PERIODICO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI - 01 COP OK.qxp_Layout 1 01/08/17 15:30
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01 COP OK.qxp_Layout 1 01/08/17 15:30 Pagina 1 NUMERO 4 LUGLIO/AGOSTO 2017 PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI Poste Italiane SpA Sped. abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L.27/02/2004) art. 1 comma 1 Aut. C/RM/10/2015
02 SOMMARIO.qxp_Layout 1 01/08/17 15:35 Pagina 2 SOMMARIO Periodico dell’Associazione Nazionale Bersaglieri fondato nel 1951 DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Associazione Nazionale Bersaglieri via Anicia 23/A - 00153 Roma tel 06.58.03.611 fax 06.58.81.040 redazionefiammacremisi@gmail.com www.bersaglieri.net DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Labianca REDAZIONE Paolo Girlando Camillo Tondi Alfredo Terrone AVVICENDAMENTO AL 3° REGGIMENTO DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANB 3 L’INTERVISTA Silvano Festuccia Concetta Marcelli 5 STORIE DI BERSAGLIERI DISTRIBUZIONE 13 L’ECO DEI REPARTI Cecilia Prissinotti 15 CERIMONIE E RADUNI PROGETTO GRAFICO RaffoArt communication - Roma 19 OPINIONI raffo@raffoartcommunication.it 25 VOCE DEI LETTORI GRAFICA E IMPAGINAZIONE RaffoArt communication - Roma 27 AMARCORD raffo@raffoartcommunication.it 34 ATTIVITÀ ASSOCIATIVA CONCERSSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ WIFF 45 RICERCA E INCONTRI COMMILITONI tel +39 06-6243599 - info@wiff.it Viale Giuseppe Mazzini, 11 - 00195 Roma 46 66° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI STAMPA Arti Grafiche Boccia SpA via Tiberio Claudio Felice, 7 - 84100 Salerno CONDIZIONI DI CESSIONE Gratuito per gli iscritti all’ANB Abbonamento annuale: € 15,00 CAMPAGNA SOSTENITORI FIAMMA CREMISI 2018 Numero arretrato: € 3,00 Abbonamento Benemerito: (se ogni Sezione adottasse il giornale...) versamento da € 20,00 e oltre sul c/c postale n° 34846006 intestato a: ANB - Presidenza Nazionale ome noto, Fiamma Cremisi viene inviato gratuitamente a tutti i Soci e Simpatizzanti C via Anicia 23/A - 00153 Roma dell’A.N.B. purché in regola con il pagamento annuale della quota associativa. Ai L’amministrazione già elevati costi di stampa del periodico, si aggiungono i rilevanti costi di spedizione. non accetta denaro contante Nelle more di addivenire a soluzioni che possano contribuire efficacemente a contenere Autorizzazione Tribunale di Roma n°5319 del 16/10/1967 le spese (vds. introiti pubblicitari o altro) e, nel contempo, far crescere la qualità del Iscrizione R.O.C. n°29743 nostro periodico, la Redazione lancia una Campagna di Sostegno a Fiamma Cremisi 2018 mediante una contribuzione volontaria. Coloro che intendono aderire (Sezioni, Soci, Sim- patizzanti, Amici), possono sottoscrivere un Abbonamento Annuale Sostenitore mediante il versamento di una somma non inferiore a 20 euro sul c/c postale n° 34846006 (o, Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana preferibilmente un bonifico di pari importo, codice IBAN: IT97 J033 5901 6001 0000 0125 459), con la causale “Sostenitore Fiamma Cremisi 2018”, intestato a: Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservata Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, ANB – Presidenza Nazionale, Via Anicia 23/A – 00153 Roma non verranno restituiti La Direzione si riserva, a termini di legge, di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne- cessario per esigenze grafiche 2
03-04 INTERVISTA SME.qxp_Layout 1 01/08/17 15:36 Pagina 3 L’INTERVISTA Una domanda al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ignor Generale, Signor Capo per la specialità dei bersaglieri. la concreta testimonianza della pro- S di Stato Maggiore dell’Eser- cito, caro Danilo, nella prima- vera del 1974, inquadrati nello stesso plotone del 155° Corso dell’Accademia Militare, prestavamo per la prima volta in forma solenne il Giuramento di fedeltà alla Repubblica Non ringrazierò mai abbastanza quel- la sfortunata circostanza che mi ha fatto vivere la mia vita professionale con le Fiamme Cremisi. Quando si dice che “non tutto il male viene per nuocere”. Ma veniamo a noi e alla domanda che intendo porti: fessionalità, dello spirito di sacrificio e dell’umanità che contraddistinguono i “Fanti Piumati”. È noto che il nostro caratteristico pas- so di corsa suscita forti emozioni in tutti e che, nel corso della storia, i Ber- saglieri si sono indissolubilmente le- Italiana ed alle sue Leggi. “Nella precedente intervista rilasciata gati ai momenti più importanti, e tal- Mai avrei immaginato dopo 43 anni al nostro periodico (F.C. nr. 10-11 volta decisivi, delle vicende nazionali. di essere qui ad intervistare, in veste 2015), ed anche in occasione del 65° Per questo motivo l’Associazione ha di direttore di Fiamma Cremisi, il mio Raduno Nazionale Bersaglieri a Pe- la responsabilità di mantenere vivi compagno di camerata Danilo Errico, scara, hai affermato che l’Associa- l’epopea del Corpo e lo spirito di fra- ora autorevole Capo di Stato Mag- zione Nazionale Bersaglieri è sempre tellanza e tramandare l’inestimabile giore dell’Esercito, nonché Decano più la vera ed unica depositaria dei patrimonio valoriale che accomuna il dei Bersaglieri in servizio. valori e delle tradizioni che identifi- personale in servizio e quello in con- Ricordo che già allora tu, a differenza cano il nostro glorioso Corpo. Alla gedo che ha avuto l’onore di indos- del sottoscritto, facevi parte del nutrito luce delle novità introdotte dal Libro sare le “Fiamme Cremisi”. gruppo di allievi che aspiravano a di- Bianco della Difesa quale può essere Per questo motivo, oggi più che mai, ventare bersaglieri. Io, invece, già il valore aggiunto offerto dall’A.N.B. risulta cruciale avvicinare i Bersaglieri iscritto alla facoltà di ingegneria, cre- agli associati e all’Esercito?” prossimi al congedo al “richiamo” devo che la mia naturale aspirazione “Bersagliere a 20 anni bersagliere tut- dell’Associazione inteso come stru- dovesse essere l’Arma del Genio; solo ta la vita!”, è il filo conduttore per fare mento per rapportarsi con gli ex-re- una sfortunata circostanza occorsomi un punto di situazione sull’Associa- parti di appartenenza, con la parte at- alla fine del primo anno di Accade- zione Nazionale Bersaglieri. Essa da tiva dell’organizzazione, continuando mia, fece si che fossi inserito nell’ali- sempre esalta le tradizioni e i valori così ad essere “bersaglieri tutta la vi- quota di allievi assegnati all’Arma di dei gloriosi reggimenti dei Bersaglieri ta”. Per conseguire questo obiettivo Fanteria, dal che, la mia preferenza le cui bandiere, decoratissime, sono l’A.N.B. deve fare un salto di qualità fiamma cremisi 3
03-04 INTERVISTA SME.qxp_Layout 1 01/08/17 15:36 Pagina 4 L’INTERVISTA e adattarsi allo sviluppo dell’Esercito. Oggi la Forza Armata si sta trasfor- mando secondo le linee guida imposte dal “Libro Bianco” che evidenzia la necessità di continuare a mantenere la centralità della risorsa umana, gra- zie a un giusto connubio tra un’attenta selezione, formazione e addestramen- to e l’acquisizione di equipaggiamenti e di materiali moderni e tecnologica- mente all’avanguardia, assicurando così alla collettività nazionale quelle capacità operative e quella flessibilità necessarie per l’assolvimento dei compiti istituzionali in scenari sempre più a connotazione interforze e inte- ragenzia. Ogni realtà, oggi, presenta delle caratteristiche che necessitano di essere condivise trasversalmente e valorizzate, puntando a uno sviluppo capacitivo a 360°. Questa è, a mio av- viso, un’ulteriore sfida che occorre affrontare e che Tu stesso hai superato nel passato, quando mi hai confidato che le tue aspirazioni, all’ingresso in Accademia, non erano rivolte al “mondo bersaglieresco” e, solo suc- cessivamente, hai indossato il “Piu- metto”, apprezzando le peculiarità e i valori del Corpo. le nostre abitudini, il ritmo e il tempo in grado di aggregare il sodalizio e la Per tutte queste ragioni l’Associazio- della nostra vita, privata e pubblica, comunità in maniera efficace e tra- nismo necessita di innovazioni radi- le relazioni, il lavoro. Il modo di co- sparente, sottolineando, in tal modo, cali. I raduni e le riviste di Specialità municare e di rapportarsi agli altri si l’utilità dell’associazione e motivando non sono più sufficientemente fun- è evoluto. Un’evoluzione che, di pari ogni componente. zionali per aumentare il numero degli passo, ha contraddistinto anche lo Un ruolo che dovrà diventare sempre iscritti. Occorre offrire un’alternativa Strumento Militare Terrestre. più strategico e incisivo, grazie a un concreta. L’Associazione Nazionale Allo stesso modo, l’Associazione equilibrato connubio di servizi validi Bersaglieri nasce come “Associazione Bersaglieri dovrà incamminarsi in un e convenienti, tradizioni bersagliere- di Mutua Assistenza” tra i Militari in percorso analogo per rimanere al pas- sche, partecipazione emotiva e soli- Congedo a seguito della promulga- so con i tempi attraverso un ritorno darietà e che dovrà ricercare sempre zione nel 1848 dello Statuto Albertino alle origini che potrebbe costituire maggiori sinergie e collaborazioni in che prevedeva il “diritto di associa- un’idea vincente. seno al mondo dell’associazionismo zione”. Dai regolamenti dell’epoca Un salto di qualità che dovrà neces- militare, coinvolgendo e cooperando emergeva il dovere di ogni socio di sariamente avvenire dal centro alla efficacemente con gli altri sodalizi osservare le disposizioni e operare periferia, dove sarà necessario incen- combattentistici e d’Arma. delle contribuzioni periodiche, rice- tivare diverse e molteplici iniziative, È giunto, quindi, il momento per l’as- vendo in cambio sussidi e assistenza proponendo alla cittadinanza ogni Se- sociazionismo di elevarsi a valore ag- medica, al tempo ancora poco diffusa. zione dell’A.N.B. quale punto di ri- giunto tanto per il personale in servi- Con il passare degli anni l’Associa- ferimento con progetti concreti. Non zio e in congedo e le loro famiglie zione si è trasformata, sono mutate le mi riferisco a compiti riconducibili quanto per la comunità e il tessuto so- finalità e l’attrazione nei confronti dei alla Protezione Civile, ma a tematiche ciale nazionale. Solo così potrà ritro- giovani. Oggi stiamo assistendo a un connesse con il sociale, lo sport, la vare nuove adesioni ed energie che, profondo mutamento dello scenario cultura, la salute, i giovani, indivi- da sempre, costituiscono la linfa vitale culturale: è cambiato il tessuto sociale, duando, per ciascuna di esse, membri per questo mondo. 4 fiamma cremisi
05-07 STORIA 1.qxp_Layout 1 01/08/17 15:38 Pagina 5 STORIE DI BERSAGLIERI Storia di una ragazza siciliana Più veloce del destino: Monica Graziana Contrafatto, storia di un Bersagliere Italiano di Carlo Migliavacca* ❱ A nni '90. Sicilia Orientale, Gela. In quegli anni, insanguinati dalla brutale ripresa delle attività cri- minali, lo Stato decide di reagire inviando l'Esercito nella sfortunata e bellissima terra siciliana per riportare ordine e legalità. L'operazione prende il nome di “Vespri Siciliani” e coinvol- ge oltre 8.000 militari di vari reparti. In particolare nella cittadina di Gela ope- rano circa 800 bersaglieri del 23° Bat- taglione. I nostri ragazzi con il fez rosso pattugliano le strade della cittadina si- ciliana. Una ragazzina della città, allora quindicenne, coltiva il sogno segreto menti continui per riportare libertà e ro facevano a me”. Al suo ritorno a casa di diventare poliziotto, ma, alla vista di giustizia, sminare le strade, scortare i il confronto con la vita di tutti i giorni quei giovani soldati così eleganti e mar- nostri Genieri che costruiscono ponti, è impietoso. In Patria ritrova benessere, ziali, cambia improvvisamente idea. È scuole, ospedali, che scavano pozzi. pace, ma soprattutto spreco di ricchezze amore a prima vista. Qualora fosse pas- Il nostro Caporale è toccata nell'anima morali e materiali; che differenza con sata la legge che prevedeva anche per dalla grande umanità di quel popolo la povertà e la polvere dell'Afghanistan, le donne la possibilità di arruolarsi, sa- povero ma fiero e dignitoso. un Paese che gli è entrato dentro. rebbe diventata Bersagliere. Da quei bellissimi bambini dagli occhi Nel 2012 la decisione: si riparte. Quella signorina si chiama Monica scuri e profondi che non finiscono mai Destinazione di nuovo quella martoriata Contrafatto e matura una convinzione di ringraziarti solo per aver regalato nazione. Riprende la routine che lei co- così forte che niente potrà più cancel- loro una semplice bottiglietta d'acqua. nosceva già così bene, veterana in quel- larla. Nel 2000 il Parlamento approva Una esperienza che la convince sempre le lande desolate, polverose e calde du- la legge che permette alle donne di ar- di più di aver fatto la scelta giusta, una rante il giorno, ma durante la notte im- ruolarsi nell'Esercito e nel 2006, dopo professione al servizio degli altri, dei preziosite dal più bel cielo stellato che il diploma, inoltra la domanda. più deboli, al fianco degli ultimi della avesse mai visto. Un cielo tempestato La richiesta viene accolta e, dopo il ne- Terra. Felice di essere entrata a far parte di stelle talmente luminose che sembra cessario addestramento, viene assegnata di una grande famiglia, quella dell'Eser- di poterle toccare con la mano. proprio al 1° Reggimento Bersaglieri, cito Italiano. Al suo fianco non dei La popolazione è come se la ricordava: coronando così il sogno che aveva fin commilitoni ma dei veri fratelli con cui ospitale, piena di gratitudine verso i no- da bambina: Monica è un Bersagliere. condividere pericoli, fatiche, ma anche stri soldati portatori di pace, acqua, ci- Tra il 2009 ed il 2010 la sua prima mis- grandi soddisfazioni. Seppur consape- bo, cure mediche. Ma non per tutti è sione fuori area, destinazione Afgha- vole del fatto che purtroppo in Italia i così. I terroristi talebani, vigliacchi co- nistan dove, grazie al suo comporta- loro sforzi non sono del tutto compresi m'è nella loro natura, sono in agguato. mento esemplare, ottiene i gradi di ca- e forse neanche conosciuti. Nel marzo 2012 Monica è dislocata poral maggiore. Una missione che le Ma a lei non importa, in questi luoghi presso la F.O.B. (Forward Operating segnerà il cuore per sempre. desolati si sente davvero realizzata co- Base) denominata “ICE”. Un fortino Con la grande umanità che la contrad- me donna e come soldato. Di seguito avanzato a ridosso delle posizioni dei distingue ricorda con orgoglio di non riporto una sua dichiarazione che da terroristi che si trova nel distretto del aver mai dovuto premere il grilletto del sola dice più di mille parole: “Io mi so- Gulistan, provincia di Farah, settore di suo fucile d'assalto. La missione è pre- no innamorata dell'Afghanistan la pri- sud-est nell'area di responsabilità ita- valentemente umanitaria. I nostri soldati ma volta che sono andata e non vedevo liana. Nel tardo pomeriggio del 24 mar- sono in quei luoghi per aiutare la po- l'ora di ritornarci non per il bene che zo 2012 la tranquillità della base viene polazione ormai allo stremo. Pattuglia- facevamo a loro, ma per quello che lo- rotta dal fischio lacerante di proiettili fiamma cremisi 5
05-07 STORIA 1.qxp_Layout 1 01/08/17 15:38 Pagina 6 STORIE DI BERSAGLIERI in arrivo. Sono bombe da mortaio spa- rate da poco lontano. Bersaglio: i nostri ragazzi. Monica in quel momento si trova nel piazzale della base, al coman- do di un gruppo di militari che hanno il compito di “primo intervento” in caso di attacco nemico. Alla prima esplosio- ne, esattamente nel centro della F.O.B., il Caporale ordina ai soldati di rifugiarsi nel bunker, allo stesso tempo corre ver- so il suo mezzo per precipitarsi fuori a caccia degli attaccanti. Ma non fa in tempo ad arrivare. Il secondo ordigno scoppia vicino a lei. Una calda e vio- lenta onda d'urto carica di micidiali shrapnel, la investe in pieno. Dopo un volo di alcuni metri è a terra ma non perde i sensi, è vigile, l'adrena- lina che il suo cuore sta pompando a più non posso le impedisce di sentire dolore. Ma il sangue che scorre dalla sua mimetica sbranata dalle schegge lo vede, tanto sangue. Un suo compagno, Salvatore De Luca, accorre in suo aiuto, l'afferra, la trascina via. Appena in tempo, un attimo dopo una terza bomba esplode esattamente dove lei era caduta. È salva per un sof- fio. Nonostante il dolore, che ormai sta arrivando a fiotti velenosi, la confusio- ne, le urla dei feriti, la polvere, l'odore mano destra squarciata, l'arteria femo- Uomini e donne che dimenticano, e di sangue e morte, riesce a dare gli ul- rale lesionata, la gamba destra sfracel- fanno dimenticare a noi fortunati, le lo- timi ordini e chiede di essere aggiornata lata dalle schegge che dovrà essere am- ro disabilità grazie allo Sport. È come sulla situazione. Come in un sogno sen- putata dal ginocchio in giù. Una terri- un fulmine a ciel sereno, nel cervello e te folate di vento sulla faccia, è lo spo- bile notizia che avrebbe messo al tap- nel cuore di Monica si materializza un stamento d'aria provocato dalle pale di peto chiunque. Ma non il Bersagliere altro desiderio da esaudire. No, non si un elicottero di soccorso che atterra po- Monica Contrafatto. Il suo primo pen- sarebbe mai arresa al destino avverso, co distante da lei. Un attimo dopo viene siero è che sarebbe potuta andare peg- alla sua disabilità, ma sarebbe diventata caricata su di una barella, trasportata in gio, poteva morire come il Serg. Silve- un’atleta, forte della convinzione che fretta sull'elicottero e portata in volo stri e tanti altri prima di lei. Tutto som- il destino doveva averla risparmiata per verso l'ospedale. È una giornata nera mato è andata bene. È ancora viva. un motivo, forse per continuare la sua per i nostri soldati e per l'Italia che la- Una reazione estremamente composta vita da protagonista, sicuramente per sciano sul campo quattro feriti ed un piena di dignità e coraggio. essere un esempio. In particolare una Caduto, il Sergente del Genio Guasta- Passato il periodo critico viene trasferita atleta italiana diviene il suo modello da tori Michele Silvestri ucciso dai mortai all'ospedale militare del Celio a Roma. seguire, si tratta di Martina Caironi, am- dei terroristi talebani. Dopo qualche Nel frattempo si è arrivati alla fine di putata alla gamba sinistra dopo un in- giorno Monica si sveglia dal coma far- agosto del 2012, Monica sta molto me- cidente in moto avvenuto nel 2007, che, macologico, indotto dai medici sul glio ed è cominciata la fase di riabili- durante quei Giochi, vince la Medaglia campo, nell'ospedale militare di Ram- tazione. Proprio in quel periodo si stan- d'Oro nei 100 metri piani di corsa. stein in Germania. Dai medici ameri- no tenendo le Paralimpiadi di Londra La voglia di diventare come lei diviene cani saprà di essere stata ad un passo 2012. Durante quei Giochi, che lei se- la sua stessa ragione di vita, una moti- dalla morte a causa delle gravi ferite ri- gue con grande attenzione, il Caporal vazione così forte che gli dà la grinta portate. Colpita all'intestino, tanto che Maggiore Contrafatto resta molto col- per andare avanti. dovrà esserne asportato un metro, la pita dagli atleti partecipanti. Durante la riabilitazione Monica cerca 6 fiamma cremisi
05-07 STORIA 1.qxp_Layout 1 01/08/17 15:38 Pagina 7 STORIE DI BERSAGLIERI Martina, le chiede cosa deve fare per provare a diventare come lei, cosa deve fare per avere la protesi da corsa. Mar- tina le consiglia di rivolgersi a Nadia Checchini, una delle allenatrici della Nazionale di Atletica Paralimpica. Nadia prende a cuore la sua situazione, l'aiuta e la consiglia in tutto fino a che diventa la sua allenatrice. La sua prima protesi per camminare le viene conse- gnata nel dicembre 2012 poi, grazie al- l'interessamento del Centro Protesi INAIL, nel novembre 2013 ottiene la sua protesi da corsa, un vero concen- trato di altissima tecnologia. Grazie al netto miglioramento delle sue condizioni può iniziare la sua nuova vi- posto. Monica è tra le prime cinque più portando a termine la gara nel modo ta professionale con compiti ammini- forti atlete al mondo nei 100 m piani. migliore. Troppo forte il desiderio di strativi presso lo Stato Maggiore Eser- Il 4 maggio 2015, per i fatti del Gu- sollevare il Tricolore sul podio delle cito di Roma. Non è quello per cui si listan, viene decorata dal Ministro Olimpiadi. È la meritata ricompensa ad era arruolata, lei voleva stare sul campo, della Difesa Pinotti con la Medaglia una brillante carriera sportiva iniziata ma fa buon viso a cattiva sorte, si rende d'Oro al Valore dell'Esercito. È la solo quattro anni prima. Un'avventura conto che non può più essere operativa. prima donna soldato italiana a rice- cominciata fra la polvere ed il sangue L'Esercito però agevola i suoi dipen- vere questa prestigiosa onorificenza di un fortino italiano perso nel deserto denti che intendono darsi seriamente per il suo eroico comportamento in afghano. Ora Monica sta continuando allo sport. Quindi Monica ha la possi- quella tragica giornata. nel modo migliore la sua carriera di bilità di allenarsi con costanza e pas- Nel 2016, ai Campionati Europei di atleta e di soldato. Ma in testa ha ma- sione presso il Centro Sportivo del- Grosseto, conquista la Medaglia di turato l'ennesimo sogno: quello di tor- l'Esercito. Bronzo. La gara viene vinta dalla sua nare in Afghanistan. Sventurato paese All'inizio è molto dura, la protesi le fa amica Martina Caironi con la quale dove ha lasciato il cuore, per continuare male, tutto l'organismo di Monica deve sventola il Tricolore sul podio. Sempre la sua opera interrotta. Conoscendo il abituarsi alla sua nuova condizione. nel 2016, a maggio, Monica partecipa suo carattere di siciliana grintosa e piena Per colmo di sfortuna un serio infortu- agli Invictus Games, giochi Paralimpici di coraggio ne siamo certi: ci riuscirà! nio al ginocchio della gamba integra la che si svolgono a Londra, riservati ai Questa è la Storia di una ragazza ita- ferma per un anno. Monica capisce che militari che non si arrendono alle mu- liana, una Storia su cui non è stata non può permettersi di esagerare con tilazioni subite. Torna a casa con un ter- ancora messa la parola fine, anzi è la preparazione, ma non crede alla sfor- zo posto. Come naturale conseguenza appena iniziata, ed è ancora tutta da tuna, crede solo nell'impegno e nel la- dei suoi strepitosi risultati sportivi il scrivere. Questa è la Storia di un Ber- voro e non molla. Appena possibile ri- Caporal Maggiore Scelto al Ruolo sagliere italiano: la M.O.V.E. Caporal prende gli allenamenti, stavolta con me- d'Onore Monica Contrafatto, viene Maggiore Scelto al Ruolo d'Onore no foga, alternando corsa a nuoto; la chiamata a far parte della Nazionale Monica Graziana Contrafatto. volontà e la grinta non le fanno certo Paralimpica che parteciperà alle Olim- difetto. Anche i risultati non si fanno piadi di Rio 2016. E questa è storia dei *Articolo tratto dalla rivista telematica attendere, nel 2015 le prime competi- giorni nostri. Dopo essersi brillante- "Forum degli Aviatori", dir. resp Col zioni paralimpiche. Agli Italian Open mente qualificata, il 18 settembre 2016 Alberto Bianchi, pubblicato su Fiamma Championships di Grosseto conquista corre la finale dei 100 m, ottenendo un Cremisi su autorizzazione del bers. Mo- la sua prima Medaglia d'Argento con i fantastico terzo posto con il tempo di nica Contraffatto. colori del Gruppo Sportivo Paralimpico 16”30. È Medaglia di Bronzo! Davanti della Difesa. Poi Riccione 2015 ai a lei la tedesca Low, al primo posto Monica ha continuato a scrivere la sua Campionati Europei dello Sport d'Im- Martina Caironi, lepre imprendibile con storia: il 16 luglio u.s., con il fantastico presa, e nella cittadina adriatica si im- lo strepitoso tempo di 14”97. Monica tempo di 15”35, secondo solo alla sua pone su tutti vincendo l'Oro. Quindi racconta che durante la gara stava quasi amica Martina Caironi, ha conquistato l'esordio internazionale ai Mondiali di per perdere la protesi ma, con la sua la Medaglia d’Argento ai campionati Doha 2015 nel Qatar con un ottimo 5° grinta da combattente, ha tenuto duro mondiali paralimpici di Londra fiamma cremisi 7
08-09 STORIA 2.qxp_Layout 1 01/08/17 15:42 Pagina 8 STORIE DI BERSAGLIERI …del 3° Reggimento rimanemmo meno di 100 unità… Il bersagliere ciclista Impieri, classe 1919, racconta la sua Campagna di Russia ono il bersagliere Tieste Impie- cerchiato nel villaggio di Nikitovka. vevamo andare a snidarli e loro ben S ri, classe 1919, chiamato alle armi il 5 aprile 1939, assegnato al 3° Reggimento bersaglieri di Milano, poi distaccato a Mele- gnano. Successivamente inviato alla Scuola Sottufficiali di Torino, in se- guito ad Asti. All’inizio del conflitto La nostra artiglieria non poteva sparare sul paese perché occupato dall’80° Reggimento e così fu deciso un assalto all’arma bianca al quale parteciparono anche i fanti del 79° Reggimento ed alcuni Squadroni dei lancieri di No- vara. Come al solito avanti a tutti noi protetti ci aspettavano: era la loro tat- tica. Poi improvvisamente seguì un fuoco di fila e la fanteria russa uscì dai nascondigli scagliandosi urlando con- tro di noi e rispondendo con i parabel- lum al fuoco dei nostri moschetti che per il freddo spesso si inceppavano. armato, il 3° Reggimento muove da c’era il Tenente Taralli che faceva lo Fischiarono migliaia di pallottole Borgo San Dalmazzo per raggiungere spiritoso ed in dialetto milanese dice- “dum-dum”, proiettili micidiali che il fronte occidentale ai confini con la va: “Fioi adess anduma a librai!”. dopo averti colpito scoppiavano pro- Francia; ci si muoveva prevalente- Andammo avanti nella neve alta con ducendo la morte o devastanti ferite mente di notte. Dalla Francia alla in testa l’Ufficiale, un uomo molto co- che non lasciavano scampo. Croazia, sempre spostandoci in bici- raggioso e spericolato, lanciava le I russi erano in gran numero, avevano cletta a scatto fisso o a piedi, quindi bombe e poi si riparava dietro avval- razze molto agguerrite: tartari, mon- alla volta della Russia dove gran parte lamenti di neve senza rendersi conto goli, chirghisi ed una razza gialla di del 3° trovò la morte per la potenza di essere così un facile bersaglio. uomini piccoli e feroci da far paura! delle armi russe, la superiorità nume- Che riparo poteva offrire un mucchio Spesso questi soldati, già in preda al- rica dell’esercito, il freddo al quale di neve fresca, bastava qualche raffica l’alcool, venivano spronati a combat- non eravamo preparati né con l’abbi- per disgregare il cumulo e lasciarti allo tere sotto la minaccia delle armi dai gliamento, né con le armi. scoperto; nonostante ciò riuscì a con- commissari politici appositamente in- Del 3° Reggimento rimanemmo meno durci in prossimità delle postazioni viati in prima linea. di 100 unità. Nel mese di novembre russe senza essere colpito. Noi cercavamo di guadagnare terreno la temperatura era già di molto sotto Mentre noi avanzavamo di corsa allo ma loro riuscivano a contenerci, anzi lo zero ed un Battaglione di fanteria scoperto senza nessun riparo, i russi fummo costretti ad indietreggiare. della Divisone Pasubio era rimasto ac- non si vedevano né si sentivano, do- Il ripiegamento della battaglia è una 8 fiamma cremisi
08-09 STORIA 2.qxp_Layout 1 01/08/17 15:42 Pagina 9 STORIE DI BERSAGLIERI fase molto pericolosa, esige infatti at- e servivano da riparo contro la tormen- il suo atteggiamento, gli sputò in faccia tenzione, addestramento e coesione ta in quella sterminata e desolata step- esclamando: “Ecco cosa sa fare lei che tra gli uomini per non correre il rischio pa, mentre i feriti purtroppo spesso ve- si dà tante arie e che ci puniva quando di essere colpiti dal fuoco amico. nivano abbandonati al loro destino. un bottone era sbottonato!”. I soldati che alzavano le mani per ar- Naturalmente quando era possibile ve- Quel soldato l’ha umiliato ma aveva rendersi venivano regolarmente infil- nivano raccolti e portati nelle retrovie ragione, era un vigliacco. zati, i russi non facevano prigionieri, in qualche piccolo improvvisato ospe- Queste azioni erano molto rischiose specialmente tra i bersaglieri. dale da campo. Per ripararci durante perché bisognava stanare i russi casa Un po’ si avanzava e un po’ si tornava la notte cercavamo faticosamente di per casa. A costo di gravi perdite riu- indietro sempre senza niente da man- scavare delle buche nel terreno ghiac- scivamo a conquistare dei capisaldi e giare con la “cavalleria rusticana” ad- ciato che poi, con il calore del corpo, fare delle teste di ponte, che poi do- dosso che non dava tregua, se comin- si inumidivano ed esalavano un insop- vevamo abbandonare perché non ar- ciavi a grattarti non smettevi più. portabile odore di carbone. rivavano i viveri! Attestati in uno di Quando stavamo fermi i pidocchi era- Fu la prima grande battaglia e mi è ri- questi capisaldi, al riparo dietro di una no tranquilli, ma appena ti muovevi masta molto impressa nella mente, an- casamatta, stavo controllando da una anche loro si agitavano; ne avevamo che per il comportamento di un Mag- piccola feritoia i movimenti dei russi addosso a migliaia e nonostante cer- giore, che in seguito non rividi mai che si stavano organizzando per cir- cassimo di eliminarli essi si riprodu- più. Un uomo piccolo di statura, ro- condarci. Un bersagliere volle dare cevano molto velocemente. tondo, con la “caramella” all’occhio un’occhiata, ed io, un pò seccato, mi La tormenta andava avanti da alcuni ed i piedi piatti. spostai e lo feci avvicinare. Pochi se- giorni, da una parte spazzava via la Mentre eravamo all’assalto all’arma condi dopo risuonò uno sparo e lui mi neve e dall’altra faceva dune alte me- bianca, insieme ad un altro reparto di si riversò addosso centrato in un oc- tri. Finalmente la battaglia si risolse in fanteria, si mise al riparo appiattendosi chio: al bersagliere Tettoni Giovanni nostro favore ma a costo di molte per- in un avallamento del terreno e, ai sol- da Chieti la sua curiosità costò cara. dite e di tanti feriti. dati che avanzavano, gridava: “Avanti, A volte i morti venivano ammucchiati avanti!”. Passò un soldato che, capito Bers. ciclista Trieste Impieri fiamma cremisi 9
10-12 STORIA 3.qxp_Layout 1 01/08/17 15:43 Pagina 10 STORIE DI BERSAGLIERI Enrico Toti e le ferrovie di Armando Bussi* ❱ D urante una ricerca d’archivio mi ero imbattuto in una vecchia ri- vista ferroviaria, datata marzo 1955; conteneva fra l’altro un articolo, intitolato “Nei primi anni del 1900...”, scritto da un ferroviere, Renato Barbaro, che vi rievocava un episodio della sua infanzia, quando il padre, fer- roviere anche lui, tornò a casa sconvol- to per un incidente occorso ad un fuo- chista suo collega; e raccontava di co- me, pur essendo un bambino, avesse più volte accompagnato il babbo a tro- vare in ospedale l’infortunato, conser- vando un vivo ricordo della serenità e dello stoicismo dell’uomo, che pure nella disgrazia aveva perso una gamba. Quel fuochista, l’avrete capito, era il futuro Bersagliere ed Eroe di guerra Enrico Toti. Ho così deciso di andare nato Nicola Toti. Alla fine dell’Otto- mezzi, e lui una gran voglia di girare il a vedere dove il Toti abitò, a Roma; ov- cento i collegamenti fra Roma e Napoli mondo. Poi si dovettero trasferire a Na- viamente in “via Enrico Toti”, nel rione erano assicurati da una sola linea fer- poli, dove vedeva ogni giorno il mare Esquilino, il palazzo è al n.5, si indivi- roviaria (in luogo delle tre di adesso), e le navi: così nel 1897, quindicenne, dua facilmente grazie alle lapidi di cui che passava appunto da lì, all’ombra si arruolò nella Marina Militare come parlerò più avanti. Era una domenica della millenaria Abbazia benedettina; mozzo, divenendo presto torpediniere mattina, non si vedeva nessuno, poi dal linea gestita dalla Società Strade Ferrate elettricista, e partecipando alla campa- cancello è uscita una signora dall’aria del Mediterraneo, una delle tre (oltre gna d’Africa; quindi, alla fine nel 1904, vispa, cui ho chiesto se sapeva a che ad essa, la Rete Adriatica e la Sicula) seppe che era morto suo fratello Erne- piano abitava Enrico Toti. Mi ha rispo- che nel 1885 avevano avuto dallo Stato sto, chiese e ottenne di congedarsi, e sto “None, mica abbitava qui. la concessione ventennale ad esercitare tornò a stare con la famiglia, nel frat- Qua ce fu la battaja, quella che lui tirò il servizio. Tale Società, che curava in- tempo tornata a vivere a Roma. Dove? la stampella contro er nemico; le case fatti le linee tirreniche, dava lavoro a Ecco, ai margini del colle Esquilino, l’hanno fatte dopo”! molte persone della zona, e anche Ni- laddove le antiche mura romane già si Preferendo non contraddirla, l’ho rin- cola ci si impiegò. Si trasferì a Roma, intersecavano con i moderni binari, sta- graziata e salutata; ma intanto mi erano sposandosi il 28 agosto 1881 con una va sorgendo un quartiere popolare, abi- venuti in mente (sono romano anch’io) donna di Palestrina, Semira Calabresi; tato da lavoratori operanti nei pubblici quei versi del Belli, “Er tempo, fijo, è un anno dopo, il 20 agosto 1882, nac- servizi, netturbini, tranvieri e - soprat- ppeggio d’una lima/rosica sordo sordo que il primo figlio, Enrico, seguito da tutto - ferrovieri. Nel dicembre 1903 e tt’assottija/che gnissun giorno sei altri tre, Emma, Ernesto e Lina (an- era stata fondata la Società Cooperativa quello de’ prima”. Ho quindi pensato ch’essa futura ferroviera, sarà impiegata Ferrovieri per la costruzione di case po- di dare un piccolo contributo a ritornare al Servizio Ragioneria FS). Enrico, anzi polari, con 800 soci; e in una zona fra “quelli di prima”, scrivendo un articolo “Righetto”, come era soprannominato, Porta Maggiore e la Basilica di S. Cro- su Toti; in particolare, indagando su al- crebbe fra i vicoli di un quartiere po- ce in Gerusalemme tale Cooperativa cuni aspetti di lui un po’ dimenticati, polare di Roma, forse Trastevere; era costruì in pochi anni nove fabbricati, quelli sui suoi rapporti col mondo delle un ragazzino sveglio, con un innato ta- con 700 appartamenti e una serie di ser- ferrovie. La famiglia Toti veniva da lento per la meccanica, se avesse potuto vizi comuni. Questi edifici occuparono Cassino, ove il 19 dicembre 1852 era studiare..., ma la famiglia aveva pochi vari isolati intersecando tre vie, intestate 10 fiamma cremisi
10-12 STORIA 3.qxp_Layout 1 01/08/17 15:43 Pagina 11 STORIE DI BERSAGLIERI rispettivamente a Germano Sommeiller, Severino Grattoni e Sebastiano Gran- dis; nomi non casuali, erano gli inge- gneri che avevano realizzato il primo traforo alpino, il Frejus, terminato nel 1871: quelle strade, pertanto, confer- mavano il carattere “ferroviario” del nuovo quartiere. Ed è appunto lì, fra i suoi colleghi, al settimo dei nove fab- bricati, che andò ad abitare Nicola Toti con la famiglia; compreso Enrico, che divenne anch’egli ferroviere. Il 1° luglio 1905 l’esercizio della nostra rete ferroviaria passò dalle tre citate So- cietà private alla nuova Amministra- zione autonoma Ferrovie dello Stato. Perciò, diversamente dal padre, “Ri- ghetto” entrò nelle neonate FS; secondo alcune biografie nello stesso 1905, per altre nel 1907: chi ha ragione? Il suo Fascicolo Personale esiste tuttora, ma è lacunoso; manca in particolare il “Fo- glio Matricolare”, da cui sarebbe risul- tata la data di assunzione. Ma da altri documenti si evince che fu iscritto all’Istituto di Previdenza (poi divenuto Fondo Pensioni FS) il 16 feb- sonale si ricorreva volta per volta a per- stenti, così. In stazione erano ferme due braio 1907: e quello deve essere anche sonale avventizio, che prestava un ser- locomotive a vapore “accoppiate”, cioè il giorno in cui venne assunto. vizio, magari saltuario e in mansioni agganciate fra loro per garantire una Il problema è che lui stesso, qualche variabili, non utile a pensione. maggiore potenza; sul fianco di una di anno dopo, durante la guerra mondiale, Ritengo che il Toti abbia lavorato un esse montò il Toti, in posizione precaria, in una famosa lettera in cui chiedeva al paio d’anni così; nel frattempo parte- in piedi su una biella, per qualche la- Duca d’Aosta di poter andare a com- cipò ad un concorso, vincendolo e ar- voro di manutenzione. Sulla cabina di battere, raccontava che “dopo il mio rivando primo. Assunto e iscritto a ruo- guida dell’altra locomotiva, che aveva congedo militare presi parte al concor- lo con matricola 113378 e qualifica di la caldaia accesa, salì - probabilmente so per essere assunto nelle Ferrovie fuochista in prova, venne assegnato al dal lato opposto, fuori dalla vista del dello Stato e fui primo sia nello studio Compartimento di Roma, Divisione collega - il macchinista, che alzò il re- che nel lavoro, ed il mio capolavoro Materiale e Trazione, per la quale ope- golatore della marcia: la sua macchina meccanico fu conservato negli Uffici rò, dal 16 febbraio 1907, per un anno si mosse, tirando l’altra, e facendone della Direzione Generale dall’Ing. Ca- e 14 giorni. Arriviamo così al 2 marzo ruotare la biella, che trascinò la gamba po Servizio sig. Savio. Dopo tre anni 1908, quando il nostro si trovò nella sinistra del fuochista dentro l’ingranag- di servizio rimasi vittima di un acci- stazione di Segni Paliano (oggi Colle- gio. Alle urla del malcapitato il mac- dente ferroviario...”. Poiché l’infortunio ferro, cittadina che all’epoca non esi- chinista si fermò subito, accorse pure avvenne nel 1908, l’assunzione risali- steva), sempre sulla linea Roma Napoli, l’altro ferroviere sopra citato; probabil- rebbe quindi al 1905. a soli 85 Km da quella Cassino da cui mente, per liberare la gamba, fu neces- Tale affermazione, oltre che in contrasto proveniva la sua famiglia. sario indietreggiare le macchine, forse coi documenti, rende perplessi perché, Anni dopo si dirà che si era infortunato causando così ulteriori lesioni. come detto, il 1905 fu l’anno del com- gettandosi sui binari, per salvare dal so- Si poteva evitare tutto ciò? In effetti plesso passaggio all’amministrazione praggiungere di un treno un bambino sbagliarono entrambi, facendo azioni ferroviaria di Stato, con conseguenti che vi era scivolato; ma si tratta di una non concordate col collega; ma il mac- problemi organizzativi che rendevano leggenda, nata dopo la sua morte, quan- chinista sbagliò di più, perché le regole impossibile bandire regolari concorsi. do si stava creando una agiografia dell’epoca prevedevano che, prima di Semmai - ed è probabilmente il nostro dell’Eroe. L’evento si può invece rico- mettere in moto la locomotiva, dovesse caso - per fronteggiare carenze di per- struire, sulla base dei vari racconti esi- dare un segnale d’avviso con l’apposito fiamma cremisi 11
10-12 STORIA 3.qxp_Layout 1 01/08/17 15:43 Pagina 12 STORIE DI BERSAGLIERI fischio; sentendolo, forse il Toti sarebbe saltato giù, e avremmo avuto un Eroe in meno, ma un ferroviere sano in più. Ma non andò così. L’infortunato venne trasportato all’ospedale di Velletri, e la diagnosi fu impietosa: “Frattura com- minutiva dell’arto inferiore sinistro fino al 3° superiore del femore”; insomma, la gamba era compromessa, e per di più il rischio di infezioni altissimo (non c’era ancora la penicillina): l’arto fu amputato poco sotto il bacino. Poi una lunga degenza, il ritorno a casa e, alla fine dell’anno, l’acquisto di una gamba artificiale (che per la verità il nostro usò molto poco, preferendo muoversi con la stampella). Intanto le FS, oltre a rim- borsargli la protesi (per la cronaca, fat- turata per L.130), lo mantennero in ma- lattia per dieci mesi. All’epoca, solo gli operai erano assicurati contro gli infor- tuni sul lavoro, ma i fuochisti rientra- vano in tale categoria; gli spettò quindi anche un’indennità per inabilità per- manente parziale (valutata al 70%). Insomma, dal 1° febbraio 1909 venne esonerato d’ufficio per inabilità, con una pensione complessiva di L.590 an- Fig.1: Il palazzo romano a via Enrico Toti 5, costruito da una cooperativa di ferrovieri, ove abitò la famiglia nue. Tanti si sarebbero rassegnati a una Toti Fig.2: La pagina dedicata a Enrico Toti nell’Albo d’Onore dei Ferrovieri Caduti nella Prima Guerra grigia vita da invalidi; ma per lui no, Mondiale Fig. 3: La statua di Enrico Toti al Museo Storico dei Bersaglieri, nel cortile di Porta Pia cominciò anzi una nuova esistenza - ben nota a tutti - fatta di invenzioni (co- e Giovanni Nanni) erano ferrovieri in della Fondazione FS Italiane - furono me la famosa bicicletta a un pedale), di servizio. Nella lapide più alta c’è, oltre riportati gli stessi nomi; di alcuni c’è viaggi, di scritti; poi, dal 1915, di guer- a un altorilievo di bronzo, la comme- pure la foto, fra cui la sua, con la dida- ra, fino all’eroica morte sopra Monfal- morazione vera e propria del Toti, da scalia “Soldato Bersaglieri Toti Enrico, cone, alla quota 85, il 6 agosto 1916, e parte, come scritto, di “questa Fratel- Fuochista (già pensionato per infortu- al successivo conferimento della Me- lanza di case popolari” (cioè della nio sul lavoro)”. Rammento infine che daglia d’Oro al Valor Militare. Cooperativa di ferrovieri che aveva co- a Roma ci sono due statue del nostro Grazie all’interessamento dei ferrovieri struito le abitazioni) ove si ricorda che Eroe: una al Pincio, opera dello stesso del quartiere gli fu intitolata, pare già “ferito a morte lanciò la gloriosa stam- scultore del Monumento ai Ferrovieri, alla fine del 1916, la piccola strada, da pella attestando col sangue che la re- Arturo Dazzi; un’altra al Museo Storico via Sommeiller a via Gratton, da cui si denzione politica della Patria è indi- dei Bersaglieri, nel cortile di Porta Pia, entra nel citato fabbricato settimo, dove spensabile alla sua redenzione sociale”. realizzata invece del medesimo autore la famiglia abitava. Sul palazzo furono Negli stessi anni postbellici le FS ave- - Publio Morbiducci - del Monumento poi poste tre lapidi. La più bassa riporta vano posto la loro Direzione Generale al Bersagliere che è lì di fronte; ed è la motivazione del conferimento della nella nuova sede di Piazza della Croce forse casuale, ma certo giusto, che Toti Medaglia d’Oro. In quella intermedia, Rossa (vicino a Porta Pia), detta “Villa sia immortalato - mentre grida in ro- sono elencati i nominativi di altri 21 Patrizi”. E di fronte ad essa, nel giugno manesco “nun moro io” - proprio là, caduti nella Prima Guerra Mondiale, 1923, venne inaugurato il Monumento ad un passo dalla sede di quelle Ferro- certamente tutti residenti nello stesso ai Ferrovieri Caduti nella Prima Guerra vie dello Stato, che tanta parte ebbero, rione; e ho verificato (nell’Albo che ci- Mondiale, che sul basamento riporta nel bene e nel male, in questa storia. terò appresso) che almeno tre di essi tutti i 1.196 nominativi di tali Caduti. (Vittorio Sessi Medaglia d’Argento, In apposito Albo d’Onore - tuttora cu- *già dirigente delle FF.SS. ed appas- Mario Pierpaoli Medaglia di Bronzo, stodito a Villa Patrizi, nella Biblioteca sionato di storia contemporanea 12 fiamma cremisi
13-14 Eco Reparti.qxp_Layout 1 01/08/17 16:08 Pagina 13 L’ECO DEI REPARTI Train Advise Assist Command West Afghanistan Incontro con i responsabili del carcere maschile e femminile di Herat e donazione di un veicolo Fiat Ducato I n data 22.05.2017 il Comandante HERAT (AFGHANISTAN) BRIGATA GARIBALDI di TAAC West, bers. Gen. B. Clau- dio Minghetti, nel quadro delle at- tività di liaison con le Autorità gover- native, ha incontrato il Direttore del Carcere di Herat, Maj. Gen. Sardar Mohammad Zazai, la Direttrice della sezione femminile, Col. Sima Pa- zhman ed ha visitato la struttura di de- tenzione. Nel corso della office call, il Maj.Gen. Zazai, che ha assunto l’in- carico lo scorso mese di marzo, ha il- lustrato le molteplici attività che i de- tenuti svolgono all’interno della strut- tura, ed ha invitato il Comandante di TAAC West ed il suo Staff a visitare i laboratori e le aule didattiche ove i detenuti stavano svolgendo le loro at- tività quotidiane, quali corsi di carpen- teria, sartoria, pelletteria, oltre che di alfabetizzazione, inglese e informatica. Tali corsi formativi hanno lo scopo di agevolare il reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro al termine del periodo di reclusione. Durante la visita, il Comandante della Task Force “Are- na”, bers. Col. Stefano Cavaliere, in- sieme ad altre rappresentanze del Con- tingente Italiano ha proceduto alla con- segna di giocattoli ed abbigliamento ricevuti in dono dal Corpo Internazio- nale di Soccorso “Sacro Ordine Co- stantiniano di San Giorgio” ai bambini figli delle detenute del carcere femmi- nile di Herat, che convivono all’interno della struttura penitenziaria, ed alla consegna di un veicolo Fiat Ducato, dismesso dal Contingente, per il tra- sporto dei detenuti, che è stato ricon- dizionato dall’officina della Task Force trice del carcere femminile, hanno liani del continuo supporto fornito e ad iniziare dallo scorso febbraio. Il Di- espresso la loro profonda gratitudine delle attenzioni dimostrate negli anni rettore del carcere maschile e la Diret- per quanto fatto, ringraziando gli ita- nei loro confronti. fiamma cremisi 13
13-14 Eco Reparti.qxp_Layout 1 01/08/17 16:08 Pagina 14 L’ECO DEI REPARTI lla presenza delle Autorità mi- A litari e civili della città e della 6° REGGIMENTO provincia di Trapani, in occa- sione della Festa della Musica, si è svolta presso la Caserma “L. Giannettino” sede del 6° Reggimen- to, la cerimonia per la celebrazione del 181° Anniversario della nascita del Corpo dei bersaglieri. Durante la cerimonia, ospiti dei fanti piumati, i musicisti del conservatorio musi- cale “Antonio Scontrino” di Trapani che si sono esibiti in un concerto e nell’esecuzione dell’inno di Mameli con la voce soprano Clara Pizzo, e con l’accompagnamento della fan- fara del 6° Reggimento bersaglieri. Ad impreziosire l’area della cerimo- nia sono state le autovetture d’epoca del Club “F. Sartarelli” di Trapani. “Tra gli elementi caratterizzanti del- la storia e tradizioni dei bersaglieri, spiccano il canto e la musica. Per questa ragione quest’anno ho colto l’occasione per celebrare la nostra ricorrenza in occasione della festa della musica. Ringrazio il Prof. Wal- ter Roccaro, direttore del conserva- questa giornata in onore alla musica rato il Colonnello Agostino Picciril- torio musicale “Antonio Scontrino”, quale messaggio di cultura, integra- lo, Comandante del 6°, al termine per aver voluto condividere con noi zione e unione di mondi” - ha dichia- della cerimonia. 14 fiamma cremisi
15 CERIMONIE RADUNI.qxp_Layout 1 01/08/17 16:47 Pagina 15 RADUNI E CERIMONIE Raduno Interregionale del Nord Italia PORDENONE ❱ impedito ai numerosi intervenuti Si sono conclusi (anche da regioni lontane) il coro- domenica 25 giu- namento delle loro tradizionali gno i festeggia- aspettative (parata con corsa) per le menti e le celebra- vie della città ospitante: Pordenone, zioni inerenti il Ra- la capitale per oltre cinquant’anni duno Interregiona- del bersaglierismo di tutto il Nord- le Nord 2017. Est. Fra le personalità intervenute, Tutte le attività programmate dal 2 oltre alle cariche apicali associative, giugno scorso – concerti, mostre, il Vice Governatore del Friuli VG conferenze, gare di tiro, visite a ca- ed il Sindaco della città. Fanfara e serme, commemorazioni e pellegri- Picchetto dell’11° Reggimento ber- naggi – si sono svolte con perfetto saglieri e fanfara “Scattini” di Ber- tempismo e significativa partecipa- gamo che ha allietato durante la se- zione e interesse da parte dei radu- rata precedente, il numeroso pub- nisti accorsi e dalla popolazione lo- blico accorso al teatro Verdi, con cale e limitrofa regionale interve- piacevoli canzoni bersaglieresche nuta. Purtroppo, proprio nella mat- e brani da repertorio. con la sua band ha “infiorato” il tinata di domenica 25, ad inizio del- Ad integrazione della serata, lo pubblico presente con noti pezzi la stessa celebrazione ufficiale del splendido intervento jazzistico del musicali rivelando una volta di più Raduno – con tradizionale parata e “bandleader” italiano Tullio De Pi- il suo innato talento di batterista e passo di corsa – un violentissimo scopo, famosissimo artista poliedri- percussionista. Per la serata parti- acquazzone si è abbattuto sulla città co, non a caso già bersagliere nella colare, si è anche cimentato (in bat- rendendo vano ogni tentativo di fanfara del grande Imelio dell’8° teria) con la fanfara “Scattini” nel prosecuzione. Una vera jella che ha Reggimento bersaglieri. De Piscopo “Silenzio” di Maggiotto. fiamma cremisi 15
16-17 CERIMONIE RADUNI.qxp_Layout 1 01/08/17 16:02 Pagina 16 RADUNI E CERIMONIE Raduno regionale della Lombardia CALCINATE (BG) ❱ bardi ai quali si uniscono partecipanti Lombardia, bers. Gen.B. Michele Cit- L’ assegnazione dell’importante raduno il 17 e 18 giugno 2017, è stata la corretta ri- compensa a una Sezione ber- saglieri che da anni promuove, con le scuole del territorio, esperienze sui siti storici della Grande Guerra, per dal Veneto, Piemonte ed Emilia Ro- magna; grande opportunità per tra- smettere i valori del rispetto, del sa- crificio, della dedizione alla Patria, doti da tramandare alle nuove gene- razioni. È una calda giornata di fine primavera, uno schieramento ben al- tadella e dal Presidente Regionale, bers. Armando Bignotti, passa in ras- segna l’intero fronte dello schiera- mento. Nel frattempo i calcinatesi, si sono uniti ai loro bersaglieri, assisten- do e applaudendo dal viale degli Olmi insieme alle numerose persone giunte avvicinare i ragazzi a quegli uomini lineato lungo il viale che introduce da varie province. Dall’alto del palco che si sono spesi per un grande ideale. all’area feste rende gli onori al Gon- con i Sindaci dei paesi limitrofi e le La sezione Francesco Gabbiadini è falone di Calcinate accompagnato dal Autorità associative, il parroco, don sempre stata pronta a valorizzare il Sindaco Gianfranco Gafforelli e dal Davide Gregis, nel ricordo dei Caduti, bersaglierismo con grande fierezza Presidente della Sezione, bers. Loren- benedice tutti i partecipanti al raduno. portando il Cappello Piumato in bi- zo Pedrini. Entra nello schieramento Seguono le allocuzioni del sindaco, cicletta da Calcinate a Santiago di il Medagliere del Nastro Azzurro di dei presidenti Pedrini, Bignotti e del Compostela, a Czestochowa, a piedi Bergamo con le Bandiere, i Vessili, i generale Cittadella. Il P.N. Daniele da Calcinate a Roma e portandolo in Labari e i Gagliardetti delle Associa- Carozzi precisa l’attualità della vetta al Monte Bianco. Il 18 giugno zioni d’Arma e di Volontariato. È il educativa dei bersaglieri è il 181° Anniversario della fondazio- momento delle nostre insegne, onore collegandola all’insegnamento di Pa- ne del Corpo dei Bersaglieri, miglior ai Medaglieri regionali e al Medaglie- pà LaMarmora che ci ha lasciato un occasione non poteva esserci per ce- re Nazionale che esprime la nostra decalogo di preziosi insegnamenti. lebrare il 50° anniversario di fonda- Storia e i nostri Caduti. Il Presidente Un progetto che parla di famiglia, di zione della sezione di Calcinate, per Nazionale, bers. Daniele Carozzi, ac- cameratismo, che significa imparare chiamare a raccolta i bersaglieri lom- compagnato dal Comandante Esercito a lavorare in staff; che parla di rispetto 16 fiamma cremisi
16-17 CERIMONIE RADUNI.qxp_Layout 1 01/08/17 16:02 Pagina 17 RADUNI E CERIMONIE che significa anche esigere di essere rispettati all’interno di quei valori di fede che ci contraddistinguono, dove onore alla Patria significa avere senso civico. “Mi complimento con i miei bersaglieri di Calcinate” prosegue il P.N., “perché sono vicini ai ragazzi, noi dobbiamo educarli alla vita intesa anche come sacrificio. A tal riguardo noi continuiamo a essere presenti nel- le scuole. Ci stiamo inoltre impegnan- do affinché si ripristini la leva. Da lu- nedì ogni sezione sarà chiamata a iscrivere un nuovo bersagliere”. Ora sfiliamo per le imbandierate vie del paese, raggiungiamo il monumen- to al Bersagliere, riempiamo i due viali che lo lambiscono e la piazzetta della fontana. È il momento dell’Al- zabandiera e degli Onori ai Caduti con la deposizione della corona d’al- loro; accompagnano musicalmente la fanfara di Viadana e la Arturo Scat- tini di Bergamo. Si riprende la parata acclamati dalla gente, il sole infierisce e la corsa finale è vicina. Orgoglio- samente lanciamo i nostri ritrovati “vent’anni” nella corsa, tra due ali di folla festante. Riformiamo lo schie- ramento nel piazzale dell’area feste; sono consegnati degli attestati inter- rone d’alloro accompagnati dalla fan- Dobbiamo un doveroso e sentito rin- regionali da parte del Presidente In- fara di Bedizzole. La solenne messa graziamento agli organizzatori, in pri- terregionale Italia del Nord, bers. Ca- cantata è stata concelebrata dal par- mis ai bersaglieri di Calcinate per millo Ferroni e offerti dei gadget a ri- roco don Davide, dal curato don Emi- l’impegno e il lavoro svolto negli ul- cordo della giornata alle sei fanfare e liano, da don Cristiano e dal bers. don timi due anni, alla protezione civile, alle due pattuglie ciclistiche da parte Augusto col suo cappello piumato. ai carabinieri in congedo, ai bersa- del soddisfattissimo bers. Pedrini che Ai quattro sacerdoti è stata donata glieri Mauro Lussana, Alessandro Al- con un potente e liberatorio “Rompete l’immagine della Madonna del Cam- bani e Oscar Gipponi, al coordinatore le righe”, scioglie l’adunata. Il rancio mino. Terminata la messa, il Meda- regionale dei raduni bers. Massimo cremisi servito a più di 800 parteci- gliere Nazionale è stato accompagna- Marelli, al vice presidente regionale panti da parte dei bersaglieri di Cal- to in Comune, accolto e custodito dal bers. cav. Pietro Ceriotti infaticabile cinate, accompagnato dalle sfide mu- sindaco Gafforelli e dai suoi cittadini. e brillante speaker, alle fanfare A. Ca- sicali delle cinque fanfare presenti Nella serata, nel campo sportivo da- retto di Bedizzole, Città dei Mille di chiude una due giorni d’intenso spi- vanti ad un folto e appassionato pub- Bergamo, Ghinzelli di Viadana, Tri- rito bersaglieresco. blico la fanfara di Bedizzole s’è esi- boldi di Cremona, Giudici di Palaz- Sabato 17 giugno, alle cinque del po- bita in un magistrale carosello ed ha zolo sull’Oglio, Garavaglia di Ma- meriggio nel Viale degli Olmi un or- eseguito accattivanti brani musicali. genta, Scattini di Bergamo, alle pat- dinato schieramento ha accolto il Nelle pause del programma musicale tuglie ciclistiche di Brembate e di Ro- Gonfalone comunale e il Medagliere il presidente Pedrini ha premiato le vato e a tutti quegli immancabili e in- Nazionale per poi proseguire nel do- Associazioni locali e consegnato al sostituibili lavoratori che hanno ope- veroso e sentito compito di onorare i generale Pochesci, Presidente Nazio- rato nell’anonimato. monumenti dei Carabinieri, degli Al- nale Onorario, una targa ricordo. La pini, dei Granatieri e il monumento magnifica serata non poteva termi- Bers. Ten. Valentino Rocchi, ai Caduti con le deposizioni delle co- nare che con i “Fuochi d’Artificio”. Presidente provinciale di Bergamo fiamma cremisi 17
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