QPS 2018 Anno Mondiale - Altervista
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Sommario PS: noi Editoriale p. 03 Parentesi Storiche è un progetto avviato da una équipe di studen- ti iscritti ai corsi di Scienze Storiche di varie Università italiane Le olimpiadi giochi e fama nell’antichità p. 04 e si struttura come laboratorio di scrittura e di ricerca finalizza- Focus | Lorenzo Domenis to alla pubblicazione e divulgazione della conoscenza storica. Tornei e giostre nel Medioevo p. 08 Proprio la nostra impronta universitaria, le nostre cono- Focus | Matteo Beccari scenze metodologiche nel fare e nello scrivere la Storia, la nostra capacità critica – acquisita negli anni di studio – del- Il calcio storico fiorentino p. 12 le fonti e dei contenuti di esse e il nostro modo di ragionare Focus | Martina Tapinassi sulla Storia, aspiriamo siano il marchio con cui farci cono- “Vincere!” sport e fascismo al mondiale 1934 p. 16 scere e attraverso cui costruire qualcosa di nuovo e originale. Dossier | Stefano Bernardinello Ma c’è di più. Il nostro progetto ha anche e soprattutto un inten- to generazionale: ovvero che si connoti come un progetto creato Le cento ore della guerra del calcio p. 22 da giovani, studiosi e studenti, che vogliano dare una risposta, Dossier | Benedetta Giuliani attraverso la cultura e il sapere storico, al problema intellettuale Francia - Algeria attraverso il pallone p. 26 e culturale del nostro presente. Una generazione di accademici Dossier | Samuele Sottoriva o di futuri accademici? Non esattamente. Intendiamo, piutto- sto, una generazione di giovani, coscienti del nostro presente Il pallone in trincea fra tregua e relax p. 34 storico, con un piede nel passato e uno sguardo di fronte. Ognu- Gallery | Giuseppe Catterin - Paolo Perantoni no con la propria voce che esprime le sue urgenze di presente. Ecco: il nostro progetto ha l’ambizione di inserirsi proprio in que- Costruire stadi progettualità e problem solving p. 40 sto spazio, di creare un ponte per riportare e ridare alle scienze Rubric | Valentina Quitadamo storiche quella comunicabilità che pare abbiano perso abban- Tra cuoio e pixel il pallone diventa virtuale p. 46 donandosi in un certo modo ad uno specialismo fine a sé stesso. Rubric | Giuseppe Catterin In sostanza, il progetto Parentesi Storiche vuole essere fauto- A Breda di Piave il Medioevo si mette in mostra p. 50 re di un’idea di scienza e cultura storica che sia “disinteres- Rubric | Giuseppe Catterin sata”, libera, capace di suscitare passione e impegno vivo; che sia palestra di spirito critico e allo stesso tempo faccia pro- “Il pompiere paura non ne ha” lo scudetto 43-44 p. 52 vare, a noi e al nostro pubblico, quel sentimento di leggerez- Review | Giuseppe Catterin za e di bellezza che ci pervade quando scopriamo qualcosa, quando il nostro studio e le nostre letture ci illuminano, come per divinazione, una verità che ancora non conoscevamo. Quaderni di Parentesi Storiche | anno 1 | n° 2 | giugno 2018 QPS n° 2 Registrazione Tribunale di Verona | n° 1936 R.S. del 14 ottobre 2011 Progetto editoriale | Giuseppe Catterin Proprietario | Associazione Culturale Parentesi Storiche Hanno scritto | Matteo Beccari, Stefano Bernardinello, Giuseppe Catterin, Direttore responsabile | Angelo Perantoni Lorenzo Domenis, Benedetta Giuliani, Paolo Perantoni, Valentina Quita- Caporedattore | Paolo Perantoni damo, Samuele Sottoriva, Martina Tapinassi Redazione | Giuseppe Catterin, Lorenzo Domenis, Francesco Fontana, Ca- Idee di copertina | Alessandro Rigo (I) | Marta Marchini (IV) terina Mongardini, Paolo Perantoni, Valentina Quitadamo, Oriana Rodella, Redazione chiusa il | 08 maggio 2018 Alessandro Rigo, Enrico Ruffino, Luca Scuro Progetto grafico | Paolo Perantoni, Luca Scuro parentesi.storiche@gmail.com Impaginazione | Paolo Perantoni www.parentesistoriche.altervista.org |QPS| N°2
Editoriale 2018. Un anno, sotto innumerevoli aspetti, “mondia- litiche e non solo, tutto fuorché completamente sopite. le”. “Mondiale”, come il Conflitto, quell’ “Inutile Strage” È il caso del celeberrimo “bagno di sangue di Mel- che, proprio cent’anni fa, smetteva di far riecheggia- bourne”, quando Ervin Zádor, con la sua ferita sangui- re il rombo del cannone, faceva tacere il crepitio della nante, incarnò tutte le sofferenze del popolo ungherese, mitragliatrice lungo trincee che inghiottirono intere o dei fischi con cui i Galletti transalpini, soprannome generazioni. “Mondiale”, come la massima compe- della nazionale di calcio della Francia, vennero accolti tizione per nazionali maggiori dello sport più diffu- in Algeria, durante una partita “amichevole” che, per so al Mondo, capace di veicolare su di sé l’interesse di agonismo sul terreno di gioco, passione negli spal- miliardi di persone. Saranno, in Russia, giorni spor- ti e vicende storiche, di amichevole aveva ben poco. tivamente intensi, per settimane che, viste dall’Italia, Ed è appunto su questa molteplicità di valori, capaci risulteranno decisamente melanconiche, prive della di veicolare un’altrettanta e sorprendentemente vasta tradizionale narrazione che, stretta attorno agli Azzurri, mole di messaggi, che abbiamo voluto soffermarci in costituisce una delle ultime vestigia di ephos nazionale. questo secondo numero. Perché se è vero che il pallo- Giorni caldi che seguono il disgelo registrato a Pyeon- ne di calcio, al variare delle coordinate geografiche in gchang, sancito dalla sfilata congiunta degli atleti coreani, cui lo si calcia, conserva la sua forma sferica, lo stesso non più divisi tra “Nord” e “Sub” bensì uniti dal medesi- non si può dire sulla sua traiettoria. Essa, infatti, può mo spirito olimpico – capace, oggi come nel passato elle- venir smorzata dall’intervento di un giocatore, deviata nico, di placare gli spiriti più bollenti. La vetrina a cinque dal maldestro piede dello sfortunato difensore di turno, cerchi, preludio per lo storico incontro tra i leader delle cambiare, in modo del tutto repentino, la sua traiettoria. due Coree, come declinazione della politica mediata dallo Il pallone, in definitiva, plasma una fittissima rete di sport, nel solco di una tradizione certamente consolidata, significati che, nelle seguenti pagine, abbiamo deciso che vide le sue origini nella “diplomazia del ping pong”. di affrontare con la passione, l’interesse e la convinzio- Perché, in fin dei conti, come ricordato dallo storico ne che ci contraddistinguono fin dagli inizi: la nostra olandese Huizinga, l’essere umano altro che non è che natura di ponte tra Accademia e divulgazione, coniu- un homo ludens, ultimo stadio della nostra specie che, gando la formazione universitaria alle passioni che, lungo il suo percorso evolutivo, ha trovato facilmen- giovani appassionati quali siamo, ci caratterizzano. te, proprio nel fenomeno ludico, il ponte tra differenti Non mi rimane che augurarvi buona lettura! culture, l’humus necessario su cui innestare le proprie radici culturali, l’occasione per far sfociare tensioni, po- Giuseppe Catterin 3
con certezza che, molti secoli pri- ma dell’inizio dei giochi dell’anti- Le olimpiadi ca Grecia, esisteva già un abbozzo di attività agonistica, che, sia pure non regolamentata e a carattere epi- sodico, era diffusamente praticata. giochi e fama La cronologia dei Giochi olim- pici, propriamente detti, inizia con l’anno 776 a.C. Sebbene una loro nell’Antichità origine più antica sia molto proba- bile, questa data ha assunto un va- lore cruciale nella scansione della storia della civiltà greca. Con i primi giochi olimpici, infatti, inizia la cro- nologia stessa della Grecia Classica, segnando la fine del periodo arcaico. Tornando alle Olimpiadi, inizial- mente la loro struttura era molto La civiltà greca ha lasciato un’im- evoluzione nella struttura dei Gio- scarna, giacché prevedevano solo pronta indelebile nella cultura chi. Ma quando sono nate le prime diversi tipi gare di velocità. Ad esse, dell’Occidente: dalla filosofia alla Olimpiadi? In cosa si differenziava- nei secoli successivi, si aggiunse- politica, passando per la letteratu- no dalle versioni contemporanee? ro altre e innumerevoli specialità, ra, le arti, la poesia, fino a conclu- Le prime testimonianze di eventi quali il pentathlon, il pugilato e il dere con lo sport. sportivi agonistici provengono dal pancrazio (una sorta di “arte mar- Ancora oggi, il Mondo si riuni- mondo mesopotamico e mediterra- ziale” che fondeva il pugilato alla sce ogni quattro anni per disputare neo. Gli Ittiti organizzavano tornei lotta), nonché le corse, condot- i Giochi Olimpici. Ad uno sguar- tra prodi cavalieri, mentre in Egitto te a cavallo, con i carri e armati. do più approfondito, sono molti gli si svolgevano gare di sollevamento Come si può evincere, la fortuna aspetti che suggeriscono le radici pesi, corsa, pugilato, voga, scherma di alcune discipline stava nella loro elleniche di questo evento – cui, a con i bastoni e competizioni equestri. forte valenza di addestramento alla partire dal 1924, si è aggiunta anche Nell’isola di Creta, patria della guerra, tratto intimamente presente una declinazione “invernale”. Si trat- civiltà minoica, si svolgevano par- nella società ellenica: la oplitodro- ta del braciere “sacro” e dell’annessa ticolari eventi agonistici, posti a mia, vale a dire la corsa “armata”, cerimonia d’apertura, a testimoniare metà tra lo sport e la sfera religiosa. serviva ad affinare le capacità di un’origine decisamente più antica. Si tratte delle taurokathapsia, os- resistenza dei cittadini – soldato, Chiaramente, le declinazioni sia una sorta di caccia al toro dalle come anche dimostrato dalla corsa contemporanee dell’agone olim- forti valenze cerimoniali. Anche i degli opliti ateniesi in occasione del- pico hanno registrato un nume- Micenei si intrattenevano assisten- la battaglia di Maratona (490 a.C). ro crescente di pratiche sportive: do a incontri agonistici di lotta, Le Olimpiadi erano, inoltre, affa- alle “classiche” attività ginniche, di corsa e di sollevamento pensi. re per greci, soprattutto quelli che negli anni si sono affiancate innu- Un’eco di queste attività si può incarnavano il concetto di kaloka- merevoli attività. In tal senso, basti riscontrare all’interno dell’Iliade: gathia: i partecipanti dovevano esse- pensare al rugby a sette introdot- Omero, infatti, fa menzione di gare re, infatti, maschi onesti e virtuosi. to nelle recenti olimpiadi di Rio di carri tra gli eroi achei e i loro au- Alle gare non erano ammessi stra- de Janeiro, a riprova della costante righi. Possiamo quindi affermare nieri, schiavi e persone disonorate. 4 |QPS| N°2
Nell’Ellade antica, infatti, l’unica cosa che contava era vincere, e non parte- cipare. L’agonismo greco non attribuiva nessun valore alla semplice ade- sione a un evento, poiché solo la vittoria consegna- va la gloria capace di ac- costare gli atleti agli dei, di avvicinarli all’Olimpo. Le donne, cui era vietato persino mei, in onore di Archemoro, figlio greco non attribuiva nessun valore assistere alle gare (almeno fino al del re di Nemea, che si celebravano alla semplice adesione a un evento, 396 a.C.), ad Argo organizzavano, ogni secondo e quarto anno dall’O- poiché solo la vittoria consegnava sin dal VI secolo a.C., dei Giochi limpiade, e i giochi Pitici, posti sotto la gloria capace di accostare gli atle- propri, chiamati Erei in onore del- l’egida di Apollo Pitio. Questi ultimi ti agli dei, di avvicinarli all’Olimpo. la dea Era, moglie e sorella di Zeus. presentavano la peculiare caratteri- Non era contemplato un “podio”, Le olimpiadi non rappresenta- stica di ospitare presso Delfi, il terzo non erano previsti riconoscimenti vano, tuttavia, l’unica espressione anno da ciascuna Olimpiade, anche per il secondo e terzo classificato. di giochi panellenici. Il variegato agoni indirizzati a poeti e musicisti. Non essere primo significava perde- mondo delle pòleis greche ospitava Lo spirito olimpico dell’antica Gre- re e questo era tutto: la sconfitta era centinaia di giochi, alcuni di natu- cia si distanzia radicalmente dalle considerata un’infamia, un disonore. ra eminentemente locale, altri im- posizioni di Pierre de Coubertin, Questa caratteristica dell’agonisti- portanza panellenica. Ne sono un fondatore dei Giochi Olimpici mo- ca greca era collegata alla tradizio- esempio i giochi Istimici, in onore derni. Nell’Ellade antica, infatti, nale concezione dell’uomo eroico, di Poseidone, che si svolgevano a l’unica cosa che contava era vince- così come veniva celebrato nei tem- Corinto ogni due anni, i giochi Ne- re, e non partecipare. L’agonismo pi arcaici. Nelle imprese degli atleti Lottatori greci | bassorilievo su marmo | Museo Nazionale di Atene | 510 a.C. 6 |QPS| N°2
F OC U S greci, dunque, il moderno concetto tutti gli effetti. Con l’espansione della asi forma di gioco agonistico, com- del fair play non trovava certamen- cultura greca in Oriente, per mano presi i Giochi Olimpici, in quanto te posto. Altro elemento peculiare di Alessandro Magno, i Giochi non ritenuti uno spettacolo pagano, se- dell’agonistica ellenica era la totale furono più solo un patrimonio de- gnando la fine delle Olimpiade clas- assenza nei programmi dei giochi gli elleni, ma divennero una realtà siche. panellenici delle gare a squadra: ecumenica: la più ellenica delle feste la vittoria spettava al singolo indi- si trasformò in una rassegna ago- viduo; la gloria non poteva essere nistica di atleti provenienti da gran Lorenzo Domenis | Verona condivisa con i compagni, ma sol- parte del mondo allora conosciuto. tanto, come declamavano gli anti- L’espansione di Roma nel mondo chi poeti, con la propria famiglia, ellenico comportò un inserimen- i propri antenati, la propria gente. to dei Giochi stessi all’interno del G. Carbonetto, I Giochi olimpici raggiunse- contesto romano. Inserimento che, Da Olimpia a Pechino, ro l’apice della popolarità ver- tuttavia, non comportò mai una pie- Forum Editrice so la fine del V secolo a.C. na assimilazione. Gli antichi Giochi universitaria udinese, Per oltre quattro secoli dalla loro non furono mai adottati dal mon- Udine, 2008 istituzione, si svolsero in un conte- do latino o piegati alla volontà del sto politico costituito unicamente conquistatore; ci fu solo un tenta- S.G. Miller, dalle comunità elleniche. Con l’a- tivo da parte di Silla di trasferire le Ancient Greek Athletics, scesa dalla Macedonia, si pose il gare a Roma, ma fu un fatto episo- Yale University Press, problema di un’eventuale partecipa- dico di cui a stento si rileva traccia. New Heaven, 2004 zione del regno macedone, consi- È per questo motivo che gli atleti derato in parte greco, soprattutto a dei Giochi, salvo poche eccezioni, N. Spivey, livello linguistico, in parte barbaro. provenivano esclusivamente dalle The Ancient Olympics, L’ammissione dei Macedoni ai regioni greche dell’impero romano. Oxford University Press, Giochi Olimpici testimoniò il loro Nel 393 d.C. l’imperatore romano Oxford, 2005 diritto di essere considerati greci a Teodosio vietò ufficialmente qualsi- Nike incorona con l’ulivo un atleta | particolare di vaso greco | V sec. a.C. 7
poterne trovare una ogni quindici giorni circa, rendendo, di fatto, il Tornei torneo un evento atteso lungo tut- to il continente europeo – simil- mente a quanto, oggi, accade con le partite delle nazionali di pallone. e giostre I re vi prendevano parte molto raramente. Da quello che sappia- mo, i monarchi francesi non par- nel Medioevo teciparono mai ad un torneo; tut- tavia tra i migliori “torneatori” si contarono personalità di spicco, come Enrico il Giovane, figlio del re d’Inghilterra, o Filippo di Fian- dra, famoso per il suo senso tattico. I tornei, in genere, si svolgevano nelle campagne poste tra due cit- tà di relativa importanza. Come in Tribune gremite di signori e dame, con il termine di “conflictus gallicus”. battaglia, anche il torneo opponeva la folla in delirio che assiste dai lati, Al di là delle considerazioni di due “eserciti”, composti da cavalieri, due cavalieri in armature scintillan- carattere cronologico, alla società fanti, scudieri e arcieri. Non sempre ti che si affrontano al galoppo dei del tempo non è stato certamen- si aveva la parità numerica tra le due loro destrieri corazzati, le lunghe te necessario attendere l’XI secolo formazioni, ma si faceva il possibi- lance tese al di sopra dello steccato per comprendere come l’equitazio- le affinché il rapporto di forze non che li divide. ne e la guerra necessitassero di un fosse troppo sbilanciato per una Bene: ora prendete tutte que- addestramento continuo. Il torneo delle due parti. Tuttavia, i parteci- ste immagini e accantonatele poi- metteva, infatti, il cavaliere in una panti erano liberi di unirsi alla squa- ché, sebbene non del tutto er- situazione reale di combattimento dra che più preferivano per svariati rate, queste scene diventeranno di cui è, nello stesso tempo, pro- motivi: a volte influiva il carisma o “comuni” solamente nel Tre-Quat- va generale e sostituto codificato. la nobiltà del capo di uno dei due trocento, ma che rimangono sco- Il termine sia in latino che in schieramenti; altre, invece, la deci- nosciute per i tornei che si svol- francese (tournoyer) sottolinea sione veniva presa per l’amicizia o gono nell’XI, XII e XIII secolo. l’azione di girare, di torneare. l’inimicizia con alcuni partecipanti, Non conosciamo con certez- Più che al movimento dei ca- per la presenza di legami di paren- za quando nacquero i tornei me- valieri effettuato dopo la carica, tela o vassallatici e così discorrendo. dievali; la, tradizione, tuttavia, ne questo ricordava l’errare dei ca- Per quanto riguarda invece l’a- attribuisce l’invenzione a un si- valieri che “torneavano” di luogo rea del “gioco”, questa era enorme, gnore della Loira, tale Geoffrey de in luogo per partecipare a queste aperta e mal delimitata: poteva, in- Preuilly, che morì intorno al 1066. “riunioni”, organizzate il più del- fatti, comprendere campi, pascoli, Alcuni storici contestano questa le volte nelle marche, ovvero nel- boschi, villaggi e, talvolta, anno- data, giacché vorrebbero addirittura le zone di confine dei vari domini verare persino un piccolo borgo, anticiparla. Nessuno, tuttavia, può – nel caso della Francia, si trattava che serviva sia da campo base e contestare l’origine francese del “tor- delle periferie del demanio reale. sia per simulare assalti e assedi. neamentum” poiché, fin dagli inizi, Nel XII secolo, queste adunate Queste riunioni, inoltre, duravano tale pratica “sportiva” era conosciuta erano distribuite in modo tale da parecchi giorni, secondo un calen- 8 |QPS| N°2
dario rigidamente codificato. Ge- fasi diverse: assedio, assalti, sortite, come in guerra, erano collettivi, di neralmente, il primo occorreva per attacchi frontali e fughe simulate. Il mischia. Pertanto, non ci si getta- ultimare i vari preparativi e, soprat- fine, a differenza di quanto si possa va a capofitto sugli avversari, bensì tutto, per definire la divisione delle pensare, non era quello di uccide- si ragionava, utilizzando tattiche forze da schierare sul campo. Il se- re – anche se gli incidenti mortali ad hoc e, soprattutto, buon senso. condo, di norma, veniva riservato ai potevano accadere – ma di vincere, Il cavaliere troppo temerario o in- “baccellieri”, ovvero giovani in cerca così da poter catturare l’avversario disciplinato che, per dimostrare la di fama che invitavano gli avversari, o conquistarne l’accampamento. propria arditezza, caricava troppo con gesti e addirittura parole oscene, Le cariche dei cavalieri ave- presto correva il rischio di isolarsi dal a “joster”. Vale a dire, a giostrare, cioè vano unicamente la funzione di gruppo, aumentando così le possibi- ad avvicinarsi per combattere faccia a disunire la formazione avversa- lità di venir disarcionato e catturato. faccia. Questa prassi dava la possibi- ria, così da poter isolarne qual- Ogni squadra aveva nel proprio lità ai giovani di farsi notare e di gua- che elemento, rendendolo così campo zone di ripiegamento, deli- dagnare la considerazione dei capi. vulnerabile e facile da catturare. mitate da lizze, dove i combattenti Il vero torneo, la mischia pro- Per questo la visione dello scontro potevano rifugiarsi, curare le ferite, priamente detta, veniva dopo. Così individuale come cuore e anima del rifornirsi di armi e cavalli e deposi- come la guerra, esso comportava torneo è sbagliata: i combattimenti, tare in tutta sicurezza il bottino con- Nel XII secolo, queste adunate erano distribuite in modo tale da poterne trovare una ogni quindici giorni circa, rendendo, di fatto, il torneo un evento atteso lungo tutto il con- tinente europeo – simil- mente a quanto, oggi, ac- cade con le partite delle nazionali di pallone. Giostra miniata | Codice Manesse | https://digi.ub.uni-heidelberg.de/ diglit/cpg848 10 |QPS| N°2
F OC U S quistato - di norma costituito dal ca- vali il normanno Guglielmo il Ma- XIII si trasformeranno negli araldi vallo del cavaliere catturato, dalla sua resciallo, che, grazie alle sue abilità d’armi, formando una vera corpo- armatura e dal suo equipaggiamento. in guerra e soprattutto nei tornei, si razione, esperti in combattimenti, Se conquistato collettivamente, il conquistò una tale fama e ricchezza vita militare, armature e usi cavalle- bottino veniva spartito al termine da attirare l’attenzione del giovane reschi, con il compito di dirimere le del torneo. Per alcuni elementi, po- re d’Inghilterra, Enrico, grande fre- controversie, dettare le regole di gio- tremmo paragonare il torneo me- quentatore dei tornei nonché reclu- stre e tornei e designare i vincitori. dievale al calcio moderno, entrambi tatore di una squadra di cavalieri che ad esempio sono sport collettivi, in voleva vittoriosa. Anche nei tornei Matteo Beccari | Roma entrambi gli sport la vittoria (il più come nel calcio odierno si poteva- delle volte) andrà alla squadra più no indicare contemporaneamente la allenata, a quella con la difesa più squadra vittoriosa e il miglior “gio- C. Tyerman, solida e con l’attacco più incisivo. catore”. Quello le cui prodezze ave- Le guerre di Dio, Sebbene siano quindi degli sport vano impressionato i presenti. Nei Einaudi, collettivi non escludono qualità in- tornei più antichi non era il pubbli- Torino, 2012 dividuali, spesso determinanti. Una co a effettuare queste scelte, poichè squadra che vuole vincere, nel tor- era ancora poco presente e poteva J. Flori, neo come nel calcio, schiererà tra osservare solo da lontano, dall’alto La cavalleria medievale, le sue fila i pezzi pregiati, pagandoli delle torri; ma sono gli stessi par- Il Mulino, a peso d’oro, poiché da soli sono in tecipanti, i cavalieri, a designare il Bologna, 2016 grado di infondere coraggio e tran- migliore tra di loro e il vincitore del quillità alla squadra grazie alla loro torneo. Dal XII secolo i tornei ini- G. Sergi, esperienza, nonché sbalordire gli ziano a trasformarsi, i menestrelli L’idea di Medioevo. intenditori e gli addetti ai lavori per vi prendono parte per cantare le Fra storia la prestanza o per il loro virtuosismo prodezze guerriere, li annunciano, e senso comune, tecnico. Potremmo considerare il ne commentano il comportamen- Donzelli, Cristiano Ronaldo dei tornei medie- to, valutano e tributano le lodi. Nel Roma, 2016 Cavalleria medievale | Madrid Skylitzes | https://dl.wdl.org/10625/ service/10625.pdf 11
spressione viva dei quattro quartieri che compongono il tessuto urbano Il calcio fiorentino – nonché i colori delle magliette di riserva della Fiorenti- na che, in questa stagione sportiva, hanno voluto omaggiare in que- storico sta maniera la tradizione cittadina. Estratte a sorte il giorno di Pa- squa, le selezioni si scontrano in fiorentino un torneo che prevede due semifi- nali. Le finaliste, invece, si conten- dono la vittoria finale il 24 giugno, giorno del Patrono cittadino, San Giovanni Battista. La partita, occa- sione di festa per l’intera cittadinan- za, termina ogni anno con i fuochi d’artificio: sparati dal Piazzale Mi- chelangelo, i botti costituiscono un Tra le innumerevoli manifestazioni l’importanza ricoperta, già all’epo- ulteriore alloro ai vincitori e, al con- di carattere tradizionale che conti- ca, al contatto fisico. La maggiore tempo, contribuiscono – in parte – nuano a perdurare, il Calcio Storico importanza, tuttavia, del Calcio fio- a rendere meno amara la sconfitta. Fiorentino rappresenta indubbia- rentino intercorre durante la tem- Alla squadra vincitrice, oltre al mente, per emozioni e attaccamen- perie comunale, promotrice di una titolo di “campione cittadino”, vie- to che la città gigliata continua a prima forma di istituzionalizzazio- ne consegnata anche una vitella tributarli, il fenomeno sportivo più ne del gioco mediante l’organizza- bianca di razza chianina e un palio interessante, più vivo e più sentito, zione, lungo le strade e i crocicchi dipinto da un artista fiorentino. La tant’è che, nonostante – come ve- della Firenze medievale, di apposite bandiera del vincitore, inoltre, vie- dremo – il perdurare dei secoli, la partite, giustificabili con esigenze di ne esposta per tutto l’anno davanti Città in riva all’Arno si ferma anco- carattere eminentemente pratico: ad al Palagio di Parte Guelfa di Firenze. ra per poter ammirare le gesta atle- una realtà comunale, come nel caso Oltre all’inestimabile patrimonio tiche dei partecipanti. della città toscana, ogni occasione storico – artistico, uno dei lasciti più Conosciuto anche come “Cal- era buona per infondere alla propria visibili che la temperie medievale ha cio in Costume” o con l’appellati- cittadinanza uno “spirito guerriero”, donato a Firenze si può riscontrare vo di “Calcio in Livrea”, merito dei necessario per forgiare, all’occorren- nella storica divisione quartierale costumi tipici indossati dai cal- za, cittadini – soldato atti alle armi. della città gigliata: l’attuale divisione cianti durante le partite, il Giuoco Gli incontri così disputati, d’altro fiorentina nei quattro quartieri sto- può vantare origini molto lontane. canto, contribuirono alla formazio- rici risale, infatti, al 1343. Ognuno L’origine – che, va detto, si perde ne di una tradizione che, come ve- di essi è diviso, a sua volta, in unità nella notte dei tempi – pare derivi dremo, contribuì enormemente a territoriali più piccole, dette zone, da alcune attività ludiche già in uso scrivere e a fare la storia cittadina. ognuna rappresentata da un proprio presso gli antichi Greci. I Romani Bianchi, di Santo Spirito; Rossi, di gonfalone. In ottemperanza ad una conoscevano e apprezzavano una Santa Maria Novella; Verdi, di San prassi tipicamente medievale, ogni variante abbastanza simile, il cui Giovanni e Azzurri di Santa Cro- quartiere trae il suo nome dal luogo nome, harpastum (letteralmente, ce. Queste sono le quattro squadre di culto a cui storicamente fa riferi- “strappare a forza”), ci suggerisce partecipanti che rappresentano l’e- mento la popolazione della zona. Ar- 12 |QPS| N°2
F OC U S Un giocatore di Santo Spirito | contrastato da Santa Croce | Firenze | 2017 Foto | J. Setterfield 13
rivati a questo punto, gettiamo uno - Santa Croce, nel quadrante sud- de la partita, formata da 550 persone sguardo alle squadre che partecipa- est si estende fino alla Zecca e da organizzate in compagini non bel- no, ogni anno, alle partite di calcio. Por Santa Maria al Ponte vecchio. ligeranti. Di fatto, tuttavia, solo al- - Santa Maria Novella comprende Di colore azzurro, il gonfalone del cuni elementi del corteo indossano il quadrante nord-ovest della città e quartiere, come suggerito già dal armature ed elmi. Viene organizzato abbraccia un comprensorio territo- nome, reca una croce d’oro. E’ l’u- in occasione di alcune ricorrenze di riale che, partendo dall’Arno, anno- nico quartiere che tocca entram- eventi storici molto importanti per vera Ponte Vecchio, Porta al Prato e be le sponde dell’Arno. Prende il la città, come ad esempio l’assedio di divide la Fortezza da Basso in due. nome dall’omonima basilica la cui Firenze, la battaglia di Gavinana e la Il suo colore vermiglio, il gonfalo- piazza si trasforma nel campo da morte dell’eroe fiorentino Francesco ne reca un caratteristico sole d’oro, gioco. È suddiviso nei gonfaloni Ferrucci.Gli abiti storici sono ripro- mentre il nome trae origine dal- di: Carro, Ruote, Bue, Leon Nero. duzioni fedeli di quelli indossati du- la Basilica di Santa Maria Novella, - Santo Spirito, comprende la par- rante uno degli eventi che più è lega- posta accanto all’attuale stazione te sud-ovest della città chiamata to all’immagine del calcio fiorentino: ferroviaria. I quattro gonfaloni di anche “Oltrarno”. Prende il nome la difesa della città dall’assedio delle compagnia, infine, presentano un dalla Basilica di Santo Spirito ed truppe imperiali di Carlo V. Non a Leon Bianco, un Leon Rosso, ol- è caratterizzato dal colore bianco. caso, la simbologia istituzionale fa tre che un unicorno e una Vipera. Il gonfalone di quartiere è una chiaramente riferimento agli stem- - San Giovanni, posizionato a colomba bianca che simboleg- mi araldici e alle insegne dell’ul- nord-est, tocca Borgo Pinti, Bor- gia la discesa dello Spirito Santo. tima Repubblica fiorentina. Ed è go Albizzi, il Corso e il Mercato È suddiviso in quattro gonfalo- proprio a quest’ultima che il calcio Vecchio. Di colore verde, prende ni: Scala, Nicchi, Ferza e Drago. storico si è indissolubilmente lega- il nome dal Battistero di San Gio- Un elemento fortemente caratte- to, grazie anche ad una partita che, vanni, raffigurato anche nel gon- rizzante il Calcio storico è rappre- come vedremo, è passata alla storia. falone del quartiere. A sua volta, è sentato dal Corteo Storico della Re- Come abbiamo visto in prece- diviso nei gonfaloni del Leon d’Oro, pubblica Fiorentina. Si tratta di una denza, l’autorità pubblica fiorentina del Drago, del Vaio e delle Chiavi. suntuosa parata militare, che prece- promosse l’organizzazione di questo 14 |QPS| N°2
F OC U S particolare fenomeno ludico. Prassi timento di cui la Città gigliata non to nell’ottobre del 1529 e protrattosi che, d’altro canto, venne mantenuta può facilmente privarsi. Incontro fino all’agosto del 1530. In tale cir- anche dopo il 1532, data che coin- che, d’altro canto, ci ricorda la ben costanza, dunque, il calcio trascende cise con la creazione del Ducato di più celebre partita, disputata, come la semplice sfera ludica, divenendo Firenze – e, per conseguenza, con ci ricorda il Varchi nelle sue “Storie”. vero e proprio strumento per dimo- la fine dell’istituzione repubblicana strare la superiorità della Res Publica. lungo l’Arno. Le partite, con una ca- Agli diciassette (del febbraio Un calcio al pallone che riassumeva denza annuale, perdurarono fino al 1530) i giovani, si per non in- perfettamente l’indomito spirito re- 1739, per ricomparire solamente nel termettere l’antica usanza di pubblicano dei Fiorentini. 1898. Questa breve parentesi, tutta- giocare ogn’anno per carnova- via, non sancì la rinascita definitiva le, e si ancora per maggior vi- del calcio storico: per attendere il lipendio de’ nimici, fecero in ritorno in pianta stabile dei calcan- sulla piazza di Santa Croce una Martina Tapinassi | Firenze ti bisogna, infatti, attendere il 1930. partita a livrea, venticinque Nemmeno gli eventi bellici del bianchi e venticinque verdi, gio- Secondo Conflitto Mondiale riusci- cando una vitella; e per essere L. Artusi, S. Gabbrielli rono a bloccare del tutto le zuffe, i non soltanto sentiti, ma veduti Calcio storico placcaggi e i contatti dei 54 giocato- misero una parte de’ sonatori fiorentino ieri e oggi ri, 27 per squadra, che infiammano con trombe e altri strumenti in SP 44, i Fiorentini. Il 29 giugno del 1942, sul comignolo del tetto di Santa Firenze, 1989 infatti, la partita si svolse regolar- Croce, dove dal Giramonte fu mente, pur nelle difficoltà tipiche lor tratto una cannonata; ma la F. Giovannelli, del periodo bellico, e vide la vitto- palla andò alta, e non fece male Guida al calcio ria, seppur di misura, dei rossi sui né danno a nissuna persona. storico fiorentino, bianchi. Le emozioni della “caccia”, Pontecorboli, termine traducibile con il calcistico Si tratta del famoso incontro giocato Firenze, 2017 “gol”, costituiscono, infatti, un sen- durante l’assedio di Firenze, inizia- In alto e sinistra | scene da una partita | Santa Maria Novella | rosso San Giovanni | verde 15
tensioni internazionali “Vincere!” La peculiarità che forse caratterizza maggiormente gli imminenti Cam- pionati mondiali di calcio sta nel mo- mento di tensione che intercorre tra sport e fascismo la Federazione russa e l’Occidente. Sebbene non si sia ancora giunti a strappi eclatanti, simbolo di come al mondiale 1934 il pallone riesca a risultare ancora estraneo alle tensioni internazionali, nel passato è spesso accaduto che le vicissitudini politiche influenzasse- ro gli eventi sportivi. A tal proposito, basti ricordare la strage di atleti isra- eliani, attuata da un commando pa- lestinese appartenente a “Settembre Nero” durante l’Olimpiade di Mona- Il 14 giugno 2018, alle 18.00, nello le lo sport, e in particolare il calcio, co 1972, o ai boicottaggi incrociati stadio Lužniki di Mosca, il diret- viene utilizzato da un governo per tra Usa e URSS che caratterizzarono tore di gara fischierà l’inizio della consolidare l’assetto interno e, al le manifestazioni a cinque cerchi partita di calcio tra le nazionali di contempo, migliorarne la propria di Mosca 1980 e Los Angeles 1984. Russia e Arabia Saudita, gesto che posizione internazionale. A tal pro- Negli ultimi cinquant’anni, tutta- darà il via alla fase conclusiva del posito, non deve stupire che tutti i via, non sono nemmeno mancate XXI campionato mondiale di cal- paesi emergenti del nuovo Millen- occasioni in cui lo sport si prefigurò cio per squadre nazionali maggiori nio, i cosiddetti BRICS, abbiano or- come mezzo utile a creare legami tra maschili. ganizzato importanti eventi sportivi due stati ai ferri corti. Si prenda ad La manifestazione, come già da nell’ultimo decennio: oltre alla già esempio il caso della “diplomazia del molti anni, sposterà l’attenzione citata Russia, il Brasile ha allestito il ping-pong” negli anni ‘70, nella quale di miliardi di persone sulle azio- mondiale di calcio del 2014 e l’Olim- la tournée di una squadra americana ni di gioco all’interno degli sta- piade del 2016; il Sudafrica ha ospi- di tennis tavolo nella Cina comuni- di costruiti, o ristrutturati, dal tato il mondiale del 2010, mentre la sta favorì l’apertura e il pieno ripri- governo russo negli ultimi anni. Cina ha organizzato l’Olimpiade del stino delle relazioni diplomatiche Il mondiale sarà, proprio per- 2008, appronterà le Olimpiadi inver- sino-americane. Un caso analogo è ché divenuto l’evento sportivo più nali del 2022, oltre ad avere il sogno costituito dalle recenti Olimpiadi in- importante al mondo al pari delle di ospitare il mondiale di calcio del vernali di Pyeongchang, che hanno Olimpiadi, una perfetta vetrina per la 2030, giusto coronamento degli in- contribuito al riavvicinamento delle Russia di Putin, come già tentato con vestimenti nel pallone di cui il Dra- due Coree, sancito, in diretta mon- i giochi olimpici invernali di Soc’i – gone asiatico si è fatto promotore in dovisione, dalla sfilata congiunta du- al netto dei problemi organizzativi e questi anni. Solo l’India si è accon- rante la cerimonia di inaugurazione. della bolla doping che, di lì a poco, tentata, fino ad ora, di organizzare i Le interazioni tra politica e sport investì numerose discipline spor- Giochi del Commonwealth nel 2010. hanno una breve storia proprio per- tive del Comitato olimpico russo. ché l’attività sportiva, da distinguere Il mondiale in Russia non rappre- Sport e politica: gli eventi sportivi da quella ludica vecchia come l’uma- senta certo la prima volta nella qua- come strumento per stemperare le nità, è un fenomeno recente, inizia- 16 |QPS| N°2
D OSSIER Statua equestre di Mussolini | Stadio Littoriale | Bologna | 17
to negli ultimi anni dell’Ottocento, to come autore della vittoria finale “foot-ball”, come veniva chiamato accresciuto dopo la seconda guerra della selezione italiana. Tuttavia, il allora nei giornali, da passatempo mondiale e impennatosi negli ultimi torneo attestò anche i frutti che la privato di un piccolo gruppo di bor- decenni grazie al massiccio sviluppo completa riorganizzazione del si- ghesi a sport popolare per eccellen- dei mass media, capaci di diffondere stema calcistico, messa in opera dal za. Nel processo di crescita di popo- capillarmente gli eventi sportivi tra fascismo, aveva maturato all’interno larità del pallone presso gli Italiani, televisione e internet rendendo, di del movimento, ponendo la nazio- il 2 agosto 1926 può rappresentare fatto, l’evento sportivo una delle ma- nale azzurra ai vertici del calcio in- un importante punto di svolta. A nifestazioni della società di massa. ternazionale e rendendola capace di seguito di una stagione disastrosa vincere successivamente le Olimpia- dal punto di vista sportivo in cui le Il calcio e il fascismo: peculiarità di di di Berlino 1936 e di bissare il suc- polemiche verso la classe arbitrale uno sport particolare cesso mondiale in Francia nel 1938. erano culminate nella sospensione La vittoria del Mondiale casalin- del campionato per lo sciopero dei Il calcio è sicuramente l’attività spor- go fu, in realtà, solo l’ultimo tassel- direttori di gara, una commissione tiva in cui questo universalismo rag- lo di un percorso che era iniziato delegata dal CONI, massimo orga- giunge il suo vertice: infatti, è lo sport già poco dopo la presa di potere nel no sportivo italiano, e dalla FIGC, più praticato al mondo e può vantare 1922: sebbene il regime preferisse la federazione calcistica, approvò la un’audience di miliardi di persone. altri sport come la scherma, il pu- Carta di Viareggio, con la quale ven- L’importanza acquisita dal cal- gilato o l’automobilismo, i gerarchi ne accolto nel calcio italiano, per la cio sul piano mondiale è tale che i fascisti compresero immediatamen- prima volta nella sua storia, il pro- membri appartenenti alla FIFA, l’or- te la presa che poteva esercitare il fessionismo. Al contempo, si decise gano che riunisce tutte le federazio- calcio sulle masse, iniziando subito di creare un unico campionato na- ni nazionali del mondo e organiz- a prenderne il controllo e a sfrut- zionale, che andava a sostituire i due zatore del Mondiale di calcio, sono tarne la popolarità per i propri fini, gironi – uno settentrionale e uno maggiori di quelli delle Nazioni come non aveva fatto la precedente meridionale – esistenti fino a quel Unite. Questa fortuna, però, si può classe politica liberale. Questo pe- momento. Inoltre, il torneo italiano riscontrare non solo negli ultimi riodo coincise con il passaggio del chiuse le porte ai giocatori stranieri, anni poiché già i regimi totalitari tra Prima e Seconda Guerra Mondiale tentarono di utilizzare lo sport, in modo particolare il calcio, per creare consenso interno: gli eventi sportivi avevano l’obiettivo di generare una nuova popolazione, dallo spiccato carattere unitario e nazionalista, e rafforzare la propria posizione in- ternazionale mostrando le capacità atletiche e organizzative della nazio- ne sotto il nuovo regime. In Italia il risultato più rappresentativo di que- sta politica fu sicuramente il Mon- diale di calcio del 1934, voluto dal regime fascista e dalla propaganda per esaltare il governo di Mussolini. Lo stesso Duce venne rappresenta- L’inaugurazione del mondiale | S. Siro | Milano | 1990 18 |QPS| N°2
D OSSIER che come Francia e Gran Bretagna. I tre propositi furono sicuramente realizzati: il torneo del 1934 costituì il primo “Mondiale” di caratura re- almente intercontinentale, grazie sia al passaggio da 13 a 16 delle squadre partecipanti, sia alla presenza della prima nazionale africana, l’Algeria. Inoltre, il livello del torneo fu su- periore rispetto a quello precedente, poiché parteciparono, per la prima volta, Austria, Ungheria e Cecoslo- vacchia, all’epoca rappresentanti la migliore tradizione calcistica, supe- riore a quella sudamericana e para- gonabile a quella britannica. Ci furono, però, delle defezioni importanti che il regime tentò in favorendo l’ascesa degli oriundi che Simon Martin, autore di uno studio ogni modo di evitare: se l’assenza grazie alle loro, anche lontane, ori- dei rapporti tra fascismo e calcio: di Inghilterra e Uruguay, la “madre gini italiane furono tesserabili per del football” e la vincitrice del pri- il massimo campionato. Il calcio fu «i grandi stadi erano l’ico- mo mondiale, furono inevitabili, la sfruttato anche da alcuni uomini na della campagna nazio- prima per la consuetudine conso- politici per ascendere al vertice del nale del regime volta a rige- lidata della nazionale inglese a non sistema fascista: è il caso di Leandro nerare i corpi e gli edifici». partecipare agli eventi internazio- Arpinati, vicesegretario del PNF e nali, la seconda come risposta allo podestà di Bologna, che utilizzò il Il mondiale “autarchico” sgarro italiano di quattro anni prima proprio peso politico per favorire quando la nazionale azzurra non si l’ascesa della squadra di calcio fel- Il Mondiale del 1934 si sarebbe in- presentò al mondiale uruguayano, sinea, vincitrice di un campionato, serito come punta di diamante di il governo italiano cercò almeno di molto discusso, nel 1925. Lo stesso questa politica: avrebbe dovuto te- evitare che la nazionale argentina Arpinati, divenuto prima presidente stimoniare, da una parte, le capacità si presentasse con una squadra di della FIGC e poi del CONI, ottenne organizzative del sistema italiano, dilettanti, in aperta polemica con l’organizzazione del mondiale di cal- rinvigorito dalla marzialità fascista; l’inserimento nella selezione italia- cio del 1934; l’assegnazione era stata dall’altra, avrebbe sancito la rigene- na di tutta una serie di oriundi che preceduta da un’operazione volta alla razione portata dal regime nel popo- avevano già giocato con la maglia costruzione di una rete di infrastrut- lo italiano, ora capace di importanti albiceleste. ture sportive che sarebbero divenute imprese e, quindi, da inserire nel no- Tra di essi si distinse certamente segno del nuovo ordine portato in vero delle grandi nazioni mondiali. Raimundo Orsi, marcatore della fi- Italia dal Regime. Ancora una volta, L’obiettivo, inoltre, era quello di nale. fu Arpinati a mostrare la via con la propagandare il modello fascista sul Sul piano organizzativo, il torneo costruzione, conclusasi nel 1925, del piano internazionale: il momento segnò un nuovo traguardo per il cal- Littoriale, lo stadio di Bologna, che era propizio, poiché l’Italia fascista cio: il mondiale del 1930 fu giocato doveva diventare esempio per gli al- allora era considerata favorevol- interamente a Montevideo, mentre tri impianti italiani. Come afferma mente anche dalle forze democrati- nel 1934 le partite furono distribuite Giuseppe Meazza in azione | Arena Civica | Milano | ‘30 19
La Nazionale, più debole dell’Undici che avrebbe dominato il mondiale del 1938, faticò molto nel torneo, venendo accusata dalla stampa internazio- nale, soprattutto francese e britannica, di aver vinto la manifestazione solo grazie ai favori arbitrali. in otto diverse città. Non fu l’unico Nazionale, più debole dell’Undici Duce era collocato in una posizione particolare nel quale questo torneo che avrebbe dominato il mondiale centrale e, in particolare, venne sot- fu anticipatore dei tempi: la radio del 1938, faticò molto nel torneo, tolineata la sua presenza in tribuna trasmise le partite della nazionale venendo accusata dalla stampa in- per l’ultima partita. Aspetti che gli con la cronaca di Nicolò Carosio, ternazionale, soprattutto francese e valsero l’esaltazione a nume protet- precursore di una figura professio- britannica, di aver vinto la manife- tore e maggiore artefice di questo nale che divenne protagonista nel stazione solo grazie ai favori arbitra- successo: sul Corriere della Sera calcio televisivo e partecipò alla cre- li, intercorsi soprattutto nelle partite venne scritto che «Animati dalla azione di una nuova epica nazionale. con la Spagna e l’Austria - quest’ulti- presenza del Duce i calciatori ita- Le narrazioni di Nando Martellini, ma rappresentata dal Wunder Team, liani conquistano il campionato del durante Italia-Germania nel 1970, squadra delle meraviglie grazie alla mondo». Il Messaggero faceva eco al e nel mondiale spagnolo del 1982, presenza in campo di giocatori quali quotidiano milanese, sottolineando assieme a quelle meno fortunate di Mattias Sindelar guidati in panchina che «É nel nome di Mussolini che gli Bruno Pizzul, voce della nazionale del genio tattico di Hugo Meisl. Azzurri si sono battuti a Firenze, a di calcio dal 1986 al 2002, periodo Vari furono i momenti di esalta- Milano, ieri a Roma per la conquista nel quale la selezione azzurra non zione per il regime, come il saluto di un primato mondiale». riuscì mai ad alzare un trofeo pur ar- romano effettuato dalla selezione rivando due volte in finale (al mon- statunitense e la sofferta vittoria fi- Vittorie mondiali, Trionfi diale del 1994 e a Euro 2000), costi- nale ai tempi supplementari con la continentali tuiscono un’esperienza che è passata Cecoslovacchia che venne consi- di diritto alla storia dello sport na- derata la prova della nascita di un I fasti del “pallone fascista” ven- zionale. nuovo popolo: il successo venne nero ulteriormente rinvigoriti da un Il Mondiale casalingo anticipò an- interpretato come il segno più alto altro importante risultato. Si tratta che un’altra “tradizione” che divenne dell’emergere di un italiano nuovo, della vittoria, nel giugno successivo, sempre più usuale nelle successive l’uomo fascista, che non accettava del Bologna nella Coppa dell’Euro- manifestazioni: le accuse di favori- mai la sconfitta ed otteneva sempre pa centrale, torneo che vedeva scon- tismo verso la squadra ospitante. La la vittoria. In questa prospettiva, il trarsi le migliori squadre di club di La nazionale vincitrice con l’allenatore Vittorio Pozzo che tiene in mano la “Coppa Rimet” 20 |QPS| N°2
D OSSIER L’uso politico della sele- zione azzurra portò a una progressiva politicizza- zione della squadra da parte del Regime. Italia, Austria, Ungheria e Cecoslo- per migliorare la propria posizione vacchia. Il trionfo della città squadra sul piano delle relazioni internazio- J. Foot, felsinea concluse virtualmente quel nali. Le successive Olimpiadi di Ber- Calcio 1898-2010. percorso iniziato con la vittoria del- lino nel 1936 dimostrarono come lo Storia dello sport la Nazionale, testimoniando come sport fosse ormai divenuto un pa- che ha fatto l’Italia, l’Italia potesse affermare una chia- rametro di valutazione degli assetti BUR, Milano, 2010 ra leadership nel mondo del calcio. geopolitici mondiali. Da quel mo- L’uso politico della selezione azzurra mento quindi, come ha affermato lo P. Dietschy, portò a una progressiva politicizza- storico Marco Palla: Storia del calcio, zione della squadra da parte del Re- Paginauno, gime, fenomeno che creò una serie «Non è forse più lecito separare Milano, 2016 di problemi alla Nazionale, sempre la sfera puramente politica della più spesso oggetto di manifestazioni ricostruzione storica dall’esame S. Martin, antifasciste. La più clamorosa furo- almeno parziale dell’impatto del- Calcio e fascismo. no i fischi che accompagnarono, nei lo sport sulla stessa, e, neanche, Lo sport nazionale quarti di finale del mondiale succes- dall’altro canto, tracciare una sotto Mussolini, sivo, la partita Italia-Francia, dove specie di ricostruzione depurata Mondadori, gli Azzurri indossarono, per la pri- e asettica delle varie discipline Milano, 2006 ma e unica volta, una maglia com- sportive separandole dal conte- pletamente nera. Per questo motivo, sto politico-sociale in cui si si- P. Mugnai, l’Undici italiano venne subissato di tuano e accadono, come eventi». La coppa del duce. fischi non solo dai tifosi locali, ma I mondiali del 1934 anche dai molti esuli Italiani accorsi dalle colonne a vedere la partita. del Calcio Illustrato, Il torneo del 1934 costituì il primo Edizioni Eraclea, tentativo da parte di un sistema poli- Stefano Bernardinello | Firenze Roma, 2011 tico di utilizzare un evento sportivo Schiavio segna il 2-1 definitivo | Italia - Cecoslovacchia 21
honduregna in trasferta a San Sal- vador fu scortata allo stadio Flor Le cento ore Blanca dai carri armati messi a di- sposizione dal governo ospitante per sottrarre i giocatori dall’assalto della folla. In quell’occasione fu il Salva- della guerra dor a prevalere per 3 a 0. Quando la notizia della sconfitta raggiunse Te- gucigalpa, gli honduregni reagirono del calcio alla débâcle sportiva aggredendo i residenti di origine salvadoregna e distruggendo le loro proprietà. Calcisticamente parlando, il risul- tato del ritorno poteva un ulteriore problema: all’epoca, infatti, il rego- lamento non contemplava il com- puto del numero di goal segnati. Pertanto, si rese necessaria una Il 14 luglio del 1969, alcuni aerei ciottenne salvadoregna Amelia Bo- terza gara di spareggio in campo appartenenti all’aviazione dello laños, apparentemente sopraffatta neutro, giocata in Messico il 26 giu- stato di El Salvador bombardaro- dal dolore per la sconfitta patita gno. In tale circostanza, El Salvador no Tegucigalpa, capitale del vicino dalla nazionale, decise di suicidar- si conquistò la qualifica per i Mon- Honduras. si con un colpo di pistola al cuore. diali battendo l’Honduras per 3 a 2. Prima di degenerare in conflit- La morte della ragazza e l’impatto Lo stesso giorno il governo di San to miliare, la tensione tra i due che essa ebbe sull’opinione pub- Salvador interruppe le relazioni di- paesi dell’America centrale aveva blica salvadoregna sono ben de- plomatiche con l’Honduras, accu- avuto, tuttavia, modo di esprimer- scritti nel reportage che il celebre sando le autorità di Tegucigalpa di si sotto forma di rivalità sportiva. giornalista polacco Ryszard Ka- aver avallato le violenze commesse Circa un mese prima dell’attac- puścinski dedicò a quella feroce a danno dei residenti salvadoregni. co salvadoregno, le nazionali dei faida sportiva degenerata in guerra: Era il preludio della guerra. Il 14 due paesi si erano affrontate in una luglio l’aviazione salvadoregna bom- partita di qualificazioni in vista del “La giovane non ha retto al do- bardò Tegucigalpa e attaccò i territo- Campionato del Mondo del 1970. lore di vedere la sua patria mes- ri honduregni nel golfo di Fonseca. La posta in palio era elevata: la sa in ginocchio”, scrisse […] La rapida avanzata dell’eserci- nazionale di El Salvador, in trasferta il quotidiano del Salvador “El to salvadoregno fu però interrot- presso Tegucigalpa, fu sorpresa dalla Nacional”. Ai funerali di Amelia ta dalla progressiva mancanza di violenta accoglienza dei tifosi hondu- Bolanos, trasmessi in televisio- munizioni e carburante, venuto a regni, i quali presero d’assalto l’alber- ne, partecipò l’intera capitale. mancare a causa degli attacchi del- go in cui riposava la squadra rivale. In testa al corteo, il picchetto le forze honduregne dirette contro i L’8 giugno 1969, stremata da d’onore dell’esercito con il vessil- depositi di carburante di El Salvador. una notte passata insonne a cau- lo. Dietro la bara, coperta dalla Gli Stati Uniti, protetto- sa delle sommosse dei tifosi di bandiera nazionale, il presiden- ri del governo oligarchico hon- casa, la squadra di El Salvador per- te della repubblica e i ministri. duregno, si rifiutarono di se contro l’Honduras per 0 a 1. intervenire in una crisi di cui sten- Al termine della partita, la di- Una settimana più tardi, la squadra tavano a definirne la natura. Come 22 |QPS| N°2
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ricorda un diplomatico americano: no le partite erano animati da un sotto il profilo industriale, El Salva- misto di fede sportiva e furore na- dor scontava, rispetto all’Honduras, Fu difficile indurre quelli di Wa- zionalistico. Ma a ben vedere, nello una scarsità di terre da destinare alla shington […] a prendere la cosa scontro sportivo si cristallizzaro- popolazione contadina. La concen- sul serio. Tutti ebbero la mede- no tensioni la cui natura era emi- trazione della ricchezza nelle mani sima reazione: “Oh, è la solita nentemente economica e sociale. dell’aristocrazia terriera, come ricor- follia nell’America Centrale, Le cause della guerra vanno, in- da ancora Kapuścinski, era assoluta: le repubbliche delle banane si fatti, ricercate nella configurazione fanno guerra per una partita di territoriale, nelle strutture produt- Si dice addirittura che il Salva- calcio o qualcosa del genere”. tive e nei pattern demografici e mi- dor sia la proprietà privata di gratori di Honduras e Salvador. Due quattordici famiglie. Mille lati- L’intervento dell’Organization of stati confinanti, entrambi governati fondisti possiedono esattamen- American States (OAS), invece, fu da un’oligarchia militare e dominati te dieci volte più terra di cen- più deciso. Dopo tre giorni di trat- dall’influenza dei proprietari terrieri tomila contadini tutti insieme. tative, l’OAS persuase El Salvador a e delle compagnie straniere, come interrompere le ostilità: la guerra del l’americana United Fruits, proprie- Nel corso degli anni Sessanta, calcio si concluse dopo cento ore. taria di estese piantagioni in Hon- l’Honduras aveva inoltre accol- Gli scontri che accompagnaro- duras. Benché più ricco e sviluppato to un numero sempre crescen- “Oh, è la solita follia nell’America Centrale, le repubbliche delle banane si fanno guerra per una partita di calcio o qualcosa del genere”. In alto | momenti della partira di qualifi- cazione al mondiale ‘70 In basso | aerei della Fuerza Aérea Salvadoreña (FAS) 24 |QPS| N°2
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