INDIA PUNJAB IL FESTIVAL HOLLA MOHALLA - I Viaggi di ...

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INDIA
PUNJAB IL FESTIVAL HOLLA MOHALLA
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Dallo Shekhawati alla terra dei Sikh tra feste, templi e ex residenze di Marahaja

In hotel e residenze storiche

Un insolito viaggio nel Punjab, la terra dei Sikh, in occasione della straordinaria festa di Holla Mohalla.
Ogni anno in primavera migliaia di pellegrini si riuniscono intorno al Keshgarh Sahib, il tempio di marmo
bianco di Anandpur Sahib, per cantare kirtan (inni), mangiare cibo distribuito gratuitamente e assistere
alle dimostrazioni di arti marziali e alle rievocazioni di antiche battaglie con eserciti dai pittoreschi
costumi. I guerrieri Nihang, i temibili difensori della fede sikh, sono i protagonisti della festa: si sfidano a
duello sfoggiando abiti blu dalle vivaci decorazioni color zafferano, incredibili turbanti decorati con anelli
di metallo e lunghe e affilate sciabole. L’itinerario prevede anche la visita di: Mandawa e la regione dello
Shekhawati, con gli incantevoli palazzi tradizionali (haveli) riccamente affrescati; l’antica città di Patiala,
con l’imponente palazzo Moti Bagh; il Gurudwara dalla cupola dorata di Tarn Taran; Amritsar con lo
splendido Tempio d’Oro, il luogo di culto più sacro della religione sick; la frontiera di Attari, con la
bizzarra cerimonia pomeridiana della chiusura del confine India-Pakistan; Chandigarh, con i visionari
progetti architettonici di Le Corbusier.

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PROGRAMMA DI VIAGGIO

1° giorno
Italia - Delhi

Partenza al mattino da Milano Malpensa con volo di linea via scalo intermedio. Arrivo a Delhi poco dopo
la mezzanotte, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e
trasferimento in hotel. Pasti a bordo. Pernottamento in hotel.

Pernottamento (Pullman Aerocity New Delhi )

2° giorno
Delhi - Mandawa (lo Shekawati) (circa 260 Km)

Dopo la prima colazione e partenza verso sud-est per la regione dello Shekhawati, che offre un
panorama idilliaco, benché semiarido, fatto di campi coltivati, tessuti che volteggiano nell’aria e haveli
(dimore private) vere e proprie gallerie d’arte all’aperto. Uno dei tesori meglio conservati del Rajasthan!
Un tempo lo Shekhawati era una terra ricca, posta sulla via commerciale che collegava i porti del Mar
Arabico e la fertile valle del Gange. I thakur (nobili), famosi per i loro frequenti contrasti interni alla
comunità, cominciarono a emergere quando, intorno alla metà del XVIII secolo i mercanti della
Compagnia delle Indie Orientali imposero qualcosa che assomigliava a delle regole. Un secolo più tardi gli
inglesi sfruttarono le capacità dei mercanti locali o marwari (che da tempo avevano lasciato Marwar,
l’attuale Jodhpur), per migliorare i commerci. Mentre si stabilivano nelle nuove città costiere, i marwari
costruirono nuove meravigliose haveli per le famiglie rimaste a casa. Fino al 1947 queste dimore furono i
simboli del loro successo e ospitarono famiglie che conducevano una vita agiata.

Pernottamento (Vivaana Culture Hotel )

3° giorno
Mandawa - Nawalgarh - Dundlodh - Mandawa (un museo all'aperto) (circa 60 Km)

Intera giornata dedicata alla visita delle più belle e interessanti haveli di Madawa, Nawalgarh e
Dundlodh. Quasi tutte le haveli dispongono di un ingresso sovrastato da un’arcata che conduce a un

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cortile interno, dove si trova la sala per gli incontri. Di fronte ci sono la stalla e la rimessa per i carri.
Attraverso un tortuoso passaggio si raggiungono ulteriori cortili interni, la parte dell’abitazione dedicata
alla famiglia e alle donne. Le gallerie attorno ai piani superiori offrono accesso alle camere individuali,
spesso di piccole dimensioni, e c’è talvolta una terrazza sul tetto. Ciò che rende le haveli dello Shekhawati
davvero uniche sono le decorazioni esterne. In origine gli artisti praticavano la tecnica dell’affresco,
applicando il pigmento di colore direttamente sulla superficie umida, per ottenere un effetto davvero
sorprendente. A partire dal 1900 iniziarono a dipingere su superfici già asciutte, aumentando la
precisione e il numero di dettagli ma perdendo l’immediatezza del lavoro. E’ stupefacente che le pareti,
esterne e interne, siano spesso dipinte dalla base fino al soffitto. Secondo la tradizione, le figure
rappresentano divinità ed eventi mistici della loro esistenza, assieme a scene di vita quotidiana ma anche
a elementi della modernità, come telefoni, treni e aeroplani dipinti da artisti che non hanno mai avuto la
possibilità di vederli con i propri occhi. Così l’antico e il moderno si fondono e non è inusuale osservare
Krishna e Radha a bordo di motociclette volanti. Pensione completa. Pernottamento in residenza storica.

Pernottamento (Vivaana Culture Hotel )

4° giorno
Mandawa - Ramgarh - Hansi (il cenotafio e le haveli dei Poddar) (circa 190 Km)

Dopo la prima colazione visita di Ramgarh, città fondata nel 1791 dalla potente famiglia di mercanti
Poddar. Il cenotafio e le haveli dei Poddar sono riccamente affrescati con soggetti variegati dai colori
brillanti. Partenza verso nord per la regione dell’Haryana. Si continua verso sud per la località di Hansi
nello stato dell’Haryana. Arrivo a Hansi e sistemazione in una residenza d’inizio ‘800 appartenuta al
colonnello britannico James Skinner. Resto del pomeriggio libero per un po’ di relax o per esplorare i
dintorni. Pensione completa. Pernottamento in residenza storica.

Pernottamento (Sheikhpura Kothi - residenza storica )

5° giorno
Hansi - Patiala (il Nuovo Palazzo di Moti Bagh) (circa 170 Km)

Dopo la prima colazione partenza verso nord per la regione del Punjab. Arrivo a Patiala, un tempo
capitale di uno stato sikh indipendente fondato da Baba Ali Singh. L’accogliente città è famosa per i

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“pagri”, i turbanti, i “paranda”, i lacci per intrecciare i capelli e le “jooti”, le calzature a punta tipiche del
Punjab. Nel pomeriggio visita di Patiala. Il cadente Forte Qila Mubarak, costruito in uno stile che fonde
elementi moghul e rajasthani, sembra essere stato trasportato nella zona del bazar direttamente dal
grande Deserto del Thar. Interessante il Nuovo Palazzo di Moti Bagh, imponente edificio ornato con un
ponte sospeso su un’enorme vasca vuota. (N.B. Alcune parti di entrambi gli edifici potrebbero essere
chiuse per lavori di restauro). Passeggiata nel colorato e animato bazar. Pensione completa.
Pernottamento in residenza storica.

Pernottamento (Baradari Palace - residenza storica )

6° giorno
Patiala - Tarn Taran - Amritsar (il bianco Gurudwara dalla cupola dorata) (circa 260 Km)

Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest per la cittadina di Tar Taran, fondata dal quinto guru
sikh Shri Arjan Dev Ji (1563-1606) per la visita del Tarn Taran Sahib Gurudwara, un tempio dalla cupola
dorata che si specchia in una vasta vasca sacra. Si prosegue per Amritsar, il centro culturale e spirituale
della religione sikh, sede del famoso Tempio d'Oro conosciuto anche con il nome di Harmandir Sahib.
Pensione completa. pernottamento in hotel.

Pernottamento (Taj Swarna Hotel )

7° giorno
Amritsar (il Tempio d'Oro) (circa 80 Km)

Dopo la prima colazione tour a piedi della vecchia Amritsar, fondata nel 1577 dal quarto guru Ram Das,
che con i suoi viottoli trafficati si estende intorno al Golden Temple (Tempio d’Oro), il luogo di culto più

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sacro della religione sick. Questo gurdwara (tempio) laminato d’oro si erge splendente al centro del suo
lago sacro, offrendo uno spettacolo che alcuni visitatori paragonano alla vista del Taj Mahal. Lo stile
architettonico della struttura, come del resto la religione sick, è una mescolanza di elementi hindu e
islamici, ma il risultato è assolutamente originale. La cupola dorata, che si dice sia stata rivestita con 750
kg di oro puro, rappresenta un fiore di loto rovesciato, simbolo della purezza cui aspirano i sick. In
conformità con lo spirito di accoglienza senza discriminazioni del sickismo, tutti sono ben accetti nel più
sacro dei templi. L’atmosfera è autenticamente spirituale, i fedeli pregano e si bagnano nella vasca sacra,
non c’è nulla che incuta timore reverenziale. Durante il giorno il Guru Granth Sahib, la copia originale del
testo sacro, viene custodita nell’Harmandir Sahib, il tempio di marmo che sorge nel centro della vasca.
All’interno del tempio quattro sacerdoti declamano senza sosta i brani del testo sacro, a ritmo di musica
in un ambiente di grande suggestione e religiosità. Ogni sera il Guru Grant Sahib viene trasferito con
grande solennità in un altro edificio, l’Akal Takhat, per trascorrervi la notte. Pranzo in ristorante locale. Al
pomeriggio escursione all’Attari/Wagah Border, la frontiera con il Pakistan, dove si assiste alla
coloratissima e scenografica cerimonia della chiusura del confine. Cena nel ristorante dell’hotel. Dopo
cena seconda visita al Tempio d’Oro per assistere alla suggestiva Night Palki Ceremony, la cerimonia della
chiusura del “libro sacro”. Pernottamento in hotel.

Pernottamento (Taj Swarna Hotel )

8° giorno
Amritsar - Anandpur Sahib (la città sacra) (circa 180 Km)

Dopo la prima colazione partenza verso ovest per Anandpur Sahib, il sito più sacro per i Sikh dopo il
Tempio d’Oro di Amritsar, che sorge a ridosso delle Nana Devi Hills. Luogo di pellegrinaggio da oltre 300
anni Anandpur Sahib fu fondata dal nono guru Tegh Bahadur nel 1664, prima che l’imperatore moghul
Aurangzeb lo facesse decapitare per aver rifiutato di convertirsi all’Islam. Nel 1699 il decimo e ultimo
Guru Gobind Singh vi fondò la confraternita Khalsa: una razza scelta di soldati-santi che avrebbe
rispettato severi codici di condotta morale e si sarebbe impegnata in una crociata per la rettitudine. Fu lo
stesso Gobind Singh a volere che la festa di Holi, la “festa dei colori”, generalmente celebrata in tutta
l’India con spargimento di acqua e di polveri colorate, divenisse occasione per una dimostrazione dello
spirito marziale della sua gente e la ribattezzò con il nome di Holla Mohalla. Pensione completa.
Pernottamento in semplice hotel.

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Pernottamento (Campo tendato "luxury indiano" )

9° e 10° giorno
Anandpur Sahib (il Festival Holla Mohalla)

Due intere giornate dedicate allo straordinario Festival Holla Mohalla. I protagonisti della festa sono i
guerrieri Nihang, un tempo temibili difensori della fede, che alternano la lettura dei libri sacri ai rituali
dell’antica arte marziale “gatka”. Vestiti con abiti blu dalle vivaci decorazioni color zafferano, i Nihang si
sfidano a duello, sciabola alla mano, saltando l’uno verso l’altro con l’agilità dei felini. Sfoggiano maestosi
turbanti, impreziositi da monili d’argento, che mettono in evidenza imponenti baffi e barbe
incredibilmente lunghe. Migliaia di pellegrini si raccolgono ad Anandpur Sahib per assistere alle
cerimonie di preghiera che si tengono nel sacro “gurdwara” (tempio) di Keshgarh Sahib e per partecipare
alla suggestiva processione che si snoda nelle strette vie intorno al tempio. Assolutamente da non
perdere le competizioni a cavallo che vedono i Nihang sfidarsi in folli corse, cavalcando a pelo o
addirittura in posizione eretta con le gambe poggiate su due cavalli che corrono affiancati. Molti Sikh
adottano il nome “Singh”, che significa “Leone”. I cinque emblemi distintivi di un Sick, i “kakkar” sono:
“kesh”, la barba non rasata e i capelli non tagliati che simboleggiano la santità; “kangha”, il pettine per
curare i capelli non tagliati secondo quanto prescritto dall’osservanza; “kaccha”, la biancheria ampia a
dimostrare modestia; “kirpan”, la sciabola simbolo di potere e dignità; “karra”, il bracciale d’acciaio
simbolo di coraggio. Alla base del sikhismo c’è la credenza nell’uguaglianza di tutti gli uomini, che viene
espressa da varie pratiche, tra cui il “langar”, in cui persone di ogni ceto sociale, senza distinzione di casta
o credo religioso, siedono una accanto all’altra per consumare un pasto preparato da volontari nella
cucina comune del “gurdwara”. Pensione completa. Pernottamenti in semplice hotel.

Pernottamento (Campo tendato "luxury indiano" )

11° giorno
Anandpur Sahib - Chandigarh (le architetture di Le Corbusier) (circa 80 Km)

Dopo la prima colazione partenza verso sud per Chandigarh, la capitale del Punjab e dell’Haryana,
concepita con l’idea di creare una città radicalmente moderna. In origine il progetto e i lavori vennero
iniziati da due architetti americani avanguardisti, ma fu poi l’architetto svizzero Le Corbusier a
completare l’opera: “l’aritmetica, l’organicità e la geometria” avrebbero preso il posto dei “buoi, delle

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mucche e delle capre portate al pascolo dai contadini attraverso i campi arsi dal sole”. Chandigarh
sarebbe stata una città a misura d’uomo, più democratica rispetto a Delhi, e per questo furono realizzati
viali alberati, piazze riservate ai pedoni, case affacciate su strade tranquille con poco traffico, giardini
pubblici e l’artificiale Sukha Lake. Nel pomeriggio visita della città. Si inizia dal Capital Complex che
comprende le imponenti strutture in cemento della Corte Suprema (High Court), del Segretariato di Stato
(Secretariat) e dell’Assemblea Legislativa (Vidhan Sabha), tutti situati nel Sector 1 e progettati da le
Corbusier (N.B. Le visite all’interno di questi edifici non sono garantite in quanto soggette al rilascio di un
permesso da parte dell’Architetcure Department). Si prosegue con la famosa scultura chiamata Open
Hand (Mano Aperta), anch’essa creazione dell’infaticabile architetto.

Quindi il fantastico Fantasy Rock Garden, un giardino che non ha nulla a che fare con le architetture di Le
Corbusier, creato da Nek Chand, un ispettore della polizia stradale, utilizzando ciarpame riciclato.
Impressionato dalla quantità di rifiuti generata a mano a mano che i villaggi venivano sgombrati per
lasciar posto alla costruzione della nuova capitale, Chand decise di raccogliere nella sua casa parte di
questi scarti per dar loro nuova vita come materiale scultoreo. Con il tempo, il genio dell’arte-spazzatura
creò con le proprie mani, e l’ausilio della lenta forza della natura, decine di migliaia di sculture con i rifiuti
urbani e industriali, oltre che con la pietra locale. Le sue schiere di portatrici d’acqua, pifferai, bevitori di
tè, scimmie, danzatrici etc. continuarono a moltiplicarsi in spazi scolpiti in segreto su un terreno
demaniale. Oggi il giardino è un dedalo di vialetti tortuosi e scale che si aprono su valli con cascate
tonanti e anfiteatri sovrastati da figure bizzarre. Nessun materiale è andato sprecato, dalle prese
elettriche ai fili metallici e ai vetri colorati, per dar vita alle legioni di statue di uomini e animali, passaggi
ad arco e pareti decorate che si incontrano ad ogni angolo. Pensione completa. Pernottamento in hotel.

Pernottamento (Taj Chandigarh )

12° giorno
Chandigarh - treno per Delhi - partenza (i giardini moghul)

Dopo la prima colazione escursione ai Pinjore Gardens, un parco cinto da mura in stile moghul che si
estende su sette livelli con vedute panoramiche delle alture di Shivalik (a circa 20 km da Chandigarh).
Voluti e progettati dal nawab Fidai Khan nel XVII secolo, i giardini venivano utilizzati come rifugio dai re
moghul e dai loro harem. Pranzo in ristorante locale. Rientro a Chandigarh e trasferimento alla stazione
ferroviaria per l’imbarco sul treno per Delhi. Cena a bordo del treno. Arrivo a Delhi, accoglienza e

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trasferimento all’aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo di linea, via scalo intermedio, per l’Italia.
Pernottamento a bordo.

13° giorno
Arrivo in Italia

Arrivo a Milano Malpensa al mattino.

Sistemazioni previste

Amritsar: Taj Swarna Hotel
Anandpur Sahib: Campo tendato "luxury indiano"
Chandigarh: Taj Chandigarh
Delhi: Pullman Aerocity New Delhi
Hansi: Sheikhpura Kothi - residenza storica
Mandawa : Vivaana Culture Hotel
Patiala: Baradari Palace - residenza storica

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BENE A SAPERSI
Organizzazione e trasporti – Si utilizzano minibus con aria condizionata, di diversi modelli a seconda del
numero dei partecipanti. Trasferimento in treno Chandigarh-Delhi. Il viaggio viene effettuato con guide
locali di lingua inglese e accompagnatore dall’Italia.
Pernottamenti e pasti - Sistemazioni in caratteristiche residenze storiche e hotel 4*, eccetto il semplice
hotel a Anandpur Sahib (3 notti) dotato comunque di aria condizionata e servizi privati. Pensione
completa con pasti consumati in ristoranti locali o nei ristoranti delle strutture dove si effettuano i
pernottamenti. Il cibo è molto speziato e piccante come nella maggior parte del resto dell’India
Clima – Come nelle altre aree della regione pianeggiante dell’India settentrionale nel Punjab in Marzo si è
alla fine della stagione secca. In questo periodo le temperature diurne si attestano tra i 20°C e i 30° C e
quelle notturne tra ì 10°C e i 15°C, tasso di umidità relativa comunque elevato anche se ben al di sotto di
quello riscontrabile nella stagione dei monsoni.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Si consiglia comunque di informarsi presso
l’Ufficio d’Igiene provinciale.
Formalità burocratiche – È richiesto il visto consolare ottenibile personalmente via internet (la procedura
deve essere attivata almeno un mese prima della partenza, l’importo pari a USD 40 + 2,5% di spese
bancarie deve essere versato con la propria carta di credito). È anche possibile ottenere il visto tramite la
nostra intermediazione (al costo di € 75). In alternativa al visto a ingressi multipli con validità di 365
giorni dalla richiesta è possibile richiedere un visto a ingresso singolo della durata di 30 giorni (costo
indicativo USD 25+2,5% spese = € 55 a persona). Il passaporto deve avere una validità di almeno 6 mesi
dalla data di partenza del viaggio e 2 pagine libere.
Caratteristiche e grado di difficoltà – Viaggio di spiccato interesse culturale relativo al mondo sikh.
Viaggio non particolarmente faticoso, ma che richiede un particolare spirito di adattamento ai luoghi
molto affollati, dal momento che a Anandpur Sahib durante l’Holla Mohalla si raccolgono molti pellegrini.
Alcuni lunghi trasferimenti dovuti più alle precarie condizioni delle strade e al traffico che alle distanze da
percorrere.

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Quota Individuale di partecipazione da Milano

Minimo 8 partecipanti                                                                                  € 2.900,00
con Esperto e guida locale parlante italiano.
Massimo 14 partecipanti

Supplementi per persona

Supplemento singola                                                                              € 900,00
Tasse aeroportuali/fuel surcharge                                                                € 430,00
Visto India on line                                                                              € 25,00
Spese di ottenimento visto                                                                       € 25,00
Base 2 (Con guida locale parlante italiano)                                                      € 250,00

Riduzioni

Base 4 (Con guida locale parlante italiano)                                                      € -200,00
Base 10 (Con Esperto e guida locale parlante
                                                                                                 € -250,00
italiano)

Quota di gestione pratica € 90,00

I servizi locali sono quotati in Euro. I prezzi non sono quindi soggetti ad adeguamenti valutari.

La quota comprende:
Voli internazionali di linea in classe economica, trasferimenti privati da e per l’aeroporto, trasporti a terra
con minibus con aria condizionata, il passaggio in treno Chandigarh-Delhi, guida locale parlante italiano,
accompagnatore italiano per un minimo 8 partecipanti, i pernottamenti in pensione completa, gli ingressi
ai siti di interesse, assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale o guida.

La quota non comprende:
Le bevande durante i pasti, le eventuali tasse aeroportuali, le mance, gli extra personali, tutto quanto non
specificato.

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NOTE IMPORTANTI

      Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe
       subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni
       programmate.

      Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al
       momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione
       del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento.

      Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi
       informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere
       anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione
       derogheranno dalle nostre pubblicate.

      L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito
       dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei.

      Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da
       compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco
       comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati.

L’organizzazione tecnica di questo viaggio è di:

Kel 12 Tour operator s.r.l. che è socio

e aderisce al

I Viaggi di Maurizio Levi s.r.l. che aderisce al

Scheda Tecnica

A) Ogni nostro programma di viaggio riporta il tasso di cambio utilizzato per il calcolo delle quote e la
percentuale pagata in valuta estera. Ogni programma di
viaggio riporta altresì la validità dello stesso.
B) Le modalità e le condizioni di sostituzione del viaggiatore sono disciplinate dall’art. 39 del Codice del
Turismo.
C) Richieste di variazioni alle pratiche o ai servizi già confermati potrebbero comportare costi aggiuntivi.
D) Al viaggiatore che receda dal contratto di viaggio prima della partenza, al di fuori delle ipotesi elencate
al comma 1 dell’art. 10 delle condizioni generali di contratto di viaggio o nel caso previsto dall’art. 7

Pagina 12
comma 2, indipendentemente dal pagamento dell’acconto di cui art. 7 comma 1, sarà addebitato
l’importo della penale nella misura indicata qui di seguito:
- 10% fino a 45 giorni di calendario prima della partenza;
- 20% da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza;
- 30% da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza;
- 50% da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza;
- 75% da 9 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza;
- 100% dopo tali termini.
Salvo diverse indicazioni presenti nel programma di viaggio.
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento
del viaggio stesso.
Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di
coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di
comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza.
La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.

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Assicurazione

Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio
assicurativo relativo al costo individuale del viaggio.

Le condizioni di polizza sono riportate sul sito www.kel12.com e riguardano sia l’assicurazione medico-
bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento.

Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio.

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      mediche, ospedaliere e farmaceutiche in caso di malattia o infortunio, Covid-19 incluso
     rimborso della penale in caso di impossibilità ad effettuare il viaggio e rimborso dei servizi non
      goduti in caso di interruzione del soggiorno
     prolungamento del soggiorno in caso di impossibilità a rientrare dal viaggio a causa del Covid-19
     protezione per il bagaglio in caso di ritardata consegna, furto o smarrimento o
      danneggiamento degli effetti personal

Europ Assistance Italia è stata premiata, dall’Istituto Tedesco «Qualità e Finanza» e il suo media partner
«La Repubblica Affari&Finanza», con il sigillo di qualità N.1 “Campioni del Servizio 2020” nel settore
polizze viaggio

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Date Partenza

Partenza               Rientro                Stagionalità   Note
10/03/2022 (giovedì)   22/03/2022 (martedì)

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Informazioni pratiche India

Aggiornamento al 2 settembre 2020 – dal sito Viaggiare Sicuri
La situazione epidemiologica del COVID-19 è in rapido deterioramento nel Paese, specialmente nei
principali centri urbani. Si invita a rispettare la distanza di sicurezza tra le persone, evitare
assembramenti, osservare le misure igienico-sanitarie di prevenzione del contagio e attenersi alle
disposizioni delle autorità locali, tra le quali spicca l’obbligo di indossare la mascherina protettiva in tutti i
luoghi pubblici, sia all’aperto che al chiuso.
In caso di positività al COVID-19, si invita a prendere immediato contatto con l'Ambasciata a New Delhi o
i Consolati Generale di Calcutta e Mumbai, a seconda della zona del Paese in cui ci si trova.
In ogni caso si invitano i connazionali temporaneamente presenti in India a segnalare con urgenza la
propria presenza all’Ambasciata d’Italia a New Delhi o ai Consolati Generali a Mumbai e a Calcutta, a
secondo della zona del Paese in cui ci si trova.
Misure che restringono le attività commerciali e sociali (“Lockdown”)
Il Governo indiano sta progressivamente rivedendo i provvedimenti restrittivi inizialmente decretati con il
“Lockdown” del 25 marzo scorso, riaprendo in modo graduale, e a esclusione delle Zone di contenimento
della pandemia individuate dal Governo indiano, molte delle attività economiche precedentemente
interrotte. Sono stati riaperti al pubblico, sia pure con alcune limitazioni, alberghi, ristoranti, centri
commerciali e luoghi di culto. Il coprifuoco notturno è revocato dal 1° agosto scorso.
Le scuole e le Università restano ancora sospese fino al 30 settembre 2020, mentre gli uffici pubblici
lavorano con una capacità di personale ridotta. Nelle zone di contenimento, invece, sono possibili solo le
attività e i servizi essenziali. I servizi di metro e treni metropolitani saranno ripristinati gradualmente dal 7
settembre 2020.
Le autorità locali hanno la facoltà di adottare autonome misure restrittive, qualora il quadro
epidemiologico lo richieda. Si raccomanda pertanto di verificare le indicazioni delle Autorità locali vigenti
per il luogo in cui ci si trova, perché esse potrebbero variare anche sensibilmente da regione a regione.
La circolazione delle persone all’interno degli Stati indiani e tra Stati indiani è comunque sempre
consentita e non sono richiesti permessi.

Voli internazionali
La sospensione dei voli internazionali da e per l’India è estesa fino al 30 settembre 2020: la mobilità aerea
internazionale è assicurata solo da voli speciali. Di conseguenza, i regolari voli commerciali dall’India per
l’Italia non sono attualmente operativi e per raggiungere l’Italia dall’India è tendenzialmente necessario
servirsi di voli con scalo. Nelle more della riapertura almeno parziale del traffico aereo internazionale di
linea, sono recentemente stati autorizzati dei “corridoi” che consentono a Lufthansa e AirFrance/KLM di
operare tra l’India e l’Europa. Le linee aree in questione gestiscono circa 3 voli a settimana in partenza da
Delhi, Mumbai e Bangalore. Si invitano pertanto i connazionali interessati a viaggiare anche durante la
sospensione del traffico aereo internazionale di linea a prendere direttamente contatto con le predette
linee aeree.
Voli nazionali
I voli interni sono stati ripristinati selettivamente a partire dal 25 maggio 2020. Non è necessario ottenere
alcuna autorizzazione o permesso per spostarsi in aereo all’interno del Paese. L’accesso all’aerostazione è
consentito mostrando il biglietto aereo per la destinazione finale e il passaporto. Ai fini dell’accesso in
aeroporto le Autorità indiane raccomandano che i passeggeri attivino sul proprio cellulare l’applicazione
di tracciamento gratuita Aarogya Setu.

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All’arrivo nella città di destinazione, tuttavia, i viaggiatori possono essere soggetti a quarantena, stabilità
dalle Autorità statali o municipali. Per questa ragione si suggerisce, prima di mettersi in viaggio, di
verificare la sussistenza di tali eventuali restrizioni all’arrivo.
Per maggiori informazioni sui voli nazionali, le tariffe in vigore e gli orari disponibili, si invitano i
connazionali a consultare le compagnie aeree interessate.

Visti di ingresso
Tutti i visti indiani concessi a cittadini stranieri – ivi compresi i visti elettronici (e-Visa) - sono sospesi sino
al ripristino della normale mobilità aerea internazionale da e per l’India. Fanno eccezione alcune
categorie specifiche di visti (progetto, lavoro subordinato, diplomatico, missione ONU o altre
organizzazioni internazionali).
I titolari di visti business di lungo periodo e a ingresso multiplo possono fare ingresso in India previa re-
validazione del visto da parte dell’Ambasciata o del Consolato indiano di riferimento. Possono recarsi in
India anche gli stranieri titolati ad avere un visto business o alcune categorie di visto per lavoro
subordinato. All’uopo potranno far domanda per tale tipo di visto all’Ambasciata o al Consolato indiano
di riferimento. I titolari di passaporto OCI (Overseas Citizen of India) sono ammessi in India qualora
rientrino in specifiche categorie. Per elementi dettagliati e aggiornati in merito a quanto sopra si consiglia
di far riferimento al sito internet dell’Ufficio immigrazione indiano (Bureau of Immigration:
https://boi.gov.in).
Quanti abbiano titolo all’ingresso in India devono essere anche in possesso di un certificato di negatività
al CoViD19 rilasciato a seguito di test tampone naso-faringeo eseguito nei 4 giorni precedenti l’arrivo nel
Paese.
Almeno 72 ore prima dell’arrivo, i passeggeri dovranno compilare un’auto-dichiarazione sul portale
www.newdelhiairport.in (sezione Air Suvidha in alto a destra nella homepage). Nel registrarsi, dovranno
impegnarsi a sottoporsi a 7 giorni di quarantena istituzionale obbligatoria da trascorrere nelle strutture
indicate dalle Autorità locali, le cui spese sono a carico del cittadino straniero, seguiti da 7 giorni di
isolamento fiduciario domestico.
I passeggeri possono fare istanza di esenzione dai 7 giorni di quarantena istituzionale obbligatoria da
trascorrere nelle strutture a ciò indicate dalle Autorità locali mediante presentazione di un certificato di
negatività al Covid-19 a seguito di test RT-PCR (tampone) che andrà fatto entro le 96 ore precedenti il
viaggio. Il certificato andrà caricato sul citato portale. Qualora le autorità indiane concedano l’esenzione
dai 7 giorni di quarantena istituzionale, i passeggeri saranno soggetti a 14 giorni di isolamento fiduciario
domestico.
I connazionali che si trovino in India con un visto non più valido, o che abbiano superato il tempo
massimo di permanenza consecutiva permessa, sono autorizzati dalle Autorità indiane a restare nel
Paese per un massimo di 30 giorni successivi alla formale ripresa dei voli internazionali commerciali di
linea. Fino ad allora è dunque consentito rimanere sul territorio nazionale indiano, senza incorrere in
sanzioni o dovere pagare multe. Si potrà chiedere l’emissione di un exit permit, presentando la domanda
sul sito web di FRRO.

Le normative sono in costante aggiornamento, vi preghiamo quindi di monitorare le informazioni più
recenti sul sito http://www.viaggiaresicuri.it/country/IND

                                                                                                           Pagina 17
FORMALITA’
Per l’ingresso in India è richiesto il visto e il passaporto individuale in corso di validità.
Da settembre 2019 per gli ingressi a scopo turistico, i viaggiatori possono avvalersi dell’e-Visa valido un
mese, con doppia entrata (costo €25) oppure valida un anno dalla data di rilascio con entrate multiple
(costo €40), ogni ingresso ha la durata massima di 90 giorni. Tale sistema consente di ricevere in 72 ore
una pre-autorizzazione al viaggio. Il visto vero e proprio sarà rilasciato all’arrivo in uno dei porti o
aeroporti di entrata previsti a seguito della presentazione dell’autorizzazione. Prima di registrare la
propria conferma, il richiedente visto deve accertarsi che il proprio passaporto abbia almeno sei mesi di
validità residua dalla data di rientro dall’India e almeno tre pagine totalmente libere. All’arrivo, i
viaggiatori devono inoltre dimostrare di disporre di un biglietto di ritorno e risorse sufficienti a copertura
del soggiorno. Non possono usufruire dell’eVisa i titolari di passaporto diplomatico o di servizio o di
laissez-passer. GIi aerporti da cui è consentito l’ingresso sono: Ahmedabad, Amritsar, Bagdogra,
Bengalore, Bhubaneswar, Calicut, Chennai, Chandigarh, Cochin, Coimbatore, Delhi, Gaya, Goa, Guwahati,
Hyderabad, Jaipur, Kolkata, Lucknow, Madurai, Mangalore, Mumbai, Nagpur, Port Blair, Pune,
Tiruchirapalli, Trichy, Trivandrum, Varanasi e Visakhapatnam.
Il servizio di visto online può essere richiesto tramite la nostra organizzazione.
I documenti necessari devono pervenire tramite mail alla conferma di prenotazione e sono i seguenti:
   - La copia del passaporto a colori nitida: ricordiamo che la validità deve essere di 6 mesi dalla data di
       entrata in India e con almeno 3 pagine libere.
   - Il modulo “Bio Data” compilato integralmente: attenzione che è importante che si specifichi
       l’aeroporto di ingresso dove verrà poi ritirato il visto in arrivo
   - Copia telematica di una fototessera a colori con sfondo bianco: attenzione: la fototessera anche se
       telematica deve avere misura 5x5

Gli altri tipi di visto (o i visti di durata superiore ai 90 giorni) possono essere unicamente rilasciati dagli
uffici diplomatico/consolari del Paese presenti in Italia.

OTTENIMENTO DEL VISTO D’INGRESSO IN CONSOLATO
Per l’ottenimento del visto presso il Consolato, sono richiesti: il passaporto valido per i successivi sei mesi
dalla data di ritorno del viaggio con tre pagine libere, due fototessera a colori formato 5cmx5cm, e il
modulo fornito dall’Ambasciata dell’India debitamente compilato.
L’emissione dei visti è di competenza dell’Ambasciata di Roma e del Consolato di Milano, in base ai
seguenti criteri:
  - I residenti nel Centro-Sud Italia (inclusa Toscana e isole) fanno capo all’ Ambasciata di Roma che
      richiede 8 mesi di validità dalla data di partenza, nonostante sul sito ufficiale del Ministero degli
      affari esteri sia riportata la validità dei 6 mesi. In caso di validità inferiore è necessario chiedere
      previa autorizzazione all’ Ambasciata.

 -    I residenti nel Nord Italia (Toscana esclusa) fanno capo al consolato di Milano, che richiede
      passaporto con validità 6 mesi dalla data di partenza, dovranno recarsi al consolato di Milano
      fisicamente per il deposito delle impronte digitali e dei dati biometrici. Tali indicazioni sono valide
      per i richiedenti che hanno un’età compresa dai 12 ai 70 anni compiuti (per chi non rientrasse in
      tale fascia, la procedura di ottenimento può essere richiesta tramite terzi).

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Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto e la presenza di
tre pagine libere. Si ricorda che l’organizzazione non ha alcuna responsabilità nell'impossibilità a partire o
ad entrare nel paese di destinazione a causa di documenti non corretti.
Per maggiori informazioni relative alla validità del passaporto, fare riferimento al sito del Ministero degli
Affari Esteri: www.viaggiaresicuri.it

PREFISSI TELEFONICI
Dall'Italia all'India: comporre il prefisso internazionale 0091 più il prefisso urbano senza 0 seguito dal
numero dell'abbonato.
Dall’India all’Italia: comporre il prefisso internazionale 0039 più il prefisso urbano con lo 0 seguito dal
numero dell’abbonato.
Negli alberghi è possibile telefonare direttamente o tramite operatore. Negli Hotel a 5* la comunicazione
via operatore ha un costo di servizio del 20%. E’ più conveniente fare le telefonate dagli uffici privati
presenti ovunque che espongono l’insegna STD-ISD a prezzi decisamente inferiori.
Telefoni cellulari: In India viene utilizzato il sistema GSM900/1800, quindi i cellulari italiani funzionano
perfettamente. La copertura non è totale nelle regioni desertiche e nelle valli himalayane più remote.
Prima di partire è opportuno accertarsi che la scheda telefonica sia abilitata al roaming internazionale ed
informarsi inoltre sui costi che comunque per l'India sono meno esosi di molti altri paesi esteri.
Un'altra possibilità è comprare una scheda sim direttamente in India e godere così delle tariffe più
convenienti degli operatori telefonici indiani. Il costo delle chiamate internazionali con una Sim indiana si
aggira intorno alle 25 Rupie al minuto. Per acquistare la Sim in India è richiesta la fotocopia del
passaporto ed una foto tessera recente e a colori.
Connessioni internet
In tutte le città si trovano piccoli negozi con affissa l'insegna di internet point. Talvolta il collegamento è
un po' lento ma altre volte non ci sarà niente da invidiare alle nostre velocità di connessione. Il costo per
la connessione internet varia molto da negozio a negozio, da circa 10 a 60-80 Rupie.

DIVIETO DI USO E IMPORTAZIONE DI SIGARETTE ELETTRONICHE
È stato imposto di recente il divieto di pubblicizzazione, produzione, importazione, esportazione,
trasporto, vendita, distribuzione ed immagazzinamento di sigarette elettroniche ed altri simili prodotti
con l'imposizione di una pena, anche in caso di prima violazione del divieto, che comporta la
detenzione fino ad un anno nonche' una multa fino a 1300 Euro. Si raccomanda a coloro che intendano
recarsi in India di NON portare sigarette elettroniche o simili prodotti durante il viaggio.

APPARECCHIATURE SATELLITARI E TECNICHE
Si segnala che l'introduzione di apparecchiature satellitare in India è proibita e che il possesso delle
stesse è soggetto a gravi sanzioni ai sensi della legislazione indiana.
Analogamente, l’introduzione di rice-trasmittenti, telescopi ecc. è soggetta ad autorizzazione da parte
delle Autorità. Si raccomanda di acquisire le relative informazioni dalle Autorità diplomatico-consolari
indiane presenti in Italia nel caso si intenda introdurre tali apparecchi nel Paese. Si avverte che il
possesso non autorizzato è soggetto a gravi sanzioni (compreso l’arresto).

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DISPOSIZIONI SANITARIE
Nessuna vaccinazione è obbligatoria. Consigliamo comunque di consultare il proprio medico o l'ufficio
d'igiene per avere tutte le informazioni sanitarie preventive aggiornate alla data di partenza. Non
dimenticate di portare con voi, oltre ai medicinali solitamente usati, anche una piccola scorta di farmaci
contro disturbi intestinali, mal di testa, raffreddore e nei mesi estivi, prodotti repellenti contro le zanzare. Si
consiglia inoltre di:
- evitare di mangiare verdure crude e frutta non sbucciata
- non bere acqua corrente e non aggiungere ghiaccio nelle bevande.

CLIMA
L'India comprende una vasta gamma di condizioni meteorologiche e climatiche
Le stagioni sono determinate soprattutto dalle variazioni della piovosità, dovute al regime dei venti e al
fenomeno del monsone.
A partire da gennaio la penisola indiana è investita da correnti di aria fresca e secca. All’inizio di giugno la
circolazione atmosferica si inverte.
Le stagioni ben caratterizzate sono quindi due: quella delle piogge, da giugno a settembre, più prolungata
a sud che a nord, e la stagione secca, da marzo a maggio, con temperature talvolta superiori ai 40°C e
venti torridi. Questa successione è resa meno schematica da due stagioni intermedie a clima mite, da
settembre a dicembre, quando il monsone si esaurisce, ma sulla costa nord orientale spirano venti da est
che portano piogge mentre nelle regioni nord orientali si ripristinano gradualmente le correnti di origine
continentale.
I monsoni danno i primi segni a maggio con un alto tasso di umidità, brevi acquazzoni e violenti
temporali. Il monsone estivo è un fenomeno che si manifesta con regolarità. Le piogge monsoniche
cominciano i primi giorni di giugno nell’estremo sud e si estendono al nord fino a coprire l’intero Paese
entro i primi di luglio.
Il monsone principale arriva da sudovest, ma la costa sudorientale è colpita dal breve e umidissimo
monsone nordorientale, che porta pioggia dalla metà di ottobre alla fine di dicembre. Il monsone
principale termina verso ottobre, e a dicembre nelle città dell’India settentrionale domina un clima
freddo secco. Nell’estremo sud, dove non fa mai freddo, si ha un gradevole tepore più che un grande
caldo.
In India i fattori climatici sono talmente diversificati che è impossibile scegliere un periodo
meteorologicamente migliore di altri per il viaggio. In linea di massima, però, in buona parte del Paese, i
mesi più piacevoli sono quelli che vanno da ottobre a marzo. Nell’estremo sud i monsoni fanno sì che,
tendenzialmente, il periodo migliore vada da gennaio a settembre, mentre il Sikkim e l’India
nordorientale sono più appetibili da marzo ad agosto e il Kashmir e le regioni montagnose dell’Himachal
Pradesh sono più praticabili tra maggio e settembre. I deserti del Rajasthan e la regione himalayana
nordoccidentale offrono il meglio nella stagione dei monsoni.
La stagione del trekking nell’Himalaya indiano dura pressappoco da aprile a novembre, anche se varia
molto a seconda del percorso, dell’altitudine e della regione.

   India del nord e centrale
(Uttar Pradesh, Madhya Pradesh, Maharashtra, Orissa, Bengala Occidentale, Assam, Gujarat)
L’India del nord è caratterizzata da tre principali stagioni climatiche: stagione calda, umida o monsonica e
fresca. La stagione calda va da febbraio ad aprile. Maggio e giugno sono due mesi in cui le temperature
raggiungono i 40° e li superano abbondantemente in alcune zone. Il periodo migliore sotto il profilo

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climatico va da ottobre a marzo con temperature massime dai 26° ai 36°, e minime dai 13° ai 21°. Le
piogge monsoniche, si manifestano a partire da maggio sino a settembre.
(Rajasthan)
Nel periodo autunnale le temperature vanno da minime di 15° a massime di 26°. Durante i mesi più
freddi (dicembre e gennaio) le minime scendono a 10° C e le massime restano intorno ai 20°. Con
l'avanzare della primavera aumentano fino a raggiungere i 40° - 45° nei mesi di maggio e giugno.
Il monsone estivo si manifesta nei mesi di luglio e agosto nella zona orientale e sui monti Aravalli, mentre
nel deserto la sua influenza è limitata ad alcune sporadiche precipitazioni.

   India himalayana
(Himachal Pradesh, Ladakh, Sikkim, Arunachal Pradesh, Nagaland)
Negli stati indiani che si estendono lungo le pendici himalayane la stagione secca va da ottobre a marzo
con temperature massime tra i 27° e 30° e minime dai 16° ai 22°. Nonostante il clima mite l’escursione
termica tra il giorno e la notte è piuttosto accentuata. Dicembre e gennaio segnano il periodo invernale
con clima secco e freddo. Le piogge intense si verificano in genere nei mesi estivi quando nubi spesse
possono avvolgere le montagne e le strade possono essere percorse con difficoltà. Il periodo migliore per
visitare il Ladakh va da giugno a settembre con temperature massime a Leh che variano dai 20° ai 25° e
minime trai 5° e i 10°.

   India del sud
(Andhra Pradesh, Karnataka, Kerala, Tamil Nadu)
Nell’India meridionale si distinguono tre periodi climatici: la stagione calda (da aprile a giugno) con punte
che possono raggiungere i 40°; la stagione delle piogge monsoniche (da maggio/giugno a settembre) di
intensità variabile che investe soprattutto le regioni sud-occidentali; la stagione più gradevole (da
novembre a marzo) con temperature massime tra i 27° e 30 °, e minime tra i 16° e 22 °. Il monsone di
nord-est, di minore intensità, investe la fascia sud-orientale (Tamil Nadu) da ottobre a novembre. In
Kerala l’inverno è piacevole e caldo, il monsone arriva nei mesi di giugno e luglio e scema gradualmente
da agosto a novembre.

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Jeans, pantaloni di cotone, camicie e magliette, una felpa o un pullover (necessario al nord nei mesi da
dicembre e febbraio e per l'aria condizionata negli alberghi), scarpe comode, calzini per entrare nei
templi (dove è obbligatorio togliersi le scarpe), un cappellino. Quando si entra nei templi comunemente
visitati dalla popolazione locale è necessario indossare abiti non troppo succinti ed evitare i pantaloni
corti. Sono utili inoltre occhiali da sole, copricapo, burro cacao, creme protettive, repellente per zanzare,
costume da bagno (la maggior parte degli alberghi sono dotati di piscina), un k-way (per improvvisi
acquazzoni).

FUSO ORARIO
Ci sono 4 ore e mezzo di differenza tra l’Italia e l’India, che si riducono a 3 e mezzo quando in Italia è in
vigore l’ora legale

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VALUTA
La moneta ufficiale in India è la Rupia indiana (INR) divisa in 100 Paisa.
Vi sono banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 500, 1000 Rupie e monete da 1, 2 e 5 Rupie.
Si può entrare in India con la somma di denaro che si desidera ma se si superano i 10.000 US$ occorre
compilare una dichiarazione doganale all’aeroporto di arrivo.
Si consiglia di munirsi di Euro o US$ anche di piccolo taglio per le proprie spese personali (si ricorda che i
dollari emessi prima del 1990 non vengono più né accettati né cambiati, a causa delle numerose
falsificazioni). Si consiglia di cambiare Dollari o Euro all’inizio del tour.
Le carte di credito, i traveller’s cheque e la valuta indiana sono i modi di pagamento più comuni.
I bancomat in India sono capillarmente diffusi e se ne trovano in tutte le città attivi 24 ore al giorno. I
circuiti bancomat più diffusi sono: Cirrus, Maestro, Mastercard, Visa.
Le banche più sicure e diffuse: Citibank, ICICI, HSBC, HDFC, SBU, Corporation Bank, State Bank of Bikaner
& Jaipur.
In caso di emergenza potete farvi spedire denaro in poco tempo con i servizi Western Union o Thomas
Cook, diffusi nelle grandi città.
Le Rupie non spese possono essere convertite in Euro o US$ alla fine del viaggio nell’aeroporto d’uscita.

DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO
Somme superiori all’equivalente di 5.000 dollari USA in contanti e 10.000 dollari USA in travellers
cheques sono da dichiarare alle autorità doganali all’arrivo in aeroporto, mentre per l’esportazione di
oggetti di grande valore o in grandi quantità è necessario acquisire un’autorizzazione della dogana prima
dell’uscita dal Paese. Non è consentito esportare oggetti antichi di più di 100 anni, e prodotti derivanti da
animali protetti (avorio, pelle di serpente o di altri animali selvatici) inclusi i prodotti tessili (come lo
shatush) derivanti da animali protetti.

LINGUA
In India vengono parlate più di 1.600 tra lingue e dialetti; le lingue ufficiali sono l’hindi, parlato da circa il
30% della popolazione, e l’inglese, lingua dell’amministrazione e del commercio parlata solo da una
minoranza della popolazione. La Costituzione indiana riconosce come lingue ufficiali anche il bengali, il
tamil, l’urdu, il telugu, il marathi, il gujarati, il kannada, il malayalam, l’orya, il punjabi, l’assamese, il
kashmiri, il sanscrito e il sindhi. La maggior parte delle lingue diffuse nelle aree settentrionali del paese
(urdu, hindi e bengali, ma anche punjabi, assamese) appartengono al ceppo indoeuropeo e derivano dal
sanscrito, l’antica lingua con cui fu stilato il vasto corpo di scritture religiose e laiche che costituisce il
nucleo della letteratura indiana.
Per contro, le lingue dravidiche parlate al sud (telugu, kannada, malayalam), traggono le loro origini dal
tamil che, utilizzato anticamente a livello letterario, è ancor oggi molto diffuso. Il manipuri (parlato nello
stato del Manipur, nell’estremo nord-est del paese) si ritiene appartenga al ceppo sinotibetano.

Sin
.RELIGIONE
I principali gruppi religiosi del paese sono costituiti da induisti (che rappresentano circa l’82% della
popolazione), musulmani (12%), cristiani (2,3%) e sikh (2%). Altre importanti minoranze sono
rappresentate dai buddhisti (0,7%), dai giainisti e dai parsi.

Pagina 22
CINE/FOTO
È consigliato rifornirsi in Italia di tutto il materiale occorrente: pellicole, micro pile, flash, schede di
memoria non sempre facilmente reperibili oppure molto costosi.

VOLTAGGIO
È preferibile munirsi di un adattatore di tipo universale. La corrente elettrica funziona a 230 volts ed ha
prese standard in quasi tutti gli hotel. Non funzionano le spine con la presa terra (spinotto centrale).

CUCINA
La cucina indiana è estremamente varia anche se spesso risulta piuttosto ostica ai palati occidentali. A
questo proposito ricordiamo che le interpretazioni indiane della cucina occidentale possono essere terribili,
di solito è molto meglio limitarsi al cibo indiano. Esistono delle notevoli differenze regionali dal nord al sud,
in parte a causa del clima e in parte per le influenze succedutesi nel corso della storia. In Rajasthan si
mangia più carne (pollo, montone e agnello) e la cucina è spesso "Moghul style", più vicina a quella del
Medio Oriente e dell'Asia centrale: si fa più uso delle spezie e meno del peperoncino (chili), si consumano
più cereali e pane che riso. Sicuramente la base della cucina indiana è costituita dal curry (ma non è una
polvere confezionata in pacchetti come la troviamo in occidente; i cuochi indiani utilizzano circa 25 spezie
per ottenere il tipico aroma del curry!). Il curry può essere di verdura, carne (solitamente di agnello o pollo)
o pesce. Il Korma invece è uno stufato ricco e sostanzioso e può essere sia di carne che di verdura. Il piatto
più diffuso e senza dubbio il dhal, che assomiglia molto a un piatto di lenticchie; è presente quasi sempre
per accompagnare il curry. Il tandoori è una specialità delle regioni settentrionali e si riferisce al forno di
argilla in cui il cibo viene cucinato dopo essere stato marinato nello yogurt; uno dei più diffusi è il tandoori
di pollo. La bevanda più diffusa è il tè zuccherato con il latte. L'eleganza esige di prendere il cibo
lentamente con le prime tre dita della mano destra, senza sporcarle oltre la prima falange. I pani più
diffusi sono il roti, il chapati, il paratha, e il poori(fritto).
Tutte le pietanze sono servite contemporaneamente, e nel sud il thali, è il grande piatto rotondo
individuale in cui sono presentate tutte le vivande. Le pietanze liquide sono disposte in ciotoline, i katori,
di terracotta, e disposte sul thali.
Ovunque si trova acqua minerale in bottiglia. Viene prodotta un’ottima birra e diverse qualità di rhum.

ACQUISTI
L’artigianato è molto vario e ci sono moltissime belle cose da comprare ed è facile caricarsi di oggetti
acquistati un po' ovunque. Tra le principali attrazioni per gli amanti dello shopping ci sono gioielli finemente
lavorati, pitture, oggetti in legno, pietra, metallo e ceramica, tessuti in seta e cotone. La regola
fondamentale quando si compra qualcosa è contrattare. A volte le guide locali possono risultare troppo
insistenti nel portarvi nei negozi da loro conosciuti: in questi casi non sentitevi in obbligo di andare.

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Informazioni generali

NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO

Biglietto aereo
Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità con le disposizioni IATA
(International Air Transport Association: associazione internazionale che rappresenta 240 compagnie
aeree e il 94% del traffico aereo internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei
cartacei. Questi documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che
garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo, migliorando inoltre il
servizio per i viaggiatori.
Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in formato elettronico
tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto cartaceo. L’unico foglio di cui si ha
bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4) che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e
che rappresenta la ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo.
Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di conferma del vettore
aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri nominativi come da passaporto. Questo
documento dovrà essere custodito con cura e presentato direttamente al banco di accettazione del
volo. E’ importantissimo che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto come da
passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete).
Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano):
un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza + profondità) non superi
complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM 001/36 del 28 gennaio 1987)
una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile
un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD
un soprabito o impermeabile
un ombrello o bastone da passeggio
un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare
articoli da lettura per il viaggio
culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio
articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno dell’aeroporto e sugli aeromobili
medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici strettamente personali e
necessari per la durata del viaggio. Per quanto riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita
prescrizione medica
liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o equivalente (es. 100
grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile,
completamente chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa
cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano.
Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni e oli,
profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia, contenuto di recipienti sotto pressione,
incluse schiume da barba, deodoranti, sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi,
mascara, ogni altro prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente
richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia
necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a
pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa.

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