Effetto domino su 900 corsi ecco quelli non in pericolo - uspur
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Effetto domino su 900 corsi ecco quelli non in pericolo A COSA Si RIFERISCE L'ORDINANZA DEL QUANTI SONO I CORSI CON LO TAR DEL LAZIO? SBARRAMENTO ALL'ACCESSO? L'ordinanza si riferisce ai corsi a Nel 2016-17 (fonte Udu) i corsi numero programmato decisi, come ad accesso libero erano 2.718 (62%); nel caso della Statale di Milano,a quelli ad accesso programmato livello di singolo ateneo secondo nazionale 715 (16,4%) e quelli ad criteri però non indicati dalla legge accesso programmato locale 926 n. 264 del 1999 sulla (21 %). Di questi ultimi, secondo programmazione degli accessi nelle l'Udu, il 95 per cento - quindi oltre università. 900 - sarebbe a rischio. QUALI SONO I CORSI A NUMERO CHIUSO PERCHÉ GLI ATENEI DECIDONO DI STABILITI DALLA LEGGE? METTERE NUMERI CHIUSI A LIVELLO La legge fissa la programmazione a LOCALE? livello nazionale per gli accessi alle Dal 2004 il Miur stabilisce con lauree di Medicina e Chirurgia, decreto (l'ultimo è di febbraio 2017) Veterinaria, Architettura, l'accreditamento dei corsi: si danno Odontoiatria e Professioni sanitarie. cioè i parametri, tra cui strutture e A questi si aggiunge Scienze della numero di docenti necessari in formazione primaria (corso istituito a rapporto agli iscritti, per tenerli norma della legge 34/1990). In aperti. Criteri divenuti sempre più questo caso il Miurdecide ogni anno rigidi. Con il taglio dei finanziamenti il numero di posti e le date dei test. e il blocco del turn over dei docenti Sono i cosiddetti corsi a numero le università si sono viste costrette a chiuso a livello nazionale. La stessa programmare sempre più gli accessi legge stabilisce anche i corsi che anche facendo riferimento non solo possono essere programmati negli alla legge, ma ai criteri previsti per accessi dalle università: quelli per i l'accreditamento. quali l'ordinamento didattico preveda "l'utilizzazione di laboratori QUALI SARANNO LE CONSEGUENZE DOPO ad alta specializzazione, di sistemi IL PRONUNCIAMENTO DEL TAR? informatici e tecnologici odi L'ordinanza, se confermata dal posti-studio personalizzati"; per corsi Consiglio di Stato, può fare dove c'è l'obbligo di tirocinio in altre giurisprudenza: i ricorrenti non sedi da quelle universitarie. In hanno impugnato solo la delibera questo caso i posti e le date dei test dell'Ateneo, ma il decreto sono decisi dai singoli atenei e sull'accreditamento. vengono generalmente chiamati A CURA DI ILARIA VENTURI corsi a numero programmato.
NUOVO ACCORDO QUADRO DI COLLABORAZIONE SU TECNOLOGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Mater ed Enea a braccetto Per la n* cerca BOLOGNA I Kl 1 U N N UOVO accordo quadro di col- laborazione amplia ulteriormente la partnership tra le due istituzio- ni: infrastrutture condivise, nuo- vi percorsi formativi, attività in- ternazionali ed eventi per la diffu- PATTO sione dei risultati. Il rettore II rettore dell'università di Bologna, Fran- dell'università cesco Ubertini (nella foto), e il di Bologna, presidente Enea, l'Agenzia nazio- Francesco nale per le nuove tecnologie l'ner- Ubertini gia e lo sviluppo economico soste- nibile, Federico Testa, hanno fir- mato un accordo quadro di colla- borazione che amplia ulterior- mente la partnership tra le due istituzioni protagoniste nel cam- po della ricerca scientifica e tecno- logica italiana. L'accordo pro- muove l'avvio di attività di ricer- ca a sostegno dell'innovazione a li- vello regionale, nazionale ed euro- peo. Cambiamenti climatici, qualità dell'aria, recupero e rigenerazio- ne urbana, salvaguardia del patri- monio artistico e ambientale, fon- ti rinnovabili, efficienza energeti- ca, biotecnologie industriali e chi- mica sostenibile sono i principali ambiti scientifici della collabora- zione. Senza dimenticare smart ci- ties e smart buildings, industria 4.0 e tecnologia dei materiali. So- no previste la condivisione di in- frastrutture di ricerca, la creazio- ne di percorsi di alta formazione, inclusa la progettazione e realizza- zione di nuovi corsi di dottorato, attività di internazionalizzazione e l'organizzazione di seminari, convegni e altri eventi per la diffu- sione dei risultati di ricerca. LA DU TA dell'accordo è di cin- que anni, prorogabile per altri quattro. Le collaborazioni in cor- so tra l'Alma Mater di Bologna ed Enea sono numerose e compren- dono progetti di ricerca congiun- ti, anche europei, partecipazioni a cluster tecnologici nazionali e a network comunitari, collaborazio- ni nell'ambito della rete alta tec- nologia della Regione Emilia-Ro- magna, finanziamenti di assegni di ricerca.
GAZZETTA UFFICIALE Cambiano le regole per le scuole di specializzazione in medicina Pubblicato sull a Gazzetta garantire un maggiore controll o Ufficiale 208 di ieriilnuovo durante lo svolgimento dell e regolamento per l'accesso dei prove stesse. Tra le novità si medici alle scuole di segnala che da quest'anno il specializzazione in medicina. Le concorso di ammissione sarà nuove regole, contenute nel bandito entro il31maggio (prima decreto 130/2017, puntano a era ilio aprile); il numero di rendere la selezione più quesiti della prova scritta sale a qualificata, snell a, semplificata. 14o (daino precedenti) e le Con un'attenzione specifica all a risposte multiple tra cui questione logistica: le sedi scegliere passano da quattro a d'esame saranno accorpate per cinque; ogni risposta esatta vale area geografica e rese meno 1, non data o ed errata- 0,25 frammentate , anche per (prima era - 0,30).
I GIOVANI LAUREATI: «SAREMO COSTRETTI A LASCIARE L'ITALIA» «Scuole di specializzazione, ritardi e pochi posti» «O LA BORSA o la vita». In questo caso le universitaria Link, si è svolto in contempora- rapine non c'entrano, visto che in gioco c'è il nea anche in Piemonte, Toscana e Lazio. A futuro dei giovani medici. A lanciare l'allar- preoccupare non è solo la data del bando, che me sono i camici bianchi che si sono raduna- a giorni dovrebbe essere reso pubblico, ma so- ti ieri mattina, di fronte alla Regione, per pro- prattutto l'indiscrezione secondo cui le borse testare contro il ritardo nella pubblicazione di studio garantite saranno poche più di 6mi- del bando per accedere alle scuole di specia- lizzazione di Medicina. Il bando era atteso la. Un numero giudicato insufficiente, a fron- per il 30 aprile, ma il 13 maggio è stato riman- dato a data da destinarsi. Colpa delle nuove regole di selezione, che hanno prodotto un ri- tardo che arriva fino a oggi, lasciando così «Ci trattano come ragazzi molti neolaureati in uno stato di limbo. Da aprile aspettiamo la selezione» «Molti di noi si sono laureati nel 2016 e anco- ra non hanno risposte», lamentano. Addosso te di quasi 17mila laureati che, in tutta Italia, hanno il camice, a significare che, loro, sareb- hanno ottenuto l'abilitazione per diventare bero pronti a lavorare. «In questo periodo ho medici. «La beffa è che era stato inserito il rifiutato offerte di lavoro pensando che il numero chiuso per accedere all'università bando uscisse a breve», sottolinea arrabbiata proprio per far sì che tutti avessero poi un'oc- Maddalena Fiorani, classe 1990, laureata a cupazione», protesta Marco Pecorini, 28 an- Parma. Il presidio, organizzato dall'associa- ni, laureatosi anche lui all'Università di Par- zione `Chi si cura di te?' e dall'associazione ma nell'ottobre del 2016. «Ci trattano come studenti - ci dice ancora - ma gli specializ- zandi sono a tutto diritto dei lavoratori, che sgobbano dieci ore al giorno e sono sottopaga- ti». E Anna Del Colle, 26 anni, rincara la do- se: «Dovrei aprire una partita Iva, ma quan- do? E in che modo dobbiamo prepararci per il test?». SECONDO le stime, sarebbero oltre 85mila i professionisti italiani prossimi al pensiona- mento e, con l'attuale offerta formativa, ri- schiano di non essere sostituiti. Gli studenti sperano che a supplire al numero di borse di studio stanziate dallo Stato sia la Regione. Così sono venuti anche da Ferrara, Parma e Modena per chiedere un intervento. Dopo aver conseguito l'abilitazione per esercitare la professione, tutti attendono ora di sapere quando e se potranno diventare dottori in questo Paese. «Altrimenti dovremo andare all'estero», commentano rassegnati. Oggi la protesta si sposta a Roma. Pietro Adami SC H IERATI I medici che si sono radunati ieri davanti alla Regione per protestare contro il ritardo nella pubblicazio- ne del bando
tF V f S si y A un anno dal titolo occupati 64% medici Studiare medicina è una scelta che paga. Quasi sette laureati in medicina su dieci lavora a un anno dalla laurea, secondo i dati Almalaurea. La prima occupazione, sebbene nella stragrande maggioranza dei casi abbiano iniziato a lavorare solo una volta conseguito il titolo a ciclo unico (86°c), è raggiunta a 2,3 mesi dall'inizio della ricerca del lavoro. Elevata anche la quota di laureati che svolge un'attività autonoma (46%). Già ad un anno le retribuzioni sono elevate, 1.53o euro netti mensili. A cinque anni dal titolo il tasso arriva al95%io. I.osvilu s'è Perma a Mil eu
La corsa a Medicina In 3000 da tutta Italia per il test dei record Mai così tanti candidati, ma passa solo uno su dieci LORENZA CASTAGNERI candidato è infatti convocato in una classe precisa, a cui può L'assalto è previsto già a par- accedere solo dopo aver mo- tire dalle otto. Zone interes- strato un documento di identi- sate: via Sant'Ottavio, zona tà. Il test comincia alle 11, ma Palazzo Nuovo, e lungo Dora l'invito è a presentarsi con an- Siena, tra la palazzina Einau- ticipo perché, dato l'alto nume- di e il campus Einaudi. È in ro di persone, le operazioni di queste tre sedi che domani, controllo potrebbero essere come stabilito a livello nazio- assai lunghe. nale dal Miur, si svolgeranno i test di ingresso per Medici- Poche defezioni na e Chirurgia e Odontoia- E difficile che ci siano defezio- tria e Protesi dentaria. ni dell'ultimo momento. «Quelli che non si presente- Record di candidati ranno saranno al massimo il 5 A Torino un numero così alto per cento dei ragazzi», ripren- di candidati non si era mai vi- de la professoressa Operti. sto negli ultimi anni. Saran- «Medicina è una prima scelta no 3.171, suddivisi in aule da per la maggior parte di loro, 200 posti che l'Università ha quindi qui le rinunce sono me- destinato già da tempo all'at- no rispetto a corsi-piano B co- tesissimo appuntamento. me Biotecnologie, dove regi- «Abbiamo volutamente con- striamo un 10-15 per cento di centrato le operazioni tutte ritiri dai test». nella stessa area», spiega la In città ci saranno, quindi, pro rettrice Lorenza Operti. più di tremila concorrenti per «Così, se qualcuno sbaglia 350 posti di Medicina più 40 l'aula può raggiungere velo- per Odontoiatria. Riuscirà a cemente quella giusta». sedersi al banco quasi un can- Sul suo sito l'ateneo ha an- didato su dieci. Il test prevede che fornito agli iscritti ai test le 60 domande a risposta multi- indicazioni su come arrivare pla da risolvere in 100 minuti. alle diverse sedi di svolgimento Due sono quesiti di cultura ge- della prova, con tanto di foto- nerale, venti di logica, diciotto grafia di ciascun edificio. Ogni di biologia, dodici di chimica,
Ci aspettiamo poche al punteggio ottenuto, sono riu- sciti a conquistare un posto al- defezioni, non più l'Università di Torino o dovran- del 5%. Medicina è no ripiegare su un altro ateneo la prima scelta di quasi indicato come seconda scelta. «Di solito funziona così: il futu- tutti i ragazzi ro studente sostiene diversi test di ingresso e si iscrive dove Lorenza Operti riesce a entrare, per avere la si- pro rettore curezza di immatricolarsi. Se della facoltà di Medicina poi viene preso a medicina, allo- ra cambia corso», spiegano an- cora dal rettorato. otto di fisica e di matematica, pria posizione», raccomanda In inglese uguali in tutta Italia. Oltre al li- Lorenza Operti. Ma quest'anno è previsto anche bretto con i quiz, agli esaminan- I risultati saranno pubblicati il debutto di Medicine&Surgery, di sarà consegnato anche un co- il 19 settembre. È, però, sola- cioè Medicina e Chirurgia in in- dice, con cui poi potranno con- mente il 3 ottobre che, sullo glese, corso che l'Università atti- trollare, sul portale Universi- stesso portale, verrà resa nota va per la prima volta, per cui ci taly, il punteggio ottenuto. «È la graduatoria nazionale degli sono 688 candidati per 100 posti. molto importante non perderlo ammessi e, dunque, solo allora Il test nazionale si tiene il 14 set- o dimenticarlo, altrimenti non gli studenti si potranno rendere tembre in via Filadelfïa 73. si riesce più a risalire alla pro- effettivamente conto se, in base RYNC NDALCUNI DIRITTI RISERVATI Ue, I test si tengono a Palazzo Nuovo, e lungo Dora Siena, tra la palazzina Einaudi e il campus Einaudi
Medici in attesa CH fi CI CURERA DOMANI? Per la prima volta le Scuole di specializzazione in Medicina sono state censite e valutate. Ultimo passaggio di una riforma necessaria. Eppure i giovani medici aspettano ancora: tra bando di concorso in ritardo e accreditamento delle Scuole in sospeso, si attende che il Ministero della Salute sblocchi la situazione. In ballo c'è la formazione dei dottori, gli ospedali che li preparano, la nostra salute DI STEFANIA CHIALE IN MAGGIO, 13 MILA GIOVANI MEDICI ITALIANI aspettavano il bando con cui il Ministero dell'Istruzio- LA VALUTAZIONE DELLE SCUOLE ne stabilisce il numero di accessi per materia e Scuola di specializzazione. Non è arrivato. Al suo posto, hanno ricevuto un comunicato stampa. Provvisoriamente Per ora niente bando né concorso, che doveva svol- Accreditabili accreditabili 676 620 gersi a luglio. Il motivo? Il Miur ha deciso che, per (4,3%) (47,2%) la prima volta, le Scuole vengano censite e valutate in base a criteri precisi : anche a costo di tenere il Scuole di concorso più avanti, in autunno. Obiettivo: ultimare la specializzazione in Italia riforma iniziata nel 2015, ammodernare e migliorare la 1.433 formazione medica italiana. Un ritardo con giusta causa, diciamo. Oggi la valuta- Non zione è arrivata, ma i neolaureati in Medicina - futuri valutabili oncologi, pediatri, chirurghi, ginecologi, ematologi 2 italiani - aspettano ancora. Un intero anno rischia di saltare: futuri specializzandi di cui l'Italia ha bisogno. Cosa sta succedendo?
TURNI PESANTI Un intero anno L'OSSERVATORIO NAZIONALE della forma- di specializzandi rischia membro dell'Osservatorio interministeriale zione medica specialistica, costola tecnica di non entrare in servizio e presidente dell'Aim, Associazione italiana nei tempi previsti . E questo del Ministero della Salute e del Ministero Medici. «Non è così: è un meccanismo potrebbe ricadere sui turni dell'Istruzione, ha rilevato che, su 1.433 dei medici già in corsia continuo di monitoraggio per stimolare le Scuole di specializzazione , 153 non sono in strutture a migliorare . Il ruolo dell'Osser- grado di formare al meglio i futuri medici vatorio è tecnico: la politica ha l'ultima italiani . La valutazione è basata su indicatori quantitati- parola». Ma la decisione tarda ad arrivare . Il dicaste- vi richiesti alle scuole, come il numero di pubblicazioni ro guidato da Beatrice Lorenzin potrebbe, quindi, deci- dei docenti e gli standard di assistenza degli ospedali dere di accreditare anche le 135 valutate non idonee? dove i futuri specialisti devono contemporaneamente «Certo. Ma sarebbe una pessima notizia. Il ministero imparare e visitare i pazienti. Su questi criteri - e non su sta temporeggiando da inizio agosto. Temiamo stia documenti forniti autonomamente dalle strutture, com'è ricevendo pressioni da alcune Scuole e dalle Regio- accaduto fino al 2016 - dovrebbe fondarsi il nuovo ni», ci spiega Andrea Silenzi , presidente dei SIGM, accreditamento . Solo alle Scuole accreditate saranno Segretariato Italiano Giovani Medici, l'associazione di assegnati contratti di formazione specialistica. rappresentanza più grande dei medici specializzandi. «Speriamo faccia fede al percorso di riforma quasi «STA PASSANDO L'IDEA CHE IL NUOVO SISTEMA pro- concluso e non butti all'aria anni di lavoro sul miglio- muova o bocci le Scuole», spiega a 7 Walter Mazzucco, ramento della formazione medica».
LA PROGRAMMAZIONE (SCHIZOFRENICA ) DELLA FORMAZIONE MEDICA 011.923 .Fabbisogno di medici generici n 17.000 q Posti Corso di Laurea in Medicina q 7.000 q Laureati 08.190 •Fabbisogno di medici specialisti q 5.504 q Posti nelle Scuole di Specializzazione 010.002 09.527 q 6.709 08.848 06.900 06.900 07.095 q 5.000 K7.294 E 7.465 07.366 q 6.355 q 6.615 q 6.803 06.000 06.000 07.003 q 5.329 q 5.490 q 5.000 q q 08.700 ® 9.706 q 8.000 0 7.967 q 6.700 I I I I I I I I I I I I I I I I I I 2001 2004 2007 2010 2014 2016 2017 FONTE: CONFERENZA STATO REGIONI IL PERCORSO È INIZIATO CINQUE ANNI FA. Nel 2014, sogno di medici stabilito, il Miur bandisce gli ingressi la rivoluzione: il concorso per entrare nelle Scuole di al Corso di Laurea in Medicina. Ne derivano un certo specializzazione diventa nazionale. Nel 2015, il decreto numero di laureati, pronti per entrare in specialità. Ma 68 le riordina e riammoderna: tra le altre cose, ne nel 2016 a fronte di un fabbisogno di medici speciali- riduce la durata rispetto alla media europea. Nel 2017, sti di quasi 8.000 unità , sono stati banditi solo 6.725 come abbiamo visto, il completamento del percor- posti di formazione . E i candidati erano 13.800. so con il decreto 402, che fornisce gli strumenti per «Occorre un nuovo metodo di calcolo, per ottimizzare migliorare la qualità della formazione e ridefinisce i quello che abbiamo. L'Italia negli ultimi anni ha fatto criteri di accreditamento. parte di una joint action europea per riformare la programmazione della forza lavoro nella Sanità. «PRINCIPALE MOTIVO DI QUESTA RIFORMA è Sarebbe importante proseguire su quella strada». la mancanza di una programmazione professio- nale nella Sanità», spiega Silenzi. Vale a dire? NEL FRATTEMPO, ALLA FINE DELLA CALDA «Volendo sintetizzare: troppi studenti di medici- estate 2017, i futuri medici rimangono in attesa. E na, pochi posti di specializzazione , pochissimi le Scuole di specializzazione pure: non ricevono contratti di lavoro stabile nel Sistema sanitario comunicazioni dal Miur da fine luglio. È stato nazionale ». Basta dare uno sguardo al grafico l'articolo del Corriere a firma di Gianna Fregonara (vedi sopra) sulla programmazione della forma- e Simona Ravizza, con la pubblicazione del docu- zione dal 2001 ad oggi per avere un'idea della schizo- mento dell'Osservatorio interministeriale, a rivelare i frenia: «II fabbisogno di medici generici viene stabilito nomi delle strutture giudicate non accreditabili. Il di- sul dato storico, senza alcun criterio reale. È una follia. rettore (preferisce non rivelare il suo nome) di una Sono numeri inficiati dal dibattito politico: vince chi delle Scuole giudicate inadeguate alla formazione spe- urla di più». Ma come funziona? Sulla base del fabbi- cialistica, racconta a 7: «A fine giugno il Miur chiede
agli atenei di compilare un database online. Tempo: 5 giorni. Per la maggior parte delle specialità i campi da compilare sono relativamente pochi, compresi in due o tre pagine, per la nostra 240, distribuiti in 27 fogli», CONCORSO NAZIONALE PER L'ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA 2016 racconta il direttore mostrandoci il modello ricevuto. Tempi insufficienti per raccogliere tutti i dati richiesti, 13.802 candidati tanto che la deadline viene prolungata a 10 giorni. «Ad una prima compilazione, nessuna Scuola della mia 6.725 contratti di formazione specialistica specialità aveva tutti i criteri per essere accredita- messi a disposizione bile. Così il ministero ha corretto le richieste in modo 449 aule d'esame, che tutti fossimo in grado di terminare la compilazio- ne>. Avevate i dati? «Sì, alcuni. Altri li abbiamo stimati: 15.448 postazioni informatiche non potevamo fare altrimenti». 4 giorni (durata esame) «DUE GIORNI DOPO L'INVIO della compilazione - un tempo impossibile per controllare tutti i dati inseriti! - arriva un documento di revisione da parte del Miur. /110 Per la nostra struttura sono segnati cinque pollici in PROVA D'ESAME su e due in giù, alla voce "Standard strutturali servizi 110 generali" e "Requisiti assistenziali". C'è la possibilità quesiti a risposta multipla di fornire spiegazioni, e noi le forniamo». Il 27 luglio un nuovo documento invia la richiesta alle università sen- 70 comuni a tutti i candidati za i requisiti minimi di avviare un piano di adeguamen- to, «ma per la Scuola che dirigo mi è stato confermato 30 specifici per ogni area che i requisiti c'erano. Un mese dopo, con l'articolo del Corriere, vengo invece a sapere che non è accredi- 10 tabile. Le sembra normale tutto questo?». specifici per tipologia di scuola Per il direttore, il metodo utilizzato è poco chiaro: «Ben venga la valutazione, ma i numeri presi singo- larmente dicono poco. L'albero lo vedi dai frutti: il il bando del Miur e il concorso): la presa di servizio Ministero valuti la formazione degli specializzandi. La slitterà per forza». valutazione di un importante e qualificato board ameri- Una situazione che andrà a ricadere sugli specializ- cano nel 2013 ha posto i nostri al di sopra della media zandi già in corsia: se un intero anno di medici tarda nazionale». ad entrare, ci sarà un fisiologico sovraccarico di turni, che in alcuni reparti già raggiungono picchi di 16 LUDOVICO LANFRANCHI, CLASSE 1990 , è uno dei 13 ore consecutive . Elisa Santambrogio è entrata con il mila medici neolaureati in attesa. «L'inquadramento primo concorso nazionale del 2014 in Ematologia alle delle scuole è necessario. Non riteniamo adeguata Molinette di Torino. «II vero problema da risolvere la tempistica. È improbabile che si faccia l'esame tra però è che tanti se ne vanno a metà percorso. Negli 60 giorni (tempo che per legge deve trascorrere tra ultimi due anni, tre specializzandi (da noi ne arrivano cinque all'anno) se ne sono andati». Perché? «È difficile rimanere quando ti fanno diventare un burocrate e ti affidano solo quello che gli specializzati non hanno più voglia di fare». Succede anche questo. Il percorso di LA J G IV JAL I V IV G miglioramento delle Scuole di specializzazione è ini- È CHE IL MINISTERO ziato, e le cose da tenere in considerazione sono tante. Per i futuri medici, e per i cittadini che hanno bisogno DELLA SALA` della loro competenza. RICEVENDO PRESSIONI DA SCUOLE E REGIONI
Dopo che il Tar ha bocciato la stretta della Statale di Milano sugli iscritti alle lauree umanistiche si riaccende il dibattito sul numero chiuso. Ecco i pro e contro dei rettori Perché sì "Selezionare è necessario se vogliamo offrire un'esperienza di qualità" CORRADOZUNINO RISTINA Messa, rettrice dell'Uni- La contestazione al numero chiu- versità degli studi di Milano-Bi- so, in verità, sembra forte. cocca (32.800 iscritti, 5.900 ma- «Capisco che la selezione sia diffici- tricole), dice che bisogna decidere sul- le da accettare, ma che vada fatta non la questione del numero chiuso negli c'è dubbio. Un ragazzo di 19 anni può atenei. In fretta. «Decisori politici e ac- sbagliare nel scegliere un corso di lau- r cademici scelgano, non si può lasciare rea, scoprire di essere inadeguato a questo argomento appeso a motiva- quella facoltà. E improbabile che il zioni amministrative. Si dibatta a fon- cento per cento delle matricole scelga do e si decida con criterio». la cosa giusta, non succede mai». Perché dice questo? Quindi? n «Il rischio è che, presto, dovremo «Bisogna decidere se la selezione FAVOREVOLE chiudere alcuni corsi di laurea. Il mini- va fatta prima di mettersi alla prova, Cristina Messa, stero dell'Istruzione pretende una durante o dopo. Selezionare prima, co- Milano Bicocca certa percentuale di docenti rispetto me accade oggi, garantisce che chi agli studenti presenti, il Tar del Lazio passa sia un universitario motivato. ora ci dice che non possiamo garanti- D'altra parte, fa perdere potenziali re questa percentuale attraverso il nu- studenti che successivamente si po- mero programmato e il test d'ingres- trebbero dimostrare più che adegua- so. Se le cose restano così, dovremo ti. Decidere con i quiz ha dei limiti. A sopprimere i corsi dove non abbiamo Psicologia alle domande con le crocet- standard sufficienti». te affianchiamo i colloqui, sono utili Nella sua università, quanti corsi per capire motivazione e attitudine. 66 sono diventati a numero chiuso? Sui grandi numeri, però, non si può fa- «I160 per cento. Dal 2010, quando re. Per Medicina prendiamo cento stu- è iniziato il processo, ad denti, si presentano in milleduecen- oggi». to». Nelle materie scientifi- L'ex ministra Stefania Giannini Chi entra è che praticamente tutti provò a far passare la selezione alla i corsi. più motivato «Sono rimasti liberi Ma- francese : dopo il primo anno. Voi tematica e Fisica». rettori l'avete fermata. A 19 anni Perché questa scelta? «Costa molto. Provi a pensare un capita spesso «Per la necessità di for- nire agli studenti tutti gli anno di lezioni di Medicina per 1.200 studenti. Devi organizzarti in quattro di sbagliare strumenti adeguati, in- turni. Servono più docenti e più spa- nanzitutto i laboratori, e zi». facoltà aule con spazi minimi. Se aveste più soldi dal ministero? Vorrei dire che la scelta di «Li investiremmo in professori e ri- non affollare le aule è gradita agli stes- cercatori. Sono pochi, e questo è il pro- si studenti. Se sono relativamente po- blema numero uno per tutte le univer- chi, per esempio, riescono a parlare sità italiane». coni loro docenti». ©RIPROOUZIONERISE-A
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«Un dibattito serio per sapere cosa vogliamo» Il rettore della Bicocca è favorevole ì i vorrebbe una gli iscritti. Il che è uno spreco vogliamo. Perché ci sono pa- discussione seria pazzesco. E, devo dire, questo recchie altre possibilità in cam- e onesta. Un di- all'estero non succede. Tra l'al- po». battito che chia- tro, non si fa che ripetere che i La decimazione degli stu- risca una volta per tutte quello corsi di laurea debbano essere denti? che vogliamo. Altrimenti, ogni più legati al mondo del lavoro. «Anche. C'è anche chi pensa voltasi ricomincia. Oppure, de- Ma forse, il numero di umani- un sistema in cui non esiste il cidono i tribunali volta per vol- sti necessari al mondo del lavo- fuori corso. Se dopo un anno ta». Cristina Messa è il rettore ro non è così alto. Per questo sei in ritardo, sei fuori. Se a un della Bicocca. Un'università in sarebbe il caso di discutere dei esame sei bocciato due volte, cui oggi quasi il 6oi dei corsi è principi. In modo da evitare sei fuori. Vogliamo questo? Io a numero chiuso. O meglio, che poi arrivino responsi d'oc- non credo. Ma è però evidente «numero programmato». casione su un caso o sull'altro». che l'università non può essere Che cosa deve chiarire la Per esempio? un parcheggio». discussione? «Per esempio, il ministero C'è infatti chi propone una «Io credo che viviamo una non ci accredita i corsi se non selezione durissima il primo schizofrenia di fondo. Diciamo ci sono abbastanza studenti. anno. che è necessario rispettare il Però, ti dicono anche che non «Certo, a medicina questo diritto allo studio, ed è vero. Di- dovresti fare accessi program- tema è ricorrente. Ma la verità è ciamo che l'università debba mati. E così, ti ritrovi in una che comunque non abbiamo assecondare le vocazioni e le condizione paradossale: in re- gli spazi né i docenti. Anche scelte di ciascuno. E anche che altà puoi chiudere gli accessi perché non si deve credere che le facoltà umanistiche sono al- soltanto se hai problemi fisici. la selezione non richieda un trettanto importanti di qualsia- Ma anche un'aula piena di cen- impegno importante. Non è si altra. Ed è vero». tinaia e centinaia di studenti è che puoi pensare di fare i corsi E dunque? possibile? A quel punto devi via internet e poi fare una stra- «Poi, da una parte non ab- suddividere il corso, ma co- ge agli esami. Ma davvero, io biamo un numero di docenti munque devi avere un maggior non voglio dire se sia necessa- adeguati. E attenzione: se non numero di docenti. Non è che rio selezionare prima o dopo. li hai devi chiudere i corsi. Dal- ci siano molte alternative. In- Io vorrei che su questi temi ar- l'altra, nelle facoltà umanisti- somma, un'università telemati- rivasse il momento di una di- che abbiamo i livelli più alti al ca potrebbe avere un numero scussione aperta». mondo di abbandoni. Livelli infinito di iscritti. Ve bene, se Marco Cremonesi che a volte superano il 40% de- vogliamo intendere l'università © RIPRODUZIONE RISERVATA come un... ». Un laureificio? «Ecco, appunto... Ma ripeto, dobbiamo decidere quello che
áP?r£Ìi s6íäçe ,,T ,, ,.'il,1( ltt Pronti a cambiare il decreto, l obiettivo è allargare e non chiudere gli atenei
L'INTERVISTA / GIANMARIAAJANI La ricetta del rettore di Torino "Così ho abolito i test d'ingresso" JACOPO RICCA si costringe a emigrare». Come avete fatto a eliminare il nu- TORINO. L'ultimo numero chiuso elimi- mero chiuso? nato è quello per la laurea in "Servizio «Servono investimenti, ma le risor- sociale", quello che permette di diven- se del governo sono piuttosto limitate tare assistenti sociali. All'Università di per assumere nuovi professori e rispet- Torino, dal 2013 ad oggi, però sono più tare i criteri minimi. Per questo abbia- di una decina i corsi dove il rettore, mo dovuto fare uno studio sui nostri do- Gianmaria Ajani, ha tolto test d'ingres- centi per capire se facessero già il mas- so: «Le nostre analisi evidenziano come simo delle ore di lezione consentite, i ragazzi che non riescono a entrare nei quando così non era li abbiamo portati Gianmaria Ajani corsi a numero programmato poi si alla quota massima. E poi abbiamo da- iscrivano a quelli accesso libero e riten- to il via libera ai "prestiti" tra diparti- tino l'anno successivo oppure lascino il menti. Se un docente di matematica a Piemonte, con una perdita per il siste- Informatica non ha raggiunto il suo Non volevo che ma economico. Togliere i posti contin- massimo di ore nel suo dipartimento lo quelli respinti gentati serve a garantire il diritto allo invitiamo a fare corsi a Chimica o Eco- lasciassero studio». nomia dove avevamo problemi per ri- il Piemonte. Professore , la sua è una posizione po- spettare le linee guida ministeriali». Maho dovuto litica? Tutti contenti di questa operazio- chiedereai «In alcuni casi il numero chiuso è mo- ne? docenti di fareil tivato da esigenze specifiche, penso a «Gli studenti sostengono la necessi- massimo di ore quelli imposti a livello nazionale, come tà di eliminare i numeri programmati, Medicina o Veterinaria, ma anche Far- ma senza la disponibilità dei professori 99 macia a Torino. In altre parti d'Italia, non avremmo potuto farlo. Ovvio che come Lombardia, Veneto ed Emilia, se servono molte più risorse perché la cre- non entri da una parte puoi provare in scita continua degli iscritti ci costringe un altro ateneo. Qui però solo noi e Pie- ad ampliare gli spazi e cercare anche di monte Orientale offriamo una platea fare nuove assunzioni, ma per questo ampia di lauree, con il numero chiuso si serve l'intervento del governo». limita la libertà di scelta dei ragazzi e li ©RIPROOUZIONE RISERVATA Umvelsità, piano del govemo Fedeli: Pmwlf l agh atene
Alta formazione . Studenti ammessi con riserva - Il rettore Vago: altre università hanno istituito barriere d'ingresso senza censure dal Tar La Statale farà appello per il numero chiuso Marzio Bartoloni corso al Consiglio di Stato chie- su 4.8oo totali) prevede test di chiesta; dall'altra secondo la nor- Test di ammissione «sospe- dendo una decretazione d'urgen- ammissione. Ma se per alcune fa- mativa sull'accreditamento (le si» all'università Statale diMila- za, «perché venga sospeso il prov- coltà - medicina, veterinaria, ar- legge 240/2oio, ndr) dovrei assu- no per Filosofia, Lettere, Storia, vedimento del Tar». La partita chitettura e le professioni sanita- mere docenti per far partire i cor- Lingue e letterature straniere, dunquepotrebbe anche riaprisiin rie - la barriera all'ingresso è pre- si». Per Vago l'ordinanza del Tar Scienze deibeni culturali e Scien- un paio di settimane. Per il mo- vista esplicitamente dalla norma- «apre un problema di rilevanza ze umane dell'ambiente (si veda mento però i test, come comuni- tivanazionale (lalegge264/1999), nazionale perché molti atenei, co- Il Sole 24Ore di ieri). Test che do- cato dall'ateneo, sono «sospesi» e gli altrirequisiti- necessità di spa- me Trento e Pisa, hanno già intro- vevano debuttare da lunedì fino gli studenti saranno tutti iscritti zi per laboratori e obbligo diitiro- dotto il numero programmato in al 14 settembre, con 5mila iscritti con riserva, fino alla decisione del cini - potrebbero non essere ri- corsi di laurea di facoltà umani sii- per 3.200 posti disponibili, e che Consiglio di Stato. spettati da altri atenei che hanno che. Se anche il Consiglio di Stato sono stati bocciati giovedì dal Attualmente il 40%io dei corsi introdotto i test. Per il Tar l'assen- dovesse considerare legittimo il Tardel Lazio, conuna ordinanza universitari in Italia (circa 2mila za di un numero sufficiente di do- ricorso ci troveremmo con degli che ha sospeso il numero chiuso e centi evocato dalla Statale di Mi- atenei che avrebbero introdotto il che ora rischia di fare scuola in al- lano per introdurre i test di am- numero chiuso illegittimamen- tre università. E non solo perle fa- I l EOS N missione non rientra tra le cause te». Gli studenti chiedono almini- coltà umanistiche . I giudici amministrativi per il numero chiuso: «Al mo- stro dell'Istruzione, Valeria Fede- Ilrettore della Statale, Gianluca mento, alla luce di questa ordi- li, di aprire untavolo tecnico «per hanno richiamato Vago ha difeso ieri la scelta delnu- nanza-spiega ilrettore- è come se superare la legge 264 e ripristina- mero chiuso per «garantire una la legge 264/1999: fossimo commissariati: da una re una università pubblica e ac- qualità dell'insegnamento» e ha tra i presupposti non rientra parte la sentenza mi dice di pren- cessibile a tutti». Con l'Udu - annunciato l'intenzione di fare ri- la carenza di docenti dere tuttigli studenti che fanno ri- l'unione degli universitari che ha presentato il ricorso - pronta a da- Il caso re battaglia in altre università ita- liane con nuovi ricorsi. 91 E] PRODU Z NE RISERVATA 1 IL QUADRO La quasi totalità degli atenei (pubblici e privati), 74 su 78, prevedono un test di ammissione per almeno un corso. Sono circa duemila, oltre il40%deltotale, i corsi con barriere all'ingresso _ = r ; _ I I FILTRI A livello nazionale sono fissati gli ingressi per medicina e odontoiatria, professioni sanitarie, veterinaria e architettura:i test si svolgeranno dalla prossima settimana. Perle altre facoltà i test sono stati introdotti dalle università
Conviene abolirli I Tar fanno solo danni e si occupano di cose che non li riguardano di VITTORIO FELTRI Notizia vecchia fa un pessimo brodo. Questo. L'Università Statale di Milano ha ricevuto il doppio di richieste d'iscri- zione alle discipline umanistiche, in par- ticolare Lettere. E ha risposto imponen- do il numero chiuso essendo impossibi- litata a offrire ospitalità alla intera massa di studenti desiderosi di frequentarla. Una decisione saggia, corretta e tesa a garantire un buon livello degli studi. Ma gli aspiranti "letterati" non hanno digeri- to la restrizione e si sono impegnati in un ricorso al TAR, tribunale amministra- tivo regionale, allo scopo di ottenere l'annullamento della disposizione. Un cittadino normale potrà chiedersi cosa c'entri il Tar con gli atenei. E avreb- be ragione, visto che la laurea non ha valore regionale ma nazionale. In effetti questo è già un mistero fitto. Ma c'è di più. Infatti il numero chiuso di cui parlia- mo riguarda l'università milanese, men- tre il ricorso è stato presentato al Tar del Lazio, il quale ha annullato il numero chiuso in questione. Uno si domanda. Che senso ha un provvedimento laziale se la faccenda riguarda il capoluogo Lombardo? Incomprensibile. Ma nessu- no fornisce in proposito delucidazioni. Milano dà una disposizione e Roma la cancella? Ma le regioni non sono indi- pendenti l'una dall'altra? Altro mistero. Qui bisogna approfondire. I Tar sono istituzioni nate negli anni Settanta con l'ordinamento regionale, a causa del quale il debito pubblico nazionale è esploso. Ciò dimostra non solo che tale ordinamento è stato una disgrazia, ma che il citato Tar è stata una invenzione idiota, una specie di ufficio complicazio- ne cose semplici che andrebbe elimina- to immediatamente per manifesta inuti- lità; peggio, per comprovata dannosità. Ogni regione da una quarantina di anni si è dotata di un Tar che costa un occhio e serve solo a rompere i coglioni, senza offrire alla collettività un benché mini- mo vantaggio. Esempio. Se una fami- Libero ^ro.. . _Q— Li Troppiau noi glia ha un figlio fesso che viene bocciato «Chi fugge dalla miseria 1.1lalla? rconc'è.sl AsvenduW - la porta tutta a noi» a scuola, si appella (...) segue a pagina 9
Costano un occhio e sbagliano in continuazione Aboliamo i Tar: riescono soltanto a fare danni ::: segue dalla prima prie necessità . Il Tar di Roma invece ignora il dato e VITTORIO FELTRI cancella il numero chiuso per motivi inespressi in quanto inesistenti . Così si perpetua il pregiudizio ita- (...) a questo tribunale del cacchio e ottiene la promo- liano che la cultura che conta è quella umanistica zione del congiunto deficiente . Capirai che meravi- mentre quella scientifica è di seria B. Un autentico glia. Ora il sullodato Tar scopriamo che ha anche il sacrilegio . Primo. I Tar vanno sciolti. Secondo. Le potere di inficiare la delibera giusta e sacrosanta del- regioni meritano un ridimensionamento, una ridu- la Statale meneghina, quella di introdurre i test di zione della loro quantità, e, alle più importanti e dili- ammissione a lettere, praticamente assaltata da gio- gentemente amministrate, occorre concedere l'auto- vani scemi che sperano di trovare un lavoro impa- nomia. Il resto è fuffa. Milano e la Lombardia hanno rando a memoria Dante Alighieri e Alessandro Man- dimostrato di essere meritevoli di gestirsi in proprio, zoni. Mentre il mercato del lavoro assorbe solo inge- Roma e il Lazio, Tar o non Tar, non sono degne di gneri e tecnici specializzati. mettere il becco nelle nostre faccende. Pensino alle Solo un demente non conosce le esigenze delle loro innumerevoli porcherie. aziende, che assumono personale in base alle pro- O RIPRODUZIONE RISERVATA
Ragazzi, non tornate ILVO DIAMANTI GIOVANI, in Italia, sono un ' emergenza I grave. Che non accenna a diminuire. L'ha riconosciuto, con realismo e one- stà, il premier, Paolo Gentiloni, al tradizio- nale Forum Ambrosetti di Cernobbio. D'al- tronde, i dati più recenti dell'Istat rilevano che la disoccupazione giovanile è oltre il 33%. Secondo talune stime, anche più ele- vata. Insomma, oltre 1 giovane su 3 è sen- za lavoro. SEGUEA PAGINA 25 1~ ` 12 la Repubblica E
RAGAZZI, NON TORNATE
La Statale sospende i test d'ingresso. Ma fa ricorso Milano, il 'Far aveva bocciato la scelta dell'ateneo. Il rettore Vago: ora Fedeli intervenga «Ora intervenga il ministro ma di tutti gli atenei, dice il denti». Vago invece ha detto sul numero chiuso». Il giorno rettore: «Se vale quest'ordi- che l'ateneo chiederà una de- Chi è dopo la bocciatura del Tar del nanza allora il numero pro- cretazione d'urgenza, perché Lazio che ha accolto il ricorso grammato è stato introdotto venga sospeso il provvedimen- degli studenti dell'Udu mobili- illegittimamente in centinaia to del Tribunale amministrati- tati «per un'università libera e di corsi in decine di atenei». E vo. «Siamo convinti della ra- aperta» il rettore dell'universi- gli studenti replicano: «La gionevolezza della nostra de- tà Statale di Milano comunica questione infatti riguarda il si- cisione sul numero program- la sospensione dei test d'in- stema universitario italiano. mato. Un "filtro" necessario gresso che sarebbero iniziati Deve intervenire il ministero». per rispettare la normativa e lunedì, annuncia il ricorso al «Sui test d'ingresso si fermi- per aumentare la qualità del- • Gianluca Consiglio di Stato («e se arriva no tutti gli atenei non soltanto l'insegnamento. Poi ricorrere- Vago, 56 anni, in tempi brevi i test li faccia- la Statale in attesa del Consi- mo anche contro il giudizio di anatomo- mo») e chiama in causa la mi- glio di Stato», è l'appello del- merito del Tar», dopo l'udien- patologo nistra Fedeli. l'avvocato che ha presentato il za che si terrà nel maggio del milanese (è «Così è come essere com- ricorso dell'Udu, Michele Bo- 2018. nato a Bovisio missariati», dice Gianluca Va- netti. E chiede al rettore di ri- Il rettore ieri ha precisato Masciago), go. E spiega: «Dica il ministero nunciare al ricorso: «Inutile ri- che al momento gli studenti insegna qual è il criterio da seguire. volgersi al Consiglio di Stato. saranno tutti iscritti con riser- all'Università Perché per il Tar dovrei aprire In un caso analogo con l'uni- va alle facoltà, fino alla deci- degli Studi a tutti gli studenti che fanno versità dell'Aquila nel marzo sione dei giudici amministra- di Milano domanda, in base alla legge 2017 ha dato ragione agli stu- tivi. Per i sei corsi di laurea su dal 1998, e ne 264/99, però devo rispettare cui ha effetto l'ordinanza, da è diventato anche la 240 e i successivi de- Storia a Lettere, sono arrivate rettore creti sull'accreditamento dei 4.200 domande per 3.050 po- nel 2012 corsi universitari, con i vincoli sti. sul rapporto fra il numero di Federica Cavadini docenti e studenti». Alla facol- © RIPRODUZIONE RISERVATA tà di studi umanistici della Statale le iscrizioni sono in au- mento da anni e non c'erano abbastanza docenti. A maggio fra le proteste l'ateneo aveva votato a favore dello sbarra- mento. Poi a luglio il ricorso degli universitari dell'Udu. Protesta L'ordinanza è del 31 agosto. Una manife- Tutto sospeso allora. Attesa stazione per il Consiglio di Stato e per in Statale l'udienza fissata a maggio contro il 2018. numero chiuso Via libera per gli studenti (Fotogramma) che avrebbero affrontato i test, tutti ammessi con riserva, co- me già accaduto con le matri- cole di Medicina. «Se il Consi- glio di Stato si pronuncia al massimo entro un mese i test li facciamo», ha detto Vago. Per le università e il ministero però la partita resta aperta do- po l'ordinanza del Tar che con- tiene un'indicazione chiara: il numero chiuso non può scat- tare per la carenza di docenti. Il tema non è della Statale
Numerochiuso avvocato che sta facendo le sue mo un criterio sufficiente per da- valutazioni e in caso ci siano gli re il via libera allo sbarramento, estremi, faremo il ricorso". L'ate- tanto che, riferendosi alla legge neo fiorentino aveva motivato 264 del 1999, ha ricordato che la scelta del numero chiuso sia non è possibile introdurre il nu- lo stop di Milano appellandosi a una mancanza di spazi sufficienti a ospitare tutti gli iscritti (lo scorso anno era sta- to affittato il teatro Le Laudi per mero chiuso in corsi dove non so- no previsti "laboratori ad alta specializzazione', utilizzo di "si- stemi informatici e tecnologici' innesca il ricorso le lezioni di Scienze della forma- zione), sia facendo riferimento al decreto del ministero che chie- de una precisa proporzione tra e "posti-studio personalizzati'. Una contraddizione che rischia di toccare anche Firenze, soprat- tutto per quanto riguarda il cor- anche a Firenze studenti e docenti. In pratica, so in Scienze della formazione. per il Miur, se non c'è un adegua- Gli studenti candidati a parteci- to numero di professori, quel pare al test, che si terrà lunedì, corso chiude. Eppure il Tar del sono 781 per 480 posti. Lazio non ha ritenuto quest'ulti- ©RIPROOUZIONE RISERVATA Gli studenti ora tentano di bloccare i nuovi corsi col test di ammissione VALERIA STRAMBI venteranno a numero program- mato non sono quelli legati all'a- LOTTA al numero chiuso , si ria- rea umanistica in senso stretto pre la partita anche a Firenze. (Lettere, Filosofia, Geografia, Ne sono convinti gli studenti, Scienze dei Beni Culturali e Lin- IL RICORSO che si sono già messi all'opera gue) come chiedeva Milano, ma II rettore Luigi Dei per raccogliere tutta la docu- sono due corsi rispettivamente Sopra un test di mentazione necessaria e per ca- inseriti nell'area biomedica ammissione pire se è possibile portare avanti (Scienze farmaceutiche applica- un ricorso simile a quello fatto te) e nell'area della formazione dai loro colleghi milanesi. A riac- (Scienze dell'educazione e della cendere le speranze degli uni- formazione). "t vero che la pole- versitari è stata l'ordinanza del mica a Milano in gran parte c'è Tar del Lazio, che nelle scorse stata perché si voleva mettere ore ha bocciato la decisione del- lo sbarramento a corsi che in tut- la Statale di Milano di introdur- ta Italia sono sempre stati aper- re uno sbarramento nelle facol- ti- commenta Hamilton Dollaku tà umanistiche . Se il rettore del- dell'Udu (la stessa lista che ha la Statale, Gianluca Vago, ha su- proposto il ricorso vincente) - pe- bito annunciato l'intenzione di rò è anche vero che abbiamo in- fare ricorso al Consiglio di Stato, dividuato degli aspetti affini al- per il momento i test d'ingresso la situazione dei nostri colleghi non si faranno . A Firenze la si- al nord che ci fanno ben sperare. tuazione è un po' diversa, poi- Secondo noi le condizioni ci so- ché i corsi che da quest ' anno di- no, abbiamo già contattato un
LA STATALE DI MILANO SOSPENDE I TEST DI INGRESSO E RICORRE AL CONSIGLIO DI STATO Numero chiuso, ora rischiano altri atenei L'ateneo ha comunicato in una anche contro il giudizio di merito vesse considerare legittimo il ri- nota la sospensione dei test di am- del Tar dopo l'udienza che si terrà corso ci troveremmo con degli ate- Michela Nana missione in programma nei pros- nel 2018». nei che avrebbero introdotto il nu- simi giorni ai corsi di laurea di In attesa della decisione del Con- mero chiuso illegittimamente». 11 Sospensione dei test d'ingresso Filosofia, Lettere, Lingue, Beni siglio di Stato gli studenti saranno Inoltre secondo Vago c'è una di- per i corsi di laurea umanistici e culturali, Scienze umane dell'am- tutti iscritti alle facoltà con riser- screpanza nel quadro legislativo annuncio di ricorso al Consiglio di biente, territorio e paesaggio e va. Se il Consiglio di Stato dovesse con la legge 264, che pone un cri- Stato con un provvedimento di Storia, «in ottemperanza al prov- pronunciarsi contro il numero terio quantitativo e «dice che ci urgenza. Così l'Università Statale vedimento cautelare» del tribu- chiuso «riapriremo le iscrizioni» sono dei corsi di laurea dove non si di Milano ha reagito all'ordinanza nale amministrativo. Ma il retto- ha chiarito. L'ordinanza del Tar può mettere il numero program- del Tar del Lazio, che ha accolto il re, Gianluca Vago, ha annunciato secondo il rettore «apre un pro- mato», mentre il decreto ministe- ricorso presentato dall'Udu, che l'ateneo «ricorrerà al Consi- blema di rilevanza nazionale per- riale 240 sull'accreditamento dei Unione degli Universitari, contro glio di Stato con un provvedimen- ché molti atenei, come ad esempio corsi «stabilisce che i corsi pos- la decisione presa dal Senato ac- to di urgenza perché venga sospe- Trento e Pisa, hanno già introdot- sono partire se c'è il numero di cademico lo scorso maggio di in- sa l'ordinanza del Tar. Siamo con- to il numero programmato in cor- docenti proporzionale al numero trodurre il test di ingresso per i vinti della ragionevolezza della si di laurea di facoltà umanistiche. di studenti che sono iscritti». corsi di laurea umanistici. nostra decisione e ricorreremo Se anche il Consiglio di Stato do- Il rettore ha difeso la scelta del numero chiuso fatta per «garan- tire una qualità dell'insegnamen- to», in particolare nelle facoltà umanistiche in cui nel primo an- no di iscrizione c'è un tasso di ab- bandono del 30% e la metà degli iscritti dopo dieci anni non è ar- rivato alla laurea. Non si è fatta attendere la replica del sindacato degli studenti: «invitiamo il ret- tore a non presentare il ricorso, non si gioca sulla pelle degli stu- denti». L'Udu è pronta a portare la battaglia in altre città: «L'univer- sità non può essere elitaria e di censo deve essere pubblica e ac- cessibile a tutti». Università Statale di Milano La sede.
Università Rossi : «Via il numero chiuso» Anche a Firenze pronti i ricorsi «Via il numero chiuso per numero chiuso che potrebbe l'accesso all'università. riguardare anche due corsi di L'Italia è penultima in Europa laurea dell'Ateneo fiorentino per percentuale di laureati. (Scienze farmaceutiche Solo la Romania fa peggio di applicate e Scienze noi. Hanno ragione gli dell'educazione e della studenti dell'Udu che formazione). L'Udu di vincono il ricorso contro la Firenze, infatti, ha già Statale di Milano e chiedono annunciato che il ricorso l'abolizione del numero contro lo sbarramento è chiuso ovunque. Per un molto probabile anche per i Paese più colto, più due corsi di UniFi. E anche se preparato e più giusto». Così i test di selezione sono ormai Enrico Rossi, su Facebook a imminenti (domani e l'8 proposito della bocciatura da settembre), l'eventuale parte del Tar del Lazio sentenza favorevole del Tar dell'introduzione del potrebbe invalidare l'esame numero chiuso nella facoltà di accesso ed eliminare il di studi umanistici della numero chiuso. Statale di Milano. Uno stop al © RIPRODUZIONE RISERVATA I iFlmmr a puuro+ulir rulGnc N Cnn 4azf axa per , li vlimllrii al AIr
Università, raffica di ricorsi "Via il numero chiuso" I rettori: così si rischia il caos > Dopo lo stop del Tar a Milano è battaglia in altri atenei > Dossier, laureati solo a 27 anni: delude la riforma 3+2 ROMA. Raffica di ricorsi contro il numero chiuso nelle università: dopo lo stop del Tar nelle facoltà umanistiche della Statale di Mi- lano, si apre la battaglia in ogni ateneo. Ma i rettori denuncia- no: «Così si rischia il caos». I do- centi: il nuovo ordinamento non ha funzionato. DE VITO, INTRAVAIA, PAROLA E VENTURI ALLE PAGINE 2 E 3 Uklusc) .
Numero chiuso, atenei a rischio caos pioggia di ricorsi, allarme dei rettori Gli studenti: dopo lo stop del Tar a Milano la battaglia si estende in tutte le università La Statale sospende i test: "Ma non ci fermiamo, il Consiglio di Stato ci darà ragione" LUCA DE VITO «L'obiettivo dei rettori è fornire non dobbiamo ingannare gli stu- scipline umanistiche a Trento, ILARIA VENTURI denti: non diamo un pezzo di car- L un'offerta allargata, ma esistono Roma Tre e Pisa, sono aumentati criteri molto severi di accredita- ta, ma una formazione di qualità. in virtù di criteri più severi per la Aconseguenza dell'ordi- mento dei corsi, proprio per evi- E per farlo ci vogliono investi- loro sostenibilità. Alla Statale e nanza del Tar? E che tare studenti seduti per terra nel- menti. Se si vuole allargare la pla- alla Bicocca sono passati da 73 a l'95% dei corsi a nume- le aule e senza professori. Ne ab- tea occorrono infrastrutture e ri- 92 dal 2012 al 2016. A Bologna ro programmato dagli atenei so- biamo persi il 20% negli ultimi ot- sorse umane». da 56 a 107 dal 2012 ad oggi: un no illegittimi». Non ha dubbi Mi- to anni, ne abbiamo un terzo del- In Italia i corsi a numero pro- corso su due non è a libero acces- chele Bonetti, il legale dell'Unio- la Germania. Il dibattito allora grammato decisi dagli atenei, so- so. Sbarramenti (solo quelli a li- ne degli universitari che ha bloc- non deve essere ideologico: l'Ita- prattutto a economia e ingegne- vello locale) ora a rischio. cato il numero chiuso nei corsi lia ha bisogno di più laureati. Ma ria, ma ci sono casi anche nelle di- ©RIPROOUZIONERISE-A umanistici della Statale di Mila- no. È scoppiato il caso. Ed ora gli Atenei temono l'effetto domino. «Il governo intervenga», è la vo- ce della Conferenza dei rettori. L'associazione studentesca promette battaglia, con nuovi ri- corsi. Sul tavolo dell'avvocato ci sono già i due nuovi corsi a nume- ro programmato decisi quest'an- no dall'ateneo di Firenze. «An- dremo a spulciare tutte le delibe- re per impugnare quelle che non fanno riferimento alla legge sul numero chiuso: è sbagliato chiu- dere l'accesso all'università, dun- que andiamo avanti», spiega la coordinatrice Elisa Marchetti. L'università Statale ha deciso di ricorrere contro la decisione del Tar del Lazio, cercando di stringere i tempi: con l'appello al consiglio di Stato, infatti, l'ate- neo chiederà una decretazione d'urgenza. L'obbiettivo è quello di riuscire a forzare la mano e fa- re i test per l'accesso ai corsi, i cui iscritti sono più di 4.300, in que- sto anno accademico. Intanto il FOTO: (' MAURIZIO MAU LE/FOTOGRAMMA destino delle aspiranti matricole Una protesta degli studenti dell'Università Statale contro il numero chiuso è sospeso. «Si è creata una situa- zione paradossale - commenta il rettore dell'ateneo Gianluca Va- go - da una parte abbiamo un de- creto ministeriale che ci chiede di stare dentro i parametri, dall'altro il Tar che ci impedisce di regolare il numero di studenti. Di fatto è una sorta di commissa- riamento, così le università non sono in grado di decidere la pro- pria strategia, mentre dovrem- mo avere autonomia». Ed è proprio questo il punto. «Ora ci vuole un chiarimento legi- slativo», reclama il presidente della Crui Gaetano Manfredi, ret- tore della Federico II a Napoli.
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