IL NOSTRO MONDO DOPO IL COVID-19 - 2/2020 II quadrimestre maggio/agosto 2020 - AMICI DEL CUORE
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Spedizione in Abb.Post. D.L. 353/2003 (N.46 2004) art.1 comma 2 E 3 • ANNO 2020 N. 2 IL NOSTRO MONDO DOPO IL COVID-19 2/2020 COVID-19, così è cambiata Io, medico che ha battuto II quadrimestre la nostra vita il Covid maggio/agosto pp. 2-5 pp. 37-40 2020
N. 2 maggio/agosto 2020 Sommario ___________________________________ pag ___________________________________ pag Editoriale La Massaia si ribella...!_______ 28 Sanità come antidoto, un abbraccio che unisce l’Italia intera_______________ 1 UNO STUDIO COORDINATO A TORINO HA DIMOSTRATO, PER PRIMO AL MONDO, LA L’ARRIVO DEL VIRUS IN ITALIA HA MUTATO RIDUZIONE DEGLI ACCESSI PROFONDAMENTE ANCHE LA QUOTIDIANITÀ DI Pronto Soccorso e Covid-19, MEDICI E PERSONALE SANITARIO calano gli infarti_________________ 29 Covid-19: diagnosi, cure, isolamento Così è cambiata la nostra vita_______ 2 VIAGGIO NELL’ESPERIENZA DELL'OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA DI TORINO, UNA COVID-19, IL PERICOLO SI CHIAMA MIOCARDITE DELLE NOSTRE ECCELLENZE Non c’è soltanto la polmonite. Malattia di Kawasaki e Covid, Ecco come il virus attacca e c’è un collegamento?____________ 31 danneggia il cuore _______________ 6 Covid-19, ospedale, internisti: NONOSTANTE LE MILLE DIFFICOLTÀ CAUSATE organizzare il lavoro è un’impresa__ 34 DALLA PANDEMIA, IL SISTEMA SANITARIO TORINESE HA RETTO LA TESTIMONIANZA DIRETTA, FORTE E TOCCANTE Oncologia e Covid-19, nessuno DEL DOTTOR CARLO BUDANO è rimasto solo__________________ 10 Io, medico colpito dal Covid-19_____ 37 CORSI E RICORSI STORICI: LA PANDEMIA RACCONTO DI UN’ESPERIENZA IN UN REPARTO HA SIMILITUDINI CON QUANTO È AVVENUTO COVID DI MEDICINA QUATTRO SECOLI FA Eroi per scelta o per dovere?_______ 41 Historia se repetit La grande DALLA PESTE ATENIESE AD OGGI COSA È pestilenza di Torino del 1630 ______ 12 CAMBIATO NELLE EPIDEMIE CHE HANNO COLPITO E DECIMATO L'UMANITÀ COSÍ CAMBIA LA MEDICINA AL TEMPO DEL Le pandemie della storia CORONAVIRUS Trapianti di cuore, tutto ok La storia delle pandemie__________ 44 Più controlli sui donatori__________ 16 LA STRUTTURA OPERATIVA HA FUNZIONATO BENE MA L’INTERVENTO DI CITTADINI, AZIENDE E Riabilitare pazienti post Covid-19: ASSOCIAZIONI È STATO FONDAMENTALE istruzioni (ed esercizi) per l’uso____ 19 ASL Città di Torino e volontariato sul territorio: così abbiamo collaborato Covid-19 e cuore: tutti i rischi per nella gestione dell’emergenza _____ 48 i pazienti affetti da coronopatie_____ 22 La nostra Onlus non si è fermata____ 50 Coronavirus a tavola, tutti in forma dopo la pandemia____ 26 Scheda iscrizione________________ 51 CARDIO PIEMONTE ANNO XVI - N. 45 (2020) Numero di Ruolo Generale: 14737/2019 già 4447 Direttore Responsabile: Federico Danesi Il Consiglio Direttivo Amici del Cuore O.D.V. ORGANO UFFICIALE DE AMICI DEL CUORE PIEMONTE Presidente: Sebastiano Marra Comoglio, Dott. Maurizio D’Amico, Dott. Roberto Grimaldi, Dott. Tullio Usmiani. Associazione O.D.V. Vice Presidenti: Mauro Rinaldi, Enrico Zanchi Associazione di Volontariato, no-profit, per la prevenzione Comitato di Redazione: Michelangelo Chiale, Carla e la ricerca delle malattie cardiovascolari Tesoriere: Michelangelo Chiale Giacone Sede A.O.Città della Salute e della Scienza di Torino Segreteria: Carla Giacone Coordinatrice volontari: Rita Porta Corso Bramante, 88 • 10126 Torino Consiglieri: Maurizio Benetti, Enrico Boglione, Carlo Direttore Editoriale: Beppe Fossati Reparto di Cardiologia • Tel. 011.633.59.45 Budano, Michelangelo Chiale, Gaetano Maria De Presidente: Dottor Sebastiano Marra Ferrari, Carla Giacone, Renate Heissig, Sebastiano Direttore Responsabile: Federico Danesi Marra, Paolo Monferino, Ernesto Ovazza, Rita Porta, www.amicidelcuoretorino.it Mauro Rinaldi, Enrico Zanchi. Progetto grafico e impaginazione: e-mail: direzione@amicidelcuoretorino.it Roberta Serasso segreteria@amicidelcuoretorino.it Sindaci: Michele Falanga, Giancarlo Piccinelli tesoreria@amicidelcuoretorino.it Comitato Scientifico: Dott. Sebastiano Marra, Prof. Segreteria di redazione: Carla Giacone vicepresidenza@amicidelcuoretorino.it Mauro Rinaldi, Prof. Fiorenzo Gaita, Prof. Gaetano Fotografie: Michelangelo Chiale, volontari@amicidelcuoretorino.it Maria De Ferrari, Prof. Massimo Porta, Dott. Antonio Cirillo Armando De Berardinis, Segreteria cell. 392.2214972 Dott. Alessandro Comandone, Dott.ssa Chiara Webmaster: Candeloro Buttiglione, Coord. Volontari cell. 392.2716163 Antonio Cirillo Tipografia: Grafart s.r.l. - Venaria Reale (TO)
N. 2 maggio/agosto 2020 Editoriale Sanità come antidoto, un abbraccio che unisce l’Italia intera di Federico Danesi Quando tutto questo passerà, perché alle spalle ce lo metteremo ma al momento ancora no, allora torneremo di nuovo a pensare. Oggi, in questi ultimi mesi, è stato tempo di azione e reazione, di scelte da prendere rapidamente, di decisioni e non di riflessioni. Le nostre vite sono state tenute in scacco da un virus invisibile a occhio nudo, quasi irre- ale, eppure tangibile da far paura. Lo abbiamo capito dal conto, terribile che ha presen- tato. Ma abbiamo anche capito che la sanità e la solidarietà sono ancora armi vincenti. Intendiamoci, lo erano anche prima, ma troppo permeati di abitudine da non rendercene conto. Così una delle domande più frequenti che durante la pandemia è circolata era questa: meglio la sanità pubblica o quella privata? La risposta è una sola. Il pubblico è fondamentale, mai come adesso lo abbiamo capito, vedendo come in Italia hanno saputo reagire ospedali e personale tutto affrontando un nemico mai visto e per questo ancora più insidioso. Ma serve anche il privato, che supporti e faccia da spalla, per una sanità realmente efficiente. Non siamo stati costretti a scegliere tra la salute pubblica e quella privata, come succede invece da altre parti, e questa è una vittoria. Un modo, in mezzo alla tragedia, per ritro- vare la strada della responsabilità individuale e ritrovare la fiducia nella politica e nella scienza. Le persone sanno di potersi fidare delle istituzioni politiche e di quelle scientifi- che anche se il percorso non è semplice e non lo sarà nemmeno in futuro. Le emergenze sanitarie feriscono tutti e hanno bisogno del concorso di ognuno per esse- re fronteggiate. Una condivisione di tutte le risorse che possono essere messe a dispo- sizione, uno sforzo di tutti gli enti pubblici e privati chiamati a fare squadra. E adesso ripartiamo, ancora non sappiamo verso cosa. Ma sappiamo di poterlo fidandoci della ricerca, delle professionalità che ci accompagnano nella vita di tutti giorni, di persone che non sono eroi come li ha voluti dipingere qualcuno ma certamente sono stati chia- mati a vestirne i panni. Andrà tutto bene, ce lo siamo sentiti ripetere tantissime volte ed è un motto che ci ha fatto compagnia nei giorni bui. Vero, anche se adesso è ancora difficile da credere. Ma ora sappiamo che l'Italia è migliore di quello che possiamo pensare, che lo è anche la sanità piemontese e torinese, che tutti insieme ne verremo fuori. Cambiati, se in meglio lo scopriremo. Cardio Piemonte - 1
N. 2 maggio/agosto 2020 L’ARRIVO DEL VIRUS IN ITALIA HA MUTATO PROFONDAMENTE ANCHE LA QUOTIDIANITÀ DI MEDICI E PERSONALE SANITARIO Diagnosi, cure, isolamento Così è cambiata la nostra vita di Sebastiano Marra L’approccio al trattamento di blema della polmonite interstiziale su base pazienti affetti da Covid19 è infiammatoria del virus. stato piuttosto violento. Mi L’infezione da Covid19 ha avuto una evoluzio- spiego. Non è stato del tutto ne molto travolgente e con difficoltà abbia- inatteso perché il Venerdì 20 mo appreso quali erano le complicanze più Marzo, data di arrivo dell’or- pericolose e inizialmente non chiaramente dinanza di trasformazione del descritte, per la brevissima esperienza che Maria Pia Hospital in Ospeda- avevamo alle spalle. le totalmente Covid19, ave- Sapevamo della polmonite interstiziale, ma vamo già una disponibilità subito sono arrivati i primi dati dai medici ci- mentale e pratica ad eseguire nesi pubblicati sulle riviste mediche più pre- questo radicale cambiamento stigiose ed attendibili: Vasculiti, severa Trom- strutturale di tutto l’ospedale. bofilia, Miocarditi, Endoteliti severe e a rapida Siamo un piccolo Ospedale insorgenza con severe conseguenze mortali. con circa 135 letti più 16 letti Le terapie vengono aggiornate settimana per “tecnici”, che in pratica sono settimana con l’acquisizione di dati attendibi- Dott. Sebastiano una rianimazione cardiochi- li provenienti dalla letteratura pubblicata con Marra, rurgica e una terapia intensiva per cardiopatie una rapidità mai vista, con le informazioni Responsabile altamente instabili. La gran parte del MPH è che arrivavano dai colleghi cinesi e dai colle- U.O. Cardiologia dedicato al cardiaco, interventistico, riabili- ghi lombardi che avevano esperienze antici- Maria Pia tativo, gestionale dello scompenso cardiaco, pate da una più precoce diffusione dell’infe- Hospital di Torino e Presidente cardiochirurgico e vascolare. Esistono, tutta- zione in quelle aree e, non ultime, dalle prime Associazione via, anche due realtà chirurgiche: una di chi- autopsie che venivano fatte e documentavano Amici del Cuore rurgia addominale e l’altra ortopedica. il gravissimo danno infiammatori a carico di Piemonte O.D.V. Il tema infettivologico era molto lontano dal tutti i distretti vascolari: polmonari, cardiaci, nostro quotidiano operare ed al massimo con- renali, cerebrali e periferici. Ovviamente que- sisteva nel combattere contro i soliti ben noti sti dati spiegano il perché si abbia una mor- cattivi batteri che ci procuravano sempre pa- talità dieci volte superiore rispetto alle solite zienti in condizioni di estrema fragilità e com- infezioni virali stagionali. plessità. I pazienti con endocarditi batteriche Ma i Virus sono molto più subdoli dei bat- e i pazienti con qualche sequela infettiva post- teri in termini di capacità di trasmissione o operatoria. Questi non rari pazienti erano per contagiosità, quindi i medici e gli infermieri noi ben supportati dalla valenza del nostro che curano questi pazienti sono molto più stimato e preziosissimo infettivologo. Gli a rischio di infettarsi a loro volta. Questo ri- schemi terapeutici erano ben noti e il grado schio potrebbe vanificare tutti i nostri sforzi di contagiosità molto modesta. Il massimo di terapeutici se non ben considerati e protetti cautela era la stanza singola per l’isolamento al meglio del meglio. e i soliti presidi di cautela: camici, guanti e Ancora una considerazione sul rischio di con- mascherina. I Virus non rientravano nell’arco tagio: nel campo sanitario, l’ultima esperien- delle nostre preoccupazioni. Sapevamo an- za sulla contagiosità pandemica virale risale che che non esisteva alcuna specifica terapia al 1920, anno dell'epidemia della “Spagnola”. per combattere questo o quel Virus e quindi È molto importante capire che mancava qual- dovevamo sostanzialmente gestire le compli- siasi esperienza comportamentale sociale e canze più o meno gravi dell’infezione virale. Il sanitaria sulla pratica gestione di una virosi a problema era il conoscere quali fossero tutte diffusione intercontinentale così inattesamen- le possibili complicanze a parte il noto pro- te rapida. 2 - Cardio Piemonte
N. 2 maggio/agosto 2020 Un bombardamento culturale su una malattia sconosciuta che si scopriva giorno per giorno. Era importante non solo aver cura dei pazienti, ma Ovviamente anche il rischio infettivo aleggia quotidianamente scoprire che cosa era meglio fare su una intorno ai pazienti, alle loro famiglie e a tutti veramente sconosciuta malattia vascolare: il Covid-19. i possibili contatti sociali volontari od obbli- gatori che la vita quotidiana ci chiama ad af- frontare. Si comincia a capire che il classico “isolamen- to”, che ben conoscevamo per le nostre espe- rienze di endocarditi batteriche, erano nulla al confronto del rischio infettivo del Covid19. Inoltre sulla contagiosità, per questa infezio- ne, si ha una latenza media di circa 5 giorni ma può arrivare anche a 2 settimane. Questo può involontariamente trasformare una per- sona apparentemente sana in una potenziale persona contagiante. Quando ci siamo urgentemente riuniti il 20-21 marzo abbiamo valutato come sarebbe dovu- to e potuto cambiare la nostra vita e quella dei nostri preziosi infermieri. In circa 3 giorni e mezzo abbiamo realizzato che necessitava un duro lavoro di comunica- zione per quei pazienti e loro famiglie che do- vevamo rapidamente mandare a casa e trasfe- rire verso altra sede di ricovero i pazienti che erano stati appena operati o trattati. Nel contempo, il nostro Direttore Sanitario, lavorando giorno e notte, ridisegnava i percor- si di ingresso diversificati per pazienti e per- sonale, isolamento totale dei reparti di degen- za, blocco di tutti i balconi e finestre, nuovi percorsi di uscita del personale e dei pazienti. Tenete da conto che gli spogliatoi diventano i punti determinanti nella separazione tra in- fezione e sterilità. Per questa funzione chiave sono state usate le camere operatorie cardio- chirurgiche. È stato ricostruito un ospedale totalmente diverso per percorsi e per tappe di passaggio, soprattutto per svestirsi e vestirsi in modo consono e giustamente protettivo per sè e per gli altri. La protezione nei confronti degli altri diventava quasi ossessiva, ma assolutamente doverosa. Vestirsi e svestirsi richiede il rispetto di una ri- gorosa ritualità che portava via circa 30 minuti all’ingresso e alla uscita del turno. Cosa vuol dire «un Turno»? mentre in passato il Turno era un preciso numero di ore dedicato all’attività di assistenza, adesso il turno significava: 6-8 ore senza poter bere un goccio d’acqua o man- giare un biscotto, senza poter andare in toilet- te, senza telefono cellulare, senza neanche la propria amata penna per scrivere in cartella. Cardio Piemonte - 3
N. 2 maggio/agosto 2020 Ma precisiamo cosa vuol dire «evitare di conta- ze tra persone finisce con trasformarsi nella minare» gli altri? Chi sono questi altri? creazione di barriere fisiche, ma diventano un Se all’interno dell’ospedale bisogna evitare di poco anche barriere affettive. prendersi l’infezione ed evitare di trasmetter- Chiaramente, tutto questo non giova a rende- la ad altro personale, all’esterno delle porte re fluidi i rapporti familiari, i rapporti di cop- dell’ospedale bisognava non farsi infettare dal- pia o in generale i rapporti con i congiunti. le altre persone (medici, infermieri, guardiani, Essere sempre isolati durante le ore di lavoro amministrativi, guidatori dei vari mezzi di rifor- ed avere anche un senso di isolamento duran- nimento) che provvedono a non far mancare le te le ore fuori del lavoro è una cosa che se non forniture (Farmaci, Ossigeno, Dispositivi, Cibo si prova non si può realmente comprendere. ed acqua…) e che mantengono il collegamento Isolamento che dura settimane e di cui non si con l’Unità di crisi, con la direzione della ASL- conosce una vera data di fine. Torino, con gli altri Ospedali. Torniamo a meglio definire questo “isolamen- Ma bisogna tenere a mente che ogni medico e to” dei diversi personaggi che vivono sotto lo ogni infermiere possa avere una famiglia, dei stesso tetto ospedaliero durante questa epi- genitori anziani, dei figli piccoli o grandi con demia: i quali potrebbe avere un potenziale rischio contagiante nettamente aumentato. 1) Isolamento dei Pazienti fuori dalla Tera- Alcuni vivono e dormono (da oltre un mese) pia Intensiva. in hotel per evitare qualsiasi sentimento di I pazienti arrivano tutti con ambulanza, senza colpa verso i congiunti. Alcuni vivono in casa alcun accompagnamento familiare ed hanno propria, ma isolati in termini di servizi igie- un percorso di ingresso tutto loro e ben diffe- nici e di stanza da letto. Ovviamente, questo renziato da quello del personale. comporta un minore contatto fisico-affettivo I pazienti vivono chiusi dentro una stanza verso i congiunti. La martellante richiesta di dalla quale non possono uscire. I movimenti senso di responsabilità nel mantenere distan- possibili, se non obbligatoriamente allettati, sono nei quattro passi in stanza e l’uso del loro bagno. Nessuna visita di nessun parente. Finestre e balconi con maniglie bloccate. Chi fortunatamente ha un telefono mobile può co- municare con l’esterno se le sue condizioni respiratorie lo consentono. Il rapporto umano ed emozionale di questi pazienti con infermieri e medici che li assi- stono sono sicuramente molto più essenziali e distanti in confronto a degenti che in passa- to giacevano in quei letti. Il fisiologico timore di contagio trasforma i curanti in palombari poco riconoscibili e sicuramente meno em- patici. Ogni stanza ha un telefono fisso. Ogni stanza ha un televisore. Certamente non è la solita vita ospedaliera del paziente che parla, si confida con il personale sanitario verso il quale era abituato ad esprimere dubbi, sen- timenti e timori. Si aggiunga l’angoscia sulla propria sopravvivenza, non certamente addol- cita dalla visione delle notizie dei vari giornali Photo by Jonathan Borba on Unsplash televisivi che regolarmente iniziano declinan- do il numero dei malati e il numero dei morti. 2) Isolamento degli infermieri: L’ingresso in ospedale avviene con la precisa e rituale vestizione (30 minuti o più) di tut- ti i Dispositivi di Protezione posando tutto quello che è personale: telefonino, vestiario, borsetta, anelli, orecchini… tutto. L’ingresso dei singoli infermieri avviene come infilarsi in uno scafandro con il quale non è affatto na- 4 - Cardio Piemonte
N. 2 maggio/agosto 2020 turale il muoversi, parlare, sentire, scrivere stici era continuo, cercando di non perdere le e usare i telefono fisso del reparto. Quando preziose informazioni che venivano dalla let- si ci avvicina al paziente non può esserci la teratura e da contatti diretti con medici lom- naturale comunicazione ed empatia come bardi che avevano iniziato qualche settimana era l’approccio pre Covid19. Per il paziente prima di noi questa complessa esperienza. Lo non è facile riconoscere il viso di coloro che lo stesso problema evolutivo si è avuto sul fronte assistono dietro maschera, cappello e visiera terapeutico. che lasciano intravedere due occhi premuro- Nel mese di marzo si pensava prevalentemen- si e null’altro. Si crea un rapporto comunque te di curare una polmonite interstiziale. A fine distanziato e quasi un poco di diffidenza, un Marzo si è passati a curare una forma di va- rapporto che non invita alla confidenza alla fi- sculite multi-organo che tendeva ad associar- siologica comunicazione diretta di sempre tra si ad una grave trombofilia multi distrettuale, paziente ed infermiere. Durante tutte le ore spesso imprevedibile per rapidità di evoluzio- di servizio bisogna evitare di avere esigenze ne, fino a dare una miocardite da danno diffu- di notizie dall’esterno ma soprattutto non si so del microcircolo coronarico. ci può dissetare o prendere un sorso di caffè, Una scuola continua per cercare di imparare non si può avere necessità della toilette… an- e conoscere per fare il meglio possibile per che se nella tuta può esserci il pannolone. La questi pazienti colpiti da questa relativamen- vita di reparto tende a far vivere gli infermieri te nuova, anche se avevamo la prima pubbli- isolati uno dall’altro e anche nel rapporto con cazione sul Corona Virus nel 2003, e relativa- i medici diventa complesso e macchinoso tut- mente mal definita malattia. to quello che prima era diretto ed immediato. Anche per i medici esistono tutte le restrizio- A fine turno, dopo la meticolosa e “pericolo- ne di comunicazione e di spazialità che hanno sa” vestizione, molti infermieri non tornano a gli infermieri. Stessi problemi di isolamento casa ma vivono in hotel per il timore di poter dai congiunti e dalla propria casa. Stesse re- infettare i propri figli o il coniuge o i genitori strizioni di affettività e di manifestazione dei non più giovani. Vivere in Hotel per settimane più normali sentimenti. entrando ed uscendo dall’ospedale nella viva Per tutti è stata una specie di chiamata alle speranza di non contaminarsi, di non conta- armi e per qualcuno l’inizio di una vita da “ca- minare i propri congiunti. La forza di condur- serma”, se si può fare una similitudine per re questo tipo di vita viene da una sorta di una tipologia di vita delimitata nella vivibilità spirito di solidarietà di gruppo, da un fortissi- spaziale, comunicativa ed affettiva. mo senso del dovere, da un senso di servizio In conclusione possiamo dire che sia tra i gli verso persone veramente inermi e angosciati infermieri che tra i medici si è avuta una rispo- come sono tutti questi pazienti. Giorno e not- sta veramente ampia e carica di entusiasmo te ed ancora notte e giorno, senza chiederci che molti di noi e, confesso, non si ci aspet- quanto ristoratore possa essere quel sonno tava una risposta così immediata e carica di lontano da casa e dai familiari. positività. Non si è mai vista una risposta se pur positiva ma associata a negatività, fatali- 3) Isolamento dei medici: smo o passiva obbedienza verso l’ineluttabile. premettiamo che abbiamo arruolato medici Lo spirito di corpo che accomuna tutto il per- prevalentemente con cultura cardiovascolare sonale medico, infermieristico, di supporto ma anche ortopedici, chirurghi ed oculisti. Si logistico, di supporto sulle pulizie o sull’ali- è cercato di fare gruppi omogenei che bene mentare è venuto fuori spontaneo e robusto. si integrassero per competenze. Ovviamen- Non si sentono lamentele o rimpianti verso le te i medici hanno gli stessi riti e problemi di modalità di vita pregresse. Questo è un fanta- comunicazione degli infermieri, ma il vero stico test, inatteso, sulla capacità di adatta- problema dei medici è stato quello di pro- mento, sulla flessibilità e sulla disponibilità di gressivamente ma molto rapidamente com- tutte le persone che fanno camminare la mac- prendere quali sintomi, quali manifestazioni e china dell’assistenza e della cura dei pazienti con quali strumenti analizzare ed esaminare di un piccolo ospedale a gestione privata, ma efficacemente il coinvolgimento dei vari orga- che vive con i soldi che arrivano dalla gestione ni nella evoluzione di questa poco conosciuta della sanità pubblica regionale. infezione virale. Non sempre erano disponibili Questo è una dimostrazione di quanto la sani- dati anamnestici chiari e progressivamente si tà accreditata sia capace di integrarsi e colla- è sempre più usato l’ECG, l’Echografia pol- borare con la sanità pubblica per il beneficio monare, gli indici di trombofilia, l’Echocar- di tutta la nostra popolazione che necessita diogramma oltre ai soliti esami radiologici sul assistenza e cure i una grave condizione di torace. L’aggiornamento sui protocolli diagno- emergenza pandemica. Cardio Piemonte - 5
N. 2 maggio/agosto 2020 COVID-19, IL PERICOLO SI CHIAMA MIOCARDITE Non c’è soltanto la polmonite Ecco come il virus attacca e danneggia il cuore di Walter Grosso Marra in collaborazione con Margherita Cannillo - Francesca Troiano - Enrica Lonni - Dana Miruna Iancu INTRODUZIONE dotto su 191 pazienti, si è osservato infatti danno miocardico solo nell’1% dei pazienti A dicembre 2019, è stata sopravvissuti e nel 59% dei paziente dece- descritta per la prima vol- duti (4); dati confermati nella metanalisi di ta a Wuhan, in Cina, la ma- Lippi dove si è osservato un rialzo della tro- lattia da Coronavirus 2019 ponina I solo in una minoranza di pazienti (COVID-19) in pazienti che (8-12%) con maggior numero di compli- presentavano sintomi parain- canze e peggior outcome (5)). fluenzali (1). Il virus è stato Il meccanismo alla base del danno miocar- isolato e identificato come dico non è ancora completamente chiarito: un nuovo ceppo di corona- sembra essere infatti legato non solo al dan- virus, chiamato SARS-CoV-2 no diretto del virus, ma anche alla risposta (sindrome respiratoria acu- infiammatoria sistemica. Il danno virale di- ta grave coronavirus 2). La retto è conseguente al legame elettivo fra la SARS-CoV-2 è caratterizzata proteina spike (S) espressa sulla superficie da elevata mortalità e morbi- Dottor Walter dell’envelope virale e l’enzima di conversio- lità a causa dell’interessamento polmonare Grosso Marra ne dell’angiotensina tipo 2 (ACE-2) espres- Direttore SC con grave polmonite interstiziale, ma nono- so sulla cellula ospite. Dopo il legame, Cardiologia Ivrea stante in un primo momento non sia stata grazie all’azione della proteina transmem- data la giusta attenzione al coinvolgimento brana serina proteasi 2 (TMPRSS2) espres- del sistema cardiovascolare nell’infezione sa sulla superficie della cellula ospite vi è da COVID-19, attualmente è sempre più evi- l’ingresso del virus all’interno delle cellule e dente che si tratta di una patologia sistemi- dunque l’infezione (6-7). Successivamente, ca in cui il cuore e il letto vascolare possono la conseguente risposta infiammatoria con essere pesantemente coinvolti. Non a caso il rilascio di citochine pro-infiammatorie si parla di Sindrome Cardiovascolare da CO- (es IL-6, IFN gamma, IP-10), l’attivazione VID-19 (2). di linfociti T e la produzione di anticorpi, determina un ulteriore peggioramento del COVID-19 e TROPISMO CARDIACO danno miocardico (4). Figura 1 (2). Il coinvolgimento miocardico da parte del Dagli studi autoptici, come supposto dal Coronavirus è stato osservato in particola- gruppo di Padova, si evince come il danno re in coloro che presentavano un’infezione da coronavirus sia a prevalentemente inte- di grado più severo con necessità di mo- ressamento vascolare per l’instaurarsi di una nitoraggio in terapia intensiva, più anziani aggressiva forma di vasculite trombofilica. e con maggiori comorbidità quali diabete, In sostanza lo stadio infiammatorio della ipertensione e pregressa malattia coronari- patologia è la base di un successivo stadio ca (3). Inoltre la presenza di danno miocar- in cui predominano i fenomeni trombotici dico è indicativo di una prognosi peggiore locali, in situ, e sistemici. (in uno studio multicentrico cinese, con- È chiaro che l’organo bersaglio principale 6 - Cardio Piemonte
N. 2 maggio/agosto 2020 appare il polmone ma non é escludibile un basa sulla presenza di dolore toracico, modi- REFERENZE (1) Zhu N, Zhang coinvolgimento del microcircolo coronarico ficazioni ECG, e incremento dei markers di D, Wang W, et al. nelle fasi avanzate della patologia. citonecrosi miocardica (troponina), in pre- A novel coronavi- senza di un quadro flogistico/infiammatorio rus from patients MIOCARDITE DA COVID-19: con febbre e/o sintomi simil-influenzali e/o with pneumonia in China, 2019. definizione e percorso diagnostico incremento di globuli bianchi e PCR (indica- N Engl J Med tivi di infezione/infiammazione). 2020;382:727– terapeutico Spesso può essere associata pericardite 733. Un ruolo importante dal punto di vista epi- (2) Nicholas S con versamento pericardico all’imaging. Hendren, Mark H demiologico, nell’interessamento cardiaco In alcuni casi l’esordio clinico può essere Drazner, Biykem da COVID-19, è ricoperto dalla miocardite molto serio con aritmie (bradicardia, di- Bozkurt, Leslie T acuta. Secondo le linee guida ESC la miocar- Cooper Jr. Descrip- sturbi di conduzione, aritmie ventricolari tion and Proposed dite è definita come una malattia infiamma- e sopraventricolari, fibrillazione atriale), Management of the toria del miocardio (il muscolo cardiaco) ac- scompenso cardiaco e shock cardiogeno. Acute COVID-19 certata con criteri istologici, immunologici e Cardiovascular Soprattutto in questi ultimi casi, e quan- Syndrome. Circu- immunoistochimici (6). Può essere definita do il quadro flogistico infiammatorio non è lation. 2020 Jun a seconda dell’eziologia come infettiva (per- marcato e invece sono presenti molti fattori 9;141(23):1903- lopiù virale, ma sono descritte anche forme 1914. di rischio per malattia coronarica (fumo, (3) Shi S et al. batteriche, funginee, parassitarie), immuno- ipertensione, diabete, dislipidemia, obesi- “association of mediata, tossica (8). Le miocarditi da CO- tà, familiarità) è mandatorio come primo cardiac injury with VID-19 rientrano nelle miocarditi virali. mortality in hospi- step escludere la coronaropatia con lo stu- talized patients dio coronarografico (8). with COVID19 in Percorso diagnostico della Un ruolo fondamentale nel definire il so- Wuhan, China” JAMA cardiol. 25, miocardite da COVID-19 spetto diagnostico di miocardite è ricoper- march, 2020. La recente pandemia da COVID-19 ci ha to dall’imaging. (4) Zhou F et al “Clinical course messo di fronte a un nuovo scenario in cui and risk factors for non sempre avevamo le risposte giuste in Ecocardiogramma mortality of adult tempi rapidi, soprattutto a fronte della ne- L’ecocardiografia rappresenta il metodo di inpatients with CO- prima linea nel sospetto di miocardite. Que- VID19 in Wuhan, cessità di individuare e costruire percorsi China: a retrospec- diagnostici terapeutici distinti tra pazienti sta metodica non invasiva e facilmente frui- tive cohort study”. cosiddetti “sporchi” e pazienti cosiddetti bile consente di valutare morfologicamente Lancet 2020 la struttura e la funzione cardiaca. Tra i prin- (5) Lippi et al. “puliti”. Ci siamo così trovati spesso a dover “cardiac tropo- rispondere a questi due quesiti: cipali reperti patologici che possono caratte- nini I in patients rizzare la miocardite ricordiamo il riscontro with coronavirus - Quando sospettare una infezione da CO- di una riduzione della contrattilità ventricola- disease 2019 VID-19 nei pazienti con miocardite? re con anomalie della cinetica regionale a di- (COVID 2019): evidence from - Quando sospettare la miocardite nel pa- stribuzione non coronarica, l’incremento del- meta-analysis” ziente con nota infezione da COVID-19? lo spessore di parete dovuto a un processo di Prog Cardiovasc In generale il sospetto clinico di miocardite si Dis. March 2020 pseudoipertrofia da edema, un’alterazione (6) Li W et al “Angiotensin- converting enzyme 2 is a functional receptor for the SARS coronavirus”. Nature 2003. (7) Hoffman M et al. “SARS-CoV-2 cell entry depends on ACE2 and TM- PRSS2 is blocked by a clinically proven protease inhibitor”. Cell 2020; 181:271- 280 Figura 1 (8) Current state of knowledge on ae- tiology, diagnosis, management, and Cardio Piemonte - 7
N. 2 maggio/agosto 2020 therapy of myo- del pattern diastolico, la presenza di versa- narie è oggi in corso di studio il ruolo della carditis: a position statement of the mento pericardico, e raramente il riscontro TC quale metodica alternativa alla risonan- European Society of di trombosi ventricolare (9). za magnetica per lo studio della caratteriz- Cardiology Working zazione tissutale. Group on Myocar- Risonanza magnetica cardiaca L’accumulo tardivo di mezzo di contrasto dial and Pericardial Diseases. Caforio La risonanza magnetica cardiaca è uno iodato ha mostrato una buona accuratezza AL, Pankuweit S, strumento accurato per la valutazione mor- (95% in confronto alla RMN) nella valuta- Arbustini E, Basso fologica e funzionale del miocardio. Si trat- C, Gimeno-Blanes zione del miocardio infiammato, con una J, Felix SB, Fu M, ta di una metodica ad elevata risoluzione eccellente variabilità inter-osservatore. La Heliö T, Heymans spaziale, riproducibile e con ridotta variabi- maggior disponibilità sul territorio della S, Jahns R, Klingel lità inter- e intra-osservatore. L’analisi com- K, Linhart A, Maisch metodica, la rapidità di acquisizione delle B, McKenna W, Mo- prende una valutazione morfo-volumetrica immagini e lo studio contemporaneo dell’a- gensen J, Pinto YM, multiassiale dotata di maggior accuratezza natomia coronarica lasciano intravvedere Ristic A, Schultheiss HP, Seggewiss H, rispetto alla tecnica ecocardiografica. La un futuro in cui sempre maggior spazio Tavazzi L, Thiene G, principale caratteristica di tale metodica verrà dato alla TC (12). Yilmaz A, Charron P, riguarda tuttavia la sua capacità funzionale Elliott PM; European Society of Cardio- di caratterizzazione tissutale (10). Tomografia ad emissione di positroni logy Working Group La risonanza è infatti in grado di rilevare La PET non ha ancora un ruolo definito nel- on Myocardial and il processo infiammatorio miocardico e l’e- la diagnosi della miocardite, ma non è da Pericardial Diseases. Eur Heart J. 2013 dema associato. La valutazione tardiva di escludere in futuro un suo ruolo non solo Sep;34(33):2636- accumulo del mezzo di contrasto permette come strumento diagnostico, ma soprattut- 48, 2648a-2648d. la definizione delle aree di danno miocar- to come strumento per definire prognosi e (9) Cfr. S. Hiramitsu et al., “Transient dico sostitutivo conseguenti all’espansione risposta alle terapie (13). Ventricular Wall dell’interstizio per necrosi e fibrosi identifi- Nonostante ci siano molti strumenti clinici Thickening in Acute cabili da late gadolinium enhancement. Tali e di imaging che permettono di definire un Myocarditis: A Serial Echocardiographic immagini sono largamente impiegate nella elevato sospetto clinico di miocardite, ad and Histopathologic pratica clinica e la definizione di sede ed oggi la diagnosi di certezza della miocar- Study”, Japanese dite è fornita dalla biopsia endomiocardica Circulation Journal estensione forniscono importanti informa- 65, n. 10 (2001): zioni diagnostiche e prognostiche. Infatti, attraverso la ricerca di segni istologici di 863–66. un’estensione maggiore al 10% dell’area di flogosi dei miocardiociti, e l’identificazione (10) P.A. Monney et dell’agente eziologico tramite Polymera- al., “Acute Myo- accumulo di mezzo di contrasto ha mostra- carditis Presenting to di aumentare il rischio di eventi cardiaci se Chain Reaction (PCR). L’esecuzione di as Acute Coronary maggiori nei pazienti con miocardite (11). questo esame viene normalmente limitato Syndrome: Role of a casi selezionati (es. shock cardiogeno re- Early Cardiac Ma- Questi reperti sono alla base della diagno- gnetic Resonance in stica della miocardite con la RMN. frattario), in quanto invasivo e gravato da Its Diagnosis”, Heart La RMN cardiaca rappresenta per tutti i cli- possibili fatali complicanze (8). (British Cardiac Society) 97, n. 16 nici i gold standard per l’inquadramento dia- Tornando ai quesiti iniziali, nel corso della (2011): 1312–18. gnostico di una sospetta miocardite acuta. pandemia abbiamo imparato che ogni pa- (11) C. Gräni et al., ziente con un quadro sospetto di miocar- “Prognostic Value of Cardiac Magnetic Tomografia assiale computerizzata (TC) dite, può essere potenzialmente affetto da Resonance Tissue La TC è un importante strumento dia- COVID-19 e pertanto deve essere sottopo- Characterization gnostico per i pazienti con miocardite. sto a tampone per ricerca del virus, o nelle in Risk Stratifying Patients With La presentazione clinica eterogenea della forme subacute (in cui il tampone può es- Suspected Myocar- miocardite porta infatti di frequente alla sersi già negativizzato) a dosaggio di IgG e ditis”, Journal of the necessità di ottenere una valutazione ana- IgM per il COVID-19. American College of Cardiology 70, n. 16 tomica delle coronarie al fine di escludere Questo è molto importante anche per defi- (2017): 1964–76. nel processo diagnostico un quadro di car- nire l’area di ricovero del paziente (reparto (12) C. Bouleti et al., diopatia ischemica. La TC con la sua non COVID-19 o reparto “pulito” COVID-free). “Usefulness of Late Iodine Enhancement invasività è in grado di fornire immagini ac- Più difficile è capire quando un paziente on Spectral CT in curate soprattutto nei pazienti con proba- con nota infezione da COVID-19, soprat- Acute Myocarditis”, bilità bassa o intermedia di coronaropatia tutto con severa polmonite interstiziale, JACC. Cardiovascu- lar Imaging 10, n. 7 evitando così a pazienti spesso giovani di è effettivamente affetto da miocardite da (2017): 826–27 ricorrere alla coronarografia. COVID-19. Come già sottolineato in pre- (13) P. Tellier et Oltre alla valutazione anatomica delle coro- cedenza l’interessamento cardiaco da CO- 8 - Cardio Piemonte
N. 2 maggio/agosto 2020 VID-19 può essere multifattoriale, non a Questo dato parrebbe dunque indicare che al., “Reversibility by Dipyridamole caso si parla di sindrome cardiovascolare al momento attuale la diagnosi di miocardi- of Thallium-201 da COVID-19; inoltre il quadro clinico del- te da COVID-19 dovrebbe essere posta solo Myocardial Scan la miocardite può essere difficilmente di- nel caso di conferma bioptica della presen- Defects in Patients with Sarcoidosis”, stinguibile da altre condizioni che possono za del genoma virale all’interno delle cellu- The American essere associate all’infezione da COVID-19 le miocardiche; la flogosi delle cellule en- Journal of Medicine come le sindromi coronariche acute, le doteliali con conseguente loro disfunzione 85, n. 2 (1988): 189–93. cardiomiopatie da stress (S Takotsubo) o potrebbe invece spiegare il danno miocar- (14) Siripanthong la cardiomiopatia settica (14). Nei pazien- dico acuto frequentemente documentato B, Nazarian S, ti con infezione da COVID-19 deve essere dall’incremento delle troponine nei pazienti Muser D, Deo R, Santangeli P, preso in considerazione un interessamento affetti da COVID-19. Khanji MY, Cooper cardiaco in presenza di sintomi quali dolo- LT Jr, Chahal re toracico e dispnea, comparsa di aritmie Terapia della miocardite da CAA. Recognizing COVID-19-related e/o modificazioni ECG, incremento della COVID-19 myocarditis: The troponina o dell’NTproBNP, e sviluppo di Purtroppo, non esiste una terapia specifica possible patho- instabilità emodinamica o insufficienza re- physiology and per la miocardite da COVID-19 come non proposed guideline spiratoria non giustificabili dalla sola infe- esiste ancora una terapia specifica per il for diagnosis and zione in corso (14). Nel setting dei reparti COVID-19. Sono in corso diversi studi per management. He- COVID-19 l’ecocardiogramma che è esegui- art Rhythm. 2020 definire la miglior terapia per l’infezione da May 5:S1547- bile a letto del malato, ha rappresentato COVID-19, ma al momento attuale non vi 5271(20)30422-7 uno strumento fondamentale per l’inqua- sono ancora evidenze scientifiche per defi- (15) Tavazzi, G., dramento dell’interessamento cardiaco, in Pellegrini, C., Mau- nire un certo percorso terapeutico. relli, M., Belliato, quanto non invasivo e eseguibile a letto del I pazienti con miocardite da COVID-19 de- M., Sciutti, F., paziente, rendendo molto più semplice la vono essere trattati con terapie di supporto Bottazzi, A., Sepe, distinzione tra percorsi “sporchi” e “puli- P.A., Resasco, T., per lo scompenso cardiaco, come già ac- Camporotondo, ti”. Questo però non significa che i pazienti cade per la maggior parte delle miocarditi R., Bruno, R., Bal- COVID-19 quando necessario non debbano virali. Nelle forme gravi il trattamento ini- danti, F., Paolucci, S., Pelenghi, S., essere indagati nel modo più completo ed ziale della miocardite fulminante dovrebbe Iotti, G.A., Mojoli, efficace. La riorganizzazione delle strutture seguire il protocollo di trattamento dello F. and Arbustini, E. ospedaliere ha infatti permesso la defini- (2020), Myocar- shock cardiogeno, che include l'uso di ino- dial localization zione di percorsi diagnostici e terapeutici tropi o vasopressori e della ventilazione of coronavirus in definiti per i pazienti COVID-19. Di conse- meccanica. In caso di bradi-aritmie può COVID-19 cardio- guenza nel sospetto di miocardite da CO- genic shock. Eur essere preso in considerazione il posiziona- J Heart Fail, 22: VID-19 la RMN cardiaca è fondamentale, mento di PM temporaneo. Nelle forme di 911-915 e deve essere eseguita. In molti casi deve shock refrattario può essere preso in con- (16) Escher essere eseguito lo studio coronarografico F, Pietsch H, siderazione il posizionamento di device di Aleshcheva G, et per escludere la presenza di malattia co- stimolazione meccanica al circolo come il al. Detection of ronarica, e in casi selezionati deve essere contropulsatore aortico, l’impella o l’ECMO. viral SARS-CoV-2 presa in considerazione l’esecuzione della genomes and Rimane da dimostrare con studi randomiz- histopathologi- biopsia miocardica: In letteratura molti au- zati, difficilmente disegnabili, l’efficacia e cal changes in tori hanno riportato il riscontro autoptico di la sicurezza della terapie immunomodulan- endomyocardial danno acuto infiammatorio miocardico in biopsies [pu- ti e degli anticorpi monoclonali soprattutto blished online soggetti infetti da COVID-19 (15); tale dan- nel setting più precoce di esordio clinico ahead of print, no si manifesta con presenza di particelle della patologia. 2020 Jun 12]. virali nei macrofagi interstiziali e flogosi a ESC Heart Fail. Nel caso di una predominante manifesta- 2020;10.1002/ livello endoteliale, mentre a carico dei mio- zione di vasculite trombofilica è da stabi- ehf2.12805 citi si riscontrano alterazioni di tipo spesso lire il ruolo dei farmaci antiaggreganti ed aspecifico. La presenza di genoma virale, anticoagulanti nel trattamento della severa ritrovato mediante tecnica reverse RT-tra- sindrome sistemica. scriptasi PCR, è stata documentata per la In conclusione studi ad hoc dimostreranno prima volta da Escher et al., anche se in soli se la Miocardite è una della manifestazio- 5 dei 104 pazienti con sospetto clinico di ni cliniche della sindrome infiammatoria miocardite acuta o scompenso cardiaco di sistemica da SARS-Cov-2 o se rappresenta eziologia ignota (16). un epifenomeno della malattia virale. Cardio Piemonte - 9
N. 2 maggio/agosto 2020 NONOSTANTE LE MILLE DIFFICOLTÀ CAUSATE DALLA PANDEMIA, IL SISTEMA SANITARIO TORINESE HA RETTO Oncologia e Covid-19, nessuno è rimasto solo I dati su contagi e mortalità dimostrano che le misure adottate nel nostro campo sono servite per fornire un’assistenza reale di Alessandro Comandone Siamo tutti ancora sotto dato un contributo significativo ai reparti shock, ma da un evento COVID “imprestando” medici e infermieri epocale come l’epidemia da per sostituire il personale stanchissimo o Coronavirus vanno tratte in- ammalato. La mia SC di Oncologia ha tra- dicazioni o addirittura inse- sferito per due mesi tre medici e tre infer- gnamenti per il futuro. mieri nei reparti COVID. Gli altri oncologi 1) Con orgoglio possiamo hanno continuato a curare i Malati di can- dire che la Sanità ha retto, cro pur a ranghi ridottissimi. più per l’abnegazione di 5) Le cure palliative domiciliari dell’ASL medici, infermieri, farmaci- città di Torino, che mi onoro di dirigere sti e tecnici che per un’or- pro tempore, sono state letteralmente ganizzazione efficace. Anzi flagellate dal COVID: su 16 operatori (11 paradossalmente la Regio- infermieri e 5 medici) ben 12 si sono in- ne più efficiente, la Lom- fettati e due gravemente ammalati contra- bardia, ha subito i colpi più endo la malattia a domicilio dei Malati in Il dr. Alessandro pesanti anche come capacità di risposta fase terminale di malattia oncologica. Comandone, al pericolo. Oncologia ASL Molti di questi Malati sarebbero morti a Città di Torino 2) Ha retto molto meglio l’Ospedale del casa senza assistenza. Purtroppo molti e Accademia di Territorio, vogliamo che sia riconosciuto di loro erano febbricitanti. Si faceva una Medicina dall’opinone pubblica e dai politici, anche diagnosi troppo semplicistica di “febbre se non è tempo di graduatorie e di com- di origine tumorale” invece probabilmente petizioni. Ed è giusto che il territorio vada era il COVID 19 e gli operatori sanitari ne ora potenziato e reso consapevole nell’i- risultavano infetti. potesi di altri eventi epocali. Non era possibile diagnosticare l’infezio- 3) Nuovamente con orgoglio i “servizi ne del malato a domicilio soprattutto nei essenziali” riconosciuti come tali sin dal primi tempi e gli operatoti si tuffavano DPCM del 4 marzo quali Cardiologia, On- nelle case con pochi mezzi di protezione. cologia, Ostetricia, Traumatologia hanno Non sapremo mai quanti Malati in fase ter- continuato a funzionare venendo incontro minale di malattie oncologiche e croniche alle esigenze di urgenza della popolazio- siano morti per il Coronavirus. Di certo la ne, per tutta la durata dell’epidemia, an- casa, soprattutto se piccola o povera, non che se questo fatto non è mai stato posto era il miglior posto per combattere l’infe- in atto dai media. Infarti, tumori, fratture zione. Poca igiene, difficoltà strutturale a hanno continuato a manifestarsi e le cure mantenere i caregiver in ambienti separati non sono mancate. Per fortuna hanno con- dal malato, difficoltà a smaltire deiezioni tinuato a nascere bambini nonostante il in modo corretto e a lavare in modo distin- lutto collettivo da cui eravamo afflitti. to stoviglie e indumenti. 4) Molti dei Servizi essenziali non solo Non sapremo mai quanti malati terminali hanno continuato a funzionare ma hanno siano deceduti per COVID. Nessuno avreb- 10 - Cardio Piemonte
N. 2 maggio/agosto 2020 be mai fatto il tampone ad un agonizzante o su un cadavere, ma rispetto alle medie mensili abituali di decessi a domicilio, marzo, aprile e maggio hanno visto un in- cremento del 15-20% dei numeri. 6) Quanto ha inciso invece l’epidemia sul- la mortalità dei Pazienti ancora in buone condizioni e in terapia attiva anticancro? pazienti in attesa, l’esecuzione dei prelievi A parte alcuni dati preoccupanti prove- ematici il giorno prima della terapia per ridurre i tempi di permanenza in day ho- nienti dagli USA con ad esempio 12,5% spital, il divieto di accesso ai parenti, il di decessi per virus tra i malati in cura triage verbale, con il divieto di accesso ai presso l’unità di Oncologia toracica del febbricitanti, la conversione, quando pos- Memorial Sloan Kettering di New York, la sibile, delle terapie da endovena a orali, la nostra personale esperienza supportata non esecuzione di terapie pesantemente dalla raccolta dati del CIPOMO (Collegio tossiche per i globuli bianchi ed infine il Primari Oncologi Italiani) non conferma differimento delle visite di controllo dei per fortuna tale tragica esperienza. pazienti in follow up con l’invio preventivo I nostri dati sono raccolti in modo pro- dei risultati degli esami. spettico. Solo chi aveva esami alterati veniva chia- I pazienti in terapia attiva presso l’onco- mato in visita clinica. logia del San Giovanni Bosco e del Maria Purtroppo queste misure drastiche, unite Vittoria da gennaio a fine maggio sono ad una paura collettiva dell’infezione, han- stati 564. I trattamenti sono così suddivi- no condotto anche a effetti negativi: ritar- si: chemioterapia 369, con farmaci biolo- di diagnostici, differimento di interventi gici ± chemioterapia 92, solo biologici 86, chirurgici salva-vita, trasferimento in date altri tipi di terapia 17. successive dei trattamenti radianti e, so- Tra tutti questi pazienti abbiamo registra- prattutto, come effetto riflesso, un incre- to 9 infezioni e 2 decessi. mento molto forte di visite e di esami da Certo si può obiettare che il triage era metà maggio in avanti per una aumentata solo su base di colloquio perché, come richiesta di salute. sappiamo, i tamponi di routine non sono Lo slogan di una Associazione di pazienti mai stati adottati, ma pur ammettendo è significativo “ci siamo anche noi” inten- numeri maggiori non si arriva certamente dendo che non tutte le risorse e le atten- al 12,5% del Memorial. zioni dovessero essere rivolte al COVID. I timori erano molti: si temeva infatti che Vi è inoltre una richiesta aumentata di vi- la neutropenia indotta dalla chemiotera- sita clinica perché il rapporto personale e pia, la modificazione artificiale dell’im- diretto Medico-Paziente non perderà mai munità causata dalle terapie immunitarie di significato nonostante il mantra di colo- anti CTLA4, PD e PDL1, rivolte contro il ro che sostengono una Medicina virtuale e tumore lasciasse sguarnite le difese con- che continuano a ripetere che “niente sarà tro il virus. mai più come prima”. Questo non sembra sia accaduto, il che No in Medicina il contatto umano è e sarà conferma come il Malato di tumore solido sempre fondamentale. non sia definibile di per sé un immunode- Quali insegnamenti abbiamo tratto? presso come l’opinione comune vorrebbe Che una sanità a copertura universale vie- e lo diventa solo quando le difese immu- ne meglio incontro alle esigenze di una nitarie diventano inadeguate con la pro- nazione; che un modo di curare raziona- gressione di malattia, la malnutrizione, la lizzato ma continuo senza interruzioni evi- cachessia, la sovrapposizione di infezioni ta tensioni sociali; che la tranquillità degli batteriche. Operatori si trasmette ai pazienti; che la Certo, durante le fasi acute dell’epidemia sensazione di non essere soli rassicura in ospedale si sono poste in atto delle Malati e Famiglie. misure di prevenzione come il distanzia- Tutto sperando che l’incubo finisca presto mento degli appuntamenti, la riduzione di e che non si riproduca più. Cardio Piemonte - 11
N. 2 maggio/agosto 2020 CORSI E RICORSI STORICI: LA PANDEMIA HA SIMILITUDINI CON QUANTO È AVVENUTO QUATTRO SECOLI FA Historia se repetit La grande pestilenza di Torino del 1630 La peste non è solo quella descritta da Manzoni ne 'I Promessi Sposi', ma la nostra città allora pagò un prezzo altissimo di Alessandro Comandone Quando giovane liceale e poi universitario nella Capitale del ducato il morbo arrivasse prendevo l’autobus cha da Torino mi riporta- dalla Francia. va a Pianezza, entravo in una via poco illumi- A Torino il dottor Durando segnalò un episo- nata, stretta, a fianco di porta Palazzo. dio sospetto sin da gennaio 1629 con la mor- La via era via Fiochetto e già allora mi in- te di una miseranda donna in borgo Dora con curiosiva la lastra stradale che sintetizzava: «tacchi su tutto il corpo». «Giovanni Francesco Fiochetto 1564 – 1642 È vero che allora la diagnosi era solo ispetti- Protomedico». va e che molte malattie si manifestavano con Allora internet non c’era e faticai alquanto eruzioni cutanee: la peste, il tifo petecchiale, nelle biblioteche cittadine ad acquisire noti- la sifilide, il morbillo. Fatto ne sia che Duran- zie su questo Carneade, contemporaneo pro- do fu ritenuto un allarmista agitatore di folle prio di Don Abbondio. e rimase inascoltato. Oggi con il web a disposizione e con il “resta Questa storia non assomiglia molto a quella a casa” per la pandemia da COVID 19 tutto del dottore di Wuhan Li Wenhiang? Le persone diventa più facile. avvedute scambiate per tristi Cassandre. E così, sperando di non annoiarvi, vi raccon- Ricordo che Torino era stata flagellata dalla terò delle grande pestilenza di Torino 1630- peste del 1599, mentre si era salvata dalle 1632 trovando molte similitudini con la situa- epidemie ferali del 1566 e 1577 (peste di San zione attuale. Carlo) tant’è che poteva superbamente affer- L’argomento non è inesplorato: ne scrisse lo mare prima del 1630 «Taurino, fere unico, qua- stesso Fiochetto con orgoglio, ne riscrisse il si sole, volentibus superis intacta et illaeso» Dr. Gualino su Minerva Medica nel 1930, ne Non sembra di ricordare l’orgogliosa sicurez- ha scritto a lungo in un dotto libro la Dott.ssa za degli Inglesi prima che il COVID facesse Reineri e per mia sfortuna un certo Manzoni, strage anche da loro? ma per gli episodi che avvennero al di là del L’epidemia scoppia il 2 gennaio 1630, la pri- Ticino. ma vittima è un calzolaio Franceschino Lupo Io mi limiterò a riportare in breve quanto av- (la morbosa ricerca anche odierna di chi è il venne nella nostra città in quei terribili mesi. caso zero, quasi servisse a qualcosa). Si cer- Sappiamo da Manzoni che l’epidemia in ca il colpevole. Lombardia fu portata dai Lanzichenecchi che Siamo lontanissimi da Pasteur che identi- scendevano dai Grigioni per assediare Man- ficherà i batteri e da Yersin che riconoscerà tova. Il Piemonte sud orientale fu certamente l’agente della peste e mille ipotesi vennero investito da tale ondata di contagi. perseguite. Forse diversa fu l’origine del contagio in Val di Un Alessandro più bravo di me ha scritto pa- Susa (Bussoleno fu praticamente sterminata gine indimenticabili sull’argomento in due ro- dal morbo) e a Torino. Infatti Luigi XIII voleva manzi: cause astrali, effluvi mefitici, castigo di egli stesso, ma con propositi opposti al Walle- Dio, ma soprattutto la presenza degli untori. stein, arrivare a Mantova, ma i Sabaudi gli si Anche a Torino la caccia all’untore diventa opposero. Furono però sconfitti al Monginevro un’occupazione quotidiana condita di inaudi- e a Chiomonte e i Francesi arrivarono a Susa. ta crudeltà. Ma intanto a Lione era scoppiata la peste. Il La prima arrestata fu una povera minorata fatto che il caso zero di Torino fu o si pre- mentale, tal Margherita Tasellina che si salvò sunse fosse un soldato francese finito mise- dal rogo denunciando i suoi genitori e un sol- ramente come vedremo, fa presumere che dato francese che si era «unito carnalmente 12 - Cardio Piemonte
N. 2 maggio/agosto 2020 a lei». Di Gio. Francesco Il povero straniero, devastato effettivamente Fiochetto - Trattato della peste et pestifero dalla malattia venne portato in Piazza Castel- contagio di Torino etc., lo, “archibugiato” e ancora moribondo dato Pubblico dominio, alle fiamme. https://commons.wi- La madre di Margherita morì di peste in kimedia.org/w/index. php?curid=56621488 carcere, mentre il padre che resistette agli “esquisiti tormenti” non confessando nulla sotto tortura, venne liberato. Anche Marghe- rita sopravvisse perché graziata per i servigi resi alla “giustizia”. Anche i casi zero della nostra epidemia hanno analogie con questa storia: per settimane si è parlato del cittadino tedesco che dopo rap- porto intimo con una donna cinese è venuto in Italia (si ripete il binomio sesso-straniero). Le torture non sono più fisiche, per fortuna, ma forse più raffinate: inchieste televisive, in- terviste al caso zero, xenofobia anti germani- ca o paura dell’immigrato. Fiochetto, protomedico, cioè medico capo della città, prese subito in mano la situazione sanitaria di Torino con il sindaco Bellezia. Infatti il duca Vittorio Amedeo I e la corte, inaugurando una nobile tradizione di famiglia che si concluderà con la fuga a Brindisi di un suo lontano pronipote, riparò dapprima a Pino e poi a Cherasco. Torino era in mano di pochi valorosi. zione del Decamerone ci dice «E non come Il morbo esplose nei quartieri poveri di una in Oriente aveva fatto, dove a chiunque usciva città di 25.000 abitanti. Resteranno alla fine sangue del naso era manifesto segno d’inevita- in 14.000. bile morte: ma nascevano nel cominciamento Altre fonti sono ancora più tragiche: 11.000 d’essa a’ maschi ed alle femine parimente o abitanti nella cinta muraria, ne sopravvissero nell’anguinaia o sotto le ditella certe enfiature, 3.000. delle quali alcune crescevano come una comu- Fiochetto con sensibilità tutta medica de- nal mela ed altre come uno uovo, ed alcuna piú scrisse accuratamente che cosa succedeva in ed alcuna meno, le quali li volgari nominavan quei poveri corpi: «bubone sulle inguinaglia e “gavoccioli”». alle ascelle o dietro le orecchia», «carbone cioè Il grande insegnamento del nostro Fiochet- vescicole rosse e poi nere» su tutto il corpo to fu invece che il medico «pur vedendo nel (da cui il nome peste nera), «papole o tacchi», malato segni totalmente sinistri deve preferire «petecchie e senespioni neri». una dubbiosa speranza alla certa disperazione e Il malato ha «freddezza delle parti esterne e continuare nelle cure». gran calore delle parti interne», «respirazione È un insegnamento che vale ancora per noi ansiosa» (tachipnea), «polso languido e cele- medici di oggi: nelle malattie, soprattutto re», «sudori con mancamenti». acute, non dare mai per persa la battaglia e Rara è la febbre, fatto che appare strano an- continuare a cercare il rimedio. che a noi visto lo stato settico in atto, ma Le cure di fronte all’ignoto fioriscono a deci- Fiochetto non diede particolare importanza ne: alcune da basi scientifiche da validare, ma a questo fatto: «che si becchino il cervello i molte dalla superstizione e dalla presunzione. cattedratici della Scola in cercar tanta sottilità, Così va il mondo, anzi così andava nel 1630. sendo più giovevoli un’onza di giuditio e due di Come disinfezione degli ambienti Giovanni pratica che cento libri di scienza». Sembra che Francesco consigliava di «aspergere le stanze già allora lo scontro tra il Mondo Accademi- con acqua di rose, essenza di viola o di menta». co e il Medico pratico fosse aperto, anche se Per la protezione personale annusare palle Fiochetto stesso era professore all’ateneo to- odorose di sandalo, di zafferano o di cedro. rinese. Un effetto taumaturgico avevano i bezoari di L’andamento del morbo non era univoco. Già animale, perle, zaffiri, rubini e corallo da in- ce lo disse Boccaccio quando nell’introdu- dossare. Cardio Piemonte - 13
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