AVIS SARNICO DAL COMUNE - Periodico della Comunità Parrocchiale di Sarnico 06/2021 Anno LIII - AVIS Sarnico e basso Sebino
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Periodico della Comunità Parrocchiale di Sarnico 06/2021 Anno LIII AVIS SARNICO L'ADOLESCENZA DAL COMUNE L'adolescenza è quel Sempre Festa della momento segreto in primo Repubblica: in cui tutto piano Discorso si decide del sindaco
SOMMARIO 03 04 06 08 10 L'ADOLESCENZA Preadolescenti Tredici anni Preadolescenti Caro Dio, in tempo di ti scrivo... pandemia 16 18 20 25 Accadde 120 Fishing club Notizie dal Calendario anni fa Battello parrocchiale 26 28 32 33 34 Alpini Pagine del Pagina di Anziani Anagrafe Sarnico Comune Storia e pensionati parrocchiale 06 GIUGNO 2021 CONFESSIONI ORARIO ESTIVO DELLE MESSE Giovedì dalle ore 8.45 alle 11.30. Su richiesta ai sacerdoti, prima o dopo le Messe. LUNEDI SEGRETERIA PARROCCHIALE Lunedì - Mercoledì 9.00 alle 12.00 Ore 08.00 - Ore 20.00 (al cimitero fino al 15 Agosto) Martedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00 Giovedì dalle 17.00 alle 19.00 MARTEDI Venerdì dalle 9.00 alle 11.30 Ore 08.00 - Ore 20.00 Per chi desidera contribuire al fabbisogno della parrocchia e aiutarla nel MERCOLEDI servizio ai poveri: • Iban parrocchia: IT27O 05387 53470 00004 2282160 Ore 08.00 - Ore 20.00 (a Stella Maris fino al 15 Agosto – in • Iban oratorio: IT90V 05387 53470 00004 2284537 caso di ufficio comunitario la santa messa sarà celebrata in parrocchia) Il prossimo numero de “il Porto” sarà in distribuzione da Venerdì 30 luglio 2021. Si raccomanda l’invio delle apposite schede per gli articoli in word e delle immagini in Jpeg ad alta risoluzione, entro e non oltre Lunedì 19 lu- GIOVEDI glio 2021, a redazioneporto@parrocchiasarnico.it o la consegna presso Ore 08.00 - Ore 20.00 la casa parrocchiale. Il materiale pervenuto oltre il limite stabilito potrà essere pubblicato solo nel mese successivo. VENERDI Ore 08.00 - Ore 10.00 in Casa di riposo Direttore responsabile: Mons. Alberto Carrara Ore 20.00 Amministrazione: don Vittorio Rota - Casa parrocchiale Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971 - Stampa e SABATO inserzioni pubblicitarie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292. Ore 08.00 - Ore 17.30 - Ore 20.00 Redazione: don V. Rota, don D. Togni, don. A. Cambianica, A. Bonassi, D. Carrara, M. Dometti (Civis), R. Gusmini, M. Rossi, S. Serpellini, E. Ricci, G. Radici, G. Tengattini. DOMENICA Collaboratori: G. Cadei, G. Dossi, E. Frattini, O. Lazzari. Ufficio Ore 08.00 - Ore 09.00 in Ospedale abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale: Tel. 035 4262490. Ore 10.30 - Ore 17.30 - Ore 20.00 Foto di copertina: Andrea Bonassi Numeri telefonici ed e-mail: Parrocchia 035 4262490 - Oratorio 035 938827 sito web Oratorio: www.oratoriosarnico.it don Vittorio 328 7066575 - donvittorio.rota@parrocchiasarnico.it segreteria: segreteria@parrocchiasarnico.it don Daniele 338 1061193 - dondanieletogni@gmail.com Sito CSI: www.csioratoriosarnico.it don Alex 339 5880654 - donalexcambianica@gmail.com CSI: info@csioratoriosarnico.it Sacrista 339 2087660 - cirodemicco@libero.it ilPorto: redazioneporto@parrocchiasarnico.it Centro primo ascolto 035 910916 rassegna dialettale: 328 7567440 mario.dometti@parrocchiasarnico.it Centro famiglia 389 5885583 sito Crazy Company for don John: www.ccompany.eu
06 L'ADOLESCENZA “Che stagione l'adolescenza. Senti di poter esser tutto e ancora non sei nulla e proprio questa è la ragione della tua onnipotenza mentale.”
L’adolescenza: un muro alzato o un ponte? Stare da solo, era - allo stesso stare da solo mi faceva sentire la vita e tutto quello che face- tempo - quello che cercavo e vulnerabile e fragile. Da solo vo da sentirmi vivo come non quello che non sopportavo di non cavavo un gran che dalla mai. Ogni aspetto della vita mi me quando ero in quell’età di vita - almeno così mi sembra- sembrava così “intenso”, bello, mezzo che chiamiamo adole- va - e allora il bisogno di fare anche da contemplare! Anche scenza. Vivere “separato” dal “caciara” con gli altri, di alzare gli sbagli, le delusioni, gli in- mondo degli adulti, distanziar- il volume dello stereo fino al namoramenti e i disamori era- mi per non confondermi, cer- punto in cui neanche la voce no vissuti con tale intensità da care di essere me stesso al di della mamma riusciva a sovra- percepire la vita scorrere fra le là di quello che si aspettavano starla, di esagerare, di sentir- mie stesse mani, pulsare nelle da me, tutto questo lo senti- mi vivo e di “sfidare” la sorte mie vene. Ma non avevo ancora vo come un bisogno. Cercavo e gli amici in qualche “matta- “il vocabolario” per dire quel- una strada per star bene con ta” nascevano prorompenti. lo che mi stava succedendo, e me stesso, per far “decantare” agli occhi degli altri certo sem- tutto quello che di nuovo mi Oggi guardo a quegli anni con bravo altalenare tra chiusure, accadeva e che non ero subi- nostalgia e un poco di invidia; musi, profondi silenzi, e slan- to pronto a significare, a com- non tanto perché ero più gio- ci di positività, parole a raffica prendere, ad accettare. Cerca- vane e con tante attese e slanci e categoriche affermazioni di vo qualcosa, senza sapere cosa. verso il futuro, ma soprattutto principio e di senso (che veni- Forse cercavo semplicemente perché in quegli anni ho as- vano puntualmente smentite me stesso. Allo stesso tempo, saporato così intensamente un secondo dopo …). Me ne 04 IL PORTO - GIUGNO 2021
EDITORIALE sono reso conto solo dopo; so- che coniuga incertezza e intra- lo insegnano e ce lo chiedono: prattutto nei confronti dei miei prendenza, pensosità riflessi- nessuno è “già cresciuto abba- familiari ero un muro alzato. va e sperimentazione, attesa stanza” da non aver bisogno di Ero un mistero a me stesso, e e attività. Se guidati possono crescere ancora. I nostri ragaz- ancora più misterioso dovevo volgersi verso una “inquietu- zi vogliono crescere con noi, sembrare a chi mi voleva bene. dine creativa”. che incentiva vogliono vedere come noi cre- la loro ricerca e la realizzazio- sciamo, cambiamo, per venirci C’è una età in in cui “si ritorna” ne del senso. “Gli sdraiati” è dietro e imparare passo passo a guardare con gratitudine e un bellissimo libro di Michele come si svolge il cammino del- affetto a chi si è preso cura di Serra, uscito nel 2013. Usando la vita. L’adolescenza è allora te; così mi sono reso conto che spesso il registro del comico e una risorsa per la vita, un ponte i tanti “no!” ricevuti mi hanno dell’avventuroso, l’autore rie- gettato al di là del mio vuoto di preservato da pericoli che non sce a descrivere bene il rappor- oggi verso un domani che spe- avrei saputo gestire e supera- to degli adolescenti con i loro ro bello e ricco della capacità re. Ero slancio verso il futuro, padri fatto di estraneità, con- di stupirsi, di entusiasmarsi e sì, ma senza direzione, senza flitti, occasioni perdute, ostilità, di lasciarsi incessantemente in- principio e senza fine. Davo la ma anche amore e malinconia. terrogare dalle cose. Virtù ado- colpa delle mie inquietudini Come e quando il rapporto ge- lescenziali, queste, che anche a loro che “non mi capivano” nerazionale si è perso? Quale noi adulti non dobbiamo smet- e “non mi apprezzavano”, era “noia” li ha portati l’uno lonta- tere di sviluppare e coltivare colpa loro se mi sentivo a vol- no dall’altro? Con molta ironia, ogni giorno. Educare vuol dire te come “paralizzato”, incapace l’autore arriva a domandarsi se anche orientare: e orientare me di dare forma a ciò che sentivo anche noi - che ci definiamo gli stesso è la condizione per saper e volevo. Sentivo incombere adulti - dalla nostra adolescen- orientare anche gli altri. In que- l’avvenire su di me, avrei volu- za siamo mai usciti, e quindi sto modo - a qualsiasi età - la to bruciare le tappe, buttarmi a come potremmo guidare altri vita continuerà a svelarci come pesce in cose sconosciute senza su sentieri che noi non abbia- il compito più importante che riuscire a stimarne il pericolo e mo ancora percorso? Il senti- ci è stato consegnato - realiz- le conseguenze. L’esperienza mento della noia lo sperimen- zare la nostra unica e preziosa di essere stato custodito mi ha tiamo infatti anche noi adulti; vita - sia anche il più bello ed fatto prendere consapevolezza nella forma della mancanza di entusiasmante. dell’unicità e della preziosità iniziativa, del disimpegno, del- dei miei giorni e mi ha preser- la noncuranza e del distacco. vato dall’illusione che le scelte Quando rientriamo a casa la possano essere sempre e co- sera, dopo una intensa giornata munque reversibili. di lavoro, non vogliamo più es- sere coinvolti e appesantiti da Sono stato indirizzato verso il altre faccende, sentiamo impel- mio futuro con docilità e pa- lente il bisogno di distanziarci zienza, senza mettermi fretta, dal “corpo a corpo” che ci tie- ma anche senza “scavalcare” ne occupati tutto il giorno con alcuni passaggi obbligatori, le persone e le cose, abbiamo tenendo conto delle mie radi- bisogno di un tempo quieto. ci, della mia storia e delle mie Ma se questo tempo serve an- possibilità. Credo che gli adole- che per far emergere l’esigenza scenti di oggi abbiano bisogno di senso che ci abita sempre, degli stessi atteggiamenti. Il o per rimettere in movimen- loro tumulto interiore è espres- to il processo interiore di dare sione della fatica a cogliere un significato a ciò che viviamo, significato da realizzare, vive di allora diventa un tempo utile e A cura di una mescolanza di sentimenti don Vittorio importante. I nostri ragazzi ce 05 IL PORTO - GIUGNO 2021
Adolescenza, il lusso dell’utopia ultimo baluardo contro il mondo adulto Degli adolescenti, quelli più far del bene nei ritagli di tem- di questi congegni, non tenti disposti a dar torto al mon- po (ovviamente ci sono le lo- di liberartene come farebbe do che a sé stessi, ho sempre devoli eccezioni), concentrata un idealista. Risparmi fati- apprezzato i valori assoluti. sul successo personale, desi- ca e frustrazione, vero, ma le E’ un’età ancora permeata derosa di piacere, di essere soddisfazioni che coltivi sono dall’idealismo, impronta che invidiata dagli altri, incatti- dei surrogati della felicità. In col tempo scolora e che si vita dalla perdita di certezze. letteratura c’è un capolavoro tende a confondere con l’in- E, secondo me, non è un bel che spiega benissimo questa genuità delle anime belle. Ho vedere. condizione: è il don Chisciot- sempre avuto l’impressione A 16 anni il mondo e il futu- te, romanzo cavalleresco che che, crescendo, il pensiero si ro sono ancora una nebulo- letture banalizzate racconta- corrompa: entrano in gioco sa plasmabile, spesso utopi- no come le strambe avventure interessi, ipocrisie, conven- ca. Hai il lusso e la libertà di di un tipo che si lanciava con- zioni, che sono considerati immaginarti come vorresti tro i mulini a vento in preda gradini necessari per la ma- essere, tu e tutto ciò che ti alle proprie allucinazioni. Ma turazione, i fondamentali per circonda. Quando sei adulto, l’esegesi è più sottile. Questa debuttare nel mondo adulto. invece, ti piomba addosso la storia narra di un cavaliere Ma è davvero così? Guardan- percezione di essere prigio- errante che prende botte e ba- domi in giro, vedo una società niero di ingranaggi ineludibi- stonate, che riceve umiliazioni con pochi ideali, ricurva sul li, ti rassegni, cerchi di trova- e dileggi, che patisce la fame e proprio interesse, disposta a re ossigeno e agio all’interno poi muore, ma che alla fine ne 06 IL PORTO - GIUGNO 2021
TEMATICA esce vincitore. Perché ha rea- degli alternativi senza una lira concesso. Perché quella non è lizzato il suo pur folle sogno e che adesso – sacrilegio! - la l’età dei compromessi, dei vol- di vivere quello che s’era pro- moda del “vintage” ci ripro- tafaccia morali, e io ora tendo posto di fare. La vera sconfitta pone a prezzi da boutique, in- a ricordarla come un passo non sono le ammaccature dei stradate sullo stesso percorso fondamentale per la mia for- randelli, la fama di balordo compiuto dalle Fiat 500 e dal- mazione. Età meravigliosa, stralunato che gli si era appic- le Mini, che una volta erano di avventure (a volte davvero cicata addosso, l’inedia come utilitarie da classe operaia e donchisciottesche) ed esplo- costante, ma sarebbe stata adesso sono auto “cool” e co- razioni, di primi distacchi dal- rinunciare ai propri sogni. stano un botto. la famiglia, di approdi nella Chi ne esce sconfitta è invece compagnia degli amici che la mentalità utilitaristica del diventa quasi più importante suo scudiero, Sancho Panza, del guscio di mamma e papà. messosi al seguito di don Chi- Anche in questo caso – come sciotte nella speranza di rica- A 16 anni per il romanzo di Cervantes varne un castello. In questo il mondo - la visione comune la vuole romanzo vince l’idea e perde e il futuro come un periodo critico, di la materia, e purtroppo acca- sono ancora ribellioni e colpi di testa. Ma de solo nelle pagine dei libri. una nebulosa 40 anni dopo, anche ora che Ecco, per me il “cavaliere dal- plasmabile, mi sento parlare con la voce la triste figura” protagonista spesso utopica. di chi mi parlava, rimpiango del romanzo è simile a un l’assolutezza dei valori che adolescente, non ancora cor- avevo e l’energia di imma- rotto dalla mentalità adulta ginarmi mondo e futuro di- del calcolo. E, infatti, la visio- versi da quelli che gli adulti ne comune lo vuole come un A 20 anni indossavo, inve- mi prospettavano. Scusate se pazzo ingestibile, uno che è ce, Moncler e Timberland da magari ve l’ho già proposta in andato a cercare il suo parco paninaro, nell’illusione (vana) precedenti articoli (la mia me- giochi per dar sfogo ai propri di poter piacere, di essere ri- moria non è più quella dei 16 istinti bambini. Un irregolare, conosciuto socialmente. Se anni), ma c’è una frase dello pericoloso, visionario folle e mi volto indietro, posso dire scrittore uruguaiano Eduardo allucinato. Il messaggio che di essere andato incontro a Galeano che continua a far- voleva trasmettere Cervantes un’involuzione. Ero più matu- mi venire la pelle d’oca. Dice è invece più nobile: non sof- ro a 16 anni, con i miei sim- così: “L’utopia è come l’oriz- focate i vostri ideali, le vostre boli, sì, codificati, ma che con- zonte. Cammino due passi e si utopie, anche a costo di pas- tenevano almeno un ideale. allontana di due passi. Cam- sare per pazzi. “Stay hungry, Quattro anni più tardi, in pie- mino dieci passi e si allontana stay fooolish”, restate affama- na sbornia da edonismo rea- di dieci passi. Per quanto io ti, restate pazzi, è l’invito che ganiano, mi ero votato alla fri- cammini, non la raggiungerò ci ha rivolto, più recentemen- volezza, al totem dell’effimero, mai. E allora a che serve l’uto- te, Steve Jobs, il genio di Ap- vivendo una parentesi che pia? Serve proprio a questo: a ple. Ossia, non accontentate- ancora adesso ricordo con di- farci camminare”. vi, osate, pensate oltre. Come spiacere perché caratterizzata farebbe un sedicenne. da contraddizioni e ipocrisie – Io a 16 anni portavo un cion- avevo una tradizione di valori dolo con il simbolo della pace da proletariato ed ero diven- e delle scalcagnate espadril- tato preda dei marchi del lus- las, le scarpe di pezza e corda so: puah! – capaci provocare che all’epoca costavano po- tempeste interne non da poco. chissimo ed erano le calzature A 16 anni non me lo sarei mai A cura di Stefano Serpellini 07 IL PORTO - GIUGNO 2021
Noi adolescenti degli anni ’60: A cura di Civis I complessi beat Alcuni giorni fa l’amico carissimo ma cosa potete fare voi per il vostro na solo il titolare Giuseppe D’Anna Battista Marini titolare dell’omo- paese». detto “Peppino”, una persona ap- nimo negozio in via Roma, mi ha parentemente burbera, ma buona, omaggiato di alcuni filmati relativi E allora partiamo a bordo della mi- che ricordo con affetto. Viste le sue al periodo della nostra adolescen- tica DeLorean DMC-12 e alla ma- origini da “diversamente setten- za. Rivederli, credetemi, mi ha niera dell’eccentrico prof. Emmet- trionale”, il suo locale per tutti era, commosso. Fra essi ce n’era uno tBrown e dell’adolescente Marty bonariamente “ol bar di Terù”. Lì, che mi ha particolarmente colpito. McFly, facciamo ritorno al passato, negli anni ’50, ballavano i nostri ge- Girato a metà anni ’60 all’Oratorio ma non verso l’immaginaria citta- nitori e i nostri nonni. di Capriolo, riproduce un evento dina di Hill Valley, ma nella nostra Per noi giovani di allora, andare musicale che ha fatto cambiare il Sarnico. Impostiamo il display del nelle balere era il “top”, come si taglio che volevo dare all’articolo. flusso canalizzatore sul 26 mar- direbbe oggi. Nella zona si conta- Non ne abbiano a male gli adole- zo 1964 e facciamo un viaggio nel vano sulle punte delle dita. C’erano scenti di oggi se in questo articolo tempo iniziando proprio dalla data alcuni bar forniti di juke box, altri non parlerò di loro, anzi cercherò, di pubblicazione di “SheLovesYou” iniziavano ad ospitare uno spazio dopo una breve introduzione di dei Beatles. Presto scoprirete il per- dedicato alla musica dal vivo con bypassarli. Meglio così. Forse avrei ché. le cosiddette “orchestrine” o “com- creato qualche malumore, perché, plessini” sostituiti anni dopo dalle diciamolo tranquillamente: “un po’ Per noi “Ado” di allora quello che consolle del Dj nelle discoteche. permalosetti lo sono”. Non che ai andava per la maggiore erano le Ed è proprio a metà degli anni ’60 tempi, fossimo migliori, ma con balere. Sì cari lettori, proprio loro, che esplose in forma largamente mio grande rammarico devo dire le vecchie care balere, diverse da epidemica la “beat-mania”. Autori che rimangono bloccati al “Hic et quelle frequentate dai miei genitori di questa rivoluzione furono ap- nunc” (qui e ora), vivere il presen- dove si ballavano tanghi, walzer e punto “The Beatles”che scombina- te senza intrappolarsi nel passato mazurche. Qui furoreggiavano la rono totalmente non solo il mondo e quindi privi del progetto di un “Rinascente” a Paratico (oggi ri- della musica, ma tutto il panorama domani. Spero di essere smentito. storante Stazione) e a Sarnico, un culturale. Parallelamente ci fu il lan- Dedico loro una citazione di John bar in via Roma, angolo via Veneto. cio per il grande pubblico dei grup- Fitzgerald Kennedy:«Non chiedete Non ho mai conosciuto il suo vero pi beat, o come li chiamava mia cosa può fare il vostro paese per voi nome, credo lo sapesse a malape- nonna, “i capelloni”, un nuovo fe- 08 IL PORTO - GIUGNO 2021
TEMATICA nomeno di costume, una mania che Mariuccia e Santina. canzone erano quattro: Mi, Sol, La contaminò anche il Basso Sebino Lo tsunami Beatles ci coinvolse e e Si. Cose da non credere! con alcuni gruppi che al tempo si non poco. Parecchi di noi suona- Mauro però dovette partire ed allo- erano creati. Ricordo con nostalgia vano nella banda, ma nonostante le ra iniziammo la ricerca, non facile, alcuni di essi: i Kretars, Gli Astri, gli conoscenze musicali che il maestro dei sostituti. Il primo ad arrivare fu Sharks, i Mustang e i Go. Pagani ci aveva infuso, passare dal un altro cugino, il mio questa vol- A Sarnico i primi a calcare le assi clarinetto alla chitarra o alla bat- ta: Giambattista detto Giamba stu- del palcoscenico (allora le esibizio- teria, non era semplice. Volevamo dente in ingegneria. Cantava bene ni si facevano per lo più nelle sale però formare un complesso. Non accompagnandosi con la chitarra, cinematografiche in anteprima alle sapevamo suonare, ma lo voleva- ma non era sufficiente. Occorreva proiezioni dei film) furono: “Quel- mo a tutti i costi. Ancor prima di un chitarrista solista. Da Villongo li del lago” con Adriano Paltenghi imparare ci ritrovammo nel garage arrivò Bruno, futuro medico, una alla batteria, Piero Parigi (organo), sotto la casa di Marcello e decidem- persona di una dolcezza e di una di- Vittorio Parigi (chitarra solista), mo di procurarci gli strumenti. No- sponibilità straordinarie. Lo carat- Pierino Bellini (chitarra e voce) e stro “sponsor” fu il signor Arturo, terizzava un termine poco in voga Luciano Tengattini (basso). Qual- papà di Marcello (per me un secon- oggi: la buona educazione. Non fu che tempo dopo arrivò da Credaro do padre) che li acquistò per noi dal difficile volergli bene. Se n’è andato Piero Signorelli, batterista, cantan- Borroni a Bergamo, dopo aver fir- anni fa ma è sempre nel mio cuore. te solista e grande fan di Celentano. mato una pila di cambiali. Il valore aggiunto che ci fece fare il A seguire, nel 1967, ecco i fratel- Battista pur dotato di una bella salto di qualità, fu l’arrivo ancora li minori: “I Sebini” e a seguire i voce, fu il primo a defilarsi, lo se- da Villongo, di Giuliano, organista “Quarryman” un gruppo formato guirono a ruota Gian Luigi, il calcio e voce solista. Dotato di quello che da Cesare Rossi (batteria), Gianni lo attirava troppo, ol “Bepe Lòngh” oggi si chiama “orecchio assoluto”, Mazza (chitarra), Tino Manfredi e l’Ivan dichiararono forfait quando contribuì a farci fare il salto di qua- (basso) e un certo Assoni (organo). si convinsero che il trombone a tiro lità. Il gruppo venne ribattezzato Non voglio mancare di rispetto a e il clarinetto non erano gli stru- con un nome più consono al nostro “Quelli del lago”, sicuramente per menti ideali per un gruppo beat. repertorio: “I Sebini”. Spesso si uni- me i migliori e ai “Quarryman”, ma Ultimo a dire no fu Vanni: in testa va a noi Cesare, oggi medico pedia- visto che ne facevo parte, credo sia aveva solo lo judo. A sbrogliare la tra di Foresto Sparso in pensione. doveroso focalizzare l’articolo sui matassa arrivò fortunatamente da Contrariamente alla voce melodica “Sebini” anche se parlare di loro, Ascona, Mauro, cugino di Mar- di Giuliano e Giamba la sua era po- mi si stringe il cuore. Troppi sono cello, chitarrista e cantante in un tente e vigorosa. i ricordi legati al quel bellissimo pe- gruppo della Svizzera Italiana. Nel Il nostro repertorio spaziava da riodo della mia adolescenza. giro di una settimana (ve lo giuro è Kinks, ai Beatles, Procol Harum Raccontare tutto però non è possi- così) ci rivoltò come calzini. Trasfor- e poi i gruppi italiani Equipe 84, bile, mi limiterò a ricordare le fasi mò Bepe Cürt in chitarra ritmica, Camaleonti, DikDik e soprattutto, più salienti della nostra escalation Marcello (che suonava il tamburino con la presenza nel gruppo di tanti fino alle più alte vette del… “Bron- nella banda) in batterista e il sotto- bravi cantanti, proponevamo brani zone”, anche perché più in su non scritto in bassista. Per l’esordio, in dei Pooh. Suonammo insieme per si poteva andare. un concorso di orchestrine al cine- più di tre anni. Appena possibile ma di Castelli Calepio, Mauro fece metterò su facebook il filmato del Ai tempi eravamo un gruppo di venire da Ascona il suo chitarrista concerto all’Oratorio di Capriolo, coetanei, dai 16 ai 18 anni lega- solista. Erano nati: “The Squirrels”, datomi da Battista che, fortunata- ti da un’amicizia che ancor oggi è gli scoiattoli. Eseguimmo un bra- mente è privo del sonoro. Scherzo solida. Era però con Battista, i due no dei McCoys dal titolo “Hang on ovviamente. Bepe (Lòngh e Cürt), Gian Luigi, sloopy” che iniziava proprio con un Questo articolo è un omaggio agli Ivan, Marcello e Vanni, quelli con assolo di basso. Quelle 4-5 note le amici e alle amiche di allora, ai Se- cui passavo gran parte del tempo ho ancora impresse nella memoria. bini e a tutti i gruppi beat di quegli libero. Non voglio poi dimenticare Il chitarrista svizzero preso in pre- anni che con la loro musica, priva di l’altra metà del cielo: Alda, Anna stito, eseguì un assolo da paura che effetti sonori speciali e playback, ri- Maria, Bruna, Carla, Carmen (con lasciò estasiato il pubblico, ignaro uscivano ad emozionare e a creare lei l’amicizia si è poi trasformata in del fatto che era la prima volta che entusiasmo vero negli adolescenti, qualcosa di più), Caterina, Clara, ci esibivamo e che gli accordi della e non solo. 09 IL PORTO - GIUGNO 2021
TEMATICA Sotto Esame A cura di Gabriele Radici Circondato da libri, Per terre desolate, In bilico tra cose da sapere, Piene di ricerca di sé e lillà, Ricerco i miei equilibri Dove illusioni alate Per l’ultimo passo. Volano a ritmo beat. Le note di Venditti Alessandro era grande Accompagnano le notti e le sere Tutto il mondo aveva nelle sue mani, Passate sugli scritti Fuor gli Appennini e le Ande, Del Torquato Tasso. E in meglio lo cambiò. Al di là di quel muro Virgilio e l’Alighieri Di un pezzo di vita è la fine, Ch’ancor percorron gli infernali piani, Da lì si apre il futuro, Di Verità alfieri Che un poco spaventa. Paiono dire ciò: Tra le usate pagine “La perfezione esiste, Figure all’età finiente vicine, Forse non qui, ma tu prova a cercarla, La mente fa indagine Ma non essere triste Ed incontri inventa. Se l’ha qualcun altro. Scorgo Hegel dentro a un bar Se alla fine la trovi, Prendersi con Plotino un mojito, Conoscila e prova a rappresentarla, Grand’idea vienmi a star Scoprirai mondi nuovi, Fermo sul limine, Devi essere scaltro!” Come innanzi a un tramonto Rivelasi Marziale Pensar di poter tendere a infinito E la sua anticonformista critica, E non rendersi conto Lo accompagnan Montale, Di avere un limite. Warhol e Manzoni. Seco porta Leopardi Da un isolotto greco, Tutte le sofferenze amplificate, Kavafis chiama con aria pitica Schopenauer fa tardi Il sommo aedo cieco: Pensando ai dolori Nel viaggio passioni. Che tediano anche Alcyone, In questi Campi Elisi, Traducono in parole delicate La pioggia bagna la sera di festa Kierkegaard e Platone E abbatte i fiordalisi: Grandissimi amori. Mi chiama la realtà. Eliot e Pirandello Or s’alza l’asticella, Parlano d’incomunicabilità, Di quel che ho vissuto un ricordo resta, Vagando con Otello Il futuro è nella E con Renè Magritte Responsabilità. 10 IL PORTO - GIUGNO 2021
Fotocronaca Presentazione CRE Formazione animatori 11 IL PORTO - GIUGNO 2021
Formazione animatori - seconda serata Preparazione CER 12 IL PORTO - GIUGNO 2021
Corpus Domini Messa fine anno catechistico 13 IL PORTO - GIUGNO 2021
ASSISI con visite de La verna, Spoleto, Perugia 7-10 ottobre 1° giorno 7 OTTOBRE giovedì SARNICO/LA VERNA/SANSEPOLCRO/ASSISI Ritrovo alle ore 4.45 e partenza in pullman alle ore 5.00 (precise) per il Santuario de La Verna posto sull'Appenino Toscano, dove San Francesco ricevette le stimmate, dentro la sua massiccia ed articolata architettura custodisce numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia. All'arrivo visita accompagnati da un Frate (se disponibile). Pranzo nel refettorio del santuario. Al pomeriggio proseguimento per Sansepolcro dove nel Museo Civico, che conserva opere di numerosi artisti, si avrà modo di ammirare la Resurrezione, celebre dipinto realizzato da Piero della Francesca. Il soggetto allude alla città stessa poiché si pensava che Sansepolcro fosse stata fondata su alcune reliquie portate dalla Terrasanta dai pellegrini Arcano e Egidio. Al termine proseguimento per Assisi sistemazione in albergo. Cena e pernottamento. 2° giorno 8 OTTOBRE venerdì ASSISI Pensione completa. Al mattino incontro con la guida e visita della Basilica del Santo, la Casa Natale, Chiesa di S. Chiara, la Piazza del Comune e la Cattedrale di S. Rufino. Nel pomeriggio escursione con mini-van all’Eremo delle Carceri a 4 km sulle pendici del Subasio, luogo del ritiro di S. Francesco; si visita l’eremo con la chiesetta, l’oratorio primitivo e il pozzo di San Francesco. A seguire visita di S. Damiano, il convento dove nel 1205 il Crocefisso parlò a San Francesco e dove il Santo radunò S. Chiara e le sue compagne. 3° giorno 9 OTTOBRE sabato ASSISI escursione SPOLETO e NORCIA (o Spello) Prima colazione in hotel. Pranzo in ristorante. Ppartenza in pullman per Santa Maria degli Angeli e visita della Basilica al cui interno si trova la chiesetta della Porziuncola. Proseguimento per Spoleto la città del Festival dei due Mondi e visita con guida del Duomo che ospita un ciclo di affreschi dell'artista medievale Filippo Lippi. Al termine Proseguimento per Norcia città natale di San Benedetto, che lentamente si sta risollevando dal terribile terremoto di qualche anno fa; verificheremo se sarà possibile raggiungere il cantiere del Monastero di San Benedetto in Monte, dove i Monaci si sono trafeririti, per un incontro. Se non sarà possibile raggiungere Norcia visiteremo Spello. Rientro ad Assisi cena e pernottamento. 4° giorno 10 OTTOBRE domenica ASSISI/PERUGIA e rientro a SARNICO Colazione e partenza per Perugia, capoluogo regionale, fondata dagli Etruschi intorno al VII secolo a.C. Il centro storico, uno dei più grandi d'Italia, e i principali monumenti della città risalgono all'epoca medievale e rinascimentale. Non mancano d'altra parte importanti testimonianze della più antica epoca etrusca. Visita con guida. Pranzo e rientro a Sarnico con arrivo in tarda serata. Via Roma, 3 - San Bassano CR P. Iva 017117760191 Tel: 393/2841697 – info@pellegrinicongioia.it 14 IL PORTO - GIUGNO 2021
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: minimo 30 paganti € 545,00 supplemento camera singola (limitate massimo 4) € 70,00 LA QUOTA COMPRENDE: • viaggio in pullman come da programma • pedaggi, parcheggi, tasse d'ingresso nelle varie città • vitto e alloggio dell'autista • sistemazione in camere doppie in hotel 3 stelle in Assisi centro • pensione completa dal pranzo del primo al pranzo dell'ultimo giorno • bevande incluse ai pasti (vino e acqua) • visite guidate come da programma • minivan privati ad Assisi per Eremo delle Carceri e San Damiano • auricolari • ingressi • tasse di soggiorno • accompagnatore dell'Agenzia per tutto il viaggio • assicurazione sanitaria e bagaglio LA QUOTA NON COMPRENDE: • mance • extra di carattere personale iscrizioni in Parrocchia entro 9 AGOSTO con Nome Cognome luogo e data di nascita - acconto di Euro 200,00 saldo entro il 7 settembre Via Roma, 3 - San Bassano CR P. Iva 017117760191 Tel: 393/2841697 – info@pellegrinicongioia.it 15 IL PORTO - GIUGNO 2021
Titolo A cura di Nome Cognome Lavori a maglia Anche nel periodo estivo le nostre donne al lavoro con la maglia non lasciano, non riposano, ma anzi… raddoppiano. Hanno aperto un punto vendita a Sarnico in via Santo Stefano 15. Tutto il ricavato sarà devoluto al nostro oratorio. Vi aspettano per una visita tutti i giovedì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Un grande grazie a loro per tutto il lavoro. Ed un grazie a chi farà visita al punto vendita aiutando così il nostro oratorio. 16 IL PORTO - GIUGNO 2021
In campo con Giò A cura di Giuseppe Oncenti Il lungo cammino verso la normalità post pandemia porta in tutti noi la voglia di ripartire e riconquistarsi quegli spazi aperti, che da troppo tempo non abbiamo potuto utilizzare. Nel rispetto delle regole e dei protocolli, abbiamo ricominciato gli allenamenti e abbiamo riacceso i fari del “QUA- DER”. Due nostre squadre (allievi e juniores) partecipano al campionato li- ght organizzato dal CSI di Bergamo; in questa situazione abbiamo organiz- zato un OPEN DAY nelle domeniche di giugno per i ragazzi nati dal 2007 al 2015 con esercizi e giochi anche per i più piccoli. In questo tempo anomalo della nostra vita i sogni sono davvero un esigenza; noi del direttivo non vediamo l’ora di rispolverare le serate con amici, per questo abbiamo vo- luto organizzare, anche grazie agli sponsor, che anche quest’anno hanno creduto nel nostro progetto e permettono di dare continuità alla nostra attività, tre serate dedicate al ricordo di “Giò”. Giovanni Giudici, scom- parso improvvisamente nel gennaio 2020 ha lasciato un enorme vuoto nel cuore di tutti quelli che l’hanno conosciuto. Un mini torneo di calcio, sport al quale “Giò” ha dato tanti anni della sua vita. In questa prima edizione del torneo “In campo con Giò” che si svolgerà nelle serate di venerdì 9 - sabato 10 - domenica 11 luglio, scenderanno in campo alcune squadre di categoria: “juniores – allievi – esordienti” sfidandosi con passione e diver- tendosi, comprendendo lo spirito della serata. Abbiamo voluto organizzare queste serate, per rivolgere al nostro “amico Giò” un pensiero di gioia, un ricordo e un immenso grazie per tutto quello che ci ha insegnato. 17 IL PORTO - GIUGNO 2021
Come eravamo A cura di Civis Classe 1940… e 41 Un’altra foto davanti alla mitica scaletta di accesso sul retro delle Scuole Elementare, un luogo dove intere generazioni di alunni sarnicesi, alla fine dell’anno scolastico, sono stati fotografati. Sono trentacinque gli alunni, tutti maschi, perché così era in uso a quei tempi. Solo quarant’anni fa si è sentita la necessità di allestire classi miste all’interno della scuola, un aiuto all’emancipa- zione femminile. Si veniva da un periodo dove la donna era penalizzata in quanto il suo futuro era limitato alla cura della famiglia e nella vita sociale e maschi e femmine viaggiavano su binari diversi e la classe mista era un sistema per poter integrare maggiormente la donna. Oggi però alcuni professori e pedagogisti sono contrari perché, secondo loro, le capacità e le mo- dalità di apprendimento tra maschi e femmine sono differenti ed hanno un diverso approccio con la scuola. Un’ennesima polemica che non tocca comunque i protagonisti della nostra foto, oggi ottantunenni. Con l’aiuto di qualcuno di loro, siamo riusciti ad identificare qualcuno di essi, non tutti ovviamen- te. Invitiamo quindi i lettori ad indicarci coloro che non abbiamo potuto individuare. Prima fila in alto da sinistra: 4° Pietro Mongodi, 5° Italo Spolti. Seconda fila: 1° Abramino Valli, 4° Silvio Consonni, 5° Carlo Cadei, 8° Gianluigi Galizzi. Terza fila: Giovanni Besenzoni, Livio Cotenni, Fausto Giorgi, Adriano Bonardi, 6° Giuseppe Polini, Piero Parigi, Renato Giudici e Giuliano Boni. Ultima fila (in basso): Battista Rossi, 4° Pierino Capelli, Armando, 7° Ernesto Belussi. 18 IL PORTO - GIUGNO 2021
Si torna a giocare in oratorio! 19 Fotografia di Andrea Bonassi IL PORTO - GIUGNO 2021
Notizie dal Battello A cura di Belotti Sara I ragazzi scalpitano. Dopo anni a lavorare per redini della situazione è stata la nostra intrapren- l’inserimento sul territorio ci si trova a dover fare dente Catia, seguita a ruota da altri. Ed è stata tutto internamente alla struttura. Siamo molto una sorpresa per tutti noi vedere come in questi fortunati perché disponiamo di una bellissima anni avessero interiorizzato così bene sequenze cooperativa spaziosa e luminosa ma è innegabi- ed esercizi e fossero in grado di guidare gli altri le che i ragazzi erano ben inseriti e abituati ad utenti per periodi prolungati di allenamento. uscire. Ancora una volta cambiare lo sguardo con cui li Anche l’attività sportiva viene fatta tutt’ora inter- osserviamo e lavoriamo con loro si è dimostrato namente, mentre prima i lunedì e il venerdì ci si utile e stimolante. recava presso l’Olimpic Sport Village di Villongo Propongono delle sequenze di esercizi a corpo dove i ragazzi venivano accolti dagli istruttori di libero e si allenano ogni mercoledì alternando piscina e palestra con grande entusiasmo e sin- momenti di recupero e respiro ad esercizi per far cero affetto. Altro appuntamento molto atteso calare la “panzetta” o risvegliare muscoli addor- era la ginnastica del mercoledì mattina con il mentati da questo lungo periodo di attività fisica professor Belussi presso il palazzetto di Sarnico. limitata. Ai ragazzi queste attività piacevano moltissimo e Il muscolo che allenano sempre di più resta quel- si destreggiavano tra esercizi di fitness, percorsi, lo del sorriso che, anche dietro le mascherine, si partitelle, nuotate con grande entusiasmo. allena costantemente in attesa di ricominciare a Ora, per sopperire a questa mancanza, ci sia- ridere e sorridere con istruttori e tutte le persone mo attivati internamente perché mantenersi in che, incrociandoli in palestra e negli spogliatoi in movimento è molto importante. Dopo qualche questi anni, hanno dedicato loro un saluto o una video-lezione mandataci dagli istruttori, alcuni battuta. Appena si potrà preparatevi perché noi dei ragazzi si sono proposti per fare loro da inse- continuiamo ad allenarci…. I ragazzi del Battello gnantiai compagni. La prima a voler prender le torneranno! 20 IL PORTO - GIUGNO 2021
La riabilitazione in Ospedale a Sarnico A cura di Lorenzo Pagnoni Lo scopo prioritario della riabilitazione è la pre- aprendo nuove strade di trattamento più funzio- sa in carico del paziente affetto da disabilità per nali e pertinenti al vissuto delle persone. È pos- danno neurologico, muscolo-scheletrico e da de- sibile comporre dei percorsi personalizzati che condizionamento. Prima di procedere alle cure, rispondono esattamente alle necessità del pa- lo staff definisce un progetto riabilitativo e lo ziente, allenarlo a camminare, a manipolare gli condivide con il paziente ed i familiari. oggetti, a comunicare in modo efficace. Le patologie neuromotorie richiedono l'impie- go delle più avanzate tecniche diagnostico-tera- L’utilizzo della tecnologia deve essere accompa- peutiche, nel rispetto della medicina basata sulle gnato dalla supervisione di un equipe specialisti- prove di efficacia, al fine di migliorare la qualità ca formata da un medico, da un terapista e da un di vita dei pazienti compatibilmente con il loro supporto psicologico. In questo senso Habilita grado di disabilità. Ospedale Faccanoni Sarnico è una delle struttu- L'obiettivo principale di perseguire il recupero re di riferimento di tutto il territorio grazie alla funzionale è raggiunto valutando le abilità del pa- presenza di personale addestrato all’uso esperto ziente, migliorando lo svolgimento delle funzioni della tecnologia, all’avanguardia nel settore della quotidiane, riducendo il livello di dipendenza da neuroriabilitazione. altre persone ed allo stesso tempo diminuendo la necessità di un ulteriore ospedalizzazione trami- Le prestazioni si avvalgono del supporto di in- te la definizione di un progetto riabilitativo com- terventi multidisciplinari a valenza diagnostica, prendente programmi di prevenzione seconda- terapeutica e riabilitativa secondo il rigoroso ri- ria e/o terziaria. spetto di protocolli aggiornati e validati dalle so- L’utilizzo di macchine tecnologicamente avan- cietà scientifiche internazionali operando secon- zate, sempre più sofisticate ed intelligenti, sta do i criteri della medicina basata sull'evidenza. 21 IL PORTO - GIUGNO 2021
AVIS Sarnico sempre in primo piano A cura di Plinio Apollonio ROSSO SORRISO 3.0 lare su RAI Ragazzi». L’ottimo progetto Rosso Sorriso attuato nelle Rosso sorriso è arrivato alle classi terze del- primarie della nostra zona ed arrivato all’edi- la scuola primaria dell’Istituto comprensivo zione 3.0. Un’iniziativa voluta da AVIS Nazio- Donadoni di Sarnico grazie all’impegno plu- nale, Regionale e Provinciale, d’intesa con il riennale di un gruppo di giovani volontero- MIUR e in collaborazione con la RAI e con RAI si della nostra Avis che, “zainetto in spalla”, Sociale. sono tornati fra i banchi di scuola per offrire L’idea è quella di raccontare insieme ai bam- la loro disponibilità a contribuire a quel pro- bini e alle famiglie, attraverso giochi, storie e cesso di sviluppo completo che porta i bambini animazioni, il tema del dono, della solidarietà a diventare cittadini consapevoli e responsabi- e dell’altruismo. Ecco, l’abilità di AVIS è sta- li. Annalisa, Daniele, Elena, Jessica, Natalie e ta quella di svincolare questo concetto, dal di- Mauro, dal 2016, offrono alcune mattinate del scorso “siringa”, ma parlare anche di dono in loro tempo libero per trascorrerle con i bambi- senso più grande. Un tema attualissimo, che ni delle seconde elementari della zona. La loro abbraccia la famiglia e del quale papa France- proposta è legata proprio al tema del dono, sco ne parla in continuazione. in tutte le diverse interpretazioni proposte da Artefice dell’iniziativa Oreste Castagna, noto “Rosso Sorriso”. Li guida Giuliana Minuscoli, attore, regista e testimonial AVIS. «Con Rosso con generosità e profondo impegno. Sorriso abbiamo raccontato la meraviglia del donare attraverso la fiaba di “Pallidonia”, una BUON SANGUE NON MENTE città triste salvata dalle gocce rosse d’amore “Il frutto non cade mai lontano dall’albero” è delle persone. Una storia semplice che nasce l’incipit dell’articolo di Mario Dometti pubbli- dalla convinzione che il donare, sia un evento cato da l’Eco di Bergamo il 2 giugno scorso intimamente correlato al sorriso, alla festa, alla per dare notizia della prima donazione di una gioia e col quale ciascuno può contribuire a te- sacca di sangue effettuata domenica 30 mag- stimoniare la cultura della reciprocità e dello gio scorso dai fratelli Marco e Francesca Paris scambio. Dai disegni realizzati due anni fa dai - fresca diciottenne - figli del nostro Direttore bambini abbiamo ricavato un filmato di anima- sanitario dott. Giovanni Paris. zione. Ora parte il terzo rosso sorriso, con altri Accogliamo con entusiasmo questi neo dona- filmati realizzati a: Ragusa, Reggio Calabria, tori, portatori di freschezza, energia e senso Bitti, Folli ed altre città importanti, fino ai due civico, che si aggiungono al folto numero del che abbiamo registrato a Sarnico il 31 maggio. gruppo giovani, garanzia di continuità e futu- Per noi la capitale del Basso Sebino è una lo- ro assicurato per la meritevole sezione Avis di calità altrettanto importante, dove andiamo a Sarnico, nella concreta speranza che i nuovi scoprire che cos’è per i bambini il dono. Sono donatori di oggi, autentico esempio per i co- item di sei minuti girati all’esterno della scuola etanei, diventino anche i dirigenti di domani. e sul bellissimo lungolago “Riva” dove due at- Nel congratularmi col padre mi è venuto spon- tori della “Crazy Company”, hanno raccontato taneo sostenere che trattasi di “Figli d’arte” o insieme ai bambini, una storia incentrata ap- come meglio si addice “Buon sangue non men- punto sul tema del dono. Filmati che consen- te”. L’articolo sottolinea l’emozione provata sia tiranno anche di fare una ottima promozione dai neo donatori che dal papà, orgoglioso di turistica. Un ciclo di 15 item che produrranno essere riuscito a trasmettere ai figli quella sen- un lungometraggio di quasi un’ora e mezza, sibilità che permette di sentirsi a disposizione che permetterà di fare una riflessione intorno degli altri, attraverso la donazione volontaria a quanto sia importante per i bambini, per le del sangue, una mission divenuta in questi anni scuole e per le famiglie la struttura AVIS. L’“e- manifestazione concreta di solidarietà. du-film”, che verrà completato entro fine mese, Il presidente della sezione Avis di Sarnico Se- verrà promosso su tutte le reti RAI in partico- rafino Falconi, nella relazione morale letta 22 IL PORTO - GIUGNO 2021
all’Assemblea svoltasi il 15 aprile scorso, ave- ticolare quella giovanile e studentesca, princi- va evidenziato che «Le scuole sono la punta di pale interlocutrice nelle campagne di sensibi- diamante di Avis Sarnico e basso Sebino. Dal lizzazione e proselitismo messe in campo per 2004, siamo stati sempre presenti sul territorio, diffondere quei valori civici che caratterizzano con capacità, volontà, professionalità e tanta la donazione. Nell’occasione abbiamo anche voglia di seminare per il futuro e i risultati sono voluto premiare la classe 2° della scuola pri- evidenti: i giovani donatori al di sotto i 35 anni maria di Gandosso per la sua partecipazione al sono oggi 310 su 920 donatori (effettivi 939). progetto “Rosso Sorriso” proponendo apprez- I nuovi iscritti sono 21 con un incremento del zati disegni che sono stati usati per la realizza- 6%». zione del calendarietto AVIS». Il sodalizio di Sarnico e Basso Sebino anche in ASSEGNATE LE BORSE DI STUDIO quest’anno funesto è stato sempre più vicino Si sono svolte le premiazioni a conclusione del agli studenti, alle famiglie e alle scuole del ter- concorso riservato agli studenti dell’istituto ritorio. Alla premiazione tenutasi al “Serafino “Serafino Riva”, organizzato da AVIS Sarnico e Riva” erano presenti il dirigente prof. Salvato- basso Sebino sul tema “Il sangue: medicina in- re Spagnolello, il prof. Anselmo Zamblera in sostituibile e indispensabile per il corpo. Scelta rappresentanza dell’Istituto, per AVIS, oltre al di vita tra dono e dovere.” Presidente Falconi, e il direttore sanitario dott. Nicholas Casella di Sarnico e Luigi Sciacca di Giovanni Paris, Giuliana Minuscoli respon- Villongo con il filmato “Uniti dal sangue”, han- sabile di Rosso Sorriso, la segretaria Elena no vinto il 1° premio del concorso promosso Uboldi e il tesoriere Simone Dornetti. Presenti anche quest’anno da “AVIS Sarnico e Basso inoltre sindaci e assessori di Sarnico, Villongo, Sebino”; una performance che permetterà loro Credaro, Erbusco, Viadanica, Cortefranca, Ca- di portare a casa una borsa di studio di 500 priolo e Tavernola Bg.sca. euro. Luca Cancelli di Paratico, con il suo cor- tometraggio, ha ricevuto ampi consensi dalla CONFERITI GLI INCARICHI giuria che gli ha assegnato il premio specia- Il nuovo Consiglio direttivo di Avis Sarnico per le di 300 euro. Luca con l’aiuto dell’assistente il quadriennio 2021/2024, eletto dall’Assemblea educatrice, col supporto della comunicazione annuale del 15 aprile scorso, dopo aver distri- aumentata ed in linea con il tema: “Il sangue: buito le cariche di Presidente, vice Presidente medicina insostituibile e indispensabile per il vicario, vice Presidente e Componenti il Colle- corpo; scelta di vita tra dono e dovere” propo- gio dei Revisori dei conti, ha conferito gli in- sto da AVIS, ne ha saputo spiegare l’indispen- carichi che risultano così distribuiti: Tesoriere sabilità. Al secondo posto, (borsa di studio da e Amministratore Simone Dornetti: Segretario 400 euro), a Noemi Agueci di Adro e Ilaria Za- De Nardi Renzo; Collaboratrice di segreteria nardi di Gorlago,terzo posto per Lunamaria Elena Uboldi; Addetto stampa e Webmaster Raccagni e Natasha Fortini di Pontoglio e Cal- Mario Dometti e responsabile della comunica- cinate (300 euro). Seguono gli altri 7 premiati zione Ernesto Freti. con borse di studio da 250 a 100 euro. Gadget vari, borsa AVIS e maglietta per i non premiati che doverosamente citiamo: Rebecca Alberti e Nicole Polini, Noemi Bettoni, Giulia Capitanio, Edoardo Faletti, Silene Fenaroli, Enrico Mus- sinelli, Asia Pauzzi, Raciratou Sambale Rasci, Roland Galletta Elmov e Seydina Issa Ndaye. «Considerato che il tema della donazione di sangue è di costante attualità - commenta il presidente Serafino Falconi - era necessario, anche in questo periodo funestato dalla pan- demia, sviluppare e consolidare la cultura del Oreste Castagna con i bambini di quarta della dono tra la popolazione dei nostri paesi, in par- primaria di Sarnico 23 IL PORTO - GIUGNO 2021
La scuola dell’infanzia apre le sue porte anche al sabato! Siamo ormai giunti al termine di un anno sco- te anche il SABATO MATTINA dalle 07.30 alle lastico caratterizzato da cambiamenti determi- 12.30 (il pranzo non sarà compreso). nati dall’emergenza sanitaria che ha avuto un Le famiglie aderenti potranno portare a scuola forte impatto sulla nostra quotidianità. i loro figli che saranno intrattenuti da educato- Preoccupazioni, incertezze, attenzione alle re- ri con proposte ludiche ed accattivanti. gole e ai distanziamenti sono state costanti del- Anche l’Asilo Nido, proseguendo il suo viaggio le nostre giornate, vissute nell’impegno per la nel mondo dell’outdoor education, credendo salvaguardia della salute di tutti. fortemente nella ricchezza dei materiali poveri Noi, come scuola, riteniamo di aver raggiun- per un apprendimento spontaneo, offrirà una to, attraverso il lavoro svolto, l’obiettivo che ci notevole flessibilità nella scelta di giorni ed eravamo prefissati: far vivere ai bambini con orari di frequenza dei bambini. serenità e spensieratezza un anno scolastico Non esitate a contattarci per informazioni e così complicato. dettagli! Le famiglie, dandoci fiducia e offrendoci un valido aiuto nel rispetto delle regole, ci hanno consentito di raggiungere la meta in sicurezza. Abbiamo deciso quindi di offrire loro un ul- teriore supporto per l’a.s. 2021/2022 amplian- do l’offerta dei servizi facoltativi della nostra scuola dell’infanzia. Oltre ai servizi di anticipo (07.30 – 08.30) e po- sticipo (16.00 – 18.00) apriremo le nostre por- Spaccio ricche colazioni Cialde e capsule Ora disponibili pranzo con piatti di gastronomia, capsule BORBONE panini, piadine, insalatone per tutte le macchine fantastici aperitivi in tutte le varianti di gusto Ci trovi a SARNICO VIA L. SUARDO 18/a Tel. 035 910375 PORTOFINOCAFFE’ SARNICO 24 Per prenotare o per richiedere maggiori informazioni potete contattarci al NUMERO Visita il nuovo reparto di cialde e capsule DEDICATO 393 7368179 (anche Whatsapp) IL PORTO - con nuove GIUGNO proposte e maggior assortimento 2021
CALENDARIO LUGLIO DAL 28 Giugno al 30 Luglio CRE in Oratorio VEN 2 Primo Venerdì del mese SAB 3 San Tommaso DOM 4 XIV DEL TEMPO ORDINARIO DOM 11 XV DEL TEMPO ORDINARIO SAB 17 FESTA STELLA MARIS DOM 18 XVI DEL TEMPO ORDINARIO MER 21 Ufficio comunitario GIO 22 SANTA MARIA MADDALENA VEN 23 SANTA BRIGIDA SAB 24 Battesimo di Aurelio Belussi Tancredi DOM 25 XVII DEL TEMPO ORDINARIO LUN 26 Santi Gioacchino e Anna GIO 29 Santa Marta SAB 31 Sant’Ignazio di Loyola NUMERI UTILI BIBLIOTECA COMUNALE Tel. 035 912134 UFFICI COMUNALI Lunedì chiuso Martedì 14.30-19.00 Mercoledì 15.00-19.00 tel. 035 924111- centralino Giovedì 09.00-12.30 /15.00 -19.00 e-mail: protocollo@comune.sarnico.bg.it Venerdì 15.00 -19.00 (chiusura pomeridiana mesi di luglio e agosto) Sabato 09.00 -12.30 / 15.00 - 17.00 • Centralino tel. 035 924111 • Ufficio tecnico urbanistica tel. 035 924145 EMERGENZA Ambulanza - Carabinieri - Vigili del fuoco • Ufficio stato civile/anagrafe/elettorale tel. 035 924126 Polizia: tel. 112 • Ufficio protocollo/cimitero/mensa tel. 035 924113-924159 Caserma Carbinieri: tel. 035 910031 • Ufficio segreteria tel.035 924150-924156 Guardia medica: tel. 035 3535 • Ufficio tributi/ragioneria tel.035 924112-924168 Ospedale: 035 3062111 • Ufficio servizi sociali tel.035 924152 Farmacia: 035 910152 • Ufficio di polizia locale tel.035 924121- 335 5454846 orari 8.30-12.30 / 15.30-19.30 ORARI PROTEZIONE CIVILE Apertura dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 Sede operativa: tel. 035 911893 con trasferimento chiamata e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 16.00 alle 18.30 Responsabile operativo: tel. 338 4388544 Chiuso sabato e domenica e.mail: sarnico.bergamo@ana.it 25 IL PORTO - GIUGNO 2021
Giorgio Brumat accolto al FAMEDIO a cura di Civis Il fondatore di AIDO tra le figure di particolare prestigio nazionale e internazionale della città di Bergamo Ricordo e riconoscenza sono stati i sentimenti profondi sentimenti di umana solidarietà, oggi ricorrenti nella mattinata di domenica 13 giu- vogliamo dire il nostro grazie perché questa no- gno, alla traslazione al Famedio del Monumen- stra Associazione da lui è nata, è stata accudita, tale, della salma di Giorgio Brumat fondatore difesa e soprattutto amata». del DOB (Donatori Organi Bergamo) divenuto Una cerimonia molto sentita da AIDO che deve nel 1973, per sua iniziativa, AIDO (Associazio- particolare riconoscenza al suo fondatore, per ne Italiana Donatori Organi; oggi Associazione aver offerto l’esempio di come interpretare il Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e ruolo di militanti in un’Associazione di volonta- Cellule). riato: disponibilità totale, assoluto disinteresse, «Sono trascorsi cinquant’anni da quel settembre cuore aperto ad accogliere senza esitazioni, la del 1971 quando all’oratorio del Monterosso, richiesta di aiuto di chi soffre e vede nel dono di Giorgio Brumat lanciò la sua proposta - ha detto organi una speranza di vita. commosso il Cav. Leonida Pozzi nel suo discorso Nato a Valvasone, in provincia di Pordenone, commemorativo - e quello che oggi si dà per Brumat viene oggi accolto tra le figure di parti- scontato in realtà è stato il frutto di intuizioni ge- colare prestigio nazionale e internazionale della niali, addirittura profetiche, portate avanti con la città di Bergamo, perché proprio qui vennero fiducia delle grandi anime, quale fu sicuramente fondate prima DOB e poi AIDO. l’amico Giorgio Brumat, che seppe fin da subi- to circondarsi di persone fidate e preziose. A lui, Presenti alla cerimonia l’assessore Giacomo alla sua straordinaria intuizione germogliata da Angeloni e il parlamentare della Lega Daniele 26 IL PORTO - GIUGNO 2021
Belotti, mentre per AIDO il presidente naziona- officiata da don Biagio Ferrari all’interno della le Flavia Petrin, regionale Corrado Valli, pro- chiesa del cimitero ed impreziosita dal coro di vinciale di Bergamo Monica Vescovi e i labari Adrara San Martino diretto da Sergio Capofer- di oltre duecento gruppi che non hanno voluto ri. È stata una cerimonia toccante che ha visto mancare a questo importante evento. Fra essi, finalmente riuniti tanti sostenitori di AIDO in da sottolineare la presenza di una delegazione quello che l’Assessore Angeloni ha definito nel della Regione Basilicata. suo discorso di saluto «un piccolo grande mo- Nel discorso introduttivo, Valli e Petrin hanno mento di ripartenza in un luogo che per mesi è ringraziato coloro che hanno reso possibile stato il simbolo del dramma del Covid e che da quest’atto in memoria del fondatore di AIDO. un anno e mezzo non ospitava iniziative di alcun Valli ha inoltre sottolineato come esso coincida genere». con il 50° dall’associazione e che vedrà il Pro- Ecco la presenza di tante persone è stata anche vinciale di Bergamo e i vari gruppi impegnati in un segno di speranza a sottolineare che AIDO è tanti eventi celebrativi. viva e sempre attiva a non lasciare inascoltata la La mattinata si è conclusa con la Santa Messa, voce dei tanti malati in attesa del trapianto. Solidarietà e impegno Associazione Anziani e pensionati Fare del bene scava in profondità, come la goc- o utilizzare discorsi aulici, bisogna semplice- cia che colpisce la pietra e la rimodella in modo mente farsi umili senza giudizi e pregiudizi. lento e inesorabile. È importante fare sentire e vedere queste scene La storia dell’uomo dipende, oltre che dalle di umanità semplice, tanto più in questi tempi in grandi rivoluzioni, dalle azioni quotidiane di chi cui si sentono troppe parole di odio e di rancore. si adopera per il prossimo, senza clamore e con È il bene che non si serve della cronaca per cat- continuità. turare consensi, ma traccia un’altra strada, sen- Si dirà: sono una goccia nel mare della dispe- za clamori rispettando umanità e leggi, stando razione, sono un granello di sabbia in questo senza esitazione e calcoli accanto agli umili ed mondo fatto spesso di illusioni, violenze e schia- ai senza voce. vitù. Serve la testimonianza di uomini e donne, che si ATTIVITÀ fanno carico delle istanze delle persone dimen- Dal 14 giugno abbiamo riaperto il pomeriggio ticate. È un modo di farsi prossimo, lontano dai riflet- tori, in mezzo a grandi difficoltà, fatiche ed erro- ri; questo è lo stile evangelico. Nelle nostre città, centinaia di volontari opera- no sfidando difficoltà gravi, cercando di portare aiuto e conforto a chi ne ha estremo bisogno. Li abbiamo chiamati “gli angeli”; senza cade- re in buonismi o false retoriche, sono “angeli”, perché custodiscono i segreti di una popolazio- ne invisibile e sanno chi e come andare a tro- vare, negli angoli più bui e remoti, le persone dimenticate. Non occorre travestirsi da salvatori della patria, 27 IL PORTO - FEBBRAIO 2021
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