Stagione Gennaio-Giugno 2019 - Turismo Brescia
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Teatro Grande comunicato stampa venerdì 7 dicembre 2018 Stagione Gennaio-Giugno 2019 La Fondazione del Teatro Grande di Brescia presenta la Stagione gennaio-giugno 2019. La nuova Stagione conferma la sua vocazione internazionale e la sua attenzione alle più interessanti, giovani e affermate realtà nazionali. Le proposte musicali che spaziano dalla musica sinfonica alla musica da camera faranno come sempre parte della Stagione della Società dei Concerti del Teatro Grande che, nella prima parte del 2019, avrà come principale filo conduttore il tema del romanticismo, senza dimenticare alcuni importanti appuntamenti dedicati alla musica barocca. Proseguirà poi il focus sulla musica jazz attraverso proposte concertistiche che spesso mettono in dialogo improvvisazione e musica contemporanea. Il percorso nel mondo della danza – che ha visto la Fondazione affermarsi come punto di riferimento nazionale degli ultimi anni – si concentrerà quest’anno sulla danza americana con tre progetti che nell’arco dell’anno renderanno omaggio ad altrettante celebri icone statunitensi. Non mancherà l’attenzione alle nuove proposte della scena nazionale e si inseriranno anche nuovi momenti in cui il Teatro Grande porterà la danza fuori dai propri spazi, alla ricerca di un dialogo con la città e con il suo straordinario patrimonio storico-artistico. Agli appuntamenti canonici si aggiungono poi i momenti dedicati ai più piccoli, i grandi eventi e i progetti speciali realizzati dentro e fuori dalle mura del Teatro che hanno l’obiettivo di stabilire un dialogo aperto con la città attraverso modalità di fruizione nuove e inaspettate. Nel corso della Stagione continua per il secondo anno il progetto Grande Comunità che prevede la realizzazione di concerti e incontri nei luoghi della cura, del disagio e della solidarietà appartenenti alla rete di quindici realtà bresciane e la presenza dei loro ospiti agli eventi del Teatro Grande. Un’iniziativa di particolare valore che intende rafforzare l’inclusione e la coesione sociale nella nostra comunità. Il territorio provinciale bresciano occupa un ruolo strategico nelle politiche culturali della Fondazione del Teatro Grande. Da maggio a settembre si svolgerà GRANDEPROVINCIA, progetto dedicato alla diffusione dell’Opera in provincia. In alcuni dei luoghi simbolici e suggestivi del territorio bresciano, il Teatro Grande, in collaborazione con la Fondazione Provincia di Brescia Eventi, organizzerà una serie di concerti di canto che accompagneranno l’inizio della Festa dell’Opera e l’apertura della Stagione d’Opera del Massimo teatro cittadino. Presentazione -1- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
La Stagione si aprirà in Sala Grande giovedì 17 gennaio alle 20.30 con uno degli appuntamenti più significativi dell’anno: la Mahler Chamber Orchestra – il celebre complesso fondato da Claudio Abbado nel 1997 – salirà sul palco del Teatro Grande e sarà diretta dal Maestro Daniele Gatti. Per la prima volta ospite della Stagione della Fondazione, Daniele Gatti è una delle bacchette italiane più prestigiose ed ammirate a livello internazionale. Dal 1992 al 1997 è stato Direttore musicale dell’Accademia di Santa Cecilia ed è recentissima la sua nomina come Direttore musicale del Teatro dell'Opera di Roma. Il 17 gennaio il Maestro Gatti interpreterà alcune pagine di straordinaria intensità espressiva: il programma del concerto, interamente dedicato al compositore tedesco Robert Schumann, prevede infatti l’esecuzione della Sinfonia n. 2 e della Sinfonia n. 4. La Stagione di Danza si aprirà con il grande ritorno sulla scena nazionale del celebre coreografo statunitense William Forsythe che il 2 febbraio alle 20.30 porterà al Teatro Grande, in prima italiana, il suo ultimo lavoro, A quiet evening of dance. William Forsythe è indubbiamente uno dei coreografi più importanti della sua generazione e uno dei massimi artisti del nostro tempo. Il suo ultimo lavoro, produzione del Sadler’s Wells, accosta opere nuove ed esistenti: DUO2015 – parte dello spettacolo di addio alle scene di Sylvie Guillem – e Catalogue (second edition), un aggiornamento dell’omonima coreografia del 2016, oltre alle nuove creazioni Prologue, Epilogue e Seventeen/Twenty One. Si attende quindi una nuova e grande serata di danza come quella che nell’aprile 2012 ha visto debuttare in prima mondiale sul palco del Grande Study#1, la coreografia frutto dell’innamoramento dell’artista per il Teatro Grande e la sua scena all’italiana e oggi stabilmente inserita nel repertorio. Gli eventi in Sala Grande proseguono con la musica il 5 febbraio alle 20.30 con l’Orchestra della Svizzera Italiana diretta dal suo attuale Direttore principale, il Maestro Markus Poschner. Fondata nel 1935, l’Orchestra della Svizzera Italiana è stata diretta da grandi personalità musicali e dal 2015 Markus Poschner ha assunto l’incarico di Direttore principale. Nella sua carriera il direttore tedesco si è distinto sulla scena musicale europea per le sue riletture del repertorio sinfonico – in particolare quello di Beethoven, Brahms e Mahler – emozionanti e attente al particolare esecutivo. Alla guida dell’Orchestra della Svizzera Italiana ha costruito un percorso artistico originale e innovativo che è valso il riconoscimento di pubblico e critica musicale, oltre che la vittoria nel 2018 del prestigioso premio discografico ICMA. Solista della serata sarà il pianista Andrea Bacchetti, regolarmente ospite delle maggiori orchestre e Fondazioni liriche e delle più importanti associazioni concertistiche. Il programma del concerto prevede nella prima parte l’ouverture Coriolano di Beethoven e il Concerto per pianoforte e orchestra KV 503 di Mozart, nella seconda parte verrà eseguita la Sinfonia n. 1 di Beethoven. Seconda serata con la danza internazionale sarà quella che giovedì 7 marzo alle 20.30 vedrà per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Grande la Paul Taylor Dance Company che presenterà le tre coreografie Aureole, Esplanade e Promethean Fire. La Paul Taylor Dance Company è una delle più rinomate e ricercate compagnie di danza moderna, fondata nel 1954 dal coreografo Paul Taylor che l’ha diretta fino alla sua morte avvenuta nell’agosto 2018, all’età di 88 anni. Paul Taylor è stato un’icona della danza moderna americana, molto influenzato dalla scuola della pioniera Martha Graham e dalla collaborazione con esponenti della Pop Art. Durante i suoi 60 anni di attività, Taylor ha creato oltre 140 coreografie, e le sue idee hanno influenzato l’arte del XXI secolo. Il programma pensato per il Teatro Grande – tutto su musiche barocche – darà modo al pubblico di avvicinarsi alla sua idea di danza attraverso tre coreografie che spaziano dai suoi storici lavori a creazioni più recenti. Altro appuntamento di assoluto rilievo sarà quello del 23 marzo che porterà a Brescia alle 20.30 una delle più importanti orchestre da camera internazionali, la celebre Akademie für Alte Musik Berlin insieme a uno dei più importanti cori professionali del mondo, il RIAS Kammerchor, diretto dal Maestro Justin Doyle nella sua nuova veste di direttore principale e direttore artistico. Numerosi sono i riconoscimenti e i premi che documentano il percorso artistico e l'alta reputazione internazionale del RIAS Kammerchor: il Premio della Deutsche Schallplattenkritik, il Gramophone Award, lo Choc de l'année, l'ECHO Klassik e il Prix Caecilia sono solo alcuni dei molti onori ricevuti. La serata del 23 marzo offrirà un programma particolarmente suggestivo che prevede l’esecuzione della Passione secondo Giovanni BWV 245 di Johann Sebastian Bach. Presentazione -2- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
Ultimo concerto della Stagione in Sala Grande sarà quello che il 2 aprile alle 20.30 vedrà protagonisti Cristina Zavalloni e Tetraktis percussioni nello spettacolo Canzoni sopra ai tamburi. Cristina Zavalloni è riconosciuta come una delle figure più interessanti del panorama musicale odierno, una delle poche voci italiane in grado di disorientare l’orecchio del pubblico e di superare le barriere dei generi. Tetraktis percussioni è un gruppo composto dai musicisti Gianluca Saveri, Laura Mancini, Gianni Maestrucci e Leonardo Ramadori. Nella sua esperienza artistica e didattica ventennale, Tetraktis Percussioni ha realizzato progetti di riconosciuto valore, collaborando con musicisti solisti di varia estrazione. Lo spettacolo Canzoni sopra ai tamburi si concentra sulla fusione di voce e percussione, i primi e ancestrali due suoni della storia dell’uomo. Il programma si ispira alla musica popolare, ma con uno sguardo al contemporaneo. Il ricco calendario della Stagione gennaio-giugno 2019 si distribuirà anche in Ridotto, nel Salone delle Scenografie e in Sala Palcoscenico Borsoni, spazi che ospiteranno incontri e performance musicali dall’atmosfera più intima che richiedono altresì un contatto più ravvicinato con il pubblico. Il 22 gennaio alle 20.30, nel Ridotto del Teatro, la Stagione proporrà Small Choices, il trio fondato nel 2011 dal bassista e compositore Giacomo Papetti insieme a Emanuele Maniscalco al pianoforte e a Gabriele Rubino ai clarinetti. Small Choices proporrà un approccio integrale all'improvvisazione in dialogo con il rigore del materiale scritto: ristesure e libere esplorazioni di pagine celebri della musica “accademica” accanto a composizioni originali. Anche per il 2019 la Fondazione propone un ciclo di concerti con il violinista Fulvio Luciani e il pianista Massimiliano Motterle, due tra i musicisti più sensibili del panorama italiano. In tre appuntamenti – 25 gennaio, 8 e 21 febbraio alle 20.30 – i due musicisti offriranno al pubblico l’esecuzione integrale delle Sonate per pianoforte e violino di Johannes Brahms e Robert Schumann, ponendo l’accento su analogie e diversità dei due compositori del periodo romantico. A questi concerti è legata la Conversazione sulla musica del 22 febbraio ore 11.00 proposta agli studenti della Scuola Secondaria di primo e secondo grado: un progetto di formazione importante in cui, strumento alla mano, Luciani e Motterle leggeranno le Sonate una a una, commentandole insieme ai ragazzi. Come da consuetudine, la Fondazione del Teatro Grande dà spazio all’interno delle proprie Stagioni alle collaborazioni con le realtà più significative del territorio. Ne è un esempio il concerto che domenica 3 marzo alle 20.30, vedrà protagonista la violoncellista Monika Leskovar che si esibirà nelle Suite di Johann Sebastian Bach. Il concerto è frutto di una proficua collaborazione con la G.I.A. Giovani Interpreti Associati che nel 2019 festeggia il 50° anno di attività nell’ambito della valorizzazione dei giovani talenti. Nei loro concerti si esibiscono infatti i vincitori dei maggiori concorsi internazionali in ambito solistico, cameristico e orchestrale. Venerdì 8 marzo alle 20.30, la Stagione riporterà “in patria” due giovani strumentisti bresciani espatriati all’estero da alcuni anni: il pianista Paolo Gorini e il clarinettista Marco Danesi, ideatori del Duo Ebano. La formazione ha già ricevuto diversi riconoscimenti in concorsi internazionali e a Brescia si cimenterà in un raffinato concerto che abbraccia circa centocinquant’anni di musica: il programma spazia infatti tra le composizioni di Aaron Copland, Johannes Brahms, Igor Stravinskij e Leonard Bernstein. La serata del 14 marzo sarà dedicata ai giovani coreografi italiani con due proposte che verranno suddivise tra il Salone delle Scenografie e la Sala Palcoscenico Borsoni. Entrambi i lavori pongono al centro della performance la relazione tra composizione musicale e creazione coreografica. Alle 20.30 Duetto in ascolto sarà il lavoro della coreografa e danzatrice Camilla Monga che dialoga con le musiche di Zeno Baldi – giovane compositore e creatore di musica elettronica. Alle 21.15 Nicola Galli – vincitore del Premio Equilibrio 2018 – presenterà in prima italiana Deserto Digitale, una creazione coreografica dedicata alla rivoluzionaria ricerca musicale del compositore Edgard Varèse. Il secondo appuntamento con la musica jazz – in Salone delle Scenografie il 25 marzo alle 20.30 – darà nuovamente spazio ai talenti bresciani: Roberto Soggetti al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso ed Emanuele Maniscalco alla batteria si esibiranno in trio dando vita a SOON (Something Out Of Nothing). Il trio interpreterà le composizioni originali contenute nel recente album pubblicato dall’etichetta Caligola Records. Presentazione -3- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
Domenica 7 aprile e domenica 5 maggio alle ore 11.00, nel foyer del Teatro, si terranno i concerti dell’Ensemble del Teatro Grande che da sempre esplora i repertori della musica da camera. Il primo concerto vedrà impegnati Emanuele Segre (chitarra), Marco Mandolini (violino), Joel Imperial (viola) e Sandro Laffranchini (violoncello), in un programma su musiche di Haydn, Schubert e Paganini. La seconda data vedrà protagonisti Andrea Rebaudengo al pianoforte e Sandro Laffranchini al violoncello con un programma dedicato a Beethoven e Prokofiev. La Stagione si dedica come sempre anche ai più piccoli con alcuni interessanti appuntamenti da vivere con i compagni di classe, gli amici o con la propria famiglia. Nei giorni 24, 25, 26 e 27 marzo si svolgeranno le undici recite del progetto Opera Domani che quest’anno porterà in scena L’elisir d’amore. Una fabbrica di idee, un adattamento del celebre capolavoro rossiniano. Per la prima data sono previste due recite – alle 17.30 e alle 20.30 – aperte al pubblico delle famiglie, mentre le successive rappresentazioni saranno dedicate alle scuole. Operadomani è un progetto che intende avvicinare gli alunni delle scuole dell’obbligo all’Opera attraverso una particolare modalità “partecipata” allo spettacolo: bambini e ragazzi, infatti, intervengono cantando dalla platea alcune pagine dall’opera, eseguendo semplici movimenti e portando a teatro piccoli oggetti realizzati in classe nei mesi precedenti. Sempre ai ragazzi e alle famiglie è dedicato il concerto di sabato 25 maggio alle ore 17.00, momento conclusivo dell’importante progetto educativo Facciamo la Banda organizzato dalla Fondazione in collaborazione con UBI Banca e con la Banda Cittadina Isidoro Capitanio. Dopo sette mesi di lezioni i giovanissimi musicisti (tra i 9 e i 12 anni) che hanno preso parte al progetto saranno pronti per esibirsi sul palcoscenico del Teatro Grande in un concerto straordinario offerto alla Città. Seguitissime e molto apprezzate le “Lezioni” realizzate in collaborazione con la Casa Editrice Laterza. Per il primo semestre 2019 è in programma un nuovo e inedito ciclo di Lezioni di Storia, quattro incontri dedicati all’affascinante tema Le età dell’Europa. Una proposta culturale che vuole dare conto della storia d'Europa con un respiro sufficientemente ampio da consentire il formarsi di un'opinione disarticolata dagli eventi della quotidianità politica, anche in vista dell’importante momento storico che entro il prossimo 26 maggio porterà tutti alle urne. Gli incontri, fissati ogni sabato alle ore 11.00 (9 e 23 febbraio, 9 e 16 marzo), saranno ospitati nella Sala Grande e vedranno impegnati alcuni dei più rilevanti storici italiani – Alberto Mario Banti, Emilio Gentile, Gianni Toniolo, Simona Colarizi – affiancati dall’attrice Elena Vanni. È questo uno dei progetti speciali in cui il Teatro Grande prova a costruire nuove modalità di interazione con il pubblico per proporre un’idea di Teatro che esca dai consueti canoni dello “spazio della rappresentazione” per divenire un luogo di confronto e di crescita sociale. Viaggiano nella stessa direzione i progetti pensati per gli spazi esterni al Teatro. Il 23 febbraio alle 18.30 e alle 20.00 negli spazi del Museo di Santa Giulia la Fondazione del Teatro Grande porterà Trigger di Annamaria Ajmone, una performance che indaga il rapporto tra danza e arte creando un’inevitabile trasformazione spaziale, temporale e percettiva del luogo prescelto. Come la giovane coreografa e danzatrice l’ha definita in una recente intervista “non si tratta di un’azione site specif ma time specific: arriva, si organizza e poi evapora”. Trigger si compone di elementi tradotti e rielaborati all’istante, zone completamente improvvisate e momenti fissi: lo spettacolo è infatti composto per riorganizzarsi in differenti spazi rimanendo sempre riconoscibile e gli spettatori contribuiscono a definire lo spazio della performance rendendola ogni volta nuova. Sabato 11 maggio, due saranno i progetti speciali che creeranno inaspettati momenti di trasformazione della città. Alle ore 16.00 in Corso Zanardelli si terrà La Grande Phrase, performance della Compagnie Didier Théron che da sempre lavora sulla ricerca coreografica concentrandosi sull'iscrizione della composizione nello spazio urbano per fare della danza un linguaggio totale. Le loro performance si accostano spesso alla letteratura, alle arti visive e sonore, dando vita a divertenti momenti di straniamento. La Grande Phrase si comporrà di differenti moduli coreografici, si svilupperà nella città giocando con i suoi Presentazione -4- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
spazi e le sue architetture. Lo stesso giorno, sempre in uno spazio aperto della città, si svolgerà in quattro repliche (17.00, 17.45, 18.30 e 19.15) lo spettacolo Veduta di mk, compagnia diretta da Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza. Gruppo ospitato nei più importanti festival della nuova scena, mk si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Con Veduta il gruppo propone un’indagine immersiva sul paesaggio e la prospettiva adattabile a qualsiasi orizzonte urbano. Per i grandi eventi, due sono le iniziative in cartellone in questa metà dell’anno: La Grande Notte del Jazz e la Festa dell’Opera che per la prima volta trova spazio nel primo semestre di Stagione della Fondazione. Dopo l’incredibile successo delle prime due edizioni, torna sabato 13 aprile La Grande Notte del Jazz che dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata accoglierà in tutte le sale del Teatro una non-stop dedicata alla musica jazz e alle sue innumerevoli sfaccettature. Attraverso specifici percorsi il pubblico potrà ascoltare artisti provenienti da tutto il mondo che si cimenteranno in concerti, laboratori per i più piccoli e performance inattese. Un’immersione totale nella musica jazz, una maratona notturna che si preannuncia imperdibile per gli appassionati del genere. L’altro grande evento che chiuderà la Stagione Gennaio-Giugno 2019 sarà la Festa dell’Opera in programma per sabato 8 giugno, dall’alba alla mezzanotte, in oltre 50 luoghi della città. Festa dell’Opera si è affermata negli anni come un importante strumento non solo per la promozione dell’Opera, ma anche per la valorizzazione turistica nazionale e internazionale del territorio bresciano e lo spostamento dal mese di settembre a giugno contribuirà a implementare questa visione e a incrementare il flusso turistico verso la città, il territorio provinciale e regionale. L’ottava edizione avrà come tema “Re/Regine. Potere/Passione”, un fil rouge attorno a cui ruoteranno i numerosi appuntamenti della giornata, tutti a partecipazione gratuita. Da sempre la Fondazione del Teatro Grande offre al proprio pubblico modalità diverse e vantaggiose per crearsi in estrema libertà il proprio palinsesto di spettacoli. Oltre alle consuete riduzioni riservate agli under30 e agli over65, la Stagione Gennaio-Giugno 2019 offre tre tipologie di carnet: il Carnet Danza a 60 euro, il Carnet Musica a 100 euro e uno speciale Carnet Gold a 180 euro. La medesima proposta con prezzi ancora più vantaggiosi è riservata al pubblico under30: il Carnet Danza Under30 a 40 euro, il Carnet Musica Under30 a 65 euro e il Carnet Gold Under30 a 120 euro. Per tutti gli spettacoli della Stagione è inoltre previsto il biglietto scontato al 50% per gli studenti. La Fondazione del Teatro Grande fa parte dei soggetti aderenti a App18 e Carta Docente. Ricordiamo che biglietti e carnet sono acquistabili non solo alla Biglietteria del Teatro Grande e sui siti teatrogrande.it e vivaticket.it, ma anche in tutte le filiali abilitate di Ubi Banca in Brescia e provincia. La vendita per tutti è aperta da martedì 11 dicembre 2019. Sul sito teatrogrande.it saranno resi disponibili in tempo reale gli aggiornamenti sulla programmazione della Stagione e sull’attività del Teatro. Si ricordano gli orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00; chiusura domenica e lunedì e festivi ad eccezione dei giorni di spettacolo. ---------------------- FONDAZIONE DEL SOVRINTENDENTE E RESPONSABILE TEATRO GRANDE DI BRESCIA DIRETTORE ARTISTICO COMUNICAZIONE teatrogrande.it Umberto Angelini Valentina Molinari info@teatrogrande.it Tel. 030 2979327 – 328 8976444 comunicazione@teatrogrande.it Presentazione -5- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
Informazioni di Biglietteria MAHLER CHAMBER ORCHESTRA E DANIELE GATTI BIGLIETTI INTERO UNDER30 OVER65 Platea - Palco I-II-III ordine € 60,00 € 35,00 € 48,00 I^ Galleria e Palchi IV ordine € 35,00 € 24,00 € 30,00 II^ Galleria € 20,00 € 15,00 € 15,00 AKADEMIE FÜR ALTE MUSIK BERLIN, RIAS KAMMERCHOR E JUSTIN DOYLE BIGLIETTI INTERO RIDOTTO* PLATEA e PALCHI I-II -III ordine € 40,00 € 25,00 I GALLERIA e PALCHI IV ordine € 30,00 € 19,00 II GALLERIA € 22,00 € 16,00 A SADLER’S WELLS LONDON PRODUCTION WILLIAM FORSYTHE – ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA, MARKUS POSCHNER E ANDREA BACCHETTI – PAUL TAYLOR DANCE COMPANY – CRISTINA ZAVALLONI E TETRAKTIS PERCUSSIONI BIGLIETTI INTERO RIDOTTO* PLATEA e PALCHI I-II -III ordine € 30,00 € 25,00 I GALLERIA e PALCHI IV ordine € 25,00 € 20,00 II GALLERIA € 20,00 € 16,00 GIACOMO PAPETTI, EMANUELE MANISCALCO E GABRIELE RUBINO – FULVIO LUCIANI E MASSIMILIANO MOTTERLE (25/1, 8/2, 21/2) – MONIKA LESKOVAR – DUO EBANO – ROBERTO SOGGETTI, GIULIO CORINI E EMANUELE MANISCALCO – ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE (7/4, 5/5) BIGLIETTI INTERO RIDOTTO* POSTO UNICO € 15,00 € 10,00 ANNAMARIA AJMONE – CAMILLA MONGA E ZENO BALDI – NICOLA GALLI | TIR DANZA – MK BIGLIETTI INTERO COMBO (PER I DUE SPETTACOLI DEL 14/3) POSTO UNICO € 10,00 € 15,00 LEZIONI DI STORIA (9/2, 23/2, 9/3, 16/3) BIGLIETTI INTERO ABBONAMENTO (4 incontri) POSTO UNICO € 8,00 € 20,00 OPERA DOMANI (RECITE DEL 24/3) BIGLIETTI INTERO RIDOTTO** POSTO UNICO € 15,00 € 10,00 CONCERTO FACCIAMO LA BANDA Ingresso libero fino a esaurimento dei posti e previo ritiro dei biglietti a partire da giovedì 2 maggio. CONVERSAZIONE SULLA MUSICA (RISERVATA ALLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO) BIGLIETTI INTERO POSTO UNICO € 5,00 Info e prenotazioni obbligatorie a didattica@teatrogrande.it. Biglietto studenti 50% sul prezzo intero*** ---------------------------- * riservato agli under30 e agli over65 ** riservato agli under11 *** riservato agli studenti delle Scuole primarie, Scuole secondarie di primo e secondo grado, Università e Istituti equiparati, Conservatori. Il Biglietto studenti è acquistabile solo in Biglietteria, previa presentazione della International Student Card in corso di validità, o del libretto universitario o di altro documento su carta intestata comprovante l’iscrizione scolastica per l’anno in corso. Il biglietto non si applica agli spettacoli di Opera Domani e alla Conversazione sulla Musica Presentazione -6- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
ABBONAMENTI (Carnet fino a esaurimento disponibilità) Carnet Gold_180 € Carnet Gold Under30_120 € MAHLER CHAMBER ORCHESTRA E DANIELE GATTI MAHLER CHAMBER ORCHESTRA E DANIELE GATTI A SADLER’S WELLS LONDON PRODUCTION A SADLER’S WELLS LONDON PRODUCTION WILLIAM FORSYTHE WILLIAM FORSYTHE ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA, MARKUS ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA, MARKUS POSCHNER E ANDREA BACCHETTI POSCHNER E ANDREA BACCHETTI PAUL TAYLOR DANCE COMPANY PAUL TAYLOR DANCE COMPANY AKADEMIE FÜR ALTE MUSIK BERLIN, RIAS AKADEMIE FÜR ALTE MUSIK BERLIN, RIAS KAMMERCHOR E JUSTIN DOYLE KAMMERCHOR E JUSTIN DOYLE CRISTINA ZAVALLONI E TETRAKTIS PERCUSSIONI CRISTINA ZAVALLONI E TETRAKTIS PERCUSSIONI Carnet Musica_100 € Carnet Musica Under30_65 € GIACOMO PAPETTI, EMANUELE MANISCALCO E GIACOMO PAPETTI, EMANUELE MANISCALCO E GABRIELE RUBINO GABRIELE RUBINO FULVIO LUCIANI E MASSIMILIANO MOTTERLE FULVIO LUCIANI E MASSIMILIANO MOTTERLE (25/1, 8/2, 21/2) (25/1, 8/2, 21/2) MONIKA LESKOVAR MONIKA LESKOVAR DUO EBANO DUO EBANO ROBERTO SOGGETTI, GIULIO CORINI E EMANUELE ROBERTO SOGGETTI, GIULIO CORINI E EMANUELE MANISCALCO MANISCALCO ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE (7/4, 5/5) ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE (7/4, 5/5) Carnet Danza_60 € Carnet Danza Under30_40 € A SADLER’S WELLS LONDON PRODUCTION A SADLER’S WELLS LONDON PRODUCTION WILLIAM FORSYTHE WILLIAM FORSYTHE PAUL TAYLOR DANCE COMPANY PAUL TAYLOR DANCE COMPANY CAMILLA MONGA E ZENO BALDI CAMILLA MONGA E ZENO BALDI NICOLA GALLI | TIR DANZA NICOLA GALLI | TIR DANZA Presentazione -7- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
GIOVEDÌ 17 GENNAIO ORE 20.30 SALA GRANDE MAHLER CHAMBER ORCHESTRA DANIELE GATTI DIRETTORE PROGRAMMA Robert Schumann Sinfonia n. 2 in do maggiore per orchestra, op. 61 Sostenuto assai. Allegro ma non troppo Scherzo: Allegro vivace. Trio I e II Adagio espressivo Allegro molto vivace *** Robert Schumann Sinfonia n. 4 in re minore per orchestra, op. 120 Ziemlich langsam. Lebhaft Romance – Ziemlich langsam Scherzo. Lebhaft. Trio. Etwas zurückhaltend Langsam. Lebhaft. Schneller. Presto MAHLER CHAMBER ORCHESTRA La Mahler Chamber Orchestra (MCO) è stata fondata nel 1997 in base alla visione condivisa di creare un ensemble dal profilo indipendente e internazionale. Con una formazione di base di 45 membri provenienti da venti diversi paesi, la Mahler Chamber Orchestra costituisce un collettivo nomade di musicisti appassionati che si riuniscono in occasione di specifiche tournée in Europa e nel resto del mondo. L’Orchestra è costantemente in viaggio e fino ad oggi si è esibita in più di quaranta diversi paesi nei cinque continenti. Le sonorità della Mahler Chamber Orchestra sono caratterizzate dall’esecuzione serrata e precisa dell’ensemble, perfetta risultanza delle singole personalità musicali. Il fulcro del repertorio risiede nel periodo classico viennese e nel periodo romantico, ma l’orchestra suona anche opere e prime esecuzioni mondiali contemporanee. L’orchestra ha ricevuto il più significativo impulso artistico dal suo mentore e fondatore Claudio Abbado e dal suo Conductor Laureate Daniel Harding. La pianista Mitsuko Uchida, il violinista Pekka Kuusisto e il direttore d’orchestra Teodor Currentzis sono attualmente gli Artistic Partners che danno ispirazione e contribuiscono alla formazione dell’orchestra, grazie a collaborazioni a lungo termine. Nel 2016 il direttore d’orchestra Daniele Gatti è stato nominato Artistic Advisor. Il primo violino Matthew Truscott dirige l’orchestra regolarmente in concerti di musica da camera. Tutti i musicisti condividono il forte desiderio di approfondire continuamente il loro rapporto con il pubblico: questo ha ispirato un numero crescente di incontri musicali ‘offstage’ e di progetti che permettono di condividere la musica, l’apprendimento e la creatività con un numero sempre maggiore di persone in tutto il mondo. Feel the Music, progetto di punta della Mahler Chamber Orchestra incentrato su obiettivi educativi e di assistenza, apre le porte del mondo musicale ai bambini sordi e con problemi di udito attraverso interessanti seminari tenuti in scuole e teatri fin dal 2012. I musicisti condividono la propria passione e competenza con le nuove generazioni: dal 2009, tramite la MCO Academy, collaborano con giovani musicisti per tramandare loro un’esperienza orchestrale di grande qualità. Negli ultimi anni i principali progetti dell’Orchestra hanno incluso il progetto quadriennale con il pianista Leif Ove Andsnes chiamato The Beethoven Journey che ha visto l’esecuzione del ciclo completo dei Concerti di Beethoven in ‘residenza’ in svariate città di tutto il mondo. Il progetto includeva inoltre la realizzazione di una versione scenica di Written on Skin che la Mahler Chamber Orchestra ha interpretato in prima esecuzione mondiale al Festival d’Aix-en-Provence con la direzione del compositore George Benjamin ed eseguito al Festival Mostly Mozart di New York e in tournée, in versione semiscenica, nelle principali città europee. Nel 2016 l’Orchestra e Mitsuko Uchida hanno inaugurato una collaborazione a lungo termine incentrata sui Concerti per pianoforte di Mozart. Terminato un ciclo completo dedicato alle Sinfonie di Beethoven, la Mahler Chamber Orchestra e Daniele Gatti proseguono il loro interesse per il mondo sinfonico proponendo per la nuova stagione nuovi cicli di sinfonie. La stagione 2018/19 è iniziata con la residenza annuale al Festival di Lucerna e un intensivo tour europeo di dieci concerti con il rinomato direttore Gustavo Dudamel; prossimamente l’Orchestra terrà un focus sull’opera del compositore George Benjamin (in particolare sul suo capolavoro Written on Skin) con esibizioni alla Philharmonie di Berlino e alla Elbphilharmonie di Amburgo; si prevedono le esecuzioni di programmi innovativi diretti dal primo violino Matthew Truscott e dal Partner Artistico Pekka Kuusisto. 1
DANIELE GATTI Diplomato in composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Daniele Gatti è Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra (MCO). È stato Direttore principale della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e ha ricoperto ruoli di prestigio presso altre importanti realtà musicali come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestre National de France, la Royal Opera House di Londra, il Teatro Comunale di Bologna, l’Opernhaus di Zurigo. I Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e l’Orchestra Filarmonica della Scala sono solo alcune delle rinomate istituzioni sinfoniche con cui collabora regolarmente. Tra le numerose e rilevanti nuove produzioni che ha diretto si ricordano: Falstaff con la regia di Robert Carsen (a Londra, a Milano e ad Amsterdam); Parsifal con la regia di Stefan Herheim, con cui ha inaugurato l’edizione 2008 del Festival di Bayreuth; Parsifal con la regia di François Girard alla Metropolitan Opera di New York; quattro opere al Festival di Salisburgo (Elektra, La Bohème, Die Meistersinger von Nürnberg, Il Trovatore). A coronamento delle celebrazioni per l’anno verdiano, nel 2013 ha inaugurato con La Traviata la stagione del Teatro alla Scala, dove ha anche diretto il Don Carlo per l'apertura della stagione nel 2008, e titoli quali Lohengrin, Lulu, Die Meistersinger von Nürnberg, Falstaff e Wozzeck. Tra i più recenti impegni si segnalano Pelléas et Mélisande al Maggio Musicale Fiorentino, Tristan und Isolde al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e l’inaugurazione della stagione del Teatro dell’Opera di Roma con lo stesso titolo wagneriano. Nel 2016 ha avuto inizio un ciclo triennale di concerti dal titolo RCO meets Europe, che ha coinvolto i 28 paesi dell’Unione Europea comprendendo il progetto Side by Side, grazie al quale alcuni musicisti delle orchestre giovanili locali hanno partecipato all’esecuzione del primo brano in programma, accanto ai professori della Royal Concertgebouw Orchestra e sotto la direzione di Daniele Gatti (l'appuntamento italiano è stato all’Auditorium del Lingotto di Torino). Nel giugno 2017 ha diretto la Royal Concertgebouw Orchestra nella produzione lirica Salomè ad Amsterdam. Nella stagione 2017/2018 ha diretto i Berliner Philharmoniker alla Philharmonie di Berlino, l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala a Milano con la Seconda Sinfonia di Mahler, la Royal Concertgebouw Orchestra in Europa, Corea del Sud, Giappone e alla Carnegie Hall di New York. Ha inaugurato la stagione del Teatro dell’Opera di Roma con La Damnation de Faust, è stato in tournée con la Mahler Chamber Orchestra e ha diretto l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks a Monaco, la Filarmonica della Scala a Milano e la Philharmonia Orchestra di Londra. Nel dicembre 2018 è stato nominato Direttore musicale del Teatro dell'Opera di Roma e ha diretto Rigoletto per l'apertura di Stagione; nel 2019 salirà sul podio dell'Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, della Filarmonica della Scala e della Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks. È stato insignito, quale Miglior direttore per il 2015, del Premio “Franco Abbiati” della critica musicale italiana e nel 2016 ha ricevuto l’onorificenza di Chevalier de la Légion d’honneur della Repubblica Francese per la sua attività di Direttore musicale dell’Orchestre National de France. Per Sony Classical si ricordano le incisioni con l’Orchestre National de France dedicate a Debussy e Stravinskij e il DVD del Parsifal andato in scena alla Metropolitan Opera House di New York. Per l’etichetta RCO Live ha inciso la Symphonie fantastique di Berlioz, la Seconda Sinfonia di Mahler, Le sacre du printemps di Stravinskij abbinato al Prélude à l'après-midi d'un faune e a La mer di Debussy. Presentazione -2- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
MARTEDÌ 22 GENNAIO ORE 20.30 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE GIACOMO PAPETTI CONTRABBASSO EMANUELE MANISCALCO PIANOFORTE GABRIELE RUBINO CLARINETTI SMALL CHOICES Small Choices è un trio dall'organico cameristico fondato nel 2011 dal bassista e compositore Giacomo Papetti. Il progetto mette in dialogo composizioni originali con la musica “accademica” di Ligeti, Messiaen, Sibelius, Webern, Shostakovich, Gershwin, ecc. Influenzato da un lato da alcune eccentricità della musica contemporanea, dall'altro dalle conseguenze espressive del jazz più libero, Small Choices propone sonorità imprevedibili, trame collettive e individuali al contempo. GIACOMO PAPETTI Bassista elettrico, contrabbassista, compositore, è attivo in ambiti quali il jazz contemporaneo, il pop-rock alternativo, la musica improvvisata e sperimentale. Ha conseguito con lode il Diploma Accademico di II livello in Contrabbasso Jazz (ed è stato insignito del Premio Marenzio 2011) presso il Conservatorio di Brescia, dove ha insegnato Musica d'insieme Jazz. Ha studiato con Stefano Battaglia, Markus Stockhausen, Piero Leveratto, Scott Colley, Furio Di Castri, Paolino Dalla Porta, Ben Allison, Drew Gress, Jack Walrath, Ferenc Nemeth, Pietro Tonolo e molti altri. Ha inciso più di 20 dischi, di cui diversi come leader e compositore. È leader del trio Small Choices, dedicato alla sinergia tra improvvisazione, composizione e rivisitazione di brani della musica accademica del ‘900, e del quintetto Oltaploc (che sviluppa un linguaggio eclettico, tra jazz europeo e prog-rock) con Massimiliano Milesi, Giancarlo Bianchetti, Gabriele Boggio Ferraris, Nelide Bandello. È co-leader di diverse formazioni tra cui Three Branches (con Achille Succi e Francesco Saiu), Dimidiam (con Massimiliano Milesi), Ant Mill (rock). In ambito jazzistico è richiesto strumentista ed è membro di importanti gruppi strumentali. È stato spesso ospite di trasmissioni radiofoniche con live e interviste, in particolare su Radio3 RAI. Ha suonato presso festival italiani ed esteri e con notevoli musicisti italiani e internazionali. EMANUELE MANISCALCO Dopo gli studi musicali condotti tra Brescia e Siena, in larga misura da autodidatta, matura significative esperienze concertistiche in Italia e all’estero (Enrico Rava, Stefano Battaglia, Ares Tavolazzi, Francesco Bearzatti), prima di trasferirsi a Copenaghen dal 2012 al 2014, dove consegue una laurea specialistica sull’improvvisazione e ha l’opportunità di integrarsi compiutamente nella scena locale. Pianista e batterista particolarmente a suo agio in organici ridotti, in meno di un decennio incide dodici album a suo nome, dal solo al quartetto, di cui due per l’etichetta tedesca ECM con il trio svizzero-italiano Third Reel. Degne di nota sono anche le tre pubblicazioni per l’etichetta danese ILK, una in duo con il contrabbassista americano Thomas Morgan e due in trio con Francesco Bigoni e Mark Solborg. È batterista e compositore per il progetto Lumina, fondato nel 2016 da Paolo Fresu e tuttora attivo. Grazie alla sua originalità e sensibilità, Maniscalco è apprezzato come sideman da musicisti di diverse generazioni e vari generi musicali; è ricercato come didatta e produttore artistico. Da alcuni anni è attivo anche come fotografo. GABRIELE RUBINO Si diploma in Clarinetto al Conservatorio di Darfo Boario Terme nel 2008. Parallelamente alla formazione classica, coltiva l’interesse per il jazz e per l’improvvisazione e nel 2012 si diploma in Musica Jazz presso il Conservatorio di Brescia. Collabora con diverse formazioni di musica classica, contemporanea e jazz tra cui l’Orchestra a Fiati di Valle Camonica, Orchestra Antonio Vivaldi, Orchestra dei Solisti Lombardi, Jazz Now! Big Band, il trio Minstrels con Corrado Guarino e Salvatore Maiore. Esegue, come solista, alcune prime assolute del compositore bergamasco contemporaneo Daniele Ghisi a Bergamo (2006 e 2007) e presso l’Akademie der Künste di Berlino (2009). Ha all’attivo progetti con alcune formazioni nell’area tra Milano e Brescia: il quartetto Mondongo e l’ensemble TAKE OFF. È membro dell’AreaM Orchestra di Milano e della Brixia Art Orchestra. Dal 2012 è parte del trio Small Choices, con cui ha registrato il disco omonimo edito da Aut Records. Psicologo clinico e musicoterapeuta, è esperto nelle Metodologie Esagramma per il coinvolgimento di persone con disabilità psico-fisica in percorsi riabilitativi e in ensemble orchestrali inclusivi. Tiene corsi di formazione in Italia e all’estero e svolge un’intensa attività con l’Orchestra Sinfonica Esagramma di Milano come conduttore ed elaboratore degli arrangiamenti. Presentazione -3- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
VENERDÌ 25 GENNAIO ORE 20.30 VENERDÌ 8 FEBBRAIO ORE 20.30 GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO ORE 20.30 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE FULVIO LUCIANI VIOLINO MASSIMILIANO MOTTERLE PIANOFORTE SONATE PARALLELE, BRAHMS E SCHUMANN PRIMA DEL BUIO PROGRAMMA Robert Schumann Sonata n. 1 in la minore, op. 105 Robert Schumann Sonata n. 2 in re minore "Grosse Sonate", op. 121 Robert Schumann Sonata n.3 in la minore opera postuma UN CONGEDO PROGRAMMA Johannes Brahms Sonata n. 1 in fa minore, op. 120 n. 1 Johannes Brahms Scherzo per la Sonata F.A.E. Johannes Brahms Mario Castelnuovo-Tedesco Tre Intermezzi per pianoforte, op. 117 Johannes Brahms Sonata n. 2 in mi bemolle maggiore, op. 120 n. 2 LA COSTRUZIONE DELLA SPONTANEITÀ PROGRAMMA Johannes Brahms Sonata n. 1 in sol maggiore, op. 78 Johannes Brahms Sonata n. 2 in la maggiore, op. 100 Johannes Brahms Sonata n. 3 in re minore, op. 108 VENERDÌ 22 FEBBRAIO ORE 11.00 (PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO) RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE FULVIO LUCIANI VIOLINO MASSIMILIANO MOTTERLE PIANOFORTE CONVERSAZIONE SULLA MUSICA SONATE PARALLELE, BRAHMS E SCHUMANN Fulvio Luciani e Massimiliano Motterle incontrano gli studenti della scuola secondaria in una speciale Conversazione sulla Musica dedicata all’integrale delle Sonate per pianoforte e violino di Johannes Brahms e Robert Schumann. Presentazione -4- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
FULVIO LUCIANI E MASSIMILIANO MOTTERLE Fulvio Luciani e Massimiliano Motterle suonano insieme dal 2008, quando si sono incontrati per un progetto schubertiano. Insieme, una scelta poetica dopo l’altra, hanno trovato loro congeniale la dimensione del ciclo a tema. Animano una loro stagione per LaVerdi, quest’anno dedicata a Mozart, dopo Intorno a Brahms del 2013, Romantico Bach del 2014, replicato in occasione di EXPO 2015, e Beethoven, l’invenzione della musica del 2016, ciclo che è stato registrato dal canale satellitare Classica HD col sostegno di Fondazione Bracco. Si tratta della prima esecuzione integrale in video, effettuata da un duo di italiani, delle Sonate per pianoforte e violino di Beethoven, lavoro che ha richiamato l’attenzione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca per un progetto di divulgazione e formazione sul modello della bottega rinascimentale, in cui convivevano produzione, istruzione e riflessione sull’arte. Luciani e Motterle hanno gusto per la ricerca e hanno tenuto alcune prime esecuzioni storiche di Camillo Sivori, a Venezia presso la Fondazione Cini e a Genova a Palazzo Tursi, e di Mario Castelnuovo- Tedesco a Milano al MAC. Di Castelnuovo-Tedesco hanno da poco registrato un CD con alcune prime esecuzioni, che uscirà per Brilliant. Hanno registrato per Naxos e tornano al Teatro Grande di Brescia dopo il successo del ciclo integrale delle Sonate di Beethoven, l’inverno scorso. Fulvio Luciani è erede della tradizione violinistica italiana dei Borciani e dei Gulli, dei quali è stato allievo, e fino al 2005 è stato primo violino del Quartetto Borciani. Insegna al Conservatorio di Milano, suona con un antico violino cremonese opera di Lorenzo Storioni, e ha creato “Officine Luciani – Libera scuola di violino e musica da camera”. Massimiliano Motterle è pianista lisztiano per eccellenza. Allievo di Sergio Marengoni, ha completato la sua formazione artistica con Franco Scala, Lazar Berman, Paul Badura-Skoda e Alexis Weissenberg. Premiato in più di venti concorsi nazionali e internazionali, insegna al Conservatorio di Bergamo ed è direttore dell’Accademia Pasini di Corte Franca. È attivo anche nell’organizzazione, come direttore artistico della storica Associazione GIA di Brescia, erede in questa carica del fondatore e suo maestro Sergio Marengoni. Presentazione -5- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
SABATO 2 FEBBRAIO ORE 20.30 SALA GRANDE A SADLER’S WELLS LONDON PRODUCTION WILLIAM FORSYTHE A QUIET EVENING OF DANCE PRIMA ITALIANA William Forsythe è senza dubbio uno dei maggiori coreografi della sua generazione. Per questa inusuale combinazione di titoli dal repertorio e nuove creazioni, il coreografo ha immaginato qualcosa di simile a un concerto di musica da camera, ideato per essere ascoltato. Le creazioni spaziano dalla concentrazione analitica minimale al contrappunto di ispirazione barocca. L’intricato fraseggio del respiro dei danzatori è il primo accompagnamento a un distillato delle origini geometriche del balletto classico. La danza è interpretata da sette danzatori che faranno entrare il pubblico negli ingranaggi della danza e nella mente dell’uomo che ha dedicato il suo lavoro a questo compito. Una produzione Sadler’s Wells London di William Forsythe con Brigel Gjoka, Jill Johnson, Christopher Roman, Parvaneh Scharafali, Riley Watts, Rauf “RubberLegz” Yasit e Ander Zabala Co-produzione Théâtre de la Ville, Théâtre du Châtelet e Festival d’Automne di Parigi; Festival Montpellier Danse 2019; Les Théâtres de la Ville de Luxembourg; The Shed, New York; Onassis Cultural Centre-Athens; deSingel international arts campus, Anversa. Debutto Sadler’s Wells, Londra, 4 ottobre 2018 Vincitore del premio FEDORA – VAN CLEEF & ARPELS Prize for Ballet 2018 ATTO 1 PROLOGUE / CATALOGUE / EPILOGUE Musica Morton Feldman, Nature Pieces from Piano No.1. Da, First Recordings (1950s) - The Turfan Ensemble, Philipp Vandré © Mode. DIALOGUE (DUO2015) Musica canto di uccelli *** ATTO 2 SEVENTEEN / TWENTY ONE Musica Jean-Philippe Rameau, Hippolyte et Aricie: Ritournelle, da Une Symphonie Imaginaire, Marc Minkowski & Les Musiciens du Louvre © 2005 Deutsche Grammophon GmbH, Berlin. Presentazione -6- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
WILLIAM FORSYTHE William Forsythe vanta una carriera di ben 45 anni di attività nell’ambito coreografico. Ha prodotto un’ampia gamma di progetti incluse installazioni, film e creazioni per il web. Nato e cresciuto a New York, ha studiato in Florida con Nolan Dingman e Christa Long, ha danzato per il Joffrey Ballet e per lo Stuttgart Ballet, dove è stato nominato Coreografo residente nel 1976. Nei successivi sette anni, ha creato per lo Stuttgart Ballet e per altre compagnie di danza a Monaco di Baviera, L’Aja, Londra, Basilea, Berlino, Francoforte, Parigi, New York e San Francisco. Nel 1984, è iniziata la sua direzione artistica del Ballet Frankfurt, dove ha composto Artifact (1984), Impressing the Czar (1988), Limb’s Theorem (1990), The Loss of Small Detail (1991), A L I E / N A(C)TION (1992), Eidos: Telos (1995), Endless House (1999), Kammer/Kammer (2000), e Decreation (2003). Dopo la chiusura del Ballet Frankfurt nel 2004, ha fondato il nuovo ensemble The Forsythe Company, che ha diretto dal 2005 al 2015. Con questa compagnia ha prodotto Three Atmospheric Studies (2005), You made me a monster (2005), Human Writes (2005), Heterotopia (2006), The Defenders (2007), Yes we can’t (2008/2010), I don’t believe in outer space (2008), The Returns (2009) e Sider (2011). Le ultime coreografie di Forsythe sono create e interpretate solo ed esclusivamente per e da The Forsythe Company, quelle precedenti, invece, sono patrimonio delle grandi compagnie di danza del mondo: Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, New York City Ballet, San Francisco Ballet, National Ballet of Canada, Semperoper Ballet Dresden, Royal Ballet di Londra e Balletto dell’Opera di Parigi. Tra i premi ricevuti dal coreografo e dalle sue compagnie, si citano il Premio Bessie (New York, 1988, 1998, 2004, 2007) e il Premio Laurence Olivier (Londra, 1992, 1999, 2009), Premio Internazionale Wexner (2002), Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia (2010), Samuel H Scripps / American Dance Festival Award for Lifetime Achievement (2012) e Grand Prix de la SACD (2016). È stato insignito del titolo di Commendatore delle Arti e delle Lettere (1999) e delle onorificenze tedesche Hessische Kulturpreis/Hessian Culture Award (1995) e Croce al Merito (1997). Nel corso della sua carriera gli è stata commissionata la produzione di installazioni architettoniche e di spettacoli per l’architetto-artista Daniel Libeskind in Germania (Groningen, 1989), ARTANGEL (Londra, 1997), Creative Time (New York, 2005), SKD – Staatliche Kunstsammlungen Dresden (2013, 2014). Tali “oggetti coregrafici”, come Forsythe definisce questo tipo di installazioni, includono, tra i tanti, White Bouncy Castle (1997), City of Abstracts (2000), The Fact of Matter (2009), Nowhere and Everywhere at the Same Time No. 2 (2013) e Black Flags (2014). Le sue installazioni e i suoi video sono stati mostrati in numerosi musei ed esposizioni, tra cui la Biennale di Whitney (New York, 1997), Festival d’Avignone (2005, 2011), Museo del Louvre (2006), Pinacoteca d’arte moderna di Monaco (2006), “21_21 Design Sight” di Tokyo (2007), Wexner Center for the Arts, Columbus (2009), Tate Modern (Londra, 2009), Hayward Gallery, (Londra 2010), MoMA (New York 2010), ICA Boston (2011), Biennale di Venezia (2005, 2009, 2012, 2014), MMK – Museum für Moderne Kunst (Francoforte, 2015) e XX Biennale di Sydney (2016). In collaborazione con esperti di tecnologie multimediali e docenti, Forsythe ha sviluppato nuovi percorsi per la documentazione, la ricerca e la divulgazione della danza. La sua applicazione per computer “Improvisation Technologies: A Tool for the Analytical Dance Eye”, creata col Zentrum für Kunst und Medientechnologie nel 1994, è utilizzata da compagnie professionali e scuole di tutto il mondo come strumento per l’insegnamento. Il 2009 è l’anno di “Synchronous Objects for One Flat Thing reproduced”, una partitura digitale online sviluppata con l’Università dell’Ohio che spiega i principi organizzativi della coreografia e che dimostra la loro possibile applicazione ad altre discipline. “Synchronous Objects” è il progetto pilota della “Forsythe’s Motion Bank”, una piattaforma di ricerca incentrata sulla creazione e sulla ricerca di partiture digitali online in collaborazione con coreografi ospiti. Come docente, Forsythe è regolarmente invitato a tenere lezioni e seminari nelle Università e presso importanti Istituzioni culturali. Nel 2002, Forsythe è stato scelto come Tutor di danza per il progetto “The Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative”. Forsythe è Membro Onorario del Centro “Laban Centre for Movement and Dance” di Londra ed è assegnatario della laurea “Honoris Causa” della Juilliard School di New York. Il coreografo è attualmente Professore di Danza e Consulente artistico per l’Istituto coreografico presso l’Università della California del Sud “Glorya Kaufman School of Dance”. Presentazione -7- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
MARTEDÌ 5 FEBBRAIO ORE 20.30 SALA GRANDE ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA MARKUS POSCHNER DIRETTORE ANDREA BACCHETTI PIANOFORTE PROGRAMMA Ludwig van Beethoven Coriolano ouverture Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per pianoforte e orchestra in do maggiore KV 503 *** Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 1 in do maggiore ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA (OSI) Il premio discografico internazionale ICMA 2018 corona l’evoluzione artistica dell’Orchestra della Svizzera Italiana e del suo direttore principale Markus Poschner che s’impongono sulla scena europea con interpretazioni innovative e convincenti. Due le rassegne principali dell’Orchestra: la prima nella Sala Teatro LAC Lugano Arte e Cultura, di cui l’OSI è Orchestra residente; la seconda all’Auditorio Stelio Molo RSI di Lugano. Sono inoltre di rilievo le coproduzioni operistiche e di danza con le istituzioni regionali e con partner internazionali, così come l’attività in tournée e la presenza a festival europei. Straordinario l’impegno per i più piccoli e per la formazione musicale dei giovani. Open air, cine-concerti e festival estivi completano la programmazione coinvolgendo un pubblico allargato. Numerose le registrazioni in studio finalizzate all’emissione radiofonica e le produzioni discografiche con importanti etichette. I concerti dell’Orchestra vengono trasmessi in diretta radiofonica su RSI Rete Due. Fondata nel 1935 come Orchestra della Radio della Svizzera italiana, nel 1991 assume l’attuale nome. È stata diretta da grandi personalità musicali quali Ansermet, Stravinskij, Stokowski, Celibidache e Scherchen e ha collaborato con innumerevoli compositori tra cui Mascagni, Richard Strauss, Honegger, Milhaud, Martin, Hindemith e, in tempi più vicini, Berio, Henze e Penderecki. Richard Strauss ha dedicato all’Orchestra il suo Duett-Concertino per clarinetto, fagotto, orchestra d’archi e arpa (1947). Da quasi 20 anni l’Orchestra gode di un rapporto privilegiato con Martha Argerich che ha scelto Lugano come sede del suo Progetto (2002-2016). L’Orchestra si compone di 41 musicisti stabili. MARKUS POSCHNER Markus Poschner è Direttore principale dell’Orchestra della Svizzera italiana e Primo direttore ospite della Deutsches Kammerorchester Berlin. Insignito del Deutscher Dirigentenpreis nel 2004, è ospite regolare delle più rinomate orchestre nazionali e internazionali. Viene attualmente stimato soprattutto per le sue emozionanti interpretazioni e registrazioni delle opere di Beethoven, Brahms e Mahler. Dopo gli studi a Monaco e come assistente di Sir Roger Norrington e di Sir Colin Davis, assume il ruolo di primo Kapellmeister alla Komische Oper Berlin. Dal 2007 al 2017 è Generalmusikdirektor dei Bremer Philharmoniker. Nel 2015 diventa direttore principale dell’Orchestra della Svizzera Italiana a Lugano. Per la prima volta sotto la sua guida, l’Orchestra intraprende nella Stagione 2016/17 una tournée in Europa dove viene presentata anche la registrazione su DVD dell’integrale delle Sinfonie di Brahms. Nel 2018 gli è stato attribuito un prestigioso premio ICMA. All’inizio della Stagione 2017/18 assume la posizione di direttore principale della Bruckner Orchester e di direttore musicale del Landestheater Linz. Una stretta collaborazione artistica lo lega anche a numerose orchestre e teatri, quali la Staatsoper Berlin, l’Oper Frankfurt e l’Opernhaus Zürich. ANDREA BACCHETTI Ancora giovanissimo raccoglie i consigli di Herbert von Karajan, Luciano Berio, dello storico direttore artistico della Scala e di Santa Cecilia Francesco Siciliani, dei pianisti Mieczyslaw Horszowski e Nikita Magaloff. Debutta a 11 anni a Milano nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano con i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Da allora suona più volte nei maggiori festival internazionali e presso prestigiosi centri musicali in Europa, Giappone, nelle città di Seul, Buenos Aires, San Paolo, Lima, Tokyo, Osaka. In Italia è ospite delle maggiori orchestre e Fondazioni liriche, oltre che delle più importanti associazioni concertistiche. All'estero ha lavorato con numerose orchestre e con direttori come Bellugi, Presentazione -8- Fondazione del Teatro Grande Stagione Gennaio-Giugno 2019 Conferenza stampa 7 dicembre 2018
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