Don Domenico Leonati. Un prete mite

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Don Domenico Leonati. Un prete mite
ANNO LVIII - N. 3 - 2020 - Bollettino della Congregazione delle Suore Salesie PD - POSTE ITALIANE SPA - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/2/2004 N. 46) art. 1 comma 2 e 3 NE/PD

Vita dalla Chiesa                                            Dalle Comunità

Don Domenico Leonati.                                        Incontro indelebile con
Un prete mite                                                il Beato Carlo Acutis
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Don Domenico Leonati. Un prete mite
Sommario

		          Vita della Chiesa
  3.        Lettera della Madre Generale
  4.        ”Fratelli tutti”: fraternità e amicizia sociale
  5.        Come la fiamma dal fuoco differisce così tuttavia
             l’una aggiunge qualcosa all’altro...
  6.        Don Domenico Leonati. Un prete mite
  8.        Festa per gli anniversari: 50°, 60°, 70° di professione

       		 Beata Liduina
 9.         Nel mare in tempesta, un porto sicuro!
10.         Lettera alla Beata Liduina...
11.         Testimonianza di Marco e Marta
12.         Beata Liduina proteggici!

		 Laici Salesi
14.
                                                                                IMPORTANTE PER TUTTI COLORO CHE
15.
            Laici salesi: testimoni del carisma di san Francesco di Sales
            La sfida di camminare uniti nei tempi attuali                            RICEVONO VITA SALESIA
		          Dalle Comunità
16.         Incontro indelebile con il Beato Carlo Acutis
                                                                                   Per motivi organizzativi ed economici,
18.         Il patto educativo di Papa Francesco nella scuola
19.         Generosi come San Martino!                                            la redazione di Vita Salesia ha bisogno
20.         Ciak si gira... S. Martino di Tours
21.         La fraternità                                                        di conoscere al più presto il numero reale
22.         Alla Madonna della Salute in tempo di pandemia
24.         La forza dell’amicizia non conosce frontiere                         di coloro che ricevono Vita Salesia e sono
                                                                                     interessati a continuare a riceverla.
       		   Missioni
25.         La responsabile ad un incontro che anima!
26.         Eccomi, manda me!
27.         Nelle mani della Provvidenza                                              Si prega quindi di comunicarlo,
28.         C’è una luce di speranza!
                                                                                almeno entro dicembre 2020, rivolgendosi ai
       		   Nella luce di Dio                                                           seguenti numeri telefonici:
29.         I nostri defunti
                                                                                      049 8801355 – 049 8801433
                                                                                     oppure tramite posta elettronica:
                                                                                           salesrivista@salesie.it
                                                                                              o posta normale:
                                                                                                Suore Salesie
                                                                                             Rivista Vita Salesia
                                                                                      Corso Vittorio Emanuele II 172
                                                                                               35123 Padova
In copertina: Natività mistica del Botticelli

ANNO LVIII - N. 3 - 2020
Bollettino trimestrale per la Congregazione delle Suore Salesie - PD
Direttore Responsabile: Mimmo Vita
                                                                                Entro tale data, in assenza di comunicazione,
Direzione e Amministrazione:
Corso Vittorio Emanuele II, 172 - 35123 Padova                                   viene sospesa la spedizione della Rivista.
Tel. 049.8801355 - 8801433 Fax 049.8801426
mail: salesrivista@salesie.it web: www.salesie.it CCP 15278351
POSTE ITALIANE SPA - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003
                                                                                     Ringraziamo per la collaborazione.
(conv. in L.27/2/2004 N. 46) art. 1 comma 2 e 3 NE/P
Aut. Trib. PD n. 245 del 5 Novembre 1963

STAMPA e GRAFICA: Grafiche Erredici Srl - Padova
                                                                                                                 La redazione
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Don Domenico Leonati. Un prete mite
Vita della Chiesa

Carissimi sorelle e amici di Vita Salesia,

il mese di dicembre in tutte le parti del mondo, pur con sfumature culturali diverse,
porta con sé un fascino tutto particolare. È un mese connotato da luci colorate, da suo-
ni, canti e profumi caratteristici e da aria di festa…da sentimenti di tenerezza e insie-
me da nostalgie e desideri profondi di vita familiare…quasi ad interpretare in qualche
modo un grande anelito di salvezza e di pace che alberga nel cuore di tutti, special-
mente ogni anno in questo tempo.
                           Abbiamo bisogno di essere salvati!
Sì, noi tutti, proprio tutti, abbiamo bisogno di essere salvati dal Natale del Signore
Gesù, dalla sua venuta tra noi, dal suo farsi presente nella sua “carne”, ossia  in una
umanità in tutto simile alla nostra, fatta di debolezza e fragilità, di fatica e dolore, di
necessità e di aspirazioni, di gioia, amicizia e solidarietà…… Gesù, uomo in tutto simile a
noi fuorché nel peccato (cf Eb 4-15).  È da un Natale così, da questa inaudita “picchiata”
che Dio ha fatto dal Cielo verso di noi, che siamo veramente salvati!
L’espressione che spesso sentiamo in questi giorni: Salviamo il Natale!, ha certamente
la sua valenza in questo tempo ancora estremamente critico per il persistere della pan-
demia da Covid 19 e per le conseguenze nefaste, non solo sanitarie ma anche economi-
che, e per il rischio riferito al lavoro precario di tante categorie di persone…ma penso
che se ce la mettiamo tutta a salvare il vero Natale di Gesù adesso, dentro di noi e tra di
noi, cominceremo in un certo senso “a mettere a dimora” ciò che lentamente vedremo
forse germogliare e fiorire nel tempo che ci sta davanti, un tempo che non dovrebbe
essere più lo stesso di prima. “Voglia il Cielo – auspica infatti Papa Francesco nella sua
ultima enciclica Fratelli tutti – che alla fine non ci siano più ‘gli altri’ ma solo un ‘noi’.
Che non sia stato l’ennesimo grave evento storico (questo della pandemia) da cui non
siamo stati capaci di imparare” (FT 35).
Il “nuovo mondo”, cioè un modo diverso e più umano di vivere, l’ha già inaugurato
Gesù con la sua venuta tra noi, quando con lui “apparvero la bontà di Dio, Salvatore
nostro, e il suo amore per gli uomini” (Tt 3,4). Con questa forza nuova tutta gratis pos-
siamo veramente salvare il Natale di quest’anno, se non quello delle luci e dei cenoni,
almeno quello della solidarietà e di un servizio che “guarda sempre il volto del fratello,
tocca la sua carne, sente la sua prossimità fino in alcuni casi a ‘soffrirla’, e cerca la pro-
mozione del fratello” (FT 115). E questo “fratello” naturalmente può essere una sorella,
un figlio/a, un marito, una moglie, un genitore anziano…un vicino di casa, un povero che
bussa alla nostra porta! Il momento attuale è proprio dei migliori, specialmente per noi
cristiani e consacrati (pur rispettando le regole di distanziamento e i DPCM di turno)
per tentare con questo servizio di salvare il Natale, quello di Gesù, in questo 2020 che
mai dimenticheremo!
Con un grande desiderio di speranza e di bene per tutti, auguro quindi a voi, sorelle e
amici di Vita Salesia, dei giorni di serenità e pace per le Festività natalizie e per tutto
il tempo a venire!

                                                                          suor Paola Contin
                                                                         Superiora generale

                                                                            Dicembre 2020 Vita Salesia   3
Don Domenico Leonati. Un prete mite
Vita della Chiesa

“Fratelli tutti”:
 fraternità e amicizia sociale

V
        iviamo in un tempo in cui
        molti fantasmi che credeva-
        mo, o ci illudevamo, di esserci
        lasciati per sempre alle spalle
        sembrano ritornare. Più in-
vasivi, subdoli e prepotenti di pri-
ma. Qualunquismo, razzismo, odio
religioso, fascismo, oggi vestono i
panni sdruciti del suprematismo o
il doppiopetto del sovranismo, ma
la sostanza è sempre la stessa: c’è
sempre chi si ritiene superiore agli
“altri”, e per questo autorizzato a
prevaricare chi pensa non sia come
lui. E non solo, perché chi pensa
così, si crede anche padrone di tut-      ché crede che questo sia l’oppo-           “Laudato si”, si estende non solo
to, della terra che calpesta, dell’ac-    sto di Dio, cioè idolo, e dunque da        agli esseri umani, ma anche alla
qua, della natura, perché l’unica         distruggere al più presto per acce-        terra. Il testo, per poterne capire la
cosa che conta è ciò che fa comodo        lerare la fine del tempo. Davanti al       profondità, è quasi inutile dire che
a lui, il proprio tornaconto persona-     baratro dell’apocalisse, non ci sono       va letto tutto, quasi ruminato, tanta
le, la propria persona come unità di      più fratelli: solo apostati o martiri in   è la ricchezza degli spunti che offre
misura di ogni cosa.                      corsa «contro» il tempo. Non siamo         alla riflessione, e non solo alla rifles-
È a questo mondo che sembra pros-         militanti o apostati, ma fratelli tutti.   sione dei credenti. Come sempre,
simo a smarrire ogni residuo di uma-      La fratellanza non brucia il tempo         anche questa volta non sono man-
nità che Papa Francesco ha rivolto la     né acceca gli occhi e gli animi. In-       cate le critiche al documento firma-
sua ultima Enciclica “Fratelli tutti”,    vece occupa il tempo, richiede tem-        to da Papa Francesco, alcune anche
che come ha scritto il direttore di       po. Quello del litigio e quello della      particolarmente feroci. Purtroppo
“La Civiltà cattolica” Antonio Spada-     riconciliazione. La fratellanza “per-      anche da parte di uomini di chiesa,
ro, «declina insieme la fraternità e      de” tempo. L’apocalisse lo brucia. La      di quelle piccole ma agguerritissime
l’amicizia sociale. Questo è il nucleo    fratellanza richiede il tempo della        frange ultratradizionaliste che sem-
centrale del testo e del suo signifi-     noia. L’odio è pura eccitazione. La        pre più si prestano al gioco di quel
cato. Il realismo che attraversa le       fratellanza è ciò che consente agli        suprematismo e quel sovranismo di
pagine stempera ogni vuoto roman-         eguali di essere persone diverse.          cui dicevamo prima. Scivolando in
ticismo, sempre in agguato quando         L’odio elimina il diverso. La fratel-      questo modo sempre più in una re-
si parla di fratellanza. La fratellanza   lanza salva il tempo della politica,       ligione che non ha ormai più niente
non è solamente un’emozione o un          della mediazione, dell’incontro, del-      di cristiano, ma che, mascherandosi
sentimento o un’idea – per quanto         la costruzione della società civile,       dietro il paravento della tradizione
nobile – per Francesco, ma un dato        della cura. Il fondamentalismo lo          dottrinale (presunta), butta nella
di fatto che poi implica anche l’usci-    annulla in un videogame».                  spazzatura il Vangelo. Quel Vangelo
ta, l’azione (e la libertà): “Di chi mi   Il titolo dell’Enciclica è una citazio-    che invece, da duemila anni, conti-
faccio fratello?”. La fratellanza così    ne diretta dalle “Ammonizioni” di          nua a ripeterci che siamo fratelli.
intesa capovolge la logica dell’apo-      san Francesco. E indica una fratel-        Tutti.
calisse oggi imperante; una logica        lanza che, in perfetta armonia con
che combatte contro il mondo per-         un’altra Enciclica di Francesco, la                              Salvatore Mazza

4   Vita Salesia Dicembre 2020
Don Domenico Leonati. Un prete mite
Vita della Chiesa

        Come la fiamma dal fuoco
       differisce, così tuttavia l’una
       aggiunge qualcosa all’altro…
«La carità e la devozione differiscono tra loro come il fuoco dalla                  cui si è ridotto. Di fatto, nonostante
fiamma; la carità è un fuoco spirituale, che quando brucia con una                   la carità e la devozione differisca-
forte fiamma si chiama devozione: la devozione aggiunge al fuo-                      no, come il fuoco e la fiamma, allo
                                                                                     stesso tempo sono inseparabili, fi-
co della carità solo la fiamma che rende la carità pronta, attiva e
                                                                                     gurando l’una lo sviluppo visibile
diligente, non soltanto nell’osservanza dei Comandamenti di Dio,                     dall’altro. La fiamma senza il fuoco
ma anche nell’esercizio dei consigli e delle ispirazioni del cielo»                  non esiste, viceversa il fuoco, libera-
(S. Francesco di Sales, Filotea, I, 1).                                              to dalle ceneri in cui si è speso fino

I
                                                                                     ad estinguersi, se alimentato nuova-
      n una immagine consueta e alla       3. l’accettazione e l’esercizio delle     mente, risplende di una fiamma viva
      portata di tutti, San Francesco      ispirazioni del cielo. Così circoscrit-   ed incendiaria, tale da riscaldare
      compendia la teologia e la spiri- ta, la carità cristiana appare quale         ancora e propagarsi ovunque. Tra-
      tualità della vita religiosa. Un’a- è veramente, non “elemosina”, ma           endo motivo l’uno dall’altra, il fuo-
      nima consacrata, come e più “offerta totale di sé” a Dio Creatore,             co e la sua fiamma donano insieme
di qualunque altra (cfr. Lc 6, 27-35), e di riflesso ad ogni sua creatura.           calore e luce. La devozione così ha
deve necessariamente prendere co- San Francesco, accogliendo quanto                  la capacità di rendere la carità lu-
scienza del processo cristico in cui si    la Chiesa insegna, ci offre una viva-     minosa davanti a Dio e agli uomini,
è immessa. L’esecuzione e la rappre- ce e pratica riflessione sulla perfe-           rendendola “pronta, attiva e diligen-
sentazione della vita religiosa, allo- zione cristiana delle anime. In una           te”, risvegliandola dal torpore delle
ra come oggi, private del carattere di     immagine di sicuro effetto traduce a      ceneri in cui può ridursi dopo essersi
spontaneità che impronta soltanto a        tutti il difficile senso spirituale che   spesa interamente. La vita spirituale
se stessi, si organizzano intorno a        essa racchiude. Dall’osservazione         si spende nel fuoco della carità, ren-
tre specifici ambiti d’azione, in cui      del fuoco che arde, con o senza una       dendosi tuttavia intelligente e frut-
la «carità» si manifesta quale vera “forte fiamma”, egli seppe trasmet-              tuosa nella fiamma della devozione,
carità, non filantropia. Entrambe le       tere efficacemente, più di dimostra-      la quale, a sua volta, «non è altro che
azioni implicano una spoliazione di        zioni logiche o retoriche, gli effetti    un vero amore di Dio; non un amore
qualcosa di sé in vista di un “guada- di quella carità a cui si aggiunge la          genericamente inteso. Infatti l’amore
gno” ulteriore, nel caso della carità      devozione. Come la fiamma si origi-       di Dio si chiama grazia in quanto ab-
per un arricchimento davanti a Dio, na dal fuoco a certe condizioni, così            bellisce l’anima, perché ci rende ac-
e nello specifico della filantropia per    la carità, liberata dalle “ceneri” di     cetti alla divina Maestà; si chiama ca-
un di più davanti agli uomini. Per San     un fuoco che va smorzandosi, ha il        rità, in quanto ci dà la forza di agire
Francesco gli ambiti in cui si eserci- potere di ravvivarsi nuovamente               bene; quando poi è giunto ad un tale
ta la carità, propri dell’anima che        mediante la devozione. È specifico        livello di perfezione, per cui, non sol-
elegge il Signore quale suo sposo e        di quest’ultima, mediante un nuovo        tanto ci dà la forza di agire bene, ma
desidera arricchirsi di meriti ai suoi     carico di entusiasmo e di speranza, il    ci spinge ad operare con cura, spesso
occhi (cfr. Fil 1, 21-28), sono: 1. l’os- “rendere pronto, attivo e diligente” il    e con prontezza, allora si chiama de-
servanza dei Comandamenti di Dio;          fuoco della carità, facendolo risor-      vozione» (ibid., I, 1).
2. l’esercizio dei consigli evangelici;    gere nuovamente dalle sue ceneri in                           mons. Luigi Telesca

                                                                                                        Dicembre 2020 Vita Salesia   5
Don Domenico Leonati. Un prete mite
Vita della Chiesa

Don Domenico Leonati
Un prete mite

U
        na vita semplice, nascosta,      vara: “Bisogna essere tenaci, resi-
        fatta di provvisorietà e di      stenti, solidi. Bisogna indurirsi senza
        spostamenti eseguiti su ri-      mai rinunciare alla propria tenerez-
        chiesta dei Superiori. È la      za”. Ritrovo in questa espressione il
        storia di don Domenico Le-       “prete mite” che è stato don Dome-
onati (1703-1793), un prete vissuto      nico! Papa Francesco nell’udienza
in un passato lontano, ma che ha an-     19 febbraio 2020, ha detto che “il
cora tanto da dirci. Poco conoscia-      mite non è un codardo, un ‘fiacco’
mo di lui, però la realtà dei fatti ci   che resta fuori dai problemi. Non è
permette di ricostruire la sua figura.   un accomodante, ma un discepolo di
Lo troviamo impegnato in una in-         Cristo che ha imparato a difendere
tensa azione apostolica come stu-        il suo rapporto con Dio e i suoi doni,
dente, educatore, pastore, direttore     custodendo la misericordia, la frater-
spirituale, procuratore, fondatore,      nità, la fiducia, la speranza”. Di fron-
confessore. Guardato con gli occhi       te ad un’obbedienza, ad una docilità
umani, tutto questo può essere con-      e a un distacco non comuni, (vedi
siderato “carriera”, ma la fisionomia    le diverse mansioni affidatigli dai
umana, spirituale e storica di don       Superiori) sembra di trovarci a che
Domenico, ci mostra come egli sia        fare con un rassegnato, un rinuncia-
stato specchio della vita di Dio tra     tario, uno che lascia correre per non
gli uomini. La sua, sembra una vita      esporsi, che si rinchiude nel suo gu-
“senza radici”, visti i tanti sposta-    scio, che non si immischia nella vita
menti dettati dalla sua missione”.       degli altri e sforna buone maniere di
Viene da chiederci: “Da dove gli è       convenienza! Se così fosse, come si        si reagisce quando uno ci mette in
venuta tanta docilità?” Leggendo         spiega la sua capacità di fronteggia-      difficoltà! Il mite è uno che si spor-
quanto ha scritto di don Domeni-         re situazioni pastorali più disparate,     ca le mani stando al di sopra delle
co un grafologo, (la grafologia è        di coinvolgere i laici, di rimboccarsi     cose perché fissato in ciò che è ve-
una tecnica atta a studiare alcune       le maniche per non lasciare le cose        ramente prezioso nella vita. Mitezza
caratteristiche psicologiche di un       come le aveva trovate? Mi piace pen-       e fermezza sono due contrari che si
individuo attraverso l’analisi della     sarlo con un cuore ospitale, allarga-      incontrano in Don Domenico, una
sua scrittura) ho provato un senso di    to, come uno che non si accontenta         creatura così capace di combattere
rifiuto perché lo ha delineato come      di operare negli ambiti della propria      per quella giustizia che ogni cre-
una persona di carattere impulsivo,      vita abituale, ma va a cercare le feri-    atura ha diritto di avere. Norberto
intraprendente, dinamico, diploma-       te dell’uomo per versarvi vicinanza,       Bobbio scrive che la mitezza è “una
tico. Me lo immaginavo diverso, dol-     umanità. Ho letto da qualche parte         disposizione d’animo, una robustis-
ce e mite, visto che ha perseguito la    che la mitezza, dono dello Spirito, è      sima e discreta virtù”. “Siate forti,
spiritualità di S. Francesco di Sales,   contraddistinta da una retta pron-         stabili, costanti e invariabili, e siate
un santo la cui vita spirituale ruota    tezza ad agire, disponibilità a sot-       sempre tali, affinché nessuna cosa vi
intorno alla mitezza e alla dolcezza.    tomettersi e forte autocontrollo. La       separi dallo Sposo celeste che vi ha
Forse don Domenico avrà plasmato         mitezza è un dono dello Spirito San-       riunite insieme” (Cf Pref. RL) è scrit-
la sua indole naturale per acquisi-      to! Uno non può imporsi questo at-         to nella nostra Regola. È la discre-
re un temperamento forte e mite,         teggiamento reprimendo l’irruenza.         ta robustezza che Don Domenico,
come quello del Sales. Vengono in        In apparenza sembriamo tutti carini        senza clamore, ma con limpidezza
mente le parole di Ernesto Che Gue-      simpatici, poi bisogna vedere come         e determinazione, ci ha trasmesso,

6   Vita Salesia Dicembre 2020
Don Domenico Leonati. Un prete mite
Vita della Chiesa

una robustezza che è propria della        decentramento da sé. Non si appro-       considerando anche i tempi, non ha
persona mite. Il nostro Fondatore ha      priava di nulla, attribuiva tutto alla   fatto sfoggio di sé, ma si è speso con
saputo stare con Dio e con il prossi-     Provvidenza, anche la fondazione di      passione nel servizio della Chiesa
mo collocarsi in basso, sullo stesso      quel Conservatorio che sarà la radi-     e del prossimo.   Oggi il posto per
piano degli umili, sacrificandosi per     ce della Congregazione delle Suore       la mitezza è molto ristretto. Nello
il bene di tutti, a cominciare da chi     Salesie.  Si considerava un semplice     sbriciolamento del tessuto sociale
era ai margini della strada. Si è fatto   prete in cammino verso la santità, si    creato da incertezze e ingiustizie,
lievito scomparendo senza esibizio-       identificava con la Comunità da lui      la figura coerente e discreta di Don
ni e riconoscimenti, con una forza        fondata attribuendone la paternità       Domenico ci spinge a restare incar-
pacata, misurata, semplice, “anco-        a S. Francesco di Sales: “Considerate    nati in questa nostra storia per far
rata” all’Eucaristia, alla preghiera e    S. Francesco di Sales come vostro Pa-    circolare vita, fiducia, speranza, gio-
alla devozione alla Santissima Tri-       dre e Fondatore” (Cf Pref. RL) espres-   ia con semplicità, mitezza e fortezza
nità e alla Vergine Santissima. È an-     sione questa che cela un’esperien-       perché, come dice Papa Francesco,
dato avanti con pace, rispettando il      za di paradossale espropriazione,        “bisogna essere miti per poter lascia-
volere dei Superiori e spendendosi        frutto della sovrabbondante grazia       re il posto all’altro!”.
per un bene che nessuno gli poteva        di Dio. (Cf Sales – Leonati pag. 69-
rubare perché va oltre la dimensio-       70). È l’umile grandezza di un pre-                       suor Elena Pettenon
ne umana. Scorrendone la vita, non        te mite, libero, innamorato di Dio
certo facile, traspare il distacco, il    che, pur avendo una cultura elevata,

                                               1920 - 2020
                                          100 anni!
                     ci uniamo in una preghiera di
                      GRAZIE per i 100 anni di vita
                   raggiunti da suor rosaria sasso
                           per grazia di dio!

                                      un augurio festoso
                                     e un caloroso
                                   abbraccio da tutte
                                              le Salesie!

                                             AUGURI!

                                                                                                     Dicembre 2020 Vita Salesia   7
Don Domenico Leonati. Un prete mite
Vita della Chiesa

Festa per gli anniversari 50°,
60°, 70° di professione

N
        ella domenica in cui solen-
        nemente si festeggia Cristo
        Re dell’Universo, nella par-
        rocchia di San Cassiano a
        Venezia, sono stati ricordati
i giubilei di matrimonio di alcune
coppie di sposi 20, 50 anni di vita
insieme accogliendo tutto ciò che il
Signore dona, luci ed ombre, ma nel-
la dedizione e nell’amore scambie-
vole. Il parroco, don Antonio Bian-
cotto ha voluto però, accanto alle
coppie anche le religiose salesie
che operano nella parrocchia e ri-
cordano la loro Professione religio-
sa. Visibilmente emozionate erano
presenti suor Vittorina che ha rin-
graziato il Signore per i suoi 50 anni
di Professione, suor Alfrediana 60,
suor Antonia 70. Naturalmente l’at-
tenzione più grande è stata rivolta a
suor Antonia con i suoi 94 anni sem-     te del suo gregge e in particolare        timo gesto riconoscente e gentile
pre presente alla messa domenicale       delle creature che hanno conse-           l’offerta di una bella rosa rossa a
e ad altri appuntamenti di preghiera     gnato a Lui la loro vita per sempre.      ciascuna delle festeggiate e un libro
e adorazione. Il parroco ha proposto     Dopo l’omelia le tre festeggiate si       scritto dal parrocchiano prof. Gioi-
questa anziana religiosa ad esem-        sono poste accanto al sacerdote ri-       sis. ”Speranza”. La comunità salesia
pio, per risvegliarci in questo tempo    volte al popolo per pronunciare la        presente quasi al completo, ha pre-
di pandemia, nel quale molti temo-       formula di Consacrazione. Nel pro-        gato e goduto per le sorelle e han-
no i contagi, invitando a superare le    fondo silenzio l’ascolto delle parole     no augurato di continuare a “man-
paure e pur con prudenza a parteci-      toccanti pronunciate dalle religiose      tenersi in corsa verso traguardi alti
pare alle celebrazioni. Tanti battiti    hanno commosso molti dei presenti         con gioia e con audacia perché il Si-
di mano hanno sottolineato le affer-     che conoscono le salesie da molti         gnore rende capaci di abbracciare la
mazioni di gioia e di congratulazio-     anni come madri e sorelle, maestre        bellezza della vita”, così dice papa
ni espresse dal parroco. Durante la      dei loro figli, catechiste, parrocchia-   Francesco.
Celebrazione Eucaristica il coro che     ne assidue, esperte di relazioni con                              La comunità
per l’occasione era più numeroso,        le persone più anziane e quelle più
ha riscaldato i cuori con melodie e      bisognose di attenzioni.
canti appropriati le cui parole mol-     La Celebrazione Eucaristica si è
to significative e profonde hanno        svolta nella semplicità e nella co-
contribuito a rafforzare il ringra-      munione dei cuori in una chiesa
ziamento al Signore per tanti beni       illuminata a festa sotto lo sguardo
ricevuti, al re-pastore buono, pieno     benedicente e trionfante del grande
di mitezza e di misericordia che con     Cristo Risorto del Tintoretto dipinto
grande amore si cura personalmen-        nella pala dell’altare maggiore. Ul-

8   Vita Salesia Dicembre 2020
Don Domenico Leonati. Un prete mite
Beata Liduina

                    Nel mare in tempesta,

             					un porto sicuro!

S
            ono Mauro, scrivo da Cagliari per raccontare    ma anche l’oasi di pace in cui rifugiarsi per scambiare
            la mia storia e la mia devozione alla Beata     due parole e perché no? qualche battuta ironica.
            Liduina.                                        Suor Bianca ci dona le reliquia della Beta Liduina e ci
            Nel mese di novembre dello scorso anno mi       raccomanda di tenerle sempre con noi e così facciamo,
            è stato diagnosticato un liposarcoma mixoi-     ed ogni volta che usciamo dalla cappellina non man-
de di alto grado e mi è stato raccomandato di affidar-      chiamo mai di appoggiare la fronte alla tomba di Suor
mi alle cure del prof. Ruggeri a Padova dove esiste un      Liduina per chiederle una carezza invisibile ma tangi-
centro ospedaliero altamente specializzato per queste       bile mentre suor Bianca prega per me con tanta emo-
forme tumorali così rare.                                   zionante intensità.
Iniziò quindi per me una vera e propria via crucis di       Dopo tante terapie invasive e faticose, giunge il mo-
analisi ed esami diagnostici con la fatica di viaggi sem-   mento di estirpare l’alieno, reso meno aggressivo dai
pre più difficoltosi da Cagliari a Padova e con l’incubo    farmaci che ho assorbito. A marzo, il primo giorno di
di dover affrontare un durissimo percorso terapeutico       primavera, in piena emergenza sanitaria per il Co-
senza perdere tempo.                                        vid-19, vengo operato. Un’operazione complessa,
Terminati gli esami, il responso. L’alieno maledetto che    al cui pensiero ancora provo sentimenti di profonda
si era intrufolato nel mio corpo e che si nutriva della     angoscia, che grazie a Dio si risolve nel migliore dei
mia energia doveva essere attaccato al più presto sen-      modi. Purtroppo, però, a seguito dell’intervento resto
za indugi. Dovevo fare armi e bagagli e trasferirmi a       in ospedale ricoverato per lungo tempo e, una volta a
Padova, perché le cure richiedevano la presenza quoti-      casa, una febbre altissima mi accompagna tutti i giorni,
diana in ospedale.                                          creando sconforto e timore anche nei medici. Scopro
Inizio con una serie di chemioterapie pesantissime,         di aver contratto un’infezione post operatoria e affron-
la prima delle quali il 31 dicembre 2019. La notte di       to di nuovo terapie antibiotiche durissime, restando
Capodanno in un letto di ospedale, con un albero di         senza forze. Eppure sento di avere suor Liduina vicina,
Natale di tubi e sacchetti di farmaci chemioterapici è      sento le preghiere di suor Bianca e questo mi dà corag-
un’esperienza che non portò mai cancellare dalla mia        gio. So che suor Liduina era una bravissima infermiera
mente.                                                      e che non mi avrebbe abbandonato proprio ora, dopo
Da lì, settimane di chemioterapia e sedute di radiote-      tanto penare…
rapia interminabili. Solo, in una città che non conosco,    Finalmente dopo alcune settimane, sconfiggo anche
a contatto ogni giorno con tanta sofferenza, abituato       l’infezione e riprendo pian piano a camminare.
ad interagire solo con camici bianchi, decido di uscire,    Oggi sto bene, dovrò controllarmi spessissimo, ma
camminare, scoprire Padova e i suoi tesori. Con Enrica,     vivo, assaporo ogni istante della mia vita, il rumore
la mia compagna di vita, che ogni tanto mi raggiunge        delle onde, il vento di maestrale che mi culla, il sorriso
da Cagliari, un giorno entriamo nella cappellina dove       delle persone cui voglio bene.
riposa la Beata Liduina. Ci accoglie con un sorriso bel-    Tornerò spesso a Padova per i controlli e le analisi sa-
lissimo Suor Bianca, che diventa per noi un’amica a cui     pendo di approdare in un porto sicuro, dove posso rin-
confidare timori, speranze, angosce e che ci insegna        graziare la Beata che mi aspetta a braccia aperte e Suor
pian piano ad amare Liduina, ad andare con discrezio-       Bianca che è diventata nostra amica.
ne alla sua tomba per chiederle la grazia della guari-                                                          Mauro
gione per chiederle aiuto nel sopportare questa fati-
cosissima scalata.
Suor Bianca e la Beata Liduina diventano il porto sicuro
dove approdare quando il mare è troppo in tempesta

                                                                                                  Dicembre 2020 Vita Salesia   9
Don Domenico Leonati. Un prete mite
Beata Liduina

Lettera alla Beata Liduina...

C
               ara Beata Liduina,
                   siamo Ilenia Alessandro ed
               Emanuele, siamo parte della
               famiglia che tu hai creato con-
               cedendo a noi genitori il mira-
colo della vita dei nostri bambini. Abbiamo
pensato di scriverti quello che sentiamo nel
cuore in questo momento difficile dove non
ci è permesso incontrarci.
Ci mancano immensamente le nostre cele-
brazioni assieme a tutte le famiglie, ci man-
ca quel sentirsi a casa quando ci troviamo
tutti, ci manca inginocchiarci davanti alla
tua tomba per pregare assieme a te.
L’ultima celebrazione è stata fatta ad otto-
bre 2019 più di un anno fa, la pandemia non
ci ha più permesso di celebrare insieme, non
siamo mai stati così tanto tempo senza in-
contrarci tutti.
Manchi ai bambini e manchi a noi genitori e
questo penso sia il pensiero comune di tutte
noi famiglie volute e graziate da te.
Grazie alla tecnologia riusciamo in qualche
modo a sentirci e a vederci con video chia-
mate e messaggi, un grazie particolare a
suor Bianca che durante tutto questo tempo
infinito non ci ha mai lasciati soli ma ci ha
sempre raggiunti, anche con video ripresi
vicini a te, così è parso a tutti noi di essere li.
In questo momento abbiamo solo la certez-
za che tu ci sei e ci sarai sempre, nonostante
non possiamo venire a casa tua, sappiamo
che ascolti le nostre preghiere e intercedi
per tutti noi.
Ti mandiamo un bacio con la speranza di
poter presto venire a celebrare tutti insieme
la nostra amata messa delle famiglie presie-
duta dal carissimo Padre Antonio.

                       Ilenia, Alessandro, Emanuele

10   Vita Salesia Dicembre 2020
Beata Liduina

   Testimonianza di Marco
   e Marta

   D
                  esideravamo da qualche           Il timore che il virus potesse rovinare un
                  anno l’arrivo di un bambino      sogno così a lungo rincorso, lo scacciava-
                  ma faticava ad arrivare e la     mo pregando la Beata Liduina ogni sera. E
                  speranza in noi iniziava ad      così, Matteo e Riccardo sono nati il 12 no-
                  affievolirsi. Abbiamo cono-      vembre 2020, sani e felici, durante la se-
   sciuto la storia della Beata Liduina attra-     conda ondata della pandemia, riempiendo
   verso amici che si erano rivolti a Lei per il   i nostri cuori di amore! Grazie alla Beata
   nostro medesimo motivo. Ci siamo rivolti        Liduina siamo riusciti a realizzare il nostro
   a Lei a gennaio 2020 affinchè ci aiutas-        sogno e comprendere come il miracolo
   se… e dopo poco più di un mese, mentre il       della vita trionfi sempre! Ci affidiamo a
   mondo era bloccato dal lockdown a causa         Lei, continuando a pregarLa, affinchè pro-
   della pandemia da COVID19, una grande           tegga noi e soprattutto i nostri piccoli nel
   gioia entrava nella nostra casa: stavamo        cammino della vita!
   per allargare la famiglia, non con un bim-
   bo ma addirittura due gemellini!

 Nell’impossibilità di farlo individualmente
la Direzione ringrazia quanti hanno inviato
     offerte per le Missioni, per la Rivista
      e per la Causa della Beata Liduina.

                                                                          Dicembre 2020 Vita Salesia   11
Beata Liduina

Beata Liduina

           proteggici!

                                                                                                               li
                                                                                                  grini da Napo                                               Laura di Brescia
                                                                                   rano con pelle                                           Mamma e figlia
                                                                     P. Gennaro Fa

                             ento con                                                                                      Adriana,                                   minarista
                 di Agrig                              ssi di Roma                                        gnese di Villa                                 llomo se
     Don Antonio                           Coniugi Gana                                      Famiglia Bolo                                  Gianmarco Be
     Massimo                                                                                 Roma                                           Argentino

                                                                                                                                                                       dova
                                 di Crotone      e                                     cenza                                                             Tremignon, Pa
                  aziano Caroleo                                        ar di Schio, Vi                                               llo e Cabrele di
     Maurizio e Gr                                        Fam. Villamin                                                Fam. Bernarde
                    e di Padova
     Doriano Troles

                                    ra, Padova                                                                                                                             a
                    cchia di Villato                                                                   ese di Roma                                         ine dell’Etiopi
     Ragazzi Parro                                                                        Famiglia Borg                                    P. Habte Anto

12    Vita Salesia Dicembre 2020
Beata Liduina

                                                Gesuiti
                               ostoli e Padri                                                   , Padova
                gina degli Ap                                                   di Chiesanuova
Suore Maria Re                                                   Gruppo amici

                                                                                                                                                                             rdenone
                                                                                   cenza                                                                      Campagna, Po
                grini di   Matera                                   Montecchio, Vi                                                 grini di   S. Martino di
Gruppo di pelle                                      Gruppo Filò di                                                Gruppo di pelle

                                                                                                                   di Padova
                               ati, Venezia                                                        le e Leonardo
              cchia dei Gesu                                                        e nipotini Gioe                                                 di Firenze
Ragazzi Parro                                                       Coniugi Gallo                                                  Fam. Rondina

                     n il fidanzato                         o di Padova                                               ancesco e                            n il Vescovo Fe
                                                                                                                                                                           rnan       do
Giulia Marches
               in co                                                                                  o con i figli Fr                    Madre Paola co ntina
                                          Coniugi Pruscin                             Michela Vanz
                                                                                                                                                   de ll’ Ar ge
Alessandro                                                                            Martino                                             Croxatto

                                                                                                                                                    Dicembre 2020 Vita Salesia   13
L       Laici salesi

                                  Laici salesi:
                                  testimoni del carisma di
Torreglia, Padova                 san Francesco di Sales
                                                                                  di più l’esperienza  di ormai diversi anni,
                                                                                  evitando di ridurla ad un cerchio chiuso.
                                                                                  Alla scuola di formazione ci si prepa-
                                                                                  ra con l’ascolto della Parola, che grazie
                                                                                  all’accompagnamento di Padre Sandro
                                                                                  Carota, veniamo educati alla lettura at-
                                                                                  tenta e approfondita dei testi sacri.
                                                                                  La preghiera apre sempre i nostri incon-
                                                                                  tri e viene preparata a turno dagli amici
                                                                                  salesi diventando momento prezioso per
                                                                                  “stare” con Gesù Eucaristia durante l’a-

                                  I
                                                                                  dorazione.
                                      n un tempo difficile come ci costringe      Alcuni temi che riguardano la figura
                                      a vivere la pandemia da Covid 19, at-       dell’animatore di gruppo verranno pro-
                                      tenti alle misure di sicurezza, il picco-   posti in collaborazione con gli stessi laici
                                      lo gruppo degli amici salesi di Padova      salesi, prendendo sempre più parte della
                                  si ritrova dopo una lunga pausa a Casa          propria formazione. È una nuova espe-
                                  Sacro Cuore, per iniziare una nuova tap-        rienza che entusiasma ed impegna diret-
                                  pa di formazione, nella quale loro stessi       tamente, ci si sostiene collaborando in
                                  sono protagonisti della formazione.             un clima di fraterna amicizia favorendo la
                                  Il percorso anno 2020 – 2021 viene of-          conoscenza reciproca: lavorare assieme è
                                  ferto come possibilità di rendere la pro-       mettere a frutto i propri doni e carismi.
                                  pria testimonianza di vita come strumen-        Ci si propone una “missione della porta
                                  to di evangelizzazione e trasmissione del       accanto”, un passa parola delle cose buo-
                                  carisma salesio.                                ne e belle del vangelo.
                                  Siamo educati a dare un messaggio di            Il tempo che viviamo è un tempo di gran-
                                  santità quotidiana rivolto a tutti indistin-    de incertezza, e a volte di smarrimen-
                                  tamente, proprio come lo propone San            to … vogliamo portare luce e speranza,
                                  Francesco di Sales, perché là dove vivia-       guardare la realtà per viverla con fede
                                  mo è il luogo privilegiato per amare Dio        cristiana, sapendo che Colui che ci ha
                                  ed i fratelli in modo perfetto.                 voluti, non ci abbandona, ci dona sempre
                                  Formarsi per formare, animati e motivati        opportunità di crescere e di affrontare le
                                  da questa proposta, il gruppo si mette in       difficoltà con la forza dello Spirito del co-
                                  gioco per diventare   animatori e forma-        raggio e della solidarietà.
                                  tori di altri gruppi che possono sorgere        Servi della Parola, operatori di carità,
                                  dalle parrocchie da cui provengono.             strumenti di pace, ferventi oranti, fratelli
                                   Cominciano già a vedere nascere dei pic-       di tutti… ecco le nostre coordinate, per
                                  coli oratori domestici dove ci si incontra      aderire, basta un click su: sì lo vogliamo!
                                  per la preghiera del rosario, da questa ini-
                                  ziativa si rafforza il desiderio di trasmet-                           Gruppo amici salesi
                                  tere la spiritualità di san Francesco ed il                                    di Padova
                                  suo insegnamento, allargando sempre

14   Vita Salesia Dicembre 2020
Laici salesi               L

La sfida di camminare uniti
nei tempi attuali                                                                       Ecuador

L’         Incontro Nazionale Salesio,       quanto sia importante mantenerci
           è uno degli eventi molto im-      uniti al Signore, attraverso la preghie-
           portanti e molto attesi per       ra specialmente in questo tempo di
           tutti i laici salesi per unirci   incertezza.
e sentire la vicinanza della comunità.       In seguito abbiamo appreso che il
E quest’ anno non ha fatto eccezione.        tema centrale del nostro incontro è
Questo è stato un anno pieno di sfide        lo studio dei Vangeli. Ognuno è stato
personali e anche a livello comunita-        trattato e spiegato nelle diverse città
rio e senza dubbio a livello spirituale:     del Paese con la presenza delle no-
le nostre vite hanno cambiato, hanno         stre suore salesie e di alcuni laici che
preso un altro corso dovuto alla pan-        le accompagnavano.
demia a livello mondiale.                    A circa metà giornata abbiamo ter-
Per questo motivo non solo smettia-          minato con la catechesi dei Vangeli
mo di incontrarci nelle nostre riunio-       e quindi abbiamo fatto una pausa
ni comunitarie, ma è divenuta anche          per tornare a riunirci dopo il pranzo.
una sfida l’apprendere e riprendere          Abbiamo iniziato con una serie di
una nuova forma di rimanere uniti. E         dinamiche e giochi in forma virtuale
così mediante questa nuova sfida di          per realizzare un piccolo riepilogo di
adattamento virtuale si è svolto l’In-       quello che abbiamo appreso durante
contro Nazionale Salesio 2020, via           la mattinata. C’è stato anche il mo-
on-line.                                     mento del raccoglimento e della pre-
Attraverso una piattaforma elettroni-        ghiera; in ognuna delle nostre case
ca e connessi mediante i nostri dispo-       o dove ci siamo incontrati, abbiamo
sitivi cellulari, i computer ognuno nei      preparato un altarino con la Bibbia,
nostri luoghi, soli o in compagnia, ci       una candela e dei fiori per ricordarci
siamo sentiti nuovamente a casa.             che Dio è al centro della nostra vita.
Il nostro incontro è iniziato alle ore       Abbiamo concluso con un giorno col-
8.00 e a poco a poco si sono connessi        mo di fede, speranza e amore, ci sia-
i nostri cellulari come anche i disposi-     mo sentiti di nuovo a casa, vicini a co-
tivi elettronici per darci subito il ben-    loro che sappiamo che sono una sola
venuto con le nostre telecamere ac-          Famiglia Salesia nell’amore di Gesù,
cese e ci siamo salutati dalle diverse       accompagnati dalla nostra preziosa
città dove esiste la presenza salesia.       Vergine Maria.
Circa alle 8.30 è iniziato l’incontro e      Questo nuovo stile di vita ha esigito
con la preghiera abbiamo cominciato          molto da ciascuno di noi, il saperci
l’intera giornata di apprendimento, di       però sempre accompagnati e uniti
condivisione, di preghiera, di amore         nella preghiera, è ciò che ci dà forza.
e di grande gioia, distanti però uniti.      Molte grazie, sorelle salesie per con-
Il saluto della nostra Madre Genera-         durci sempre all’incontro con Gesù.
le, suor Paola Contin, ricco di molto
entusiasmo ed animo, ci ha ricordato              Pamela Fernanda Flores Valverde

                                                                                                  Dicembre 2020 Vita Salesia   15
D Dalle Comunità
Villanova di Guidonia • EM

Incontro indelebile con il Beato Carlo
Acutis
U
        n martedì mattina di fine        diamo all’urna di Carlo Acutis, il gio-
        ottobre, ricevo una telefona-    vane beatificato da poco”. Mi ha pre-
        ta dal Parroco di Villanova di   so una forte commozione e gioia…
Guidonia, Don Andrea che a brucia-       è un amico che ho incontrato nella
pelo mi chiede se il giorno seguente     Catechesi e mai mi sarei aspettata di
ero libera da impegni importanti         vederlo nella Chiesa della Spoglia-
per la scuola…” Dobbiamo andare          zione ad Assisi.
in un posto e desidero ci sia anche      Detto fatto, la mattina seguente,
lei… prosegue. Rispondo che potevo       Don Andrea, Don Franco, (nuovo
assentarmi per quel giorno… e che        cappellano, padovano della Madon-
accettavo l’invito.                      na Pellegrina, tra l’altro), Imelde, la
“Dove andremo?... sarà a Roma per        mamma di Don Andrea, io e sr Car-
la Catechesi, sarà per delle spese a     melina ci mettiamo in viaggio.
livello liturgico… sarà andare a ve-     Carlo Acutis è uno dei testimoni
dere luoghi per possibili itinerari      attuali che ho presentato ai ragaz-
con l’Iniziazione cristiana…” Così, la   zi delle medie in preparazione alla
mia mente girava su e giù per capire     Cresima.
dove avrei dovuto andare.                Dopo una ricerca su Testimoni e
A sera, durante l’incontro con il        martiri dei secoli passati, con i ra-
gruppo delle Mariane, tenuto nella       gazzi ci siamo posti una domanda: “
Chiesa Parrocchiale, Don Andrea mi       Ma, ora, nel 21° secolo c’è qualcuno
ferma e mi dice: “Domani andiamo         che ascolta Gesù, lo segue?... Ci sono
ad Assisi, c’è un altro posto in auto,   testimoni giovani nel 2020?”
se vuole portare un’altra suora. An-     Sì, Chiara Luce Badano, Josè Sanchez      Messa quotidiana, con l’Adorazione.
                                         Del Rio, Marcello Javier Morsella,        Sì chiede:” Come mai davanti allo
                                         Pier Giorgio Frassati, Matteo Farina,     stadio, tanta gente… e davanti al
                                         Carlo Acutis…                             Tabernacolo qualcuno… raramen-
                                         Subito ne sono rimasta affascinata,       te?!” pensa che dal desiderio di co-
                                         non solo per la sua giovane età, ma       noscere  e far conoscere l’Eucaristia,
                                         soprattutto per i punti cardini che ha    sia partita la sua ricerca sui Miracoli
                                         scelto di vivere: l’Eucaristia, la Ver-   Eucaristici che sfocerà in una mostra
                                         gine Maria, la Chiesa, l’offerta della    itinerante nel mondo e nella pub-
                                         propria vita, la scelta dell’essenzia-    blicazione di un libro dallo stesso
                                         le, la vicinanza ai poveri, l’apertura    titolo.
                                         sana, ottimale al mondo informatico.      Mi piace pensare a Carlo come un
                                         Figlio primogenito di Andrea e Anto-      dono dello Spirito Santo alla Chiesa
                                         nia Salzano, nasce a Londra il 3 Mag-     di oggi, a noi, troppo affaccendate,
                                         gio 1991. I suoi Genitori sono lì per     di corsa, che a fatica troviamo tem-
                                         motivi di lavoro.                         pi e spazi di adorazione Eucaristica,
                                         A 7 anni riceve la Prima Comunione        Gesù presente costantemente nelle
                                         e da quel momento l’intesa di Car-        nostre Case Salesie…
                                         lo con il signore Gesù, nell’ Eucari-     Carlo con la sua breve vita ci ha mo-
                                         stia va in un crescendo con la Santa      strato che “Dio ha scritto per ognu-

16   Vita Salesia Dicembre 2020
Dalle Comunità                 D

no di noi una storia unica e irrepe-
tibile, ma ci ha lasciato la libertà di
scriverne la fine”.
E Carlo l’ ha fatto offrendo la sua sof-
ferenza e morte per la Chiesa, per il
Papa, mettendo in concreto altre sue
parole: “LA TRISTEZZA È LO SGUAR-
DO RIVOLTO VERSO SE STESSI, LA
FELICITÀ È LO SGUARDO RIVOLTO
VERSO DIO!”.
Pensando alla vita di Carlo, questo
giovane impegnato nella scuola,
nello sport, legato ad amici, amante
della natura, del mare, della monta-
gna, solare, aperto, dal cuore buo-
no e attento, mi si è ripresentata la
pagina del Vangelo di Matteo al ca-         clesiale dell’evento di Beatificazio-      consegna scritta come dedica su un
pitolo 11: ”TI RENDO LODE, PADRE,           ne. Era possibile solo passare dinan-      testo di Carlo. Non potendo darci
SIGNORE DEL CIELO E DELLA TERRA,            zi l’urna, né di sostare, né scrivere      immagini, ha estratto fuori dalla sua
PERCHÈ HAI NASCOSTO AI SAPIENTI             sul libro intenzioni di preghiera o        borsa alcune “reliquie” del figlio:
E INTELLIGENTI (secondo la logica           altro, per l’audacia di suor Antonella     sono parte del lenzuolo che ha av-
umana), I TUOI SEGRETI, E LI HAI            abbiamo potuto rientrare in Basilica,      volto il corpo di Carlo nella riesuma-
RIVELATI AI PICCOLI.. SI’ O PADRE,          con una suora custode della Basilica       zione.
COSI’ È PIACIUTO A TE!”.                    e sostare, con Carlo, in adorazione.       Siamo rimaste tutte senza parole,
Dinnanzi all’ urna di Carlo, silenzio,      L’ultimo grande dono di Carlo per          pensando a quelle mani che hanno
invocazione, preghiera… tanta gen-          questo giorno è stato inatteso e im-       accudito, curato aiutato  Carlo, nella
te, da tutte le parti d’Italia e oltre…     prevedibile. Attraverso le trasmis-        sua vita e nella mortale malattia.
non ho saputo chiedere a Carlo tante        sioni della TV avevamo conosciuta la       Se volessi sintetizzare le dimensioni
cose, ma quella di amare Gesù, come         sua mamma Antonia ed ecco che nel          che ho scoperto in Carlo direi: “LA
lui lo ha amato, adorato, scelto.           visitare la casa di spiritualità dei Pa-   QUOTIDIANITÀ – LA CONTEMPORA-
Rientrare a Villanova con gli occhi e       dri Cappuccini ad Assisi, la “Domus        NEITÀ – LA FECONDITÀ”.
il cuore pieno di gioia!                    Laetizia” (dove avevamo chiesto la         Auguro a tutti di poter conoscere
E poi l’esperienza successiva… par-         mattina di parcheggiare la nostra          Carlo e di imitarlo nel dono della
landone in comunità, le sorelle             auto), abbiamo visitato la Cappella        fede…. Vi lascio con la dedica che ha
hanno chiesto di andare anche loro          che contiene un mosaico di Padre           fatto alla nostra Comunità Salesia
a venerare Carlo. Siamo andate, fe-         Mark Rupnik. “l’Apparizione del Ri-        di Villlanova perché sia un impegno
lici…. Assisi era immersa nella luce        sorto a San Tommaso”. Qui in questa        per tutte le Salesie e per tutti i cri-
del sole, e la presenza continua dei        Cappella ci siamo accorte che c’era        stiani…
pellegrini formava un corsone im-           la mamma di Carlo che aveva appe-          “SORELLE SALESIE, AUGURO CHE
menso tra i vicoli e le vie di Assisi, la   na terminata una conferenza ad un          POSSIATE PORTARE TUTTI ALL’EUCA-
santa Messa partecipata sul sagrato         folto numero di Medici.                    RISTIA, AUTOSTRADA PER IL CIELO,
della Basilica, celebrata dal Vescovo       Mamma Antonia ci ha accolte con            Mamma Antonia”
per l’apertura dell’anno pastorale          semplicità, ci ha detto di amare l’Eu-
diocesano dava la dimensione ec-            caristia come Carlo, ci ha dato una                     Madre Oraziella Babolin

                                                                                                        Dicembre 2020 Vita Salesia   17
D Dalle Comunità
“Un patto educativo nella catastrofe educativa”. Come promesso, il 16 ottobre 2020, Papa Francesco ha rilan-
ciato l’urgenza di un nuovo patto educativo mondiale. Lo ha focalizzato in sette punti di cui il secondo: “Ascoltare
la voce dei bambini, dei ragazzi e dei giovani a cui trasmettiamo valori e conoscenze per costruire insieme un
mondo di giustizia e di pace, una vita degna per ogni persona”. Le Salesie sono tutte interessate a far propria la
parola del Papa.

Il patto educativo di Papa Francesco
nella scuola
V
       orrei esprimere alcune con-
       siderazioni in merito al Patto
       Educativo di Papa Francesco
alla luce dell’esperienza scolastica
personale e generale. Innanzitutto,
è molto profonda l’espressione
della Congregazione per l’Educa-
zione Cattolica che ricorda l’impor-
tanza di porre sempre al centro di
ogni attività la persona: i bambini,
le famiglie, i docenti, i dirigenti e il
personale educativo.
Queste risorse costituiscono un
“team”, termine inglese che a me
piace molto perché significa “squa-        a casa come a scuola. Valorizzare        si Paesi e che si possono condivide-
dra” e, quindi, mi conduce al rag-         il presente e dare importanza ad         re, presentazione di giochi in ingle-
giungimento di obiettivi pedagogici        ogni momento, ad ogni ora, ad ogni       se alla scoperta di nuove culture e
che hanno a che fare con un’allean-        lezione, chiedendo ai bambini di         differenze.
za educativa.                              collaborare e aiutarsi è un altro dei    Tutto ciò contribuisce a fare dei
Allearsi implica impegnarsi per il         compiti fondamentali che rientrano       bambini, uomini e donne del futuro
bene comune e a scuola, chi inse-          negli intenti di Papa Francesco, pro-    ad iniziare dal presente, mettendo
gna e chi apprende forma un’unità          posti ai piccoli e ai giovani.           in pratica la voglia di conoscere e
di intenti che trasmette desiderio         La scuola odierna, rispetto al passa-    conoscersi nell’ambiente scolastico
interiore di cooperare per il bene         to, è interessante se presenta pro-      con una prospettiva che “guarda
universale. Ecco, allora, che il Papa      getti o laboratori che compensino i      oltre” il nostro piccolo mondo o
vuole comunicare la bellezza della         vuoti degli alunni. Alcune esperien-     contesto e si rende portavoce di
relazione, altro termine che biso-         ze non si vivono a casa e in famiglia,   altri bambini meno fortunati che
gna mettere in pratica, soprattutto        ma è la scuola che può presentare        hanno il diritto di andare a scuola
a scuola.                                  una nuova modalità di relazione.         per apprendere la vita e la solidarie-
Quando entro in classe, il primo           Un progetto di lettura in biblioteca,    tà. Grazie Papa Francesco!
saluto va ai miei alunni; ciò signi-       un laboratorio di scienze in aula                              Vera A. Bonaita
fica che voglio stabilire con loro un      adibita per attività scientifiche, un
rapporto, un dialogo, una relazio-         incontro di educazione cinofila o               “Nell’Educazione abita il seme
ne che supera i parametri stretta-         cultura sugli “amici animali”, esperi-           della speranza, una speranza
mente cognitivi o razionali. Infatti,      menti di arte e immagine con mate-        di pace e di giustizia. Una speranza
così facendo, stabilisco con loro          riale da manipolare e strumenti da        di bellezza e di bontà; una speranza
un’apertura verso i sentimenti e le        conoscere, visione di filmati circa                         di armonia sociale”
emozioni che provano o che vivono          esperienze di altri bambini di diver-                           Papa Francesco

18   Vita Salesia Dicembre 2020
Dalle Comunità                 D
Scuola S. Francesco di Sales • Ve

Generosi come San Martino!

I
    l Covid sembra aver spazzato via       chi e pentole, proclamando poesie e        me, hanno organizzato e condotto
    feste e tradizioni, tolto la gioia     vecchie filastrocche veneziane della       la mattinata veramente nel diverti-
    dei canti nella scuola… ma come        tradizione. Cos’è mancato? L’andar         mento e nella spensieratezza. I bam-
fanno  coperchi e  pentole non esse-       per calli e campielli, entrare nei ne-     bini si sono perfino dimenticati di
re battuti e cantati per S. Martino, il    gozi e ricevere i dolcetti e “il soldino   lamentarsi che la mascherina dava
generoso cavaliere che ha donato           per S. Martino”, tutto rigorosamente       fastidio! La festa di S. Martino se ne
metà del suo mantello al povero?           donato poi ai poveri. Le grida gioio-      è andata anche quest’anno lascian-
A Venezia proprio non si può trala-        se dei bambini di tutte le classi sali-    do un buon ricordo nel cuore di tutti.
sciare questo momento di entusia-          vano al cielo dal campiello Albrizzi       E pure un bel lavoro fatto dai picco-
smo che i bambini aspettano per            mentre il sole dell’estate di S. Mar-      li della scuola materna frutto della
giorni e giorni passando davanti alle      tino splendeva e riscaldava un po’         caccia al tesoro…per trovare i pezzi
vetrine e guardando i San Martino a        l’aria rigida di novembre. Chi corre-      per comporre il mantello del nobile
cavallo, di pastafrolla, ornati di cioc-   va in mezzo agli ostacoli, chi partiva     cavaliere romano. Ora è appeso alla
colatini, confettini colorati, caramel-    con una pallina in equilibrio, altri si    parete perché anche i genitori ve-
le gommose…È una tradizione che            passavano palline fatte con i giorna-      dano come i semi della generosità
lancia tanti messaggi, che invita alla     li, penalità per chi non era corretto      e dell’amore siano trasmessi ai loro
carità verso i poveri, all’amore verso     nel gioco che deve essere rigorosa-        figli attraverso l’attività. La metà
i fratelli che hanno fame, freddo e in     mente educativo. E alla merenda?           del mantello da dare ai poveri pos-
questo periodo sono più numerosi e         Un piccolo S. Martino di pastafrolla       siamo offrirlo tutti, in modi diversi,
bisognosi di attenzione.                   per ognuno, ricevuto in dono da una        con cuore fraternamente sincero.
Le insegnanti della Scuola S. Fran-        pasticceria amica. E allora l’euro che     Lo suggerisce Papa Francesco con la
cesco di Sales di Venezia hanno vo-        ogni bambino aveva portato per             nuova esortazione: “Fratelli tutti”.
luto anche quest’anno, superando           avere il “sanmartino”, diventerà una
alcune difficoltà e dando spazio alla      sommetta per i bisogni della scuola                               Una insegnante
creatività, far vivere i messaggi di       che in questo momento sta diven-
fraternità e di carità che S. Martino      tando più “povera” per i tanti disagi                          “Ascoltare il grido
suggerisce ogni anno ai bambini e          e spese dovute al rischio assalto del                      silenzioso dei poveri”
attraverso loro, alle famiglie… Tut-       virus.                                                           Papa Francesco
to nella gioia dei giochi, delle gare,     Le insegnanti sono state bravissi-
battendo coper-

                                                                                                       Dicembre 2020 Vita Salesia   19
D Dalle Comunità
Villanova di Guidonia • RM

Ciak si gira...
S. Martino di Tours

N
        on c’è dubbio che gli stru-         siamo servite di un video simpatico
        menti tecnologici di questo         che illustrasse la storia. Terminato il
        nostro tempo sono affa-             tutto, invece della riproduzione gra-
scinanti e investono la nostra vita         fica su un foglio, (termine di verifica
di adulti e soprattutto quella dei          per capire se il bambino ha recepito
bambini di energia, di movimento,           il contenuto), ho lanciato l’idea ai
(anche se in realtà le persone riman-       bambini di drammatizzare la storia…
gono sempre inchiodate alla sedia o         l’euforia è salita alle stelle tanto da
al divano...), di colori, di interazione,   far arrivare la Madre Superiora a
di sfida, di competizione con il vir-       capire cosa stava succedendo.
tuale..¸ si stringono relazioni vir-        Con mio stupore proprio quei
tuali e nella realtà non ci si accorge      bambini che soffrono di timidezza
dello sguardo delle persone che ci          ostentata si sono proposti e… mera-
vivono accanto… contraddizioni del          viglia! Una grande soddisfazione
mondo attuale…                              per me ancora una volta e un’alle-
I bambini però rimangono, nono-             gra scena per i bambini che a turno
stante tutto, delle persone con le          lo volevano fare… E tutta la sezione
quali si può osare rimanere ancorati        era coinvolta… Qualcuno, alla fine
alla realtà concreta e la prova ce          della drammatizzazione, sisteman-
l’abbiamo noi, insegnanti che lavo-         do l’occorrente mi si è avvicinato
riamo tutti i giorni, per tante ore al      dicendomi: “Martino è proprio un
giorno con i bambini delle nostre           amico di Gesù perché è stato molto
scuole Salesie.                             gentile con il povero.” Una piccola
Il Coronavirus ci ha obbligate tutte a      attività, vestita di molta semplicità
ridisegnare le nostre Scuole secon-         ma che diventa anche catechesi per
do protocolli di sicurezza di Regione,      i bambini e per le famiglie perché
per cui ogni insegnante sta con gli         le mamme mi hanno comunicato
alunni della sua sezione dall’arrivo a      che durante la cena i bambini hanno
scuola all’uscita. I Genitori rimango-      raccontato la storia di San Martino…
no fuori dall’ambiente e osservan-          il mantello diviso a metà…il povero.
do entrate e uscite scaglionate per         La drammatizzazione nella scuo-
sezioni e mantenendo la distanza di         la è sempre un ottimo canale di
sicurezza…                                  apprendimento! “Non smettiamo di
Detto questo, vi racconto una atti-         seminare a larghe bracciate… non
vità che ho scelto tra le tante per-        miriamo al risultato… ma al dono
ché mette in risalto come i bambini         che siamo chiamate a dare come
sanno mettersi in gioco in modo             Insegnanti in questo nostro tempo”!
reale e simpatico…                          Grazie a tutti!
La Storia di San Martino ha sempre
affascinato tutti, grandi e piccoli. Ci                suor Antonella Sebastiani
siamo servite del racconto vocale
che si DEVE recuperare per aiuta-
re i bambini all’ascolto…e poi ci

20   Vita Salesia Dicembre 2020
Dalle Comunità                  D
Segusino • TV

La fraternità

L
      a ricchezza del bene relazio-        della consacrazione dei sacerdoti,        Salomone e la regina di Saba; le
      nale genera la fraternità. Si        dei re e dei profeti. Inoltre era il      sorelle Marta e Maria che accolsero
      basa nella fiducia e nel rispet-     gesto che accoglieva l’ospite che         Gesù a Betania; senza dimenticare
to reciproco. Fraternità è una grande      veniva onorato con l’unguento d’o-        la vedova che ospitò il profeta Elia
parola che, vivendola tra noi fa “star     lio profumato.                            nella sua casa e gli donò l’ultimo
bene” e ci rende felici.                   L’economista Luigino Bruni, com-          pugno di farina che aveva e l’ultimo
Non siamo persone chiamate alla            mentando questo salmo, dice che è         goccio d’olio che le era rimasto.
vita per vivere singolarmente, in          un’immagine che esprime la sovrab-        Da notare che quest’ultima non dà
compartimenti stagni, ma per “con-         bondanza della fraternità. Se andia-      al profeta il superfluo, ma il neces-
dividere”, assieme ai fratelli e alle      mo ad analizzare qualche passo del        sario per vivere lei e il figlio, l’ultimo
sorelle, il nostro cammino terreno.        Vangelo, noi troviamo che Gesù ha         cibo che le era rimasto.
Ognuno di noi ha ricevuto dalla vita       partecipato più volte ai banchetti        Riguardo all’accoglienza anche oggi
un patrimonio di doni, di capacità,        di festa. Penso però che al sommo         abbiamo molto da imparare da que-
di bellezza, che non sono esclusiva-       grado, dove si è toccato con mano         sti fatti!
mente proprietà privata, ma proprio        questa “sovrabbondanza”, sia stato        Sempre l’economista Luigino Bruni,
per la comune dignità di creature          quando quella “donna”, andata in          nel commentare la fraternità, la pre-
umane, siamo chiamati a condivi-           casa di Simone, perché c’era Gesù,        senta ancora sotto un altro aspetto:
dere. Ciò contribuisce ad abbellire        ha cosparso abbondantemente di            la paragona alla rugiada e dice: “La
il nostro vivere insieme e diffonde        olio i piedi del Maestro. Questo          rugiada è una grande immagine di
armonia nel Creato.                        spreco ha provocato in Giuda, il          gratuità, di un dono che è per noi,
La fraternità è una componente             rimprovero per tale dispendio. Alla       per tutti. Come la rugiada, la frater-
essenziale della vita dell’uomo sulla      donna non interessava l’alto prez-        nità può imperlare di luce il campo
terra. Se non la viviamo non siamo         zo di quell’olio e neppure la sua         della nostra vita, donandole quella
persone armoniche e realizzate             abbondanza. Qui c’è il puro dono          freschezza che accompagna le ari-
nella vita. Se la viviamo in seno alla     d’amore, il gesto che manifesta il        dità della vita. È aurora e rugiada”.
famiglia, si diffonderà tra gli amici, i   grande cuore di quella donna.             La vera fraternità ha un costo, la si
colleghi e genererà gioia e armonia        Quest’immagine è pure della ‘’fra-        costruisce con la collaborazione di
tra le persone.                            ternità” che tutti siamo chiamati a       tutti. Ognuno di noi è chiamato a
Anche nella Bibbia troviamo dei            vivere nel dono ai fratelli, senza cal-   portare il proprio tassello per poter-
riferimenti specifici alla “fraterni-      coli, senza interessi, per puro amore,    la realizzare, vivere e gustare.
tà”, ed è il salmo 133, che mentre         perché accomunati dalla stessa            La ricchezza del bene relazionale
ci paria della fraternità del sangue,      dignità di persone.                       porta armonia, pace e serenità nel
ci annuncia una diversa fraternità         La fraternità è strettamente con-         cuore, nella famiglia e nella società.
dello spirito.                             giunta all’ “accoglienza” dell’ospite;    La fraternità è più grande e più
Il salmista, per sviluppare questo         ancora nella Bibbia ci vengono pre-       importante della solidarietà perché
tema, usa due metafore, la prima è:        sentati diversi personaggi. Abbiamo:      la fraternità è condivisione.
“È come olio prezioso versato sul          Abramo e Sara che accolgono i
capo di Aronne ...” L’olio era il segno    tre “ospiti” alla quercia di Mamre;                                    suor Caterina

                                                                                                        Dicembre 2020 Vita Salesia   21
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