Sull'innovazione digitale e sociale - Smart Marketing

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Sull'innovazione digitale e sociale - Smart Marketing
In arrivo la 7ª edizione del Web Marketing
Festival, Il più grande Festival
sull’innovazione digitale e sociale.
Il Web Marketing Festival è il festival internazionale sull’innovazione digitale e sociale. I
numeri dell’edizione del 2018 ne fanno il più grande evento italiano del settore, con oltre 18.000
presenze registrate in tre giorni, 400 espositori e partner e 400 speaker da tutto il mondo.

  Guarda le nostre video interviste riprese nella passata edizione del WMF:

  ■   Giada Cipolletta parla del podcast: modi di utilizzo, trend e strumento di marketing
  ■   Graziano Giacani (Brand Festival di Jesi) parla di branding delle piccole e medie
      imprese
  ■   Francesco Gavatorta parla di Hypercontent al web marketing festival 2018

La 7^ edizione del Festival, prevista per il 20, 21 e 22 giugno 2019, esplorerà ancora più a fondo
l’universo dell’innovazione attraverso la realizzazione di oltre 60 eventi di formazione, show,
intrattenimento, business e networking.

Sono in pieno svolgimento i lavori che il 20, 21 e 22 giugno culmineranno con l’apertura al
Palacongressi di Rimini della 7ª edizione del Web Marketing Festival, il più grande Festival
sull’Innovazione Digitale e Sociale. Già attive infatti le principali call – come la call for speaker, la
call for show o la call for mainstage – che coinvolgeranno direttamente gli utenti nella costruzione
del prossimo appuntamento del WMF, così come le iniziative e le partnership che permetteranno a
sponsor e partner di condividere attivamente la realizzazione del Festival.

  Arricchito il format della scorsa edizione, in cui sono state registrate oltre 18.000 presenze, più
  di 60 eventi, 45 sale formative, 400 ospiti e speaker provenienti da tutto il mondo, oltre 400
  tra espositori e partner e più di 600 startup e investitori.

Anche per il WMF 2019, infatti, i partecipanti potranno tracciare il loro percorso “didattico”
proponendo loro stessi tematiche di interesse e scegliendo all’interno di un ampio programma e tra
centinaia di interventi formativi sulle più importanti leve dell’innovazione digitale e su vari temi: dal
web marketing all’imprenditorialità, dall’IT all’intelligenza artificiale.

Facendo della formazione il proprio core e affrontando tematiche afferenti la digital e la social
innovation, il WMF si pone ormai da anni come un acceleratore del processo di innovazione per il
Paese e la società, frutto del lavoro di co-creazione portato avanti con aziende, persone e istituzioni.
L’impegno del Festival in questo senso è stato il fil rouge delle scorse edizioni ed è il cardine su cui
viene costruito anche il WMF19, così come annuncia lo spot tv che è in onda sui network di
Mediaset e La7.

Partendo da questo punto fermo, nella prossima edizione, attraverso diverse tipologie di eventi –
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speech formativi, show, talk ispirazionali, workshop operativi, hackathon, contest e dibattiti –
verranno trattati numerosi nuovi temi come Cybersecurity, Intelligenza Artificiale, 5G, Robotica, IoT,
Circular Economy, Social Media, Open Innovation, Blockchain, Automotive, Aerospace,
Cyberbullismo, Sostenibilità, Cambiamenti climatici, eSports, Comunicazione Pubblicitaria,
Imprenditorialità, Debunking e molti altri.

“Il lavoro svolto in questi anni insieme alle persone, alle aziende, alle istituzioni e ai professionisti
che condividono i valori del Festival è andato nella direzione di radunare le “intelligenze”, i “saperi”,
le “competenze” del nostro paese e non solo, per contribuire al miglioramento della società. Un
lavoro costante e duraturo nel tempo, che concepisce l’innovazione tecnologica e digitale alla luce
dell’innovazione sociale che è in grado di produrre. Viviamo un momento davvero unico, in termini di
disponibilità di risorse, competenze e prodotti tecnologici, ma dobbiamo realmente adoperarci per
impiegarle nel migliore dei modi” spiega Cosmano Lombardo, Chairman del Web Marketing
Festival. “Portare all’attenzione di tutti temi di importanza vitale come la cultura
dell’imprenditorialità, dell’innovazione e del loro impatto sociale, sull’economia e sulla quotidianità è
sempre stata una prerogativa del Festival insieme alla centralità della formazione. Sono molte le
novità che vanno in questa direzione per il 2019: a breve apriremo infatti una call per valorizzare i
ricercatori italiani e una campagna contro il bullismo. Stiamo inoltre lavorando alla realizzazione di
diverse attività culturali nella città di Rimini”.

Il Festival: la 7 a edizione accoglie oltre 60 diversi eventi
sull’innovazione
Sarà nuovamente la prestigiosa location riminese ad ospitare il Web Marketing Festival, che
continua il suo percorso di crescita verso la 7 a edizione con molti nuovi spunti e altrettante
conferme per gli eventi e le iniziative diventati negli anni dei veri e propri tratti distintivi.

In quest’ottica, torneranno le occasioni di promozione e di business tra gli stand dell’Area
Espositiva, che nella scorsa edizione ha ospitato le più importanti realtà del mondo tech e fatto da
cornice a momenti di networking tra i partecipanti e gli oltre 400 sponsor e partner, tra cui
Google, Facebook, Microsoft, Open Fiber e Gruppo Mondadori.
Già confermata, inoltre, la presenza di importanti brand in vista della prossima edizione tra cui HP,
Linkedin, Mediaset Infinity, Salesforce, Trustpilot, Siteground, Xpay Nexi e Getresponse.

Tra gli oltre 60 eventi in programma, troveranno spazio anche gli eventi formativi e le iniziative
realizzate proprio dagli sponsor e dai partner come, ad esempio, l’Hackathon su Intelligenza
Artificiale e Blockchain di ARXivar, le sale formative firmate Aruba e SEOZoom e, ancora, contest,
workshop, party e meeting finalizzati al business matching.

Un’attenzione particolare sarà poi rivolta ad una serie di eventi interamente dedicati al mondo delle
startup e dell’imprenditorialità: tra gli spazi espositivi, un’ampia “Area Innovation
Technology” verrà infatti dedicata alle novità tecnologiche più innovative, dove istituti di ricerca,
makers, startup e PMI innovative esporranno i propri prototipi, le smart technologies e i progetti in
fase di sviluppo.

Non mancherà la Startup Competition, giunta alla 6a edizione e confermatasi, con oltre 1.500
pitch candidati e 750.000€ in premi assegnati nelle edizioni precedenti, la competizione tra
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startup più grande in Italia: tra le startup vincitrici degli scorsi anni si registrano casi di successo
quali TOMMI, Friendz, JustKnock e FitPrime.

Molti i partner che hanno già confermato il loro sostegno all’iniziativa, tra cui Amazon AWS,
Arduino, Barilla, CISCO, Enel Innovation Hub, Ferrovie dello Stato, Innogest, Milano Investment
Partner, NTTData, Oracle, Unicredit StartLab.

La call per inviare la candidatura alla Competition resterà aperta fino al 6 maggio e si rivolge a
startup e imprese – composte da singoli o in team – con progetti o idee innovative.

Tra le altre iniziative in programma, inoltre, torna la cerimonia di consegna dei WMF Awards – I
Premi del Web Marketing, che nelle scorse edizioni ha permesso di individuare campagne digitali
virtuose per diverse tematiche: tra le persone premiate si ricordano Papa Francesco, Pif, Giorgio
Chiellini, Cristiano Pasca, mentre tra le aziende che sono state insignite dei WMF Awards
Whirlpool, ActionAID Italia, Save the Children, Mulino Bianco e Casa Surace.

Per la prima volta, inoltre, sarà presentato il Digital Job Fair, la fiera rivolta alle professioni digitali
che include il servizio di recruitment gratuito offerto dal Festival – il Job Placement -, la Sala HR e
la Sala Employer Branding, dove le aziende potranno presentare le proprie attività e individuare
nuove risorse senior e junior da inserire all’interno del proprio team.

I temi, il Mainstage e gli ospiti
Alle conferme si aggiungono importanti novità, che andranno ad ampliare il ventaglio tematico del
Web Marketing Festival 2019. All’interno delle sale formative – ognuna delle quali rappresenterà un
singolo evento verticale su un tema specifico – e sul Mainstage del Festival si parlerà infatti di
intelligenza artificiale – già confermata la presenza di IIT, Istituto Italiano di Tecnologia -, di digital
transformation, realtà aumentata e di innovazione in ambito aerospace, grazie anche alla
testimonianza di Chiara Cocchiara, ingegnere aerospaziale e ricercatrice dell’agenzia spaziale
europea EUMETSAT inserita nella lista Forbes 30under30.

Si parlerà poi anche di imprenditorialità, di ricerche e trend di mercato, pubblicità e strategie di
marketing digitale, ma anche di Terzo Settore, cyberbullismo, cambiamenti climatici e in
generale dell’impatto sociale legato all’innovazione.
Coerentemente con le campagne in favore dell’accessibilità portate avanti in questi anni dal Festival
e per rendere realmente inclusivi i panel in programma, inoltre, tutti i talk del Mainstage verranno
tradotti nella lingua dei segni italiana (LIS).

Il palco principale del Festival – dopo aver ospitato nelle scorse edizioni personaggi del calibro di
Neri Marcorè, Elio, Cristina Chiabotto e Giorgia Palmas e rappresentanti di aziende leader
come Facebook, Google, Microsoft, Oracle e Lego – sarà infatti nuovamente teatro di talk
ispirazionali che, condotti da ospiti e relatori esperti, verteranno sui temi più caldi dell’attualità, sul
mondo dell’innovazione e sul suo impatto sulla società.

Tra gli ospiti attesi per il WMF19, oltre a quelli ancora da svelare, ci sarà il sindaco “sospeso” di
Riace Mimmo Lucano e la giornalista di Repubblica Federica Angeli, già acclamata dalla platea
del Festival nel 2017. I diversi panel che verranno approfonditi offriranno al pubblico presente una
panoramica che integra temi di attualità a riflessioni sullo stato dell’arte dell’innovazione digitale e
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sociale in Italia e nel mondo.

Da segnalare inoltre il WMF Lab, il progetto con cui il Festival da anni coinvolge gli studenti per
avvicinarli al mondo del lavoro e dell’imprenditorialità attraverso un laboratorio in collaborazione
con Università e Istituti. All’interno di questo percorso di Education, anche per la prossima edizione
del WMF sarà inoltre realizzata la Startup Competition Young, competizione giunta alla 2a
edizione e rivolta agli under 22 per incentivare nuove forme di imprenditorialità giovanile.

Tutto questo e molto altro per un Festival che, accostando formazione, attualità, musica e
intrattenimento, esplorerà dunque l’universo dell’innovazione digitale e sociale attraverso oltre 60
eventi dedicati alle tematiche che ne rappresentano i principali aspetti.

Per i temi affrontati noi di Smart Marketing siamo felici di essere media
partner della 7ª edizione del Web Marketing Festival, Il più grande
Festival sull’innovazione digitale e sociale, che si terrà il 20, 21 e 22
giugno 2019 al Palacongressi di Rimini.

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SEO&LOVE, l’evento dedicato agli
innamorati del digital marketing.
Dopo il grande successo delle passate edizioni, che hanno visto la partecipazione di oltre 3500
persone e più di 110 speaker, SEO&Love, per il quarto anno consecutivo, sceglie la città dell’amore
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per celebrare la coppia più bella del web: SEO & Content Marketing. In programma il 1 e 2 marzo
presso il Palazzo della Gran Guardia, nella bellissima Piazza Brà.

Salvatore Russo, Direttore Creativo dell’evento, esperto di Digital Marketing e Founder di
&Love srl, per questa edizione ha pensato di raddoppiare l’appuntamento aggiungendo una
giornata di formazione. Il primo marzo, infatti, sono previsti una serie di workshop, tra cui
“Giornalismo Digitale”, 4 ore di formazione gratuita accreditata dall’Ordine dei Giornalisti del
Veneto che darà diritto a 4 crediti. Il 2 marzo, a partire dalle 9.30, ci sarà il Main Event,
un’esperienza unica per imprenditori, responsabili marketing, giornalisti, editori e liberi
professionisti che vogliono comprendere le migliori strategie di comunicazione e su quali elementi
concentrarsi nel prossimo futuro per avere maggiore visibilità online, generare nuove opportunità di
business e coinvolgere il proprio pubblico in esperienze significative.

Il SEO&Love si distingue per il suo modo di raccontare l’innovazione digitale, in equilibrio
tra spettacolo e generosità di contenuti. “È un evento empatico, informativo, ispirazionale,
sorprendente e concreto” dichiara Salvatore Russo che con Giulia Bezzi e Prana Ventures srl ha
fondato &Love srl, azienda che si occupa proprio di organizzare eventi che definisce “blog offline,
contesti in cui veicolare contenuti e catalizzare autorevolezza su argomenti specifici”.

Diversity, Brand Journalism, Storytelling, Neuromarketing, Intelligenza Artificiale e Influencer
Marketing, SEO e Content Marketing sono gli argomenti principali della prossima edizione e a
parlarne saranno affermati professionisti e imprenditori di successo, tra cui: Andrea Fontana il
maggiore esperto di Corporate Storytelling in Italia, Francesca Vecchioni Presidente di Diversity
Lab, Luca La Mesa Social Media Consultant e President Procter&Gamble Alumni Italia, Irene
Colzi influencer e personaggio televisivo, Alessio Semoli Presidente di Prana Ventures e autore di
AI Marketing, Giulia Bezzi esperta SEO e Co-Founder di &Love srl, Guido Di Fraia Founder &
CEO del Laboratorio di Intelligenza Artificiale IULM AI LAB e Prorettore alla Comunicazione e
all’Innovazione presso l’Università IULM.

Molto interessante è il panel dedicato al brand journalism ed editoria online. Tra gli ospiti Marco
Bentivogli Segretario Generale FIM-Cisl, ora membro nel Team del MISE sull’Intelligenza
Artificiale e Daniele Chieffi giornalista e Head of digital communication and content Factory Agi.

Una delle caratteristiche degli eventi &Love è il coinvolgimento delle aziende del territorio
e delle istituzioni: anche quest’anno si consolida la collaborazione con la Confesercenti di Verona e
con Redoro Frantoi Veneti che offre ai partecipanti momenti enogastronomici indimenticabili.
Assoluti protagonisti del pranzo il risotto all’Amarone con pallina di gelato al formaggio e vino
Valpolicella.

Ultima novità di questa edizione l’aperitivo, previsto dalle 18:00 alle 19:30, che permetterà di far
conoscere altre aziende e aggiungere un ulteriore momento di networking.

Non mancheranno sorprese e momenti spettacolari, perché “Quello che ti rimane veramente è
l’esperienza. Le slide le puoi rivedere, gli appunti rileggere, ma l’esperienza ti rimane dentro” parola
di Salvatore Russo.
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Per i temi affrontati Smart Marketing è felice di essere media partner
dell’evento “Seo&Love”, l’evento dedicato agli innamorati del digital
marketing dove si parlerà di SEO, Content Marketing e innovazione
digitale.

Per maggiori informazione su SEO&LOVE, l’evento dedicato agli innamorati del digital
marketing.

Con amore www.seoandlove.it
Ufficio Stampa SEO&Love: ufficiostampa@seoandlove.it

Digital Innovation Days Italy 2019:
L’evento sul Digital Marketing, Social
Media e Innovazione.
Innovazione, internazionalità, storie di successo raccontate dai migliori professionisti del mondo
Digital e ancora workshop, panel, networking e divertimento per una nuova edizione tutta da non
perdere!

Milano torna infatti ad ospitare i Digital Innovation Days Italy il 17, 18 e 19 Ottobre 2019 presso
Talent Garden Calabiana, uno dei campus co-working più grandi d’Europa e polo indiscusso italiano
nel mondo dell’innovazione.

A #DIDAYSIT (ex Mashable Social Media Day) non servono
di certo ulteriori presentazioni.
Ormai da anni è uno degli eventi più attesi e seguiti d’Italia in ambito digital marketing, e in questa
sesta edizione lo sarà ancora di più grazie a Case Study uniche presentate da aziende e agenzie tra
le più celebri in Italia e nel resto del mondo e molte altre sorprese alle quali il team organizzativo sta
lavorando per rendere anche questa edizione, una delle migliori di sempre.

Tra i primi relatori confermati troviamo:
■   LEROY MERLIN con Alice Morrone, Chief Innovation Officer
■   BARILLA con Francesco Gabrielli, Digital Marketing & Ecommerce Manager
■   BLABLACAR con Maria Fossarello, Social Media & Search Channels Team Lead
■   PORSCHE ITALIA con Lucia Antico, Brand Manager per il post-vendita
■   ALIBABA GROUP con Daniel Vanegas, Regional VP, Social and Interaction Product Operation
■   GARNIER ITALIA con Francesca De Pascale, Social Media Manager
■   GRUPPO ARMANDO TESTA con Giuseppe Mayer, Chief Digital Officer
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■   MICROSOFT CONSULTING & SERVICES con Fabio Moioli, Country Manager
■   RIFLE JEANS con Franco Marianelli, Amministratore Delegato
■   TRIBOO con Pietro Pannone, Social Director
■   INTESA IBM con Pietro Lanza, General Manager di Intesa & Blockchain Leader di IBM Italia
■   GLOVO ITALY con Cecilia Braguglia, Marketing manager
■   REVOLUT con George Thompson, Country Manager, Italy
■   MISS ITALIA con Enzo Rimedio, Digital Communication Director
■   ERNST & YOUNG con Gerardo Volpone, Senior Consultant Digital Innovation

    Digital Innovation Days Italy: l’evento sul Digital Marketing, Social Media e Innovazione. Nella foto
    l’organizzatrice Eleonora Rocca e Filippa Lagerbäck riprese durante la passata edizione.

I #DIDAYSIT vanteranno anche altri prestigiosi nomi che verranno svelati nei prossimi mesi, ai
quali si uniranno Workshop, Panel e Interviste che come sempre tratteranno tematiche di ultima
generazione volte a stimolare la curiosità e a permettere di approfondire la conoscenza di tutti
coloro che abbiano voglia di trovare ispirazione per nuove idee o migliorare le performance del
proprio business.

A CHI SI RIVOLGONO I #DIDAYSIT
I Digital Innovation Days sono rivolti soprattutto ad aziende, agenzie di comunicazione e direttori
marketing ma anche a freelance, startup, liberi professionisti e a tutti coloro che operano nel settore
del digital e non solo.

Un’occasione imperdibile per rimanere aggiornati sugli ultimi trend del Digital Marketing, del Social
Media Marketing e dell’Innovazione digitale, per approfondire le proprie conoscenze ed ampliare il
proprio network.
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ELEONORA ROCCA: CRESCIAMO EDIZIONE DOPO
EDIZIONE
Eleonora Rocca, CEO & Founder dei Digital Innovation Days Italy afferma: “Cresciamo di anno in
anno, l’edizione del 2018 ha registrato quasi 1500 partecipanti, e quest’anno abbiamo già registrato
oltre 150 adesioni a 9 mesi dall’evento. Un segnale molto positivo, segno che sussiste nel mercato
una forte voglia di apprendere le dinamiche innovative e creative che regolano il mondo digital e
social a livello nazionale e internazionale, e il nostro team organizzativo sta già lavorando per
rendere il programma dell’evento originale, unico e innovativo.

  Per approfondire:

  ■   Le opportunità del marketing digitale. L’intervista a Eleonora Rocca.

GENNAIO, IL MESE GIUSTO PER I #DIDAYSIT
Nel mese di Gennaio verrà offerto un biglietto d’ingresso all’evento a un prezzo speciale: 99 euro +
IVA. l’offerta sarà valida fino al 31 gennaio. A questo link è possibile trovare la speciale promozione.

VUOI ESSERE ANCHE TU PARTE DELL’EVENTO
DELL’ANNO     SU    DIGITALE,    INNOVAZIONE,
IMPRENDITORIA E TREND TECNOLOGICI DEL FUTURO?
Il team organizzativo è già al lavoro per creare nuove partnership e relazioni con i migliori player del
mondo digital italiano. Vuoi essere anche tu parte della rivoluzione digitale: scrivi a
info@digitalinnovationdays.com.

Il Digital Innovation Days Italy 2019 è quindi un evento dedicato a tutti
coloro che vogliono rimanere aggiornati sugli ultimi trend del Digital
Marketing, del Social Media Marketing e dell’Innovazione digitale. Tutti
temi molto cari a noi di Smart Marketing e, anche per questo motivo,
siamo molto felici di supportare questa manifestazione in qualità di
media partner.

Realtà aumentata, acquisti smart e
assistenti vocali: come è cambiata e come
cambierà la nostra shopping experience.
C’è chi acquista quasi tutto online, chi non tradirebbe mai il negozio di fiducia, chi va nello store
fisico per vedere i prodotti dal vivo ma compra su Amazon, e chi, ancora, fa il giro di tutti i siti e poi
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preferisce acquistare in un punto vendita classico. Forse vi identificate con uno di questi profili o
molto più probabilmente con più di uno; perché le variabili nei processi di acquisto sono tante e ci
comportiamo in modo diverso in base alle situazioni o al tipo di acquisto. Una cosa è certa: il digitale
ha avuto un grande impatto su di noi, sul nostro modo di fare shopping e sul commercio in generale.

La digitalizzazione sta cambiando il commercio. Questa non è di certo una novità e anche se da anni
vediamo che l’e-commerce ha un forte impatto sul commercio tradizionale, non lasciamoci
abbindolare da chi dice che il futuro degli acquisti e della vendita è tutto online. E’ vero che
i Millennials amano comprare online, ma ciò non vale sempre e in ogni caso. Secondo il report
Lanieri Fashion Insights 2018, ad esempio, 1 italiano su 5 ha un approccio omnichannel per quanto
riguarda gli acquisti in ambito moda, distribuiti equamente tra store fisici e web.

Un recente studio di Statista ha evidenziato che nei prossimi 3 anni le vendite online avranno un
incremento del 72%. E questo cosa comporterà? Dobbiamo davvero prepararci ad una
estinzione dei negozi fisici? Ovviamente no, ma ad una evoluzione semmai. I classici punti
vendita devono per forza di cose adeguarsi all’innovazione, trovare degli escamotage per
sopravvivere, per spiccare o per rispondere alle reali esigenze dei consumatori.

  Per approfondire

  ■   L’esperienza di consumo che tiene vivo l’acquisto off line
  ■   50 sfumature di… esperienze e multicanalità
  ■   E-commerce, piattaforme social, influencer ecco come le grandi Griffe influenzano i tuoi acquisti
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Considerando innovazione, progresso e digitale…qual è
allora la naturale evoluzione degli store tradizionali?
Siamo consapevoli del fatto che non basti avere un sito o dei social ben gestiti e che il progresso va
ben più avanti rispetto al semplice esserci e comunicare sul web. Il futuro dei punti vendita
potrebbe non essere così orientato alla sola vendita.

Vediamo di scoprirne di più.
Comprare online è decisamente comodo, spesso più conveniente, ci dà la possibilità di confrontare,
avere maggiori dettagli sui prodotti, acquistare a tutte le ore e da qualunque luogo e poi…ricevere
comodamente a casa. Ci sono però dei passaggi, anche molto importanti per determinati prodotti,
che vengono meno nell’esperienza di acquisto online. Qualche esempio?

La possibilità di toccare tessuti e materiali, di provare in caso di abbigliamento, o di assaggiare nel
food & beverage, di lasciarsi guidare dai sensi, dagli odori o dalla texture in caso di creme o prodotti
beauty …o semplicemente di avere qualcosa subito, da portare a casa senza dover attendere la
successiva consegna dopo giorni.

E’ proprio su questi particolari che dovranno lavorare i classici punti vendita, a costo di rivedere
anche un po’ le loro caratteristiche e ribaltare l’idea di negozio a cui siamo abituati. Puntare più
all’esperienza che alla vendita in loco, più al punto di contatto che al punto di acquisto.

  Parliamo di realtà aumentata, di app integrate, di spazi che si trasformano in showroom, di QR
  code, di luoghi per testare i prodotti e soprattutto di integrazione tra online e offline.

La digitalizzazione sta trasformando non solo il semplice atto di acquisto ma pian piano anche il
concept e la struttura dei negozi. Secondo la ricerca “Commerce 2040: Revolutionary Tech Will
Boost Consumer Engagement” di Euromonitor, gli store del futuro subiranno una vera e propria
trasformazione, con esperienze immersive, schermi interattivi, carrelli virtuali e pagamenti
automatici. E se tutto questo ci sembra troppo fantasioso e futuristico, basterà qualche ricerca per
renderci conto che di casi che vanno in questa direzione ne abbiamo già diversi. Il futuro è già
qui insomma …e presto i punti vendita potrebbero trasformarsi in punti di ritiro o di
spettacolarizzazione della merce o in luoghi esperienziali.

Gli esempi più interessanti e particolari provengono, come sempre, per lo più dall’estero e
ne abbiamo raccolti alcuni tra i più “inspiring”, quelli che ci hanno colpito durante l’ultimo anno.
Esempi di punti vendita hi-tech, ma anche di servizi per facilitare gli acquisti online, spunti che
chiariscono quanto tutto stia già cambiando.

Il camerino 2.0 di Amazon e lo specchio Smart
Avete mai pensato di poter provare dei capi prima di acquistarli online? O avete mai desiderato
farlo? Oggi, in alcuni paesi, è possibile. Il servizio si chiama “Amazon Prime Wardrobe” ed è
disponibile negli USA, in Giappone e recentemente anche in UK. Permette di ricevere a casa gratis e
provare fino a 8 articoli prima di acquistare. Dopo la consegna si ha a disposizione una settimana
per scegliere, pagare gli articoli selezionati e rispedire quelli che non interessano.
Così si risolve il problema della prova negli acquisti online. Ma non è finita qui, sembra inoltre che
Amazon abbia brevettato uno “specchio smart”, cioè un servizio che permette di visualizzare una
sorta di proprio clone che prova capi in ambienti virtuali a tema, in grado anche di dare consigli e
pareri sull’outfit grazie all’intelligenza virtuale.

L’app IKEA in realtà virtuale
Grazie all’app IKEA Place è possibile vedere i mobili Ikea riprodotti in 3D direttamente nelle stanze
in cui vorremmo posizionarli, con la possibilità di condivisione sui social e ovviamente di acquisto
diretto tramite lo store. Un esempio applicato di realtà virtuale decisamente utile e che permette di
bypassare il punto vendita e avere una visione anche più chiara del risultato dei propri acquisti.

Il temporary concept store di Zara a Londra
Si tratta di un negozio temporary e hi-tech, creato come ausilio agli acquisti online, aperto all’inizio
del 2018 a Londra, decisamente non convenzionale perché senza camerini né casse. In questo spazio
di 200 mq si può guardare e toccare ogni capo della collezione, ma gli acquisti possono essere fatti
soltanto online o nello store tramite tablet, e i capi ritirati dopo qualche ora nello stesso concept
store. Tutto ciò grazie a un robot in magazzino capace di gestire fino a 2.400 consegne
contemporaneamente. Come se non bastasse, gli specchi presenti nello store sono in realtà degli
schermi interattivi dotati di Rfid e integrati con l’app Zara, che danno spunti utili a completare
l’outfit con altri capi o accessori disponibili in catalogo.

Il riconoscimento vocale in camerino di H&M
Lo store H&M di Times Square a New York, grazie a un sistema di specchi interattivi e
riconoscimento vocale, permette di fare le proprie richieste direttamente allo specchio del camerino:
taglie più grandi o più piccole, colori diversi, e persino avere informazioni in più sui prodotti
scansionando il QR code dei vari capi.

L’intelligenza artificiale di Amazon Go
Chi non ha mai sognato di poter evitare la fila in cassa al supermercato? Entrare, prendere ciò che
serve e andare via direttamente, senza stop, sembra quasi un sogno, eppure ciò è possibile negli
store Amazon Go. Punti vendita senza cassa in cui il totale viene addebitato automaticamente sul
proprio conto Amazon. Il processo è semplice: basta identificarsi all’ingresso con il proprio codice
personale via smartphone e da quel momento in poi delle telecamere molto evolute terranno
d’occhio ogni movimento e scelta di prodotti. L’intelligenza artificiale elabora le informazioni e,
grazie al sistema elettronico a scaffale, tutto viene registrato e addebitato correttamente.

Al momento i punti vendita Amazon Go sono presenti in USA e Australia e sembra che a breve
possano sbarcare anche in Inghilterra, con una previsione di crescita che punta ad aprire tremila
punti vendita entro il 2021.

Il virtual shopping in 3D di Walmart
La catena americana Walmart ha brevettato uno store virtuale da visitare tramite degli appositi
visori 3D, per muoversi tra reparti e scegliere i prodotti da acquistare e da inserire in un carrello
virtuale. I prodotti vengono subito prelevati e spediti da un centro di distribuzione totalmente
automatizzato.

L’interactive store Nike Soho
Nike ha aperto nel quartiere di Soho, a New York, uno spazio esperienziale ed interattivo per far
provare le sneaker direttamente svolgendo le principali attività sportive: basket, football, jogging e
tanto altro. Un nuovo concept a metà tra negozio e centro sportivo, in cui ciò che conta è
l’esperienza, brandizzata Nike e completata da schermi digitali e multimediali e teche simili a quelle
di un museo che espongono i prodotti. Uno store di 5 piani che spinge a provare l’esperienza unica
dei prodotti Nike e ammirarne contemporaneamente le particolarità come fossero opere d’arte.

Back to the game: l'evento del
MARKETERs Club che accosta il
marketing al mercato del gaming!
Per chi pensa che il mercato del gaming, proprio per la sua natura “frivola”, sia qualcosa da
prendere alla leggera, si sbaglia di grosso.

Parliamo infatti di un settore che vanta un giro d’affari di quasi 1,5 miliardi di euro.

Proprio a questo mercato è dedicato “BACK TO THE GAME“, l’evento che si terrà venerdì 7
dicembre alle ore 9.00 c/o Aula Magna Scuola di Management ed Economia (Corso Unione Sovietica,
218 bis, TORINO), dedicato agli appassionati di Marketing, Comunicazione, Management,
Innovazione e… GAMING!

MGeneration: back to the game, organizzato dal MARKETERs Club con il patrocinio della Scuola di
Management ed Economia dell’Università di Torino, vi invita tutti a partecipare alla giornata evento
in cui verranno presi in analisi i principali brand che con la loro filosofia e spirito creativo hanno
fatto la storia nel mondo dei giochi, segnando il passato ed il presente dei più (e meno!) giovani.

“Dalla TRADIZIONE all’INNOVAZIONE”

Una vera e propria carrellata nella storia del gioco in grado di suscitare quel genuino sentimento di
nostalgia tra le classi delle annate precedenti e al contempo di stupore ed interesse per tutte le
novità presentate in materia di innovazione techno nel mondo del gaming, come quelle offerte dalle
nuove frontiere della “realtà aumentata”.

I due ospiti : Umberto Quercetti, National Key Account Italy presso Quercetti e Pier Mattia
Avesani, CEO di Uqido, ci racconteranno di come le rispettive realtà si sono adattate ai
cambiamenti economici e globali, trovando un spazio nel mercato ludico e video ludico che ha
permesso loro di restare sulla cresta dell’onda o di entrare nel mercato raggiungendo rapidamente il
pubblico di riferimento.
Sarà possibile partecipare attivamente ai due talk, con domande e tematiche di discussione raccolte
sia in Aula sia attraverso le pagine social del MARKETERs Club.

Quattro appassionanti ore intervallate da un coffee break che il Club, il main sponsor Lavazza e gli
altri partners saranno lieti di offrirvi.

Noi di Smart Marketing siamo felici di essere media partner di “BACK TO THE GAME”, l’evento che
si terrà venerdì 7 dicembre alle ore 9.00 c/o Aula Magna Scuola di Management ed Economia (Corso
Unione Sovietica, 218 bis, TORINO), dedicato agli appassionati di Marketing, Comunicazione,
Management, Innovazione e… GAMING!

A Natale regalati una startup e vivi il tuo
Digital Xmas multicanale!
Non è più in volo, grazie alla polvere magica, che il caro vecchio Santa Claus consegna doni dai
comignoli in una sola notte, ma la slitta con le renne viaggia on-line con una scelta multicanale
di luoghi dove far recapitare la “letterina” ed esaudire i tanti desideri.

Sono infatti i siti di e-commerce il canale preferenziale per l’acquisto, che alla velocità della luce in
una maratona per lo shopping pre-natalizio rendono le compere meno stressanti più comode e, in
molti casi, più economiche.

La ricerca del negozio fisico resterà predominante, ma la
spesa online sarà in crescita anche quest’anno.
Un “Digital Xmas” anche nella scelta dei regali, orientati sull’I-tech e sull’innovazione.
A Natale regalati una start up per un dono originale dal sapore nuovo. Diverse le proposte in
commercio per tutti i gusti e gli interessi.

Regalati un albero con Treedom da piantare in una zona del mondo dove è utile farlo e seguilo
on-line. Lo vedrai crescere e fiorire aiutando la riforestazione e dando un supporto alle popolazioni
locali.

Adotta una vite a distanza con Be Farmer, prenditene cura, seguine la crescita e produci il tuo
vino con tanto di etichetta personalizzata.

Regala un cesto di Natale innovativo grazie a l’Alveare dice Si! La start up che unisce
tecnologia ed ecosostenibilità per scegliere la gift card per acquistare prodotti dei contadini locali.

Se poi amici e parenti sono lontani regala una colletta digitale con BustaDiNatale.it la startup
Milanese che attraverso una piattaforma permette ad amici e parenti di contribuire ad una busta on-
line.

Se poi hai l’idea del secolo e la start up la vuoi creare te, tanti i titoli di libri ed eBook sul tema
dell’innovazione che possono essere una ispirazione e uno strumento da farti regalare sotto l’albero:

■   Codice Montemagno. Diventa imprenditore di te stesso grazie al digital – di Marco
    Montemagno
■   Da zero a uno. I segreti delle startup, ovvero come si costruisce il futuro – di Peter Thiel
■   Il lavoro? Me lo invento: Idee, strade, info pratiche per mettersi in proprio con successo –
    di Lucia Ingrosso e Silvia Messa
■   Startup zero.0. Imparare dai fallimenti per creare successi. Dalla Silicon Valley all’Italia –
    di Federico Pistono
■   Sei un genio! La rivoluzione digitale degli artigeni, artigiani e lavoratori dalle idee geniali
    – di Giampaolo Colletti

A Natale oggi puoi… Scegliere come vuoi!
La Copertina d'Artista - Ottobre 2018
Una grossa ruota in pietra di un frantoio, fotografata in un bianco e nero denso e stratificato, quasi
espressionista, fa bella mostra di sé sulla copertina d’artista di questo ottobre 2018.

Come mai l’artista di questo numero, al secolo Antonella Pucci (classe 1982), ha scelto
un’immagine così antica, arcaica quasi, per rappresentare la copertina di un numero che parla di
innovazione?

Forse il riferimento allude alla ruota come invenzione, che permise al genere umano di affrancarsi
dalla fatica e di dare avvio alla prima rivoluzione tecnologica?

Oppure più precisamente si riferisce alla ruota del frantoio, quindi, ad una macina, che permise di
dare avvio alla prima produzione di massa del cibo lavorato, raffinato e trasformato in prodotti
completamente nuovi, che affrancò gli antichi popoli dalla fame e dalle carestie?

O ancora, più sottilmente, l’artista si riferisce alla ruota come esempio paradigmatico di tecnologia
ante litteram, una scoperta o un’invenzione, così geniale che in millenni di storia non è cambiata e ci
dimostra che le vere scoperte e rivoluzioni scientifiche, le innovazioni insomma, sono perfette così
come sono e che durano per sempre? L’ultima ipotesi mi pare la più plausibile, forse perché è anche
mia opinione che il progresso odierno sia quasi sempre effimero, di scarsa portata, e di natura
pressoché consumistica.
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tonella Pucci.
Quante tecnologie pensavamo dovessero durare per sempre, ed invece sono morte lungo la strada
del futuro?

Tante, troppe per stilare un qualsiasi elenco appena accettabile.

Mentre la ruota, come il libro o la forchetta, benché siano rimaste pressoché immutate, hanno
radicalmente trasformato la nostra società.

Quindi il passato secondo la nostra artista è il nostro futuro, il nostro avvenire, la vera innovazione?

Forse più che una fotografia, prima ancora che un’immagine, l’opera di Antonella Pucci è una
lezione di storia ed un esercizio spirituale di umiltà?

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Forse l’artista ci sta dicendo che, se davvero vogliamo progredire ed innovarci, dobbiamo
raccogliere l’eredità del nostro passato, ed in questo il titolo scelto per l’opera: “Moviment-
AZIONE: progresso umano”, ci fornisce un preciso e decisivo indizio.

Lo so ci sono troppe domande in questo articolo, ma è il destino dell’arte quello di porci domande e
non facili risposte. Sta a noi completare il processo creativo dell’artista, interiorizzando l’opera nella
nostra esperienza, allora, e solo allora, se mai dovesse emergere una qualche risposta, anche se
diversa da quella degli altri, anche se differente dalle intenzioni dell’artista, potremmo stare sicuri
che sarà una risposta vera, autentica e genuina. Quando dopo le innumerevoli domande posteci
dall’arte, finiremo per dare una risposta personale e meditata, passeremo dalla semplice
speculazione estetica alla vera cultura.
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Antonella Pucci frequenta il Liceo Artistico Lisippo di Taranto e successivamente studia
architettura all’UNIBAS – Università degli Studi della Basilicata, frequentando diversi ed importanti
workshop di studio dell’immagine e di fotografia.

Dal 2010 dedica la sua attenzione alla fotografia di architettura e di paesaggio, indagando luce,
ombra, dettagli e geometrie dei luoghi, delle città e del territorio.
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Ultime mostre:

2017

Mostra personale CON-FUSIONI – “I dettagli si fondono e confondono”, al Museo Narracentro di
Palagiano (TA).

2016

Mostra collettiva di fotografia “Storie” al Laboratorio Urbano di Mottola (TA).

2015

Mostra collettiva di fotografia di architettura al Festival dell’Architettura Archival, Università degli
Studi della Basilicata.

2012

Mostra collettiva_Ex.0 Cambiamenti di Stato con l’Università degli Studi della Basilicata, al Palazzo
Lanfranchi di Matera, Museo di arte medievale e moderna della Basilicata, nell’ambito di Matera
2019.

Per informazioni e per contattare l’artista Antonella Pucci:

antonella.pucci.mata@gmail.com
Ricordiamo ai nostri lettori ed agli artisti interessati che è possibile candidarsi
alla selezione della quarta edizione di questa interessante iniziativa scrivendo ed
inviando un portfolio alla nostra redazione: redazione@smarknews.it

innovation.now - L'editoriale di Ivan Zorico
Non so se anche a voi capita, ma quando penso a dieci anni
fa non mi viene da pensare al 2008 (largo circa) bensì agli
anni ‘90 o, al massimo, agli inizi dei 2000.

  È una strana sensazione.

Sembra quasi che da un certo punto in avanti il mondo, il tempo, la vita, abbiano preso una velocità
doppia, se non tripla. Non ci siamo più trovati di fronte ad un percorso di crescita graduale (diciamo
naturale), ma di fronte ad un tipo di crescita esponenziale.
Tutto è cambiato: mondo del lavoro, modo di relazionarsi, trend, business, mode, media, ecc. È
come se di colpo avessimo fatto a piè pari un balzo in avanti. Un balzo nel futuro.

  In questo la tecnologia ha avuto il suo peso rilevante.

Ci sono innovazioni tecnologiche che segnano le epoche nelle quali vedono la luce. Solo per
rimanere nel campo dei media non possiamo non citare l’invenzione della stampa, della radio, della
televisione, di internet e, oggi, dello smartphone.

Sì, lo so. Lo smartphone non può essere annoverato come media.
Ma per la sua capacità di inglobare tutti i media precedenti non posso che considerarlo in qualche
modo tale. Dieci anni fa non ci saremmo mai sognati di guardare la televisione su un
semplice telefonino, così come non avremmo mai potuto leggerci un quotidiano.

Lo smartphone, attraverso internet, è stato in grado di cambiare il nostro modo di approcciarci al
mondo e ha potenziato di gran lunga le nostre possibilità. Molte delle attività che prima facevamo
fisicamente adesso le facciamo via digitale, nei tempi e nei modi a noi più congeniali.
Si può dire quindi che l’innovazione tecnologica ci ha portati nel futuro.

  Ma, appunto, sono passati dieci anni. E a poco a poco ci stiamo abituando all’idea di un futuro
  coniugato al tempo presente.

Conviviamo con l’innovazione, con le scoperte e con la velocità dei cambiamenti. Ci sono voluti
dieci anni, ma forse ora stiamo davvero capendo cosa è accaduto in questo periodo.

Da qui l’argomento del mese: innovation.now.
Siamo nell’era dell’innovazione. E ci stiamo dentro con tutte le scarpe. Quindi abbiamo voluto
giocare con l’estensione/dominio .now accanto ad innovation, proprio per affermare che quando si
parla di innovazione non si deve farlo al futuro, ma al presente.

                                                                                          Ivan Zorico

La blockchain spiegata in parole semplici.
Intervista a Gian Luca Comandini.
Quando ci si avvicina a temi come il digitale, la tecnologia e l’innovazione, presto o tardi non ci si
può che non imbattere nella blockchain. Come spesso (per non dire sempre) accade, quando
vogliamo sapere qualcosa googoleggiamo un po’ alla ricerca di informazioni che ci possano aiutare a
saperne di più.
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ca è sicuramente molto valida nel momento in cui abbiamo già qualche nozione in merito mentre,
ovviamente, la ricerca di informazioni risulta più ostica quando di quella data materia/tema non
sappiamo pressoché nulla.

A mio parere, la blockchain rientra a pieno titolo in
quest’ultimo caso.
Di blockchain se ne fa un gran parlare, soprattutto legata ai Bitcoin, ma in pochi ancora sono in
grado di spiegare in parole semplici di cosa si tratta.
Cerchiamo quindi di dare una breve definizione proprio come se la stessimo cercando sul dizionario.

Blockchain: per blockchain si intende una sorta di registro digitale – un database – basato sulla
tecnologia peer – to – peer (ossia da pari a pari) per il mezzo della quale si possono validare le
transazioni tra due soggetti in modo sicuro, immediato, trasparente e rintracciabile.

Per certi versi, quindi, la blockchain è assimilabile a quello che oggi è l’attività di un notaio, ma
senza le spese da sostenere per l’operato. Inoltre tutti i soggetti posseggono una copia della
transazione favorendo, appunto, la trasparenza.

Ma per aiutarci ulteriormente a capire cos’è la blockchain e quali possono essere i suoi tanti
possibili utilizzi abbiamo intervistato Gian Luca Comandini durante il Digital Innovation Day (al
quale abbiamo partecipato in qualità di media partner), esperto nel campo del marketing e delle
criptovalute (bitcoin), come dimostrano i numerosi interventi su questo tema (per ultima
un’audizione alla Camera dei Deputati) in cui è frequentemente chiamato come relatore.

A lui abbiamo riposto le seguenti domande:
■   Cos’è la blockchain?
■   Perché di blockchain si può parlare al presente e non al futuro?
■   Tre utilizzi pratici della blockchain?

Per conoscere le risposte ti basterà guardare il video di seguito
Anche il Pharma utilizzerà i social per
promuovere i farmaci di automedicazione
Il fascino dei social network, amati e cannibalizzati allo stesso tempo, colpisce anche e soprattutto le
aziende che ne hanno scoperto il valore e l’opportunità di Business, come nuova soluzione per
raggiungere il vasto pubblico.

In ritardo rispetto agli altri mercati, anche il Pharma si sta aprendo sempre di più alla
comunicazione digitale attraverso i social, affrontando un importante percorso di
trasformazione ed una grande novità per il settore.

  Ovviamente dipende dalle aziende, ce ne sono diverse che già da qualche anno hanno cominciato
  a sperimentare soluzioni e possibilità, ma pian piano sono tutte pronte a comprendere
  maggiormente questo mondo tanto da avvalersi di professionisti del settore e figure professionali
  dedicate, da inserire all’interno dell’organico.

Dal momento che i Social Network sono diversi, va riconosciuto a ciascun canale il reale utilizzo
onde evitare di commettere il grave errore di utilizzare il social network sbagliato per
l’azione sbagliata, che non solo non permetterebbe di utilizzare il valore del servizio ma se ne
perderebbe anche in efficacia.

Nel Pharma il canale social maggiormente utilizzato è Twitter dal momento che le sue
caratteristiche consentono alle aziende una maggiore gestione a livello di governance interna e
policy di moderazione.

E’ il canale preferenziale per intrattenere relazioni con i giornalisti e non impone un piano
editoriale articolato e composto da contenuti originali, un utile strumento per dare visibilità alle
news, e non dover per forza interagire con gli utenti, andando incontro anche a possibili problemi
di compliance.

La funzione che se ne fa è prevalentemente corporate (innovazione e social responsability)
attivando campagne di informazione verso il paziente in occasione delle giornate mondiali contro
una delle malattie per la quale l’azienda ha un prodotto terapeutico in portfolio, rilanciando i
propri comunicati stampa e riprendendo news di settore utili ai propri obiettivi di business.

  Il motivo per il quale i social sono utilizzati per lo più per attività informative è semplice, limitarne
  i rischi.

Per divulgare messaggi pubblicitari in ambito sanitario ed aumentare la notorietà del brand i
social, infatti, devono essere utilizzati rispettando regole ben precise dal momento che c’è il
rischio che le informazioni veicolate attraverso i social network possano essere alterate e in mercato
regolamentato come quello del Pharma bisogna prestare maggiormente attenzione.

Regole ministeriali per la promozione degli OTC, in base alla
piattaforma social aggiornate al 6 febbraio 2017, parlano
chiaro:
“L’utilizzo di Facebook è consentito per la diffusione di messaggi pubblicitari esclusivamente a
condizione che l’Azienda farmaceutica disabiliti la funzionalità “commenta” e le reazioni (quali like,
emoticon…). Poiché la funzione di condivisione non può essere disabilitata, il messaggio dovrà
contenere un desclaimer con una dicitura precisa in cui l’azienda si dissocia dai commenti degli
utenti. Va inoltre pubblicata solo la pubblicità istituzionale e le pagine aziendali presenti su facebook
non possono pubblicare post relativi a prodotti.

L’utilizzo di Youtube è consentito per la diffusione di messaggi pubblicitari su OTC a condizione che
abbiano avuto autorizzazione da parte del Ministero della Salute e siano disabilitate alcune opzioni
(quali “consenti commenti”, “gli utenti vedono i voti di questo video”, “consenti incorporamento”).

L’utilizzo di Instagram è limitato, è infatti consentito l’uso della sola sezione “Storie” dove gli utenti
non hanno la possibilità di commentare o condividere”.

I social network, incastrati in queste regole che ne snaturano la realtà “sociale” e di interazione
ovviamente vedono limitate le opportunità di utilizzo anche se, piccoli passi avanti si stanno già
compiendo con la nuova implementazione delle Linee Guida aggiornate dal Ministero della
Salute in materia di pubblicità per le aziende farmaceutiche, il “via libera” alle pubblicità
(previa autorizzazione) sulle piattaforme online per prodotti Otc e dispositivi di libera vendita.

  Si abbattono, così, le prime barriere dell’online in materia di farmaci da banco.

Ad annunciare la novità è stato lo stesso Facebook Italia, attraverso una campagna
multicanale firmata dall’agenzia creativa Armando Testa, indirizzata ai decision makers delle
aziende farmaceutiche attraverso messaggi mirati tramite Facebook, Instagram e LinkedIn.
Minivideo, grafiche ed hashtag tra i più famosi – comunemente utilizzati dagli utenti su Facebook e
Instagram associati a prodotti del settore pharma, con l’obiettivo di comunicare la grande novità in
materia pubblicitaria.

La sfida è aperta chi sale a bordo potrà da subito fare la
differenza… se la riterrà un’opportunità!

L'innovazione passa attraverso la cyber
sicurezza
Il problema della sicurezza, ora che sempre più dati sono messi in rete, diventa
fondamentale e, a tendere, contribuirà all’innovazione e alla digitalizzazione. Quando si
parla di aziende 4.0 non si può prescindere dall’utilizzo del PC e dell’informatica non solo per le
macchine, ma anche nei processi, nella gestione documentale e nelle opportunità di sviluppo
rendendo focale il profilo della sicurezza.

  Addio spionaggio industriale con incontri segreti per passarsi scartoffie. Oggi sono i bug e i
  maleware a fare paura alle società.

L’ascesa dell’IoT sta costruendo un mondo in cui siamo tutti collegati con numerosi
dispositivi e questo, anche a livello di impresa, porta ad ampliare l’impatto dei rischi ai quali ogni
apparecchio è interconnesso. Non si tratta solo di un problema di protezione dei software ma anche
di garanzia degli hardware che rispettino requisiti minimi.
C’è poi il “fattore umano” che amplifica il potenziale danno.
Infatti non tutti sono esperti di sicurezza informatica e divengono facilmente amplificatori di attacchi
verso altri oppure a loro insaputa dannosi verso se stessi e l’azienda per la quale lavorano.

Cosa possono fare le aziende per attivarsi?
Il punto di partenza è comprendere quali siano i rischi legati alla propria attività. Diverse sono
infatti le fonti e la natura dei possibili attacchi per un’impresa manifatturiera o un’ufficio di servizi.
Solo allora sarà possibile agire di conseguenza. Il passo successivo è l’analisi di self assessment
volta a comprendere quali misure di sicurezza siano state intraprese e quali potrebbero essere gli
asset aziendali vulnerabili. Questa autovalutazione permette di stimare le perdite annue per ogni
minaccia.

I punti deboli, oltre alla gestione dei dati, possono essere bassi strumenti di controllo delle
mail e dei maleware o antivirus, la gestione dei cloud e dei dati condivisi in rete o con più
dispositivi. Anche la scelta dei provider che offrono servizi cloud garantiscono differenti
livelli di protezione, con relativi costi, che vanno inevitabilmente valutati. Una gestione
perimetrale della sicurezza non è più sufficiente in quanto gli attacchi si sono esponenzialmente
evoluti negli ultimi anni. L’apporccio dovrà coordinare la rete, il cloud e i nodi della
comunicazione (endpoint).

Cosa prevede l’Italia per favorire la protezione in rete?
Dal punto di vista normativo il primo passo è stato l’entrata in vigore del regolamento europeo sulla
privacy. Il GDPR ha ristretto le maglie per il trattamento dei dati personali affiancando alle
funzioni di titolare e responsabile del trattamento dei dati anche quella di DPO (Data
Protection Officer) per le aziende di maggiori dimensioni o con archivi più estesi. Ha normato i
cosiddetti “data breach”, cioè le fughe di dati spesso opera di pirati digitali, che comportano una
diffusione incontrollata di dati personali.

Sotto il profilo delle infrastrutture anche in Italia stiamo estendendo la fibra ottica in sempre
maggiori città. Non sono pochi i disagi nella viabilità e l’ammodernamento ma sicuramente i
vantaggi possono essere evidenti già nel breve periodo. Dal punto di vista delle ricerche e del
dialogo tra pubblico e privato un altro passo in avanti sono gli Open Data che permettono di
ottenere set di informazioni aggregate utili per attività di ricerca. Nell’ambito del piano
nazionale ICT 2017-2019 si stanno sviluppando delle linee guida per la valorizzazione del patrimonio
informativo pubblico da implementare entro il 2020 in ciascuna Regione.

Infine l’Osservatorio sulla Cyber Sicurity del CNR mette a disposizione periodiche analisi sui
tweet che parlano di sicurezza nella rete, servizi di rilevazione maleware, report sulla vulnerabilità
di software e hardware, mappatura degli attacchi 3D, e-mail di spam, rilevamento di ransmoware
per individuare comportamenti tipici di blocco PC a scopo di estorsione oltre all’aggiornamento di
Thesaurus, un dizionario specifico sui termini della sicurezza.
Le opportunità del marketing digitale.
L’intervista a Eleonora Rocca.
Il marketing, così come la comunicazione, sono discipline in continua evoluzione. E lo sono per
almeno due motivi.
Il primo: sono discipline che “vivono” a stretto contatto con le persone le quali, per definizione, sono
mutevoli; il secondo: sono discipline fortemente orientate all’innovazione.

Se si parla di innovazione in riferimento al marketing ed alla comunicazione non si può non
parlare di uno dei più importanti cambiamenti tecnologici avvenuti negli ultimi anni: il digitale.

Il digitale ha dato a queste discipline la possibilità di amplificare enormemente la portata delle
loro azioni e di poter sviluppare opportunità di business che precedentemente, con i mezzi che si
avevano a disposizione anche solo dieci anni fa, non potevano essere percorse.

Certamente l’online ed il digitale non nascono dieci anni fa, ma quello che ha dato davvero nuova
linfa al marketing digitale è stato l’avvento sul mercato degli smartphone (il primo Iphone nasce
nel 2007). Si può azzardare a dire, in qualche modo, che il vero marketing digitale nasca proprio
in quel momento.

  Per approfondire:
Puoi anche leggere