Lo sviluppo integrale deve includere tutta la famiglia umana - L'Osservatore Romano - L'Osservatore Romano

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Lo sviluppo integrale deve includere tutta la famiglia umana - L'Osservatore Romano - L'Osservatore Romano
L’Osservatore
 il Settimanale
                Romano
 Città del Vaticano, giovedì 23 gennaio 2020
 anno LXXIII, numero 4 (4.028)

Lo sviluppo integrale
deve includere
tutta la famiglia umana
Lo sviluppo integrale deve includere tutta la famiglia umana - L'Osservatore Romano - L'Osservatore Romano
il Settimanale                                                                          L’Osservatore Romano
                                                                                                         giovedì 23 gennaio 2020

  #letteredaldirettore                                                                                                             2

          I
                   l 24 gennaio viene pubblicato il Messaggio per            Ogni racconto nasce dalla vita: nella prima           Vincent van Gogh, «Campo di
                   la 54ma Giornata mondiale delle comunicazioni          versione del finale del romanzo, omessa nel te-          grano sotto la pioggia» (1889)
                   sociali il cui titolo è: «Perché tu possa raccontare   sto definitivo, si vedeva il personaggio di Sam
                   e fissare nella memoria» (Es 10, 2). La vita si        che narra le storie di cui lui e Frodo sono stati
                   fa storia. Con la scelta di questo tema il Papa        protagonisti leggendo ai figli le pagine del Li-
                   ci ricorda che ogni racconto nasce dalla vita,         bro Rosso (che è poi lo stesso Il signore degli
                   dall’incontro con l’altro e sottolinea la natura       anelli). Sam è Tolkien che, al termine di una
                   dell’uomo “animale narrante”. Lo scrittore in-         giornata di intenso lavoro dedicato a creare
                   glese Chesterton osservava che la letteratura          linguaggi, storie e mondi, chiude i disordinati
                   può essere considerata un lusso, ma la narrati-        appunti e ritorna nel calore del focolare dome-
                   va è per l’uomo una necessità. Rimaniamo in            stico; la moglie Edith, magari con in braccio il
                   Inghilterra per dire che il 16 gennaio, è appar-       piccolo Christopher, lo accoglie e lui può dire,
                   sa la notizia della scomparsa di Christopher           come Sam: «Sono tornato» che, come tutti
                   Tolkien, figlio terzogenito del famoso scrittore       sanno, è la battuta finale del romanzo.
                   autore di uno dei romanzi più letti al mondo,             Nel suo Messaggio per la Giornata mondia-
                   Il signore degli anelli, che i milioni di lettori di   le delle comunicazioni sociali il Pontefice vuo-
                   quel libro conoscono bene e ricordano con              le sottolineare che la comunicazione è chiama-
                   gratitudine perché si deve a lui se molte delle        ta a mettere in connessione, attraverso il rac-
                   opere del padre non sono rimaste nascoste nei          conto, la memoria con la vita ed è questo che
                   suoi armadi e archivi ma sono state poi pub-           crea una comunità, una famiglia, un popolo.
                                                                                                                                     L’OSSERVATORE ROMANO
                   blicate postume.                                       Ci ricorda Papa Francesco che la vita attraver-
                                                                          so il racconto si fa storia, e che poi questa sto-
                      Nella biografia di Humphrey Carpenter de-                                                                      Unicuique suum                Non praevalebunt
                                                                          ria ritorna alla vita, ridiventa vita vissuta ma
                   dicata a J.R.R. Tolkien, viene più volte sottoli-
                                                                          più intensamente, più consapevolmente. I cri-              Edizione settimanale in lingua italiana
                   neato il fatto che lo scrittore amava raccontare
                                                                          stiani hanno un modello preciso proprio nel                           Città del Vaticano
                   favole e storie, che lui stesso inventava, ai          Vangelo, che è un racconto, fatto di racconti,                        ornet@ossrom.va
                   quattro figli. «Nell’ambito della famiglia —           perché Gesù predicava attraverso le parabole,
                                                                                                                                             www.osservatoreromano.va

                   scrive Carpenter — l’ascoltatore più fedele era        narrazioni tratte dalla vita quotidiana che però                      ANDREA MONDA
                   il terzo figlio, Christopher. Molte sere, all’ini-     entravano in connessione con la vita di chi lo
                                                                                                                                                      D irettore

                   zio degli anni Trenta, rannicchiato davanti alla       ascoltava, finendo per trasformarla. È il rac-                       GIANLUCA BICCINI
                                                                                                                                                    Coordinatore
                   stufa dello studio, ascoltava immobile il padre        conto stesso che “torna”, nasce dalla vita e ad
                   che gli narrava (improvvisando più che leg-            essa ritorna ricca di frutto, proprio come dice
                                                                                                                                        PIERO DI D OMENICANTONIO
                                                                                                                                                  Progetto grafico
                   gendo a voce alta) delle guerre degli elfi con-        il profeta Isaia della Parola di Dio (ed è giusto
                   tro l’oscuro potere [...] Non si trattava di sem-      ricordarlo oggi quando viene presentata l’ini-                             Redazione

di ANDREA MONDA    plici storie: quando suo padre parlava le leg-         ziativa del Papa di istituire la Domenica della
                                                                                                                                     via del Pellegrino, 00120 Città del Vaticano
                                                                                                                                                 fax +39 06 6988 3675
                   gende diventavano vive, sfavillanti racconti di        Parola): «Come la pioggia e la neve scendono
                   un mondo sinistro». Per il lettore di Tolkien,         dal cielo e non vi ritornano senza aver annaf-                       Servizio fotografico
                                                                                                                                      telefono 06 6988 4797    fax 06 6988 4998
                   la scena del figlio “rannicchiato davanti alla         fiato la terra, senza averla fecondata e fatta                 photo@ossrom.va        www.photo.va
                   stufa” che ascolta immobile il padre-narratore,        germogliare, affinché dia seme al seminatore e
                                                                                                                                         TIPO GRAFIA VATICANA EDITRICE
                   rinvia immediatamente all’immagine di Frodo            pane da mangiare, così è della mia parola,                        L’OSSERVATORE ROMANO
                   che, quasi ipnotizzato, accanto al fuoco, ap-          uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a
                                                                                                                                                    Abbonamenti
                   prende dal mago Gandalf la storia dell’Anello          vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e              Italia, Vaticano: € 58,00 (6 mesi € 29,00).

                   nel secondo capitolo del romanzo, L’ombra del          condotto a buon fine ciò per cui l’ho manda-                         telefono 06 6989 9480
                                                                                                                                                  fax 06 6988 5164
                   passato.                                               ta» (Isaia 55, 10-11).                                                   info@ossrom.va
il Settimanale                                                                       L’Osservatore Romano
                                                                                                    giovedì 23 gennaio 2020

  #domenicadellaparola                                                                                                        3

      L
                  a prima Domenica della Parola di Dio si cele-
                  bra il 26 gennaio. Era stata indetta da Papa
                  Francesco con la lettera apostolica in forma di
                  motu proprio Aperuit illis del 30 settembre
                  2019. Si tratta di una giornata speciale per
                  esortare tutti i fedeli a leggere e meditare la
                  Bibbia, perché — come diceva san Girolamo —
                  «l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cri-
                  sto». L’appuntamento è fissato ogni anno nel-
                  la III Domenica del Tempo ordinario. Lo ha
                  spiegato l’arcivescovo Rino Fisichella, presi-
                  dente del Pontificio Consiglio per la promo-
                  zione della nuova evangelizzazione, durante
                  una conferenza, svoltasi nella Sala stampa del-
                  la Santa Sede, venerdì mattina, 17 gennaio, al-
                  la presenza anche dell’arcivescovo José Octa-
                  vio Ruiz Arenas e di monsignor Graham Bell,
                  rispettivamente segretario e sottosegretario del
                  dicastero.
                     La lettera apostolica veniva pubblicata nella
                  memoria liturgica di san Girolamo, nell’inizio
                  del 1600° anniversario della sua morte. Questo
                  padre della Chiesa, ha ricordato monsignor Fi-
                  sichella, è stato un grande studioso della Sacra
                  Scrittura e traduttore in latino dai testi origi-
                  nali. La scelta della data di pubblicazione del-
                  la lettera «equivaleva a un gesto di grande at-
                  tenzione al vasto mondo che si raccoglie intor-
                  no agli studi biblici e all’esegesi biblica», che
                  in questo anno darà vita a «una diversificata
                  serie di eventi con i quali celebrare la figura e
                  l’opera di san Girolamo».                           esegeti, la moglie. Cleopa ha in mano il basto-         «Emmaus»
                     Il presule ha ricordato che dopo il concilio     ne, segno del pellegrinaggio; mentre la moglie
                  Vaticano II con la Dei Verbum, e con il Sinodo      sembra toccare Cristo. Ambedue i volti dei di-
                  sulla Parola di Dio del 2008, con l’esortazione     scepoli sono rivolti al Signore. L’icona è opera
                  apostolica Verbum Domini, sono state promosse       di suor Marie-Paul Farran, religiosa egiziana
                  nel mondo tante e differenti iniziative pastorali   che ha speso tutta la vita nel monastero bene-
                  volte «a porre al centro la conoscenza, la dif-     dettino Notre-Dame du Calvaire a Gerusalem-
                  fusione, la riflessione e lo studio della Sacra     me morta lo scorso maggio.
                  Scrittura». Tra queste, ha citato la Settimana         La data della celebrazione, ha fatto notare
                  per imparare a pregare con la Bibbia, promos-       l’arcivescovo, ricorre in prossimità della Gior-
                  sa dalla Comunità Canção Nova in Brasile, il        nata di dialogo tra ebrei e cattolici e della Set-
                  mese della Bibbia, promosso in Argentina per        timana di preghiera per l’unità dei cristiani. La
                  settembre. In Colombia la Parola di Dio viene       scelta «intende segnare un ulteriore passo nel
                  proposta ai bambini con il gioco delle mario-       dialogo ecumenico, ponendo la Parola di Dio
                  nette. Negli Stati Uniti d’America in novem-        nel cuore stesso dell’impegno che i cristiani
                  bre si celebra la giornata internazionale della     sono chiamati a realizzare quotidianamente».
                  Bibbia. La Domenica della Parola di Dio si          Per questa prima edizione della Domenica del-
                  colloca, perciò, come un progetto «pastorale        la Parola, Papa Francesco presiede la messa al-
                  di nuova evangelizzazione». L’obiettivo è rav-      le 10 nella basilica di San Pietro. Accanto
                  vivare «la responsabilità che i credenti hanno      all’altare della Cattedra viene collocata per
                  nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel        l’occasione la statua originale di Nostra Signo-
                  mantenerla viva attraverso un’opera di perma-       ra di Knock, patrona dell’Irlanda. Nell’appari-
                  nente trasmissione e comprensione, capace di        zione della Vergine a Knock del 1879 Maria è
                  dare senso alla vita della Chiesa nelle diverse     accompagnata da san Giuseppe e dall’evange-
                  condizioni in cui si viene a trovare». Come         lista Giovanni che indicano l’altare su cui re-
                  per le altre iniziative del Pontificio Consiglio    gna l’Agnello vittorioso, come nella visione
                  per la promozione della nuova evangelizzazio-       dell’Apocalisse. La Vergine, ha spiegato l’arci-
                                                                      vescovo, in questa apparizione «non parla; ri-
                                                                      mane in silenzio, quasi a indicare l’atteggia-
                                                                      mento fondamentale davanti al mistero». Tut-
                                                                                                                              Il 26 gennaio
La Scrittura                                                          tavia, ha aggiunto, tutta l’apparizione “parla”,
                                                                      perché in Giovanni «indica il Vangelo che sia-
                                                                      mo tenuti a fare nostro e il cammino che ci
                                                                      aspetta in vista dei tempi ultimi».
                                                                                                                              la prima
                                                                                                                              celebrazione

è vita
                                                                         Un altro gesto simbolico si svolge all’inizio
                                                                      della messa, quando viene intronizzato il Le-
                                                                      zionario usato in tutte le sessioni del concilio
                                                                      Vaticano II. A conclusione della celebrazione
                                                                      eucaristica, il Pontefice consegna la Bibbia a
                                                                      40 persone in rappresentanza di tante espres-
                                                                      sioni della vita quotidiana: dal vescovo allo
di NICOLA GORI    ne, è stato creato un logo caratteristico. Vi è     straniero; dal sacerdote alle catechiste; dalle
                  rappresentata una scena biblica molto cono-         persone consacrate al poliziotto e alla guardia
                  sciuta: il cammino dei discepoli al villaggio di    svizzera; dagli ambasciatori di vari continenti
                  Emmaus, narrata nel Vangelo di Luca. Ai             ai docenti universitari e maestri di scuola pri-
                  viandanti tristi per la morte di Gesù in croce,     maria e secondaria; dal povero al giornalista;
                  si unisce a loro il Risorto. Insieme a Cristo       dal gendarme al detenuto che sta scontando
                  che tiene tra le mani il “rotolo del Libro”, cioè   l’ergastolo in stato di semilibertà. All’uscita
                  la Sacra Scrittura che trova compimento nella       dalla basilica, ai presenti, viene consegnata
                  sua persona, vi sono i due discepoli: Cleopa,       un’edizione speciale della Sacra scrittura, pub-
                  come viene scritto da Luca, e, secondo alcuni       blicata dalle Edizioni San Paolo.
il Settimanale                                                                       L’Osservatore Romano
                                                                                                        giovedì 23 gennaio 2020

  #internazionale                                                                                                                 4

Finalmente
la pioggia
in Australia

      D
                     opo mesi, e in molte zone anche tre o quattro
                     anni di attesa, finalmente è arrivata. La piog-
                     gia è caduta in abbondanza in molte zone del
                     Nuovo Galles del Sud, lo Stato maggiormente
                     colpito dagli incendi.
                        Nell’entroterra rurale dello Stato, in luoghi
                     dove la siccità imperversa da troppo tempo, le
                     precipitazioni sono state così intense che a
                                                                         re anche gli animali, molto più attivi nei pa-
                     preoccupare le autorità sono ora i rischi di
                                                                         scoli che fino a ieri erano secchi e duri come
                     inondazioni improvvise.
                                                                         cemento.
                        A Dubbo, dove si trova uno degli zoo più
                     famosi d’Australia, le autorità hanno distribui-       Sebbene la pioggia abbia portato enorme
                     to sacchi di sabbia da porre davanti alle abita-    sollievo soprattutto agli agricoltori nel bush, si
                     zioni. Anche lo staff dell’Australian Reptile       attendono anche effetti positivi nelle metropo-
                     Park sulla costa centrale del Nuovo Galles del      li, a cominciare da Sydney, soffocate dall’aria
                     Sud è stato impegnato a proteggere animali ed       malsana proveniente dagli incendi boschivi dei
                     edifici dopo che un’inondazione improvvisa ha       dintorni.
                     colpito il parco. Il direttore Tim Faulkner ha         Gli effetti benefici dei temporali sull’imper-
                     reagito così: «Questo è incredibile. La settima-    versare delle fiamme si stanno già notando.
                     na scorsa ci riunivamo tutti i giorni per discu-    Nell’arco di 24 ore, i roghi attivi nel Nuovo            Dopo mesi
                     tere le minacce di incendi imminenti».              Galles del Sud sono passati da 88 a 81. Tutta-
                        Le precipitazioni abbondanti stanno susci-       via è troppo presto per trarre conclusioni trop-         di siccità
                     tando qualche timore e i vigili del fuoco ora       po ottimistiche e ben 1.700 pompieri australia-
                     devono rispondere soprattutto a chiamate            ni, canadesi, statunitensi e neozelandesi sono
                                                                                                                                  e devastanti
                     d’aiuto per black out, alberi o tralicci abbattu-
di STEFANO GIROLA
                     ti dai temporali. Ma la maggior parte degli
                                                                         ancora impegnati a estinguere le fiamme.                 incendi
da Brisbane          australiani si è ormai stoicamente abituata ai         Le precipitazioni finora hanno interessato
                     cambiamenti estremi, alla propria “land of          soprattutto il nord e il centro del Nuovo Gal-
                     droughts and flooding rains”, secondo i versi       les, mentre le zone a sud, quelle più colpite
                     di Dorother Mackellar. E le piogge stanno al-       nel periodo natalizio, per ora sono state meno
                     lontanando in molte zone la paura causata da-       fortunate, e nello Stato vicino del Victoria ci
                     gli incendi degli ultimi mesi.                      sono ancora situazioni di piena emergenza. A
                        Nelle fattorie e nelle cittadine rurali del      Mount Buffalo, nella regione alpina del Victo-
                     Nuovo Galles del Sud si sono ripetute le scene      ria, le autorità hanno dichiarato lo stato di
                     di giubilo sfrenato che accompagnano sempre         emergenza per alcune comunità minacciate
                     il ritorno della pioggia dopo anni di siccità:      dalle fiamme.
                     agricoltori e le loro famiglie che ballano e can-      Ma anche i pompieri hanno manifestato la
                     tano sotto la pioggia, giovani che si rotolano      loro soddisfazione e gioia per il ritorno della
                     nel fango o corrono seminudi a braccia alzate       pioggia, che si spera possa cadere al più pre-
                     verso il cielo; un’allegria che sembra contagia-    sto anche nelle zone dove ancora si combatte
                                                                         contro la furia degli incendi.
                                                                            Una furia che purtroppo ha fatto un’altra
                                                                         vittima, Samuel McPaul, un vigile del fuoco
                                                                         volontario di soli 28 anni, deceduto quando il
                                                                         camion su cui stava per sfuggire a un “tornado
                                                                         di fuoco” si è ribaltato. La moglie incinta di 5
                                                                         mesi e tutta la comunità di Holbrook, insieme
                                                                         al primo ministro Scott Morrison e altre auto-
                                                                         rità politiche, religiose e civili, lo hanno pianto
                                                                         alle esequie funebri. L’immagine della giovane
                                                                         vedova in lacrime con l’elmetto da pompiere
                                                                         del marito sul grembo hanno commosso la na-
                                                                         zione. Tanti ragazzi e ragazze della sua comu-
                                                                         nità, come ha ricordato il cappellano Ian
                                                                         Spall, stanno scegliendo una foto di Samuel
                                                                         come salvaschermo per il computer.
                                                                            Sebbene abituati ad associare l’eroismo allo
                                                                         sport, e a celebrare i grandi atleti, oggi per
                                                                         molti australiani i veri eroi hanno il volto di
                                                                         un giovane gentile ed entusiasta, amante della
                                                                         pallacanestro e della vita, che non ha esitato a
                                                                         mettersi al servizio del prossimo fino all’ultimo
                                                                         sacrificio.
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                                      giovedì 23 gennaio 2020

  #culture                                                                                                                            5

      F
                   ederico Fellini, di cui il 20 gennaio si è cele-    sasso lì, per esempio», «Quale?», «Questo
                   brato il centenario della nascita, è uno dei re-    (...) uno qualunque. Ecco, anche questo serve
                   gisti preferiti da Papa Francesco e in particola-   a qualcosa, anche questo sassetto». «E a cosa
                   re c’è un film da lui molto amato, La strada,       serve?». «Serve (...) ma che ne so! Se lo sapes-
                   del 1954. In esso c’è un momento che più volte      si sai chi sarei?». «Chi?». «Il Padreterno che
                   il Papa ha citato, nelle catechesi pubbliche co-    sa tutto: quando nasci e quando muori. Non                     Il filo rosso
                   sì come negli incontri con i ragazzi di Scholas     lo so a cosa serve questo sasso io, ma a qual-
                   Occurrentes, ed è la sequenza di Gelsomina e        cosa deve servire. Perché se tutto è inutile, al-              che congiunge
                   il Matto.                                           lora è inutile tutto. Anche le stelle, almeno
                      È una scena notturna, che si apre con il         credo (...) e anche tu. Anche tu servi a qualco-               la «Laudato si’»
                   pianto sconsolato della protagonista (mirabil-      sa, con la tua testa di carciofo».
                   mente interpretata da Giulietta Masina) che ri-        Tutto serve a qualcosa, anche le stelle, anche
                                                                                                                                      di Papa Francesco
                   ceve il conforto del Matto, un saltimbanco to-      una persona “scartata” come Gelsomina e an-                    e «La Strada»
                   scanaccio scombinato, irriverente e sfrontato       che un sassolino minuscolo e apparentemente
                   (l’attore Richard Basehart) che però, come
                   ogni folle che si rispetti, è capace di dire, al
                                                                       insignificante. «Tutto è connesso» ripete spes-                di Federico Fellini
                                                                       so Papa Francesco: è questo uno dei messaggi
                   momento non opportuno ma giusto, parole di          centrali del suo pontificato e dell’enciclica
                   verità. Parole che riusciranno a consolare la di-   Laudato si’. E se tutto è connesso ne consegue
                   sperata Gelsomina che uscirà di scena con un        che tutto ha valore, tutto è importante e quin-
                   sorriso fiero e luminoso.                           di non esistono storie piccole, non esiste una
                      Alla giovane e semplice ragazza che grida il     persona che non sia frutto dell’amore creativo
                   suo scoramento per sentirsi inutile e vorrebbe      e gratuito di Dio. Da qui la dignità di ogni
di ANDREA MONDA    smettere di vivere, il Matto risponde: «Tu non      singola esistenza. Quella dignità di cui ha sa-
                   ci crederai, ma tutto quello che c’è a questo       puto rivestire, con delicata pietà, ogni perso-
                   mondo serve a qualcosa. Ecco, prendi quel           naggio il genio creativo del regista riminese.

Gelsomina
il Matto
e quel sassolino
così importante                                                                          Gelsomina e il Matto in una scena de «La strada» (1954)
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                                            giovedì 23 gennaio 2020

  #carceri                                                                                                                            6

      C’
                        è un dato toccante che emerge dalle tristi stati-     to i 4 anni di pena in carcere non ci va nessu-
                        stiche sulle carceri italiane. I suicidi dei dete-    no. Ci vanno quelli che non hanno le capacità
                        nuti calano nei periodi in cui, nel dibattito         e le risorse per difendersi adeguatamente.
                        pubblico, cresce l’attenzione sugli istituti di       Quelli, per intendersi, che non possono pagar-
                        pena. Trarne una conclusione è forse azzarda-         si un buon avvocato o che non sanno distri-
                        to, giacché occorre osservare sempre una gran-        carsi nel complesso meccanismo giudiziario
                        de cautela parlando di persone che decidono           italiano. «Molti di questi, in cella, potrebbero
                        di togliersi la vita. Però si tratta di un dato       proprio non passarci per niente, se esistessero
                        reale. Al quale se ne può affiancare un altro:        delle strutture esterne capaci di farsene cari-
                        più spesso le persone scelgono di suicidarsi          co», ha spiegato il Garante. Spesso si tratta di
                        all’inizio del periodo detentivo (talvolta men-       senza fissa dimora. O di persone che non san-
                        tre sono addirittura in attesa di giudizio) o         no neanche esprimersi.
                        all’approssimarsi della sua conclusione. Se il            Emblematico è il caso dei più vulnerabili fra
                        primo caso può essere facilmente comprensibi-         i detenuti, i sofferenti psichici. Il rischio che
                        le nelle sue motivazioni, il secondo dovrebbe         l’istituto di pena si trasformi in un residuo ma-
                        comunicare a tutti, almeno, una allarmante in-        nicomiale è ormai concreto. Delle 191 carceri
                        quietudine.                                           in Italia, appena 32 hanno a disposizione
                           Di indifferenza si muore. E in fondo, oltre        strutture adatte per seguire questo tipo di pa-
                        alla privazione della libertà, la dannazione di       zienti. I Rems, (residenze per l’esecuzione del-
                        ogni prigioniero sta proprio nell’essere dimen-       le misure di sicurezza) sono “sottodimensiona-
                        ticato. Lo sa bene il Garante per i detenuti e        ti” mentre le cosiddette articolazioni per la sa-
                        le persone private della libertà, Mauro Palma,        lute mentale sono “realmente carenti”. Poi c’è
                        quando, nell’anticipare nei giorni scorsi a Ro-       il sommerso: le cosiddette “celle lisce”, siste-
                        ma l’interessante rapporto che verrà illustrato       mazioni di fortuna per i più esagitati. Dove
                                                                              per “lisce” si intende prive di arredi. Per inci-
                        in Senato il prossimo 17 aprile, rivendica so-
                                                                              so, anche gli ospiti sono “lisci”. Nel senso che
                        prattutto il diritto, per gli istituti di pena, di
                                                                              sono privati degli abiti. Come misura di sicu-
                        essere considerati “parte del territorio”. Perché,
                                                                              rezza.
                        soprattutto in Italia, il carcere è ormai il ventre
                        gonfio e insalubre di una società che non rie-            La sofferenza non è neanche solo quella dei
       L’inquietante    sce a metabolizzare quanto di tossico produce         detenuti. Ogni anno si registrano 800 aggres-
                        e non riesce a farsene carico. «Vi entrano per-       sioni al personale carcerario. Si contano suici-
     realtà italiana    sone vulnerabili, ne escono solo quelle che           di anche fra gli agenti di polizia penitenziaria,
                        non lo sono», ha sottolineato Daniela de Ro-          spesso lasciati soli ad affrontare situazioni che
                        bert, che, assieme ad Emilia Rossi compone il         non sono in grado di gestire. In questo conte-
                        Collegio del Garante, nominato con decreto            sto crescono anche dei bambini. Attualmente
                        del Presidente della Repubblica. Poi, appunto,
                        ci sono le persone vulnerabili cui anche la pro-
                        spettiva di tornare fuori è ormai terrorizzante e
                        scelgono di farla finita.
                           I numeri, ogni tanto, aiutano a capire. In
                        Italia l’indice di sovraffollamento è pari al
                        129,40 per cento (a fronte di una capienza, a
                                                                              A chi importa
                                                                              dei detenuti?
                        pieno regime, di 50.692 posti sono presenti
                        60.885 detenuti). Ci sono 102 detenuti ogni
                        100.000 abitanti, dato sostanzialmente in linea
                        con la Francia ma molto superiore alla Germa-
                        nia (che registra 78 detenuti ogni 100.000 abi-
                        tanti; il forte tasso d’immigrazione evidente-
                        mente non si traduce in maniera automatica in
di MARCO BELLIZI        una maggiore delinquenza). Il sovraffollamen-         in Italia ci sono 48 donne madri con 53 figli al
                        to è uno dei problemi. In quest’ottica è inte-        seguito. Solo a Roma e a Milano, ha spiegato
                        ressante osservare come poco meno di 10 mila          Emilia Rossi, esistono case famiglia. Il carcere,
                        detenuti siano stati condannati a pene non su-        più che del territorio, andrebbe considerato
                        periori a 3 anni e circa 23 mila circa hanno pe-      parte della società. Anche perché, se i nuovi
                        ne residue inferiori ai 36 mesi. Molti perciò         ingressi diminuiscono, i detenuti aumentano.
                        potrebbero accedere a misure alternative, se ce       «Che significa? Detto semplicemente, che una
                        ne fossero, e liberare spazi.                         volta dentro non esci», ha concluso Palma.
                           C’è anche un altro elemento che Palma tie-         Con buona pace del concetto di pena riabilita-
                        ne a sottolineare: non è vero che in Italia, sot-     tiva.
il Settimanale                                                                         L’Osservatore Romano
                                                                                                            giovedì 23 gennaio 2020

  #unitàdeicristiani                                                                                                                       7

      U
                        n quarto di secolo fa, Giovanni Paolo II      perché appartenenti a una particolare
                        pubblicò la sua incisiva enciclica sull’im-   comunità cristiana, perché ortodossi o
                        pegno ecumenico Ut unum sint. L’allora        cattolici, luterani o anglicani, ma perché
                        cardinale Joseph Ratzinger, esprimendo        cristiani. Il martirio è ecumenico e si de-
                        il suo apprezzamento, osservò che, con        ve parlare di un vero e proprio ecumeni-
                        tale documento, il Papa era riuscito          smo dei martiri. Tuttavia, malgrado la
                        «con tutta la forza della sua passione        sua drammaticità, esso contiene anche
                        ecumenica» a risvegliare l’urgenza della      un messaggio di speranza, secondo il
                        ricerca dell’unità dei battezzati «nella      quale «in una visione teocentrica, noi
                        coscienza della Chiesa» (Joseph Ratzin-       cristiani già abbiamo un martirologio
                        ger – Benedetto XVI, La fede rifugio          comune», che mostra «come, a un livel-
                        dell’umanità. Le 14 encicliche di Giovanni    lo profondo, Dio mantenga fra i battez-
                        Paolo II, in Giovanni Paolo II. Il mio        zati la comunione nell’esigenza suprema
                        amato predecessore, Cinisello Balsamo,        della fede, manifestata col sacrificio del-
                        2007, 33-49, cit. 431). Con Ut unum sint      la vita» (Ut unum sint, n. 84).
                        Papa Wojtyła intendeva incoraggiare i            Nell’ecumenismo dei martiri Papa
                        fedeli ad accogliere l’appello all’unità      Giovanni Paolo II ravvisa già un’unità
                        dei cristiani che era stato lanciato con      fondamentale tra noi cristiani e nutre la
                        grande forza dal concilio Vaticano II.        speranza che i martiri dal cielo ci aiuti-
                        Trent’anni dopo la conclusione del con-       no a ritrovare la piena unità. Mentre noi
                        cilio, Giovanni Paolo II rivolse la sua       cristiani e noi Chiese su questa terra sia-
                        particolare attenzione a un fenomeno          mo ancora in una comunione imperfet-
                        che, a suo avviso, stava impartendo una       ta, i martiri nella gloria celeste vivono
                                                                      già in una comunione piena e compiuta.                  Renata Sciachì, «Icona dei nuovi martiri
                        rinnovata energia all’esortazione espressa
                                                                      Il sangue che i martiri hanno versato                 e testimoni della fede nel XX secolo» (2002)
                        dal concilio e che metteva la Chiesa da-
                        vanti al suo dovere di assumere e di tra-     per Cristo non ci separa, ma ci unisce.
                        durre nella realtà concreta le richieste      L’ecumenismo dei martiri conferma an-
                                                                      cora una volta la convinzione della               conseguenza, non era possibile accettare
                        conciliari. Questo fenomeno era la «te-                                                         il martirio avvenuto in altre comunità
                        stimonianza coraggiosa di tanti martiri       Chiesa primitiva, che Tertulliano rias-
                                                                      sunse affermando che il sangue dei mar-           cristiane. Già nei primi tempi del cristia-
                        del nostro secolo», appartenenti anche                                                          nesimo, solo i testimoni della fede della
                                                                      tiri è il seme di nuovi cristiani: «Sanguis
                        ad altre Chiese e comunità ecclesiali non                                                       Chiesa cattolica erano riconosciuti come
                                                                      martyrum semen christianorum». Allo
                        in piena comunione con la Chiesa catto-                                                         martiri, mentre il sacrificio della propria
                                                                      stesso modo anche noi possiamo vivere
                        lica. Là il Papa ravvisò «la prova più si-                                                      vita nelle comunità eretiche era conside-
                                                                      oggi nella speranza che il sangue di così
                        gnificativa che ogni elemento di divisio-                                                       rato senza valore. Durante gli scontri
                                                                      tanti martiri dei nostri giorni sarà il se-
                        ne può essere trasceso e superato nel do-     me della piena unità ecumenica dell’uni-          con i donatisti, a esempio, Cipriano e
                        no totale di sé alla causa del Vangelo»       co Corpo di Cristo, lacerato da così tan-         Agostino insistevano sul fatto che potes-
                        (Ut unum sint, n. 1).                         te divisioni. Possiamo essere certi che la        sero esserci veri martiri soltanto nella
                                                                      sofferenza di così tanti cristiani crea           Chiesa cattolica.
                                                                      un’unità più forte delle differenze che              L’interpretazione del martirio si re-
                                                                      tuttora dividono le Chiese cristiane e            strinse ulteriormente a causa delle suc-

L’ecumenismo                                                          che, nel sangue dei martiri, siamo già
                                                                      diventati una cosa sola.
                                                                         L’ecumenismo dei martiri è una delle
                                                                      ragioni più profonde del forte impegno
                                                                                                                        cessive divisioni nella Chiesa. Mentre i
                                                                                                                        cristiani di varie Chiese facevano dono
                                                                                                                        della vita, dimostrando fedeltà alla con-
                                                                                                                        fessione di fede della denominazione di
                                                                                                                        appartenenza, la qualifica religiosa del

dei martiri
                                                                      ecumenico di Giovanni Paolo II, come
                                                                      egli stesso sottolineò dopo la celebrazio-        martirio fu riconosciuta solo ai testimoni
                                                                                                                        della fede della propria comunità, e ne-
                                                                      ne della Via Crucis al Colosseo, il Ve-
                                                                                                                        gata ai cristiani di altre comunità morti
                                                                      nerdì santo del 1994: «Noi siamo uniti
                                                                                                                        violentemente, sebbene tutti interpretas-
                                                                      sullo sfondo dei martiri, non possiamo
                                                                                                                        sero la morte dei propri martiri come te-
                                                                      non essere uniti». Per Giovanni Paolo II
                                                                                                                        stimonianza resa a Cristo. Si arrivò a
                                                                      l’ecumenismo dei martiri è la forma più
                                                                                                                        una confessionalizzazione del concetto
                                                                      credibile dell’ecumenismo di sempre:
                            Un martirologio comune                    «L’ecumenismo dei santi, dei martiri, è
                                                                                                                        di martirio persino maggiore con le lotte
                                                                                                                        confessionali e con le guerre di religione
                           Riferendosi a tale testimonianza già       forse il più convincente. La communio
                                                                                                                        del XV e XVI secolo, a causa del fatto che
                        nell’introduzione dell’enciclica, il Papa     sanctorum parla con voce più alta dei
     Per ricordare      ricorda il doloroso fatto che alla fine del   fattori di divisione» (Tertio millennio ad-
                                                                                                                        i cristiani si uccidevano a vicenda nelle
                                                                                                                        diverse comunità cristiane e riconosceva-
                        secondo millennio e all’inizio del terzo      veniente, n. 37). Profondamente convinto
         l’enciclica    la cristianità è tornata a essere una Chie-   di ciò, Giovanni Paolo II ha riconosciuto
                                                                                                                        no come martiri solo i propri morti.
                                                                                                                           Questa visione confessionalmente ri-
  «Ut unum sint»        sa di martiri, in una misura senza prece-     e apprezzato senza alcuna esitazione co-
                                                                      me martiri e dunque come testimoni                stretta è stata superata soprattutto con il
                        denti. I martiri di oggi sono infatti più
                                                                                                                        concilio Vaticano II, grazie a un rinnova-
      di Giovanni       numerosi rispetto a quelli che hanno su-      della cristianità indivisa i cristiani di al-
                                                                                                                        to sguardo rivolto a quelle Chiese e co-
                        bito le persecuzioni contro i cristiani nei   tre Chiese e comunità ecclesiali che han-
          Paolo II      primi secoli. L’ottanta per cento di colo-    no dato la vita per la loro fede in Gesù          munità ecclesiali cristiane che non sono
                                                                                                                        ancora in piena comunione con la Chie-
                        ro che vengono perseguitati a causa del-      Cristo.
                                                                                                                        sa cattolica, ma con le quali essa «sa di
                        la loro fede oggi sono cristiani. La fede
                                                                                                                        essere per più ragioni congiunta» (Lu-
                        cristiana è la religione più perseguitata
                                                                                                                        men gentium, n. 15). Il motivo di questo
                        nel mondo odierno. Questo triste feno-            La dimensione ecumenica                       legame è ravvisato dal decreto sull’ecu-
                        meno ci ricorda che la Chiesa cristiana è
                                                                                del martirio                            menismo Unitatis redintegratio in primo
                        sempre una Chiesa del martirio, dove il
                                                                                                                        luogo nel battesimo, che stabilisce un
                        battesimo nel nome del Dio uno e trino           L’importanza teologica della pratica,          «vincolo sacramentale dell’unità che vi-
                        si radicalizza nel battesimo del sangue.      diffusa oggigiorno nella Chiesa, del ri-          ge tra tutti quelli che per mezzo di esso
                        Poiché i martiri sono un fenomeno non         conoscimento dei martiri cristiani in al-         sono stati rigenerati» (n. 22), e che co-
di KURT KO CH           marginale ma centrale nella Chiesa, il        tre comunità ecclesiali risulta evidente          stituisce costoro in «una certa comunio-
                        martirio è un’esperienza fondamentale         solo se si tiene conto del fatto che, nel         ne, sebbene imperfetta, con la Chiesa
                        della cristianità e fa parte della natura e   corso della storia, ha prevalso a lungo la        cattolica» (n. 3). Il decreto sottolinea
                        della missione della Chiesa sin dal suo       pratica opposta. Nel passato, veniva ri-          quindi che molti degli «elementi o beni
                        inizio.                                       conosciuto come martire solo il cristiano         dal complesso dei quali la stessa Chiesa
                           Per Papa Giovanni Paolo II è dunque        che aveva testimoniato con la vita la ve-         è edificata e vivificata» possono trovarsi
                        particolarmente importante il riconosci-      rità inalterata di Cristo. Non si poteva          «fuori dei confini visibili della Chiesa
                        mento del fatto che tutte le Chiese e le      presumere che un’adesione così vitale al-         cattolica», come «la parola di Dio scrit-
                        comunità ecclesiali hanno i loro martiri.     la piena verità di Cristo esistesse anche
                        Oggi i cristiani non sono perseguitati        al di fuori della Chiesa cattolica. Di                                            CONTINUA A PAGINA 8
il Settimanale                                                                           L’Osservatore Romano
                                                                                                                         giovedì 23 gennaio 2020

   #unitàdeicristiani                                                                                                                                8

Una vita                          CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 7                     ha evidenziato che «apparentemente                1944, hrsg. von K. Kienzler, Freiburg i.
                                                                                   sembra che la violenza, i totalitarismi, la       Br., 1994, 137). E poco prima della sua
per la causa                      ta, la vita della grazia, la fede, la speran-    persecuzione, la brutalità cieca si riveli-       esecuzione, scrisse le parole che possono
ecumenica                         za e la carità, e altri doni interiori dello     no più forti, mettendo a tacere la voce           essere considerate il suo vero e proprio
                                  Spirito santo ed elementi visibili» (n. 3).      dei testimoni della fede, che possono             lascito: «Ora il Signore vuole che sacri-
Un tempo lungo di                    Tra questi elementi, la costituzione          umanamente apparire come sconfitti del-           fichi la mia vita. Pronuncio il mio felice
maturazione e approccio           dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium             la storia», ma Gesù risorto illumina la           Sì alla sua volontà. Gli ho offerto la vita
appassionato al problema          annovera in modo speciale una «vera              loro testimonianza, così che la forza             per la pace del mondo e per l’unità del-
dell’unità, che passa             unione nello Spirito santo», poiché an-          dell’amore, e dunque «la forza che sfida          la Chiesa. La vuole. Che la benedica!»
attraverso scelte radicali di     che nei cristiani non cattolici «egli opera      e vince la morte», si rivela vittoriosa an-       (ibidem, 2018).
fede e politica: con queste       con la sua virtù santificante per mezzo          che nell’apparente sconfitta (Omelia del             Max Josef Metzger è uno di quei
parole Maria Vingiani (foto                                                        7 aprile 2008). Il martirio, anche e so-
sotto) raccontava la sua
                                  di doni e grazie e ha dato ad alcuni la                                                            martiri cristiani riferendosi ai quali Papa
                                  forza di giungere fino allo spargimento          prattutto nella sua dimensione ecumeni-           Giovanni Paolo II ha affermato che «la
esperienza ecumenica che è
                                  del sangue» (n. 15). Grazie a queste im-         ca, è davvero la più alta testimonianza           comunione più vera che ci sia con Cri-
stata fonte e punto di
riferimento per tanti             portanti dichiarazioni del concilio, la          dell’amore.                                       sto che effonde il suo sangue e, in que-
cristiani e cristiane che         realtà del martirio anche in altre Chiese           Anche Papa Francesco ha più volte              sto sacrificio, fa diventare vicini coloro
hanno cercato di vivere il        cristiane è stata riconosciuta e apprezza-       insistito sull’importanza dell’ecumeni-           che un tempo erano lontani (cfr. Efesini,
cammino verso l’unità             ta. Su questo fondamento conciliare, an-         smo dei martiri o, come lui stesso lo ha          2, 13)» permette anche una comunione
visibile della Chiesa, proprio    cora durante il concilio, il santo Papa          definito, «l’ecumenismo del sangue».              più intensa tra i cristiani (Ut unum sint,
grazie all’incontro con lei,      Paolo VI confermò la visione ecumenica           Egli ha ben chiaro il fatto che oggi i cri-       n. 84). Come Gesù è andato incontro al-
chiamata alla Casa del                                                             stiani sono perseguitati perché cristiani.
Padre nella notte fra giovedì
                                  del martirio quando, nel corso della 103ª                                                          la sua morte «per riunire insieme i figli
16 e e venerdì 17 scorsi, a       congregazione generale, canonizzò i              E sono soprattutto gli stessi persecutori         di Dio che erano dispersi» (Giovanni, 11,
poche settimane dal suo 99°       martiri dell’Uganda onorando anche gli           dei cristiani ad averci fatto comprendere         52), così le figure ricordate hanno accet-
compleanno.                       anglicani che avevano subito le stesse           il senso dell’ecumenismo del sangue. In-          tato consapevolmente il loro martirio
                                  sofferenze dei loro fratelli cattolici. Il ri-   fatti, «per i persecutori, noi non siamo          per l’unità dei cristiani. Non solo sono
                                  conoscimento dei martiri appartenenti            divisi, non siamo luterani, ortodossi,            diventati guide credibili verso l’unità vi-
                                  ad altre Chiese e comunità cristiane, in-        evangelici, cattolici... No! Siamo uno!           sibile, ma con loro è stata completamen-
                                  sieme alla loro venerazione comune, fu           Per i persecutori siamo cristiani! Non in-        te superata la visione riduttiva del marti-
                                  in seguito un obiettivo particolarmente          teressa altro. Questo è l’ecumenismo del          rio, chiusa confessionalmente, soprattut-
                                  caro a Papa Giovanni Paolo II, che volle         sangue che oggi si vive» (Discorso ai             to grazie al fatto che le Chiese cristiane
                                  esprimere la dimensione ecumenica del            membri della Catholic Fraternity of               riconoscono ormai anche i martiri in al-
                                  martirio soprattutto con la celebrazione         Charismatic Covenant Communities and              tre comunità ecclesiali e li considerano
                                  comune tenutasi al Colosseo nell’anno            Fellowship, 31 ottobre 2014). L’ecumeni-          testimoni comuni. Nei martiri dell’intera
                                  giubilare 2000. In tale occasione, il Pa-        smo del sangue ci pone dunque davanti             cristianità, infatti, «è presente la cristia-
                                  pa, alla presenza di alti rappresentanti di      a una grande sfida, riassunta da Papa             nità indivisa ed è stata superata la divi-
                                  varie Chiese e comunità ecclesiali, com-         Francesco con questa domanda eloquen-             sione della Chiesa» (Eberhard Schocke-
                                  memorò i martiri del XX secolo e ascoltò         te: «Se il nemico ci unisce nella morte,          nhoff, Entschiedenheit und Widerstand.
                                  le varie testimonianze di fede, tra cui          chi siamo noi per dividerci nella vita?»          Das Lebenszeugnis der Märtyrer, Freiburg
                                  quella del metropolita ortodosso Sera-           (Discorso al Movimento del Rinnova-               i. Br., 2015, 157).
                                  fim, del pastore protestante Paul Schnei-        mento dello Spirito, 3 luglio 2015). Non
                                                                                                                                        In questa Una Sancta in vinculis, co-
                                  der e del sacerdote cattolico Maximilian         è allora una vergogna che i persecutori
                                                                                                                                     me il teologo protestante e martire Die-
                                  Kolbe. Tale celebrazione permise di spe-         dei cristiani abbiano spesso una visione
                                                                                                                                     trich Bonhoeffer ha definito lo stretto
                                  rimentare nella fede la profonda comu-           ecumenica migliore dei cristiani stessi?
                                                                                                                                     legame ecumenico tra i cristiani nelle di-
                                  nione che unisce i cristiani nelle varie         Essi sanno che noi cristiani siamo, pro-
                                                                                   fondamente, una cosa sola. Per Papa               verse Chiese durante la loro resistenza al
                                  Chiese e comunità ecclesiali, nonostante                                                           regime di violenza nazista e comunista,
                                  le differenze e gli ostacoli tuttora esi-        Francesco, il riconoscimento dei martiri
                                                                                   cristiani e la ricerca ecumenica dell’unità       incontriamo la forma più credibile della
                                  stenti. Di fatti nella persecuzione comu-                                                          testimonianza cristiana comune, che è il
                                  ne — specialmente nei campi di concen-           dei cristiani sono inscindibilmente lega-
                                                                                   ti: «I martiri appartengono a tutte le            fondamento della speranza nell’unità del
                                  tramento nazisti e nei gulag comunisti —                                                           Corpo di Cristo e lo stimolo a continua-
                                  i cristiani e le comunità ecclesiali sono        Chiese e la loro sofferenza costituisce un
                                                                                   “ecumenismo del sangue” che trascende             re a costruire sulla base dell’unità che i
                                  cresciuti insieme, hanno scoperto la loro                                                          martiri hanno posto per l’unità dei cri-
                                  comunione nella fede e hanno stretto             le divisioni storiche tra cristiani, chia-
                                                                                   mando tutti noi a promuovere l’unità vi-          stiani.
                                  un’amicizia ecumenica.
                                                                                   sibile dei discepoli di Cristo» (Dichiara-           È del tutto evidente ormai che la sof-
                                                                                   zione comune di Francesco e Karekin II            ferenza di così tanti cristiani nel mondo
                                                                                   nella santa Etchmiadzin, Repubblica di            di oggi è un’esperienza cristiana comu-
                                             La continuità                         Armenia, 26 giugno 2016).                         ne, e che quindi l’ecumenismo dei marti-
                                                                                                                                     ri e del sangue è il segno più convincen-
                                        della visione ecumenica                                                                      te dell’ecumenismo attuale. In esso ritro-
                                     Nell’ecumenismo dei martiri va ravvi-                                                           viamo un importante lascito ecumenico
                                  sato il nucleo più profondo dell’impe-                           I martiri                         di Papa Giovanni Paolo II, il quale era
Maria Vingiani ha dedicato
                                  gno ecumenico a favore dell’unità della             Nell’ecumenismo dei martiri, meritano          convinto che il ministero affidato al suc-
tutta la sua vita alla causa
                                  Chiesa. Possiamo essere grati che questa         una menzione speciale quei martiri cri-           cessore di Pietro fosse il ministero
ecumenica contribuendo alla
formazione prima e allo           visione ecumenica del martirio sia stata         stiani che hanno consapevolmente dato             dell’unità e si esplicasse «in particolare
sviluppo poi di un dialogo        portata avanti dai successori di Papa            la vita per la sacra causa dell’unità dei         nel campo ecumenico» (Varcare la soglia
ecumenico per il                  Giovanni Paolo II sul soglio pontificio.         cristiani. Come rappresentante di molti           della speranza, Milano, 1994, 168). Papa
superamento delle divisioni       Ciò vale innanzitutto per Papa Benedet-          altri, ricordiamo la figura di Max Met-           Giovanni Paolo II ha vissuto nella stimo-
tra cristiani a partire da una    to XVI, che ha sottolineato soprattutto la       zger (cfr. Jörg Ernesti, Ökumene im Drit-         lante speranza che dopo il primo millen-
conoscenza reciproca nella        dimensione cristologica del martirio,            ten Reich, Paderborn, 2007, 182-219), sa-         nio della storia cristiana, tempo della
condivisione dell’esperienza      particolarmente importante dal punto di          cerdote incardinato nell’arcidiocesi di           Chiesa indivisa, e dopo il secondo mil-
di fede nel Dio trinitario,       vista ecumenico. Di fatti, «la forza per         Friburgo, che si impegnò a favore del             lennio, tempo di profonde divisioni nella
radicato nella continua           affrontare il martirio» nasce dalla «pro-        movimento ecumenico già molto tempo               Chiesa sia in Oriente che in Occidente,
scoperta del comune               fonda e intima unione con Cristo». Il            prima del suo arresto da parte dei nazi-          al terzo millennio spettasse il grande
patrimonio con il popolo          martirio, pertanto, non è «il risultato di       sti. Egli comprese la sua imminente ese-          compito di ripristinare la perduta unità
ebraico.                          uno sforzo umano» ma «la risposta a                                                                dei cristiani. Un compito davanti al qua-
                                                                                   cuzione come offerta espiatoria resa al
Si può dire che, come lei
                                  un’iniziativa e a una chiamata di Dio»,          Signore per la pace del mondo e per               le ci troviamo ancora oggi. L’anniversa-
stessa spiegava, era cresciuta
                                  «un dono della sua grazia, che rende ca-         l’unità della Chiesa, due cause che aveva         rio della lungimirante enciclica Ut unum
con il desiderio dell’incontro
con l’altro, tanto che la sua
                                  paci di offrire la propria vita per amore        particolarmente a cuore: «Sarei felice se,        sint di Papa Giovanni Paolo II, pubblica-
stessa tesi di laurea, in         a Cristo e alla Chiesa, e così al mondo»         sacrificando la mia vita, fossi in grado di       ta venticinque anni fa, è una proficua oc-
tempi di guerra, l’aveva          (Discorso durante l’udienza generale             servire con efficacia la causa alla quale         casione per riprendere coscienza di que-
voluta dedicare a questo          dell’11 agosto 2010). Visitando nel 2008         la mia vita ha aspirato senza certezza di         sta sfida e per assumerla con passione,
tema, dopo aver vinto             la basilica di San Bartolomeo all’Isola          successo» (Max Josef Metzger, Christu-            con rinnovata speranza nell’unità di tutti
resistenze e perplessità da       Tiberina, dedicata alla memoria dei mar-         szeuge in einer zerrissenen Welt. Briefe und      i battezzati, già donataci nell’ecumeni-
parte dei suoi docenti.           tiri del XX secolo, Papa Benedetto XVI           Dokumente aus der Gefangenschaft 1934-            smo dei martiri.
il Settimanale                                                                          L’Osservatore Romano
                                                                                                        giovedì 23 gennaio 2020

#angelus                                                                                                                          9

Una soluzione negoziata
per la pace e la stabilità in Libia

                   Un appello per la pace in Libia
                   è stato lanciato da Papa Francesco al termine
                   dell’Angelus recitato a mezzogiorno del 19 gennaio
                   con i fedeli presenti in piazza San Pietro.
                   In precedenza il Pontefice aveva commentato
                   il Vangelo della seconda domenica del tempo
                   ordinario. Ecco le sue parole.

  C
                   ari fratelli e sorelle, buongiorno!
                   Questa seconda domenica del Tempo Ordina-
                   rio si pone in continuità con l’Epifania e con
                   la festa del Battesimo di Gesù. Il brano evan-
                   gelico (cfr. Gv 1, 29-34) ci parla ancora della
                   manifestazione di Gesù. Infatti, dopo essere
                   stato battezzato nel fiume Giordano, Egli fu
                   consacrato dallo Spirito Santo che si posò su
                   di Lui e venne proclamato Figlio di Dio dalla
                   voce del Padre celeste (cfr. Mt 3, 16-17 e par.).    male. Sì, ancora poveri peccatori siamo, ma
                   L’Evangelista Giovanni, a differenza degli altri     non schiavi, no, non schiavi: figli, figli di Dio!
                   tre, non descrive l’avvenimento, ma ci propone          La Vergine Maria ci ottenga la forza di ren-
                   la testimonianza di Giovanni Battista. Egli è        dere testimonianza al suo Figlio Gesù; di an-
                   stato il primo testimone di Cristo. Dio lo ave-      nunciarlo con gioia con una vita liberata dal
                   va chiamato e lo aveva preparato per questo.         male e una parola piena di fede meravigliata e
                      Il Battista non può trattenere l’impellente       riconoscente.
                   desiderio di rendere testimonianza a Gesù e
                   dichiara: «Io ho visto e ho testimoniato» (v.        Dopo la preghiera mariana
                   34). Giovanni ha visto qualcosa di sconvolgen-       il Pontefice ha ricordato la conferenza
                   te, cioè il Figlio amato di Dio solidale con i       di Berlino dedicata alla crisi libica, quindi
                   peccatori; e lo Spirito Santo gli ha fatto com-      ha salutato i gruppi presenti e ha fatto
                   prendere la novità inaudita, un vero ribalta-        riferimento all’“Anno dell’infermiere
                   mento. Infatti, mentre in tutte le religioni è       e dell’ostetrica” che si celebra in questo 2020.
                   l’uomo che offre e sacrifica qualcosa a Dio,
                   nell’evento Gesù è Dio che offre il proprio Fi-      Cari fratelli e sorelle,
                   glio per la salvezza dell’umanità. Giovanni          oggi si svolge a Berlino una conferenza volta a
                   manifesta il suo stupore e il suo consenso a         discutere della crisi in Libia. Auspico vivamen-
                   questa novità portata da Gesù, mediante              te che questo vertice, così importante, sia l’av-
                   un’espressione pregnante che noi ripetiamo           vio di un cammino verso la cessazione delle
                   ogni volta nella Messa: «Ecco l’agnello di Dio,      violenze e una soluzione negoziata che condu-
                   colui che toglie il peccato del mondo!» (v. 29).     ca alla pace e alla tanto desiderata stabilità del
                      La testimonianza di Giovanni Battista ci in-      Paese.
                   vita a ripartire sempre di nuovo nel nostro             Saluto tutti voi, cari pellegrini e fedeli ro-
       Appello     cammino di fede: ripartire da Gesù Cristo,           mani. In particolare, i membri di alcune Con-
                   Agnello pieno di misericordia che il Padre ha        fraternite di Sevilla, Spagna; i fedeli di Biel-
  del Pontefice    dato per noi. Lasciarci nuovamente sorprende-        sko-Biała e di Poznań, Polonia; gli studenti
                   re dalla scelta di Dio di stare dalla nostra par-    del “Loras College” di Dubuque, Stati Uniti, e
                   te, di farsi solidale con noi peccatori, e di sal-   quelli di Vila Pouca de Aguiar, in Portogallo.
                   vare il mondo dal male facendosene carico to-           Saluto i gruppi parrocchiali di Scandicci e
                   talmente.                                            Quarto d’Altino, quelli di San Giuseppe al
                      Impariamo da Giovanni Battista a non pre-         Trionfale e di San Melchiade in Roma, come
                   sumere di conoscere già Gesù, di sapere già tutto    pure i ministranti di Corva, diocesi di Concor-
                   di Lui (cfr. v. 31). Non è così. Fermiamoci sul      dia-Pordenone, con i loro familiari.
                   Vangelo, magari anche contemplando un’icona             Mi fa piacere ricordare che il 2020 è stato
                   di Cristo, un “Volto santo”. Contempliamo            designato a livello internazionale come “Anno
                   con gli occhi e più ancora col cuore; e lascia-      dell’Infermiere e dell’O stetrica”. Gli infermieri
                   moci istruire dallo Spirito Santo, che dentro ci     sono gli operatori sanitari più numerosi e più
                   dice: È Lui! È il Figlio di Dio fattosi agnello,     vicini agli ammalati, e le ostetriche compiono
                   immolato per amore. Lui, Lui solo ha portato,        forse la più nobile tra le professioni. Preghia-
                   Lui solo ha sofferto, ha espiato il peccato, il      mo per tutti loro, perché possano svolgere al
                   peccato di ognuno di noi, il peccato del mon-        meglio il loro prezioso lavoro.
                   do, e anche i miei peccati. Tutti. Li ha portati        A tutti auguro una buona domenica. Per fa-
                   tutti su di sé e li ha tolti da noi, perché noi      vore, non dimenticatevi di pregare per me.
                   fossimo finalmente liberi, non più schiavi del       Buon pranzo e arrivederci!
il Settimanale                                                                                                                                                                  L’Osservatore Romano
                                                                                                                                                                                                        giovedì 23 gennaio 2020

  #copertina                                                                                                                                                                                                                           10/11

                                                                                                                                                                                    Il clima
                                                Lo sviluppo integrale                                                                                                               protagonista
                                                                                                                                                                                    Il cambiamento climatico è l’argomento principale in discussione

                                        deve includere tutta la famiglia umana                                                                                                      al Forum economico mondiale di Davos (Svizzera), con il
                                                                                                                                                                                    confronto a distanza fra la giovane attivista ambientale Greta
                                                                                                                                                                                    Thunberg, che chiede al mondo di dimezzare la dipendenza dai
                                                                                                                                                                                    combustibili fossili, e Donald Trump, arrivato nella cittadina
                                                                                                                                                                                    svizzera per promuovere le imprese statunitensi.
                                                                                                                                                                                    Questi è tornato per la prima volta al Forum economico
                                                                                                                                                                                    mondiale dal gennaio del 2018. Con l’impeachment sbarcato al
                                                                                                                                                                                    Senato, la prima fase dell’accordo commerciale con la Cina
                                                                                                                                                                                    appena conclusa e con il suo quarto anno da presidente, Trump
                              In occasione del forum economico di Davos,                                                                                                            ha rivendicato i successi del suo approccio, che a Davos fa
                              svoltosi nella cittadina delle Alpi svizzere dal                                                                                                      storcere il naso a molti fautori del multilateralismo. «La ritrovata
                              21 al 24 gennaio, il Papa ha inviato al                                                                                                               prosperità americana è innegabile, senza precedenti e non ha
                              direttore esecutivo un messaggio consegnato                                                                                                           pari nel mondo». «L’obiettivo — ha affermato — è migliorare la
                              dal cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson,                                                                                                             vita quotidiana degli americani».
                              prefetto del Dicastero per il servizio dello                                                                                                          Il contrasto è fra due concezioni opposte di guardare ai
                              sviluppo umano integrale, che vi ha                                                                                                                   problemi globali. Se le preoccupazioni climatiche sono
                                                                                                                                                                                    un’urgenza per gli ambientalisti, la cura dell’ambiente costituisce
                              partecipato come rappresentante della Santa
                                                                                                                                                                                    invece per Trump un ostacolo per un’economia, quella
                              Sede. Del testo pubblichiamo una traduzione                                                                                                           statunitense, che nelle sue intenzioni deve anzitutto continuare a
                              italiana.                                                                                                                                             crescere.
                                                                                                                                                                                    Gli oltre 3000 leader, fra cui 53 capi di Stato e di Governo, da
                                                                                                                                                                                    117 Paesi del mondo, si stanno riunendo quest’anno all’insegna di
                                                                                                                                                                                    un “manifesto 2020” voluto dal World economic forum (Wef)
                                       Al Professor Klaus Schwab                                                                                                                    per rilanciare la cooperazione fra portatori d’interessi diversi in
                                          Direttore Esecutivo                                                                                                                       un mondo in cui il multilateralismo è sempre più minacciato.
                                      del World Economic Forum                                                                                                                      E Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea,
                                                                                                                                                                                    inaugurando il Wef si è detta convinta che «l’idea europea di
                                                                                                                                                                                    economia sociale di mercato, e l’approccio teso a mettere insieme

       M
                              entre il World Economic Forum celebra il                                                                                                              persone di diverso background» siano la ricetta giusta per
                              suo cinquantesimo anniversario, invio sa-                                                                                                             risolvere i conflitti e le storture globali. «Stakeholders for a
                              luti e oranti buoni auspici a tutti coloro                                                                                                            cohesive and sustainable world», tema che abbraccia il clima, ma
                              che prendono parte all’incontro di que-                                                                                                               anche la crescita, il commercio, la geopolitica nel pieno della
                              st’anno. La ringrazio per il suo invito a                                                                                                             crisi libica e mediorientale. Il Wef, che compie 50 anni, ha
                                                                                                                                                                                    confermato che il clima sarà un tema più che mai al centro dei
                              partecipare, e ho domandato al Cardinale                                                                                                              dibattiti, con un vero e proprio allarme per il futuro della
                              Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per                                                                                                             crescita e di imprese in numerosi settori.
                              il Servizio dello Sviluppo Umano Integra-                                                                                                             Un gruppo di scienziati ha presentato una nuova campagna per
                              le, di prendervi parte come rappresentante                                                                                                            il clima, con cui si chiede ai leader mondiali di rinunciare a
                              della Santa Sede.                                                                                                                                     sovvenzionare l’energia non rinnovabile. Chiamata “Unite
                                 In questi anni, il World Economic Fo-                                                                                                              behind science”, l’iniziativa mira a evidenziare voci e risorse che
                                                                                                                                                                                    non sono sufficientemente ascoltate. Gli specialisti hanno
                              rum ha offerto un’opportunità per l’impe-
                                                                                                                                                                                    ribadito che ogni decisione politica, economica o finanziaria
                              gno delle diverse parti interessate a esplo-                                                                                                          deve essere presa per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi
                              rare modi innovativi ed efficaci di costrui-                                                                                                          °C entro il 2100. Si chiede, inoltre, la fine di tutta l’espansione,
                              re un mondo migliore. Ha anche fornito                                                                                                                gli investimenti e i sussidi del combustibile non rinnovabile,
                              un ambito in cui possono essere guidate e                                                                                                             come pure di tassare l’inquinamento anziché il reddito delle
                              rafforzate la volontà politica e la mutua                                                                                                             persone. Il carbone dovrà essere abbandonato entro il 2030 negli
                              collaborazione nel vincere l’isolazionismo,        te come il principio correlato di porre la          Nella mia Lettera Enciclica Laudato si’,       Stati ricchi ed entro il 2040 in tutte le altre nazioni, hanno
                              l’individualismo e la colonizzazione ideo-         persona umana piuttosto che la mera ri-          ho attirato l’attenzione sull’importanza di       insistito i fautori della campagna, chiedendo pure che entro dieci
                              logica che purtroppo caratterizza troppo il                                                                                                           anni la metà delle aree terrestri sia protetta. E poi c’è la Davos
                                                                                 cerca del potere o del profitto al centro        un’“ecologia integrale” che tenga conto di        degli innovatori, da un’intelligenza artificiale sempre più vicina a
                              dibattito contemporaneo.                           stesso della politica pubblica. Tale dovere,     tutte le implicazioni della complessità e         interfacciarsi con quella umana alle esigenze concrete di
                                 Alla luce delle sfide crescenti e sempre        inoltre, incombe sia al settore degli affari     dell’interconnessione della nostra casa co-       Facebook di migliorare la propria immagine globale con il suo
                              più interconnesse che deve affrontare il           sia ai governi, ed è imprescindibile nella       mune. Un tale approccio etico rinnovato e         Facebook Space. Con il clima sempre sullo sfondo.
                              nostro mondo (cfr. Laudato si’, n. 138 e           ricerca di soluzioni eque alle sfide che ci si   integrato esige un «umanesimo, che fa ap-
                              seg.), il tema sul quale avete scelto di ri-       pongono. Pertanto, è necessario andare ol-       pello ai diversi saperi, anche quello econo-
                              flettere quest’anno — Stakeholders for a           tre gli approcci tecnologici o economici a       mico, per una visione più integrale e inte-
Al forum di Davos             Cohesive and Sustainable World — indica            breve termine e tenere pienamente conto          grante» (ibid., n. 141).
                              la necessità di un maggiore impegno a              della dimensione etica nel cercare soluzio-
    il Papa ricorda                                                                                                                  Nel riconoscere i conseguimenti degli
                              tutti i livelli al fine di affrontare in modo      ni ai problemi attuali o proporre iniziative     ultimi cinquant’anni, è mia speranza che i
                              più efficace le diverse questioni con cui si
        che al centro         confronta l’umanità. Nel corso degli ulti-
                                                                                 per il futuro.                                   partecipanti al Forum odierno, e a quelli
                              mi cinque decenni abbiamo assistito a tra-            Fin troppo spesso visioni materialistiche     che si svolgeranno in futuro, tengano pre-
        della politica        sformazioni geopolitiche e a cambiamenti           o utilitaristiche, talvolta nascoste, altre      sente l’alta responsabilità morale che
                              significativi, dall’economia e i mercati del       volte evidenziate, conducono a pratiche e        ognuno di noi ha di cercare lo sviluppo
       c’è la persona         lavoro alla tecnologia digitale e l’ambien-        strutture motivate largamente, o addirittu-      integrale di tutti i nostri fratelli e sorelle,
                                                                                 ra soltanto, da interessi propri. Di solito      compresi quelli delle generazioni future.
      e non il potere         te. Molti di questi sviluppi hanno recato
                              beneficio all’umanità, mentre altri hanno          questi vedono gli altri come il mezzo per        Che le vostre deliberazioni portino a una
                                                                                                                                  crescita in solidarietà, specialmente con i
          o il profitto       avuto effetti negativi e creato importanti         raggiungere un fine e implicano una man-
                                                                                 canza di solidarietà e carità, che a sua vol-    più bisognosi, che sperimentano ingiusti-
                              lacune nello sviluppo. Sebbene le sfide at-
                              tuali non siano le stesse di mezzo secolo          ta fa nascere vera ingiustizia, mentre uno       zia sociale ed economica e la cui stessa
                              fa, diversi aspetti continuano a essere im-        sviluppo umano davvero integrale può             esistenza è addirittura minacciata.
                              portanti mentre iniziamo un nuovo decen-           prosperare solo quando tutti i membri del-          A quanti partecipano al Forum rinnovo
                              nio.                                               la famiglia umana sono inclusi nella ricer-      i miei oranti buoni auspici per un incon-
                                 La considerazione prevalente, che non           ca del bene comune e vi possono contri-          tro fecondo e su tutti voi invoco la bene-
                              va mai dimenticata, è che siamo tutti              buire. Nel cercare un progresso autentico,       dizione di Dio della saggezza.
                              membri dell’unica famiglia umana. Il do-           non dimentichiamo che calpestare la di-                       Dal Vaticano, 15 gennaio 2020
                              vere morale di prendersi cura gli uni degli        gnità di un’altra persona significa, di fat-
                              altri scaturisce da questo fatto, esattamen-       to, sminuire il proprio valore.                                   FRANCESCO
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