Orientamento a un orizzonte di lungo termine - Flossbach von Storch
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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale 1/2019 POSITION Temi e spunti di riflessione per gli investitori ANNO DOPO ANNO “IL TEMPO È DALLA PARTE NOSTRA” ATTIVI È MEGLIO Il tempo è il fattore decisivo 20 anni Flossbach von Storch AG – Fondi obbligazionri attivi nella costruzione del patrimonio Intervista con i due fondatori vs ETF obbligazionari Orientamento a un orizzonte di lungo termine
20 anni dopo ... I fondatori di Flossbach von Stoch AG Bert Flossbach (a sinistra) e Kurt von Storch si sono conosciuti all’università. Oggi Flossbach von Storch AG è fra i maggiori gestori patrimoniali indipendenti in Germania, con un patrimonio in gestione di circa 40 miliardi di euro. Flossbach von Storch Invest S.A. è lieta di presentarvi „Position“ – la rivista trimestrale gratuita del nostro gestore di fondi Flossbach von Storch AG. Buona lettura. Contattaci per richiedere la tua copia gratuita. In formato PDF da scaricare o in abbonamento gratuito: www.flossbachvonstorch.it/position
Editoriale 3 IN UNA PAROLA Quando si tratta di investire esiste un fattore di gran lunga più importante di qualunque altro: il “tempo”. Non si creano grandi patrimoni da un giorno all’altro. Dopotutto, per conseguire un’adeguata pensione privata serve un’intera vita di lavoro. L’importante è dunque perseverare. In un’ottica di breve periodo i risultati d’investimento sono soggetti a un margine di casualità, perché spesso in borsa dominano i fattori emotivi. Le fluttuazioni dei corsi sono all’ordine del giorno e vengono puntualmente drammatizzate dai cosiddetti “esperti di borsa” e osservatori. Gli investitori dovrebbero isolare le interferenze giornaliere e considerare le temporanee fluttuazioni dei prezzi per quel che sono: eventi del tutto normali, che prima o poi passano. Solo il tempo ci permette di guardare ai risultati d’investimento nella giusta prospettiva. Chi ha investito nell’indice azionario MSCI World negli ultimi quarant’anni e ha mantenuto gli investimenti per almeno un decennio, non ha subito perdite significative in nessuna fase. In media il rendimento annuo è stato di oltre il nove percento (si veda a pag. 14). Ciò detto, i tentativi (lodevoli ma vani) di adottare strategie di “market timing”, ossia di acquistare quando le quotazioni sono ai livelli minimi per poi vendere ai livelli massimi, hanno ben poco senso. Gli investitori devono puntare sulle azioni se vogliono conservare e accrescere il capitale in un’ottica di lungo termine. In questi tempi di interessi inesistenti, con gli investimenti obbligazionari il valore delle attività diminuisce una volta dedotti costi e inflazione. In questo caso il tempo non aiuta gli investitori. L’interesse composto, che Albert Einstein definì “l’ottava meraviglia del mondo”, è di fatto antitetico alla politica dei tassi zero. Oltre ad accrescere potenzialmente il valore degli investimenti, il tempo incide anche sugli stessi inve- stitori. L’esperienza è preziosissima. In tutti questi anni di attività nell’investimento ho vissuto diverse crisi: dal “black friday”, il venerdì nero di Wallstreet al crollo delle dotcom, fino alla grande crisi finan- ziaria. Credetemi, episodi istruttivi. L’esperienza pone un freno alle emozioni e ci insegna ad agire con umiltà. Negli investimenti, affina il senso della qualità e invita a diffidare dei giudizi spesso affrettati e superficiali di agenzie, banche e cosiddetti “esperti”. Per avere successo in borsa bisogna essere pazienti e indipendenti. Qualità che, si sa, aumentano con il passare degli anni. E doti pressoché indispensabili nel contesto di mercato attuale (si veda a pag. 6). Non mi resta che augurarvi buona lettura Kurt von Storch Fondatore e Amministratore di Flossbach von Storch AG Flossbach von Storch POSITION 1/2019
4 Indice VISIONE GLOBALE Mercati dei capitali Postumi del “giorno dopo” 6 Costruzione del patrimonio Anno dopo anno 12 Intervista “Il tempo è dalla nostra parte” 16 Politica Arrivano i “gilet gialli” – e con loro l’inflazione 24 STRATEGIA D’INVESTIMENTO Obbligazioni Attivi è meglio 28 CONTESTO Storia Di uomini, soldi e amore 32 Strategist & Strategist “Chiamiamola piuttosto distruzione creativa” 40 Glossario 42 Costruzione del patrimonio Anno dopo anno Gli investimenti richiedono una buona dose di pazienza, soprattutto nelle fasi di turbolenza sui mercati finanziari. 12
Indice 5 Obbligazioni Attivi è meglio Gli ETF fanno tendenza. Sempre più denaro confluisce in questi fondi passivi che si limitano a replicare gli indici. Ma sono in grado di stare al passo con i fondi gestiti attivamente? 28 Intervista “Il tempo è dalla parte nostra” I due fondatori ci parlano di crisi, false aspettattative e desideri per il ventesimo anniversario di Flossbach von Storch AG. 16 Flossbach von Storch POSITION 1/2019
Mercati dei capitali Visone globale 7 Postumi del “giorno dopo” Dopo un 2017 positivo e insolitamente tranquillo per le borse e nonostante le numerose turbolenze sul fronte politico, il 2018 è stata tutta un’altra storia, con forti crolli sui mercati dei capitali internazionali verso fine anno. Quali saranno le conseguenze? Grafico 1 Contrasti: Grande nervosismo dopo una crescita lineare 2018 3.000 2.800 2019 2.600 S&P 500 2017 2.400 2.200 I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: Thomson Reuters, Flossbach von Storch, al 2 gennaio 2019 Flossbach von Storch POSITION 1/2019
8 Visione globale Mercati dei capitali di Bert Flossbach Fino alla fine di gennaio i mercati azionari hanno pro- seguito la loro corsa al rialzo, per poi procedere sem- pre più a scossoni per il resto dell’anno (cfr. grafico 1). Fluttuazioni giornaliere di oltre due punti percentuali, percepiti come eventi eccezionali nel 2017, nel 2018 non erano più cosa rara. Grazie alla riforma fiscale negli USA, nonostante i con- flitti commerciali, le azioni americane hanno segnato nuovi livelli record fino al mese di settembre, salvo poi “regalare” agli investitori, fino alla vigilia di Natale, il peg- giore ribasso dai tempi della crisi finanziaria (-20 % circa). Quanto ai mercati europei, a differenza di Wall Street non hanno beneficiato di una riforma fiscale e sono finiti in territorio negativo già dall’autunno, quando il mercato statunitense segnava il suo temporaneo picco positivo. I ribassi hanno interessato in partico- lare l’indice azionario tedesco (Dax), che data l’elevata componente di imprese orientate alle esportazioni, rappresenta una sorta di sismografo del commercio globale. In quest’ottica hanno pesato in particolare le guerre commerciali fomentate dal Presidente statuni- tense Donald Trump, che hanno innescato una perdi- ta annua complessiva del 18,3 % – la peggiore annata dalla crisi finanziaria (cfr. grafico 2), sconfessando così il detto secondo cui “in borsa, gli andamenti dettati dalla politica hanno le gambe corte”, ossia hanno vita particolarmente breve. Inoltre, il successivo crollo sul mercato azionario sta- tunitense ha evidenziato che gli USA non sono affatto immuni alle conseguenze di un conflitto commer- ciale: campanello d’allarme per Donald Trump, che in precedenza aveva elogiato l’invulnerabilità dell’e- conomia statunitense e attribuito alla sua politica il merito dei rialzi sul mercato azionario.
Mercati dei capitali Visione globale 9 TRUMP CERCA UN CAPRO ESPIATORIO – Grafico 2 Un anno tutt’altro che positivo Andamento sui mercati dei capitali dal E LO TROVA 1° gennaio al 31 dicembre 2018 Ma ecco che Trump, da par suo, trova ben presto un capro espiatorio: la Banca centrale statunitense. A in- MSCI Emerging Markets - 4,1 % incl. dividendi in euro nescare il brusco crollo dei corsi sarebbe stato il suo Presidente, Jerome Powell, con l’aggressiva politica di S&P 500 - 4,9 % incl. dividendi in dollari USA aumento dei tassi. E proprio la Federal Reserve (Fed) sarebbe l’unico problema che affligge l’economia STOXX Europe 50 - 10,2 % incl. dividendi in euro statunitense. Indice MSCI World - 10,3 % incl. dividendi in euro In effetti, in occasione di una conferenza stampa Powell aveva avuto un’uscita piuttosto infelice affer- DAX - 18,3 % incl. dividendi in euro mando che non gli interessava l’andamento dei sin- goli mercati. Dichiarazione che gli investitori avevano Dollaro USA + 4,7 % in euro così interpretato: alla Banca centrale statunitense non importa nulla dell’andamento dei mercati finanziari. Prezzo dell’oro - 1,6 % in dollari USA In altre parole: non si può contare sull’aiuto del Pre- sidente della Fed Jerome Powell. Indice obbligazionario REXP + 1,5 % Il ministro delle finanze statunitense, Steven Mnuchin, I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. ha poi tentato di tranquillizzare gli investitori dichia- Fonte: Thomson Reuters, Flossbach von Storch, al 31 dicembre 2018 rando che le banche statunitensi disponevano di liqui- dità sufficiente per poter concedere crediti. Purtroppo però l’affermazione si è rivelata controproducente, dato che gli investitori non si aspettavano certo il contrario, e le sue parole sono suonate più sospette che non rassicuranti. Risultato: aumento del clima di incertezza, ulteriori ribassi dei corsi e il peggior mese di dicembre per la borsa statunitense dal 1931. INVERSIONE DI TENDENZA DEI TASSI? QUALE INVERSIONE? Il detto “in borsa, gli andamenti dettati dalla politica hanno Anche il mercato obbligazionario ha risentito delle turbolenze sul piano politico. In un primo momento le gambe corte”, ossia hanno vita i rendimenti dei titoli di Stato USA a dieci anni si sono breve, sembra piuttosto sconfessato. mossi decisamente al rialzo – alimentati dalle previsioni congiunturali positive e dagli aumenti dei tassi operati dalla Fed – passando dal 2,46 % a inizio anno al 3,24 % a novembre. Alla fine dell’anno sono di nuovo scesi al 2,68 %; evidentemente anche gli investitori obbligazio- nari ritengono che le conseguenze negative di un con- flitto commerciale su vasta scala non risparmieranno Flossbach von Storch POSITION 1/2019
10 Visone globale Mercati dei capitali Grafico 3 Gli aumenti dei tassi di riferimento non hanno effetto l’economia statunitense. Un altro segnale in tal senso si sui rendimenti a lungo evince dalla curva dei rendimenti USA, dove in questo 3,0 % momento le obbligazioni a un anno presentano rendi- menti più elevati rispetto a quelle a sette anni. 2,5 % 2,0 % Escludendo gli aumenti dei tassi di riferimento operati dalla Fed, nel 2018 non vi è stata alcuna inversione dei 1,5 % tassi, nemmeno negli USA – nonostante il gran parlare che se ne è fatto sui media. Anzi, in Europa e in Giap- 1,0 % pone è avvenuto il contrario: nel 2018 i rendimenti di 0,5 % Bund e titoli di Stato nipponici hanno persino conti- nuato a diminuire e oggi si attestano rispettivamente 0,0 % a 0,25 % e 0 % per i titoli a dieci anni. Quanto alle ob- 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 bligazioni societarie, ultimamente hanno risentito dell’andamento negativo sul mercato azionario e di Curva dei rendimenti dei titoli di Stato USA al conseguenza le obbligazioni dell’area euro con buona 01.01.2019 01.01.2018 01.01.2017 solvibilità (rating investment grade) hanno riportato un risultato annuo pari a -1 %. Le obbligazioni a ren- I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: Thomson Reuters, Flossbach von Storch, al 31 dicembre 2018 dimento elevato, caratterizzate da un minor grado di affidabilità creditizia, hanno chiuso a -3,5 % (Indice iBoxx Euro Liquid High Yield). PENALIZZATE ANCHE LE STRATEGIE DIFENSIVE Per le strategie d’investimento cosiddette “miste”, che puntano soprattutto su azioni e obbligazioni, il 2018 è stato un anno particolarmente difficile. A differenza di quanto avvenuto in passato, i guadagni nella componente obbligazionaria non sono bastati a compensare le perdite sul fronte azionario. Di con- seguenza, anche le strategie difensive hanno chiuso l’anno prevalentemente in territorio negativo e pro- A nostro avviso, le probabilità babilmente occorrerà parecchio tempo per metabo- lizzare la forte correzione. di un 2019 positivo sulle piazze finanziarie non Contrariamente a quanto Donald Trump vorrebbe far credere al mondo, non è la Fed il problema principale sono poi così scarse. dei mercati azionari e in particolare di quelli statu- nitensi. Basta dare uno sguardo al mercato obbliga- zionario: il calo dei rendimenti dei bond USA riflette soprattutto le aspettative degli investitori che la Banca centrale statunitense possa adottare una linea più pru- dente rispetto a quanto sinora previsto. Il Governatore Powell ha infatti annunciato due possibili interventi sui
Mercati dei capitali Visone globale 11 tassi, ma ha anche precisato che dipenderanno dagli sviluppi sul fronte di economia e inflazione. Nel 2019 la Fed potrebbe dunque decidere di apportare un solo aumento dei tassi o anche di lasciarli invariati. AUMENTANO I TIMORI DI RECESSIONE Ma c’è qualcosa che preoccupa molto più dell’immi- nente aumento dei tassi: il timore che il conflitto com- merciale fomentato da Donald Trump possa mettere fine alla lunga fase di espansione economica in corso. Lo spettro della recessione aleggia non solo sui mercati azionari ma anche sul sentiment, come emerge dai dati dei sondaggi degli scorsi mesi. La cosa non sorprende, visto lo stretto sincronismo tra le borse e gli indici dei direttori degli acquisti (PMI), ma quel che salta all’oc- chio è la forte divergenza tra la valutazione della situa- zione aziendale corrente e le previsioni per il futuro. La domanda da porsi non è dunque “Ci sarà un’in- versione dei tassi?”, quanto piuttosto “Ci sarà una recessione?”. A nostro avviso lo scenario di un raf- freddamento della crescita economica mondiale è del tutto plausibile. Potrebbbe esserci un rallentamento della crescita sia negli USA che in Cina, le due maggio- ri economie in termini di dimensioni e importanza. L’Europa ha problemi ancor più gravi. Tuttavia, nel complesso i tassi di crescita di USA e Cina dovrebbero essere sufficienti a consentire una moderata crescita dell’economia mondiale. Non ci attendiamo pertanto una recessione così come in parte anticipata dai recenti andamenti delle quo- tazioni sui mercati azionari. La nostra impressione è che i corsi scontino già parecchi fattori negativi e che ultimamente il profilo di rischio/rendimento dei singoli titoli sia notevolmente migliorato. Forse non è un cattivo contesto per l’acquisto di azioni. A nostro avviso, le probabilità di un 2019 positivo sulle piazze finanziarie non sono poi così scarse. Dr. Bert Flossbach è Fondatore e Amministratore di Flossbach von Storch AG Flossbach von Storch POSITION 1/2019
12 Visione globale Costruzione del patrimonio ANNO DOPO ANNO Il tempo è il fattore decisivio negli investimenti finanziari. Ci vuole una buona dose di pazienza. E anche se appare semplice, è comunque difficile da rispettare. Ci sono però buoni motivi per adottare una strategia d’investimento orientata a lungo termine. di Elmar Peters Spesso sono gli eventi negativi a imprimersi nella Ecco perché in questi giorni aumenta il nervosismo memoria. Come ad esempio il lunedì nero, gli at- degli investitori: Brexit, crisi del debito in Italia, gi- tacchi terroristici dell’11 settembre 2001, o ancora let gialli a Parigi e per di più l’accesa controversia la recessione economica, sebbene innescata da al- fra gli USA (Donald Trump) e la Cina. Alla luce dell’e- tri fattori. E come dimenticare il collasso della ban- sperienza maturata, si potrebbe concludere che ca d’investimento statunitense Lehman Brothers il prossimo tracollo in borsa sia ormai alle porte. con le relative ripercussioni? Tutti avvenimenti che O forse è già iniziato, solo che – a differenza del negli scorsi decenni hanno fatto tremare le borse e “black friday” nell’ottobre del 1987 – questa volta annientato, almeno temporaneamente, patrimoni avanza a piccoli passi. I mezzi d’informazione han- di miliardi di euro su scala mondiale. no già parlato più volte di un crash “a rate”.
Costruzione del patrimonio Visione globale 13 Grafico 1 Crash? Quale crash? L’indice azionario S&P 500 ha di solito recuperato rapidamente gran parte dei ribassi subiti 3.200 1.600 800 400 1987 1991 1995 1999 2003 2007 2011 2015 S&P 500 I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: Thomson Reuters, Flossbach von Storch, al 3 dicembre 2018 NIENTE PAURA PER LE PREVISIONI Tutto ciò ha in gran parte a che fare con la psiche DI “CRASH” degli investitori. Esistono numerosi studi sul tema, come ad esempio quello condotto dagli psicolo- Il risultato sarebbe lo stesso: alla fine le azioni subi- gi Daniel Kahneman e Amos Tversky. Già più di rebbero massicce perdite. Forse il deludente anno quarant’anni fa, i due studiosi dimostrarono che borsistico 2018 è stato solo l’inizio? la “sofferenza” di un investitore per una perdita supera di gran lunga il “piacere” nei confronti In tutta franchezza né io, né chiunque intenda ri- di un guadagno. Di conseguenza, una perdita di spondere in modo onesto può dare una risposta cento euro viene percepita come una maggiore attendibile a questa domanda. Di conseguenza “variazione di valore” rispetto a un guadagno di gli investitori non dovrebbero dare troppa im- pari entità. E ciò significa, in ultima analisi, che gli portanza ai commenti dei vari previsori di crash o investitori tendono a reagire in misura eccessiva profeti di sventura di turno – che a forza di parlare quando le acque si fanno più agitate sui mercati fi- di tracollo pronosticandolo puntualmente ogni nanziari, ovvero a evitare del tutto gli investimenti anno, prima o poi ci azzeccano. Il che rappresenta in borsa per paura di potenziali perdite. comunque un punto di partenza molto conforte- vole, dato che le borse oscillano per definizione. UN ANTIDOTO AI TIMORI DI PERDITA Anche per questo i profeti del tracollo godono solitamente di una reputazione migliore rispetto In realtà esisterebbe un rimedio relativamente a chi prevede il persistere di un trend rialzista sui semplice contro la fobia cronica delle perdite: con- mercati azionari, che spesso viene bollato come siderare l’andamento delle quotazioni azionarie in inguaribile ottimista, visionario o santone – e se un’ottica di lungo termine; si veda ad esempio il sbaglia fa un tonfo molto più forte. grafico 1 con l’andamento dell’indice statunitense Flossbach von Storch POSITION 1/2019
14 Visione globale Costruzione del patrimonio Grafico 2 Orientamento a un orizzonte di lungo termine, investimenti mirati al lungo periodo Rendimento annuo dell’indice azionario MSCI World su periodi decennali 20 % 18 % 16 % 14 % 12 % 10 % 8% 6% 4% 2% 0% 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 MSCI World Index incl. dividendi netti Media in euro – Rendimento annuo su 10 anni I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: Thomson Reuters, Flossbach von Storch, al 3 dicembre 2018 S&P 500, tra i più significativi a livello mondiale. I azioni deve quindi potersi privare del denaro che ribassi subiti nel corso del tempo sono percepiti investe per almeno cinque anni, o meglio ancora come eventi gravissimi nell’immediato e col senno più a lungo, anche dieci anni e oltre. Come sugge- di poi finiscono per avere un effetto deterrente; riva Warren Buffett, investitore di fama mondiale di ma più lungo è il periodo su cui li osserviamo, più Omaha (Nebraska): bisognerebbe comprare a prezzi questi si ridimensionano. Ed è proprio quel che il più possibile convenienti e se possibile non riven- dovrebbero fare gli investitori quando investono dere mai più. Mai parafrasi del fattore temporale in azioni: avere pazienza e non controllare le quo- nell’investimento fu più azzeccata. Il grafico 2 illu- tazioni tutti i santi giorni. In sostanza, non perdere stra l’andamento dei rendimenti (rialzi dei corsi e la ragione per il gran caos o i frenetici saliscendi dividendi) dell’Indice azionario MSCI World su perio- tipici delle borse. di di dieci anni. Finora è stato molto improbabile su- bire perdite investendo in azioni e mantenendo gli Certo, la premessa è avere tempo a disposizione. investimenti per un decennio. Ciò risulta ideale per Perché solo chi ha tempo può permettersi di avere i giovani che desiderano accantonare qualcosa per anche pazienza e aspettare. Chi vuole investire in la pensione (o meglio, “previdenza per il futuro”).
Costruzione del patrimonio Visione globale 15 Se invece si ha un orizzonte d’investimento molto ni. Un altro è quello della Banca nazionale svizzera più breve, ad esempio uno-due anni, meglio girare (BNS), che per indebolire la divisa nazionale, il franco, alla larga dal mercato azionario: il buco nell’acqua negli scorsi anni ha effettuato massicci investimenti è quasi assicurato! in valuta estera, nello specifico dollari USA ed euro. E non investendo semplicemente in obbligazioni delle IL VERO PERICOLO PER GLI INVESTITORI rispettive aree monetarie, ma anche e soprattutto in azioni – tanto che oggi la BNS è fra i maggiori azioni- Il problema per gli investitori è che oggi investire sti di molti colossi tecnologici statunitensi. in azioni è più importante che mai. Noi crediamo che i tassi siano destinati a rimanere molto bassi ASPETTARE I “SALDI” ancora molto a lungo, soprattutto alle nostre la- titudini, nella zona euro - altrimenti alcuni Stati Gli investitori che hanno tempo a disposizione membri rischierebbero l’insolvenza e l’euro chiu- non devono farsi spaventare dalle oscillazioni sui derebbe i battenti. Col passare degli anni i rispar- mercati, nemmeno in caso di forti ribassi – a con- miatori subiscono quindi una lenta ma inesorabile dizione, beninteso, che le società in portafoglio “espropriazione”. E se dovesse aumentare l’infla- siano di buona qualità. La competenza chiave di un zione, il processo sarebbe ancor più rapido. investitore consiste nel ponderare costantemente i rischi e le opportunità degli investimenti potenziali Il potere d’acquisto diminuisce anche se la cifra sul e di quelli già in essere. Il che a sua volta presup- libretto di risparmio non cala. Che brutto scenario. pone una concezione “commerciale” del rischio, Chiunque voglia conservare (e accrescere) il proprio spesso in contrasto con l’interpretazione vigente capitale in un’ottica di lungo termine, a nostro av- sui mercati finanziari. Ad esempio: un forte ribasso viso non può fare a meno di investire almeno una fa aumentare la volatilità (oscillazione dei corsi) di parte del patrimonio in attivi reali liquidi, in primis un’azione. Per i seguaci della teoria di portafoglio, in azioni di società di ottima qualità, anziché deposi- se aumenta la volatilità cresce anche il rischio, an- tare i risparmi su conti deposito o a termine. Più che che se ora il prezzo è molto inferiore. Per l’investi- altro per difendersi dall’espropriazione strisciante. tore che ragiona con spirito commerciale vale in- vece l’esatto contrario: acquistare quando il corso In conclusione gli investitori dovrebbero chiedersi è più basso implica un rischio minore, in quanto se, in una realtà fatta di debiti in costante crescita, aumenta il potenziale di rendimento (presuppo- sia opportuno continuare a prestare tutto il loro nendo che i fondamentali della società rimangano denaro alle banche – e per giunta a titolo gratuito. invariati). Dal suo punto di vista le oscillazioni dei Perché libretti di risparmio e conti deposito sono corsi non rappresentano un fattore negativo, anzi: di fatto prestiti che la banca ottiene senza dover gli offrono periodicamente l’opportunità di acqui- pagare quasi nulla. Non sarebbe forse meglio in- stare “in saldo”, e ciò vale sia per i mercati azionari vestire in partecipazioni societarie, e dunque in che per quelli obbligazionari. Com’è noto, chi ben capitale produttivo, acquistando attivi reali? E par- acquista è a metà del profitto. In quest’ottica, per tecipare agli utili sotto forma di dividendi? gli investitori orientati al lungo periodo le corre- zioni possono offrire opportunità interessanti. Un brillante esempio di approccio d’investimento a lungo termine è dato dal Fondo di Stato norvegese, che dal 1996 accantona i proventi delle attività ga- spetrolifere nazionali per la pensione dei cittadini Elmar Peters è Gestore di fondi norvegesi: gran parte dei fondi sono investiti in azio- in Flossbach von Storch AG Flossbach von Storch POSITION 1/2019
16 Visione globale Intervista “Il tempo è dalla nostra parte”
Intervista Visione globale 17 La situazione sui mercati dei capitali va peggiorando e le borse sono in deciso ribasso. In questa intervista Bert Flossbach e Kurt von Storch ci parlano di crisi, false aspettative e desideri per il ventesimo anniversario di Flossbach von Storch AG. Nelle ultime settimane i mercati dei capitali hanno subito forti pressioni. Sono le avvisag- lie di un crollo imminente? KURT VON STORCH: Di certo c’è una correzione, an- che piuttosto significativa. Ma non crediamo che sia un’inversione di tendenza o l’inizio di una con- trazione duratura; anche se sappiamo bene che i prezzi potrebbero muoversi ancora al ribasso. BERT FLOSSBACH: In questo momento i corsi sconta- no già molti fattori negativi. E per questo il rappor- to rischio/rendimento è decisamente migliorato. Quindi credo che il 2019 possa essere una buona annata per gli investimenti. Abbiamo approfittato dei ribassi per fare acquisti selettivi. Puntando su quali settori e regioni? VON STORCH: Non ci basiamo su queste categorie. Conta sempre la qualità della singola impresa o investimento, non il settore o il paese di appar- tenenza. Flossbach von Storch POSITION 1/2019
18 Visione globale Intervista Alcune tendenze segnalano che la fase di ti. Fra i temi principali dell’analisi c’era appunto il rally azionario e obbligazionario che perdura crescente indebitamento di Stati e imprese. Oggi da anni potrebbe essere ormai conclusa. però sappiamo che il problema è emerso parec- VON STORCH: A cosa si riferisce di preciso? chio tempo più tardi, travolgendo le borse con la vicenda dei mutui ipotecari statunitensi. Spesso i Ad esempio ai problemi di debito in alcuni trend si evolvono lentamente, anche se il proble- Stati della zona euro. Dopotutto anche ma viene individuato in anticipo. la crisi finanziaria era scoppiata a causa di indebitamenti eccessivi. Quindi credete che al momento non vi sia FLOSSBACH: Sul fronte del debito non è cambiato nul- pericolo di crollo? la. Il problema non è risolto ma solo rimandato e VON STORCH: Non acuto, a meno che non spunti un quindi non è certo diminuito. D’accordo, prima o poi cigno nero da qualche parte. Ma ciò non significa la bomba dovrà pur scoppiare, in qualunque modo. che non teniamo conto dei potenziali fattori di Ma “prima o poi” non significa necessariamente do- rischio e delle loro possibili conseguenze. mani, né il mese prossimo o il prossimo anno. FLOSSBACH: Un buon investitore deve sempre pen- VON STORCH: Per ora le banche centrali sono sem- sare ai rischi, altrimenti commette una grave ne- pre pronte a scendere in campo per salvataggi in gligenza. extremis ... VON STORCH: Il futuro dell’Eurozona è sicuramente un tema importante. Probabilmente le proteste dei gilet gialli in Francia ci accompagneranno per un bel po’. A quanto pare, dopo Matteo Renzi in Italia, Emmanuel Macron è già la seconda grande speranza a naufragare in Europa. C’erano aspettati- ve altissime nei suoi confronti, per cui la delusione è ancora più cocente. Adesso Macron e le speranze in lui riposte si stanno sgonfiando come un soufflé venuto male. Ma perché è un problema per l’Eurozona? VON STORCH: Perché finora l’unica cosa che ha impe- dito all’euro di sgretolarsi è la politica monetaria ultra-accomodante della Banca centrale europea (BCE). Resta da vedere per quanto tempo ancora basterà. Servono riforme profonde – sia a livello di unione monetaria, sia di singoli Stati membri. E servono anche governi e politici che sostengano in modo credibile le riforme e godano della fiducia del popolo. FLOSSBACH: Il 2019 sarà probabilmente l’anno della FLOSSBACH: Quindi è impossibile formulare previ- politica di bilancio; i gilet gialli in Francia dimostra- sioni attendibili. Circa 15 anni fa avevamo stilato no che i cittadini europei sono stanchi della politi- una “roadmap 2020” (si veda a pag. 23) con le ca di austerity. I governi cercheranno di comprarsi nostre considerazioni su mercati dei capitali e i il consenso degli elettori, anche e soprattutto per trend di lungo periodo che ci sembravano rilevan- paura dei populisti.
Intervista Visione globale 19 A proposito di BCE: quanto può diventare VON STORCH: Il collega Flossbach lo ha anche scritto pericolosa l’inversione di tendenza dei tassi? in una delle sue ultime relazioni trimestrali: “Fore- FLOSSBACH: La domanda implica che ci sarà o c’è già ver low”... Tassi bassi per sempre… stata un’inversione. Io direi piuttosto che non c’è stata alcuna inversione dei tassi, almeno su scala Quindi non ci sarà un crollo dovuto a un forte globale, e nemmeno ci sarà. Non un’inversione che aumento dei tassi? si possa definire tale. Il debito pubblico nell’Euro- VON STORCH: Al momento non ci sembra plausibile, zona si può finanziare in modo sostenibile solo con anche se a questi livelli basterebbe una minima i tassi bassi. A maggior ragione se a gravare sulle variazione per innescare oscillazioni dei prezzi, so- casse degli Stati ci saranno ulteriori tagli fiscali, prattutto per le obbligazioni. Noi però guardiamo programmi d’investimento e sovvenzioni. con gli occhi di un investitore orientato al lungo termine: il contesto attuale non fa altro che confer- Nessuna svolta nemmeno negli USA? mare che le azioni delle imprese di ottima qualità FLOSSBACH: Gli Stati Uniti sono un caso a parte. Fra sono e rimangono appetibili. le principali banche centrali, la Federal Reserve è l’unica che sta cercando di “normalizzare” la po- litica monetaria e l’inversione dei tassi si sta ma- nifestando soprattutto nella parte a breve della curva. Più si procede verso le scadenze più lunghe A nostro parere i tassi nella curva dei rendimenti, minore è l’effetto degli aumenti dei tassi di riferimento. Nell’estremità a nella zona euro rimangono lungo, per i titoli di Stato a 30 anni, di inversione bassi perché non c’è non c’è proprio traccia. altra scelta. Altrimenti l’euro Anche la BCE sta tentando di adeguare la sarebbe in pericolo. sua politica monetaria, anche se continua a rimandare. Non è forse segnale di una possi- bile graduale normalizzazione dei tassi? VON STORCH: Per ora la BCE è lontana anni luce dalla Sembra una valutazione ottimistica. normalizzazione! Se anche la prossima estate – per Però ci sono sempre più operatori la prima volta dopo molti anni – riuscisse ad au- che consigliano di vendere le azioni … mentare il tasso di riferimento, la fase di interessi FLOSSBACH: La gestione degli investimenti non è una ultra-bassi proseguirebbe ancora per molto tem- scommessa su crollo o rally. Il market timing è solo po. A nostro parere i tassi nella zona euro riman- questione di fortuna. Le previsioni di crolli apocalit- gono bassi perché non c’è altra scelta. Altrimenti tici non ci aiutano, e nemmeno una cieca fiducia in l’euro sarebbe in pericolo. una presunta eterna ripresa. La gestione degli inve- stimenti deve essere costruttiva: si tratta di definire E per quanto tempo resteranno bassi? un portafoglio in grado di superare relativamente FLOSSBACH: I tassi rimangono bassi per sempre o indenne anche le crisi più gravi, senza al contem- finché non viene risolto il problema del debito. po rinunciare al potenziale di rendimento. Bisogna Rimango di questa idea. La riduzione del debito trovare il giusto equilibrio fra opportunità e rischi. può avvenire solo tramite interessi reali negativi, VON STORCH: Cosa dovremmo fare? Convertire le azio- come durante la repressione finanziaria degli anni ni in contanti e conserve e chiuderci in cantina? Oggi ‘40 e ‘50 dello scorso secolo. il rischio più grave – e peraltro ben noto – per un Flossbach von Storch POSITION 1/2019
20 Visione globale Intervista investitore orientato al lungo termine non è quello VON STORCH: Siamo soddisfatti di come si è evoluta di un crollo in borsa, ma di una progressiva erosione la società negli scorsi anni e siamo grati per la fidu- del capitale nei prossimi anni perché in gran parte cia che ci è stata accordata. È una responsabilità investito in attivi nominali con tasso d’interesse ri- enorme e intendiamo continuare a onorarla anche dotto – come conti deposito, libretti di risparmio o in futuro. Non vogliamo rallentare nemmeno un assicurazioni vita con accumulo di capitale. po’ – e parlo a nome dell’intero team di Flossbach FLOSSBACH: Siamo imprenditori: un po’ di ottimi- von Storch. smo dobbiamo averlo per forza. Lo scorso anno abbiamo assunto nuovi colleghi: siamo convinti Negli ultimi vent’anni abbiamo anche che il nostro lavoro continuerà a essere richiesto assistito al crash delle dotcom, alla crisi anche in futuro, nonostante un contesto per molti finanziaria e a quella dell’euro. Qual versi impegnativo. Non ci sarà la fine del mondo, è stata la lezione più importante che come non c’è mai stata finora. avete imparato? FLOSSBACH: Non lasciarsi mai piegare. VON STORCH: Mi ha tolto le parole di bocca ... Un esempio concreto? La nostra missione è conservare e FLOSSBACH: La bolla delle dotcom. All’epoca alcuni clienti, poco soddisfatti dei nostri risultati, insi- accrescere, in un’ottica di lungo stettero per farci aumentare la quota di azioni periodo, il patrimonio dei clienti tecnologiche in portafoglio, a loro detta “imper- dibili”. E avevano aspettative da brivido: nessuno che ci affidano il loro denaro. si accontentava di un rendimento annuo del dieci Il che poi è il metro di misura del percento, perché un vicino o il compagno di pa- lestra sbandieravano rendimenti di almeno il 30 nostro successo. percento o anche molto più alti. VON STORCH: Noi abbiamo cercato di trovare una via di mezzo, perché eravamo un’impresa giovane Quest’anno Flossbach von Storch AG compie e non volevamo far scappare i clienti – anche se, 20 anni. La filosofia d’investimento è cambia- per come la vedevamo, le valutazioni di mercato ta nel corso del tempo? di molte società tech non stavano né in cielo né VON STORCH: No, continuiamo a ragionare come in terra. commercianti: su un’ottica di lungo termine. In questo non è cambiato nulla. Lo stesso vale per Poi la bolla è scoppiata e i prezzi sono la nostra missione: conservare e accrescere, nel crollati. Come hanno reagito i clienti? lungo periodo, il patrimonio dei clienti che ci af- VON STORCH: Sconforto totale. Ci hanno chiesto se fidano il loro denaro. Che poi è il metro di misura esistesse un investimento in grado di proteggere del nostro successo. Però ci siamo evoluti. da qualunque crisi o catastrofe. FLOSSBACH: Cerchiamo di imparare dai nostri errori e di migliorarci in continuazione; non ci accon- E voi cosa avete risposto? tentiamo di quello che abbiamo già raggiunto. FLOSSBACH: È impossibile evitare o escludere com- Vietato guardarsi indietro! Nella nostra attività, pletamente i rischi. Per ogni investimento esistono la cosa peggiore che possa capitare è deludere scenari catastrofici molto difficili da prevedere per il cliente. gli investitori.
Intervista Visione globale 21 VON STORCH: Cerchiamo piuttosto di comprendere damento dei principali indici azionari negli scorsi i rischi e di evitare i principali pericoli che minac- decenni, si nota che le conseguenze a lungo termi- ciano il patrimonio nel lungo periodo. Di costruire ne dei crolli si ridimensionano ben presto. barriere per proteggere il più possibile il capitale dei clienti. FLOSSBACH: Di certo possiamo trarre un insegna- mento dagli anni 2000: umiltà! Non illudere i clien- ti – e tantomeno noi stessi – con falsi traguardi. E poi come avete affrontato la situazione? VON STORCH: In quel periodo abbiamo formulato le nostre linee guida per gli investimenti, il “Floss bach von Stoch-Pentagramm”, che ancora oggi è alla base della filosofia d’investimento aziendale. Diversificazione, qualità, solvibilità, valore, fles- sibilità. Siamo certi che, attenendoci sempre a questi cinque principi e fondando su di essi tutte le nostre decisioni d’investimento, il nostro “Penta- gramm” possa creare la base di continuo successo. Negli scorsi anni ha funzionato. Infatti abbiamo superato sostanzialmente illesi la crisi finanziaria e quella dell’euro. Cosa hanno a che vedere queste due crisi con il “Pentagramm”? Di recente il Flossbach von Storch Research FLOSSBACH: Prendiamo ad esempio la crisi finan- Institute ha realizzato, insieme all’istituto di ziaria: noi avevamo eliminato in anticipo tutti ricerche di mercato tedesco Gesellschaft für i titoli finanziari dal portafoglio, perché i rischi Konsumforschung (GfK), la più ampia indagi- legati ai bilanci bancari ci risultavano inconce- ne mai condotta tra gli investitori privati pibili. All’epoca era stata una scelta radicale e in Germania. Ne è emerso che, nonostante in un primo momento ci hanno deriso in molti. un decennio di politica dei tassi bassi, Ma in fondo era la decisione più sensata, perché i cittadini tedeschi non hanno granché secondo noi mancava del tutto la qualità, cioè il modificato i loro investimenti. La porzione valore intrinseco che deve contraddistinguere un più consistente del patrimonio rimane investimento. investita nel reddito fisso. Come si può modificare questa tendenza? I crolli e le crisi degli ultimi vent’anni, in VON STORCH: Forse i danni provocati dagli interessi particolare la bolla delle dotcom, hanno zero dovrebbero ulteriormente aggravarsi. Magari fatto scappare molti investitori in maniera per un aumento dell’inflazione – finché anche l’ul- duratura. Cosa ne pensate? timo risparmiatore si accorge delle perdite. VON STORCH: È una reazione umanamente compren- FLOSSBACH: Il che, peraltro, non è del tutto escluso. sibile, ma anche pericolosa se si pensa all’attuale Senza contare che i tassi bassi spingono sempre più contesto dei tassi. I crolli sui mercati ci saranno risparmiatori verso il “mercato grigio”, dove li atten- sempre, inutile farsi illusioni. Ma se si osserva l’an- dono offerenti discutibili con prodotti altrettanto Flossbach von Storch POSITION 1/2019
22 Visione globale Intervista discutibili e promesse di rendimenti a dir poco folli. logie d’investimento soggette a forti oscillazioni Certificati con cedole appetibili solo in apparenza nel corso del tempo. Inoltre i tedeschi sono molto o partecipazioni in fondi chiusi che promettono emotivi per quanto riguarda il denaro e il patrimo- all’acquirente una protezione che in realtà non nio personale. esiste. Negli ultimi anni ci sono già stati parecchi casi finiti male. Propongo una controtesi: io direi piuttosto che ai tedeschi non importa granché degli E voi cosa promettete ai vostri clienti? investimenti! FLOSSBACH: Niente. Ci impegniamo al massimo ogni VON STORCH: Non sono d’accordo: per molti inve- giorno, di questo possono stare certi. Gli interes- stitori è tutto o bianco o nero, o sì o no, o inferno si dei nostri clienti sono anche i nostri! Questo è o paradiso. Azioni dentro o fuori, a seconda del essenziale. sentiment di mercato. Quindi, di questi tempi, meglio fuori. Agli investitori tedeschi piacciono gli Questo mi sembra il classico linguaggio estremi. Comprano i certificati più complessi ma da marketing ... In concreto, come definite adorano il libretto di risparmio. Tanta emotività. questi interessi? Ma non è così che funziona una strategia d’inve- VON STORCH: I risparmi delle nostre famiglie, dei stimento ponderata e orientata a un orizzonte di nostri amici, vicini e conoscenti sono investiti nei lungo periodo. nostri fondi. E anche il fondo pensione dei nostri FLOSSBACH: In realtà molte persone non si occupano dipendenti. Questa convergenza di interessi mi di investimenti, ovvero le loro conoscenze in ma- sembra già un aspetto abbastanza concreto. teria sono decisamente carenti. Anche per questo FLOSSBACH: In pratica sono in gioco i nostri stessi hanno aspettative di rendimenti troppo elevate interessi. Sappiamo cosa significa quando qualcosa rispetto alla ripartizione del patrimonio. Se voglio va storto, quando non raggiungiamo le aspetta- un rendimento del tre percento ma metto tutti i tive dei clienti, ma anche le nostre. Si sta male ... miei averi sul libretto di risparmio, è chiaro che anche fisicamente. Il nostro obiettivo è generare non può funzionare. rendimenti interessanti nel lungo periodo, ma a VON STORCH: Il problema principale è che molti in- volte può capitare anche un anno meno brillante. vestitori percepiscono erroneamente le fluttua- VON STORCH: Un’ultima precisazione a proposito zioni come un rischio. Quindi non appena le cose degli interessi: non acquistiamo nulla per i fon- in borsa non vanno per il verso giusto, vendono le di che non acquisteremmo anche come privati. azioni in fretta e furia – sempre che ne abbiano in Alcuni gestori tendono a “sottopesare” il setto- portafoglio – per paura di poter perdere ancor di re finanziario perché sanno che ha qualcosa che più, prendendo in tal modo decisioni di gran lunga non va. Nel contempo tengono però in portafoglio troppo affrettate. azioni di banche che non inserirebbero mai nel loro deposito privato. È assurdo! Provate a fare una controproposta. FLOSSBACH: Chi ha fiducia nella qualità dei suoi in- Torniamo un attimo allo studio citato: vestimenti e ha anche pazienza, non ha nulla da perché i cittadini tedeschi si tengono alla temere dalle fluttuazioni dei prezzi. Può aspetta- larga dalle azioni? re – e nel frattempo godersi i dividendi. In borsa, VON STORCH: Diversi studi dimostrano che gli inve- il tempo è dalla nostra parte. Spero che qualche stitori soffrono per i ribassi temporanei molto più risparmiatore ascolti i nostri consigli. di quanto gioiscano per i rialzi. Per questo sono inevitabilmente diffidenti nei confronti di tipo- Vi ringrazio per la disponibilità.
Intervista Visione globale 23 Maastricht addio Nel 2004 nasceva la “Road Map 2020” di Flossbach von Storch: “Dati fondamentali per una strategia d’investimento di successo nel lungo periodo”. Che parlava, fra l’altro, di … … DEBITI PUBBLICI IN AUMENTO “Vista la debolezza strutturale della crescita e le condizioni demografiche sfavorevoli, i debiti pubblici rischiano di raggiungere un livello al quale il servizio del debito supera la capacità finanziaria di molti paesi europei. Tuttavia non è facile attuare riforme che sarebbero urgen- temente necessarie per incrementare l’occupazione e la crescita [...].” “Sia una riduzione prolungata del nuovo indebitamento, sia la riduzione del debito pubblico al livello del 60% stabilito da Maastricht sono ipotesi poco auspicabili, perché i disavanzi sono di natura strutturale e non un fenomeno congiunturale di natura temporanea.” … ANDAMENTO DEMOGRAFICO “L’andamento demografico inasprisce i problemi legati all’aumento del debito pubblico: ha un potere esplosivo pari a quello dei buchi nei fondi pensione aziendali delle società fortemente indebitate. Se non si modificano profondamente i sistemi di previdenza sociale, gli Stati – che presentano bilanci già risicati – soccomberanno ai mutamenti demografici subendo un’emorragia finanziaria ed esponendosi a sviluppi pericolosi per la democrazia. Il calo della fiducia nei sistemi previdenziali farà salire, e non scendere, i livelli di risparmio, alimentando così la domanda di investimenti finanziari e sostenendo i relativi prezzi e corsi, a scapito però dei consumi e della crescita economica.” … GLOBALIZZAZIONE “La globalizzazione rappresenta un’opportunità per le società operanti su scala globale nei tradizionali paesi industrializzati. Nuovi mercati di sbocco aprono maggiori potenziali di fat- turato, e la riduzione dei costi unitari del lavoro consente di incrementare i margini. Finora la globalizzazione ha avuto un’influenza prevalentemente mitigatoria sull’inflazione. I prodotti poco costosi provenienti dalla Cina e da altri paesi a basso costo di manodopera sono fra le cause principali del moderato andamento dell’inflazione nei paesi sviluppati occidentali. Questo effetto diminuirà però nei prossimi anni, perché i salari nei mercati emergenti sono inevitabilmente destinati a salire. Per le società orientate al mercato interno, la globalizzazio- ne rappresenta più che altro un pericolo. Basso potere d’acquisto, costo del lavoro elevato e oneri fiscali si fanno sentire. Colossi come Opel e KarstadtQuelle o società di medie dimensioni come Märklin risentono della dipendenza dal mercato nazionale, dove si concentrano sia le vendite che la produzione”. Flossbach von Storch POSITION 1/2019
24 Visione globale Politica Arrivano i “gilet gialli” – e con loro l’inflazione di Philipp Vorndran
Politica Visione globale 25 I risparmiatori di tutto il mondo condizioni di vita dei cittadini. Oggi è rimasto poco o nien- te. Macron è come un personaggio uscito da una fiaba che attendono con ansia l’aumento dei piomba nella dura realtà. tassi. Invano. Ma non è l’unico pro- MACRON E I SUOI REGALI blema: la loro situazione potrebbe persino peggiorare. Il Presidente prima rimane in silenzio, poi esita, alla fine cede – almeno in parte – alle richieste dei giubbotti gialli. In tutto ciò, non fa una grande figura. Non sembra più quel portatore di speranza con la visione di una Francia migliore e la stretta Francia: strade messe a ferro e fuoco. Parigi assediata dai “gilets di mano possente. Sembra piuttosto un’anima inquieta, e jaunes”. A prima vista sembra una storia tutta francese, ma a per giunta disorientata. posteriori – fra qualche anno – potrebbe avere una valenza mol- to più ampia di quanto crediamo oggi. Un fenomeno non solo Ma in fondo a noi investitori che importa? Tanto più che so- francese ma europeo. Forse i gilet gialli strapperanno una svolta litamente la politica ha vita breve in borsa? storica per l’Eurozona e la politica europea nel suo comples- so. Molte persone si sentono abbandonate, temono il declino Da europeisti convinti, ci auguriamo che la zona euro possa economico in un mondo sempre più dominato da incertezze. rimanere stabile e prosperare. Il fatto che, dopo Matteo Renzi in Italia, ora il francese Emmanuel Macron sia già il secondo Innanzitutto c’è il presidente francese, Emmanuel Macron, astro nascente della politica nonché presunto faro di speranza al centro di grandi pressioni così come grande è la delusione a fallire, non è una buona nuova. E va soprattutto a vantaggio dei cittadini nei confronti della sua politica. Ai tempi del suo dei populisti: ora più che mai si faranno paladini di chi si sente insediamento, Macron era apparso come un faro di speranza. abbandonato, la voce di chi vede minacciato – per qualunque Pronto a infondere nuova vita all’idea di Europa, a rinvigorire motivo – il proprio posto in società. L’Italia, la fine del governo la Francia con sapienti riforme migliorando al contempo le Renzi e le successive elezioni ne sono stati un “buon” esempio. Grafico 1 Chi paga? – Rapporti debito pubblico / PIL 250 % 200 % 150 % 100 % 50 % 0% 183% 236 % 102 % 130 % 74 % 108 % 3 9 % 97% 69 % 96% 50 % 86% 65 % 60% Giappone Italia USA Spagna Francia Regno Unito Germania 2008 2018 (previsione) I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonti: Thomson Reuters, Flossbach von Storch, al 2 gennaio 2019 Flossbach von Storch POSITION 1/2019
26 Visione globale Politica Ma per gli investitori c’è un altro aspetto importante: le con- cessioni accordate da Macron ai gilet gialli dimostrano quanto siano potenti in realtà le proteste in strada e quanto i governi temano chi si sente lasciato indietro. Per conquistare il favore dei cittadini, le capitali europee tenderanno ad abbandonare l’impopolare politica di austerity in tempi piuttosto brevi. Anche in Germania, la maggiore economia dell’Eurozona, dove si ostenta con fierezza il cosiddetto “schwarze Null”, Barlumi di speranza nella crisi. Matteo Renzi (a destra) ha fallito in Italia con le sue riforme. lo zero nero, ovvero il pareggio di bilancio come emblema Stesso destino per Emmanuel Macron in Francia? di una politica di bilancio che, almeno sulla carta, dovrebbe essere rigorosa. Grafico 2 L’“erosione” dei risparmi è iniziata… Potere d’acquisto di 100 euro in un deposito a risparmio ORA TOCCA ALLA POLITICA FISCALE 101 100 In fondo sarebbe del tutto logico. L’Eurozona ha bisogno di 99 nuovi impulsi, come dimostra fra l’altro l’andamento econo- 98 mico degli scorsi mesi: l’Europa è di nuovo scesa sotto Stati 97 Uniti e Asia. Ma quali impulsi possono arrivare? 96 Dalla Banca centrale europea (BCE) non ci si può più aspettare 95 granché. Finora è riuscita a tenere i tassi a un livello ridotto 01.2015 07.2015 01.2016 07.2016 01.2017 07.2017 01.2018 07.2018 per ritardare il fallimento di singoli Stati, mantenendo i costi Mantenimento Potere d’acquisto di un consumatore di rifinanziamento artificialmente bassi e consentendo così del potere d’acquisto tedesco* (100 = 01/2015) all’Eurozona di guadagnare tempo. Ma per il resto i suoi mezzi * al netto dell’inflazione dei prezzi al consumo. sono limitati. Può andare in soccorso della politica, ma non I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: Thomson Reuters, Flossbach von Storch, al 6 agosto 2018 sostituirla a lungo. Nessuno però vorrà imporre ai cittadini le dolorose riforme strutturali che servirebbero con urgenza per rafforzare l’euro ed eliminare le sue carenze strutturali. Grafico 3 ... e prosegue il suo corso Per paura delle proteste in strada. Potere d’acquisto di 100 euro in un deposito a risparmio 105 Ecco perché forse è arrivato il momento della politica fisca- 100 le: programmi a sostegno dell’economia, sgravi fiscali o sov- 95 venzioni, alias regali per gli elettori. Una politica di bilancio 90 espansiva tende ad alimentare l’inflazione, il che non pro- 85 mette nulla di buono per i risparmiatori e i sistemi pensio- 80 nistici tradizionali. Perché nell’Eurozona i tassi d’interesse 75 resteranno ancora bassi, e a maggior ragione in futuro, dato 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029 che le concessioni accordate sul piano politico si dovranno Mantenimento Potere d’acquisto di un consumatore finanziare con nuovi debiti. L’enorme montagna di debiti con- del potere d’acquisto tedesco* (100 = 01/2015) tinuerà quindi a crescere e con essa la dipendenza dai tassi * Scenario secondo Flossbach von Storch: Dal mese di agosto 2018 il potere d’acquisto è bassi, innescando così un circolo vizioso (cfr. grafico 1). I tassi corretto per il target d’inflazione della BCE, pari al 2,0 %. L’andamento effettivo potrebbe resteranno bassi per sempre, o almeno finché l’euro persiste differire dalle ipotesi qui riportate. nella sua forma attuale. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: Thomson Reuters, Flossbach von Storch, al 6 agosto 2018
Politica Visione globale 27 RISPARMIATORI SEMPRE PIÙ POVERI Maggiore sarà l’aumento dell’inflazione, più grave sarà il problema – anche se, con il passare degli anni, anche tassi Dalla prospettiva degli investitori, i rendimenti trasparenti d’inflazione moderati possono provocare danni devastanti, dei loro investimenti fruttiferi non basteranno nemmeno ad esempio intorno al due percento, come rilevato di recente lontanamente a compensare l’inflazione. In altre parole, mol- nell’Eurozona (grafico 4). te persone diventeranno molto più povere. E il problema è che la maggior parte non se ne accorgerà neppure, perché Purtroppo è impossibile formulare previsioni attendibili l’importo nominale nel libretto di risparmio non diminuirà. sull’andamento dei tassi d’inflazione o sull’entità del loro pos- Gli economisti la chiamano “illusione monetaria”, un errore sibile aumento. Ma per quanto ci riguarda una cosa è certa: di valutazione compiuto da chi ragiona in termini di valore chiunque voglia conservare il proprio capitale in un’ottica di nominale (cfr. grafici 2 e 3). lungo termine dovrebbe investirne una porzione significativa in beni reali. L’immobile ad uso proprio, ma anche e soprat- Il fenomeno riguarderà soprattutto le persone che in età tutto azioni di società di prim’ordine e, non ultimo, una quota avanzata dipendono fortemente dai loro risparmi. Tutti co- in oro – come copertura dai rischi del sistema finanziario. loro che non hanno immobili di proprietà o un deposito con azioni qualitativamente elevate, insomma che non possiedo- no beni reali. Con la pensione in un certificato di deposito o Philipp Vorndran è Strategist per i mercati dei capitali un’assicurazione vita ad accumulo di capitale. in Flossbach von Storch AG Grafico 4 Torna l’inflazione? Anche un modesto aumento del tasso d’inflazione riduce il potere d’acquisto sul lungo periodo 16% 12% 8% 4% 0% -4% 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 Germania Giappone USA I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonti: Thomson Reuters, Flossbach von Storch, al 6 agosto 2018 Flossbach von Storch POSITION 1/2019
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