In questo numero... oriana e - La testimonianza - UGI Onlus

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ODV

                                   numero 4     anno 2021

                                     www.ugi-torino.it

                            in questo numero...
 Lo speciale     L’intervista       La testimonianza

  covid e       gli effetti           oriana e
oncologia      di un anno di      mamma maria
pediatrica       pandemia         si raccontano
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UGI - UNIONE GENITORI ITALIANI CONTRO IL TUMORE DEI BAMBINI
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SOMMARIO
  5      L’EDITORIALE
         di Giorgio Levi

         COVID E ONCOLOGIA PEDIATRICA
  6
         di Marcella Mondini
                                                                         DIRETTORE RESPONSABILE
         M. BERTOLOTTI - M. GOITRE
  8                                                                                  GIORGIO LEVI
         di Roberta Fornasari

         ORIANA E MAMMA MARIA                                               GRUPPO REDAZIONALE
  10
         di Giovanna Francese
                                                                                      Erica Berti
                                                                                  Pierpaolo Bonante
         RITORNO AL FUTURO
  12                                                                              Roberta Fornasari
         di Pierpaolo Bonante
                                                                                  Giovanna Francese
                                                                                  Manuela Miglietta
         UNA FINESTRA SU TORINO E OLTRE
  16                                                                              Marcella Mondini
         di Giovanna Francese
                                                                                  Massimo Mondini

  18     LE ATTIVITÀ DELL’UGI
         di Marco Berton e Marcella Mondini                              SEGRETERIA DI REDAZIONE
                                                                                   Michela Colombo
         RAGAZZIAMO
  22
         di Roberta Fornasari                                          IMPAGINAZIONE E REVISIONE
         GIOCOSAMENTE                                                             Michela Colombo
  24
         di Pierpaolo Bonante                                                    Valentina Mangione

         NOTIZIE DALLA FIAGOP
  26                                                                                 FOTOGRAFIE
         di Marcella Mondini
                                                                                      Enzo Cilla
         LIBRI E FILM IN LIBERTA’                                                    Manuela Lisci
  30
         di Erica Berti
                                                                               PROGETTO GRAFICO
         DAL MONDO DEL VOLONTARIATO
  32
         di Marcella Mondini                                                           HUB09 S.r.l.

         LE MANIFESTAZIONI                                                              STAMPA
  34
         di Manuela Miglietta
                                                                                       Foehn S.n.c.

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L’EDITORIALE DI GIORGIO LEVI
                         VERSO IL 2022. L’UGI PRONTA A RIPRENDERE IL CAMMINO
                                                                 ha riferito di una riduzione degli
                                                                 interventi chirurgici, il 60% di una
                                                                 ridotta disponibilità di sangue e di
                                                                 emoderivati, il 57% ha detto di aver
                                                                 dovuto rinviare chemioterapie
                                                                 per mancanza di farmaci, il 28%
                                                                 di aver dovuto sospendere la
                                                                 radioterapia.
                                                                 Ed ecco perché a questo punto
                                                                 del cammino ci siamo domandati

In Breve                                                         quanto ha pesato la pandemia
                                                                 nelle attività dell’UGI, nel lavoro
                                                                 dei dipendenti, dei volontari,
                                                                 degli psicologi, dei medici e del
                                                                 personale infermieristico del
VOLONTARI                                                        Regina Margherita di questa
DI NUOVO IN                                                      complessa macchina che dedica
OSPEDALE                                                         tutte le sue energie alla cura di
                         Siamo in cammino, e siamo alla          bambini e adolescenti malati
                         metà di un ponte. Da una parte,         di cancro. Quanto sono state
Due volontari al         quella che abbiamo lasciato alle        negative le restrizioni, i divieti,
                         spalle, la vita così come l’avevamo     le mille precauzioni, nelle cure
giorno si occupano       conosciuta fino al febbraio del         oncologiche dei piccoli pazienti,
dell’accoglienza e       2020. Davanti a noi, ma non ancora      nei rapporti dell’UGI con le
                         visibile, la vita che ci aspetta. In    famiglie e nelle molteplici attività
delle procedure di       realtà non sappiamo a che punto         di ogni giorno. Di questo e di molto
triage davanti           siamo della traversata, il ponte        altro ne parlano Marina Bertolotti,
all’ingresso di          sembra lunghissimo e il cammino         responsabile della Psiconcologia
                         di un anno e mezzo è stato spesso       Pediatrica dell’OIRM e Marinella
ambulatori e             irto di ostacoli.                       Goitre, consigliere dell’UGI.
day hospital. Tutti i    È     uno      scenario     un    po’   Interessante la definizione di
giorni dalle 7,30 alle   immaginifico, ma utile per capire       “resilienza”, la parola che ci
                         a che punto siamo su questa             ha accompagnato in questi
12 per tornare           strada che ci porta fuori dalla         due anni, che dà Bertolotti: “Il
finalmente a dare un     pandemia. Alle spalle i mesi            termine resilienza non mi piace.
                         terribili dei malati, dei morti, dei    A mio parere da molto tempo
contributo concreto      lockdown, della crisi economica,        abusato. Credo che in questa
(ed in presenza)         in mezzo segnali di ripresa             situazione si siano evidenziati i
alle nostre famiglie     dopo l’avvio della straordinaria        punti di forza e le fragilità degli
                         campagna di vaccinazione che ci         individui, così come dei sistemi
ricoverate.              sta accompagnando verso quelle          istituzionali, familiari e culturali.
                         terre che ancora non conosciamo,        Ogni esperienza forte ci segna,
                         ma nelle quali potremo ricostruire      in qualche modo, positivamente
BILANCIO SOCIALE         e affidare poi alla Storia la più       o negativamente e non credo
                         grave crisi sanitaria degli ultimi      che l’auspicio sia ‘tornare come
È stato pubblicato sul   due secoli. In questo numero del        prima’, ma apprendere da ciò che è
                         giornale citiamo il rapporto di         accaduto ed è ancora in atto. E cioè
nostro sito il           Lancet Child & Adolescent Health.       riflettere sul senso di collettività,
Bilancio Sociale         Interessanti i dati: il Covid 19 ha     di sostenibilità”.
2019-2020.               avuto un impatto sul 78% delle          Ed è dunque proprio ora che
                         strutture sanitarie che hanno           dobbiamo completare il cammino
E’ possibile             partecipato alla survey. Il 43% delle   sul ponte che ci collega al futuro.
scaricarlo dal sito      strutture ha diagnosticato meno         Il nuovo mondo non è lontano, ma
                         casi di tumori pediatrici rispetto      dobbiamo arrivarci con cautela. E
dell’UGI - pagina        a quanto previsto sulla base dei        soprattutto completare il piano dei
“Chi siamo”.             numeri degli anni precedenti. Il        vaccini, l’unico riparo che abbiamo
                         34%, cioè una su tre, ha riferito       per non fermarci un’altra volta.
                         un incremento del numero di             L’UGI è una eccellenza di Torino,
                         giovani pazienti la cui terapia         per capacità di assistenza ed
                         non è iniziata o è stata ritardata di   efficienza, la pandemia ha messo
                         almeno quattro settimane; 15 unità      a dura prova l’intera macchina,
                         di oncologia pediatrica, di cui 13      ma allo stesso tempo rafforzato
                         nei paesi a basso o medio reddito,      tutti i livelli organizzativi interni.
                         hanno chiuso per un tempo medio         L’autunno è prossimo, possiamo
                         di 10 giorni. Il 79% dei partecipanti   concederci un po’ di ottimismo.

                                          5
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Lo Speciale

Covid e oncologia pediatrica
Quanto male ci ha fatto?
di Marcella Mondini

La pandemia ha fatto male           tutto ciò per quei bambini e        radio, poi cena e la giornata
a tutti. È un dato di fatto. Ha     ragazzi già gravemente malati       si riproporrà domani uguale.
fatto male ai bambini che non       e già isolati in ospedale. Ha       Nemmeno gli insegnanti si
hanno più giocato con i loro        significato avere accanto a sé      sono presentati per lungo
coetanei; ha fatto male agli        soltanto un genitore o un care      tempo. Una pena non solo per i
adolescenti che sono stati          giver perché non era possibile      giovani pazienti ma anche per
costretti in casa isolati dagli     il cambio. Ha significato           i genitori costretti a stare in
amici; ha fatto male a tutti        vedere ancora più strette le        ospedale senza cambio, senza
coloro che erano in condizioni      regole per evitare ogni tipo di     un solo piccolo intervallo per
di convivenza difficile; ha         contagio. Ha significato vedere     giorni e giorni dove le ore sono
fatto male alle finanze di tutti;   medici e infermieri vestiti         scandite dalle visite dei dottori,
ha fatto male ai lavoratori di      a mo’ di astronauti. Non più        dagli esami diagnostici, dai
ogni tipo di esercizio pubblico.    contatti fisici, non più abbracci   pasti e dal rumore delle pompe
Per quanto si possa essere          e baci, bandita la carta che        delle flebo, il tutto senza il
ottimisti è difficile affermare     può portare contagi, niente         conforto di un parente, di una
che sia stato un bel periodo e le   giochi in comune, niente sala       chiacchera se non al telefono,
conseguenze saranno a lungo         giochi, niente di niente, solo      di un cambio e una doccia a
visibili.                           cure e terapie ed il noioso         casa propria e senza la libertà
Ci siamo lamentati a lungo          lunghissimo programma della         di un pianto liberatore. Difficile
di non poter fare ciò che           giornata ospedaliera. Sveglia       buttarsi alle spalle tutto questo
volevamo e di non poter uscire      presto, visite ed esami, pranzo     per chiunque in qualsiasi
di casa o andare al cinema          e poi davanti un interminabile      momento della vita, ma se
o semplicemente al bar ma           pomeriggio fatto di televisione     gravato anche dalla pandemia
pensiamo cosa ha significato        e qualche programma alla            diventa quasi insostenibile.

                                                   6
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LO SPECIALE

Eppure non si poteva fare altrimenti, non si               significativamente influenzate: un terzo degli
poteva permettere al virus di dilagare e aggravare         intervistati ha denunciato un sostanzioso taglio
le condizioni già fragili di bambini e ragazzi con         dei finanziamenti, mentre due terzi (66%) ha
un tumore. E possiamo ritenerci tra i fortunati            riportato una riduzione di personale sanitario
perché viviamo in un paese progredito con molte            e in un ospedale su cinque (19%) c’è stata una
risorse e con un servizio sanitario pubblico che           riduzione della disponibilità di posti letto per i
funziona.                                                  bambini ammalati di tumore.”
È stata fatta un’indagine sugli effetti dalla              Tutto ciò da noi non è successo.
pandemia in 213 ospedali di 79 paesi, soprattutto          I paesi a basso reddito pagano il prezzo più
a basso reddito. Il risultato lo leggiamo sulle            alto, come sempre, per mancanza di risorse. Al
pagine de La Repubblica di qualche tempo fa, la            Regina Margherita i pazienti hanno ricevuto
pandemia “ha ridotto il numero delle diagnosi              le stesse cure di prima, non ci sono stati ritardi
e degli interventi chirurgici, o ha costretto a            e nemmeno soppressioni di cure. Per ogni
sospendere o rinviare chemio e radioterapie. In            stanza è stata curata al massimo la pulizia e la
qualche caso, soprattutto nei paesi più poveri             sanificazione, i presidi sono stati disponibili per
dove la situazione era già complessa prima                 tutti e le attenzioni sono raddoppiate. Diciamo
dell’arrivo del virus Sars-Cov-2, ha svuotato di           che i nostri pazienti sono stati “fortunati” per
personale i reparti di oncologia pediatrica o li ha        non aver subito le grandi difficoltà che bambini
costretti a chiudere.”                                     e ragazzi di altri paesi hanno dovuto patire.
I dati, ottenuti tramite questionari, si riferiscono       Difficile resistere e continuare ma la fiammella
al periodo che va dal 21 giugno al 22 agosto 2020          della speranza è sempre rimasta accesa e
e sono pubblicati su Lancet Child & Adolescent             l’incubo della sospensione delle terapie non si è
Health. La relazione ci dice che in quei paesi a           mai presentato.
basso reddito “l’assistenza sanitaria ha finito            Lo stesso è avvenuto in Casa UGI dove abbiamo
per essere compromessa perché parte delle                  rigorosamente seguito i dettami dell’Ospedale
risorse in termini di finanziamenti e di personale         e adottato ogni misura di cautela per prevenire
è stata in ogni caso dirottata sull’emergenza              contagi. Abbiamo dovuto chiudere la sala giochi
sanitaria. Le risorse degli ospedali sono state            e gli appartamenti dovevano essere (e tuttora lo
                                                           sono) puliti e sanificati; le famiglie sono state
                                                           agevolate per la spesa grazie ai nostri volontari
                                                           e alla Croce Rossa che ci ha aiutati a distribuirla
                                                           ogni settimana. Ogni altra esigenza poteva essere
                                                           soddisfatta grazie alla solerzia di chi presidia la
                                                           Casa e ai volontari che si sono messi a disposizione
                                                           delle famiglie. A parte la mancanza dell’allegria
                                                           della sala giochi con i bambini che la animano, le
                                                           famiglie sono state accudite e supportate in ogni
                                                           loro esigenza. I volontari di Radio UGI e quelli che
                                                           si sono occupati dei laboratori hanno fatto un
                                                           gran lavoro per non far sentire l’isolamento e la
                                                           solitudine ai bambini ricoverati e in Casa UGI.
                                                           Un gran lavoro che ha dato molti frutti.
                                                           Comprendiamo perfettamente cosa significa
                                                           avere un figlio malato di tumore, quali angosce
                                                           e quanti interrogativi la malattia suscita e
                                                           sappiamo che nulla deve aggravare la situazione
                                                           già pesante e intollerabile. Facciamo nostre
                                                           queste angosce e cerchiamo di alleviare la fatica
                                                           di questo percorso in tutti i modi. Il tumore
                                                           lascia delle ferite profonde che certamente si
                                                           rimarginano pur lasciando una traccia ma non
                                                           devono essere aggravate anche dalla pandemia.
                                                           Abbiamo la fortuna di vivere in un paese in cui
                                                           non manca il benessere e la ricchezza e questa
                                                           volta la dobbiamo dirottare sulla strada di chi ne
Un appartamento di Casa UGI                                ha bisogno davvero.

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In questo numero... oriana e - La testimonianza - UGI Onlus
L’Intervista
PANDEMIA COVID
TUTTE LE ENERGIE DI CASA UGI IN CAMPO
intervista a
marina bertolotti e marinella goitre
di roberta fornasari

Marzo       2020:     l’Ospedale     modo non eccessivo nei nostri          Marina Bertolotti
Infantile Regina Margherita e        pazienti, salvo alcuni casi.
Casa UGI si blindano, nessuno        Da uno studio (osservatorio
può più entrare, nessuna             PSICOVID),       iniziato    nel
attività e nessun contatto           2020 e non ancora ultimato,
ammesso. Paura, sconforto,           sappiamo che hanno sofferto
solitudine, ansia.                   maggiormente gli adolescenti
Cosa e come fare per continuare      e probabilmente i soggetti fuori
a gestire ed aiutare le famiglie,    terapia, cioè coloro che hanno
i bambini e i ragazzi di UGI? Lo     dovuto subire le maggiori
abbiamo chiesto a chi è stato        ristrettezze, mentre i pazienti
loro molto vicino in ospedale e      in terapia attiva hanno sentito
in Casa UGI.                         meno la differenza, essendo
Come       Marina      Bertolotti,   essi già soggetti a restrizioni
responsabile                 della   particolari. Hanno sofferto
Psiconcologia          Pediatrica    anche i pazienti che usufruivano
dell’OIRM, che ha partecipato        di supporti educativi, o altro
a numerosi convegni, ed in           genere di aiuti, cui hanno
                                     dovuto     rinunciare.     Come       cambio durante l’assistenza
particolare a quello sull’impatto
                                     psiconcologi, abbiamo dovuto          al proprio figlio in ospedale,
del Covid organizzato dalla
                                     attivare modalità differenti di       anche per lunghi periodi, ha
Società di Pediatria dove ha
                                     intervento, per esempio con           alimentato stanchezza, ansia
presentato      una     relazione
                                     sedute telefoniche o via web,         e anche intolleranza a volte.
proprio sui bambini e ragazzi
                                     per i pazienti ambulatoriali o        Questo è stato percepito da tutti
con patologia oncoematologica.
                                     off therapy che non potevano          i caregiver, anche di bambini
E Marinella Goitre, consigliere
                                     aver accesso agli ambulatori.         affetti da altre patologie e
dell’UGI e referente di Casa UGI
                                                                           ricoverati per lungo tempo.
per le famiglie.
                                     E qual è stato l’impatto del          Nel reparto di Oncoematologia
                                     Covid-19 sui caregiver, nel           si è sentita molto la mancanza
Dottoressa Bertolotti, ci può
                                     nostro caso genitori e parenti,       dei volontari, soprattutto per
dire quali sono state le strategie
                                     che già normalmente vivono            i bambini più piccoli, che
organizzative     e    gestionali
                                     livelli maggiori di stress e          consentivano al genitore di
utilizzate    per      affrontare
                                     di ansia associati al peso            avere un momento di distacco
l’impatto emotivo e psicologico
                                     psicologico e fisico di chi assiste   per un caffè o una doccia. Questo
della pandemia su bambini e
                                     i propri cari malati? Come li         ha avuto una ricaduta anche
ragazzi?
                                     avete aiutati e sostenuti?            sul lavoro degli psiconcologi
Nel nostro Centro vi è già
                                     Certamente i genitori sono            che, frequentemente, hanno
un’assistenza        psicologica
                                     apparsi più ansiosi e molto           avuto difficoltà ad effettuare
consolidata, tesa a dare
                                     provati     dalle       restrizioni   colloqui individuali fuori dalla
sostegno      durante        tutto
                                     imposte     dalla      pandemia,      stanza, in quanto il genitore
l’iter terapeutico e oltre. La
                                     anche in regime di ricovero.          non aveva alcuno cui lasciare
pandemia      ha     enfatizzato
                                     L’impossibilità di darsi il           il proprio bambino. A volte si
alcuni aspetti di ansia, ma in

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In questo numero... oriana e - La testimonianza - UGI Onlus
è potuto contare sul personale                                          sono stati, comunque, sempre
infermieristico/OSS, ma questo                                          presenti in Casa UGI accudendo
caricava       eccessivamente                                           le famiglie, i bimbi e i ragazzi.
operatori già oberati di lavoro.                                        Come tutti, ci siamo poi dovuti
In genere, comunque, abbiamo                                            convertire all’on-line, ma devo
assistito ad un aumento dello                                           dire che, grazie a Radio UGI e
stress nei caregiver e alla                                             Rete UGI, che ha organizzato
necessità di intensificare il                                           numerosissimi laboratori e
nostro lavoro.                                                          attività, siamo riusciti a far
                                                                        compagnia e tenere impegnate
Resilienza è davvero la parola                                          tutte le famiglie. Grazie anche
chiave? Saremo capaci di                                                a tutti i professionisti dei
ritornare ad essere come                                                laboratori e delle attività che ci
eravamo?                                                                hanno dedicato gratuitamente
Personalmente       non     amo                                         il loro tempo. A fare la spesa
il termine “resilienza”, a                  Marinella Goitre            alimentare inizialmente ci
mio parere da molto tempo                                               hanno pensato i volontari e
abusato. Credo che in questa        immediatamente il servizio          successivamente la Croce
situazione si siano evidenziati     di volontariato, chiudere la        Rossa. Direi quindi che l’unica
i punti di forza e le fragilità     sala giochi e l’area esterna del    esigenza non soddisfatta sia
degli individui, così come          giardino, dotare Casa UGI di        stata quella dei volontari in
dei    sistemi     istituzionali,   aree di isolamento obbligatorie     presenza che, a detta delle
familiari e culturali. Ogni         e di tutti i presidi necessari      famiglie, sono mancati davvero
esperienza forte ci segna, in       quindi camici, guanti, visiere,     moltissimo a tutti.
qualche modo, positivamente         mascherine, igienizzanti e
o negativamente; non credo          sanificanti. Impedire in ogni       I volontari che ruolo hanno
l’auspicio sia “tornare come        modo il contatto anche tra le       avuto durante l’emergenza e
prima”, ma apprendere da            famiglie ospiti.                    avranno dopo?
ciò che è accaduto e, ricordo,      Rispettando tutte queste rigide     I volontari sono il motore
è ancora in atto; riflettere        precauzioni, siamo riusciti a       dell’UGI.    Abbiamo       dovuto
sul senso di collettività,          contenere e limitare il contagio    sospendere l’attività, tranne
di     sostenibilità,     essere    ad un solo caso positivo            quella    dei    volontari    dei
maggiormente preparati, in          riguardante un papà lavoratore      trasporti; loro si sono fermati
senso operativo e psicologico,      che aveva quindi contatti           solo per quindici giorni durante
ai limiti che la vita può           esterni. Da quel momento in         la prima ondata, ma poi, data
proporci, in una società che        poi, i nuclei famigliari, in cui    l’esigenza     delle     famiglie
invece molto si è basata, negli     erano presenti persone che          di essere quotidianamente
ultimi decenni, sulla negazione     per motivi di lavoro dovevano       trasportate in ospedale, ci
e su aspetti di onnipotenza.        avere contatti esterni, sono        siamo organizzati dotando
                                    stati    trasferiti,  a    spese    tutte le navette di plexiglass,
Marinella, quali sono state         dell’Associazione, all’esterno      affrontando tutte le spese
invece le strategie in Casa UGI     di Casa UGI in alloggi appositi.    necessarie per attrezzare i
per fronteggiare l’emergenza                                            mezzi in modo da far viaggiare
Covid?                              Siete riusciti a soddisfare tutte   le famiglie in sicurezza. I
Innanzitutto bisogna dire che       le esigenze delle famiglie?         volontari stanno ritornando
è stato per noi un problema         Per le famiglie è stato, ed è       molto gradatamente anche
totalmente nuovo, ci siamo          ancora, un periodo durissimo.       a Casa UGI. Per ora sono un
trovati di fronte a un’emergenza    Non essendoci più i volontari       massimo di cinque o sei e
che nessuno di noi aveva mai        a portare un sorriso, fare          svolgono     attività    minime,
affrontato prima e un virus di      due chiacchiere, giocare con        dobbiamo tenere la guardia
cui non si conosceva molto.         grandi e piccini, allietare le      sempre      molto     alta.   Da
Ferma la necessità di adottare      giornate con svariate attività,     settembre, se la pandemia
rapidamente un protocollo           le famiglie hanno risentito di      ce lo permetterà, è previsto
Covid, siamo stati fortunati        un fortissimo isolamento. Un        il ritorno dei volontari con
ad avere come presidente            ringraziamento speciale, però,      nuovi laboratori e una nuova
Enrico Pira che ringrazio.          va a Fabio Barcella e Stefano       organizzazione. E tutto questo
Abbiamo dovuto sospendere           Ribet, due dipendenti UGI, che      grazie al vaccino.

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In questo numero... oriana e - La testimonianza - UGI Onlus
La Testimonianza
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oriana e mamma maria
Attraverso le parole di Maria, mamma di Oriana e con lei ospite di Casa UGI, cerchiamo
di cogliere come l’emergenza sanitaria ha lasciato traccia in Casa UGI e di parlare
del prima, del durante e ci si augura, del post pandemia.
di GIOVANNA FRANCESE

Maria, vuoi parlarci della tua     attivati per una soluzione,           l’emergenza Covid?
famiglia in Casa UGI?              dopo lo scoramento iniziale.          Prima che scoppiasse la
                                   Con l’aiuto dell’ATMO siamo           pandemia era tutto molto
Noi, mia figlia Oriana ed io       arrivati a Torino la città in cui     sereno, si stava bene in
siamo in un appartamento della     Oriana ha subito due trapianti,       Casa UGI. Abbiamo subito
Casa da ben tre anni e mezzo.      grazie ai quali ora è in via          trovato un gran conforto,
Eravamo in Venezuela quando        di guarigione. Ho lasciato in         un aiuto costante, grande
Oriana, che ha ora diciotto        Venezuela un altro figlio che ha      partecipazione e disponibilità.
anni, si ammalò di leucemia        21 anni, e questo mi pesa molto,      Potrei dire che era un luogo
linfoblastica e i medici ci        anche se so che è responsabile        sempre       vivo,   con    tante
dissero che era necessario un      e capace.                             persone vicine che donavano
trapianto di midollo. È stato                                            gioia a noi tutti, nonostante
un colpo terribile per noi tutti   Quindi siete arrivati in Italia       le problematiche che con
e subito abbiamo cercato una       prima della pandemia e la             la malattia si respiravano;
via per curarla. In Venezuela      vostra vita era diversa.              persone attive che ci offrivano
era impossibile e così ci siamo    Come è cambiata durante               tutto ciò di cui avevamo bisogno

                                                  10
e di più ancora, con mille                                              telefonavano comunque più
possibilità per fare qualsiasi                                          volte al giorno per chiederci se
cosa in qualsiasi momento.                                              era tutto a posto.
Non parliamo poi delle cure, i
volontari ci accompagnavano                                             Pian piano è tornata una prima
e sostenevano senza riserve.                                            parvenza di normalità?
Inoltre   fuori   dalla   Casa                                          Certo, anche e sempre grazie
potevamo           passeggiare,                                         ad UGI che si è reinventata
girare per Torino, camminare                                            con alcune attività online
tranquillamente     e   vedere                                          che intrattenevano noi nelle
qualche     amico.    Non    si                                         camere. UGI non ci ha mai
faceva nulla di particolare                                             abbandonati, era la situazione
perché Oriana era sempre                                                tutta ad essere insopportabile.
in cura, tuttavia non c’erano
limitazioni, vedevamo vetrine,                                          Quando hai capito, insieme a
camminavamo nel parco. Un                                               tua figlia, che qualcosa stava
giorno improvvisamente ci                                               cambiando?
siamo ritrovate chiuse nel                                              Quando, grazie all’UGI ci
nostro appartamento, non si                                             hanno vaccinate. E questo ci
usciva più e in tutta Casa UGI                                          ha permesso di ricominciare
non c’era nessuno. Un silenzio                                          a muoverci e a vivere con le
spaventoso.                         raccontare. Era deprimente,         persone le attività di prima
                                    triste, per me era...non trovo le   della pandemia.
Cosa ricordi di traumatico in       parole per definire quei mesi
questo passaggio?                   di solitudine. I volontari non      Quali sono le aspettative che tu
Prima del Covid tante persone       avevano accesso, nessuno            e tua figlia avete per il futuro,
ci facevano compagnia, ci           poteva più avvicinarci.             ora che siete vaccinate?
venivano a trovare nella Casa                                           Io ho come grande speranza
e in sala giochi c’era sempre       E qual è il ricordo che più ti      che il Covid finisca e che
un gran via vai con i bambini       turba di questo periodo di          Oriana stia bene. Oriana ha
che     venivano     intrattenuti   chiusura?                           delle ottime aspettative! Sta
da volontari, giocavano, e          Il compleanno di Oriana, il         frequentando        una    scuola
cantavano in questa sala, con       momento in cui avrebbe voluto       superiore,          precisamente
un gran senso di serenità.          i suoi amici con cui festeggiare    l’Istituto Gobetti Marchesini,
Quando a tutti noi è stato          e invece non ha potuto. Io          con indirizzo amministrazione,
detto che dovevamo restare          la vedevo raggomitolata sul         marketing e impresa. Ha finito
nelle camere, è mancato ciò         divano e non c’era scampo           la classe terza, l’anno prossimo
che nella Casa ci ha sempre         alla sua solitudine. Ho fatto       frequenterà la quarta e le piace
sostenuto: la condivisione.         per lei una tortina, e ringrazio    molto questo progetto di vita.
Un colpo durissimo. In quel         Fabio di Casa UGI che è             La vedo nuovamente serena.
silenzio surreale, si viveva        venuto per portare un regalo.
un senso di oppressione e           Lui aveva accesso, una delle        Qual è il sogno di Oriana?
noi mamme e figli chiusi in         poche persone che con mille         Mia figlia desidera diventare
camera. Prima avevamo chi           attenzioni entrava nella Casa.      veterinaria.   Lei    ama     gli
ci coccolava: l’UGI con i suoi      Per Oriana è stata dura, lei        animali da quando era piccola
volontari organizzava mille         aveva conosciuto dei ragazzi        e in Venezuela l’aspettano le
attività per i bimbi e per noi      della sua età e non poteva          sue tartarughe, i suoi cani e
adulti, potevamo fare massaggi,     incontrarli in un’occasione         un uccellino. Lì con loro lei
ginnastica, corsi di ogni genere    così speciale e unica, i 18         desidera tornare per lavorare
o anche solo chiacchierare. Noi     anni. Prima del Covid aveva         come veterinaria. Nell’attesa è
mamme facevamo dei bei lavori       anche festeggiato Capodanno         molto aiutata dalla psicologa
insieme per il mercatino di         da questi amici. Ora nulla era      dell’UGI, Simona Bellini, che sta
Natale, poi nulla più. I bambini    più possibile, si stava solo        preparando per lei un progetto
erano sempre in camera, a           in camera. E ringrazio Dio di       di integrazione, anche per un
guardare la tv o a parlare al       aver avuto questa casa in cui       eventuale lavoro.
telefono e non c’era molto da       non mancava nulla, dove ci          Incrociamo le dita.

                                                   11
ugidue

Ritorno al futuro
Percorsi integrati per l’autonomia e l’inclusione
delle famiglie con figli con malattia oncologica
di pierpaolo bonante

L’UGI non si ferma mai, questo lo     formativo, alla prevenzione del      soprattutto        i     quindici-
sanno tutti.                          bullismo ed al contrasto della       diciottenni,      perdono     anni
Una delle ultime iniziative è         povertà educativa, il tutto con il   importanti di scuola in uno dei
stata un progetto sovvenzionato       supporto psicologico di Simona       periodi più complessi, quelli
dalla Regione Piemonte relativo       Bellini, psicologa dell’UGI. Oltre   del passaggio da bambino
a percorsi di studio per il           a quanto citato fino ad ora ci       ad adolescente.          Le cure
doposcuola della scuola primaria      si propone un rafforzamento          non permettono più a questi
e secondaria di primo grado.          della      motivazione,      delle   ragazzini di essere costanti
Inutile dire che per realizzare       competenze, delle soft skills nei    nello studio e quindi un sostegno
questa     progettualità     l’UGI    ragazzi. Come si deduce, oltre       risulta essere fondamentale per
avesse bisogno del supporto di        alla fondamentale attenzione         supportare, oltre a ridurre, le
professionisti educatori.             allo sviluppo psicosociale, il       capacità di relazione sociale in
Le azioni proposte consistono         progetto si propone di realizzare    generale.
in una formazione extra-              momenti d’incontro, di scambio       Secondo quanto afferma Simona
scolastica     finalizzata     alla   e di convivialità al fine di         Bellini, l’esperienza di malattia e
prevenzione della dispersione,        rafforzare le alleanze educative.    di ospedalizzazione provoca nei
al    successo     scolastico     e   I ragazzi colpiti dalla malattia,    bambini vissuti di perdita della

                                                      12
loro identità e integrità, con           LE CURE NON PERMETTONO PIÙ          risultato è stato raggiunto
una conseguente sensazione di            A QUESTI RAGAZZINI DI ESSERE        perché durante tutto l’intervento
diversità rispetto ai coetanei:            COSTANTI NELLO STUDIO E           c’è un supporto psicologico
spesso si assiste al sorgere             QUINDI UN SOSTEGNO RISULTA          basato sul cogliere i sottotesti
di atteggiamenti regressivi                  ESSERE FONDAMENTALE             delle loro vulnerabilità, nel
improntati          all’isolamento,                                          riconoscere i loro vissuti emotivi
talvolta     a     comportamenti                                             legati     all’apprendimento,       e
oppositivi       basati         sullo   impegnasse a studiare l’italiano     successivamente               poterli
scoraggiamento.            L’attività   e di conseguenza il tutto l’ha       mettere in condizione di
scolastica risente di tutto ciò e       resa refrattaria agli studi nel      riscoprire le loro potenzialità.
in alcuni casi i nostri bambini         contesto italiano.                   Le      emozioni        influenzano
e ragazzi hanno bisogno di uno          L’intervento degli educatori         infatti lo studio anche in modo
spazio che li aiuti a sentirsi al       ha reso lo studio della lingua       qualitativo: le emozioni negative
passo con gli altri compagni            italiana molto più interessante,     incoraggiano un apprendimento
e in linea con il programma             riuscendo     ad     interessarla,   maggiormente             focalizzato
didattico.                              nel tentativo di spingerla           sui dettagli, quelle piacevoli
L’intento è quello di trasformare,      nuovamente verso un percorso         favoriscono        un     approccio
tramite l’aiuto degli operatori,        di studi che le permetta di          olistico, l’intuizione, la creatività
le lacune, il malessere, la             crearsi un futuro.                   nella soluzione dei problemi.
demotivazione        legati      alla   Questo è un tipico caso che          Indirizzarsi verso emozioni
scuola in interesse, curiosità,         capita frequentemente, ovvero        piacevoli        favorisce      l’uso
incoraggiamento a migliorare.           famiglie che non vogliono            flessibile di strategie che
Tutte    le    attività     saranno     ritornare più nel paese d’origine    conducono ad una elaborazione
realizzate presso le sedi dell’UGI      per paura di eventuali ricadute      dei contenuti più profonda,
o in Ospedale. Per spiegare al          della malattia dei loro figli e      in grado di garantire una
meglio la nostra proposta vi            anche perché in molti casi il loro   prestazione scolastica migliore,
raccontiamo la storia di una            paese d’origine offre molto poco.    innescando così un circolo
ragazza straniera residente             Nella prima fase di realizzazione    vizioso che porta al desiderio di
a Casa UGI, impossibilitata a           del progetto gli educatori sono      conoscere.
rientrare nel suo paese d’origine       stati in grado di creare un          Riprendendo le parole di
a causa della situazione politica,      legame vero e profondo con i         Plutarco “la mente non è un
che ha passato in terapia gli anni      ragazzi seguiti.                     vaso da riempire, ma un fuoco
più cruciali per la sua crescita.       Quello che Marinella Goitre,         da accendere”: questo è “in-
La differenza di ambiente,              volontaria dell’UGI che ha           segnare”, ovvero lasciare il
di provenienza e soprattutto            assistito alle formazioni, ha        segno.
il fatto di parlare spagnolo,           notato è un’alta quantità e          Si tratta, quindi, di un lavoro
lingua di facile comprensione           qualità di attenzione per tutto      psicologico in rete con gli
per tutti, ha fatto sì che non si       il tempo di formazione. Questo       operatori scolastici, finalizzato
                                                                             a individuare, per ciascuno
                                                                             dei nostri bambini e ragazzi, il
                                                                             percorso migliore in grado di
                                                                             fornire strategie adeguate per
                                                                             arrivare ad un risultato, sia che
                                                                             si tratti di studiare la geografia
                                                                             sia di risolvere problemi di
                                                                             geometria.
                                                                             “L’imparare ad imparare” può
                                                                             quindi essere interpretato come
                                                                             un personale atteggiamento
                                                                             verso la vita: non influisce solo
                                                                             sulla preparazione scolastica
                                                                             dei nostri bambini e ragazzi,
                                                                             ma sulle persone che sono e
                                                                             diventeranno.

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ODV

    UGIDUE - corso Dante, 101 - 10126 Torino
tel. 011 6649436 - manifestazioni@ugi-torino.it
una finestra su torino e oltre
di giovanna francese

Walter Bonatti. Stati di grazia
Il Museo della Montagna dal 22 giugno al 5 dicembre
2021 offre la mostra che ricostruisce la storia di
Walter Bonatti, in occasione del decennale della sua
scomparsa.
Proprio l’archivio personale (donato dagli eredi al
Museo) dell’alpinista-esploratore fa da filo conduttore
e permette di riprodurre suggestivi e partecipativi
ambienti naturali che gli sono appartenuti, come foto
uniche di pareti delle Alpi, di ghiacci, di foreste e di
vulcani.
Il visitatore incontrerà oggetti che appartennero
a Bonatti, oggi interessante memoria di attrezzi
alpinistici utilizzati, insieme a libri di avventura che lo
ispirarono. Un patrimonio dedicato a tutti gli amanti
della montagna e non solo.

Piazzala Monte dei Cappuccini, 7
Torino

Per prenotare la visita: 011 6604104

www.museomontagna.org

Zoom. Giardino zoologico
Zoom è un parco immersivo, un viaggio tra la natura
dell’Asia e dell’Africa. Sono infatti nove gli ambienti
ricostruiti, con gli animali liberi nel contesto
artificiale ad essi appartenente. È una visita adatta
alle famiglie con bambini, che possono incontrare
ippopotami, zebre, giraffe, rinoceronti, tigri,
tartarughe, pinguini, pesci tropicali e molte altre
specie. Gli animali sono accuditi e seguiti da biologi
con i quali si possono organizzare incontri educativi
per scoprire aspetti inusuali e la biodiversità di
questa natura d’importazione. Durante i mesi estivi
sono in funzione le piscine e completano l’offerta
di Zoom Torino numerosi punti ristoro e ristoranti
a tema. Si consiglia di telefonare per le indicazioni
legate all’emergenza sanitaria.

Strada Piscina, 36,
Cumiana (Torino)

Telefono 011 907 0318. Aperto tutti i giorni

www.zoomtorino.it

                                                        16
eventi

                 Una infinita bellezza
     Dal 22 giugno al primo novembre un interessante
     percorso “Il paesaggio in Italia dalla pittura
     romantica all’arte contemporanea” è ospitato nella
     Citroniera Juvarriana alla Reggia di Venaria.
     Vi si trovano 200 opere, tra dipinti, fotografie,
     video e installazioni che documentano due secoli
     di paesaggi incontaminati e amore per la Natura,
     ispirazione per molti artisti del passato.
     Il filo cronologico-geografico si snoda attraverso
     opere prodotte soprattutto al Nord e in alcune scuole
     del centro e del Sud Italia.
     La mostra offre ai visitatori spunti per una riflessione
     sul tema della sensibilità ambientale a cui oggi il
     mondo tutto sta diventando molto attento.

     Reggia di Venaria, Venaria Reale (Torino)
     Per informazioni e prenotazioni: 011 4992333

     da martedì a venerdì: ore 9.30 - 17.30
     sabato e domenica: ore 9.30 - 19.30

     www.lavenaria.it/it/mostre/infinita-bellezza

Gran Tour di Abbonamento Musei
     Da lunedì 5 luglio sono aperte le prenotazioni per
     una serie di sedici itinerari in bus in Piemonte, Valle
     d’Aosta e Lombardia. Dal 2015 Abbonamento Musei
     ha ampliato infatti il suo circuito, arrivando prima
     in Lombardia e nel 2019 in Valle d’Aosta.
     Le proposte comprendono visite a musei, castelli,
     dimore storiche, tour originali all’aperto.
     Ne sia testimonianza il percorso tra Cuneo e il
     Castello di Grinzane Cavour, con il nuovo Museo in
     vigna, un’originale giornata tra i filari della vigna
     del Conte e le visite in Valle D’Aosta dei castelli di
     Verres e Fenis. Il primo appuntamento è previsto per
     il 25 luglio e a scorrere, sino alla fine di ottobre.
     Per tutte le informazioni dettagliate e per le adesioni
     occorre collegarsi al sito sotto indicato.

     Non è richiesto pass vaccinale, ma i viaggi e i posti
     in bus si svolgeranno in ottemperanza alle regole
     anti-Covid in vigure al momento dell’escursione.

     www.lineaverdeviaggi.it

     17
di marco berton

L’UGI LANCIA LA 9° EDIZIONE DEL SUO CONCORSO
FOTOGRAFICO dal titolo “solidarietà e società”
L’UGI lancia la 9° edizione del suo concorso                esterrefatti di fronte all’empatia che le difficoltà
fotografico organizzato in collaborazione con               fanno emergere e così assistiamo a numerosi
Paolo Ranzani, fotografo di beauty, moda,                   gesti di meraviglioso altruismo”.
reportage sociale, ritratto, glamour. Un grande             Gli aspiranti vincitori dovranno riuscire a
professionista, nonché fedele amico e sostenitore           cogliere al meglio tutti questi stimoli proponendo
dell’Associazione.                                          la propria interpretazione della tematica
Il tema scelto per quest’anno è “Solidarietà                “Solidarietà e società”.
e società” e ha l’obiettivo di promuovere e di              Al concorso potranno partecipare, in modo
sensibilizzare la cittadinanza sul valore dei due           libero e gratuito, sia fotografi professionisti che
concetti e sulla loro interconnessione.                     amatoriali; le fotografie (al massimo una per
Secondo     quanto       specificato  nel     bando,        partecipante) andranno inviate online –
disponibile sul sito www.ugi-torino.it, infatti, la         entro e non oltre il 15 SETTEMBRE 2021
solidarietà è da intendersi come “gesto libero,             compilando il form disponibile sul sito dell’UGI.
ricchezza per chi dona e per chi riceve che porta           Le immagini, obbligatoriamente in formato
con sé uguaglianza, sicurezza, piacere; tutti valori        JPG, dovranno avere una buona risoluzione
individuali e sociali senza i quali non si potrebbe         (minima consigliata 1500 x 2000 pixel 72 dpi)
parlare di vera comunità.                                   e potranno spaziare dall’analogico, al digitale
Essere solidali significa essere altruisti, disposti        fino all’elaborazione creativa toccando tutte le
ad aiutare gli altri nei momenti di difficoltà senza        tipologie di espressione.
chiedere nulla in cambio perché è il rapporto di            L’iscrizione sarà valida solo se verranno rispettati
fratellanza e di reciproco sostegno che collega gli         tutti requisiti richiesti, per conoscere tutti i
uomini nella consapevolezza di appartenere alla             dettagli del concorso e i premi in palio è possibile
stessa società”.                                            consultare il bando.
Un’interconnessione rafforzata ulteriormente                Un ultimo fattore fondamentale è rappresentato
dalla pandemia di Covid-19: “Mai come in questo             dalla giuria, incaricata di valutare l’aderenza al
periodo - prosegue il bando - è importante                  tema in oggetto, la tecnica fotografica, l’originalità
mettere in evidenza la collaborazione e                     dell’opera e la creatività.
l’unione tra le persone, il COVID ci ha obbligati           La stessa sarà composta dalla rappresentante
a guardare il mondo da un altro punto di vista.             dell’UGI Emma Sarlo Postiglione, dal fotografo
Se da una parte assistiamo a momenti tragici e              e docente di fotografia Paolo Ranzani, dalla
di rabbia, di ingiustizia e di iniquità, dall’altra         fotografa ritrattista Marina Alessi, dal promotore
ci commuoviamo per la dedizione con cui molti               culturale di CINESUD Francesco Mazza e dal
lavoratori compiono sforzi sovrumani, restiamo              rapper e cantautore Willie Peyote.

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photo action per ugi
un bellissimo successo

Photo Action per Torino è stata una chiamata               Durante tutto il periodo molte le iniziative
alle arti ideata dai fotografi Guido Harari e Paolo        organizzate per promuovere l’iniziativa benefica,
Ranzani insieme a Wall Of Sound Gallery: un                tra cui le dirette Facebook con interviste ai
invito ad alcuni dei maggiori fotografi italiani           numerosi fotografi che hanno preso parte a Photo
ed internazionali a donare una loro opera per              Action per Torino. Si è generato uno scambio
sostenere insieme il progetto di un “Fondo                 davvero stimolante tra gli autori e riflessioni
Straordinario Covid-19” creato dall’UGI e dalla            interessanti sulle prospettive della fotografia.
AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.
                                                           L’esposizione delle foto alla Galleria di Arte
Dal 7 al 24 maggio 2020 con una donazione di 100           Moderna di Torino, che avrebbe seguito
euro per fotografia si è potuto scegliere tra 107          l’iniziativa on line, subì una brusca interruzione
immagini stampate in fine art ed il ricavato della         e per alcuni mesi rimase chiusa, così come tutte
raccolta fondi delle stampe (oltre 70.000 euro) è          le altre attività culturali. Solo nel mese di febbraio
stato interamente devoluto all’UGI.                        2021 si riuscì ad aprire al pubblico.

                                                           Con un biglietto simbolico di 1 Euro, i visitatori
                                                           – inclusi i possessori di “Abbonamento Musei” –
                                                           hanno potuto visitare una mostra che presentava
                                                           un interessante stato dell’arte della fotografia
                                                           italiana e internazionale, e contemporaneamente
                                                           contribuire al progetto.

                                                           L’intero ricavato della biglietteria è stato destinato
                                                           all’UGI, così come quello della vendita del catalogo
                                                           (tuttora disponibile sul sito di Photo Actione per
                                                           UGI) e delle stampe in mostra.

                                                           Il 20 giugno la mostra si è chiusa, lasciando aperte
                                                           le porte per nuove idee e proposte per il futuro.

                                                           Grazie Guido.
                                                           Grazie Paolo.

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ODV

con un lascito
 sostieni l’ugi
   puoi scegliere tu,
        sempre!
lasciti testamentari
                                           alcune informazioni a riguardo
IL TESTAMENTO: PERCHÉ FARLO?                            momento della propria vita. I lasciti a favore
                                                        dell’UGI non sono soggetti a imposta di
•   E’ un atto di responsabilità e di amore poiché      successione e donazione, ipotecaria o catastale.
    vuol dire occuparsi dei propri cari e dei propri
    beni dopo la vita.                                  COME FARE TESTAMENTO ALL’UGI?
•   Protegge il coniuge poiché impedisce che            Per avere informazioni su come redigere
    l’eredità vada a persone che non sono state         testamento occorre contattare uno studio
    scelte direttamente.                                notarile di fiducia che illustrerà tutti i dettagli
                                                        dell’iniziativa. È importante che il testamento
•   Tutela figli e nipoti poiché consente di            sia il più semplice e breve possibile e che si
    scegliere chi amministrerà con fiducia il           limiti a disposizioni patrimoniali. Per quanto
    patrimonio destinato ad eredi minorenni.            riguarda i beneficiari, siano essi eredi o
•   Aiuta le persone care poiché permette di            legatari, è importante che nel testamento siano
    lasciare a coloro che non sono della famiglia       identificati con precisione per garantire la
    una parte degli averi.                              loro identificazione. Se si vogliono beneficiare
                                                        particolari categorie di persone (come bambini
•   Aiuta a sostenere buone cause poiché                e ragazzi malati di tumore) è indispensabile
    attraverso il lascito testamentario si              indicare l’Ente o Associazione che li rappresenta
    può destinare una parte dell’eredità ad             o chi se ne occupa (per esempio UGI).
    un’associazione senza scopo di lucro, come
    l’UGI, che lo impiegherà per proseguire i           Per evitare il più possibile controversie tra gli eredi
    progetti e le attività di cui si occupa. La legge   è opportuno nominare, nello stesso testamento,
    comunque garantisce agli eredi, anche in            un esecutore testamentario, una persona di
    presenza di disposizioni testamentarie, una         propria fiducia che, dando applicazione alle
    parte di patrimonio.                                volontà del testatore, amministri l’eredità, paghi i
                                                        legati e i debiti, incassi i crediti, e consegni i beni
•   Difende    le   volontà     di   chi   sceglie      agli eredi.
    consapevolmente di intraprendere questa
    strada poiché offre la garanzia assoluta che le     TIPI DI TESTAMENTO:
    volontà espresse siano rispettate.                  OLOGRAFO: scritto di proprio pugno su qualunque
CHI PUÒ FARE TESTAMENTO?                                supporto cartaceo, datato e firmato dal testatore.
                                                        Custodito in proprio.
Chiunque abbia compiuto la maggiore età e sia
capace di intendere e di volere.                        PUBBLICO: scritto seguendo particolari formalità
                                                        davanti a un notaio e a due testimoni. Custodito
PERCHÉ FARE TESTAMENTO ALL’UGI?                         dal notaio.
Nel testamento, è possibile quindi disporre un          SEGRETO: unisce i vantaggi della custodia
lascito, anche di piccola entità, all’UGI. Qualsiasi    del documento da parte del notaio con il
bene si desideri lasciare, una somma in denaro, un      mantenimento della segretezza.
bene mobile e immobile, ma anche il trattamento
di fine rapporto o l’assicurazione sulla vita, sarà
di grande importanza per l’UGI.
                                                         Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile
Questo gesto di estrema generosità permetterà            contattare:
all’UGI di continuare a perseguire i propri scopi e i
propri obiettivi accanto alle famiglie di bambini e      UGI - Unione Genitori Italiani contro il tumore
ragazzi malati di tumore e avviare nuovi progetti        dei bambini ODV
volti a migliorarne la condizione.
                                                         c/o UGIDUE Corso Dante, 101 - 10126 Torino
In assenza di eredi legittimi, il testatore potrà        Referente: Michele Magri
destinare l’intero patrimonio. E’ importante
ricordare che il testamento è un atto scritto che        lunedì – venerdì 8.30 - 17.00
diventa effettivo soltanto dopo la morte della           Tel: 011/4176904
persona che redige il testamento (testatore), il
quale può revocarlo o modificarlo in qualsiasi           Email: segreteria@ugi-torino.it

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LO SPORT PER RICOMINCIARE
di roberta fornasari

Che fatica e che pazienza, ma            fratellanza. Quindi è importante       direttore S.C. Oncoematologia
finalmente siamo ripartiti E che         ricominciare anche dallo sport         Pediatrica e Centro Trapianti e
ripartenza!                              che, oltre ai benefici fisici,         dai Dottori Sebastian Asaftei e
L’abbiamo dimostrato al mondo            migliora anche la salute mentale,      Daniele Bertin, dirigenti medici
e all’Europa intera: abbiamo             aiutando a battere i pensieri          del servizio. Hanno contribuito
vinto quaranta medaglie alle             negativi, riducendo lo stress e        alla realizzazione del progetto
Olimpiadi e soprattutto abbiamo          la depressione e rafforzando il        le Dottoresse Paola Imazio,
vinto il campionato Europeo di           sistema immunitario.                   Eleonora      Biasin      e     Rosaria
Calcio. Ne hanno parlato tutti i         Lo sport ci insegna a socializzare,    Manicone, la psicologa Giulia
giornali e le televisioni del mondo      a confrontarci con gli altri, ad       Zucchetti e la terapista della
e ne ha parlato anche il Papa            imparare la lealtà e, perché no,       neuropsicomotricità          Francesca
sottolineando l’importanza dei           anche ad accettare una sconfitta.      Rossi che, con il loro supporto,
valori di tutti gli sport, affermando    Considerati tutti questi punti di      hanno permesso di far conoscere
che bisogna essere capaci di             forza e benefici psico-fisici, va da   ai bambini e ai ragazzi le attività
lottare, con speranza e fiducia,         sé che le attività sportive siano      proposte.       All’interno        delle
senza arrendersi.                        fondamentali per il ritorno alla       strutture     dell’UGI,     l’iniziativa
Lo sport, come tutto, per un             quotidianità di tutti e a maggior      è seguita e supervisionata da
intero anno ha subito grandi             ragione dei bimbi e ragazzi che        Andrea     Tisone,      fisioterapista
limiti e restrizioni, ma siamo           hanno affrontato un percorso           e Lucia Longo, terapista della
stati, comunque, molto bravi ad          oncologico.                            neuropsicomotricità.
adeguarci allo “sport on line”.          In UGI è, difatti, attivo da anni il   Un’iniziativa        bellissima        e
L’UGI, infatti, consapevole di           progetto della squadra di calcio       importantissima quella dello
quanto sia importante l’attività         “100%” composta da ragazze             sport, nata in realtà già sette anni
motoria, è riuscita, durante             e ragazzi guariti da tumore            fa, come ci ha raccontato Gianluca
la pandemia, a strutturare un            pediatrico; una squadra frutto         Carcangiu, da una collaborazione
progetto ad hoc per cui i bambini e      della collaborazione tra l’UGI,        con CSEN in occasione della
i ragazzi hanno avuto la possibilità     il Torino FC e l’Oncoematologia        Giornata        Nazionale          dello
di essere inseriti in un progetto di     Pediatrica dell’Ospedale Regina        Sport Integrato, ossia l’attività
allenamento, promosso da esperti         Margherita di Torino.                  sportiva, a carattere educativo,
in scienze motorie, che si è tenuto      Non      dimentichiamoci        però   rivolta a tutti gli atleti, disabili
tutte le settimane in modalità           dell’importanza che ricoprono          e normodotati. L’obiettivo è
telematica.                              tutti gli altri sport e le varie       quello di costruire insieme un
Senza alcun dubbio, però, lo             attività motorie. Per questo           gruppo che, attraverso la pratica
sport in presenza è un’altra cosa:       motivo, nel 2019, l’UGI ha voluto      sportiva, sviluppi e promuova la
“abbatte barriere mentali, culturali     attivare un altro importante           cultura dell’integrazione e della
e generazionali; avvicina persone,       progetto per i bambini e i ragazzi     solidarietà, dell’inclusione di tutte
paesi, popoli e rende liberi. Lo sport   in e fuori terapia, promosso e         le persone e i settori coinvolti nel
ha l’incredibile potere di creare        in collaborazione con il CUS -         disagio sociale, per contrastare
speranza dove c’è disperazione”.         Torino (CENTRO UNIVERSITARIO           ogni tipo di discriminazione grazie
Parole attualissime quelle di            SPORTIVO) nella persona di Laura       allo strumento delle reti sociali.
Nelson Mandela, pronunciate              Moriondo e dallo CSEN - Torino         La collaborazione di Gianluca
venti e più anni fa, durante un          (CENTRO SPORTIVO EDUCATIVO             Carcangiu, presidente regionale
suo toccante discorso e che si           NAZIONALE) nella persona di            CSEN, con l’UGI prosegue negli
adattano benissimo a questo              Gianluca Carcangiu.                    anni con lo sviluppo di laboratori
periodo di ripartenza che stiamo         L’iniziativa è stata fortemente        sportivi in Casa UGI incentrati
affrontando in cui essenziali            voluta     e    sostenuta      dalla   sulla danza e sull’attività motoria
sono la resilienza, la resistenza, la    Professoressa       Franca Fagioli,    di base e dedicati ai nostri bambini

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e ragazzi che, come ben sappiamo,        di associazioni sportive e di            la ricerca universitaria sul cancro.
sono sempre molto attenti e curiosi      promozione sociale, contribuendo         Una collaborazione, quella del CUS-
fino al punto di esprimere una           allo sviluppo della pratica sportiva     Torino con UGIDUE, iniziata già nel
volontà: “Vorrei fare taekwondo”.        e alla realizzazione dell’obiettivo      2019 utilizzando gli spazi interni
In tanti, me compresa, vi starete        di uno sport per tutti e di tutti        ed esterni di Casa UGI, continuata,
domandando cosa sia il taekwondo;        collaborando con la Scuola, le           nei mesi di gennaio e febbraio
ebbene è un’arte marziale la cui         Regioni, gli Enti sociali e le libere    2020, con l’attività ludico-motoria
storia viene ricondotta a due            associazioni.                            per i piccoli pazienti dell’OIRM
filoni separati, quello delle arti                                                (Ospedale       Infantile     Regina
marziali     coreane      tradizionali   Il progetto viene poi ulteriormente      Margherita) e non fermata dalla
e autoctone e quello delle arti          ampliato grazie alla collaborazione      pandemia perché proseguita con
marziali giapponesi. Come riuscire       con Laura Moriondo del CUS-              incontri on-line. Estesa da aprile
a soddisfare la volontà espressa         Torino, una realtà altamente             2021 alla squadra di calcio 100% la
da questa ragazza? Rivolgendosi a        professionale       e    riconosciuta    cui preparazione atletica, con un
CSEN che, grazie al suo sempre più       a livello nazionale. Il Centro           occhio di riguardo alle capacità
crescente processo di integrazione,      Universitario Sportivo torinese è,       coordinative, è affidata proprio
ha sicuramente a disposizione            difatti, la più grande polisportiva      a professionisti del CUS, mentre
un’associazione affiliata che si         a livello nazionale per numero di        quella atletica è affidata al nostro
occupi anche di taekwondo. Da            discipline praticate, per continuità     bravissimo allenatore Marco Morra
qui nasce l’idea di un progetto più      e per livello delle attività svolte.     del Torino FC. L’obiettivo è quello
ampio che oggi offre la possibilità,     Nato nel 1946, con i suoi oltre          di far sperimentare ai nostri bimbi
ai nostri bambini e ragazzi, di          settant’anni di storia, mette a          e ragazzi più discipline sportive
spaziare tra gli sport non federali,     disposizione dell’utenza nove            possibili affinché ognuno di loro
a differenza di quelli offerti dal       impianti (cinque a Torino, uno a         possa trovare la propria strada in
CUS, più svariati, quindi dalle arti     Villanova d’Asti e tre a Grugliasco)     base alle proprie passioni.
marziali, alla street dance, all’hip     e oltre cento attività sportive. Non     Non dimentichiamoci, infatti, che
hop, al fitness, alla scherma storica    mancano tornei, grandi eventi e          il CUS offre un enorme ventaglio
(altra disciplina curiosa che vi         attività agonistica di alto livello.     di discipline: dall‘arrampicata,
invito ad approfondire), all’attività    CUS-Torino non significa soltanto        all’atletica leggera, al basket, al
cinofila ed altri. Saranno le sempre     sport, ma anche impegno per il           canottaggio, all’hockey su prato,
più numerose associazioni affiliate      sociale; negli ultimi anni, difatti, è   al pattinaggio su ghiaccio, al ping-
ad occuparsi di ogni singola             stato forte lo sviluppo di programmi     pong, al rugby, alla subacquea,
attività dedicata ai nostri bimbi        ed eventi finalizzati alla raccolta      al tennis, al volley, alla boxe, alla
e ragazzi; questo perché CSEN            fondi per contribuire alla crescita di   canoa, alla pallavolo e chi più ne ha
stimola e favorisce la crescita          progetti di solidarietà e finanziare     più ne metta!

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GIOCOSAMENTE                                    di pierpaolo bonante

Dagli Spalti alle Ludoteche
Rullare giocando a Calciobalilla
GIOCOSAMENTE è una rubrica        dei Giochi di Andrea Angiolino     ma              agguerritissimo
creata dai ragazzi di UGI         e Beniamino Sidoti: il nome        intrattenimento.
Onlus, dedicata a raccontare il   calciobalilla      deriva     da   Il gioco si simula una partita
mondo dei giochi agli adulti,     “Balilla”,   soprannome      del   di calcio dove i giocatori
nel tentativo di far capire       patriota italiano del settecento   utilizzano delle piccole sagome
loro in cosa consista, come       Giovan Battista Perasso, la        che, attraverso barre che li
mai ci giochino e perché sia      cui leggenda narra che si sia      attraversano trasversalmente,
così appassionante passare il     opposto all’impero asburgico,      possono cercare di raggiungere
tempo in questo modo.             provocando la ribellione che       l’obiettivo di colpire una
Il gruppo redazionale che ha      liberò Genova nel 1747. Balilla    pallina e spedirla nella porta
reso possibile questo articolo    è il diminutivo di balla, ovvero   avversaria.
è formato da con Lorenzo,         palla, un appellativo comune       La vittoria arriva alla prima
Coudou,    Antonio,    Oriana,    all’epoca per i giovani.           squadra che riesce a segnare 8
Andrea.                           Tutti conoscono questo gioco,      punti. Una regola che in molti
                                  forse non avrebbe bisogno          non conoscono è che prima
Ci permettiamo una breve          di grandi presentazioni, ma        di essere lanciata all’interno
parentesi         riportando      per evitare fraintendimenti        della porta, la pallina deve
l’origine del nome del gioco      vi ricordiamo nuovamente           battere contro una sponda del
direttamente dal Dizionario       le regole di questo semplice       campo da gioco. Un’altra parte

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