Seminario di aggiornamento dei medici legali Inca Cgil - ANotiziarioINCAonline N.1/ 2018 - Snop

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Notiziario

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NotiziarioINCAonline
N.1 / 2018

Seminario
di aggiornamento
dei medici legali
Inca Cgil
ATTI CONVEGNO
Roma, 14-15 dicembre 2017
N 1/2018                        Notiziario INCA online
                                   Periodico | Inca Cgil
                                   La rivista telematica è registrata presso
                                   il Tribunale Civile di Roma - Sezione per la stampa
                                   e l’informazione - al n. 176/2012 in data 11/6/2012

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Cgil. Le raccolte d’arte, 2005

CHIUSO IN REDAZIONE
MAGGIO 2018
NotiziarioINCAonline
Sommario

z L’emersione delle malattie professionali.                     7
  I progetti Inca - Categorie sindacali
  Alessandra Ambrosco

z Le malattie professionali nel sistema Malprof                11
  Giuseppe Campo

z Il valore del Dvr e le criticità nella sua applicazione      21
  Marco Bottazzi

z Appropriatezza e qualità della sorveglianza sanitaria        35   3
  Donatella Talini

z Le malattie professionali in base ai settori produttivi:     41
  Agricoltura
  Roberto Calisti

z I lavori e i rischi: funzioni, enti, istituzioni e ricerca   53
  al servizio di un’adeguata tutela dei lavoratori
  Pasquale Lama

z Le malattie professionali in base ai settori produttivi:     65
  i trasporti
  Francesca Cosentino

z I lavori e i rischi: funzioni, enti, istituzioni e ricerca   73
  al servizio di un’adeguata tutela dei lavoratori
  Silvino Candeloro
Seminario
di aggiornamento
dei medici legali
Inca Cgil
ATTI CONVEGNO
Seminario di aggiornamento dei medici legali Inca Cgil

L’emersione delle malattie professionali.
I progetti Inca - Categorie sindacali
    z Alessandra Ambrosco*

                                                      tempo e che hanno visto cambiare com-

L’
          Inca Nazionale, in accordo con le
          categorie nazionali, ha iniziato un         pletamente il mondo del lavoro.
          percorso di individuazione di ma-           Si tratta di una formazione operativa dove
lattie legate all’attività lavorativa, in vari        vengono forniti solo elementi basilari sui
settori. L’obiettivo di questo progetto è du-         rischi negli ambienti lavorativi, sulla diffe-
plice: tutelare il lavoratore, sia per quanto         renza tra malattie professionali e infortuni
riguarda l’ambiente lavorativo con la tutela          sul lavoro senza approfondire il tema, per-
collettiva, sia per quanto riguarda la tutela         ché la normativa è veramente complessa.          7
individuale con l’emersione delle malattie            La formazione dei delegati è fondamentale.
professionali. È un progetto iniziato quasi           Il questionario che distribuiamo ai lavora-
tre anni fa, un lavoro importante che vede            tori durante le assemblee nei luoghi di la-
coinvolte la maggior parte delle categorie            voro, è specifico per ogni settore lavorativo
della Cgil, condividendone tutti i passaggi.          ed è stato elaborato da Marco Bottazzi (co-
I luoghi di lavoro vengono individuati dal-           ordinatore nazionale medici legali) e le spe-
le categorie, si passa poi alla formazione dei        cificità, integrate con le categorie e i dele-
delegati i quali, ogni volta che li incontria-        gati di riferimento.
mo, manifestano con forza il loro interesse           Una volta compilati, i questionari vengo-
in questa materia.                                    no visionati solo dal medico legale con-
Le domande sono tante, dalle più sempli-              venzionato con il Patronato Inca che deci-
ci alle più complesse, in primo il tema del-          derà chi chiamare per un’eventuale segna-
l’inidoneità. Hanno bisogno di essere in-             lazione di malattia professionale o di atti-
formati essendo loro l’anello di congiun-             vare altre tutele.
zione in primo luogo con i lavoratori per-            I questionari verranno poi inseriti nel pro-
ché altrimenti non riusciremmo a capire               grammi informatici dell’Inca. Ogni lavora-
tutti problemi che si sono susseguiti nel             tore verrà contattato, sia per procedere con

* Coordinatrice Area tutela danno alla salute Inca Nazionale
Seminario di aggiornamento dei medici legali Inca Cgil

             una segnalazione di malattia professionale,           la Filt l’autotrasporto, il corriere espresso, gli
             sia per comunicare che non dovrà fare nul-            aeroporti con carico e scarico bagagli. I suc-
             la; comunque gli verrà comunicato quale               cessivi settori saranno, per la Flai, la macel-
             sede Inca è in possesso del suo questionario.         lazione e per la Flc i call center.
             Stiamo procedendo, inoltre, insieme alla              L’elaborazione dei dati del questionario del
             Fondazione Giuseppe Di Vittorio, alla crea-           settore lapideo e dell’autotrasporto sono
             zione di un database dove poter inserire le           stati resi pubblici mediante due iniziative,
             risposte dei questionari dati dai lavoratori.         rendendo partecipi sia l’Inail che le altre
             Il risultato sarà utile sia alle categorie, per       istituzioni interessate e inserendo la tipolo-
             avere un dato chiaro sui rischi degli am-             gia di malattie professionali denunciate in
             bienti lavorativi, che all’Inca per fare tutela       questi due settori: muscolo-scheletriche e
             individuale.                                          problemi delle articolazioni. A breve sarà la
             Il questionario è molto dettagliato e riguar-         volta della sanità, con oltre 2.000 questio-
             da la storia lavorativa del lavoratore, preve-        nari compilati e raccolti.
             dendo domande su altre attività lavorative            In questo percorso abbiamo riscontrato che
             svolte. Questo perché il sistema di tutela            spesso la denuncia di malattia professionale è
             dell’Inca è complesso. Se, infatti, il medico         associata all’inidoneità e, conseguentemente,
8            ci segnala che quel lavoratore non ha un              al licenziamento. In realtà non è così: l’inido-
             problema legato all’attività lavorativa, ma           neità, infatti, viene certificata dal medico com-
INTERVENTI

             ha problemi derivanti da fattori esterni, in-         petente aziendale, al di là di una denuncia o
             terveniamo su altra tutela, con l’Inps.               meno di una malattia professionale. Questa
             Tutto questo per la categoria vuol dire an-           idea, purtroppo, è molto diffusa tra i delegati
             che proselitismo perché l’attenzione del-             e gli Rls; il nostro compito è spiegare che, se un
             l’Inca è rivolta anche all’iscrizione e l’iscri-      lavoratore ha un problema di salute correlato
             zione di un lavoratore attivo ha un peso              all’attività lavorativa, il non denunciare non
             non trascurabile.                                     vuol dire guarire o mettersi al riparo da un’e-
             Le categorie e i settori lavorativi con cui           ventuale inidoneità/prescrizione/limitazione.
             stiamo lavorando sono molti, sia pubblici             Prima o poi si metterà in malattia, con il ri-
             che privati.                                          schio di superare il periodo di comporto, fino
             Per quanto riguarda la Funzione Pubblica ci           ad arrivare a un licenziamento legittimo.
             stiamo occupando dei lavoratori della sani-           Il licenziamento per superamento del com-
             tà, igiene ambientale, nidi e scuole materne,         porto, non dà sempre diritto al pagamento
             polizia locale; con la Flai di forestali, agrico-     della Naspi; l’Inps, prima di liquidare, veri-
             li e pesca; per la Fillea ci sono i lapidei, i can-   fica lo stato di salute del lavoratore. Ecco
             tieri fissi e le grandi opere; per la Filcams, la     l’importanza di denunciare una malattia
             grande distribuzione e la vigilanza; per la           professionale e/o un infortunio.
             Filctem, i pozzi petroliferi e i petrolchimici;       Il nostro ruolo non può che continuare con
             per la Fiom, il settore metalmeccanico; per           il danno differenziale nel momento in cui
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c’è un riconoscimento di una percentuale           care le procedure di lavorazione continuan-
di danno da parte dell’Inail.                      do a respingere con la stessa modalità.
Anche in questo ambito, il ruolo del me-           La soluzione non era questa. Nel momen-
dico legale è indispensabile perché entra          to in cui abbiamo evidenziato che il nume-
in tutta quella che è l’attività del danno da      ro delle respinte continuava a crescere, ab-
lavoro.                                            biamo deciso di cambiare atteggiamento, e
Il numero di denunce degli ultimi tre anni         abbiamo condiviso con i coordinatori re-
è elevato; lo stesso non si può dire per i ri-     gionali e i direttori Inca l’idea di percorrere
conoscimenti. Con l’Inail, ad oggi, abbia-         una via gerarchica ponendo i quesiti nelle
mo un riscontro di accoglimento delle do-          sedi Inail territoriali; laddove non dovesse-
mande pari al 38% che, in alcune Regioni è         ro risolversi si procede a portarli all’atten-
ben al di sopra; in altre siamo addirittura        zione delle sedi Inail regionali.
all’11-12%. Rispetto a questo, sappiamo            Porre l’attenzione sul tavolo nazionale è il
qual è l’oggetto delle respinte: assenza di ri-    passaggio successivo qualora i due livelli non
schio, nesso di causalità e mancanza di do-        abbiano avuto l’esito da noi auspicato. Lo
cumentazione. Anche il Civ rispetto a que-         abbiamo fatto per la Sardegna e lo stiamo fa-
sto ha steso una delibera in cui viene evi-        cendo per altre Regioni, ma i passaggi sono
denziata l’alta percentuale di negatività ri-      obbligati: mettere a confronto le sedi regio-     9
spetto alle denunce di malattie professiona-       nali con la sede centrale Inail è indispensa-

                                                                                                     INTERVENTI
li, il tutto derivante, come sappiamo, anche       bile. Nell’anno in cui l’Inca ha avuto la pre-
da un comune utilizzo del Documento di             sidenza Cepa, abbiamo fatto riunioni con la
valutazione del rischio (Dvr) che non corri-       sovraintendenza medica per quanto riguar-
sponde al suo scopo. Il Dvr, infatti, non          da i problemi con i medici, per il certificato
può essere utilizzato per riconoscere o meno       medico; e con gli informatici per i problemi
una malattia professionale.                        che abbiamo per il malfunzionamento del
Proprio su questo e anche su altre proble-         certificato medico per la segnalazione delle
matiche, come il non funzionamento del             Mp. Con la legge di bilancio di due anni fa,
certificato medico online, abbiamo aperto          il certificato è diventato telematico, ma an-
un tavolo tecnico con l’Inail. Come Cepa           cora oggi la procedura presenta grossi pro-
abbiamo condiviso una modalità operativa           blemi. Stiamo lavorando in tutti gli ambiti:
per far sì che l’istituto possa prendere atto      con la formazione agli operatori, con l’Inail,
degli effettivi problemi riscontrati sui terri-    con le categorie, con voi medici legali.
tori, anche per quanto riguarda l’applica-         Tornando sull’argomento progetti, i que-
zione delle procedure da rispettare.               stionari non sono anonimi, i lavoratori li
Ogni volta che ponevamo il problema delle          firmano; il primo impatto è stato un po’ di
respinte, l’Inail ci chiedeva i casi; questi ve-   diffidenza, ma nel momento in cui viene il-
nivano risolti dalla sede centrale, ma le sedi     lustrato loro lo scopo dell’iniziativa con la
territoriali Inail non procedevano a modifi-       spiegazione da parte del medico legale del-
Seminario di aggiornamento dei medici legali Inca Cgil

             l’Inca delle domande presenti nel questio-        L’ultima pagina è dedicata all’anagrafica,
             nario, la discussione prende un’altra piega:      abbiamo cambiato l’impostazione perché,
             si tratta della loro salute.                      mettendola alla fine, il lavoratore si rende
             I lavoratori molto spesso danno molte più         conto dell’importanza di quello che gli vie-
             informazioni a voi medici del Patronato,          ne chiesto, quindi è più propenso a compi-
             che al medico competente. Le domande so-          lare e mettere i dati.
             no specifiche e le troviamo in ogni settore       A noi tutti questi dati servono per inserirli
             lavorativo. Altre domande inserite sono de-       nel nostro programma perché, altrimenti,
             dicate allo stress lavoro-correlato.              ne perderemmo traccia.
             All’inizio avevamo pensato di fare un que-        Questo è il questionario e tutte le Regioni
             stionario specifico e dedicarlo solo ad alcu-     sono coinvolte in questi progetti, quindi
             ne categorie lavorative. Dopo vari incontri       tutte le Regioni d’Italia hanno progetti spe-
             con delegati lo stress era un argomento che       cifici, ognuno per il proprio settore indica-
             veniva evidenziato di continuo: lavoratori        to dalla categoria. È qui con noi Fabio
             che si trovano a stretto contatto con il pub-     Manca, il nostro medico che collabora con
             blico manifestano situazioni di forte disagio:    l’Inca nazionale, che è stato uno dei primi a
             dalla grande distribuzione, e parliamo dei        collaborare per l’emersione delle malattie
10           supermercati, a chi si occupa di caricare e       professionali nell’Ospedale San Camillo e
             scaricare un aereo da solo con tempi strettis-    quindi magari ci può riportare la sua espe-
INTERVENTI

             simi, ai corrieri espressi che hanno consegne     rienza. Mi ricordo ad un’assemblea due in-
             veloci, a chi deve tenere i soldi dell’incasso    fermieri che ci descrivevano una situazione:
             senza indennità di cassa e a fine giornata ha     erano stati cambiati i lettini utilizzati per
             migliaia di euro di cui è responsabile, ai tur-   trasportare i pazienti usciti dalle sale opera-
             ni stressanti dei vigilanti, con lunghi viaggi    torie al loro letto di degenza, fin qui tutto
             di consegne senza soste se portano valori.        bene, peccato che i nuovi lettini non pas-
             Parliamo anche di violenza fisica e verbale       sassero dalle porte di accesso delle camere
             e questa, come vedete, è stata impostata co-      perché troppo strette e quindi loro doveva-
             me domanda standard perché dalle inse-            no sollevare i pazienti e metterli a letto.
             gnanti della scuola materna che ci hanno          Dalle cose più sciocche ci si rende conto
             mostrato cosa significa oggi riconsegnare         delle difficoltà che incontrano i lavoratori.
             un bambino in una situazione di genitori          Sono 20 i settori lavorativi su cui stiamo la-
             separati, alla polizia locale con siti da con-    vorando e ci stiamo impegnando tantissi-
             trollare, sgombri da effettuare… potrem-          mo e devo dire che sia la categoria che i de-
             mo continuare all’infinito.                       legati sono molto interessati, si riprendono
             Guardate, abbiamo scoperto un mondo.              il contatto con i lavoratori. u
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Le malattie professionali
nel sistema Malprof
    z Giuseppe Campo *

                                                        Per quanto riguarda le analisi condotte at-

P
        er una riflessione sulle malattie pro-
        fessionali in Italia, valuteremo le ca-         traverso una lettura integrata degli archivi,
        ratteristiche delle banche dati di-             è uscito recentemente un rapporto che ve-
sponibili evidenziandone gli aspetti positi-            de collaborare diversi soggetti istituzionali:
vi insieme alle criticità connesse: purtrop-            Ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail, An-
po nessuna banca dati può fornire un’im-                pal. Il volume si intitola Il mercato del lavo-
magine esattamente rappresentativa per la               ro e l’Inail offre il suo contributo mostran-
trattazione del fenomeno, però possiamo                 do statistiche sugli infortuni e sulle malat-     11
trarre molti elementi utili da una lettura              tie professionali. Attraverso le tabelle pre-
congiunta dei dati provenienti dalle varie              sentate, si osserva come si passi dalle
fonti.                                                  43.000 malattie denunciate nel 2010 alle
La Commissione europea, nel riconfermare                60.000 nel 2016, con un leggero calo nel
l’obiettivo di ridurre costantemente il nu-             2017. È osservabile un forte incremento
mero degli eventi dannosi conseguenti al-               nel settore dell’agricoltura, che praticamen-
l’attività lavorativa, siano questi infortuni o         te raddoppia da 6.300 a 12.000 casi e si re-
malattie professionali, evidenzia anche che             gistra un marcato aumento delle denunce
le statistiche disponibili presentano carenze           anche nei lavoratori del settore delle co-
in termini di completezza, soprattutto con              struzioni. Notiamo che nella relazione tra
riferimento alle malattie correlate al lavoro.          denunce e riconoscimenti, si passa dai
Cosa possiamo adottare allora come strate-              60.000 casi delle prime ai 23.000 delle se-
gia di analisi? Sicuramente puntare da un la-           conde. Le malattie riconosciute provengo-
to a valorizzare le fonti esistenti e, dall’altro,      no in quasi 16.000 casi da quelle presenti
integrare le informazioni disponibili per ra-           nell’elenco delle tabelle per le quali vale la
gionare, in termini di prevenzione, su una              presunzione legale di origine.
maggiore efficacia e incisività degli interven-         È opportuno soffermarsi su questi aspetti di
ti che vengono programmati e attuati.                   natura assicurativa perché vanno ben consi-

* Responsabile Sistema di sorveglianza delle malattie professionali (Malprof )
Seminario di aggiornamento dei medici legali Inca Cgil

             derati per la comprensione del fenomeno del-          ti che possano monitorare compiutamente il
             le malattie professionali. Infatti, tra le malat-     fenomeno delle malattie professionali.
             tie riconosciute, circa un terzo riguarda pro-        Anche in un rapporto della Commissione
             prio quelle da sovraccarico biomeccanico del-         europea uscito qualche anno fa si ribadisce
             l’arto superiore, inserite nell’ultimo aggior-        che quasi tutti i Paesi registrano dati sulle
             namento delle tabelle per il riconoscimento.          malattie professionali, evidenziando come
             Sempre nel rapporto troviamo un’interessan-           l’efficienza dei sistemi di raccolta sia variabi-
             te tavola per gli agenti causali che riguardano       le, e ci si sofferma sulla presenza di due tipo-
             le malattie professionali; quasi la metà di que-      logie di banche dati; alcuni Paesi della Co-
             sti agenti effettivamente è riconducibile al so-      munità le posseggono entrambe, come l’Ita-
             vraccarico biomeccanico, riferendosi a movi-          lia, la Francia e il Regno Unito. La prima ti-
             menti ripetitivi e al sollevamento di carichi.        pologia riguarda i dati che possiamo desu-
             Se poniamo lo sguardo alle pubblicazioni sui          mere dall’attività di tutela assicurativa, con i
             sistemi di sorveglianza, vediamo che l’Ilo ha         vantaggi di avere una copertura nazionale,
             dedicato alcuni rapporti alle caratteristiche         una omogeneità del trattamento dei dati e
             che dovrebbero possedere tali sistemi, sotto-         una buona affidabilità. L’altra tipologia è
             lineando come nessun paese al mondo in re-            quella che contempla i sistemi di rilevazione
12           altà rilevi dati esaustivi o indennizzi la totali-    al di fuori della tutela ed è abbastanza tem-
             tà degli infortuni o delle malattie professio-        pestiva nell’andare a cogliere l’emergenza di
INTERVENTI

             nali. L’Ilo raccomanda di puntare a sistemi di        nuove malattie o di nuovi rischi.
             sorveglianza che cerchino di far luce sulle cau-      In Italia, un gruppo di lavoro Inail-Regioni
             se, integrando i dati che ci consentono di mo-        ha pubblicato un report sulle fonti dei dati
             nitorare gli andamenti in termini descrittivi,        e su come queste possano essere utilizzate
             come nel caso delle tabelle esaminate in pre-         in merito alle decisioni sulla programma-
             cedenza, con informazioni sulle origini dei           zione degli interventi di prevenzione. Nel
             problemi di salute del lavoratore. A tal fine,        report venivano ribaditi da subito i diffe-
             viene sottolineato come sia necessaria una po-        renti i punti di vista con i quali possiamo
             litica nazionale che porti a una disciplina del-      approcciare alla patologia da lavoro: epide-
             l’iter della notifica e della rilevazione dei dati,   miologico, preventivo, assicurativo e giudi-
             in modo che siano chiari compiti e responsa-          ziario. Ognuno di questi si riflette sul mo-
             bilità delle autorità competenti, che ci siano        do con il quale noi possiamo analizzare le
             procedure e regimi omogenei per la raccolta           informazioni disponibili. Lo stesso rappor-
             e il ritorno delle informazioni e che sia pre-        to descrive sia le banche dati di fonte assi-
             sente una lista nazionale delle malattie pro-         curativa sia le banche dati afferenti al Ser-
             fessionali. L’Italia può rispondere positiva-         vizio sanitario nazionale.
             mente a tutti e quattro i punti evidenziati dal-      Sul versante assicurativo l’Inail alimenta l’ar-
             l’Ilo ma, come vedremo, questa non è ancora           chivio delle cartelle cliniche, che registra l’at-
             una condizione sufficiente per disporre di da-        tività di accertamento dell’Istituto e contiene
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molte informazioni sugli infortuni e sulle         Nell’ambito del Servizio sanitario nazionale
malattie professionali, ovvero quanto viene ri-    il sistema di sorveglianza Malprof ha
levato a partire dal dato di ingresso, la de-      l’obiettivo di registrare le segnalazioni che
nuncia, fino ad arrivare all’eventuale ricono-     comunque pervengono ai Servizi di preven-
scimento. Dalla cartella clinica derivano tre      zione delle Asl, secondo quanto previsto da-
archivi: due di accesso pubblico quali Open        gli obblighi di legge per i medici che hanno
data, che rende disponibili in maniera tem-        il sospetto dell’origine professionale del pro-
pestiva le informazioni di cui è in possesso       blema di salute del lavoratore. Il sistema
l’Istituto, e Banca dati Inail, in cui troviamo    Malprof si avvia nel 2000 con l’attività di
diversi approfondimenti tra i quali il setto-      due Regioni, Lombardia e Toscana, che rag-
re di attività economica, la gravità del danno     gruppano circa un quarto degli occupati in
e la professione del lavoratore; una terza fon-    Italia. Nel tempo il sistema si è esteso sul
te è invece accessibile solo agli operatori del-   territorio nazionale e oggi coinvolge tutte
la prevenzione delle Asl e delle Regioni e         le Regioni, i dati sono disponibili attraver-
prende il nome di Flussi informativi, con da-      so un portale pubblico dedicato al sistema
ti a livello micro sul lavoratore e sull’azienda   e raggiungibile all’interno del sito istituzio-
di appartenenza, allo scopo di favorire la         nale dell’Inail o direttamente digitando
programmazione dell’attività di prevenzione        «Malprof» all’interno dei più comuni mo-             13
e vigilanza da parte dei servizi delle Asl.        tori ricerca.

                                                                                                         INTERVENTI
Accedendo alle banche dati assicurative pos-       In Malprof sono definiti dei criteri di valuta-
siamo innanzitutto cogliere gli andamenti          zione dei dati a corredo delle segnalazioni che
nel tempo e notare che l’incremento osser-         riguardano, oltre alla diagnosi, le notizie sul-
vato delle malattie professionali negli ultimi     l’anamnesi lavorativa. Questo aspetto rien-
anni, da 40.000 a 60.000, è determinato es-        tra nelle raccomandazioni espresse dall’Ilo di
senzialmente da un aumento delle malattie          rafforzare i sistemi di raccolta dati che pun-
del sistema osteo-muscolare. Sempre dalle          tino a far luce sull’origine degli eventi. Ca-
banche dati Inail, si può notare che pratica-      ratteristica principale di Malprof è quella di
mente la metà dei tumori indennizzati sono         inserire in archivio per il trattamento dei da-
mesoteliomi. Da ultimo, abbiamo un’ulte-           ti solo le segnalazioni che hanno un corredo
riore fonte che proviene dal sistema assicu-       informativo minimale sulla storia lavorativa,
rativo e che è stata disciplinata con il decre-    in modo da poter ragionare appropriata-
to 38 del 2000 per la riforma del sistema di       mente sul nesso di causa e sull’origine del
tutela, si tratta del Registro nazionale delle     problema di salute. Il percorso dei dati al-
malattie professionali, che dovrebbe conte-        l’interno del sistema prevede un flusso di in-
nere tutte le segnalazioni pervenute all’Inail     gresso di segnalazioni da parte di medici, ol-
di malattia di sospetta origine professionale,     tre ai referti trasmessi dall’autorità giudizia-
però non sempre trasmesse dai medici che           ria. A volte le segnalazioni pervengono come
effettuano la diagnosi.                            risultato di percorsi di ricerca attiva nei terri-
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             tori allo scopo di rafforzare la collaborazione    «attività di supporto ausiliare dei trasporti»,
             dei medici competenti, oppure dei medici di        ovvero la movimentazione merci svolta nel-
             base e ospedalieri.                                l’ambito del porto di Genova.
             Tutte le segnalazioni giunte ai servizi ven-       Osservando i dati di un’altra realtà come
             gono inizialmente analizzate in termini di         Taranto, secondo Malprof il peso percen-
             qualità della diagnosi e di completezza del-       tuale dei tumori professionali è anche qui
             l’anamnesi lavorativa. Laddove gli elemen-         tre volte la media nazionale. Però la tipolo-
             ti sono insufficienti, è necessario rimanda-       gia cambia, poiché sono preponderanti i
             re l’analisi ad un approfondimento di inda-        tumori maligni dell’apparato respiratorio,
             gine. In base ai dati del 2014, le malattie        dovuti in particolare alle attività svolte nel-
             muscolo-scheletriche raggiungono la quota          la «produzione di ferro e acciaio e ferrole-
             del 68% – siamo in linea con il database           ghe». Quando fu pubblicato qualche anno
             Inail delle denunce e dei riconoscimenti –         fa lo studio epidemiologico «Sentieri», uno
             e i tumori raggiungono il 7% del totale del-       studio di approfondimento sulla salute
             le segnalazioni.                                   pubblica, non solo occupazionale, che an-
             Se analizziamo l’andamento dei dati in Lom-        dava ad affrontare la problematica dell’im-
             bardia e Toscana, le due Regioni attive già dal    patto dei grandi impianti industriali sulle
14           2000, notiamo una crescita dei tumori mali-        aree circostanti, il problema dell’Ilva a Ta-
             gni della pleura e del peritoneo e una crescita    ranto emerse con evidenza. Avendo da po-
INTERVENTI

             nel tempo anche dei tumori maligni dell’ap-        co disponibili i dati della Regione Puglia in
             parato respiratorio. In queste due Regioni il      Malprof, ci accorgemmo che effettivamen-
             peso complessivo dei tumori è passato dal          te avevamo immediato riscontro di quanto
             4,5% al 9% di tutte le malattie.                   rilevato dallo studio epidemiologico.
             In termini di tipologia, riscontriamo so-          Dunque, sistemi di sorveglianza come
             stanzialmente che la metà dei tumori in ar-        Malprof sono efficienti nel cogliere l’evi-
             chivio riguarda la pleura e il peritoneo, ma       denza di un problema di salute occupazio-
             è interessante una lettura anche su base ter-      nale, ovviamente solo l’approfondimento
             ritoriale. Ad esempio, i dati che riguardano       condotto con studi epidemiologici può di-
             la Asl di Genova mostrano che i tumori pe-         mostrare l’associazione tra cause ed effetti,
             sano il 22% sul totale delle malattie profes-      ma disporre di dati sulle malattie professio-
             sionali, cioè più di tre volte la media nazio-     nali in funzione dei settori economici o
             nale. In larga misura sono tumori maligni          delle qualifiche professionali che riguarda-
             della pleura e del peritoneo (circa i due ter-     no l’insorgenza di questa, e non solo il mo-
             zi dei casi tumorali) e le attività ad essi cor-   mento della denuncia, costituisce un valido
             relate sono quelle che caratterizzavano, o         strumento di monitoraggio.
             caratterizzano ancor oggi, il territorio, qua-     Dal momento che l’archivio dei dati Mal-
             li la «fabbricazione di altri mezzi di tra-        prof è ora numericamente consistente, è
             sporto», ossia l’industria cantieristica, e le     possibile applicare indicatori come gli Odds
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Ratio usati in campo epidemiologico, più            malattie muscolo-scheletriche. I settori con
precisamente ricorrendo ai Prr (Prevalence          Prr alto e significativo per tutti e tre i gruppi
Rate Ratio) che forniscono una stima sulla          risultano essere l’agricoltura, il commercio,
forza dell’associazione tra una malattia e i        gli alberghi e ristoranti, con valori partico-
settori di attività che possono averne favori-      larmente elevati per quanto riguarda il tun-
to l’insorgenza. Nel caso di tumori ad alta         nel carpale nel confezionamento di articoli
frazione eziologica come sono quelli della          di vestiario (problematica legata ai movi-
pleura, i settori economici significativi in        menti ripetitivi), oppure per quanto riguar-
Malprof (a partire dalla cantieristica navale)      da i disturbi del rachide nei trasporti aerei.
sono risultati analoghi a quelli pubblicati         Tali dati costituiscono solo un’anticipazione
nelle tabelle dello Iarc, l’autorità scientifica    delle analisi in corso, rese possibili da una ba-
internazionale per l’analisi dei rischi corre-      se dati che dal 2000 al 2014 racchiude oltre
lati all’insorgenza dei tumori. Lo stesso ap-       120.000 segnalazioni di probabile origine
profondimento e confronto con i dati Iarc è         professionale e consente di utilizzare, con le
stato fatto per un’altra tipologia di tumori ad     opportune cautele in termini di significativi-
alta frazione quali quelli delle cavità nasali: i   tà, indici di associazione.
settori maggiormente associati a questa ti-         In merito ai rischi emergenti riferiti a «nuo-
pologia di tumori sono risultati la prepara-        ve» patologie di origine professionale, un ap-      15
zione e la concia del cuoio e l’industria del       profondimento è stato condotto in Malprof

                                                                                                         INTERVENTI
legno.                                              per le segnalazioni di disturbi all’ernia cervi-
Il sistema Malprof, nel valutare gli elementi       cale. In letteratura non sono disponibili
della storia lavorativa per il suo processo di      molti studi in merito all’associazione di tali
analisi, consente di mirare l’osservazione del      disturbi con l’attività professionale, tuttavia
fenomeno delle malattie professionali inte-         un numero non trascurabile di segnalazioni
grando utilmente i dati di fonte assicurativa.      presenti in archivio ha portato a verificare
Si è evidenziato in precedenza che le malat-        quali fossero i settori di attività maggior-
tie muscolo-scheletriche raggiungono una            mente associati, con valori significativi del-
quota del 68% delle segnalazioni con nesso          l’indice riferiti al settore dei trasporti, tanto
di causa positivo. In termini di trend, un no-      su gomma che aereo, e delle professioni sa-
tevole incremento lo si è osservato dopo il         nitarie altamente specializzate. Cosa è pos-
2008, anno in cui sono state aggiornate le ta-      sibile dedurre? Ad oggi l’ernia cervicale, non
belle per il riconoscimento delle malattie de-      avendo ancora rilevanti evidenze scientifi-
nunciate. Sempre tramite i Prr, in Malprof          che in merito alla sua origine professionale,
possiamo individuare i settori maggiormen-          non compare nelle tabelle per i riconosci-
te associati alle malattie muscolo-scheletri-       menti legati a denuncia né è presente nelle
che. Le prime analisi sono state condotte per       liste per la segnalazione. Un sistema come
gruppi di patologia: le patologie del rachide,      Malprof, pur non potendo di per sé dimo-
la sindrome del tunnel carpale e le restanti        strare in assoluto che l’ernia cervicale è asso-
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             ciata all’attività di un conducente di autoar-     che riguardano le segnalazioni di sospetta
             ticolati, di un pilota d’areo o di un chirurgo,    malattia di origine lavorativa che il medico
             figure professionali che sono soggette a sol-      indirizza all’Inail e alla Asl. Da questi do-
             lecitazioni o stanno per lungo tempo in una        vrebbe derivare l’archivio delle denunce at-
             postura con forti tensioni al tratto cervicale,    tivate dai lavoratori, inferiore o al massimo
             pone il problema di considerare con studi          uguale a quello delle segnalazioni (nel caso
             mirati i rischi connessi a tali attività profes-   in cui tutte le segnalazioni dei medici cor-
             sionali. Sintetizzando, un sistema di sorve-       rispondano alle denunce dei lavoratori). La
             glianza, oltre ad offrire dati per analisi de-     situazione italiana in realtà è quella che ve-
             scrittive, deve consentire di verificare anche     de il contenitore delle denunce, circa
             le evidenze in termini di associazione, for-       60.000 annue, superare di molto sia il con-
             nendo un ausilio per indirizzare le misure di      tenitore Malprof, più o meno 25.000 se-
             prevenzione o gli opportuni approfondi-            gnalazioni annue, che il Registro nazionale,
             menti conoscitivi.                                 che ne riporta ancora meno.
             Da ultimo, per chiudere la panoramica sul-         Eravamo partiti dalla scheda dei requisiti
             le fonti di dati che provengono dal Sistema        chiave dell’Ilo per attivare banche dati sul-
             sanitario nazionale troviamo, secondo quan-        le malattie professionali, con una situazio-
16           to stabilito dall’articolo 244 del decreto         ne potenzialmente favorevole per il nostro
             81/2008, che il registro tumori si compone         Paese ma con un quadro attuale che appa-
INTERVENTI

             di archivi specifici per tumori ad alta fra-       re in alcuni aspetti paradossale nel numero
             zione eziologica, quali mesoteliomi e cavità       delle denunce e delle segnalazioni registra-
             nasali, e a bassa frazione.                        te. È necessario, probabilmente, proseguire
             Esaurita la rassegna sulle fonti informative       nell’opera di razionalizzazione delle banche
             e sulle «armi» per cercare di comprendere il       dati prevista già dalle norme, come stabili-
             fenomeno delle malattie professionali, con-        to all’articolo 8 del decreto 81/2008 che
             sideriamo come si originano i flussi dei da-       istituisce il Sinp (Sistema informativo na-
             ti in relazione agli adempimenti previsti          zionale per la prevenzione).
             dalle norme. Sempre nel rapporto sulle ma-         In un passato confronto tra Paesi comunita-
             lattie professionali elaborato da un gruppo        ri svolto dall’istituto Eurogip con i dati risa-
             di lavoro misto Inail-Regioni, si trova un         lenti a inizio anni Duemila, le malattie mu-
             grafico particolarmente articolato che sin-        scolo-scheletriche nel nostro Paese erano
             tetizza gli obblighi in merito alle denunce e      sottostimate, non comparendo ai primi po-
             alle segnalazioni di malattia professionale.       sti della graduatoria delle patologie di origi-
             In un «mondo perfetto», si dovrebbe avere          ne lavorativa, al contrario della maggior par-
             un sistema nazionale che vede due conteni-         te dei Paesi dell’area comunitaria. Come ab-
             tori (archivi) di pari entità numerica come        biamo visto, la situazione è ora cambiata e
             il Registro nazionale delle malattie profes-       anche in Italia tali malattie figurano al pri-
             sionali e il sistema Malprof, dal momento          mo posto della graduatoria, con il rischio pe-
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rò di incorrere in un problema di sovrastima      sistema Malprof, risulta chiaro che le mu-
dovuto alla legittima possibilità per il lavo-    scolo-scheletriche spiegano tale raddoppio
ratore, conseguente all’aggiornamento del-        e costituiscono un problema di salute rile-
le tabelle per la denuncia avvenuto del 2008,     vante per i lavoratori dell’edilizia (quasi il
di effettuare la denuncia «plurima» per sin-      40% dei casi). In particolare risultavano di
golo apparato. Ad esempio, se sussiste un         tutta evidenza, secondo la classificazione
problema di salute dovuto ad un’attività la-      Icd 9, i disturbi ai dischi intervertebrali e le
vorativa con esposizione a rischio di sovrac-     entesopatie periferiche, che insieme assom-
carico biomeccanico che interessa varie par-      mavano i due terzi dei problemi di ordine
ti, si può chiedere il riconoscimento dei dan-    muscolo-scheletrico. Cosa potremmo con-
ni per ogni parte del corpo interessata.          cludere in termini di prevenzione e sensibi-
Se fino ad alcuni anni fa avevamo preva-          lizzazione dei lavoratori, sia come Patrona-
lentemente ipoacusie in Italia, oggi abbia-       to che come medici del lavoro? Sicuramen-
mo sostanzialmente malattie muscolo-              te potremmo migliorare il livello di infor-
scheletriche. Esistono di certo le une e le al-   mazioni per la salute e la sicurezza fornito
tre, ma la misura di queste ultime va letta       ai lavoratori del settore, in particolare per la
correttamente per soggetto denunciante, e         movimentazione dei carichi e per una serie
già da un po’ di tempo l’Inail offre tali dati    di attività specifiche, elevando il livello di     17
elaborati per «teste» e non solo per numero       attenzione ai rischi del settore.

                                                                                                      INTERVENTI
di denunce. Nella valutazione dei dati lega-      Le risorse economiche che i servizi di pre-
ti a queste malattie, occorre poi tenere con-     venzione hanno sul territorio per quanto ri-
to della loro remittenza o ricorrenza. No-        guarda l’attività di prevenzione dovrebbero
nostante questi elementi di cautela nella         essere destinate ad un’attività formativa per
corretta quantificazione delle malattie mu-       i lavoratori in merito a questi disturbi. Ap-
scolo-scheletriche (e non solo), dai dati che     plicando anche gli indici di associazione
abbiamo disponibili possiamo cogliere co-         (Odds Ratio o Prr) ai dati disponibili, è pos-
munque informazioni interessanti, e prove-        sibile rendersi conto che se i disturbi al ra-
remo a mostrarlo con l’analisi che segue.         chide sono quelli prevalenti tra gli addetti
Si è osservato per il passato, in banca dati      dei settori delle costruzioni, lo stesso pro-
Inail, che le malattie professionali sono pas-    blema di salute è rilevante anche per i lavo-
sate da 26.000 denunce nel 2007 (ante ag-         ratori di altri settori (metalmeccanica, sani-
giornamento delle tabelle) a 38.000 nel           tà, ecc.). Gli indicatori invece riscontrano
2011 (post aggiornamento). Nel solo setto-        una forte associazione in edilizia per le lesio-
re delle costruzioni, negli stessi anni, si è     ni interne al ginocchio, anche se il loro peso
avuta una crescita relativa ancora maggiore,      appare ridotto (sono solo il 6% delle malat-
raddoppiando il numero delle denunce da           tie muscolo-scheletriche). In conclusione,
2.400 a 5.800. Facendo un focus per tipo          quando leggiamo i dati sulle malattie pro-
di patologia in questo settore, attraverso il     fessionali teniamo conto di entrambe le in-
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             formazioni riguardanti il peso percentuale e      Sull’esempio della Francia, verrà sperimen-
             la forza dell’associazione: la prima informa-     tato l’avvio di una rete di ambulatori che ri-
             zione ci dice quanto è presente il problema       leveranno in modo omogeneo, durante le vi-
             di salute tra gli addetti di quel comparto di     site, le informazioni sulle malattie di sospet-
             attività economica, che andranno formati e        ta origine professionale e sui fattori di rischio
             informati in merito (ad esempio sul come          ad esse connessi.
             prevenire i disturbi ai dischi intervertebrali    In base al progetto, l’Inail svolgerà un’attivi-
             operando una corretta movimentazione); la         tà di coordinamento e di gestione della ban-
             seconda ci dice che si dovrà tener conto, tra     ca dati e di messa a punto del modello di ri-
             gli argomenti da trattare per i lavoratori del-   levazione e analisi dei casi; gli ambulatori
             l’edilizia, anche delle problematiche legate      specialistici che collaboreranno alla costitu-
             al ginocchio, che se pur limitate nel nume-       zione della rete sono, per le università, quel-
             ro riguardano il settore delle costruzioni più    li di Bari, Bologna, Bergamo, Brescia, Ca-
             che altri comparti. L’obiettivo è quello di mi-   gliari, Perugia e Pisa, per le Asl, Bologna,
             rare maggiormente, rendendole più efficaci,       Imola, Napoli, Parma, Ragusa, Toscana
             le scelte che possiamo fare sugli interventi di   Centro, Toscana Nord-Ovest e Viterbo. Lo
             prevenzione.                                      studio di fattibilità è iniziato quasi due anni
18           In un workshop che si è tenuto a maggio           fa, e ne sono stati presentati i primi risultati
             scorso a Leuven, in Belgio, su uno studio de-     in seminari e al congresso nazionale della
INTERVENTI

             dicato ai sistemi di rilevazione delle malattie   Simlii.
             professionali in Europa, si osserva che in Ita-   L’attuale progetto costituisce il vero e pro-
             lia non si dispone di molte informazioni su-      prio studio pilota, per il quale sono stati
             gli agenti di esposizione. Interessanti sono le   definiti tre obiettivi specifici: attivare una
             esperienze inglesi e francesi, dove il monito-    rete collaborativa tra centri specialistici di
             raggio delle malattie professionali avviene at-   medicina del lavoro; disporre di una piatta-
             traverso una rete di centri selezionati in gra-   forma comune per la raccolta e le analisi
             do di raccogliere informazioni approfondite       delle informazioni; valutare le strategie per
             anche sui rischi lavorativi.                      migliorare la sensibilizzazione dei medici ai
             Tali esperienze sono state considerate per la     fini dell’invio delle segnalazioni alle Asl e
             messa a punto di un progetto di ricerca fi-       all’Inail.
             nanziato dall’Inail Dimeila (Dipartimento di      Un quarto obiettivo non espressamente di-
             Medicina epidemiologia igiene del lavoro e        chiarato, ma implicitamente auspicato dal-
             ambientale), che punta ad avviare una rete di     la costituzione della rete di ambulatori di
             ambulatori specialistici denominata Marel –       medicina del lavoro, è quello di identifica-
             acronimo di Malattie e rischi emergenti sul       re gli ambulatori stessi quali centri di se-
             lavoro –. In Italia sono presenti, a macchia di   gnalazione di secondo livello. Un contribu-
             leopardo, ambulatori di medicina del lavoro       to alla risoluzione del problema della sotto-
             dislocati nelle università o presso alcune Asl.   notifica può derivare dal disporre, come av-
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viene in Francia, di strutture di riferimento    medicina del lavoro che sappia diffondere
che possano coadiuvare il medico di base e       una cultura orientata all’eziologia e alla pre-
il medico specialista, oltre che il medico       venzione delle malattie da lavoro collabo-
competente, nella segnalazione delle malat-      rando con le diagnostiche specialistiche, gli
tie di sospetta origine professionale.           ambulatori, e che costituisca il punto di con-
In conclusione, su questi aspetti appare lun-    giunzione con il territorio e le sue caratteri-
gimirante la riflessione riportata in una re-    stiche produttive per fare emergere in termi-
cente linea guida della Regione Toscana sui      ni di ricerca attiva, ma anche per gestire le pa-
tumori, dove si afferma che «è auspicabile la    tologie professionali in termini di prevenzio-
creazione di una rete afferente a strutture di   ne, di idoneità e inserimento al lavoro». u

                                                                                                     19

                                                                                                      INTERVENTI
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Il valore del Dvr
e le criticità nella sua applicazione
    z Marco Bottazzi *

                                                 vigilanza (Civ), sta lavorando per assumere

U
           no degli elementi di riflessione
           che ci viene dai dati Malprof è si-   un ruolo anche per l’inserimento lavorativo
           curamente la presenza di un nu-       del tecnopatico, che dovrebbe appunto,
mero significativo di patologie da rischio       nelle speranze del documento del Civ, met-
psico-sociale, che non troviamo nelle stati-     tere in campo non solo un intervento di ti-
stiche Inail delle malattie professionali de-    po economico, magari predisponendo un
nunciate e/o riconosciute, dove sembrereb-       sollevatore in più all’interno di una struttu-
be che il nostro Paese sia indenne da questa     ra ospedaliera, ma anche, addirittura, pre-       21
problematica.                                    vedere, per quanto è possibile, misure per
Guardando invece i dati di Malprof vedia-        favorire il reinserimento occupazionale.
mo che questa problematica è presente in         Il documento del Civ parla di un ruolo at-
maniera significativa, e ciò ci dà uno sti-      tivo dell’Inail nel ricercare la ricollocazione
molo a dire che a questo tema come medi-         eventualmente in un altro posto di lavoro,
ci di Patronato, dobbiamo porre un focus         non solo all’interno della stessa struttura in
perché probabilmente anche noi tendiamo          un’altra mansione, ma addirittura, in un’al-
a sottostimare questo tipo di condizioni,        tra realtà produttiva. Il ruolo dell’Inail do-
che investono, per esempio, gli insegnanti,      vrebbe essere quello di aiutare il lavoratore
soprattutto quelle che operano nella fascia      a cercare una riammissione sul mercato del
dell’obbligo scolastico, per le quali noi me-    lavoro e trovare un’altra collocazione lavo-
dici del Patronato non facciamo abbastan-        rativa, quindi un’altra azienda.
za affinché vengano riconosciute le patolo-      I dati di Malprof possono aiutare una rifles-
gie di origine professionale, forse anche        sione e un ragionamento più approfondito
perché preoccupati delle possibili ricadute      su queste problematiche, nonché un’analisi
in termini occupazionali.                        delle dinamiche avendo ben chiaro che, an-
Tuttavia, più in generale, l’Inail, con le ul-   che noi medici del Patronato, dobbiamo
time delibere del Consiglio di indirizzo e       cercare di lavorare al meglio per collaborare

* Coordinatore Medici legali Inca Nazionale
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             con tutti questi sistemi di rilevamento. Spes-      di Milano. Quelle tabelle differenziavano il
             so, infatti, costituiamo un osservatorio ab-        peso dei carichi tra uomini quarantenni (25
             bastanza particolare perché quando incon-           chili) e donne (20 chili) di varie età, e con la
             triamo più lavoratori di una stessa azienda,        stessa logica erano stabiliti pesi diversi per i
             siamo in grado di fare un primo studio epi-         giovani e per gli anziani.
             demiologico sulle patologie di cui soffrono,        Questo ci aiuta a capire come già in quegli
             e quando riscontriamo una molteplicità di           anni fosse maturata la consapevolezza che le
             eventi possiamo contribuire a definire azio-        varianti anagrafiche e di genere avessero
             ni di prevenzione e di tutela.                      un’influenza decisiva sulla valutazione dei
             Un elemento che emerge dal documento                rischi. Ma quei Dvr molto spesso sono sta-
             Malprof è certamente quello dell’aumento            ti redatti più di vent’anni fa, senza il neces-
             dell’età dei lavoratori infortunati e tecnopa-      sario aggiornamento, che pure la normativa
             tici che, non a caso, è stato anche al centro       impone. Avere lo storico dei Dvr ci aiuta a
             della campagna Inail 2017 ma anche delle            capire perché non si è intervenuti, oppure
             campagne di Eu-Osha. A questo proposito,            come si sarebbe dovuto operare e sulla base
             ritengo che il fattore età debba essere tenu-       di quali elementi. Non dobbiamo dimenti-
             to adeguatamente in considerazione quan-            care che il Dvr fotografa un momento pre-
22           do si elabora il Documento di valutazione           ciso dell’azienda non una sua storia; questo
             dei rischi (Dvr). Cosa che purtroppo non            documento deve essere sempre assunto, ma
INTERVENTI

             avviene. Si consideri che sono passati più di       accompagnato all’insieme di conoscenze
             venti anni dall’approvazione del D.lgs. n.          epidemiologiche e agli eventuali documen-
             626/04 e dieci dal D.lgs. 81/2008: quindi,          ti, anche di matrice assicurativa.
             nel frattempo, quei lavoratori sottoposti al-       In buona sostanza, il Dvr va inserito in una
             le prime valutazioni dei rischi sono invec-         serie di conoscenze che possono anche por-
             chiati ed è anche invecchiata la modalità di        tare a metterlo in discussione. Più volte, co-
             fare la valutazione dei rischi.                     me Patronato, abbiamo sostenuto la neces-
             Attualmente sono già disponibili strumenti          sità che vi fosse l’obbligo in capo all’Inail di
             per valutare i rischi in funzione dell’età e del-   segnalare eventuali non conformità dei Dvr.
             la modificazione della resistenza dei lavora-       Ad esempio, nel momento in cui rilevo una
             tori e della loro possibilità di rispondere a de-   discordanza profonda tra il Documento di
             terminati stimoli. Le linee guida per l’appli-      valutazione dei rischi e i risultati dell’attivi-
             cazione della movimentazione manuale dei            tà di sorveglianza sanitaria, la domanda da
             carichi da parte delle Regioni, recepite da noi     porsi è: perché si fa quella sorveglianza sani-
             in commissione consultiva, sono uno stru-           taria? Infatti il datore di lavoro non può sot-
             mento che rientra perfettamente all’interno         toporre il lavoratore a sorveglianza sanitaria
             delle tipologie dell’81 e riprendono esatta-        se non è presente un rischio. In alcune azien-
             mente le tabelle elaborate negli anni Ottan-        de, invece, in particolare per alcune patolo-
             ta o Novanta per le piccole e medie imprese         gie, registriamo una discordanza profonda
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tra sorveglianza sanitaria effettuata sui lavo-     Il percorso «storico», inteso come data di ela-
ratori con i protocolli chiamiamoli «invasi-        borazione del Dvr, deve essere oggetto di at-
vi» e i Documenti di valutazione dei rischi,        tenta analisi per individuare le ragioni che
che non ci aiutano a comprendere quali sia-         hanno portato ad un suo aggiornamento.
no effettivamente le condizioni di lavoro.          Il legislatore non ha inteso legare al tempo
Quindi, quando si deve analizzare un Dvr,           l’obbligo di aggiornare la valutazione dei ri-
tutti questi elementi devono essere presi in        schi nei luoghi di lavoro e di rielaborare con-
considerazione e non deve essergli attribui-        seguentemente il documento di valutazione
to un valore assoluto, dal momento che si           dei rischi (Dvr) né ha voluto fissare una fre-
tratta di un documento sottoposto al con-           quenza minima per tali adempimenti. Lo
trollo e alla verifica degli organi di vigilanza,   stesso ha però indicato delle precise condi-
senza il quale il Dvr rimane un documento           zioni in presenza delle quali ha ritenuto ne-
di parte.                                           cessario dare corso a tali adempimenti.
Gli studi effettuati sulla bontà e la qualità       Con l’art. 29 comma 3 del D.lgs. 81 è sta-
dei Dvr ci dicono che l’80% dei Docu-               to infatti stabilito che: «3. La valutazione
menti di valutazione dei rischi è considera-        dei rischi deve essere immediatamente rie-
to buono, ma solo dopo essere stato verifi-         laborata, nel rispetto delle modalità di cui
cato dalla Asl che aveva richiesto modifiche        ai commi 1 e 2, in occasione di modifiche          23
o addirittura rielaborarazione. Questo dà           del processo produttivo o della organizza-

                                                                                                        INTERVENTI
l’idea di quanto siamo lontani dalle inten-         zione del lavoro significative ai fini della sa-
zioni del legislatore, che lo aveva pensato         lute e sicurezza dei lavoratori, o in relazio-
per rendere più efficace l’azione di preven-        ne al grado di evoluzione della tecnica, del-
zione, ma con una esatta precisazione: vale         la prevenzione o della protezione o a segui-
a dire che il semplice rispetto dei parametri       to di infortuni significativi o quando i ri-
contenuti nel Dvr non potesse escludere             sultati della sorveglianza sanitaria ne evi-
che i lavoratori fossero comunque esposti           denzino la necessità. A seguito di tale riela-
ad altri rischi legati a fattori individuali        borazione, le misure di prevenzione debbo-
quali l’età, il genere ed altri ancora.             no essere aggiornate. Nelle ipotesi di cui ai
Il percorso «storico» del Dvr dovrebbe esse-        periodi che precedono il documento di va-
re, dunque, richiesto dall’Istituto Assicura-       lutazione dei rischi deve essere rielaborato,
tivo che si limita invece a richiedere l’ulti-      nel rispetto delle modalità di cui ai commi
ma versione ma che soprattutto non co-              1 e 2, nel termine di trenta giorni dalle ri-
struisce un proprio archivio dei Dvr facen-         spettive causali».
do sì che ogni caso venga trattato come se          Solo per alcuni rischi specifici il legislatore
fosse il primo e soprattutto denegando il ri-       ha previsto l’obbligo di revisioni periodiche
conoscimento della malattia professionale           con scadenze obbligatorie:
nel caso in cui il datore di lavoro non «col-       • Rischio Rumore: da aggiornare ogni 4
labori» inviando il Dvr.                               anni;
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             • Rischio Vibrazioni: da aggiornare ogni 4       mente le modalità con cui viene redatto.
                anni;                                         Attualmente, purtroppo, la qualità di que-
             • Rischio Stress lavoro-correlato: da aggior-    sti documenti non è molto elevata perché
                nare ogni 2 anni o in occasione di cam-       tutto viene fatto con strumenti informatiz-
                biamenti organizzativi;                       zati di tipo ripetitivo. A noi, come Patro-
             • Rischio Chimico: da aggiornare se redat-       nato, interessa il contenuto e non il sem-
                to prima del 1° giugno 2015 (Reg. n.          plice aspetto burocratico. Solo in questo
                1272/2008 «Clp»).                             modo possiamo imporre una visione diver-
             Allora appare indubbio che di fronte ad un       sa del modo di rilevare realmente le condi-
             Dvr, non rientrante nelle fattispecie di leg-    zioni di lavoro e i rischi per la salute di mi-
             ge, che è stato aggiornato compito del me-       lioni di lavoratori.
             dico sia quello di richiedere le motivazioni
             che hanno condotto alla scelta di revisione
             e soprattutto di verificare quali siano le       t Le malattie professionali
             modifiche introdotte.                              in edilizia
             Quello che a me preme sottolineare è che il
             Documento di valutazione dei rischi non          Il settore edile è soggetto ad obblighi e
24           deve essere considerato il punto di riferi-      adempimenti in tema di sicurezza sul lavo-
             mento definitivo per il riconoscimento di        ro specifici previsti da numerose normative
INTERVENTI

             una malattia professionale, ma uno degli         applicative dei D.lgs. 626 prima e 82 poi.
             elementi, insieme all’indagine epidemiolo-       In particolare le norme che concernono i
             gica e agli altri Documenti di valutazione       cantieri temporanei e mobili cioè i luoghi
             dei rischi elaborati nella storia di ogni sin-   in cui si effettuano lavori edili e di inge-
             gola azienda. Nelle patologie occupaziona-       gneria civile il cui elenco è riportato nell’al-
             li, un conto è una dermatite, che insorge        legato X del D.lgs. 81/2008.
             entro pochi mesi dalla prima esposizione,        I cantieri temporanei e mobili sono sogget-
             una cosa diversa è una malattia la cui evo-      ti a notifica preliminare all’Azienda sanita-
             luzione richiede qualche anno o qualche          ria locale ed alla Direzione provinciale del
             decennio. Ci sono patologie che possono          lavoro (allegato XIII) ad opera del commit-
             comparire in età avanzata, solo perché           tente o del responsabile dei lavori.
             cambiano fisiologicamente le condizioni          Il committente o il responsabile dei lavori,
             dei lavoratori. Ci sono settori dove persone     nei cantieri in cui è prevista la presenza di
             sessantenni sono costrette a movimentare         più imprese esecutrici, anche non contem-
             dei pesi tutto il giorno.                        poranea, contestualmente all’affidamento
             Tutto questo porta a concludere che non          dell’incarico di progettazione, designa il co-
             bisogna assumere l’impegno di elaborare il       ordinatore per la progettazione; prima del-
             Dvr come un adempimento burocratico,             l’affidamento dei lavori, designa il coordina-
             ma è necessario analizzare approfondita-         tore per l’esecuzione dei lavori.
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Il coordinatore per la progettazione ha l’ob-        so delle inidoneità al lavoro riconosciute,
bligo di redigere il Piano di sicurezza e di         dovuto per lo più quando, per esempio, si
coordinamento (Psc). Mentre il coordinato-           è costretti a salire su una impalcatura anche
re per l’esecuzione ha l’obbligo di aggiorna-        a 60 anni e oltre.
re e adeguare il Psc all’evoluzione dei lavori       Il numero delle malattie professionali nel
il Piano di sicurezza e di coordinamento è           settore delle costruzioni è andato aumen-
costituito da una relazione tecnica (grafica e       tando anche per l’allargamento tabellare che
descrittiva) e dalle prescrizioni correlate alla     ha visto il riconoscimento dell’origine pro-
complessità dell’opera da realizzare e alle          fessionale di patologie quali quelle degene-
eventuali fasi critiche del processo di co-          rative del rachide lombare da esposizione a
struzione, secondo i contenuti di cui all’All.       vibrazioni e movimentazione manuale di
XV; atte a prevenire o ridurre i rischi per la       carichi o i Ctd. Anche se poi negli ultimi
sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi com-       anni si registra una sostanziale stabilità del
presi i rischi particolari di cui all’Allegato       dato annuo.
XI, rischi dovuti a interferenze lavorative di       Sin dall’approvazione del D.lgs. n. 626/94
cantiere, con indicazione della stima dei            e fino al D.lgs. n. 81/2008, sono stati fatti
costi per la sicurezza.                              vari tentativi e date tante indicazioni – so-
Il Coordinatore per l’esecuzione dell’opera          prattutto da parte della Commissione con-         25
verifica l’idoneità del Piano operativo di si-       sultiva, il cui compito è quello di elaborare

                                                                                                        INTERVENTI
curezza (Pos) delle imprese affidatarie ed           le linee guida – per l’applicazione delle nor-
esecutrici, assicurandone la coerenza con il         me di sicurezza e prevenzione. Per il rico-
Psc e, ove previsto, adegua il piano di sicu-        noscimento dei rischi e delle malattie pro-
rezza e di coordinamento.                            fessionali, a partire dal D.lgs. 626 in poi, si
I datori di lavoro delle imprese affidatarie e       sono sempre utilizzate le banche dati, vali-
delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui      date dalla Commissione consultiva, piutto-
nel cantiere operi un’unica impresa, anche           sto che effettuare delle verifiche sulle condi-
familiare o con meno di dieci addetti, redi-         zioni di lavoro nei diversi cantieri. E questo
gono il piano operativo di sicurezza (Pos).          ha influenzato le modalità di elaborazione
Il Pos è il documento che il datore di lavoro        dei Documenti di valutazione dei rischi.
dell’impresa esecutrice redige, in riferimen-        Si può affermare quindi che in Italia l’at-
to al singolo cantiere interessato, ai sensi dell’   tenzione necessaria di cui aveva bisogno un
articolo 17 comma 1, lettera a), i cui conte-        settore ad alto rischio per la salute non c’è
nuti sono riportati nell’Allegato XV.                stata, come invece è avvenuto in altri Paesi
L’edilizia è tra i settori che espongono i la-       europei. In Francia, per esempio, il sistema
voratori a maggiori rischi per la salute. A          assicurativo prevede addirittura che i dati
dimostrarlo sono non soltanto il numero              del settore delle costruzioni siano disaggre-
degli infortuni e delle malattie professiona-        gati dal resto delle malattie professionali
li denunciate, ma anche il fenomeno diffu-           generali. Cioè, quello che noi abbiamo di
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