35º anno di pubblicazione - Comune di San Bassano

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35º anno di pubblicazione - Comune di San Bassano
a e se
 p nostr o                                                 ANNO 36
                                                 N. 1 DICEMBRE 2020
                                                          GRATUITO

Periodico di notizie locali del
                                              35º anno
Comune di San Bassano
                                            di pubbl
a cura della Biblioteca Comunale M.G.Vida
Piazza mons. Frosi, 3
26020 San Bassano (Cr)
                                                     icazione
Autorizzazione del Tribunale
di Cremona del 27.12.1985
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     Festa Patronale di San Bassiano Vescovo
         PATRONO DELLA COMUNITÀ CIVILE
              Martedì 19 gennaio 2021

 Quest’anno, a seguito delle drammatiche condizioni sanitarie legate alla pandemia da
 Covid-19, qualsiasi siano i decreti del Governo in vigore, le celebrazioni per la Festa
 Patronale di San Bassiano assumeranno un tono minore, ma non per questo saranno
 meno sentite. Il programma è in fase di definizione e sarà comunicato per tempo.

                        2020 - Incontro con il Vescovo di Lodi
35º anno di pubblicazione - Comune di San Bassano
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                                      NATALE 2020

               Gli auguri del Sindaco
Carissime e Carissimi Concittadini,                sono sotto gli occhi di voi tutti.
come Sindaco, a titolo mio personale e a           Chiudo con un ringraziamento che va a tutti
nome di tutta l’Amministrazione Comunale di        coloro che, anche in questo 2020 che volge
San Bassano esprimo alla cittadinanza i miei       al termine, hanno coadiuvato la mia attività,
più affettuosi Auguri per le Festività Natalizie   agli Assessori e Consiglieri tutti, ai volontari e
e l’augurio di un 2021 fatto di certezze ed un     alle Associazioni di volontariato, alla Parroc-
ritorno a quella normalità che oggi più che        chia, ai collaboratori e dipendenti comunali,
mai ci manca, causa il distanziamento e le         alla Fondazione Vismara e ai suoi ospiti, ai
limitazioni che ci vengono imposte per conte-      genitori e ragazzi, alle Forze dell’ordine e alla
nere il diffondersi del virus.                     Dirigente e ai Docenti dell’Istituto Comprensi-
Sarà sicuramente un Natale diverso e tutti noi     vo “Pizzighettone - San Bassano”, che con noi
verremo chiamati a viverlo sobriamente senza       ancora oggi sono in prima linea per garantire
sfarzi, con un pensiero a coloro che saranno       la ripresa ed il mantenimento delle lezioni
costretti a trascorrere le festività lontano dai   in presenza, in ambienti accoglienti e sicuri
propri cari, in ristrettezze e col dolore nel      dopo il forte impegno di ristrutturazione da
cuore per una perdita recente.                     poco conclusa. Un grazie anche a tutti i com-
A Voi tutti un ringraziamento dal profondo         mercianti, agli imprenditori e a tutti quanti
del cuore per non avermi lasciato solo con         stanno portando avanti faticosamente l’eco-
l’amministrazione tutta, a portare, in questo      nomia del nostro paese perché la responsabi-
anno “disgraziato” che va a concludersi, un        lità verso i dipendenti che a loro volta hanno
fardello così pesante anche per uno come me,       una famiglia sia l’incentivo per non mollare.
che di sofferenza, disperazione e sconforto ne     AUGURI!!!
ha vista e condivisa nelle molte emergenze
vissute.                                                                             IL SINDACO
Questa emergenza è diversa, non si combat-                                  Comm. Giuseppe Papa
te stando uniti, ma distanziandoci, evitando
il più possibile di avere contatti umani come
siamo abituati a viverli.
Molto ci ha supportato, nella quotidianità
della vita amministrativa, il vedere una co-
munità solidale e vicina a chi era ed è meno
fortunato.
Chiedo a tutti, soprattutto ai giovani, ancora
un po’di pazienza e di collaborazione nei
confronti di chi, come noi, cerca di fare del
proprio meglio per adattarsi ad un mondo
che sta cambiando, in attesa dell’arrivo dei
vaccini per tutti.
Indubbiamente si conclude un anno fatto si
di tanti cambiamenti dovuti alla conseguen-
ze della pandemia, ma anche di una forte
progettualità e vitalità amministrativa per il
nostro paese, di opere e rinnovamento che
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            Il Gonfalone Municipale:
                 origini e storia
Il Conte Adriano Guelfi Camajani,                                     protocollati e conservati nell’ar-
direttore dello Studio Araldico di                                    chivio storico del Comune di San
Genova, il 30 settembre 1958, at-                                     Bassano.
traverso una lettera indirizzata al                                   Un dettaglio degno di nota è la
Sindaco sig. Giuseppe Fiamenghi                                       descrizione dello stemma comu-
del Comune di San Bassano, qua-                                       nale posto al centro del Gonfa-
le committente del gonfalone,                                         lone citata così dallo Studio Aral-
ne fa una descrizione precisa e                                       dico: “La blasonatura dell’arma
puntuale.                                                             civica è la seguente: bandato, di
“ Fornitura del Gonfalone Muni-                                       oro e di rosso, alla fascia attra-
cipale in drappo di seta, che que-                                    versante di argento, accostata in
sto Ufficio Araldico ne studiò e                                      capo e in punta da una spiga
realizzò una confezione elegante                                      posta in palo”.
nella forma ricca ed ampia delle                                      Successivamente però, fonti ora-
Concessioni Ministeriali di cm 170x90. Il tessuto     li, riportano che lo Studio Araldico non confe-
è di seta ed il drappo per maggior resistenza è       zionerà mai il nostro gonfalone che fu tessuto
foderato e rinforzato. Lo stemma, la corona, i        a mano dalle suore di Maria Immacolata di
tralci di alloro e di quercia ed i motivi ornamen-    Soresina, commissionato dal Sindaco dott. Silvio
tali sono riprodotti a colori indelebili, mentre      Ventura e portato successivamente nella città
la frangia e i cordoni e i fiocchi sono di filato e   di Lodi dove fu benedetto dal Vescovo. I colori
di argento canotiglia con cassetta di legno per       utilizzati sul gonfalone sono il rosso e il giallo,
custodia. Verrà fornito inoltre elegante soste-       colori ripresi dalla città lodigiana, con cui c’è da
gno in metallo cromato inossidabile, con lancia       sempre un legame religioso e storico grazie al
e rosoni dorati alla traversa.                        Vescovo Bassiano.
Lo studio Araldico prosegue la lettera fornendo       Nella rappresentazione i simboli della spiga e
alcune indicazioni riguardo all’importanza di         del gelso riprendono le nostre tradizioni legate
tale manufatto.                                       al mondo rurale.
Lo Studio, che ha già fornito detto Gonfalone a       Per chi non avesse mai potuto ammirarne la bel-
varie centinaia di Comuni, per darVi una prova        lezza, il nostro Gonfalone è un capolavoro che
della perfetta esecuzione del manufatto cita,
fra tanti apprezzamenti, quello dell’On. Sinda-
co di Inveruno (MI) “Il gonfalone ha trovato ve-
ramente l’approvazione e la piena soddisfazio-
ne di questa Amministrazione. E’ certo che per
la sua confezione accurata è il migliore ed il più
bello dei Comuni limitrofi i cui rappresentanti
avranno modo di ammirarlo nel giorno dell’i-
naugurazione alla quale saranno chiamati”
Ne seguirono numerose lettere tra il Sindaco e
lo Studio Araldico per concordare ogni detta-
glio, i tempi di consegna ed i costi; documenti
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in questi 50 anni ha accompagnato le manife-
stazioni civili e religiose particolarmente sentite
dalla nostra Comunità e che da oggi rimarrà
nella sala Consigliare del nostro Comune come
opera storica.
Il gruppo del ballo del sabato sera, per ringra-
ziare il Comune e l’Amministrazione dell’ospita-
lità presso la palestra comunale durante le sera-
te danzanti, ha deciso di sistemare il gonfalone
storico attraverso un intervento conservativo e
donare un nuovo gonfalone, simile a quello sto-
rico da esporre alla cittadinanza durante tutte
le manifestazioni.
La ditta sta già lavorando alla tessitura della
nuova opera che consegnerà il nei prossimi mesi.
Il gonfalone storico potrà essere ammirato, sen-
za il pericolo di essere rovinato, poiché il tempo
stava minando all’integrità della seta.
L’ Amministrazione ha provveduto alla riqua-
lificazione della Sala Consigliare attraverso la
tinteggiatura dell’intera sala, a cura di volon-
tari, al posizionamento di split condizionatori
per il caldo e il freddo nonché alla sostituzione
dell’illuminazione con Led.
Questi cambiamenti importanti e doverosi sono
finalizzati a rendere gli ambienti accoglienti,
sicuri, igienizzati e belli nonché a conservare ciò
che di valore hanno lasciato i posteri.
In questo Santo Natale, particolare ma non per
questo meno sentito, il mio ringraziamento va
a tutte le famiglie sanbassanesi e a quanti ci
hanno sostenuto con la vicinanza, l’ascolto, il
volontariato, le donazioni poiché hanno com-
preso che tutti insieme, senza rivalità, senza
palcoscenici, con piccole e grandi opere stiamo
rinnovando il nostro paese, volgendo lo sguar-
do nella stessa direzione: il bene della nostra
comunità.

                     Laura Bignami, vicesindaco
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                           In tempo di Covid
Nessun ragazzo avrebbe mai pensato, nemmeno               non c’è altro da fare e perché la mole di lavoro
minimamente, di rimpiangere il periodo in cui an-         aumenta sulla base del pregiudizio “tanto siete a
dava a scuola. O almeno il periodo in cui la scuola       casa e non avete nulla da fare”. Probabilmente se
era scuola vera e propria. Si sente di tutto sulla        avessimo del tempo libero faremmo dell’altro.
tanto dibattuta DAD (didattica a distanza), ma            Anche ipotizzando di avere del tempo libero, le
quello su cui tutti concordiamo è che mai come            soluzioni non sono molte. Si può suonare uno
ora a noi ragazzi manca il contatto con i nostri          strumento, leggere, guardare la televisione. L’al-
coetanei.                                                 tro pilastro mancante è però lo sport. Che sia indi-
Da marzo il modo di vivere la nostra giovinezza           viduale, di squadra o di gruppo ci tiene in forma e
è profondamente cambiato. Senza la scuola, sen-           ci fa stare bene, sotto molti aspetti.
za lo sport, senza la socievolezza, senza ridere e        Ultimo, ma non per importanza, è la socievolez-
scherzare con gli amici, può la vita di un diciasset-     za che è quasi completamente venuta a mancare.
tenne essere veramente la vita di un diciassetten-        Circa 2000 anni fa il filosofo greco Aristotele af-
ne? L’abbondanza delle relazioni sociali alla no-         fermava che “l’uomo è per natura un animale so-
stra età è di fondamentale importanza e a causa           ciale”: da questo punto di vista, un uomo che non
di questo invisibile ostacolo è stata abbattuta ogni      ha connessioni sociali non sarebbe più un uomo.
minima possibilità di averne.                             Anche se esistono forme di società che utilizzano
Il periodo di lockdown ci porta a interrogarci su         la rete come mezzo di connessione, incontrarsi
cosa è davvero importante, perché ha demolito             è tutta un’altra storia e tutto un altro piacere. Il
tutte le certezze che avevamo. Per un adolescente         semplice raccontarsi la giornata, il dialogo libera-
le 4 cose fondamentali del vivere quotidiano sono         torio, la stretta di mano, l’abbraccio, sono tutte
la scuola, la famiglia, lo sport e gli amici e di que-    piccole cose, che nella loro visione d’insieme con-
ste si è salvato ben poco.                                tribuiscono a produrre quel sentimento chiamato
D’altro canto la scuola, uno degli oggetti prefe-         felicità, che influenza le scelte di vita quotidiane.
riti del dibattere in questo periodo, ha ricevuto         L’assenza di tutto ciò rende cupe le nostre giorna-
una spinta notevole verso la modernizzazione in           te, trascorse a contare i giorni che mancano alla
funzione delle nuove tecnologie e si può avere la         fine di questo devastante esilio dalla nostra vita
possibilità di registrare le lezioni, di condividere      normale.
appunti o lavori, di sfruttare mezzi di apprendi-         Dei 4 pilastri citati all’inizio solamente uno è sta-
mento del tutto innovativi. Siamo, però, certi che        to parzialmente salvato: la famiglia. L’unica cosa
sia la strada corretta da intraprendere? L’appren-        che ci è rimasta è il nucleo più stretto di parenti,
dimento senza discussione, senza sperimentazio-           che molto e troppo spesso sono solamente 2 o 3
ne, senza l’errore, non dà i suoi frutti migliori. Pro-   persone. La fortuna di avere dei fratelli non è per
prio la domanda, l’affermazione sbagliata, la frase       tutti e un fratello è un tesoro in questo periodo.
non compresa, sono aspetti della didattica che è          La famiglia stretta è l’unica forma di socievolezza
difficile ritrovare nella DAD.                            che ci è rimasta ed è l’unica cosa che ci salva da
Tuttavia, le opinioni sono divergenti anche tra gli       queste giornate buie e piatte.
studenti, ma ad accomunarle c’è un solo fattore: è        In questo mondo che è stato messo in pausa, con-
necessario uno svago giornaliero, un hobby, un’at-        gelato a quel 21 febbraio che tanto ci ha spaven-
tività che occupi del tempo e che permetta a noi          tati, l’unica fiamma che rimane accesa a rallegrarci
studenti di staccare la testa dalla scuola. È necessa-    e illuminare le nostre giornate è quella della fami-
rio perché la giornata è monotona: la sveglia suo-        glia, con la quale speriamo di poter condividere
na alle 7:30 e fino alle 13 o alle 14 siamo tenuti a      almeno il Natale, con la speranza che tutto torni
seguire le lezioni, il pomeriggio si giostra su due       alla normalità, o almeno si vada vicino.
aspetti, lo studio e i compiti, fino a cena, perché                                           Andrea Fiamenghi
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               La mia strada ha un cuore
Ti sei mai svegliato al mattino già stanco an-       C’è una frase di Virginia Satir, una grande tera-
cora prima che iniziasse la giornata, scarico        peuta considerata la madre della terapia fami-
e senza energie? Magari stai affrontando un          liare, che mi ha colpito molto. Per me ha fatto
momento difficile e non vedi via d’uscita, a         la differenza e la voglio condividere con te.
volte te ne capitano una dietro l’altra tanto        “La vita non è come dovrebbe essere, è quella
da chiederti, ma perché tutte a me?                  che è. È il modo in cui l’affronti che fa la dif-
Altre volte invece, sai la strada che vuoi per-      ferenza”
correre, ma hai la sensazione di restare sem-        Racchiude un concetto chiave e ci fa compren-
pre allo stesso punto e hai paura, perché non        dere che siamo noi, con il nostro atteggiamen-
sai come andare avanti.                              to, a fare la differenza. Che le cose brutte suc-
Io mi sono sentita così per parecchio tempo,         cedono, purtroppo, e quando non possiamo
non so chi sei Caro Lettore, ma sono certa che       cambiare gli eventi, possiamo decidere di af-
ognuno di noi ha dei momenti no, qualsiasi           frontarli nel modo migliore. Questo è possibi-
sia la tua identità. Li ho attraversati molte vol-   le quando abbiamo gli strumenti giusti… e se
te e mi capita ancora, ci sono dei momenti in        non li abbiamo? Ci siamo noi Coach! Chiedere
cui ti sembra di avere il fiato corto pur stan-      aiuto è il primo passo verso il cambiamento.
do fermo. Questo è il motivo per cui mi sono         La mia mission è essere risorsa e dare valore
avvicinata al mondo della crescita personale.        alle persone, affinché siano protagoniste del-
È stato una richiesta di aiuto perché ero bloc-      la loro vita utilizzando al meglio ciò che met-
cata, sono stata così bene poi che ho deciso di      to a disposizione. Voglio lasciarti del valore, e
farne una professione.                               condividere con te una strategia che uso per
Pensa come sarebbe bello se qualcuno ti di-          svegliarmi super carica al mattino, organizzo
cesse che esistono strategie efficaci a sbloccar-    la mia giornata con una routine di azioni che
ti in determinate situazioni, ad avere energia       mi fanno stare bene. Quindi da domani, fai
esplosiva o meglio ancora che ti permettono di       qualcosa di diverso e crea la tua routine per
prendere ottime decisioni così da raggiungere        iniziare la giornata nel modo migliore, così da
i tuoi obiettivi. Quanto ti cambierebbe la vita?     prendere decisioni intelligenti e vivere decisa-
Oggi sono una mental coach, educo le perso-          mente meglio.
ne (dal verbo e-ducere: condurre fuori qual-         Mi sono formata e continuo a farlo nella scuola
cosa) ad essere la versione migliore di sé, in       leader nel campo della crescita personale, Ekis
ambito personale, sportivo e professionale. Lo       Company. Le mie certificazioni sono firmate dai
faccio con una grande passione e tanto cuore,        trainer Alessandro Mora, Roberta Liguori e dal
perché credo nella bellezza della vita. Come?        Dott. Richard Bandler, matematico co-fondato-
Anche grazie alla PnL - programmazione neu-          re della Programmazione Neurolinguistica. Vo-
rolinguistica - che parolone… nella pratica, ti      glio concludere questo articolo con le sue paro-
aiuto ad arrivare, attraverso un processo di         le “Quando cambi come pensi, cambia come ti
consapevolezza dei tuoi mezzi, dallo stato in        senti…e quindi cambia ciò che puoi fare”.
cui sei allo stato desiderato. Concentrandoti        Il mio augurio, prende spunto dal fatto che,
sulle risorse a tua disposizione, perché se vo-      nonostante sia stato un anno non facile, ho
gliamo ottenere risultati, dobbiamo focaliz-         visto le persone aiutarsi e reinventarsi. Vi au-
zarci su ciò che abbiamo ora, piuttosto che          guro di avere sempre questo atteggiamento
mettere l’attenzione su ciò che non abbiamo,         vincente nella vita. Buon Natale!
disperdendo energie inutilmente.                                                             Sara Tuso
35º anno di pubblicazione - Comune di San Bassano
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  “Vivi” - Un messaggio di speranza
Mi chiamo Muluye Feraboli, ho 27 anni e sono
nata in Etiopia nel 1993. Ho passato i primi
anni della mia vita in Etiopia, a 6 sono stata
adottata e dal quel momento tutto sarebbe
cambiato; ho avuto una seconda possibilità
per avere una famiglia, una seconda possibili-
tà per vivere.
Vivo a San Bassano da 21 anni con la mia fa-
miglia adottiva e fin dal primo momento si è
consolidata un’atmosfera d’intesa e complici-
tà. Sono cresciuta partecipando attivamente
alla vita in oratorio, alimentando così, anno
dopo anno, diverse passioni come quella di
organizzare iniziative che coinvolgessero          in base alle diverse necessità. Abbiamo visto
bambini e ragazzi e quella per la musica e il      e toccato con mano il livello di povertà e di
canto.                                             precarietà in cui vivono le persone a tutt’oggi,
Fin da piccola sapevo che volevo prendermi         le condizioni dei villaggi non sono diverse da
cura degli altri e aiutarli affinché non si sen-   quelle in cui versavano negli anni ’90.
tissero soli. Ricordo bene i momenti della mia     Questa esperienza, oltre a mostrarci la cruda
infanzia in Etiopia e dopo la morte dei miei       realtà in cui vivono migliaia di persone, ha
genitori biologici ho dovuto imparare a ca-        dato ad ognuno di noi la possibilità di rivedere
varmela da sola, pur non sapendo come fare         dove siamo nati e dove tutto ha avuto inizio.
e senza capire il perché di quello che mi sta-     Nell’accoglienza della gente dei luoghi che
va accadendo. Dopo un periodo passato per          abbiamo visitato, nei cibi che ho riassaggiato,
conto mio, sono stata trovata da volontari ed      nelle musiche che ho risentito, nelle preghiere
accolta in un orfanotrofio dove sono rimasta       che abbiamo condiviso, mi sono sentita parte
per qualche mese prima di essere adottata.         di una cultura che affonda le sue radici in me,
Con l’adozione è come se un bambino na-            rendendomi fiera delle mie origini.
scesse per la seconda volta. Ringrazio Dio per     Ritornata da questo viaggio, ancor più di pri-
avermi protetta nei giorni e nelle notti più       ma sono consapevole della fortuna che ho
buie della mia infanzia, dove non sono man-        avuto a ricevere tanto bene nella vita e pro-
cate paure e difficoltà. Il tempo e l’amore del-   prio per questo ora voglio poter fare qualcosa
le persone che mi sono accanto (famiglia ed        a mia volta. Ho scritto e registrato la canzone
amici) hanno rimarginato le cicatrici che certi    “VIVI” come messaggio di speranza, raccon-
eventi ed emozioni hanno lasciato in me.           tando attraverso ricordi ed emozioni di ciò
L’anno scorso, per la prima volta dopo venti       che è stato il mio passato in Etiopia e di ciò
anni, sono tornata in Etiopia per fare volonta-    che è il mio presente in Italia. Ho imparato
riato. Il viaggio era stato organizzato dal CAE    sulla mia pelle che nonostante le difficoltà,
(Centro Aiuti per l’Etiopia) associazione con la   credendo in sé stessi e con l’aiuto di chi ci
quale sono stata adottata. Per due settimane       vuole bene, si può superare tutto, anche se ci
io ed altri ragazzi etiopi, adottati anche loro,   sembra qualcosa di insormontabile.
abbiamo rivisto i luoghi della nostra infan-
zia e dato il nostro aiuto ai volontari in loco,                                 Muluye Feraboli
35º anno di pubblicazione - Comune di San Bassano
paese nostro                                Dicembre 2020                                            •9

                                           Basta!
Fino a quando dovremo celebrare questa giornata, significa che, come società abbiamo un proble-
ma. Significa che ci sono uomini che non sono uomini, che si dimostrano piccoli, perché non sanno
rispettare, perché usano violenza e non sanno amare.
Sempre, ogni giorno dell’anno, la donna dev’essere guardata solo con uno sguardo affettuoso,
dev’essere sfiorata solo con un abbraccio o con una carezza, dev’essere considerata nella sua totalità,
dev’essere ascoltata in ciò che ha da dire, accolta e rispettata per quello che è.
Allora vorrei sentire il grido di ciascuno, unito al mio: BASTA! Basta ad una società che spesso fa della
vittima la colpevole, ad una società nella quale esisto persone di serie A e di serie B e spero con tutto
me stesso di vivere il 25 novembre ogni giorno, senza la necessità di gridare per porre fine a questa
ignobile piaga. Così come spero che tutte le giornate di commemorazione per ricordarci di essere più
umani e di non usare violenza, lascino spazio alla consapevolezza che siamo tutti fratelli, navighiamo
tutti sulla stessa barca, nello stesso mare.

MUTA E URLANTE                                        VERITÀ NASCOSTA
Nel tuo sguardo,                                      Porto un segreto,
perso nel profondo,                                   nascosto dentro,
colgo i segni e gli sfregi                            nessuno sa, nessuno conosce.
di una vita che ti ha voltato le spalle.              Vittima di un aguzzino
Nel tuo sguardo,                                      tutto d’un pezzo,
ora vivo, sembra nuovo,                               amato e benvoluto
scorgo la Speranza                                    da tutti,
nel riconoscere un altro mondo.                       non da me!
Non è più rotta la tua vita,                          Nessuno mi crederà…
non è più strozzata la tua voce,                      Ma combatto,
non è più bruciato il tuo volto.                      con nel cuore il desiderio
Tutto resta un ricordo                                che nessuna
muto e urlante,                                       viva
perché la vita nuova è qui                            il male che
con il desiderio di ricominciare!                     nell’intimo di me
                                                      non mi farà più essere me.

                                                                         Alessandro Maria Parmigiani
35º anno di pubblicazione - Comune di San Bassano
10 •                                           Dicembre 2020                                   paese nostro

                   Web e social:
           per un’informazione di qualità
L’Amministrazione comunale ha attuato nell’ul-          mente, ma anche informazioni spicciole e diret-
timo anno e mezzo uno sforzo per migliorare             te, se non di urgenza. Facebook si sta rivelando
i sistemi di informazione verso i cittadini. Non        un ottimo strumento per monitorare il livello di
sono certo venuti meno i mezzi di comunicazio-          soddisfazione dei cittadini.
ne tradizionali, dalle bacheche agli articoli stam-
pa (sono peraltro frequenti quelli che il quotidia-     Alcuni dati. I due canali web e social viaggiano in
no “La Provincia” dedica al nostro comune), ma          parallelo e sono sempre più consultati. Ad esem-
abbiamo potenziato il canale istituzionale web e        pio, questi sono i contatti unici medi al mese per
aperto il profilo sociale su Facebook.                  il sito web: 2017, 644; 2018, 695; 2019, 841; 2020,
                                                        1735 (fino ad ottobre, più che raddoppiati). Il nu-
Il sito web. A cavallo tra il 2018 ed il 2019 il sito   mero totale di follower della pagina Facebook
istituzionale è stato rinnovato applicando le “Li-      è passato da 434 (4 gennaio 2020) a 796 (19 no-
nee guida per i siti della PA” promosse dall’A-         vembre 2020), dei quali 734 di San Bassano, il 62
gid (Agenzia per l’Italia Digitale); ne è sorto uno     per cento donne.
strumento più moderno, agile, adatto alla lettu-
ra sui dispositivi mobili e, per quanto possibile,      Effetto pandemia. È innegabile che il sopravven-
cerchiamo di avvicinarci agli obiettivi richiesti       to della pandemia ha incrementato dalla fine del
per l’accessibilità. Gradualmente nel corso del         mese di febbraio 2020 i contatti dei due canali in-
2019 abbiamo migliorato la qualità informativa          formativi: la necessità è stata quella di ottenere
espandendo i tipi di notizie; non ci soffermia-         informazioni puntuali sull’emergenza e questo
mo ai meri comunicati istituzionali o all’attività      è stato possibile attraverso anche la consulenza
amministrativa, ma abbiamo iniziato a spaziare          esterna della ditta EMME3 di Madignano che da
ad un insieme di informazioni che pur, non pro-         anni supporta questo lavoro. Dai decreti alle or-
venendo da enti ed istituzioni di San Bassano,          dinanze, dalle opportunità di supporto sociale
possono essere di grande utilità per i cittadini:       alle notizie di carattere sanitario, l’anno 2020 ha
comunicazioni dall’Istituto comprensivo, ASST           comportato una bella sfida per mantenervi ag-
Cremona, Padania Acque, Camera di Commer-               giornati. Speriamo di esserci riusciti!
cio, bandi di Regione Lombardia, opportunità di
lavoro segnalate dall’Eures, trasporto pubblico         Il futuro. Non precludiamo alcuno sviluppo. Ad
locale: sono sono alcune delle fonti dalle quali        esempio ci piacerebbe implementare un sistema
ricaviamo le notizie che vi giriamo.                    di notifiche push sul cellulare per il quale è in
                                                        corso una valutazione tecnica.
Facebook. È inevitabile che lo scenario di questi
ultimi anni consiglia anche per la PA l’utilizzo                                         Marco Mariani
dei mezzi social: l’Amministrazione comunale ha                   Tecnico Informatico del sito comunale
compreso subito l’importanza di attivare un pro-
prio canale Facebook, aperto a metà 2019, cu-
rato dagli assessori Laura Bignami ed Emanuela
Cattaneo, col fine di stabilire relazioni più diret-
te e di fiducia con i cittadini. Nel canale social vi
confluiscono le notizie pubblicate sul sito, certa-
paese nostro                                   Dicembre 2020                                               • 11

                 Artigianato digitale:
            il rinascimento della creatività
Non è un segreto la forte vocazione artigiana            accompagnarle in un percorso di valore, comuni-
del Made in Italy, è ciò che ci ha reso famosi e         care la propria visione, valorizzare idee e prodot-
ci rende speciali agli occhi del mondo. Abbiamo          ti. Visti gli avvenimenti del 2020, in un periodo
un patrimonio di “cose belle”, e il primo passo è        difficile come quello che abbiamo attraversato
imparare a valorizzare la bellezza e l’ingegnosità       e stiamo vivendo, è evidente l’importanza di
delle nostre opere soprattutto in ambito artigia-        coniugare la produzione artigianale con la cul-
nale e creativo.                                         tura digitale. Le tematiche dell’innovazione di-
Troppo spesso il patrimonio, tutto italiano, di          gitale per gli artigiani sono parte fondamentale
competenze, saper fare e creatività viene oscura-        dell’attività quanto lo è la produzione, per fare
to dall’incapacità di presentare i nostri prodotti e     qualche esempio: creare le pagine social, creare
servizi nella luce giusta.                               mail automatiche, conoscere la vendita online,
Ci manca la sfacciataggine americana di saper            fare pubblicità e comunicare quotidianamente il
vendere ghiaccioli agli eschimesi …che poi, per-         proprio brand.
ché? Che male c’è nel pensare di poter ottenere          L’artigiano del presente usa nuove tecnologie
risultati straordinari, far crescere le nostre attivi-   per accompagnare, comunicare e produrre. Ma
tà e portarle al successo? Tutto questo passa oggi       porta con sé la cultura del prodotto, del servi-
dal concetto di “accompagnare”. Un artigiano             zio e del rapporto con il cliente. Questi aspetti
deve diventare un maestro dell’accompagna-               umani caratterizzano la tradizione italiana e la
mento. Deve prendere per mano le persone e               agganciano a un mondo digitale, che altrimenti
                                                         rischia di produrre oggetti senz’anima.
                                                         La mia attività lo fa con l’unicità dei propri pro-
                                                         dotti, dando vita agli spazi interni con l’irripe-
                                                         tibile bellezza della natura. Fare bene le cose,
                                                         rispettare le regole del “su misura”, della perso-
                                                         nalizzazione, della cura maniacale per i dettagli
                                                         rimangono valori che ci fanno apprezzare ovun-
                                                         que. Dobbiamo continuare ad esprimere questi
                                                         valori con strumenti nuovi. Del resto, non è un
                                                         caso che oggi un po’ tutti riscoprano – a volte ap-
                                                         propriandosene senza meriti - il valore artigiano
                                                         del saper fare a regola d’arte.
                                                         Dedichiamo gli auguri a chi, come noi, crede anco-
                                                         ra che il nostro paese valga la pena valorizzarlo, di-
                                                         mostrando di saper fare e sapersi mettere in gioco.
                                                         Quindi BUONE FESTE a tutti e, in modo particolare,
                                                         ai creativi, agli artigiani, alle piccole realtà locali
                                                         che non stanno vivendo un momento facile.

                                                         Viva il Made in Italy · Viva il coraggio · Viva l’arte

                                                                                         Francesca Cattaneo
12 •                                        Dicembre 2020                                    paese nostro

                                 Notizie 2020
Il terribile e funesto anno 2020 volge al termi-     Per questo, anche a nome degli associati espri-
ne lasciando una scia di dolori, di problemi e di    mo sincera gratitudine all’amico Cav. Giovanni
grandi difficoltà in ogni ambito.                    Scotti, persona appassionata di ricerca stori-
In molte famiglie si è creato un vuoto incol-        ca, sempre disponibile ad accogliere gli inviti
mabile e di difficile comprensione ed accet-         che riceve per condividere con altri la sua co-
tazione. Il 2020 ha cambiato radicalmente, se        noscenza di fatti accaduti nel nostro recente
non addirittura sconvolto, le abitudini di vita      passato e noi, che lo apprezziamo e facciamo
dell’intera umanità e il terribile flagello che ci   tesoro della sua disponibilità, prenotiamo con
affligge è tuttora in agguato, pronto ad an-         lui anche gli incontri per i prossimi anni.
nientarci non appena ci si dovesse abbandona-        Invece le altre attività associative, così come le
re ad una distrazione.                               iniziative commemorative che erano state pro-
Risulta dunque difficile trovare le parole ido-      grammate per l’80° anniversario dell’entrata
nee a formulare un augurio per l’immi-                    in guerra dell’Italia nel secondo conflitto
nente Santo Natale e per il prossimo                            mondiale, nonché per l’80° anniver-
Nuovo Anno, se non cercando di                                     sario dello scontro a fuoco in cui
affidarci alla speranza che il vac-                                  è stato tanto gravemente ferito
cino di recente produzione pos-                                        Vincenzo Capelli, decorato di
sa rappresentare davvero uno                                           Medaglia d’oro al Valor Milita-
sbocco verso la ripresa di un                                          re, nonché per il 30° anniversa-
cammino accettabile.                                                   rio di ricostituzione della Sezio-
Nell’attesa, dovremo prosegui-                                        ne sanbassanese A.N.C.R., sono
re uniti tutti in un’unica lotta                                    state sospese in attesa di tempi
contro i nemici comuni di questo                                 migliori.
triste momento: virus, riscaldamento                         Rientrano fra le attività sospese/rinvia-
del pianeta, disuguaglianze sociali e lavorare       te anche le nomine per le nuove cariche asso-
insieme per la rinascita della nostra società.       ciative, che per la nostra sezione avrebbero
La sezione sanbassanese dell’A.N.C.R., che per       dovuto rinnovarsi sin dal 2018, ma che per sva-
svariati anni è stata alquanto feconda di ini-       riate circostanze sono state rinviate dapprima
ziative a favore delle nuove generazioni parti-      al 2019 ed infine al 2020 ed ora sospese per
colarmente nella scuola, con tenacia e grande        ordini superiori.
impegno per ricordare il sacrificio dei nostri       Dunque il mio incarico di Presidente e il con-
combattenti (nonni degli studenti), ha dovuto        seguente impegno, sicuramente molto gratifi-
anch’essa rassegnarsi –per ordini superiori- ad      cante, ma nel contempo anche particolarmen-
un arresto forzoso di quanto già programmato         te gravoso, non solo a causa della distanza dal
ed in fase di realizzazione per il 2020.             paese, avrebbe dovuto terminare con il 2017,
Può però ritenersi gratificata per essere riusci-    ma nella realtà è proseguito nel 2018, sino a
ta, prima del lockdown, ad offrire agli studenti     tutto il 2019 e parte del 2020.
delle classi terze medie di San Bassano, Pizzi-      Se è vero che tenere viva la Memoria e prose-
ghettone e Grumello l’ormai consueto annuale         guire nel solco tracciato da chi ci ha preceduto
incontro con lo storico per la commemorazio-         rappresenta un dovere e un onore, particolar-
ne della Giornata della Memoria e del Giorno         mente quando si tratta di portare avanti ed
del Ricordo, svoltasi nel salone parrocchiale di     alimentare una eredità di importanti ed uni-
San Bassano il 6 febbraio scorso.                    versali valori civili e morali, quali il valore delle
paese nostro                                Dicembre 2020                                       • 13

Pace e della civile convivenza fra i popoli,         Considero questa nostra comunità come un
è pur vero però che non mi è più possibile pro-      qualcosa di unitario e Unico, dove non c’è spa-
seguire nella carica, come fatto nel passato.        zio per le divisioni, ma spazio solo per chi ha
Ringrazio quindi l’associato Signor Sergio Fon-      voglia di raccontare chi siamo e come siamo
tana che, animato da buona volontà ed entu-          arrivati oggi ad essere chi siamo.
siasmo, si è reso disponibile a raccogliere il Te-   Ringraziando il Sindaco Comm. Giuseppe Papa
stimone della nostra Storia e a proseguire con       per avermi offerto l’opportunità di esprimere
funzioni di responsabile della Sezione, almeno       questo pensiero, saluto tutta la cittadinanza
fintanto che verranno eletti ufficialmente i         con l’auspicio che tempi migliori possano giun-
nuovi componenti del Consiglio Direttivo.            gere al più presto ed aggiungo per una rifles-
Con lui ringrazio l’associata signora Santina        sione le parole che mi sono particolarmente
Edossi che ha raccolto il Testimone del Segreta-     care e che stanno alla base di tutto il mio ope-
rio Giorgio Spezia, da tempo assente dall’Italia     rato anche in altre associazioni:
per gran parte di ogni anno.                         «Nessuno è più degno di levare la sua voce a
L’Associazione è dunque viva ed è aperta ad          favore della Pace, di coloro che hanno combat-
accogliere quanti vorranno contribuire a tra-        tuto in guerra» (Ralph Bunke, sottosegretario
ghettare con garbo e rispetto il patrimonio          alle Nazioni Unite)
della Memoria del nostro passato verso il terzo      Ora la LORO VOCE può essere udita solo attra-
millennio, anche attraverso nuove tecnologie         verso la NOSTRA VOCE!
e con l’ausilio della Cultura, unico strumento
capace di arrivare al cuore delle persone.                                       Giuseppina Capelli
14 •                                           Dicembre 2020                                   paese nostro

           Il Natale 2020 in
       Fondazione Vismara-De Petri
Siamo arrivati a Natale, in questo 2020 in cui          se, ma sempre autentiche, cioè realizzate da chi
tutti siamo stati travolti dall’ondata della pan-       le abita, come originali sono i biglietti di auguri
demia. Se ci voltiamo indietro, solo all’inizio di      confezionati dai residenti con immagini e frasi
quest’anno, possiamo provare nostalgia di una           scelte da offrire in dono alle proprie famiglie o
vita in cui era ‘normale’, scontato, muoverci a         agli operatori con cui convivono. I familiari sa-
piacimento, entrare e uscire senza restrizioni          ranno ‘vicini’ in videochiamata durante il pranzo
imposte, incontrarci e darci la mano, stare in-         di Natale, quando i residenti disabili riceveranno
sieme quando potevamo e volevamo, nei giorni            il piccolo dono dell’Istituto per la cura della per-
feriali come nei giorni di festa.                       sona e il regalo che ciascuno ha segnalato, mesi
Forse oggi vediamo con occhi nuovi la ‘vecchia’         prima, agli educatori nel quadro dei desideri.
normalità, in Istituto in dicembre era bello ve-
der entrare per gli auguri natalizi i bambini del-      Tornando in RSA, le famiglie degli ospiti riceve-
le scuole e la banda del paese girare nei reparti,      ranno in regalo un video con la raccolta di loro
il paese stesso entrava per vedere il tradiziona-       fotografie, gli auguri ai familiari e scene del loro
le mercatino degli oggetti confezionati con le          impegno nei preparativi per festeggiare il Natale.
mani, la creatività e l’impegno dei residenti an-       In ogni reparto tornerà Babbo Natale, con panni
ziani e disabili sotto la guida delle animatrici e      indossati dagli operatori, a consegnare ad ogni
degli educatori.                                        anziano residente un piccolo dono dell’Istituto.
Nonostante tutto eccoci a Natale, anche in Isti-        Già da fine novembre Babbo Natale sta facendo
tuto abbiamo bisogno di sentire il calore ‘di sem-      visita a diversi ospiti, per soddisfare – con l’ar-
pre’, di farlo sentire, a chi qui vive, attraverso      rivo dei corrieri – i desideri raccolti e realizzati
gesti e iniziative. Non solo la decorazione degli       dagli animatori grazie alla generosità dei dona-
spazi di vita con ghirlande, candele, luci, prepa-      tori aderenti al progetto Nipoti di Babbo Natale
razione dell’albero natalizio e del presepe. Un         (www.nipotidibabbonatale.it ): una coperta di
gesto bello, spontaneo e prezioso, è stata l’idea       pile, un mappamondo, un pallottoliere, la ma-
di alcuni operatori della RSA, che poi si è diffusa     glia del Milan con il proprio nome, una bambo-
per contagio benefico tra colleghi e reparti, di        la con la faccia di porcellana, un tablet ! Un pic-
fare famiglia dentro, perché dentro si può esse-        colo gesto che trasforma un dono in qualcosa
re famiglia, di sedersi a tavola con i residenti per    di magico, una novità di quest’anno al Vismara,
il pranzo di Natale (nei giorni appena prima) al        perché anche questo 2020 può portare frutti.
posto dei parenti che parteciperanno online at-         (by Maggio dott.ssa Antonella)
traverso una piattaforma telematica. È la pro-
posta degli operatori che autonomamente han-            Buon Natale a tutti da
no deciso di venire in Istituto, anche se saranno                                  OSPITI E OPERATORI
in turno di riposo (chi vuole), per fare festa con                               FONDAZIONE VISMARA
i residenti, vestendosi bene e gustando insieme
il menù curato nei sapori e nella presentazione
dal Capo Chef Andrea con il suo staff.
Anche i nuclei che ospitano residenti disabili
sono case che si è voluto addobbare con decora-
zioni natalizie, alcune più sobrie e altre più festo-
paese nostro                                   Dicembre 2020                                           • 15

                  Nostalgia di una lettrice
Ho una grande nostalgia degli incontri settima-         ranta contro la volontà della famiglia, un’altra
nali presso il REPARTO SAN PAOLO della FON-             di essersi rimboccata le maniche in fabbrica per
DAZIONE VISMARA -DE PETRI di San Bassano,               tirare avanti e ancora di aver lasciato la vita pro-
dove per circa due anni ho avuto il grande pia-         tetta e conosciuta delle campagne per emigrare
cere e l’onore di incontrare gli ospiti per un po’      in una città grande ed estranea come Milano.
di lettura .                                            Poi la storia di Santa Chiara raccontata da Dacia
Non ricordo se sono stata io a chiedere di leg-         Maraini in “Chiara di Assisi. Elogio della disob-
gere o se mi è stato richiesto….ma non è im-            bedienza”.
portante…l’importante è stato incominciare.             Allora ho pensato che le mie ascoltatrici erano
Sempre sostenuta e incoraggiata dal personale           pronte per leggere “I Promessi Sposi“ e ho fatto
dal reparto e dall’interesse illuminato della Di-       centro. Che bello leggere questo classico fuori
rezione e della Presidenza. Quali libri leggere?        dalle aule scolastich: ognuno dei presenti ha ag-
Sono stata nel dubbio perché volevo che fossero         giunto la sua interpretazione. In questi incontri
incontri significativi….i dubbi sono durati poco        sono maturata anche io perché ho ricevuto tan-
. Ho capito subito che avevo di fronte un “pub-         to e da lettrice mi sono trasformata in discepo-
blico” motivato,interessato ,curioso e con tanta        la, desiderosa di imparare da loro e dalle loro
voglia di ascoltare ma anche di raccontare di sé.       esperienze.
Ed ecco la scelta di libri vicini alle loro esperien-   Perché le persone grandi non sono relegate nel
ze … e uno tira l ‘altro.                               passato, ma vivono nel presente. Ci ponevamo
Ecco alcuni titoli                                      sempre questa domanda “Cosa è successo di
“L’Agnese va a morire“ della Viganò racconta            importante in questi giorni?” Ed ecco che era
di una donna semplice che sceglie di aiutare i          necessario leggere qualche pagina di giornale
partigiani e di entrare nella resistenza,fino al        quotidiano.
sacrificio finale. Da qui sono scaturiti i racconti     I grandi apprezzano la vita e insegnano ad
della guerra ,dei bombardamenti nelle nostre            amarla: quando chiedevo “come state?” Loro
campagne, della povertà e della solidarietà.            rispondevano: “stamattina mi sono alzato e ho
“La memoria rende liberi” di Liliana Segre emo-         una giornata davanti da vivere“ ed erano since-
ziona sulla storia di una bambina colpita dal-          ramente contenti.
le ingiuste leggi razziali. Ed ecco i ricordi sulla     Allora abbiamo mandato una mail allo scrit-
scuola frequentata, sui giochi infantili e sui la-      tore Mario Calabresi di cui abbiamo letto “La
vori agricoli. Le letture erano sempre accompa-         mattina dopo” che racconta come nella nostra
gnate delle narrazioni di sé soprattutto da parte       vita siamo sottoposti a dure prove ma abbiamo
delle signore: la famiglia, l’amore, i figli. Allora    sempre la forza di affrontare il mattino dopo.
ho scelto libri al femminile.                           Una ospite ha raccontato che la mattina dopo
Le signore si sono appassionate ed emoziona-            che un ictus l’aveva lasciata semi paralizzata, ha
te per la storia di Artemisia Gentileschi, che ha       ringraziato Dio perché le aveva lasciato integra
avuto il coraggio di sfidare il mondo maschilista       l’altra parte del corpo.
del suo tempo e diventare una grande pittrice.          SE QUESTO NON È UN INSEGNAMENTO PER TUTTI!
Come è raccontato da Elisabetta Rasy in “Le             Poi il covid ha sospeso tutto questo… e quando
disobbedienti“. Ho scelto questo libro perché           potremo, riprenderemo da dove abbiamo inter-
il titolo mi ha richiamato l’idea che le ospiti a       rotto: “Canne al vento” di Grazia Deledda.
modo loro siano state delle rivoluzionarie: una
ha raccontato di essersi sposata negli anni Qua-                                        Giovanna Fiameni
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        Fare impresa da giovani si può,
       anche in Italia, ma quanta fatica
Un vecchio proverbio recita: aprire un’azienda       capacità di ascoltare e decidere. A volte,
è semplice, difficile è tenerla aperta.              l’incertezza mi spinge a “pensare in piccolo”
Avrei già da ridire sulla “semplicità” di aprire,    mentre nel mondo di oggi possiamo fare cose
vista la burocrazia e le difficoltà iniziali, ma     straordinarie perché abbiamo opportunità
sono senz’altro d’accordo sulla difficoltà di        e tecnologie che nessuna generazione
tenere aperto.                                       ha mai avuto. Il risvolto della medaglia è
Oggi più che mai, se svolgi un’attività, sei         che l’attività di imprenditore è molto più
esposto a tanti rischi. Infatti, ai rischi legati    difficile che in passato. Se prima bastava
all’attività imprenditoriale, si aggiungono          “saper fare bene” il proprio lavoro, oggi
anche gli effetti dell’emergenza sanitaria.          devo “saper gestire le persone che sanno
Al calo generale dei fatturati a cui non è           fare bene”. Per questo mi appoggio ai miei
corrisposta una riduzione dei costi di gestione,     dipendenti e a dei professionisti in tutte
va aggiunta anche la pressione fiscale. Per          quelle aree in cui non sono esperto. È un
dire, IVA e contributi previdenziali, Ires,          gioco di squadra. Ogni giorno, affrontiamo
Irap e Irpef: da settembre le imprese hanno          sfide e opportunità, risolviamo i problemi,
continuato a rispettare tutte le scadenze.           mettendo insieme le competenze di tutti,
La pressione fiscale è come un sasso che sta         per un successo comune.
sopra la testa e ogni giorno ti fa camminare
più curvo e ti fa guardare in basso.                 La mancanza di un progetto politico,
Quante aziende sopravviveranno a questa              economico e sociale che guardi al di là della
tempesta? È difficile stabilirlo. L’unica certezza   situazione di oggi, rende difficile pianificare
che ho è che bisogna agire e muoversi per            investimenti, occupazione e crescita. Tuttavia
garantire la sopravvivenza della propria             voglio continuare a credere che, grazie alla
azienda. Gli ultimi mesi sono stati difficili        forza di reagire, riusciremo anche nel 2020 a
ma bisogna ripartire e fare un passo oltre la        vincere la partita.
paura.
Quello che mi ha spinto a partire e che              Buon Natale a chi nella vita ha il coraggio di
mi accompagna ogni mattina in officina               buttarsi sempre a capofitto e alle loro famiglie
è la passione per il mio lavoro, ma non              che sono il loro supporto nonché principale
basta. Strada facendo, mi sono reso conto            rampa di lancio.
che bisogna essere in grado di assorbire
le difficoltà, mantenendo la lucidità e la                                           Amedeo Brocca

                                       “Paese Nostro”
             è anche on-line. Lo trovi sul sito ufficiale del Comune di San Bassano:
                                www.comune.sanbassano.cr.it
paese nostro                                Dicembre 2020                                         • 17

               Il Cammino di Santiago
Da più di 1000 anni Santiago de Compostela ri-       ero determinato a partire per questa avventu-
veste il ruolo di meta e simbolo del pellegrinag-    ra. Dopo mesi di lockdown, l’adrenalina era alle
gio più famoso al mondo, grazie alle reliquie di     stelle, la voglia di partire e tornare a sentirmi
San Giacomo (da cui Santiago) contenute nella        libero, incontenibile. Penso che la libertà non
sua cattedrale. Anticamente il pellegrino per-       abbia mai avuto un sapore più dolce.
correva centinaia di chilome-                                          Burgos è stato il mio punto di
tri a piedi verso un luogo sa-                                         partenza, 500 km che mi sepa-
cro per purificarsi dai peccati;                                       ravano da Santiago. L’avven-
il viaggio era essenzialmente                                          tura aveva inizio e a darmi il
volto ad una ricerca spiritua-                                         benvenuto ci ha pensato un
le o di penitenza. Varie sono                                          paesaggio mozzafiato fatto di
le possibili vie da percorrere                                         campi di grano inondati dalla
per raggiungere la città gali-                                         calda luce di un sole rosso in-
ziana, ma nei secoli quella che                                        candescente. Un’emozione in-
viene privilegiata è il camino                                         descrivibile, ancora non ci cre-
francés. Partendo da Saint-                                            devo. Ero nel sogno.
Jean-Pied-de-Port (Francia) si                                         Avevo percorso solo pochi chi-
percorrono circa 775 km at-                                            lometri quando ho incontrato
traverso montagne, boschi e                                            Pablo, il primo di una lunga
mesetas.                                                               serie di fortunati incontri. Non
Al di là della motivazione reli-                                       sei mai solo, troverai sempre un
giosa, ci sono infinite ragioni                                        viso amico con cui scambiare
che spingono ogni anno mi-                                             due chiacchiere o con cui con-
gliaia di pellegrini di tutte le                                       dividere un bocadillo. Quando
età e nazionalità a percorrere                                         si parla di “effetto cammino”
queste antiche strade. C’è chi decide di partire     si intende proprio questo clima di generosità,
in compagnia e chi in solitaria, chi sceglie un      fratellanza e unione che si crea fra le persone;
percorso asfaltato e chi uno sterrato; ma c’è una    ci si sente legati da uno stesso scopo e questo
cosa che accomuna ognuno di questi viaggiatori       porta i viaggiatori ad essere solidali fra loro.
ed è uno zaino in spalla e la ricerca di qualcosa.   Dopo giorni di cammino nelle mesetas, il pae-
Sono sempre stato attirato e incuriosito da que-     saggio ha iniziato a cambiare; le infinite distese
sto viaggio, o meglio, da questa esperienza di       di grano hanno lasciato spazio ad un paesag-
vita. Avevo voglia di mettermi alla prova, di ve-    gio montano con rigogliose foreste a farne da
dere fin dove le gambe e la testa mi avrebbero       cornice. Anche il clima era cambiato, dal caldo
portato, di testare i miei limiti. Ma forse quello   secco eravamo passati a piogge tropicali, che in-
che mi ha realmente dato la spinta per prepa-        sieme alla stanchezza rischiavano di abbattere
rare lo zaino e partire, è stata la curiosità per    il morale. È proprio in questi momenti in cui ti
l’aspetto più umano del viaggio. Il fatto di par-    accorgi l’importanza dell’aiuto e del supporto
tire solo ma trovare compagnia lungo il cammi-       reciproco, il cammino aveva provveduto anche
no, conoscere persone provenienti da tutte le        a questo, donandomi un compagno di viaggio
parti del mondo, trovare in sconosciuti aiuto e      per spronarmi a continuare fino alla fine.
conforto.. e devo dire che in nulla le mie aspet-    Una volta arrivato a Santiago, guardando l’im-
tative sono state deluse. Nonostante il clima di     mensa cattedrale che mi sovrastava, non mi sen-
emergenza sanitaria non fosse di buon auspicio,      tivo pienamente realizzato. Avevo raggiunto il
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mio obiettivo, ma sentivo che il mio viaggio non        ze-avventure di questo tipo che richiedono
era ancora finito, volevo spingermi ancora un           determinazione e impegno, quelle sfacchinate
po’ più in là. Dopo una breve visita al suo inter-      che a fine giornata ti fanno sentire stanco ma
no e una preghiera, ho deciso che il mio punto          soddisfatto di te stesso. La fatica viene sempre
di arrivo sarebbe stato Finisterre.                     ripagata da piccole gioie: conoscenze inattese,
Ed è proprio lì che il mio cammino si è conclu-         paesaggi mozzafiato e a volte da qualche disav-
so. L’ho capito subito, è stato come un cerchio         ventura; che col tempo diventa un bel aneddo-
che si chiudeva. Lì ho rincontrato molti pellegri-      to da raccontare.
ni conosciuti durante il viaggio, avevamo avu-          Sperando di avervi almeno in parte incuriosito,
to tutti la stessa idea: continuare a camminare         vi auguro di trovare il coraggio e partire; sono
fino a vedere l’oceano. Seduti sulla spiaggia col       certo che non ve ne pentirete!
sole che tramontava ci siamo salutati un’ultima         “Viaggiare è camminare verso l’orizzonte, in-
volta, certi di essere stati gli uni per gli altri un   contrare l’altro, conoscere, scoprire e tornare
dolce ricordo di un’avventura fantastica.               più ricchi di quando si era iniziato il cammino.”
Ho sempre pensato che il cammino fosse “vivo”,          Luis Sepúlveda
ti mette alla prova, ti stimola, ti aiuta e ti sor-     ULTREYA ET SUSEIA!
prende. Sono sempre alla ricerca di esperien-                                              Mattia Ghidelli
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                 Noi, sempre al tuo fianco
I risultati sono sotto gli occhi di tutti, non sono    raggiunte. In questi luoghi c’è sempre una gara
tanti ma sono buoni, ci riempiono di soddisfa-         che la attende, ma lei non perde mai l’occasio-
zione e orgoglio, ma rappresentano solo una            ne per catturare qualche sfaccettatura tipica di
piccola parte di quello che rappresenta per Mar-       quei posti incantevoli e stravaganti allo stesso
ta, il suo lavoro.                                     tempo. È il modo per “unire l’utile al dilettevo-
Mi è stato chiesto di spendere due parole su di        le”. Purtroppo questa situazione non ci permet-
lei, ma nelle prossime righe non troverete un          te di viaggiare fisicamente, ma viaggiare con la
elenco di risultati o un elogio, anche perché si-      mente è sempre possibile.
curamente Marta non sarebbe d’accordo, essen-          Dopo una buona annata, la testa è già proietta-
do lei molto riservata e discreta.                     ta verso la prossima stagione. Infatti ad atten-
Oggi voglio raccontarvi cosa significa fare la         dere Marta ci saranno tante novità, la prima in
ciclista professionista, riportandovi quanto un        assoluto sarà che non la vedrete più transita-
parente stretto riesca a percepire. Il mio intento     re in paese vestita di blu e fucsia. Da gennaio
è quello di svelarvi qualche risvolto che magari       2021 inizierà una nuova avventura in una delle
non conoscete...                                       8 squadre World Tour del mondo ciclistico fem-
Marta mi dice sempre “pedalare per tre o quat-         minile, la FDJ Nouvelle - Aquitaine Futuroscope.
tro ore è la parte più semplice della giornata”        Lei è sicura che questa grande occasione le farà
e io con faccia stranita e un sorriso colmo di
perplessità, fatico a crederle. Lei inizia a parlare
delle pazze avventure che capitano in giro per il
mondo e finisco per condividere il suo pensiero.
La premessa è che lei è entrata a far parte di
questa realtà gradualmente ed ora la sua vita
è questa. È un lavoro che non ha orari, richie-
de dedizione ventiquattrore ore su ventiquat-
tro per sette giorni su sette, tutto l’anno. Oltre
all’allenamento c’è l’alimentazione, il riposo, la
manutenzione del mezzo, i materiali da ritirare
e consegnare, gli eventi ai quali presenziare e i
viaggi per raggiungere le gare. Ecco, proprio di
questi vorrei raccontarvi un po’ di più. Nell’ulti-
mo periodo ho passeggiato parecchio con mia
nipote e il più delle volte siamo finite su questo
discorso. Non è mai a casa durante la stagione,
ma questa cosa non le pesa, ama soprattutto co-
noscere la varietà di culture, tradizioni e usanze
che ha la possibilità di incontrare. Chiacchieran-
do traspare il suo entusiasmo nel raccontarmi
quanto il ciclismo l’abbia aiutata a crescere e
quanto adori quello che sta facendo. Ha trovato
la sua dimensione, un mondo nel quale si sen-
te a casa, pur non essendolo mai. Canada, Paesi
Bassi, Belgio, Estonia, USA, Spagna, Cile, Colom-
bia e Kazakistan sono solo alcune tra le mete
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fare un gran salto di qualità e noi le crediamo,         Torniamo a noi, ora le competizioni sono finite
dovrà però dimostrare di essere all’altezza di           e si profila quel periodo che lei chiama in ger-
correre in un grande team. Una delle cose che            go “off season”, fuori stagione, dove ognuno ha
negli anni ho notato è che Marta non sembra              l’occasione di svagarsi un po’, trascorrere un po’
mai essere contenta di quanto ha fatto, o me-            più di tempo con la famiglia, concedersi qualcosa
glio, non si accontenta facilmente e da qua na-          in più a tavola. Si scende dalla bici per qualche
sce una costante volontà di migliorarsi. La FDJ          settimana per dedicarsi alle attività che duran-
fornirà terreno fertile per coltivare al meglio la       te il resto dell’anno si è costretti ad accantonare
passione che tutti i giorni la spingono ad alzarsi       e soprattutto ci si concede del meritato riposo.
e agganciare il piedi al pedale; dal suo entusia-        Marta sfrutta questo periodo per porre le basi
smo credo non veda l’ora di cominciare.                  per la stagione successiva, infatti la preparazio-
La stagione sportiva 2020 è stata concentrata. A         ne è molto lunga, minuziosa e necessita di tanta
causa del lockdown il periodo di gara è iniziato         cura. Proprio lei conosce e mi racconta quanto
a fine luglio, concludendosi la seconda dome-            sia importante abituarsi a un nuovo modello di
nica di novembre. In poco meno di 4 mesi era-            bici, ripartire ad allenarsi con gradualità e con un
no racchiusi tutti gli eventi che solitamente si         programma preciso e mirato. Quindi Marta non
svolgono nell’arco di 8 mesi. Marta ha trascorso         pedala e basta, ma cura i dettagli, infinitamente
gran parte di questo periodo lontano da casa,            sottili. Per raggiungere quei risultati che la con-
saltando da un luogo all’altro.                          traddistinguono, c’è alle spalle un lavoro sinergi-
Per tutti gli sportivi è stata una stagione “diver-      co tra atleta (in primis) e uno staff competente
sa” perché oltre alla miriade di procedure e pre-        che la affianca in tutto. Ogni gara nasconde tanti
cauzioni da osservare, molti hanno sottolineato          aspetti che noi non possiamo nemmeno imma-
quanto fosse destabilizzante la totale assenza           ginare: gioco di squadra, tecnica, tattica di gara,
di tifosi, pubblico, fotografi e giornalisti. Imma-      segreti a tavola e molto altro. Con il tempo lo
ginate gli stadi in Italia e quanto siano sfegatati      stiamo scoprendo anche noi ed è molto affasci-
i tifosi calcistici, ecco, in Belgio succede lo stesso   nante. Spero di non essermi dilungata troppo e
per il ciclismo. Le strade si riempiono di tifosi che    che in queste righe sia emerso qualcosa in più.
considerano le gare delle vere e proprie occasio-        Nonostante questo periodo difficile e delicato
ne per festeggiare. Purtroppo (o per fortuna),           per tutti, vi auguro, da parte mia e di Marta, di
per la sicurezza di tutti, quest’anno sono stati         poter trascorrere delle serene festività. Intanto
isolati sia la partenza che l’arrivo, con divieti as-    Marta ha già ripreso a pedalare, perché senza
soluti di assembramenti a bordo strada. Per gli          bici lei non ci sà stare. La vedremo in gara verso
atleti la differenza si sente, l’assenza del calore      la fine di febbraio, ma prima la potrete intrave-
della gente rende le gare meno emozionanti,              dere in paese già in questi giorni.
ma torneremo tutti a bordo strada a tifare Mar-
ta e le sue avversarie, non temete.                                                             Rosy Cavalli
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