QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino

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QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
Maggio 2019
                                                                                                     Anno VII n.1

                   QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI
                                                                                                Via Berlino,2 Cassino

EDITORIALE
Cari lettori siamo giunti alla fine di
un nuovo anno scolastico e non
                                         COFFEE BREAK
poteva mancare, come tradizione,
il nostro giornalino che, in questa      PER IL
                                         PRESIDENTE!
nuova edizione si presenta in un
formato davvero maxi, ben 52 pa-
gine. Questo dimostra che siamo          Chi l'avrebbe mai detto, all'inizio di
“grandi” in tutti i sensi! Doveva,
                                         questo anno scolastico, che
infatti, essere un anno di transizio-
                                         avremmo avuto la possibilità di
ne, che all’inizio aveva generato
dubbi e incertezze, ma alla fine si      incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella! Eppure
è rivelato un anno fantastico ani-       è successo! Vi raccontiamo come. Quest'anno ricorre il quarantesi-
mato da una comunità scolastica          mo anniversario della fondazione dell'Università di Cassino, un anni-
integrata e coesa. Grazie alla col-      versario importante; perciò, per l'inaugurazione dell'anno accademi-
laborazione del Dirigente Scolasti-      co, è stato invitato il Presidente della Repubblica. A noi del “San Be-
co, dei docenti, ma soprattutto dei      nedetto” indirizzo Alberghiero è stato affidato il compito di organiz-
ragazzi siamo riusciti a creare il       zare l'accoglienza e curare l'aspetto relativo alla ristorazione. Gli
nostro giornalino, che ripercorre        alunni e i docenti hanno accolto con entusiasmo questo invito che ha
la storia di quest’anno scolastico
                                         richiesto un notevole impegno. Abbiamo fornito le hostess e gli
ricco di impegni, divertimenti e
                                         steward, preparato e servito il coffee - break: un compito svolto con
grandi soddisfazioni. Le tre reda-
zioni (una per sede) hanno dovuto        grande entusiasmo! Il nostro lavoro è stato molto apprezzato da tutti
lavorare non poco per selezionare        i presenti e soprattutto dal Presidente che, con affabilità ed estrema
gli articoli da mandare in stampa,       gentilezza si è trattenuto a salutare tutti noi complimentandosi e rin-
non ci siamo fatti mancare proprio       graziando. La cerimonia si è svolta lunedì 11 marzo; abbiamo quindi
niente: concorsi, premiazioni,           lavorato nella giornata di domenica e lunedì dalle ore 6:00 del matti-
viaggi-studio, esperimenti, ricer-       no. Tutta la preparazione è stata curata, per il settore di enogastro-
che, visite aziendali, stage, pro-       nomia dai proff. Delli Colli, Bartolomucci e Santilli con gli alunni delle
getti, segno che la motivazione è        classi IVD (Luigi Vettese),VC (Francesco Di Loreto, Lorenzo Liguori),
stata continuamente sollecitata,
                                         VE (Nazzareno Caramadre).                              continua a pag. 2
permettendo di mature nuove
competenze che hanno reso gli
alunni cittadini sempre più attivi e
consapevoli.
                    continua a pag. 2
QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
dalla prima pagina
Dalla prima pagina
                                 Il servizio di accoglienza è stato curato dalla classe IVB, guidata dai
L’inserto centrale del gior-
nalino è occupato da un          professori Aymone e Paolisso e quello in sala dalle classi IVF (Noemi
attento e puntuale appro-        Sisti, Aurora Tomassi, Giovanni Del Signore, Christian Bianchi), IIIA
fondimento su un tema di         (Gerardo Papa, Jessica Canale, Asia Marra) e VA (Simone Giannitelli)
scottante attualità: l’ali-      coordinati dai proff. Di Maio, Pirolli e Valente. Il Presidente ha ricevu-
mentazione, frutto delle         to in dono due cofanetti prodotti dal nostro istituto, contenenti rac-
riflessioni e delle esperien-    colte di ricette tradizionali, per i quali ha inviato una lettera di ringra-
ze condotte e raccolte du-       ziamento. Per noi tutti la soddisfazione è stata grande e ci ha ripagato
rante l’anno.                    dei sacrifici e del lavoro svolto. Ci auguriamo di avere tante altre oc-
Ora, quindi, prima di augura-    casioni per mettere in pratica ciò che apprendiamo e magari, chissà,
re a tutti una buona lettura,
                                 incontrare di nuovo il Presidente della Repubblica!
concedeteci di salutare e rin-
                                 Gerardo Papa III A e Luigi Vettese IV D
graziare la prof.ssa Rossella
Violi che quest’anno termi-
nerà la sua onorata carriera        Una scommessa vincente...
di insegnate. Docente sem-          Il 1 settembre 2018, a seguito di dimensionamen-
pre impegnata in una molte-
                                    to scolastico, all’IIS San Benedetto si aggiungeva-
plicità di progetti non ha,
infatti, esitato ad accettare       no gli indirizzi del Righi. Ovviamente le mie per-
la nostra proposta di entrare       plessità iniziali, condivise con lo staff, erano molte
a far parte della redazione         e di svariata natura. Intanto accorpare scuole con
del giornalino, collaborando        indirizzi e professionalità diverse, e poi, nuovi docenti, nuove pro-
attivamente per la sua rea-         cedure, altri modi di operare e soprattutto nuovi locali, strutture,
lizzazione. Lei ci lascia, in-      traslochi e non ultimo nuovi alunni. Già gli alunni, sono questi ulti-
fatti, questa grande eredità:
                                    mi a dover beneficiare del mio lavoro, perché se un’azienda
“si insegna e si può insegna-
re solo quello che si è”, ecco      “funziona” lo si vede dal prodotto che immette sul mercato e, nel
perché per noi è importante         caso di una scuola, quel prodotto si chiama “alunni”. Ciò che mi
raccontare e condividere            stava più a cuore e che è sempre l’obiettivo di ogni mia azione è
esperienze ed emozioni che          “sfornare un prodotto eccellente”, e il mio lavoro è sempre volto a
hanno contraddistinto anche         offrire ai miei alunni tutte le opportunità per diventarlo. Abbiamo
quest’anno scolastico. Un           dovuto adattarci gli uni agli altri, integrarci, capirci, supportarci
caloroso saluto va anche a
                                    ma, dopo un anno di lavoro intenso e faticoso, abbiamo messo dei
tutti i colleghi, al personale
ATA ed al DSGA, Dott. Fran-         tasselli importanti che tengono salda l’unione tra i vari indirizzi.
co Ruffino, che raggiungono         Abbiamo interpretato il senso del Made in Italy, integrando la
il traguardo della pensione         moda con l’arte culinaria e abbiamo messo in campo moltissime
ed a tutti gli alunni che so-       iniziative sul territorio, sia con l’indirizzo Alberghiero sia con le
sterranno l’esame di Stato.         alunne dei Servizi Socio-Sanitari sempre pronte a creare e pro-
La Redazione:
                                    gettare per includere, e sia con i MAT che con il progetto DRONE
Sabrina Tomassi
Di Camillo,                         volano alto. Cosa aggiungere, il bilancio a fine anno ha dato molti
Rossana Chirico,                    risultati positivi, c’è ancora molto da fare ma spero che con la col-
Gabriella Latempa,                  laborazione di tutti, docenti, alunni e personale ATA, questa nuova
Rossella Violi                      grande famiglia dell’IIS San Benedetto possa segnare un nuovo ini-
                                    zio per tutti gli indirizzi.

                                    Prof. Pasquale Merino, Dirigente Scolastico
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QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
LA DOMOTICA E’ DI CASA AL POLO PROFESSIONALE

    L’indirizzo di Manutenzione Assistenza Tecnica (M.A.T.) è al passo con i
    tempi e sempre più attento alle novità del proprio settore offrendo ai pro-
    pri studenti conoscenze utili e spendibili concretamente nel mondo lavo-
    rativo. Per tre giorni, infatti, coadiuvati dal prof. Tommaso Ceccacci, non
    solo noi Studenti delle classi Quinte, ma anche docenti
    e tecnici di settore addetti all’Installazione e Manuten-
    zione di impianti elettrici, ci siamo approcciati al
    “mondo della Home & Building Automation” basato sul
    protocollo standard mondiale KNX. Lo stage di Domoti-
    ca – per la prima volta aperto ai tecnici esterni del terri-
    torio – ha mirato proprio a fornire le competenze ne-
    cessarie a progettare, dimensionare e gestire impianti
    di controllo per rendere un edificio (residenziale e non)
    confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico
    e gestionale. Il corso dalla durata di 16 ore è stato tenuto da un formatore
    Tutor KNX al termine del quale, a noi studenti dell’indirizzo Mat parteci-
    panti, è stata rilasciata la
    certificazione inseribile
    nei Percorsi per le com-
    petenze trasversali e per
    l'orientamento” (già Al-
    ternanza Scuola Lavoro).
    La Domotica è certamen-
    te una nuova branca del-
    la tecnica applicata all'in-
    tegrazione degli impianti
    negli edifici residenziali e
    rappresenta la professio-
    ne del presente e del futuro per gli esecutori degli impianti che fornisce le
    conoscenze per individuare i benefici e le po-
    tenzialità della tecnologia KNX. In sinergia con i
    graditi ospiti Installatori Elettrici di zona, noi
    alunni siamo stati particolarmente attenti e
    coinvolti in esperienze pratiche con una panora-
    mica dei principali dispositivi KNX, con le confi-
    gurazioni e messa in servizio di sensori, attuato-
    ri e realizzazioni di scenari Smart Home attra-
    verso il software per la progettazione ETS5.
    Abbiamo partecipato a questo progetto con
    grande piacere perché la domotica o automa-
    zione domestica, è il futuro ed offre soluzioni
    avanzate sempre più richieste nelle abitazioni e
    nel terziario, coprendo funzioni applicative rela-
    tive al comfort, alla sicurezza, al risparmio, alla
    comunicazione e al controllo. Durante il corso sono stati predisposti, inol-
    tre, dei pannelli didattici sui quali potranno esercitarsi tutti gli studenti
    del triennio della sezione MAT .
    Classe V H
                                                                                    3
QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
LABORATORIO CREATIVO AD EXODUS
    Il nostro istituto è impegnato da diversi anni       L’iniziativa ha permesso ai ragazzi speciali e
    in numerose iniziative che hanno dato l’op-          non della comunità Exodus, di sperimentare
    portunità agli allievi di mettere a frutto inte-     un nuovo modo di apprendere divertendosi.
    ressanti esperienze dirette nel mondo del            Un ringraziamento speciale va a coloro che
    lavoro.                                              hanno reso possibile la realizzazione del pro-
    Qualche giorno prima di Pasqua, alcune allie-        getto, i Responsabili e le operatrici della Co-
    ve delle classi dell’indirizzo Servizi Socio Sani-
    tari, accompagnate dalle prof. sse Anna Ma-
    ria Coretti ed Elisabetta Paliotta, hanno vissu-
    to una mattinata “diversa” nella Comunità
    Exodus di Cassino.
    L’iniziativa, proposta nell’ambito dell’orienta-
    mento, scaturisce dal progetto “Laboratorio
    di decoupage”, che ha come obiettivo quello
    di offrire ore di svago ai ragazzi speciali e non
    della Comunità, attraverso la decorazione di
    uova in polistirolo con la tecnica base del
    decoupage.                                           munità: Silvia Scafa, Federica Palmirani, Na-
    Solo poche ore, dalle 9:00 alle 13:00, ma in-        tasha Trani (ex allieva dell’indirizzo S. Socio-
    tense di forti emozioni e ricche di vigorosi         Sanitari) che, con costante disponibilità e
    contenuti umani e sociali, in cui agli aspetti       tempestività, hanno esaudito le nostre richie-
    umani, si sono ben collegate le forme della          ste.
    didattica laboratoriale!                             Roberta Baris, Giada Casula, Laura Malagge-
    Una grande opportunità, per le allieve dell’in-      se, Valentina Nomisi, Melissa Salera I L
    dirizzo Servizi Socio Sanitari protagoniste del      Francesca Di Ponio, Romina Fargnoli, Aurora
    loro futuro ruolo professionale.                     Papa, Ana Sichet IV L
    Ciascuna alunna ha affiancato i ragazzi della
    comunità. E’ stato sorprendente notare come
    tutte siano riuscite con parole semplici e gesti
    concreti a trasmettere le proprie competen-
    ze e la passione che le accomuna.
    Il laboratorio didattico di decoupage è stato
    anche e soprattutto un momento utile per
    accrescere e potenziare le capacità espressi-        Concorso OSCAR DON BOSCO A.S. 2018/19
    ve e comunicative delle allieve.
                                                         I vincitori per la nostra scuola al concorso sono:
    Non sono mancati momenti di riflessione,
                                                         1 premio ex aequo: Federica Calao (I L), Rossella
    soprattutto durante la pausa dell’attività, nei
                                                         De Marco, Giustina Del Piano, Giada Di Pastena,
    quali sono stati affrontati temi forti come
                                                         Desireé Di Silvio (II N), Benedetto Zitiello (II B)
    l’indifferenza, l’egoismo ma anche l’amore,
                                                         2 premio ex aequo: Alessandra Laudadio, Elisa
    l’amicizia ed il rispetto verso il prossimo.
                                                         De Ionna (II L), Fabiana Canale, Aurora Piacenti-
                                                         ni, Jasmine Grossi, Sharon Cavedo (I N).

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QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
IDENTITA’ GOLOSE: UNA BELLISSIMA ESPERIENZA
Il giorno 4 marzo 2019 in dodici, alunni del III e del IV an-
no dell’indirizzo Alberghiero, abbiamo svolto uno stage
riservato alle eccellenze a Milano.
Durante la nostra permanenza, abbiamo alloggiato al Re-
sidence Ripamonti di Pieve Emanuele, un comune fuori
Milano. Le nostre giornate sono state molto piene: già dal
giorno successivo siamo andati al lavoro, rispettando i tur-
ni che ci sono stati assegnati .
Siamo stati totalmente autonomi; infatti con la navetta
dell’hotel e con la metropolitana, ci siamo recati ogni giorno sul luogo di lavoro.
Il ristorante si presenta come un locale lussuoso e, soprattutto, perfettamente organizzato,
                                            nel quale tutto il personale lavora con grande pro-
                                            fessionalità.
                                            La particolarità del ristorante è che si tratta del
                                            primo Hub Internazionale della gastronomia, ciò
                                            significa che ospita grandi chef di fama internazio-
                                            nale, italiani e stranieri per 3 o 4 serate a settima-
                                            na. Questi chef ospiti preparano i piatti tipici della
                                            loro cucina e/o della loro regione.
                                            Noi ragazzi di Cucina in primis e anche, poi, i ra-
                                            gazzi di Sala e Accoglienza siamo stati a fianco di
chef come: Juan Antonio Medina, Cristoforo Trapani, Antonello Colonna, Andrea Ribaldoni,
Josè Del Castillo, Francois Robles, Martina Caruso, Caterina Ceraudo, Gaia Giordano, Fabri-
zia Meroi, Moreno Cedroni, Franco Pepe, Sal-
vatore Bianco, Paolo Brunelli, Annie Féolde,
Antonino Cannavacciuolo.
Abbiamo avuto il privilegio di assistere alle
loro lezioni, vedere le loro dimostrazioni e gli
stand che esponevano i prodotti tipici di varie
regioni italiane.
Ogni settimana abbiamo avuto modo di segui-
re chef diversi e apprendere cose nuove.
Quando non era previsto nessuno chef ospite,
c’era il classico menù di Alessandro Rinaldi o il
menù del giorno, con preparazioni comunque
interessanti.
E’ stata un’esperienza molto positiva: siamo
stati in una grande città bene organizzata e
abbiamo lavorato in un locale di alto livello a contatto con chef pluri stellati; è stata un'atti-
vità bellissima che ci ha fatto crescere professionalmente e umanamente. La cosa che ci ha
colpito di più è che, lavorando con questi grandi chef, non abbiamo avuto la sensazione di
lavorare con difficoltà, o di provare imbarazzo, ma siamo stati sempre a nostro agio e ab-
biamo operato con grande disinvoltura.
Il 26 marzo siamo tornati a Cassino, un po' a malincuore; non volevamo lasciare oramai Mi-
lano, la città dove abbiamo vissuto un'avventura unica.
Luca Pugliese III D
                                                                                                 5
QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
UN CONCORSO CHE MI PORTA A STRASBURGO

                                    Il giorno venti-     aperto le porte del Parlamento Europeo e in
                                    sette gennaio        un’aula abbiamo simulato una seduta parla-
                                    2018 c’è stata la    mentare, nella quale abbiamo discusso e re-
                                    mia premiazione,     datto testi di legge in favore della famiglia,
                                    presso il Comune     dei disabili e della ricerca scientifica. Non me-
                                    di Cassino, per      no interessante è stato il tempo che ci è stato
                                    aver vinto il Con-   concesso per visitare la città con i suoi fiabe-
                                    corso Scolastico     schi mercatini di Natale e la sua imponente
                                    Europeo, pro-        cattedrale di Notre–Dame. Credo, però, che il
                                    mosso dal            modo migliore per apprezzare questa roman-
                                    “Movimento per       tica capitale euro-
                                    la Vita Italiano.”   pea sia il giro sui
    Tra tutte le tematiche proposte, ho deciso di        battelli che attra-
    trattare il tema dal titolo: “Il valore di uno       versano il fiume
    sguardo: disabilità e malattia”. Non a caso,         Reno, che ho avu-
    perché frequento il quinto anno dell’indirizzo       to la possibilità di
    Servizi Socio-Sanitari e sono molto sensibile        fare , rimanendone
    alla tematica proposta.                              letteralmente in-
    Il premio che ho ricevuto è stato davvero fan-       namorata. Questa esperienza mi ha insegnato
    tastico, un viaggio di tre giorni nella capitale     che è bellissimo viaggiare perché in modo di-
                                                         vertente si riesce a imparare tantissimo, sen-
                                                         za alcuno sforzo.
                                                         Durante la mia permanenza, tuttavia, si è ve-
                                                         rificato un vero e proprio atto di follia da par-
                                                         te dell’attentatore Chèrif Chekatt che l’undici
                                                         dicembre 2018 ha sparato contro diverse per-
                                                         sone nella zona Christkindelsmärik, nei pressi
                                                         di uno storico mercatino di Natale. Ancora,
                                                         oggi, rabbrividisco al pensiero che sarebbe
                                                         potuto accadere l’irreparabile anche a me e al
    europea di Strasburgo. Questa vittoria, per          mio gruppo, ma fortunatamente noi avevamo
    me inaspettata ha rappresentato molto, mi            lasciato il posto poco prima dell’accaduto. In
    ha reso infatti più sicura delle mie capacità ed     tre soli tre giorni ho potuto, così provare
    è stata la prima grande soddisfazione per me         tutto quello che la vita ci può riservare; e in
    e la mia famiglia. Nei tre giorni trascorsi a        un attimo sono passata da una gioia immensa
    Strasburgo, ho avuto modo di conoscere tanti         a un forte dolore per tutte le persone morte
    ragazzi, vincitori come me e provenienti da          senza un valido motivo.
    altre regioni italiane e con loro ho condiviso       Alina Lefter V L
    un’esperienza irripetibile. Ci hanno infatti

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QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
UN DISEGNO CHE VALE IL PRIMO PREMIO
Da due anni la nostra scuola collabora con la
fondazione AIRC con la vendita delle “arance
della salute” che gli alunni e il personale com-
prano, contribuendo a reperire fondi per la ri-
cerca. Quest'anno abbiamo anche partecipato
al concorso “L'isola dei fumosi” che ha la finali-
tà di sensibilizzare i ragazzi sui danni del tabagi-
smo. Ai destinatari si propone di giocare a un
video – gioco che propone anche quesiti che
impongono al partecipante riflessioni sui pro-
blemi e sulle conseguenze che genera il vizio
del fumo; superato un determinato punteggio
si accede alla gara vera e propria, consistente
nel realizzare una campagna contro il fumo,
utilizzando la modalità preferita: un disegno,
un testo o un video.
Lo stupore è stato grande e anche l'orgoglio,
nell'apprendere la notizia di aver vinto il primo
premio nella sezione disegni. Il mio disegno
vuole rappresentare la magrezza generata dal
fumo che fa diminuire l'appetito, una magrezza         sone che lavorano con tanta passione e impe-
che prelude alla morte che i danni da tabagi-          gno, impiegando tutte le loro forze per raggiun-
smo possono provocare.                                 gere un obiettivo importantissimo per tutta
Il premio per il mio primo posto è stato un            l'umanità: la cura del cancro; la loro forza è am-
viaggio a Milano presso la sede della fondazio-        mirevole!
ne per trascorrere una “giornata da ricercato-         Rimane da fare una riflessione: con le nostre
re” con la docente che mi ha dato la possibilità       abitudini sbagliate e i vizi che danneggiano la
di partecipare al concorso, la professoressa Li-       nostra salute, noi vanifichiamo in parte il loro
liana Geraci. Sono stata ospitata, con gli altri       lavoro. A pensarci bene: è un comportamento
vincitori, presso l'istituto di ricerca, dove i tec-   insensato!
nici ci hanno mostrato il loro lavoro, facendoci       Maura Scotti V A
partecipare anche a qualche attività: ci hanno
fatto estrarre il DNA dalle nostre cellule e ab-
biamo assistito a una conferenza tenuta da do-
centi universitari e da una psicologa, specializ-
zata nella cura del tabagismo.
È stata un'esperienza molto interessante, all'in-
segna di un impegno individuale e di gruppo
che rende possibili i notevoli progressi che la
ricerca riesce a realizzare. Ma ciò che mi ha
maggiormente colpito e che mi ha lasciato un
insegnamento positivo è stato conoscere per-

                                                                                                      7
QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
Working in Europe
                             15 studenti dell’indirizzo Alber-    della scuola (proff. Francesca
                             ghiero per un mese - tra Otto-       Mattia, Gabriella Latempa,
                             bre e Novembre 2018 - sono           Claudio Delli Colli e Luigi Mar-
                             partiti per il progetto PON ex-      rocco) che, a turno, hanno sog-
                             trascolastico “Working in Eu-        giornato a Sofia.
                             rope”, con destinazione Sofia,       Per avere la possibilità di acce-
                             Bulgaria.                            dere a questo, come ad altri
La mia esperienza a          Questa iniziativa ha dato la         progetti che si svolgono all'e-
                             possibilità ai ragazzi di trascor-   stero, i ragazzi hanno dovuto
Sofia...
                             rere un intero mese all’estero       conseguire un attestato B1 di
                             e lavorare in due Hotel 5 Stelle     lingua inglese, tramite un esa-
Il viaggio a Sofia è stato   della città: ‘Hotel Marinela’ e      me per il quale sono stati pre-
pazzesco ed emozio-          ‘Hotel Sense’. I ragazzi sono        parati dai loro docenti con cor-
nante, perché non ci         stati impegnati quattro giorni a     si specifici svolti in orario extra
siamo limitati solo a        settimana negli alberghi e due       – scolastico.
lavorare nelle strutture     giorni a settimana all’ HRC Culi-    Per gli studenti è stata sicura-
ma c’è stata una “Full       nary Academy di Sofia, per           mente un’esperienza positiva,
Immersion” nella cultu-      attività enogastronomiche e          poiché hanno avuto modo non
ra magiara e nel modo        lezioni specifiche di cultura        solo di viaggiare, ma di utilizza-
                             bulgara, svolte in lingua ingle-     re la lingua inglese, lavorare a
di fare e pensare dei
                             se.                                  contatto con persone straniere
bulgari. Abbiamo visita-
                             Nei giorni liberi hanno avuto        e di ampliare notevolmente le
to moltissimi posti, co-     modo di effettuare delle escur-      loro conoscenze; inoltre questi
nosciuto tante persone       sioni nella città di Plovdiv,        progetti permettono non solo
molto professionali ma       presso il Monastero di Rila e        di accumulare crediti scolastici,
allo stesso tempo cor-       diversi tour alla scoperta di So-    ma anche di arricchire il curri-
diali     e     socievoli.   fia, tutto ciò naturalmente in       culum vitae con esperienze
Un’esperienza simile la      compagnia di quattro docenti         lavorative importanti.
consiglierei a tutti per-
ché aiuta a crescere e a
diventare molto indi-
pendenti stando lonta-
ni dalla famiglia ma
avendo comunque il
supporto degli altri
compagni e dei docenti
accompagnatori.

Luigi Saviano IV B

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QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
IN VISITA ALL’EUROCHOCOLATE
                                      Il primo     italiana e internazionale.
                                      viaggio di   Dopo un breve giro nella piazza IV Novembre,
                                      istruzione   dove abbiamo ammirato la celebre Fontana
                                      della no-    Maggiore, simbolo della città, la Cattedrale di
                                      stra clas-   San Lorenzo e il Palazzo dei Priori, ci siamo
                                      se, I A      immersi fra gli stand. Abbiamo potuto vedere
                                      indirizzo    tutti i tipi di cioccolato, in forme e qualità di-
                                      Alber-       verse, inoltre c’erano anche bevande, calde o
                                      ghiero, si   fredde, e liquori al cioccolato.
è realizzato il 24 ottobre 2018, quando, ac-       Abbiamo visitato tutti gli stand, alcuni prove-
compagnati dai docenti Gilberto Genovese e                                             nienti anche
Rossana Chirico, ci siamo recati a Perugia: “la                                        da paesi lon-
città del cioccolato”.                                                                 tani, e degu-
Il viaggio è stato un po’ stancante, ma ugual-                                         stato i pro-
mente divertente e soprattutto pieno di                                                dotti più par-
aspettative.                                                                           ticolari.
Appena arrivati, dopo aver lasciato il pullman                                         Questo viag-
in un ampio parcheggio, con la minimetro ab-                                           gio d’istru-
biamo raggiunto il centro. Perugia è una città                                         zione è stato
antica e molto elegante, conosciuta so-            veramente molto bello, coinvolgente ed inte-
prattutto per la PERUGINA, storica fabbrica di     ressante, soprattutto per la quantità di cioc-
prodotti dolciari specializzata in cioccolato e    colata che abbiamo potuto vedere e… so-
nota per il famosissimo e golosissimo “Bacio”.     prattutto gustare!
Nel mese di ottobre tutta la città si trasforma
in una grande cioccolateria a cielo aperto, du-    Mascia Forte – Giuliana De Cubellis – Erica
rante l’evento Eurochocolate, manifestazione       Possidente – Giulia Palombo I A
interamente dedi-
cata al cioccolato
e a tutto ciò che vi
ruota intorno. Eu-
rochocolate       è,
infatti, una mani-
festazione annua-
le dedicata alla
cultura del ciocco-
lato, creata nel
1994, ed è un ap-
puntamento dedi-
cato alla tradizio-
ne cioccolatiera

                                                                                                        9
QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI - Cassino
Il mio viaggio in Polonia è stato bellissimo! Le destinazioni sono state Cracovia, Auschwitz e
                                 Birkenau.
                                 Sono partita con due miei compagni di scuola, Viktoriya Popova e Andrea Torrice, insieme con
UN VIAGGIO PER NON DIMENTICARE

                                 la prof.ssa Maria Rosaria Di Vetta e altri alunni delle scuole della ragione Lazio. Eravamo 550!
                                  Questo viaggio della Regione Lazio, denominato Viaggio Della Memoria, ha come obiettivo
                                 ricordare lo sterminio degli Ebrei nei campi di concentramento.
                                 Arrivati a Cracovia, tutti noi studenti provenienti dal Lazio ci siamo riuniti in una sinagoga e
                                 successivamente abbiamo visitato i luoghi più significativi dove sono stati perseguitati gli
                                 Ebrei. Sono stati 3 giorni intensi perché abbiamo camminato tanto, ci sono state fornite tan-
                                 tissime notizie sulla Shoah e abbiamo dormito davvero poco. Nonostante ciò è stato tutto
                                 molto speciale perché abbiamo avuto l’occasione di conoscere Sami Modiano, Andra e Tatia-
                                 na Bucci, sopravvissuti di religione ebraica che furono prigionieri nel campo di concentramen-
                                 to di Auschwitz.
                                 In questi 3 giorni abbiamo visitato i campi di concentramento con la nostra guida personale
                                 polacca, ma che parlava perfettamente in italiano e devo dire che era preparatissima su tutti
                                 gli argomenti, sia sulla Shoah, sia sulla città e su tutta la storia della sua Patria.
                                 Visitare questi vasti campi di concentramento per me non è stato affatto facile perché, essen-
                                 do una persona sensibile, è stato difficile trovarsi proprio lì dove sono state sterminate milioni
                                 di persone per colpa di un’ideologia assurda e crudele. Non oso immaginare il dolore e insie-
                                 me la grande forza dei testimoni dell’eccidio, entrando in quel terribile posto dove furono
                                 prigionieri. Loro sono stati fondamentali per tutti noi, senza i loro ricordi il nostro viaggio non
                                 sarebbe stato lo stesso. Ci hanno raccontato quello che hanno subito. Le sorelle Bucci erano
                                 bambine quando sono state catturate, avevano 6 e 4 anni, quindi hanno solo dei flash del
                                 passato e non possono ricordare tutto. Invece Sami ricorda, perché era un adolescente ed ha
                                 testimoniato con le lacrime agli occhi facendoci emozionare tantissimo, lì ha perso tutta la
                                 sua famiglia.
                                 L’ultimo giorno invece abbiamo visitato la stupenda Cattedrale Di Wawel. Fuori c’è anche la
                                 statua di un drago che ogni tanto sputa fuoco vero! In questa Cattedrale ci sono le reliquie di
                                 Papa Giovanni Paolo II.
                                 Prima di prendere l’aereo per ritornare a casa, ci hanno lasciato delle ore libere ed abbiamo
                                 visitato il favoloso mercatino della piazza principale!
                                 Posso dire con certezza che questo viaggio mi ha arricchito culturalmente grazie alla presenza
                                 di storici espertissimi che con un linguaggio molto comunicativo mi hanno fornito tutti gli ele-
                                 menti per muovermi facilmente negli eventi, ma più di tutto il mio arricchimento è stato emo-
                                 tivo. Non posso dimenticare che ho avuto il privilegio di passeggiare con la “storia”, con uomi-
                                 ni che hanno fatto prendere vita ad intere pagine di libri, ed i numeri si sono trasformati in
                                 volti, fatti, sensazioni ed emozioni profonde. Ho compreso che noi tutti abbiamo il compito
                                 civile di non far dimenticare quello che è successo e di contribuire al “MAI PIU’” di Sami Mo-
                                 diano.
                                 Sono contenta di aver partecipato a questo
                                 splendido Viaggio Della Memoria ed aver
                                 visitato anche Cracovia, bella ma anche
                                 interessantissima dal punto di vista storico!
                                 Alina Lefter V L

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“Sono morto con altri cento, sono morto che ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento…” “Ad Au-
schwitz tante persone ma un solo grande silenzio…”
Sono le parole di Francesco Guccini che, come noi, anni fa
intraprese il viaggio verso Auschwitz…
Tutto ha avuto inizio giovedì 11/4/19, con l’incontro, a Ro-
ma, di un reduce dei campi di sterminio: Piero Terracina. Un incontro che mi ha fatto rabbrividire e mi
ha lasciato inerme davanti al suo “racconto spinato”. Un’anima a cui è rimasto, tuttavia, un barlume di
speranza nei confronti di noi giovani, fondato sul principio che la memoria vale più del ricordo, in
quanto è destinata a segnare una vita intera e a propagarsi all’infinito.
Il viaggio è continuato con la visita della città di Cracovia e, soprattutto del quartiere ebraico con al
centro la sinagoga ricca di decorazioni e di devozione. Passo dopo passo, abbiamo visitato il luogo in
cui è stata registrata una scena del film Schindler’s list, Il ghetto. Quel poco di muro che è rimasto attor-
no al ghetto, sembra una lapide, eretta in nome di tutti gli ebrei morti per mano tedesca. Ai confini del
ghetto, nella piazza solita alla “selezione umana”, vi erano sparse al suolo delle sedie, simbolo di ribel-

                                                                                                                “MAI PIU’….”
lione compiuta dai bambini che rivendicavano i loro diritti alla scuola e alla felicità.
Il viaggio ha preso presto le redini di un “incubo vivente” e noi studenti abbiamo sperimentato un
senso di alienazione, dovuto ai racconti dei reduci del campo di sterminio. Il più “toccante e toccato”, è
stato Samuel Modiano, nei suoi occhi e nelle sue lacrime ho visto l’intensità del dolore nel mettere
nuovamente piede in quel luogo lugubre e nel rivivere, a distanza di anni, la scena del massacro del
padre e della disumanità del gesto di strapparlo dalle braccia della madre.
Le sorelle Bucci hanno narrato l’inganno a cui venivano sottoposti i bambini, ai quali veniva posto un
semplicissimo quesito: “vuoi raggiungere la tua mamma?”, quelle povere anime rispondevano inno-
centemente di sì e così venivano accontentate e raggiungevano la mamma nella morte.
L’intero universo non potrebbe contenere la miriade di lacrime che son state versate e servirebbero
ora per esprimere tanto dolore, ciò che più duole è l’impossibilità di esprimere tanta sofferenza, perché
è esternare qualcosa di così terribilmente disumano.
Varcata la soglia del cancello con su scritto “Arbeit macht frei” sono rimasta paralizzata e sono stata
pervasa dal rammarico che innumerevoli persone hanno provato, ne ho sentito l’eco, “quelle povere
anime sommerse a cui è stata tolta la parola non chiedono vendetta ma tregua”, come affermava Pri-
mo Levi.
Ho percepito un’aria opprimente in quel luogo, lontanissimo dal mondo, senza tempo e senza senso.
Eppure in mezzo a tanta cattiveria c’è chi non ha pronunciato parole d’odio ma solo d’amore, Samuel
Modiano ne è stato l’esempio, nonostante la personalità cinica, egli non ha mai smesso di sognare e di
sperare.
 “Mai più”: è la frase che Samuel Modiano porta nel cuore e affida a noi giovani “testimoni dei testimo-
ni”, con la speranza che rimanga impressa nella nostra memoria. Abbiamo una responsabilità enorme:
riusciremo nel compito? Sta all’animo umano saperlo… Non dimenticare il passato per non permettere
che esso si riproduca nel futuro, tenendo bene a mente che il futuro è adesso!
Vorrei terminare con una domanda: riuscirà mai l’uomo a essere umile, a capire che la natura ci ha do-
tato di due mani non per impugnare armi, ma una per accompagnare un nostro fratello e l’altra per
aiutare una nostra sorella. Sogno una pagina bianca, dove ci sia scritta la parola “guerra” seguita da un
punto e che a capo si scrivano le parole “pace” e “fratellanza”!
Viktoriya Popova V N
                                                                                                                11
Letterature dal fronte...
                                                         Russo ed Italiano

                                       “Letterature dal       l’istituto ha organizzato un incontro con lo scritto-
                                       fronte”, a mio         re veramente interessante e coinvolgente.
                                       parere, è uno          Quest’anno “Letterature dal fronte” è molto vicina
                                       degli eventi più       a noi, infatti ha optato per la letteratura italiana, i
                                       belli e interes-       libri che partecipano sono: Cronache Infedeli di
                                       santi a cui l’Isti-    Flavio Fusi, Le rondini di Montecassino di Helena
                                       tuto abbia pre-        Janeczek, La grande Guerra di Elmo e Sauro di Lel-
                                       so parte. Pur-         lo Gurrado e Ipotesi di una sconfitta di Giorgio Fal-
 troppo ci ritroviamo in un’epoca in cui leggere è            co. Il romanzo vincitore della XIV edizione è stato
 “un’arte dimenticata”, una passione catalogata               Le rondini di Montecassino, la cui autrice incontre-
 come noiosa. Credo che sia importante motivare i             remo ad Ottobre prossimo per consegnare il pre-
 ragazzi a riscoprire quest’attività attra-                                        mio.
 verso eventi come questo.                                                         Il Progetto prevede non solo la
 L’anno scorso è stata presa in esame la                                           lettura e l’analisi di opere lette-
 letteratura Russa, con la partecipazio-                                           rarie ma anche la partecipazione
 ne di quattro romanzi interessantissi-                                            ad interessanti conferenze. L’ul-
 mi: il primo, Una storia Russa di Lud-                                            tima è di pochi giorni fa, del
 mila Ulitskaya, ha per protagonisti                                               prof. Antonelli dal titolo “Il mu-
 quattro ragazzi che si sono conosciuti                                            seo della lingua italiana”, in cui il
 per caso ma poi sono rimasti uniti per                                            famoso linguista ci ha accompa-
 scelta. La “loro storia” ha in comune la                                          gnato in un tour virtuale di un
 lotta per quegli ideali che oggi giorno sembrano             ipotetico museo della lingua italiana, dalle origini
 dispersi (libertà di parola, diritti umani, sistema          ad oggi.
 politico). Il secondo                                        Spero di avervi messo un po’ di curiosità, parteci-
 Russian Attack di Viktor Erofeev, Eduard Limonov,            pare a questo evento è un’occasione imperdibile,
 Vladimir Sorokin, mette in evidenza l’ipocrisia di           fare da “critici letterari” non capita tutti i giorni.
 un sistema politico corrotto. Il terzo romanzo dal
 titolo Il ponte di Pietra di Alexandr Terechov, trae         Viktoriya Popova V N
 spunto invece da un’inchiesta un po’ insolita, nota
 come il caso dei “lupacchiotti”. L’ultimo romanzo,
 Patologie di Zachar Prilepin, è un misto di emozio-
 ni e di lacrime, tra le pagine di una guerra che ha
 trasformato l’umanità.
                                            Patologie, è
                                            stato il ro-
                                            manzo vin-
                                            citore       di
                                            letteratura
                                            dal fronte
                                               Russa e
La prof.ssa Latempa e alcune alunne partecipanti al
progetto

   12
Un questionario
di storia per il 75°

Quando il comune di Cassino ha
proposto agli istituti superiori di
secondo grado del territorio di
essere parte attiva nell’organiz-
zazione della manifestazione in
occasione del 75° anniversario della distruzio-     Risulta evidente una più approfondita cono-
ne di Cassino e Montecassino, il nostro istitu-     scenza dei fatti storici legati al nostro territo-
to (rappresentato dalla prof. Latempa e da          rio rispetto a quelli che hanno coinvolto l’in-
me ed i miei compagni di classe Giovanni Pa-        tera Europa o la comunità mondiale, infatti le
radisi e Valentina Russo, e Alessandro Corsi e      risposte alle domande riguardanti le vicende
Mario Marcoccia del V H) ha immediatamen-           locali sono corrette in percentuali che supera-
te risposto positivamente e con entusiasmo,         no il 60%.
e con gli altri istituti ha dato vita ad un grup-   Risposte sconcertanti arrivano quando si
po di lavoro formato da docenti referenti ed        affrontano quesiti che implicano una riflessio-
alunni del triennio che ha lavorato sul tema        ne sui valori da difendere in Europa dove 318
del recupero della memoria storica, con l'o-        alunni rispondono che rispettare i diritti indi-
biettivo di far acquisire alle nuove generazio-     viduali dei singoli cittadini europei è più im-
ni un maggior senso di appartenenza al no-          portante della garanzia di pace (domanda 2)
stro territorio, attraverso la conoscenza dei       mentre 172 alunni rispondono che l’Unione
drammatici avvenimenti che ridussero in ma-         Europea è nata allo scopo di unire i continenti
cerie la nostra città e il sacro monastero.         (domanda 10). Chiudiamo con l’ultimo quesi-
A tal proposito è stato somministrato a 722         to, con una nota positiva essendo di storia
studenti che frequentano le classi prime su-        locale, il 65,9% riconosce Montecassino, es-
periori a Cassino un questionario, ideato dal       sendo al vertice di un sistema monastico eu-
gruppo di lavoro ed elaborato sulla base degli      ropeo, la culla dell’Unione Europea
obiettivi del Progetto: “Da Cassino a Roma,         (domanda 16).
Seconda Guerra Mondiale come madre                  La conclusione è che l’impegno di tutti – isti-
dell’Europa?” presentato dalla Fondazione           tuzioni, scuole, famiglie – debba esser orien-
Liberation Route Europe.                            tato a un maggiore approfondimento delle
Il questionario, composto da 16 domande, ha         conoscenze relative alla nascita, alla storia e
posto quesiti riguardanti tre tematiche:            alla legislazione europee per la formazione di
- la conoscenza dei fatti storici locali accaduti   una cittadinanza consapevole e adeguata alle
durante il Secondo conflitto Mondiale,              problematiche che l’Europa dovrà affrontare
- le motivazioni fondanti dell'Unione Europea       nei prossimi anni.
che iniziò 60 anni fa con il trattato di Roma,      Alla manifestazione, preceduta dalla celebra-
- le riflessioni sui valori di pace, democrazia e   zione della Santa Messa presso l’abbazia di
riconciliazione.                                    Montecassino, erano presenti anche due su-
Le risposte sono state analizzate ed i risultati,   perstiti a quella tremenda distruzione che ci
commentati in una manifestazione svoltasi il        hanno commosso con le loro testimonianze.
15 febbraio all’Aula Pacis, sono davvero sin-
golari.                                             Chiara Varlese V B

                                                                                                     13
UNA FAMIGLIA
   COME CHEF
  Un singolare evento si è
svolto presso la sede di via
Casilina. Si è trattato della
prima edizione del concor-
   so “Chef Famiglia”, una
 competizione nella quale
   le famiglie degli alunni
  hanno sfoderato le loro
  qualità culinarie. Accom-
pagnati da genitori, nonne
   e zie, gli alunni parteci-
  panti hanno dato prova
delle loro capacità. Duran-
 te la mattinata, intensa di
 emozioni, tutti i piatti so-
 no stati elaborati con cu-
  ra, esaltando il gusto, la            Centenario della prima guerra mondiale
tradizione dei prodotti del     Il 4 novembre per molte persone è         pedito il volo alle persone felici, sap-
    territorio e con occhio     una data importante da ricordare, la      piate che eravate incapaci di volare
attento alla presentazione      fine della prima guerra mondiale, la      prima ancora di esistere.
  di ogni portata. Ciascun      Grande Guerra…                            A te Piave, chiedo scusa a nome
  piatto è stato premiato,      … ecco le parole di un tema scritto       dell’umanità…
per la propria caratteristi-    per l’occasione…                          Un’arma è più facile da tenere, la
 ca, dalla giuria composta      Quante anime ha visto morire il Pia-      tieni anche con una sola mano, il cuo-
da docenti veterani dell'al-    ve? Quel povero Piave che ha sentito      re no, quello non lo tieni nemmeno
berghiero e perciò esperti      il passo struggente di così tanto odio    con tutto il corpo. Le guerre… periodi
  del gusto. Grande soddi-      di tutti quei corpi… Ma-                                (infiniti nell’animo uma-
 sfazione di tutti i parteci-   ledette le anime di co-                                 no) in cui si sente prima
panti che hanno apprezza-       loro che lo hanno attra-                                il rumore di uno sparo, il
   to l'idea del concorso e     versato senza fermarsi                                  dolore di una pallottola,
  soprattutto dei familiari     per dedicare una lacri-                                 l’odore della polvere da
che, per un giorno, hanno       ma al compagno caduto                                   sparo e poi se c’è tempo
potuto condividere la vita      e per placare la sete di potere che li    l’ultimo battito di un compagno. A
scolastica dei propri ragaz-    aveva posseduti!                          noi cosa è rimasto? Foto scattate per
  zi. Intanto già a scuola si   Il cielo non ha più visto da quel gior-   immortalare quegli attimi atroci, in
  pensa alla prossima edi-      no il Piave, coperto dalla polvere del-   cui non si è fatto in tempo a catturare
              zione.            la guerra, delle corse umane e alla       l’ultimo sguardo di tutta quella gente
                                fine dei tempi dal velo trasparente,      che alla fine nella foto ne è uscita
Nazzareno Caramadre V E         simile all’ombra della corruzione         morta…
                                umana.                                    Eppure nemmeno questo basta
                                Povero Piave, “straripa” di lacrime       all’essere umano per smettere di fare
                                giorno e notte da quel giorno…            inutili guerre.
                                A voi che come “l’albatro” avete im-      Viktoriya Popova V N
14
Ad inizio anno scolastico nell’ambito delle atti-    cato il piccolo bar, a destra della sala, in cui i
vità di orientamento è stata organizzata una         clienti potevano favorire biscotti, succhi di
visita guidata presso l’Edra Palace Hotel.           frutta o altro durante la mattinata. Il Barman,
La classe I A Alberghiero, accompagnata dalle        un signore non giovanissimo ma molto simpa-
professoresse Francesca Mattia, Rossana Chiri-       tico, che parla perfettamente cinque idiomi
co ed Emanuela Pelagalli, con il pullman della       stranieri, ha consigliato agli allievi di studiare
scuola, dopo aver visitato alcuni luoghi di Cas-     bene le lingue per intraprendere qualsiasi lavo-
sino: il Centro, la Chiesa Madre, la sorgente del    ro nel settore alberghiero perché si viene spes-
fiume Gari, il Teatro Romano, infine si è recata     so a contatto con clienti stranieri. La Receptio-
presso l’Hotel che è una struttura alberghiera       nist ha condotto la classe in due sale nelle qua-
tra le più eleganti e confortevoli di Cassino.       li si festeggiano gli eventi (compleanni, matri-
L’esterno dell’Hotel è fantastico e molto ampio      moni, battesimi) che, all’occorrenza possono
con un bel giardino, i parcheggi e una piscina.      essere unite e trasformate in una grande sala
Appena entrati nella hall, gli alunni sono stati     per Convegni o addirittura in un salone da bal-
                                                                                             lo.
                                                                                             La signo-
                                                                                             rina, poi,
                                                                                             ha fatto
                                                                                             visitare i
                                                                                             piani su-
                                                                                             periori, in
                                                                                             particola-
                                                                                             re     una
                                                                                             delle loro
                                                                                             camere
accolti dal professor Sacco e da una Receptio-       standard presentando tutti i servizi di cui i
nist che ha accompagnato i ragazzi nella cucina      clienti dell’hotel possono usufruire.
dell’albergo, perfettamente organizzata in tutti     Non poteva mancare una visita al Ristorante
minimi dettagli. Era la prima volta che gli alun-    dove il professor Sacco ha fatto notare i tavoli
ni visitavano una cucina di un vero Ristorante!      già allestiti e predisposti per il pranzo ed ha
Il personale, molto professionale, era intento a     spiegato ai ragazzi come fare una corretta mise
preparare il pranzo e il piatto forte del giorno:    en place.
gli gnocchi freschi. Il cuoco e il suo aiuto hanno   Al termine della visita, dopo aver salutato il
spiegato come è organizzato il loro settore e        personale dell’hotel, che si è dimostrato dispo-
hanno raccontato della loro carriera, degli stu-     nibile, accogliente e professionale, l’allegra bri-
di compiuti, delle soddisfazioni che può garan-      gata si è recata presso il Mc Donald’s per una
tire la loro professione.                            lauta merenda.
Uscendo, gli allievi sono stati accolti dal Bar-
man che ha spiegato in cosa consista il proprio
                                                     Giuliana De Cubellis – Giulia Palombo -
lavoro e ha mostrato come prepara tutto ciò
che serve per il mattino seguente per la prima       Thomas Neri I A
colazione degli ospiti dell’albergo, poi ha indi-

                                                                                                       15
“Voglio diventare autonomo”

L’idea di questo progetto è nata quando mi so-        l’integrazione, saper usare il denaro e conoscere
no reso conto che all’alunno diversamente abile       punti di interesse di Cassino e altre località, sa-
da me seguito non bastava più fare solo attività      persi orientare e memorizzare i posti, ed anche
in classe, ma bisognava coinvolgerlo anche nella      saper scriver la propria firma. Infatti una delle
pratica quotidiana, uscendo dalla scuola. Quindi      nostre mete, infatti, è stata anche la biblioteca
in collaborazione con i docenti ed i compagni di      comunale dove il ragazzo, riuscendo a firmare
classe, ho organizzato una serie di attività ester-   sul cartellino, ha potuto prendere in prestito dei
ne. Siamo andati all’ufficio postale a pagare dei     libri, cosa che fa ancora oggi accompagnato dai
bollettini di luce, gas e telefono, così ha impara-   compagni di classe.
to praticamente ad usare monete e banconote.          In classe sono state fatte, infine, altre attività
Altre volte, sempre con i compagni, siamo anda-       tipo memorizzare il numero del cellulare della
ti all’ufficio anagrafe per chiedere un certificato   madre e scriverlo sul cellulare.
di residenza, così pure all’assessorato alla cultu-   In conclusione questo progetto sta avendo gran-
ra e al turismo per prendere materiale turistico,     de successo grazie alla collaborazione dei com-
o nelle agenzie viaggi per prendere deplians di       pagni che hanno coinvolto l’alunno attivamente
strutture turistiche di montagna, di mare, di la-     nel processo socializzante e anche al contributo
ghi e di benessere. Ad ogni uscita con i compa-       dell’assistente specialistica e alla disponibilità di
gni, e a volte con l’assistente specialistica, si è   alcuni docenti. Credo tanto in questa attività,
andati poi al bar a fare colazione e poi lui ha       tanto che neppure il freddo pungente ha ferma-
avuto il compito di raccogliere i soldi ed andare     to le nostre uscite e l’allievo era sempre conten-
a pagare alla cassa. Tutti insieme siamo andati al    to e sorridente perché gli piaceva ciò che face-
mercato di Cassino a fare delle compere, al su-       va, cioè stare con i compagni ed imparare prati-
permercato a fare la spesa, ed ora il giovane ha      camente ciò che si studia in classe.
imparato a muoversi in vari tipi di negozi. Infine    Ringrazio il Dirigente Scolastico di avermi auto-
ho organizzato delle visite guidate con la sua        rizzato a svolgere questo progetto e sono molto
classe, alunni di altre classi e con alcuni docenti   soddisfatto dei miglioramenti che l’alunno sta
accompagnatori all’Abbazia di Montecassino e          compiendo, tanto da proporre questa avventura
all’Abbazia di Casamari con il pullman della          anche l’anno prossimo.
scuola. Questo progetto in corso sta raggiungen-      Prof. Emilio Roma
do dei traguardi importanti: la socializzazione e

16
Le classi prime indirizzo
MAT in visita alla Tiberina

                                                       Lo stabilimento Tiberina di Cassino, è
                                                       un fiore all’occhiello tra le aziende
                                                       del territorio che operano nel settore
                                                       automobilistico.
                                                       Nella zona operativa dello stabilimen-
                                                       to, si svolgono principalmente opera-
                                                       zioni di lastratura, cioè l’operazione
                                                       di assemblaggio delle varie parti di
                                                       lamiera che costituiscono un autovei-
                                                       colo.
                                                       Da anni il nostro Istituto ha rapporti
                                                       di collaborazione con i responsabili
     dell’azienda, che ospitano sempre molto volentieri i nostri alunni per microseminari
     sulla sicurezza, sulle nuove tecnologie adottate dall’azienda o solo per permettere a
     studenti più giovani di vivere un’esperienza diretta sulle realtà dei processi di lavora-
     zione robottizzati di ultima generazione.
     Quest’anno è stata la volta degli alunni delle classi 1^ G e 1^ H dell’indirizzo M.A.T.
     accompagnati dai docenti Franco Paolo Ciavolella e Angelo Piccone.
     Gli alunni sono stati accolti da una giovane ingegnere che, dopo aver spiegato breve-
     mente la storia dell’azienda e informato gli studenti sulle principali norme di sicurez-
     za da adottare durante la visita, ci ha condotti ai vari reparti operativi.
     L’entusiasmo degli studenti è stato grande, nel vedere quelle enormi lamiere tenute
     sospese nell’aria da bracci meccanici giganti mentre altri robot eseguivano con pre-
     cisione centinaia di saldature al minuto; pur essendo grandi e pesanti, quei robot si
     muovevano in perfetta armonia tra loro, avvicinandosi e allontanandosi dalla lamie-
     ra da saldare con movimenti velocissimi, per poi riposizionarsi a riposo alla fine di
     ogni lavorazione. Quante domande ai tecnici dei vari reparti! Quanti dubbi curiosi
     hanno posto i nostri alunni! Quanta voglia nei loro occhi, di scoprire come funziona
                                                                quel mondo tecnologico, che
                                                                presto anche loro dovranno
                                                                saper gestire.
                                                                Prof. Angelo Piccone

                                                                                             17
La Fondazione di recupero minorile
                                 “ 'a Voce d'e Creature”

                                  La fondazione di re-     da un ambiente, definito dai bambini “l’acquario”,
                                  cupero minorile “’a      circondato da pareti di
                                  Voce d'e Creature”       vetro che danno una vi-
                                  ha sede nella villa      sione completa ed una
                                  "Bambù", confiscata      predominanza sul quartie-
                                  alla camorra e asse-     re. Al termine della visita
                                  gnata nel 2007 dal       don Luigi ci ha portato
                                  Comune di Napoli.        nella loro “pizzeria”, un
 L'ex villa del boss Brancaccio di Poggioreale, situa-     ambiente allestito con un
 ta in via Piazzolla al Trivio nel quartiere               banco e un forno dove
 "Arenaccia", è composto da tre piani. La Comuni-          realizzano il progetto
 tà è diretta dal prete anticamorra don Luigi Mero-        “Pizzaiolo”, a cui parteci-
 la, che da anni cerca di combattere il fenomeno           pano nei pomeriggi dei
 dell’abbandono scolastico e l’analfabetismo, che è        giorni dispari i ragazzi più
 una delle cause della criminalità giovanile. La Fon-      grandi. Tale progetto oltre
 dazione si differenzia da tutte le altre perché è         ad intrattenerli, ha la finalità di fornire loro un fu-
 rivolta solo ai bambini e agli adolescenti che vivo-      turo professionale. Ci hanno offerto quindi pizza e
 no ai margini della società, e che in molti casi non      birra artigianale, anche esse fatte da loro. L’im-
 hanno né una famiglia né degli amici capaci di gui-       pressione che abbiamo avuto è un fermento di
 darli nella loro crescita e di spronarli a compren-       stimolanti attività in un ambiente che induce alla
 dere l’importanza dell’istruzione .                       legalità, in quanto la villa stessa è il simbolo che
 Don Luigi Merola ha accolto il nostro gruppo (IV/V        l’illegale, l’illecito e i facili guadagni non hanno
 L – V M) al quale ha illustrato che la Fondazione         MAI un buon epilogo.
 nasce dalla consapevolezza che la civiltà di una          Martina Pontone e Jessica Domenicone V L
 città, nazione o territorio si misura dal rapporto
 con i suoi bambini e si propone di intervenire in
 ogni luogo o situazione in cui i minori vivono una
 condizione di disagio e di privazione dei loro diritti
 fondamentali.
 Dopo l’incontro con don Luigi, siamo rimasti nei
 locali della villa ed abbiamo aiutato i volontari ad
 interagire con i bambini che frequentano abitual-
 mente il centro; alcuni si sono attivati aiutando i
 volontari nel doposcuola, altri hanno partecipato
 ad attività ricreative quali la danza. Abbiamo gio-
 cato e ballato con i ragazzini del centro, e svolto
 anche altre attività ludiche e qualcuno si è cimen-
 tato con una partita di calcio nel campo all’esterno
 della villa. Siamo rimasti tutti colpiti in particolare

18
PORTE APERTE ALLA FCA
Gli alunni delle classi quinte ad indirizzo Manutenzione e Assi-
stenza tecnica, accompagnati dai docenti Antonio Mancini e Ro-
berto Aristipini, hanno partecipato ad una visita aziendale presso
lo stabilimento FCA di Piedimonte San Germano.
Lo stabilimento che rappresenta la più grande realtà produttiva
del territorio, è stato costruito nel 1972, e si è ingrandito negli
anni fino a raggiungere gli attuali due milioni di metri quadrati,
dei quali 400 mila coperti. Gli studenti sono stati accolti da un
responsabile della struttura e, dopo un coffee break, hanno assi-
stito alla proiezione di un filmato sulla storia dello stabilimento,
sugli investimenti fatti negli anni e sulle attuali strategie azienda-
li. Indossati tutti i dispositivi di protezione individuale previsti
dalle normative sulla sicurezza, gli allievi hanno avuto modo di
visitare alcuni dei principali reparti che costituiscono lo stabili-
mento, e in particolare l’area lastratura, l’area montaggio e l’a-
rea test drive. L’evento non è stato limitato ad una rapida e su-
perficiale visita, ma gli accompagnatori hanno coinvolto gli stu-
denti e hanno risposto alle loro tantissime curiosità relative alle
motorizzazioni degli ultimi modelli di Stelvio e Giulia prodotti.
L’esperienza, unica ed irripetibile, si è conclusa con la visita al
laboratorio test-drive dove vengono testate le auto più potenti
della linea Quadrifoglio.
Classi V G e V H

                                                                    19
RICERCA-STUDIO: La celiachia (argomento interdisciplinare)
                                                    PROTAGONISTI: Alunni II indirizzo Alberghiero, guidati dalla prof.ssa
                                                    Colallillo
                                                    PROCEDURA: Lavoro di gruppo: ricerche e rappresentazione grafica
                                                    di un chicco di grano.
                                                    CONCLUSIONI: La celiachia non è una
                                                    malattia ma una semplice condizione
                                                    che per manifestarsi necessita della
                                                    contemporanea presenza di una pre-
                                                    disposizione genetica e di un consumo
CHIMICA CHE PASSIONE

                                                    di alimenti contenenti glutine.
                                                    A cura di: Benedetto Zitiello

                          RICERCA-STUDIO: Star bene è
                          una soluzione chimica
                          (argomento interdisciplinare)
                          PROTAGONISTI: Alunni II N e II
                          L guidati dalla prof.ssa Colallillo
                          PROCEDURA: Lavoro di grup-
                          po: ricerche e rappresentazio-
                          ne grafica sul ruolo dei radicali
                          liberi e degli antiossidanti
                          sull’invecchiamento cellulare.
                          CONCLUSIONI: Importanza di
                          un’alimentazione equilibrata e
                          di un corretto stile di vita per
                          combattere lo stress ossidativo.
                          A cura delle Classi II N e II L

                       ESPERIMENTO: Riproduzione atomi elementi atomici
                       PROTAGONISTI: Alunni II B guidati dalla prof.ssa Colallillo
                       PROCEDURA: Abbiamo riprodotto in scala alcuni elementi chimi-
                       ci utilizzando materiale comune: pennarello indelebile per indi-
                       care gli elettroni, perline di due colori diversi , per rappresentare
                       neutroni e protoni, e delle sfere di plastica per gli atomi.
                       CONCLUSIONI: E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio
                       A. Einstein.
                       A cura di: Benedetto Zitiello
    20
LABORATORIO: LEGGE DI LAVOISIER
PROTAGONISTI: Alunni I L guidati dalle prof.sse Scappaticci e Di Gennaro
PROCEDURA: Abbiamo fatto reagire il bicarbonato di sodio con l’acido acetico presente nell’aceto.
CONCLUSIONI: Abbiamo verificato che la somma dei reagenti è uguale alla somma della massa dei
prodotti.
A cura di: Asia Valente

 RICERCA-STUDIO:
 I Biopolimeri
 PROTAGONISTI: Alunni II H gui-
 dati dalla prof.ssa Paola Picco-
 ne
 PROCEDURA: Dibattito in clas-
 se sulla nostra epoca definita
 “età della plastica”; ricerche
                                     Claudio Piambelli II H
 sulla produzione di plastica nel
 mondo e i suoi effetti sulla                                  ESPERIMENTO: Modelli molecolari
 flora e sulla fauna; produzione                               PROTAGONISTI: Alunni II N guidati
 volantini pubblicitari di sensi-                              dalla prof.ssa Colallillo
 bilizzazione al rispetto dell’am-                             PROCEDURA: Lavoro di gruppo: ri-
 biente.                                                       produzione in scala di alcune sempli-
 CONCLUSIONI: Per difendere                                    ci molecole: idrogeno, ossigeno, azo-
 l’ambiente bisogna incremen-                                  to. Realizzazione modello in scala
 tare la raccolta differenziata e                              del cloruro di sodio.
 la produzione di bioplastiche .                               CONCLUSIONI: Abbiamo dimostrato
                                                               concretamente le differenze fra i
 A cura di: Classe II H                                        diversi tipi di legami.

                                          Vessella II G
                                                               A cura di: Classe II N

                                                                                               21
UN GIORNO A CASA LAWRENCE

Il giorno 22 marzo le classi pri-
me dell’indirizzo alberghiero                                               LA LOTTA
hanno effettuato un’uscita di-
dattica presso “Casa Lawren-
ce”. Casa Lawrence è un casale
                                                                           ALLO SPRECO
di inizio ‘900 dal tipico stile in-
glese, situata a Picinisco nel                                             ALIMENTARE
versante laziale del Parco Na-
zionale d’Abruzzo. Il casale,         fatto, proprio con le nostre
che è stato chiamato così in          mani, una formaggetta da por-
onore di un celebre scrittore         tare a casa. Successivamente
inglese David Herbert Lawren-         ci hanno fornito dei guanti che
ce che vi fece visita, oggi è un      ci sarebbero serviti per racco-
agriturismo, una caciosteria e        gliere le ortiche che avremmo
un’azienda agricola.                  utilizzato per preparare la salsa
Anche noi della I A siamo parti-      per condire gli gnocchi. Finita
ti con il pulmino della scuola,       la raccolta abbiamo preparato
accompagnati dal professore           l’impasto degli gnocchi, gli ab-
Capitanio e dalla professoressa       biamo dato forma e, una volta
Velardo. Poiché siamo arrivati        cucinati e conditi con la nostra
in anticipo, mentre aspettava-        salsa, li abbiamo mangiati. Al
mo i proprietari, abbiamo             ritorno ci siamo fermati in una
esplorato un po’ il posto e du-       gelateria ad Atina, e dopo sia-
rante la passeggiata la nostra        mo ritornati a Cassino.
professoressa ha spiegato alcu-       E’ stata una giornata fantasti-
ne cose sul ruscello che era lì.      ca, abbiamo imparato cose
Dopo un po’ sono arrivati i pro-      nuove e fatto nuove esperien-
prietari del casale che ci hanno      ze. Casa Lawrence è un posto
                                                       rilassante     e
                                                       bellissimo,    e
                                                       speriamo tanto
                                                       di ritornarci o
                                                       di andare in
                                                       posti simili per-
                                                       ché così impa-
                                                       riamo       cose
                                                       nuove e so-
condotto sul luogo “di lavoro”        prattutto realizziamo pietanze
dove ci hanno spiegato come si        squisite anche con materie pri-
effettua la lavorazione del latte     me semplici e genuine.
e del formaggio. Dopo averci           Thomas Neri e Giulia Palombo
fornito degli attrezzi, abbiamo       IA

22
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