ARBOR 2 2019 - Società Italiana di Arboricoltura
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ARBOR 2 - 2019 Il prezzario relativo ad un passaggio ARBOR pubblicitario è il seguente: seconda, terza di copertina € 400,00 Rivista mezza pagina interna € 200,00 della Società Italiana di Arboricoltura pagina intera interna € 300,00 membro quarta di copertina € 500,00 dell’International Society of Arboriculture Nel caso di abbonamento annuo si applica uno sconto pari al 20%. Sede Legale e Organizzativa Viale Cavriga 3 – 20900 Monza (MB) Norme per gli autori Tel. +39 039325928; Fax. +39 0398942517 I contributi redatti come articoli originali, 2 Presidente revisioni critiche, lettere, commenti o Carmelo Fruscione opinioni devono essere inviati, in formato digitale, all’indirizzo arbor@isaitalia.org. Direttore responsabile La rivista ARBOR pubblica contributi inerenti Giuseppe Cardiello l’arboricoltura ornamentale nelle sue diverse Segreteria applicazioni e poiché è rivolta alla comunità Yara Nicolini degli Arboricoltori, è opportuno che tutti i e-mail: segreteria@isaitalia.org contributi mantengano un profilo sito: www.isaitalia.org eminentemente applicativo e pratico, in particolare nell’introduzione e nelle Comitato di redazione conclusioni, che devono essere redatte con un Carmelo Fruscione, Luana Giordano linguaggio tecnico di facile comprensione. Si segreteria@isaitalia.org richiedono articoli brevi, corretti Comitato editoriale linguisticamente, nell’esposizione dei dati e Giuseppe Cardiello, Patrizio Ceretelli, nelle citazioni bibliografiche. Le decisioni Carmelo Fruscione, Luca Fuser, Stefania riguardanti la pubblicazione dei manoscritti Gasperini, Andrea Pellegatta si basano su un processo di peer review e l’accettazione degli articoli è basata su criteri Comitato scientifico di originalità, rilevanza, e contenuto Francesco Ferrini, Alessio Fini, Luana scientifico. I contributi saranno sottoposti in Giordano, Paolo Gonthier, Lucio Montecchio forma anonima a due Referenti esperti La riproduzione totale o parziale di articoli e dell’argomento affrontato. La pubblicazione è illustrazioni pubblicate su ARBOR senza il subordinata alle decisioni insindacabili della permesso scritto della SIA è vietata ai sensi e Redazione che si riserva di richiedere agli per gli effetti dell’art. 65 della legge n. 633 del Autori modifiche e revisioni qualora i lavori 22.4.1941. non rispondessero alle caratteristiche descritte. La proprietà letteraria degli articoli ISSN: 2384-9770 è riservata alla Rivista ed è consentita la riproduzione, anche parziale, solo previa Copertina realizzata da: Mariangela Cardiello autorizzazione della Redazione. Foto di copertina: quercia monumentale La stampa dei lavori è gratuita; non sono (località Pozzi, Brienza, PZ); di Giuseppe previsti estratti. Gli articoli pubblicati Cardiello verranno inviati agli autori in formato PDF. Tutti i contributi sono volontari per cui non è Pubblicità previsto un compenso. Per tutti i dettagli ARBOR garantisce che la pubblicità sulla relativi alla preparazione del manoscritto si rivista è in quantità inferiore al 20%. Per le rimanda alla versione completa delle norme richieste di inserzione è necessario contattare per gli Autori reperibile sul sito la redazione: segreteria@isaitalia.org. www.isaitalia.org nella sezione “La rivista”.
ARBOR 2 - 2019 Sommario Il sistema vascolare degli alberi sotto una nuova luce: comprenderne la funzione per migliorare gli interventi gestionali Anfodillo T. …………………………………………………………………………………………………………….... 4 Condizione attuale e prospettive per il futuro di patogeni e insetti infestanti della pioppicoltura italiana Gennaro M., Giorcelli A. 3 …………………………………………………………………………………………………………….... 14 LIFE REDUNE, per un utilizzo sostenibile delle spiagge Fantinato E., Buffa G. …………………………………………………………………………………………………………….... 33 La modellistica applicata agli alberi in ambiente urbano per ottimizzare la scelta della specie Pace R. …………………………………………………………………………………………………………….... 44 Droni in agricoltura per la gestione del verde pubblico e privato Fiorillo S., Pellegatta A. …………………………………………………………………………………………………………….... 47 Surriscaldamento, isole di calore e microclima in città Zangari F. …………………………………………………………………………………………………………….... 51 ARBOR-Rubriche ARBOR-SELECTION Il commercio delle piante ornamentali e la diffusione di specie invasive Baldini M. …………………………………………………………………………………………………………….... 57 Verso città resilienti: un cambiamento possibile Tamburini C. …………………………………………………………………………………………………………….... 59 ARBOR-MALATTIE DELLE PIANTE ARBOREE E FORESTALI Melampsora medusae Giordano L., Gonthier P. …………………………………………………………………………………………………………….... 62 ARBOR-APPUNTAMENTI DA NON PERDERE 1) SIA e AA insieme per ridare vita al parco secolare degli Asburgo di Levico Terme (TN) 2) Congresso “Comunicare l’albero” 3) Concorso di Idee 2019 – PREV/isioni …………………………………………………………………………………………………………….... 64 ARBOR rivista della Società Italiana di Arboricoltura Sede Legale e Segreteria Organizzativa: Viale Cavriga 3 – 20900 Monza (MB) Tel. +39 039325928; Fax. +39 0398942517 e-mail: segreteria@isaitalia.org web: www.isaitalia.org
ARBOR 2 - 2019 Il sistema vascolare degli alberi sotto una nuova luce: comprenderne la funzione per migliorare gli interventi gestionali Tommaso Anfodillo Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) 4 Introduzione funzionalità del sistema idraulico è Gli alberi assorbono l’acqua dalle condizione necessaria per assicurare la salute agli alberi che coltiviamo. radici, la trasportano lungo il fusto ed i Tuttavia la funzionalità dell’intera rete di rami fino alle foglie dove evapora e distribuzione non è semplice da valutare diffonde nell’atmosfera attraverso gli poiché abbiamo una comprensione ancora stomi. La quantità d’acqua traspirata vaga di alcuni aspetti fondamentali del giornalmente è grandissima: un albero trasporto dell’acqua. In primo luogo non adulto con 200-300 m2 di superficie è ben chiaro come gli alberi riescano a fogliare (che potrebbe corrispondere ad mantenere “stabilmente” l’acqua in una un albero di 25-30 cm di diametro) può condizione di metastabilità (l’acqua nello traspirare fino a 200-300 litri di acqua al xilema dovrebbe essere in fase di vapore giorno (ossia circa 1 litro/m2 di superficie ma è liquida) (HOLBROOK e ZWIENIECKI, fogliare). Questo è il “costo” che le piante 2008). All’interno del sistema di devono sostenere per poter comunicare conduzione l’acqua è in uno stato fisico con l’atmosfera e far diffondere la CO2 particolare con una densità minore e all’interno delle foglie. legami idrogeno più forti rispetto Tale massa d’acqua si muove nell’albero all’acqua in fase liquida (viene definita all’interno di una rete di trasporto (lo come acqua “deformata”). E’ possibile xilema) che costituisce un sistema immaginare questo stato fisico come una specificatamente costruito dalle piante condizione “intermedia” tra acqua per il trasporto su lunghe distanze. In liquida e solida (il ghiaccio è meno denso caso di malfunzionamento della rete di e con legami molto forti). La peculiarità di trasporto, che può essere causato tale “status” è dimostrata dal fatto che dall’ingresso di patogeni, da embolismi, nessun sistema costruito dall’uomo è traumi o altro, si hanno immediatamente ancora in grado di riprodurre quanto ripercussioni sulla fisiologia dell’intero avviene all’interno dello xilema negli albero. Se le foglie non sono rifornite alberi (TYREE, 2003). Oltre a questo, non è adeguatamente in acqua esse rispondono completamente chiaro né quali siano i prontamente con la chiusura degli stomi e fattori predisponenti la cavitazione (ossia quindi con la diminuzione della quando nello xilema si espandono bolle fissazione della CO2. Quando il grado di d’aria e il sistema idraulico si interrompe), alterazione funzionale del sistema di né come ed in che misura le piante conduzione dell’acqua è elevato l’albero riescano a riempire nuovamente le cellule può deperire e morire. Quindi, la piena embolizzate con acqua liquida
ARBOR 2 - 2019 ripristinandone la funzionalità (HACKE et Guardare l’albero dall’alto in basso (…ma con al., 2001; NARDINI et al., 2011). umiltà) Un’opzione per cercare di capire meglio il Come detto, il corso online di anatomia funzionamento dell’intera rete di dell’ISA presenta un approccio “classico”: trasporto è utilizzare una “regola” della lo xilema è analizzato sulla base di natura che afferma che: “la funzione sezioni trasversali, in genere del fusto e determina la struttura e la struttura verso la base. Non mi pare l’approccio diagnostica la funzione”. Ossia, per capire più adatto per capire la funzionalità del la funzionalità di un sistema o di un sistema di trasporto e, quindi, dell’albero organismo vivente (ad esempio un nel suo complesso. Infatti, l’acqua viene 5 albero) la prima cosa da fare è conoscerne trasportata dalle radici alle foglie lungo nel dettaglio l’anatomia. Dallo studio un percorso continuo di cellule anatomico (in genere molto più semplice giustapposte. di quello fisiologico) si possono trarre Mi pare più appropriato analizzare tantissime informazioni utili che ci l’anatomia del sistema abbandonando aiutano ad avere le idee più chiare. l’approccio trasversale e adottando, Nel nostro caso specifico la domanda più invece, quello longitudinale osservando importante diventa: com’è l’anatomia come lo xilema vari lungo tutto il della rete di distribuzione della linfa percorso, dalle foglie alle radici. In questo grezza? Domanda che pare banale, visti i modo emerge una struttura “nuova”: si migliaia di libri di anatomia del legno che scopre che il diametro interno (o il lume) sono stati pubblicati. Lasciatemi, però, delle cellule xilematiche, lungo lo stesso nutrire qualche dubbio sul fatto che ci sia anello di crescita, aumenta significativamente una diffusa consapevolezza di come il in direzione basipeta, ossia dai rametti sistema di distribuzione dell’acqua sia terminali (vicino al picciolo delle foglie) effettivamente costituito. Ho provato a verso la base del fusto (Figura 1). Per scaricare il corso online della ISA questa particolare struttura vorrei (International Society of Arboriculture) proporre un nuovo termine: la catadiastole dei “Online Tree Anatomy Course” ed ho condotti (i.e. allargamento verso il basso). guardato come viene descritto lo xilema. Che nelle piante ci fosse una variazione Purtroppo non ho trovato alcun assiale delle cellule dello xilema non è riferimento a quello che gli studi recenti una novità: già MALPIGHI (1675) aveva di architettura idraulica hanno dimostrato avuto qualche intuizione a riguardo e essere la caratteristica più importante della SANIO (1872) aveva descritto questa rete idraulica: l’allargamento basipeto (i.e. struttura nel pino silvestre. Resta il fatto dall’apice verso la base) del diametro che tale conoscenza è stata poi quasi delle cellule xilematiche. “dimenticata” (il corso dell’ISA non ne fa Obiettivo di questa breve nota è di menzione) tanto che per trovare descrivere questo tratto fondamentale un’ipotesi formalizzata del perché le della struttura del sistema di conduzione piante dovrebbero aver evoluto questo (ossia guardare lo xilema sotto una carattere anatomico si è dovuto aspettare “nuova luce”), capire perché la natura ha il lavoro di WEST et al. (1999). Qui viene premiato questa organizzazione architetturale proposto che il “conduits tapering” (ossia nelle piante e, infine, proporre delle le rastremazione degli elementi di riflessioni su come questa consapevolezza conduzione verso l’apice) dovrebbe possa essere di aiuto nella pratica essere un carattere universale della dell’arboricoltore.
ARBOR 2 - 2019 struttura del sistema vascolare nelle Angiosperme a livello planetario (OLSON piante. et al., 2014), ha dimostrato che la variazione della dimensione delle cellule dipende quasi esclusivamente dall’altezza: gli alberi più alti hanno sempre le cellule alla base del fusto più grandi rispetto a quello che si osserva nei fusti di piante piccole. Questo suggerisce che, indipendentemente dall’ambiente, dalla specie e da tutti gli 6 altri fattori, la lunghezza del percorso idraulico sia il fattore che determina, più di ogni altro, la variazione dell’anatomia assiale dello xilema. Queste osservazioni ci suggeriscono che il migliore modo per capire la struttura del sistema di trasporto è quello di partire dagli elementi “terminali” del percorso (i condotti xilematici all’apice delle foglie, Figura 1 – Variazione assiale della dimensione che possono essere considerati praticamente delle cellule del sistema di conduzione lungo lo invarianti) e procedere verso il basso, dato stesso anello legnoso. Il diametro aumenta che proprio la distanza dall’apice è il dall’apice verso la base seguendo approssimativamente fattore chiave nel guidare la variazione una legge potenza in funzione della distanza dall’apice (asse Y a destra). Le figure si anatomica. In tal modo si dà ragione di riferiscono ad alberi diversi (a sinistra da variazioni anatomiche che altrimenti ANFODILLO et al., 2013 in Picea abies (L.) sarebbero difficili da predire. Karsten; a destra da ANFODILLO et al., 2006 in Ad esempio, se ci sono individui della Larix decidua Miller, ridisegnato), ma stessa specie che crescono in due l’andamento è il medesimo. ambienti diversi (uno con maggiori e uno Dal punto di vista quantitativo la con minori risorse) si potranno osservare altezze minori nel sito con fertilità ridotta variazione delle dimensioni delle cellule è ed a questo dovrebbero corrispondere molto significativo: nelle piante più anche dimensioni più piccole dei lumi grandi come le sequoie (che hanno cellulari alla base delle piante che saranno altezze massime che superano i 100 m) il predicibili in relazione alla differenza di diametro delle cellule, dall’apice alla base altezza tra gli individui (LOSSO et al., del fusto, aumenta di un fattore 10 (ad 2018). esempio da 8 a 80 mm; WILLIAMS et al., 2019) ossia di un fattore 100 se si Un grande risultato con un piccolo sforzo considera l’area del lume cellulare. Nelle E’ veramente notevole il fatto che la piante più piccole (un esemplare di circa catadiastole dei condotti xilematici possa 25 m di altezza la variazione del diametro essere predetta precisamente. Infatti in può essere facilmente di 4-5 volte, ossia tutte le piante il diametro dei condotti 16-25 volte in termini di area del lume varia con la distanza dall’apice con un cellulare). andamento che può essere ben Un’analisi dell’anatomia assiale del interpolato con una funzione potenza del sistema di conduzione, che ha tipo: considerato quasi tutti gli ordini delle d=a·Xb
ARBOR 2 - 2019 dove d è il diametro del condotto, a la di conseguenza. Nel caso, invece, la dimensione del condotto alla distanza 1 pianta sia in grado di formare cellule via (1 cm se la distanza dall’apice X è via più larghe verso la base si realizza misurata in cm), e b è l’esponente di scala una condizione nuova: la resistenza non che si attesta, in genere, a circa 0,2 aumenta più con la distanza ma è (ANFODILLO et al., 2013) (si vedano sotto le praticamente indipendente da essa. precisazioni a riguardo). Siccome la resistenza del condotto Se tutte le piante al mondo diminuisce inversamente alla quarta (monocotiledoni incluse) dimostrassero potenza del raggio anche una piccola di avere una struttura generale del variazione del lume ha un effetto enorme 7 sistema di conduzione simile (OLSON et sul valore di resistenza. Ad esempio se un al., 2018) questo suggerirebbe che la condotto di 6 mm di diametro ha R=100 selezione naturale ha favorito particolari (unità arbitrarie) un condotto di 12 mm strutture dello xilema, che evidentemente ha R=6, un condotto di 18 mm ha R=1,2 e garantiscono agli individui che le uno di 24 mm ha R=0,39. Quindi con un posseggono maggiore fitness rispetto ai aumento di un fattore 4 la pianta può conspecifici che non le hanno. Ma qual è aggiungere via via elementi verso il basso il vantaggio selettivo di questa struttura? (ossia crescere in altezza) senza cumulare Immaginiamo che ogni pianta alla nascita quasi nessuna resistenza rispetto a quella sia costituita semplicemente da una foglia determinata dagli elementi apicali (che e da un condotto nel fusto (ipotesi sono quelli con lume minore). semplicistica ma verosimile). La resistenza idraulica di questo elemento dipende (oltre che dalla viscosità dell’acqua che si può trascurare) solo da un fattore che vale: R=1/d4 dove d è il raggio (o diametro) del condotto xilematico. Quando la pianta cresce in altezza aggiunge “verso il basso” altri condotti ed il percorso idraulico diventa più lungo (Figura 2). Se questi condotti fossero dello stesso diametro di quello apicale (iniziale) la resistenza idraulica aumenterebbe linearmente con la lunghezza del percorso e questo porterebbe inevitabilmente alla diminuzione della portata (F) del sistema Figura 2 – Visualizzazione schematica idraulico alle foglie. Infatti, la portata è dell’architettura del sistema di conduzione così come ora la dovremmo concepire (a destra) in data dall’equazione generale del confronto alla struttura “standard” con diametro trasporto: costante in direzione assiale (a sinistra). La struttura con i condotti allargati verso la base F=DP/R garantisce una resistenza del percorso idraulico dove DP è la differenza di potenziale pressoché indipendente dall’altezza della pianta e quindi consente alle foglie di mantenere idrico tra foglie e suolo e R la resistenza un’efficienza relativamente costante a qualsiasi del percorso. Se R aumenta F diminuisce altezza della pianta.
ARBOR 2 - 2019 Ecco spiegato il vantaggio selettivo della illustrati schematicamente tre “strutture catadiastole dei condotti! tipo” con tasso di allargamento diverso. Una pianta con questa struttura avrà Nel caso una pianta organizzasse una sicuramente un tasso fotosintetico struttura con condotti quasi cilindrici (a maggiore di una sua consimile con sinistra) allora si verificherebbe un condotti cilindrici che, al contrario, sarà aumento molto consistente della penalizzata da una diminuzione delle resistenza all’aumentare dell’altezza con performances con la crescita in altezza deterioramento della funzionalità fogliare; (Figura 2, a sinistra). Questo grande viceversa, per tassi di allargamento molto 8 vantaggio selettivo (ossia un tasso di elevati si otterrebbe, effettivamente, un fotosintesi fogliare dimensione-indipendente) abbassamento molto consistente della viene realizzato con una “strategia” resistenza totale (struttura che potrebbe anatomica molto semplice e di costo essere favorita dalla selezione) ma, per ridotto: allargare progressivamente le contro, si avrebbe la necessità di cellule xilematiche via via che la pianta impiegare moltissimo fluido nella rete di cresce in altezza. distribuzione ed anche un notevole quantità di carbonio per costruire Una struttura universale e ineludibile condotti molto larghi. Quello che è emerso dall’analisi comparata del sistema vascolare è che le piante convergono tutte verso la medesima struttura (ANFODILLO et al., 2006; PETIT et al., 2010; OLSON et al., 2014, 2018). La convergenza è significativa dato che i tassi di allargamento basipeto (coefficiente b nella funzione potenza verso la distanza dall’apice) effettivamente misurati variano di poco (da 0,2 a 0,25 Figura 3 – A sinistra, variazione della resistenza nella grandissima parte dei casi). E’ lecito idraulica cumulata in funzione dell’altezza della domandarsi quindi il perché di questo pianta e del tasso di allargamento basipeto (b). A specifico (e precisissimo) tasso si b=0,2 la resistenza idraulica diventa indipendente dalla lunghezza del percorso. A allargamento. La Figura 3 illustra in destra, come agisce la selezione naturale (frecce modo schematico perché la forma dei nere) sulle possibili varianti relativamente alla condotti con tasso di allargamento forma dei condotti: vengono favorite le strutture prossimo a 0,2 dovrebbe essere stata che rappresentano un buon compromesso tra favorita dalla seleziona naturale e quindi quelle con tasso di allargamento troppo basso (b0,25) che impiegherebbero eccessivo volume sinistra della figura viene illustrata come di fluido nel sistema di trasporto. La selezione varia la resistenza idraulica cumulata in favorisce gli individui con tasso di allargamento basipeto prossimo a 0,2 che rappresenta un funzione della lunghezza del percorso compromesso per garantire la quasi totale (i.e. altezza della pianta) e si può compensazione dell’aumento in altezza (tasso osservare che quando b=0,2 la variazione metabolico fogliare dimensione-indipendente) e della resistenza si stabilizza (ossia diventa contemporaneamente un volume di fluido impiegato nel trasporto relativamente basso. pressoché costante) già per distanze di Queste varianti hanno fitness (i.e. sopravvivenza, pochi m dall’apice della pianta (origine fecondità o successo riproduttivo) maggiore degli degli assi). Nella parte destra vengono individui che non presentano tale struttura.
ARBOR 2 - 2019 Modelli teorici e dati empirici dimostrano e i rami fossero completamente molto chiaramente che i sistemi di “trasparenti” al trasporto: un gran bel distribuzione delle risorse in natura sono risultato ottenuto esclusivamente grazie organizzati in modo da minimizzare il alla catadiastole dei condotti. volume di fluido impiegato nella rete. Un ultimo commento va fatto riguardo i Quindi, gli alberi sono sottoposti a due possibili meccanismi fisiologici che vincoli contrapposti con la crescita (frecce consentirebbero alla pianta di “controllare” nere, Figura 3): da una parte il vincolo così precisamente la catadiastole. Le (poche) dell’aumento della resistenza idraulica indagini a proposito sembrano suggerire complessiva e dall’altra il vincolo della un ruolo rilevante dell’auxina nel 9 quantità di fluido impiegato nella rete. controllo della distensione cellulare (a Questi due vincoli danno come migliore maggiore concentrazione di auxina la compromesso la forma che si osserva in maturazione delle cellule viene accelerata) natura (al centro) con tasso di (ALONI e ZIMMERMANN, 1983). In allargamento compreso tra 0,2 e 0,25. Tali prossimità delle foglie, ossia delle parti vincoli sono fortissimi e, quindi, apicali dove la concentrazione di auxina è ineludibili: per questo motivo in nessuna maggiore, le cellule restano mediamente pianta sarà possibile misurare lo stesso di piccole dimensioni perché la fase di diametro degli elementi di conduzione distensione della parete si protrae per all’apice ed alla base del fusto. Anche in meno tempo (ANFODILLO et al., 2012). piante piccolissime (pochi cm!) si osserva chiaramente che alla base del fusticino le Non solamente una variazione assiale cellule sono sempre più grandi rispetto a Abbiamo detto che il fatto che vi sia una quelle dell’apice o delle foglie. Similmente, variazione assiale (apice-base) degli nelle foglie si vede chiaramente che la elementi di conduzione non è un’assoluta dimensione degli elementi di conduzione “novità” (anche se pochi ne sono aumenta dall’apice della foglia verso la veramente consapevoli). Tuttavia, le base del picciolo addirittura con tassi di osservazioni compiute sull’anatomia del allargamento superiori a quelli che si sistema vascolare delle angiosperme vedono nel fusto. hanno fatto emergere un’altra Quindi, in vera sintesi, il sistema caratteristica del sistema vascolare, mai complessivo foglia-radice appare descritto prima, ossia che all’aumentare chiaramente “allargato basipetamente” con dell’altezza anche il diametro degli elementi molto piccoli all’apice della elementi all’apice aumenta in modo foglie e molto grandi all’apice delle radici rilevante (OLSON et al., 2014, 2018) (da (PETIT et al., 2009). Questa architettura notare che, per le conifere, questo determina il fatto che la resistenza andamento non sembra sia altrettanto complessiva di tutto il percorso idraulico evidente). Questo significa che le piante sia confinata per oltre il 90% solo nelle alte hanno sempre elementi più grandi foglie e che il fusto e le radici all’apice rispetto a conspecifici di altezza rappresentino una parte trascurabile di minore. Anche in questo caso la tutta la resistenza al trasporto dell’acqua. variazione è significativa perché un La natura è riuscita a costruire un sistema albero di 50 m di altezza ha cellule di distribuzione delle risorse in cui il 99% xilematiche all’apice del fusto con della lunghezza complessiva (radici, diametro 4-5 volte più grandi di una fusto, rami) determina meno del 5% della pianta di 1 m. Questa “doppia” resistenza complessiva. E’ come se il fusto variazione di diametro ossia lungo l’asse
ARBOR 2 - 2019 (apice-base) e, contemporaneamente, nell’economia generale della pianta e anche all’apice in funzione dell’altezza anche di quanto questa struttura sia porta ad una variazione alla base dei regolata in modo estremamente fine. condotti ancora più grande se si Detto questo, vorrei proporre alcune osservano piante di dimensioni diverse riflessioni su come questa consapevolezza (ad esempio alla base di un albero di 1 m possa essere utilizzata per gestire gli in confronto alla base di uno di 50 m). alberi in ambiente urbano e nei parchi nel Il motivo per cui la dimensione dei modo migliore o, magari, per condotti all’apice aumenta è ancora comprendere meglio ciò che osserviamo 10 oggetto di discussione ma l’ipotesi più nel nostro operare quotidiano. verosimile riguarda la possibilità di La prima riflessione che vorrei fare mantenere un “costo” di rifornimento per riguarda l’effetto delle potature: è unità fogliare costante con la crescita in probabile che la riduzione del percorso altezza. Mi spiego meglio: ogni foglia idraulico in modo traumatico porti viene rifornita da un fascio di condotti un’alterazione di funzionalità complessiva che hanno una certa portata complessiva (anche se non ci sono ancora in letteratura e che devono garantire un rifornimento in studi in proposito). Abbiamo detto che il acqua relativamente costante. La portata sistema è costruito “dall’alto”: le foglie totale di questo fascio di condotti dipende hanno, evidentemente, la capacità di dal raggio di ciascun condotto alla quarta “sentire” che resistenza idraulica oppone potenza e dal numero di condotti. tutto il percorso e quindi costruiscono la Quindi, un aumento della dimensione struttura vascolare che le rifornisce a apicale potrebbe consentire alla pianta di cascata lungo la catena di elementi di utilizzare un numero minore di condotti conduzione, fino alle radici. Non è dato ma garantire la stessa portata alle foglie. ancora sapere se le foglie che si originano Produrre meno condotti per unità sui rami post-potatura siano in grado di fogliare è molto favorevole, in termini di ricostituire la catena in modo ottimale costo in carbonio, quando i condotti sono dato che durante la loro formazione e molto lunghi (alberi alti). Quindi si distensione utilizzano un sistema potrebbe ipotizzare che gli alberi siano in idraulico “alterato”. Inoltre, visto lo grado di rifornire le foglie con una sbilanciamento di carbonio che la portata costante e contemporaneamente potatura comporta (ANFODILLO et al., di “investire” approssimativamente la 2018) (ci sono meno foglie in grado di stessa quantità di carbonio per costruire il rifornire le risorse di carbonio per sistema di trasporto con un adeguamento mantenere il metabolismo delle cellule sia della dimensione dei condotti sia del vive di radici e fusto) si potrebbe numero di condotti tali da garantire verificare il fatto che vengano prodotti entrambe le condizioni. Come dicevo meno condotti (risposta tipica di quando prima, ci sono ancora tante cose da capire la pianta si trova in carenza di su come le piante riescano ad organizzare fotosintetati) ma che i nuovi condotti la propria struttura vascolare. abbiano una dimensione maggiore all’apice, e quindi anche alla base, per Architettura idraulica e gestione sostenere le necessità idrauliche della In conclusione, spero di essere riuscito a pianta. Tuttavia, condotti di maggiori convincere il lettore di quanto sia dimensioni sono più vulnerabili alla importante la variazione assiale apice- cavitazione indotta da deficit idrico base degli elementi di conduzione (OLSON et al., 2018). Dopo la potatura,
ARBOR 2 - 2019 quindi, si potrebbe generare la infatti, che gli individui piccoli di olmo condizione di un sistema idraulico più mostravano una certa resistenza vulnerabile con alberi meno resistenti agli similmente all’olmo siberiano (Ulmus stress in generale. pumila L.) che è di statura molto più In ogni caso, in post-potatura è probabile contenuta rispetto all’olmo campestre che si osservi uno “sfasamento” (Ulmus minor Mill.). Riflessioni simili architetturale tra gli anelli legnosi potrebbero essere fatte anche per l’olivo e prodotti dopo la potatura e quelli che i disseccamenti causati dalla presenza erano stati prodotti prima. Siccome nei della Xylella? momenti di particolare stress anche il Queste ultime considerazioni sono solo 11 movimento radiale dell’acqua può essere delle ipotesi ma il mio auspicio è che un fattore importante di resistenza al possano indurre a mettere in atto deficit (riequilibrio dello stato idrico) indagini più approfondite sulle relazioni questa comunicazione radiale potrebbe tra architettura idraulica e benessere degli modificarsi se le strutture vascolari sono alberi. state organizzate a seguito di altezze molto diverse da un anno all’altro. RINGRAZIAMENTI Un’altra considerazione riguarda il fatto Quello che ho cercato di esporre in questa breve che, come detto, le piante più grandi nota è una “sintesi” di più di 10 anni di confronto con i miei più vicini colleghi (e con le/i hanno sempre condotti di maggiori dottorande/i e laureande/i). In particolare, voglio dimensioni sia all’apice sia alla base: ringraziare Mark Olson, Amos Maritan, Giai questo fatto determina intrinsecamente Petit e Vinicio Carraro con i quali ho condiviso le una maggiore suscettibilità alla idee che via via si susseguivano in discussioni cavitazione nello xilema (OLSON et al., lunghe e appassionate, le più produttive delle 2018) perché condotti più grandi cavitano quali sono coincise con ottime cene. a potenziali idrici meno negativi (quindi Ringrazio vivamente le Prof.sse Stefania De Vido si embolizzano più facilmente). Questo e Olga Tribulato del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Cà Foscari di Venezia potrebbe spiegare come mai le piante più per la consulenza circa il termine “catadiastole”. grandi, in genere, sono maggiormente suscettibili ai deficit idrici. Quindi, in siti BIBLIOGRAFIA CITATA dove si possono prevedere marcati deficit ALONI R., ZIMMERMANN M.H. (1983). The idrici e generali condizioni di stress control of vessel size and density along sarebbe meglio preferire alberi che non the plant axis. Differentiation 24 (1-3), raggiungono altezze elevate. 203–208. Un’ultima considerazione riguarda il ANFODILLO T., CARRARO V., CARRER M., fatto che la conoscenza della struttura ci FIOR C., ROSSI S. (2006). Convergent potrebbe meglio far interpretare dei tapering of xylem conduits in different fenomeni che difficilmente riusciamo a woody species. New Phytologist 169, 279– spiegare. Ad esempio, si è osservato che 290. le piante di diverse dimensioni sono ANFODILLO T., DESLAURIERS A., MENARDI anche diversamente suscettibili ai R., TEDOLDI L., PETIT G., ROSSI S. (2012). patogeni che colonizzano e si muovono Widening of xylem conduits in a conifer all’interno dello xilema. Ad esempio, tree depends on the longer time of cell l’agente della grafiosi dell’olmo si expansion downwards along the stem. dovrebbe muovere più agevolmente nelle Journal of Experimental Botany 63 (2), 837– piante di dimensioni maggiori che hanno 845. condotti più larghi. E’ stato riportato,
ARBOR 2 - 2019 ANFODILLO T., CRIVELLARO A., PETIT G. PETIT G., ANFODILLO T., DE ZAN C. (2009). (2013). Axial conduit widening in Degree of tapering of xylem conduits in woody species: a still neglected stems and roots of small Pinus cembra anatomical pattern. IAWA Journal 34(4), and Larix decidua trees. Botany 87, 501– 352–364. 508. ANFODILLO T., CARRARO V., MENARDI R. PETIT G., PFAUTSCH S., ANFODILLO T., (2018). Non toccate quei rami: le basi ADAMS M.A. (2010). The challenge of funzionali del “no pruning.” Sherwood tree height in Eucalyptus regnans: when 235, 35–37. xylem tapering overcomes hydraulic 12 HACKE U.G., STILLER V., SPERRY J.S., resistance. New Phytologist 187 (4), 1146– PITTERMANN J., MCCULLOH K.A. (2001). 1153 . Cavitation fatigue: embolism and SANIO K. (1872). On the size of the wood refilling cycles can weaken the cells of the Scotch pine (Pinus sylvestris). cavitation resistance of xylem. Plant Jahrbücher für Wissenschaftliche Botanik 8, Physiology 125, 779–786. 401–420. HOLBROOK N.M., ZWIENIECKI M.A. (2008). TYREE M.T. (2003). The ascent of water. Transporting water to the tops of trees Nature 423, 923. quick study. Physics Today 61 (1), 76–77. WEST G.B., BROWN J.H., ENQUIST B.J. LOSSO A., ANFODILLO T., GANTHALER A., (1999). A general model for the structure KOFLER W., MARKL Y., NARDINI A., and allometry of plant vascular systems. OBERHUBER W., PURIN G., MAYR S. Nature 400, 664–667. (2018). Robustness of xylem properties WILLIAMS C., ANFODILLO T., CRIVELLARO in conifers: Analyses of tracheid and pit A., LAZZARIN M., DAWSON T., KOCH G.W. dimensions along elevational transects. (2019). Axial variation of xylem conduits Tree Physiology 38 (2), 212–222. in the Earth’s tallest trees. Trees (in MALPIGHI M. (1675). Anatome plantarum. press). Martyn. NARDINI A., LO GULLO M.A., SALLEO S. Riassunto (2011). Refilling embolized xylem Il sistema vascolare degli alberi sotto conduits: Is it a matter of phloem una nuova luce: comprenderne la unloading? Plant Science 180 (4), 604– funzione per migliorare gli interventi 611. gestionali OLSON M.E., ANFODILLO T., ROSELL J.A., Il sistema vascolare delle piante è stato PETIT G., CRIVELLARO A., ISNARD S., oggetto di approfondite indagini ma, a LEÓN-GÓMEZ C., ALVARADO-CÁRDENAS mio avviso, non se ne è ancora ben L.O., CASTORENA M. (2014). Universal evidenziato il carattere più importante: la hydraulics of the flowering plants: variazione assiale (i.e. apice-base) del Vessel diameter scales with stem length diametro degli elementi dello xilema. across angiosperm lineages, habits and Obiettivo di questo contributo è di climates. Ecology Letters 17 (8), 988–997. presentare nel dettaglio questo tratto OLSON M.E., SORIANO D., ROSELL J.A., anatomico, comprenderne l’ubiquità e ANFODILLO T., DONOGHUE M.J., l’ineludibilità e cercare di incorporare EDWARDS E.J. (2018). Plant height and questa consapevolezza per meglio hydraulic vulnerability to drought and indirizzare gli interventi che gli cold. Proceedings of the National Academy arboricoltori svolgono nella loro pratica of Sciences of the United States of America quotidiana. I risultati di misurazioni su 115 (29), 7551–7556. larga scala (comprendendo quasi tutti i
ARBOR 2 - 2019 biomi e quasi tutti gli ordini di the vascular conduits from leaves to root angiosperme e molte conifere) dimostrano tips has a universal pattern. The degree of chiaramente che gli elementi di widening is huge given that the increase conduzione dello xilema aumentano in diameter of basal conduits compared progressivamente dall’apice della pianta to apical ones can be a factor of 8-10 in the (elementi terminali dei rametti apicali) tallest trees. Notably this variation can be fino alla base del fusto e quindi fino agli precisely predicted according to tree apici radicali. La variazione della height by using a power law fitting. The dimensione degli elementi di conduzione widened structure of the vascular system è molto rilevante (il rapporto del is essential for guaranteeing a nearly 13 diametro base/apice può essere fino ad 8- constant water supply to the leaves in 10 volte negli alberi più alti) e può essere spite of the increase in the hydraulic path predetta precisamente in qualunque parte due to growth in height. Awareness of della pianta. Questo carattere è fondamentale the tip-to-base widening and an per garantire una funzionalità fogliare understanding of the fine control of the costante nonostante il progressivo hydraulic structure raise questions about aumento di percorso idraulico dovuto the effects of pruning on hydraulic alla crescita in altezza degli alberi. La functionality and on the whole tree consapevolezza dell’esistenza di questa health. fine regolazione della struttura idraulica deve porre degli interrogativi su quali Keywords: xylem, hydraulic architecture, possano essere gli effetti degli interventi anatomy, pruning di gestione (ad esempio di potatura) sulla funzionalità del sistema e sulla salute complessiva degli alberi. Parole chiave: xilema, architettura idraulica, anatomia, potature Abstract Trees vascular system in a new light: understanding its function for improving the management practices The plant vascular system has been deeply studied but, in my opinion, there is a lack of awareness of the most important anatomical trait: the tip-to-base widening of xylem conduits. The aims of this brief note are to describe this anatomical trait in detail, to understand its ubiquity and ineluctability and to try including such awareness for a better management of trees in urban areas. Results at global scale (different biomes, almost all genera of Angiosperms and, in addition, several coniferous species) showed that the tip-to-base widening of
ARBOR 2 - 2019 Condizione attuale e prospettive per il futuro di patogeni e insetti infestanti della pioppicoltura italiana Massimo Gennaro, Achille Giorcelli CREA Centro di Ricerca Foreste e Legno, Casale Monferrato (AL) 14 massimo.gennaro@crea.gov.it Introduzione: la rinascita della pioppicoltura piedi e degli assortimenti più pregiati nei italiana su nuove basi di ecosostenibilità prossimi anni, aumento dovuto da una Quando si parla di pioppicoltura parte alla sopravvenuta contrazione dell’offerta e dall’altra alla ripresa della intensiva, oggi si pensa a una coltura produzione industriale soprattutto nel arborea estremamente specializzata, comparto dei pannelli, sia per i recenti ideale per sopperire alla cronica carenza incentivi ai coltivatori previsti dai Piani nazionale di legno (CORONA et al., 2018), di Sviluppo Rurale (PSR) per le nuove resa possibile dall’impiego di materiale piantagioni costituite almeno in parte con vegetale uniforme e selezionato con “cloni a maggiore sostenibilità elevatissimi incrementi annui. Tuttavia, ambientale” (cloni MSA). da un punto di vista ecologico, un siffatto Pertanto la pioppicoltura italiana, dopo agrosistema è ben lungi dall’essere molti anni di declino, è a un punto critico stabile, e per mantenerne la funzionalità della sua storia secolare: per la prima occorre apportare numerose e diversificate volta diversi nuovi cloni, selezionati in quote di energia sussidiaria (ODUM, 1988) virtù dei loro caratteri genetici favorevoli, in termini di cure colturali, irrigazioni, costituiscono una concreta alternativa per diserbi (almeno nei primi anni di una coltivazione ecologicamente sostenibile piantagione), interventi fitosanitari. e per la successiva valorizzazione tecnologica da L’onerosità di queste operazioni, unita a parte degli utilizzatori finali (Accordo di un mercato piuttosto ondivago in Venezia, 2014). Fra gli obiettivi di tale particolare per le fluttuazioni del prezzo Accordo, stipulato con la partecipazione del legname, non del tutto prevedibile in delle Regioni a vocazione pioppicola e dei una prospettiva decadale, avevano principali attori associativi della filiera, si determinato negli ultimi vent’anni una annoverano lo sviluppo generalizzato e drastica contrazione della superficie l’espansione della pioppicoltura in pioppicola dai valori massimi intorno a ragione dei vantaggi produttivi ed 200.000 ha degli anni Ottanta a meno di ambientali che essa offre rispetto alle 50.000 ha di questi ultimi anni (MATTIOLI coltivazioni agrarie alternative, nonché il et al., 2019). riconoscimento ai pioppicoltori di “crediti Nondimeno, oggi si riscontra un di carbonio” corrispondenti alla capacità rinnovato interesse per il pioppo, sia per di sequestro annuo di gas-serra. un’abbastanza consolidata tendenza ad Dopo decenni di persistente scetticismo un aumento dei prezzi delle piante in da parte degli imprenditori agricoli e di
ARBOR 2 - 2019 radicato ostracismo da parte delle all’attuale domanda di legname di imprese di trasformazione del legno nei pioppo, una cattiva gestione delle varie confronti delle innovazioni clonali, si avversità biotiche ed abiotiche che ravvisano finalmente reali opportunità di ricorrono nel corso della coltivazione non ridurre l’egemonia di ‘I-214’, pur ancora è in alcun modo sostenibile e cagionerebbe costitutivo del 75% delle piantagioni un danno ingente. Il danno in parola può secondo il più recente inventario tradursi in riduzione di qualità del nazionale di settore, sulla filiera legname, indotta da agenti di cancri pioppicola; egemonia che si è dimostrata corticali o da insetti minatori, oppure in più volte pericolosa per la stabilità perdita quantitativa di legname a seguito 15 dell’agrosistema. A tale tendenza di di attacchi di patogeni radicali o fogliari o diversificazione hanno concorso anche di insetti defogliatori o fitomizi. Inoltre, alcuni recenti provvedimenti legislativi in gli impianti a turno breve di ceduazione materia di difesa fitosanitaria: ad sono particolarmente soggetti a esempio, la Direttiva Europea 128/2009 compromissione della facoltà pollonifera sull’impiego sostenibile dei prodotti di associata a marciumi radicali o a carie protezione delle piante (PPPs) e il delle ceppaie, favoriti dai ripetuti tagli a Regolamento Europeo 1107/2009 livello del colletto. Incidentalmente, va sull’introduzione nel commercio dei PPPs notato come le epidemie storiche più hanno determinato una drastica importanti della pioppicoltura (Tabella 1), riduzione dello spettro di fungicidi e ossia la defogliazione primaverile, le insetticidi ammessi in pioppicoltura, in ruggini e la bronzatura fogliare, siano a un contesto di difesa integrata obbligatoria carico di tessuti verdi (foglie e germogli) dagli insetti infestanti (Decreto legislativo ed associate a danno quantitativo, mentre 150/2012). Una gestione sostenibile delle gli insetti infestanti con maggiore piantagioni, del resto, avrebbe ricadute incidenza storica (Tabella 2) possano positive in termini di regolazione delle indurre danno quantitativo (punteruolo, ondate di piena, stoccaggio di CO2, afide lanigero) o qualitativo (saperda rafforzamento di reti ecologiche e maggiore, rodilegno rosso). conservazione della biodiversità (CORONA Viene qui di seguito rappresentato un et al., 2018), mentre la pioppicoltura quadro diacronico del patosistema e tradizionale comporta considerevoli costi dell’entomofauna infestante dell’intero ambientali; si pensi solo a un’ecotossicità arco storico della pioppicoltura italiana, quasi raddoppiata delle acque dolci in cercando di mettere in luce il ruolo di conseguenza di quest’ultima, dovuta questi nella sua evoluzione. Sono altresì soprattutto ai trattamenti con fungicidi delineate alcune prospettive per la futura (Chiarabaglio, dati non pubblicati). ricerca e per una difesa avanzata da Poiché la conduzione delle piantagioni di patogeni e insetti infestanti. ‘I-214’ necessita di ripetuti trattamenti anticrittogamici, una progressiva La pioppicoltura tradizionale italiana come sostituzione di questo clone si evidenzia esito di selezione genetica empirica contro come inevitabile e improcrastinabile. l’imperversare delle prime epidemie fungine Il celeberrimo ‘I-214’ ‒ è opportuno Le avversità biotiche del pioppo come fattore ricordarlo ‒ è esso stesso «figlio» di una condizionante della coltivazione nel tempo malattia, in quanto fortunato risultato di Con riferimento agli elevati standard un’accorta ma empirica selezione, portata qualitativi e quantitativi connessi avanti da Jacometti nel 1929 alla stazione
ARBOR 2 - 2019 sperimentale di Villafranca Sabauda (TO) Gli stessi «canadesi» erano stati su materiale genetico derivato da precedentemente raccolti e scambiati, nel genotipi coltivati e individui ornamentali contesto della pioppicoltura pionieristica raccolti in Piemonte, specificamente dei primi due decenni del secolo scorso, devoluta alla ricerca di resistenza contro sia per le loro caratteristiche attrattive, sia la defogliazione primaverile da Venturia per la presenza di genotipi dotati di populina (Vuill.) Fabric. Epifitie in resistenza generica alle ruggini fogliari da successione di detta malattia cagionarono Melampsora spp. e ad alcune malattie allo una contrazione della produzione di circa stato attuale di incidenza nulla, ma 16 il 60% in quindici anni a cavallo degli all’epoca di qualche importanza, quali ad anni Venti e Trenta del secolo scorso esempio la bolla fogliare da Taphrina (CASTELLANI e PREVOSTO, 1970). V. populina Fr. o il mal bianco da Erysiphe populina, i cui attacchi sono favoriti da adunca (Wallr.) Fr. Il gruppo dei primavere umide e fredde, infetta foglie e «canadesi» mostrava inoltre una migliore getti dell’anno ancora verdi, provocando radicazione dopo il trapianto nonché macchie olivacee lungo le principali maggiore resistenza o tolleranza al nervature della pagina fogliare e un rapido marciume radicale lanoso da Rosellinia imbrunimento seguito da disseccamento dei necatrix Berl. ex Prill., un patogeno oggi germogli, che assumono una tipica forma occasionale nei pioppeti su suoli a uncino (Figura 1). marginali, ma all’epoca con elevata incidenza a causa delle cure colturali ancora non messe a punto (Figura 2). Figura 1 – Foglie di pioppo affette da defogliazione primaverile da Venturia populina. Il parassita dilagò nelle plaghe pioppicole Figura 2 – Colletto di pioppo attaccato da Rosellinia necatrix con evidente feltro miceliare valendosi dell’elevata suscettibilità delle del patogeno sulla corteccia. popolazioni diffuse a quel tempo in Nord Italia, date per lo più da ibridi «canadesi», Era questo il motivo principale della di composizione genetica incerta ma il cui preferenza dei «canadesi» rispetto ai genitore nord-americano era riferito per cosiddetti «caroliniani», il cui genitore convenzione a Populus deltoides Bartr. nord-americano era una volta ascritto a P. subsp. monilifera (Aiton) Eckenw., deltoides Bartr. subsp. angulata (Aiton) caratterizzati da chioma densa e Sarg., riconoscibili grosso modo per la aggregata e una ramificazione sottile e chioma espansa, il fogliame più pesante e distribuita con regolarità sul tronco, e la ramificazione grossolana e irregolarmente perciò ritenuti produttori di legname di distribuita sul tronco. Sebbene più buona qualità dai coltivatori. tolleranti allo stress idrico rispetto
ARBOR 2 - 2019 all’altro gruppo, i «caroliniani» erano più delle “macchie brune” della corteccia, sui soggetti ai danni da vento e il loro cloni ‘I-455’ e ‘I-488’ e su alcuni legname era considerato di minore «canadesi» sopravvissuti, prefigurando qualità, sicché rimanevano circoscritti ad precocemente un problema che negli anni alcune stazioni del Piemonte meridionale. Ottanta si sarebbe rivelato tipico, con Essi avrebbero comunque avuto un ruolo, incidenza molto maggiore, di cloni dotati molti anni dopo, nel sistema pioppicolo di incrementi legnosi molto elevati. italiano. Durante gli anni Cinquanta, la Prima delle epifitie di defogliazione valorizzazione di interessanti cloni del primaverile, e subito dopo il consolidamento di genitore P. deltoides (SEKAWIN, 1963), quali 17 una pionieristica pioppicoltura, soprattutto in ‘Lux’, ‘Onda’ e ‘Harvard’, si mantenne vivai su suoli marginali apparvero limitata in seguito alla scoperta della loro necrosi e cancri corticali del fusto al suscettibilità alla virosi o mosaico del tempo assegnati al deuteromicete pioppo (Poplar Mosaic Virus, PMV), Dothichiza populea Sacc., poi ascritti manifestantesi con varie teratosi fogliari, all’olomorfo Cryptodiaporthe populea in considerazione delle ancora (Sacc.) Butin, i quali, insieme con attacchi approssimative misure di eradicazione a di altri parassiti di debolezza quali carico del materiale vivaistico infetto. Cytospora spp. e Phomopsis spp., Sempre nel corso degli anni Cinquanta sollecitarono una razionalizzazione delle acquisirono importanza anche gli attacchi sommarie cure colturali al fine di limitare da parte di insetti infestanti, quali l’agrilo le cause di stress (CELLERINO, 2005). Ma, (Agrilus suvorovi Obenberger) o la come già enfatizzato, la vera rivoluzione melanofila del pioppo [Melanophila picta di questo ancestrale sistema pioppicolo (Pallas)] sulle piantagioni al primo anno, sopraggiunse con un profondo in concomitanza con una sempre più rinnovamento clonale, originato da frequente ricorrenza del punteruolo un’attenta selezione contro V. populina di [Cryptorhynchus lapathi (L.)] in vivaio nuovi genotipi ibridi di P. ×canadensis nonché della saperda maggiore [Saperda Moench [ex P. ×euramericana (Dode) carcharias (L.)] e del rodilegno rosso Guinier], fra cui ‘I-214’, ‘I-488’, ‘I-455’ e ‘I- [Cossus cossus (L.)] in piantagioni mature. 154’ (quest’ultimo un tempo conosciuto Siffatte pullulazioni furono consentite come ‘Arnaldo Mussolini’, poi esportato e anche dagli ancora carenti presidi di diffuso in Argentina) spiccarono per difesa chimica del tempo, associati a una l’accrescimento e gli ottimi caratteri mole crescente di fonti di infestazione. qualitativi. Dopo l’affermarsi nella coltura di ‘I-214’ La bronzatura fogliare e la diffusione della insieme con altri cloni euramericani, le difesa chimica epifitie di defogliazione primaverile Come già sottolineato, fino ai primi anni subirono una remissione, cosicché le Sessanta la pioppicoltura intensiva non condizioni fitosanitarie del pioppo era scevra da patogeni e insetti infestanti, attraversarono un ventennio di relativa ma nel complesso sporadici o con quiescenza coincidente con un’espansione incidenza circoscritta a cloni secondari. della coltivazione in tutto il Nord-Italia, L’onnipresente ‘I-214’, insieme con gli perfino in aree a vocazione risicola. altri cloni di Jacometti selezionati per la Nondimeno, in suoli con forti oscillazioni resistenza alla defogliazione primaverile, della falda acquifera comparve per la assicurava una buona produzione di prima volta il disordine idrofisiologico legname adatto all’impiego più
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