SLOVENIA IL SAPORE DEL TEMPO CHE SCORRE 2022

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SLOVENIA
IL SAPORE DEL TEMPO CHE SCORRE 2022
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“Il tempo non è moneta, ma è quasi tutto il resto.”
(Ezra Pound)

Partendo dalla vecchia stazione della Transalpina, tra Gorizia e Nova Gorica, dove una volta c’era un
muro ed ora c’è una piazza. Le tombe dei Borboni giacciono in un monastero poco distante, dimenticate
da tutti. Spaziando con lo sguardo, quasi cullandosi, inseguendo i filari e i contorni sfumati del Collio,
dove paesini, castelli, fattorie, trattori, galli e galline che attraversano la strada ci fanno sognare un’epoca
di cui ci rimangono pochi ricordi; i racconti dei nonni, i film di una volta. Ed ecco che quando appaiono le
rocce chiare e gli ultimi scintillanti ghiacciai delle Alpi Giulie, in un ultimo, fraterno, saluto famigliare del
nostro “stivale”, forse inizieremo a capirlo. Circondati da boschi sconfinati di conifere, meravigliati dalle
acque azzurre e cristalline dei laghi e stupiti del silenzio, dei cieli stellati, dell’odore del gulash che si
diffonde da qualche gostilna. Capiremo che il Tempo è l’invisibile soffio che dipinge la bellezza della
Natura, come il vento di primavera; e il Tempo sarà anche il fil rouge del nostro viaggio in Slovenia,
perché è questa insondabile e primordiale dimensione che la nostra vicina di casa riesce meglio a
coltivare, preservare e offrire con discrezione. Partendo dalle parole di Ezra Pound, possiamo benissimo
affermare che il Tempo, attraverso i numerosi popoli che si sono susseguiti in quest’area di confine e
attraverso il lento quanto inesorabile operato della Natura, ha plasmato una nazione che tendiamo a
trascurare, come fosse una zia di campagna da ritrovare per le feste. E invece, a dispetto del comun
sentire e di qualche pregiudizio, la Slovenia è un Paese sorprendente e all’avanguardia. Il tempo,
dicevamo, con la sua dimensione preistorica, ha scolpito pazientemente alcune delle grotte più belle al
mondo, come quelle di San Canziano, patrimonio Unesco; ha cristallizzato l’atmosfera mitteleuropea tra
le vie di Maribor, così come i castelli di Ptuj e di Celje. Il tempo segue le stagioni, tra vendemmie e
potature, nei colli di Jeruzalem; così come ha lasciato intatti i paesaggi della valle di Logarska, dove, tra
boschi e alpeggi, ci fermeremo due notti in mezzo alla natura, senza nemmeno usare il pulmino; faremo
ciò che raramente si ha la possibilità di fare in un viaggio: fermarsi. Per un giorno, tra lezione di yoga e
passeggiate, un pranzo tipico in malga e relax, faremo nostro il concetto di “viaggio lento”, dando tempo
al tempo per apprezzare meglio le visite e le informazioni che andremo a scoprire in questi giorni. Perché
il viaggio sarà comunque intenso, itinerante per dormire sempre in un posto diverso e apprezzare giorno
e notte le diverse atmosfere. Il tempo scorrerà veloce lungo la valle dell’Isonzo fino a Caporetto, con il
suo museo della guerra, oppure tra le vivaci strade di Ljubliana, l’elegante capitale dai palazzi barocchi. La
Slovenia è già un passo avanti. Indipendente dal 1991, primo Stato della ex Jugoslavia ad entrare
nell’Unione Europea nel 2004 e una dei luoghi dove qualità della vita, innovazione, tutela dell’ambiente e
sostenibilità sono tra i più alti al mondo. Diversi indicatori dell’Ocse testimoniano i progressi che sono
stati fatti in tutti i settori ma, quello che più ci sta a cuore, riguarda l’ambiente: per intenderci, come
l’Expo 2015 ha rappresentato per Milano un punto di arrivo ma anche di una nuova ripartenza turistica,
economica e sociale, così è stato per Ljubliana diventare Capitale Verde Europea nel 2016. Già da tempo
la Slovenia puntava sui suoi parchi nazionali e sul suo patrimonio verde, ma da quell’anno ha assunto un
ruolo da apripista per sensibilizzare sempre più l’UE alle tematiche ambientali. Secondo l’organizzazione
internazionale Green Destinations, la Slovenia ha ottenuto una corrispondenza record del 96% secondo i
criteri richiesti di sostenibilità. L’università americana Yale ha elaborato un suo indice ambientale (EPI),
che ha classificato la Slovenia al quinto posto tra i 180 paesi del mondo e attualmente ben 17 località
della Slovenia rientrano nella classifica delle 100 più sostenibili al mondo.

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Numeri che testimoniano ma non trasmettono fino in fondo un concetto fondamentale: il Tempo in
Slovenia abbraccia esplicitamente tutte le possibili combinazioni. Passato, con le sue tradizioni
mitteleuropee; presente, con le emozioni che si possono vivere esplorandone il territorio e le esperienze
particolari che abbiamo selezionato per il nostro viaggio; futuro, con lo sguardo lungimirante di una
comunità sempre più grande di persone che si preoccupano di conservare, proteggere, curare l’ambiente
in cui viviamo per trasmetterlo alle future generazioni. Perché no, anche ai futuri viaggiatori. Ed è il
sapore indimenticabile del connubio di queste dimensioni che inseguiremo in questo viaggio in una terra
bellissima in continua trasformazione.

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PROGRAMMA DI VIAGGIO

1° giorno (sabato)
Ritrovo a Gorizia, da città di frontiera a città d'Europa (Spostamento in città a piedi)

Arrivo libero a Gorizia e ritrovo in hotel nel tardo pomeriggio con il nostro Esperto della destinazione.
Abbiamo scelto di cominciare il nostro viaggio in Slovenia in Italia, al di là della maggior comodità logistica
dei trasporti, perché un po' di Slovenia si respira anche qui e Gorizia, in particolar modo, è la porta
d’ingresso più caratteristica e carica di suggestioni al Paese che ci accingiamo a visitare. L’atmosfera
asburgica e vagamente nostalgica, i vecchi negozi di via Rastello, il castello illuminato che domina piazza
Vittoria: la città conserva un fascino decadente molto piacevole e tratti architettonici che incontreremo
ancora nelle città slovene.

Briefing del viaggio e cena libera, con esperto a disposizione, in uno dei tanti locali storici di Gorizia.

La cucina di confine sarà il primo connettore del viaggio: piatti della tradizione friulana, dal frico ai
cjarsons, e piatti della tradizione giuliana, dalla jota al cotto nel pane, si mescolano con piatti
dichiaratamente mitteleuropei: i cevapcici, polpettine cilindriche di carne trita con aromi, il gulash, molto
simile allo spezzatino e, per concludere, una buona palačinka, la versione senza burro delle crepes
francesi. La cultura enogastronomica del nord-est è forse meno conosciuta di altre e forse ha avuto meno
occasioni di diffusione nel nostro Paese, ma vi saprà senz’altro sorprendere con i suoi sapori intensi e
diversi. Pernottamento in hotel.

Pernottamento (Best Western Palace )
L’hotel è uno dei pochi in città che appartiene ad una catena internazionale, con i conseguenti standard
qualitativi, e l’unico di categoria 4*. Le camere, caratterizzate da interni sobri ed eleganti, vantano ognuna
una TV a schermo piatto, il set di cortesia e la connessione wifi. L’hotel, pur non avendo uno stile originale e
servizi particolari, ha il vantaggio di trovarsi in pieno centro città e consente di muoversi liberamente a piedi,
anche alla sera.

Indirizzo: Corso Italia 63, 34170 Gorizia, Italia
Tel: 0481 82166

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www.goriziapalace.com

2° giorno (domenica)
Lungo il confine che non c'è: monasteri, vigneti e i ricordi sepolti della guerra (170 km, circa 4
ore)
 Prima colazione in hotel e, prima di lasciare la città, ci recheremo in un luogo carico di suggestioni: piazza
della Transalpina. Chiamata in lingua slovena trg Evrope, ovvero Piazza Europa, deve il nome alla linea
ferroviaria Trieste – Jesenice inaugurata nel 1906 dall’arciduca d’Austria Francesco Ferdinando. Ma
l’importanza di questo luogo crebbe dopo la Seconda guerra mondiale, quando sostanzialmente Gorizia
fu divisa, in seguito al trattato di Parigi, tra l’Italia e la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Nel
1947 una colata di calcestruzzo di mezzo metro di larghezza e sormontato da una ringhiera in ferro si
sviluppò lungo la parte orientale della città e, come una profonda cicatrice, separò luoghi, come piazza
Transalpina, e famiglie da una parte all’altra. Proprio come a Berlino, il meno noto Muro di Gorizia separò
una città ma anche due mondi e piazza della Transalpina divenne uno dei simboli della separazione
politico-ideologica tra l'Europa occidentale e quella orientale durante gli anni della Guerra fredda.
Solamente nel 2004 è stato abbattuto il muro, che nel frattempo separava l’Italia con la Slovenia, nata tre
anni prima. La libera circolazione, solamente all’interno della piazza, è stata ristabilita quindi qualche
anno prima dell’ingresso, nel 2007, della Slovenia nell’area Schengen.
Oggi, passiamo il confine quasi senza accorgercene e ci rechiamo solo a qualche centinaio di metri
dall’Italia, al monastero di Kostanjevica. Fondato come santuario carmelitano dell'Annunciazione nel
1623 dal conte Mattia Della Torre,          passò poi in mano ai francescani, a cui si deve la ricca biblioteca,
che ospita la prima Grammatica Slovena di Bohorič e che costituisce uno dei più importanti patrimoni
culturali della Slovenia. Ma la sua importanza storica sta nella cripta, dove sono sepolti sette membri
della famiglia Borbone di Francia, tra cui l’ultimo re della dinastia Carlo X. Con la Rivoluzione di Luglio del
1830 infatti Carlo X dovette abdicare e si rifugiò in esilio nell’Impero Austroungarico; prima a Praga, poi in
quello che un tempo era il Regno d’Illiria, con capitale Ljubliana e comprendente proprio Gorizia.
Ammalatosi di colera, morì nel 1836 e fu seppellito proprio in questo luogo.
Appena fuori dall’area urbana, si apre uno dei paesaggi più belli del viaggio, ancora una volta
transfrontaliero: il Collio. Una zona collinare tradizionalmente delimitata dall’Isonzo e dallo Judro
(entrambi nascono in Slovenia e sfociano in Italia), dalla pianura padana – friulana a sud e dal Comune di
Dolegna a Nord e famosa ormai in tutto il mondo per la sua tradizione vinicola. Questo territorio fece
parte dell’Österreichisches Küstenland – il Litorale Asburgico - ovvero la Regione dell’Impero che sostituì
il Regno d’Illiria e che ha unito la Contea di Gorizia, la città di Trieste e l’Istria - fino alla I guerra mondiale,
quando fu annesso all’Italia e si sdoganò definitivamente il nome di Venezia Giulia. In seguito alla II
guerra mondiale, il Collio fu diviso, come Gorizia, tra Italia e Jugoslavia, a cui rimase la porzione più
consistente. E paesaggisticamente l’intera regione ha poco da invidiare altre zone in cui paesaggio ed
enogastronomia si fondono in un connubio unico: le Langhe, la Val d’Orcia, le colline del Prosecco. Forse
più rinomate, ma che rendono bene l’idea di dove ci troviamo e senz’altro il Collio (Brda in sloveno) non
sfigurerà nell’accostamento: dolci colline verdeggianti, macchie di latifoglie a tratti, piccoli borghi
medioevali abbarbicati sui punti più alti, alberi da frutto e castelli, fattorie e vigneti a perdita d’occhio. La
sorpresa del panorama che si aprirà ad ogni curva ci farà senz’altro riflettere su quanta bellezza è ancora
poco conosciuta eppure così vicina. Ci fermeremo per pranzo, in un tipico ristorante locale, e anche per
una degustazione in una cantina vinicola. Qui si producono grandi vini bianchi, come ribolla,
chardonnay, sauvignon, pinot bianco e grigio, e i rossi merlot e cabernet sauvignon. Il modo migliore per
conoscere questo territorio anche attraverso i suoi sapori e le tradizioni che ne derivano.

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Nel pomeriggio ripartiamo verso nord, costeggiando le rive del fiume Isonzo, Soča in sloveno, con il suo
caratteristico colore verde smeraldo. Scorre attraverso cascate nonché attraverso strette gole rocciose e
lungo il percorso ha scolpito canyon e piscine sorprendenti. Famosa è la trota del Soča, nonché le
battaglie che durante la Grande Guerra furono intraprese nelle alture. Attraverso scorci sempre più verdi
arriviamo infatti fino a Kobarid, più nota in italiano come Caporetto. È qui che tra il 24 ottobre e il 27
novembre 1917 si svolse la XII battaglia sull’Isonzo che vide su fronti opposti l’esercito del Regno d’Italia
e quello austroungarico e tedesco. Il risultato è così noto che ancora oggi la sola parola “Caporetto” viene
usato, per antonomasia, per indicare una disastrosa sconfitta. La disfatta, dettata da una serie di
concause sfavorevoli ma determinate sostanzialmente da gravi errori tattici dei vertici militari, portò alla
ritirata fino alla Linea del Piave, ben 150 km nelle retrovie. Posizione poi tenuta fino alla fine dell’ottobre
dell’anno successivo quando, sotto la nuova guida del generale Armando Diaz al posto di Cadorna, con
l’aiuto degli Alleati gli italiani entrarono a Vittorio Veneto e, con lo sfaldarsi dell’esercito nemico,
arrivarono a Trento e sbarcarono a Trieste concludendo lo stesso giorno le ostilità sul fronte italiano con
l’armistizio di Villa Giusti. A Caporetto visiteremo il museo dedicato agli avvenimenti dell’omonima
battaglia.
Riprenderemo poi la strada puntando ancora verso nord e poi verso est, attraversando i magnifici scorci
alpini delle Alpi Giulie, fino ad arrivare al paesino di Bled. Neanche 5.000 abitanti ma soprattutto negli
ultimi anni diventata una meta assai frequentata dai turisti. Il paese però non ne risente in alcun modo,
conciliando molto bene la fruizione turistica con la preservazione di ambienti naturali di rara bellezza e
che avremo modo di esplorare il giorno successivo. Sistemazione in hotel vicino al lago, cena libera e
pernottamento.

Pernottamento (Grand Hotel Toplice )
Il Grand Toplice è uno degli hotel più affascinanti della Slovenia, di categoria 5* e appartenente agli Small
Luxury Hotels of the World. Situato sulle rive del lago di Bled, ragala viste panoramiche mozzafiato sul
castello e le Alpi. Sono presenti un centro benessere con piscina termale, due ristoranti di cucina locale e
internazionale e nella bella stagione si può usufruire della spiaggia privata o fare un giro in barca. Le camere
sono dotate di tutti i comfort, aria condizionata e connessione wifi.

Indirizzo: Cesta Svobode 12, 4260 Bled, Slovenia
Tel: +386 4 579 16 00
www.sava-hotels-resorts.com

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3° giorno (lunedì)
Le atmosfere fiabesche senza tempo del lago di Bled (140 km, circa 3 ore)

Prima colazione in hotel e da subito potremmo ammirare la bellezza del luogo e respirare una sensazione
di serenità che le forme dolci del lago possono trasmettere. Ci recheremo in visita al castello, che domina
dall’alto di una falesia la vallata e le acque del lago. Le vicende del castello hanno inizio nel 1004, quando
l’imperatore tedesco Enrico II dona i suoi possedimenti di Bled al vescovo di Bressanone Albuino. In cima
alla rocca c’era solamente una torre romanica con le mura di protezione, così sette anni dopo fu costruito
il castello vero e proprio, che poi fu completato e ingrandito più volte nei secoli successivi. A metà del XX
secolo fu restaurato e oggi ospita un museo che racconta anche la storia del territorio. Dopo aver
ammirato il panorama dall’alto, esploreremo il lago direttamente sul lago, a bordo di imbarcazioni in
legno e a remi fino a raggiungere la piccola isoletta che lo caratterizza. Davanti a noi si staglia la chiesa
della Madonna sul Lago, il cui assetto odierno risale al XVII secolo, quando fu ricostruita dopo un
terremoto, ma la cui storia ha radici più lontane: forse già la prima cristianizzazione dell’area fu costruita
la prima cappella, poi edificata in muratura dal patriarca di Aquileia Pellegrino nel 1142. Ma l’intera isola
ha una lunga storia: sono stati infatti ritrovati tracce e reperti preistorici, oltre a ben 124 tombe con
scheletri, ancora visibili nella chiesa attraverso un vetro. Tornando sulla terra ferma, ci avventuriamo
nella vicina gola di Vintgar, porta d’ingresso del Parco del Triglav. Scolpita dal fiume Radovna, si sviluppa
per 1,6 km tra rapide e pareti scoscese, che percorreremo su un comodo percorso pedonale con ponti di
legno, fino a raggiungere la cascata di Sum, che si lancia nel vuoto a 13 metri di altezza. Pranzo libero e,
nel pomeriggio, prima di lasciare la zona, passiamo anche per il lago di Bohini, nel cuore del Parco
naturale. È il più grande specchi d’acqua della Slovenia, e una delle zone più verdi e paradisiache,
circondata dalle ultime propaggini delle Alpi Giulie e meta ideale per passeggiate ed escursioni.
Riprendiamo quindi la strada verso est, costeggiando le Caravanche, la catena montuosa della Alpi che
separa Austria e Slovenia, fino alla Valle di Logarska, dove ci sistemeremo in un tipico hotel di montagna,
isolato e a contatto con le natura. Cena e pernottamento.

Pernottamento (Hotel Plesnik )
Situato nella Logarska Valley, il Plensik è un boutique hotel di montagna di categoria 4*. La posizione, isolata
e immersa nella natura, è il suo punto di forza, assieme all’atmosfera tipica ma moderna allo stesso tempo,
alla cura dei dettagli e allo stile alpino. L’hotel offre un centro benessere, ayurvedico e massaggi con vasca
idromassaggio coperta, sauna, area relax con vista panoramica, piscina naturale all'aperto e terrazza
solarium con vista sulle Alpi. Le camere sono luminose, calde, con arredamento in legno e stile moderno. Il
ristorante propone le ricette della tradizione.

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Indirizzo: Logarska Dolina 10, 3335 Solčava, Slovenia
Tel: +386 3 839 23 00
www,plesnik.business.site

4° giorno (martedì)
L'abbraccio verde della Slovenia nella valle incantata di Logarska (Spostamenti in montagna a
piedi)
Ci troviamo in una delle valli glaciali più belle e meglio conservate delle Alpi. Nel cuore verde della
Slovenia. Un luogo dove uomo e natura vivono ancora in simbiosi, sentendosi l’uno ospite dell’altra. Un
luogo dove lo stile di vita di un tempo cerca di abbracciare e mostrare la strada al resto del mondo per
ricongiungersi in un nuovo modo di vivere e di intendere la contemporaneità: più attenzione all’ambiente
naturale, dalla conservazione della flora e della fauna alla qualità dell’aria fino alla prevenzione di
possibili catastrofi; più attenzione alle piccole comunità locali, alle tradizioni da non perdere ma anche
alle innovazioni da non lasciarsi sfuggire. Dopo la prima colazione abbiamo pensato di iniziare la giornata,
che per una volta sarà totalmente dedicata al relax e allo “stare” piuttosto che al “viaggiare”, con una
lezione di yoga. L’arte della meditazione orientale incontra virtuosamente le atmosfere di Logarska,
dando vita ad un connubio, ci auguriamo, rigenerante.
In tarda mattinata ci avvieremo a piedi verso le cascate di Rinka, una passeggiata tranquilla e senza
difficoltà, ma che ci consente di immergerci nei boschi, nei silenzi, e negli odori della valle.
Raggiungeremo una fattoria per pranzo, dove abbiamo previsto degli assaggi di prodotti locali, formaggi,
salumi, carni e naturalmente della buona birra e del vino.
Per il pomeriggio non abbiamo previsto attività, convinti che lasciare dei “vuoti” sia un piccolo segreto
per apprezzare maggiormente le giornate di viaggio intense. Il tour leader è comunque a disposizione per
guidare chi volesse in ulteriori passeggiate o trekking. Possibilità anche di fare escursioni a cavallo, in
bicicletta, oppure rilassarsi nella piscina e nel centro benessere dell’hotel. Cena libera e pernottamento.
Pernottamento (Hotel Plesnik )

5° giorno (mercoledì)
Alla scoperta della Stiria slovena: Maribor, il castello di Ptuj e la Gerusalemme slovena (240
km, circa 2,5 ore)

Prima colazione in hotel e partenza per la Stiria slovena. La regione, che geograficamente si colloca nel
nord-est del Paese, discende dal Granducato di Storia, che sotto l’Impero austroungarico accorpava in
un’unica entità la parte slovena e quella austriaca. E proprio le atmosfere mitteleuropee ritornano nel
nostro viaggio, lasciando i boschi alpini, affacciandosi sulla Drava maestosa che scende dall’Austria (dopo
essere nata in Italia, a Dobbiaco, e prima di congiungersi con il Danubio, in Ungheria, chiudendo un ideale
cerchio storiografico). Siamo a Ptuj, una delle città più antiche della Slovenia, con i primi insediamenti
che risalgono all’età della pietra. Ma a livello storiografico, è sotto l’Impero Romano che ha vissuto il suo
massimo splendore: dopo aver acquisito il rango di città, Traiano la battezzò Colonia Ulpia Traiana
Poetovio e nel 69 DC fu sede della proclamazione di Vespasiano a imperatore. Le sue fortune sono
derivate soprattutto dalla sua posizione geografica, lungo la Drava e lungo la via dell’Ambra, che
collegava la zona d’origine sul Mar Baltico fino al Mediterraneo e all’Italia. Ma nel 452 la città, già finita in
mano dei Goti, fu distrutta dagli Unni, destino che la accomunò a diversi centri del nord est italiano. La
città si riprese solo secoli dopo, sotto gli Asburgo. E oggi ne visitiamo il castello e il centro cittadino.

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Ci inoltriamo poi nei dintorni di Ptuj, dove le dolci colline slovene della Stiria testimoniano ancora una
volta come questo Paese abbia una particolare attenzione per il territorio e la conservazione
dell’ambiente ma anche delle tradizioni. Arriviamo tra i vigneti fino a Jerusalem. Un’apparizione
inaspettata, quasi sacrilega, ma il cui nome discende da una bella leggenda. Sembra che nel XIII secolo un
gruppo di cavalieri Teutonici di ritorno da una crociata in Palestina, portando con sé una sacra immagine
della Madonna, apprezzò talmente tanto la bontà del vino locale e la bellezza del paesaggio, da stabilirsi
in questa zona erigendo una piccola cappella, poi sostituita da una chiesa barocca affiancata da un
giardino botanico con piante esotiche. Non sappiamo com’era allora il paesaggio, ma i vigneti estesi
lungo i 18 km di curve e saliscendi tra Ormoz e Ljutomer, con Jeruzalem posta su un poggio panoramico
proprio al centro, sono tra i più armonici che si possano immaginare, disposti ad anfiteatro lungo linee
orizzontali sui terrazzamenti ricavati nei fianchi delle colline, tanto da essere conosciuta anche come la
“Toscana slovena”. Come i cavalieri di un tempo, anche noi ci fermeremo – seppur solamente per pranzo
– per degustare i piatti tipici di questa zona e degustare i vini locali.
Nel pomeriggio torniamo in un contesto urbano, raggiungendo la seconda città più importante della
Slovenia: Maribor. Poco più di 100.000 abitanti e un’identità di frontiera, tra la comunità slava e quella
austriaca, che spesso nella storia ha causato problemi sociali, ma allo stesso tempo ne hanno plasmato
l’identità. Centro industriale e commerciale ai tempi della Jugoslavia, si è negli ultimi anni riconvertita
puntando sugli eventi culturali, i festival, la sostenibilità. Una delle maggiori attrazioni è la presenza, in
pieno centro, del vitigno più antico del mondo. Il vitigno “žametovka” o “modra kavčina” ha infatti
un’età confermata di più di 400 anni ed è entrato nel Guinness dei primati come la vite più antica del
mondo che continua a dare i suoi preziosi frutti.
Sistemazione in hotel e tempo per una passeggiata per il centro storico prima della cena, lasciata libera
per potersi sbizzarrire in uno dei numerosi locali tipici.

Pernottamento (Hotel City Maribor )
L’hotel di categoria 4* si affaccia sulla Drava e si trova a pochi passi dal centro di Maribor. La struttura è
moderna, pulita, provvista di un ristorante panoramico e di un bar. Le camere sono provviste di tutti i
comfort, tra cui aria condizionata, minibar, tv a schermo piatto e connessione wi-fi.

Indirizzo: Ulica Kneza Koclja 22, 2000 Maribor, Slovenia
Tel: +386 2 292 70 00
www.hotelcitymb.si

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6° giorno (giovedì)
La città sotto la città di Celje e lo spirito Mitteleuropeo di Lubljana (140 km, circa 1,5 ore)

Dopo la prima colazione partiamo in direzione di Celje, una cittadina a metà strada tra Maribor e
Ljiubliana ricca di storia e fascino. Fondata dalla cultura di Hallstatt, poi centro celtico e infine municipio
romano, Celje ha vissuto il suo massimo splendore durante il governo dei Conti Celje, tra il medioevo e
l’epoca rinascimentale. Dopo uno sguardo al centro storico, ci addentriamo nella “città sotto la città”,
alla scoperta dei resti archeologici romani. Sotto il palazzo dei Principi, che fa parte del Museo Regionale
di Celje, c’è una strada romana del III secolo con statue, affreschi e tratti delle mura cittadine. Poi
saliremo fino al castello medioevale, appartenuto proprio alla famiglia Celje prima di passare in mano
agli Asburgo. Fondato nel XIII secolo e situato in posizione strategica a 400 metri di altezza, è una delle
più grandi fortificazioni della Slovenia.
Poco distante si trova Zalec, una cittadina diventata famosa per la produzione della birra. L’espansione
della coltivazione del luppolo nella valle inferiore della Savinja è iniziata ai tempi dell’imperatrice Maria
Teresa d’Austria e, nel 2016, in centro città fu inaugurata la prima fontana di Birra! Si, è così: chiamata la
“Fontana dell’oro verde”, dalle 10 alle 21 di ogni giorno dal rubinetto non sgorga acqua ma entrano in
funzione gli spillatori di birra. Poco distante, visiteremo l’Ecomuseo del luppolo, dopo aver ovviamente
fatto un bel brindisi! Pranzo in ristorante locale.
Nel pomeriggio arriveremo a Ljubljana, la capitale della Slovenia e la città più popolosa, con i suoi
300.000 abitanti. Influenzata dalla cultura tedesca, slava e latina, molti edifici sono oggi moderni, anche
se il centro conserva splendidi esempi dell’architettura barocca e dell’Art Nouveau; è stata anche, nel
2016, insignita del premo “Capitale verde europea” per il suo impegno a favore di un ambiente urbano
sempre più ecosostenibile.
La sua storia, che ha visto il passare dei romani, degli slavi, degli austriaci e, per poco tempo durante la II
guerra mondiale anche gli italiani, ha un curioso contatto anche con il mondo classico. Secondo il mito do
Giasone e degli argonauti, che presero il vello d’oro nella Colchide (l’attuale Georgia), si sarebbero poi
diretti a nord lungo il Danubio, per prendere poi la Sava fino a raggiungere la sorgente del
fiume Ljubljanica. Gli Argonauti smantellarono quindi la loro barca per poterla trasportare fino al mare
Adriatico, nella speranza di rientrare a casa. Sembra che poco distante dall’attuale città, trovarono un
grande lago circondato da una palude abitata da un mostro. Questo mostro è il drago di Lubiana, che è
ora presente sullo stemma e sulla bandiera della città, nonché riprodotto diverse volte nel celebre
“Ponte dei draghi”, in stile della Secessione viennese.
Sistemazione in hotel e pomeriggio dedicato ad un giro panoramico del centro storico: dalla Cattedrale
di San Nicola al palazzo del Grand Hotel Union, uno dei migliori esempi art Nouveau, dal Municipio al
teatro dell’Opera. Visita poi del castello, risalente all’XI secolo e raggiungibile a piedi o in funicolare.
Serata con cena libera, per potersi gustare l’atmosfera serale molto piacevole e ricca di giovani e
iniziative culturali o musicali. Rientro in hotel per il pernottamento.
Pernottamento (Hotel BW Slon )
L’hotel fa parte della catena Best Western ed è di categoria 4*. Si trova nel cuore della città, ideale per poter
uscire e avere tutti i principali luoghi di interesse a pochi minuti. Le camere sono luminose e colorate,
arredate con eleganza e dotate di tutti i comfort. La struttura offri anche un centro benessere, con saune,
palestra e centro massaggi, e un buon ristorante.

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Indirizzo: Slovenska Cesta 34, 1000 Lubiana, Slovenia
Tel: +386 1 470 11 00
www.hotelslon.com

7° giorno (venerdì)
I gioielli Unesco sotto terra: la miniera di mercurio di Idrija, le grotte di Postumja e il castello
di Predjama (160 km, circa 2 ore )

Prima colazione e partenza verso il sud ovest della Slovenia, alla scoperta dei suoi tesori sotterranei: le
grotte di San Canziano e la Miniera di Mercurio di Idrija, entrambe Patrimonio dell’Umanità Unesco.
In circa un’ora ci ritroviamo in un ambiente vagamente famigliare, almeno riscontrabile anche
nell’estremo nord est italiano: il Carso.
La parola Carso deriva dalla radice “kar” o “karra”, di origine paleo indoeuropea con significato di roccia,
pietra. E sono proprio le rocce calcaree che danno vita in questo altopiano aspro e spazzato dalla Bora, il
tipico vento che soffia a Trieste (che dista pochissimi chilometri), ad un fenomeno naturale molto
particolare: il carsismo. Ovvero quel fenomeno naturale che indica l’attività chimica esercitata dall’acqua
a contatto con alcune tipologie di terreni: le due fasi di dissoluzione e costruzione danno vita
a scanalature nelle rocce o vere e proprie doline e inghiottitoi in superficie e a stalattiti e stalagmiti nel
sottosuolo. In parole povere l’acqua a contatto con il terreno ha un impatto modellante particolarmente
accentuato e riesce a dare vita, tra le altre, a grotte di rara bellezza. Grotte entro le quali, goccia dopo
goccia, si attua il processo di creazione di colonne di calcare che pendono dal soffitto (stalattiti) e di
colonne che crescono da terra (stalagmiti). Il processo è talmente lento ed impercettibile che per
crescere di 1 cm è necessario circa un secolo. Un tempo lunghissimo confrontato con l’esperienza umana,
eppure in movimento; un tempo che scorre come il nostro di visitatori, paragonabile forse allo scatto di
un’istantanea.
Entriamo quindi alle grotte di San Canziano, patrimonio Unesco ma paradossalmente meno frequentate
di quelle più turistiche di Postumia. Le grotte sono divise tra la prima parte che è un complesso di cavità
denominato “Grotte del silenzio” ed una seconda parte denominata “Grotte del rumore”, perché si vede
il fiume Reka dall’alto che scorre sotterraneo e si percepisce il suo fragore contro le rocce. Il punto più
impressionante di tutte le Grotte di San Canziano è l’enorme stanza alta quasi 150 metri in cui si
percepisce tutta la forza della Natura con il fiume che scorre impetuoso molti metri più in basso, e che si
attraversa sopra uno spettacolare ponte sospeso tra le rocce.
Proseguiamo poi verso Postumia, per una visita allo scenografico Castel Lueghi (o Castello di Predjama),
costruito anche all’interno di un sistema di grotte carsiche a 123 metri sopra una parete di roccia
scoscesa. Il castello di Predjama fu menzionato la prima volta nel 1274 quando fu costruito dagli abati di

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Aquileia che gli diedero un aspetto gotico. Successivamente venne ricostruito dai nuovi proprietari della
famiglia Luegg, il cui rappresentante più famoso fu Erasmo di Predjama. Cavaliere, brigante, barone. La
sua vita avventurosa finì dopo un assedio, da parte delle truppe imperiali, durato più di un anno, in cui
tramite una serie di accessi segreti, Erasmo riusciva a rifornirsi di provviste e munizioni. La posizione
sembrava imprendibile, tanto che per mettere fine al conflitto, fu necessario – secondo la leggenda –
l’intervento di un servo traditore, che accese una candela nella stanza dove si trovava Erasmo, che fu
quindi bombardata con proiettili di pietra che la demolirono. Pranzo libero e proseguimento per Idrija.
Questa cittadina di poco più di 10.000 abitanti, adagiata sulle colline del Goriziano sloveno, preserva
ancora senza clamore alcune autentiche eccellenze del tutto inaspettate: una lunga tradizione di pizzi e
merletti, la ricetta degli Idrijski žlikrofi, ovvero i ravioli di patate di Idrija, che hanno ricevuto il marchio
STG dall’Unione Europea (Specialità Tradizionale Garantita) e, infine, quelle che un tempo furono le
seconde miniere di mercurio più grandi al mondo. Miniere dichiarate Patrimonio dell’Umanità
dall’Unesco e che visiteremo, tornando nuovamente a esplorare il sottosuolo, passando attraverso il
pozzo di ingresso, Antonijev rov. Scoperte alla fine del XV secolo, sono uno dei pochi posti al mondo dove
il mercurio si trova sia nella sua forma liquida sia come minerale di cinabro (solfuro di mercurio),
utilizzato in passato per la produzione dei colori.
Al termine della visita, raggiungeremo il nostro hotel, un selezionato Relais & Chateaux ospitato
all’interno di una vecchia fattoria, più simile ad un castello rurale. L’ultima serata del viaggio la vogliamo
passare in compagnia, in un ambiente caldo e famigliare, con una cena gourmet che racchiude tutti i
sapori più genuini e tipici del territorio, accompagnati da una selezione di vini, ovviamente del Collio
Sloveno.

8° giorno (sabato)
Risveglio nei boschi e rientro a Gorizia (70 km, circa 1 ora)

Prima colazione in relax, per godersi il risveglio nella piccola cittadina di Idrija e prepararsi al rientro in
Italia. La Slovenia ci saluta con gli ultimi paesaggi immersi nella natura, la sua bellezza discreta, onesta,
senza eccessi. E per questo forse con un futuro sostenibile che saprà accogliere molti altri viaggiatori
curiosi. Gorizia dista solamente un’ora. Il pulmino sarà a disposizione fino all’aeroporto di Trieste, nel
caso si sia scelto un volo per il rientro.

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1. Il castello di Ptuj che si affaccia sulla Drava
   2. Il Collio sloveno
   3. Veduta del lago di Bled

Sistemazioni previste

:
Gorizia: Best Western Palace

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BENE A SAPERSI
ARRIVO A DESTINAZIONE

L’arrivo a destinazione, trattandosi di un Paese confinante con l’Italia e facilmente raggiungibile in diversi
modi, è lasciato libero e a carico individuale per permettere maggiore flessibilità e consentire anche l’uso
di mezzi privati. Kel 12 può in ogni caso organizzare su richiesta i trasferimenti, sia in treno che in aereo,
come servizio aggiuntivo.

L’aeroporto più vicino a Gorizia, luogo d’incontro di questo viaggio, è quello di Trieste, situato a Ronchi
dei Legionari e a circa 20 km di distanza. L’aeroporto è collegato con le principali città italiane da Alitalia o
vettori low cost. Dall’aeroporto Kel 12 può fornire un trasferimento privato fino a Gorizia, oppure è
presente la compagnia di autobus provinciale.

Chi preferisce viaggiare in treno, Gorizia Centrale è la principale stazione che si trova a pochi minuti
dall’hotel e dal centro città. La stazione è servita da treni regionali da/per Venezia Mestre, collegata poi
all’alta velocità.

ITINERARIO

     Il viaggio è adatto a tutti non essendoci non presentando particolari difficoltà. Segnaliamo che due
      pernottamenti sono previsti a circa 1.200 m slm.
     Sono previste brevi passeggiate e, durante la giornata che si trascorrerà nella Logarska Valley,
      potrebbero essere richiesto un impegno maggiore trovandoci in un ambiente alpino dove è previsto
      un trekking escursionistico (adatto ai principianti, ma in buona condizione fisica). Consigliamo di
      portare delle scarpe adeguate.
     L’ordine delle visite potrebbe in generale subire variazioni rispetto alla sequenza indicata nel
      programma di viaggio in caso di necessità o qualora fosse ritenuto opportuno dall’accompagnatore
      e dalla guida locale

MEZZI DI TRASPORTO

I trasferimenti sono previsti con mezzi di trasporto adeguati al numero di partecipanti, avendo come
priorità il distanziamento e il comfort dei passeggeri. Per questo dichiariamo esattamente il modello del
veicolo che utilizziamo e il suo riempimento.

Fino a 2 persone: auto (4 posti a disposizione)
Fino a 7 persone: minivan (9 posti a disposizione)
Fino a 16 persone: pulmino (27/30 posti a disposizione)

In tutti i casi i passeggeri che viaggiano da soli (in camera singola) hanno sempre il posto finestrino
garantito con un posto lasciato vuoto accanto.

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HOTEL

I pernottamenti sono tutti previsti in ottime strutture, selezionate per la posizione migliore, il comfort, i
servizi offerti e il buon rapporto qualità-offerta. Tutti i pernottamenti sono previsti in hotel di categoria
4*/5* e segnaliamo che a Bled abbiamo riservato le camere Lake View per offrire la migliore esperienza
possibile.

Ci teniamo a segnalare che tutti gli hotel sono stati personalmente visitati dal programmatore della
destinazione e ad ogni viaggio vengono monitorati dai nostri tour leader.

Segnaliamo di seguito le sistemazioni previste per questo viaggio, facendo presente che, in alcune
circostanze, potrebbero cambiare per motivi non dipendenti dalla nostra volontà e sostituiti con soluzioni
di pari o superiore livello o comunque adeguate alla tipologia di viaggio.

 -   A Gorizia, utilizziamo il Best Western Palace. Senza subbio il miglior hotel della città e l’unico di
     categoria 4*. Sebbene l’aspetto e lo stile non siano né originali né storici, è stato scelto per la sua
     posizione, in pieno centro, e perché è un comodo punto di ritrovo per iniziare il viaggio.
 -   A Bled, la scelta ricade sul Grand Hotel Toplice, di categoria 5* e appartenente agli Small Luxury
     Hotels of the World. Non è solo il migliore hotel della cittadina, ma dell’intera Slovenia. Qui
     abbiamo scelto di avere le camere lake view, in modo da apprezzare al massimo l’atmosfera magica
     del luogo.
 -   L’Hotel Plesnik, di categoria 4*, è un hotel di montagna moderno e curato, con ottimi servizi.
     Coniuga al meglio tradizione e comodità e, trovandosi nel mezzo della Logarska Valley, garantisce
     pace e relax. Lo stile, la filosofia, la posizione erano esattamente quello che cercavamo per vivere
     questo luogo. E qui abbiamo previsto una lezione di yoga al mattino.
 -   L’hotel City Maribor è un 4* moderno e funzionale alle visite, ha una bella vista sulla Drava. Così
     come l’hotel che abbiamo scelto a Ljubljana, l’hotel Best Western Slon 4*, anch’esso moderno,
     comodo e in buona posizione, è una scelta dettata dal privilegiare il rapporto qualità prezzo, i servizi
     e il comfort a discapito forse di uno stile più tradizionale, che abbiamo scelto negli hotel precedenti.
     Ma l’offerta ricettiva slovena è complessivamente moderna, nata negli anni dell’ingresso dell’UE, e
     le alternative più antiche sono piccole e spesso non all’altezza, soprattutto nelle grandi città.
 -   L’hotel Kendov Dvorec è un relais & chateaux ospitato in un antico maniero del XIV secolo, immerso
     nella natura e poco distante dal borgo di Idrija. Legno intarsiato, merletti, il profumo del pane:
     come ultima sera abbiamo trovato una vera dimora tradizionale slovena, con un ristorante
     eccellente e un’atmosfera senza tempo.

RISTORANTI

Ci teniamo a segnalare che la scelta dei ristoranti non è stata affidata alla guida locale o al
corrispondente, che pur ha ottimamente collaborato alla ricerca, ma sono tutti stati visitati e
selezionati dal programmatore della destinazione oppure dai nostri tour leader. Tutti i menù vengono
richiesti in fase di programmazione del viaggio circa un anno prima della partenza e ricontrollati ancora
a qualche giorno dall’effettiva partenza.

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MANCE

Prevedere circa 50 Euro a persona (per un gruppo di 10 persone) da dare all’accompagnatore che
provvederà a distribuirle alla guida locale e all’autista a fine viaggio.

SOSTENIBILITÀ:
Promuoviamo lo sviluppo di una coscienza sostenibile da sempre. Da molto prima che la parola
sostenibilità diventasse tendenza. Favorire un turismo che non consuma, sfiora e valorizza ciò che
incontra. Visitare i luoghi cercando di lasciare tracce minime del proprio passaggio sono tra i primi punti
della nostra “Carta Etica del Viaggio e del Viaggiatore”, documento redatto nel 2006 e consegnato a tutti
i viaggiatori prima della partenza, in cui si riassumono principi, buone regole e attenzioni che possono
contribuire a salvaguardare il pianeta e i popoli che lo abitano.
Ad esempio, i comportamenti da adottare con la plastica: la battaglia del momento, una lotta che ci è
particolarmente cara, come dimostra anche il kit da viaggio sostenibile che regaliamo alla partenza per
sensibilizzare, e che comprende:

- una borraccia da portare con sé, per scoraggiare l’uso delle bottigliette d’acqua di plastica
- buste portadocumenti realizzate in carta Ecophilosopy, senza utilizzo di colla, e stampate con inchiostri
ad acqua. Interamente riciclabili.

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Quota Individuale di partecipazione

Minimo 10 partecipanti                                                                           € 2.590,00
con Esperto Kel 12 e guida locale parlante italiano.
Massimo 16 partecipanti

Supplementi per persona

Alta stagione terrestre                                                                    € 130,00
Supplemento singola                                                                        € 460,00
Base 2 (Con guida locale parlante italiano)                                                € 1.610,00

Supplementi/Riduzioni da definire

Prezzo Bloccato                                                                            € Da quotare.
Prezzo Bloccato Singola                                                                    € Da quotare.

Quota di gestione pratica € 90,00

LA QUOTA BASE COMPRENDE:

    7 pernottamenti in hotel 4*/5* ispezionati e selezionati dallo staff Kel 12
    Camera vista lago a Bled
    4 pranzi e 2 cene in ristoranti / hotel selezionati da Kel 12
    2 visite a cantine locali con degustazione inclusa
    Visite, escursioni ed ingressi come da programma
    Lezione di yoga riservata per Kel 12 nella Logarska Valley
    Guida locale parlante italiano selezionata da Kel 12 per tutta la durata del tour
    Esperto della destinazione Kel 12 al raggiungimento del numero minimo di viaggiatori
    Trasferimenti in minivan / minibus / pullman a seconda del numero di partecipanti con sempre
     posti liberi a disposizione per garantire un maggiore comfort e distanziamento
    Posto finestrino garantito a chi viaggia in singola con posto libero o corridoio affianco
    Acqua a disposizione ogni giorno durante i trasferimenti
    Servizio di assistenza in loco e dall’Italia 24/7

LA QUOTA BASE NON COMPRENDE:

    Mezzi per raggiungere la destinazione (possibile servizio aggiuntivo su richiesta)
    Assistenza in aeroporto o stazione ferroviaria e trasferimento privato in hotel (possibile servizio
     aggiuntivo su richiesta)
    I pasti indicati come liberi (2 pranzi e 5 cene)
    Facchinaggio
    Spese personali

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    Mance (prevedere circa 55 euro con un gruppo di 10 persone)
     Eventuali tasse aeroportuali e fuel surcharge
     Spese extra e tutto ciò che non sia esplicitamente menzionato nel programma di viaggio o alla voce
      “La quota base comprende”

L’organizzazione tecnica di questo viaggio è di:

Kel 12 Tour operator s.r.l. che è socio

e aderisce al

I Viaggi di Maurizio Levi s.r.l. che aderisce al

Scheda Tecnica

A) Ogni nostro programma di viaggio riporta il tasso di cambio utilizzato per il calcolo delle quote e la
percentuale pagata in valuta estera. Ogni programma di
viaggio riporta altresì la validità dello stesso.
B) Le modalità e le condizioni di sostituzione del viaggiatore sono disciplinate dall’art. 39 del Codice del
Turismo.
C) Richieste di variazioni alle pratiche o ai servizi già confermati potrebbero comportare costi aggiuntivi.
D) Al viaggiatore che receda dal contratto di viaggio prima della partenza, al di fuori delle ipotesi elencate
al comma 1 dell’art. 10 delle condizioni generali di contratto di viaggio o nel caso previsto dall’art. 7
comma 2, indipendentemente dal pagamento dell’acconto di cui art. 7 comma 1, sarà addebitato
l’importo della penale nella misura indicata qui di seguito:
- 10% fino a 45 giorni di calendario prima della partenza;
- 20% da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza;
- 30% da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza;
- 50% da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza;
- 75% da 9 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza;
- 100% dopo tali termini.
Salvo diverse indicazioni presenti nel programma di viaggio.
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento
del viaggio stesso.
Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di
coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di
comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza.
La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.

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Assicurazione

Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio
assicurativo relativo al costo individuale del viaggio.

Le condizioni di polizza sono riportate sul sito www.kel12.com e riguardano sia l’assicurazione medico-
bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento.

Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio.

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bagaglio, ma soprattutto per poter annullare la tua prenotazione per qualsiasi causa documentabile.

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     mediche, ospedaliere e farmaceutiche in caso di malattia o infortunio, Covid-19 incluso
    rimborso della penale in caso di impossibilità ad effettuare il viaggio e rimborso dei servizi non
     goduti in caso di interruzione del soggiorno
    prolungamento del soggiorno in caso di impossibilità a rientrare dal viaggio a causa del Covid-19
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Europ Assistance Italia è stata premiata, dall’Istituto Tedesco «Qualità e Finanza» e il suo media partner
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Date Partenza

Partenza              Rientro               Stagionalità   Note
16/04/2022 (sabato)   23/04/2022 (sabato)
28/05/2022 (sabato)   04/06/2022 (sabato)
09/07/2022 (sabato)   16/07/2022 (sabato)
13/08/2022 (sabato)   20/08/2022 (sabato)
08/10/2022 (sabato)   15/10/2022 (sabato)

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Informazioni pratiche Slovenia

FORMALITÀ

È necessario il passaporto individuale o carta d’identità valida per l’espatrio. Qualora si disponesse di
carta d’identità valida per l’espatrio rinnovata, si consiglia di verificarne l’idoneità sul sito
viaggiaresicuri.it e consultare le autorità competenti del proprio territorio.
La patente di guida non è da considerarsi documento valido per l’espatrio.
La carta d'identità elettronica (CIE) è valida.
Per poter viaggiare in Slovenia NON è necessario il visto d’ingresso.

AGGIORNAMENTI EMERGENZA COVID – DAL SITO VIAGGIARESICURI (AGGIORATO AL 1 DICEMBRE
2020)
La Slovenia considera tre liste di Paesi a seconda del rischio epidemiologico (lista verde, arancione e
rossa) e il livello di controllo e le limitazioni all’accesso dipendono dalla lista in cui il Paese di provenienza
si trova. L’Italia è inserita in lista rossa.
Chi proviene da una regione in Lista Rossa deve fare una quarantena di 10 giorni all'ingresso in Slovenia
oppure presentare un test negativo, effettuato in uno dei laboratori riconosciuti dal Governo Sloveno
(tutti quelli in Italia sono riconosciuti), non più vecchio di 48 ore.
Per chi proviene da una regione inserita nella lista arancione (come dagli altri Paesi/Regioni UE–
Schengen inseriti in lista arancione) non sono previste particolari restrizioni: non sussiste alcun obbligo di
quarantena né di esibizione di un test negativo al Covid-19 all’ingresso in Slovenia.
Tra le eccezioni all’obbligo di isolamento è previsto anche il transito entro 12 ore, a condizione di poter
accedere senza problemi al successivo Paese di transito o destinazione.
 Dal 12 maggio l’aeroporto di Lubiana è stato riaperto ai voli commerciali internazionali e i trasporti
pubblici nazionali sono stati ripristinati. Dal 13 giugno anche i collegamenti con l’Italia in treno e autobus
sono di nuovo attivi.
Restano vigenti i controlli ai confini. Dal 16 novembre sono soppressi i trasporti pubblici (treni e autobus)
e vietati tutti gli assembramenti, anche al di sotto delle sei persone, salvo gruppi familiari o persone che
vivono nello stesso edificio. È inoltre in vigore il divieto di circolazione delle persone dalle ore 21.00 alle
06.00. Rimangono vietati gli spostamenti tra i Comuni della Slovenia, con alcune eccezioni tra le quali
trasportatori e persone in transito verso altri Paesi e verso l’aeroporto di Lubiana, o in rientro presso il
proprio domicilio in Slovenia. Le eccezioni sono elencate nel sito web dell’Ambasciata nelle FAQ (n. 5 e
6, auto-dichiarazione
slovena) https://amblubiana.esteri.it/ambasciata_lubiana/it/in_linea_con_utente/avvisi%20e%20comuni
cazioni/emergenza-covid-19-coronavirus.html .

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DISPOSIZIONI SANITARIE

Le strutture sanitarie sono considerate buone, così come anche la possibilità di reperimento in loco di
medicinali.
L’encefalite da puntura di zecca è endemica nel Paese. Se ne raccomanda pertanto, previo parere
medico, la vaccinazione, specie per coloro che intendano visitare, soprattutto nel periodo estivo, boschi e
foreste o praticare attività all’aria aperta.

CLIMA

In Slovenia è presente una netta separazione tra la zona di pianura occidentale, che si estende da Nova
Gorica al nord dell'Istria, e che ha un clima abbastanza mite, e le zone interne, che hanno un clima
continentale (nelle colline, nel fondovalle e nella pianura orientale) o freddo (in alta montagna).
Le precipitazioni sono abbondanti nella zona occidentale, dove oscillano tra i 1.000 e i 1.500 millimetri
annui in pianura e in collina, ma superano i 2.000 mm (e persino i 3.000 mm nei versanti più esposti) in
montagna. Solo nelle colline e nelle pianure più orientali, queste diminuiscono e scendono al di sotto dei
900 millimetri.

LUBIANA – Temperature medie annuali
     Mese          Gen      Feb     Mar      Apr      Mag      Giu     Lug     Ago     Set     Ott    Nov   Dic
    Min (°C)        -3       -2       1       5        9       13      15       14      11      7       2   -2
    Max (°C)         3       6       11       15       21      24      27       26      22     15       8       3

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO

L’abbigliamento consigliato varia a seconda del periodo di visita scelto.

In inverno: per la zona interna, vestiti caldi, maglione, giubbotto, sciarpa, guanti, ombrello. Per la costa,
vestiti caldi, giacca a vento, impermeabile o ombrello, berretto di lana e guanti per i giorni di Bora.

In estate: vestiti leggeri, magliette a maniche corte, ma anche pantaloni lunghi, giacca e felpa per la sera
o perle giornate fresche; impermeabile o ombrello; per la montagna, scarpe da trekking, crema solare e
occhiali da sole.

Da non dimenticare: Ombrello - occhiali da sole – cappellino da sole - torcia elettrica con batterie di
ricambio - farmacia personale - creme solari di protezione - crema idratante – burro cacao per labbra –
rullini/memocard di riserva.

FUSO ORARIO

Ora del Fuso adottata ufficialmente: UTC/GMT +1:00 ora

VALUTA

La valuta attualmente in utilizzo è l'euro, entrato in vigore il 1° gennaio 2007, sostituendo il tallero.

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E’ possibile l’uso di carte di credito. Molto diffusi nel paese sportelli bancari automatizzati (bancomat).
In base ad un regolamento CE in vigore dal 15 giugno 2007- tutti i viaggiatori che entrino nel territorio
dell’UE o ne escano con una somma in contanti pari o superiore a EUR 10.000 (o l’equivalente in altre
valute o attivi facilmente convertibili) sono tenuti a dichiararla alle Autorità doganali.

DISPOSIZIONI DOGANALI

Si ricorda che al confine tra Slovenia e Croazia, poiché quest'ultimo Paese non fa parte dell'area
Schengen, sono in essere regolari controlli di frontiera.

LINGUA

La lingua slovena è la lingua ufficiale del Paese.
L’italiano è considerata lingua co-ufficiale nei quattro comuni litoranei di Ancarano, Capodistria, Isola
d’Istria e Pirano. L’ungherese invece, nei tre comuni di Oltremura (Dobrovnik, Dobronak, Lendava e
Lendva).

RELIGIONE

La religione maggiormente diffusa fra gli sloveni è quella cristiana (60% circa della popolazione) a
maggioranza cattolica. Solo un 2% della popolazione risulta di religione musulmana.

PREFISSI TELEFONICI

Per telefonare dall’Italia il prefisso è: 0386
Per chiamare l’Italia, invece comporre lo 0039

I principali operatori sloveni sono: Mobitel d.d., SI.Mobil Vodafone d.d., Tušmobil d.o.o., T-2, d.o.o.
mentre i principali operatori virtuali sloveni sono: Volja Mobil (Izi Mobil), M mobil (Skupina Mercator),
Debitel telekomunikacije d.d..

CINE/FOTO

Non esistono limitazioni per videocamere, apparecchi fotografici di qualsiasi tipo. Si raccomanda vivamente
di portare con sé un buon numero di memocard e batterie di scorta.

Si noti che in generale, in alcuni luoghi e siti potrebbero esserci limitazioni all’utilizzo di macchine
fotografiche e vide:
CHIESE: è vietato usare la macchina fotografica all’interno di alcuni edifici di culto. In caso di tali
proibizioni è solitamente, nei pressi dell’entrata, affisso un cartello indicante le regole da rispettare.
ZONE MILITARI come aeroporti, installazioni e automezzi militari, edifici governativi, militari in divisa,
polizia e caserme.

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VOLTAGGIO

Tensione: 230 Volt
Frequenza: 50 Hz
Note: la frequenza di rete è poco stabile

                     Tipo F (compatibile anche con C ed E)

CUCINA

La cucina slovena è molto varia e attinge dalla cucina mediterranea, dalla cucina della pannonia, delle
Alpi e infine, dalla cucina della penisola balcanica.
A seconda della regione presa in considerazione: infatti, secondo uno studio di etnologia, possiamo
trovare molte differrenti proposte e ben 23 regioni gastronomiche distinte.
Piatti unici tradizionali, vegetariani, a base di carne, zuppe e dolci ma anche bevande interessanti come il
Cesnjevec, un brandy alle ciliegie.
Tra i piatti più famosi ritroviamo sicuramente il kocovi krapi, ovvero dei ravioli di patate ripieni di
polenta, formaggio e frutta secca.
Interessante è anche la cultura dello Street food: gli amanti del cibo di strada infatti, troveranno pane per
i loro denti. Numerosi i mercati del Paese i mercati dove si possono gustare specialità di tutti i tipi. In
particolare, una delle più famose ricette slovene: la kranjska klobasa: salsiccia di carne di maiale
speziata, riconosciuto come prodotto Igp.

ACQUISTI

Per coloro interessati a portare con sé, al loro ritorno, un ricordo della Slovenia, sono molti i prodotti
tipici, in particolare quelli legati all'artigianato e al merletto. Ottimi anche i prodotti a base di miele.

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