IL NOSTRO MONDO DOPO IL COVID-19 - 2/2020 II quadrimestre maggio/agosto 2020 - AMICI DEL CUORE

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IL NOSTRO MONDO DOPO IL COVID-19 - 2/2020 II quadrimestre maggio/agosto 2020 - AMICI DEL CUORE
Spedizione in Abb.Post. D.L. 353/2003 (N.46
         2004) art.1 comma 2 E 3 • ANNO 2020 N. 2

                                                             IL NOSTRO
                                                             MONDO
                                                             DOPO IL
                                                             COVID-19

    2/2020                                             COVID-19,
                                                       così è cambiata
                                                                         Io, medico
                                                                         che ha battuto
II quadrimestre                                        la nostra vita    il Covid
maggio/agosto                                          pp. 2-5           pp. 37-40
          2020
IL NOSTRO MONDO DOPO IL COVID-19 - 2/2020 II quadrimestre maggio/agosto 2020 - AMICI DEL CUORE
N. 2 maggio/agosto 2020

                                                                                                            Sommario
                        ___________________________________ pag                               ___________________________________ pag

                        Editoriale                                                            La Massaia si ribella...!_______ 28
                        Sanità come antidoto, un abbraccio che
                        unisce l’Italia intera_______________ 1                               UNO STUDIO COORDINATO A TORINO HA
                                                                                              DIMOSTRATO, PER PRIMO AL MONDO, LA
                        L’ARRIVO DEL VIRUS IN ITALIA HA MUTATO                                RIDUZIONE DEGLI ACCESSI
                        PROFONDAMENTE ANCHE LA QUOTIDIANITÀ DI                                Pronto Soccorso e Covid-19,
                        MEDICI E PERSONALE SANITARIO                                          calano gli infarti_________________ 29
                        Covid-19: diagnosi, cure, isolamento
                        Così è cambiata la nostra vita_______ 2                               VIAGGIO NELL’ESPERIENZA DELL'OSPEDALE
                                                                                              INFANTILE REGINA MARGHERITA DI TORINO, UNA
                        COVID-19, IL PERICOLO SI CHIAMA MIOCARDITE                            DELLE NOSTRE ECCELLENZE
                        Non c’è soltanto la polmonite.                                        Malattia di Kawasaki e Covid,
                        Ecco come il virus attacca e                                          c’è un collegamento?____________ 31
                        danneggia il cuore _______________ 6                                  Covid-19, ospedale, internisti:
                        NONOSTANTE LE MILLE DIFFICOLTÀ CAUSATE                                organizzare il lavoro è un’impresa__ 34
                        DALLA PANDEMIA, IL SISTEMA SANITARIO
                        TORINESE HA RETTO                                                     LA TESTIMONIANZA DIRETTA, FORTE E TOCCANTE
                        Oncologia e Covid-19, nessuno                                         DEL DOTTOR CARLO BUDANO
                        è rimasto solo__________________ 10                                   Io, medico colpito dal Covid-19_____ 37
                        CORSI E RICORSI STORICI: LA PANDEMIA                                  RACCONTO DI UN’ESPERIENZA IN UN REPARTO
                        HA SIMILITUDINI CON QUANTO È AVVENUTO                                 COVID DI MEDICINA
                        QUATTRO SECOLI FA                                                     Eroi per scelta o per dovere?_______ 41
                        Historia se repetit La grande                                         DALLA PESTE ATENIESE AD OGGI COSA È
                        pestilenza di Torino del 1630 ______ 12                               CAMBIATO NELLE EPIDEMIE CHE HANNO COLPITO
                                                                                              E DECIMATO L'UMANITÀ
                        COSÍ CAMBIA LA MEDICINA AL TEMPO DEL                                  Le pandemie della storia
                        CORONAVIRUS
                        Trapianti di cuore, tutto ok                                          La storia delle pandemie__________ 44
                        Più controlli sui donatori__________ 16                               LA STRUTTURA OPERATIVA HA FUNZIONATO
                                                                                              BENE MA L’INTERVENTO DI CITTADINI, AZIENDE E
                        Riabilitare pazienti post Covid-19:                                   ASSOCIAZIONI È STATO FONDAMENTALE
                        istruzioni (ed esercizi) per l’uso____ 19                             ASL Città di Torino e volontariato sul
                                                                                              territorio: così abbiamo collaborato
                        Covid-19 e cuore: tutti i rischi per                                  nella gestione dell’emergenza _____ 48
                        i pazienti affetti da coronopatie_____ 22
                                                                                              La nostra Onlus non si è fermata____ 50
                        Coronavirus a tavola,
                        tutti in forma dopo la pandemia____ 26                                Scheda iscrizione________________ 51

                                                                                                                                  CARDIO PIEMONTE
                                                                                                                               ANNO XVI - N. 45 (2020)
                                                                                                                 Numero di Ruolo Generale: 14737/2019 già 4447
                                                                                                                       Direttore Responsabile: Federico Danesi
                         Il Consiglio Direttivo Amici del Cuore O.D.V.                                                          ORGANO UFFICIALE DE
                                                                                                                             AMICI DEL CUORE PIEMONTE
Presidente: Sebastiano Marra                            Comoglio, Dott. Maurizio D’Amico,
                                                        Dott. Roberto Grimaldi, Dott. Tullio Usmiani.                             Associazione O.D.V.
Vice Presidenti: Mauro Rinaldi, Enrico Zanchi                                                                  Associazione di Volontariato, no-profit, per la prevenzione
                                                        Comitato di Redazione: Michelangelo Chiale, Carla             e la ricerca delle malattie cardiovascolari
Tesoriere: Michelangelo Chiale                          Giacone
                                                                                                                 Sede A.O.Città della Salute e della Scienza di Torino
Segreteria: Carla Giacone                               Coordinatrice volontari: Rita Porta
                                                                                                                        Corso Bramante, 88 • 10126 Torino
Consiglieri: Maurizio Benetti, Enrico Boglione, Carlo   Direttore Editoriale: Beppe Fossati                         Reparto di Cardiologia • Tel. 011.633.59.45
Budano, Michelangelo Chiale, Gaetano Maria De
                                                                                                                         Presidente: Dottor Sebastiano Marra
Ferrari, Carla Giacone, Renate Heissig, Sebastiano      Direttore Responsabile: Federico Danesi
Marra, Paolo Monferino, Ernesto Ovazza, Rita Porta,                                                                            www.amicidelcuoretorino.it
Mauro Rinaldi, Enrico Zanchi.                           Progetto grafico e impaginazione:                              e-mail: direzione@amicidelcuoretorino.it
                                                        Roberta Serasso                                                    segreteria@amicidelcuoretorino.it
Sindaci: Michele Falanga, Giancarlo Piccinelli
                                                                                                                            tesoreria@amicidelcuoretorino.it
Comitato Scientifico: Dott. Sebastiano Marra, Prof.     Segreteria di redazione: Carla Giacone                          vicepresidenza@amicidelcuoretorino.it
Mauro Rinaldi, Prof. Fiorenzo Gaita, Prof. Gaetano      Fotografie: Michelangelo Chiale,                                    volontari@amicidelcuoretorino.it
Maria De Ferrari, Prof. Massimo Porta, Dott.            Antonio Cirillo
Armando De Berardinis,                                                                                                      Segreteria cell. 392.2214972
Dott. Alessandro Comandone, Dott.ssa Chiara             Webmaster: Candeloro Buttiglione,                                 Coord. Volontari cell. 392.2716163
                                                        Antonio Cirillo
                                                                                                                      Tipografia: Grafart s.r.l. - Venaria Reale (TO)
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N. 2 maggio/agosto 2020

                                                                                     Editoriale

        Sanità come antidoto,
       un abbraccio che unisce
            l’Italia intera
                                        di Federico Danesi

  Quando tutto questo passerà, perché alle spalle ce lo metteremo ma al momento ancora
  no, allora torneremo di nuovo a pensare. Oggi, in questi ultimi mesi, è stato tempo di
  azione e reazione, di scelte da prendere rapidamente, di decisioni e non di riflessioni.
  Le nostre vite sono state tenute in scacco da un virus invisibile a occhio nudo, quasi irre-
  ale, eppure tangibile da far paura. Lo abbiamo capito dal conto, terribile che ha presen-
  tato. Ma abbiamo anche capito che la sanità e la solidarietà sono ancora armi vincenti.
  Intendiamoci, lo erano anche prima, ma troppo permeati di abitudine da non rendercene
  conto. Così una delle domande più frequenti che durante la pandemia è circolata era
  questa: meglio la sanità pubblica o quella privata? La risposta è una sola. Il pubblico è
  fondamentale, mai come adesso lo abbiamo capito, vedendo come in Italia hanno saputo
  reagire ospedali e personale tutto affrontando un nemico mai visto e per questo ancora
  più insidioso. Ma serve anche il privato, che supporti e faccia da spalla, per una sanità
  realmente efficiente.
  Non siamo stati costretti a scegliere tra la salute pubblica e quella privata, come succede
  invece da altre parti, e questa è una vittoria. Un modo, in mezzo alla tragedia, per ritro-
  vare la strada della responsabilità individuale e ritrovare la fiducia nella politica e nella
  scienza. Le persone sanno di potersi fidare delle istituzioni politiche e di quelle scientifi-
  che anche se il percorso non è semplice e non lo sarà nemmeno in futuro.
  Le emergenze sanitarie feriscono tutti e hanno bisogno del concorso di ognuno per esse-
  re fronteggiate. Una condivisione di tutte le risorse che possono essere messe a dispo-
  sizione, uno sforzo di tutti gli enti pubblici e privati chiamati a fare squadra. E adesso
  ripartiamo, ancora non sappiamo verso cosa. Ma sappiamo di poterlo fidandoci della
  ricerca, delle professionalità che ci accompagnano nella vita di tutti giorni, di persone
  che non sono eroi come li ha voluti dipingere qualcuno ma certamente sono stati chia-
  mati a vestirne i panni.
  Andrà tutto bene, ce lo siamo sentiti ripetere tantissime volte ed è un motto che ci ha
  fatto compagnia nei giorni bui. Vero, anche se adesso è ancora difficile da credere. Ma
  ora sappiamo che l'Italia è migliore di quello che possiamo pensare, che lo è anche la
  sanità piemontese e torinese, che tutti insieme ne verremo fuori. Cambiati, se in meglio
  lo scopriremo.

                                                                                              Cardio Piemonte - 1
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N. 2 maggio/agosto 2020

                               L’ARRIVO DEL VIRUS IN ITALIA HA MUTATO PROFONDAMENTE
                               ANCHE LA QUOTIDIANITÀ DI MEDICI E PERSONALE SANITARIO

                        Diagnosi, cure, isolamento
                       Così è cambiata la nostra vita
                                                               di Sebastiano Marra

                                      L’approccio al trattamento di        blema della polmonite interstiziale su base
                                      pazienti affetti da Covid19 è        infiammatoria del virus.
                                      stato piuttosto violento. Mi         L’infezione da Covid19 ha avuto una evoluzio-
                                      spiego. Non è stato del tutto        ne molto travolgente e con difficoltà abbia-
                                      inatteso perché il Venerdì 20        mo appreso quali erano le complicanze più
                                      Marzo, data di arrivo dell’or-       pericolose e inizialmente non chiaramente
                                      dinanza di trasformazione del        descritte, per la brevissima esperienza che
                                      Maria Pia Hospital in Ospeda-        avevamo alle spalle.
                                      le totalmente Covid19, ave-          Sapevamo della polmonite interstiziale, ma
                                      vamo già una disponibilità           subito sono arrivati i primi dati dai medici ci-
                                      mentale e pratica ad eseguire        nesi pubblicati sulle riviste mediche più pre-
                                      questo radicale cambiamento          stigiose ed attendibili: Vasculiti, severa Trom-
                                      strutturale di tutto l’ospedale.     bofilia, Miocarditi, Endoteliti severe e a rapida
                                      Siamo un piccolo Ospedale            insorgenza con severe conseguenze mortali.
                                      con circa 135 letti più 16 letti     Le terapie vengono aggiornate settimana per
                                      “tecnici”, che in pratica sono       settimana con l’acquisizione di dati attendibi-
Dott. Sebastiano
                                      una rianimazione cardiochi-          li provenienti dalla letteratura pubblicata con
Marra,               rurgica e una terapia intensiva per cardiopatie       una rapidità mai vista, con le informazioni
Responsabile         altamente instabili. La gran parte del MPH è          che arrivavano dai colleghi cinesi e dai colle-
U.O. Cardiologia     dedicato al cardiaco, interventistico, riabili-       ghi lombardi che avevano esperienze antici-
Maria Pia
                     tativo, gestionale dello scompenso cardiaco,          pate da una più precoce diffusione dell’infe-
Hospital di Torino
e Presidente         cardiochirurgico e vascolare. Esistono, tutta-        zione in quelle aree e, non ultime, dalle prime
Associazione         via, anche due realtà chirurgiche: una di chi-        autopsie che venivano fatte e documentavano
Amici del Cuore      rurgia addominale e l’altra ortopedica.               il gravissimo danno infiammatori a carico di
Piemonte O.D.V.
                     Il tema infettivologico era molto lontano dal         tutti i distretti vascolari: polmonari, cardiaci,
                     nostro quotidiano operare ed al massimo con-          renali, cerebrali e periferici. Ovviamente que-
                     sisteva nel combattere contro i soliti ben noti       sti dati spiegano il perché si abbia una mor-
                     cattivi batteri che ci procuravano sempre pa-         talità dieci volte superiore rispetto alle solite
                     zienti in condizioni di estrema fragilità e com-      infezioni virali stagionali.
                     plessità. I pazienti con endocarditi batteriche       Ma i Virus sono molto più subdoli dei bat-
                     e i pazienti con qualche sequela infettiva post-      teri in termini di capacità di trasmissione o
                     operatoria. Questi non rari pazienti erano per        contagiosità, quindi i medici e gli infermieri
                     noi ben supportati dalla valenza del nostro           che curano questi pazienti sono molto più
                     stimato e preziosissimo infettivologo. Gli            a rischio di infettarsi a loro volta. Questo ri-
                     schemi terapeutici erano ben noti e il grado          schio potrebbe vanificare tutti i nostri sforzi
                     di contagiosità molto modesta. Il massimo di          terapeutici se non ben considerati e protetti
                     cautela era la stanza singola per l’isolamento        al meglio del meglio.
                     e i soliti presidi di cautela: camici, guanti e       Ancora una considerazione sul rischio di con-
                     mascherina. I Virus non rientravano nell’arco         tagio: nel campo sanitario, l’ultima esperien-
                     delle nostre preoccupazioni. Sapevamo an-             za sulla contagiosità pandemica virale risale
                     che che non esisteva alcuna specifica terapia         al 1920, anno dell'epidemia della “Spagnola”.
                     per combattere questo o quel Virus e quindi           È molto importante capire che mancava qual-
                     dovevamo sostanzialmente gestire le compli-           siasi esperienza comportamentale sociale e
                     canze più o meno gravi dell’infezione virale. Il      sanitaria sulla pratica gestione di una virosi a
                     problema era il conoscere quali fossero tutte         diffusione intercontinentale così inattesamen-
                     le possibili complicanze a parte il noto pro-         te rapida.

2 - Cardio Piemonte
IL NOSTRO MONDO DOPO IL COVID-19 - 2/2020 II quadrimestre maggio/agosto 2020 - AMICI DEL CUORE
N. 2 maggio/agosto 2020

                                                         Un bombardamento culturale su una malattia sconosciuta
                                                         che si scopriva giorno per giorno.
                                                         Era importante non solo aver cura dei pazienti, ma
  Ovviamente anche il rischio infettivo aleggia          quotidianamente scoprire che cosa era meglio fare su una
  intorno ai pazienti, alle loro famiglie e a tutti      veramente sconosciuta malattia vascolare: il Covid-19.
  i possibili contatti sociali volontari od obbli-
  gatori che la vita quotidiana ci chiama ad af-
  frontare.
  Si comincia a capire che il classico “isolamen-
  to”, che ben conoscevamo per le nostre espe-
  rienze di endocarditi batteriche, erano nulla
  al confronto del rischio infettivo del Covid19.
  Inoltre sulla contagiosità, per questa infezio-
  ne, si ha una latenza media di circa 5 giorni
  ma può arrivare anche a 2 settimane. Questo
  può involontariamente trasformare una per-
  sona apparentemente sana in una potenziale
  persona contagiante.
  Quando ci siamo urgentemente riuniti il 20-21
  marzo abbiamo valutato come sarebbe dovu-
  to e potuto cambiare la nostra vita e quella
  dei nostri preziosi infermieri.
  In circa 3 giorni e mezzo abbiamo realizzato
  che necessitava un duro lavoro di comunica-
  zione per quei pazienti e loro famiglie che do-
  vevamo rapidamente mandare a casa e trasfe-
  rire verso altra sede di ricovero i pazienti che
  erano stati appena operati o trattati.
  Nel contempo, il nostro Direttore Sanitario,
  lavorando giorno e notte, ridisegnava i percor-
  si di ingresso diversificati per pazienti e per-
  sonale, isolamento totale dei reparti di degen-
  za, blocco di tutti i balconi e finestre, nuovi
  percorsi di uscita del personale e dei pazienti.
  Tenete da conto che gli spogliatoi diventano
  i punti determinanti nella separazione tra in-
  fezione e sterilità. Per questa funzione chiave
  sono state usate le camere operatorie cardio-
  chirurgiche. È stato ricostruito un ospedale
  totalmente diverso per percorsi e per tappe di
  passaggio, soprattutto per svestirsi e vestirsi
  in modo consono e giustamente protettivo per
  sè e per gli altri.
  La protezione nei confronti degli altri diventava
  quasi ossessiva, ma assolutamente doverosa.
  Vestirsi e svestirsi richiede il rispetto di una ri-
  gorosa ritualità che portava via circa 30 minuti
  all’ingresso e alla uscita del turno. Cosa vuol
  dire «un Turno»? mentre in passato il Turno era
  un preciso numero di ore dedicato all’attività
  di assistenza, adesso il turno significava: 6-8
  ore senza poter bere un goccio d’acqua o man-
  giare un biscotto, senza poter andare in toilet-
  te, senza telefono cellulare, senza neanche la
  propria amata penna per scrivere in cartella.

                                                                                             Cardio Piemonte - 3
IL NOSTRO MONDO DOPO IL COVID-19 - 2/2020 II quadrimestre maggio/agosto 2020 - AMICI DEL CUORE
N. 2 maggio/agosto 2020

                 Ma precisiamo cosa vuol dire «evitare di conta-                                     ze tra persone finisce con trasformarsi nella
                 minare» gli altri? Chi sono questi altri?                                           creazione di barriere fisiche, ma diventano un
                 Se all’interno dell’ospedale bisogna evitare di                                     poco anche barriere affettive.
                 prendersi l’infezione ed evitare di trasmetter-                                     Chiaramente, tutto questo non giova a rende-
                 la ad altro personale, all’esterno delle porte                                      re fluidi i rapporti familiari, i rapporti di cop-
                 dell’ospedale bisognava non farsi infettare dal-                                    pia o in generale i rapporti con i congiunti.
                 le altre persone (medici, infermieri, guardiani,                                    Essere sempre isolati durante le ore di lavoro
                 amministrativi, guidatori dei vari mezzi di rifor-                                  ed avere anche un senso di isolamento duran-
                 nimento) che provvedono a non far mancare le                                        te le ore fuori del lavoro è una cosa che se non
                 forniture (Farmaci, Ossigeno, Dispositivi, Cibo                                     si prova non si può realmente comprendere.
                 ed acqua…) e che mantengono il collegamento                                         Isolamento che dura settimane e di cui non si
                 con l’Unità di crisi, con la direzione della ASL-                                   conosce una vera data di fine.
                 Torino, con gli altri Ospedali.                                                     Torniamo a meglio definire questo “isolamen-
                 Ma bisogna tenere a mente che ogni medico e                                         to” dei diversi personaggi che vivono sotto lo
                 ogni infermiere possa avere una famiglia, dei                                       stesso tetto ospedaliero durante questa epi-
                 genitori anziani, dei figli piccoli o grandi con                                    demia:
                 i quali potrebbe avere un potenziale rischio
                 contagiante nettamente aumentato.
                                                                                                     1) Isolamento dei Pazienti fuori dalla Tera-
                 Alcuni vivono e dormono (da oltre un mese)
                                                                                                     pia Intensiva.
                 in hotel per evitare qualsiasi sentimento di
                                                                                                     I pazienti arrivano tutti con ambulanza, senza
                 colpa verso i congiunti. Alcuni vivono in casa
                                                                                                     alcun accompagnamento familiare ed hanno
                 propria, ma isolati in termini di servizi igie-
                                                                                                     un percorso di ingresso tutto loro e ben diffe-
                 nici e di stanza da letto. Ovviamente, questo
                                                                                                     renziato da quello del personale.
                 comporta un minore contatto fisico-affettivo
                                                                                                     I pazienti vivono chiusi dentro una stanza
                 verso i congiunti. La martellante richiesta di
                                                                                                     dalla quale non possono uscire. I movimenti
                 senso di responsabilità nel mantenere distan-
                                                                                                     possibili, se non obbligatoriamente allettati,
                                                                                                     sono nei quattro passi in stanza e l’uso del
                                                                                                     loro bagno. Nessuna visita di nessun parente.
                                                                                                     Finestre e balconi con maniglie bloccate. Chi
                                                                                                     fortunatamente ha un telefono mobile può co-
                                                                                                     municare con l’esterno se le sue condizioni
                                                                                                     respiratorie lo consentono.
                                                                                                     Il rapporto umano ed emozionale di questi
                                                                                                     pazienti con infermieri e medici che li assi-
                                                                                                     stono sono sicuramente molto più essenziali
                                                                                                     e distanti in confronto a degenti che in passa-
                                                                                                     to giacevano in quei letti. Il fisiologico timore
                                                                                                     di contagio trasforma i curanti in palombari
                                                                                                     poco riconoscibili e sicuramente meno em-
                                                                                                     patici. Ogni stanza ha un telefono fisso. Ogni
                                                                                                     stanza ha un televisore. Certamente non è la
                                                                                                     solita vita ospedaliera del paziente che parla,
                                                                                                     si confida con il personale sanitario verso il
                                                                                                     quale era abituato ad esprimere dubbi, sen-
                                                                                                     timenti e timori. Si aggiunga l’angoscia sulla
                                                                                                     propria sopravvivenza, non certamente addol-
                                                                                                     cita dalla visione delle notizie dei vari giornali
                                                               Photo by Jonathan Borba on Unsplash

                                                                                                     televisivi che regolarmente iniziano declinan-
                                                                                                     do il numero dei malati e il numero dei morti.

                                                                                                     2) Isolamento degli infermieri:
                                                                                                     L’ingresso in ospedale avviene con la precisa
                                                                                                     e rituale vestizione (30 minuti o più) di tut-
                                                                                                     ti i Dispositivi di Protezione posando tutto
                                                                                                     quello che è personale: telefonino, vestiario,
                                                                                                     borsetta, anelli, orecchini… tutto. L’ingresso
                                                                                                     dei singoli infermieri avviene come infilarsi in
                                                                                                     uno scafandro con il quale non è affatto na-

4 - Cardio Piemonte
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N. 2 maggio/agosto 2020

  turale il muoversi, parlare, sentire, scrivere       stici era continuo, cercando di non perdere le
  e usare i telefono fisso del reparto. Quando         preziose informazioni che venivano dalla let-
  si ci avvicina al paziente non può esserci la        teratura e da contatti diretti con medici lom-
  naturale comunicazione ed empatia come               bardi che avevano iniziato qualche settimana
  era l’approccio pre Covid19. Per il paziente         prima di noi questa complessa esperienza. Lo
  non è facile riconoscere il viso di coloro che lo    stesso problema evolutivo si è avuto sul fronte
  assistono dietro maschera, cappello e visiera        terapeutico.
  che lasciano intravedere due occhi premuro-          Nel mese di marzo si pensava prevalentemen-
  si e null’altro. Si crea un rapporto comunque        te di curare una polmonite interstiziale. A fine
  distanziato e quasi un poco di diffidenza, un        Marzo si è passati a curare una forma di va-
  rapporto che non invita alla confidenza alla fi-     sculite multi-organo che tendeva ad associar-
  siologica comunicazione diretta di sempre tra        si ad una grave trombofilia multi distrettuale,
  paziente ed infermiere. Durante tutte le ore         spesso imprevedibile per rapidità di evoluzio-
  di servizio bisogna evitare di avere esigenze        ne, fino a dare una miocardite da danno diffu-
  di notizie dall’esterno ma soprattutto non si        so del microcircolo coronarico.
  ci può dissetare o prendere un sorso di caffè,       Una scuola continua per cercare di imparare
  non si può avere necessità della toilette… an-       e conoscere per fare il meglio possibile per
  che se nella tuta può esserci il pannolone. La       questi pazienti colpiti da questa relativamen-
  vita di reparto tende a far vivere gli infermieri    te nuova, anche se avevamo la prima pubbli-
  isolati uno dall’altro e anche nel rapporto con      cazione sul Corona Virus nel 2003, e relativa-
  i medici diventa complesso e macchinoso tut-         mente mal definita malattia.
  to quello che prima era diretto ed immediato.        Anche per i medici esistono tutte le restrizio-
  A fine turno, dopo la meticolosa e “pericolo-        ne di comunicazione e di spazialità che hanno
  sa” vestizione, molti infermieri non tornano a       gli infermieri. Stessi problemi di isolamento
  casa ma vivono in hotel per il timore di poter       dai congiunti e dalla propria casa. Stesse re-
  infettare i propri figli o il coniuge o i genitori   strizioni di affettività e di manifestazione dei
  non più giovani. Vivere in Hotel per settimane       più normali sentimenti.
  entrando ed uscendo dall’ospedale nella viva         Per tutti è stata una specie di chiamata alle
  speranza di non contaminarsi, di non conta-          armi e per qualcuno l’inizio di una vita da “ca-
  minare i propri congiunti. La forza di condur-       serma”, se si può fare una similitudine per
  re questo tipo di vita viene da una sorta di         una tipologia di vita delimitata nella vivibilità
  spirito di solidarietà di gruppo, da un fortissi-    spaziale, comunicativa ed affettiva.
  mo senso del dovere, da un senso di servizio         In conclusione possiamo dire che sia tra i gli
  verso persone veramente inermi e angosciati          infermieri che tra i medici si è avuta una rispo-
  come sono tutti questi pazienti. Giorno e not-       sta veramente ampia e carica di entusiasmo
  te ed ancora notte e giorno, senza chiederci         che molti di noi e, confesso, non si ci aspet-
  quanto ristoratore possa essere quel sonno           tava una risposta così immediata e carica di
  lontano da casa e dai familiari.                     positività. Non si è mai vista una risposta se
                                                       pur positiva ma associata a negatività, fatali-
  3) Isolamento dei medici:                            smo o passiva obbedienza verso l’ineluttabile.
  premettiamo che abbiamo arruolato medici             Lo spirito di corpo che accomuna tutto il per-
  prevalentemente con cultura cardiovascolare          sonale medico, infermieristico, di supporto
  ma anche ortopedici, chirurghi ed oculisti. Si       logistico, di supporto sulle pulizie o sull’ali-
  è cercato di fare gruppi omogenei che bene           mentare è venuto fuori spontaneo e robusto.
  si integrassero per competenze. Ovviamen-            Non si sentono lamentele o rimpianti verso le
  te i medici hanno gli stessi riti e problemi di      modalità di vita pregresse. Questo è un fanta-
  comunicazione degli infermieri, ma il vero           stico test, inatteso, sulla capacità di adatta-
  problema dei medici è stato quello di pro-           mento, sulla flessibilità e sulla disponibilità di
  gressivamente ma molto rapidamente com-              tutte le persone che fanno camminare la mac-
  prendere quali sintomi, quali manifestazioni e       china dell’assistenza e della cura dei pazienti
  con quali strumenti analizzare ed esaminare          di un piccolo ospedale a gestione privata, ma
  efficacemente il coinvolgimento dei vari orga-       che vive con i soldi che arrivano dalla gestione
  ni nella evoluzione di questa poco conosciuta        della sanità pubblica regionale.
  infezione virale. Non sempre erano disponibili       Questo è una dimostrazione di quanto la sani-
  dati anamnestici chiari e progressivamente si        tà accreditata sia capace di integrarsi e colla-
  è sempre più usato l’ECG, l’Echografia pol-          borare con la sanità pubblica per il beneficio
  monare, gli indici di trombofilia, l’Echocar-        di tutta la nostra popolazione che necessita
  diogramma oltre ai soliti esami radiologici sul      assistenza e cure i una grave condizione di
  torace. L’aggiornamento sui protocolli diagno-       emergenza pandemica.

                                                                                                       Cardio Piemonte - 5
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                                       COVID-19, IL PERICOLO SI CHIAMA MIOCARDITE

                      Non c’è soltanto la polmonite
                      Ecco come il virus attacca e
                           danneggia il cuore
                                               di Walter Grosso Marra in collaborazione con
                                 Margherita Cannillo - Francesca Troiano - Enrica Lonni - Dana Miruna Iancu

                                    INTRODUZIONE                         dotto su 191 pazienti, si è osservato infatti
                                                                         danno miocardico solo nell’1% dei pazienti
                                     A dicembre 2019, è stata
                                                                         sopravvissuti e nel 59% dei paziente dece-
                                     descritta per la prima vol-
                                                                         duti (4); dati confermati nella metanalisi di
                                     ta a Wuhan, in Cina, la ma-
                                                                         Lippi dove si è osservato un rialzo della tro-
                                     lattia da Coronavirus 2019
                                                                         ponina I solo in una minoranza di pazienti
                                     (COVID-19) in pazienti che
                                                                         (8-12%) con maggior numero di compli-
                                     presentavano sintomi parain-
                                                                         canze e peggior outcome (5)).
                                     fluenzali (1). Il virus è stato
                                                                         Il meccanismo alla base del danno miocar-
                                     isolato e identificato come
                                                                         dico non è ancora completamente chiarito:
                                     un nuovo ceppo di corona-
                                                                         sembra essere infatti legato non solo al dan-
                                     virus, chiamato SARS-CoV-2
                                                                         no diretto del virus, ma anche alla risposta
                                     (sindrome respiratoria acu-
                                                                         infiammatoria sistemica. Il danno virale di-
                                     ta grave coronavirus 2). La
                                                                         retto è conseguente al legame elettivo fra la
                                     SARS-CoV-2 è caratterizzata
                                                                         proteina spike (S) espressa sulla superficie
                                     da elevata mortalità e morbi-
Dottor Walter                                                            dell’envelope virale e l’enzima di conversio-
                    lità a causa dell’interessamento polmonare
Grosso Marra                                                             ne dell’angiotensina tipo 2 (ACE-2) espres-
Direttore SC        con grave polmonite interstiziale, ma nono-
                                                                         so sulla cellula ospite. Dopo il legame,
Cardiologia Ivrea   stante in un primo momento non sia stata
                                                                         grazie all’azione della proteina transmem-
                    data la giusta attenzione al coinvolgimento
                                                                         brana serina proteasi 2 (TMPRSS2) espres-
                    del sistema cardiovascolare nell’infezione
                                                                         sa sulla superficie della cellula ospite vi è
                    da COVID-19, attualmente è sempre più evi-
                                                                         l’ingresso del virus all’interno delle cellule e
                    dente che si tratta di una patologia sistemi-
                                                                         dunque l’infezione (6-7). Successivamente,
                    ca in cui il cuore e il letto vascolare possono
                                                                         la conseguente risposta infiammatoria con
                    essere pesantemente coinvolti. Non a caso
                                                                         il rilascio di citochine pro-infiammatorie
                    si parla di Sindrome Cardiovascolare da CO-
                                                                         (es IL-6, IFN gamma, IP-10), l’attivazione
                    VID-19 (2).                                          di linfociti T e la produzione di anticorpi,
                                                                         determina un ulteriore peggioramento del
                    COVID-19 e TROPISMO CARDIACO                         danno miocardico (4). Figura 1 (2).
                    Il coinvolgimento miocardico da parte del            Dagli studi autoptici, come supposto dal
                    Coronavirus è stato osservato in particola-          gruppo di Padova, si evince come il danno
                    re in coloro che presentavano un’infezione           da coronavirus sia a prevalentemente inte-
                    di grado più severo con necessità di mo-             ressamento vascolare per l’instaurarsi di una
                    nitoraggio in terapia intensiva, più anziani         aggressiva forma di vasculite trombofilica.
                    e con maggiori comorbidità quali diabete,            In sostanza lo stadio infiammatorio della
                    ipertensione e pregressa malattia coronari-          patologia è la base di un successivo stadio
                    ca (3). Inoltre la presenza di danno miocar-         in cui predominano i fenomeni trombotici
                    dico è indicativo di una prognosi peggiore           locali, in situ, e sistemici.
                    (in uno studio multicentrico cinese, con-            È chiaro che l’organo bersaglio principale

6 - Cardio Piemonte
IL NOSTRO MONDO DOPO IL COVID-19 - 2/2020 II quadrimestre maggio/agosto 2020 - AMICI DEL CUORE
N. 2 maggio/agosto 2020

  appare il polmone ma non é escludibile un          basa sulla presenza di dolore toracico, modi-      REFERENZE
                                                                                                        (1) Zhu N, Zhang
  coinvolgimento del microcircolo coronarico         ficazioni ECG, e incremento dei markers di
                                                                                                        D, Wang W, et al.
  nelle fasi avanzate della patologia.               citonecrosi miocardica (troponina), in pre-        A novel coronavi-
                                                     senza di un quadro flogistico/infiammatorio        rus from patients
  MIOCARDITE DA COVID-19:                            con febbre e/o sintomi simil-influenzali e/o       with pneumonia
                                                                                                        in China, 2019.
  definizione e percorso diagnostico                 incremento di globuli bianchi e PCR (indica-       N Engl J Med
                                                     tivi di infezione/infiammazione).                  2020;382:727–
  terapeutico                                        Spesso può essere associata pericardite            733.
  Un ruolo importante dal punto di vista epi-                                                           (2) Nicholas S
                                                     con versamento pericardico all’imaging.            Hendren, Mark H
  demiologico, nell’interessamento cardiaco          In alcuni casi l’esordio clinico può essere        Drazner, Biykem
  da COVID-19, è ricoperto dalla miocardite          molto serio con aritmie (bradicardia, di-          Bozkurt, Leslie T
  acuta. Secondo le linee guida ESC la miocar-                                                          Cooper Jr. Descrip-
                                                     sturbi di conduzione, aritmie ventricolari         tion and Proposed
  dite è definita come una malattia infiamma-        e sopraventricolari, fibrillazione atriale),       Management of the
  toria del miocardio (il muscolo cardiaco) ac-      scompenso cardiaco e shock cardiogeno.             Acute COVID-19
  certata con criteri istologici, immunologici e                                                        Cardiovascular
                                                     Soprattutto in questi ultimi casi, e quan-         Syndrome. Circu-
  immunoistochimici (6). Può essere definita         do il quadro flogistico infiammatorio non è        lation. 2020 Jun
  a seconda dell’eziologia come infettiva (per-      marcato e invece sono presenti molti fattori       9;141(23):1903-
  lopiù virale, ma sono descritte anche forme                                                           1914.
                                                     di rischio per malattia coronarica (fumo,          (3) Shi S et al.
  batteriche, funginee, parassitarie), immuno-       ipertensione, diabete, dislipidemia, obesi-        “association of
  mediata, tossica (8). Le miocarditi da CO-         tà, familiarità) è mandatorio come primo           cardiac injury with
  VID-19 rientrano nelle miocarditi virali.                                                             mortality in hospi-
                                                     step escludere la coronaropatia con lo stu-        talized patients
                                                     dio coronarografico (8).                           with COVID19 in
  Percorso diagnostico della                         Un ruolo fondamentale nel definire il so-          Wuhan, China”
                                                                                                        JAMA cardiol. 25,
  miocardite da COVID-19                             spetto diagnostico di miocardite è ricoper-        march, 2020.
  La recente pandemia da COVID-19 ci ha              to dall’imaging.                                   (4) Zhou F et al
                                                                                                        “Clinical course
  messo di fronte a un nuovo scenario in cui                                                            and risk factors for
  non sempre avevamo le risposte giuste in           Ecocardiogramma                                    mortality of adult
  tempi rapidi, soprattutto a fronte della ne-       L’ecocardiografia rappresenta il metodo di         inpatients with CO-
                                                     prima linea nel sospetto di miocardite. Que-       VID19 in Wuhan,
  cessità di individuare e costruire percorsi                                                           China: a retrospec-
  diagnostici terapeutici distinti tra pazienti      sta metodica non invasiva e facilmente frui-       tive cohort study”.
  cosiddetti “sporchi” e pazienti cosiddetti         bile consente di valutare morfologicamente         Lancet 2020
                                                     la struttura e la funzione cardiaca. Tra i prin-   (5) Lippi et al.
  “puliti”. Ci siamo così trovati spesso a dover                                                        “cardiac tropo-
  rispondere a questi due quesiti:                   cipali reperti patologici che possono caratte-     nini I in patients
                                                     rizzare la miocardite ricordiamo il riscontro      with coronavirus
  -	Quando sospettare una infezione da CO-          di una riduzione della contrattilità ventricola-   disease 2019
     VID-19 nei pazienti con miocardite?             re con anomalie della cinetica regionale a di-
                                                                                                        (COVID 2019):
                                                                                                        evidence from
  -	Quando sospettare la miocardite nel pa-         stribuzione non coronarica, l’incremento del-      meta-analysis”
     ziente con nota infezione da COVID-19?          lo spessore di parete dovuto a un processo di      Prog Cardiovasc
  In generale il sospetto clinico di miocardite si                                                      Dis. March 2020
                                                     pseudoipertrofia da edema, un’alterazione          (6) Li W et al
                                                                                                        “Angiotensin-
                                                                                                        converting enzyme
                                                                                                        2 is a functional
                                                                                                        receptor for the
                                                                                                        SARS coronavirus”.
                                                                                                        Nature 2003.
                                                                                                        (7) Hoffman M et
                                                                                                        al. “SARS-CoV-2
                                                                                                        cell entry depends
                                                                                                        on ACE2 and TM-
                                                                                                        PRSS2 is blocked
                                                                                                        by a clinically
                                                                                                        proven protease
                                                                                                        inhibitor”. Cell
                                                                                                        2020; 181:271-
                                                                                                        280
  Figura 1                                                                                              (8) Current state of
                                                                                                        knowledge on ae-
                                                                                                        tiology, diagnosis,
                                                                                                        management, and

                                                                                                   Cardio Piemonte - 7
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N. 2 maggio/agosto 2020

therapy of myo-           del pattern diastolico, la presenza di versa-      narie è oggi in corso di studio il ruolo della
carditis: a position
statement of the
                          mento pericardico, e raramente il riscontro        TC quale metodica alternativa alla risonan-
European Society of       di trombosi ventricolare (9).                      za magnetica per lo studio della caratteriz-
Cardiology Working                                                           zazione tissutale.
Group on Myocar-          Risonanza magnetica cardiaca                       L’accumulo tardivo di mezzo di contrasto
dial and Pericardial
Diseases. Caforio         La risonanza magnetica cardiaca è uno              iodato ha mostrato una buona accuratezza
AL, Pankuweit S,          strumento accurato per la valutazione mor-         (95% in confronto alla RMN) nella valuta-
Arbustini E, Basso        fologica e funzionale del miocardio. Si trat-
C, Gimeno-Blanes                                                             zione del miocardio infiammato, con una
J, Felix SB, Fu M,        ta di una metodica ad elevata risoluzione          eccellente variabilità inter-osservatore. La
Heliö T, Heymans          spaziale, riproducibile e con ridotta variabi-     maggior disponibilità sul territorio della
S, Jahns R, Klingel       lità inter- e intra-osservatore. L’analisi com-
K, Linhart A, Maisch                                                         metodica, la rapidità di acquisizione delle
B, McKenna W, Mo-         prende una valutazione morfo-volumetrica           immagini e lo studio contemporaneo dell’a-
gensen J, Pinto YM,       multiassiale dotata di maggior accuratezza         natomia coronarica lasciano intravvedere
Ristic A, Schultheiss
HP, Seggewiss H,
                          rispetto alla tecnica ecocardiografica. La         un futuro in cui sempre maggior spazio
Tavazzi L, Thiene G,      principale caratteristica di tale metodica         verrà dato alla TC (12).
Yilmaz A, Charron P,      riguarda tuttavia la sua capacità funzionale
Elliott PM; European
Society of Cardio-
                          di caratterizzazione tissutale (10).               Tomografia ad emissione di positroni
logy Working Group        La risonanza è infatti in grado di rilevare        La PET non ha ancora un ruolo definito nel-
on Myocardial and         il processo infiammatorio miocardico e l’e-        la diagnosi della miocardite, ma non è da
Pericardial Diseases.
Eur Heart J. 2013         dema associato. La valutazione tardiva di          escludere in futuro un suo ruolo non solo
Sep;34(33):2636-          accumulo del mezzo di contrasto permette           come strumento diagnostico, ma soprattut-
48, 2648a-2648d.          la definizione delle aree di danno miocar-         to come strumento per definire prognosi e
(9) Cfr. S. Hiramitsu
et al., “Transient        dico sostitutivo conseguenti all’espansione        risposta alle terapie (13).
Ventricular Wall          dell’interstizio per necrosi e fibrosi identifi-   Nonostante ci siano molti strumenti clinici
Thickening in Acute       cabili da late gadolinium enhancement. Tali        e di imaging che permettono di definire un
Myocarditis: A Serial
Echocardiographic         immagini sono largamente impiegate nella           elevato sospetto clinico di miocardite, ad
and Histopathologic       pratica clinica e la definizione di sede ed        oggi la diagnosi di certezza della miocar-
Study”, Japanese                                                             dite è fornita dalla biopsia endomiocardica
Circulation Journal
                          estensione forniscono importanti informa-
65, n. 10 (2001):         zioni diagnostiche e prognostiche. Infatti,        attraverso la ricerca di segni istologici di
863–66.                   un’estensione maggiore al 10% dell’area di         flogosi dei miocardiociti, e l’identificazione
(10) P.A. Monney et                                                          dell’agente eziologico tramite Polymera-
al., “Acute Myo-
                          accumulo di mezzo di contrasto ha mostra-
carditis Presenting       to di aumentare il rischio di eventi cardiaci      se Chain Reaction (PCR). L’esecuzione di
as Acute Coronary         maggiori nei pazienti con miocardite (11).         questo esame viene normalmente limitato
Syndrome: Role of                                                            a casi selezionati (es. shock cardiogeno re-
Early Cardiac Ma-         Questi reperti sono alla base della diagno-
gnetic Resonance in       stica della miocardite con la RMN.                 frattario), in quanto invasivo e gravato da
Its Diagnosis”, Heart     La RMN cardiaca rappresenta per tutti i cli-       possibili fatali complicanze (8).
(British Cardiac
Society) 97, n. 16        nici i gold standard per l’inquadramento dia-      Tornando ai quesiti iniziali, nel corso della
(2011): 1312–18.          gnostico di una sospetta miocardite acuta.         pandemia abbiamo imparato che ogni pa-
(11) C. Gräni et al.,                                                        ziente con un quadro sospetto di miocar-
“Prognostic Value
of Cardiac Magnetic
                          Tomografia assiale computerizzata (TC)             dite, può essere potenzialmente affetto da
Resonance Tissue          La TC è un importante strumento dia-               COVID-19 e pertanto deve essere sottopo-
Characterization          gnostico per i pazienti con miocardite.            sto a tampone per ricerca del virus, o nelle
in Risk Stratifying
Patients With
                          La presentazione clinica eterogenea della          forme subacute (in cui il tampone può es-
Suspected Myocar-         miocardite porta infatti di frequente alla         sersi già negativizzato) a dosaggio di IgG e
ditis”, Journal of the    necessità di ottenere una valutazione ana-         IgM per il COVID-19.
American College of
Cardiology 70, n. 16      tomica delle coronarie al fine di escludere        Questo è molto importante anche per defi-
(2017): 1964–76.          nel processo diagnostico un quadro di car-         nire l’area di ricovero del paziente (reparto
(12) C. Bouleti et al.,   diopatia ischemica. La TC con la sua non           COVID-19 o reparto “pulito” COVID-free).
“Usefulness of Late
Iodine Enhancement        invasività è in grado di fornire immagini ac-      Più difficile è capire quando un paziente
on Spectral CT in         curate soprattutto nei pazienti con proba-         con nota infezione da COVID-19, soprat-
Acute Myocarditis”,       bilità bassa o intermedia di coronaropatia         tutto con severa polmonite interstiziale,
JACC. Cardiovascu-
lar Imaging 10, n. 7      evitando così a pazienti spesso giovani di         è effettivamente affetto da miocardite da
(2017): 826–27            ricorrere alla coronarografia.                     COVID-19. Come già sottolineato in pre-
(13) P. Tellier et
                          Oltre alla valutazione anatomica delle coro-       cedenza l’interessamento cardiaco da CO-

 8 - Cardio Piemonte
N. 2 maggio/agosto 2020

  VID-19 può essere multifattoriale, non a         Questo dato parrebbe dunque indicare che         al., “Reversibility
                                                                                                    by Dipyridamole
  caso si parla di sindrome cardiovascolare        al momento attuale la diagnosi di miocardi-
                                                                                                    of Thallium-201
  da COVID-19; inoltre il quadro clinico del-      te da COVID-19 dovrebbe essere posta solo        Myocardial Scan
  la miocardite può essere difficilmente di-       nel caso di conferma bioptica della presen-      Defects in Patients
                                                                                                    with Sarcoidosis”,
  stinguibile da altre condizioni che possono      za del genoma virale all’interno delle cellu-
                                                                                                    The American
  essere associate all’infezione da COVID-19       le miocardiche; la flogosi delle cellule en-     Journal of Medicine
  come le sindromi coronariche acute, le           doteliali con conseguente loro disfunzione       85, n. 2 (1988):
                                                                                                    189–93.
  cardiomiopatie da stress (S Takotsubo) o         potrebbe invece spiegare il danno miocar-
                                                                                                    (14) Siripanthong
  la cardiomiopatia settica (14). Nei pazien-      dico acuto frequentemente documentato            B, Nazarian S,
  ti con infezione da COVID-19 deve essere         dall’incremento delle troponine nei pazienti     Muser D, Deo
                                                                                                    R, Santangeli P,
  preso in considerazione un interessamento        affetti da COVID-19.
                                                                                                    Khanji MY, Cooper
  cardiaco in presenza di sintomi quali dolo-                                                       LT Jr, Chahal
  re toracico e dispnea, comparsa di aritmie       Terapia della miocardite da                      CAA. Recognizing
                                                                                                    COVID-19-related
  e/o modificazioni ECG, incremento della          COVID-19                                         myocarditis: The
  troponina o dell’NTproBNP, e sviluppo di         Purtroppo, non esiste una terapia specifica      possible patho-
  instabilità emodinamica o insufficienza re-                                                       physiology and
                                                   per la miocardite da COVID-19 come non           proposed guideline
  spiratoria non giustificabili dalla sola infe-   esiste ancora una terapia specifica per il       for diagnosis and
  zione in corso (14). Nel setting dei reparti     COVID-19. Sono in corso diversi studi per        management. He-
  COVID-19 l’ecocardiogramma che è esegui-                                                          art Rhythm. 2020
                                                   definire la miglior terapia per l’infezione da   May 5:S1547-
  bile a letto del malato, ha rappresentato        COVID-19, ma al momento attuale non vi           5271(20)30422-7
  uno strumento fondamentale per l’inqua-          sono ancora evidenze scientifiche per defi-      (15) Tavazzi, G.,
  dramento dell’interessamento cardiaco, in                                                         Pellegrini, C., Mau-
                                                   nire un certo percorso terapeutico.              relli, M., Belliato,
  quanto non invasivo e eseguibile a letto del     I pazienti con miocardite da COVID-19 de-        M., Sciutti, F.,
  paziente, rendendo molto più semplice la         vono essere trattati con terapie di supporto     Bottazzi, A., Sepe,
  distinzione tra percorsi “sporchi” e “puli-                                                       P.A., Resasco, T.,
                                                   per lo scompenso cardiaco, come già ac-          Camporotondo,
  ti”. Questo però non significa che i pazienti    cade per la maggior parte delle miocarditi       R., Bruno, R., Bal-
  COVID-19 quando necessario non debbano           virali. Nelle forme gravi il trattamento ini-    danti, F., Paolucci,
                                                                                                    S., Pelenghi, S.,
  essere indagati nel modo più completo ed         ziale della miocardite fulminante dovrebbe       Iotti, G.A., Mojoli,
  efficace. La riorganizzazione delle strutture    seguire il protocollo di trattamento dello       F. and Arbustini, E.
  ospedaliere ha infatti permesso la defini-                                                        (2020), Myocar-
                                                   shock cardiogeno, che include l'uso di ino-      dial localization
  zione di percorsi diagnostici e terapeutici      tropi o vasopressori e della ventilazione        of coronavirus in
  definiti per i pazienti COVID-19. Di conse-      meccanica. In caso di bradi-aritmie può          COVID-19 cardio-
  guenza nel sospetto di miocardite da CO-                                                          genic shock. Eur
                                                   essere preso in considerazione il posiziona-     J Heart Fail, 22:
  VID-19 la RMN cardiaca è fondamentale,           mento di PM temporaneo. Nelle forme di           911-915
  e deve essere eseguita. In molti casi deve       shock refrattario può essere preso in con-       (16) Escher
  essere eseguito lo studio coronarografico                                                         F, Pietsch H,
                                                   siderazione il posizionamento di device di       Aleshcheva G, et
  per escludere la presenza di malattia co-        stimolazione meccanica al circolo come il        al. Detection of
  ronarica, e in casi selezionati deve essere      contropulsatore aortico, l’impella o l’ECMO.     viral SARS-CoV-2
  presa in considerazione l’esecuzione della                                                        genomes and
                                                   Rimane da dimostrare con studi randomiz-         histopathologi-
  biopsia miocardica: In letteratura molti au-     zati, difficilmente disegnabili, l’efficacia e   cal changes in
  tori hanno riportato il riscontro autoptico di   la sicurezza della terapie immunomodulan-        endomyocardial
  danno acuto infiammatorio miocardico in                                                           biopsies [pu-
                                                   ti e degli anticorpi monoclonali soprattutto     blished online
  soggetti infetti da COVID-19 (15); tale dan-     nel setting più precoce di esordio clinico       ahead of print,
  no si manifesta con presenza di particelle       della patologia.                                 2020 Jun 12].
  virali nei macrofagi interstiziali e flogosi a                                                    ESC Heart Fail.
                                                   Nel caso di una predominante manifesta-          2020;10.1002/
  livello endoteliale, mentre a carico dei mio-    zione di vasculite trombofilica è da stabi-      ehf2.12805
  citi si riscontrano alterazioni di tipo spesso   lire il ruolo dei farmaci antiaggreganti ed
  aspecifico. La presenza di genoma virale,        anticoagulanti nel trattamento della severa
  ritrovato mediante tecnica reverse RT-tra-       sindrome sistemica.
  scriptasi PCR, è stata documentata per la        In conclusione studi ad hoc dimostreranno
  prima volta da Escher et al., anche se in soli   se la Miocardite è una della manifestazio-
  5 dei 104 pazienti con sospetto clinico di       ni cliniche della sindrome infiammatoria
  miocardite acuta o scompenso cardiaco di         sistemica da SARS-Cov-2 o se rappresenta
  eziologia ignota (16).                           un epifenomeno della malattia virale.

                                                                                               Cardio Piemonte - 9
N. 2 maggio/agosto 2020

                           NONOSTANTE LE MILLE DIFFICOLTÀ CAUSATE DALLA PANDEMIA,
                                  IL SISTEMA SANITARIO TORINESE HA RETTO

                                 Oncologia e Covid-19,
                                nessuno è rimasto solo
                        I dati su contagi e mortalità dimostrano che le misure adottate nel
                             nostro campo sono servite per fornire un’assistenza reale
                                                       di Alessandro Comandone

                                   Siamo tutti ancora sotto          dato un contributo significativo ai reparti
                                   shock, ma da un evento            COVID “imprestando” medici e infermieri
                                   epocale come l’epidemia da        per sostituire il personale stanchissimo o
                                   Coronavirus vanno tratte in-      ammalato. La mia SC di Oncologia ha tra-
                                   dicazioni o addirittura inse-     sferito per due mesi tre medici e tre infer-
                                   gnamenti per il futuro.           mieri nei reparti COVID. Gli altri oncologi
                                 1) Con orgoglio possiamo            hanno continuato a curare i Malati di can-
                                 dire che la Sanità ha retto,        cro pur a ranghi ridottissimi.
                                 più per l’abnegazione di            5) Le cure palliative domiciliari dell’ASL
                                 medici, infermieri, farmaci-        città di Torino, che mi onoro di dirigere
                                 sti e tecnici che per un’or-        pro tempore, sono state letteralmente
                                 ganizzazione efficace. Anzi         flagellate dal COVID: su 16 operatori (11
                                 paradossalmente la Regio-           infermieri e 5 medici) ben 12 si sono in-
                                 ne più efficiente, la Lom-          fettati e due gravemente ammalati contra-
                                 bardia, ha subito i colpi più       endo la malattia a domicilio dei Malati in
Il dr. Alessandro   pesanti anche come capacità di risposta          fase terminale di malattia oncologica.
Comandone,          al pericolo.
Oncologia ASL                                                        Molti di questi Malati sarebbero morti a
Città di Torino     2) Ha retto molto meglio l’Ospedale del          casa senza assistenza. Purtroppo molti
e Accademia di      Territorio, vogliamo che sia riconosciuto        di loro erano febbricitanti. Si faceva una
Medicina
                    dall’opinone pubblica e dai politici, anche      diagnosi troppo semplicistica di “febbre
                    se non è tempo di graduatorie e di com-          di origine tumorale” invece probabilmente
                    petizioni. Ed è giusto che il territorio vada    era il COVID 19 e gli operatori sanitari ne
                    ora potenziato e reso consapevole nell’i-        risultavano infetti.
                    potesi di altri eventi epocali.                  Non era possibile diagnosticare l’infezio-
                    3) Nuovamente con orgoglio i “servizi            ne del malato a domicilio soprattutto nei
                    essenziali” riconosciuti come tali sin dal       primi tempi e gli operatoti si tuffavano
                    DPCM del 4 marzo quali Cardiologia, On-          nelle case con pochi mezzi di protezione.
                    cologia, Ostetricia, Traumatologia hanno         Non sapremo mai quanti Malati in fase ter-
                    continuato a funzionare venendo incontro         minale di malattie oncologiche e croniche
                    alle esigenze di urgenza della popolazio-        siano morti per il Coronavirus. Di certo la
                    ne, per tutta la durata dell’epidemia, an-       casa, soprattutto se piccola o povera, non
                    che se questo fatto non è mai stato posto        era il miglior posto per combattere l’infe-
                    in atto dai media. Infarti, tumori, fratture     zione. Poca igiene, difficoltà strutturale a
                    hanno continuato a manifestarsi e le cure        mantenere i caregiver in ambienti separati
                    non sono mancate. Per fortuna hanno con-         dal malato, difficoltà a smaltire deiezioni
                    tinuato a nascere bambini nonostante il          in modo corretto e a lavare in modo distin-
                    lutto collettivo da cui eravamo afflitti.        to stoviglie e indumenti.
                    4) Molti dei Servizi essenziali non solo         Non sapremo mai quanti malati terminali
                    hanno continuato a funzionare ma hanno           siano deceduti per COVID. Nessuno avreb-

10 - Cardio Piemonte
N. 2 maggio/agosto 2020

  be mai fatto il tampone ad un agonizzante
  o su un cadavere, ma rispetto alle medie
  mensili abituali di decessi a domicilio,
  marzo, aprile e maggio hanno visto un in-
  cremento del 15-20% dei numeri.
  6) Quanto ha inciso invece l’epidemia sul-
  la mortalità dei Pazienti ancora in buone
  condizioni e in terapia attiva anticancro?    pazienti in attesa, l’esecuzione dei prelievi
  A parte alcuni dati preoccupanti prove-       ematici il giorno prima della terapia per
                                                ridurre i tempi di permanenza in day ho-
  nienti dagli USA con ad esempio 12,5%
                                                spital, il divieto di accesso ai parenti, il
  di decessi per virus tra i malati in cura
                                                triage verbale, con il divieto di accesso ai
  presso l’unità di Oncologia toracica del
                                                febbricitanti, la conversione, quando pos-
  Memorial Sloan Kettering di New York, la
                                                sibile, delle terapie da endovena a orali, la
  nostra personale esperienza supportata
                                                non esecuzione di terapie pesantemente
  dalla raccolta dati del CIPOMO (Collegio
                                                tossiche per i globuli bianchi ed infine il
  Primari Oncologi Italiani) non conferma
                                                differimento delle visite di controllo dei
  per fortuna tale tragica esperienza.
                                                pazienti in follow up con l’invio preventivo
  I nostri dati sono raccolti in modo pro-
                                                dei risultati degli esami.
  spettico.
                                                Solo chi aveva esami alterati veniva chia-
  I pazienti in terapia attiva presso l’onco-
                                                mato in visita clinica.
  logia del San Giovanni Bosco e del Maria
                                                Purtroppo queste misure drastiche, unite
  Vittoria da gennaio a fine maggio sono
                                                ad una paura collettiva dell’infezione, han-
  stati 564. I trattamenti sono così suddivi-   no condotto anche a effetti negativi: ritar-
  si: chemioterapia 369, con farmaci biolo-     di diagnostici, differimento di interventi
  gici ± chemioterapia 92, solo biologici 86,   chirurgici salva-vita, trasferimento in date
  altri tipi di terapia 17.                     successive dei trattamenti radianti e, so-
  Tra tutti questi pazienti abbiamo registra-   prattutto, come effetto riflesso, un incre-
  to 9 infezioni e 2 decessi.                   mento molto forte di visite e di esami da
  Certo si può obiettare che il triage era      metà maggio in avanti per una aumentata
  solo su base di colloquio perché, come        richiesta di salute.
  sappiamo, i tamponi di routine non sono       Lo slogan di una Associazione di pazienti
  mai stati adottati, ma pur ammettendo         è significativo “ci siamo anche noi” inten-
  numeri maggiori non si arriva certamente      dendo che non tutte le risorse e le atten-
  al 12,5% del Memorial.                        zioni dovessero essere rivolte al COVID.
  I timori erano molti: si temeva infatti che   Vi è inoltre una richiesta aumentata di vi-
  la neutropenia indotta dalla chemiotera-      sita clinica perché il rapporto personale e
  pia, la modificazione artificiale dell’im-    diretto Medico-Paziente non perderà mai
  munità causata dalle terapie immunitarie      di significato nonostante il mantra di colo-
  anti CTLA4, PD e PDL1, rivolte contro il      ro che sostengono una Medicina virtuale e
  tumore lasciasse sguarnite le difese con-     che continuano a ripetere che “niente sarà
  tro il virus.                                 mai più come prima”.
  Questo non sembra sia accaduto, il che        No in Medicina il contatto umano è e sarà
  conferma come il Malato di tumore solido      sempre fondamentale.
  non sia definibile di per sé un immunode-     Quali insegnamenti abbiamo tratto?
  presso come l’opinione comune vorrebbe        Che una sanità a copertura universale vie-
  e lo diventa solo quando le difese immu-      ne meglio incontro alle esigenze di una
  nitarie diventano inadeguate con la pro-      nazione; che un modo di curare raziona-
  gressione di malattia, la malnutrizione, la   lizzato ma continuo senza interruzioni evi-
  cachessia, la sovrapposizione di infezioni    ta tensioni sociali; che la tranquillità degli
  batteriche.                                   Operatori si trasmette ai pazienti; che la
  Certo, durante le fasi acute dell’epidemia    sensazione di non essere soli rassicura
  in ospedale si sono poste in atto delle       Malati e Famiglie.
  misure di prevenzione come il distanzia-      Tutto sperando che l’incubo finisca presto
  mento degli appuntamenti, la riduzione di     e che non si riproduca più.

                                                                                           Cardio Piemonte - 11
N. 2 maggio/agosto 2020

                             CORSI E RICORSI STORICI: LA PANDEMIA HA SIMILITUDINI
                                 CON QUANTO È AVVENUTO QUATTRO SECOLI FA

                            Historia se repetit
                  La grande pestilenza di Torino del 1630
                   La peste non è solo quella descritta da Manzoni ne 'I Promessi Sposi',
                             ma la nostra città allora pagò un prezzo altissimo
                                                        di Alessandro Comandone

                 Quando giovane liceale e poi universitario           nella Capitale del ducato il morbo arrivasse
                 prendevo l’autobus cha da Torino mi riporta-         dalla Francia.
                 va a Pianezza, entravo in una via poco illumi-       A Torino il dottor Durando segnalò un episo-
                 nata, stretta, a fianco di porta Palazzo.            dio sospetto sin da gennaio 1629 con la mor-
                 La via era via Fiochetto e già allora mi in-         te di una miseranda donna in borgo Dora con
                 curiosiva la lastra stradale che sintetizzava:       «tacchi su tutto il corpo».
                 «Giovanni Francesco Fiochetto 1564 – 1642            È vero che allora la diagnosi era solo ispetti-
                 Protomedico».                                        va e che molte malattie si manifestavano con
                 Allora internet non c’era e faticai alquanto         eruzioni cutanee: la peste, il tifo petecchiale,
                 nelle biblioteche cittadine ad acquisire noti-       la sifilide, il morbillo. Fatto ne sia che Duran-
                 zie su questo Carneade, contemporaneo pro-           do fu ritenuto un allarmista agitatore di folle
                 prio di Don Abbondio.                                e rimase inascoltato.
                 Oggi con il web a disposizione e con il “resta       Questa storia non assomiglia molto a quella
                 a casa” per la pandemia da COVID 19 tutto            del dottore di Wuhan Li Wenhiang? Le persone
                 diventa più facile.                                  avvedute scambiate per tristi Cassandre.
                 E così, sperando di non annoiarvi, vi raccon-        Ricordo che Torino era stata flagellata dalla
                 terò delle grande pestilenza di Torino 1630-         peste del 1599, mentre si era salvata dalle
                 1632 trovando molte similitudini con la situa-       epidemie ferali del 1566 e 1577 (peste di San
                 zione attuale.                                       Carlo) tant’è che poteva superbamente affer-
                 L’argomento non è inesplorato: ne scrisse lo         mare prima del 1630 «Taurino, fere unico, qua-
                 stesso Fiochetto con orgoglio, ne riscrisse il       si sole, volentibus superis intacta et illaeso»
                 Dr. Gualino su Minerva Medica nel 1930, ne           Non sembra di ricordare l’orgogliosa sicurez-
                 ha scritto a lungo in un dotto libro la Dott.ssa     za degli Inglesi prima che il COVID facesse
                 Reineri e per mia sfortuna un certo Manzoni,         strage anche da loro?
                 ma per gli episodi che avvennero al di là del        L’epidemia scoppia il 2 gennaio 1630, la pri-
                 Ticino.                                              ma vittima è un calzolaio Franceschino Lupo
                 Io mi limiterò a riportare in breve quanto av-       (la morbosa ricerca anche odierna di chi è il
                 venne nella nostra città in quei terribili mesi.     caso zero, quasi servisse a qualcosa). Si cer-
                 Sappiamo da Manzoni che l’epidemia in                ca il colpevole.
                 Lombardia fu portata dai Lanzichenecchi che          Siamo lontanissimi da Pasteur che identi-
                 scendevano dai Grigioni per assediare Man-           ficherà i batteri e da Yersin che riconoscerà
                 tova. Il Piemonte sud orientale fu certamente        l’agente della peste e mille ipotesi vennero
                 investito da tale ondata di contagi.                 perseguite.
                 Forse diversa fu l’origine del contagio in Val di    Un Alessandro più bravo di me ha scritto pa-
                 Susa (Bussoleno fu praticamente sterminata           gine indimenticabili sull’argomento in due ro-
                 dal morbo) e a Torino. Infatti Luigi XIII voleva     manzi: cause astrali, effluvi mefitici, castigo di
                 egli stesso, ma con propositi opposti al Walle-      Dio, ma soprattutto la presenza degli untori.
                 stein, arrivare a Mantova, ma i Sabaudi gli si       Anche a Torino la caccia all’untore diventa
                 opposero. Furono però sconfitti al Monginevro        un’occupazione quotidiana condita di inaudi-
                 e a Chiomonte e i Francesi arrivarono a Susa.        ta crudeltà.
                 Ma intanto a Lione era scoppiata la peste. Il        La prima arrestata fu una povera minorata
                 fatto che il caso zero di Torino fu o si pre-        mentale, tal Margherita Tasellina che si salvò
                 sunse fosse un soldato francese finito mise-         dal rogo denunciando i suoi genitori e un sol-
                 ramente come vedremo, fa presumere che               dato francese che si era «unito carnalmente

12 - Cardio Piemonte
N. 2 maggio/agosto 2020

  a lei».                                                                                                    Di Gio. Francesco
  Il povero straniero, devastato effettivamente                                                              Fiochetto - Trattato
                                                                                                             della peste et pestifero
  dalla malattia venne portato in Piazza Castel-                                                             contagio di Torino etc.,
  lo, “archibugiato” e ancora moribondo dato                                                                 Pubblico dominio,
  alle fiamme.                                                                                               https://commons.wi-
  La madre di Margherita morì di peste in                                                                    kimedia.org/w/index.
                                                                                                             php?curid=56621488
  carcere, mentre il padre che resistette agli
  “esquisiti tormenti” non confessando nulla
  sotto tortura, venne liberato. Anche Marghe-
  rita sopravvisse perché graziata per i servigi
  resi alla “giustizia”.
  Anche i casi zero della nostra epidemia hanno
  analogie con questa storia: per settimane si
  è parlato del cittadino tedesco che dopo rap-
  porto intimo con una donna cinese è venuto
  in Italia (si ripete il binomio sesso-straniero).
  Le torture non sono più fisiche, per fortuna,
  ma forse più raffinate: inchieste televisive, in-
  terviste al caso zero, xenofobia anti germani-
  ca o paura dell’immigrato.
  Fiochetto, protomedico, cioè medico capo
  della città, prese subito in mano la situazione
  sanitaria di Torino con il sindaco Bellezia.
  Infatti il duca Vittorio Amedeo I e la corte,
  inaugurando una nobile tradizione di famiglia
  che si concluderà con la fuga a Brindisi di
  un suo lontano pronipote, riparò dapprima a
  Pino e poi a Cherasco.
  Torino era in mano di pochi valorosi.                 zione del Decamerone ci dice «E non come
  Il morbo esplose nei quartieri poveri di una          in Oriente aveva fatto, dove a chiunque usciva
  città di 25.000 abitanti. Resteranno alla fine        sangue del naso era manifesto segno d’inevita-
  in 14.000.                                            bile morte: ma nascevano nel cominciamento
  Altre fonti sono ancora più tragiche: 11.000          d’essa a’ maschi ed alle femine parimente o
  abitanti nella cinta muraria, ne sopravvissero        nell’anguinaia o sotto le ditella certe enfiature,
  3.000.                                                delle quali alcune crescevano come una comu-
  Fiochetto con sensibilità tutta medica de-            nal mela ed altre come uno uovo, ed alcuna piú
  scrisse accuratamente che cosa succedeva in           ed alcuna meno, le quali li volgari nominavan
  quei poveri corpi: «bubone sulle inguinaglia e        “gavoccioli”».
  alle ascelle o dietro le orecchia», «carbone cioè     Il grande insegnamento del nostro Fiochet-
  vescicole rosse e poi nere» su tutto il corpo         to fu invece che il medico «pur vedendo nel
  (da cui il nome peste nera), «papole o tacchi»,       malato segni totalmente sinistri deve preferire
  «petecchie e senespioni neri».                        una dubbiosa speranza alla certa disperazione e
  Il malato ha «freddezza delle parti esterne e         continuare nelle cure».
  gran calore delle parti interne», «respirazione       È un insegnamento che vale ancora per noi
  ansiosa» (tachipnea), «polso languido e cele-         medici di oggi: nelle malattie, soprattutto
  re», «sudori con mancamenti».                         acute, non dare mai per persa la battaglia e
  Rara è la febbre, fatto che appare strano an-         continuare a cercare il rimedio.
  che a noi visto lo stato settico in atto, ma          Le cure di fronte all’ignoto fioriscono a deci-
  Fiochetto non diede particolare importanza            ne: alcune da basi scientifiche da validare, ma
  a questo fatto: «che si becchino il cervello i        molte dalla superstizione e dalla presunzione.
  cattedratici della Scola in cercar tanta sottilità,   Così va il mondo, anzi così andava nel 1630.
  sendo più giovevoli un’onza di giuditio e due di      Come disinfezione degli ambienti Giovanni
  pratica che cento libri di scienza». Sembra che       Francesco consigliava di «aspergere le stanze
  già allora lo scontro tra il Mondo Accademi-          con acqua di rose, essenza di viola o di menta».
  co e il Medico pratico fosse aperto, anche se         Per la protezione personale annusare palle
  Fiochetto stesso era professore all’ateneo to-        odorose di sandalo, di zafferano o di cedro.
  rinese.                                               Un effetto taumaturgico avevano i bezoari di
  L’andamento del morbo non era univoco. Già            animale, perle, zaffiri, rubini e corallo da in-
  ce lo disse Boccaccio quando nell’introdu-            dossare.

                                                                                                       Cardio Piemonte - 13
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