Don Domenico Leonati. Un prete mite
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ANNO LVIII - N. 3 - 2020 - Bollettino della Congregazione delle Suore Salesie PD - POSTE ITALIANE SPA - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/2/2004 N. 46) art. 1 comma 2 e 3 NE/PD Vita dalla Chiesa Dalle Comunità Don Domenico Leonati. Incontro indelebile con Un prete mite il Beato Carlo Acutis pagina 6 pagina 16
Sommario Vita della Chiesa 3. Lettera della Madre Generale 4. ”Fratelli tutti”: fraternità e amicizia sociale 5. Come la fiamma dal fuoco differisce così tuttavia l’una aggiunge qualcosa all’altro... 6. Don Domenico Leonati. Un prete mite 8. Festa per gli anniversari: 50°, 60°, 70° di professione Beata Liduina 9. Nel mare in tempesta, un porto sicuro! 10. Lettera alla Beata Liduina... 11. Testimonianza di Marco e Marta 12. Beata Liduina proteggici! Laici Salesi 14. IMPORTANTE PER TUTTI COLORO CHE 15. Laici salesi: testimoni del carisma di san Francesco di Sales La sfida di camminare uniti nei tempi attuali RICEVONO VITA SALESIA Dalle Comunità 16. Incontro indelebile con il Beato Carlo Acutis Per motivi organizzativi ed economici, 18. Il patto educativo di Papa Francesco nella scuola 19. Generosi come San Martino! la redazione di Vita Salesia ha bisogno 20. Ciak si gira... S. Martino di Tours 21. La fraternità di conoscere al più presto il numero reale 22. Alla Madonna della Salute in tempo di pandemia 24. La forza dell’amicizia non conosce frontiere di coloro che ricevono Vita Salesia e sono interessati a continuare a riceverla. Missioni 25. La responsabile ad un incontro che anima! 26. Eccomi, manda me! 27. Nelle mani della Provvidenza Si prega quindi di comunicarlo, 28. C’è una luce di speranza! almeno entro dicembre 2020, rivolgendosi ai Nella luce di Dio seguenti numeri telefonici: 29. I nostri defunti 049 8801355 – 049 8801433 oppure tramite posta elettronica: salesrivista@salesie.it o posta normale: Suore Salesie Rivista Vita Salesia Corso Vittorio Emanuele II 172 35123 Padova In copertina: Natività mistica del Botticelli ANNO LVIII - N. 3 - 2020 Bollettino trimestrale per la Congregazione delle Suore Salesie - PD Direttore Responsabile: Mimmo Vita Entro tale data, in assenza di comunicazione, Direzione e Amministrazione: Corso Vittorio Emanuele II, 172 - 35123 Padova viene sospesa la spedizione della Rivista. Tel. 049.8801355 - 8801433 Fax 049.8801426 mail: salesrivista@salesie.it web: www.salesie.it CCP 15278351 POSTE ITALIANE SPA - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 Ringraziamo per la collaborazione. (conv. in L.27/2/2004 N. 46) art. 1 comma 2 e 3 NE/P Aut. Trib. PD n. 245 del 5 Novembre 1963 STAMPA e GRAFICA: Grafiche Erredici Srl - Padova La redazione Ai sensi del D.L. n. 196/2003 si garantisce la massima riservatezza dei dati personali forniti dai lettori a Vita Salesia e la possibilità di richie- derne la rettifica o la cancellazione.
Vita della Chiesa Carissimi sorelle e amici di Vita Salesia, il mese di dicembre in tutte le parti del mondo, pur con sfumature culturali diverse, porta con sé un fascino tutto particolare. È un mese connotato da luci colorate, da suo- ni, canti e profumi caratteristici e da aria di festa…da sentimenti di tenerezza e insie- me da nostalgie e desideri profondi di vita familiare…quasi ad interpretare in qualche modo un grande anelito di salvezza e di pace che alberga nel cuore di tutti, special- mente ogni anno in questo tempo. Abbiamo bisogno di essere salvati! Sì, noi tutti, proprio tutti, abbiamo bisogno di essere salvati dal Natale del Signore Gesù, dalla sua venuta tra noi, dal suo farsi presente nella sua “carne”, ossia in una umanità in tutto simile alla nostra, fatta di debolezza e fragilità, di fatica e dolore, di necessità e di aspirazioni, di gioia, amicizia e solidarietà…… Gesù, uomo in tutto simile a noi fuorché nel peccato (cf Eb 4-15). È da un Natale così, da questa inaudita “picchiata” che Dio ha fatto dal Cielo verso di noi, che siamo veramente salvati! L’espressione che spesso sentiamo in questi giorni: Salviamo il Natale!, ha certamente la sua valenza in questo tempo ancora estremamente critico per il persistere della pan- demia da Covid 19 e per le conseguenze nefaste, non solo sanitarie ma anche economi- che, e per il rischio riferito al lavoro precario di tante categorie di persone…ma penso che se ce la mettiamo tutta a salvare il vero Natale di Gesù adesso, dentro di noi e tra di noi, cominceremo in un certo senso “a mettere a dimora” ciò che lentamente vedremo forse germogliare e fiorire nel tempo che ci sta davanti, un tempo che non dovrebbe essere più lo stesso di prima. “Voglia il Cielo – auspica infatti Papa Francesco nella sua ultima enciclica Fratelli tutti – che alla fine non ci siano più ‘gli altri’ ma solo un ‘noi’. Che non sia stato l’ennesimo grave evento storico (questo della pandemia) da cui non siamo stati capaci di imparare” (FT 35). Il “nuovo mondo”, cioè un modo diverso e più umano di vivere, l’ha già inaugurato Gesù con la sua venuta tra noi, quando con lui “apparvero la bontà di Dio, Salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini” (Tt 3,4). Con questa forza nuova tutta gratis pos- siamo veramente salvare il Natale di quest’anno, se non quello delle luci e dei cenoni, almeno quello della solidarietà e di un servizio che “guarda sempre il volto del fratello, tocca la sua carne, sente la sua prossimità fino in alcuni casi a ‘soffrirla’, e cerca la pro- mozione del fratello” (FT 115). E questo “fratello” naturalmente può essere una sorella, un figlio/a, un marito, una moglie, un genitore anziano…un vicino di casa, un povero che bussa alla nostra porta! Il momento attuale è proprio dei migliori, specialmente per noi cristiani e consacrati (pur rispettando le regole di distanziamento e i DPCM di turno) per tentare con questo servizio di salvare il Natale, quello di Gesù, in questo 2020 che mai dimenticheremo! Con un grande desiderio di speranza e di bene per tutti, auguro quindi a voi, sorelle e amici di Vita Salesia, dei giorni di serenità e pace per le Festività natalizie e per tutto il tempo a venire! suor Paola Contin Superiora generale Dicembre 2020 Vita Salesia 3
Vita della Chiesa “Fratelli tutti”: fraternità e amicizia sociale V iviamo in un tempo in cui molti fantasmi che credeva- mo, o ci illudevamo, di esserci lasciati per sempre alle spalle sembrano ritornare. Più in- vasivi, subdoli e prepotenti di pri- ma. Qualunquismo, razzismo, odio religioso, fascismo, oggi vestono i panni sdruciti del suprematismo o il doppiopetto del sovranismo, ma la sostanza è sempre la stessa: c’è sempre chi si ritiene superiore agli “altri”, e per questo autorizzato a prevaricare chi pensa non sia come lui. E non solo, perché chi pensa così, si crede anche padrone di tut- ché crede che questo sia l’oppo- “Laudato si”, si estende non solo to, della terra che calpesta, dell’ac- sto di Dio, cioè idolo, e dunque da agli esseri umani, ma anche alla qua, della natura, perché l’unica distruggere al più presto per acce- terra. Il testo, per poterne capire la cosa che conta è ciò che fa comodo lerare la fine del tempo. Davanti al profondità, è quasi inutile dire che a lui, il proprio tornaconto persona- baratro dell’apocalisse, non ci sono va letto tutto, quasi ruminato, tanta le, la propria persona come unità di più fratelli: solo apostati o martiri in è la ricchezza degli spunti che offre misura di ogni cosa. corsa «contro» il tempo. Non siamo alla riflessione, e non solo alla rifles- È a questo mondo che sembra pros- militanti o apostati, ma fratelli tutti. sione dei credenti. Come sempre, simo a smarrire ogni residuo di uma- La fratellanza non brucia il tempo anche questa volta non sono man- nità che Papa Francesco ha rivolto la né acceca gli occhi e gli animi. In- cate le critiche al documento firma- sua ultima Enciclica “Fratelli tutti”, vece occupa il tempo, richiede tem- to da Papa Francesco, alcune anche che come ha scritto il direttore di po. Quello del litigio e quello della particolarmente feroci. Purtroppo “La Civiltà cattolica” Antonio Spada- riconciliazione. La fratellanza “per- anche da parte di uomini di chiesa, ro, «declina insieme la fraternità e de” tempo. L’apocalisse lo brucia. La di quelle piccole ma agguerritissime l’amicizia sociale. Questo è il nucleo fratellanza richiede il tempo della frange ultratradizionaliste che sem- centrale del testo e del suo signifi- noia. L’odio è pura eccitazione. La pre più si prestano al gioco di quel cato. Il realismo che attraversa le fratellanza è ciò che consente agli suprematismo e quel sovranismo di pagine stempera ogni vuoto roman- eguali di essere persone diverse. cui dicevamo prima. Scivolando in ticismo, sempre in agguato quando L’odio elimina il diverso. La fratel- questo modo sempre più in una re- si parla di fratellanza. La fratellanza lanza salva il tempo della politica, ligione che non ha ormai più niente non è solamente un’emozione o un della mediazione, dell’incontro, del- di cristiano, ma che, mascherandosi sentimento o un’idea – per quanto la costruzione della società civile, dietro il paravento della tradizione nobile – per Francesco, ma un dato della cura. Il fondamentalismo lo dottrinale (presunta), butta nella di fatto che poi implica anche l’usci- annulla in un videogame». spazzatura il Vangelo. Quel Vangelo ta, l’azione (e la libertà): “Di chi mi Il titolo dell’Enciclica è una citazio- che invece, da duemila anni, conti- faccio fratello?”. La fratellanza così ne diretta dalle “Ammonizioni” di nua a ripeterci che siamo fratelli. intesa capovolge la logica dell’apo- san Francesco. E indica una fratel- Tutti. calisse oggi imperante; una logica lanza che, in perfetta armonia con che combatte contro il mondo per- un’altra Enciclica di Francesco, la Salvatore Mazza 4 Vita Salesia Dicembre 2020
Vita della Chiesa Come la fiamma dal fuoco differisce, così tuttavia l’una aggiunge qualcosa all’altro… «La carità e la devozione differiscono tra loro come il fuoco dalla cui si è ridotto. Di fatto, nonostante fiamma; la carità è un fuoco spirituale, che quando brucia con una la carità e la devozione differisca- forte fiamma si chiama devozione: la devozione aggiunge al fuo- no, come il fuoco e la fiamma, allo stesso tempo sono inseparabili, fi- co della carità solo la fiamma che rende la carità pronta, attiva e gurando l’una lo sviluppo visibile diligente, non soltanto nell’osservanza dei Comandamenti di Dio, dall’altro. La fiamma senza il fuoco ma anche nell’esercizio dei consigli e delle ispirazioni del cielo» non esiste, viceversa il fuoco, libera- (S. Francesco di Sales, Filotea, I, 1). to dalle ceneri in cui si è speso fino I ad estinguersi, se alimentato nuova- n una immagine consueta e alla 3. l’accettazione e l’esercizio delle mente, risplende di una fiamma viva portata di tutti, San Francesco ispirazioni del cielo. Così circoscrit- ed incendiaria, tale da riscaldare compendia la teologia e la spiri- ta, la carità cristiana appare quale ancora e propagarsi ovunque. Tra- tualità della vita religiosa. Un’a- è veramente, non “elemosina”, ma endo motivo l’uno dall’altra, il fuo- nima consacrata, come e più “offerta totale di sé” a Dio Creatore, co e la sua fiamma donano insieme di qualunque altra (cfr. Lc 6, 27-35), e di riflesso ad ogni sua creatura. calore e luce. La devozione così ha deve necessariamente prendere co- San Francesco, accogliendo quanto la capacità di rendere la carità lu- scienza del processo cristico in cui si la Chiesa insegna, ci offre una viva- minosa davanti a Dio e agli uomini, è immessa. L’esecuzione e la rappre- ce e pratica riflessione sulla perfe- rendendola “pronta, attiva e diligen- sentazione della vita religiosa, allo- zione cristiana delle anime. In una te”, risvegliandola dal torpore delle ra come oggi, private del carattere di immagine di sicuro effetto traduce a ceneri in cui può ridursi dopo essersi spontaneità che impronta soltanto a tutti il difficile senso spirituale che spesa interamente. La vita spirituale se stessi, si organizzano intorno a essa racchiude. Dall’osservazione si spende nel fuoco della carità, ren- tre specifici ambiti d’azione, in cui del fuoco che arde, con o senza una dendosi tuttavia intelligente e frut- la «carità» si manifesta quale vera “forte fiamma”, egli seppe trasmet- tuosa nella fiamma della devozione, carità, non filantropia. Entrambe le tere efficacemente, più di dimostra- la quale, a sua volta, «non è altro che azioni implicano una spoliazione di zioni logiche o retoriche, gli effetti un vero amore di Dio; non un amore qualcosa di sé in vista di un “guada- di quella carità a cui si aggiunge la genericamente inteso. Infatti l’amore gno” ulteriore, nel caso della carità devozione. Come la fiamma si origi- di Dio si chiama grazia in quanto ab- per un arricchimento davanti a Dio, na dal fuoco a certe condizioni, così bellisce l’anima, perché ci rende ac- e nello specifico della filantropia per la carità, liberata dalle “ceneri” di cetti alla divina Maestà; si chiama ca- un di più davanti agli uomini. Per San un fuoco che va smorzandosi, ha il rità, in quanto ci dà la forza di agire Francesco gli ambiti in cui si eserci- potere di ravvivarsi nuovamente bene; quando poi è giunto ad un tale ta la carità, propri dell’anima che mediante la devozione. È specifico livello di perfezione, per cui, non sol- elegge il Signore quale suo sposo e di quest’ultima, mediante un nuovo tanto ci dà la forza di agire bene, ma desidera arricchirsi di meriti ai suoi carico di entusiasmo e di speranza, il ci spinge ad operare con cura, spesso occhi (cfr. Fil 1, 21-28), sono: 1. l’os- “rendere pronto, attivo e diligente” il e con prontezza, allora si chiama de- servanza dei Comandamenti di Dio; fuoco della carità, facendolo risor- vozione» (ibid., I, 1). 2. l’esercizio dei consigli evangelici; gere nuovamente dalle sue ceneri in mons. Luigi Telesca Dicembre 2020 Vita Salesia 5
Vita della Chiesa Don Domenico Leonati Un prete mite U na vita semplice, nascosta, vara: “Bisogna essere tenaci, resi- fatta di provvisorietà e di stenti, solidi. Bisogna indurirsi senza spostamenti eseguiti su ri- mai rinunciare alla propria tenerez- chiesta dei Superiori. È la za”. Ritrovo in questa espressione il storia di don Domenico Le- “prete mite” che è stato don Dome- onati (1703-1793), un prete vissuto nico! Papa Francesco nell’udienza in un passato lontano, ma che ha an- 19 febbraio 2020, ha detto che “il cora tanto da dirci. Poco conoscia- mite non è un codardo, un ‘fiacco’ mo di lui, però la realtà dei fatti ci che resta fuori dai problemi. Non è permette di ricostruire la sua figura. un accomodante, ma un discepolo di Lo troviamo impegnato in una in- Cristo che ha imparato a difendere tensa azione apostolica come stu- il suo rapporto con Dio e i suoi doni, dente, educatore, pastore, direttore custodendo la misericordia, la frater- spirituale, procuratore, fondatore, nità, la fiducia, la speranza”. Di fron- confessore. Guardato con gli occhi te ad un’obbedienza, ad una docilità umani, tutto questo può essere con- e a un distacco non comuni, (vedi siderato “carriera”, ma la fisionomia le diverse mansioni affidatigli dai umana, spirituale e storica di don Superiori) sembra di trovarci a che Domenico, ci mostra come egli sia fare con un rassegnato, un rinuncia- stato specchio della vita di Dio tra tario, uno che lascia correre per non gli uomini. La sua, sembra una vita esporsi, che si rinchiude nel suo gu- “senza radici”, visti i tanti sposta- scio, che non si immischia nella vita menti dettati dalla sua missione”. degli altri e sforna buone maniere di Viene da chiederci: “Da dove gli è convenienza! Se così fosse, come si si reagisce quando uno ci mette in venuta tanta docilità?” Leggendo spiega la sua capacità di fronteggia- difficoltà! Il mite è uno che si spor- quanto ha scritto di don Domeni- re situazioni pastorali più disparate, ca le mani stando al di sopra delle co un grafologo, (la grafologia è di coinvolgere i laici, di rimboccarsi cose perché fissato in ciò che è ve- una tecnica atta a studiare alcune le maniche per non lasciare le cose ramente prezioso nella vita. Mitezza caratteristiche psicologiche di un come le aveva trovate? Mi piace pen- e fermezza sono due contrari che si individuo attraverso l’analisi della sarlo con un cuore ospitale, allarga- incontrano in Don Domenico, una sua scrittura) ho provato un senso di to, come uno che non si accontenta creatura così capace di combattere rifiuto perché lo ha delineato come di operare negli ambiti della propria per quella giustizia che ogni cre- una persona di carattere impulsivo, vita abituale, ma va a cercare le feri- atura ha diritto di avere. Norberto intraprendente, dinamico, diploma- te dell’uomo per versarvi vicinanza, Bobbio scrive che la mitezza è “una tico. Me lo immaginavo diverso, dol- umanità. Ho letto da qualche parte disposizione d’animo, una robustis- ce e mite, visto che ha perseguito la che la mitezza, dono dello Spirito, è sima e discreta virtù”. “Siate forti, spiritualità di S. Francesco di Sales, contraddistinta da una retta pron- stabili, costanti e invariabili, e siate un santo la cui vita spirituale ruota tezza ad agire, disponibilità a sot- sempre tali, affinché nessuna cosa vi intorno alla mitezza e alla dolcezza. tomettersi e forte autocontrollo. La separi dallo Sposo celeste che vi ha Forse don Domenico avrà plasmato mitezza è un dono dello Spirito San- riunite insieme” (Cf Pref. RL) è scrit- la sua indole naturale per acquisi- to! Uno non può imporsi questo at- to nella nostra Regola. È la discre- re un temperamento forte e mite, teggiamento reprimendo l’irruenza. ta robustezza che Don Domenico, come quello del Sales. Vengono in In apparenza sembriamo tutti carini senza clamore, ma con limpidezza mente le parole di Ernesto Che Gue- simpatici, poi bisogna vedere come e determinazione, ci ha trasmesso, 6 Vita Salesia Dicembre 2020
Vita della Chiesa una robustezza che è propria della decentramento da sé. Non si appro- considerando anche i tempi, non ha persona mite. Il nostro Fondatore ha priava di nulla, attribuiva tutto alla fatto sfoggio di sé, ma si è speso con saputo stare con Dio e con il prossi- Provvidenza, anche la fondazione di passione nel servizio della Chiesa mo collocarsi in basso, sullo stesso quel Conservatorio che sarà la radi- e del prossimo. Oggi il posto per piano degli umili, sacrificandosi per ce della Congregazione delle Suore la mitezza è molto ristretto. Nello il bene di tutti, a cominciare da chi Salesie. Si considerava un semplice sbriciolamento del tessuto sociale era ai margini della strada. Si è fatto prete in cammino verso la santità, si creato da incertezze e ingiustizie, lievito scomparendo senza esibizio- identificava con la Comunità da lui la figura coerente e discreta di Don ni e riconoscimenti, con una forza fondata attribuendone la paternità Domenico ci spinge a restare incar- pacata, misurata, semplice, “anco- a S. Francesco di Sales: “Considerate nati in questa nostra storia per far rata” all’Eucaristia, alla preghiera e S. Francesco di Sales come vostro Pa- circolare vita, fiducia, speranza, gio- alla devozione alla Santissima Tri- dre e Fondatore” (Cf Pref. RL) espres- ia con semplicità, mitezza e fortezza nità e alla Vergine Santissima. È an- sione questa che cela un’esperien- perché, come dice Papa Francesco, dato avanti con pace, rispettando il za di paradossale espropriazione, “bisogna essere miti per poter lascia- volere dei Superiori e spendendosi frutto della sovrabbondante grazia re il posto all’altro!”. per un bene che nessuno gli poteva di Dio. (Cf Sales – Leonati pag. 69- rubare perché va oltre la dimensio- 70). È l’umile grandezza di un pre- suor Elena Pettenon ne umana. Scorrendone la vita, non te mite, libero, innamorato di Dio certo facile, traspare il distacco, il che, pur avendo una cultura elevata, 1920 - 2020 100 anni! ci uniamo in una preghiera di GRAZIE per i 100 anni di vita raggiunti da suor rosaria sasso per grazia di dio! un augurio festoso e un caloroso abbraccio da tutte le Salesie! AUGURI! Dicembre 2020 Vita Salesia 7
Vita della Chiesa Festa per gli anniversari 50°, 60°, 70° di professione N ella domenica in cui solen- nemente si festeggia Cristo Re dell’Universo, nella par- rocchia di San Cassiano a Venezia, sono stati ricordati i giubilei di matrimonio di alcune coppie di sposi 20, 50 anni di vita insieme accogliendo tutto ciò che il Signore dona, luci ed ombre, ma nel- la dedizione e nell’amore scambie- vole. Il parroco, don Antonio Bian- cotto ha voluto però, accanto alle coppie anche le religiose salesie che operano nella parrocchia e ri- cordano la loro Professione religio- sa. Visibilmente emozionate erano presenti suor Vittorina che ha rin- graziato il Signore per i suoi 50 anni di Professione, suor Alfrediana 60, suor Antonia 70. Naturalmente l’at- tenzione più grande è stata rivolta a suor Antonia con i suoi 94 anni sem- te del suo gregge e in particolare timo gesto riconoscente e gentile pre presente alla messa domenicale delle creature che hanno conse- l’offerta di una bella rosa rossa a e ad altri appuntamenti di preghiera gnato a Lui la loro vita per sempre. ciascuna delle festeggiate e un libro e adorazione. Il parroco ha proposto Dopo l’omelia le tre festeggiate si scritto dal parrocchiano prof. Gioi- questa anziana religiosa ad esem- sono poste accanto al sacerdote ri- sis. ”Speranza”. La comunità salesia pio, per risvegliarci in questo tempo volte al popolo per pronunciare la presente quasi al completo, ha pre- di pandemia, nel quale molti temo- formula di Consacrazione. Nel pro- gato e goduto per le sorelle e han- no i contagi, invitando a superare le fondo silenzio l’ascolto delle parole no augurato di continuare a “man- paure e pur con prudenza a parteci- toccanti pronunciate dalle religiose tenersi in corsa verso traguardi alti pare alle celebrazioni. Tanti battiti hanno commosso molti dei presenti con gioia e con audacia perché il Si- di mano hanno sottolineato le affer- che conoscono le salesie da molti gnore rende capaci di abbracciare la mazioni di gioia e di congratulazio- anni come madri e sorelle, maestre bellezza della vita”, così dice papa ni espresse dal parroco. Durante la dei loro figli, catechiste, parrocchia- Francesco. Celebrazione Eucaristica il coro che ne assidue, esperte di relazioni con La comunità per l’occasione era più numeroso, le persone più anziane e quelle più ha riscaldato i cuori con melodie e bisognose di attenzioni. canti appropriati le cui parole mol- La Celebrazione Eucaristica si è to significative e profonde hanno svolta nella semplicità e nella co- contribuito a rafforzare il ringra- munione dei cuori in una chiesa ziamento al Signore per tanti beni illuminata a festa sotto lo sguardo ricevuti, al re-pastore buono, pieno benedicente e trionfante del grande di mitezza e di misericordia che con Cristo Risorto del Tintoretto dipinto grande amore si cura personalmen- nella pala dell’altare maggiore. Ul- 8 Vita Salesia Dicembre 2020
Beata Liduina Nel mare in tempesta, un porto sicuro! S ono Mauro, scrivo da Cagliari per raccontare ma anche l’oasi di pace in cui rifugiarsi per scambiare la mia storia e la mia devozione alla Beata due parole e perché no? qualche battuta ironica. Liduina. Suor Bianca ci dona le reliquia della Beta Liduina e ci Nel mese di novembre dello scorso anno mi raccomanda di tenerle sempre con noi e così facciamo, è stato diagnosticato un liposarcoma mixoi- ed ogni volta che usciamo dalla cappellina non man- de di alto grado e mi è stato raccomandato di affidar- chiamo mai di appoggiare la fronte alla tomba di Suor mi alle cure del prof. Ruggeri a Padova dove esiste un Liduina per chiederle una carezza invisibile ma tangi- centro ospedaliero altamente specializzato per queste bile mentre suor Bianca prega per me con tanta emo- forme tumorali così rare. zionante intensità. Iniziò quindi per me una vera e propria via crucis di Dopo tante terapie invasive e faticose, giunge il mo- analisi ed esami diagnostici con la fatica di viaggi sem- mento di estirpare l’alieno, reso meno aggressivo dai pre più difficoltosi da Cagliari a Padova e con l’incubo farmaci che ho assorbito. A marzo, il primo giorno di di dover affrontare un durissimo percorso terapeutico primavera, in piena emergenza sanitaria per il Co- senza perdere tempo. vid-19, vengo operato. Un’operazione complessa, Terminati gli esami, il responso. L’alieno maledetto che al cui pensiero ancora provo sentimenti di profonda si era intrufolato nel mio corpo e che si nutriva della angoscia, che grazie a Dio si risolve nel migliore dei mia energia doveva essere attaccato al più presto sen- modi. Purtroppo, però, a seguito dell’intervento resto za indugi. Dovevo fare armi e bagagli e trasferirmi a in ospedale ricoverato per lungo tempo e, una volta a Padova, perché le cure richiedevano la presenza quoti- casa, una febbre altissima mi accompagna tutti i giorni, diana in ospedale. creando sconforto e timore anche nei medici. Scopro Inizio con una serie di chemioterapie pesantissime, di aver contratto un’infezione post operatoria e affron- la prima delle quali il 31 dicembre 2019. La notte di to di nuovo terapie antibiotiche durissime, restando Capodanno in un letto di ospedale, con un albero di senza forze. Eppure sento di avere suor Liduina vicina, Natale di tubi e sacchetti di farmaci chemioterapici è sento le preghiere di suor Bianca e questo mi dà corag- un’esperienza che non portò mai cancellare dalla mia gio. So che suor Liduina era una bravissima infermiera mente. e che non mi avrebbe abbandonato proprio ora, dopo Da lì, settimane di chemioterapia e sedute di radiote- tanto penare… rapia interminabili. Solo, in una città che non conosco, Finalmente dopo alcune settimane, sconfiggo anche a contatto ogni giorno con tanta sofferenza, abituato l’infezione e riprendo pian piano a camminare. ad interagire solo con camici bianchi, decido di uscire, Oggi sto bene, dovrò controllarmi spessissimo, ma camminare, scoprire Padova e i suoi tesori. Con Enrica, vivo, assaporo ogni istante della mia vita, il rumore la mia compagna di vita, che ogni tanto mi raggiunge delle onde, il vento di maestrale che mi culla, il sorriso da Cagliari, un giorno entriamo nella cappellina dove delle persone cui voglio bene. riposa la Beata Liduina. Ci accoglie con un sorriso bel- Tornerò spesso a Padova per i controlli e le analisi sa- lissimo Suor Bianca, che diventa per noi un’amica a cui pendo di approdare in un porto sicuro, dove posso rin- confidare timori, speranze, angosce e che ci insegna graziare la Beata che mi aspetta a braccia aperte e Suor pian piano ad amare Liduina, ad andare con discrezio- Bianca che è diventata nostra amica. ne alla sua tomba per chiederle la grazia della guari- Mauro gione per chiederle aiuto nel sopportare questa fati- cosissima scalata. Suor Bianca e la Beata Liduina diventano il porto sicuro dove approdare quando il mare è troppo in tempesta Dicembre 2020 Vita Salesia 9
Beata Liduina Lettera alla Beata Liduina... C ara Beata Liduina, siamo Ilenia Alessandro ed Emanuele, siamo parte della famiglia che tu hai creato con- cedendo a noi genitori il mira- colo della vita dei nostri bambini. Abbiamo pensato di scriverti quello che sentiamo nel cuore in questo momento difficile dove non ci è permesso incontrarci. Ci mancano immensamente le nostre cele- brazioni assieme a tutte le famiglie, ci man- ca quel sentirsi a casa quando ci troviamo tutti, ci manca inginocchiarci davanti alla tua tomba per pregare assieme a te. L’ultima celebrazione è stata fatta ad otto- bre 2019 più di un anno fa, la pandemia non ci ha più permesso di celebrare insieme, non siamo mai stati così tanto tempo senza in- contrarci tutti. Manchi ai bambini e manchi a noi genitori e questo penso sia il pensiero comune di tutte noi famiglie volute e graziate da te. Grazie alla tecnologia riusciamo in qualche modo a sentirci e a vederci con video chia- mate e messaggi, un grazie particolare a suor Bianca che durante tutto questo tempo infinito non ci ha mai lasciati soli ma ci ha sempre raggiunti, anche con video ripresi vicini a te, così è parso a tutti noi di essere li. In questo momento abbiamo solo la certez- za che tu ci sei e ci sarai sempre, nonostante non possiamo venire a casa tua, sappiamo che ascolti le nostre preghiere e intercedi per tutti noi. Ti mandiamo un bacio con la speranza di poter presto venire a celebrare tutti insieme la nostra amata messa delle famiglie presie- duta dal carissimo Padre Antonio. Ilenia, Alessandro, Emanuele 10 Vita Salesia Dicembre 2020
Beata Liduina Testimonianza di Marco e Marta D esideravamo da qualche Il timore che il virus potesse rovinare un anno l’arrivo di un bambino sogno così a lungo rincorso, lo scacciava- ma faticava ad arrivare e la mo pregando la Beata Liduina ogni sera. E speranza in noi iniziava ad così, Matteo e Riccardo sono nati il 12 no- affievolirsi. Abbiamo cono- vembre 2020, sani e felici, durante la se- sciuto la storia della Beata Liduina attra- conda ondata della pandemia, riempiendo verso amici che si erano rivolti a Lei per il i nostri cuori di amore! Grazie alla Beata nostro medesimo motivo. Ci siamo rivolti Liduina siamo riusciti a realizzare il nostro a Lei a gennaio 2020 affinchè ci aiutas- sogno e comprendere come il miracolo se… e dopo poco più di un mese, mentre il della vita trionfi sempre! Ci affidiamo a mondo era bloccato dal lockdown a causa Lei, continuando a pregarLa, affinchè pro- della pandemia da COVID19, una grande tegga noi e soprattutto i nostri piccoli nel gioia entrava nella nostra casa: stavamo cammino della vita! per allargare la famiglia, non con un bim- bo ma addirittura due gemellini! Nell’impossibilità di farlo individualmente la Direzione ringrazia quanti hanno inviato offerte per le Missioni, per la Rivista e per la Causa della Beata Liduina. Dicembre 2020 Vita Salesia 11
Beata Liduina Beata Liduina proteggici! li grini da Napo Laura di Brescia rano con pelle Mamma e figlia P. Gennaro Fa ento con Adriana, minarista di Agrig ssi di Roma gnese di Villa llomo se Don Antonio Coniugi Gana Famiglia Bolo Gianmarco Be Massimo Roma Argentino dova di Crotone e cenza Tremignon, Pa aziano Caroleo ar di Schio, Vi llo e Cabrele di Maurizio e Gr Fam. Villamin Fam. Bernarde e di Padova Doriano Troles ra, Padova a cchia di Villato ese di Roma ine dell’Etiopi Ragazzi Parro Famiglia Borg P. Habte Anto 12 Vita Salesia Dicembre 2020
Beata Liduina Gesuiti ostoli e Padri , Padova gina degli Ap di Chiesanuova Suore Maria Re Gruppo amici rdenone cenza Campagna, Po grini di Matera Montecchio, Vi grini di S. Martino di Gruppo di pelle Gruppo Filò di Gruppo di pelle di Padova ati, Venezia le e Leonardo cchia dei Gesu e nipotini Gioe di Firenze Ragazzi Parro Coniugi Gallo Fam. Rondina n il fidanzato o di Padova ancesco e n il Vescovo Fe rnan do Giulia Marches in co o con i figli Fr Madre Paola co ntina Coniugi Pruscin Michela Vanz de ll’ Ar ge Alessandro Martino Croxatto Dicembre 2020 Vita Salesia 13
L Laici salesi Laici salesi: testimoni del carisma di Torreglia, Padova san Francesco di Sales di più l’esperienza di ormai diversi anni, evitando di ridurla ad un cerchio chiuso. Alla scuola di formazione ci si prepa- ra con l’ascolto della Parola, che grazie all’accompagnamento di Padre Sandro Carota, veniamo educati alla lettura at- tenta e approfondita dei testi sacri. La preghiera apre sempre i nostri incon- tri e viene preparata a turno dagli amici salesi diventando momento prezioso per “stare” con Gesù Eucaristia durante l’a- I dorazione. n un tempo difficile come ci costringe Alcuni temi che riguardano la figura a vivere la pandemia da Covid 19, at- dell’animatore di gruppo verranno pro- tenti alle misure di sicurezza, il picco- posti in collaborazione con gli stessi laici lo gruppo degli amici salesi di Padova salesi, prendendo sempre più parte della si ritrova dopo una lunga pausa a Casa propria formazione. È una nuova espe- Sacro Cuore, per iniziare una nuova tap- rienza che entusiasma ed impegna diret- pa di formazione, nella quale loro stessi tamente, ci si sostiene collaborando in sono protagonisti della formazione. un clima di fraterna amicizia favorendo la Il percorso anno 2020 – 2021 viene of- conoscenza reciproca: lavorare assieme è ferto come possibilità di rendere la pro- mettere a frutto i propri doni e carismi. pria testimonianza di vita come strumen- Ci si propone una “missione della porta to di evangelizzazione e trasmissione del accanto”, un passa parola delle cose buo- carisma salesio. ne e belle del vangelo. Siamo educati a dare un messaggio di Il tempo che viviamo è un tempo di gran- santità quotidiana rivolto a tutti indistin- de incertezza, e a volte di smarrimen- tamente, proprio come lo propone San to … vogliamo portare luce e speranza, Francesco di Sales, perché là dove vivia- guardare la realtà per viverla con fede mo è il luogo privilegiato per amare Dio cristiana, sapendo che Colui che ci ha ed i fratelli in modo perfetto. voluti, non ci abbandona, ci dona sempre Formarsi per formare, animati e motivati opportunità di crescere e di affrontare le da questa proposta, il gruppo si mette in difficoltà con la forza dello Spirito del co- gioco per diventare animatori e forma- raggio e della solidarietà. tori di altri gruppi che possono sorgere Servi della Parola, operatori di carità, dalle parrocchie da cui provengono. strumenti di pace, ferventi oranti, fratelli Cominciano già a vedere nascere dei pic- di tutti… ecco le nostre coordinate, per coli oratori domestici dove ci si incontra aderire, basta un click su: sì lo vogliamo! per la preghiera del rosario, da questa ini- ziativa si rafforza il desiderio di trasmet- Gruppo amici salesi tere la spiritualità di san Francesco ed il di Padova suo insegnamento, allargando sempre 14 Vita Salesia Dicembre 2020
Laici salesi L La sfida di camminare uniti nei tempi attuali Ecuador L’ Incontro Nazionale Salesio, quanto sia importante mantenerci è uno degli eventi molto im- uniti al Signore, attraverso la preghie- portanti e molto attesi per ra specialmente in questo tempo di tutti i laici salesi per unirci incertezza. e sentire la vicinanza della comunità. In seguito abbiamo appreso che il E quest’ anno non ha fatto eccezione. tema centrale del nostro incontro è Questo è stato un anno pieno di sfide lo studio dei Vangeli. Ognuno è stato personali e anche a livello comunita- trattato e spiegato nelle diverse città rio e senza dubbio a livello spirituale: del Paese con la presenza delle no- le nostre vite hanno cambiato, hanno stre suore salesie e di alcuni laici che preso un altro corso dovuto alla pan- le accompagnavano. demia a livello mondiale. A circa metà giornata abbiamo ter- Per questo motivo non solo smettia- minato con la catechesi dei Vangeli mo di incontrarci nelle nostre riunio- e quindi abbiamo fatto una pausa ni comunitarie, ma è divenuta anche per tornare a riunirci dopo il pranzo. una sfida l’apprendere e riprendere Abbiamo iniziato con una serie di una nuova forma di rimanere uniti. E dinamiche e giochi in forma virtuale così mediante questa nuova sfida di per realizzare un piccolo riepilogo di adattamento virtuale si è svolto l’In- quello che abbiamo appreso durante contro Nazionale Salesio 2020, via la mattinata. C’è stato anche il mo- on-line. mento del raccoglimento e della pre- Attraverso una piattaforma elettroni- ghiera; in ognuna delle nostre case ca e connessi mediante i nostri dispo- o dove ci siamo incontrati, abbiamo sitivi cellulari, i computer ognuno nei preparato un altarino con la Bibbia, nostri luoghi, soli o in compagnia, ci una candela e dei fiori per ricordarci siamo sentiti nuovamente a casa. che Dio è al centro della nostra vita. Il nostro incontro è iniziato alle ore Abbiamo concluso con un giorno col- 8.00 e a poco a poco si sono connessi mo di fede, speranza e amore, ci sia- i nostri cellulari come anche i disposi- mo sentiti di nuovo a casa, vicini a co- tivi elettronici per darci subito il ben- loro che sappiamo che sono una sola venuto con le nostre telecamere ac- Famiglia Salesia nell’amore di Gesù, cese e ci siamo salutati dalle diverse accompagnati dalla nostra preziosa città dove esiste la presenza salesia. Vergine Maria. Circa alle 8.30 è iniziato l’incontro e Questo nuovo stile di vita ha esigito con la preghiera abbiamo cominciato molto da ciascuno di noi, il saperci l’intera giornata di apprendimento, di però sempre accompagnati e uniti condivisione, di preghiera, di amore nella preghiera, è ciò che ci dà forza. e di grande gioia, distanti però uniti. Molte grazie, sorelle salesie per con- Il saluto della nostra Madre Genera- durci sempre all’incontro con Gesù. le, suor Paola Contin, ricco di molto entusiasmo ed animo, ci ha ricordato Pamela Fernanda Flores Valverde Dicembre 2020 Vita Salesia 15
D Dalle Comunità Villanova di Guidonia • EM Incontro indelebile con il Beato Carlo Acutis U n martedì mattina di fine diamo all’urna di Carlo Acutis, il gio- ottobre, ricevo una telefona- vane beatificato da poco”. Mi ha pre- ta dal Parroco di Villanova di so una forte commozione e gioia… Guidonia, Don Andrea che a brucia- è un amico che ho incontrato nella pelo mi chiede se il giorno seguente Catechesi e mai mi sarei aspettata di ero libera da impegni importanti vederlo nella Chiesa della Spoglia- per la scuola…” Dobbiamo andare zione ad Assisi. in un posto e desidero ci sia anche Detto fatto, la mattina seguente, lei… prosegue. Rispondo che potevo Don Andrea, Don Franco, (nuovo assentarmi per quel giorno… e che cappellano, padovano della Madon- accettavo l’invito. na Pellegrina, tra l’altro), Imelde, la “Dove andremo?... sarà a Roma per mamma di Don Andrea, io e sr Car- la Catechesi, sarà per delle spese a melina ci mettiamo in viaggio. livello liturgico… sarà andare a ve- Carlo Acutis è uno dei testimoni dere luoghi per possibili itinerari attuali che ho presentato ai ragaz- con l’Iniziazione cristiana…” Così, la zi delle medie in preparazione alla mia mente girava su e giù per capire Cresima. dove avrei dovuto andare. Dopo una ricerca su Testimoni e A sera, durante l’incontro con il martiri dei secoli passati, con i ra- gruppo delle Mariane, tenuto nella gazzi ci siamo posti una domanda: “ Chiesa Parrocchiale, Don Andrea mi Ma, ora, nel 21° secolo c’è qualcuno ferma e mi dice: “Domani andiamo che ascolta Gesù, lo segue?... Ci sono ad Assisi, c’è un altro posto in auto, testimoni giovani nel 2020?” se vuole portare un’altra suora. An- Sì, Chiara Luce Badano, Josè Sanchez Messa quotidiana, con l’Adorazione. Del Rio, Marcello Javier Morsella, Sì chiede:” Come mai davanti allo Pier Giorgio Frassati, Matteo Farina, stadio, tanta gente… e davanti al Carlo Acutis… Tabernacolo qualcuno… raramen- Subito ne sono rimasta affascinata, te?!” pensa che dal desiderio di co- non solo per la sua giovane età, ma noscere e far conoscere l’Eucaristia, soprattutto per i punti cardini che ha sia partita la sua ricerca sui Miracoli scelto di vivere: l’Eucaristia, la Ver- Eucaristici che sfocerà in una mostra gine Maria, la Chiesa, l’offerta della itinerante nel mondo e nella pub- propria vita, la scelta dell’essenzia- blicazione di un libro dallo stesso le, la vicinanza ai poveri, l’apertura titolo. sana, ottimale al mondo informatico. Mi piace pensare a Carlo come un Figlio primogenito di Andrea e Anto- dono dello Spirito Santo alla Chiesa nia Salzano, nasce a Londra il 3 Mag- di oggi, a noi, troppo affaccendate, gio 1991. I suoi Genitori sono lì per di corsa, che a fatica troviamo tem- motivi di lavoro. pi e spazi di adorazione Eucaristica, A 7 anni riceve la Prima Comunione Gesù presente costantemente nelle e da quel momento l’intesa di Car- nostre Case Salesie… lo con il signore Gesù, nell’ Eucari- Carlo con la sua breve vita ci ha mo- stia va in un crescendo con la Santa strato che “Dio ha scritto per ognu- 16 Vita Salesia Dicembre 2020
Dalle Comunità D no di noi una storia unica e irrepe- tibile, ma ci ha lasciato la libertà di scriverne la fine”. E Carlo l’ ha fatto offrendo la sua sof- ferenza e morte per la Chiesa, per il Papa, mettendo in concreto altre sue parole: “LA TRISTEZZA È LO SGUAR- DO RIVOLTO VERSO SE STESSI, LA FELICITÀ È LO SGUARDO RIVOLTO VERSO DIO!”. Pensando alla vita di Carlo, questo giovane impegnato nella scuola, nello sport, legato ad amici, amante della natura, del mare, della monta- gna, solare, aperto, dal cuore buo- no e attento, mi si è ripresentata la pagina del Vangelo di Matteo al ca- clesiale dell’evento di Beatificazio- consegna scritta come dedica su un pitolo 11: ”TI RENDO LODE, PADRE, ne. Era possibile solo passare dinan- testo di Carlo. Non potendo darci SIGNORE DEL CIELO E DELLA TERRA, zi l’urna, né di sostare, né scrivere immagini, ha estratto fuori dalla sua PERCHÈ HAI NASCOSTO AI SAPIENTI sul libro intenzioni di preghiera o borsa alcune “reliquie” del figlio: E INTELLIGENTI (secondo la logica altro, per l’audacia di suor Antonella sono parte del lenzuolo che ha av- umana), I TUOI SEGRETI, E LI HAI abbiamo potuto rientrare in Basilica, volto il corpo di Carlo nella riesuma- RIVELATI AI PICCOLI.. SI’ O PADRE, con una suora custode della Basilica zione. COSI’ È PIACIUTO A TE!”. e sostare, con Carlo, in adorazione. Siamo rimaste tutte senza parole, Dinnanzi all’ urna di Carlo, silenzio, L’ultimo grande dono di Carlo per pensando a quelle mani che hanno invocazione, preghiera… tanta gen- questo giorno è stato inatteso e im- accudito, curato aiutato Carlo, nella te, da tutte le parti d’Italia e oltre… prevedibile. Attraverso le trasmis- sua vita e nella mortale malattia. non ho saputo chiedere a Carlo tante sioni della TV avevamo conosciuta la Se volessi sintetizzare le dimensioni cose, ma quella di amare Gesù, come sua mamma Antonia ed ecco che nel che ho scoperto in Carlo direi: “LA lui lo ha amato, adorato, scelto. visitare la casa di spiritualità dei Pa- QUOTIDIANITÀ – LA CONTEMPORA- Rientrare a Villanova con gli occhi e dri Cappuccini ad Assisi, la “Domus NEITÀ – LA FECONDITÀ”. il cuore pieno di gioia! Laetizia” (dove avevamo chiesto la Auguro a tutti di poter conoscere E poi l’esperienza successiva… par- mattina di parcheggiare la nostra Carlo e di imitarlo nel dono della landone in comunità, le sorelle auto), abbiamo visitato la Cappella fede…. Vi lascio con la dedica che ha hanno chiesto di andare anche loro che contiene un mosaico di Padre fatto alla nostra Comunità Salesia a venerare Carlo. Siamo andate, fe- Mark Rupnik. “l’Apparizione del Ri- di Villlanova perché sia un impegno lici…. Assisi era immersa nella luce sorto a San Tommaso”. Qui in questa per tutte le Salesie e per tutti i cri- del sole, e la presenza continua dei Cappella ci siamo accorte che c’era stiani… pellegrini formava un corsone im- la mamma di Carlo che aveva appe- “SORELLE SALESIE, AUGURO CHE menso tra i vicoli e le vie di Assisi, la na terminata una conferenza ad un POSSIATE PORTARE TUTTI ALL’EUCA- santa Messa partecipata sul sagrato folto numero di Medici. RISTIA, AUTOSTRADA PER IL CIELO, della Basilica, celebrata dal Vescovo Mamma Antonia ci ha accolte con Mamma Antonia” per l’apertura dell’anno pastorale semplicità, ci ha detto di amare l’Eu- diocesano dava la dimensione ec- caristia come Carlo, ci ha dato una Madre Oraziella Babolin Dicembre 2020 Vita Salesia 17
D Dalle Comunità “Un patto educativo nella catastrofe educativa”. Come promesso, il 16 ottobre 2020, Papa Francesco ha rilan- ciato l’urgenza di un nuovo patto educativo mondiale. Lo ha focalizzato in sette punti di cui il secondo: “Ascoltare la voce dei bambini, dei ragazzi e dei giovani a cui trasmettiamo valori e conoscenze per costruire insieme un mondo di giustizia e di pace, una vita degna per ogni persona”. Le Salesie sono tutte interessate a far propria la parola del Papa. Il patto educativo di Papa Francesco nella scuola V orrei esprimere alcune con- siderazioni in merito al Patto Educativo di Papa Francesco alla luce dell’esperienza scolastica personale e generale. Innanzitutto, è molto profonda l’espressione della Congregazione per l’Educa- zione Cattolica che ricorda l’impor- tanza di porre sempre al centro di ogni attività la persona: i bambini, le famiglie, i docenti, i dirigenti e il personale educativo. Queste risorse costituiscono un “team”, termine inglese che a me piace molto perché significa “squa- a casa come a scuola. Valorizzare si Paesi e che si possono condivide- dra” e, quindi, mi conduce al rag- il presente e dare importanza ad re, presentazione di giochi in ingle- giungimento di obiettivi pedagogici ogni momento, ad ogni ora, ad ogni se alla scoperta di nuove culture e che hanno a che fare con un’allean- lezione, chiedendo ai bambini di differenze. za educativa. collaborare e aiutarsi è un altro dei Tutto ciò contribuisce a fare dei Allearsi implica impegnarsi per il compiti fondamentali che rientrano bambini, uomini e donne del futuro bene comune e a scuola, chi inse- negli intenti di Papa Francesco, pro- ad iniziare dal presente, mettendo gna e chi apprende forma un’unità posti ai piccoli e ai giovani. in pratica la voglia di conoscere e di intenti che trasmette desiderio La scuola odierna, rispetto al passa- conoscersi nell’ambiente scolastico interiore di cooperare per il bene to, è interessante se presenta pro- con una prospettiva che “guarda universale. Ecco, allora, che il Papa getti o laboratori che compensino i oltre” il nostro piccolo mondo o vuole comunicare la bellezza della vuoti degli alunni. Alcune esperien- contesto e si rende portavoce di relazione, altro termine che biso- ze non si vivono a casa e in famiglia, altri bambini meno fortunati che gna mettere in pratica, soprattutto ma è la scuola che può presentare hanno il diritto di andare a scuola a scuola. una nuova modalità di relazione. per apprendere la vita e la solidarie- Quando entro in classe, il primo Un progetto di lettura in biblioteca, tà. Grazie Papa Francesco! saluto va ai miei alunni; ciò signi- un laboratorio di scienze in aula Vera A. Bonaita fica che voglio stabilire con loro un adibita per attività scientifiche, un rapporto, un dialogo, una relazio- incontro di educazione cinofila o “Nell’Educazione abita il seme ne che supera i parametri stretta- cultura sugli “amici animali”, esperi- della speranza, una speranza mente cognitivi o razionali. Infatti, menti di arte e immagine con mate- di pace e di giustizia. Una speranza così facendo, stabilisco con loro riale da manipolare e strumenti da di bellezza e di bontà; una speranza un’apertura verso i sentimenti e le conoscere, visione di filmati circa di armonia sociale” emozioni che provano o che vivono esperienze di altri bambini di diver- Papa Francesco 18 Vita Salesia Dicembre 2020
Dalle Comunità D Scuola S. Francesco di Sales • Ve Generosi come San Martino! I l Covid sembra aver spazzato via chi e pentole, proclamando poesie e me, hanno organizzato e condotto feste e tradizioni, tolto la gioia vecchie filastrocche veneziane della la mattinata veramente nel diverti- dei canti nella scuola… ma come tradizione. Cos’è mancato? L’andar mento e nella spensieratezza. I bam- fanno coperchi e pentole non esse- per calli e campielli, entrare nei ne- bini si sono perfino dimenticati di re battuti e cantati per S. Martino, il gozi e ricevere i dolcetti e “il soldino lamentarsi che la mascherina dava generoso cavaliere che ha donato per S. Martino”, tutto rigorosamente fastidio! La festa di S. Martino se ne metà del suo mantello al povero? donato poi ai poveri. Le grida gioio- è andata anche quest’anno lascian- A Venezia proprio non si può trala- se dei bambini di tutte le classi sali- do un buon ricordo nel cuore di tutti. sciare questo momento di entusia- vano al cielo dal campiello Albrizzi E pure un bel lavoro fatto dai picco- smo che i bambini aspettano per mentre il sole dell’estate di S. Mar- li della scuola materna frutto della giorni e giorni passando davanti alle tino splendeva e riscaldava un po’ caccia al tesoro…per trovare i pezzi vetrine e guardando i San Martino a l’aria rigida di novembre. Chi corre- per comporre il mantello del nobile cavallo, di pastafrolla, ornati di cioc- va in mezzo agli ostacoli, chi partiva cavaliere romano. Ora è appeso alla colatini, confettini colorati, caramel- con una pallina in equilibrio, altri si parete perché anche i genitori ve- le gommose…È una tradizione che passavano palline fatte con i giorna- dano come i semi della generosità lancia tanti messaggi, che invita alla li, penalità per chi non era corretto e dell’amore siano trasmessi ai loro carità verso i poveri, all’amore verso nel gioco che deve essere rigorosa- figli attraverso l’attività. La metà i fratelli che hanno fame, freddo e in mente educativo. E alla merenda? del mantello da dare ai poveri pos- questo periodo sono più numerosi e Un piccolo S. Martino di pastafrolla siamo offrirlo tutti, in modi diversi, bisognosi di attenzione. per ognuno, ricevuto in dono da una con cuore fraternamente sincero. Le insegnanti della Scuola S. Fran- pasticceria amica. E allora l’euro che Lo suggerisce Papa Francesco con la cesco di Sales di Venezia hanno vo- ogni bambino aveva portato per nuova esortazione: “Fratelli tutti”. luto anche quest’anno, superando avere il “sanmartino”, diventerà una alcune difficoltà e dando spazio alla sommetta per i bisogni della scuola Una insegnante creatività, far vivere i messaggi di che in questo momento sta diven- fraternità e di carità che S. Martino tando più “povera” per i tanti disagi “Ascoltare il grido suggerisce ogni anno ai bambini e e spese dovute al rischio assalto del silenzioso dei poveri” attraverso loro, alle famiglie… Tut- virus. Papa Francesco to nella gioia dei giochi, delle gare, Le insegnanti sono state bravissi- battendo coper- Dicembre 2020 Vita Salesia 19
D Dalle Comunità Villanova di Guidonia • RM Ciak si gira... S. Martino di Tours N on c’è dubbio che gli stru- siamo servite di un video simpatico menti tecnologici di questo che illustrasse la storia. Terminato il nostro tempo sono affa- tutto, invece della riproduzione gra- scinanti e investono la nostra vita fica su un foglio, (termine di verifica di adulti e soprattutto quella dei per capire se il bambino ha recepito bambini di energia, di movimento, il contenuto), ho lanciato l’idea ai (anche se in realtà le persone riman- bambini di drammatizzare la storia… gono sempre inchiodate alla sedia o l’euforia è salita alle stelle tanto da al divano...), di colori, di interazione, far arrivare la Madre Superiora a di sfida, di competizione con il vir- capire cosa stava succedendo. tuale..¸ si stringono relazioni vir- Con mio stupore proprio quei tuali e nella realtà non ci si accorge bambini che soffrono di timidezza dello sguardo delle persone che ci ostentata si sono proposti e… mera- vivono accanto… contraddizioni del viglia! Una grande soddisfazione mondo attuale… per me ancora una volta e un’alle- I bambini però rimangono, nono- gra scena per i bambini che a turno stante tutto, delle persone con le lo volevano fare… E tutta la sezione quali si può osare rimanere ancorati era coinvolta… Qualcuno, alla fine alla realtà concreta e la prova ce della drammatizzazione, sisteman- l’abbiamo noi, insegnanti che lavo- do l’occorrente mi si è avvicinato riamo tutti i giorni, per tante ore al dicendomi: “Martino è proprio un giorno con i bambini delle nostre amico di Gesù perché è stato molto scuole Salesie. gentile con il povero.” Una piccola Il Coronavirus ci ha obbligate tutte a attività, vestita di molta semplicità ridisegnare le nostre Scuole secon- ma che diventa anche catechesi per do protocolli di sicurezza di Regione, i bambini e per le famiglie perché per cui ogni insegnante sta con gli le mamme mi hanno comunicato alunni della sua sezione dall’arrivo a che durante la cena i bambini hanno scuola all’uscita. I Genitori rimango- raccontato la storia di San Martino… no fuori dall’ambiente e osservan- il mantello diviso a metà…il povero. do entrate e uscite scaglionate per La drammatizzazione nella scuo- sezioni e mantenendo la distanza di la è sempre un ottimo canale di sicurezza… apprendimento! “Non smettiamo di Detto questo, vi racconto una atti- seminare a larghe bracciate… non vità che ho scelto tra le tante per- miriamo al risultato… ma al dono ché mette in risalto come i bambini che siamo chiamate a dare come sanno mettersi in gioco in modo Insegnanti in questo nostro tempo”! reale e simpatico… Grazie a tutti! La Storia di San Martino ha sempre affascinato tutti, grandi e piccoli. Ci suor Antonella Sebastiani siamo servite del racconto vocale che si DEVE recuperare per aiuta- re i bambini all’ascolto…e poi ci 20 Vita Salesia Dicembre 2020
Dalle Comunità D Segusino • TV La fraternità L a ricchezza del bene relazio- della consacrazione dei sacerdoti, Salomone e la regina di Saba; le nale genera la fraternità. Si dei re e dei profeti. Inoltre era il sorelle Marta e Maria che accolsero basa nella fiducia e nel rispet- gesto che accoglieva l’ospite che Gesù a Betania; senza dimenticare to reciproco. Fraternità è una grande veniva onorato con l’unguento d’o- la vedova che ospitò il profeta Elia parola che, vivendola tra noi fa “star lio profumato. nella sua casa e gli donò l’ultimo bene” e ci rende felici. L’economista Luigino Bruni, com- pugno di farina che aveva e l’ultimo Non siamo persone chiamate alla mentando questo salmo, dice che è goccio d’olio che le era rimasto. vita per vivere singolarmente, in un’immagine che esprime la sovrab- Da notare che quest’ultima non dà compartimenti stagni, ma per “con- bondanza della fraternità. Se andia- al profeta il superfluo, ma il neces- dividere”, assieme ai fratelli e alle mo ad analizzare qualche passo del sario per vivere lei e il figlio, l’ultimo sorelle, il nostro cammino terreno. Vangelo, noi troviamo che Gesù ha cibo che le era rimasto. Ognuno di noi ha ricevuto dalla vita partecipato più volte ai banchetti Riguardo all’accoglienza anche oggi un patrimonio di doni, di capacità, di festa. Penso però che al sommo abbiamo molto da imparare da que- di bellezza, che non sono esclusiva- grado, dove si è toccato con mano sti fatti! mente proprietà privata, ma proprio questa “sovrabbondanza”, sia stato Sempre l’economista Luigino Bruni, per la comune dignità di creature quando quella “donna”, andata in nel commentare la fraternità, la pre- umane, siamo chiamati a condivi- casa di Simone, perché c’era Gesù, senta ancora sotto un altro aspetto: dere. Ciò contribuisce ad abbellire ha cosparso abbondantemente di la paragona alla rugiada e dice: “La il nostro vivere insieme e diffonde olio i piedi del Maestro. Questo rugiada è una grande immagine di armonia nel Creato. spreco ha provocato in Giuda, il gratuità, di un dono che è per noi, La fraternità è una componente rimprovero per tale dispendio. Alla per tutti. Come la rugiada, la frater- essenziale della vita dell’uomo sulla donna non interessava l’alto prez- nità può imperlare di luce il campo terra. Se non la viviamo non siamo zo di quell’olio e neppure la sua della nostra vita, donandole quella persone armoniche e realizzate abbondanza. Qui c’è il puro dono freschezza che accompagna le ari- nella vita. Se la viviamo in seno alla d’amore, il gesto che manifesta il dità della vita. È aurora e rugiada”. famiglia, si diffonderà tra gli amici, i grande cuore di quella donna. La vera fraternità ha un costo, la si colleghi e genererà gioia e armonia Quest’immagine è pure della ‘’fra- costruisce con la collaborazione di tra le persone. ternità” che tutti siamo chiamati a tutti. Ognuno di noi è chiamato a Anche nella Bibbia troviamo dei vivere nel dono ai fratelli, senza cal- portare il proprio tassello per poter- riferimenti specifici alla “fraterni- coli, senza interessi, per puro amore, la realizzare, vivere e gustare. tà”, ed è il salmo 133, che mentre perché accomunati dalla stessa La ricchezza del bene relazionale ci paria della fraternità del sangue, dignità di persone. porta armonia, pace e serenità nel ci annuncia una diversa fraternità La fraternità è strettamente con- cuore, nella famiglia e nella società. dello spirito. giunta all’ “accoglienza” dell’ospite; La fraternità è più grande e più Il salmista, per sviluppare questo ancora nella Bibbia ci vengono pre- importante della solidarietà perché tema, usa due metafore, la prima è: sentati diversi personaggi. Abbiamo: la fraternità è condivisione. “È come olio prezioso versato sul Abramo e Sara che accolgono i capo di Aronne ...” L’olio era il segno tre “ospiti” alla quercia di Mamre; suor Caterina Dicembre 2020 Vita Salesia 21
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