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L’Osservatore il Settimanale Romano Città del Vaticano, giovedì 23 gennaio 2020 anno LXXIII, numero 4 (4.028) Lo sviluppo integrale deve includere tutta la famiglia umana
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 23 gennaio 2020 #letteredaldirettore 2 I l 24 gennaio viene pubblicato il Messaggio per Ogni racconto nasce dalla vita: nella prima Vincent van Gogh, «Campo di la 54ma Giornata mondiale delle comunicazioni versione del finale del romanzo, omessa nel te- grano sotto la pioggia» (1889) sociali il cui titolo è: «Perché tu possa raccontare sto definitivo, si vedeva il personaggio di Sam e fissare nella memoria» (Es 10, 2). La vita si che narra le storie di cui lui e Frodo sono stati fa storia. Con la scelta di questo tema il Papa protagonisti leggendo ai figli le pagine del Li- ci ricorda che ogni racconto nasce dalla vita, bro Rosso (che è poi lo stesso Il signore degli dall’incontro con l’altro e sottolinea la natura anelli). Sam è Tolkien che, al termine di una dell’uomo “animale narrante”. Lo scrittore in- giornata di intenso lavoro dedicato a creare glese Chesterton osservava che la letteratura linguaggi, storie e mondi, chiude i disordinati può essere considerata un lusso, ma la narrati- appunti e ritorna nel calore del focolare dome- va è per l’uomo una necessità. Rimaniamo in stico; la moglie Edith, magari con in braccio il Inghilterra per dire che il 16 gennaio, è appar- piccolo Christopher, lo accoglie e lui può dire, sa la notizia della scomparsa di Christopher come Sam: «Sono tornato» che, come tutti Tolkien, figlio terzogenito del famoso scrittore sanno, è la battuta finale del romanzo. autore di uno dei romanzi più letti al mondo, Nel suo Messaggio per la Giornata mondia- Il signore degli anelli, che i milioni di lettori di le delle comunicazioni sociali il Pontefice vuo- quel libro conoscono bene e ricordano con le sottolineare che la comunicazione è chiama- gratitudine perché si deve a lui se molte delle ta a mettere in connessione, attraverso il rac- opere del padre non sono rimaste nascoste nei conto, la memoria con la vita ed è questo che suoi armadi e archivi ma sono state poi pub- crea una comunità, una famiglia, un popolo. L’OSSERVATORE ROMANO blicate postume. Ci ricorda Papa Francesco che la vita attraver- so il racconto si fa storia, e che poi questa sto- Nella biografia di Humphrey Carpenter de- Unicuique suum Non praevalebunt ria ritorna alla vita, ridiventa vita vissuta ma dicata a J.R.R. Tolkien, viene più volte sottoli- più intensamente, più consapevolmente. I cri- Edizione settimanale in lingua italiana neato il fatto che lo scrittore amava raccontare stiani hanno un modello preciso proprio nel Città del Vaticano favole e storie, che lui stesso inventava, ai Vangelo, che è un racconto, fatto di racconti, ornet@ossrom.va quattro figli. «Nell’ambito della famiglia — perché Gesù predicava attraverso le parabole, www.osservatoreromano.va scrive Carpenter — l’ascoltatore più fedele era narrazioni tratte dalla vita quotidiana che però ANDREA MONDA il terzo figlio, Christopher. Molte sere, all’ini- entravano in connessione con la vita di chi lo D irettore zio degli anni Trenta, rannicchiato davanti alla ascoltava, finendo per trasformarla. È il rac- GIANLUCA BICCINI Coordinatore stufa dello studio, ascoltava immobile il padre conto stesso che “torna”, nasce dalla vita e ad che gli narrava (improvvisando più che leg- essa ritorna ricca di frutto, proprio come dice PIERO DI D OMENICANTONIO Progetto grafico gendo a voce alta) delle guerre degli elfi con- il profeta Isaia della Parola di Dio (ed è giusto tro l’oscuro potere [...] Non si trattava di sem- ricordarlo oggi quando viene presentata l’ini- Redazione di ANDREA MONDA plici storie: quando suo padre parlava le leg- ziativa del Papa di istituire la Domenica della via del Pellegrino, 00120 Città del Vaticano fax +39 06 6988 3675 gende diventavano vive, sfavillanti racconti di Parola): «Come la pioggia e la neve scendono un mondo sinistro». Per il lettore di Tolkien, dal cielo e non vi ritornano senza aver annaf- Servizio fotografico telefono 06 6988 4797 fax 06 6988 4998 la scena del figlio “rannicchiato davanti alla fiato la terra, senza averla fecondata e fatta photo@ossrom.va www.photo.va stufa” che ascolta immobile il padre-narratore, germogliare, affinché dia seme al seminatore e TIPO GRAFIA VATICANA EDITRICE rinvia immediatamente all’immagine di Frodo pane da mangiare, così è della mia parola, L’OSSERVATORE ROMANO che, quasi ipnotizzato, accanto al fuoco, ap- uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a Abbonamenti prende dal mago Gandalf la storia dell’Anello vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e Italia, Vaticano: € 58,00 (6 mesi € 29,00). nel secondo capitolo del romanzo, L’ombra del condotto a buon fine ciò per cui l’ho manda- telefono 06 6989 9480 fax 06 6988 5164 passato. ta» (Isaia 55, 10-11). info@ossrom.va
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 23 gennaio 2020 #domenicadellaparola 3 L a prima Domenica della Parola di Dio si cele- bra il 26 gennaio. Era stata indetta da Papa Francesco con la lettera apostolica in forma di motu proprio Aperuit illis del 30 settembre 2019. Si tratta di una giornata speciale per esortare tutti i fedeli a leggere e meditare la Bibbia, perché — come diceva san Girolamo — «l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cri- sto». L’appuntamento è fissato ogni anno nel- la III Domenica del Tempo ordinario. Lo ha spiegato l’arcivescovo Rino Fisichella, presi- dente del Pontificio Consiglio per la promo- zione della nuova evangelizzazione, durante una conferenza, svoltasi nella Sala stampa del- la Santa Sede, venerdì mattina, 17 gennaio, al- la presenza anche dell’arcivescovo José Octa- vio Ruiz Arenas e di monsignor Graham Bell, rispettivamente segretario e sottosegretario del dicastero. La lettera apostolica veniva pubblicata nella memoria liturgica di san Girolamo, nell’inizio del 1600° anniversario della sua morte. Questo padre della Chiesa, ha ricordato monsignor Fi- sichella, è stato un grande studioso della Sacra Scrittura e traduttore in latino dai testi origi- nali. La scelta della data di pubblicazione del- la lettera «equivaleva a un gesto di grande at- tenzione al vasto mondo che si raccoglie intor- no agli studi biblici e all’esegesi biblica», che in questo anno darà vita a «una diversificata serie di eventi con i quali celebrare la figura e l’opera di san Girolamo». esegeti, la moglie. Cleopa ha in mano il basto- «Emmaus» Il presule ha ricordato che dopo il concilio ne, segno del pellegrinaggio; mentre la moglie Vaticano II con la Dei Verbum, e con il Sinodo sembra toccare Cristo. Ambedue i volti dei di- sulla Parola di Dio del 2008, con l’esortazione scepoli sono rivolti al Signore. L’icona è opera apostolica Verbum Domini, sono state promosse di suor Marie-Paul Farran, religiosa egiziana nel mondo tante e differenti iniziative pastorali che ha speso tutta la vita nel monastero bene- volte «a porre al centro la conoscenza, la dif- dettino Notre-Dame du Calvaire a Gerusalem- fusione, la riflessione e lo studio della Sacra me morta lo scorso maggio. Scrittura». Tra queste, ha citato la Settimana La data della celebrazione, ha fatto notare per imparare a pregare con la Bibbia, promos- l’arcivescovo, ricorre in prossimità della Gior- sa dalla Comunità Canção Nova in Brasile, il nata di dialogo tra ebrei e cattolici e della Set- mese della Bibbia, promosso in Argentina per timana di preghiera per l’unità dei cristiani. La settembre. In Colombia la Parola di Dio viene scelta «intende segnare un ulteriore passo nel proposta ai bambini con il gioco delle mario- dialogo ecumenico, ponendo la Parola di Dio nette. Negli Stati Uniti d’America in novem- nel cuore stesso dell’impegno che i cristiani bre si celebra la giornata internazionale della sono chiamati a realizzare quotidianamente». Bibbia. La Domenica della Parola di Dio si Per questa prima edizione della Domenica del- colloca, perciò, come un progetto «pastorale la Parola, Papa Francesco presiede la messa al- di nuova evangelizzazione». L’obiettivo è rav- le 10 nella basilica di San Pietro. Accanto vivare «la responsabilità che i credenti hanno all’altare della Cattedra viene collocata per nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel l’occasione la statua originale di Nostra Signo- mantenerla viva attraverso un’opera di perma- ra di Knock, patrona dell’Irlanda. Nell’appari- nente trasmissione e comprensione, capace di zione della Vergine a Knock del 1879 Maria è dare senso alla vita della Chiesa nelle diverse accompagnata da san Giuseppe e dall’evange- condizioni in cui si viene a trovare». Come lista Giovanni che indicano l’altare su cui re- per le altre iniziative del Pontificio Consiglio gna l’Agnello vittorioso, come nella visione per la promozione della nuova evangelizzazio- dell’Apocalisse. La Vergine, ha spiegato l’arci- vescovo, in questa apparizione «non parla; ri- mane in silenzio, quasi a indicare l’atteggia- mento fondamentale davanti al mistero». Tut- Il 26 gennaio La Scrittura tavia, ha aggiunto, tutta l’apparizione “parla”, perché in Giovanni «indica il Vangelo che sia- mo tenuti a fare nostro e il cammino che ci aspetta in vista dei tempi ultimi». la prima celebrazione è vita Un altro gesto simbolico si svolge all’inizio della messa, quando viene intronizzato il Le- zionario usato in tutte le sessioni del concilio Vaticano II. A conclusione della celebrazione eucaristica, il Pontefice consegna la Bibbia a 40 persone in rappresentanza di tante espres- sioni della vita quotidiana: dal vescovo allo di NICOLA GORI ne, è stato creato un logo caratteristico. Vi è straniero; dal sacerdote alle catechiste; dalle rappresentata una scena biblica molto cono- persone consacrate al poliziotto e alla guardia sciuta: il cammino dei discepoli al villaggio di svizzera; dagli ambasciatori di vari continenti Emmaus, narrata nel Vangelo di Luca. Ai ai docenti universitari e maestri di scuola pri- viandanti tristi per la morte di Gesù in croce, maria e secondaria; dal povero al giornalista; si unisce a loro il Risorto. Insieme a Cristo dal gendarme al detenuto che sta scontando che tiene tra le mani il “rotolo del Libro”, cioè l’ergastolo in stato di semilibertà. All’uscita la Sacra Scrittura che trova compimento nella dalla basilica, ai presenti, viene consegnata sua persona, vi sono i due discepoli: Cleopa, un’edizione speciale della Sacra scrittura, pub- come viene scritto da Luca, e, secondo alcuni blicata dalle Edizioni San Paolo.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 23 gennaio 2020 #internazionale 4 Finalmente la pioggia in Australia D opo mesi, e in molte zone anche tre o quattro anni di attesa, finalmente è arrivata. La piog- gia è caduta in abbondanza in molte zone del Nuovo Galles del Sud, lo Stato maggiormente colpito dagli incendi. Nell’entroterra rurale dello Stato, in luoghi dove la siccità imperversa da troppo tempo, le precipitazioni sono state così intense che a re anche gli animali, molto più attivi nei pa- preoccupare le autorità sono ora i rischi di scoli che fino a ieri erano secchi e duri come inondazioni improvvise. cemento. A Dubbo, dove si trova uno degli zoo più famosi d’Australia, le autorità hanno distribui- Sebbene la pioggia abbia portato enorme to sacchi di sabbia da porre davanti alle abita- sollievo soprattutto agli agricoltori nel bush, si zioni. Anche lo staff dell’Australian Reptile attendono anche effetti positivi nelle metropo- Park sulla costa centrale del Nuovo Galles del li, a cominciare da Sydney, soffocate dall’aria Sud è stato impegnato a proteggere animali ed malsana proveniente dagli incendi boschivi dei edifici dopo che un’inondazione improvvisa ha dintorni. colpito il parco. Il direttore Tim Faulkner ha Gli effetti benefici dei temporali sull’imper- reagito così: «Questo è incredibile. La settima- versare delle fiamme si stanno già notando. na scorsa ci riunivamo tutti i giorni per discu- Nell’arco di 24 ore, i roghi attivi nel Nuovo Dopo mesi tere le minacce di incendi imminenti». Galles del Sud sono passati da 88 a 81. Tutta- Le precipitazioni abbondanti stanno susci- via è troppo presto per trarre conclusioni trop- di siccità tando qualche timore e i vigili del fuoco ora po ottimistiche e ben 1.700 pompieri australia- devono rispondere soprattutto a chiamate ni, canadesi, statunitensi e neozelandesi sono e devastanti d’aiuto per black out, alberi o tralicci abbattu- di STEFANO GIROLA ti dai temporali. Ma la maggior parte degli ancora impegnati a estinguere le fiamme. incendi da Brisbane australiani si è ormai stoicamente abituata ai Le precipitazioni finora hanno interessato cambiamenti estremi, alla propria “land of soprattutto il nord e il centro del Nuovo Gal- droughts and flooding rains”, secondo i versi les, mentre le zone a sud, quelle più colpite di Dorother Mackellar. E le piogge stanno al- nel periodo natalizio, per ora sono state meno lontanando in molte zone la paura causata da- fortunate, e nello Stato vicino del Victoria ci gli incendi degli ultimi mesi. sono ancora situazioni di piena emergenza. A Nelle fattorie e nelle cittadine rurali del Mount Buffalo, nella regione alpina del Victo- Nuovo Galles del Sud si sono ripetute le scene ria, le autorità hanno dichiarato lo stato di di giubilo sfrenato che accompagnano sempre emergenza per alcune comunità minacciate il ritorno della pioggia dopo anni di siccità: dalle fiamme. agricoltori e le loro famiglie che ballano e can- Ma anche i pompieri hanno manifestato la tano sotto la pioggia, giovani che si rotolano loro soddisfazione e gioia per il ritorno della nel fango o corrono seminudi a braccia alzate pioggia, che si spera possa cadere al più pre- verso il cielo; un’allegria che sembra contagia- sto anche nelle zone dove ancora si combatte contro la furia degli incendi. Una furia che purtroppo ha fatto un’altra vittima, Samuel McPaul, un vigile del fuoco volontario di soli 28 anni, deceduto quando il camion su cui stava per sfuggire a un “tornado di fuoco” si è ribaltato. La moglie incinta di 5 mesi e tutta la comunità di Holbrook, insieme al primo ministro Scott Morrison e altre auto- rità politiche, religiose e civili, lo hanno pianto alle esequie funebri. L’immagine della giovane vedova in lacrime con l’elmetto da pompiere del marito sul grembo hanno commosso la na- zione. Tanti ragazzi e ragazze della sua comu- nità, come ha ricordato il cappellano Ian Spall, stanno scegliendo una foto di Samuel come salvaschermo per il computer. Sebbene abituati ad associare l’eroismo allo sport, e a celebrare i grandi atleti, oggi per molti australiani i veri eroi hanno il volto di un giovane gentile ed entusiasta, amante della pallacanestro e della vita, che non ha esitato a mettersi al servizio del prossimo fino all’ultimo sacrificio.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 23 gennaio 2020 #culture 5 F ederico Fellini, di cui il 20 gennaio si è cele- sasso lì, per esempio», «Quale?», «Questo brato il centenario della nascita, è uno dei re- (...) uno qualunque. Ecco, anche questo serve gisti preferiti da Papa Francesco e in particola- a qualcosa, anche questo sassetto». «E a cosa re c’è un film da lui molto amato, La strada, serve?». «Serve (...) ma che ne so! Se lo sapes- del 1954. In esso c’è un momento che più volte si sai chi sarei?». «Chi?». «Il Padreterno che il Papa ha citato, nelle catechesi pubbliche co- sa tutto: quando nasci e quando muori. Non Il filo rosso sì come negli incontri con i ragazzi di Scholas lo so a cosa serve questo sasso io, ma a qual- Occurrentes, ed è la sequenza di Gelsomina e cosa deve servire. Perché se tutto è inutile, al- che congiunge il Matto. lora è inutile tutto. Anche le stelle, almeno È una scena notturna, che si apre con il credo (...) e anche tu. Anche tu servi a qualco- la «Laudato si’» pianto sconsolato della protagonista (mirabil- sa, con la tua testa di carciofo». mente interpretata da Giulietta Masina) che ri- Tutto serve a qualcosa, anche le stelle, anche di Papa Francesco ceve il conforto del Matto, un saltimbanco to- una persona “scartata” come Gelsomina e an- e «La Strada» scanaccio scombinato, irriverente e sfrontato che un sassolino minuscolo e apparentemente (l’attore Richard Basehart) che però, come ogni folle che si rispetti, è capace di dire, al insignificante. «Tutto è connesso» ripete spes- di Federico Fellini so Papa Francesco: è questo uno dei messaggi momento non opportuno ma giusto, parole di centrali del suo pontificato e dell’enciclica verità. Parole che riusciranno a consolare la di- Laudato si’. E se tutto è connesso ne consegue sperata Gelsomina che uscirà di scena con un che tutto ha valore, tutto è importante e quin- sorriso fiero e luminoso. di non esistono storie piccole, non esiste una Alla giovane e semplice ragazza che grida il persona che non sia frutto dell’amore creativo suo scoramento per sentirsi inutile e vorrebbe e gratuito di Dio. Da qui la dignità di ogni di ANDREA MONDA smettere di vivere, il Matto risponde: «Tu non singola esistenza. Quella dignità di cui ha sa- ci crederai, ma tutto quello che c’è a questo puto rivestire, con delicata pietà, ogni perso- mondo serve a qualcosa. Ecco, prendi quel naggio il genio creativo del regista riminese. Gelsomina il Matto e quel sassolino così importante Gelsomina e il Matto in una scena de «La strada» (1954)
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 23 gennaio 2020 #carceri 6 C’ è un dato toccante che emerge dalle tristi stati- to i 4 anni di pena in carcere non ci va nessu- stiche sulle carceri italiane. I suicidi dei dete- no. Ci vanno quelli che non hanno le capacità nuti calano nei periodi in cui, nel dibattito e le risorse per difendersi adeguatamente. pubblico, cresce l’attenzione sugli istituti di Quelli, per intendersi, che non possono pagar- pena. Trarne una conclusione è forse azzarda- si un buon avvocato o che non sanno distri- to, giacché occorre osservare sempre una gran- carsi nel complesso meccanismo giudiziario de cautela parlando di persone che decidono italiano. «Molti di questi, in cella, potrebbero di togliersi la vita. Però si tratta di un dato proprio non passarci per niente, se esistessero reale. Al quale se ne può affiancare un altro: delle strutture esterne capaci di farsene cari- più spesso le persone scelgono di suicidarsi co», ha spiegato il Garante. Spesso si tratta di all’inizio del periodo detentivo (talvolta men- senza fissa dimora. O di persone che non san- tre sono addirittura in attesa di giudizio) o no neanche esprimersi. all’approssimarsi della sua conclusione. Se il Emblematico è il caso dei più vulnerabili fra primo caso può essere facilmente comprensibi- i detenuti, i sofferenti psichici. Il rischio che le nelle sue motivazioni, il secondo dovrebbe l’istituto di pena si trasformi in un residuo ma- comunicare a tutti, almeno, una allarmante in- nicomiale è ormai concreto. Delle 191 carceri quietudine. in Italia, appena 32 hanno a disposizione Di indifferenza si muore. E in fondo, oltre strutture adatte per seguire questo tipo di pa- alla privazione della libertà, la dannazione di zienti. I Rems, (residenze per l’esecuzione del- ogni prigioniero sta proprio nell’essere dimen- le misure di sicurezza) sono “sottodimensiona- ticato. Lo sa bene il Garante per i detenuti e ti” mentre le cosiddette articolazioni per la sa- le persone private della libertà, Mauro Palma, lute mentale sono “realmente carenti”. Poi c’è quando, nell’anticipare nei giorni scorsi a Ro- il sommerso: le cosiddette “celle lisce”, siste- ma l’interessante rapporto che verrà illustrato mazioni di fortuna per i più esagitati. Dove per “lisce” si intende prive di arredi. Per inci- in Senato il prossimo 17 aprile, rivendica so- so, anche gli ospiti sono “lisci”. Nel senso che prattutto il diritto, per gli istituti di pena, di sono privati degli abiti. Come misura di sicu- essere considerati “parte del territorio”. Perché, rezza. soprattutto in Italia, il carcere è ormai il ventre gonfio e insalubre di una società che non rie- La sofferenza non è neanche solo quella dei L’inquietante sce a metabolizzare quanto di tossico produce detenuti. Ogni anno si registrano 800 aggres- e non riesce a farsene carico. «Vi entrano per- sioni al personale carcerario. Si contano suici- realtà italiana sone vulnerabili, ne escono solo quelle che di anche fra gli agenti di polizia penitenziaria, non lo sono», ha sottolineato Daniela de Ro- spesso lasciati soli ad affrontare situazioni che bert, che, assieme ad Emilia Rossi compone il non sono in grado di gestire. In questo conte- Collegio del Garante, nominato con decreto sto crescono anche dei bambini. Attualmente del Presidente della Repubblica. Poi, appunto, ci sono le persone vulnerabili cui anche la pro- spettiva di tornare fuori è ormai terrorizzante e scelgono di farla finita. I numeri, ogni tanto, aiutano a capire. In Italia l’indice di sovraffollamento è pari al 129,40 per cento (a fronte di una capienza, a A chi importa dei detenuti? pieno regime, di 50.692 posti sono presenti 60.885 detenuti). Ci sono 102 detenuti ogni 100.000 abitanti, dato sostanzialmente in linea con la Francia ma molto superiore alla Germa- nia (che registra 78 detenuti ogni 100.000 abi- tanti; il forte tasso d’immigrazione evidente- mente non si traduce in maniera automatica in di MARCO BELLIZI una maggiore delinquenza). Il sovraffollamen- in Italia ci sono 48 donne madri con 53 figli al to è uno dei problemi. In quest’ottica è inte- seguito. Solo a Roma e a Milano, ha spiegato ressante osservare come poco meno di 10 mila Emilia Rossi, esistono case famiglia. Il carcere, detenuti siano stati condannati a pene non su- più che del territorio, andrebbe considerato periori a 3 anni e circa 23 mila circa hanno pe- parte della società. Anche perché, se i nuovi ne residue inferiori ai 36 mesi. Molti perciò ingressi diminuiscono, i detenuti aumentano. potrebbero accedere a misure alternative, se ce «Che significa? Detto semplicemente, che una ne fossero, e liberare spazi. volta dentro non esci», ha concluso Palma. C’è anche un altro elemento che Palma tie- Con buona pace del concetto di pena riabilita- ne a sottolineare: non è vero che in Italia, sot- tiva.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 23 gennaio 2020 #unitàdeicristiani 7 U n quarto di secolo fa, Giovanni Paolo II perché appartenenti a una particolare pubblicò la sua incisiva enciclica sull’im- comunità cristiana, perché ortodossi o pegno ecumenico Ut unum sint. L’allora cattolici, luterani o anglicani, ma perché cardinale Joseph Ratzinger, esprimendo cristiani. Il martirio è ecumenico e si de- il suo apprezzamento, osservò che, con ve parlare di un vero e proprio ecumeni- tale documento, il Papa era riuscito smo dei martiri. Tuttavia, malgrado la «con tutta la forza della sua passione sua drammaticità, esso contiene anche ecumenica» a risvegliare l’urgenza della un messaggio di speranza, secondo il ricerca dell’unità dei battezzati «nella quale «in una visione teocentrica, noi coscienza della Chiesa» (Joseph Ratzin- cristiani già abbiamo un martirologio ger – Benedetto XVI, La fede rifugio comune», che mostra «come, a un livel- dell’umanità. Le 14 encicliche di Giovanni lo profondo, Dio mantenga fra i battez- Paolo II, in Giovanni Paolo II. Il mio zati la comunione nell’esigenza suprema amato predecessore, Cinisello Balsamo, della fede, manifestata col sacrificio del- 2007, 33-49, cit. 431). Con Ut unum sint la vita» (Ut unum sint, n. 84). Papa Wojtyła intendeva incoraggiare i Nell’ecumenismo dei martiri Papa fedeli ad accogliere l’appello all’unità Giovanni Paolo II ravvisa già un’unità dei cristiani che era stato lanciato con fondamentale tra noi cristiani e nutre la grande forza dal concilio Vaticano II. speranza che i martiri dal cielo ci aiuti- Trent’anni dopo la conclusione del con- no a ritrovare la piena unità. Mentre noi cilio, Giovanni Paolo II rivolse la sua cristiani e noi Chiese su questa terra sia- particolare attenzione a un fenomeno mo ancora in una comunione imperfet- che, a suo avviso, stava impartendo una ta, i martiri nella gloria celeste vivono già in una comunione piena e compiuta. Renata Sciachì, «Icona dei nuovi martiri rinnovata energia all’esortazione espressa Il sangue che i martiri hanno versato e testimoni della fede nel XX secolo» (2002) dal concilio e che metteva la Chiesa da- vanti al suo dovere di assumere e di tra- per Cristo non ci separa, ma ci unisce. durre nella realtà concreta le richieste L’ecumenismo dei martiri conferma an- cora una volta la convinzione della conseguenza, non era possibile accettare conciliari. Questo fenomeno era la «te- il martirio avvenuto in altre comunità stimonianza coraggiosa di tanti martiri Chiesa primitiva, che Tertulliano rias- sunse affermando che il sangue dei mar- cristiane. Già nei primi tempi del cristia- del nostro secolo», appartenenti anche nesimo, solo i testimoni della fede della tiri è il seme di nuovi cristiani: «Sanguis ad altre Chiese e comunità ecclesiali non Chiesa cattolica erano riconosciuti come martyrum semen christianorum». Allo in piena comunione con la Chiesa catto- martiri, mentre il sacrificio della propria stesso modo anche noi possiamo vivere lica. Là il Papa ravvisò «la prova più si- vita nelle comunità eretiche era conside- oggi nella speranza che il sangue di così gnificativa che ogni elemento di divisio- rato senza valore. Durante gli scontri tanti martiri dei nostri giorni sarà il se- ne può essere trasceso e superato nel do- me della piena unità ecumenica dell’uni- con i donatisti, a esempio, Cipriano e no totale di sé alla causa del Vangelo» co Corpo di Cristo, lacerato da così tan- Agostino insistevano sul fatto che potes- (Ut unum sint, n. 1). te divisioni. Possiamo essere certi che la sero esserci veri martiri soltanto nella sofferenza di così tanti cristiani crea Chiesa cattolica. un’unità più forte delle differenze che L’interpretazione del martirio si re- tuttora dividono le Chiese cristiane e strinse ulteriormente a causa delle suc- L’ecumenismo che, nel sangue dei martiri, siamo già diventati una cosa sola. L’ecumenismo dei martiri è una delle ragioni più profonde del forte impegno cessive divisioni nella Chiesa. Mentre i cristiani di varie Chiese facevano dono della vita, dimostrando fedeltà alla con- fessione di fede della denominazione di appartenenza, la qualifica religiosa del dei martiri ecumenico di Giovanni Paolo II, come egli stesso sottolineò dopo la celebrazio- martirio fu riconosciuta solo ai testimoni della fede della propria comunità, e ne- ne della Via Crucis al Colosseo, il Ve- gata ai cristiani di altre comunità morti nerdì santo del 1994: «Noi siamo uniti violentemente, sebbene tutti interpretas- sullo sfondo dei martiri, non possiamo sero la morte dei propri martiri come te- non essere uniti». Per Giovanni Paolo II stimonianza resa a Cristo. Si arrivò a l’ecumenismo dei martiri è la forma più una confessionalizzazione del concetto credibile dell’ecumenismo di sempre: Un martirologio comune «L’ecumenismo dei santi, dei martiri, è di martirio persino maggiore con le lotte confessionali e con le guerre di religione Riferendosi a tale testimonianza già forse il più convincente. La communio del XV e XVI secolo, a causa del fatto che nell’introduzione dell’enciclica, il Papa sanctorum parla con voce più alta dei Per ricordare ricorda il doloroso fatto che alla fine del fattori di divisione» (Tertio millennio ad- i cristiani si uccidevano a vicenda nelle diverse comunità cristiane e riconosceva- secondo millennio e all’inizio del terzo veniente, n. 37). Profondamente convinto l’enciclica la cristianità è tornata a essere una Chie- di ciò, Giovanni Paolo II ha riconosciuto no come martiri solo i propri morti. Questa visione confessionalmente ri- «Ut unum sint» sa di martiri, in una misura senza prece- e apprezzato senza alcuna esitazione co- me martiri e dunque come testimoni stretta è stata superata soprattutto con il denti. I martiri di oggi sono infatti più concilio Vaticano II, grazie a un rinnova- di Giovanni numerosi rispetto a quelli che hanno su- della cristianità indivisa i cristiani di al- to sguardo rivolto a quelle Chiese e co- bito le persecuzioni contro i cristiani nei tre Chiese e comunità ecclesiali che han- Paolo II primi secoli. L’ottanta per cento di colo- no dato la vita per la loro fede in Gesù munità ecclesiali cristiane che non sono ancora in piena comunione con la Chie- ro che vengono perseguitati a causa del- Cristo. sa cattolica, ma con le quali essa «sa di la loro fede oggi sono cristiani. La fede essere per più ragioni congiunta» (Lu- cristiana è la religione più perseguitata men gentium, n. 15). Il motivo di questo nel mondo odierno. Questo triste feno- La dimensione ecumenica legame è ravvisato dal decreto sull’ecu- meno ci ricorda che la Chiesa cristiana è del martirio menismo Unitatis redintegratio in primo sempre una Chiesa del martirio, dove il luogo nel battesimo, che stabilisce un battesimo nel nome del Dio uno e trino L’importanza teologica della pratica, «vincolo sacramentale dell’unità che vi- si radicalizza nel battesimo del sangue. diffusa oggigiorno nella Chiesa, del ri- ge tra tutti quelli che per mezzo di esso Poiché i martiri sono un fenomeno non conoscimento dei martiri cristiani in al- sono stati rigenerati» (n. 22), e che co- di KURT KO CH marginale ma centrale nella Chiesa, il tre comunità ecclesiali risulta evidente stituisce costoro in «una certa comunio- martirio è un’esperienza fondamentale solo se si tiene conto del fatto che, nel ne, sebbene imperfetta, con la Chiesa della cristianità e fa parte della natura e corso della storia, ha prevalso a lungo la cattolica» (n. 3). Il decreto sottolinea della missione della Chiesa sin dal suo pratica opposta. Nel passato, veniva ri- quindi che molti degli «elementi o beni inizio. conosciuto come martire solo il cristiano dal complesso dei quali la stessa Chiesa Per Papa Giovanni Paolo II è dunque che aveva testimoniato con la vita la ve- è edificata e vivificata» possono trovarsi particolarmente importante il riconosci- rità inalterata di Cristo. Non si poteva «fuori dei confini visibili della Chiesa mento del fatto che tutte le Chiese e le presumere che un’adesione così vitale al- cattolica», come «la parola di Dio scrit- comunità ecclesiali hanno i loro martiri. la piena verità di Cristo esistesse anche Oggi i cristiani non sono perseguitati al di fuori della Chiesa cattolica. Di CONTINUA A PAGINA 8
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 23 gennaio 2020 #unitàdeicristiani 8 Una vita CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 7 ha evidenziato che «apparentemente 1944, hrsg. von K. Kienzler, Freiburg i. sembra che la violenza, i totalitarismi, la Br., 1994, 137). E poco prima della sua per la causa ta, la vita della grazia, la fede, la speran- persecuzione, la brutalità cieca si riveli- esecuzione, scrisse le parole che possono ecumenica za e la carità, e altri doni interiori dello no più forti, mettendo a tacere la voce essere considerate il suo vero e proprio Spirito santo ed elementi visibili» (n. 3). dei testimoni della fede, che possono lascito: «Ora il Signore vuole che sacri- Un tempo lungo di Tra questi elementi, la costituzione umanamente apparire come sconfitti del- fichi la mia vita. Pronuncio il mio felice maturazione e approccio dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium la storia», ma Gesù risorto illumina la Sì alla sua volontà. Gli ho offerto la vita appassionato al problema annovera in modo speciale una «vera loro testimonianza, così che la forza per la pace del mondo e per l’unità del- dell’unità, che passa unione nello Spirito santo», poiché an- dell’amore, e dunque «la forza che sfida la Chiesa. La vuole. Che la benedica!» attraverso scelte radicali di che nei cristiani non cattolici «egli opera e vince la morte», si rivela vittoriosa an- (ibidem, 2018). fede e politica: con queste con la sua virtù santificante per mezzo che nell’apparente sconfitta (Omelia del Max Josef Metzger è uno di quei parole Maria Vingiani (foto 7 aprile 2008). Il martirio, anche e so- sotto) raccontava la sua di doni e grazie e ha dato ad alcuni la martiri cristiani riferendosi ai quali Papa forza di giungere fino allo spargimento prattutto nella sua dimensione ecumeni- Giovanni Paolo II ha affermato che «la esperienza ecumenica che è del sangue» (n. 15). Grazie a queste im- ca, è davvero la più alta testimonianza comunione più vera che ci sia con Cri- stata fonte e punto di riferimento per tanti portanti dichiarazioni del concilio, la dell’amore. sto che effonde il suo sangue e, in que- cristiani e cristiane che realtà del martirio anche in altre Chiese Anche Papa Francesco ha più volte sto sacrificio, fa diventare vicini coloro hanno cercato di vivere il cristiane è stata riconosciuta e apprezza- insistito sull’importanza dell’ecumeni- che un tempo erano lontani (cfr. Efesini, cammino verso l’unità ta. Su questo fondamento conciliare, an- smo dei martiri o, come lui stesso lo ha 2, 13)» permette anche una comunione visibile della Chiesa, proprio cora durante il concilio, il santo Papa definito, «l’ecumenismo del sangue». più intensa tra i cristiani (Ut unum sint, grazie all’incontro con lei, Paolo VI confermò la visione ecumenica Egli ha ben chiaro il fatto che oggi i cri- n. 84). Come Gesù è andato incontro al- chiamata alla Casa del stiani sono perseguitati perché cristiani. Padre nella notte fra giovedì del martirio quando, nel corso della 103ª la sua morte «per riunire insieme i figli 16 e e venerdì 17 scorsi, a congregazione generale, canonizzò i E sono soprattutto gli stessi persecutori di Dio che erano dispersi» (Giovanni, 11, poche settimane dal suo 99° martiri dell’Uganda onorando anche gli dei cristiani ad averci fatto comprendere 52), così le figure ricordate hanno accet- compleanno. anglicani che avevano subito le stesse il senso dell’ecumenismo del sangue. In- tato consapevolmente il loro martirio sofferenze dei loro fratelli cattolici. Il ri- fatti, «per i persecutori, noi non siamo per l’unità dei cristiani. Non solo sono conoscimento dei martiri appartenenti divisi, non siamo luterani, ortodossi, diventati guide credibili verso l’unità vi- ad altre Chiese e comunità cristiane, in- evangelici, cattolici... No! Siamo uno! sibile, ma con loro è stata completamen- sieme alla loro venerazione comune, fu Per i persecutori siamo cristiani! Non in- te superata la visione riduttiva del marti- in seguito un obiettivo particolarmente teressa altro. Questo è l’ecumenismo del rio, chiusa confessionalmente, soprattut- caro a Papa Giovanni Paolo II, che volle sangue che oggi si vive» (Discorso ai to grazie al fatto che le Chiese cristiane esprimere la dimensione ecumenica del membri della Catholic Fraternity of riconoscono ormai anche i martiri in al- martirio soprattutto con la celebrazione Charismatic Covenant Communities and tre comunità ecclesiali e li considerano comune tenutasi al Colosseo nell’anno Fellowship, 31 ottobre 2014). L’ecumeni- testimoni comuni. Nei martiri dell’intera giubilare 2000. In tale occasione, il Pa- smo del sangue ci pone dunque davanti cristianità, infatti, «è presente la cristia- pa, alla presenza di alti rappresentanti di a una grande sfida, riassunta da Papa nità indivisa ed è stata superata la divi- varie Chiese e comunità ecclesiali, com- Francesco con questa domanda eloquen- sione della Chiesa» (Eberhard Schocke- memorò i martiri del XX secolo e ascoltò te: «Se il nemico ci unisce nella morte, nhoff, Entschiedenheit und Widerstand. le varie testimonianze di fede, tra cui chi siamo noi per dividerci nella vita?» Das Lebenszeugnis der Märtyrer, Freiburg quella del metropolita ortodosso Sera- (Discorso al Movimento del Rinnova- i. Br., 2015, 157). fim, del pastore protestante Paul Schnei- mento dello Spirito, 3 luglio 2015). Non In questa Una Sancta in vinculis, co- der e del sacerdote cattolico Maximilian è allora una vergogna che i persecutori me il teologo protestante e martire Die- Kolbe. Tale celebrazione permise di spe- dei cristiani abbiano spesso una visione trich Bonhoeffer ha definito lo stretto rimentare nella fede la profonda comu- ecumenica migliore dei cristiani stessi? legame ecumenico tra i cristiani nelle di- nione che unisce i cristiani nelle varie Essi sanno che noi cristiani siamo, pro- fondamente, una cosa sola. Per Papa verse Chiese durante la loro resistenza al Chiese e comunità ecclesiali, nonostante regime di violenza nazista e comunista, le differenze e gli ostacoli tuttora esi- Francesco, il riconoscimento dei martiri cristiani e la ricerca ecumenica dell’unità incontriamo la forma più credibile della stenti. Di fatti nella persecuzione comu- testimonianza cristiana comune, che è il ne — specialmente nei campi di concen- dei cristiani sono inscindibilmente lega- ti: «I martiri appartengono a tutte le fondamento della speranza nell’unità del tramento nazisti e nei gulag comunisti — Corpo di Cristo e lo stimolo a continua- i cristiani e le comunità ecclesiali sono Chiese e la loro sofferenza costituisce un “ecumenismo del sangue” che trascende re a costruire sulla base dell’unità che i cresciuti insieme, hanno scoperto la loro martiri hanno posto per l’unità dei cri- comunione nella fede e hanno stretto le divisioni storiche tra cristiani, chia- mando tutti noi a promuovere l’unità vi- stiani. un’amicizia ecumenica. sibile dei discepoli di Cristo» (Dichiara- È del tutto evidente ormai che la sof- zione comune di Francesco e Karekin II ferenza di così tanti cristiani nel mondo nella santa Etchmiadzin, Repubblica di di oggi è un’esperienza cristiana comu- La continuità Armenia, 26 giugno 2016). ne, e che quindi l’ecumenismo dei marti- ri e del sangue è il segno più convincen- della visione ecumenica te dell’ecumenismo attuale. In esso ritro- Nell’ecumenismo dei martiri va ravvi- viamo un importante lascito ecumenico sato il nucleo più profondo dell’impe- I martiri di Papa Giovanni Paolo II, il quale era Maria Vingiani ha dedicato gno ecumenico a favore dell’unità della Nell’ecumenismo dei martiri, meritano convinto che il ministero affidato al suc- tutta la sua vita alla causa Chiesa. Possiamo essere grati che questa una menzione speciale quei martiri cri- cessore di Pietro fosse il ministero ecumenica contribuendo alla formazione prima e allo visione ecumenica del martirio sia stata stiani che hanno consapevolmente dato dell’unità e si esplicasse «in particolare sviluppo poi di un dialogo portata avanti dai successori di Papa la vita per la sacra causa dell’unità dei nel campo ecumenico» (Varcare la soglia ecumenico per il Giovanni Paolo II sul soglio pontificio. cristiani. Come rappresentante di molti della speranza, Milano, 1994, 168). Papa superamento delle divisioni Ciò vale innanzitutto per Papa Benedet- altri, ricordiamo la figura di Max Met- Giovanni Paolo II ha vissuto nella stimo- tra cristiani a partire da una to XVI, che ha sottolineato soprattutto la zger (cfr. Jörg Ernesti, Ökumene im Drit- lante speranza che dopo il primo millen- conoscenza reciproca nella dimensione cristologica del martirio, ten Reich, Paderborn, 2007, 182-219), sa- nio della storia cristiana, tempo della condivisione dell’esperienza particolarmente importante dal punto di cerdote incardinato nell’arcidiocesi di Chiesa indivisa, e dopo il secondo mil- di fede nel Dio trinitario, vista ecumenico. Di fatti, «la forza per Friburgo, che si impegnò a favore del lennio, tempo di profonde divisioni nella radicato nella continua affrontare il martirio» nasce dalla «pro- movimento ecumenico già molto tempo Chiesa sia in Oriente che in Occidente, scoperta del comune fonda e intima unione con Cristo». Il prima del suo arresto da parte dei nazi- al terzo millennio spettasse il grande patrimonio con il popolo martirio, pertanto, non è «il risultato di sti. Egli comprese la sua imminente ese- compito di ripristinare la perduta unità ebraico. uno sforzo umano» ma «la risposta a dei cristiani. Un compito davanti al qua- cuzione come offerta espiatoria resa al Si può dire che, come lei un’iniziativa e a una chiamata di Dio», Signore per la pace del mondo e per le ci troviamo ancora oggi. L’anniversa- stessa spiegava, era cresciuta «un dono della sua grazia, che rende ca- l’unità della Chiesa, due cause che aveva rio della lungimirante enciclica Ut unum con il desiderio dell’incontro con l’altro, tanto che la sua paci di offrire la propria vita per amore particolarmente a cuore: «Sarei felice se, sint di Papa Giovanni Paolo II, pubblica- stessa tesi di laurea, in a Cristo e alla Chiesa, e così al mondo» sacrificando la mia vita, fossi in grado di ta venticinque anni fa, è una proficua oc- tempi di guerra, l’aveva (Discorso durante l’udienza generale servire con efficacia la causa alla quale casione per riprendere coscienza di que- voluta dedicare a questo dell’11 agosto 2010). Visitando nel 2008 la mia vita ha aspirato senza certezza di sta sfida e per assumerla con passione, tema, dopo aver vinto la basilica di San Bartolomeo all’Isola successo» (Max Josef Metzger, Christu- con rinnovata speranza nell’unità di tutti resistenze e perplessità da Tiberina, dedicata alla memoria dei mar- szeuge in einer zerrissenen Welt. Briefe und i battezzati, già donataci nell’ecumeni- parte dei suoi docenti. tiri del XX secolo, Papa Benedetto XVI Dokumente aus der Gefangenschaft 1934- smo dei martiri.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 23 gennaio 2020 #angelus 9 Una soluzione negoziata per la pace e la stabilità in Libia Un appello per la pace in Libia è stato lanciato da Papa Francesco al termine dell’Angelus recitato a mezzogiorno del 19 gennaio con i fedeli presenti in piazza San Pietro. In precedenza il Pontefice aveva commentato il Vangelo della seconda domenica del tempo ordinario. Ecco le sue parole. C ari fratelli e sorelle, buongiorno! Questa seconda domenica del Tempo Ordina- rio si pone in continuità con l’Epifania e con la festa del Battesimo di Gesù. Il brano evan- gelico (cfr. Gv 1, 29-34) ci parla ancora della manifestazione di Gesù. Infatti, dopo essere stato battezzato nel fiume Giordano, Egli fu consacrato dallo Spirito Santo che si posò su di Lui e venne proclamato Figlio di Dio dalla voce del Padre celeste (cfr. Mt 3, 16-17 e par.). male. Sì, ancora poveri peccatori siamo, ma L’Evangelista Giovanni, a differenza degli altri non schiavi, no, non schiavi: figli, figli di Dio! tre, non descrive l’avvenimento, ma ci propone La Vergine Maria ci ottenga la forza di ren- la testimonianza di Giovanni Battista. Egli è dere testimonianza al suo Figlio Gesù; di an- stato il primo testimone di Cristo. Dio lo ave- nunciarlo con gioia con una vita liberata dal va chiamato e lo aveva preparato per questo. male e una parola piena di fede meravigliata e Il Battista non può trattenere l’impellente riconoscente. desiderio di rendere testimonianza a Gesù e dichiara: «Io ho visto e ho testimoniato» (v. Dopo la preghiera mariana 34). Giovanni ha visto qualcosa di sconvolgen- il Pontefice ha ricordato la conferenza te, cioè il Figlio amato di Dio solidale con i di Berlino dedicata alla crisi libica, quindi peccatori; e lo Spirito Santo gli ha fatto com- ha salutato i gruppi presenti e ha fatto prendere la novità inaudita, un vero ribalta- riferimento all’“Anno dell’infermiere mento. Infatti, mentre in tutte le religioni è e dell’ostetrica” che si celebra in questo 2020. l’uomo che offre e sacrifica qualcosa a Dio, nell’evento Gesù è Dio che offre il proprio Fi- Cari fratelli e sorelle, glio per la salvezza dell’umanità. Giovanni oggi si svolge a Berlino una conferenza volta a manifesta il suo stupore e il suo consenso a discutere della crisi in Libia. Auspico vivamen- questa novità portata da Gesù, mediante te che questo vertice, così importante, sia l’av- un’espressione pregnante che noi ripetiamo vio di un cammino verso la cessazione delle ogni volta nella Messa: «Ecco l’agnello di Dio, violenze e una soluzione negoziata che condu- colui che toglie il peccato del mondo!» (v. 29). ca alla pace e alla tanto desiderata stabilità del La testimonianza di Giovanni Battista ci in- Paese. vita a ripartire sempre di nuovo nel nostro Saluto tutti voi, cari pellegrini e fedeli ro- Appello cammino di fede: ripartire da Gesù Cristo, mani. In particolare, i membri di alcune Con- Agnello pieno di misericordia che il Padre ha fraternite di Sevilla, Spagna; i fedeli di Biel- del Pontefice dato per noi. Lasciarci nuovamente sorprende- sko-Biała e di Poznań, Polonia; gli studenti re dalla scelta di Dio di stare dalla nostra par- del “Loras College” di Dubuque, Stati Uniti, e te, di farsi solidale con noi peccatori, e di sal- quelli di Vila Pouca de Aguiar, in Portogallo. vare il mondo dal male facendosene carico to- Saluto i gruppi parrocchiali di Scandicci e talmente. Quarto d’Altino, quelli di San Giuseppe al Impariamo da Giovanni Battista a non pre- Trionfale e di San Melchiade in Roma, come sumere di conoscere già Gesù, di sapere già tutto pure i ministranti di Corva, diocesi di Concor- di Lui (cfr. v. 31). Non è così. Fermiamoci sul dia-Pordenone, con i loro familiari. Vangelo, magari anche contemplando un’icona Mi fa piacere ricordare che il 2020 è stato di Cristo, un “Volto santo”. Contempliamo designato a livello internazionale come “Anno con gli occhi e più ancora col cuore; e lascia- dell’Infermiere e dell’O stetrica”. Gli infermieri moci istruire dallo Spirito Santo, che dentro ci sono gli operatori sanitari più numerosi e più dice: È Lui! È il Figlio di Dio fattosi agnello, vicini agli ammalati, e le ostetriche compiono immolato per amore. Lui, Lui solo ha portato, forse la più nobile tra le professioni. Preghia- Lui solo ha sofferto, ha espiato il peccato, il mo per tutti loro, perché possano svolgere al peccato di ognuno di noi, il peccato del mon- meglio il loro prezioso lavoro. do, e anche i miei peccati. Tutti. Li ha portati A tutti auguro una buona domenica. Per fa- tutti su di sé e li ha tolti da noi, perché noi vore, non dimenticatevi di pregare per me. fossimo finalmente liberi, non più schiavi del Buon pranzo e arrivederci!
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 23 gennaio 2020 #copertina 10/11 Il clima Lo sviluppo integrale protagonista Il cambiamento climatico è l’argomento principale in discussione deve includere tutta la famiglia umana al Forum economico mondiale di Davos (Svizzera), con il confronto a distanza fra la giovane attivista ambientale Greta Thunberg, che chiede al mondo di dimezzare la dipendenza dai combustibili fossili, e Donald Trump, arrivato nella cittadina svizzera per promuovere le imprese statunitensi. Questi è tornato per la prima volta al Forum economico mondiale dal gennaio del 2018. Con l’impeachment sbarcato al Senato, la prima fase dell’accordo commerciale con la Cina appena conclusa e con il suo quarto anno da presidente, Trump In occasione del forum economico di Davos, ha rivendicato i successi del suo approccio, che a Davos fa svoltosi nella cittadina delle Alpi svizzere dal storcere il naso a molti fautori del multilateralismo. «La ritrovata 21 al 24 gennaio, il Papa ha inviato al prosperità americana è innegabile, senza precedenti e non ha direttore esecutivo un messaggio consegnato pari nel mondo». «L’obiettivo — ha affermato — è migliorare la dal cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, vita quotidiana degli americani». prefetto del Dicastero per il servizio dello Il contrasto è fra due concezioni opposte di guardare ai sviluppo umano integrale, che vi ha problemi globali. Se le preoccupazioni climatiche sono un’urgenza per gli ambientalisti, la cura dell’ambiente costituisce partecipato come rappresentante della Santa invece per Trump un ostacolo per un’economia, quella Sede. Del testo pubblichiamo una traduzione statunitense, che nelle sue intenzioni deve anzitutto continuare a italiana. crescere. Gli oltre 3000 leader, fra cui 53 capi di Stato e di Governo, da 117 Paesi del mondo, si stanno riunendo quest’anno all’insegna di un “manifesto 2020” voluto dal World economic forum (Wef) Al Professor Klaus Schwab per rilanciare la cooperazione fra portatori d’interessi diversi in Direttore Esecutivo un mondo in cui il multilateralismo è sempre più minacciato. del World Economic Forum E Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, inaugurando il Wef si è detta convinta che «l’idea europea di economia sociale di mercato, e l’approccio teso a mettere insieme M entre il World Economic Forum celebra il persone di diverso background» siano la ricetta giusta per suo cinquantesimo anniversario, invio sa- risolvere i conflitti e le storture globali. «Stakeholders for a luti e oranti buoni auspici a tutti coloro cohesive and sustainable world», tema che abbraccia il clima, ma che prendono parte all’incontro di que- anche la crescita, il commercio, la geopolitica nel pieno della st’anno. La ringrazio per il suo invito a crisi libica e mediorientale. Il Wef, che compie 50 anni, ha confermato che il clima sarà un tema più che mai al centro dei partecipare, e ho domandato al Cardinale dibattiti, con un vero e proprio allarme per il futuro della Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per crescita e di imprese in numerosi settori. il Servizio dello Sviluppo Umano Integra- Un gruppo di scienziati ha presentato una nuova campagna per le, di prendervi parte come rappresentante il clima, con cui si chiede ai leader mondiali di rinunciare a della Santa Sede. sovvenzionare l’energia non rinnovabile. Chiamata “Unite In questi anni, il World Economic Fo- behind science”, l’iniziativa mira a evidenziare voci e risorse che non sono sufficientemente ascoltate. Gli specialisti hanno rum ha offerto un’opportunità per l’impe- ribadito che ogni decisione politica, economica o finanziaria gno delle diverse parti interessate a esplo- deve essere presa per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rare modi innovativi ed efficaci di costrui- °C entro il 2100. Si chiede, inoltre, la fine di tutta l’espansione, re un mondo migliore. Ha anche fornito gli investimenti e i sussidi del combustibile non rinnovabile, un ambito in cui possono essere guidate e come pure di tassare l’inquinamento anziché il reddito delle rafforzate la volontà politica e la mutua persone. Il carbone dovrà essere abbandonato entro il 2030 negli collaborazione nel vincere l’isolazionismo, te come il principio correlato di porre la Nella mia Lettera Enciclica Laudato si’, Stati ricchi ed entro il 2040 in tutte le altre nazioni, hanno l’individualismo e la colonizzazione ideo- persona umana piuttosto che la mera ri- ho attirato l’attenzione sull’importanza di insistito i fautori della campagna, chiedendo pure che entro dieci logica che purtroppo caratterizza troppo il anni la metà delle aree terrestri sia protetta. E poi c’è la Davos cerca del potere o del profitto al centro un’“ecologia integrale” che tenga conto di degli innovatori, da un’intelligenza artificiale sempre più vicina a dibattito contemporaneo. stesso della politica pubblica. Tale dovere, tutte le implicazioni della complessità e interfacciarsi con quella umana alle esigenze concrete di Alla luce delle sfide crescenti e sempre inoltre, incombe sia al settore degli affari dell’interconnessione della nostra casa co- Facebook di migliorare la propria immagine globale con il suo più interconnesse che deve affrontare il sia ai governi, ed è imprescindibile nella mune. Un tale approccio etico rinnovato e Facebook Space. Con il clima sempre sullo sfondo. nostro mondo (cfr. Laudato si’, n. 138 e ricerca di soluzioni eque alle sfide che ci si integrato esige un «umanesimo, che fa ap- seg.), il tema sul quale avete scelto di ri- pongono. Pertanto, è necessario andare ol- pello ai diversi saperi, anche quello econo- flettere quest’anno — Stakeholders for a tre gli approcci tecnologici o economici a mico, per una visione più integrale e inte- Al forum di Davos Cohesive and Sustainable World — indica breve termine e tenere pienamente conto grante» (ibid., n. 141). la necessità di un maggiore impegno a della dimensione etica nel cercare soluzio- il Papa ricorda Nel riconoscere i conseguimenti degli tutti i livelli al fine di affrontare in modo ni ai problemi attuali o proporre iniziative ultimi cinquant’anni, è mia speranza che i più efficace le diverse questioni con cui si che al centro confronta l’umanità. Nel corso degli ulti- per il futuro. partecipanti al Forum odierno, e a quelli mi cinque decenni abbiamo assistito a tra- Fin troppo spesso visioni materialistiche che si svolgeranno in futuro, tengano pre- della politica sformazioni geopolitiche e a cambiamenti o utilitaristiche, talvolta nascoste, altre sente l’alta responsabilità morale che significativi, dall’economia e i mercati del volte evidenziate, conducono a pratiche e ognuno di noi ha di cercare lo sviluppo c’è la persona lavoro alla tecnologia digitale e l’ambien- strutture motivate largamente, o addirittu- integrale di tutti i nostri fratelli e sorelle, ra soltanto, da interessi propri. Di solito compresi quelli delle generazioni future. e non il potere te. Molti di questi sviluppi hanno recato beneficio all’umanità, mentre altri hanno questi vedono gli altri come il mezzo per Che le vostre deliberazioni portino a una crescita in solidarietà, specialmente con i o il profitto avuto effetti negativi e creato importanti raggiungere un fine e implicano una man- canza di solidarietà e carità, che a sua vol- più bisognosi, che sperimentano ingiusti- lacune nello sviluppo. Sebbene le sfide at- tuali non siano le stesse di mezzo secolo ta fa nascere vera ingiustizia, mentre uno zia sociale ed economica e la cui stessa fa, diversi aspetti continuano a essere im- sviluppo umano davvero integrale può esistenza è addirittura minacciata. portanti mentre iniziamo un nuovo decen- prosperare solo quando tutti i membri del- A quanti partecipano al Forum rinnovo nio. la famiglia umana sono inclusi nella ricer- i miei oranti buoni auspici per un incon- La considerazione prevalente, che non ca del bene comune e vi possono contri- tro fecondo e su tutti voi invoco la bene- va mai dimenticata, è che siamo tutti buire. Nel cercare un progresso autentico, dizione di Dio della saggezza. membri dell’unica famiglia umana. Il do- non dimentichiamo che calpestare la di- Dal Vaticano, 15 gennaio 2020 vere morale di prendersi cura gli uni degli gnità di un’altra persona significa, di fat- altri scaturisce da questo fatto, esattamen- to, sminuire il proprio valore. FRANCESCO
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