Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado

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Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
P AGINA 1                                                                                    I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                           Per una Chiesa Viva
A NNO XVII - N. 9 – OTTOBRE 2021 P ERIODICO DELLA                             COMUNITÀ ECCLESIALE DI RAVELLO
WWW . CHIESARAVELLO . IT    WWW . RAVELLOINFESTA . IT                                    WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM

               Ottobre con il Rosario di Maria:
               Una splendida “catena” di memorie
Attraversare con Maria la vita di Gesù. E      nascere. Nella carne. Nella storia. E per di memorie che “Ella stessa ha costante-
lasciarsi attraversare. Per entrare con lei    l’eternità ne diventa memoria. I ricordi mente recitato nei giorni della sua vita
nella vita. A piccoli passi. Brevi e decisi.   di Maria. Sono stati questi “a costituire, terrena”. Parola di San Giovanni Paolo II.
Come un’Ave Maria.                                                                                      Forse qui nella sua casa di
Sempre uguali. Ma a                                                                                     Efeso. In questo rifugio nel
metterli insieme, uno                                                                                   deserto. Dove certo il
dopo l’altro, quanto                                                                                    nemico non cessava di
portano lontano! Una                                                                                    combatterla. E lei si ripe-
ripetizione che trasfor-                                                                                teva le parole dell’angelo
ma. Questo è il Rosa-                                                                                   per schiacciargli la testa.
rio. Di gioia in luce. Di                                                                               Dove un altro Magnificat
dolore in gloria. Di                                                                                    scaturiva dal suo cuore
gloria in gloria. Perché                                                                                trafitto dalla spada. Un
noi siamo sicuri di sape-                                                                               Magnificat sanguinante,
re che cosa sia la gioia.                                                                               ma non meno gioioso.
Ma la gioia è un miste-                                                                                 Anzi glorioso. Coronato
ro. Crediamo di cono-                                                                                   dal martirio. E dalla vitto-
scere la fonte della luce.                                                                              ria sul male. Efeso. Il luo-
Ma in realtà essa è na-                                                                                 go dove tutti misteri erano
scosta. Riteniamo che                                                                                   compiuti. E quello della
nulla sia più evidente                                                                                  sua esistenza stava per
del dolore. Ma il suo                                                                                   compiersi. E per svelarsi.
significato è velato. Ci                                                                                Maria. Il cielo sulla terra.
consideriamo capaci di                                                                                  L’Assunta. La Regina. Qui
riconoscere l’esultanza                                                                                 a Efeso. Dove, secondo
quando si manifesta                                                                                     un’antica        tradizione,
nella nostra esistenza.                                                                                 “dopo aver condannato
Ma la gloria è un miste-                                                                                l'errore di Nestorio e defi-
ro racchiuso nel cuore                                                                                  nito che la Vergine è vera
della Trinità. Abbiamo                                                                                  Madre di Dio. Il Concilio
bisogno di una “catena                                                                                  stabilì che la Madonna
dolce” che ci rannodi                                                                                   venisse invocata sotto quel
all’infinito, per rimane-                                                                               glorioso titolo con le paro-
re ancorati alla realtà.                                                                                le: ‘Santa Maria, Madre di
Per non fraintendere.                                                                                   Dio, prega per noi pecca-
Per non sprecare. Per non dissipare. I         in certo senso, il rosario” (Giovanni Pao- tori, adesso e nell'ora della nostra mor-
doni che abbiamo ricevuto. Se nessuno ci       lo II, Rosarium Virginis Mariae, 11). E noi te’”. Saluto della Trinità per bocca
ha spiegato che la nostra vita è immersa       possiamo guardarli mentre scorrono nei dell’Angelo. Saluto dello Spirito nelle
nel mistero, ce lo insegna Maria. La Ma-       suoi occhi e mentre scendono sempre più parole di Elisabetta. Saluto della Chiesa
dre che contempla il Mistero. E lo fa          in profondità nel suo cuore. Una catena dal cuore dei suoi figli. Un’Ave. La pre-
Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
P AGINA 2                                                                                          I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

    Continua dalla prima pagina                   restituisce alla nostra vita il silenzio. Per-
                                                  ché mette al centro quell’unica Parola           Sinodo della Chiesa
ghiera più potente della storia. Una coro-        che il Padre ripete nell’eterno silenzio. E         del 2021-2023
na di Ave. Il modo più sicuro per entrare         la circonda di fiori delicati. Le Ave Maria.
nella storia. Per vincere le battaglie. Per       “Per sua natura la recita del Rosario esige
liberare i prigionieri. Come nella batta-         un ritmo tranquillo e quasi un indugio
glia di Lepanto. Il 7 ottobre di 450 anni         pensoso”. Scriveva Paolo VI (Paolo VI,
fa. In quel giorno del 1571, raccontano           Marialis cultus, 47). Perché la sua natura è
gli storici, sulle navi della Lega Santa          la contemplazione. E la Vergine del silen-
“Mentre si moriva per Cristo, per la              zio ne è la regina. Lasciamola regnare.
Chiesa e per la Patria, si recitava il Santo      Viviamo al suo ritmo. Tranquillo e quasi
Rosario: e i prigionieri remavano ritman-         pensoso. Camminiamo con lei nel miste-
do il tempo con le decine dei miste-              ro. Lontani dall’ansiosa frenesia di chi
ri” (Cristina Siccardi, La Madonna del Ro-        crede di dover combattere contro un
sario e la battaglia di Lepanto, Corrispon-       oscuro destino. O dalla raggelante traco-
denza Romana, ottobre 2020).                      tanza di chi finge che non esista tutto ciò
La vittoria fu straordinaria. Come la Re-         che non può afferrare. Il mistero è una   Per la Chiesa di Cristo, popolo di Dio in
gina del Rosario che la ottenne. “I forzati       realtà. Conduce alla gloria, si nutre di  cammino nella storia, in questi giorni è
che erano stati messi ai banchi dei remi          dolore, si manifesta nella luce, si esprime
                                                                                            iniziato un cammino nuovo orientato al
furono liberati: sbarcarono a Porto Reca-         nella gioia. Maria ne ha tra le mani il vin-
                                                                                            Giubileo del 2025; Cammino formalmen-
nati e salirono in processione alla Santa         colo sicuro. Si parte da un annuncio. Si  te avviato nella forma di processo dei
Casa (di Loreto), dove offrirono le loro          arriva all’assunzione. Delle nostre anime.cristiani che si incamminano insieme ver-
catene alla Madonna; con esse furono              Dei nostri corpi. Per regnare con lei. E  so il Signore Gesù.
costruite le cancellate poi poste agli altari     generare altri annunci. Altre resurrezio- Questo vuol essere e deve realizzare il
delle cappelle”.                                  ni. In una catena che si ripete, ma non è “Sinodo della Chiesa” del 2021-2023: un
Certo non sbagliava il santo papa polacco         mai la stessa. Il mistero è una realtà. Macammino che sarà inaugurato, a livello di
a dichiarare che “il Rosario è la preghiera       possiamo conoscerla solo con Maria. Mat-  Chiesa universale, dal Papa ufficialmente il
più virile”. Stabile e penetrante. Stru-          to è chi spera che nostra ragione/possa tra-
                                                                                            10 ottobre.
mento indispensabile per costruire sulla          scorrer l’infinita via… (Pur., III, 34-35).
                                                                                            L'evento dovrà proseguire poi nelle diocesi
roccia. Della Parola. Non c’è molto di            Riflette Virgilio nel Purgatorio dantesco.il 17 ottobre per culminare nella XVI As-
Maria nel Vangelo, ma c’è molto del               San Domenico chiedeva uno strumento       semblea Generale Ordinaria del Sinodo dei
Vangelo in Maria. Anzi, tutto. Entrare            efficace per combattere gli errori delle  Vescovi (ottobre 2023), a cui farà seguito la
con lei, che ne è la madre, nel mistero           eresie.                                   fase attuativa, che coinvolgerà nuovamente
del Verbo fatto carne è garanzia per acco-        Forse una predica eloquente che manife-   le Chiese particolari.
glierlo e generarlo di nuovo nella storia.        stasse senza alcun dubbio la verità. Gli fu
                                                                                            Questo cammino del Sinodo sulla sino-
La nostra. La nostra gioia. Il nostro dolo-       consegnato il Rosario. Strana risposta.   dalità si propone di orientare la nostra
re.                                               Ma l’unica possibile ad ascoltare ancora  vita a Cristo (conosciuto, amato, servito,
La nostra luce. La nostra gloria. Misteri.        Dante. State contenti umana gente al quia/vissuto, annunciato da tutti);e vuol esse-
Che viviamo ogni giorno senza compren-            che se potuto aveste veder tutto/mestier non
                                                                                            re per tutti i fedeli, anzitutto, un corag-
dere. Per questo il Rosario si recita ogni        era parturir Maria.                       gioso impegno verso l’orizzonte cui
giorno. Perché ogni giorno Maria ce ne            Della realtà possiamo conoscere il quia,  deve camminare la Chiesa del terzio
svela il valore infinito.                         l’esistenza. Anche quella di Dio. Ma la   millennio; una Chiesa rinnovata che viva
Per questo il Rosario è onnipotente. Per-         sua essenza, il quid, è nascosto nel grem-intensamente la Sua Vocazione: essere
ché Maria apre le porte del cielo nella           bo della Vergine. E si manifesta, nella sua
                                                                                            comunione, partecipazione, missione”:
vita di chi passa con lei nei misteri di Ge-      essenza di amore infinito, nel sangue ver-una Chiesa sinodale.
sù. Le cose tutte quante hanno ordine tra loro,   sato dal Crocifisso sulla croce. E anche  Il 7 Settembre 2021 è stato presentato il
diceva Dante. Ma quando quest’ordine è            noi possiamo vederla. La realtà del miste-Documento preparatorio e il Vademe-
sconvolto.                                        ro. Viva e palpitante anche dopo la mor-  cum per i vescovi per orientare il cammi-
Quando si perde il senso del mistero e            te.                                       no del Sinodo sulla sinodalità,che si terrà
tutto sembra incomprensibile oscurità.            Poca cosa la vita senza mistero. Anonima  in Vaticano nel 2023: un testo agile e,
Quando la gioia, la luce, il dolore e la          e senza fascino. E del mistero Maria è la sotto alcuni punti di vista, sorprendente.
gloria prendono le sembianze di paura,            porta, il Rosario il ritmo, la corona la via.
                                                                                            Una ventina di pagine, con una veste
buio, rancore e vergogna. La preghiera            Via pulchritudinis. Perché nel primo mi-  grafica curata e accattivante, senza ridon-
del Rosario restituisce alla realtà quella        stero della vita si contempla l’amore.    danze di un magistero più impegnato a
forma/che l’universo a Dio fa simigliante.        Nell’ultimo la felicità senza fine.      citare sé stesso che a istruire l’avvio di un
Armonia. Pace. E silenzio. Niente di stra-                                                  processo del pensare e fare insieme. Po-
                                                                             Enza Ricciardi
no. Il Rosario è la preghiera vocale che                                                    che le note a piè pagina, che nel passato
Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
P AGINA 3                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
servivano ad assicurare, mediante una            co a fianco. Nella vostra Chiesa locale, chi   “camminare insieme”? Come ispirano le
continuità costruita artificialmente, che di     sono coloro che “camminano insieme”?           decisioni più importanti? Come promuo-
fatto nel sinodo in via di preparazione non      Quando diciamo “la nostra Chiesa”, chi ne      viamo la partecipazione attiva di tutti i
sarebbe successo nulla (o poco).                 fa parte? Chi ci chiede di camminare in-       Fedeli alla liturgia e l’esercizio della fun-
Il Documento preparatorio recentemente           sieme? Quali sono i compagni di viaggio,       zione di santificare? Quale spazio viene
illustrato ai nostri pastori è uno strumen-      anche al di fuori del perimetro ecclesiale?    dato all’esercizio dei ministeri del lettora-
to “per favorire la prima fase di ascolto e      Quali persone o gruppi sono lasciati ai        to e dell’accolitato?
consultazione del Popolo di Dio nelle            margini, espressamente o di fatto? Nostro      IV. CORRESPONSABILI NELLA MIS-
Chiese particolari (ottobre 2021 – aprile        compito sarà:                                  SIONE. La sinodalità è a servizio della
2022), nella speranza di contribuire a           I. ASCOLTARE. L’ascolto è il primo             missione della Chiesa, a cui tutti i suoi
mettere in moto le idee, le energie e la         passo, ma richiede di avere mente e cuore      membri sono chiamati a partecipare. Poi-
creatività di tutti coloro che prenderanno       aperti, senza pregiudizi. Verso chi la no-     ché siamo tutti discepoli missionari, in
parte all’itinerario, e facilitare la condivi-   stra Chiesa particolare è “in debito di        che modo ogni Battezzato è convocato
sione dei frutti del loro impegno”. Il Papa      ascolto”? Come vengono ascoltati i Laici,      per essere protagonista della missione?
ripete senza stancarsi che la Chie-              in particolare giovani e donne? Come           Come la comunità sostiene i propri mem-
sa,popolo di Dio è «una Chiesa                                                                            bri impegnati in un servizio nella
che cammina insieme, che per-                                                                             società (impegno sociale e politi-
corre le strade della vita con la                                                                         co, nella ricerca scientifica e
fiaccola del Vangelo accesa».                                                                             nell’insegnamento, nella promo-
Non una Chiesa «fortezza»,                                                                                zione della giustizia sociale, nella
dunque, ma una Chiesa che                                                                                 tutela dei diritti umani e nella
abita dentro la storia. Uscire,                                                                           cura della Casa comune, ecc.)?
farsi prossimi, «accogliere le                                                                            Come li aiuta a vivere questi
domande e le attese della gen-                                                                            impegni in una logica di missio-
te» è l’antidoto contro l’autore-                                                                         ne? Come avviene il discerni-
ferenzialità.           Dobbiamo                                                                          mento sulle scelte relative alla
«immergerci» nella vita reale                                                                             missione e chi vi partecipa? Co-
per capire «quali sono i bisogni                                                                          me sono state integrate e adatta-
e le attese spirituali del nostro                                                                         te III. IV. V. le diverse tradizioni
popolo » e «che cosa si aspetta                                                                           in materia di stile sinodale che
dalla Chiesa».                                                                                            costituiscono il patrimonio di
Questo vogliamo fare con il Cammino sino-        integriamo il contributo di Consacrate e       molte Chiese, in particolare quelle orien-
dale, che ad ottobre entrerà nel vivo. Per       Consacrati? Che spazio ha la voce delle        tali, in vista di una efficace testimonianza
la Chiesa che è in Italia si tratta di un’op-    minoranze, degli scartati e degli esclusi?     cristiana? Come funziona la collaborazio-
portunità da cogliere con sapienza e con         Riusciamo a identificare pregiudizi e ste-     ne nei territori dove sono presenti Chiese
coraggio, per avviare processi di rinnova-       reotipi che ostacolano il nostro ascolto?      sui iuris diverse?
mento e disegnare orizzonti di speranza in       Come ascoltiamo il contesto sociale e          V. DIALOGARE NELLA CHIESA E
un tempo ancora intriso d’incertezza e           culturale in cui viviamo? I. II. 34 35         NELLA SOCIETÀ. Il dialogo è un cam-
paura.                                           II. PRENDERE LA PAROLA. Tutti sono             mino di perseveranza, che comprende
Anche l’arcivescovo di Napoli ha annun-          invitati a parlare con coraggio e parresia,    anche silenzi e sofferenze, ma capace di
ciato l’apertura della fase diocesana del        cioè integrando libertà, verità e carità.      raccogliere l’esperienza delle persone e
Sinodo dei vescovi, fissata per il 17 otto-      Come promuoviamo all’interno della             dei popoli. Quali sono i luoghi e le moda-
bre e, a breve, la divulgazione della sua        comunità e dei suoi organismi uno stile        lità di dialogo all’interno della nostra
prima Lettera pastorale, «nella quale – ha       comunicativo libero e autentico, senza         Chiesa particolare? Come vengono af-
spiegato Battaglia – si chiarirà che questo      doppiezze e opportunismi? E nei confron-       frontate le divergenze di visione, i conflit-
sarà l’anno dello Shemà, dell’ascolto: del       ti della società di cui facciamo parte?        ti, le difficoltà? Come promuoviamo la
Signore, del fratello, del tempo, nell’or-       Quando e come riusciamo a dire quello          collaborazione con le Diocesi vicine, con
dinarietà della vita pastorale ». Vento          che ci sta a cuore? Come funziona il rap-      e tra le comunità religiose presenti sul
nuovo per la terra partenopea e per la           porto con il sistema dei media (non solo       territorio, con e tra associazioni e movi-
Chiesa napoletana.                               quelli cattolici)? Chi parla a nome della      menti laicali, ecc.? Quali esperienze di
ll Sinodo dovrà essere un cammino di             comunità cristiana e come viene scelto?        dialogo e di impegno condiviso portiamo
ascolto ha aggiunto monsignor Battaglia, e       III. CELEBRARE. “Camminare insieme”            avanti con credenti di altre religioni e con
da qui «ripenseremo come riorganizzare           è possibile solo se si fonda sull’ascolto      chi non crede? Come la Chiesa dialoga e
la Chiesa di Napoli, accanto ai fragili, ai      comunitario della Parola e sulla celebra-      impara da altre istanze della società: il
più soli», in linea con il cammino sinodale      zione dell’Eucaristia. In che modo la pre-     mondo della politica, dell’economia, del-
della Chiesa universale. Nella Chiesa e          ghiera e la celebrazione liturgica ispirano    la cultura, la società civile, i poveri...? 
nella società siamo sulla stessa strada fian-    e orientano effettivamente il nostro                                      A cura di G.I.
Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
P AGINA 4                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

    GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE DEL 24 OTTOBRE
               ‘C’è bisogno urgente di missionari di speranza’
Alla terza domenica di ottobre si celebra       nere estraneo all’annuncio liberatore”. In    «Non è qui, è risorto» (Lc 24,6)”.
la Giornata Missionaria Mondiale. Il tito-      loro, egli continua, è maturata la            “In questo tempo di pandemia – aggiunge
lo è “Non possiamo tacere quello che            “convinzione che Dio può agire in qual-       - davanti alla tentazione di mascherare e
abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20). “Il       siasi circostanza, anche in mezzo ad appa-    giustificare l’indifferenza e l’apatia in
mettersi ‘in stato di missione’ è un rifles-    renti fallimenti e la certezza che ‘chi si    nome del sano distanziamento sociale, è
so della gratitudine” verso l’incontro con      offre e si dona a Dio per amore, sicura-      urgente la missione della compassione
Gesù Cristo. I primi cristiani hanno tra-       mente sarà fecondo (cfr Gv 15,5)’”.           capace di fare della necessaria distanza un
sformato “ogni inconveniente, contrarie-        Sembra essere questo il centro del Mes-       luogo di incontro, di cura e di promozio-
tà e difficoltà in opportunità per la mis-      saggio perché qui esso tocca il momento       ne”.
sione”. “In questo tempo di pandemia…           presente: “Così anche noi: nemmeno            La misericordia ricevuta nell’incontro
è urgente la missione della compassione”,       l’attuale momento storico è facile. La        con Cristo, genera “solidarietà” e
vincendo il “più vile degli scetticismi:        situazione della pandemia ha evidenziato      “passione” per il bene comune, vincendo
‘tanto è lo stesso, nulla cambierà’”. Pre-      e amplificato il dolore, la solitudine, la    il “più vile degli scetticismi: ‘tanto è lo
gare per le vocazioni missionarie. “Ed è                                                        stesso, nulla cambierà’”.
una chiamata che Egli rivolge a tutti,                                                          Un ultimo punto del Messaggio è “Un
seppure non nello stesso modo”.                                                                 invito a ciascuno di noi” nel “farci carico
 “C’è bisogno urgente di missionari di                                                          e.… far conoscere ciò che portiamo nel
speranza”: è il grido che percorre tutto                                                        cuore”. Senza questo slancio missionario
il Messaggio di Papa Francesco per la                                                           personale, “la nostra vita di fede si inde-
Giornata missionaria mondiale 2021Il                                                            bolisce, perde profezia e capacità di
titolo riprende una frase degli Atti degli                                                      stupore e gratitudine nell’isolamento
apostoli (At 4,20): “Non possiamo ta-                                                           personale o chiudendosi in piccoli grup-
cere quello che abbiamo visto e ascolta-                                                        pi; per sua stessa dinamica esige una
to”.                                                                                            crescente apertura capace di raggiunge-
Il pontefice mostra anzitutto che i cri-                                                        re e abbracciare tutti”.
stiani “non possono tacere” perché han-                                                         Per questo è importante la “gratitudine”
no fatto un incontro così pieno e defini-                                                       verso i cristiani degli Atti degli apostoli,
tivo da rendere incontenibile la loro                                                           come pure verso i missionari contempo-
missione: “L’amore è sempre in movi-                                                            ranei, “quanti sono stati capaci di met-
mento e ci pone in movimento per                                                                tersi in cammino, lasciare terra e fami-
condividere l’annuncio più bello e fon-                                                         glia affinché il Vangelo possa raggiunge-
te di speranza: «Abbiamo trovato il                                                             re senza indugi e senza paure gli angoli
Messia» (Gv 1,41)”. Da questo incon-                                                            di popoli e città dove tante vite si trova-
tro – egli continua - fiorisce “il miraco-                                                      no assetate di benedizione”. Ma occorre
lo della gratuità, del dono gratuito di sé.     povertà e le ingiustizie di cui già tanti     anche “essere coraggiosi” e “pregare”,
Anche il fervore missionario non si può         soffrivano e ha smascherato le nostre false   perché “il signore della messe, … mandi
mai ottenere in conseguenza di un ragio-        sicurezze e le frammentazioni e polarizza-    operai nella sua messe (Lc 10,2) … Ed è
namento o un calcolo. Il mettersi ‘in           zioni che silenziosamente ci lacerano. I      una chiamata che Egli rivolge a tutti, sep-
stato di missione’ è un riflesso della grati-   più fragili e vulnerabili hanno sperimen-     pure non nello stesso modo”.
tudine”.                                        tato ancora di più la propria vulnerabilità   “Vivere la missione – conclude - è avven-
Uno sguardo agli Atti degli apostoli, mo-       e fragilità. Abbiamo vissuto lo scoraggia-    turarsi a coltivare gli stessi sentimenti di
stra che la vita dei primi cristiani non è      mento, il disincanto, la fatica; e perfino    Cristo Gesù e credere con Lui che chi mi
stata facile: “storie di emarginazione e di     l’amarezza conformista, che toglie la         sta accanto è pure mio fratello e mia so-
prigionia si intrecciavano con resistenze       speranza, ha potuto impossessarsi dei         rella. Che il suo amore di compassione
interne ed esterne”. Ma essi sono riusciti      nostri sguardi. Noi, però, «non annuncia-     risvegli anche il nostro cuore e ci renda
“a trasformare ogni inconveniente, con-         mo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore:        tutti discepoli missionari.
trarietà e difficoltà in opportunità per la     quanto a noi, siamo i vostri servitori a      Maria, la prima discepola missionaria,
missione. I limiti e gli impedimenti di-        causa di Gesù» (2 Cor 4,5). Per questo        faccia crescere in tutti i battezzati il desi-
ventarono anch’essi luogo privilegiato          sentiamo risuonare nelle nostre comunità      derio di essere sale e luce nelle nostre
per ungere tutto e tutti con lo Spirito del     e nelle nostre famiglie la Parola di vita     terre (cfr Mt 5,13-14)”.
Signore. Niente e nessuno poteva rima-          che riecheggia nei nostri cuori e ci dice:                  P Bernardo Cervellera
Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
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   Gesù è pane spezzato che guarisce le chiusure e
               apre alla condivisione

Momento centrale della visita compiuta da        discepolato. Esso avviene attraverso tre        attende. Anzi — annota l’evangelista —
Papa Francesco a Budapest è stata la messa       passaggi, che fecero i discepoli e possiamo     Gesù        comincia       ad      insegnare
presieduta ieri mattina, 12 settembre, nella     compiere anche noi: l’annuncio di Gesù il       «apertamente» (Mc 8, 32) che «il Figlio
piazza degli Eroi, a conclusione del 52°         primo, il discernimento con Gesù il se-         dell’uomo doveva soffrire molto ed essere
Congresso eucaristico internazionale, aper-      condo, il cammino dietro a Gesù il terzo.       rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacer-
                                                 1. L’annuncio di Gesù. A quel “Ma voi, chi      doti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo
tosi nella capitale magiara domenica 5. Di
                                                 dite che io sia?” rispose Pietro, come rap-     tre giorni, risorgere» (v. 31).
seguito il testo dell’omelia pronunciata dal     presentante dell’intero gruppo: «Tu sei il      Di fronte a questo annuncio di Gesù, an-
Pontefice.                                       Cristo». Pietro dice tutto in poche parole,     nuncio sconvolgente, possiamo rimanere
A Cesarea di Filippo Gesù chiede ai disce-       la risposta è giusta, ma sorprendentemen-       anche noi esterrefatti. Anche noi vorrem-
poli: «Ma voi, chi dite che io sia?» (Mc 8,      te, dopo questo riconoscimento Gesù             mo un messia potente anziché un servo
29). Questa domanda mette alle strette i         ordina «severamente di non parlare ad           crocifisso. L’Eucaristia sta davanti a noi
discepoli e segna una svolta nel loro cam-       alcuno di lui» (v. 30). Ci domandiamo:          per ricordarci chi è Dio. Non lo fa a paro-
mino dietro al Maestro. Essi conoscevano         perché un divieto così drastico? Per una        le, ma concretamente, mostrandoci Dio
bene Gesù, non erano più dei principianti:       ragione precisa: dire che Gesù è il Cristo,     come Pane spezzato, come Amore croci-
avevano familiarità con Lui, erano stati         il Messia, è esatto ma incompleto. C’è          fisso e donato. Possiamo aggiungere tanta
testimoni di molti miracoli compiuti,            sempre il rischio di annunciare una falsa       cerimonia, ma il Signore rimane lì, nella
rimanevano colpiti dal suo insegnamento,         messianicità, secondo gli uomini e non          semplicità di un Pane che si lascia spezza-
lo seguivano dovunque andava. Eppure,            secondo Dio.                                    re, distribuire e mangiare. È lì: per salvar-
non pensavano ancora come Lui. Mancava           Perciò, a partire da quel momento, Gesù         ci si fa servo; per darci vita, muore. Ci fa
il      passaggio       decisivo,       quel-    comincia a rivelare la sua identità, quella     bene lasciarci sconvolgere dall’annuncio
lo dall’ammirazione per Gesù all’imitazione di   pasquale, quella che troviamo nell’Eucari-      di Gesù. E qui chi si apre a questo annun-
Gesù. Anche oggi il Signore, fissando lo         stia. Spiega che la sua missione sarebbe        cio di Gesù, si apre al secondo passaggio.
sguardo su ognuno di noi, ci interpella          culminata, sì, nella gloria della risurrezio-   2. Il discernimento con Gesù. Di fronte
personalmente: “Ma io chi sono davvero           ne, ma passando attraverso l’umiliazione        all’annuncio del Signore, la reazione di
per te?”. Chi sono per te? È una domanda         della croce. Si sarebbe cioè svolta secondo     Pietro è tipicamente umana: quando si
che, rivolta a ciascuno di noi, non chiede       la sapienza di Dio, «che — dice San Paolo       profila la croce, la prospettiva del dolore,
solo una risposta esatta, da catechismo,         — non è di questo mondo, né dei domi-           l’uomo si ribella. E Pietro, dopo aver
ma una risposta personale, una risposta di       natori di questo mondo» (1 Cor 2, 6).           confessato la messianicità di Gesù, si scan-
vita.                                            Gesù impone il silenzio sulla sua identità      dalizza delle parole del Maestro e tenta di
Da questa risposta nasce il rinnovamento del     messianica, non però sulla croce che lo         dissuaderlo dal procedere sulla sua via. La
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croce non è mai di moda. Cari fratelli e        ne, ci guarisca dalle nostre rigidità e dal       Curare le relazioni
sorelle, la croce non è mai di moda: oggi       ripiegamento su noi stessi; ci liberi dalla
come in passato. Ma guarisce dentro. È          schiavitù paralizzante del difendere la             al tempo della
davanti al Crocifisso che sperimentiamo         nostra immagine, ci ispiri a seguirlo dove              ripresa
una benefica lotta interiore, l’aspro con-      Lui vuole condurci. Non dove voglio io.          Pubblichiamo di seguito il testo della Lettera
flitto tra il “pensare secondo Dio” e il        Eccoci così giunti al terzo passaggio.           inviata dalla Presidenza CEI a tutti i Vescovi
“pensare secondo gli uomini”. Da un lato,       3. Il cammino dietro a Gesù, anche il cam-       all’inizio del nuovo anno pastorale.
c’è la logica di Dio, che è quella dell’a-      mino con Gesù. «Va’ dietro a me, Sata-           Non può esserci azione pastorale della
more umile.                                     na» (v. 33). Così Gesù riconduce Pietro a        Chiesa senza la cura delle relazioni. Nel
La via di Dio rifugge da ogni imposizione,      sé, con un comando accorato, forte. Ma il        tempo della pandemia, proprio nei perio-
ostentazione, e da ogni trionfalismo, è         Signore, quando comanda qualcosa, in             di più bui, abbiamo scoperto che l’essen-
sempre protesa al bene altrui, fino al sa-      realtà è lì, pronto a donarla.                   ziale è proprio la relazione: tra operatori
crificio di sé.                                 E Pietro accoglie la grazia di fare “un pas-     pastorali, con i ragazzi e le loro famiglie,
Dall’altro lato c’è il “pensare secondo gli     so indietro”. Il cammino cristiano non è         con le persone sole… Per salvaguardare
uomini”: è la logica del mondo, della           una rincorsa al successo, ma comincia con        questa esigenza primaria abbiamo impara-
mondanità, attaccata all’onore e ai privi-      un passo indietro — ricordate questo: il         to a utilizzare nuovi modi e strumenti per
legi, rivolta al prestigio e al successo. Qui   cammino cristiano comincia con un passo          comunicare: social media, streaming, etc.
contano la rilevanza e la forza, ciò che        indietro —, con un decentramento libe-           Anche se le attività pastorali sono ancora
attira l’attenzione dei più e sa farsi valere   ratorio, con il togliersi dal centro della       condizionate dalle giuste e dovute atten-
di fronte agli altri.                           vita.                                            zioni per contenere il rischio di contagio
Abbagliato da questa prospettiva, Pietro        Allora Pietro riconosce che il centro non        dal virus, la campagna vaccinale – tuttora
prende in disparte Gesù e si mette a rim-       è il suo Gesù, ma il vero Gesù. Cadrà anco-      in corso nel Paese – permette di far tor-
proverarlo (cfr. v. 32).                        ra, ma di perdono in perdono riconoscerà         nare all’ordinario quanto finora previsto
Prima lo aveva confessato, adesso lo rim-       sempre meglio il volto di Dio. E passerà         come straordinario o emergenziale. Ov-
provera. Può capitare anche a noi di met-       dall’ammirazione sterile per Cristo all’i-       viamente, dove ricorrono le condizioni di
tere il Signore “in disparte”, di metterlo      mitazione concreta di Cristo.                    sicurezza: è importante non far mancare
in un angolo del cuore, continuando a           Che cosa vuol dire camminare dietro a            ai fedeli quei gesti di preghiera, parteci-
ritenerci religiosi e per bene e ad andare      Gesù? È andare avanti nella vita con la sua      pazione e speranza che testimoniano la
avanti per la nostra strada senza lasciarci     stessa fiducia, quella di essere figli amati     vicinanza della Chiesa in questo tempo
conquistare dalla logica di Gesù. Ma c’è        di Dio. È percorrere la stessa via del Mae-      così particolare. Per questo, anche la tra-
una verità: Egli però ci accompagna, ci         stro, venuto per servire e non per essere        smissione in streaming della Messa può
accompagna in questa lotta interiore,           servito (cfr. Mc 10, 45). Camminare die-         essere stata un aiuto in tempo di emer-
perché desidera che, come gli Apostoli,         tro a Gesù è muovere ogni giorno i nostri        genza, nell’ottica di una prossimità più
scegliamo la sua parte.                         passi incontro al fratello.                      familiare e comunitaria, ma certamente
C’è la parte di Dio e c’è la parte del mon-     Lì ci spinge l’Eucaristia: a sentirci un solo    non è da ritenere una soluzione, e nean-
do. La differenza non è tra chi è religioso     Corpo, a spezzarci per gli altri. Cari fra-      che un’alternativa in tempo di non emer-
e chi no. La differenza cruciale è tra il       telli e sorelle, lasciamo che l’incontro con     genza.
vero Dio e il dio del nostro io.                Gesù nell’Eucaristia ci trasformi, come ha       La cura delle relazioni
Quanto è distante Colui che regna in si-        trasformato i Santi grandi e coraggiosi che      Il Vangelo è annunciato nella cura delle
lenzio sulla croce dal falso dio che vor-       onorate, penso a Santo Stefano e Santa           relazioni: Gesù testimonia l’amore del
remmo regnasse con la forza e riducesse         Elisabetta.                                      Padre ai malati che incontra, ai peccatori
al silenzio i nostri nemici! Quanto è di-       Come loro, non accontentiamoci di poco;          che perdona, ai discepoli che chiama.
verso Cristo, che si propone solo con           non rassegniamoci a una fede che vive di         Gesù annuncia la vicinanza del Regno di
amore, dai messia potenti e vincenti adu-       riti e di ripetizioni, apriamoci alla novità     Dio con la sua prossimità a coloro che
lati dal mondo! Gesù ci scuote, non si          scandalosa del Dio crocifisso e risorto,         sono scartati ed emarginati. Lo stile di
accontenta delle dichiarazioni di fede, ci      Pane spezzato per dare vita al mondo.            cura del Signore è per la Chiesa un appel-
chiede di purificare la nostra religiosità      Saremo nella gioia; e porteremo gioia.           lo ad alimentare relazioni di solidarietà,
davanti alla sua croce, davanti all’Eucari-     Questo Congresso Eucaristico Internazio-         comunione e attenzione verso tutti, so-
stia.                                           nale è un punto di arrivo di un percorso,        prattutto i più deboli. In questo periodo
Ci fa bene stare in adorazione davanti          ma sia soprattutto un punto di partenza.         ci accorgiamo anche di quanto la pande-
all’Eucaristia per contemplare la fragilità     Perché il cammino dietro a Gesù invita a         mia abbia inciso sulla rete di relazioni
di Dio.                                         guardare avanti, ad accogliere la svolta         ecclesiali, di quanto la distanza e il confi-
Dedichiamo tempo all’adorazione. È un           della grazia, a far rivivere ogni giorno in      namento abbiano messo a rischio la tenuta
modo di pregare che si dimentica troppo.        noi quell’interrogativo che, come a Cesa-        del tessuto comunitario: nonostante i
Dedichiamo tempo all’adorazione.                rea di Filippo, il Signore rivolge a ognuno      lodevoli sforzi e la creatività pastorale di
Lasciamo che Gesù Pane vivo risani le           di noi suoi discepoli: Ma voi, chi dite che io   molti, si avverte come le relazioni
nostre chiusure e ci apra alla condivisio-      sia?                                             “mediate dal digitale” non possano avere
Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
P AGINA 7                                                                                          I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
                                                                                                                di tutti e, soprattutto, di
                                                                                                                chi è impegnato nell’azione
                                                                                                                pastorale delle nostre co-
                                                                                                                munità. Siamo, dunque,
                                                                                                                chiamati a rispondere per
                                                                                                                primi a “un atto di amore”
                                                                                                                per noi stessi e per le co-
                                                                                                                munità che ci sono affidate.
                                                                                                                Facciamo quanto è nelle
                                                                                                                nostre possibilità perché le
                                                                                                                relazioni pastorali riprenda-
                                                                                                                no nella cura vicendevole
                                                                                                                e, specialmente, dei più
                                                                                                                deboli. Facciamolo come
                                                                                                                atto di risposta al mandato
                                                                                                                del Signore di servirci gli
                                                                                                                uni gli altri, come lui si è
                                                                                                                fatto nostro servo; come
sempre quello spessore umano e quell’in-        atto di amore. Amore per sé stessi, amore       segno di accoglienza del suo invito a pren-
tensità corporea ed emotiva necessari a         per familiari e amici, amore per tutti i        derci cura gli uni degli altri, come lui si è
costruire rapporti fraterni ed evangelici.      popoli». Anche il Presidente della Repub-       preso cura di noi.
La ripresa delle attività pastorali invita,     blica, Sergio Mattarella, intervenendo il       Alcune linee operative
nella necessaria prudenza e nel rispetto        20 agosto 2021 alla sessione di apertura        Ci sono alcune attività pastorali che pos-
delle normative vigenti, ad avere un sur-       della 42ª edizione del Meeting per l’ami-       sono esporre a un particolare rischio di
plus di cura delle relazioni perché il ritor-   cizia fra i popoli, ha sottolineato che «il     contagio o perché svolte in gruppo (come
no “in presenza” non avvenga semplice-          vaccino è lo strumento più efficace di cui      la catechesi) oppure per la loro stessa
mente con i tempi e i metodi pastorali a        disponiamo per difenderci e per tutelare i      natura (come le attività coreutiche). La
cui eravamo abituati, ma diventi un’occa-       più deboli e i più esposti a gravi perico-      cura delle relazioni chiede d’incentivare il
sione per mettere al centro ancora di più       li».                                            più possibile l’accesso alla vaccinazione
l’incontro tra le persone, luogo in cui si      Un appello alle coscienze                       dei ministri straordinari della Comunione
realizza l’incontro tra Dio e l’umanità, tra    Il tema della vaccinazione, come noto,          Eucaristica; di quanti sono coinvolti in
il Signore e la sua Chiesa, nell’annuncio       rientra nella più ampia materia della tute-     attività caritative; dei catechisti; degli
della Parola, nella celebrazione dell’Euca-     la della salute pubblica ed è affidato alle     educatori; dei volontari nelle attività ri-
ristia e nella condivisione tra i fratelli.     competenti autorità dello Stato. Finora         creative; dei coristi e dei cantori.
Vanno in questa direzione il progetto per       l’obbligo vaccinale riguarda solo alcune        Pertanto, le Conferenze Episcopali Regio-
gli adolescenti “Seme diVento”, proposto        circoscritte categorie di lavoratori. La        nali e ciascun Vescovo, sentiti i Consigli
dal Servizio Nazionale per la pastorale         normativa civile attuale non prevede l’ob-      di partecipazione, possono formulare
giovanile, insieme all’Ufficio Catechistico     bligo vaccinale né richiede la certificazio-    messaggi o esortazioni per invitare alla
Nazionale e all’Ufficio Nazionale per la        ne verde per partecipare alle celebrazioni      vaccinazione tutti i fedeli e, in particolar
pastorale della famiglia, e il testo che ha     o alle processioni né per le attività pasto-    modo, gli operatori pastorali coinvolti
predisposto l’Ufficio Catechistico Nazio-       rali in senso stretto (catechesi, doposcuo-     nelle attività caratterizzate da un maggio-
nale proprio in vista della ripresa delle       la, attività caritative…).                      re rischio di contagio, come quelle elen-
attività di catechesi.                          Resta fondamentale mitigare i rischi di         cate. Per contribuire a una maggiore e più
La relazione pastorale è attenzione             trasmissione del virus, che è ancora peri-      efficace informazione, in questa fase po-
alle persone                                    coloso, specialmente nelle sue varianti.        trebbe essere opportuno promuovere
Nella cura della relazione pastorale non        Per questo è bene continuare a osservare        incontri con esperti che possano offrire
deve mai mancare l’attenzione massima           le misure di protezione finalizzate alla        spiegazioni e delucidazioni sul tema delle
alle persone che s’incontrano e che s’in-       riduzione del contagio, quali l’uso delle       vaccinazioni.
tende servire come operatori. Tale atten-       mascherine, il distanziamento fisico e          Ovviamente, rimane inalterata la facoltà
zione diventa gesto di amore anche attra-       l’igiene costante delle mani. La preven-        di ogni singolo Vescovo di definire criteri
verso la scelta di vaccinarsi. Papa France-     zione di nuovi focolai passa, infatti, attra-   che consentano di svolgere le attività pa-
sco, nel videomessaggio ai popoli dell’A-       verso l’adozione di comportamenti re-           storali in presenza, in condizioni di sicu-
merica Latina del 18 agosto 2021, ha ri-        sponsabili e un’immunizzazione sempre           rezza e nel rispetto della normativa vigen-
cordato che «vaccinarsi, con vaccini auto-      più diffusa.                                    te.
rizzati dalle autorità competenti, è un atto    La tematica è complessa e la nostra rifles-     Roma, 8 settembre
di amore. E contribuire a far sì che la         sione dovrà rimanere aperta. L’appello           La Presidenza CEI
maggior parte della gente si vaccini è un       del Papa, tuttavia, interpella le coscienze
Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
P AGINA 8                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                     Bellezza imperfetta
Tra fanfare e tromboni, che lasciano il         tributo, tanti studenti hanno avuto gravi       glie dei nostri alunni si rende veramente
tempo che trovano, si è aperto il nuovo         problemi a livello psicologico e spesso         indispensabile, per aiutare le famiglie stes-
anno scolastico. Speriamo che si svolga         psichiatrico, i cui effetti potrebbero essere   se e di conseguenza gli studenti a com-
senza intoppi e che la scuola vissuta negli     ancora in atto e che non possiamo trascu-       prendere che la Scuola non è una nemica.
ultimi due anni rimanga solo un dramma-         rare o sottovalutare. Come insegnanti           Grazie a questa collaborazione, caratteriz-
tico ricordo.                                   siamo pertanto ancora di più invitati ad        zata dal reciproco rispetto e dall’assenza
Di certo, la ripartenza delle scuole è il       ascoltare i nostri alunni non solo durante      di giudizi e pregiudizi, anche se con sfere
segno più evidente di un ritorno alla nor-      le interrogazioni, per certificare l’acquisi-   di competenze diverse, genitori e inse-
malità e, come ha detto il Presidente Mat-      zione o meno di determinate e talvolta          gnanti si ritrovano uniti e impegnati nella
tarella, all’inaugurazione ufficiale dell’an-   fumose competenze, ma quotidianamen-            realizzazione del progetto educativo e
no scolastico, a Pizzo Calabro, è la ripar-     te, consapevoli che anche i loro silenzi        formativo.
tenza dell’Italia. E’ innegabile infatti che    sono più eloquenti di tante parole.             La contrapposizione e le barriere non
proprio negli istituti scolastici, di ogni       Ovviamente questa necessaria e fonda-          giovano ad alcuna delle due parti e soprat-
ordine e grado, si deve ricostruire quello      mentale attenzione alla persona non può         tutto danneggiano i ragazzi e le ragazze.
che la pandemia ha distrut-                                                                                       Scuola e famiglia devono
to o lacerato sul piano                                                                                           prendere coscienza che
umano e sociale, perché,                                                                                          l’emergenza         educativa,
come ha ricordato ancora                                                                                          acuitasi con la pandemia,
il Capo dello Stato, l’am-                                                                                        non può essere sottovalu-
biente scolastico è anche                                                                                         tata e che bisogna operare
“irrinunciabile presidio di                                                                                       in piena sinergia, altrimen-
integrazione e di coesione”.                                                                                      ti si rischia grosso.
 Ancora una volta, la Scuo-                                                                                       Facciamo nostra la conclu-
la è chiamata a svolgere                                                                                          sione del discorso di Mat-
un’opera        fondamentale                                                                                      tarella: “Guardare l’esube-
che pone al centro del suo                                                                                        ranza dei nostri ragazzi,
essere la Persona; gli ope-                                                                                       specchiarsi nella loro speranza
ratori scolastici, in partico-                                                                                    trasmette coraggio agli inse-
lare gli insegnanti, si af-                                                                                       gnanti, alle famiglie, a tutti
fiancano alle famiglie per svolgere, nel        farci abdicare al nostro ruolo di insegnanti    noi”. E’ un invito che occorre accogliere
rispetto dei ruoli, quel complesso ma           che devono aiutare a sviluppare il senso        senza esitazione, pur consapevoli che di
affascinante compito di “educare” le stu-       critico negli studenti, a riflettere, a non     certo non risolverà i numerosi problemi
dentesse e gli studenti e di prepararli ade-    far accettare passivamente quanto ogni          della Scuola italiana, prodotti in tanti anni
guatamente alle sfide della vita e del mon-     giorno, in qualsiasi momento, il favoloso       di disattenzione e che paradossalmente la
do del lavoro.                                  ma pericoloso mondo dei social sciorina e       pandemia ha di fatto portato alla luce, con
Dopo il buio della pandemia, però, la           diffonde acriticamente. Insomma non             buona pace delle tanto osannate riforme
Scuola deve ancora di più essere luogo di       dobbiamo rinunciare a fare e a favorire la      che hanno travolto e sconvolto il nostro
integrazione, nel quale nessuno deve re-        Cultura, quella con la iniziale maiuscola       sistema scolastico.
stare indietro o essere escluso.                da non confondere con quella che a Napo-        Ma, come lascia intendere Roberto Car-
Occorre allora vigilare con maggiore at-        li, nei giorni a ridosso della Solennità di     nero nel recente testo La campanella
tenzione su comportamenti, atteggiamen-         san Gennaro, ha tappezzato il capoluogo         (Editoriale Programma, pag.96, euro
ti che lasciano trasparire un malessere         partenopeo di manifesti con scritte blasfe-     7,90) con sottotitolo “Diario in tempo di
dello studente e che sono stati alla base di    me che pubblicizzavano una Mostra, al-          scuola in tempo di pandemia”, recensito
brutti episodi di cronaca che hanno visto       trettanto discutibile, patrocinata addirit-     qualche giorno fa da Avvenire, non tutti i
protagonisti proprio gruppi di adolescenti      tura dall’Assessorato alla Cultura del Co-      fallimenti si possono evitare, ma il bene della
che, attraverso i social, si davano appunta-    mune di Napoli. C’è arte gusto e rispetto       Scuola sta anche in questa bellezza imperfetta.
mento in determinati luoghi per picchiarsi      anche nelle provocazioni!                       A me, ai colleghi, agli studenti e alle fami-
violentemente con altri coetanei.                Tornando alle sfide di questo nuovo anno       glie l’augurio di riuscire a rendere la
La pandemia, purtroppo, contrariamente          scolastico, come insegnanti dobbiamo            Scuola sempre più bella e meno imperfet-
a quanto inizialmente si era creduto e          avere anche l’umiltà di riconoscere che         ta. 
sperato, non ci ha resi migliori e, come        non possiamo agire da soli e che il rappor-
avevo sottolineato in un precedente con-        to rispettoso e collaborativo con le fami-                    Prof. Roberto Palumbo
Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
P AGINA 9                                                                                        I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                     Chi ben comincia…
                                                                                               hanno colto seriamente la ricchezza della
                                                                                               scuola, il valore dello stare “in presenza”,
                                                                                               delle relazioni reali, dello stare insieme
                                                                                               per divertisti e anche per aiutarsi. A con-
                                                                                               clusione desidero rivolgermi personal-
                                                                                               mente a ciascuno studente invitandolo ad
                                                                                               accogliere tutto ciò che l’esperienza del
                                                                                               lockdown ha suscitato nella sua storia.
                                                                                               Cari ragazzi, fate tesoro delle assenze,
                                                                                               delle mancanze subite, della voglia insod-
                                                                                               disfatta di andare a giocare o semplice-
                                                                                               mente stare in compagnia per le strade
                                                                                               dei nostri paesi; custodite nel vostro cuo-
                                                                                               re il bisogno di parlare a tu per tu coi
                                                                                               vostri amici, conservate il desiderio di
                                                                                               dialogare viso a viso e non tramite scher-
Lo scorso due settembre in una solenne          tuale. Sono particolarmente unito a loro       mo per rafforzare la stupenda realtà
celebrazione vissuta nella Basilica di Santa    con l’entusiasmo e i timori di chiunque si     dell’amicizia fatta di sguardi ed emozioni
Trofimena in Minori, per l’imposizione          trova ad iniziare un nuovo percorso ricco      che è possibile cogliere solo “in presenza”.
della mani e la preghiera di consacrazione      di novità. Infatti anch’io mi accingo ad       Sprigionate tutta questa positività ora che
del nostro Arcivescovo Mons. Orazio             iniziare il mio ultimo anno di studi presso    ci viene donata, seppur gradualmente, la
Soricelli sono stato ordinato diacono,          l’Istituto Teologico Salernitano del Semi-     preziosa e invocata normalità. Siate con-
ministro di Dio al servizio del suo popolo.     nario Metropolitano “Giovanni Paolo II”        tenti di tornare a vedere i vostri volti dal
Dopo la commossa liturgia di ordinazio-         che si concluderà con il conseguimento         vivo (anche quello del prof antipatico!).
ne, sono stato rivestito degli abiti diacona-   del titolo di baccelliere in Sacra Teologia.   Siate contenti anche di poter tornare a far
li, stola e dalmatica, per rendere visibile     L’attuale ripresa delle attività scolastiche   “chiasso” in presenza nella vostra classe e
all’assemblea la nuova dignità e soprattut-     si riveste di un’atmosfera peculiare. Dopo     con la vostra classe. Siate contenti di tor-
to il servizio che la grazia di Dio mi stava    la chiusura e le non poche difficoltà con      nare a scuola e, rispettando tutte le nor-
consegnando. L’ultimo gesto del rito di         cui l’intero mondo della scuola si è trova-    me di precauzione indicateci, fate di tutto
ordinazione è la consegna del libro del         to a fare i conti dal marzo 2020 a causa       per restarci perché anche se è più noioso
Vangelo. L’Arcivescovo nel porgermi             dell’emergenza pandemica ancora perdu-         far scuola seduti in classe anziché sulla
l’Evangeliario mi ha rivolto queste parole:     rante, torna a suonare la campanella per       comoda poltrona di casa, è più utile e
«Ricevi il vangelo di Cristo, del quale sei     dar via nuovamente all’anno scolastico         fruttuoso per il vostro futuro. Ricordate
divenuto l’annunciatore: credi sempre ciò       finalmente in presenza. Abbandonata l’ap-      sempre che si comincia tra i banchi di
che proclami, insegna ciò che hai appreso       parente comodità della DAD, si è tornati       scuola a scrivere il vostro futuro, a inse-
nella fede, vivi ciò che insegni». Il mini-     a mettere lo zaino in spalla e, muniti di      guire le vostre passioni, a realizzare i vo-
stero diaconale si configura anzitutto co-      mascherina, a riappropriarsi del proprio       stri sogni. Libri, quaderni, compiti a casa
me servizio alla Parola di Dio da procla-       banco e della propria aula. Si ritrovano       ed interrogazioni servono anche a questo,
mare nelle assemblee liturgiche e annun-        sguardi familiari, si ritorna a vivere la      - fidatevi! - anche se ora tutto può sem-
ciare con la vita. Ciò è quanto la Chiesa ha    classe con amicizie reali, richieste d’aiuto   brarvi inutile e pesante. Sentitevi parte
posto nelle mie mani da qualche settima-        per gli esercizi e merendine. La speranza      del mondo della scuola e non semplici
na. Il ministero ricevuto perciò mi sprona      è la grande forza che sta caratterizzando      spettatori inerti difronte a cattedre e lava-
ad essere segno della diaconìa di Cristo,       questi primi giorni di riavuta e rinnovata     gne. Siete parte essenziale della scuola, la
sua presenza nella vita di quanti incontro      normalità scolastica, seppur non comple-       parte più bella ed immancabile. La scuola
lungo il cammino. Per questo all’inizio di      tamente.                                       ha il vostro volto, cresce con i vostri tra-
un nuovo anno formativo, sia scolastico         Nell’aria non si avvertono eccessivamente      guardi e si rafforza col vostro impegno nel
che associativo, desidero farmi presente,       la noia e il malcontento degli studenti che    dare il meglio.
quale annunciatore della Bella Notizia,         segnavano tradizionalmente ogni inizio         Amate la scuola perché siete la scuola!
nella vita di tanti ragazzi e giovani miei      anno scolastico. C’è davvero voglia di         Buon inizio e buon anno scolastico a cia-
coetanei che intraprendono un nuovo             tornare a scuola! I ragazzi in questi mesi     scuno di voi! 
percorso di crescita culturale ed intellet-     di chiusura forzata e didattica domestica                            Don Daniele Civale
Ottobre con il Rosario di Maria: Una splendida "catena" di memorie - Il Vescovado
P AGINA 10                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                   L’eco esaltante del presente e del passato
               nella tradizione religiosa del settembre ravellese
                                                                                                tradizione e innovazione, ed ecco che
                                                                                                ciascuno si sente figlio di una storia, desti-
                                                                                                natario di un testamento, e sente forte la
                                                                                                responsabilità di tramandare agli altri il
                                                                                                fuoco della Comunione che tiene viva la
                                                                                                tradizione.
                                                                                                Di tutt’altra natura è, invece, la Festa dei
                                                                                                SS. Medici Cosma e Damiano, seguiti dai
                                                                                                quaranta giorni loro dedicati. Qui ogni
                                                                                                elemento esteriore è ridotto al minimo
                                                                                                indispensabile, l’unica protagonista è la
                                                                                                fede semplice e genuina di centinaia di
                                                                                                persone accomunate da una devozione
                                                                                                filiale alle figure dei Santi taumaturghi.
Che cos’è una festa? «Colori, suoni, pro-        mettono insieme per tributare il degno         Sono davvero in tanti a raggiungere in
fumi» risponderanno i meno attenti. Tale         omaggio ai propri santi, in questo caso la     questo arco di quaranta giorni il Santuario
descrizione certamente non tradisce la           Madre dei Dolori. In questa amena locali-      loro dedicato, incastonato tra le fenditure
realtà, eppure il rischio di operare un          tà della Città a mezza Costa, però, essa       della roccia di Cimbrone. Ogni pellegri-
riduzionismo è sempre in agguato. Dietro         non si riduce all’impegno dei soli “mastri     naggio è connotato da caratteri persona-
molteplici apparati, per quanto belli e          di festa”, certamente oberati di lavoro più    lissimi e privati: pellegrini e ammalati
caratteristici, c’è qualcosa di più profon-      degli altri, ma coinvolge tutti gli abitanti   salgono in silenzio le scale per accedere
do, più vero, più autentico, così stretta-       dell’antico Borgo, insieme con quelli del-     all’aula liturgica. Appena entrati in Chiesa
mente legato alle dinamiche interiori            le zone vicine. È tutta la comunità a darsi    si dirigono ai piedi delle statue dei Santi:
dell’umano da confondersi mirabilmente           da fare perché tutto si svolga nel migliore    c’è chi piange un papà, una mamma che
in ogni sua parte, tale da formare un            dei modi: tutti, chi più e chi meno, ten-      non è più qui, chi sta attraversando un
tutt’uno armonico unico nel suo genere.          gono a prendere parte ai vari momenti di       momento difficile e spera di venirne pre-
La Festa è il luogo proprio in cui si realizza   preghiera e di festa laica, espressione sin-   sto a capo, chi non ha trovato risposta
un miracolo, un sogno, l’aspirazione più         golare di quella socialità di stampo rurale    nella medicina e si abbandona alla Grazia
alta dell’uomo che è la Comunione. Sba-          che costituisce ancora oggi il tratto carat-   vivificatrice di Dio, c’è chi è grato per
glia chi crede che essa possa ridursi nei        teristico di questi territori, mettendo a      qualche pericolo scampato, per qualche
soli fuochi, banda e cucina. Come sbaglia        disposizione degli altri tempo, energie e      grazia ricevuta. Anche qui tante storie
chi, in preda a raptus iconoclasti e purita-     competenze ad maiorem Dei gloriam sotto        trovano ai piedi dei simulacri la loro sin-
ni, crede che essa debba limitarsi al solo       lo sguardo amorevole della Mamma.              tesi sublime. Proprio qualche giorno fa,
ambito liturgico: ogni festa è sapiente          Tutte queste attività, come la preparazio-     nel mentre ero intento ad animare una
miscellanea delle due espressioni caratte-       ne delle luci per l’unica ed inconfondibile    delle Sante Messe mattutine, guardavo
rizzanti la persona umana quali sacro e          luminaria, dei fuochi, anch’essi unici nel     ammirato una donna la quale, dopo aver
profano, liturgie antiche e nuove, profu-        loro genere, dei cibi della tradizione,        poggiato il proprio fazzoletto di stoffa
mate di incenso, di polvere da sparo, di         delle liturgie, delle musiche, divengono       sulle statue dei Santi, ne cospargeva i volti
dolci e pungenti fragranze: teatro della         lo sfondo di questa invisibile opera di        e i corpi dei nipotini quasi che fosse una
vicenda terrena degli uomini che vivono          tessitura che lega esperienze e storie di-     sorta di reliquia a contatto. Parole, gesti,
la storia in comunione di intenti e la por-      verse in un unico grande racconto che è        antichi rituali che, se è vero che affondano
tano a compimento mediante singoli atti          quello della Festa di Torello. Ecco i gran-    le loro radici nella diffusa superstizione
di fede. A Ravello, in Settembre, questo         di indaffarati, ecco i piccoli curiosi, ecco   dilagante nel Meridione d’Italia fino a
miracolo avviene ogni anno in due occa-          qualche anziano assorto nella contempla-       buona parte del secolo scorso, risorgono
sioni speciali. A Torello, nella terza do-       zione. Ecco chi non è più tra noi: sembra      oggi a nuova vita, trasfigurati in segni di
menica, e a S. Cosma, il giorno 26. Due          di ri-conoscerli, di ri-vederli attraversare   una pietà rustica, semplice ma allo stesso
feste con storie e vissuti molto diversi,        ancora le stradine di questo colle ameno,      tempo intrisa di sacro e di divino, espres-
espressioni distinte del medesimo senti-         sembrano sorriderci, sembrano annuire,         sione di una viva e profonda spiritualità.
mento che unisce grandi e piccoli attorno        sembrano ammonirci a lasciare il mondo         Quella del pellegrinaggio è, oggi, l’occa-
all’altare del Signore. La prima risponde        migliore di come lo abbiamo trovato.           sione per tante famiglie di passare una
certamente allo schema classico di festa         Ogni anno emerge sempre più l’indissolu-       giornata insieme e per bilanciare equilibri
parrocchiale: uomini di buona volontà si         bile vincolo che lega passato e presente,      familiari spesso perduti. In quanti, prove-
P AGINA 11                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                                             Monsignor Marini
                                                      La proposta per un cammino di fede
                                                          attuale anche dopo 80 anni
                                                             11° appuntamento
                                                “Lo Spirito Santo e la
                                                Redenzione”: così nel
nienti dai paesi della Penisola Sorrentina e    1932       mons. Marini
dall’Agro Nocerino-Sarnese, approfittano        intitolava la sua XXV
della partecipazione all’Eucarestia per         lettera pastorale, con lo
trascorrere un momento di comunione             scopo di accompagnare
forte nel cuore della stessa famiglia, mai      la riflessione dei lettori
come oggi preda dei vizi che la società del     ad una maggiore com-
consumo instilla nelle coscienze dei sem-       prensione e devozione
plici.                                          verso lo Spirito Santo.
È forse questa la grazia più richiesta: che     Infatti egli ritiene che lo
la famiglia resti unita, che ogni forma di      Spirito Santo è colui che
egoismo sia messo alla porta, che ciascuno      viene in aiuto delle
trovi in essa l’amore vero, che solo dà         creature, è colui che
forza, senso e vitalità ad ogni esistenza.      entra nella storia, è
Ed è questa la Grazia che anche io mi sen-      colui che ci par-
to di chiedere, insieme con voi che mi          la in modo nuovo. E fa
leggete, a chiusura di questo mio breve         tutto questo in funzione
contributo. Chiedo che la grande famiglia       della Redenzione, la
della Città di Ravello, tra l’altro prossima    prepara, la dispone, e
ad eleggere la sua guida in ambito civile,      l’applica.
evento che ad ogni lustro presenta sem-         Già a partire dall’Antico
pre la sua carica di speranza e di imman-       Testamento, nella con-
cabile “vivacità”, sospinta dallo zelo dei      sapevolezza che “il Dito
suoi pastori, sappia trovare nell’unità la      di Dio è qui, il popolo
realtà ultima di ogni suo progetto. Nessu-      ebraico attraverso i pro-
no sia lasciato indietro e abbandonato a se     feti sperimentava virtù
stesso, nessuno cerchi più di prevalere         quali la sapienza e la pietà proprie di chi     ste altra ragione concreta dell’esistenza e
sull’altro accampando diritti e prelazioni      volesse vivere secondo Dio”. Ma anche           dell’azione dello Spirito, se non quella di
di sorta; tutti, invece, si sentano parte       tutte quelle persone che prendono parte         “agire nelle anime” per donare loro “gli
attiva di un corpo unico che è vivo se vive     all’Incarnazione, Nascita, Primi anni di        immensi tesori della grazia e della vita”.
sono le singole parti. E un augurio specia-     vita del Messia sono strumento attraverso       Infatti “e lo Spirito Santo ci dà la vita, ci
le ai laici di Ravello, perchè tornino a        cui lo Spirito “in forza delle sue effusioni    adotta, ci divinizza e ci spinge ad ogni
rivitalizzare le cento Chiese che costellano    di luce, di bellezza, di amore” aiuta “a        opera buona”. E’ questo uno snodo im-
il territorio cittadino con autentiche espe-    conoscere e seguire” Gesù Cristo.               portante nel ragionamento di Marini in
rienze di vita cristiana: troppo spesso         Anche nella vita nascosta di Gesù, nel suo      quanto egli chiarisce ancora meglio, per
rischiamo di trasformarle in quei nie-          apostolato e nella sua passione, morte e        chi volesse andare subito al dunque, cosa
tzschiani sepolcri di Dio in cui l’Assoluto è   risurrezione lo Spirito continua a soffiare     concretamente fa e cosa permette di fare
reso oggetto delle nostre filosofie, delle      per “aiutare la contemplazione gioconda”        lo Spirito nella vita quotidiana al creden-
nostre fisse o, ancor peggio, ridotto a         di tutto il mistero della salvezza.             te.
bene di consumo. Rimettiamo al centro           Infine anche nella nascita della Chiesa, il     Allora “lo Spirito Santo interiormente ci
Cristo, il senso che la vita di ciascuno        giorno di Pentecoste nel Cenacolo, lo           parla, c’indirizza, ci commuove, ci fa
assume dall’autentico incontro con la sua       Spirito dava la possibilità agli apostoli e a   risolvere, in una parola da divino artista ci
persona, e con lui ciò che ci riconduce ad      tutti di “discorrere nelle loro lingue delle    lavora per formarci, sull’esemplare divi-
Uno, come il Padre, il Figlio e lo Spirito      grandezze di Dio”.                              no, alla perfezione cristiana”. Indubbia-
sono e come ogni creatura e chiamata ad         Fin qui la lettera presenta quindi una spe-     mente a Marini, da pastore, interessa
essere!                                        cie di carrellata delle azioni dello Spirito    spalancare “la perfezione cristiana”, ovve-
                       Francesco Reale          nel tempo e, per mons. Marini, non esi-         ro la santità, come scenario unico nel
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