94 ACQUA: RISORSA PREZIOSA, BENE COMUNE PER TUTTI VERSO UNA LEGGE QUADRO PER L'AGRICOLTURA PIEMONTESE COME DIFENDERSI DALLE AVVERSITA' ...
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Quaderni della Regione Piemonte - Anno XXII - n.94 - Giugno 2018 94 ACQUA: RISORSA PREZIOSA, BENE COMUNE PER TUTTI VERSO UNA LEGGE QUADRO PER L’AGRICOLTURA PIEMONTESE COME DIFENDERSI DALLE AVVERSITA’ ATMOSFERICHE A SCUOLA DI PSR: OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI
SOMMARIO L’acqua in agricoltura Acqua: risorsa preziosa per l’agricoltura, 4 non è uno spreco bene comune perr tutti Abbiamo voluto aprire questo numero della rivista con il tema acqua, una scelta non casuale: si tratta, insieme all’uso Verso una nuova legge quadro 10 del suolo, di una delle risorse primarie più importanti di cui per l’agricoltura piemontese disponiamo. Si tratta delle risorse realmente vitali, senza le quali la nostra vita non sarebbe possibile, nè potremmo col- tivare piante o nutrire gli animali. L’agricoltura da sempre La domanda grafica: 16 utilizza e gestisce questa risorsa, e sempre più gli agricoltori una piccola grande rivoluzione sono consapevoli della sua importanza. Molti si stanno già impegnando per il risparmio idrico e per eliminare gli spre- chi, siamo sulla buona strada. A scuola di PSR. 20 Un progetto con gli istituti agrari La Regione è al fianco delle aziende e degli operatori che si impegnano per la gestione intelligente delle risorse naturali e a livello territoriale ha lavorato negli anni per costruire un OCM vino nei paesi extra UE. 26 sistema di consorzi irrigui efficiente e capillare. Ma che cosa Volano di crescita per il Piemonte manca ancora? Giorgio Ferrero Il nostro impegno deve essere duplice: da un lato non pos- Le nostre esperienze 32 siamo più fare a meno di un piano strategico per la gestione Assessore all’Agricoltura, dell’acqua, e dobbiamo fare delle scelte chiare di priorità an- Caccia e Pesca che rispetto a grandi opere o altri interventi. L’acqua e la terra Regione Piemonte sono alla base di ogni nostro progetto di futuro. D’altra par- Vinitaly e Bocuse d’Or 36 te, sempre più dobbiamo riuscire a comunicare che l’acqua in agricoltura non è uno spreco. E’ sufficiente guardare ai danni che ogni anno si verificano a causa della troppa o troppo poca acqua. E’ evidente una mancanza di regimazione con la rete dei canali irrigui che sono da un lato strumento per l’apporto della Nuove norme per il riso italiano 42 risorsa acqua, ma allo stesso tempo anche per il suo deflusso; si tratta di un sistema troppo poco valorizzato nel conteggio costi/benefici, inclusa la produzione di energia. Il concretizzarsi dei cambiamenti climatici ha portato chiaramente alla luce l’insostenibilità del- Come difendersi dalle 46 la produzione di energia da fonti non rinnovabili, quali petrolio, gas. In questo senso, quindi, avversità atmosferiche quella idroelettrica continua ad essere una delle forme più sostenibili di risorse di cui dispo- niamo. Tutto ciò richiede maggiori investimenti su invasi di adeguate dimensioni rispetto agli ecosistemi in cui si collocano; un sistema di opere dal risvolto ambientale e produttivo su cui il Il lupo e l’agnello... 50 nostro Paese dovrebbe scommettere molto di più. Ma non è la solita favola Un ragionamento a parte merita il complesso ecosistema della risaia, che costituisce un vero e proprio bacino di accumulo e di rilascio lento sia nelle falde che verso il mare nel periodo in cui c’è più disponibilità di acqua, rappresentando un ecosistema unico per produzione e biodiversi- I servizi ecosistemici, 54 un beneficio comune tà, ancora molto da valorizzare. A tutti noi il compito di lavorare con questi obiettivi. La valutazione del PSR 2014-2020. 58 Lavori in corso Resta in contatto con noi... Gli Istituti Agrari del Piemonte 60 IL PSR SUI SOCIAL NETWORK Dal mese di febbraio sono attive su Facebook,Twitter e Instagram i profili del PSR 2014-2020: seguiteci per scoprire le ultime novità, curiosità, materiali multimediali, concorsi e link utili. Il cambiamento climatico in Piemonte 64 www.facebook.com/PSRRegionePiemonte/ twitter.com/PSRPiemonte Notiziario 68 L’AGRICOLTURA PIEMONTESE ON-LINE Sulla rivista “Agricoltura on-line” potete trovare sia tutti gli articoli pubblicati sul cartaceo e la rivista in pdf sia nuovi approfondimenti, contributi e notizie sui temi dell’agricoltura piemontese. Guida pratica al nuovo 71 Il sito è ottimizzato per una facile lettura da smartphone e tablet. regolamento privacy www.regione.piemonte.it/agri/quaderni/cms/
IL PSR 2014-2020 PER I GIOVANI AGRICOLTORI E GIOVAN MAX 41 anni L’ingresso dei giovani in agricoltura è uno degli obiettivi centrali delle politiche di sviluppo rurale: l’insediamento di nuovi imprenditori o il subentro nelle aziende di famiglia e favorisce il ricambio generazionale, l’innovazione, la qualificazione professionale e possibilità di rilancio economico-sociale. “Pacchetto giovani” età media giovani 2 operazioni insediati: 30 anni (dati aggiornati al 31/05/2018) 79% UOMINI 54,5 49.5 3 bandi 21% milioni milioni (2016, 2017) DONNE di dotazione attivati finanziaria 6.1.1 Premio per l’insediamento di oltre 1000 52 milioni 51 milioni 2 bandi (2015, 2017) giovani finanziati di dotazione attivati giovani agricoltori finanziaria oltre 75,5 4.1.2 Miglioramento del rendimento e della milioni di investimenti aziendali (di cui 37,2 di contributo pubblico) sostenibilità delle aziende dei giovani agricoltori Comparto produttivo A -Urbane Aree territoriali* con maggiori insediamenti 3% con maggiori investimenti D - Rurali C2 - Rurali con problemi intermedie con di sviluppo vincoli naturali 13% 14% B - Agricoltura C1 - Rurali 2% LATTE 2% GRANIVORI 7% ORTO-FLORICOLTURA 12% SEMINATIVI 16% ALTRI ERBIVORI 18% ALTRE COLTURE PERMANENTI 20% AZIENDE MISTE 23% VINO intensiva intermedie 25% 44% * Secondo la classificazione PSR
I BANDI ATTIVATI gennaio 2016-giugno 2018 OPERAZIONE SCADENZA 31/01/2017 1.1.1 Formazione professionale in campo forestale / in campo agricolo 26/07/2018 1.2.1 Attivita' dimostrative e di informazione in campo agricolo 28/09/2016 30/06/2016 3.1.1 Sostegno alla nuova adesione ai regimi di qualità 29/06/2017 21/08/2018 09/06/2016 09/03/2017 (Bando A) 28/04/2017 (Bando B) 3.2.1 Informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità 28/05/2018 (Bando A) 26/02/2018 (Bando A) 16/05/2018 (Bando B) 05/04/2016 4.1.1 Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilita’ delle aziende agricole 31/10/2017 25/05/2018 4.1.2 Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilita’ delle aziende agricole dei giovani agricoltori 06/07/2017 17/07/2016 4.1.3 Riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca 31/01/2018 30/09/2016 4.2.1 Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli 12/07/2018 4.3.2 Ripristino di strade e acquedotti rurali al servizio di una moltitudine di aziende agricole 14/10/2016 4.3.3 Infrastrutture per gli alpeggi 30/12/2016 4.3.4 Infrastrutture per l'accesso e la gestione delle risorse forestali e pastorali 03/02/2017 4.4.2 Difesa del bestiame dalla predazione da canidi nei pascoli 30/11/2018 15/12/2016 4.4.3 Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversita' 15/06/2018 16/05/2016 10/05/2017 5.1.1 Prevenzione dei danni da calamita’ naturali di tipo biotico 23/03/2018 23/03/2018 23/11/2016 5.1.2 Prevenzione dei danni da calamita' naturali di tipo abiotico (reti antigrandine) 20/03/2018 07/05/2018 6.1 Insediamento giovani in agricoltura 20/09/2016 20/09/2016 6.1.1 Premio per l’insediamento di giovani agricoltori 31/05/2017 06/07/2017 (con 4.1.2) 28/02/2018 6.4.1 Creazione e sviluppo di attivita’ extra-agricole 28/02/2018 7.1.1 Stesura ed aggiornamento dei piani di sviluppo dei comuni 14/06/2016 7.1.2 Stesura e aggiornamento dei piani naturalistici 15/03/2017 7.5.1 Infrastrutture turistico ricreative ed informazione 29/04/2016 7.6.1 Miglioramento dei fabbricati da alpeggio 31/01/2017 07/06/2016 8.1.1 Imboschimento di terreni agricoli e non agricoli 6/07/2018 8.6.1 Investimenti per incrementare il potenziale economico delle foreste 02/04/2018 15/06/2016 10.1 Pagamenti agro-climatico ambientali 15/06/2017 (op. 4, 6, 7, 8) 15/06/2018 Op. 10.1.2, 10.1.3, 10.1.4, 10.1.6, 10.1.7, 10.1.8, 10.1.9. 10.2.1 Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche vegetali in agricoltura 30/03/2017 11.1.1 Conversione agli impegni dell’agricoltura biologica 15/06/2016 11.2.1 Mantenimento degli impegni di produzione biologica 15/06/2018 Compensazione del mancato reddito e dei costi aggiuntivi da vincoli ambientali nelle aree forestali dei siti 15/09/2016 12.2.1 Natura 2000 15/06/2017 15/06/2016 13.1.1 Indennità compensativa per le zone montane 15/05/2017 15/05/2018 15/11/2016 16.1.1 Costituzione dei Gruppi operativi del Partenariati Europeo per l’Innovazione in agricoltura (PEI) 27/07/2018 16.2.1 Attuazione dei progetti pilota 17/03/2017 16.9.1 Progetti di agricoltura sociale 30/05/2018 19 Sviluppo locale partecipativo Leader 22/04/2016 Per tutte le informazioni riguardo ai bandi attualmente aperti, consultare: www.regione.piemonte.it/svilupporurale
Acqua: RISORSA PREZIOSA PER L’AGRICOLTURA, BENE COMUNE PER TUTTI Giuseppe Compagnone In occasione della Giornata mondiale E ancora: “L’estate 2017 in Piemonte è ri- Regione Piemonte dell’acqua, il 22 marzo 2018, nel corso di sultata la seconda più calda nella distribu- Direzione Agricoltura un convegno organizzato a Torino dall’As- zione storica delle ultime 60 stagioni estive, Si ringraziano sociazione Idrotecnica Italiana, il Settore dietro l’eccezionale estate 2003, con un’ano- Franco Antonio Olivero Infrastrutture, territorio rurale e calamità malia termica positiva di 2.5°C nei confron- (Responsabile del Settore naturali in agricoltura della Regione Pie- ti della norma del periodo 1971-2000. Infrastrutture, territorio monte ha curato un intervento che riassu- Inoltre la stagione estiva 2017 è stata la rurale e calamità naturali me la situazione dei gravi eventi di siccità quattordicesima più secca degli ultimi 60 in agricoltura), Alessandro Angeletti, Luciano Varetto verificatisi negli ultimi anni, tracciando anni, con 192.2 mm medi ed un deficit plu- un quadro delle conseguenze e delle pos- viometrico di 47.6 mm (pari al 20%) rispet- sibili azioni correttive. to alla climatologia del periodo 1971-2000” Come noto, “la primavera 2017 in Piemonte (ARPA Piemonte – Il Clima in Piemonte. è risultata la terza più calda nella distribuzio- Estate 2017). ne storica delle ultime 60 stagioni primaverili, Se consideriamo l’intero anno 2017, il Di- con un’anomalia positiva di 2.6°C nei confron- partimento Sistemi Previsionali di ARPA ti della norma del periodo 1971-2000. Inoltre Piemonte evidenzia che le precipitazioni ha avuto le temperature massime più elevate cadute in Piemonte da inizio anno sono dell’intera serie storica. Per le precipitazioni la state pari a 676 mm, a tale valore corri- stagione primaverile 2017 è stata la ventiduesi- sponde un deficit pluviometrico attorno ma più secca degli ultimi 59 anni, con 254 mm al 34% rispetto alla norma climatica 1971- medi ed un deficit pluviometrico di circa 75 mm 2000 (fig. 1) (pari al 23%) rispetto alla climatologia del pe- La scarsità di precipitazioni del 2017 è riodo 1971-2000” (ARPA Piemonte – Il Clima stata accompagnata anche da una anoma- in Piemonte. Primavera 2017). lia positiva di temperatura (fig. 2) 6 Agricoltura 94
Figura 1. Andamento delle precipitazioni giornaliere in Piemonte dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017 - Analisi della situazione idrologica in Piemonte anno 2017 a cura del Dipartimento Sistemi Previsionali di ARPA Piemonte. Figura 2. Andamento della temperatura media giornaliera in Piemonte dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017 °C ATTIVATA LA PROCEDURA cante disposizioni urgenti per la crescita PER SICCITA’ economica nel Mezzogiorno.”, entrata in vi- Data questa situazione e a seguito del- gore il 13 agosto 2017), il Settore Infrastrut- la deroga al Piano Assicurativo 2017 (in- ture, Territorio Rurale e Calamità Naturali trodotta con la legge 3 agosto 2017, n. 123 in Agricoltura ha comunicato agli uffici “Conversione in legge, con modificazioni, territoriali della Direzione, ai comuni e alle del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, re- Organizzazioni professionali l’attivazione Agricoltura 94 7
della procedura di delimitazione. to. Meno evidenti, ancorché presenti, i cali La procedura è quella che consente alle produttivi sull’erba medica, grazie all’ap- imprese agricole che hanno subito danni parato radicale decisamente più profondo dalla “eccezionale siccità prolungata del- di questa specie, che è in grado di resistere le stagioni primaverile ed estiva del 2017” meglio agli stress idrici. di accedere agli interventi previsti per fa- • Mais e sorgo: i cereali a semina primaverile, vorire la ripresa dell’attività economica e pur avvantaggiati da semine precoci (gra- produttiva di cui all’articolo 5 del decreto zie all’assenza di pioggia che ha reso prati- legislativo 29 marzo 2004, n. 102. Con una cabili i terreni in epoca anticipata), eviden- prima comunicazione, le amministrazioni ziano gravissimi problemi di stress idrico, comunali sono state invitate a trasmette- ritardi e fallanze nell’emergenza della col- re agli uffici competenti della Direzione tura, sviluppi disformi, efficacia ridotta de- Agricoltura una prima rapida ricognizione gli interventi del diserbo con conseguenze dei territori interessati dall’evento, anche di rapido disseccamento delle parti epigee in riferimento all’eventuale necessità di e forte abbattimento in termini produttivi; demonticazione anticipata per i comuni • Oleoproteaginose: il girasole risente in mi- montani sedi di alpeggi. sura leggermente minore rispetto al mais Con ulteriore comunicazione ai mede- dell’andamento climatico, ad eccezione simi interlocutori è stato precisato che delle semine più tardive ed in secondo la tempistica per la consegna della docu- raccolto. Il calo produttivo in termini per- mentazione per la definizione di dettaglio centuali è paragonabile a quello del mais. delle aree e delle produzioni danneggiate • Pomodoro: la siccità ha determinato una ai sensi del d.lgs. 102/2004, validata dal- riduzione delle produzioni, le bacche si le Commissioni consultive comunali per presentano povere di succo e la carenza l’agricoltura, è fissata dall’art. 58 della l.r. di sali minerali, in particolare calcio, de- 63/1978 in 10 giorni dalla data di conclusio- termina il marciume apicale, che ne com- ne dell’evento. Tale data può essere con- promette la commercializzazione. venzionalmente stabilita nel 21 settembre • Patata: la siccità favorisce la compattazione 2017 (ultimo giorno della stagione estiva), del terreno, uno scarso arieggiamento ed in quanto l’evento siccitoso si è sviluppa- i naturali processi microbici del suolo de- to tra la primavera e l’estate del 2017. La terminando una scarsa sanità del tubero e proposta di declaratoria dell’eccezionalità forte diminuzione delle rese produttive. dell’evento in oggetto è stata formalizzata • Soia: il fenomeno della siccità ha deter- con la deliberazione di giunta regionale n. minato una lenta germinazione, stentato 37-6143 del 15/12/2017. sviluppo con fallanze e moria delle piante. Piante stressate hanno favorito l’insedia- I PRINCIPALI DANNI mento del ragnetto rosso. Conseguenza di Principali danni alle coltivazioni erbacee: questi fenomeni è stata una perdita in ter- • Cereali a paglia: la siccità dapprima ha mini di quantità e qualità della granella. colpito le colture, determinando un ri- • Cipolla: il fenomeno dello stress idrico dotto accestimento primaverile, quindi si manifesta sulla commercializzazione La procedura danni precoce senescenza dell’apparato foglia- della cipolla che oltre a presentare basse re, deputato al riempimento della granel- rese produttive manifesta anche la “ma- consente alle la; tuttavia il fenomeno nella sua com- lattia dei bulbi”. La Botrytis allii si mani- imprese agricole plessità ha assunto dimensioni modeste. • Foraggere: anche tali colture hanno risen- festa in campo e durante la conservazio- ne con marciumi che non permettono la di accedere agli tito negativamente dell’andamento clima- tico, evidenziando sviluppo primaverile • commercializzazione. Pascoli montani: l’allarme fieno riguarda interventi per la assai ridotto, con minore produzione di “maggengo” che per i prati di graminacee anche gli alpeggi in montagna, nei pasco- li si registra in media un calo del 30% di ripresa produttiva rappresenta solitamente il maggior raccol- erba a disposizione del bestiame. 8 Agricoltura 94
Comuni Interessati Produzione Ordinaria Danno Figura 3. Distribuzione del danno per provincia e per settore produttivo n° EURO % EURO (Analisi della situazione idrologica in ALESSANDRIA 178 243.874.000,00 31,07 75.766.950,00 Piemonte anno 2017 - ARPA Piemonte - Dipartimento Sistemi Previsionali) ASTI 118 116.052.350,00 36,36 42.193.315,00 BIELLA 38 2.768.955,71 47,67 1.319.871,95 CUNEO 146 87.244.440,00 53,92 47.046.047,00 NOVARA 32 4.320.455,31 50,31 2.173.789,57 TORINO 60 51.631.211,89 32,44 16.750.247,17 VCO 18 407.318,13 37,75 153.782,03 VERCELLI 2 50.000,00 60,00 30.000,00 TOTALE 592 506.348.731,04 36,62 185.434.002,72 Principali danni fisici alle coltivazioni • Vite: ha risentito in modo negativo dell’an- arboree: damento climatico. Questo in particolare • Pioppo: diminuzione dell’accrescimento nei nuovi impianti, non solo quelli di un medio annuale pari al 20 – 30% dovuto alla anno, che mostrano un blocco della vege- riduzione funzionale dell’apparato fogliare tazione tale da far ritenere quasi compro- causato dalla siccità primaverile - estiva. messo l’impianto, ma anche quelli di due • Nocciolo: i danni da siccità per i nuovi o tre anni che, avendo l’apparato radicale impianti si manifestano in un ridotto svi- non ancora sufficientemente esteso, ini- luppo dell’apparato radicale e della stes- ziano a mostrare vistosi rallentamenti di sa pianta, per i corileti in produzione la sviluppo. Le piante in produzione hanno siccità compromette la maturazione nelle accusato una perdita di produzione con gli infruttescenze con scarso accrescimento acini asciugati, poveri di succo. del frutto che si presenta secco, privo di L’importo totale dei danni per la siccità polpa e carenti rese produttive. 2017 è pari a oltre 185 milioni di euro, per • Pomacee: il fenomeno della siccità favori- 592 comuni danneggiati, mentre sull’in- sce la compattazione del suolo e ne impe- tero periodo 2003-2017 è pari a quasi 610 disce il normale arieggiamento, in que- milioni di euro. sto modo non si favoriscono i naturali processi microbici del terreno. Maggiori NON SOLO DANNI danni si riscontrano nei giovani impianti, PRODUTTIVI: I SERVIZI nel pero si sono riscontrati fenomeni di ECOSISTEMICI disaffinità d’innesto; per i meleti e pereti I danni al comparto agricolo non sono tut- in produzione, la siccità riduce l’ingros- tavia solo quelli precedentemente indicati, ci samento dei frutti con danni produttivi. sono almeno altre due aspetti da evidenziare. • Drupacee: lo stress da carenza idrica Il primo relativo all’export: il Piemonte espor- interviene con una limitata attività tra- ta una quota considerevole della produzione spirativa, fotosintetica ed una riduzione di actinidia, mele, pere, pesche, albicocche, dell’attività vegetativa nei nuovi impianti. susine, ciliegie e mirtilli. In questo caso, al Nelle piante in produzione si hanno ano- mero costo della mancata produzione, è ne- malie fiorali, scarsa allegagione, diminu- cessario considerare la perdita di quote di zione della produzione, qualità del pro- mercato a favore di altri produttori stranieri. dotto, scarso dimensionamento dei frutti Il secondo aspetto è relativo ai Servizi Eco- con relativo danno economico. sistemici. Si definisce funzione ecosistemi- Agricoltura 94 9
ca la capacità dei processi e dei componenti le per la produttività di moltissime colture. naturali di fornire beni e servizi che soddi- La fecondazione delle piante e la produzio- sfino, direttamente o indirettamente, le ne- ne di cibo dipendono in parte dalle specie cessità dell’uomo e garantiscano la vita di impollinatrici selvatiche. Quasi il 10% del- tutte le specie. Sulla base di tali funzioni, il le specie di api europee sono minacciate Millennium Ecosystem Assessment (2005) dall’estinzione; senza di esse molte specie ha individuato i (potenziali) benefici (mul- di piante si estinguerebbero e gli attuali tipli) che gli ecosistemi naturali producono livelli di produttività potrebbero essere per il genere umano sotto forma di beni e mantenuti solamente ad altissimi costi at- servizi, definendoli con il termine generale traverso l’impollinazione artificiale. di Servizi Ecosistemici (S.E.). Produzione agricola: è un Servizio di A tal proposito si cita il progetto finanziato approvvigionamento collegato all’uso antro- attraverso il programma LIFE+ 2013 dell’U- pico del suolo a fini produttivi. Il territorio nione Europea, dal titolo Soil Administra- agricolo ricopre quasi il 40% della superficie tion Model 4 Comunity Profit (SAM4CP)1 , terrestre. Il rapporto fra produzione agrico- con l’obiettivo di incentivare “una pianifica- la o fra il territorio agroforestale ed i servizi zione territoriale e di regolazione degli usi del ecosistemici è complesso: da una parte, in- suolo sostenibile utile a garantire alla colletti- fatti, la produzione agricola è in sé un servi- vità un “risparmio complessivo” grazie alla zio di approvvigionamento fornito dal capi- tutela delle risorse naturali che ha sostanziali tale naturale, dall’altra l’agricoltura sarebbe ricadute anche sulle finanze pubbliche” attra- impossibile senza il beneficio di altri. verso le seguenti azioni: Produzione di legname: è un Servizio 1. quantificare i benefici ambientali resi dal di approvvigionamento direttamente rela- suolo in termini di output biofisici; zionato alla qualità del terreno e al mercato 2. le quantità biofisiche serviranno a quan- dei beni. Gestire l’intensità e la velocità di tificare economicamente i benefici am- raccolta del legname è di fondamentale im- bientali resi dal suolo; portanza per la preservazione di altri servi- 3. realizzare uno strumento informatico in zi ecosistemici quali habitat e biodiversità. grado di simulare le perdite ambientali Mitigazione dell’erosione idrica del provocate dall’artificializzazione del suolo suolo: è un Servizio di regolazione che con- e quantificarne il costo per la collettività. sidera la capacità di un suolo in buone con- Nell’ambito del progetto LIFE+ SAM4CP dizioni ecosistemiche di mitigare l’aspor- sono individuati e analizzati i seguenti 7 tazione della parte superficiale del terreno servizi ecosistemici che appaiono maggior- (la parte più ricca di sostanza organica) a mente minacciati dal consumo di suolo. seguito dell’azione delle acque di ruscella- Qualità degli habitat: con la stipula- mento superficiale e delle piogge. Per quan- zione della Convenzione sulla Biodiversità to il fenomeno sia un processo naturale, Biologica (1992) viene riconosciuta l’im- può subire un’accelerazione a causa di al- portanza e il valore intrinseco della diver- cune attività antropiche. La rimozione della sità biologica e dei suoi componenti. Una parte superficiale del suolo, ricca di sostan- delle più gravi minacce che interessano la za organica, ne riduce, anche in modo rile- biodiversità è il consumo di suolo. vante, la produttività e può portare a una Sequestro e stoccaggio di carbonio: è un perdita irreversibile di terreni coltivabili. Servizio di regolazione che il suolo svolge, la Purificazione dell’acqua: è un Servizio cui importanza per la biodiversità e per l’a- di regolazione fornito dagli ecosistemi ac- 1. Il progetto SAM4CP è coordinato dalla dattamento ai cambiamenti climatici è fon- quatici e terrestri che concorrono a filtrare Città Metropolitana di Torino con il Dipar- damentale. La perdita di suolo causata dallo e decomporre reflui organici che giungono timento Interateneo di Scienze Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico e sviluppo urbano è una delle principali cause nelle acque interne e negli ecosistemi co- dell’Università di Torino (DIST), l’Istituto della diminuzione dello stock di carbonio. stieri e marini, contribuendo così alla for- Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l’Istituto Nazionale di Impollinazione: è un Servizio di regola- nitura di acqua potabile. Le foreste natura- Economia Agraria (INEA). zione e approvvigionamento fondamenta- li contribuiscono ad una qualità superiore 10 Agricoltura 94
delle acque, con meno sedimenti e meno ture di accumulo dell’acqua, che fanno inquinanti rispetto a quelle provenienti riferimento al piano nazionale invasi 2018. da bacini sprovvisti di foreste. Spesso si L’importo dei progetti cantierabili è pari fa riferimento alla rimozione di nitrati e ad euro 418.500.000. fosfati poiché sono gli elementi più diffusi nei reflui domestici e agricoli e particolar- CONCLUSIONI mente deleteri per la potabilità dell’acqua Analizzato l’andamento della siccità nel e l’eutrofizzazione dei laghi. 2017, i relativi danni diretti e indiretti - ri- Con l’ausilio del simulatore “playsoil” conducibili ai servizi ecosistemici - non- (http://www.sam4cp.eu/playsoil) è stata ché l’attuale piano di infrastrutture di ac- eseguita un’analisi di diverse porzioni di cumulo, la situazione si può riassumere e territorio (mediamente superfici di 100 schematizzare come segue: ettari) ipotizzando il cambio di uso del • l’importo dei danni da siccità negli ultimi suolo da agricolo a naturale, verde urbano, 15 anni è stato di circa 610 milioni di euro, urbano semidenso e urbano denso. per una media di 40 milioni l’anno Ipotizziamo che a causa dei sempre più • l’importo dei progetti cantierabili per in- frequenti eventi siccitosi la superficie agri- frastrutture irrigue di accumulo è di 418 cola utilizzata in Piemonte si riduca del 1%: milioni di euro • Ipotizzando di realizzare tutte le ope- Differenza in termini assoluti Euro/mq re cantierabili presenti in Piemonte, a Delta Agricolo Vs Naturale 0,34 regime, il recupero dell’investimento Delta Agricolo Vs Verde Pubblico 1,79 in 10 anni è di oltre 406 milioni e con Delta Agricolo Vs Urbano semidenso 2,81 una vita media di un invaso di circa 50 anni, si otterrebbe un risparmio a parti- Delta Agricolo Vs Urbano Denso 3,32 re dall’11° anno di circa 40 milioni/anno di minori danni. LE INFRASTRUTTURE • ipotizzando una perdita di superficie IRRIGUE DI ACCUMULO agricola dell’1% a causa della siccità, il In questo contesto, è rilevante conside- costo di minori servizi ecosistemici au- rare i progetti cantierabili di infrastrut- menterebbe da 31 a 304 milioni di euro. Figura 4. Progetti cantierabili di infrastrutture di accumulo dell’acqua. Agricoltura 94 11
Verso una nuova legge quadro per l’agricoltura piemontese APPRODA IN CONSIGLIO REGIONALE IL DISEGNO DI LEGGE CHE RIFORMA LA L. 63/1978 Alessandra Berto, Alla fine di gennaio la Giunta regionale agricoltura e foreste”, al centro per tanti Susanna Torasso ha dato il via libera al disegno di legge 289 anni dell’operato della pubblica ammini- Regione Piemonte “Riordino delle norme in materia di agricol- strazione e del mondo agricolo piemonte- Direzione Agricoltura tura e di sviluppo rurale” e nelle scorse set- se. Tale ”anniversario” ha costituito per la Stefano Aimone timane si sono avviati i primi passi in Con- Giunta regionale un’ulteriore sollecitazione IRES Piemonte siglio regionale con l’obiettivo di giungere a per la predisposizione del disegno di legge, una sua approvazione entro la legislatura. che, al pari della legge 63, intende proporsi Non sfuggirà a nessuno la rilevanza di tale come normativa quadro per gli interventi iniziativa, che avviene a quasi quarant’an- regionali in materia di sviluppo agricolo, ni dall’approvazione della legge regionale agroalimentare, agroindustriale e rurale 63/1978 “Interventi regionali in materia di destinato a durare nel tempo. 12 Agricoltura 94
UNA TAPPA STORICA Lo scenario nel quale si colloca l’ela- Siamo in una fase di forte e rapido muta- mento e la crisi ha mutato radicalmente al- Dopo 40 anni è borazione del disegno di legge è del tut- to diverso dallo scenario in cui si è stata cune condizioni di contesto, a cominciare dall’accelerazione del processo di riforma necessaria una ideata la legge 63, approvata all’indoma- dell’assetto istituzionale e di contenimen- norma quadro ni dell’adozione del DPR n. 616/1977 che to della spesa pubblica, che ha ridotto le aveva assegnato le funzioni in materia di risorse a disposizione dei governi locali e rinnovata per agricoltura alle Regioni e della cosiddetta accentuato, in proporzione, il peso delle legge “Quadrifoglio” dell’allora ministro politiche dell’Unione europea. regolare gli dell’Agricoltura Giovanni Marcora. Era il tempo di politiche agricole che privilegia- E’ proprio l’evoluzione delle politiche europee, ed in particolare della PAC (la interventi nel vano l’incremento produttivo attraverso il sostegno dei prezzi, il ritiro dal mercato politica agricola comune articolata in due pilastri: gli aiuti diretti agli agricoltori ed settore agricolo e delle eccedenze e l’agevolazione dei fat- tori di produzione, in un mercato europeo il sostegno allo sviluppo rurale) a segnare alcuni tra i maggiori cambiamenti interve- agroalimentare altamente protetto dalla concorrenza in- nuti nel quarantennio. ternazionale e nel quale i consumi erano Lo spazio normativo occupato dalla PAC molto più standardizzati di oggi. si è quindi esteso, anche per evoluzione In particolare, la legge regionale 63 favo- propria, richiedendo alle istituzioni statali riva il sostegno all’offerta, la sicurezza ali- e regionali di operare in complementarietà mentare, la standardizzazione dei prodotti e sinergia, con una particolare attenzione e delle tecniche e la semplificazione degli al più potente strumento di intervento, il orientamenti produttivi. Tuttavia la stessa Programma di sviluppo rurale, che, per legge già intravedeva i rischi dell’ecces- quanto fortemente indirizzato dall’Unio- siva omologazione produttiva e coglieva ne europea, offre alle Regioni importanti il tema del contrasto all’abbandono delle spazi di manovra. aree marginali, introducendo interventi Sotto la spinta dell’evoluzione delle poli- mirati alle colture pregiate ed alla perma- tiche, dei mercati, delle tecnologie di pro- nenza degli agricoltori nelle zone collinari duzione e dei cambiamenti sociali, anche e montane. il settore agricolo regionale si è radical- Il tempo trascorso dal varo della legge 63 mente trasformato: il numero di aziende si snoda lungo un periodo durante il quale agricole in Piemonte è diminuito dal 1978 sono intervenute profonde trasformazioni ad oggi a meno di un quarto mentre la su- dei mercati, della società e delle sue istan- perficie media aziendale è triplicata. ze, delle politiche, oltre che, naturalmente, Nello stesso arco di tempo, la superficie dell’agricoltura. Di tutto questo la Giunta agricola utilizzata (SAU) del Piemonte regionale ha tenuto conto nel testo norma- ha subito una forte contrazione (-17% dal tivo, sia in riferimento agli obiettivi, che ai 1982 al 2010, pari a circa 207 mila etta- contenuti, articolazioni e strumenti. ri) a causa del consumo di suolo legato allo sviluppo insediativo e, soprattutto, LO SCENARIO: dell’abbandono delle attività agricole e di CHE COSA È CAMBIATO allevamento in montagna, dove la SAU si Mentre si profila finalmente anche per è dimezzata. il Piemonte una ripresa dalla crisi econo- Come conseguenza dell’evoluzione tec- mica più profonda del dopoguerra, è bene nologica e della riduzione del numero di osservare come questa abbia colpito in mi- imprese, è calato anche il numero di ad- sura più lieve l’agricoltura e l’agroalimen- detti. Il ricambio generazionale è in corso, tare in genere, rispetto ad altri comparti grazie anche al sostegno del PSR, ma non produttivi, grazie alla crescita dell’export risulta ancora sufficiente a modificare ra- e alla sostanziale anticiclicità dei consumi dicalmente l’età media dei conduttori; tut- alimentari. tavia grazie ai giovani è progressivamente Agricoltura 94 13
migliorato il livello di istruzione favoren- consumo portano verso un’economia che do l’attitudine all’innovazione del settore. apre spazi significativi per i produttori più innovativi ed offre nuove opportunità an- NUOVI MERCATI ED che per quei territori che lo sviluppo dell’a- ECONOMIA DEL GUSTO gricoltura intensiva aveva marginalizzato. Le imprese agricole si confrontano con Prodotti tipici agro-alimentari, imma- l’evoluzione del mercato agroalimentare gine del territorio, ambiente, stili di vita, che, nonostante l’azione regolatrice delle culture tradizionali, patrimonio storico e politiche, nel corso del tempo è diventato architettonico: tutto può concorrere a sod- più instabile, mostra una crescente vola- disfare la domanda di varietà di un mer- tilità e una frequenza di crisi con repen- cato sempre più segmentato. Alle consue- tini abbassamenti dei prezzi riconosciuti te connessioni di filiera agro-industriali si aggiungono le connessioni agro-terziarie: l’agricoltura ed i suoi prodotti, elementi essenziali dell’identità sociale e fisica dei luoghi rurali, recuperano una nuova cen- tralità diventando elemento di attrattiva turistica e baricentro della catena del va- lore definita come “economia del gusto”. Questo fenomeno assume in Piemonte una rilevanza notevole in alcuni territori. Anche il problema della sicurezza ali- mentare si è imposta al centro dell’at- tenzione soprattutto a causa delle crisi sanitarie zootecniche e vitivinicole (BSE e metanolo per ricordare le più famose) e dell’importazione da Paesi extra-UE di prodotti con bassi standard di sicurezza. Ne è conseguita la necessità di porre vin- coli a sistemi agricoli e zootecnici talora poco sostenibili e pericolosi per la sanità pubblica e di intensificare le forme di con- trollo. Sul piano legislativo, si è intervenuti attraverso l’adozione di regole relative alla tracciabilità degli alimenti lungo la catena produttiva e di norme igienico-sanitarie al produttore. Molti beni agricoli di base più severe. Una fascia crescente di consu- non sarebbero più prodotti in Piemonte se matori, inoltre, ha compreso la maggiore non esistessero gli aiuti diretti della PAC trasparenza delle filiere brevi e locali e si a compensare i bassi prezzi e i margini ri- è avvicinata in misura crescente al con- dotti e talora negativi. sumo di alimenti ottenuti con il metodo Un altro fenomeno rilevante riguarda la dell’agricoltura biologica. ripartizione del valore lungo la catena agro- Tra i fattori che rientrano nella doman- alimentare: il crescente potere contrattuale da di varietà e qualità, che caratterizza i della fase distributiva tende a marginaliz- segmenti a maggiore valore aggiunto del zare il ruolo della componente agricola e mercato, si possono anche annoverare anche di quella di trasformazione, eroden- aspetti legati alla biodiversità (es. progetti do progressivamente a proprio vantaggio il di recupero di varietà e razze tradizionali valore aggiunto di queste ultime. quasi scomparse) e al paesaggio che, per Fortunatamente, la spinta verso la soste- quanto sia un’esternalità, rientra ormai di nibilità e il cambiamento delle abitudini di fatto nell’insieme dell’offerta fruitiva dei 14 Agricoltura 94
territori rurali, oltre che essere in alcuni casi un potente elemento del “brand” del digitale in corso offrirà nei prossimi anni la connettività in banda ultralarga anche La revisione territorio e dei suoi prodotti (ci si riferisce al riconoscimento Unesco per parte dei alle aree rurali, aprendo nuove opportuni- tà ma, al tempo stesso, evidenziando pro- normativa tiene territori vitivinicoli del Piemonte). babilmente un digital divide in termini di competenze e servizi, che sarà necessario conto delle nuove LA SFIDA AMBIENTALE affrontare. sfide, tra cui la E CLIMATICA Nella sostanza, uno dei cambiamenti UN LAVORO COLLEGIALE multifunzionalità, più rilevanti del quarantennio trascorso DI REVISIONE è la svolta dell’agricoltura verso un’impo- Tutti i cambiamenti delineati ci descrivo- la tutela del stazione più sostenibile dal punto di vista ambientale, di cui il cambiamento climati- no un mondo agricolo e rurale profonda- mente trasformato rispetto all’epoca della territorio, la co rappresenta un’ulteriore sfida. L’eviden- za dei mutamenti del clima ha innescato legge 63, con nuovi ruoli e spazi d’azione per le politiche regionali e con la conferma diversificazione e la importanti innovazioni nelle tecniche agricole e di allevamento per contenere della necessità di un’ampia revisione nor- mativa che tenga conto delle nuove sfide valorizzazione del le emissioni di gas clima-alteranti e per ed opportunità (anche riguardo al miglio- patrimonio rurale. adottare sistemi di difesa e contrasto, tra ramento della macchina amministrativa e cui una più razionale gestione delle risorse dell’infrastruttura informatica a sostegno idriche e una più attenta gestione del terri- dell’agricoltura, con le ineludibili sfide in torio. Tra gli effetti locali del cambiamen- materia di semplificazione). to climatico figura, infatti, l’alternarsi del Da queste premesse e proprio per garantire ciclo delle precipitazioni, con una crescen- le esigenze evidenziate nasce il lavoro che ha te frequenza di fasi siccitose e di fenomeni coinvolto l’intera struttura tecnica dell’As- meteorici estremi, che mettono in eviden- sessorato, con uno rilevante sforzo collegiale za le carenze di gestione del territorio ed di progettazione, sulla base delle esperienze acuiscono le situazioni di dissesto legate maturate negli anni e con un confronto con- alla perdita del presidio del territorio. tinuo e serrato con l’Assessore che ha orien- L’esigenza di una maggiore tutela del ter- tato tale lavoro individuandone gli obiettivi, ritorio passa, quindi, anche dal contrasto senza tralasciare il coinvolgimento delle dell’abbandono delle attività agricole e parti economiche e sociali già iniziato in tale forestali nelle aree collinari e montane; a fase e destinato a proseguire nell’iter di esa- tale obiettivo possono contribuire le nu- me nel Consiglio regionale. merose misure previste dal PSR, oltre ad Leggendo il provvedimento, composto un’ampia azione coordinata di riordino da 95 articoli suddivisi in XII Titoli, si co- fondiario che affronti il problema della glie in tutta evidenza come il riordino del- parcellizzazione e che consenta agli im- le norme esistenti abbia dovuto superare prenditori agricoli di disporre di superfi- la difficoltà di collocare in un unico testo ci sufficienti ed adeguate per sostenere la l’ampio ed articolato panorama normativo propria impresa. agricolo regionale che interessa ambiti di- Multifunzionalità, tutela del territorio, di- versi, in alcuni casi caratterizzati da una versificazione e valorizzazione del patrimo- forte specificità. Dall’esperienza di questi nio rurale richiamano anche il ruolo dell’a- anni è derivata, inoltre, la consapevolezza zienda agricola in un più generale processo che per garantire un’efficace manutenzio- di sviluppo locale, che assume carattere ne delle norme era necessario ricorrere differente a seconda dell’area (più o meno all’applicazione dello strumento della de- urbana, più o meno svantaggiata). legificazione, articolazione del principio Sia sul fronte dei servizi di presidio sia su di semplificazione normativa. Si è quindi quello più generale dell’accesso ai mercati optato per una struttura snella, che rinvia e della gestione aziendale, la rivoluzione la disciplina degli aspetti tecnici puntuali Agricoltura 94
L’amministrazione a regolamenti o deliberazioni di Giunta, stione della programmazione regionale; strumenti più facilmente gestibili nel mo- accanto al PSR, cofinanziato con risorse digitale deve mento in cui si rendesse necessario appor- europee, statali e regionali, si è proposto tare modifiche al testo normativo. uno strumento regionale capace di dare diventare anche completezza ed integrare le politiche eu- CONFRONTO E un’amministrazione PROGRAMMAZIONE ropee. Nel Programma sono individuati gli interventi regionali, definite le priori- aperta al servizio Rientrano pienamente in tale logica la rivisitazione o l’introduzione di alcuni tà per l’allocazione delle relative risorse finanziarie, gli obiettivi da conseguire, del cittadino strumenti. Per assicurare la partecipazio- ne delle parti economiche e sociali è stato le priorità, gli strumenti di attuazione, gli interventi da attivare prevedendo, nel e delle imprese istituito all’articolo 3 il Tavolo del parte- contempo, di garantire la partecipazione nariato agroalimentare e rurale, articola- delle parti economiche e sociali e degli bile in tavoli di filiera, tematici ed in altri enti locali, l’individuazione degli obiettivi organismi collegiali. Laddove sinora esi- strategici nonché il coordinamento degli stevano organismi variamente individuati interventi anche con riferimento alle scel- nelle varie leggi regionali (si ricordano tra te compiute nell’ambito della program- gli altri il Comitato tecnico scientifico, la mazione europea. Nello stesso articolo si Consulta regionale per l’agricoltura biolo- prevede il “catalogo” degli interventi atti- gica, la Commissione apistica regionale, il vabili nell’ambito del Programma ed elen- Comitato consultivo regionale per la viti- cati nell’allegato B) del disegno di legge. vinicoltura) con l’istituzione del Tavolo e Si tratta di un “catalogo”, aggiornabile da delle sue articolazioni si è inteso indivi- parte della Giunta regionale, contenente duare un solo soggetto, sede di consulta- i vari interventi attuabili a sostegno del zione e confronto. mondo agricolo, sulla base dei regolamen- Alla medesima logica risponde il Pro- ti comunitari sugli aiuti di stato. gramma regionale degli interventi intro- dotto quale strumento centrale per la ge- 16 Agricoltura 94
AMMINISTRAZIONE biamenti non man- DIGITALE E cheranno di certo, a SEMPLIFICAZIONE cominciare dalla riforma Sempre sul fronte dell’applicazione dei delle politiche comunitarie che principio di semplificazione merita, infi- sta entrando nelle agende politiche ne, evidenziare i contenuti espressi nelle in questi mesi e che inevitabilmente norme dedicate al sistema informativo si rifletterà sul quadro normativo na- agricolo piemontese il quale, in linea con zionale e regionale. il processo di evoluzione digitale della “Il nuovo disegno di legge – afferma Pubblica amministrazione italiana, tie- l’Assessore regionale all’Agricoltura ne conto della necessità di adeguamento Giorgio Ferrero - a cui abbiamo lavorato richiesto dalla diffusione di strumenti e intensamente in questi anni, con un coin- servizi legati alle nuove tecnologie dell’in- volgimento molto ampio degli uffici regionali formazione e comunicazione passando da e delle parti sociali, credo sia un buon risul- un’amministrazione e-gov (amministra- tato in termini di semplificazione ed efficacia zione digitale) ad una open gov (ammini- normativa. Abbiamo cercato di riordinare strazione aperta). e sistematizzare le leggi vigenti, ripartendo A conclusione di questo lavoro, è stato dall’attenzione al cittadino e ai servizi, e alla possibile prevedere l’abrogazione di ben fruibilità delle norme stesse. Le leggi devo- 35 leggi regionali ed un ampio numero di no essere utili, funzionali e comprensibili. articoli sparsi in altre leggi in quanto non Abbiamo inoltre cercato di eliminare una più rispondenti alle logiche attuali ed or- serie di stratificazioni, rendendo la struttu- mai superate tanto da essere - di fatto - in ra normativa più agile e coerente. Natural- larga misura inoperanti. mente ora la parola passa alle Commissioni e all’aula del Consiglio regionale, da cui atten- UNO STRUMENTO diamo suggerimenti e integrazioni costrutti- FLESSIBILE E AGGIORNATO ve, sperando di giungere con il contributo di In estrema sintesi, dallo sforzo di conci- tutti a un risultato importante ed efficace per liare la complessità del presente e la veloci- la nostra regione.” tà con cui oggi si presentano i cambiamen- XII ti, è nato un atto legislativo pensato per i temi attuali e al tempo stesso predi- sposto per il futuro, grazie all’impo- TITOLI (PARAGRAFI) stazione flessibile e modulare che rende più agevole aggiornare i suoi DEL NUOVO DDL 35 dispositivi operativi con procedure più semplici, snelle e rapide. Le sfide e i cam- 40 LEGGI ABROGATE ANNI TRASCORSI (IN AGGIUNTA AD ALTRI ARTICOLI DI ALTRE LEGGI) DALL’EMANAZIONE 5+ DELLA LEGGE 63 95 TAVOLI E ORGANISMI ARTICOLI CHE ABROGATI (ISTITUITO UN UNICO TAVOLO DI PARTENARIATO) COMPONGONO IL NUOVO DDL Agricoltura 94 17
grafica: LA DOMANDA una piccola grande rivoluzione Cecilia Savio La normativa comunitaria, attraverso il A tal fine la Regione Piemonte, insieme Regione Piemonte Regolamento (UE) n. 1306/2013 dispone ad ARPEA, si è dotata del Sistema informa- Direzione Agricoltura che, per l’erogazione degli aiuti cofinan- tivo agricolo piemontese (SIAP), il sistema ziati in materia di agricoltura o sviluppo informatico con cui vengono predisposte ha collaborato Ezio Ferrero rurale, gli Stati Membri si dotino di un si- ed inviate le domande di aiuto. Il sistema stema informativo di gestione e control- si basa sull’anagrafe agricola, una banca lo (SIGC), costituito da una banca dati dati dei soggetti che attivano procedimen- informatizzata, un sistema di identifica- ti, che contiene informazioni relative ai zione delle parcelle agricole e un sistema beneficiari e alle loro strutture produttive. unico di registrazione dell’identità degli Ogni anno i titolari delle aziende agri- agricoltori che hanno presentato doman- cole, per presentare la domanda relativa de di aiuto. al regime di pagamento unico (PAC), allo 18 Agricoltura 94
vazioni effettuate nella campagna prece- dente (il cosiddetto “Brogliaccio”). I piani Una norma aggiornati su carta vengono poi trascrit- ti sull’anagrafe, in apposita sezione. La europea prevede qualità delle coltivazioni dichiarate viene controllata mediante telerilevamento, me- la creazione di diante l’uso di foto aeree o satellitari. Ad una banca dati ogni particella viene attribuito un codice di eleggibilità, derivante dalla fotointer- interamente pretazione delle immagini telerilevate. informatizzata, L’EVOLUZIONE GRAFICA Con l’avvio del nuovo periodo di pro- per presentare le grammazione, l’Unione Europea ha in- dicato agli Stati Membri di evolvere l’at- domande di aiuto tuale sistema di rilevazione delle colture oggetto di sostegno, con lo sviluppo di e finanziamento al servizi informatici basati su strumenti fine di avere una geospaziali. In altre parole gli Stati mem- bri devono consentire la rappresentazio- rappresentazione ne grafica dei piani colturali delle aziende agricole, in modo da agevolare l’elabora- grafica certa dei zione delle dichiarazioni di rito da parte degli agricoltori e la pianificazione delle piani colturali attività di campo. Per questo motivo l’anno scorso il CSI delle aziende Piemonte, su incarico di Regione Piemon- te e ARPEA, ha introdotto nell’anagrafe agricola del Piemonte una funzionali- tà per disegnare il piano colturale delle aziende agricole, basata su un software ricevuto in riuso da AGEA. Tale funzio- nalità opera attraverso due passaggi: il primo consente di rappresentare gli usi non agricoli (fabbricati e incolti) e gli usi durevoli (boschi, colture arboree, vigne- ti...), il secondo consente di indicare il dettaglio dei seminativi e dei prati. Il piano colturale grafico viene poi sal- sviluppo rurale (PSR), per richiedere l’as- vato su sistema sia in forma grafica, sia segnazione di buoni carburanti (UMA) in forma alfanumerica, come elenco di o per attivare altri procedimenti minori particelle ed è consultabile in entrambe devono aggiornare il proprio piano col- le modalità dai titolari delle aziende agri- turale, attraverso la dichiarazione delle cole registrati sul portale www.sistema- previsioni di semina. piemonte.it, attraverso il servizio on-line Questa attività di norma è svolta, con dell’anagrafe agricola del Piemonte. I dati la collaborazione degli operatori dei cen- sono poi utilizzati per precompilare le do- tri autorizzati di assistenza in agricoltura mande grafiche, ove richiesto dalla norma (CAA), attraverso l’uso di tabelle in cui dell’Unione Europea, e le domande in for- sono riportate le particelle in conduzione mato di testo, quando la forma grafica non all’azienda, con l’indicazione delle colti- è necessaria (es. buoni carburante). Agricoltura 94 19
UN NUOVO APPROCCIO le maggiori informazioni di dettaglio, per Questo cambiamento operativo e cultu- consentire la predisposizione del piano rale di approccio ai procedimenti ammini- colturale grafico e le relative domande in strativi in materia di agricoltura e svilup- forma grafica. A causa della complessità po rurale è stato impegnativo per tutti. del processo attivato, in questa attività di Per coordinare l’attività di tutti i tecni- sportello si sono generati alcuni disguidi ci e gli operatori coinvolti nel progetto, e ritardi, che hanno portato gli operatori la Regione Piemonte ha approvato a fine a dare risposte interlocutorie ai produttori 2017 un Piano operativo ed ha attivato un agricoli, a loro volta costretti a passare più tavolo tecnico con ARPEA, i rappresen- volte presso gli uffici per vedere definita la tanti dei CAA e il CSI Piemonte, che si è propria posizione. riunito con cadenza settimanale, per ri- solvere i problemi che via via si andavano OBIETTIVO RAGGIUNTO presentando. Grazie all’impegno di tutti l’obiettivo Il CSI Piemonte ha dovuto potenziare il richiesto dall’Unione Europea è stato rag- gruppo di tecnici di supporto al SIAP, per giunto. I dati di monitoraggio rilevati a fine adeguare costantemente i propri servizi maggio, a campagna non ancora chiusa, informatici (anagrafe, regime di paga- rivelano che oltre l’87% delle aziende che mento unico e PSR) alle modifiche ope- hanno presentato la domanda PAC (regi- rate da AGEA sul software concesso in me di pagamento unico) nel 2017 hanno il riuso, per formare gli operatori CAA alle fascicolo grafico, sono quindi pronte per nuove funzionalità e per rispondere alle la presentazione della domanda grafica. molteplici richieste di assistenza. Analogamente oltre l’85% delle aziende Gli operatori CAA hanno dovuto avviare che hanno aderito alle misure agroam- precocemente la campagna di raccolta dati bientali e agli altri premi a superficie, han- e chiedere ai titolari delle aziende agrico- no il fascicolo grafico pronto. 20 Agricoltura 94
L’esperienza maturata quest’anno costi- tuisce l’elemento fondante per le prossi- A fine maggio oltre l’87% me campagne. Passato il momento criti- co legato all’avvio della nuova modalità delle aziende erano pronte per la operativa, occorre lavorare per rendere più semplice ed efficace il nuovo sistema, presentazione della domanda grafica: così come richiesto dall’Unione Europea. In tal senso inizieremo ad operare subito l’obiettivo è dunque raggiunto, dopo la scadenza del termine ultimo per la presentazione delle domande, in modo anche se si lavorerà per rendere da rendere più agevole la gestione della campagna nel prossimo anno. più semplice ed efficace il sistema Agricoltura 94 21
a scuola di PSR UN PROGETTO CON GLI ISTITUTI AGRARI Valentina Archimede E’ giunto al termine del primo anno rimentato visite in aziende agricole sul Regione Piemonte il progetto che la Regione Piemonte ha territorio, come opportunità per cono- Direzione Agricoltura avviato, nell’ambito del piano di comu- scere casi reali di progetti realizzati fi- nicazione del Programma di sviluppo nanziati grazie al PSR. rurale 2014-2020, di comunicazione, I risultati interessanti del percorso for- informazione e animazione rivolto agli mativo, che ha visto coinvolti 15 istituti, Istituti agrari (Istituti tecnici superio- circa 100 docenti e oltre 1500 studenti, ri) del territorio piemontese. Dopo un sono stati ampiamente confermati dal percorso di formazione sul PSR, alcune successo dell’esperienza sul campo, che classi hanno presentato elaborati e spe- i protagonisti hanno giudicato positiva 22 Agricoltura 94
e arricchente per il proprio futuro pro- fessionale, con un approccio interattivo esperienze formative e partecipative. L’intero progetto è infatti caratterizza- L’intero progetto e dinamico con gli imprenditori agricoli, che ha permesso loro di rivolgere do- to da un approccio comunicativo e inte- rattivo e segue un percorso a tappe, con segue un percorso mande e approfondire i propri interessi. Gli insegnanti hanno guidato e prepa- meccanismi premianti, mirati a stimola- re l’interesse dei partecipanti e a favorire a tappe, con rato gli studenti con impegno e hanno il dialogo e lo scambio di esperienze. meccanismi partecipato attivamente alle giornate La parte prettamente formativa è mi- di visita. La Regione Piemonte ha gesti- sta, con momenti in presenza e utilizzo premianti, mirati to gli aspetti organizzativi, oltre che la di piattaforme e-learning e di strumenti selezione delle aziende, in modo che ri- interattivi (webinar, chat). La formazio- a stimolare sultassero coerenti e rappresentative, e sostenendo interamente i costi logistici ne teorica, come accennato, si è poi al- ternata con esperienze dirette sul cam- l’interesse, il e operativi. Nelle immagini di queste pa- gine, alcuni momenti delle visite. po, che hanno coinvolto aziende agricole beneficiarie del PSR e altri soggetti del dialogo e lo IL PROGETTO: territorio. scambio di PERCHÉ GLI AGRARI? STUDIARE IL PSR esperienze Si tratta di un progetto di comunica- Tra ottobre e dicembre 2017 si è avvia- zione sul Programma di sviluppo rurale to il progetto con un percorso formativo 2014-2020 rivolto a tutti gli Istituti supe- per i docenti, in parte in aula, in parte riori con indirizzo agrario del territorio in e-learning. L’idea di proporre una for- piemontese, coprogettato con gli Istituti mazione anche agli insegnanti – elemen- stessi e concordato con l’Ufficio Sco- to di novità rispetto al format originario lastico Regionale. Richiama un format proposto in altre regioni – nasce da una proposto dalla Rete Rurale Nazionale e sollecitazione dei diretti interessati e ha l’obiettivo di fornire a docenti e stu- dalla considerazione che nei program- denti una conoscenza specifica e appli- mi scolastici italiani la realtà dei fondi cativa del PSR e delle politiche agricole e della programmazione comunitaria comunitarie e favorire la loro partecipa- sono pressochè assenti, anche negli isti- zione attiva. tuti di carattere tecnico e professionale. Gli Istituti agrari piemontesi sono Formare i docenti ha permesso dunque complessivamente 17 e coprono tutte le di diffondere una conoscenza di base province piemontesi. Sono coordinati importante e di renderli tutor più effica- in rete attraverso la RIAP (Rete Istituti ci nei confronti degli studenti per le fasi Agrari Piemontesi), collegata alla RENI- successive. SA (Rete Nazionale). Il progetto è di ca- La struttura e il taglio dei moduli e-le- rattere triennale e, dopo il 2017/2018, si arning sono stati progettati a partire da articolerà negli anni scolastici 2018/2019 un “assessment” delle competenze, sia e 2019/2020. digitali che di materia, ovvero un son- Gli Istituti Agrari rappresentano per gli daggio preliminare per mirare in manie- obiettivi del piano di comunicazione un ra più puntuale i contenuti e la metodo- target naturale: gli studenti sono gli im- logia didattica. prenditori agricoli, i tecnici e i consulen- La formazione per gli studenti ha rap- ti del futuro, un nucleo di giovani quali- presentato il secondo segmento, da gen- ficati e motivati che stanno popolando il naio ad aprile, ed è stato un percorso settore agricolo, rinnovandolo e portan- realizzato totalmente in e-learning, uti- do competenza e nuova progettualità. lizzando una piattaforma digitale, svol- Nello stesso tempo sono giovani cittadi- to in classe con il supporto dei docenti ni in grado di moltiplicare e diffondere precedentemente formati in qualità di messaggi e contenuti appresi grazie a tutor/facilitatori. Per ovviare in parte Agricoltura 94 23
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