Valledell'oglio magazine - Valle dell'Oglio ...

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Valledell'oglio magazine - Valle dell'Oglio ...
Luglio/Agosto 2018 - n°3 - copia gratuita            / valledell’oglio
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valledell’oglio                                      magazine

    PALAZZOLO
     PALOSCO

   Housing sociale
   alla Cà del Cà
   Il primo esperimento
   per abitare in condivisione

    PARCO OGLIO NORD

   Ivan Pedroni racconta
   le novità dell’Ente
   Il Parco che tutela il fiume
   riapre ristorante e ostello

     PALOSCO

   Fabio Pagani,
   dall’Oglio a Washington
   Il filologo paloschese che è
   diventato professore negli USA

     CAPRIOLO

   Enrico Piensi, campione
   di Muay Thai in Oriente
   Sul ring in Thailandia
   per continuare a migliorarsi

                 Ilaria Forlani designer del gusto
                  Come ti creo il sushi
                  con il gelato (a Km Zero)!
www.valledelloglio.com
Valledell'oglio magazine - Valle dell'Oglio ...
valledell’oglio /

     valledell’oglio
                          magazine

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     raccontiamo storie differenti.
                                                                                                    20
Ivan Pedroni                                     Fabio Pagani
Un paloschese a capo della                       Ricercatore negli Stati Uniti
promozione del Parco Oglio Nord                  all’Università di Washington

                    05                                                   06

Enrico Piensi                                                                                       Ilaria Forlani
                                                                         25
Il campione capriolese di kick boxing e Muay Thai                                                   A Palazzolo la designer del gelato gourmet
si forma con un viaggio in Thailandia

      07                                         11                                             16                                    22
                    STORIE D’OGLIO                             STORIE D’OGLIO                           DAI TERRITORI                      CHI VIENE... E CHI VA
                    Urago d’Oglio                              Palosco                                  Sarnico / Paratico                 Palazzolo e Castelli Calepio
                    Vent’anni dalla scoperta                   Nadia Plebani: mamma e                   Il Sarnico Busker Festival         Jason Berger, americano a Palazzolo,
                    archeologica al Castelaro                  coach, ora scrittrice                    2018 al via                        e Stefano Malzanni a Perth (AU)

      08                                         12                                             17                                    24
                    STORIE D’OGLIO                             DAI TERRITORI                            DAI TERRITORI                      CULTURA E SPETTACOLI
                    Palazzolo                                  Pontoglio                                Capriolo                           Palazzolo
                    Il progetto di housing                     Don Giacomo Panizza,                     L’inaugurazione della nuova        Helium, il cortometraggio
                    sociale alla Cà del Cà                     il prete anti ‘Ndrangheta                associazione Pro Loco              che sarà girato in città

      09                                         14                                             18                                    25
                    STORIE D’OGLIO                             DAI TERRITORI                            AMBIENTE                           SPORT
                    Palazzolo                                  Pontoglio                                Torre Pallavicina                  Capriolo
                    Il primo matrimonio al                     Successo per la notte                    Nasce il Giardino Didattico        Il campione Enrico Piensi in
                    Teatro Sociale                             bianca a tinte spagnole                  del Parco Oglio Nord               Thailandia per migliorare ancora

      10                                         15                                             19                                    26
                    STORIE D’OGLIO                             DAI TERRITORI                            AMICI ANIMALI                      AGENDA
                    Capriolo                                   Palosco / Cividate                       Chiari                             Tutti i principali eventi
                    Gino Muratori: una libraio                 Simona Locatelli, paloschese,            Indagine della Lipu sulla          del territorio nei mesi di
                    d’altri tempi                              restaura le chiese di Cividate           salute dell’avifauna               luglio e agosto

                                                                                                2
Valledell'oglio magazine - Valle dell'Oglio ...
la redazione / valledell’oglio                             magazine

                                                                                     Luca Bordoni. Direttore responsabile
                                                                                 Giornalista pubblicista, classe 1986, nato a Palazzolo
                                                                                 sull’Oglio dove risiede da sempre. Laureato magistrale
                                                                                 alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di
                                                                                 Bologna, lavora come corrispondente per un importante
                                                                                 quotidiano locale. Appassionato di cinema, di storia,
                                                                                 lingue straniere e geopolitica.

                                                                                     Aliuscia Delbarba. Coordinatrice editoriale
                                                                                 Giornalista pubblicista, classe 1982.
                                                                                 Laureata magistrale in Scienze dello Spettacolo e della
                                                                                 Comunicazione Multimediale alla Statale di Milano,
                                                                                 è diplomata in Regia e Sceneggiatura alla Scuola di
                                                                                 Cinema, Tv e Nuovi Media di Milano. Tra le sue attività:
                                                                                 ufficio stampa, redattrice e autrice per blog e tv.

                                                                                     Michele Barbaro. Collaboratore
                                                                                 Giornalista freelance. Laureato in filosofia, collabora con
                                                                                 quotidiani e riviste per reportage dal carattere sociale
                                                                                 e culturale. Appassionato di viaggi, ha vissuto all’estero
                                                                                 lavorando come corrispondente. Tornato a Brescia,
                                                                                 segue in maniera attenta le sorti della sua terra. Dirige il

editoriale
                                                                                 magazine online www.callmeishmael.net
                                                        photo credit: archivio
                                                         Parco Oglio Nord.           Stefania Buscaglia. Collaboratrice
                                                                                 Per gli amici “la Busky” è una delle firme di punta del
Centomila persone raggiunte e 17mila lettori: grazie!                            magazine di cucina di Lorenzo Vinci (ex magazine de
                                                                                 Il Giornale). Con il suo sito web MangiareDaDio.it è

N
                                                                                 una delle food storyteller più seguite in Italia: nella sua
             ell’ultimo      mese     oggi siamo ancora più convinti.            carriera ha intervistato i più influenti e noti Chef italiani:
                                                                                 da Gualtiero Marchesi ad Antonino Cannavacciuolo.
             abbiamo      ricevuto    Valle dell’Oglio Magazine piace.
             ulteriori conferme,      Grazie!
             molti        messaggi    Vi lasciamo ora alla lettura di                Gianluca Suardi. Collaboratore
             d’incoraggiamento,       questo numero estivo, l’unico              Giornalista pubblicista, 31 anni di Palazzolo sull’Oglio.
                                                                                 Laureato in Comunicazione di Massa e Nuovi Media
             segnalazioni         e   dell’anno che accorpa due                  all’Università di Bergamo. Per anni ha scritto della
             oltre         100mila    mesi, quelli di luglio e agosto.           Franciacorta e della Valle dell’Oglio per un settimanale
                                                                                 della provincia di Brescia. Appassionato di cinema,
 persone raggiunte, 17 mila           All’interno troverete come di              ciclismo e fotografia.
 interazioni sulla nostra pagina      consueto storie di persone
 Facebook e decine di migliaia        che da anni si impegnano per                   Valentina Gandossi. Collaboratrice
 di visualizzazioni sul nostro sito   la tutela del nostro territorio,           Nata a Brescia nel 1986, cresciuta a Villachiara, con
 web (www.valledelloglio.com).        come il Parco Oglio Nord, di               la consapevolezza di aver sbagliato decade ed essersi
                                                                                 persa i Pink Floyd a Venezia. Diplomata in un istituto
 Avanti così, lettori, perché         altri che grazie a competenze              turistico, ora vive a Sarnico. Scrive da sempre, spesso
 questo è un territorio ricco         e tenacia si sono fatti strada             di arte e amici artisti. Ha collaborato per anni con un
                                                                                 giornale locale bresciano.
 e dinamico: bisogna solo             nell’arte, nella musica, nello
 cementarlo.                          sport, nel mondo della creatività              Simone Rocchi. Collaboratore
 Questa rivista ha aperto i           imprenditoriale, come Ilaria
                                                                                 Laureato in Economia Aziendale all’Università di
 battenti nel mese di aprile. Da      Forlani, a cui abbiamo dedicato            Bergamo, scrive per passione e collabora con alcune
 quel momento, per noi è stato        la copertina di questo numero.             riviste della provincia di Bergamo. Appassionato di
                                                                                 sport e storie strane, con il collettivo di scrittori Gli
 un susseguirsi di emozioni, già      Speriamo che, tra una gita                 Imbrattatori ha scritto la raccolta di racconti Lo Scirocco
 dal momento in cui abbiamo           in montagna, un pomeriggio                 Dura Solo Tre Giorni.

 tenuto in mano per la prima          in spiaggia e una visita a un
 volta il magazine «sudato» in        museo, possiate trovare il                     Luca Volpi. Collaboratore
 mesi di preparazione. Eravamo        tempo per godervi le pagine                25 anni, nato a Calcinate, vive a Capriolo. Laureato
                                                                                 in Filosofia a Milano e studente senza speranza di
 certi di riuscire nell’impresa di    della rivista. Vi auguriamo delle          Comunicazione a Bergamo. Corrispondente per giornale
 realizzarlo e portarlo avanti, ma    buone vacanze.                             locale, aiuto-bibliotecario, scrive per i blog Oltreuomo e
                                                                                 ArtSpecialDay, mescolando cultura e riflessioni ignoranti
                                                 Luca Bordoni                    sulla vita. Per tutto il resto, calcetto e Dylan Dog.

                                               Direttore Responsabile
                                                                                     Marina Cadei. Collaboratrice
                                                                                 Nata a Palazzolo, dopo la laurea in lingue e letterature
                                                                                 straniere si trasferisce a Londra dove si dedica
                                                                                 all’insegnamento. Lo studio delle scienze e della

valledell’oglio
                                                                                 psicologia unitamente alla passione per la scrittura, il
                                                                                 cinema e la musica riempiono le sue giornate spese tra
                                                                                 l’Italia, il Regno Unito e gli USA.

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 Anno I, n. 3 - Luglio/Agosto 2018                                               corrispondente per un importante giornale locale
 Aut. Trib. di Brescia n. 04/2018 del 12 febbraio 2018.                          bergamasco. Nel 2009 fonda l’agenzia di comunicazione
 Direttore responsabile: Luca Bordoni.                                           BFIX a Palazzolo sull’Oglio, specializzata in editoria,
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valledell’oglio / primopiano
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               Un ente che unisce tre province
          Il Parco Oglio Nord,
          tra tutela e promozione
          del nostro fiume
   Gianluca Suardi.
Il Parco Oglio Nord è un parco fluviale         e robinie e da arbusti come l’edera e il        anche i progetti di educazione ambientale
regionale che si estende dal lago d’Iseo        verbasco, rappresenta uno degli ecosistemi      che l’ente propone alle scuole di tutti i
fino ai comuni di Seniga e Gabbioneta-          principali dell’alveo fluviale che comprende    livelli presenti sul territorio, per trasmettere
Binanuova, su una superficie di 14.170          anche piante medicinali, funghi e piante        fin già dalle giovani generazioni i valori
ettari. Il parco è nato grazie alla legge       selvatiche commestibili.                        dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente
regionale 86 del 1983, che lo identifica        Ricca ed eterogenea è anche la fauna del        che ci circonda.
come area protetta, la cui conservazione e      parco: tra i mammiferi vi sono la volpe, il
riqualificazione è affidata a un Consorzio di   daino e lo scoiattolo. Numerose anche le        Un occhio di riguardo è riservato anche al
cui fanno parte 34 Comuni: 9 bergamaschi,       specie avicole presenti nell’area del parco     turismo, sempre più presente sul territorio
15 bresciani e 10 cremonesi.                    come il germano reale, l’airone cinerino, il    fluviale. Di grande interesse per i cicloturisti
                                                cormorano, o anche rapaci come il gheppio       è la ciclovia del fiume Oglio: un progetto
Grazie a questo ente, il fiume Oglio non        e lo sparviere. Il parco è inoltre habitat di   nato nel 2012 grazie alla sinergia della
è più solo una linea di confine tra diversi     diverse specie di rettili, anfibi e insetti.    Comunità Montana di Valle Camonica-
territori storicamente in conflitto tra loro,                                                   Parco dell’Adamello, con altri enti territoriali
ma diventa anche un grande simbolo di           L’ente del Parco Oglio Nord è anche molto       quali, la Comunità Montana del Sebino
unione. Un punto di incontro che mette          attivo nel proporre attività, o eventi per      Bresciano, la Comunità Montana dei Laghi
al centro dell’attenzione la biodiversità       avvicinare la popolazione residente nei         Bergamaschi, il Parco Regionale dell’Oglio
dell’ecosistema fiume Oglio.                    34 Comuni del Consorzio alle ricchezze          Sud ed il Parco Regionale dell’Oglio Nord.
L’ente del parco è da sempre sensibile alle     ambientali del parco stesso. Infatti spesso     Un progetto di interesse europeo che vuole
tematiche della crescita e della tutela         nel territorio si svolgono escursioni in bici   unire il passo del Tonale con il fiume Po
dell’ambiente, con particolare attenzione       o a cavallo, concorsi fotografici, rassegne     tramite un lunghissimo percorso ciclabile,
alla flora e alla fauna locale. Il bosco,       enogastronomiche,        o   manifestazioni     che si snoda tra gli splendidi paesaggi del
composto da piante come pioppi, salici          culturali di vario genere. Numerosi sono        lago d’Iseo e del fiume Oglio.

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palosco                                                                  primopiano / valledell’oglio                  magazine

            Un giovane paloschese
            vicepresidente del Parco

Ivan Pedroni:
le nuove sfide
per valorizzare
e promuovere
il territorio
   Luca Bordoni.
Una giovinezza passata tra studi e attività      Quanto ai nostri più ambiziosi obiettivi di       Un altro obiettivo era quello di promuovere
civiche e politiche, un presente fatto           inizio mandato, quello principale è stato         le colture sul territorio. «Circa due anni
di tanto impegno per la comunità della           raggiunto: si tratta del completamento della      fa è stata inaugurata una tartufaia che
Valle dell’Oglio e una professione come          pista ciclabile che attraversa tutti i paesi      valorizzerà un prodotto, il tartufo nero,
termotecnico.                                    sull’Oglio e che costeggia il fiume: costata      che necessita di grandi cure e che sarà
                                                 circa 1,5 milioni di euro (buona parte dei        disponibile almeno tra un paio di anni -
Ivan Pedroni, paloschese classe 1985, è          quali sono arrivati da Brebemi), la Green         ha continuato Pedroni - Inoltre, un altro
vicepresidente e delegato alla Promozione        Way dell’Oglio parte da Ponte di Legno e          obiettivo parzialmente raggiunto è stato
culturale dell’ente Parco Oglio Nord. È          arriva fino alla foce del Po».                    quello della realizzazione di una foresta
lui, insieme al consiglio direttivo, la mente                                                      fluviale lungo l’Oglio: per questo abbiamo
di molte delle iniziative prese dall’Ente        Di recente, inoltre, ha riaperto i battenti il    creato un vivaio in collaborazione con una
sovracomunale che tutela e favorisce la          nuovo ristorante accanto alla sede di Torre       scuola orceana dalla quale i proprietari delle
zona del nostro fiume.                           Pallavicina (presso il Molino di Basso che è      zone del Parco possono acquistare bulbi
Eletto come rappresentante della Provincia       stato affidato a uno chef bresciano che ha        e piante per ripopolare la flora fluviale a
di Bergamo sei anni fa, Pedroni è un             avviato una gestione familiare e che in cucina    prezzo di costo».
giovane con una notevole esperienza e una        farà in modo di proporre principalmente
intensa passione per il nostro territorio. Lo    piatti realizzati con i prodotti tipici della     Ma al netto delle tante positività vi sono
abbiamo incontrato per fare il punto sulla       Valle dell’Oglio. Pertanto, ingredienti           naturalmente dei problemi che spesso
situazione attuale della promozione e della      freschi e a chilometro zero che il Parco da       non dipendono direttamente dal Parco
difesa del fiume Oglio, delle sue tradizioni e   alcuni anni ha iniziato a promuovere grazie       Oglio Nord. «Una delle criticità più note è
del suo straordinario ecosistema.                all’introduzione di un marchio speciale che       che le nostre attività (come le biciclettate,
                                                 ne attesta la provenienza dai nostri territori.   le passeggiate sensoriali nella natura o le
«All’insediamento dell’attuale consiglio                                                           esperienze a cavallo), pur con risposte molto
dell’ente, sei anni fa, abbiamo constatato       La medesima gestione, come confermato             positive, sono partecipate soprattutto dagli
che l’operato di chi ci aveva preceduto era      dal Ivan Pedroni, darà un nuovo inizio anche      abitanti della zona tra Orzinuovi e Soncino
buono e che avremmo dovuto continuare            al limitrofo ostello che è stato chiuso per       - ha concluso il paloschese - perché
su quella linea - ha spiegato Pedroni - La       alcuni mesi per consentire lo svolgimento         sono due tra i tre comuni che ospitano le
tutela delle aree boschive, la promozione        di alcuni lavori di ristrutturazione e            sedi dell’ente. Un obiettivo per il futuro
del nostro fiume e delle zone circostanti        adeguamento. Il termine di questi interventi      sarà certamente quello di coinvolgere
mediante attività mirate e diversificate         è previsto tra un paio di mesi circa. Questa      maggiormente la zona più a nord, quella
sono state tra le principali azioni che          struttura ricettiva si trova anch’essa presso     che va da Sarnico a Palosco, che è anche la
abbiamo mantenuto con un buon risultato.         il Molino di Basso di Torre Pallavicina.          più popolosa».

                                                                      05
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                Nato a Palosco, cittadino del mondo
          Conversazione con Fabio Pagani
          docente di lingue antiche a Washington
   Marina Cadei.
L’incontro con Fabio Pagani, giovane              a Palosco è breve e bisogna approfittarne.        in università. Il risultato della ricerca deve
ricercatore e docente di greco e latino           Due quelli che per affinità di background         arrivare ad un pubblico meno elitario per
alla Catholic University of America di            ho trovato particolarmente interessanti:          non rimanere chiuso in una torre d’avorio il
Washington, è fissato per la tarda mattinata      il concetto di didattica e quello di ricerca      cui accesso è permesso solo ad una ristretta
di un caldo sabato di giugno presso un bar        nelle università anglofone rispetto a             cerchia di illuminati.
di Palosco che - pur non essendo il luogo         quelle italiane, accomunate dall’attenzione
assiduamente frequentato in adolescenza           dovuta al fruitore. Se l’idea preconcetta del     Un cervello in fuga? Indubbiamente, la
dal classicista paloschese - ha un non so         ricercatore è quella di un topo da biblioteca,    posizione che occupa attualmente, le
che di evocativo rispetto al suo rientro in       o di un rachitico personaggio curvo su un         esperienze accademiche maturate, le
Italia per qualche giorno di vacanza con la       microscopio che non vede mai la luce del          opportunità di ricerca create ed offertegli
famiglia.                                         sole, Fabio la smentisce e mi spiega che          - conveniamo - in Italia non le avrebbe mai
A pelle Fabio mi appare una persona solare,       la creazione e l’insegnamento dei corsi,          vissute ed io mi sarei trovata ad intervistare
aperta alla vita, alle sue opportunità e dopo     il rapporto con gli studenti ed il network        un barone in zona pensione, invece del
un’ora di piacevole colloquio come previsto       da intessere con i colleghi sono parte            dinamico trentacinquenne di Palosco.
(ed un’ora regalatami senza accorgersi            integrante e fondamentale del suo lavoro.         Ma preferisco pensare a un cervello che
del tempo che passava), si scopre che la                                                            ha saputo comprendere la bellezza della
pazienza, la determinazione e la resilienza       I programmi devono essere accattivanti,           globalizzazione, dell’essere cittadino del
sono altrettante sue doti, probabilmente          il docente deve avere la fila alla porta di       mondo con uno spirito di adattamento
acquisite e sicuramente affinate nei suoi         interessati alle lezioni ed il feedback di        darwiniano comune a tanti giovani italiani
sedici anni lontano da casa.                      fine semestre da parte degli studenti ha          oggi.
                                                  un peso considerevole nella valutazione
Un curriculum ricco di esperienze - dalla         dell’operato del ricercatore. Io ho memoria
Normale di Pisa a Tübingen in Germania,           in Italia di noiosissimi corsi a scelta che per
da Londra a Berlino e finalmente negli Stati      bassa affluenza l’anno successivo venivano
Uniti - una formazione classica iniziata al       resi obbligatori, ma questa è un’altra storia.
Sarpi di Bergamo (che però tuttora non gli        Del resto, Fabio riconosce la finezza e la
ha tolto l’interesse per letture scientifiche),   specializzazione dei ricercatori italiani
una laurea triennale ed una magistrale            che si applicano con certosina diligenza
presso l’Ateneo pisano: e la netta sensazione     nei propri studi, ma sottolinea come a
che il percorso di dottorato avrebbe dovuto       Londra e negli Stati Uniti abbia imparato
intraprenderlo fuori dall’Italia.                 come parlare e farsi intendere solo dai già
                                                  convertiti e dagli entusiasti della materia
Molti i temi trattati davanti ad un cornetto      non sia la carta vincente per garantirsi
e cappuccino - dopo tutto la permanenza           fondi per il proprio progetto e un contratto
                                                                        06
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urago d’oglio                                                 tra passato e presente / valledell’oglio                           magazine

            L’età del bronzo
            a Urago d’Oglio

Vent’anni dalla
scoperta del sito
archeologico più
antico del fiume

   Michele Barbaro.
Sono passati esattamente vent’anni                fiume. È l’8 luglio e, dopo alcune settimane       medio e la prima del bronzo recente.
da quella che forse è stata la scoperta           di incessanti lavori, cominciano finalmente        Quindi, il Castelaro - cascina a nord del
archeologica più importante di Urago              a emergere i resti di una necropoli del            paese - non solo poggiava su una cittadella
d’Oglio. Era il luglio del 1998 quando gli        Neolitico: l’ultima traccia di una civiltà che     romana (come era già noto all’epoca), ma
scavi alla cascina Castelaro portarono alla       nacque, visse e morì sulle rive del fiume.         proprio lì, mille anni prima, decisero di
luce un tesoro inestimabile: sotto i prati        I resti che vennero studiati avevano del           fermarsi i primi abitanti del fiume.
e i campi che lambiscono le lente acque           sorprendente: erano la testimonianza
dell’Oglio hanno riposato per millenni alcuni     diretta della presenza di una comunità             Quell’8 luglio del 1998, improvvisamente
dei primi uomini ad aver abitato questa           preistorica lì dove oggi sorge il paese.           Urago si scopriva più vecchio di mille
terra. I veri signori del fiume, i genitori                                                          anni. Improvvisamente, su quella strada,
ideali di tutto il popolo della Bassa: uomini     Sì perché per riscoprire chi sono questi           tra le lente anse del fiume, tornavano alla
e donne che - forse attratti dai verdi prati,     lontani parenti e forse chi siamo noi, bisogna     luce i primi antichi, coraggiosi custodi di
dall’acqua lenta e viva - decisero mettere        fare un salto all’indietro di più di tremila       questa terra. Venti tombe. Gente semplice.
radici qui. Sotto l’erba e l’argilla, i signori   anni: Età del bronzo, circa 1500 anni prima        Le anfore e gli oggetti ritrovati parlano di
del fiume hanno riposato silenziosi per           di Cristo. I resti sono precisamente di un         una piccola comunità unita, capace di fare
millenni, prima di essere riportati alla luce.    abitato del Bronzo Medio (XVII-XIV secolo          gruppo e dominare il fiume e la natura.
                                                  a.C.) e di una necropoli con tombe a fossa
L’affascinante storia di questo ritrovamento      e cinerari con ciotole-coperchio, databile         Dopo di loro, l’acqua sotto i ponti di Urago
archeologico è iniziata, però, qualche anno       tra fine del Bronzo Medio e prima fase del         ha continuato a passare. E dopo questi
prima, nel 1976. L’archeologa Raffaella           Bronzo Recente (fine XIV-XIII secolo).             primi abitanti si sono fermati nello stesso
Poggiani-Keller, dopo aver studiato                                                                  identico luogo i Celti, poi i Galli Cenomani, i
attentamente la valle dell’Oglio, scoprì -        Ai margini di un’area indagata per uno scavo       Romani, e poi i Castellani - via via fino a noi.
in un primo saggio di scavo esplorativo -         di resti romani e di sepolture altomedievali       In questo angolo di fiume è stata rinvenuta
alcune tracce di insediamenti preistorici         è staro rinvenuto un gruppo di 20 sepolture        una quantità incredibile di reperti che
proprio nella campagna uraghese. Gli indizi       ad incinerazione, a sezione circolare e in         tracciano un filo rosso mai tagliato tra quei
di un’antica civiltà, forse la prima ad essersi   cui era inserito, in posizione centrale, un        primi venti uomini della preistoria fino a noi.
fermata nella bassa, erano molti. Ma passò        cinerario, chiuso da una ciotola-coperchio.        I resti di quella civiltà sono custoditi dai
ancora qualche tempo prima che il tesoro          La necropoli si situa al limite di un terrazzo     musei archeologici di Bergamo e Brescia.
sepolto cominciasse realmente a parlare.          sulla sponda sinistra dell’Oglio ed è relativa     E oggi, vent’anni dopo quel primo incontro
                                                  ad un abitato databile, attraverso l’analisi dei   con i veri padri di questa terra, resta ancora
Infatti, si è dovuto attendere la calda estate    materiali, alla media età del bronzo, mentre       molto da dirsi: mentre si guarda, oggi come
del 1998 per incontrare i padri ancestrali del    la necropoli tra l’ultima fase del bronzo          allora, il fiume scorrere lento.

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                  Inaugurata la Cà del Cà
             Abitare in condivisione:
             housing sociale al via
   Luca Bordoni.
Ventidue appartamenti, altrettante famiglie      Ecco che in quel momento è nata una               difficoltà) hanno potuto entrare nelle nuove
e un ambizioso obiettivo: vivere insieme         sinergia tra l’Ente comunale, la CDS e il         case. Da quel momento è cominciato un
condividendo spazi comuni e svolgendo            Movimento Cooperativo Palazzolese, i quali        percorso di organizzazione, condivisione
ciascuno un piccolo, ma importante ruolo         si sono trovati d’accordo sull’ideazione di       delle scelte e attività pratiche: come la
nella comunità del complesso residenziale.       un progetto di housing sociale che avrebbe        realizzazione di spazi verdi, orti, fioriere e
                                                 portato giovamenti a tutti, specialmente ai       aiuole, arredamento delle aree comuni e
È questo l’innovativo progetto - il primo        nuovi residenti, persone selezionate e in         perfino la creazione di una meridiana su
di questo tipo nella Valle dell’Oglio - che è    grado di vivere insieme in uno spazio nuovo       una parete della costruzione, una delle più
stato inaugurato a fine giugno a Palazzolo,      - o meglio, ristrutturato - condividendo idee,    precise della zona.
precisamente alla Cà del Cà di via Pontida.      attività, servizi. Insomma, una via innovativa
La struttura, che dispone di ampi spazi          che va decisamente controcorrente rispetto        L’inaugurazione è arrivata dopo la
verdi, di parcheggi e di un cortile esterno, è   al mondo attuale, sempre più individualista.      sistemazione dei primi inquilini nel residence
di proprietà della CDS Holding di Erbusco,                                                         che in poco tempo è passato ad essere vivo
ma quattro anni fa stava per diventare un        La risposta delle persone è stata incredibile.    come non mai. «Per noi è stata una sfida,
grande centro di accoglienza per richiedenti     Infatti, l’anno scorso è cominciato il percorso   un’avventura affrontata con entusiasmo e
asilo: all’epoca emerse una polemica che si      che ha portato alla definizione (tramite          molto coraggio, perché non è sempre facile
smorzò solo dopo l’intervento del Comune,        appositi colloqui e analisi delle situazioni      dover trovare un compromesso tra persone
il quale aveva dimostrato che non vi erano       familiari) di coloro che avrebbero riempito       diverse - ha spiegato la giovane residente
gli estremi normativi per consentire un tale     questi appartamenti. Alla fine del 2017,          Sara Strabla a nome degli inquilini - Per noi
insediamento. Risolto questo problema,           dopo numerosi lavori per ammodernare la           è un successo, un’esperienza fantastica
era rimasta comunque una criticità: cosa         struttura, i primi nuclei familiari (ma anche     che ci porta a confrontarci e continuerà
farne di questo maxi complesso abitativo         giovani single alla prima esperienza lontano      nei prossimi anni con attività e idee per
abbandonato da oltre quindici anni?              dai genitori, separati e divorziati, anziani in   migliorare la nostra vita».

                                                                                          Casa Editrice Indipendente
                                                             Libri educativi per il benessere e la crescita personale
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                                                                       08
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           Marco e Francesca
           sposi al Teatro Sociale

La risposta
palazzolese
al Royal
Wedding                                                             photo credit: Sara Aresu

  Gianluca Suardi.
Quello svoltosi al Teatro Sociale nell’afoso      abbiamo subito partecipato con grande             perfetto per la magica giornata di Marco e
pomeriggio di sabato 7 luglio è stato un          entusiasmo».                                      Francesca, arrivati alla cerimonia a bordo
matrimonio particolarmente speciale e             Da quel giorno i due - insieme al collega         di una Vespa e di una Dyane. «L’emozione
indimenticabile, non solamente per i due          Mario Pontoglio - hanno sempre lavorato           più forte per me è stata quella di vedere il
emozionatissimi neosposi. Infatti, a dire il      al fine di far diventare il teatro una realtà     cortile esterno stracolmo di tutti gli invitati
fatidico sì sul palcoscenico del magnifico        aperta, dinamica e ben inserita nel tessuto       che ci stavano aspettando - ha confessato
teatro - davanti al sindaco palazzolese           sociale della città. E ora, Marco e Francesca     la sposa -. È stato veramente un momento
Gabriele Zanni - sono stati il bergamasco         sono stati i primi a poter celebrare              che mi ha lasciato a bocca aperta: si riusciva
Marco Pedrazzetti e la torinese Francesca         ufficialmente il loro matrimonio con rito         a sentire tutta l’energia che solo il Teatro
Fabbrini: ovvero due dei fondatori della          civile in questa magnifica struttura, che         Sociale riesce a regalarti».
compagnia teatrale che sta ridando lustro e       ormai è diventata la loro seconda casa.           Una volta sul palco è partita la cerimonia,
vita al magnifico teatro cittadino.                                                                 molto genuina e spontanea che - oltre alle
                                                                                                    promesse di rito e allo scambio degli anelli - è
Due palazzolesi d’adozione, quindi, che la                                                          stata allietata da canzoni, monologhi, danza
comunità locale ha accolto a braccia aperte                                                         e tante sorprese che hanno coinvolto anche
fin dal settembre del 2014, data in cui la                                                          gli invitati seduti in platea e nei palchetti,
compagnia Filodirame ha vinto il bando per                                                          in pieno stile Filodirame. Infine, la festa
la gestione dello storico edificio all’ombra                                                        post-cerimonia ha animato definitivamente
della Torre del Popolo. I due giovani teatranti                                                     il teatro con tanto di buffet ed esibizioni
si erano conosciuti nel 2008 ad un festival                                                         artistiche dei talentuosi invitati.
di teatro a Padova per poi fare coppia fissa
a partire dal 2011, anno in cui hanno fatto i     Certamente non saranno gli unici: infatti,        «Al matrimonio abbiamo voluto invitare gli
pendolari tra Bergamo e Parigi, città in cui      grazie anche alla loro idea di sposarsi in        amici, i parenti, i colleghi e tutte le persone
Francesca si era trasferita per lavoro.           teatro, d’ora in avanti questo incantevole        che hanno contribuito alla nascita e alla
                                                  gioiello architettonico sarà una delle            crescita di questo progetto - ha spiegato
«Eravamo di fronte a un bivio - racconta          location disponibili in città in cui le coppie    Marco -. Durante la cerimonia, ma anche
Marco -. Da una parte ci era stata offerta        palazzolesi potranno decidere di festeggiare      nei giorni precedenti, abbiamo sentito che
la possibilità di fare teatro in Francia, ma      il loro grande giorno e di ufficializzare la      non eravamo soli su quel palco: l’incidenza
noi avevamo in mente di realizzare il nostro      loro unione. Un luogo unico, che va ad            del nostro lavoro ha colpito e toccato molte
sogno, cioè quello di aprire un centro            aggiungersi alla Sala Consiliare e alla Sala      persone e ci siamo resi conto dell’importanza
culturale in stile europeo qui in Italia. E       affrescata al secondo piano del Municipio.        di ciò che stiamo costruendo. È stato
quando un amico ci ha detto del bando per         Del resto, il piccolo teatro addobbato a festa    veramente l’investimento della nostra
la riapertura del Teatro Sociale di Palazzolo     fin dall’ingresso esterno è stato il proscenio    vita».

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                   Il sapore antico della carta stampata

             Il libraio Gino Muratori:
             40 anni d’amore per la lettura
   Luca Bordoni.
Entrare nel suo negozio non è solo                  investito tempo e risorse per diffondere            pazzo, ma nessuno se ne accorge, perché è
un’occasione per acquistare un prodotto             cultura e conoscenza nella popolazione.             attrezzato, ha gli strumenti per passare dalla
come tanti altri: è un’esperienza intensa,          Quando ho aperto, nel 1978, erano anni di           follia alla razionalità in un batter d’occhio:
quasi ascetica. E lui, Luigi Muratori, per          vitalità e fermento, specialmente politico e        è il miracolo della conoscenza. Per questo
tutti semplicemente Gino, si è impegnato            sociale. Io stesso avevo militato in politica,      non bisogna mai esserne sazi».
in ben 40 anni di professione a mantenere           tant’è che grazie a quei contatti con
questa atmosfera attraverso la quale una            moltissimi coetanei, che nel frattempo si           Un bilancio della sua vita? Gino non ha dubbi.
libreria diventa un luogo magico dal sapore         erano messi a lavorare per case editrici, ho        «Sono stato e sono felice - ha concluso -
unico, un vero fiore all’occhiello per tutta la     aperto la libreria con cartoleria. Per i primi      Augurerei a chiunque di vivere la mia vita.
zona.                                               dodici anni era in centro, in via Calepio, ma       Una cosa, del resto, devo riconoscermela:
                                                    nel 1990 mi sono spostato in via Bremola,           ho sbagliato tantissimo durante la mia vita.
Gino, capriolese classe 1953, è un                  approfittando di uno spazio molto più               Ma a me piace fare errori da solo, perché è
personaggio eclettico e poliedrico, molto           grande con parcheggio. Non c’era nulla, qui,        solo così che si impara a prendersi le proprie
noto sia a Capriolo, sia nei paesi limitrofi,       allora».                                            responsabilità. È lo stesso meccanismo
da cui arriva quasi la totalità dei suoi clienti.                                                       della conoscenza: è così importante perché
Chi lo conosce sa bene che è un po’...              Essere «all’antica», però, nel suo caso             più sappiamo e più abbiamo gli anticorpi
all’antica. Non di certo per quanto riguarda        significa essere «sul pezzo», perché da Gino        per affrontare il presente e il futuro».
la sua mente, sempre attiva e in viaggio,           si trova veramente qualsiasi cosa e lo stesso
bensì per le modalità con cui gestisce il suo       titolare non disdegna di consigliare qualche        Ma Gino del tutto solo non lo è mai stato,
esercizio commerciale. Nella sua libreria           lettura. E, per un lettore accanito, non c’è        perché in tutti questi anni sua moglie è sta-
non esiste neppure il computer: gli ordini          emozione più inebriante di camminare                ta anch’essa un pilastro dell’attività, sempre
vengono fatti ancora al telefono, mentre            tra gli scaffali e i libri impilati nelle corsie,   al suo fianco nella gestione quotidiana di
le prenotazioni sono scritte su carta. Un           respirare l’aria della cultura, annusare i          questo negozio che ha conservato tutto il
problema? Per Gino, che da febbraio è               profumi della carta, che sia stampata ieri o        fascino degli albori.
ufficialmente in pensione, è invece un              trent’anni anni fa.
valore aggiunto.
                                                    «I grandi lettori, non me ne vogliano, sono
«In molti mi chiedono come ho fatto, con            persone malate - ha spiegato il librario con
una libreria, a non risentire dell’influenza        un pizzico di ironia - Del resto, la storia
dei centri commerciali, o della concorrenza         dell’arte e della letteratura ci insegna che
del web - ha commentato Gino -. La ragione          non è individuabile il confine tra follia e
è semplice: la qualità. Per tutta la vita ho        razionalità. Il lettore accanito è come un

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            A fianco delle donne
            grazie al suo primo libro

Nadia Plebani:
madre, coach
e ora al suo esordio
anche da scrittrice
   Luca Bordoni.
In un momento storico in cui il ruolo sociale     stessa e pertanto di migliorare la qualità           i ruoli che in quel momento possedeva non
delle persone è in continuo e repentino           della vita e la serenità di tutta la mia famiglia    vi era l’equilibrio. Sebbene avesse sempre
mutamento, ci sono esperti che cercano            - ha spiegato la paloschese -. Credo che             lavorato come impiegata, era anche una
di aiutare a ridurre il disorientamento           oggi, a qualunque donna possa succedere              mamma a tempo pieno, un aspetto che non
personale tramite percorsi ad hoc.                di dover gestire a livello personale diversi         la faceva essere la donna in carriera che in
È questo il caso di Nadia Plebani, 39enne di      ruoli, con diversi aspetti. Infatti, capita          realtà lei sognava: era una brava mamma,
Palosco (ma originaria di Mornico), la quale      che spesso alle donne si richieda di                 una brava moglie e una grande lavoratrice,
ha investito gli ultimi tre anni della sua vita   essere allo stesso tempo mamme, mogli                ma non nel modo in cui desiderava esserlo.
per migliorare quella delle                                          o fidanzate (ovvero anche         Ma dopo aver trovato un accordo con
madri, o aspiranti tali, che                                         amanti nei confronti del          l’azienda di cui era dipendente, la 39enne
si trovano in una situazione                                         proprio partner) e amiche.        ha potuto dedicarsi completamente alla
di «disequilibrio». L’iter                                           Insomma, una condizione           sua passione e missione: aiutare le donne
seguito dalla paloschese                                             in cui può capitare che la        e le mamme a trovare il proprio equilibrio.
- e che ora l’ha fatta                                               donna non sappia bene             Oggi, infatti, è una personal e life coach
diventare coach - è stato                                            come mantenere il giusto          che aiuta le donne a rimettersi al centro
il master MICAP (Master                                              equilibrio tra tutti i suoi       del proprio universo, ritrovando la propria
Internazionale in Coaching                                           ruoli, probabilmente perché       direzione, il proprio equilibrio e soprattutto
ad     Alte      Prestazioni),                                       non ha stabilito quali sono i     riacquistando energia, vitalità e fiducia
frequentato tra Montecarlo                                           suoi propri obiettivi, i suoi     in loro stesse. «È un po’ come se la donna
e San Marino. Dopo                                                   desideri e le sue priorità        fosse il sole del proprio sistema solare,
due anni di corsi e uno                                              nella vita. È per questo che      attorno al quale ruotano e brillano i pianeti
di        perfezionamento,                                           necessita di un lavoro su sé      (i figli, il marito, gli amici) - ha concluso
la Plebani ha anche                                                  stessa che la aiuti a stabilire   Nadia -. Grazie a un protocollo strutturato,
pubblicato il suo primo                                              le proprie priorità, partendo     affianco e supporto le donne attraverso tre
libro («Donna, mamma,                                                dall’analisi di quella che noi    passaggi per ritrovare l’equilibrio: guardarsi
organizzati!», edito da Mind Edizioni), con       chiamiamo la “ruota della vita”».                    dentro, guardarsi indietro e guardare fuori.
lo scopo di aiutare sempre più persone.                                                                Ciò aiuta a capire chi si è, dove si vuole
                                                  Nadia sa bene come ci si sente quando si             andare e che cosa si è già capaci di fare».
«Sono madre di due bambini di 10 e 8 anni         è in confusione, perché ci è passata: a un           Per aiutare le donne, Nadia ha aperto la
e, circa tre anni fa, ho sentito il bisogno di    certo punto si è accorta di sentirsi vuota,          pagina Facebook «Nadia Smiling Coach»
cominciare un percorso introspettivo che          spenta, triste. Nel chiedersi che cosa la            ed è contattabile anche tramite l’indirizzo
mi avrebbe permesso di riequilibrare me           faceva sentire così ha scoperto che tra tutti        e-mail nadiaplebani@gmail.com.

                                                                        11
valledell’oglio / storie d’oglio
                    magazine
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                 Il Progetto Sud di Lamezia Terme
            Don Giacomo da Pontoglio
            contro la ‘Ndrangheta
  Luca Volpi.
Da Pontoglio alla Calabria. È una storia       Da quel rifiuto irremovibile, il Progetto     «Otto appartamenti su quattro piani che
di coraggio e altruismo quella di don          Sud si guadagnò le antipatie del clan. Don    il commissario aveva concesso ai vigili.
Giacomo Panizza, che dura dal 1976:            Giacomo e i suoi collaboratori dovettero      I quali per tutta risposta scioperarono,
anno di nascita della comunità Progetto        presto fare i conti con quell’universo        perché non volevano saperne nulla.
Sud a sostegno di persone disagiate a          criminale, imparandone simboli e rituali.     Quindi diede le chiavi a me, mentre
Lamezia Terme, cittadina stretta nella         «Quando si tratta di vendette, sono le        tutti gli ex proprietari erano ancora
morsa della ‘Ndrangheta. Il curato, di         donne incaricate di dare l’ordine. Come       lì abusivamente. Non era certo una
recente di ritorno nel Bresciano, ha           quel giorno in cortile con quei ragazzi e     decisione che potevo prendere da solo.
rievocato alcuni momenti della sua             la loro madre: temevo fosse la mia ora.       Ne parlai con lo staff e i ragazzi, che mi
avventura per la rassegna Resistenza           Oppure, quella pallottola in casa nel         dissero di accettare. Era il nostro regalo
e libertà di Cologne, dove ha ricevuto         giorno di Pasqua. Un messaggio per far        alla città: ovvero liberarla dalla paura».
un’onorificenza dall’Anpi provinciale.         capire alla popolazione che poteva stare
                                               tranquilla, perché il bersaglio ero io. Non   Fu un importante lezione di umanità
«Mi trovavo nella comunità Capo d’Arco,        esigono soldi perché ne abbiano bisogno,      e riscatto, tra le innumerevoli che
nelle Marche. Conobbi dei ragazzi              ma per dimostrare la propria forza,           Progetto Sud porta avanti per contrastare
calabresi disabili che avevano bisogno         superiore alle istituzioni».                  l’educazione malavitosa. Una sfida ai
di aiuto - ha raccontato don Giacomo -.                                                      “cattivi maestri”, come recita il titolo
In quelle zone, purtroppo, sopravvive          L’iniziale accoglienza degli abitanti,        dell’ultimo libro di don Giacomo: «Molti si
una mentalità arcaica e superstiziosa          rinchiusi nella paura, non poteva             stanno risvegliando dall’indifferenza. Per
che considera gli handicap una specie di       essere d’aiuto. Un clima omertoso che         esempio vedo che i ragazzi mi invitano
castigo divino ai danni dei genitori. Quindi   nemmeno i preti volevano riconoscere.         esplicitamente nelle scuole per parlarne.
questi ragazzi vivevano reclusi per la         «Tutti a sostenere che la mafia in generale   È un atto di coraggio che li espone in
vergogna. Così decisi di trasferirmi lì». La   non esiste e che me le andavo a cercare.      prima linea. E molte donne, ex compagne
comunità mosse i primi passi allestendo        In qualsiasi evento pubblico, che sia la      di criminali, stanno fuggendo perché non
un laboratorio artigianale. Non ci volle       presentazione di un libro o una messa,        vogliono attenersi al ‘codice d’onore’. È
molto per stuzzicare l’interesse di alcuni     ci sono sempre degli scagnozzi pronti a       qui che bisogna intervenire per sperare di
“uomini d’onore” desiderosi di allargare       controllare e riferire possibili sgarri».     vincere questa guerra: non con l’esercito
un po’ i propri business. «Un paio di                                                        invocato da molti politicanti. Quello è
affiliati della ‘Ndrangheta si presentarono    Nel 2002 don Giacomo è entrato                solo uno specchietto per le allodole che
per chiedere il pizzo. Un gesto veramente      ufficialmente nel mirino del clan. Perché     non elimina la radice del problema».
schifoso, specie nei confronti di persone      testimone di giustizia e perché la sua        E nel frattempo, il fronte tracciato dai
in carrozzina, autistiche o con disturbi       comunità si era trasferita in un edificio     volontari di Progetto Sud continua a
mentali».                                      confiscato, nel cuore storico del paese.      resistere.

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LA NUOVA STAMPA
      LA
                                                                            LITOGRAFIA
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                 In migliaia per le strade del paese
            Una notte bianca tinta di rojo
            tra flamenco e sangria

  Gianluca Suardi.
Nella serata di sabato 23 giugno le vie del   ricche di convivialità che affollavano le     via del paese. Se la piazzetta di Largo Diaz
centro di Pontoglio si sono animate per       strade e le piazze del centro storico, la     si è ben presto trasformata in una sfilata
la festa notturna che ormai da anni attira    Spagna è stata protagonista assoluta:         di moda con un grande palcoscenico per
diverse migliaia di persone nella cittadina   infatti, in moltissimi si sono abbuffati di   gli spettacoli musicali dal vivo, piazza XXVI
sulle rive dell’Oglio.                        sangria e di paella in ottima compagnia.      Aprile si è tramutata in una vera e propria
                                              L’animazione, il divertimento e la musica     Plaza de Toros con tanto di gonfiabili per
La Notte Bianca pontogliese quest’anno        sono iniziati ancora prima del tramonto e     bambini e gare di toro meccanico per gli
si è colorata di giallo e rosso, in omaggio   sono continuati fino a tarda notte in ogni    adulti.
alla    bandiera     della    Spagna:
tema        accuratamente       scelto                                                            Bancarelle, majorette e artisti di
dall’Associazione      Commercianti,                                                              strada hanno fatto da cornice a
(presieduta dall’hair stylist Roberto                                                             questa bella manifestazione che,
Manenti)       organizzatrice      del                                                            come un ponte sul fiume, riesce ad
popolarissimo evento mondano.                                                                     avvicinare le due sponde dell’Oglio.
Oltre ai due caldi colori che                                                                     Ospite speciale della Notte bianca è
drappeggiavano nelle decorazioni                                                                  stato infatti il comico bergamasco Ol
floreali presenti ad ogni angolo,                                                                 Morot che, grazie al suo spettacolo
tantissimi sono stati i pontogliesi                                                               itinerante di barzellette in dialetto,
che si sono divertiti a vestirsi di                                                               è riuscito a unire bresciani e
giallo e di rosso, o con i più svariati                                                           bergamaschi durante tutto l’arco
indumenti della tradizione iberica.                                                               della serata in una unica, sincera e
Anche nelle numerose tavolate                                                                     liberatoria risata.

                                                       prevenzione e igiene                              Studio dentistico di Bergamo
                                                            smile design                                     , via Clara Maffei 14 - 24121 Bergamo
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palosco / cividate                                                               dai territori / valledell’oglio              magazine

                  Interventi di restauro da poco conclusi
       Simona Locatelli dona nuova
          vita alle chiese di Cividate
   Simone Rocchi.
«Noi decoratori siamo gli eredi delle antiche    per l’estetica del bello: l’idea che il bello    si tratta di tanti personaggi eclettici con
botteghe d’arte».                                sia una cosa che fa bene all’anima e             richieste di nicchia - ride - In questo campo
Non si può che essere d’accordo con le parole    non sia solo qualcosa di effimero. Se ci         capita spesso che tu venga contattato da
di Simona Locatelli, artista, decoratrice e      si pensa attentamente, decorare è un             persone che vogliono mostrare una certa
restauratrice di Palosco, che si è occupata      bisogno antico dell’uomo, iniziato già nelle     forma di benessere, ma in un modo che
sia degli interventi all’interno di due chiese   caverne: è un’esigenza, una componente           esca dall’ordinario. Non nascondo che
di Cividate: alla chiesa parrocchiale - resa     fondamentale della qualità della vita».          qualche richiesta eccessiva l’ho rifiutata,
celebre dal film L’albero degli zoccoli di                                                        ma mi piace molto questa ricerca di una
Ermanno Olmi (1978) - sia del restauro           Cividate è a due passi da casa, ma Simona        forte personalizzazione attraverso gli
conservativo e della messa in sicurezza          per lavoro ha fatto “qualche” chilometro         elementi che rimandano al committente:
della chiesetta di santa Margherita. In          in più: negli anni sono arrivate tante           adoro quando vengono da me e mi parlano
effetti, anche la casa in cui vive richiama      esperienze all’estero, tra cui in Iraq e in      di ciò che desiderano, o del messaggio
un laboratorio in cui                                             Russia.                         che vogliono mandare. È stimolante anche
sta sempre per nascere                                            «In Iraq sono stata tre mesi,   il caso opposto: persone che hanno la
qualcosa: il tavolo della                                         in una zona pericolosa,         percezione di una mancanza, e allora tocca
cucina è recuperato da                                            nemmeno              segnata    a te trovare come colmare questo vuoto».
una vecchia cartiera, il                                          sulle mappe. Ricordo la
divano è simile ad un                                             curiosità del popolo curdo,     Non sono tutte rose e fiori, però, per
trono ed il lavandino è                                           il territorio con un aspetto    una donna, imprenditrice in un settore
ricavato da una ciotola in                                        ed usanze completamente         affine a quello edile, negli anni della crisi.
metallo.                                                          diverse e con la gente          «Come imprenditrice ho puntato forte
                                                                  che girava armata per           sulla diversificazione: sia come creatività
Una cura dei dettagli che                                         strada. Anche questo            che come materiali. Se la bellezza appare
nasce da lontano, dallo                                           ti aiuta ad abituarti»,         come qualcosa per pochi è proprio perché
studio all’Istituto d’Arte e                                      ricorda Simona. «In Russia,     per molti purtroppo è ancora considerata
all’Accademia di Belle Arti,                                      invece, sono andata da          come un bene superfluo. Mentre ciò su
e ancora prima dei banchi                                         sola, senza conoscere la        cui si deve ancora lavorare in generale è
di scuola, dalla sua attitudine. «Credo che      lingua: lavoravamo in ville enormi e vistose,    l’accettare di avere un donna in cantiere:
tutto derivi dal fatto che sono stata a lungo    destinate ad ospitare i politici».               è un disastro. Un uomo per partito preso
figlia unica: non sapevo con chi giocare e                                                        dà più sicurezza: una donna ha sempre la
quindi disegnavo», racconta sorridendo.          Tante, però, anche le chiamate di lavoro         sensazione di dover dimostrare di saper
«Ho sempre avuto dentro questa passione          in Italia, con qualche curiosità: «Sì, spesso    fare il suo lavoro».

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valledell’oglio / dai territori
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                 Sarnico Busker Festival al via
            Il lago si illumina a festa
            con gli artisti di strada
   Valentina Gandossi.
L’arte di strada “galleggia” sul lago d’Iseo   il centro storico dei due Comuni confinanti:      di oggetti alle marionette, dall’acrobatica
e prende vita tra Paratico e Sarnico per       Sarnico e Paratico.                               mano a mano alla musica di strada. Del
quattro giorni zeppi di eventi. Ogni vicolo,                                                     resto, gli obiettivi primari del festival sono
piazzetta, spiazzo sarà protagonista con       Ma facciamo un passo indietro, alle radici del    la diffusione e valorizzazione dell’arte di
l’esibizione di oltre 120 artisti di 40        festival. A dare vita al primo Busker Festival    strada come momento d’incontro sociale
compagnie provenienti da tutto il mondo        è stato Stefano Bottoni che nel 1988 lo ha        in spazi urbani pieni di storia: per questi
per oltre 200 spettacoli: tanto colore,        ideato a Ferrara. Lo scopo iniziale era quello    motivi, come in un’installazione artistica, le
musica e effetto «wow» per la nuova            di valorizzare la figura del busker, ovvero       location diventano parte integrante dello
edizione in programma dal 26 di luglio.        del musicista di strada, che si esibisce per      spettacolo che ospitano. Ogni spettacolo
                                               la via (e nella maggior parte dei casi lo         sarà aperto al pubblico e libero, così come
È partito il countdown per il Sarnico Busker   faceva infrangendo la legge). Da esibizioni       libera è l’arte di strada.
Festival, festival internazionale dell’arte    vietate, quelle degli artisti di strada sono
di strada, organizzato dalla Pro-loco di       oggi diventate qualcosa a cui assistere
Sarnico e da sempre punta di diamante          durante giornate di festa, senza pedane e
della stagione estiva.                         palcoscenici, ma tra le vie della città, nelle
Questo evento suggestivo e dal fascino         piazze, a ogni angolo della strada.
indiscusso è diventato nel corso del tempo
un appuntamento imperdibile per migliaia       A Sarnico questa colorata invasione sarà
di persone: una manifestazione unica           delle più variegate: gli spettacoli spazieranno
nel suo genere organizzata nei più piccoli     dall’acrobatica al funambolismo, dal teatro
particolari, che avrà come sfondo una          urbano al nuovo circo, dalla giocoleria alla
location spettacolare, come è il lungolago e   danza contemporanea, dalla manipolazione

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capriolo                                                                  dai territori / valledell’oglio                magazine

                   Camminata sul monte il 18 agosto
              Nasce la nuova Pro Loco
              per valorizzare Capriolo
   Luca Bordoni.
Valorizzare il territorio sotto tutti i punti    formano il direttivo dell’associazione) è         ci supportino, perché desideriamo iniziative
di vista, da quello storico-culturale fino a     nata la nuova Pro Loco. «Nuova» perché            promosse insieme ai cittadini e la maggior
quello enogastronomico: vero e proprio           fino al 2010 è esistita un’altra associazione     condivisione possibile da parte di tutte le
elemento attrattivo di un paese che è            con la stessa denominazione. La volontà           realtà private di Capriolo».
nominalmente in Franciacorta, ma che è           dei responsabili dell’attuale sodalizio è però
anche spesso considerato ai margini della        quella di preservare la propria autonomia         Sabato 18 agosto avrà luogo la seconda
stessa. È questo il principale obiettivo della   rispetto alle Amministrazioni comunali,           serata organizzata dalla nuova associazione,
nuova Pro Loco di Capriolo, presentata           in modo tale che non sia la politica a            con una suggestiva camminata sul monte
ufficialmente alla cittadinanza a fine giugno    determinare l’operato della Pro Loco, bensì       a Sant’Onofrio, dove si terrà un rinfresco
in sala consiliare. Alla presenza del sindaco    i cittadini stessi.                               per tutti gli avventori (dietro alla chiesetta)
Luigi Vezzoli e del parroco don Agostino                                                           e, in caso di stelle cadenti, chiunque potrà
Bagliani, il neo-presidente Silvano Palazzi      «Il nostro scopo è creare iniziative che          portarsi da casa un plaid e sdraiarsi sul prato
ha spiegato dapprima il percorso che ha          faranno appartenere Capriolo finalmente           col naso all’insù cercando di esprimere i
portato alla fondazione del sodalizio e, in      e       pienamente       alla    Franciacorta,    propri desideri. L’ultima iniziativa già in
un successivo momento, le tre iniziative già     regione vinicola da cui siamo defilati            programma, pur senza ancora una data
organizzate per questa estate.                   geograficamente - ha spiegato Palazzi -           precisa, sarà a settembre: una cena in
                                                 L’intento è anche quello di promuovere una        condivisione nella piazza municipale, nella
Palazzi è un noto norcino di Capriolo che,       coscienza ambientale al fine di rispettare di     quale ciascun convenuto potrà portare
prima del trasferimento del suo negozio a        più il nostro bellissimo paese sul fiume Oglio,   cibo cucinato a casa propria e metterlo a
Torbiato di Adro pochi anni fa, il celebre       ma anche creare occasioni di aggregazione         disposizione di tutti.
Polastri Maceler. Dalla sua esperienza nel       per la popolazione e opportunità per i            Per restare sempre informati sulle attività
comparto gastronomico e dalle competenze         turisti e i cittadini dei paesi limitrofi. Ci     della Pro Loco esiste la pagina Facebook
di altri sei capriolesi (che attualmente         auguriamo che la cittadinanza e il Comune         omonima, aggiornata costantemente.

                                                                                                                      RSP elettronica
                                                             manutenzioni meccaniche                                   via Molinara 2
                                                                                                                   25031 Capriolo (Bs)
                                                            manutenzioni elettroniche
                                                                                                                     tel. 030.7365270
                                                              assistenza tecnica per
                                                            apparecchiature analogiche e                         info@rspelettronica.it
                                                                      digitali                                   www.rspelettronica.it
                                                                      17
valledell’oglio / ambiente
                      magazine
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                   Inaugurato accanto al Molino di Basso
             Il nuovo giardino didattico
             fiore all’occhiello del Parco
   Michele Barbaro.
C’è un luogo dove l’uomo e il fiume si             di fresca inaugurazione. Il luogo perfetto da        operativa di Torre Pallavicina: tra interventi
parlano. Si trova a Torre Pallavicina e            dove partire per incontrare il fiume.                nelle scuole e gite lungo il fiume, sono
qui il Parco dell’Oglio ha messo radici.           E proprio accanto a questa bellissima                state più di cinquanta le scuole coinvolte
Letteralmente. Nel giugno scorso, a pochi          struttura - ristrutturata grazie ai fondi del        fino ad ora.
passi dalla sponda bergamasca del fiume,           Parco e al bando Cariplo vinto nel 2013 - è
è stato inaugurato il Giardino Didattico:          stato tagliato il nastro di quello che sarà a        Al taglio del nastro del giardino didattico,
un luogo destinato a diventare presto un           tutti gli effetti il fiore all’occhiello di questo   che simbolicamente rappresenta l’inizio di
punto di riferimento di questo prezioso            luogo incantevole.                                   una nuova stagione fatta di ecosostenibilità
ecosistema.                                                                                             ed educazione, erano presenti i vertici
                                                   Infatti, il Giardino Didattico si snoda              dell’ente, i sindaci e i rappresentanti di molti
Il progetto è di quelli che possono cambiare,      accanto al fiume, e al suo interno crescono          dei Comuni adagiati sulle sponde del fiume.
in meglio, la propria terra. Il Parco dell’Oglio   già forti gli arbusti che presto diventeranno        Ora a Torre Pallavicina c’è tutto ciò che
Nord ha deciso di stabilire proprio qui la         bosco. Una pianificazione attenta quella             serve per dare vita ad un nuovo capitolo
sua casa. Attorno al vecchio mulino ad             messa in campo dall’Ente: ci sono i frutteti,        della storia di questo lento fiume.
acqua che ancora macina il grano, sorgono          gli alberi del fiume, l’orto per l’ostello e il
la sede didattica dell’istituzione Parco, un       ristorante, addirittura una tartufaia. Tutta la      «Con questo nuovo giardino didattico,
bell’ostello per i viaggiatori e un ristorante     camminata è corredata da cartelli esplicativi        l’esperienza è solamente destinata ad
                                                                              che       raccontano      arricchirsi - ha affermato il presidente
                                                                              l’infinita ricchezza      del Parco Oglio Nord, Luigi Ferrari - In
                                                                              di questo posto: un       questi anni sono stati fatti molti sforzi per
                                                                              progetto che ha già       rafforzare la proposta del Parco dell’Oglio:
                                                                              cominciato a dare i       abbiamo investito più di 900mila euro
                                                                              suoi frutti.              e altri fondi sono destinati a rivitalizzare
                                                                              In questi anni            questo incredibile ecosistema».
                                                                              sono stati più
                                                                              di cinquemila i           E se il buongiorno si vede dal mattino,
                                                                              ragazzi che hanno         questo luogo - che vuole essere il punto di
                                                                              avuto la fortuna di       riferimento per tutti gli amanti del fiume e
                                                                              conoscere i segreti       della natura - traccerà sicuramente un solco
                                                                              del fiume, un vero        nelle nuove generazioni. Un luogo dove
                                                                              successo per la           imparare ad amare questa terra, forse più
                                                                              sede         didattica    di chi l’ha calpestata fin’ora.

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