. Nel primo si cominciano i lavori e si attiva una consultazione, mentre il secondo prevede la realizzazione delle proposte elaborate. Le attività previste saranno: la presentazione del CCR, la costituzione di un equipe di lavoro, la promozione del progetto nelle classi e, dopo una campagna elettorale, si svolgeranno le elezioni del Consiglio Comunale dei Ragazzi a cui seguiranno le sedute ufficiali del CCR. Le attività che i ragazzi promuoveranno saranno la composizione delle commissioni di lavoro e le iniziative pubbliche. Ci saranno anche eventuali attività integrative e saranno: un'attività integrativa alla scoperta delle associazioni di volontariato con visita guidata presso le sedi di queste ultime; attività di role-playing (giochi di ruolo) sullo svolgimento del Consiglio Comunale, rivolta al neo Consiglio dei Ragazzi e l'attività integrativa “Alla scoperta della Macchina Comunale”, un percorso di educazione alla cittadinanza per la conoscenza dell’ ente locale nella sua componente tecnica e politica. Questo progetto spinge i ragazzi a proporre le loro idee per migliorare
Carmagnola e i suoi spazi, confrontandosi con i compagni senza avere paura del loro giudizio, ma, al contrario ascoltando i loro consigli per migliorare il progetto. I ragazzi coinvolti saranno molti e sarà molto interessante vedere i progetti di tutti quanti e soprattutto del vincitore, che cambierà una piccola parte di Carmagnola. Nei prossimi numeri vi terremo informati sul seguito del progetto. S. Zappino PIAZZA RAGAZZABILE Anche quest’estate è stata organizzata l’esperienza di “Piazza Ragazzabile”, progetto di Cisa 31 e Città Metropolitana con i Comuni di Carmagnola, Piobesi Torinese, Castagnole, Lombriasco, Osasio, Carignano e Villastellone. Consiste in un’iniziativa svolta da ragazzi con età dai 15 ai 17 anni che, durante il periodo estivo, hanno eseguito lavori per migliorare l’ambiente e la città. I ragazzi che hanno aderito sono stati 35, impegnati nel progetto a Carmagnola, aiutati dagli educatori della Cooperativa “Oltre la Siepe”. In collaborazione con tante Associazioni locali, hanno partecipato ad incontri dedicati alla sicurezza sul lavoro, web education, fotografia, educazione alla legalità, mobilità sostenibile ed educazione stradale, dato che per i vari spostamenti devono utilizzare la bicicletta. Il loro intervento è stato apprezzato dai carmagnolesi, che li hanno ringraziati. I laboratori prevedono attività manuali: interventi su aree pubbliche, documentazione foto-video dei singoli interventi. Il progetto ha previsto la verniciatura delle panchine in via San Francesco di
Sales e la sistemazione delle fioriere . Il progetto si è concluso con una festa organizza da da Karma Up nel corso della quale sono stati messi in funzione alcuni bar A Zero Alcool. Il lavoro è gratuito, ma ai giovani vengono assegnati dei crediti scolastici. S. Mauro, G. Ruatta LA SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR)è una campagna che promuove e premia azioni concrete per la riduzione dei rifiuti. Questa campagna è stata lanciata per la prima volta nel 2009, con la partecipazione di 20 autorità pubbliche e 13 nazioni europee: da allora il numero di Paesi partecipanti è cresciuto notevolmente, arrivando anche a 34 Paesi. La SERR propone quindi, per il decimo anno consecutivo,ndi presentare quante più azioni volte alla riduzione dei rifiuti nella settimana dal 17 al 25 novembre. Il tema di quest'anno è “Prevenzione dei rifiuti pericolosi”. Per rifiuti pericolosi si intendono tutti i rifiuti infiammabili, esplosivi o tossici che sono nocivi per l'ambiente; tali sostanze si trovano soprattutto nei cosmetici, pesticidi, batterie, vernici, lampadine... Secondo uno studio europeo ogni cittadino produce ogni anno circa 200 kg di rifiuti tossici e un quinto di queste è prodotta in casa. La “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti” ha il primo scopo di sensibilizzare le istituzioni e i consumatori sulle politiche di prevenzione dei rifiuti delineate dall'Unione Europea. Infatti è molto importante incoraggiare i cittadini a ridurre i rifiuti che, ormai sempre di più, danneggiano noi e il nostro pianeta. G. Manassero, M. Gravina
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DISABILITA' Il 3 dicembre 2018 si è tenuta, come ogni anno, la giornata internazionale sulla disabilità: fu introdotta nel 1981 dall'ONU per promuovere i diritti, il benessere e l' inclusione dei disabili nel mondo. “Nessuno venga lasciato indietro” è il principio su cui si basa la giornata, che mira in particolare a un rafforzamento dei servizi sanitari e al miglioramento degli edifici pubblici per permetterne a tutti l' accesso. Infatti le persone con disabilità risentono maggiormente di disagi, hanno minor accesso all'istruzione, minori opportunità economiche e tassi di povertà più alti. Anche il rischio di subire violenza è più alto: un bambino disabile ha molte più possibilità di subire maltrattamenti rispetto a uno normodotato. L'appuntamento annuale offre l'occasione per ricordare il diritto agli individui di partecipare attivamente alla vita lavorativa, culturale, sportiva; questa giornata consiste inoltre nel sensibilizzare l' opinione pubblica sui temi della dignità e sulla necessità di abbattere ogni tipo di barriera per migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità. In occasione di questa giornata si sono svolte manifestazioni da Nord a Sud, ed elencarle tutte sarebbe veramente impossibile, ma tra i principali ricordiamo “Un Europa senza barriere...costruiamola insieme” che si è tenuta a Roma e, sempre nella capitale, “Strategie e interventi per l' inclusione”. Alle celebrazioni non poteva mancare Special Olimpics, che, rilanciando il Flashmob, chiede a ogni persona, di ogni età e classe sociale, di “scendere in pista” ballando sulle note di Benji e Fede. Anche nella provincia di Torino non sono mancate le manifestazioni: oltre alle celebrazioni del 3 dicembre, è stata istituita a grande richiesta la
“Giornata dedicata alle scuole”, che vede la partecipazione di oltre 2000 studenti di ogni età per imparare fin da piccoli che la “diversità” non fa paura. Nello stesso giorno della “Giornata mondiale della disabilità” è stato presentato “La segregazione della persone con disabilità. I manicomi nascosti in Italia”, libro curato da Giovanni Merlo e Ciro Tarantino, frutto di ricerche e studi promossi dalla FISH(Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap). A noi è piaciuto molto scrivere questo articolo, perché siamo venute a conoscenza di questa giornata che non conoscevamo e ci siamo rese conto di quanto sia importante accettare chi è diverso: speriamo che lo stesso potrete fare voi leggendo queste informazioni che abbiamo raccolto. M. Gravina, G. Manassero
LA PRIMA GUERRA MONDIALE MOSTRA DELLE FORZE ARMATE La Prima Guerra Mondiale iniziò nel 1914, quando l'erede al trono austriaco viene ucciso da un serbo- bosniaco. L' Austria dichiara guerra alla Serbia e scoppia la Prima Guerra Mondiale. Inizialmente l'Italia si dichiara neutrale, ma il ministro Salandra e i suoi sostenitori decidono di partecipare anche loro alla guerra. L'Italia ne esce con un numero elevato di morti e una “vittoria mutilata” cioè una vitoria in cui l'Italia non ha ottenuto i territori irredenti che sperava di riconquistare. La Guerra finì nel 1918. Durante la Guerra le armi più usate furono: le mitragliatrici, i cannoni che scagliavano granate, gas asfissianti, grazie alla scoperta chimica ottocentesca, i sommergibili, che raggiungevano le navi nemiche, e anche i fanti armati di fucili. In occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale il comune di Carmagnola ha allestito una mostra sulle Forze Armate, in piazza Italia, nella quale si mostravano le armi utilizzate in guerra, ma c'erano anche i nomi dei cittadini di Carmagnola che vi hanno partecipato. Per la prima volta vennero usate tecnologie derivanti dalla recente Rivoluzione Industriale. All'interno della mostra si possono vedere delle mitragliatrici, dei fucili (Steyr m95 austro- ungarico), delle bombe (come la bomba a mano austriaca). Erano in mostra anche una rappresentazione di un filo spinato che divideva Carmagnola dagli altri territori e delle biciclette da bersagliere, cioè delle biciclette attrezzate per portare le mitragliatrici. In questa Grande Guerra parteciparono diversi soldati Carmagnolesi e grazie a questa mostra possiamo conoscerne alcuni : Boasso Giuseppe, Betassa Michele, Cagliero Domenico, Dominici Giuseppe, Sotta Stefano e tanti altri.
I soldati avevano un abbigliamento adeguato alla guerra: avevano una giacca verde mimetica che serviva appunto per non essere visti dagli aerei, avevano una custodia per le mitragliatrici e le loro borracce a tracolla, indossavano delle scarpe alte per proteggersi dall'acqua e in testa avevano un berretto militare. Oltre a rappresentazioni di soldati si trova anche una raffigurazione di una suora volontaria che lavorava nella croce rossa. Infine si potevano trovare altri accessori come delle lampade ad olio usate in guerra dall'esercito italiano. S. Pugnetti, E. Fissore, G. Ruatta FANGO E GLORIA LA GRANDE GUERRA Le classi seconde e terze sono andate al cinema Elios per vedere il film “FANGO E GLORIA”. Questo è stato girato nel 2014, e poi distribuito nel 2015 in onore dell’entrata in guerra dell’Italia. Quest’anno è stato proposto ai ragazzi in occasione dell'anniversario della fine della guerra, nel 1918. DI COSA PARLA? Il film inizia con un morto disteso a terra su un campo di battaglia. Questo è Mario, il protagonista, nonché voce narrante. Mario non vuole morire, dice che è Giugno, lui non vuole morire a Giugno. Da qui, Mario inizia a raccontare del 1914, 4 anni prima. Parla della sua famiglia, della sua fidanzata e del suo migliore amico. Mario conduceva una vita normale, finché l’Italia non entrò in guerra e lui
fu chiamato alle armi. Subito lega con Nicola, un ragazzo di 30 anni, che ha lasciato la moglie e i suoi 3 figli piccoli a casa. Mario è convinto che non morirà, ha un futuro davanti e morire a 20 anni è insensato. «Uno della mia età, con un’arma in spalla, pronto a uccidere: è normale?», questo si chiede Mario. Grazie a una licenza, Mario riesce a tornare, anche se per poco, a casa. Dopo aver salutato la famiglia, si dirige dalla fidanzata che gli regala un orologio. Sul retro di questo c’era inciso il suo nome, così, se fosse morto, l’avrebbero riconosciuto. Mario torna sul campo di battaglia. Ormai è il 1918. Lui e i suoi uomini escono allo scoperto per combattere, lui viene ucciso. Si ritorna alla scena iniziale: Mario disteso a terra, in fin di vita. Nicola va da lui, lo vede morto. A questo punto Nicola prende il suo orologio dicendo «Non ti serve più». Senza orologio, Mario non ha più un nome, è irriconoscibile. Il suo corpo viene poi scelto a rappresentare tutti i morti rimasti ignoti e quindi trasportato a Roma. «Avevo promesso che sarei tornato dalla mia famiglia. La mia famiglia era lì a guardarmi nella tomba, senza sapere chi fossi, ma sperando che fossi io. Avevo promesso che sarei tornato, e da vivo o da morto, le promesse le mantengo». IL FILM Il film è stato girato da Leonardo Tiberi, con la presenza di Eugenio Franceschini, il protagonista. Montato con immagini di repertorio ed effetti sonori, ci ha offerto un quadro realistico e coinvolgente dell'evento rappresentato. È consigliabile a persone di tutte le età. È un film che colpisce, fa riflettere. La storia personale di Mario, che era una persona normale, viene stravolta dalla guerra, come è capitato a tantissimi giovani, privandoli di un futuro. È passato, ma forse non è un passato così lontano. L. Crivello
SALVATORE STRIANO Le nostre classi terze hanno partecipato alla presentazione del libro di Salvatore Striano presso l'istituto Roccati di Carmagnola, ma l'autore dell'autobiografico La Tempesta di Sasa ha incontrato il pubblico anche in piazza Antichi Bastioni il giorno 8 novembre. Salvatore Striano è nato e cresciuto nel cuore di Napoli, in una zona controllata dalla criminalità. È diventato così ladro e spacciatore fino a che , dopo un periodo latitanza, è stato arrestato e incarcerato prima a Madrid e poi a Rebibbia, dove ha incontrato un maestro, Fabio Cavalli che gli ha fatto scoprire la letteratura e il teatro. Dopo aver riconquistato la libertà, è diventato un attore e ha partecipato a dei film molto importanti come Cesare Deve Morire dei fratelli Taviani che ha vinto perfino l’ Orso d’Oro al festival di Berlino nel 2012. L’ Orso D’ Oro è un importante premio cinematografico conferito al miglior regista. Lo spettacolo di Salvatore inizia con un piccolo pezzo teatrale con lo scopo di far riflettere sul valore della vita, l’argomento principale della serata . Salvatore prima racconta della sua vita da criminale, ladro e spacciatore, e degli anni di latitanza in Spagna. In seguito parla del suo periodo di prigionia prima a Madrid e poi a Rebibbia, in Italia, dove ha incominciato ad appassionarsi della poesia. In seguito un carcerato gli ha chiesto di fare la parte di una donna in uno spettacolo teatrale e, dopo un iniziale rifiuto, ha deciso di accettare e recitare. Si è appassionato alla recitazione innamorandosi delle opere shakespeariane: tornato in libertà è diventato attore. L. Arneodo
I VOLONTARI VIGILI DEL FUOCO I vigili del fuoco hanno il compito di controllare e proteggere le persone, il territorio, gli animali, soprattutto in situazioni di incendi, alluvioni e altre calamità naturali. La storia dei Vigili del Fuoco è antica. Fu Augusto con due riforme, una del 26 A.C. e l'altra del 6 A.C., che diede a Roma una vera e propria difesa contro il fuoco con criteri organizzativi e funzionali di notevole interesse tecnico. Con queste due riforme Roma ebbe, infatti, un Corpo speciale di guardie notturne sotto il comando di un "Prefectus Vigilum". Tale Corpo era organizzato in sette Coorti e 49 Centurie per un totale di circa 7.000 uomini. Ogni coorte assicurava il servizio nel territorio di due regioni collocando una caserma in una di esse. Abbiamo intervistato Massimo Picciau ex vvf. «Perché ha scelto di fare il pompiere volontario?» «Penso che aiutare il prossimo sia una cosa bella, lo desideravo fare da sempre». «Cosa si prova a stare in mezzo al fuoco?» «Quella è una sensazione un po’ particolare, dove il calore, il fumo , il tempo che ci è avverso, fanno salire i battiti del cuore. L’odore acre impregna i vestiti e le narici, ma il lavoro non finisce una volta domato l’incendio, prosegue con lo “smassamento” del residuo e la valutazione dei danni ad eventuali strutture». «Qual è la missione che non si è mai dimenticato?» «Non ci sono missioni che si dimenticano ma alcune che si vorrebbero dimenticare. Situazioni dove giovanissime vite sono state spezzate in incidenti stradali. Quando l’adrenalina del servizio cala resta solo la consapevolezza di quanto siamo fragili davanti agli eventi del destino» Ringraziamo Massimo Picciau per l’intervista. A. Picciau, D. Raviola, K. A. Del Buono
Treni OGGI treni IERI I treni sono sempre stati un grande mezzo di trasporto per la comunità. Qual‘ è la storia dei treni? L'origine dei treni risale a circa 3000 anni fa,gli antichi greci , scavarono dei solchi nei sentieri di pietra per meglio guidare le ruote dei carri. Non erano altro che gli antenati delle ferrovie moderne. Circa 2500 anni dopo, venivano usate nelle miniere delle rotaie. Negli stati uniti nel 1840 circa iniziavano a diffondersi i primi treni a vapore: che usavano come combustibile il carbone, fino ad arrivare ai nostri tram, metropolitane o treni magnetici. Chi è che guida i treni e si occupa di loro? Il macchinista. Siamo andate a intervistare il nonno di una nostra compagna, Aurora, che ci ha dato delle informazioni sulle difficoltà nel fare il lavoro del macchinista. Abbiamo scoperto che non è un lavoro molto faticoso, ma dobbiamo ricordare che per fare questo lavoro bisogna impegnarsi e avere molta concentrazione allo scopo di
garantire la massima qualità a chi viaggia. Il lavoro del macchinista si divide in due categorie: chi lavora come macchinista per guidare i treni e chi lavora come macchinista nelle cabine; le due categorie non svolgono mansioni noiose, anzi, ognuna ha la propria complessità. Non sono solo i macchinisti a svolgere tutto il lavoro. Ma dobbiamo ricordare che c‘ è gente che lavora nella stazione di servizio dove si trova il capotreno, colui che coordina i vari treni, e il/la bigliettaio/a, colui o colei che assiste le persone che desiderano comprare un biglietto o che vogliono chiedere informazioni, anche se al giorno d‘oggi sono sostituiti/e da macchinari elettronici. Anche se molto antichi, i treni restano comunque un mezzo di trasporto molto apprezzato. D. Corcella, G. Manassero, A. Monti IL GIORNALE Anche quest’anno la scuola ha organizzato il corso di giornalino per i ragazzi della seconda. Il giornale scolastico uscirà circa una volta ogni mese e mezzo e tratterà di molti argomenti interessanti: sia di quelli che riguardano la scuola, sia quelli che riguardano le notizie di Carmagnola. Ma dove è nato, che funzioni ha e come si forma un giornale? I primi giornali si diffusero nel XVII secolo. Questi provenivano da Strasburgo e Anversa. Solo trent’anni dopo si diffusero in Italia, prima a Firenze e Roma. I giornali venivano stampati nelle stesse tipografie dei libri, avevano
lo stesso formato e lo stesso carattere. Non vi era titolo, gli articoli venivano ordinati in ordine cronologico e spesso riguardavano famiglie nobili o la guerra. I giornali erano stampati su fogli grigi e grossolani: i caratteri erano impressi con rilievo forte e la carta attorno si gonfiava. Per questo motivo il testo era stampato su una sola facciata. Nel XIX secolo l’interesse pubblico per i libri e i giornali aumentò, fu quindi necessario introdurre nuovi modi per produrne una maggior quantità in minor tempo. Le principali innovazioni tecnologiche furono: • Nel 1798 si introdusse la fabbricazione meccanica della carta, fino ad allora prodotta a mano. Si inventò la cosiddetta macchina continua, che accorciò i tempi di fabbricazione; • La macchina da stampa a vapore: prima di questa invenzione le leve erano azionate dall’ uomo; • Con la fusione meccanica dei caratteri si riuscivano a stampare il doppio delle lettere rispetto a quando si lavorava a mano. Ora che sappiamo la storia del giornale ci resta ancora una domanda: quali funzioni ha? A cosa serve? Il giornale ha il principale scopo di informare: oggi però ha una funzione limitata, perché con le nuove tecnologie ci basta avviare internet per avere qualsiasi informazione (giornali on-line). Una volta però non era così: per avere qualunque tipo di notizia sul territorio o su cosa accadeva per esempio nella vita politica o in guerra, l’unico modo per ottenerla era il giornale: era un modo più veloce e semplice per informare le persone sui vari eventi. Ma come è cambiato il giornale in questi anni, come viene prodotto adesso e che struttura ha? Come viene prodotto? I giornali più famosi vengono prodotti in veri e propri stabilimenti. Tutto comincia dalla redazione, che scrive gli articoli, li riunisce nelle varie pagine e li manda agli stabilimenti sottoforma di file. Le pagine vengono poi riprodotte su lastre di alluminio che a loro volta sono riprodotte sulla carta vera e propria: a questo punto la carta è solo inchiostrata, segue la piegatura ed il taglio delle pagine. Infine le pagine cartacee sono riunite per formare le varie copie del giornale.
COME E’ STUTTURATO? Adesso i giornali (escluse le riviste) sono quasi tutti quotidiani. In prima pagina la cosa più visibile è la testata, cioè il titolo del giornale, le manichette sono dei box pubblicitari che le stanno accanto. In questa pagina di solito si parla degli avvenimenti molto importanti; l’articolo di apertura è la notizia più importante di tutte, alla sua sinistra c’è l’articolo di fondo che consiste in un commento di un fatto importante; alla destra dell’articolo di apertura invece si trova la spalla. Nelle pagine interne gli articoli tendono a diminuire per importanza, in molti giornali, in alto, c’è una scritta che indica la sezione del giornale che si sta leggendo (es. politica, economia, sport, cronaca, ecc...). Ad ogni modo, per quanto per quanto possa essere cambiato in tutto questo tempo, il giornale resta un modo facile e veloce per avere qualsiasi notizia o informazione. G. Manassero, M. Gravina, D. Corcella , A. Cannestraro LO SPORT Voler essere in forma grazie a una regolare attività fisica non ha un valore solo estetico: il movimento è infatti considerato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità una vera e propria terapia per la prevenzione Come sappiamo già, fare sport fa molto bene alla salute, eppure la società moderna
ne fa sempre meno. Secondo uno studio, in Italia il 38% delle persone da tre anni in su non pratica sport; il che è dovuto, oltre che ad altre cause, anche alla diminuzione degli spazi e sicurezza per pedoni e ciclisti e alla diminuzione delle aree gioco per bambini. Per essere in forma non bisogna necessariamente praticare uno sport: basta un'attività quotidiana, ad esempio muoversi a piedi o in bicicletta, o preferire le scale all'ascensore. Lo sport fa molto bene anche al nostro corpo, i principali benefici li hanno: − l'apparato locomotore − il sistema immunitario − il sistema cardiovascolare La maggior parte delle persone che praticano sport sono ragazzi: nella nostra scuola solo una minima parte di persone non pratica sport. Lo sport più amato nella nostra scuola è il calcio, seguono il nuoto e la danza. M. Gravina, G. Manassero I piccoli LETTORI DI OGGI Siamo andati al 3 ° istituto comprensivo di Carmagnola per intervistare i PICCOLI LETTORI DI OGGI chiedendo a quanti piacesse leggere e le loro risposte sono rappresentate nel seguente grafico:
15% Ragazzi che leggono 85% Ragazzi che non leggono Dalle loro risposte capiamo che al giorno d’oggi sono in molti a leggere perché a molti bambini piace fantasticare immedesimandosi nel protagonista. Ognuno legge libri diversi; abbiamo chiesto quale tipo di genere preferiscano, ad un campione rappresentativo di ragazzi nella scuola, così abbiamo creato la seguente tabella: GENERE RAGAZZI CHE LEGGONO Romanzi rosa 4,00% Storici 6,00% Letterari 0,00% Gialli 17,00% Horror 14,00% Fantascienza 3,00% Avventura 35,00% Fantasy 6,00% Ragazzi che non leggono 15,00% Con questa tabella capiamo che i libri più letti sono quelli avventurosi, perché ai lettori stimolano la curiosità e la suspense. Fra i libri più letti troviamo i seguenti: Harry Potter, Geronimo Stilton e i Ribelli in fuga. Dalle nostre interviste abbiamo anche scoperto che i bambini e ragazzi sono molto spinti a
leggere dagli insegnanti tramite le biblioteche scolastiche, le visite presso le biblioteche comunali. Inoltre favoriscono l'interscambio di libri fra gli alunni o dedicano le ore di lettura in classe. Per esempio, la biblioteca che hanno in classe 2A dove i ragazzi portano da casa i libri che hanno letto e gli scambiano. A. Fontana, A. Monti LE MATERIE PREFERITE NELLA NOSTRA SCUOLA In questo numero abbiamo fatto un sondaggio in tutte le classi del nostro istituto per scoprire quali fossero le materie preferite. Per chiarire le vostre idee abbiamo creato delle tabelle, messe in ordine dalle classi prime alle terze, fatte nel modo più dettagliato possibile. Questo è il sondaggio rivolto alle classi 1ª. La materia preferita è stata ovviamente educazione fisica, ma sono state apprezzate anche francese, tecnologia e aritmetica. Non molto apprezzate sono state grammatica, religione e geometria. Scienze motorie 18,84% Aritmetica 8,72% Geometria 1,38% Scienze 4% Musica 5,94% Epica 4,16% Grammatica 0% Antologia 5,55% Storia 6,94% Geografia 2,77% Religione 0% Inglese 8,33% Francese 16,05% Tecnologia 9,02% Arte 8,30%
Questo è il sondaggio fatto alle 2ª. La materia preferita è, anche qui, educazione fisica mentre, al contrario delle prime, qui non è molto apprezzata tecnologia. Motoria 43,90% Aritmetica 20,73% Geometria 1,21% Scienze 10,97% Musica 1,21% Letteratura 3,65% Grammatica 1,21% Antologia 0% Storia 4,87% Geografia 3,65% Religione 1,21% Inglese 2,43% Francese 1,21% Tecnologia 0% Arte 1,21% Questo è il sondaggio fatto alle 3ª . Come nelle altre classi anche qua gli alunni preferiscono educazione fisica. Le percentuali sono alte solo su certe materie, infatti molte non hanno ricevuto alcun voto. Motoria 54,05% Aritmetica 5,40% Geometria 0% Scienze 2,70% Musica 0% Letteratura 0% Grammatica 5,40% Antologia 0% Storia 18,91% Geografia 0% Religione 0% Inglese 5,40% Francese 2,70% Tecnologia 2,70% Arte 0% CIÓ CHE ABBIAMO RICAVATO Dall’inchiesta abbiamo scoperto che la materia preferita nelle classi è
educazione fisica. Molto votate sono state anche aritmetica, francese e inglese. La materia meno votata è religione, ma non molto votate sono state anche le materie letterarie (a parte storia), arte e scienze. COMMENTO DEGLI AUTORI Per noi è stato molto interessante fare questo sondaggio. Ci aspettavamo di trovare educazione fisica al primo posto, ma non avevamo previsto l'aritmetica al secondo. Per quanto riguarda storia, il risultato era atteso. A. Picciau, D. Raviola, K.A. Lo Buono
GENERI MUSICALI ASCOLTATI DALLE CLASSI 2^ E 3^ ☺ Sfera Ebbasta Ariana Grande Abbiamo chiesto ai vari ragazzi delle classi seconde e terze i generi musicali che ascoltano per poi farne una media; oltre a questa, in seguito, troverete delle piccole descrizioni per ognuno di essi anche in modo da farvene conoscere di nuovi e magari farvi appassionare a loro. Ecco il grafico degli ascolti: Pop Trap Rap Hip-Hop Rock Punk rock 5 − POP: è il genere piu famoso sin dalla sua nascita, da questo sono derivati molti altri generi; alcuni cantanti pop sono: Ariana Grande, Selena Gomez, Miley Cyrus, Lady Gaga...Un derivato anche popolare soprattutto in oriente e in America è il K-Pop (ossia il pop coreano).
− TRAP: è un sottogenere dell’ Hip-Hop, nato nel sud degli USA; in Italia famoso grazie ad artisti come Sfera Ebbasta, Capo Plaza, DPG, Tedua... − RAP: anche questo deriva dall’Hip-Hop, esso nasce da giochi di parole ritmate (freestyle). I principali rapper conosciuti sono Eminem, Drake, Flo Rida, Nicki Minaj, Cardi B...in America e Ghali, Emis Killa, Fabri Fibra, Fedez, Gemitaiz...in Italia − HIP-HOP: è un genere musicale nato negli USA, questo è caratterizzato da musica ritmica. Gli artisti più conosciuti sono Future, DJ Khaled, Pitbull, Iggy Azalea,.. − ROCK: trae le sue origini dalla musica dei decenni precedenti, in particolare dal Rock and Roll. Alcuni artisti Rock sono Guns n’Roses, Queen, The Rolling Stones, AC/DC, David Bowie,... − PUNK-ROCK: deriva dal garage rock, i brani punk possiedono ritmiche veloci, sonorità dure, generalmente tracce di breve durata con testi dai contenuti provocatori e violenti. Vari esempi sono i Sex Pistols, Green Day, Nirvana,... Future AC/DC V. Mandrile, M.Roman
L'HORROR Film: The Nun Corin Hardy THE NUN The Nun, la suora, è un film che narra inizialmente di una situazione quotidiana. Il tutto è ambientato in Romania, un luogo molto cupo, in particolare in una abbazia di cui ormai non si hanno più notizie e che forse è stata sconsacrata. Una suora si è impiccata, così il vaticano ordina ad un prete specializzato per gli omicidi e ad una suora che non ha ancora preso i voti, di andare fino in quel luogo per scoprire cosa sia successo. Il prete chiede a Suor Adelina il perchè una giovane ragazza voglia già prendere i voti e lei gli risponde che già da quando era piccola, di notte, sentiva la voce di Dio che le diceva:" Maria ti mostra la via". Arrivati là, chiedono al ragazzo che porta il cibo all'abbazia cosa sappia su quella suora e su tutte le altre. Li porta in una specie di cella frigorifera dove il ragazzo ripone sempre il cibo e lui si accorge che la suora defunta, quando l'ha portata, era in un'altra posizione. Il prete e Suor Adelina decidono di entrare obbligando il ragazzo ad andare a casa, perchè essendo un luogo sacro e spirituale, lui non può entrare. Le suore dell'abbazia spiegano tutte le vicende accadute dicendogli che era posseduta dal demonio e per tenerlo lontano ormai da tempo recitano una preghiera continua, infinita, dandosi dei turni.
Le scene notturne sono caratterizzate da elementi inquietanti che si manifestano fino alla fine del film, come una piccola radio che dal nulla si accende da sola, il prete che viene spinto e rinchiuso in una tomba e la comparsa delle suore indemoniate. Il giorno dopo Suor Adelina va a pregare nella cappella e ad un tratto arriva un forte vento e tutte le suore vengono spinte contro le pareti e rimane solo Adelina che continua a pregare; però le viene inciso sulla schiena una stella con dentro una croce al contrario, senza che lei se ne accorga. Finito il vento, Adelina va subito dal prete, un ragazzo, che poi scopre chiamarsi Francese. Il prete cerca per tutta la notte un metodo per sconfiggere il demonio e scopre che l'unico rimedio è il sangue di Cristo. Si mettono a cercare e poi vanno in una stanza dove dentro c'è una statua di Maria con un dito che punta il muro; tutti vanno verso quel muro che, appena sfiorato, si apre e trovano un'ampolla con dentro del sangue. Le suore sono tutte indemoniate e il demonio si è incarnato nel corpo di una di quelle. Il demonio riesce a strappare dal collo di Adelina l'ampolla, ma senza accorgersi che è vuota. Quando la suora cerca intorno a lei dov'è finito il sangue, Adelina le sputa il sangue che fino ad allora aveva tenuto in bocca. La fine, però, inaspettata, vede Francese indemoniato che si ritrova sulla schiena tante croci al contrario. Il film, nel complesso, mi è piaciuto molto per i colpi di scena inaspettati insieme agli altri effetti horror, ma l'ambientazione è troppo cupa e senza colori. G. Ruatta
Narrativa: IL GATTO NERO E. A. Poe Un bambino amava gli animali e i suoi compagni, per questo, lo prendevano in giro. Si sposò giovane e questa passione per la natura continuò anche da grande. Lui e sua moglie tenevano in casa molte bestie, tra cui un grosso gatto nero molto intelligente, il suo compagno di giochi preferito anche se sua moglie pensava che fosse una strega. Poi il signore incominciò ad ubriacarsi e, una sera, tornato a casa, vide il gatto che lo guardava storto: lo prese per la pancia e, con un temperino, lo colpì. La mattina dopo vide che l’animale, in seguito alla ferita, era diventato cieco da un occhio e quando il padrone gli si avvicinava scappava. Allora un giorno, stufo del gatto, decise di impiccarlo ad un albero. Quella notte fu svegliato da sua moglie che urlava perché la casa andava a fuoco. Incredibilmente riuscirono a salvarsi e ad andarsene. La mattina seguente un gruppo di persone si era fermata a guardare l’unico muro che non era crollato. Su di esso si vedeva la sagoma di un enorme gatto nero. Cercò una spiegazione: si disse che forse qualcuno aveva cercato di svegliarlo, durante l’incendio, lanciandogli addosso il gatto trovato appeso in giardino. Il corpo dell’animale aveva lasciato la sua impronta sull’intonaco fresco. Il fantasma del gatto lo perseguitò nei giorni successivi e l’uomo pensò che l’unico modo per sbarazzarsene fosse quello di prendere un altro gatto simile al precedente. L’occasione gli si presentò una sera: mentre era in un’osteria vide una sagoma nera e avvicinandosi vide che era un micio senza un occhio, come l’altro, e una specie di collare di pelo bianco intorno al collo, simile al segno di una corda. Decise di portarlo a casa ma, più il gatto manifestava affetto nei suoi confronti più irritava l’uomo che presto arrivò a provare odio per lui. Un giorno con la moglie tornò nella vecchia casa e, mentre scendeva le scale, l’animale lo fece inciampare. Lui arrabbiatissimo prese un’accetta e sferrò dei colpi. Senza accorgersene aveva ucciso la sua amata. Decise di nasconderla però temeva di essere visto dai vicini, per questo decise di murarla in una nicchia nel muro della cantina, dove l’intonaco non era ancora
asciutto. Tolse i mattoni, mise il cadavere e rimise tutto a posto, senza lasciare tracce. Nei giorni successivi i poliziotti controllarono, locale per locale, la casa, quando arrivarono alla cantina lui non batté ciglio. Si sentiva sereno, disse loro di controllare bene come erano compatti i muri e picchio con la mano nel punto dove aveva nascosto il cadavere della moglie. Prima si sentì un verso come quello di un bambino, seguito da uno più acuto. I poliziotti iniziarono a spaccare il muro che crollò scoprendo il gatto nero sulla testa del cadavere. Aveva murato il suo nemico. Questo racconto mi è piaciuto perché è molto intrigante, mantiene sempre viva l’attenzione del lettore con effetti sorpresa. Il protagonista è un uomo, di cui sappiamo poche notizie, in preda all’alcool e ai suoi tormenti, e il suo gatto nero, che misteriosamente ritorna tormentando il padrone. Come quando, dopo l’incendio, appare la sua sagoma con la corda al collo sul muro (fenomeno agghiacciante). Anche alla fine del racconto, con un colpo di scena, il gatto, rimasto murato insieme alla moglie, ricompare. E. Leggiardi
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