BANCA flalash - Banca di Piacenza
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BANCA fla lash dicembre 2017 PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA BANCA DI PIACENZA - n. 6, dicembre 2017, ANNO XXXI (n. 173) DA MARZO SALITA Da più di ottant’anni AL PORDENONE accompagniamo S coprire una Basilica dalle fondamenta, passando dalle navate al coro, dal coro agli affreschi, dagli affreschi ai quadri, dai quadri alle decorazioni e così via …è un percorso, a volte, scontato. famiglie Non scontato è invece seguire altri percorsi, sconosciuti ai visitatori abituali, per scoprire dall’interno lo schema strutturale della fabbrica, e arrivare su, fino alla cupola, nel nostro caso della Basilica di Santa Maria di e Campagna. Il tempio progettato dall’architetto Alessio Tramello, viene iniziato nel 1521 parallelamente al tempio della Steccata a Parma, ma finito ben prima; analogamente alla “Steccata” il modello del tempio presenta una imprese pianta centrale (croce greca) con al centro l’importante cupola di 10,35 m di diametro. Il “tiburi grande”, era così definita la cupola grande della Basilica di di generazione Santa Maria di Campagna nel 1531. La cupola presenta decorazioni ed affreschi che, scendendo dalla lanterna, fino alle bifore escluse, furono dipinte dal Pordenone mentre il tamburo, le volte delle loggette a giorno in generazione e i peducci sono opera del suo allievo Sojaro. Ma perchè fu scelto proprio Pordenone? Forse per la fama che si era meritato negli affreschi del Duomo di Cremona, ma più probabilmente perché era già sul posto, a Cortemaggiore, chiamato da Virginia Pallavicino ad ornare la cappella di famiglia. Rinnoviamo Santa Maria di Campagna: maestoso monumento di cui tutti dicono e sanno ma che siamo oggi a narrare da una prospettiva assolutamente inedita. Secondo di nome, ma primo in importanza, Padre Secondo Ballati, Guardiano del tempio e preposto del questo nostro Convento dei Frati Minori, è stato allenatore, giocatore e giudice di linea nella ideazione del progetto. In realtà il fine è andare in quota a vedere gli impegno affreschi del Pordenone, percorso un tempo accidentato ma affannosamente usato da tanti artisti piacentini e che oggi è stato dalla Banca per il 2018 reso più agevole rivestendo i gradini con un assito di legno che aiuterà – da marzo – il visi- tatore ad arrampicarsi per raggiungere un af- faccio mozzafiato. e vi auguriamo Come già detto in altro articolo di BANCAflash, fin dal XVII secolo la cupola divenne meta di numerosi artisti, non solo piacentini, desiderosi di ammirare da vicino gli affreschi anche al fine, probabilmente, di trarne ispirazione; pittori e scultori, ma anche studenti di accademie ed Buon In fondo alla foto di destra Padre Secondo Ballati du- istituti d’arte, hanno infatti sostato a più riprese rante un sopralluogo nella cupola. Vien qui, quasi spontaneo titolare questo percorso “il camminamento degli artisti”. Anno L’ideazione e la costruzione delle cupole, dal Quattrocento al Settecento, ha inoltre alimentato la spe- rimentazione e la formalizzazione della meccanica e della scienza delle costruzioni, così come ha contribuito all’idea del matematismo fisico. È nel cantiere della basilica di S. Maria del Fiore a Firenze che Filippo Brunelleschi, nella prima metà del Quattrocento, prova a passare dal mondo del pressappoco a quello della precisione, questione fonda- mentale per la formazione della scienza moderna. Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone (Pordenone 1484 - Ferrara 1539), pittore friulano formatosi sull’esempio dei pittori della scuola di Tolmezzo e di Pellegrino di San Daniele, si ispirò successivamente al Giorgione e ad altri dopo il soggiorno romano. Bernardino Gatti detto il Sojaro nacque forse a Pavia, intorno al 1495, da Rolando, di professione bottaio; plausibilmente, dalla versione dialettale del mestiere paterno derivò il soprannome di Sojaro. È certo che il Gatti si firmò “papiensis” alla data del 1543 negli affreschi piacentini in Santa Maria di Campagna. Molto attivo a Parma e Cremona si ispirò al Pordenone, ma anche al Correggio.
2 dicembre 2017 BANCA f la lash P ordenone provincia Coll’evento Pordenone alla scoperta anche di Monticelli L’ evento Salita al Pordenone sarà l’occasione per riandare al Genovesino (una apposita di Lodi), che governò il feudo sino alla morte, nel 1497, avendo peraltro prima ottenuto da Papa mostra sarà a Palazzo Galli de- Paolo II l’autorizzazione all’ere- dicata proprio a questo grande zione della Collegiata (cioè, di pittore, attivo a Piacenza nella una chiesa non cattedrale offi- prima metà del Seicento eppure ciata da un Collegio di canonici), ai più ancora sconosciuto), ma cui provvide tra il 1471 e il 1480 per riandare anche a quello (ha celebrato il suo 5° centenario, scrigno di tesori che è Monticelli infatti, nel 1980). d’Ongina (ove Ongina non ri- chiama l’omonimo torrente, ma LA CAPPELLA DEL BEMBO la famiglia cremonese dei Bo- Fu mons. Carlo Pallavicino nifaci-Ongini). In occasione della che, per i suoi soggiorni – prima Salita sarà infatti ai visitatori dell’erezione della Collegiata – offerta la possibilità di raggiun- nel castello di Monticelli (ac- gere, con un apposito pullman quistato nel secolo scorso dalla navetta, sia Cortemaggiore (con Parrocchia per fini sociali, quello i suoi tesori pordenoniani nella di dare alloggio ai lavoratori ricordare la munificenza – così chiesa dell’Annunziata) che Cre- che costruivano la diga sul Po e come l’intera Collegiata ne con- mona (con le opere del Porde- nel quale sono ancora conser- ferma le capacità realizzatrici none in navata e in controfac- vate sale nobili e, nei torrioni, (oltre che di fede) – della po- ciata), passando anche per Mon- le prigioni), volle che un locale polazione monticellese. ticelli (diocesi di Fidenza). dello stesso – di limitate pro- La Sagrestia Capitolare me- porzioni – fosse adibito a cap- riterebbe una pubblicazione a LA STORIA DI MONTICELLI pella, chiamando ad affrescarla sé. Conserva in armadi del ’500 rati, completano il patrimonio Questo (oggi) importante cen- Benedetto e Bonifacio Bembo una ricca serie di paramenti in artistico della chiesa, tra le più tro, era nell’Alto Medioevo un (quest’ultimo in particolare) che seta, broccato e argento che va insigni della Diocesi. L’interno semplice villaggio di pescatori. vi provvidero verso la seconda dagli inizi del ’600 alla fine dell’ è di stile gotico-lombardo, a tre Ma, possedimento prima del Ve- metà del XV sec., così realiz- ’800. Di grande pregio due ter- navate. Il magnifico coro mag- scovo di Cremona e poi di quel zando un autentico gioiello, re- nari in seta policroma finemente giore è a forma semicircolare Comune lombardo, divenne ben centemente definito da Vittorio ed è stato eretto nel ‘600. Pre- presto un importante bastione Sgarbi come il “miglior esempio gevoli anche i cori delle cappelle contro Piacenza, venendosi nel italiano di pittura tardo quat- del SS.mo e del Rosario. Il pre- XII sec. a trovare sulla strada trocentesca”. Gli stupendi af- sbiterio è il cuore della Basilica Piacenza Cremona (in gran parte freschi rappresentano, in parti- anche dal punto di vista artisti- un tratto, com’è noto, dell’antica colare, alcune scene della vita co: lo straordinario coro nuovo Postumia-Genova/Aquileia), che di San Bassiano, primo Vescovo venne costruito nel 1682 e fu proprio in quei tempi “veniva di Lodi. Stupendi anche gli af- successivamente completato da faticosamente aperta tra le bo- freschi sull’Ultima cena, di San stalli in legno di rovere con scaglie e le paludi, svolgendosi Giorgio, sulla Crocifissione, sulla specchi in radica di Verona e prima il traffico tra le due città (maestosa) figura della Madre colonne in noce, disposti in padane solo per via d’acqua, lun- di Dio, sulla deposizione dalla doppia fila, semicircolare e su go il fiume” (Castignoli). Ma Croce e sull’Annunciazione. Vi due piani. È dominato dai gran- raggiunta alla fine del XIII sec. è raffigurato anche il vescovo di affreschi del fiammingo De una piena autonomia e – con un Carlo, in abito prelatizio con Longe, che lavorò a Monticelli proprio Consiglio Generale e Po- mantellina. Pregevoli pure i dal 1682 al 1694. Secondo esper- destà – una piena indipendenza quattro evangelisti, raffigurati ti, il ciclo laurenziano monti- (con il Comune di Cremona che nella volta a quattro vele. cellese è una delle migliori (ol- concesse a coloni di quella città La cappella (recuperata col tre che maggiori) opere del ce- importanti porzioni di terreni), concorso della Banca, così come lebre pittore. Nel lato destro il “centro burgense” venne presto per il pregevole Museo del Po, del presbiterio, un bel ritratto a schierarsi coi piacentini e non pure ospitato nel castello) venne di mons. Carlo Pallavicino, a a caso il Comune di Piacenza – per secoli destinata a locale nei suoi statuti del primo Tre- magazzeno e venne scoperta cento – concedeva particolari solo allorchè il maniero fu dai lavorati, con relativi piviali e immunità (fiscali, come sem- marchesi Casali ceduto alla Par- veli omerali. Ai paramenti si pre…) ai monticellesi così fa- rocchia. aggiungono gli stendardi delle cendone un proprio baluardo antiche Confraternite, vere ope- contro Cremona. Ma dalla metà I TESORI DELLA COLLEGIATA re d’arte del ricamo e della pit- del XIV sec., con l’avvento delle La Basilica Minore di San Lo- tura. Meritano pure – come si Signorie, Monticelli entrò a far renzo è il principale monumen- sottolinea in un’apposita, com- parte dello stato Visconti e poi to del capoluogo, con facciata pleta, Guida alla Basilica – il Sforza, fino a che Rolando Pal- risalente all’ ’800. All’interno, trono per l’esposizione del lavicino il Grande, già Signore opere di Altobello Melone e del SS.mo, pregevole opera del 1780 di Busseto e Cortemaggiore, nel Malosso, del Chiavegino, del scolpita in legno, una bella serie 1413 riuscì ad ottenere l’inve- Natali, del De Longe, di Pietro di candelieri argentati in legno, stitura feudale dall’imperatore, Gazza e di Francesco Scara- i vasi sacri (calici, pissidi, osten- poi confermata dai duchi di Mi- muzza. La pala dell’altar mag- sori, croci astali e da altare) in lano. Fu con Rolando che fu giore – mirabile opera del De metalli preziosi finemente la- eretta la rocca (passata da ultimo Longe – rappresenta il martirio vorati. ai marchesi Casali) e, alla sua di San Lorenzo (avvenuto nel c.s.f. morte nel 1457, Monticelli toccò 258). Altari in marmi vari e @SforzaFogliani al sesto dei suoi 7 figli, mons. pregiati, arredati in legno inta- Carlo Pallavicino (anche Vescovo gliato e scolpito, e preziosi pa-
BANCA f la lash dicembre 2017 3 IN SANTA MARIA DI CAMPAGNA N SULLA CUPOLA DEL PORDENONE el marzo dellanno prossimo la Banca di Piacenza aprirà la Sa- lita al Pordenone in Santa Maria di Campagna. Lo ha detto il presidente del Co- mitato esecutivo della Banca di Piacenza avv. Corrado Sfor- Lannuncio è stato dato alla presentazione del libro strenna della Banca di Piacenza. za Fogliani alla presentazione del tradizionale libro strenna La salita prenderà il via da marzo 2018. Il 18 dicembre alle 21 Concerto degli auguri dellistituto di credito alla Sala Veggioletta della Banca. Clemente VII la volle come crocevia di artisti Levento (che durerà alcuni mesi) riscopre il cosiddetto Camminamento degli arti- sti perché lì gli studenti del- lIstituto darte Gazzola - co- me ricordava spesso lo storico dellarte Ferdinando Arisi - si recavano per vedere gli affre- schi del Pordenone da vicino e studiare in quel modo anche la prospettiva (alcuni vi scris- sero anche il loro cognome con graffiti tuttora visibili e protetti da vetri). Nella cupola è percorribile, anche da più persone, una galleria circolare, aperta sullesterno della città, il cui panorama è così a 360 gradi. La salita - ha detto il presi- dente Sforza Fogliani - si in- centra nella valorizzazione A sinistra, la cupola del Porde- none (foto Stucchi); sopra, la della chiesa, voluta da Cle- facciata della basilica. mente VII, come crocevia di artisti, con opere, oltre che del Pordenone, del Guercino, di Ignazio Stern, di Antonio Campi e del Sojaro (opere che a loro volta ispirarono il Geno- vesino). E la manifestazione dedicata al crocevia di arti- sti si inquadra in un contesto scientifico unitario, con una trilogia artistica che la Banca di Piacenza organizzerà negli anni con il rilancio del tema dei pellegrini e dei banchieri, che lIstituto cominciò ad ap- profondire con un convegno internazionale tenuto decenni fa. Lavv. Sforza Fogliani si è augurato che la nostra città - in cordiale e proficua intesa - possa nel 2018 offrire in con- temporanea, a piacentini e non, la possibilità di salire (o risalire) allaltezza di affreschi di primordine di diversi arti- sti (Guercino, Pordenone, So- Il logo della manifestazione, ideato e rea- jaro). Una contemporaneità - lizzato dall’arch. Carlo Ponzini ha detto - che sarebbe un pri- mato assoluto, finora inegua- ca (che ospitò per un certo pe- vari (saranno, tra gli altri, pre- gliato nel nostro Paese e, forse, riodo, nellattuale sagrestia, il miati i migliori selfie scattati anche allestero. cadavere di Pierluigi Farnese dai giovani visitatori sulla cu- dopo il tirannicidio, recupera- pola). Sarà organizzata - in oc- La Strenna 2017 to ad opera dei frati dal fossa- casione del Ballo dei bambini - to del castello visconteo), basi- la Fiera di primavera sul piaz- Proprio al Pordenone in lica sorta dove prima insisteva zale e le strade antistanti la Santa Maria di Campagna la una chiesuola dedicata alla chiesa, con lesposizione di Banca ha dedicato la strenna Madonna, nellambito di un quadri realizzati nelloccasio- di questanno, curata da Eleo- grande spiazzo nel quale si ne di una gara darte estempo- nora Barabaschi con immagini svolse poco dopo il 1000 un ranea che si svolgerà nella ad alta definizione di Marco Concilio in cui Urbano II pre- stessa giornata. In collabora- Stucchi e progetto grafico, annunciò la prima crociata, zione con il Comune di Cre- stampa e allestimento Tipleco. che poi indisse a Clermont. La pubblicazione reca in pri- mona e di Cortemaggiore è ma e in ultima pagina quello prevista lorganizzazione di che sarà il logo dellevento Nel coro sarà allestita un pullman navetta che rag- primaverile, una P con il Dio giungerà i due capoluoghi padre in volo, tratto dalla lan- una sala multimediale (provvisti, comè noto, di ope- terna centrale. In alto, un particolare de La disputa di Santa Caterina, opera del Pordenone. Sopra, da sinistra, la Nel coro sarà allestita una re del Pordenone) attraverso copertina della Strenna natalizia Pordenone in Santa Maria di Campagna; lavv. Corrado Sforza Fo- sala multimediale. È previsto Monticelli, dove gli interessati Lopera è stata illustrata alla gliani, presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza (foto Del Papa); padre Secondo Bal- Veggioletta dai presidenti un ampio programma di ma- - a seguito di accordi con la lati, superiore al convento francescano della basilica (foto Bellardo). Parrocchia ed il Comune - tro- Nenna e Sforza Fogliani e da nifestazioni collaterali, sia in Leonardo Bragalini e, per la basilica che nella Sala del duca veranno aperta e visitabile, nel castello, la cappelletta del parte teologica, dal francesca- Lanzi, contiene altresì, oltre Previsti 70mila visitatori listituto di credito di via Maz- (quella, cioè, nella quale i du- Bembo e linsigne basilica, con no padre Secondo Ballati del che una ricca bibliografia, una zini, così come lintero restau- chi si preparavano a scendere Convento dei frati minori di parte dedicata alla cappella Gli organizzatori (Banca di ro della salita, eseguito secon- ad assistere alla messa, da die- un tesoro di opere darte. Piacenza, che realizzerà dei Magi (con lautoritratto Piacenza con il Comune ed il do le indicazioni della Sovrin- tro una grata apribile per la E proprio nella basilica di levento della salita in collabo- del Pordenone) ed unaltra Convento dei frati minori) tendenza dei beni architettoni- comunione). Si susseguiranno SantaMaria di Campagna si razione, oltre che con la Banca, con il SantAgostino pordeno- prevedono che i visitatori sia- ci) di un assito-piazzuola ove i conferenze (anche di Vittorio svolge lunedì 18 dicembre alle col Comune di Piacenza pro- niano. È riprodotta lopera no allincirca 70mila, conside- visitatori, a circa metà del Sgarbi), concerti di musica ore 21 il Concerto degli au- prietario dellinsigne basilica. Disputa di S. Caterina con rando che il camminamento è cammino, potranno sostare ri- cinquecentesca (pure sui due guri promosso dalla Banca di Il volume, riccamente illustra- un uomo in abiti contempora- unico e che dovrà essere uti- cevendo informazioni, oltre organi di cui la chiesa è dota- Piacenza con il Coro Polifoni- to a colori ed inframmezzato nei che indica un foglio e che lizzato sia per la salita che per che da appositi cartelloni in- ta, uno trasferito a cura della co Farnesiano e lOrchestra Fi- da frasi del Vasari, di Ferdi- potrebbe essere un ritratto la discesa. Non comodo, ma formativi, dalle guide (in gran Banca dal Municipale, ove ve- larmonica Italiana con la dire- nando Arisi, del Carasi, di dellarch. Alessio Tramello da- comunque agevole, il percor- parte, studenti e neo laureati) niva utilizzato per pezzi ope- zione artistica del Gruppo Marco Boschini e di Luigi vanti alla sua basilica. so è stato dotato (a cura del- anche sulla storia della basili- ristici di opere liriche), eventi Strumentale Ciampi. da il nuovo giornale, 14.12.’17
4 dicembre 2017 BANCA f la lash P ordenone provincia UN PRELUDIO ALLA SALITA Un dipinto ritrovato del Pordenone e i mirabili affreschi dell’Annunziata a Cortemaggiore Il Polittico anni fa recuperato – da Parma, dov’era in restauro da lustri – dalla Banca U n dipinto che, ameno per un secolo e mezzo, fu famoso ed imitato: un dipinto fortunosamente ritrovato, piegato e ripie- gato su sé stesso, con il colore all’interno e tante gualciture profonde, in un cassetto tra i tappeti della sacrestia, nella Basilica di Cortemaggiore. Un dipinto di mano del grande Antonio De’ Sacchis detto “Il Pordenone” che, dopo aver eseguito gli affreschi che coprono cupola e pareti nell’abside della cappella gentilizia Pallavicino, nella chiesa francescana dell’Annunziata e aver ini- ziato la pittura della grande deposizione, stendardo da processio- ne per la medesima chiesa, su ordine probabilmente dello stesso Girolamo Pallavicino, marchese di Cortemaggiore e committen- te del ciclo a fresco, esegue questo dipinto per l’allora chiesa par- rocchiale, la Collegiata dedicata a Santa Maria delle Grazie. Sull’altare del tempio principale di Cortemaggiore, si ergeva il polittico di Filippo Mazzola, dipinto una trentina d’anni prima A rte, storia e cultura sono da sempre parte integrante della filosofia operativa del nostro Isti- ma, al di fuori di quello e delle decorazioni lungo le pareti del tuto, che destina parte dei propri transetto e delle navate, oltre alle pitture floreali nelle cupole, utili di bilancio ad iniziative di Pietà beneficenza e di pubblico interesse nella Collegiata non c’erano opere d’arte di valore, mentre la chiesa francescana, oltre agli af- da oltre ottant’anni, da quando freschi e al grande quadro del Pordenone, aveva, nelle nicchie cioè un gruppo di professionisti e della cappella, i mausolei marmorei degli antenati Pallavicino, imprenditori piacentini volle do- tare la propria terra natia di un’au- fondatori della città e, sopra a questi, le cupole della piccola na- tentica Banca di territorio. vata erano state affrescate da Bernardo Zenale. Forse per questo, Ai numerosi interventi realizzati il marchese Girolamo decise di far eseguire dal Pordenone an- nel tempo, a favore della crescita che un quadro da collocare in Collegiata. Ed ecco che il grande culturale del nostro territorio, si artista friulano, pur prendendo spunto dalla deposizione già in aggiunge ora questo volume de- corso d’opera per l’Annunziata, realizza questa “Pietà”, di di- dicato agli straordinari affreschi mensioni assai inferiori, ma non per questo di inferiore qualità realizzati nella Basilica di Santa pittorica. Come ebbe a scrivere la dottoressa Paola Ceschi Lava- Maria di Campagna da Giovanni getto nel 1991, «di questa “Pietà” si era persa notizia, ma la cro- Antonio de’ Sacchis, celebre artista naca di una Visita Pastorale del 1599 e scrittori secenteschi come rinascimentale universalmente Scannelli e Scaramuccia, ricordavano l’esistenza nel Duomo di conosciuto come il Pordenone. Non si tratta di una monografia un’opera, con questo soggetto, del Pordenone. Questa notizia, incentrata sulla carriera artistica confermata dal Da Manzano nel 1885, non è stata raccolta dalla e sulla cifra stilistica del grande La cupola storiografia più recente, sia per la vicinanza iconografica tra maestro friulano – già ampiamente Pietà e Deposizione, che poteva indurre in equivoco, sia per la descritte e documentate nella mo- scomparsa dalla chiesa del dipinto, da tempo rovinato. […] La ri- numentale opera Le vite de’ più cerca di questo dipinto, sulla scorta di un’immagine fotografica, eccellenti pittori, scultori e architetti, durava da tempo. Si conoscevano infatti diversi quadri con lo scritta verso la metà del XVI secolo stesso soggetto simili tra loro, che lasciavano supporre l’esisten- dal Vasari – e nemmeno di un za di un comune prototipo di grande suggestione.» Così, nel 1991, trattato storico-artistico sulla cin- la “Pietà” di Santa Maria delle Grazie venne restaurata da Cate- quecentesca basilica cittadina pro- rina Carra, su incarico della Soprintendenza di Parma e ricollo- gettata da Alessio Tramello. Por- denone in Santa Maria di Cam- cata nella Collegiata (oggi Basilica Minore) di Cortemaggiore. A pagna – volume curato con pas- riprova della fama di cui dovette godere il dipinto, ameno fino al sione e competenza da Eleonora XVII secolo, una copia esiste nella medesima Basilica, attribuita Barabaschi, e realizzato grazie a Carlo Bonisoli, autore di altre copie di dipinti famosi, custodite anche alla preziosa opera sulla nella Basilica stessa, come la cupola dello stesso Pordenone al- Basilica scritta nel 1984 dal com- l’Annunziata. Un’altra copia, pur con una figura in meno, si trova pianto prof. Ferdinando Arisi – è nella chiesa parrocchiale di San Nazzaro d’Ongina e un’altra sa- infatti una sorta di preludio foto- rebbe stata nella chiesa di Viustino. Pur se restaurato, il dipinto grafico e documentaristico alla si presenta con evidenti segni di decadimento del colore dovuti “Salita al Pordenone”, un’originale all’uso, da parte del Pordenone, della cosiddetta “tempera gras- Giovanni Battista iniziativa culturale a cui la Banca sa”, molto più soggetta al degrado, rispetto al colore ad olio. Il di Piacenza darà vita nel 2018, proprio nel tempio di piazzale soggetto, proprio delle classiche rappresentazioni della “Pietà”, vede Maria che regge nel grembo delle Crociate. il corpo morto del Figlio, con accanto San Giovanni, la Maddalena e una pia donna (quella mancante Nell’attesa di poter percorrere nella copia di San Nazzaro). Oltre alle prove documentali, un indizio che depone a favore dell’ attri- il “camminamento degli artisti” buzione del dipinto al Pordenone è il “pentimento” (correzione non completamente cancellata o rie- verso la cupola di Santa Maria di mersa con il decadimento del colore), rilevato dalla restauratrice e non ritoccato, in corrispondenza Campagna, la nostra Banca, at- del viso di San Giovanni. Oggi la “Pietà” del Pordenone è giustamente valorizzata all’interno della traverso questo volume, ci ac- Basilica, accanto alla pure notevole copia di Carlo Bonisoli. compagna in una visita virtuale Egidio Bandini tra gli stupendi affreschi del Por- denone. Giuseppe Nenna Presidente CdA della Banca
5 BANCA f la lash dicembre 2017 P ordenone LA NOSTRA PORDENONE, GUERCINO, STERN E IL GENOVESINO LIBERTÀ S. MARIA DI CAMPAGNA CROCEVIA DI ARTISTI DI PROPORRE VALORIZZATA IN UN CONTESTO SCIENTIFICO UNITARIO IL MEGLIO di Giuseppe Nenna* G iovanni Antonio da Porde- none (1484-1539) non si comportò bene, con Piacenza. rati nel 1984 dal Comune di Pia- cenza, proprietario dell’immo- bile), Santa Maria di Campagna L’ orientamento attuale della Vigilanza bancaria dell’U- Appena ultimato il tempio di fu infatti proprio crocevia di ar- nione Europea sembra puntare Santa Maria di Campagna (alla tisti, come nessun’altra chiesa più sulla quantità che sull’effet- costruzione del quale in questa di Piacenza: una Basilica di ori- tiva qualità: arrivano infatti con parte dello Stato della Chiesa gine pontificia di coinvolgente sempre maggiore frequenza non fu estranea la volontà del bellezza, affidata dai Farnese messaggi che spingono il siste- regnante papa Medici, Clemente (come “loro” chiesa; accolse la ma bancario alla “concentra- VII, la cui statua ex voto, per salma di Pierluigi dopo il tiran- zione”. essere stato salvato dalla furia nicidio e in essa i duchi assiste- La ricetta per garantire la si- dei lanzi, ancor oggi è presente vano – da dietro una grata apri- curezza, la stabilità e la solidità in Basilica) l’artista friulano ven- bile – alle funzioni religiose e si degli istituti di credito, quindi, ne chiamato, nel 1528, ad af- comunicavano, dopo essere pas- sarebbe all’insegna dell’incor- frescarlo. S’era già fatto cono- sati in quella che ancor oggi è porazione o della fusione tra mo e, ancor più, allorchè – dieci più banche, in modo da dar vita scere a Cremona negli anni “la sala del Duca”) affidata – si anni dopo circa – dipinse proprio ad un nuovo grande soggetto. Venti e aveva già lavorato – e diceva – ai Frati minori osser- per la chiesa di Campagna l’ap- Una ricetta, per ora soltanto sug- stava forse ancora lavorando – vanti nel 1547 e poi, secondo parizione dell’Angelo alla moglie gerita, in cui manca però un in- nella cappella Pallavicino della alcune fonti, dai Cappuccini, chiesa francescana dell’Annun- di Manuel in una mirabile tela presenti nei Ducati di Piacenza grediente fondamentale: ac- ziata a Cortemaggiore, capitale in parete destra della navata e Parma dal 1565 (ovvero, ap- canto ai grandi gruppi bancari dal 1479 – indipendente da Bus- già diversi anni fa valorizzata pena nati, nell’ambito della già nazionali o internazionali, in- seto – di questa parte dell’antico dalla Banca. E a parte l’opera grande famiglia francescana). fatti, è indispensabile la presen- feudo di diritto imperiale ap- di Ignazio Stern (1679-1748) de- Pordenone, Guercino, Stern e za di istituti di dimensioni mi- partenente alle cosiddette “terre dicata all’Annunciazione (1734- il Genovesino, quindi. È in un nori, non per questo meno sicu- studio preparatorio a Palazzo ri e affidabili. Galli) pure presente in Basilica, L’abusata espressione “too anche la Santa Elisabetta affre- big to fail” (troppo grande per scata nel 1572 da Antonio Campi fallire), tanto criticata sino a per la Visitazione (frammento – qualche anno fa negli ambienti dopo la distruzione della cap- del credito e della finanza inter- pella di Campagna nel 1791 – nazionale, sembra essere tor- oggi all’Istituto Gazzola) “deve nata di moda. Tuttavia negli essere piaciuta” qualche decen- Stati Uniti, dove è stato coniato nio dopo – come ha scritto Fer- questo discutibile concetto, la dinando Arisi, con la puntualità legislazione tende a protegge- e la competenza che ha fatto di re, incentivare e salvaguardare lui il nostro maggior storico le banche di piccole dimensioni dell’arte di ogni tempo – a Luigi e non a chiederne la fusione. Miradori, quel Genovesino Non a caso, negli Usa ci sono (1605-1656) che – come percor- circa 12.000 istituti di credito traverse” ed in quel momento – rendo l’antica Postumia – fece contesto scientifico unitario, molto simili – per dimensioni, per cento anni circa – diviso ed un itinerario artistico contrario quello di cui è testimone la filosofia operativa e caratteri- assegnato in distinte parti a due a quello del Pordenone, prima chiesa di Campagna, che la Ban- stiche – alle banche popolari fratelli della stirpe feudataria, vivendo a Piacenza e poi a Cre- ca di Piacenza intende valoriz- italiane, a quelle “banche del Pallavicino (Busseto) e Gian Lu- mona (ma sempre conservando zare ulteriormente questo scri- territorio” in cui ci identifichia- dovico (Cortemaggiore). Accam- una insigne e variegata com- gno di tesori amato dai piacentini mo da sempre. Nessuno, ovvia- pando motivi famigliari, il mae- mittenza nella nostra città), ri- (e prezioso) come nessun altro, mente, nega la necessità che ci stro se n’era ben presto andato valutato nella sua genialità dagli nella nostra terra. A cominciare siano alcuni grandi gruppi ban- a lavorare a Genova (dai Doria) studi di Mina Gregori. dalla Salita al Pordenone che, cari; quello che invece non può e a Venezia, lasciando incom- Piacenza, dunque, crocevia da tempo resa agibile dalla Banca essere condiviso è che solo a piuto il suo lavoro a Piacenza ben noto di importanti collega- (secondo un progetto del com- questi siano rivolti il sostegno e (infatti poi completato dal Soia- menti viari e, quindi, di pelle- pianto Arisi), è stata rinviata la considerazione da parte della ro). E ancora nel 1536 i Fabbri- grini, di mercanti, di banchieri, nell’apertura al pubblico al mar- Vigilanza Europea. cieri di Campagna, quella “fuga”, ma anche di artisti. E, sotto gli zo dell’anno prossimo per evitare Pur rispettando le gravose re- non gliela avevano perdonata, affreschi del Pordenone (restau- un affollamento nello stesso anno gole ed i complicati e rigidi pa- tanto che promossero contro di di eventi nuovi per i piacentini rametri imposti dall’Europa, le lui – impegnato nel Veneto a e nell’augurio anzi che la nostra banche del territorio, proprio competere con Tiziano – gli atti città – in cordiale e proficua in- grazie alla loro ridotta dimen- di lite. tesa – possa nel 2018 offrire in sione, sono in grado di soddisfare Nelle opere di casa nostra, contemporanea, a piacentini e in tempi rapidi le esigenze della realizzate in un momento pieno forestieri, la possibilità di salire clientela, sempre più numerosa, di fulgore e giovanile forza, Por- all’altezza di affreschi di prim’or- garantendo servizi praticamente denone diede il meglio di se dine. Una contemporaneità che personalizzati. Sono banche che stesso. Il Guercino (1591-1666) sarebbe un primato assoluto, fi- non controllando ‘fabbriche pro- dovette “tenere nel debito conto nora ineguagliato nel nostro Pae- dotto’, sono libere di offrire e la sua lezione magistrale”, come se (e, forse, anche all’estero). proporre quanto di meglio ci sia è stato scritto (Pantaleoni), al- Buon 2018, e Buone Salite. sul mercato senza rischi di con- lorchè l’artista di Cento nel 1626 flitti d’interesse. Banche che, per Corrado Sforza Fogliani cultura e tradizione, sono natu- venne a lavorare al nostro Duo- @SforzaFogliani SEGUE IN ULTIMA
6 dicembre 2017 BANCA f la lash PREMIO RICONOSCENZA GUERCINO CHI SARÀ DUBBI? BELTRAMETTI “IL DUCA”? A Parma, eleggono il Duca in carica (l’uomo più in- fluente dell’anno in corso, cioè). Da noi, com’è noto, è invece tradizione che in un circolo ristretto si designi, alla fine di ogni anno, il Duca che sarà in carica nell’anno successivo (l’anno scorso la scelta cadde sul Sindaco che sarebbe stato eletto). Per noi, per il 2018, il Duca sarà il Prefetto dott. Maurizio Falco che, da poche settimane a Piacenza, s’è già fatto cono- scere, ed apprezzare, per i C ome dice il suo stesso titolo, questa pubblicazione è un suoi progetti – anche inno- vativi – a favore della nostra S e qualcuno volesse mettere in dubbio (come s’è fatto) C laudio Beltrametti, inge- gnere, è mancato il 25 mar- zo del 2015, in Germania, dove atto di riconoscenza. Ricono- scenza verso i piacentini citati, comunità. che il Guercino dimenticato sia davvero un Guercino, la docu- aveva avviato una brillante che hanno (non come poeti, ma mentazione esposta nella basi- carriera professionale. Ma a come studiosi) benemeritato lica di Campagna dalla Banca Piacenza il suo ricordo non è nell’arricchire la cultura del no- (che ha curato anche l’illumi- venuto meno, in particolare al- stro dialetto con il loro apporto. nazione della tela) non lascia l’Istituto tecnico Marconi, do- L’idea è stata del suo stesso dubbi. E dubbi infatti non ne ve si era diplomato. E qui, an- che quest’anno, Claudio (sue autore, Ersilio Fausto Fiorentini, anch’egli benemerito della no- SANT’AGATA VERDI? hanno avuti né Arisi (né Sgarbi, che l’ha all’istante riconosciuto, caratteristiche: l’amore della famiglia, la gioia del lavoro, il stra comunità, che serve a vario titolo, ma con costante impegno e passione grande (per non dire L a Provincia di Cremona, in un articolo datato da Villa- nova, ventila la possibilità che senza che alcuno glielo dicesse o glielo chiedesse). Quanto poi dice al proposito il nostro mag- culto dell’onestà) è stato ricor- dato con la consegna a Davide della molteplice competenza sia chiamata Sant’Agata Verdi gior storico dell’arte di ogni Pagetti – il miglior diplomato che lo caratterizza). la frazione che il musicista elesse tempo, nel volume da lui curato dell’Istituto nello scorso anno La Banca è stata ben lieta di a propria residenza e dove com- unitamente a sua figlia Raffael- scolastico – di una borsa di stu- provvedere alla pubblicazione pose le sue opere del periodo la, convince ogni più renitente dio istituita dai genitori, Lucia- del testo, voluto nella continuità della maturità. studioso. no e Marinella, presenti auto- di una cura – per il nostro dia- Si tratta di un’iniziativa che è Ma altrettanto deve dirsi del- rità scolastiche e non, ma – so- letto in particolare, in questo già stata valorizzata dalla Banca la tela commissionata dai padri prattutto – tanti studenti. caso, ma per tanto altro in diversi di Piacenza e che si attende sia francescani Cappuccini e sem- campi, e non solo in quello eco- pre conservata nella loro chiesa portata a compimento dato che, nomico – che la contraddistin- di Stradone Farnese (S. France- per quanto se ne sa, richiede gue, come unica Banca locale sco che riceve le stigmate). In- rimasta, a servizio della nostra solo una delibera di Consiglio vero, il pagamento di una ca- terra. comunale. D’altra parte, non si parra risulta annotato dal Guer- Continueremo in questo com- ritiene che il sindaco Freddi vo- cino nel suo libro dei conti alla glia non tenere seguito a quello APPELLO pito che ci siamo dati, confortati dalla sempre crescente fiducia che è stato un impegno assunto data del 20 marzo 1632 e il saldo alla data del marzo 1634. Una AI PARROCI che soci e clienti ci riservano, in un modo che ci fa distinti ri- pubblicamente in campagna elettorale e non vedendosi su contabilità perfetta, quella del- l’artista di Cento. Se gliela aves- quali fatti concreti (o paure) L a Banca sta approntan- do una pubblicazione sulle meravigliose sagrestie spetto all’intero Paese. c.s.f. possa basarsi una contrarietà, palese o strisciante. se prescritta la Finanza (duca- le) non sarebbe certo stata più precisa. @SforzaFogliani storiche che caratterizzano sf. le Diocesi di Piacenza e di Fidenza (salvo altre). I parroci interessati a fi- gurare con le loro sagrestie TORNIAMO sulla pubblicazione (che sarà poi fornita loro in AL LATINO VALORIZZARE IL CODICE 65 congruo numero di esem- plari) sono pregati di se- I l “Libro del Maestro” (o Codice 65, dalla numerazione attribuita- gli in un catalogo del 1270 circa) è uno dei più preziosi documenti gnalarsi alla Banca-Segre- teria di presidenza del Co- Horresco paleografici conservati nell’Archivio capitolare della Cattedrale di Piacenza. Riporta importanti annotazioni nonché preziose indica- mitato esecutivo. I parroci – salvo, naturalmente, gli referens zioni sulla liturgia (e relativa musica) che caratterizzava all’inizio del XII secolo la Chiesa piacentina. Già oggetto di adeguato inte- Ordinari – sono, secondo il Codice di diritto cano- nico, gli unici autorizzati I norridisco nel riferirlo. È la frase che Enea pronun- cia nel ricordare la fine di ressamento e valorizzazione da parte della Fondazione e dell’edi- trice Tipleco (quest’ultima, ha provveduto ad una pregevole edi- zione anastatica del Codice), il Libro merita senz’altro un’ulteriore a disporre delle stesse e Laocoonte, divorato dai ser- valorizzazione, che vada al di là di quanto già fatto. Unire le forze della relativa documenta- penti (Virgilio, Eneide). Og- istituzionali al proposito, è un’opportunità da cogliere in vista di zione. gi, si usa più che altro in ter- prossime celebrazioni e prossimi anniversari. In particolare, sem- mini umoristici o satirici. bra da valorizzare (col coinvolgimento delle relative comunità) il culto dei santi locali, una delle peculiarità della liturgia episcopale tratteggiata nel Liber Magistri.
7 BANCA f la lash dicembre 2017 PREMIO LA SALLE È NATA LA “LUIGI LUZZATTI S.P.A.” AL VICEPRESIDENTE Le Banche Popolari danno vita ad una nuova società per affrontare le sfide del futuro FELICE OMATI L e Banche Popolari cooperative hanno data vita ad una nuova società per azioni denominata “Lui- gi Luzzatti” in onore del fondatore degli istituti cooperativi. L’atto costitutivo è stato firmato a Ro- ma alla presenza degli azionisti e del Presidente di Assopopolari avv. Corrado Sforza Fogliani. La nuova società rappresenterà un veicolo per la gestione degli NPLs e di altre attività di interesse comune al fine di realizzare e sviluppare opportune economie di scala. Presidente della “Luzzatti s.p.a.” è stato nominato il dott. Vito Primiceri, Presidente della Banca Po- polare Pugliese; consiglieri il dott. Giambattista Cartia, Banca Agricola Popolare, l’Avv. Leonardo Pa- troni Griffi, Banca Popolare Puglia Basilicata, il dott. Tonino Fornari, Banca Valsabbina, il dott. Mario Crosta, Banca di Piacenza, l’Avv. Nicola Luigi Giorgi, Banca Popolare di Lajatico, il dott. Gianluca Marzinotto, Banca Popolare di Fondi, il dott. Gianluca Jacobini, Banca Popolare di Bari, il dott. Felice Delle Femine, Banca di Credito Popolare, il dott. Marcello Mastroianni, Banca Popolare del Frusina- te. Il Collegio sindacale sarà presieduto dal Prof. Vincenzo Formisano, Banca Popolare del Cassinate. Per il Presidente della nuova società, Primiceri, la “Luzzatti s.p.a.” rappresenta un importante strumento che mette le Banche Popolari nelle condizioni di approfondire i temi strategici oggi fon- damentali per affrontare il futuro di un’operatività bancaria in costante e progressiva evoluzione, dalla gestione degli NPLs, alla formazione e all’analisi normativa e regolamentare. ”Soltanto così – ha concluso Primiceri – sarà possibile affrontare con rinnovato impegno le sfide che si presenteran- no”. Nell’annunciare la costituzione della neo-società, il Presidente di Assopopolari, Sforza Fogliani ha dal canto suo dichiarato: “L’avvio di questa importante iniziativa della categoria del credito po- I l Vicepresidente del CdA della Banca prof. Felice Omati è stato nelle scorse settimane pre- polare è il segno di una rinnovata vitalità e capacità di guardare al futuro del settore”. miato col premio La Salle dal- l’Associazione ex allievi del San Vincenzo che fa capo a Roberto Egalini. Motivazione: “Per aver ricoperto ruoli importanti nelle VISITA IN SEDE DEL DIRETTORE DELLA BANCA D’ITALIA istituzioni della nostra città”. Ringraziando, il nostro Vicepre- sidente ha ricordato di aver tra- La dott.ssa Carmela Lanza ha reso visita nei giorni scorsi alla Sede centrale della Banca, accolta dai Presidenti Nenna e Sforza Fogliani e dal Direttore generale Crosta. Dall’alto dell’edificio ha potuto ammirare il panorama a 360 gradi sulla città di Piacenza. E’ da poco succeduta al dott. An- scorso nell’istituto gli anni della guerra e di essersi al San Vin- tonio De Filippo che ha raggiunto la quiescenza ma che stabilirà la residenza nella nostra città. cenzo confermato nei valori tra- Felicitazioni ed auguri alla dott.ssa Carmela Lanza e vivi ringraziamenti al dott. Antonio De Filippo. smessi dalla tradizione famigliare. Col prof. Omati è stato pre- miato anche l’imprenditore Pie- tro Casella, “sempre attento alle problematiche socio culturali del nostro territorio”. Riconoscimenti COSTITUITO UN TAVOLO DI CONSULTAZIONE sono andati anche a Pietro Cal- zarossa, Francesco Corvi Cardona TRA ASSOCIAZIONI DI BANCHE DEL TERRITORIO e Walter Cabrini. A ssopopolari, l’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari e del Territorio, insieme ad ACRI, l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio S.p.A. e Pri.Banks, l’Associazione Banche pri- vate italiane, hanno sottoscritto un “Accordo di consultazione” al fine di rafforzare e valorizzare la funzione di tutela dei valori e degli interessi delle banche del territorio istituzionalmente svolta dalle tre associazioni nei rispettivi ambiti e ferme restando identità e autonomia. La nostra Banca Le banche del territorio, quali le banche popolari, le casse di risparmio s.p.a. e le banche da sem- pre storicamente private, pur con le peculiarità delle forme giuridiche adottate, si contraddistinguo- entra in Sifin no per la comunanza dei valori, rappresentati dal perseguimento di un modello di governance ban- caria permeato dalla cultura della salvaguardia dei risparmiatori e dell’economia reale. Tali banche L a Banca si rafforza nell’attività di factoring (cessione crediti) ed entra con una quota del 9,5% si caratterizzano per l’essere da sempre legate al territorio in cui sono nate, punto di riferimento del- le famiglie e dello sviluppo del tessuto economico e produttivo locale, attraverso relazioni di cono- nella società Sifin insieme a Cassa scenza e fiducia reciproca. Anche a motivo del proprio forte radicamento localistico, rappresentano di Ravenna (presieduta dal pre- una quota rilevante del sistema bancario italiano e sono da sempre un riferimento sicuro e affidabile sidente dell’ABI, Patuelli) ed a per le necessità di credito delle PMI e delle famiglie. L’evoluzione delle quote di mercato registrata Banca del Piemonte (presenti con negli ultimi anni dalle banche locali e del territorio, avvalora il ruolo pregnante di questa tipologia quote dello stesso valore) nonché di banche nell’interesse dell’ordinato svolgimento dell’economia. con le controllate Banca di Imola L’accordo prevede la messa a disposizione e la condivisione di conoscenze e competenze oltre che e Banco di Lucca e del Tirreno. l’estensione dei sistemi di relazioni con le istituzioni italiane, comunitarie e internazionali con l’o- Nel Consiglio di amministra- biettivo di rafforzare le banche del territorio e locali. Il coordinamento si realizzerà soprattutto nella zione di Sifin la nostra Banca promozione di studi e ricerche, nel seguire l’evoluzione normativa e regolamentare a livello comu- sarà rappresentata dal Vicediret- nitario e nazionale nonché nel rafforzare, nelle sedi istituzionali, la tutela e difesa dei comuni inte- tore generale Boselli. ressi. Nel salutare l’iniziativa i sottoscrittori dell’Accordo, (Corrado Sforza Fogliani Presidente di Asso- popolari, Giuseppe Ghisolfi Vice Presidente di ACRI e Pietro Sella Presidente di Pri.Banks) hanno sot- tolineato che: “con questo Accordo di analisi e confronto, relativo alle problematiche bancarie, l’am- pia e diversificata categoria delle banche del territorio si arricchisce di un ulteriore strumento per L a banca è un’impresa sui generis, che porta una enor- me responsabilità sulle sue meglio perseguire la propria mission caratterizzata dalla cultura della salvaguardia del risparmio e spalle. Le sue cautele non sono dell’economia reale”. mai troppe, i suoi errori sono sempre troppo gravi. La sua azione deve essere audace e La mia Banca la conosco. cauta insieme, legata alla realtà di oggi, ma in armonia alla Conosco tutti prevedibile realtà di domani. SO DI POTERCI CONTARE Raffaele Mattioli
8 dicembre 2017 BANCA f la lash IL SANT’AGOSTINO DI DE CARRO NUOVA SEDE DE “LA TRIBUNA” DA PIACENZA A URBINO AL PALAZZO EX ENEL S i è con grande successo chiu- sa, a Urbino, la Mostra Rina- scimento segreto curata da Vit- torio Sgarbi. Si apriva con un’o- pera piacentina: il Sant’Agostino di Antonio De Carro, recente- mente recuperato all’estero e definitivamente ritornato a Pia- cenza dopo 7 secoli. Questo no- tiziario ne ha già scritto, ma oggi vogliamo dare conto del giudizio al proposito del noto critico: che, sul catalogo (che all’opera piacentina – riprodu- zione intera e di un particolare – dedica una intera pagina) par- lando del Sant’Agostino e del polittico (dello stesso Autore) esposto a Parigi, definisce queste opere “delizie per il conoscitore, nell’hortus conclusus di una stagione al tramonto che travalica C on la partecipazione del sindaco avv. Patrizia Barbieri, si è inaugurata al Palazzo ex Enel di via Campo della Fiera la nuova sede della Casa editrice La Tribuna: un’eccellenza pia- scuole e province”. Espressione – come dice sempre Sgarbi – “del centina, nota a tutti i professionisti legali d’Italia e che ha recen- tardogotico a Piacenza”, il quadro temente esteso la propria attività a diversi Paesi esteri, consoli- è anche oggetto – sempre sul dando la propria primazia a livello internazionale nell’editoria catalogo della Mostra urbinate – medica ed anche veterinaria. di una accurata scheda, firmata Dopo il rituale taglio del nastro (nella foto) ad opera del Sinda- da Chiara Guerzi (che reca anche co e del presidente del CdA dell’Editrice Giorgio Albonetti, que- l’ampia bibliografia che concerne st’ultimo ha rivolto parole di saluto ai numerosi presenti, confer- l’opera, di certo proveniente dal mando l’intenzione della Casa editrice di continuare a rafforzare convento cistercense di Santa la propria presenza anche a Piacenza, città dalla quale La Tribu- Franca a Piacenza), scheda che na è partita nel 1954 vieppiù crescendo e vieppiù allargando il dà conto dell’ipotesi – avanzata proprio peso nel settore giuridico. “Ci raffermiamo in questo ter- da un’eminente studiosa – che il ritorio – ha detto il Presidente – che ci ha dato tanto e al quale vo- Sant’Agostino “possa costituire gliamo continuare a dare il nostro apporto per la sua crescita”. la residua parte di un insieme Il sindaco avv. Barbieri si è poi congratulata con gli Ammini- smembrato”. stratori, i dirigenti ed il personale tutto della Casa editrice pre- sente all’evento insieme a numerosi Autori che collaborano alle pubblicazioni giuridiche ed alle diverse riviste (i noti Archivi) giuridiche. “La Tribuna, e lo posso dire anche da avvocato – ha detto il Sindaco –, è un punto di riferimento indispensabile per tutti gli operatori del diritto. E lo è anche per il nostro territorio, al quale meritoriamente conferma attenzione”. COSÌ FU PIAZZA CAVALLI DAL 1958 AL 1963 Il presidente Albonetti ha poi dato la parola al presidente del CE della Banca di Piacenza Sforza Fogliani (presente unitamente al presidente del CdA Nenna e al Direttore generale Crosta, oltre che al Vicedirettore generale Boselli e ad altri dirigenti dell’Isti- tuto), che ha ricordato le origini della Casa editrice, alla quale cominciò a collaborare in età giovanile. In particolare, il Presi- dente ha ricordato la figura del dott. Mario Vitali e la sua innata imprenditorialità, pur appartenendo ai ruoli del personale giudi- ziario. Al termine, Autorità ed invitati hanno visitato l’ampia sede, ca- ratterizzata da eccezionale luminosità e funzionale dislocazione dei locali, a misura delle esigenze dell’Editrice. BANCA DI PIACENZA da 80 anni produce utili per i suoi soci e per il territorio N egli anni dal 1958 al 1963, la nostra Piazza Cavalli si presentava così. Le casette ospitavano altrettanti commercianti che aveva- no i negozi dove oggi insiste il cosiddetto Terzo lotto (i primi due – in epoca fascista, e si vede – erano stati quelli dell’Ina e dell’Inps, non li spedisce via, arricchisce il territorio sempre su Piazza Cavalli) ed uno sgombero era stato necessario per provvedere alla costruzione del nuovo edificio. La foto è tratta dal volume di Maurizio Cavalloni, Mario di Stefano e Ippolito Negri edito dall’Unione commercianti in occasione della mostra fotografica svoltasi nel nostro Palazzo Galli.
9 BANCA f la lash dicembre 2017 2018, ANNO SFORTUNATO PER I “PONTIERI” UNA GRANDE FAMIGLIA UNA GRANDE IMPRESA I l 2018 sarà un anno sfortunato per i “pontieri” (per quei lavo- ratori dipendenti, cioè, che fin dal primo giorno di ogni anno prendono in mano – magari, aiutandosi con qualche apposito si- to – il calendario per programmare le assenze strategiche da pre- notare al fine di realizzare “ponti” a più non posso). L’anno co- mincerà infatti con un 1º gennaio che sarà di lunedì (un bel pon- te, dunque, maggiorato, per i bancari annoiati, dall’abitudinale sabato non lavorativo), ma subito dopo i “pontieri” li deluderà l’Epifania, che cadrà di sabato (giorno generalmente non lavora- tivo per tutti o quasi). Anche altre feste (festa della Repubblica, 8 dicembre ecc.) cadranno in giorni infrasettimanali non propizi per inventarsi una vacanza lunga senza “sciupare” ferie se non “a giorno” (quelle che scompaginano il lavoro in ufficio più di ogni altro tipo di vacanza). Ecco comunque – per facilitare ai “pontieri” il lavoro, dato che lo stesso li fa tanto soffrire – il calendario completo dei giorni fe- stivi dell’anno prossimo: Capodanno: lunedì; Epifania: sabato; Festa della Liberazione: mercoledì; Festa dei Lavoratori: mar- tedì; Festa della Repubblica: sabato; San Pietro e Paolo, patroni di Roma: venerdì; Ferragosto: mercoledì; Ognissanti: giovedì; Sant’Ambrogio, patrono di Milano: venerdì; Immacolata Conce- P aolo, Peppino e Gino Lodigiani negli anni di Kariba. Gino fu membro del Consiglio di amministrazione della Banca dalla fon- dazione. Vice presidente dal 1941 al 1954 ed un superbo presidente zione: sabato; Natale: martedì; Santo Stefano: mercoledì; San Sil- fino al 1966 vestro: lunedì. COSA SCRIVE MARCO FOLLINI SU QUESTA FOTOGRAFIA P artigiani armati davanti al corpo di un repubblichino appena uc- ciso. Uno di quei ragazzi era il padre di Marco Follini che, sulle pagine di QN del 23 ottobre scorso, scrive: “Mio papà si era arruolato La stretta di mano fra Giuseppe Lodigiani e lo Shah Reza Pahlevi, intervenuto all’inaugurazione della diga sul Dez nel 1963 nelle brigate antifasciste di Giustizia e libertà, si era fatto “bandito” come gli piaceva dire. Qualche anno dopo il giornalista missino L’intera comunità piacentina, e Giorgio Pisanò aveva scritto un libro su quelle vicende – “Sangue molti ex dipendenti dell’impresa, chiama sangue”, mi pare fosse il titolo – e aveva messo in copertina si sono stretti intorno a Mario, che la foto scattata in quel di Piacenza di un gruppo di partigiani armati ha presentato il libro del papà Giu- e giovanissimi disposti intorno al cadavere di un repubblichino che seppe di cui alla copertina a lato. era stato appena giustiziato. Uno di quei ragazzi era mio papà. An- “È una famiglia – ha detto il presi- cora qualche anno dopo, quella foto venne ripubblicata da Pasquale dente Sforza Fogliani – che si in- Chessa e poiché all’epoca avevo una certa notorietà politica mi ven- crocia con la vita di un’intera pro- ne chiesto di commentarla. In effetti, quel cerchio di ragazzi armati vincia oltre che con quella della intorno a una vittima dava l’idea di tutta la crudezza di quegli anni. nostra Banca”. “Le vicissitudini Ricordo che a suo tempo ne avevo chiesto a mio papà. E lui mi aveva degli ultimi anni di attività impren- raccontato che quel ragazzo in camicia nera si era appostato sui tetti ditoriale – ha detto Cesare Zilocchi e di lì, sparando e colpendo, aveva continuato la sua guerra. La stes- – hanno confermato la laboriosità, sa guerra che aveva indotto quei ragazzi a fucilarlo. Un evento pic- l’integrità morale e il prestigio che colo, in quel contesto. Eppure tanti di quegli eventi hanno segnato caratterizza la famiglia”. Un rin- i percorsi degli anni successivi. Mescolando tra loro le ragioni e i graziamento particolare a Michele torti della storia e le ragioni più piccole, ma cruciali, dei mille e con- Lodigiani, da parte della Banca, troversi destini personali che su quello scenario pretendevano il lo- presente insieme a Vincenzo e ad ro posto”. altri famigliari. Che banca? Vado dove so con chi ho a che fare
10 dicembre 2017 BANCA f la lash BANCA E ISTITUTO RISORGIMENTO L’influenza spagnola a Piacenza C on questa pubblicazione, sono 25 i volumi che il Comitato di Piacenza dell’Istituto per la storia COMUNE DI PIACENZA CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE del Risorgimento ha pubblicato (vo- lumi che sono Atti di altrettanti Con- vegni o, comunque, raccolte di studi PNEUMATICI INVERNALI di prima mano). Tutto a celebrare (e per effetto di) P er i veicoli a quattro ruote, dal 15 novembre 2017 fino al 15 aprile 2018, su molte strade italiane vige l’obbligo di essere “muniti ovvero di avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli o una collaborazione fra Comitato e Banca di Piacenza che dura – inin- pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio”. terrotta – da 25 anni (e la ricorrenza Lo pneumatico è uno degli elementi di sicurezza del veicolo poi- di questo numero – 25, di anni e di ché è l’unico contatto tra l’automobile e la strada. L’utilizzo di un volumi – è anch’essa significativa). sistema adeguato alle condizioni climatiche non è necessario solo Senza questa collaborazione, senza per evitare sanzioni pecuniarie ma, soprattutto, per circolare in si- il costante aiuto dell’(unico) Istituto curezza. di credito rimasto locale (a presidio, Come riconoscere gli pneumatici invernali per essere in re- e a sostegno, del suo territorio di in- gola? sediamento), senza questo aiuto – si Gli pneumatici invernali sono individuabili diceva – gli studi contenuti nella dalla marcatura M+S (Mud + Snow, Fango + Ne- serie di volumi di cui s’è detto, non ve) o anche “MS”, “M/S”, “M-S”, “M&S” presente avrebbero mai visto la luce, sarebbero presto stati sottratti alla pubblica sul fianco dello pneumatico. Non è invece obbli- fruizione, di studiosi e cultori di storia. Molti di loro, non sarebbero gatoria la presenza del pittogramma con le tre neppure stati stesi. Con un vulnus – per l’approfondimento della nostra montagne con un fiocco di neve . storia, e dei nostri valori – che, alla luce dei risultati conseguiti con le pub- Ho sentito parlare di pneumatici All Season (o All Weather), blicazioni e le ricerche, non riusciamo neppure a concepire. posso usarli? Ma questa pubblicazione è anche la terza – per altrettanti Convegni – Gli pneumatici “all season” o “all weather”, durante il periodo che l’Istituto edita a ricordo, e a celebrazione, della Prima Guerra mondiale, invernale, possono essere impiegati solo se è presente il marchio così testimoniando la vitalità – nello studio – dei Soci del Comitato. E M+S sul fianco. questo proprio mentre già stiamo preparando un nuovo Convegno, sulla terza Guerra di indipendenza, quella del 1866, che vide la nostra terra nel pieno del teatro di guerra, con la sede del Quartiere generale del Re a Piacenza e di quella del principe Umberto a Fiorenzuola. Grazie, dunque, alla nostra Banca, grazie ai Soci, grazie a tutti gli Amici che ci seguono. OPERATIVA FINO AL 31 MARZO Corrado Sforza Fogliani Presidente Comitato di Piacenza LA LEGGE REGIONALE CHE VIETA dell’Istituto per la storia del Risorgimento L’ACCENSIONE DEI CAMINI Copia del volume può essere ritirata dai Soci della Banca all’Uffi- cio Relazioni esterne. Contiene una preziosa ricostruzione – dovuta a Paola Castellazzi – del fenomeno della influenza spagnola, scop- È operativa la disposizione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) che stabilisce il divieto di utilizzo di combustibili solidi (legna, etc.) per riscaldamento domestico negli impianti piata a Piacenza nel 1918-19 e che fece numerosi morti. Intanto, è in con efficienza energetica inferiore al 75% e nei focolari (ossia preparazione il volume che raccoglie gli Atti dell’ultimo Convegno nei caminetti) aperti o che possono funzionare aperti, siti in svoltosi a Palazzo Galli sotto la presidenza del Prefetto dott. Falco. unità immobiliari dotate di sistema multi-combustibile ubicati nei Comuni della regione i cui territori sono interamente siti a quota altimetrica inferiore ai 300 metri. Questo fino al 31 marzo dell’anno prossimo e ad ulteriore dimostrazione dell’inutile pro- COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DI BOLOGNA duzione normativa con la quale la burocrazia (anche regionale) Sez. 11; sentenza 22/10/2017-2/11/2017, n. 3004/2017; ci affligge: è una legge, infatti, ignorata e che continuerà ad es- Pres. Mancini Rel. est. Morlini; T.G.R. s.r.l. (avv. Scarpa) c. sere ignorata (non è sanzionata, infatti), ma che in particolari Agenzia delle Entrate di Bologna circostanze – ad esempio, in caso di incidenti – potrà anche avere Spese a favore di associazione sportiva dilettantistica – qua- importanti conseguenze (negative). lifica ex lege come spese pubblicitarie se rispettano il limite La normativa regionale stabilisce che nei Comuni che abbiano quantitativo dell’art. 90 comma 8 L. n. 289/2002 – sussiste. territori posti ad altitudini anche in parte superiori a 300 metri i Spese a favore di associazione sportiva dilettantistica – va- sindaci debbano, con propria ordinanza, individuare le zone si- lutazione inerenza in ordine a congruità costi rispetto a volu- tuate al di sotto di tale quota ed alle quali si applica il divieto di me d’affari e oggetto sociale – non sussiste. cui abbiamo detto. Ove i Comuni non provvedano nel senso an- Artt. 90 comma 8 L. n. 289/2002, 108 comma 2 DPR n. 917/1986 zidetto, il divieto si applica a tutto il territorio comunale. La normativa è stata varata per ridurre l’inquinamento e non A i sensi dell’articolo 90 comma 8 L. n. 289/2002, le spese soste- nute sono qualificate ex lege come pubblicitarie se si verificano quattro condizioni: il soggetto sponsorizzato è una compagine spor- risulta che in provincia di Piacenza qualche Comune abbia adot- tato l’ordinanza di cui alla legge. Ne consegue che il divieto ope- ra nell’intero territorio di tutti i Comuni che abbiano anche solo tiva dilettantistica; è rispettato il limite quantitativo di spesa previ- una parte del proprio territorio superiore ai 300 metri. sto dalla norma; la sponsorizzazione mira a promuovere l’immagi- Il PAIR 2020 prevede inoltre, in applicazione del DPR 74/2013, ne ed i prodotti dello sponsor; il soggetto sponsorizzato ha effettiva- mente posto in essere una specifica attività promozionale. di regolamentare le modalità di installazione, manutenzione e Ai fini dell’applicazione dell’articolo 90 comma 8 L. n. 289/ controllo degli impianti di combustione a biomassa legnosa de- 2002, non occorre una valutazione di inerenza in ordine alla con- stinati al riscaldamento ad uso civile, nonché di implementare gruità dei costi rispetto al volume d’affari ed all’oggetto sociale, un sistema informativo regionale, il “catasto degli impianti ter- posto che la norma pone una presunzione assoluta, oltre che del- mici”, per censire la tipologia di impianti per la climatizzazione la natura di spesa pubblicitaria, altresì di inerenza della spesa invernale ed estiva degli edifici presenti sul territorio regionale. stessa fino alla soglia, normativamente prefissata: consegue che A completamento del sistema di gestione e controllo dei dispo- deve considerarsi irrilevante ogni considerazione circa la antie- sitivi suddetti, il Piano regionale prevede l’attuazione del decreto conomicità della spesa in ragione della affermata irragionevole del Ministero dell’Ambiente, previsto dal decreto legislativo n. sproporzione tra l’entità della stessa rispetto al fatturato/utile di 152/2006, in materia di certificazione ambientale dei generatori esercizio della società contribuente. di calore, in fase di approvazione.
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