DISTRETTO 108AB LIONS CLUBS INTERNATIONAL - 2013-2014 4 Rivista Distrettuale - Distretto 108 Ab
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Poste Italiane SPA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) - art.1, comma 1, S.1/Ba www.lions108ab.org Rivista Distrettuale 2013-2014 4 DISTRETTO 108AB LIONS CLUBS INTERNATIONAL
Il mio sogno Il mio sogno nasce dall’amore per la nostra Associazione, dall’ideale di amicizia, pace ed integrazione tra i popoli del mondo, dal servizio ai più deboli, dalla solidarietà verso chi ha bisogno di aiuto, dalla partecipazione attiva e propositiva, espletata come protagonista nell’ambito della società civile, nel perseguire il bene comune, il buon governo e i principi etici del nostro Codice d’Onore. Nel mio sogno vedo tanti uomini e donne, che tenendosi per mano, formano un arcobaleno di mille colori, intorno al mondo, senza muri divisori e con tanti ponti. Purtroppo, non può esserci pace senza giustizia: Isaia (vers. 32-17) affermava: “Sarà infuso uno spirito dall’alto, allora il deserto diventerà un giardino e la giustizia regnerà nel giardino e il frutto della giustizia sarà la pace”. E se la pace non regna tra noi come possiamo donarla agli altri? Ho partecipato il mio sogno ai tanti amici e amiche lions e questi mi hanno confidato che è uguale al loro, ma che erano timorosi di esternarlo, tanto non si può cambiare, non si può ribellarsi alla logica del più forte, alla capacità di pochi di imporre il loro volere, i loro programmi, abili nel manipolare le coscienze, proponendosi come “agnelli ricoperti da un candido mantello di lana bianca, e nascondendo la loro indole di lupi rapaci” (Matteo). Nel mio sogno ho raccontato ai miei amici che “la speranza è il sogno di chi è sveglio” e che “quando la paura bussò alla porta, la speranza andò ad aprire e non c’era più nessuno”. Non basta indignarsi nel vedere i “falsi profeti” nella loro scellerata opera di incantatori di coscienze, è necessario ribellarsi. La speranza va organizzata, la pace va costruita, ora senza timori: “Un fiocco di neve cade a terra e si scioglie, tanti fiocchi di neve formano una valanga inarrestabile”. Don Tonino Bello diceva: “in piedi costruttori di pace”. Credetemi: “la nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati, la nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura; è la nostra luce e non la nostra oscurità che ci spaventa. Agire da piccolo uomo non aiuta il mondo, non c’è nulla di illuminante nel rinchiudersi in se stessi, in modo che le persone intorno a noi si sentano insicure. Noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c’è in ognuno di Noi; non è solo in alcuni di Noi è in tutti Noi. Se lasciamo la nostra luce splendere, inconsciamente diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso. Appena ci liberiamo dalla nostra paura, la nostra presenza, automaticamente, libera gli altri”. Questo è il mio sogno e in esso spero di incontrare tutti voi.
Sommario Distretto 108AB 1 Visita al Prefetto di Lecce Dott.ssa Giuliana Perrotta del Direttore Internazionale Roberto Fresia e del Governatore Gian Maria De Marini. (foto di A. Iacovazzi) Sommario Editoriale Cultura Altruismo Strumenti e modelli di partecipazione Rivista bimestrale Ferdinando Fiore 2 Giuseppe Dibenedetto 31 N. 4 (100) - Gennaio-Febbraio 2014 Registrazione Tribunale di Bari N. 1288 del 13/09/1996 Distretto Ricordi LIONS CLUBS INTERNATIONAL Il ruggito internazionale del Lions In ricordo di Antonio Minafra DISTRETTO 108 Ab 3 Peppino Gasparro 33 Pride per i club pugliesi Proprietario e Editore Via Ungaretti, 4 - 73014 Gallipoli (Le) Angelo Iacovazzi Registrazione R.O.C. n. 21366 del 25/07/2011 Service… Service… Service 5 Vita di Club Governatore Mario Rinaldi La fotografia arte e comunicazione Gian Maria De Marini (L.C. Gallipoli) nell’era del 2.0 34 gianmariademarini@alice.it La condizione giovanile oggi Maria Elisa Basile 7 Mario Loizzo DIRETTORE RESPONSABILE I Lions a servizio della comunità Fiore Ferdinando (L.C. Altamura Host) La famiglia di fronte al disagio 36 fioreferdinando@libero.it Giovanna Caforio Massarelli 9 Grazia Pia Attolini Tel./Fax: +39.0803252543 - Cell.: +39.3381842402 La Guida all’Educazione Stradale “Le nuove povertà” Antonio Fabbiano 37 V. DIRETTORE Milly Chiusolo 11 Angelo Iacovazzi (L.C. Bari Aragonese) Sistemi politici al bivio tra occidente angeloiacovazzi@tin.it L’impegno per la donazione degli organi europeo ed oriente musulmano 38 Tel.: +39.0805041267 - Cell.: +39.3483811937 Franco Madaro 13 Michele Mastrodonato REDAZIONE Le origini della stampa in Puglia Giornata contro le mutilazioni genitali 40 Enrichetta Fatigato (L.C. Foggia Host) femminili 15 Serena Costa fatigato@bibliotecaprovincialefoggia.it Cell.: +39.3383352519 Carlo di Morrone Fasano Host: 100 di queste Charter Giannicola D’Amico 42 Rosa Giorgio (L.C. Cassano delle Murge) Progetto Ludopatia farmaciagiorgio@libero.it Leopoldo Ruggero 16 Un ponte di amicizia tra Italia e Turchia Cell.: +39.33093899 Carmen Saponaro 43 Carmelo Ingrosso (L.C. Casarano) In Cina con Martina 20 La donazione degli organi, tessuti e cellule carmeloingrosso@tiscali.it - Cell.: +39.3296885115 Cosimo Di Maggio Maria Rosaria Fino 44 Francesco Madaro (L.C. Taranto Poseidon) Noi Lions ti regaliamo... un amico Progetto Lions di monitoraggio del rischio mfranco40@alice.it - Tel.: +39.0998801487 Loredana De Luca 21 45 Rino Manduzio (L.C. Sannicandro G.) alluvioni nel territorio delle Gravine rmanduzio@virgilio.it - Cell.: +39.3288944517 Insieme per obiettivi e progetti comuni Gianbattista Sassi Angela Matera 23 Ostuni 50 anni di servizio Lions Gisella Marinuzzi (L.C. Martina Franca Host) gisellamarinuzzi@gmail.com - Cell.: +39.3391746650 Dora Barriera 47 Giuseppe Mazzarino (L.C. Taranto Aragonese) g.mazzarino@tin.it - Cell.: +39.3288355869 Cultura Le mille proprietà della mandorla p.g. 48 I 90 anni di Joseph Tusiani a New York Nicola Patruno (L.C. Bari M.J.) Silvana Del Carretto 24 MJF Franco Punzi, nuovo presidente patruno.nicola@gmail.com - Cell.: +39.3472619514 nazionale FederMusica 49 Oronzo Russo (L.C. Casarano) Una matinée al Santalucia Domenico Roscino russooronzo@gmail.com - Cell.: +39.3382907625 Rocco Boccadamo 25 Perché si verifica la fuga dei cervelli 50 SIti web Lions Multidistrettuale: www.lions.it Inserto elezioni 27 dall’Italia? Giuseppe Pizzicoli Distrettuale: www.lions108ab.org “No, questo non è amore!” Giuseppe Mazzarino 51 Siti web Leo Gli articoli per la pubblicazione sulla rivista distrettuale devono essere inviati, per e-mail, a: fioreferdinando@libero.it e angelo- Ambiente e salute: combattere Multidistrettuale: www.portaleo.it Distrettuale: www.leo108ab.org iacovazzi@tin.it entro il 10 dei mesi pari. La redazione si riserva l’inquinamento con la prevenzione 53 ogni diritto di intervenire sui testi e/o pubblicazione. I testi devono essere concisi, di una lunghezza massima di 3000 battute, com- Maria Teresa Dal Maso Progettazione, impaginazione e stampa: preso gli spazi, non devono avere sottolineature, parole in ma- GrafiSystem snc, L.C. Monopoli: a scuola per il via dei Gladioli, 6 - A/3 - 70026 Modugno (Ba) iuscolo e termini stranieri. Le immagini, da corredare all’articolo, Progetto Martina 55 devono essere nitide, identificabili e arricchite da didascalie che Tel. +39080.5375408 - +39080.5375476 consentano l’identificazione del testo. È vietata la riproduzione, Ada Ignazzi Fax +390805308771 anche parziale, di articoli, foto e disegni. Le opinioni degli autori www.grafisystem.it impegnano la loro responsabilità e non rispecchiano il pensiero Progetto Martina La lotta ai tumori progettazione@grafisystem.it della Direzione della rivista. Articoli e foto non si restituiscono. inizia a scuola 56
2 Distretto 108AB Editoriale Ferdinando Fiore Altruismo Altruismo: l’atteggiamento e il com- vostra attenzione. Sono lodevoli i nostri lenzio, raccontando le nostre opere solo portamento di chi ha la qualità morale di service, le nostre raccolte fondi e le no- alla nostra coscienza, perché badate, cari interessarsi al benessere dei propri simili. stre iniziative che andrebbero apprez- amici, di questi tempi, la sofferenza me- Cari amici Lions non ho la pretesa di zate non fosse altro per la loro costanza rita rispetto. insegnarvi cosa è l’altruismo, anche per- nel tempo. Ma vi chiedo, in questi giorni In un Paese piegato dalla crisi econo- ché se non lo conoscessimo non sarem- difficili per tutti, di realizzare, quotidia- mica, condannato dall’assenza di valori mo Lions. namente dei piccoli service per aiutare è nostro dovere fare un passo indietro e Desidero riflettere, con voi, sul con- chi ha bisogno. Per arginare questa sof- tornare a svolgere la nostra missione pri- cetto di altruismo, ossia su quella natura- ferenza. maria, servire, con la compostezza che le propensione ad “interessarsi al benes- Iniziative singole, promosse lì dove questi tempi ci chiedono. Direi quasi, sere dei propri simili”. ognuno di noi può arrivare senza fare con la bellezza che i gesti sinceri esigo- Da anni noi Lions lavoriamo per aiu- troppo rumore, aiutando chi ci è accanto no. tare chi ha bisogno, mobilitiamo i nostri e per troppo pudore non ci racconta le Basta parlare sempre di noi, basta club per intervenire sulle diverse emer- sue sofferenze, le sue angosce. Possia- lodarci o criticarci. Allarghiamo la nostra genze umanitarie e per portare benes- mo aiutare qualcuno con le faccende famiglia, facciamo entrare fratelli che sere e gioia lì dove mancano. Questo lo domestiche, potremmo aiutarlo a tro- ora hanno bisogno del nostro aiuto. An- sappiamo e non serve, ora, elencare le vare un lavoro o a riscattarsi nel mondo che solo di una carezza, una mano sulla iniziative e i tanti risultati raggiunti, per- del lavoro, potremmo favorire con una spalla. Uno sguardo d’affetto, occhi negli ché li conosciamo bene e soprattutto, parola di conforto a riportare la speran- occhi. non è di questo che voglio parlare. za li dove, paura e rabbia hanno preso In una parola, altruismo, puro e gra- Vorrei invece richiamare la vostra at- il sopravvento. Potremmo strappare un tuito nel cercare con tutte le forze di an- tenzione su quanto accade nel nostro sorriso ad un anziano solo. Tutto in si- dare incontro ai bisogni umanitari. paese, e quando dico “paese” non par- lo dell’intera nazione ma mi riferisco ai nostri singoli paesi. Alle nostre strade, le nostre piazze, cariche di emergenze e piene di sofferenza. La crisi economi- ca ha schiacciato le imprese e di conse- guenza le famiglie private di serenità, di tranquillità e soprattutto di speranza. Alla crisi economica e occupazionale, poi, si è aggiunta l’incertezza di un fu- turo più sereno fondato sulla stabilità. Ed è qui che sono saltati anche i più elementari valori su cui si basano le no- stre famiglie e le nostre comunità. La rabbia, la frustrazione hanno preso il sopravvento sul nostro vivere comune. Purtroppo. Sofferenza che la dignità, innan- zitutto, ma anche la paura e la becera ostinazione a negare l’evidenza e a vi- vere una vita che non ci appartiene, relegano nel silenzio e nella solitudine. Ed è questo che vorrei porre alla Gennaio • Febbraio 2014
Angelo Iacovazzi Distretto Distretto 108AB 3 Il ruggito internazionale del Lions Pride per i club pugliesi A Lecce, Foggia e Bari il Direttore Internazionale Organizzare un incontro sul Lions Pri- de serve ed è servito soprattutto a questo: Roberto Fresia ricordare a tutti i soci che non bisogna vi- vere solo l’ambito locale del club ma che Una ventata di internazionalità e di cento per cento dei fondi raccolti. l’appartenenza ai Lions, che poi si traduce riflessione sull’essere Lions e sul vivere la Perché se è importante e imprescindi- in un motivo d’orgoglio, implica questo propria scelta con orgoglio. Quella di Ro- bile il legame con il territorio, non solo per orizzonte ampio, che scavalca i confini berto Fresia, 41 anni di associazione e un il radicamento del club e il coinvolgimento e unisce le forze di solidarietà proprie a lungo elenco di incarichi che oggi lo por- e la partecipazione dei soci, è altrettanto quelle di altri 1,35 milioni di soci e di oltre tano ad essere Direttore internazionale, è vero che un club Lions non può prescin- 46mila club sparsi in tutto il mondo a so- stata una tre giorni di confronto e forma- dere dal guardare oltre, dal sollevare lo stegno di una causa comune. Ciascuno dei tre appuntamenti pu- gliesi ha ruotato attorno a questo cardine, ovvero a quanto sta scritto nelle finalità dello Statuto. Una carta che regolamenta l’operato di ogni club e che motiva l’ade- sione all’associazione ma che spesso passa un po’ in secondo piano sia rispetto alle attività che vengono organizzate nei vari anni sociali sia, come talvolta capita, ai lo- calismi. “Certo, non ci può essere solo interna- zionalità sennò si perde di vista la perso- na ma un Lions non può pensare di agire senza vivere l’internazionalità. In Italia – ha detto il Direttore Internazionale – abbia- mo il 70-80% dei club che fa attività locale. Così facendo però, questi club rischiano zione dedicata ai soci pugliesi. A Lecce, sguardo dalla realtà “domestica” per con- individualismo e isolamento. A fronte di Foggia e Bari si sono tenute tre lunghe tribuire attivamente all’obiettivo lontano uno Statuto unico per tutti i club, si rischia riunioni incentrate sull’esperienza lionisti- che si concretizza nei service a sostegno di cioè che ognuno lo legga a modo suo. In- ca, il significato del service, le finalità asso- chi si trova sfortunatamente a vivere cala- vece, quel che distingue i Lions è proprio ciative ed il respiro ampio di una missione mità naturali (che sia l’emergenza umani- l’internazionalità, che in fondo è anche la condivisa tra 209 Paesi che qualifica e dà taria delle Filippine, la ricostruzione post- nostra maggiore attrattività. Ma perché si senso all’operare quotidiano nei club di sisma in Emilia, in Irpinia, in Friuli, il dopo vive tanto sul locale? Perché tanti che en- appartenenza. Tutto per ripensare il pro- alluvione di Genova o la ricostruzione in trano nell’associazione, la vedono come prio ruolo all’interno di un’associazione Lunigiana) o condizioni sociali di partico- un punto di arrivo: stanno dentro fino a che non solo si prodiga filantropicamente lare svantaggio (come nei Paesi in via di quando si attua lo scopo locale che hanno in campagne sociali e sanitarie che hanno sviluppo), senza limiti territoriali. Detto in testa e se ne vanno quando il club non lo scopo di migliorare il benessere delle altrimenti, quello che fa la differenza tra i realizza più quello che hanno a cuore. Pro- persone, soprattutto le più povere e in- Lions e una qualsiasi altra associazione di prio questa prospettiva va ribaltata: en- difese, ma ha il merito di essere l’unica in volontariato, è la sua congenita dimensio- trare in un Lions club non deve essere un grado di trasformare in opere concrete il ne internazionale. punto di arrivo ma di partenza, per il quale www.lions108ab.org
4 Distretto 108AB Distretto e non bisogna partecipare agli incontri come ad un rito ma con sentimento, con approfondimento, con partecipazione di tempo e non solo di fondi. Anzi è impor- tante dare più tempo a dimostrazione dell’essere motivati, di sentirsi orgogliosi di stare nell’associazione”. Su questo punto c’è stata anche la ri- flessione del Governatore del Distretto 108AB Gianmaria De Marini: “Dobbiamo tutti comprendere che Lions non si può essere solo con un distintivo. Bisogna fare, agire, amare l’associazione. Dobbiamo ri- bisogna impegnarsi ogni giorno”. e la responsabilità dei programmi perché acquistare l’orgoglio di far parte di un’as- Da Fresia è arrivato un forte richiamo il 100% dei fondi che raccogliamo arriva a sociazione che opera in 209 Paesi”. all’univocità dell’operato Lions. Cioè l’in- destinazione. Non c’è nessuna altra asso- Di qui anche la sua analisi sullo stato vito a fare attenzione a quel che si fa nel ciazione che non prenda parte dei fondi del Distretto 108 AB: “Oggi manca l’idea proprio club. Perché se “ci sono 1350 club per pagarsi le spese. In questa classifica il di cui innamorarsi nel nostro Distretto. Lions non ci devono essere 1350 modi di- Wwf è 8°, l’Unesco 13°, la Fao 14°, l’Uhcnr Quando ci occupammo di Casalnuovo versi di fare service, di operare. Quel che 16°, l’Unicef 18°, la Caritas 29°, Amnesty 32°. Monterotaro c’era stato un aumento di dobbiamo fare da Lions ci è detto negli Sono tutti enti che hanno un forte appeal soci. Dopo è iniziato un lento decremento. scopi della nostra associazione. Dobbia- in fatto di comunicazione, che raccolgono Bauman parla di società liquida. Ci stiamo mo rifarci sempre allo Statuto che ci dice tanti soldi ma che poi tolgono agli scopi sciogliendo? Non ci sono più i valori che cosa fare, mentre spesso non sappiamo fino al 28% dei fondi per coprire le proprie legano le persone? Stiamo diventando nemmeno cosa dice”. spese di gestione. Solo noi devolviamo il un fiume carsico che cammina e poi spa- Proprio ripensando agli scopi che Mel- 100% dei fondi alla causa per cui li abbia- risce? I valori, le emozioni che avevamo vin Jones scrisse nel 1917, Fresia, che in mo raccolti”. sono scomparsi? O possono riaffiorare se tutte e tre le sedi pugliesi d’incontro ha a Questo dato conforta e sostanzia l’or- oggi torniamo a innamorarci di nuovo de- lungo scambiato opinioni con i soci, inter- goglio Lions. Mostra dati alla mano quel gli scopi di questa associazione? Bisogna vistandoli, rispondendo ai dubbi e espo- che rende, internazionalmente, i Lions di- tornare a relazionarci per essere efficaci. nendo la propria esperienza personale e versi e anche credibili. L’idea nuova è quella che Zamagni defi- internazionale, ha espresso una riflessio- Il contributo di Fresia sul Lions Pride nisce ‘capital connecting’: non sono suf- ne chiamata non a caso “Dal mondo alla non è stato cioè solo un richiamo all’in- ficienti le soggettività, bisogna cercare la persona” intendendo proprio focalizzare ternazionalità ma un invito alla riflessione relazionalità. Ma per farlo serve la fiducia, l’attenzione sullo sguardo “lontano” che e all’autovalutazione: se nel 30% dei club che significa corda. La forza della corda sta un socio Lions deve avere. Per questo ha italiani crescono i soci, è evidente che la nell’unione dei singoli contributi, la forza presentato una sorta di piramide di priori- gente ha bisogno di fare qualcosa per gli viene dall’insieme. Ciascuno deve coltiva- tà che vede in sequenza: il mondo, lo sta- altri. Per la retention dei soci serve dunque re la consapevolezza di essere Lions e poi to, la comunità, il club, la persona. mettersi in discussione, ripensare le pro- dobbiamo relazionarci e per fare questo, “Il percorso che suggerisco? Ci sono tre prie motivazioni. “Non bisogna avere un bisogna trasmettere emozioni e l’orgoglio momenti essenziali – ha detto Fresia – che Lions club come se fosse un franchising di essere Lions”. non possono mancare nel programma di un presidente di club: l’operatività del club sul proprio territorio perché la linfa vitale sono i soci; l’operatività collettiva tra i club per agire efficacemente a sostegno di traguardi più importanti; la chiamata all’internazionalità. Per vivere quest’ultima c’è soprattutto la Fondazione Lions Club International. Una classifica del Financial Times, compilata da 445 aziende che la- vorano con le Ong, ha dato un punteggio alle 34 migliori al mondo. Noi siamo al pri- mo posto per l’esecuzione dei programmi, le comunicazioni, la presenza in 209 Paesi Gennaio • Febbraio 2014
Mario Rinaldi Distretto Distretto 108AB 5 Service… Service… Service Cosa lega fra loro persone di diversa impegna in maniera diretta in attività emarginazione e il conseguente possibi- età, di angoli disparati di questa nostra di servizio indicate dal Multidistretto le abbandono scolastico. La sede di riferi- bella e martoriata Italia, con attività pro- 108 come service di rilevanza naziona- mento per il Sud sorgerà in una struttura fessionali e situazioni familiari differenti, le. È il caso di chi opera nell’ambito della ospedaliera del nostro Distretto. con l’apparentemente unico collante SO.SAN., o di Lions Acqua per la Vita ON- Senza contare ciò che è stato fatto costituito dall’aver svolto il ruolo di Go- LUS, o di Lions Italiani contro le malattie negli anni trascorsi. Insomma, mi sem- vernatore Distrettuale nello stesso anno, killer dei bambini, o dei Giovani e la sicu- bra che sia un discreto elenco di attività tanto da essere chiamati da qualcuno rezza stradale, o ancora del Progetto sor- di servizio che rinnovano motivazione, “quei ragazzi del 2005?” dità: vincere la sordità è possibile, occor- entusiasmo, condivisione, responsabilità, Due valori pregnanti della nostra As- re perseverare. trasparenza, progettualità, spirito critico, sociazione: l’amicizia e l’impegno conti- E poi, ancora, qualcuno è Donatore profondo senso di cittadinanza attiva; in nuativo e responsabile nel servizio. annuale continuativo alla LCIF. Qualcun due parole motivano l’essere Lions. Già, l’amicizia. È ciò che continua a altro è responsabile di un progetto mul- Queste brevi riflessioni sulla motiva- spingere i componenti di questo gruppo tidistrettuale per EXPO 2015. zione riportano alla mente un interessan- di past Governatori a incontrarsi perio- E anche c’è chi opera nell’ambito del- te seminario svolto nella primavera del dicamente in diverse località d’Italia per le attività di GLT e di GMT. 2002 nel Distretto 108A, a Cervia – Mila- tre giorni, in aggiunta a quanto avviene Ma c’è anche chi, per onorare la me- no Marittima, sui valori della società con- in occasione di congressi, convegni e se- moria di un PDG del 2005 recentemente temporanea e il lionismo, da cui emer- minari nazionali e internazionali, tanto scomparso, ha pensato di creare i pre- sero alcune considerazioni che ritengo che oggi, in poco più di sette anni, sono supposti per la donazione all’Associa- importanti, e soprattutto ancora attuali. giunti al quindicesimo incontro. Oltre al zione Pulmino amico di un automezzo “I Lions sono chiamati a testimoniare piacere stesso di trascorrere insieme al- abilitato al trasporto dei pazienti disabili un impegno di responsabile cittadinanza cuni giorni in serena amicizia, l’occasio- e oncologici. e quindi, quando emerge l’opportunità ne offre l’opportunità sia di scambiare E anche chi, con incisiva attività di di operare per l’interesse generale, – dis- le esperienze acquisite nelle attività di promozione, in occasione dell’apertura se il compianto PID Giovanni Rigone – è servizio, sia di confrontarsi sull’interpre- dell’anno accademico del Morosini di loro dovere consentire che ogni iniziativa tazione dei principi dell’Associazione e Venezia, ha fatto istituire una congrua che concorre a migliorare le condizioni sull’applicazione delle relative metodo- borsa di studio in ricordo di un PCC del- sociali, economiche e civili della loro co- logie in essere. lo stesso corso, anch’esso recentemente munità, trovi modo di essere organizza- Ma il valore più importante che si è scomparso. ta.” sempre più rafforzato in questi anni è Questi ragazzi del 2005, poi, si sono La nostra Associazione è stata defi- quello relativo al servizio, silente, discre- impegnati a sostenere uno studente or- nita come un laboratorio sociale perma- to e senza clamori, portato avanti indi- fano inserito nella comunità Tabasamu nente di scala universale e di dimensione vidualmente o come gruppo, in modo (il sorriso) di Malindi, in Kenia mediante polimorfa, che deve portare a realizzare continuativo e responsabile. E così ci si l’assegnazione di una borsa di studio un prodotto sociale efficace per mezzo ritrova ad essere, in maniera semplice- pluriennale che consente al giovane di di un efficiente impegno costante di mo- mente naturale, garanti di una capacità diplomarsi infermiere professionale e bilitazione delle risorse umane ed intel- operativa maturata con l’esperienza del diventare così il riferimento sanitario del lettuali di cui disponiamo. “Ecco dunque passato e in grado di sviluppare le ca- villaggio. la necessità – sottolineò Rigone – di su- ratteristiche di leadership, rafforzandola C’è anche chi si è fatto promotore del- perare l’episodicità e l’impegno umani- con l’esempio. I campi in cui si continua la riattivazione del Service per i Dislessici. tario frammentario, per prediligere dise- a realizzare queste attività sono i più di- Dovrebbe essere realizzata a breve una gni di prospettiva e tecniche progettuali sparati, e l’occasione che qui si offre è ONLUS: “Sento e leggo, i Lions Italiani per concrete.” quella di far cenno a service che sono at- la dislessia” che riprenderà la traduzione Ma quali iniziative di rilievo lionistico tualmente in pieno sviluppo. di testi specificatamente rivolta ai disles- si stanno tratteggiando sulla scena socia- Fra questi ragazzi del 2005 c’è chi si sici, contribuendo ad evitare così la loro le attuale? Direi soprattutto tre progetti: www.lions108ab.org
6 Distretto 108AB Distretto La proposta di legge regionale sull’at- tuazione dell’art. 118 della Costituzione Italiana in materia di sussidiarietà; la par- tecipazione del Lions International - Mul- tidistretto 108 Italy come esponente di rilievo della Società Civile a EXPO 2015; la 102ª Convention mondiale dell’Associa- tion of Lions Clubs International del 2019, che si svolgerà per la prima volta in Italia, a Milano. Tornando al seminario del 2002, il PDG Giuseppe Potenza ebbe a dire che “i Lions per essere motivati devono poter guar- dare verso una meta, che sia un obiettivo sfidante e di elevato profilo, ma al tempo stesso un obiettivo emotivo e operativo di forte impegno ma realizzabile. Solo così, utilizzando pienamente e responsa- bilmente le energie e le potenzialità dei singoli e della squadra, è possibile essere attori del service, e non intermediari; solo così è possibile vivere quel fattore di mo- tivazione che spesso appare annebbiato, evanescente.” Ma tutto si affievolisce nei contorni se non si vive nella società (e, dunque, nell’Associazione) con un’etica compor- Sono valori, questi, spesso minati date, favoritismi, preferenze, abitudini e tamentale ineccepibile. I Lions devono dall’uomo stesso che non riesce ad ap- comportamenti di corte. dare l’esempio in chiave etica, sempre, e a profondire e rinnovare quello slancio In realtà, la minaccia costituita dal tutti. Pensiamo ai nostri giovani che vivo- emotivo in grado di coniugare la passio- pettegolezzo è un tema ricorrente del no un periodo difficile caratterizzato dal ne condivisa per il servizio con la giusta Pontefice. “Siamo abituati alle chiacchie- disagio per una società in crisi globale, capacità di innovazione metodologica, re – egli dice – ai pettegolezzi e spesso con un sempre più marcato sentimento che sia in grado pertanto di adeguare le trasformiamo le nostre comunità in un di fiducia nelle istituzioni, nella politica, attività di servizio alle reali esigenze so- inferno dove si manifesta questa forma nella giustizia, e con l’incertezza per un ciali di questi anni. di odiosa criminalità che porta ad ucci- mondo sociale caratterizzato da una pro- È necessario promuovere una auten- dere con la lingua” (riflessione proposta fonda crisi per la caduta dei valori e per tica umanizzazione della gente del no- dal Santo Padre nella Domus Sanctae una sempre più diffusa assenza di riferi- stro tempo. Marthae il 2 settembre scorso). “E poi menti etici e morali. In un seminario di- Papa Francesco esorta: dobbiamo – continua – quelli che vivono parlan- strettuale del Rotary International svolto combattere la globalizzazione dell’indif- do male del prossimo con chiacchiere a Taranto l’autunno scorso il prof. France- ferenza, e avere sempre il coraggio di ti- malevoli sono anche ipocriti, perché sco Bellino ha detto: “L’uomo vive tra una rar fuori dal cuore le cose che non vanno. non hanno il coraggio di guardare in se dimensione totalmente pubblica e una Bisogna guardare oltre i bisogni indivi- stessi”. radicalmente privata, spesso tralascian- duali. Il bene dell’individuo e il bene del- Essere dunque partecipi di un dia- do la dimensione intermedia, cioè quel- la società devono conciliarsi in armonia, logo di amicizia e di rispetto, avulso da la della comunità. E invece è proprio qui determinando così ciò che viene chiama- prevaricazioni e condizionamenti, colti- che si trova il senso dell’appartenenza. In to bene comune. vando una cultura di relazione che len- una comunità, come è quella delle Asso- Ma bisogna anche abbandonare tamente ma con responsabilità e senza ciazioni di servizio, si vive la dimensione quella pratica purtoppo diffusa di mil- tentennamenti conduce alla diffusione simbolica e quella affettiva: quest’ultima lantato credito e di spregevole turbativa di una cultura della solidarietà. espressa dall’amicizia; quella simbolica da che minano la motivazione e la naturale Entrare (o ritornare?) in un modus tutto un mondo di valori come il servizio, propensione al servizio. vivendi caratterizzato dalla responsa- il rispetto della persona, il rifiuto dell’indi- A fine febbraio, nella basilica vatica- bilità, individuale o associativa, sia nei vidualismo, la spinta a creare un mondo na, Papa Francesco ha sollecitato con vi- confronti della società, sia nei confronti migliore. gore di evitare intrighi, chiacchiere, cor- dell’uomo. Questa è la vera innovazione. Gennaio • Febbraio 2014
Maria Elisa Basile Distretto Distretto 108AB 7 La condizione giovanile oggi Tra malessere sociale, crisi dell’occupazione e mancanza di tempo si traduce in indisci- plina di norme: ”se non sono ascoltato mancanza di futuro: le cause da rimuovere ed i vuol dire che posso fare quello che vo- rimedi da effettuare nell’ambito della famiglia e delle glio senza preoccuparmi dell’altro”. istituzioni e della comunità, cosa possono fare i Lions. I giovani non vorrebbero vivere in cli- ma di discordia tra genitori ma, quando capiscono che l’unione non c’è, i ragazzi si trovano in una terra di nessuno dove Obiettivo dei Lions è quello di guar- È importantissimo, quindi, per tutti regna di solito indisciplina, assenza di re- dare avanti, di rivolgere lo sguardo in noi adulti: gole e di valori o peggio apatia. direzione dei nostri giovani, protagonisti Ascoltare i giovani e le loro proposte. del futuro. Conoscere le criticità e le aspirazioni Il disagio si genera e si alimenta più Nell’era della globalizzazione urge dei giovani. facilmente tra quei ragazzi che non rie- promuovere l’attenzione sulla condizio- È stato evidenziato da studiosi e ricer- scono a trovare nelle persone che fre- ne giovanile che oggi accusa malessere catori sociali che la corsa sfrenata degli quentano punti di riferimento significa- sociale ed incertezza di futuro. adulti al successo, alla carriera, all’imma- tivi a cui rapportarsi, per evitare che le Il tema di studio distrettuale “La con- gine ha fatto sì che la mancanza di tem- incertezze quotidiane, le frustrazioni e le dizione giovanile oggi... Quale futuro? po da dedicare all’ascolto e alla comu- insoddisfazioni sfocino in stato di males- Che cosa possono fare i Lions?” L’obietti- nicazione con i figli, hanno creato non sere e di insofferenza. vo fattibile e possibile oltre che praticabi- pochi problemi e conseguenze negative È evidente, in questo tempo, come la le è quello di organizzare performances, sulla formazione dei giovani. dimensione lavorativa rappresenta una situazioni, opportunità, eventi per infor- Gli adulti sono consapevoli delle cri- criticità sociale, economica e finanziaria mare ed orientare per gli studenti delle ticità che vivono i giovani: la mancanza che si ripercuote sul disagio che i nostri Scuole Sec. di II grado per la scelta degli di comunicazione causata anche dalla giovani stanno vivendo, non avendo cer- studi universitari e lavorativi. Il nostro Paese, come altri, vive un momento difficile di crescita tanto che l’individuo incontra difficoltà nell’inse- rimento sociale sia per mancanza di oc- cupazione sia per carenza di valori e di punti di riferimento. Uno dei problemi che i giovani si tro- vano ad affrontare è la consapevolezza della loro identità in un mondo che è governato da adulti che a loro volta sono incerti sulla propria identità e finiscono per proiettare sui giovani una serie di paure e di incertezze personali. Quali strumenti per gestire la proble- maticità giovanile? I sociologi sostengo- no che si possono fornire spiegazioni più esaustive interagendo con i soggetti. La ricerca sociologica, quindi, ci aiu- ta a conoscere ed interpretare la realtà sociale, riflettendo sulle aspirazioni e sui disagi che coinvolgono i giovani. www.lions108ab.org
8 Distretto 108 AB Distretto tezza per il futuro. Le difficoltà familiari e la mancanza di comunicazione, il males- sere esistenziale incidono, ovviamente, sul processo di costruzione della propria identità. I disagi che manifestano i giovani na- scono dalla difficoltà di comunicare, di parlare con i genitori, con gli insegnanti ed anche con i propri compagni e so- prattutto dall’incertezza per la difficile realizzazione delle proprie aspirazioni e progetti personali. Gli atti di violenza che si attuano tra i ragazzi scaturiscono dalla debolezza, dalla voglia di dimostrare una forza che non c’è. L’affermazione in un gruppo a qualsi- asi costo è motivo di debolezza. L’obiettivo educativo prioritario sa- rebbe quello di aiutare i giovani a non rassegnarsi ad accettare passivamente di essere esclusi dal gruppo; chi è escluso tiamo passivamente, ma cerchiamo di gli avvenimenti, per far sì che si com- dal gruppo è vittima di derisione, di bul- conoscere il cambiamento attraverso il prenda ciò che fermamente vogliono. lismo, di solitudine e di disattenzione da sistema della cultura che lo attua. Le Istituzioni scolastiche della nostra parte degli adulti. Nel panorama delle Istituzioni la città hanno offerto opportunità signifi- Basta apparire per avere successo, scuola è una realtà particolarmente ricca cative stimolando i giovani a esprimere per avere ciò che si vuole. Il mito dell’e- di energie sane e capaci di concorrere punti di vista, aspettative personali e so- roe non ha più il significato tradizionale; all’educazione civile ed al coinvolgimen- ciali. è il mito di chi compie un’azione spet- to dei giovani. I Dirigenti scolastici degli Istituti d’I- tacolare che porta alla ribalta dei mass- I dati riportati dalla ricerca rappre- struzione Sec. di II grado: IPSS “Liside” media. sentano, con buona approssimazione, il di Taranto, Liceo “Aristosseno” e Liceo I genitori raramente riescono a sa- disagio dei giovani studenti del nostro “Ferraris” hanno apprezzato l’impegno pere che cosa fanno i figli e dove vanno territorio. dei Lions ed hanno coinvolto docenti e e conoscono poco i loro problemi per L’incertezza di un futuro, la difficoltà studenti. mancanza di dialogo. di progettare, di costruire relazioni e la La somministrazione ai giovani stu- È necessario pensare alla crescita dei propria identità creano forte senso di de- denti di 16/18 anni di questionari ha l’o- ragazzi in termini di futuri cittadini e non bolezza e di disagio. biettivo di conoscere le cause del disagio si diventa cittadini se gli adulti per primi I giovani studenti che alla domanda giovanile al fine di attivare strategie co- non fanno squadra. “Ti piacerebbe svolgere la tua attività municative con le Istituzioni sociali per La vita oggi è una straordinaria corsa: nella tua città o altrove“ hanno risposto cercare delle soluzioni. per arrivare ai successi ed alla realizzazio- all’80% “altrove” fanno riflettere e richia- I giovani sono sempre più lontani ne dei propri sogni bisognerebbe incre- mano l’attenzione delle Istituzioni. dalle associazioni, dalla politica, dalla mentare capacità comunicative, curiosi- Pur considerando il desiderio di vo- cultura, dalla chiesa. Ciò che colpisce di tà, conoscenze e passione. ler fare esperienze e di conoscere realtà più nell’ambito degli esiti scaturiti dalla È il caso di soffermare l’attenzione diverse, il dato è allarmante, perché na- lettura dei questionari somministrati è sulla Teoria di Ghestal: sconde la voglia di fuggire da un terri- stato quello di riscontrare che alla do- “L’uomo per apprendere deve creare torio tradito da false speranze e da una manda: “Quali sono i problemi più gravi un ordine nel mondo perché non ha al- mancanza di opportunità, un territorio che a tuo parere turbano la condizione tra scelta”. che non è stato amato dai suoi cittadi- giovanile” i giovani studenti hanno dato Non è irrilevante la Teoria dei funzio- ni. I giovani sono fortemente sfiduciati e rilevanza alla problematica della droga. nalisti: “L’uomo crea un ordine per so- meditano la fuga da una realtà avvilente. Droga e trasgressione si coniugano bene pravvivere in un equilibrio omeostatico Questo serve a tutti noi da monito come con il senso di forza e di sicurezza che i con l’ambiente”. educatori, come genitori e responsabili giovani cercano senza riscontro, pur- Noi che crediamo in quello che fac- a vari livelli; anche il mondo dell’associa- troppo, nei valori della cultura e del ri- ciamo, perché siamo spinti dalla curiosità zionismo deve far sentire la sua voce in spetto di sé stessi. Non accettano, infatti, e dalla passione, non solo non ci adat- modo incisivo e responsabile. Gennaio • Febbraio 2014
Giovanna Caforio Massarelli Distretto Distretto 108AB 9 La famiglia di fronte al disagio “C’era una volta l’educazione. E con soffrirne maggiormente, è proprio la fa- • la pluralizzazione, che sottolinea l’av- essa un padre e una madre. Accanto: miglia oggi sottoposta costantemente vento della categoria plurale della fa- dei nonni, degli zii, tanti parenti, diversi ad un doppio messaggio contradditto- miglia, la varietà dei possibili vincoli re- amici. Infine una scuola (molte scuole), rio e paradossale. Se da un lato, infatti, lazionali, l’assunzione di definizioni più un lavoro, un quartiere, una città, un Pa- se ne ribadisce il ruolo fondamentale, inclusive di “famiglia” (estesa, multipla, ese, la società, il mondo. Su tutto la spe- quale pilastro della società, dall’altro i di fatto, affidataria, ricostituita, mono- ranza di vivere e il desiderio di crescere”. genitori vedono fortemente ridotto lo parentale, convivenza di persone dello È un quadro rassicurante, che pone spazio e l’efficacia dell’azione educativa stesso genere); l’accento su quelli che “un tempo” era- a causa dei disorientamenti provocati • la sistemicità, paradigma con cui la si no i processi e gli strumenti del pro- dall’affermarsi di nuovi valori (meglio considera come sistema, laddove l’alte- cesso educativo, attraverso cui l’intera non valori), quali l’individualismo esa- razione di una parte produce disturbi società, a partire dalla famiglia, trasmet- sperato, la cultura del successo, il fa- della comunicazione nell’intero grup- teva da una generazione all’altra il patri- scino seduttivo di stili di vita distorti e po parentale; monio di conoscenze, valori, tradizioni devianti, l’attrattiva di differenti modelli • la problematicità, con la quale si sot- e comportamenti, processi e strumenti culturali, che hanno soppiantato i vec- tolineano le complesse dinamiche che che sono venuti meno nella moderna chi valori, ridefinendo e coinvolgendo conferiscono al gruppo familiare una società complessa e globalizzata. in profondità i tradizionali compiti edu- vita sempre più spesso segnata dal Da più parti si sottolinea l’e- cativi. conflitto. mergenza educativa che In letteratura si sottolinea l’evoluzio- Ciò premesso appare chiaro come, caratterizza il nostro ne dello stesso concetto di famiglia, ca- venuti meno valori, vincoli e ruoli, la re- tempo dove, a ratterizzato da paradigmi come: lazione con i figli, specie se adolescenti, • l’evolutività, cioè la natura di- sia anch’essa contrassegnata da proble- namica e le modificazioni cui maticità. essa va incontro nel tempo at- L’adolescente, cui noi adulti abbia- traverso fasi evolutive indivi- mo sottratto ogni prospettiva di futuro, duabili, che coinvolgono sia soffre questa mescolanza di ruoli e man- la coppia che le rela- canza di valori che si traduce in assenza zioni paren- di punti di riferimento. tali; Crescere non è facile e in questa “in- certezza educativa” radicano il disagio e il fascino della trasgressione, frutto di una inquietudine ed un malessere esi- stenziale che si manifestano sotto forma di condotte aggressive, spesso devianti, con atteggiamenti di apatia, disinteres- se, demotivazione, insuccesso e abban- dono degli studi, uso di sostanze illegali, comportamenti estremi e completa mancanza di progettualità nei nostri giovani. Allora, quando c’è stato un “terremoto”, cosa fare? Da dove iniziare ricostruire? Bisogna iniziare da noi, dalla nostra capacità di www.lions108ab.org
10 Distretto 10AB Distretto amare e di metterci in discussione rico- cerità, della prudenza, della generosità, so in carico ed accompagnato verso noscendo i nostri errori. di accettare quanto non si può cambia- una evoluzione positiva; In primo luogo, in questo contesto, è re; il coraggio del perdono, del silenzio, • A come Attenzione, perché è fonda- importante ridare spessore e ricostruire del saper ascoltare. mentale attenzionare ed osservare le funzioni genitoriali: l’essere madre, Solo a partire da noi potremo con- i comportamenti per individuarne che garantisce l’accudimento e l’acco- cretizzare i fini dell’educazione che punti deboli e criticità, avendo ben glienza incondizionata, la comunicazio- sono quelli dell’educare alla libertà, presente che la ribellione dell’adole- ne affettiva, la capacità di rispondere al quale progetto, impegno e conquista scente, nella sfera della normalità, cor- bisogno, la sicurezza di base e l’elabora- che eleva ciascuno di noi verso atmo- risponde al bisogno di affermazione e zione dei sentimenti e delle emozioni; sfere di valore e di bene; educare alla differenziazione dalle figure genitoria- l’essere padre, che comprende tutto ciò responsabilità, facoltà di colui che è li, percorso che segna le tappe evolu- che comporta la crescita dell’autono- chiamato a rispondere dei suoi atti, ren- tive di ciascuno e solo se non ben gui- mia, il contenimento delle pulsioni, l’a- dere ragione delle proprie azioni, dei dato evolve in disagio; dattamento al reale, la funzione norma- propri comportamenti e saperne subire • A come Ascolto, perché bisogna recu- tiva e l’inserimento nel tessuto sociale. le conseguenze; educare al sacrificio, perare l’ascolto come valore educati- È poi importante focalizzare l’atten- prospettiva che allontana dalla logica vo, attraverso cui ci si pone dal punto zione sui ragazzi, sui loro bisogni, non perversa del “tutto e subito” in nome di vista dell’altro in una atmosfera di giudicandoli per sottrazione, ma privi- del saper aspettare, sapersi mettere in condivisione e di empatia; legiando la pedagogia del positivo che gioco, saper contare sulle proprie forze; • A come Amore, perché l’amore è la ca- promuove e non ostacola, che scopre educare alla autonomia, facoltà del reg- ratteristica delle persone autentiche, le potenzialità ed incoraggia a metterle gersi e governarsi da sé. capaci di accogliere la sfida che l’altro in campo e non giudica, che offre pro- In tal modo si metteranno in essere rappresenta e rispondervi con solleci- spettive e non prospetta il nulla. le “A” dell’educazione: tudine, pazienza, competenza. Educare è testimoniare e la testimo- • A come Accoglienza, perché il disagio In una parola amandosi ed amando nianza è coraggio, il coraggio della sin- va prima accolto per poter essere pre- l’altro diverso da sé. Gennaio • Febbraio 2014
Milly Chiusolo Distretto Distretto 108AB 11 “Le nuove povertà” L’impegno del Lions Club “Bari Melvin Jones” quasi a celare la situazione sociale ed economica nel mondo che è grave e i per il service rischi che corre l’uomo per la soprav- Contraddizioni e squilibri del mondo contemporaneo vivenza sono notevoli e, sempre un maggior numero di persone affronta- no, quotidianamente, i tormenti della miseria se non l’angoscia della fame. La cosiddetta “società del benes- pre più ricchi ed i sempre più poveri. Queste amare riflessioni sono state, sere” non è altro che il fenomeno più In questo contesto, come ha scrit- in varie assemblee del Lions Club Bari macroscopico degli effetti della tecno- to Erich Fromm, “un uomo, un essere “Melvin Jones” esaminate, analizzate e, logia sulla società ed il risultato storico umano vivente, cessa di essere un fine in seguito, convogliate in un progetto più cospicuo delle applicazioni tecno- in se e diventa il mezzo degli interessi nato durante l’anno sociale 2012 -2013, logiche in campo industriale. economici di un altro uomo o di se stes- con il coinvolgimento di tutti i soci, Questa realtà ha, però, generato so o di un gigante impersonale: il mec- progetto che ha preso le mosse da un grossi problemi che investono dialetti- canismo economico”. approfondimento teorico sfociato nella camente i rapporti con le società ester- L’immagine collettiva della società promozione di un seminario tenutosi ne escluse dal benessere, le sacche so- opulenta si è rivelata, sotto certi aspet- nell’aprile dello scorso anno. ciali interne escluse dal godimento dei ti, una utopia del nostro tempo, l’ambi- Nel presentare il lavori del convegno privilegi e, soprattutto, riguardano il guità del benessere e dell’opulenza è di studio “Le nuove povertà: chi sono i rapporto dell’uomo con l’uomo. l’altra faccia, quella reale, della crisi in nuovi poveri” ebbi ad evidenziare che Non è un caso che, ai nostri giorni, si atto. quella dei poveri oggi non appare più allarghi sempre più la forbice tra i sem- Si parla, pertanto, di crisi globale come una classe sociale omogenea e definita, riconoscibile in base a canoni ben precisi. Di nuovo conio, l’espressione di nuove povertà rende efficacemente la condizione attuale della povertà, vista non in maniera tradizionale come as- soluta in quanto legata all’impossibilità di soddisfare i bisogni primari ed alla carenza di beni necessari alla stessa so- pravvivenza. Accanto a nuovi altri aggettivi, nati in ambito sociologico ma ben presto entrati nell’uso quotidiano, cercano di rendere una situazione di una povertà non più statica, bensì fluida, dinamica, eterogenea, frammentaria, invisibile, che colpisce – sia pure in modo diverso – ampie parti della società. Tralasciando le statistiche, i dibattiti, i rapporti ISTAT ben noti, possiamo rile- vare che col termine di nuova povertà si fa riferimento ad una povertà intesa non solo come condizione economica www.lions108ab.org
12 Distretto 108AB Distretto oggettivamente misurabile ma ad uno conoscenza dell’argomento. stato di insicurezza ed instabilità, una L’esperienza di questo singolare in- zona grigia sempre più ampia dove po- contro è stata oltremodo edificante ed vertà è anche fragilità di relazioni, insi- entusiasmante. curezza sociale, malattia, inadeguatez- Il progetto sulle “nuove povertà”, za ad un sistema sempre più dominato come già pianificato, non poteva che dalla competitività. sfociare in un secondo momento ope- La stagnazione economica mon- rativo con la realizzazione, in Bari, di un diale, la conseguente crisi finanziaria pranzo per i poveri tenutosi nell’ampio europea, la recessione in Italia, la con- salone dell’auditorium della Parrocchia trazione dei consumi, espongono sem- di “San Carlo Borromeo” concessoci dal pre più persone a condizioni vulnerabili Parrocco Don Marco Simone e che ha ed incerte, sicché si assiste ad un’amara fatto registrare la presenza di un centi- situazione nella quale accanto al nume- naio di utenti. ro dei poveri assoluti, vi è un numero decoro personale, pur costrette poi a Nel “prendere attivo interesse al sempre maggiore di quasi poveri, che frequentare le mense dei poveri, i dor- bene civico” abbiamo potuto riflettere possono individuarsi in pensionati mitori, i centri di ascolto. sul senso del “dono” come espressione anziani, giovani con lavori saltuari, mi- Il seminario su “Le nuove povertà” della “benevolenza” personale diverso granti, genitori single, coniugi separati da noi promosso ebbe valenza ed eco dall’anonima e burocratica “carità”. Il o divorziati, tossicodipendenti, donne straordinari anche perché sugellato da donare implica la dimensione fonda- violentate che vivono una zona d’om- mentale della persona, pone l’accento una eccelsa “lectio magistralis” di S.E. bra quasi come poveri invisibili, che sul valore della vita umana dalla richie- Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo non rientrano nelle categorie protette sta di infinitezza al bisogno di amore ed della Diocesi di Bari-Bitonto e da inte- raggiunte dai servizi sociali e dal welfa- amicizia. Nel clima singolare che duran- re state. ressantissime ed inedite testimonianze te il pranzo si è instaurato fra tutti i pre- Questa è una povertà come rischio del Prefetto Vicario Dott. Mario Volpe senti ci siamo convinti che un “dialogo che è entrata a far parte della vulnera- nonché da un contributo notevolissimo nuovo” sia possibile, pur nella diversità bilità sociale accanto ad un altro nuovo del Past Direttore Internazionale Sergio economica e sociale, nel vicendevole ri- aspetto della povertà, la povertà pen- Maggi. spetto: promessa feconda di un incon- dolare, anch’essa invisibile, delle per- Moltissimi gli interventi ed i quesi- tro più profondo fra gli uomini e rico- sone ben vestite, pulite che cercano di ti posti agli illustri relatori, che hanno noscimento primario e fondamentale salvare la dignità almeno attraverso il sollecitato ed arricchito l’interesse e la della dignità della persona. Gennaio • Febbraio 2014
Franco Madaro Cultura Distretto 108AB 13 L’impegno per la donazione degli organi Meeting del Taranto Poseidon sul Service Distrettuale simo dell’attenzione e dell’impegno. Attualmente in Italia esiste una rete di donatori effettivi pari al 46,8 % per Il teologo e scrittore Padre Lino ultimi anni, il numero delle donazioni milione di popolazione che ci colloca Ciccone, della Congregazione della è insufficiente a coprire le richieste di al vertice della classifica internazionale Missione di San Vincenzo de Paoli, ha trapianto, dando luogo a lunghe liste (la Spagna è al 34,2%, gli USA al 26,3%). detto: quando si parla di solidarietà, di attesa. Vi è dunque una forte potenzialità o di carità, sono ancora troppi quelli Contribuire alla sostenibilità dell’at- che occorre far emergere, ed è qui che che percepiscono tutto come appello tuale sistema italiano ed europeo le associazioni come la nostra possono al buon cuore, alla generosità: qualco- basato sulla donazione post mortem svolgere un ruolo prezioso. Dobbia- sa perciò di facoltativo, che uno può come atto di libera scelta del cittadino mo riuscire a comunicare ai cittadini anche non fare e restare ugualmente tranquillo in coscienza. Si tratta inve- ce di veri, precisi e gravi doveri fonda- mentali in ogni convivenza che voglia essere veramente umana, cioè degna di persone umane”. Questo concetto calza a pennello con quel senso di solidarietà che ha spinto noi Lions a promuovere il Ser- vice Distrettuale sulla Donazione degli Organi, con l’obiettivo di inculcare la cultura della donazione nella speranza che sia di stimolo per l’istituzione di un servizio sanitario nazionale che possa essere realmente in grado di creare un’efficiente organizzazione dei tra- pianti. La chirurgia sostitutiva rappresenta uno dei cardini della moderna medici- na e, attualmente, l’unica speranza di sopravvivenza per un numero consi- stente di malati. Poter usufruire di un significa difendere i valori che stanno che la cultura della donazione è parte trapianto in condizioni di parità rispet- alla base di un modello di società che integrante e fattore fondamentale di to allo status sociale è una conquista coniuga inscindibilmente libertà in- un’autentica pratica della solidarietà, di civiltà che finora ci ha differenziati dividuale e sicurezza sociale. In que- di un’etica civile altruistica. Certamen- da quei paesi, prevalentemente di aria sto contesto un ruolo fondamentale te esistono convinzioni personali che asiatica, dove la vendita degli organi da è quello dei media per l’influenza che vanno rispettate, così come le posizio- parte dei poveri a favore di gente facol- essi hanno nell’informare l’opinione ni culturali e religiose che teorizzano tosa, è un fenomeno quasi quotidiano. pubblica su questi temi. l’indisponibilità del proprio corpo e ri- In Italia, purtroppo, anche se si è re- La Cultura della Donazione di Orga- fiutano così la possibilità della donazio- gistrata una crescita nel corso di questi ni è un aspetto da coltivare con il mas- ne. Ma qui non dobbiamo dimenticare www.lions108ab.org
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