Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
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P AGINA 1 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Per una Chiesa Viva A NNO XVII - N. 9 – OTTOBRE 2021 P ERIODICO DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE DI RAVELLO WWW . CHIESARAVELLO . IT WWW . RAVELLOINFESTA . IT WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida “catena” di memorie Attraversare con Maria la vita di Gesù. E nascere. Nella carne. Nella storia. E per di memorie che “Ella stessa ha costante- lasciarsi attraversare. Per entrare con lei l’eternità ne diventa memoria. I ricordi mente recitato nei giorni della sua vita nella vita. A piccoli passi. Brevi e decisi. di Maria. Sono stati questi “a costituire, terrena”. Parola di San Giovanni Paolo II. Come un’Ave Maria. Forse qui nella sua casa di Sempre uguali. Ma a Efeso. In questo rifugio nel metterli insieme, uno deserto. Dove certo il dopo l’altro, quanto nemico non cessava di portano lontano! Una combatterla. E lei si ripe- ripetizione che trasfor- teva le parole dell’angelo ma. Questo è il Rosa- per schiacciargli la testa. rio. Di gioia in luce. Di Dove un altro Magnificat dolore in gloria. Di scaturiva dal suo cuore gloria in gloria. Perché trafitto dalla spada. Un noi siamo sicuri di sape- Magnificat sanguinante, re che cosa sia la gioia. ma non meno gioioso. Ma la gioia è un miste- Anzi glorioso. Coronato ro. Crediamo di cono- dal martirio. E dalla vitto- scere la fonte della luce. ria sul male. Efeso. Il luo- Ma in realtà essa è na- go dove tutti misteri erano scosta. Riteniamo che compiuti. E quello della nulla sia più evidente sua esistenza stava per del dolore. Ma il suo compiersi. E per svelarsi. significato è velato. Ci Maria. Il cielo sulla terra. consideriamo capaci di L’Assunta. La Regina. Qui riconoscere l’esultanza a Efeso. Dove, secondo quando si manifesta un’antica tradizione, nella nostra esistenza. “dopo aver condannato Ma la gloria è un miste- l'errore di Nestorio e defi- ro racchiuso nel cuore nito che la Vergine è vera della Trinità. Abbiamo Madre di Dio. Il Concilio bisogno di una “catena stabilì che la Madonna dolce” che ci rannodi venisse invocata sotto quel all’infinito, per rimane- glorioso titolo con le paro- re ancorati alla realtà. le: ‘Santa Maria, Madre di Per non fraintendere. Dio, prega per noi pecca- Per non sprecare. Per non dissipare. I in certo senso, il rosario” (Giovanni Pao- tori, adesso e nell'ora della nostra mor- doni che abbiamo ricevuto. Se nessuno ci lo II, Rosarium Virginis Mariae, 11). E noi te’”. Saluto della Trinità per bocca ha spiegato che la nostra vita è immersa possiamo guardarli mentre scorrono nei dell’Angelo. Saluto dello Spirito nelle nel mistero, ce lo insegna Maria. La Ma- suoi occhi e mentre scendono sempre più parole di Elisabetta. Saluto della Chiesa dre che contempla il Mistero. E lo fa in profondità nel suo cuore. Una catena dal cuore dei suoi figli. Un’Ave. La pre-
P AGINA 2 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Continua dalla prima pagina restituisce alla nostra vita il silenzio. Per- ché mette al centro quell’unica Parola Sinodo della Chiesa ghiera più potente della storia. Una coro- che il Padre ripete nell’eterno silenzio. E del 2021-2023 na di Ave. Il modo più sicuro per entrare la circonda di fiori delicati. Le Ave Maria. nella storia. Per vincere le battaglie. Per “Per sua natura la recita del Rosario esige liberare i prigionieri. Come nella batta- un ritmo tranquillo e quasi un indugio glia di Lepanto. Il 7 ottobre di 450 anni pensoso”. Scriveva Paolo VI (Paolo VI, fa. In quel giorno del 1571, raccontano Marialis cultus, 47). Perché la sua natura è gli storici, sulle navi della Lega Santa la contemplazione. E la Vergine del silen- “Mentre si moriva per Cristo, per la zio ne è la regina. Lasciamola regnare. Chiesa e per la Patria, si recitava il Santo Viviamo al suo ritmo. Tranquillo e quasi Rosario: e i prigionieri remavano ritman- pensoso. Camminiamo con lei nel miste- do il tempo con le decine dei miste- ro. Lontani dall’ansiosa frenesia di chi ri” (Cristina Siccardi, La Madonna del Ro- crede di dover combattere contro un sario e la battaglia di Lepanto, Corrispon- oscuro destino. O dalla raggelante traco- denza Romana, ottobre 2020). tanza di chi finge che non esista tutto ciò La vittoria fu straordinaria. Come la Re- che non può afferrare. Il mistero è una Per la Chiesa di Cristo, popolo di Dio in gina del Rosario che la ottenne. “I forzati realtà. Conduce alla gloria, si nutre di cammino nella storia, in questi giorni è che erano stati messi ai banchi dei remi dolore, si manifesta nella luce, si esprime iniziato un cammino nuovo orientato al furono liberati: sbarcarono a Porto Reca- nella gioia. Maria ne ha tra le mani il vin- Giubileo del 2025; Cammino formalmen- nati e salirono in processione alla Santa colo sicuro. Si parte da un annuncio. Si te avviato nella forma di processo dei Casa (di Loreto), dove offrirono le loro arriva all’assunzione. Delle nostre anime.cristiani che si incamminano insieme ver- catene alla Madonna; con esse furono Dei nostri corpi. Per regnare con lei. E so il Signore Gesù. costruite le cancellate poi poste agli altari generare altri annunci. Altre resurrezio- Questo vuol essere e deve realizzare il delle cappelle”. ni. In una catena che si ripete, ma non è “Sinodo della Chiesa” del 2021-2023: un Certo non sbagliava il santo papa polacco mai la stessa. Il mistero è una realtà. Macammino che sarà inaugurato, a livello di a dichiarare che “il Rosario è la preghiera possiamo conoscerla solo con Maria. Mat- Chiesa universale, dal Papa ufficialmente il più virile”. Stabile e penetrante. Stru- to è chi spera che nostra ragione/possa tra- 10 ottobre. mento indispensabile per costruire sulla scorrer l’infinita via… (Pur., III, 34-35). L'evento dovrà proseguire poi nelle diocesi roccia. Della Parola. Non c’è molto di Riflette Virgilio nel Purgatorio dantesco.il 17 ottobre per culminare nella XVI As- Maria nel Vangelo, ma c’è molto del San Domenico chiedeva uno strumento semblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vangelo in Maria. Anzi, tutto. Entrare efficace per combattere gli errori delle Vescovi (ottobre 2023), a cui farà seguito la con lei, che ne è la madre, nel mistero eresie. fase attuativa, che coinvolgerà nuovamente del Verbo fatto carne è garanzia per acco- Forse una predica eloquente che manife- le Chiese particolari. glierlo e generarlo di nuovo nella storia. stasse senza alcun dubbio la verità. Gli fu Questo cammino del Sinodo sulla sino- La nostra. La nostra gioia. Il nostro dolo- consegnato il Rosario. Strana risposta. dalità si propone di orientare la nostra re. Ma l’unica possibile ad ascoltare ancora vita a Cristo (conosciuto, amato, servito, La nostra luce. La nostra gloria. Misteri. Dante. State contenti umana gente al quia/vissuto, annunciato da tutti);e vuol esse- Che viviamo ogni giorno senza compren- che se potuto aveste veder tutto/mestier non re per tutti i fedeli, anzitutto, un corag- dere. Per questo il Rosario si recita ogni era parturir Maria. gioso impegno verso l’orizzonte cui giorno. Perché ogni giorno Maria ce ne Della realtà possiamo conoscere il quia, deve camminare la Chiesa del terzio svela il valore infinito. l’esistenza. Anche quella di Dio. Ma la millennio; una Chiesa rinnovata che viva Per questo il Rosario è onnipotente. Per- sua essenza, il quid, è nascosto nel grem-intensamente la Sua Vocazione: essere ché Maria apre le porte del cielo nella bo della Vergine. E si manifesta, nella sua comunione, partecipazione, missione”: vita di chi passa con lei nei misteri di Ge- essenza di amore infinito, nel sangue ver-una Chiesa sinodale. sù. Le cose tutte quante hanno ordine tra loro, sato dal Crocifisso sulla croce. E anche Il 7 Settembre 2021 è stato presentato il diceva Dante. Ma quando quest’ordine è noi possiamo vederla. La realtà del miste-Documento preparatorio e il Vademe- sconvolto. ro. Viva e palpitante anche dopo la mor- cum per i vescovi per orientare il cammi- Quando si perde il senso del mistero e te. no del Sinodo sulla sinodalità,che si terrà tutto sembra incomprensibile oscurità. Poca cosa la vita senza mistero. Anonima in Vaticano nel 2023: un testo agile e, Quando la gioia, la luce, il dolore e la e senza fascino. E del mistero Maria è la sotto alcuni punti di vista, sorprendente. gloria prendono le sembianze di paura, porta, il Rosario il ritmo, la corona la via. Una ventina di pagine, con una veste buio, rancore e vergogna. La preghiera Via pulchritudinis. Perché nel primo mi- grafica curata e accattivante, senza ridon- del Rosario restituisce alla realtà quella stero della vita si contempla l’amore. danze di un magistero più impegnato a forma/che l’universo a Dio fa simigliante. Nell’ultimo la felicità senza fine. citare sé stesso che a istruire l’avvio di un Armonia. Pace. E silenzio. Niente di stra- processo del pensare e fare insieme. Po- Enza Ricciardi no. Il Rosario è la preghiera vocale che che le note a piè pagina, che nel passato
P AGINA 3 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA servivano ad assicurare, mediante una co a fianco. Nella vostra Chiesa locale, chi “camminare insieme”? Come ispirano le continuità costruita artificialmente, che di sono coloro che “camminano insieme”? decisioni più importanti? Come promuo- fatto nel sinodo in via di preparazione non Quando diciamo “la nostra Chiesa”, chi ne viamo la partecipazione attiva di tutti i sarebbe successo nulla (o poco). fa parte? Chi ci chiede di camminare in- Fedeli alla liturgia e l’esercizio della fun- Il Documento preparatorio recentemente sieme? Quali sono i compagni di viaggio, zione di santificare? Quale spazio viene illustrato ai nostri pastori è uno strumen- anche al di fuori del perimetro ecclesiale? dato all’esercizio dei ministeri del lettora- to “per favorire la prima fase di ascolto e Quali persone o gruppi sono lasciati ai to e dell’accolitato? consultazione del Popolo di Dio nelle margini, espressamente o di fatto? Nostro IV. CORRESPONSABILI NELLA MIS- Chiese particolari (ottobre 2021 – aprile compito sarà: SIONE. La sinodalità è a servizio della 2022), nella speranza di contribuire a I. ASCOLTARE. L’ascolto è il primo missione della Chiesa, a cui tutti i suoi mettere in moto le idee, le energie e la passo, ma richiede di avere mente e cuore membri sono chiamati a partecipare. Poi- creatività di tutti coloro che prenderanno aperti, senza pregiudizi. Verso chi la no- ché siamo tutti discepoli missionari, in parte all’itinerario, e facilitare la condivi- stra Chiesa particolare è “in debito di che modo ogni Battezzato è convocato sione dei frutti del loro impegno”. Il Papa ascolto”? Come vengono ascoltati i Laici, per essere protagonista della missione? ripete senza stancarsi che la Chie- in particolare giovani e donne? Come Come la comunità sostiene i propri mem- sa,popolo di Dio è «una Chiesa bri impegnati in un servizio nella che cammina insieme, che per- società (impegno sociale e politi- corre le strade della vita con la co, nella ricerca scientifica e fiaccola del Vangelo accesa». nell’insegnamento, nella promo- Non una Chiesa «fortezza», zione della giustizia sociale, nella dunque, ma una Chiesa che tutela dei diritti umani e nella abita dentro la storia. Uscire, cura della Casa comune, ecc.)? farsi prossimi, «accogliere le Come li aiuta a vivere questi domande e le attese della gen- impegni in una logica di missio- te» è l’antidoto contro l’autore- ne? Come avviene il discerni- ferenzialità. Dobbiamo mento sulle scelte relative alla «immergerci» nella vita reale missione e chi vi partecipa? Co- per capire «quali sono i bisogni me sono state integrate e adatta- e le attese spirituali del nostro te III. IV. V. le diverse tradizioni popolo » e «che cosa si aspetta in materia di stile sinodale che dalla Chiesa». costituiscono il patrimonio di Questo vogliamo fare con il Cammino sino- integriamo il contributo di Consacrate e molte Chiese, in particolare quelle orien- dale, che ad ottobre entrerà nel vivo. Per Consacrati? Che spazio ha la voce delle tali, in vista di una efficace testimonianza la Chiesa che è in Italia si tratta di un’op- minoranze, degli scartati e degli esclusi? cristiana? Come funziona la collaborazio- portunità da cogliere con sapienza e con Riusciamo a identificare pregiudizi e ste- ne nei territori dove sono presenti Chiese coraggio, per avviare processi di rinnova- reotipi che ostacolano il nostro ascolto? sui iuris diverse? mento e disegnare orizzonti di speranza in Come ascoltiamo il contesto sociale e V. DIALOGARE NELLA CHIESA E un tempo ancora intriso d’incertezza e culturale in cui viviamo? I. II. 34 35 NELLA SOCIETÀ. Il dialogo è un cam- paura. II. PRENDERE LA PAROLA. Tutti sono mino di perseveranza, che comprende Anche l’arcivescovo di Napoli ha annun- invitati a parlare con coraggio e parresia, anche silenzi e sofferenze, ma capace di ciato l’apertura della fase diocesana del cioè integrando libertà, verità e carità. raccogliere l’esperienza delle persone e Sinodo dei vescovi, fissata per il 17 otto- Come promuoviamo all’interno della dei popoli. Quali sono i luoghi e le moda- bre e, a breve, la divulgazione della sua comunità e dei suoi organismi uno stile lità di dialogo all’interno della nostra prima Lettera pastorale, «nella quale – ha comunicativo libero e autentico, senza Chiesa particolare? Come vengono af- spiegato Battaglia – si chiarirà che questo doppiezze e opportunismi? E nei confron- frontate le divergenze di visione, i conflit- sarà l’anno dello Shemà, dell’ascolto: del ti della società di cui facciamo parte? ti, le difficoltà? Come promuoviamo la Signore, del fratello, del tempo, nell’or- Quando e come riusciamo a dire quello collaborazione con le Diocesi vicine, con dinarietà della vita pastorale ». Vento che ci sta a cuore? Come funziona il rap- e tra le comunità religiose presenti sul nuovo per la terra partenopea e per la porto con il sistema dei media (non solo territorio, con e tra associazioni e movi- Chiesa napoletana. quelli cattolici)? Chi parla a nome della menti laicali, ecc.? Quali esperienze di ll Sinodo dovrà essere un cammino di comunità cristiana e come viene scelto? dialogo e di impegno condiviso portiamo ascolto ha aggiunto monsignor Battaglia, e III. CELEBRARE. “Camminare insieme” avanti con credenti di altre religioni e con da qui «ripenseremo come riorganizzare è possibile solo se si fonda sull’ascolto chi non crede? Come la Chiesa dialoga e la Chiesa di Napoli, accanto ai fragili, ai comunitario della Parola e sulla celebra- impara da altre istanze della società: il più soli», in linea con il cammino sinodale zione dell’Eucaristia. In che modo la pre- mondo della politica, dell’economia, del- della Chiesa universale. Nella Chiesa e ghiera e la celebrazione liturgica ispirano la cultura, la società civile, i poveri...? nella società siamo sulla stessa strada fian- e orientano effettivamente il nostro A cura di G.I.
P AGINA 4 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE DEL 24 OTTOBRE ‘C’è bisogno urgente di missionari di speranza’ Alla terza domenica di ottobre si celebra nere estraneo all’annuncio liberatore”. In «Non è qui, è risorto» (Lc 24,6)”. la Giornata Missionaria Mondiale. Il tito- loro, egli continua, è maturata la “In questo tempo di pandemia – aggiunge lo è “Non possiamo tacere quello che “convinzione che Dio può agire in qual- - davanti alla tentazione di mascherare e abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20). “Il siasi circostanza, anche in mezzo ad appa- giustificare l’indifferenza e l’apatia in mettersi ‘in stato di missione’ è un rifles- renti fallimenti e la certezza che ‘chi si nome del sano distanziamento sociale, è so della gratitudine” verso l’incontro con offre e si dona a Dio per amore, sicura- urgente la missione della compassione Gesù Cristo. I primi cristiani hanno tra- mente sarà fecondo (cfr Gv 15,5)’”. capace di fare della necessaria distanza un sformato “ogni inconveniente, contrarie- Sembra essere questo il centro del Mes- luogo di incontro, di cura e di promozio- tà e difficoltà in opportunità per la mis- saggio perché qui esso tocca il momento ne”. sione”. “In questo tempo di pandemia… presente: “Così anche noi: nemmeno La misericordia ricevuta nell’incontro è urgente la missione della compassione”, l’attuale momento storico è facile. La con Cristo, genera “solidarietà” e vincendo il “più vile degli scetticismi: situazione della pandemia ha evidenziato “passione” per il bene comune, vincendo ‘tanto è lo stesso, nulla cambierà’”. Pre- e amplificato il dolore, la solitudine, la il “più vile degli scetticismi: ‘tanto è lo gare per le vocazioni missionarie. “Ed è stesso, nulla cambierà’”. una chiamata che Egli rivolge a tutti, Un ultimo punto del Messaggio è “Un seppure non nello stesso modo”. invito a ciascuno di noi” nel “farci carico “C’è bisogno urgente di missionari di e.… far conoscere ciò che portiamo nel speranza”: è il grido che percorre tutto cuore”. Senza questo slancio missionario il Messaggio di Papa Francesco per la personale, “la nostra vita di fede si inde- Giornata missionaria mondiale 2021Il bolisce, perde profezia e capacità di titolo riprende una frase degli Atti degli stupore e gratitudine nell’isolamento apostoli (At 4,20): “Non possiamo ta- personale o chiudendosi in piccoli grup- cere quello che abbiamo visto e ascolta- pi; per sua stessa dinamica esige una to”. crescente apertura capace di raggiunge- Il pontefice mostra anzitutto che i cri- re e abbracciare tutti”. stiani “non possono tacere” perché han- Per questo è importante la “gratitudine” no fatto un incontro così pieno e defini- verso i cristiani degli Atti degli apostoli, tivo da rendere incontenibile la loro come pure verso i missionari contempo- missione: “L’amore è sempre in movi- ranei, “quanti sono stati capaci di met- mento e ci pone in movimento per tersi in cammino, lasciare terra e fami- condividere l’annuncio più bello e fon- glia affinché il Vangelo possa raggiunge- te di speranza: «Abbiamo trovato il re senza indugi e senza paure gli angoli Messia» (Gv 1,41)”. Da questo incon- di popoli e città dove tante vite si trova- tro – egli continua - fiorisce “il miraco- no assetate di benedizione”. Ma occorre lo della gratuità, del dono gratuito di sé. povertà e le ingiustizie di cui già tanti anche “essere coraggiosi” e “pregare”, Anche il fervore missionario non si può soffrivano e ha smascherato le nostre false perché “il signore della messe, … mandi mai ottenere in conseguenza di un ragio- sicurezze e le frammentazioni e polarizza- operai nella sua messe (Lc 10,2) … Ed è namento o un calcolo. Il mettersi ‘in zioni che silenziosamente ci lacerano. I una chiamata che Egli rivolge a tutti, sep- stato di missione’ è un riflesso della grati- più fragili e vulnerabili hanno sperimen- pure non nello stesso modo”. tudine”. tato ancora di più la propria vulnerabilità “Vivere la missione – conclude - è avven- Uno sguardo agli Atti degli apostoli, mo- e fragilità. Abbiamo vissuto lo scoraggia- turarsi a coltivare gli stessi sentimenti di stra che la vita dei primi cristiani non è mento, il disincanto, la fatica; e perfino Cristo Gesù e credere con Lui che chi mi stata facile: “storie di emarginazione e di l’amarezza conformista, che toglie la sta accanto è pure mio fratello e mia so- prigionia si intrecciavano con resistenze speranza, ha potuto impossessarsi dei rella. Che il suo amore di compassione interne ed esterne”. Ma essi sono riusciti nostri sguardi. Noi, però, «non annuncia- risvegli anche il nostro cuore e ci renda “a trasformare ogni inconveniente, con- mo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: tutti discepoli missionari. trarietà e difficoltà in opportunità per la quanto a noi, siamo i vostri servitori a Maria, la prima discepola missionaria, missione. I limiti e gli impedimenti di- causa di Gesù» (2 Cor 4,5). Per questo faccia crescere in tutti i battezzati il desi- ventarono anch’essi luogo privilegiato sentiamo risuonare nelle nostre comunità derio di essere sale e luce nelle nostre per ungere tutto e tutti con lo Spirito del e nelle nostre famiglie la Parola di vita terre (cfr Mt 5,13-14)”. Signore. Niente e nessuno poteva rima- che riecheggia nei nostri cuori e ci dice: P Bernardo Cervellera
P AGINA 5 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Gesù è pane spezzato che guarisce le chiusure e apre alla condivisione Momento centrale della visita compiuta da discepolato. Esso avviene attraverso tre attende. Anzi — annota l’evangelista — Papa Francesco a Budapest è stata la messa passaggi, che fecero i discepoli e possiamo Gesù comincia ad insegnare presieduta ieri mattina, 12 settembre, nella compiere anche noi: l’annuncio di Gesù il «apertamente» (Mc 8, 32) che «il Figlio piazza degli Eroi, a conclusione del 52° primo, il discernimento con Gesù il se- dell’uomo doveva soffrire molto ed essere Congresso eucaristico internazionale, aper- condo, il cammino dietro a Gesù il terzo. rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacer- 1. L’annuncio di Gesù. A quel “Ma voi, chi doti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tosi nella capitale magiara domenica 5. Di dite che io sia?” rispose Pietro, come rap- tre giorni, risorgere» (v. 31). seguito il testo dell’omelia pronunciata dal presentante dell’intero gruppo: «Tu sei il Di fronte a questo annuncio di Gesù, an- Pontefice. Cristo». Pietro dice tutto in poche parole, nuncio sconvolgente, possiamo rimanere A Cesarea di Filippo Gesù chiede ai disce- la risposta è giusta, ma sorprendentemen- anche noi esterrefatti. Anche noi vorrem- poli: «Ma voi, chi dite che io sia?» (Mc 8, te, dopo questo riconoscimento Gesù mo un messia potente anziché un servo 29). Questa domanda mette alle strette i ordina «severamente di non parlare ad crocifisso. L’Eucaristia sta davanti a noi discepoli e segna una svolta nel loro cam- alcuno di lui» (v. 30). Ci domandiamo: per ricordarci chi è Dio. Non lo fa a paro- mino dietro al Maestro. Essi conoscevano perché un divieto così drastico? Per una le, ma concretamente, mostrandoci Dio bene Gesù, non erano più dei principianti: ragione precisa: dire che Gesù è il Cristo, come Pane spezzato, come Amore croci- avevano familiarità con Lui, erano stati il Messia, è esatto ma incompleto. C’è fisso e donato. Possiamo aggiungere tanta testimoni di molti miracoli compiuti, sempre il rischio di annunciare una falsa cerimonia, ma il Signore rimane lì, nella rimanevano colpiti dal suo insegnamento, messianicità, secondo gli uomini e non semplicità di un Pane che si lascia spezza- lo seguivano dovunque andava. Eppure, secondo Dio. re, distribuire e mangiare. È lì: per salvar- non pensavano ancora come Lui. Mancava Perciò, a partire da quel momento, Gesù ci si fa servo; per darci vita, muore. Ci fa il passaggio decisivo, quel- comincia a rivelare la sua identità, quella bene lasciarci sconvolgere dall’annuncio lo dall’ammirazione per Gesù all’imitazione di pasquale, quella che troviamo nell’Eucari- di Gesù. E qui chi si apre a questo annun- Gesù. Anche oggi il Signore, fissando lo stia. Spiega che la sua missione sarebbe cio di Gesù, si apre al secondo passaggio. sguardo su ognuno di noi, ci interpella culminata, sì, nella gloria della risurrezio- 2. Il discernimento con Gesù. Di fronte personalmente: “Ma io chi sono davvero ne, ma passando attraverso l’umiliazione all’annuncio del Signore, la reazione di per te?”. Chi sono per te? È una domanda della croce. Si sarebbe cioè svolta secondo Pietro è tipicamente umana: quando si che, rivolta a ciascuno di noi, non chiede la sapienza di Dio, «che — dice San Paolo profila la croce, la prospettiva del dolore, solo una risposta esatta, da catechismo, — non è di questo mondo, né dei domi- l’uomo si ribella. E Pietro, dopo aver ma una risposta personale, una risposta di natori di questo mondo» (1 Cor 2, 6). confessato la messianicità di Gesù, si scan- vita. Gesù impone il silenzio sulla sua identità dalizza delle parole del Maestro e tenta di Da questa risposta nasce il rinnovamento del messianica, non però sulla croce che lo dissuaderlo dal procedere sulla sua via. La
P AGINA 6 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA croce non è mai di moda. Cari fratelli e ne, ci guarisca dalle nostre rigidità e dal Curare le relazioni sorelle, la croce non è mai di moda: oggi ripiegamento su noi stessi; ci liberi dalla come in passato. Ma guarisce dentro. È schiavitù paralizzante del difendere la al tempo della davanti al Crocifisso che sperimentiamo nostra immagine, ci ispiri a seguirlo dove ripresa una benefica lotta interiore, l’aspro con- Lui vuole condurci. Non dove voglio io. Pubblichiamo di seguito il testo della Lettera flitto tra il “pensare secondo Dio” e il Eccoci così giunti al terzo passaggio. inviata dalla Presidenza CEI a tutti i Vescovi “pensare secondo gli uomini”. Da un lato, 3. Il cammino dietro a Gesù, anche il cam- all’inizio del nuovo anno pastorale. c’è la logica di Dio, che è quella dell’a- mino con Gesù. «Va’ dietro a me, Sata- Non può esserci azione pastorale della more umile. na» (v. 33). Così Gesù riconduce Pietro a Chiesa senza la cura delle relazioni. Nel La via di Dio rifugge da ogni imposizione, sé, con un comando accorato, forte. Ma il tempo della pandemia, proprio nei perio- ostentazione, e da ogni trionfalismo, è Signore, quando comanda qualcosa, in di più bui, abbiamo scoperto che l’essen- sempre protesa al bene altrui, fino al sa- realtà è lì, pronto a donarla. ziale è proprio la relazione: tra operatori crificio di sé. E Pietro accoglie la grazia di fare “un pas- pastorali, con i ragazzi e le loro famiglie, Dall’altro lato c’è il “pensare secondo gli so indietro”. Il cammino cristiano non è con le persone sole… Per salvaguardare uomini”: è la logica del mondo, della una rincorsa al successo, ma comincia con questa esigenza primaria abbiamo impara- mondanità, attaccata all’onore e ai privi- un passo indietro — ricordate questo: il to a utilizzare nuovi modi e strumenti per legi, rivolta al prestigio e al successo. Qui cammino cristiano comincia con un passo comunicare: social media, streaming, etc. contano la rilevanza e la forza, ciò che indietro —, con un decentramento libe- Anche se le attività pastorali sono ancora attira l’attenzione dei più e sa farsi valere ratorio, con il togliersi dal centro della condizionate dalle giuste e dovute atten- di fronte agli altri. vita. zioni per contenere il rischio di contagio Abbagliato da questa prospettiva, Pietro Allora Pietro riconosce che il centro non dal virus, la campagna vaccinale – tuttora prende in disparte Gesù e si mette a rim- è il suo Gesù, ma il vero Gesù. Cadrà anco- in corso nel Paese – permette di far tor- proverarlo (cfr. v. 32). ra, ma di perdono in perdono riconoscerà nare all’ordinario quanto finora previsto Prima lo aveva confessato, adesso lo rim- sempre meglio il volto di Dio. E passerà come straordinario o emergenziale. Ov- provera. Può capitare anche a noi di met- dall’ammirazione sterile per Cristo all’i- viamente, dove ricorrono le condizioni di tere il Signore “in disparte”, di metterlo mitazione concreta di Cristo. sicurezza: è importante non far mancare in un angolo del cuore, continuando a Che cosa vuol dire camminare dietro a ai fedeli quei gesti di preghiera, parteci- ritenerci religiosi e per bene e ad andare Gesù? È andare avanti nella vita con la sua pazione e speranza che testimoniano la avanti per la nostra strada senza lasciarci stessa fiducia, quella di essere figli amati vicinanza della Chiesa in questo tempo conquistare dalla logica di Gesù. Ma c’è di Dio. È percorrere la stessa via del Mae- così particolare. Per questo, anche la tra- una verità: Egli però ci accompagna, ci stro, venuto per servire e non per essere smissione in streaming della Messa può accompagna in questa lotta interiore, servito (cfr. Mc 10, 45). Camminare die- essere stata un aiuto in tempo di emer- perché desidera che, come gli Apostoli, tro a Gesù è muovere ogni giorno i nostri genza, nell’ottica di una prossimità più scegliamo la sua parte. passi incontro al fratello. familiare e comunitaria, ma certamente C’è la parte di Dio e c’è la parte del mon- Lì ci spinge l’Eucaristia: a sentirci un solo non è da ritenere una soluzione, e nean- do. La differenza non è tra chi è religioso Corpo, a spezzarci per gli altri. Cari fra- che un’alternativa in tempo di non emer- e chi no. La differenza cruciale è tra il telli e sorelle, lasciamo che l’incontro con genza. vero Dio e il dio del nostro io. Gesù nell’Eucaristia ci trasformi, come ha La cura delle relazioni Quanto è distante Colui che regna in si- trasformato i Santi grandi e coraggiosi che Il Vangelo è annunciato nella cura delle lenzio sulla croce dal falso dio che vor- onorate, penso a Santo Stefano e Santa relazioni: Gesù testimonia l’amore del remmo regnasse con la forza e riducesse Elisabetta. Padre ai malati che incontra, ai peccatori al silenzio i nostri nemici! Quanto è di- Come loro, non accontentiamoci di poco; che perdona, ai discepoli che chiama. verso Cristo, che si propone solo con non rassegniamoci a una fede che vive di Gesù annuncia la vicinanza del Regno di amore, dai messia potenti e vincenti adu- riti e di ripetizioni, apriamoci alla novità Dio con la sua prossimità a coloro che lati dal mondo! Gesù ci scuote, non si scandalosa del Dio crocifisso e risorto, sono scartati ed emarginati. Lo stile di accontenta delle dichiarazioni di fede, ci Pane spezzato per dare vita al mondo. cura del Signore è per la Chiesa un appel- chiede di purificare la nostra religiosità Saremo nella gioia; e porteremo gioia. lo ad alimentare relazioni di solidarietà, davanti alla sua croce, davanti all’Eucari- Questo Congresso Eucaristico Internazio- comunione e attenzione verso tutti, so- stia. nale è un punto di arrivo di un percorso, prattutto i più deboli. In questo periodo Ci fa bene stare in adorazione davanti ma sia soprattutto un punto di partenza. ci accorgiamo anche di quanto la pande- all’Eucaristia per contemplare la fragilità Perché il cammino dietro a Gesù invita a mia abbia inciso sulla rete di relazioni di Dio. guardare avanti, ad accogliere la svolta ecclesiali, di quanto la distanza e il confi- Dedichiamo tempo all’adorazione. È un della grazia, a far rivivere ogni giorno in namento abbiano messo a rischio la tenuta modo di pregare che si dimentica troppo. noi quell’interrogativo che, come a Cesa- del tessuto comunitario: nonostante i Dedichiamo tempo all’adorazione. rea di Filippo, il Signore rivolge a ognuno lodevoli sforzi e la creatività pastorale di Lasciamo che Gesù Pane vivo risani le di noi suoi discepoli: Ma voi, chi dite che io molti, si avverte come le relazioni nostre chiusure e ci apra alla condivisio- sia? “mediate dal digitale” non possano avere
P AGINA 7 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA di tutti e, soprattutto, di chi è impegnato nell’azione pastorale delle nostre co- munità. Siamo, dunque, chiamati a rispondere per primi a “un atto di amore” per noi stessi e per le co- munità che ci sono affidate. Facciamo quanto è nelle nostre possibilità perché le relazioni pastorali riprenda- no nella cura vicendevole e, specialmente, dei più deboli. Facciamolo come atto di risposta al mandato del Signore di servirci gli uni gli altri, come lui si è fatto nostro servo; come sempre quello spessore umano e quell’in- atto di amore. Amore per sé stessi, amore segno di accoglienza del suo invito a pren- tensità corporea ed emotiva necessari a per familiari e amici, amore per tutti i derci cura gli uni degli altri, come lui si è costruire rapporti fraterni ed evangelici. popoli». Anche il Presidente della Repub- preso cura di noi. La ripresa delle attività pastorali invita, blica, Sergio Mattarella, intervenendo il Alcune linee operative nella necessaria prudenza e nel rispetto 20 agosto 2021 alla sessione di apertura Ci sono alcune attività pastorali che pos- delle normative vigenti, ad avere un sur- della 42ª edizione del Meeting per l’ami- sono esporre a un particolare rischio di plus di cura delle relazioni perché il ritor- cizia fra i popoli, ha sottolineato che «il contagio o perché svolte in gruppo (come no “in presenza” non avvenga semplice- vaccino è lo strumento più efficace di cui la catechesi) oppure per la loro stessa mente con i tempi e i metodi pastorali a disponiamo per difenderci e per tutelare i natura (come le attività coreutiche). La cui eravamo abituati, ma diventi un’occa- più deboli e i più esposti a gravi perico- cura delle relazioni chiede d’incentivare il sione per mettere al centro ancora di più li». più possibile l’accesso alla vaccinazione l’incontro tra le persone, luogo in cui si Un appello alle coscienze dei ministri straordinari della Comunione realizza l’incontro tra Dio e l’umanità, tra Il tema della vaccinazione, come noto, Eucaristica; di quanti sono coinvolti in il Signore e la sua Chiesa, nell’annuncio rientra nella più ampia materia della tute- attività caritative; dei catechisti; degli della Parola, nella celebrazione dell’Euca- la della salute pubblica ed è affidato alle educatori; dei volontari nelle attività ri- ristia e nella condivisione tra i fratelli. competenti autorità dello Stato. Finora creative; dei coristi e dei cantori. Vanno in questa direzione il progetto per l’obbligo vaccinale riguarda solo alcune Pertanto, le Conferenze Episcopali Regio- gli adolescenti “Seme diVento”, proposto circoscritte categorie di lavoratori. La nali e ciascun Vescovo, sentiti i Consigli dal Servizio Nazionale per la pastorale normativa civile attuale non prevede l’ob- di partecipazione, possono formulare giovanile, insieme all’Ufficio Catechistico bligo vaccinale né richiede la certificazio- messaggi o esortazioni per invitare alla Nazionale e all’Ufficio Nazionale per la ne verde per partecipare alle celebrazioni vaccinazione tutti i fedeli e, in particolar pastorale della famiglia, e il testo che ha o alle processioni né per le attività pasto- modo, gli operatori pastorali coinvolti predisposto l’Ufficio Catechistico Nazio- rali in senso stretto (catechesi, doposcuo- nelle attività caratterizzate da un maggio- nale proprio in vista della ripresa delle la, attività caritative…). re rischio di contagio, come quelle elen- attività di catechesi. Resta fondamentale mitigare i rischi di cate. Per contribuire a una maggiore e più La relazione pastorale è attenzione trasmissione del virus, che è ancora peri- efficace informazione, in questa fase po- alle persone coloso, specialmente nelle sue varianti. trebbe essere opportuno promuovere Nella cura della relazione pastorale non Per questo è bene continuare a osservare incontri con esperti che possano offrire deve mai mancare l’attenzione massima le misure di protezione finalizzate alla spiegazioni e delucidazioni sul tema delle alle persone che s’incontrano e che s’in- riduzione del contagio, quali l’uso delle vaccinazioni. tende servire come operatori. Tale atten- mascherine, il distanziamento fisico e Ovviamente, rimane inalterata la facoltà zione diventa gesto di amore anche attra- l’igiene costante delle mani. La preven- di ogni singolo Vescovo di definire criteri verso la scelta di vaccinarsi. Papa France- zione di nuovi focolai passa, infatti, attra- che consentano di svolgere le attività pa- sco, nel videomessaggio ai popoli dell’A- verso l’adozione di comportamenti re- storali in presenza, in condizioni di sicu- merica Latina del 18 agosto 2021, ha ri- sponsabili e un’immunizzazione sempre rezza e nel rispetto della normativa vigen- cordato che «vaccinarsi, con vaccini auto- più diffusa. te. rizzati dalle autorità competenti, è un atto La tematica è complessa e la nostra rifles- Roma, 8 settembre di amore. E contribuire a far sì che la sione dovrà rimanere aperta. L’appello La Presidenza CEI maggior parte della gente si vaccini è un del Papa, tuttavia, interpella le coscienze
P AGINA 8 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Bellezza imperfetta Tra fanfare e tromboni, che lasciano il tributo, tanti studenti hanno avuto gravi glie dei nostri alunni si rende veramente tempo che trovano, si è aperto il nuovo problemi a livello psicologico e spesso indispensabile, per aiutare le famiglie stes- anno scolastico. Speriamo che si svolga psichiatrico, i cui effetti potrebbero essere se e di conseguenza gli studenti a com- senza intoppi e che la scuola vissuta negli ancora in atto e che non possiamo trascu- prendere che la Scuola non è una nemica. ultimi due anni rimanga solo un dramma- rare o sottovalutare. Come insegnanti Grazie a questa collaborazione, caratteriz- tico ricordo. siamo pertanto ancora di più invitati ad zata dal reciproco rispetto e dall’assenza Di certo, la ripartenza delle scuole è il ascoltare i nostri alunni non solo durante di giudizi e pregiudizi, anche se con sfere segno più evidente di un ritorno alla nor- le interrogazioni, per certificare l’acquisi- di competenze diverse, genitori e inse- malità e, come ha detto il Presidente Mat- zione o meno di determinate e talvolta gnanti si ritrovano uniti e impegnati nella tarella, all’inaugurazione ufficiale dell’an- fumose competenze, ma quotidianamen- realizzazione del progetto educativo e no scolastico, a Pizzo Calabro, è la ripar- te, consapevoli che anche i loro silenzi formativo. tenza dell’Italia. E’ innegabile infatti che sono più eloquenti di tante parole. La contrapposizione e le barriere non proprio negli istituti scolastici, di ogni Ovviamente questa necessaria e fonda- giovano ad alcuna delle due parti e soprat- ordine e grado, si deve ricostruire quello mentale attenzione alla persona non può tutto danneggiano i ragazzi e le ragazze. che la pandemia ha distrut- Scuola e famiglia devono to o lacerato sul piano prendere coscienza che umano e sociale, perché, l’emergenza educativa, come ha ricordato ancora acuitasi con la pandemia, il Capo dello Stato, l’am- non può essere sottovalu- biente scolastico è anche tata e che bisogna operare “irrinunciabile presidio di in piena sinergia, altrimen- integrazione e di coesione”. ti si rischia grosso. Ancora una volta, la Scuo- Facciamo nostra la conclu- la è chiamata a svolgere sione del discorso di Mat- un’opera fondamentale tarella: “Guardare l’esube- che pone al centro del suo ranza dei nostri ragazzi, essere la Persona; gli ope- specchiarsi nella loro speranza ratori scolastici, in partico- trasmette coraggio agli inse- lare gli insegnanti, si af- gnanti, alle famiglie, a tutti fiancano alle famiglie per svolgere, nel farci abdicare al nostro ruolo di insegnanti noi”. E’ un invito che occorre accogliere rispetto dei ruoli, quel complesso ma che devono aiutare a sviluppare il senso senza esitazione, pur consapevoli che di affascinante compito di “educare” le stu- critico negli studenti, a riflettere, a non certo non risolverà i numerosi problemi dentesse e gli studenti e di prepararli ade- far accettare passivamente quanto ogni della Scuola italiana, prodotti in tanti anni guatamente alle sfide della vita e del mon- giorno, in qualsiasi momento, il favoloso di disattenzione e che paradossalmente la do del lavoro. ma pericoloso mondo dei social sciorina e pandemia ha di fatto portato alla luce, con Dopo il buio della pandemia, però, la diffonde acriticamente. Insomma non buona pace delle tanto osannate riforme Scuola deve ancora di più essere luogo di dobbiamo rinunciare a fare e a favorire la che hanno travolto e sconvolto il nostro integrazione, nel quale nessuno deve re- Cultura, quella con la iniziale maiuscola sistema scolastico. stare indietro o essere escluso. da non confondere con quella che a Napo- Ma, come lascia intendere Roberto Car- Occorre allora vigilare con maggiore at- li, nei giorni a ridosso della Solennità di nero nel recente testo La campanella tenzione su comportamenti, atteggiamen- san Gennaro, ha tappezzato il capoluogo (Editoriale Programma, pag.96, euro ti che lasciano trasparire un malessere partenopeo di manifesti con scritte blasfe- 7,90) con sottotitolo “Diario in tempo di dello studente e che sono stati alla base di me che pubblicizzavano una Mostra, al- scuola in tempo di pandemia”, recensito brutti episodi di cronaca che hanno visto trettanto discutibile, patrocinata addirit- qualche giorno fa da Avvenire, non tutti i protagonisti proprio gruppi di adolescenti tura dall’Assessorato alla Cultura del Co- fallimenti si possono evitare, ma il bene della che, attraverso i social, si davano appunta- mune di Napoli. C’è arte gusto e rispetto Scuola sta anche in questa bellezza imperfetta. mento in determinati luoghi per picchiarsi anche nelle provocazioni! A me, ai colleghi, agli studenti e alle fami- violentemente con altri coetanei. Tornando alle sfide di questo nuovo anno glie l’augurio di riuscire a rendere la La pandemia, purtroppo, contrariamente scolastico, come insegnanti dobbiamo Scuola sempre più bella e meno imperfet- a quanto inizialmente si era creduto e avere anche l’umiltà di riconoscere che ta. sperato, non ci ha resi migliori e, come non possiamo agire da soli e che il rappor- avevo sottolineato in un precedente con- to rispettoso e collaborativo con le fami- Prof. Roberto Palumbo
P AGINA 9 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Chi ben comincia… hanno colto seriamente la ricchezza della scuola, il valore dello stare “in presenza”, delle relazioni reali, dello stare insieme per divertisti e anche per aiutarsi. A con- clusione desidero rivolgermi personal- mente a ciascuno studente invitandolo ad accogliere tutto ciò che l’esperienza del lockdown ha suscitato nella sua storia. Cari ragazzi, fate tesoro delle assenze, delle mancanze subite, della voglia insod- disfatta di andare a giocare o semplice- mente stare in compagnia per le strade dei nostri paesi; custodite nel vostro cuo- re il bisogno di parlare a tu per tu coi vostri amici, conservate il desiderio di dialogare viso a viso e non tramite scher- Lo scorso due settembre in una solenne tuale. Sono particolarmente unito a loro mo per rafforzare la stupenda realtà celebrazione vissuta nella Basilica di Santa con l’entusiasmo e i timori di chiunque si dell’amicizia fatta di sguardi ed emozioni Trofimena in Minori, per l’imposizione trova ad iniziare un nuovo percorso ricco che è possibile cogliere solo “in presenza”. della mani e la preghiera di consacrazione di novità. Infatti anch’io mi accingo ad Sprigionate tutta questa positività ora che del nostro Arcivescovo Mons. Orazio iniziare il mio ultimo anno di studi presso ci viene donata, seppur gradualmente, la Soricelli sono stato ordinato diacono, l’Istituto Teologico Salernitano del Semi- preziosa e invocata normalità. Siate con- ministro di Dio al servizio del suo popolo. nario Metropolitano “Giovanni Paolo II” tenti di tornare a vedere i vostri volti dal Dopo la commossa liturgia di ordinazio- che si concluderà con il conseguimento vivo (anche quello del prof antipatico!). ne, sono stato rivestito degli abiti diacona- del titolo di baccelliere in Sacra Teologia. Siate contenti anche di poter tornare a far li, stola e dalmatica, per rendere visibile L’attuale ripresa delle attività scolastiche “chiasso” in presenza nella vostra classe e all’assemblea la nuova dignità e soprattut- si riveste di un’atmosfera peculiare. Dopo con la vostra classe. Siate contenti di tor- to il servizio che la grazia di Dio mi stava la chiusura e le non poche difficoltà con nare a scuola e, rispettando tutte le nor- consegnando. L’ultimo gesto del rito di cui l’intero mondo della scuola si è trova- me di precauzione indicateci, fate di tutto ordinazione è la consegna del libro del to a fare i conti dal marzo 2020 a causa per restarci perché anche se è più noioso Vangelo. L’Arcivescovo nel porgermi dell’emergenza pandemica ancora perdu- far scuola seduti in classe anziché sulla l’Evangeliario mi ha rivolto queste parole: rante, torna a suonare la campanella per comoda poltrona di casa, è più utile e «Ricevi il vangelo di Cristo, del quale sei dar via nuovamente all’anno scolastico fruttuoso per il vostro futuro. Ricordate divenuto l’annunciatore: credi sempre ciò finalmente in presenza. Abbandonata l’ap- sempre che si comincia tra i banchi di che proclami, insegna ciò che hai appreso parente comodità della DAD, si è tornati scuola a scrivere il vostro futuro, a inse- nella fede, vivi ciò che insegni». Il mini- a mettere lo zaino in spalla e, muniti di guire le vostre passioni, a realizzare i vo- stero diaconale si configura anzitutto co- mascherina, a riappropriarsi del proprio stri sogni. Libri, quaderni, compiti a casa me servizio alla Parola di Dio da procla- banco e della propria aula. Si ritrovano ed interrogazioni servono anche a questo, mare nelle assemblee liturgiche e annun- sguardi familiari, si ritorna a vivere la - fidatevi! - anche se ora tutto può sem- ciare con la vita. Ciò è quanto la Chiesa ha classe con amicizie reali, richieste d’aiuto brarvi inutile e pesante. Sentitevi parte posto nelle mie mani da qualche settima- per gli esercizi e merendine. La speranza del mondo della scuola e non semplici na. Il ministero ricevuto perciò mi sprona è la grande forza che sta caratterizzando spettatori inerti difronte a cattedre e lava- ad essere segno della diaconìa di Cristo, questi primi giorni di riavuta e rinnovata gne. Siete parte essenziale della scuola, la sua presenza nella vita di quanti incontro normalità scolastica, seppur non comple- parte più bella ed immancabile. La scuola lungo il cammino. Per questo all’inizio di tamente. ha il vostro volto, cresce con i vostri tra- un nuovo anno formativo, sia scolastico Nell’aria non si avvertono eccessivamente guardi e si rafforza col vostro impegno nel che associativo, desidero farmi presente, la noia e il malcontento degli studenti che dare il meglio. quale annunciatore della Bella Notizia, segnavano tradizionalmente ogni inizio Amate la scuola perché siete la scuola! nella vita di tanti ragazzi e giovani miei anno scolastico. C’è davvero voglia di Buon inizio e buon anno scolastico a cia- coetanei che intraprendono un nuovo tornare a scuola! I ragazzi in questi mesi scuno di voi! percorso di crescita culturale ed intellet- di chiusura forzata e didattica domestica Don Daniele Civale
P AGINA 10 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA L’eco esaltante del presente e del passato nella tradizione religiosa del settembre ravellese tradizione e innovazione, ed ecco che ciascuno si sente figlio di una storia, desti- natario di un testamento, e sente forte la responsabilità di tramandare agli altri il fuoco della Comunione che tiene viva la tradizione. Di tutt’altra natura è, invece, la Festa dei SS. Medici Cosma e Damiano, seguiti dai quaranta giorni loro dedicati. Qui ogni elemento esteriore è ridotto al minimo indispensabile, l’unica protagonista è la fede semplice e genuina di centinaia di persone accomunate da una devozione filiale alle figure dei Santi taumaturghi. Che cos’è una festa? «Colori, suoni, pro- mettono insieme per tributare il degno Sono davvero in tanti a raggiungere in fumi» risponderanno i meno attenti. Tale omaggio ai propri santi, in questo caso la questo arco di quaranta giorni il Santuario descrizione certamente non tradisce la Madre dei Dolori. In questa amena locali- loro dedicato, incastonato tra le fenditure realtà, eppure il rischio di operare un tà della Città a mezza Costa, però, essa della roccia di Cimbrone. Ogni pellegri- riduzionismo è sempre in agguato. Dietro non si riduce all’impegno dei soli “mastri naggio è connotato da caratteri persona- molteplici apparati, per quanto belli e di festa”, certamente oberati di lavoro più lissimi e privati: pellegrini e ammalati caratteristici, c’è qualcosa di più profon- degli altri, ma coinvolge tutti gli abitanti salgono in silenzio le scale per accedere do, più vero, più autentico, così stretta- dell’antico Borgo, insieme con quelli del- all’aula liturgica. Appena entrati in Chiesa mente legato alle dinamiche interiori le zone vicine. È tutta la comunità a darsi si dirigono ai piedi delle statue dei Santi: dell’umano da confondersi mirabilmente da fare perché tutto si svolga nel migliore c’è chi piange un papà, una mamma che in ogni sua parte, tale da formare un dei modi: tutti, chi più e chi meno, ten- non è più qui, chi sta attraversando un tutt’uno armonico unico nel suo genere. gono a prendere parte ai vari momenti di momento difficile e spera di venirne pre- La Festa è il luogo proprio in cui si realizza preghiera e di festa laica, espressione sin- sto a capo, chi non ha trovato risposta un miracolo, un sogno, l’aspirazione più golare di quella socialità di stampo rurale nella medicina e si abbandona alla Grazia alta dell’uomo che è la Comunione. Sba- che costituisce ancora oggi il tratto carat- vivificatrice di Dio, c’è chi è grato per glia chi crede che essa possa ridursi nei teristico di questi territori, mettendo a qualche pericolo scampato, per qualche soli fuochi, banda e cucina. Come sbaglia disposizione degli altri tempo, energie e grazia ricevuta. Anche qui tante storie chi, in preda a raptus iconoclasti e purita- competenze ad maiorem Dei gloriam sotto trovano ai piedi dei simulacri la loro sin- ni, crede che essa debba limitarsi al solo lo sguardo amorevole della Mamma. tesi sublime. Proprio qualche giorno fa, ambito liturgico: ogni festa è sapiente Tutte queste attività, come la preparazio- nel mentre ero intento ad animare una miscellanea delle due espressioni caratte- ne delle luci per l’unica ed inconfondibile delle Sante Messe mattutine, guardavo rizzanti la persona umana quali sacro e luminaria, dei fuochi, anch’essi unici nel ammirato una donna la quale, dopo aver profano, liturgie antiche e nuove, profu- loro genere, dei cibi della tradizione, poggiato il proprio fazzoletto di stoffa mate di incenso, di polvere da sparo, di delle liturgie, delle musiche, divengono sulle statue dei Santi, ne cospargeva i volti dolci e pungenti fragranze: teatro della lo sfondo di questa invisibile opera di e i corpi dei nipotini quasi che fosse una vicenda terrena degli uomini che vivono tessitura che lega esperienze e storie di- sorta di reliquia a contatto. Parole, gesti, la storia in comunione di intenti e la por- verse in un unico grande racconto che è antichi rituali che, se è vero che affondano tano a compimento mediante singoli atti quello della Festa di Torello. Ecco i gran- le loro radici nella diffusa superstizione di fede. A Ravello, in Settembre, questo di indaffarati, ecco i piccoli curiosi, ecco dilagante nel Meridione d’Italia fino a miracolo avviene ogni anno in due occa- qualche anziano assorto nella contempla- buona parte del secolo scorso, risorgono sioni speciali. A Torello, nella terza do- zione. Ecco chi non è più tra noi: sembra oggi a nuova vita, trasfigurati in segni di menica, e a S. Cosma, il giorno 26. Due di ri-conoscerli, di ri-vederli attraversare una pietà rustica, semplice ma allo stesso feste con storie e vissuti molto diversi, ancora le stradine di questo colle ameno, tempo intrisa di sacro e di divino, espres- espressioni distinte del medesimo senti- sembrano sorriderci, sembrano annuire, sione di una viva e profonda spiritualità. mento che unisce grandi e piccoli attorno sembrano ammonirci a lasciare il mondo Quella del pellegrinaggio è, oggi, l’occa- all’altare del Signore. La prima risponde migliore di come lo abbiamo trovato. sione per tante famiglie di passare una certamente allo schema classico di festa Ogni anno emerge sempre più l’indissolu- giornata insieme e per bilanciare equilibri parrocchiale: uomini di buona volontà si bile vincolo che lega passato e presente, familiari spesso perduti. In quanti, prove-
P AGINA 11 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Monsignor Marini La proposta per un cammino di fede attuale anche dopo 80 anni 11° appuntamento “Lo Spirito Santo e la Redenzione”: così nel nienti dai paesi della Penisola Sorrentina e 1932 mons. Marini dall’Agro Nocerino-Sarnese, approfittano intitolava la sua XXV della partecipazione all’Eucarestia per lettera pastorale, con lo trascorrere un momento di comunione scopo di accompagnare forte nel cuore della stessa famiglia, mai la riflessione dei lettori come oggi preda dei vizi che la società del ad una maggiore com- consumo instilla nelle coscienze dei sem- prensione e devozione plici. verso lo Spirito Santo. È forse questa la grazia più richiesta: che Infatti egli ritiene che lo la famiglia resti unita, che ogni forma di Spirito Santo è colui che egoismo sia messo alla porta, che ciascuno viene in aiuto delle trovi in essa l’amore vero, che solo dà creature, è colui che forza, senso e vitalità ad ogni esistenza. entra nella storia, è Ed è questa la Grazia che anche io mi sen- colui che ci par- to di chiedere, insieme con voi che mi la in modo nuovo. E fa leggete, a chiusura di questo mio breve tutto questo in funzione contributo. Chiedo che la grande famiglia della Redenzione, la della Città di Ravello, tra l’altro prossima prepara, la dispone, e ad eleggere la sua guida in ambito civile, l’applica. evento che ad ogni lustro presenta sem- Già a partire dall’Antico pre la sua carica di speranza e di imman- Testamento, nella con- cabile “vivacità”, sospinta dallo zelo dei sapevolezza che “il Dito suoi pastori, sappia trovare nell’unità la di Dio è qui, il popolo realtà ultima di ogni suo progetto. Nessu- ebraico attraverso i pro- no sia lasciato indietro e abbandonato a se feti sperimentava virtù stesso, nessuno cerchi più di prevalere quali la sapienza e la pietà proprie di chi ste altra ragione concreta dell’esistenza e sull’altro accampando diritti e prelazioni volesse vivere secondo Dio”. Ma anche dell’azione dello Spirito, se non quella di di sorta; tutti, invece, si sentano parte tutte quelle persone che prendono parte “agire nelle anime” per donare loro “gli attiva di un corpo unico che è vivo se vive all’Incarnazione, Nascita, Primi anni di immensi tesori della grazia e della vita”. sono le singole parti. E un augurio specia- vita del Messia sono strumento attraverso Infatti “e lo Spirito Santo ci dà la vita, ci le ai laici di Ravello, perchè tornino a cui lo Spirito “in forza delle sue effusioni adotta, ci divinizza e ci spinge ad ogni rivitalizzare le cento Chiese che costellano di luce, di bellezza, di amore” aiuta “a opera buona”. E’ questo uno snodo im- il territorio cittadino con autentiche espe- conoscere e seguire” Gesù Cristo. portante nel ragionamento di Marini in rienze di vita cristiana: troppo spesso Anche nella vita nascosta di Gesù, nel suo quanto egli chiarisce ancora meglio, per rischiamo di trasformarle in quei nie- apostolato e nella sua passione, morte e chi volesse andare subito al dunque, cosa tzschiani sepolcri di Dio in cui l’Assoluto è risurrezione lo Spirito continua a soffiare concretamente fa e cosa permette di fare reso oggetto delle nostre filosofie, delle per “aiutare la contemplazione gioconda” lo Spirito nella vita quotidiana al creden- nostre fisse o, ancor peggio, ridotto a di tutto il mistero della salvezza. te. bene di consumo. Rimettiamo al centro Infine anche nella nascita della Chiesa, il Allora “lo Spirito Santo interiormente ci Cristo, il senso che la vita di ciascuno giorno di Pentecoste nel Cenacolo, lo parla, c’indirizza, ci commuove, ci fa assume dall’autentico incontro con la sua Spirito dava la possibilità agli apostoli e a risolvere, in una parola da divino artista ci persona, e con lui ciò che ci riconduce ad tutti di “discorrere nelle loro lingue delle lavora per formarci, sull’esemplare divi- Uno, come il Padre, il Figlio e lo Spirito grandezze di Dio”. no, alla perfezione cristiana”. Indubbia- sono e come ogni creatura e chiamata ad Fin qui la lettera presenta quindi una spe- mente a Marini, da pastore, interessa essere! cie di carrellata delle azioni dello Spirito spalancare “la perfezione cristiana”, ovve- Francesco Reale nel tempo e, per mons. Marini, non esi- ro la santità, come scenario unico nel
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