Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine

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Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
Trimestrale
                                                      Numero 4 | Luglio 2018

 AF F I NCH É BR E XIT NON CI SE PARI

I Forum de Il Club
I tre neoparlamentari “Londinesi”

The Queen’s Birthday
La festa di Villa Wolkonsky a Roma

                                        dossier     Il Club nella

                        Stephen
                                                          storica
                                                  sede di Londra

 HAWKING
  in ricordo di
Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
editoriale

                                                                                                                                                               L’Uomo delle Stelle

                                                                                                                                                           I   l numero che avete tra le mani è dedicato a Stephen Hawking. Le sue ceneri
                                                                                                                                                               sono conservate dallo scorso 15 giugno accanto a quelle di Isaac Newton
                                                                                                                                                               e Charles Darwin, in un luogo straordinario, l’Abbazia di Westminster.
                                                                                                                                                               La celebre chiesa di Londra ospita i resti e i ricordi di uomini che hanno scritto
                                                                                                                                                               storie leggendarie. Le tombe e i monumenti sono ancor oggi la testimonianza
                                                                                                                                                               della dignità e delle conquiste umane. Più di 3.000 persone sono sepolte o
                                                                                                                                                               commemorate qui: re, regine, principi, duchi, poeti, letterati, scienziati,
                                                                                                                                                               musicisti, artisti, esploratori e politici. La cavalcata delle Valchirie di Wagner
                                                                                                                                                               ha salutato a Westminster l’uomo delle stelle.

                                                                                                                                                               Leggendo la testimonianza a Il Club del fisico Remo Ruffini, che con Hawking
                                                                                                                                                               ha lavorato, possiamo comprendere quanto sia inestimabile il contributo
                                                                                                                                                               dato dallo scienziato inglese al genere umano: “La conoscenza scientifica è
                                                                                                                                                               l’incontro che permette all’uomo di evolvere e alla natura di esprimersi. Se
                                                                                                                                                               non ci fosse la scienza, la natura sarebbe un insieme di pietre. È solo lo sforzo
                                                                                                                                                               incredibile della mente umana nella conoscenza a far si che la natura possa
               Elegance is not about being noticed, it’s about being remembered.                                                                               capire di esistere e capire cosa sia l’universo”.

                           L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.                                                                                  “Ricordatevi sempre di guardare le stelle, non i piedi”, diceva Hawking. Un
                                                                                                                                                               onda sonora con la sua voce è stata sparata nello spazio, meta il black hole
                                                                                                                                                               più vicino alla terra. Quando fra miliardi di anni quel buco nero evaporerà,
                                                                                                                                                               quel messaggio di pace e speranza “sul bisogno di vivere in armonia con il
                                                                                                                                                               nostro pianeta” diverrà universale. Per diffondere il messaggio, della durata di
                                                                                                                                                               sei minuti e registrato su una base musicale realizzata dal compositore greco
                                                                                                                                                               Vangelis, è stata utilizzata l’antenna dell’Esa Cerebros.

                                                                                                                                                               Il buco nero, chiamato 1A 0620-00, è a circa 3500 anni luce dal nostro
                                                                                                                                                               pianeta. Nel tempo che viviamo ci terrà compagnia uno dei suoi tantissimi
                                                    Giorgio Armani                                                                                             insegnamenti: “La prossima volta che pensi di non riuscire a fare qualcosa, che
                                                                                                                                                               pensi che la vita ti abbia trattato male, prova a pensare: “Cosa farebbe Stephen
                                                                                                                                                               Hawking?”.

                                                  Il Club readers | Leggono Il Club:                                                                           “La strada che porta alla conoscenza è una strada che passa per dei buoni
                                                                                                                                                               incontri”, scriveva il filosofo Baruch Spinoza. Il Club ha conversato con persone
Ambasciata del Regno Unito in Italia, The British Chamber of Commerce for Italy (Milano), British Council, UK Trade & Investment,
London & Partners, The British School of Milan (Milano), British Institute of Florence, All Saints’ Anglican Church Rome, Sezione                              che Stephen Hawking lo hanno incontrato e le loro testimonianze sono un
Bilaterale di Amicizia UIP Italia-Gran Bretagna, Camera di Commercio & Industria Italiana per il Regno Unito, Ufficio di Londra                                dono ai lettori della rivista.
ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Istituto Italiano di Cultura Londra, Istituto

                                                                                                                                              FrancescoDeLeo
Italiano di Cultura Edimburgo, Business Club Italia, British-Italian Society, LSE Italian Society, KCL Italian Society, The Italian Society
at the Queen Mary University of London, BAA London, Chiesa Italiana di San Pietro a Londra, Artstur – Accademia Italiana Club, The
Army & Navy Club, The Arts Club, Boodle’s, The Carlton Club, The Caledonian Club, Cavalry and Guards Club, City of London Club
Membership, The In & Out (Naval and Military Club).
Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
6                                                           16                              22                                   24
                                                       sommario
Direttore responsabile:
Francesco De Leo
Collaboratori:
Giovanni Caccavello, Diletta Cherra, Davide De Leo,
Paola Peduzzi, Alessandra Rizzo, Alberto Simoni.
                                                                                                     8
Comunicazione, progetto grafico e impaginazione:
Ubaldo Cillo
Traduzioni: hobbesandsushi.com
Webmaster: Francesco D’Ambrosio
COMITATO SCIENTIFICO

                                                          14                                                                  28                            30                                   32
Presidente: Jill Morris CMG (Ambasciatore del
Regno Unito in Italia)
Membri: Paolo Alli, Giuliano Amato, Gianluca
Ansalone, Antonio Armellini, Gianfranco
Baldini, Tim Bale, Annamaria Bernini, Philip
Booth, Edoardo Bressanelli, Sabrina Corbo, Elena
Di Giovanni, Filippo di Robilant, Alessandro
Dragonetti, Francesco Giavazzi, Claudio Giua,
Sandro Gozi, Giulia Guazzaloca, Nadey Hakim,
Dominic Johnson, Tim Knox, Andrea Manciulli,
Alessandro Minuto Rizzo, Domenico Meliti,
Michela Montevecchi, Nello Pasquini, Andrea
Peruzy, Marco Piantini, Stefano Polli, Gaetano                                            N.4 | Luglio 2018
Quagliariello, Lia Quartapelle, Fabrizio Ravoni,
Andrea Romano, Vittorio Sabadin, Giulio Sapelli,
Paul Sellers, Daniel Shillito, Stefania Signorelli,                                                           6 | Evento. La sicurezza dell’Individuo.      16 | Il Club nella storica sede dei Lloyd a
Leonardo Simonelli, Massimo Teodori, Giulio
Tremonti, Raffaele Trombetta, Raffele Volpi,                                                                                                                Londra. Di Davide De Leo
Philip Willan.                                                                                                8 | DOSSIER . Il Tempo, la Conoscenza, il
Stampa:                                                                                                       Male. In ricordo di Stephen Hawking.          22 | Conversazione con Ivo Impronta,
RUBBETTINO EDITORE S.r.l.                                                                                                                                   grande broker della City.
Viale Rosario Rubbettino , 10                                                                                    9 | Quei tre giorni con Stephen Hawking.
88049 Soveria Mannelli (CZ)
Tel. 0968.6664201 | Fax 0968.662055                                                                                  Testimonianze del Direttore e          24 | I Forum de Il Club.
www.rubbettino.it | e-mail: editore@rubbettino.it                                                                    dell’equipe del Centro Clinico NEMO    I tre neoparlamentari “londinesi”.
S.r.l. - Cap. soc. Euro 10.400,00 i.v. -                                                                             di Roma.
Reg. Impr. di Catanzaro
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                                                                                                                 11 | Il mio amico Stephen.                 Wolkonsky.
Proprietà:                                                                                                           Intervista al Prof. Remo Ruffini.
IL CLUB LTD
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SW19 5EE, United Kingdom                                  We thank you for your support                          14 | La speranza oltre il male.            The Travellers Club. Di Sheila Markham
Registered in the United Kingdom,                                                                                     Di M. A. Farina Coscioni
Number 10864461                                                                                                                                             32 | Il Club a Londra.
Il Club è distribuito esclusivamente in abbonamento.
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Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
Politiche europee
              di sicurezza.
“Che Brexit non ci separi!”

I
      l 3 maggio scorso, presso la Biblioteca della Camera dei
      Deputati, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto
      a Roma, in occasione della presentazione del terzo nu-
      mero della rivista Il Club, si è tenuto l’incontro “La si-
curezza dell’individuo” al quale hanno partecipato, con Jill
Morris CMG (Ambasciatore del Regno Unito in Italia), Marco
Minniti (Ministro degli Interni), Claudio Galzerano (Direttore
Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo
esterno), Andrea Manciulli (Presidente della Delegazione ita-
liana presso l’Assemblea parlamentare della NATO), Raffaello
Pantucci (Direttore dell’International Security Studies Royal
United Services Institute (RUSI), Alberto Simoni (Capo della
Redazione Esteri de La Stampa) e Francesco De Leo (Direttore
de Il Club).

                                                                            01

                                                                            02                                                                     03

Pubblichiamo un estratto dell’articolo scritto sull’evento da Stefano
Pioppi per la rivista Formiche.
In questo sforzo comune non può mancare il Regno Unito,
“un pezzo importante delle politiche di sicurezza europee”, ha
detto il ministro dell’Interno Marco Minniti. “Quando la Brexit
sarà compiuta, l’Europa dovrà fare qualcosa per mantenere e
preservare i rapporti di sicurezza tra Europa e Regno Unito, e
con l’altra sponda dell’Atlantico; dobbiamo trovare dei canali
speciali per la cooperazione su questi temi”, ha aggiunto il mi-
nistro dell’Interno. Difatti, “la sicurezza è un tema emblemati-
co per dimostrare l’importanza di non permettere che Brexit ci
separi”, ha confermato l’ambasciatore del Regno Unito in Italia
Jill Morris. “La sicurezza e la difesa dell’Europa sono al cuore
dell’approccio del Regno Unito; condividiamo gli stessi valori
e non esiste Paese che possa affrontare da solo la minaccia alla
sicurezza; la collaborazione è fondamentale, con gli alleati eu-
ropei e con l’Italia, oltre a quella che si realizza a livello interna-
                                                                            04                                                                     05
zionale multilaterale”. Su questo non impatterà la Brexit, ha as-
sicurato la diplomatica: “La nostra dedizione è incondizionata,
nel senso che non è legata ai negoziati sui rapporti economici e          Roma. La Sicurezza dell’Individuo. In alto i relatori della conferenza organizzata da Il Club (foto 1). Al centro Andrea Manciulli (foto 2)
commerciali del futuro. L’Europa – ha rimarcato la Morris – è             e Raffaello Pantucci (foto 3). All’Ambasciatore Jill Morris viene donata una Italy Star originale, la medaglia concessa a personale militare
il nostro continente; lasciamo l’Unione europea e non l’Euro-             d’esercito del Regno Unito nella Campagna d’Italia (foto 4). Il ministro Marco Minniti con “il cagnolino”, simbolo de Il Club (foto 5).
pa; la vostra sicurezza è la nostra sicurezza”.

6                                                                                                                                                                                                                 7
Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
Il tempo, la conoscenza, il male                                                             Quei tre giorni
                                                                                                   con il grande
                                                                                              astrofisico inglese
                                                                                                                               Il racconto del
                                                                                                                    Prof. Mario Sabatelli e del
                                                                                                                      team del Centro Clinico
                                                                                                                              Nemo di Roma.

                                                                                              N
                                                                                                            el dicembre del 2016 Stephen Hawking è a Roma per una conferenza all’Acca-
                                                                                                            demia delle Scienze in Vaticano. In quei giorni lo scienziato, in seguito a una
                                                                                                            crisi respiratoria, viene ricoverato presso il Centro Clinico NEMO di Roma
                                                                                                            (Neuro Muscular Omnicentre) Fondazione Policlinico A. Gemelli. Il Club ha
                                                                                              visitato il Centro e ha conversato con il Direttore, il professor Mario Sabatelli, con il neuro-
                                                                                              logo Amelia Conte e con il pneumologo Emiliana Meleo, esperta in ventilazione meccanica.
                                                                                              Riportiamo le loro testimonianze in ricordo di quei giorni.

                                                                                              HAWKING AL NEMO
                                                                                              “Eravamo stati informati della visita di Hawking a Roma e allertati per qualsiasi
                                                                                              evenienza. Sapevano che ci occupiamo in maniera multidisciplinare di patologie
                                                                                              del motoneurone. Lo scienziato era membro dell’Accademia delle Scienze del
                                                                                              Vaticano e il professor Pontecorvi, il responsabile dei servizi sanitari, che è un

                         Stephen
                                                                                              nostro medico, ci disse di organizzare una rete in caso di problemi. Il proble-
                                                                                              ma si verificò. Ebbe problemi respiratori. Inizialmente ci recammo a visitarlo nel
                                                                                              suo albergo, ma vista la situazione decidemmo subito di portarlo qui nel Centro
                                                                                              Clinico Nemo dove è rimasto per tre giorni. Era esausto, in una situazione molto

         HAWKING
         in ricordo di
                                                                                              critica, temevamo che morisse. Capiva perfettamente, ma non comunicava per-
                                                                                              ché troppo affaticato. Aveva un équipe medica di 20 persone… impenetrabili, e a
                                                                                              turno era sempre circondato da quattro assistenti. Ogni decisione che prendem-
                                                                                              mo fu concordata con l’equipe di Cambridge che lo seguiva. Il ricovero fu neces-
                                                                                              sario per passarlo ad un’altra modalità di ventilazione. Rimase molto colpito dal
                                                                                              nostro apparecchio per la tosse, per la gestione delle secrezioni, che da loro non
                                                                                              si usava, tant’è che quando andò via voleva portarlo con se”.

                         Q           uesto numero de Il Club è dedicato a         uno fra i
                                     più autorevoli e conosciuti fisici teorici al mondo,
                                     il prof. Stephen William Hawking, scomparso
                                     a Cambridge il 14 marzo 2018. Il cosmologo,
                         matematico e astrofisico britannico, è noto soprattutto per
                         i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e
                         sull’origine dell’universo. Hawking è stato Titolare della
                         cattedra lucasiana di matematica all’Università di Cambridge
                         per trent’anni, dal 1979 al 2009, è stato poi direttore del
                         Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica di
                         Cambridge. Lo scienziato inglese, nato a Oxford l’8 gennaio
                         del 1942, era vincolato all’immobilità dagli anni ottanta a causa
                         di una malattia del motoneurone, diagnosticatagli già nel 1963:
                         una forma a lenta progressione di sclerosi laterale amiotrofica.
                         Hawking era limitato dalla patologia a comunicare con un
                         sintetizzatore vocale, ma la sua immagine pubblica è divenuta
                         una delle icone popolari della scienza moderna.

8                                                                                                                                                                                         9
Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
Nelle foto il Prof. Stephen Hawking, il Prof.

                                                                                                                                                           Il mio amico
                                                                                                    Mario Sabatelli e membri dell’equipe del
                                                                                                    Centro Clinico NEMO di Roma, Fondazione

                                                                                                                                                     Stephen
                                                                                                    Policlinico A. Gemelli

ENGLISH BREAKFAST                                                              non colpisce le capacità cognitive. Quelle di Hawking erano
“Durante il giorno assumeva integratori con la Peg, ma con                     integre. Non potendo parlare faceva uso di un comunicatore
un artificio tecnico – un intervento che ha fatto solo lui per-                oculare. In Italia c’è anche un problema culturale da superare.
ché nella pratica clinica non si utilizza – riusciva ad assapora-              È evidente che se non riesco ad esprimermi verbalmente, ci
re il cibo. Al mattino, verso le 11.00, si faceva portare la tipica            sono altri canali di comunicazione, come quello di modulare
English breakfast, composta da fagioli, salsicce, pancetta, uova,              la domanda in base alla capacità della persona di rispondere.
funghi, patate fritte e pane tostato. La sera, verso le 23.00, ce-             Lui comunque era uno scienziato, guardava al di là di quelle
nava… preferibilmente sushi, ma anche pollo o hamburger.                       che sono le situazioni concrete e questa è una grande spinta
Geniale! Lui poteva avere la sensazione del cibo in bocca.                     anche per chi fa ricerca”.
Ricordo che una sera voleva assolutamente conoscere la tradu-
zione inglese di “cicoria”, ma non c’è una traduzione, la cicoria              VIVERE
è la cicoria gli dicemmo. Se la fece portare e poi ci disse che                “Il rispetto delle scelte della persona con SLA deve essere
non gli era piaciuta”.                                                         centrale. Rispettare chi vuole accettare le cure e chi vuole ri-
                                                                               nunciarvi, comprendere la dignità del morire, ma nello stes-
LA SLA                                                                         so tempo la dignità del vivere, di chi decide di andare avanti.
“Stephen Hawking si era ammalato a 21 anni e a 30 decise di                    La Regione Lazio è l’unica regione che fornisce una parte di

                                                                                                                                                                            I
fare la tracheostomia (L’operazione chirurgica tramite la quale si             assistenza, nel resto d’Italia non esiste niente del genere. Sia                                  ncontriamo il professor Remo Ruffini nella sua stanza
crea, a livello del collo, una via di passaggio per l’aria destinata ai pol-   chiaro, il punto non è solo la dignità di avere un tubo in gola,                                  all’Università Sapienza di Roma, presso il Dipartimento
moni, N.d.R.). Non è una scelta facile. A seconda dei casi ti può              perché quello è sopravvivere, bisogna dare a questi malati la                                     di Fisica. Ruffini è direttore dell’International Centre
aiutare o rendere la vita un inferno. È vissuto quasi 40 anni                  possibilità di continuare a svolgere la loro vita, qualunque essa                                 for Relativistic Astrophysics Network (ICRANet), presi-
con la tracheostomia e il messaggio più importante che ci ha                   sia. Se dipingi, permettergli di continuare ad apprezzare l’arte.                            dente dell’International Centre for Relativistic Astrophysics

                                                                                                                                                    Intervista al fisico,
lasciato è che puoi fare grandi cose nonostante una malattia                   A chi vuole vedere crescere i propri figli, devi permettergli di                             (ICRA) e direttore del Dottorato Internazionale di Astrofisica
grave e nonostante dei limiti fisici. In lui la malattia ha avuto              essere partecipi della loro vita. Molto spesso fare la tracheosto-                           Relativistica (IRAP PhD).
un’evoluzione molto lenta. Il 5% dei casi di SLA ha un evoluzio-               mia significa stare in una stanza a guardare una parete e que-

                                                                                                                                                    Prof. Remo Ruffini
ne molto lenta, ma ci sono tantissimi tipi di SLA. Sicuramente                 sto è sopravvivere, non certo vivere. Tutto questo ha un costo.                              Lei ha collaborato con Stephen Hawking nelle ricerche
il fatto di avere un’équipe medica continuamente a disposizio-                 I costi non sono enormi, molto meno di tante altre cose su cui                               sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine
ne, in grado di gestire qualsiasi aspetto della malattia – con la              la politica decide di investire. Questo è un grande problema                                 dell’universo. Quando lo ha incontrato per la prima volta?

                                                                                                                                                    (Direttore ICRANet)
possibilità di fare trattamento fisioterapico e manovre partico-               ancora irrisolto purtroppo… c’è molta disattenzione su questo                                “Avevo ventidue anni quando mi recai a Cambridge.
lari di gestione della tracheostomia e che ti permette di evitare              aspetto. Scegliere di aiutare le persone che decidono di andare                              L’incontro avvenne in una sala da tè, un pomeriggio.
tante acuzie – ti da la possibilità di giocare d’anticipo sull’even-           avanti, vuol dire fare delle terapie palliative. Noi curiamo sin-                            Stephen era già ammalato. Si muoveva con difficoltà. Quel
tuale complicanza. Se invece il paziente è lasciato all’assistenza             tomi di diversissima natura senza curare la malattia e qui entra                             primo incontro fu già molto importante, anche se molto
del familiare, non potrà usufruire delle competenze adeguate.                  in gioco un aspetto culturale che fa fatica ad affermarsi. La SLA                            breve. Ci siamo poi incontrati di anno in anno. Ricordo
Certo dipende anche dalle condizioni di base del paziente. Per                 è una malattia incurabile e prendersi cura di una persona che                                sul Monte Bianco, a La Suche, dove alla famosa scuola di
esempio il fenotipo di malattia di Hawking gli permetteva an-                  ha una malattia inguaribile, affrontando i costi della situazione,                           astrofisica per la prima volta i nostri gruppi presentarono
che di avere dei tempi più lunghi rispetto ad altre persone che,               è molto spesso una sfida per il senso comune”.                                               i risultati che Stephen aveva ottenuto a Cambridge e io a
anche se accudite egregiamente, hanno una malattia molto più                                                                                                                Princeton”.
aggressiva”.                                                                   I SUOI OCCHI
                                                                               “Quando Hawking è andato via, non potrò mai dimenticare                                      Poi cosa accadde?
L’INSEGNAMENTO                                                                 il suo sorriso. Sono gli occhi più belli che abbia mai visto. Era                            “Proprio questi incontri, e poi gli studi epocali che ne segui-
“Non c’è motivo per cui una persona affetta da SLA non pos-                    veramente contento e i suoi occhi trasmettevano un’energia                                   rono, ci portarono alla formula di massa dei buchi neri e poi
sa continuare a esercitare il suo lavoro, come ad esempio l’in-                immensa. Scrisse: “I think you did well”, “penso che abbiate la-                             verso mete più importanti. Gli studi di Stephen erano diret-
segnamento, perché, nella maggior parte dei casi, la malattia                  vorato bene”.                                                                                ti alla micro fisica, ai piccoli Black Hole, i miei invece – se-

10                                                                                                                                                                                                                                    11
Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
guendo le tracce di Riccardo Giacconi che aveva introdotto
per la prima volta le osservazioni a raggi X nella nostra ga-
lassia – furono orientati ai Black Hole più grandi, quelli che
si formano alla fine dell’evoluzione delle stelle. Parliamo
di centinaia di milioni di masse solari… una cosa enorme.
Sono i centri della galassia. La cosa fantastica è che siamo
andati in parallelo in questa ricerca praticamente per cin-
quant’anni. Poco prima della sua scomparsa celebrammo                        La fisica è ben più che
a Cambridge, Roy Kerr, a cui era stato assegnato il Premio                   un’equazione,
Crafoord, considerato il Premio Nobel per l’astronomia.
Fu indimenticabile. Ci avevano detto che Stephen stava
                                                                             è qualcosa che davvero ha
male e di non chiedere neppure di incontrarlo. Ci mettem-                    l’ampiezza del credere religioso.
mo a discutere nella sua università dell’ultimo lavoro fat-
to da Hawking. Teorizzava la possibilità di usare delle vele
spinte da laser per mandare un micro osservatorio in un
sistema planetario vicino, per realizzare delle immagini,
per vedere se ci fosse vita e se fosse possibile e interessan-
te andarci. Stephen aveva preso questo progetto sul serio e
questa sua idea era molto pubblicizzata. Roy e io eravamo
molto critici. Io sostenevo con Roy la drammaticità della
situazione storica in cui siamo. Sperare di muoversi oggi,
come nei secoli passati si andava da un luogo geografico a
un altro per migliorare la qualità della vita, a noi sembrava
impossibile. Il problema vero non è di spostarsi in un altro      dorfine dalle sue scoperte sarebbe mancato in pochissimo
punto geografico, ma cercare la soluzione dentro la nostra        tempo. Mentre invece lui riusciva, non solo a trasmettere
vita, all’interno del nostro pianeta. Paradossalmente nella       all’umanità le sue idee, ma a gioirne a tal punto che poteva
nostra discussione prendevamo proprio l’esempio che ci            anche permettersi il lusso di scherzare in ogni momento.
veniva dato dalla vita di Stephen, che seppur massacrato          Una volta durante un’accesa discussione mi prese da parte.
dalle contingenze umane, riusciva ad avere una serenità e         Non riuscivo a capire cosa cercasse di comunicarmi. Solo
un piacere che si vedeva trapelare dai suoi occhi. Questo è       dopo qualche minuto, mi resi conto che mi raccontava una
quello che dovremmo fare sul pianeta Terra, avere l’obietti-      barzelletta. Gli chiesi come mai tutto quello sforzo smisu-
vo di essere felici. Ricordo che poi, quando gli fu detto della   rato per una barzelletta. Volevo vederti sorridere, mi disse
nostra presenza, volle incontrarci immediatamente”.               con fatica”.

Cosa ricorda del suo vivere la malattia?                          “Potrebbe essere possibile compiere viaggi nel passato.
“Quanto per me era più sconcertante era la serenità della         Anche se questa potrebbe essere una bella cosa per gli
sua situazione. Una persona nelle sue condizioni, se non          scrittori di fantascienza, significherebbe però anche che
avesse avuto la possibilità intellettuale di ottenere delle en-   non sarebbe mai sicura la vita di nessuno: qualcuno po-

                                                                                                                                 trebbe infatti andare nel passato e uccidere tuo padre o             “Assolutamente. Abbiamo capito per la prima volta dove
                                                                                                                                 tua madre prima che tu fossi concepito!”. Questo scriveva            si formano gli elementi pesanti, nel cosmo. Noi troviamo
                                                                                                                                 Stephen Hawking.                                                     sulla terra l’oro, l’uranio, sepolti nelle rocce. Ma non ave-
                                                                                                                                 “Lo spazio, il tempo… È un argomento affascinante che non            vamo capito, sino a poco fa, dove questi oggetti nascessero.
                                                                                                                                 ha ancora un termine. Riusciamo a comprenderlo solo in               Quello che abbiamo capito oggi è che questo avviene nel-
                                                                                                                                 parte. È un mistero soprattutto quando interfacciato ad un           le più grandi esplosioni dell’universo: nei GRBs, i game-ray
                                                                                                                                 altro grande mistero: la presenza della materia e dell’anti-         bursts. Ora perché “der Gott” ha creato queste esplosioni, in
                                                                                                                                 materia. Il fatto che l’antimateria sembra andare indietro           tutto l’universo, fino dalle fasi primordiali a qualche mi-
                                                                                                                                 nel tempo, invece che avanti, come la materia, e che quando          lione di anni dall’inizio del Big Bang? Perché? La risposta è
                                                                                                                                 si incontrano si annichilano in un plutone. Beh tutto que-           semplice. Per permettere a tutte le stelle dell’universo, sin
                                                                                                                                 sto è ancora un profondo mistero con cui viviamo. Da un              da 50 miliardi di anni fa, di essere arricchite degli elementi
                                                                                                                                 punto di vista spirituale, l’idea del tempo in quanto tale è         pesanti. Questo per permettere la vita “democraticamente”
                                                                                                                                 toccata anche da Einstein, oltre che da Stephen. Fu Einstein         in tutto l’universo. Questo dunque l’abbiamo capito. Sta a
                                                                                                                                 a parlare di “noi fisici credenti”. Cosa significava? Credenti       noi adesso, visto che la natura ci ha messo a disposizione
                                                                                                                                 nella fisica, per i quali la fisica è ben più che un’equazione,      tutte queste cose, andare a identificare non solo dove, ma
                                                                                                                                 è qualcosa che davvero ha l’ampiezza del credere religio-            anche quali forme di vita la natura ha scelto di far evolvere.
                                                                                                                                 so. Per i “fisici credenti” il presente, il passato, il futuro non   È questa di gran lunga la frontiera più bella che noi dobbia-
                                                                                                                                 sono altro che un’illusione, anche se un’illusione molto pro-        mo guardare”.
                                                                                                                                 fonda e verace”.
                                                                                                                                                                                                      Cosa è la conoscenza, professor Ruffini?
                                                                                                                                 Altre due storiche frasi di Stephen Hawking : “Confinare             “La conoscenza scientifica è l’incontro che permette all’uo-
                                                                                                                                 la nostra attenzione alle questioni terrestri significherebbe        mo di evolvere e alla natura di esprimersi. Se non ci fosse
                                                                                                                                 limitare lo spirito umano”.                                          la scienza, la natura sarebbe un insieme di pietre. È solo lo
                                                                                                                                 E ancora: “In un universo infinito, deve esserci altra vita.         sforzo incredibile della mente umana nella conoscenza a far
                                                                                                                                 Non vi è dubbio più grande. È tempo di impegnarsi per                si che la natura possa capire di esistere e capire cosa sia l’u-
                                                                                                                                 trovare una risposta.”                                               niverso”.

12                                                                                                                                                                                                                                                              13
Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
A sinistra: Luca Coscioni, Maria Antonietta Farina Coscioni

     La speranza
                                                                                                                                                                      e José Saramago, Premio Nobel per la Letteratura 1998.
                                                                                                                                                                      A destra: Maria Antonietta Farina Coscioni.

     oltre il male
                                                                                                                                                                    Mentre scrivo mi passano davanti agli occhi le
                                                                                                                                                                    immagini struggenti di un grande film “La teoria
                                                                                                                                                                    del tutto”, tratto da un libro altrettanto bello, di
                                                                                                                                                                    Jane Wilde, moglie di Hawking per 25 anni. Un
                                                                                                                                                                    formidabile intreccio di amore, disperazione,
                                                                                                                                                                    speranza. Una mente, un cuore e un corpo, quel-
                                                                                                                                                                    lo di Hawking, che ha saputo superare i limiti del
                                                                                                                                                                    suo stesso male.
                                                                                                                                                                    E penso a Luca: non ha avuto alcun premio a
                                                                                                                                                                    onorificenza. Credo non ci sia neppure una stra-
                                                                                                                                                                    da o una piazza a suo nome. Per questo, ho volu-

     S
                                                                                                                                                                    to dar vita, nel 2014, a un Istituto a lui intitolato,
                                  di   Maria Antonietta Farina Coscioni                                                                                             assieme ad amici che credono nei valori e negli
                                           (Presidente dell’Istituto Luca Coscioni)                                                                                 obiettivi che erano di Luca. Un progetto (e un
                                                                                                                                                                    luogo) che consenta di approfondire la ricerca, la
                                                                                                                                                                    riflessione, l’impegno culturale, civile e politico
                                                                                                                                                                    incarnati emblematicamente dalla vita di Luca;
              Stephen Hawking: una mente tra le più brillanti del no-                                                                                               per allargare le sue visioni e i suoi orizzonti.
              stro tempo, un grande scienziato; ma soprattutto un                                                                                                   Ci abbiamo pensato a lungo, e ci siamo detti che
              indomito combattente, che mai si è lasciato abbattere                                                                                                 sì, la cosa va fatta. Ci sembra il modo migliore per
              dalla malattia che lo colpisce appena ventenne. Mi piace                                                                                              ricordare quello che ha cercato di fare e quello
              ricordarlo perché Hawking è stato il primo punto di ri-                                                                                               che ha fatto.
              ferimento di mio marito Luca Coscioni: entrambi malati                                                                                                Così nasce anche il CoscioniLAB: un luogo, uno
              di SLA, entrambi combattono la battaglia per la libertà                                                                                               spazio, di ricerca, cultura scientifica, politica. Un

                                                                                                                          COSCIONI
              di ricerca scientifica. Danno speranza perché sono essi                                                                                               luogo dell’arte e della conoscenza, di coworking.
              stessi speranza. Quando con Luca e con Marco Pannella                                                                                                 Nasce dall’idea che nel nostro Paese, la libertà di
              anche in Italia gettiamo le basi per questa lotta, rispon-                                                                                            ricerca è ancora ostaggio di proibizioni che im-

                                                                                                                              LAB
              dono 50 premi Nobel e oltre 500 scienziati e ricercatori                                                                                              pediscono di sviluppare la ricerca in determinati
              di tutto il mondo; tra loro, al nostro fianco, fin che ha                                                                                             campi della biomedicina e delle applicazioni te-
              potuto, Stephen Hawking. Di questo sostegno, di questa                                                                                                rapeutiche.
              adesione, gli sarò eternamente grata.                                                                                                                 Luca, dunque, ‘vive’ in un luogo, in uno spazio ri-
              Per Luca, e per tutti noi è stato motivo di conforto e forza.                                                                                         generato e condiviso dall’integrazione di compe-
              Una volta Hawking ha detto: “A volte soffro di solitudine,                                                                                            tenze professionali diverse, da studiosi, ricercato-
              mi è difficile parlare con le persone che non conosco, e spesso                                                                                       ri, volontari a Roma, in Via Rimini 14, nel quartiere
              la gente ha paura di parlare con me o non mi lascia il tem-                                                                                           San Giovanni, a due passi dalla ‘madre di tutte
              po di scrivere una risposta”. Affermazione sintomatica: il                                                                                            le chiese del mondo’, la cattedrale di Roma, San
              problema non è Hawking, i tanti Hawking, ma come noi                                                                                                  Giovanni in Laterano.
              sappiamo rapportarci con loro. Ne abbiamo paura… non                                                                                                  Qui si produrrà e ci si formerà dell’autentica
                                                                                      “CoscioniLAB: un luogo, uno spazio di ricerca, cultura scientifica,           visione politica liberale, riformatrice, radicale.
              lasciamo loro il tempo; non comprendiamo che il loro è
                                                                                      politica, dell’arte e della conoscenza, di coworking. Nasce dall’idea che
              un tempo diverso dal nostro; con ‘leggerezza’ Hawking                                                                                                 La parola d’ordine è nelle parole che il premio
                                                                                      nel nostro Paese, la libertà di ricerca è ancora ostaggio di proibizioni
              pone il problema di un imperativo che troppo spesso                     che impediscono di sviluppare la ricerca in determinati campi della           Nobel per la Letteratura José Saramago rivolge
              non avvertiamo come categorico: quello di assicurare                    biomedicina e delle applicazioni terapeutiche. Qui si produrrà e si           a Luca: “La sua arma è la ragione, il suo unico
              una adeguata assistenza al nostro prossimo.                             formerà della autentica visione politica liberale, riformatrice, radicale.”   obiettivo la difesa della dignità umana”.

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Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
Il Club nella storica
sede di Londra                                                 di   Davide De Leo
                                                                          Traduttore

                        C
                                      he ci fanno dozzine di cimeli, quadri e ri-
                                      cordi di figure leggendarie, quali Nelson e
                                      Churchill, ma anche di eventi memorabili,
                                      quali le tragedie del Titanic e dell’11 settem-
                                      bre, riuniti sotto lo stesso tetto?
                        Siamo nell’edificio dei Lloyd’s, nella city di Londra (foto
                        02), quella strana creatura dell’architetto Richard Rogers
                        che sbalordì la comunità finanziaria londinese quando fu
                        ultimata nel 1986 (ne vediamo un modellino nella foto
                        03). Non è facile entrarvi per chi non ci lavora, ma gra-
                        zie al dott. Ivo Impronta, Chief Executive Officer della
                        Marine Aviation & General Ltd (MAG), Lloyd’s Broker,
                        riusciamo a visitare un luogo magico, un paio d’ore pri-
                        ma che si animi del tutto e cominci il fragore delle nego-
                        ziazioni. “I Lloyd’s non sono una compagnia,” ci dice il
                        dott. Impronta, “sono un mercato. All’interno di questo
                        mercato vi sono diverse compagnie in concorrenza tra
                        loro, ma appaiono tutte con lo stesso nome, Lloyd’s ap-
                        punto, e hanno un margine di solvibilità comune, un fon-
                        do che impedisce il fallimento qualora una delle compa-
                        gnie fosse in difficoltà. Talvolta le suindicate compagnie
                        si dividono la copertura assicurativa di un determinato
                        rischio. Questo modo di operare va avanti da 300 anni”.

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Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
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      Il nome Lloyd’s compare per la prima volta sulla London
      Gazette nel febbraio del 1688. Su Tower Street vi era un
      caffè, che apparteneva a Edward Lloyd. Vista la vicinan-
      za al Tamigi e ai docks, il caffè era frequentato da ar-
      matori, capitani di vascello e mercanti. In quel luogo,
      cominciarono a stringersi accordi che assomigliavano
      agli odierni contratti assicurativi. All’epoca vi erano già
      più di 80 caffè all’interno delle mura della City, ognuno
      era un centro di ritrovo per imprenditori e mercanti.
      La Lloyd’s Coffee House era specializzata nel dare infor-
      mazioni su spedizioni e viaggi marittimi. La storia dei
      Lloyd’s, che data tre secoli, può essere in parte seguita
      anche dalle pagine del Lloyd’s List, giornale pubblicato
      puntualmente dal 1734, periodico tra i più antichi del
      mondo ancora in attività.                                     05        06
 02   Uno dei pezzi forti della visita ai Lloyds, che operano
      in un gigantesco edificio un po’ ufficio, un po’ museo,
      è la campana della nave di Sua Maestà (HMS) Lutine.
      La campana si trovava a bordo della fregata francese
      Le Lutine (il folletto), che si era arresa agli inglesi nel
      1793. Ormai sotto bandiera britannica, la HMS Lutine
      partì per Amburgo sei anni dopo. Il carico di oro e ar-
      gento che trasportava, valutato un milione di sterline
      di allora, fu assicurato dai Lloyds. Ma ad Amburgo
      non arrivò mai: colpita da una tempesta, il 9 ottobre
      si infranse contro la costa olandese. Perirono l’equi-
      paggio, il Capitano Lancelot e la nave si inabissò. I
      Lloyds risarcirono completamente il valore del carico.
      Dopo numerosi tentativi di recupero andati a vuoto,
      nel 1859 fu ritrovata la campana, appesa nella stanza
      delle sottoscrizioni dei Lloyds. La tradizione vuole che
      ogni volta che si perde traccia di una nave, la campana
      venga suonata una volta, e che quando venga ritrova-
      ta, sia suonata due volte (foto 04 e 14). I sinistri di una
 03   certa entità vengono ancora oggi riportarti in un regi-       07   08
      stro, esposto anch’esso nella sala delle contrattazioni,

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     da riempire tassativamente a mano, con penna e inchio-              vali del mondo. A differenza dei concorrenti, i Lloyds         pero. Ma il Lloyds’ List, unico giornale londinese (insie-
     stro (foto 07 e 08). La campana ha già traslocato cinque            avevano sempre fornito copertura assicurativa contro i         me al Guardian di Manchester), riportò la notizia la mat-
     volte: dalla HMS Lutine è stata appesa per la prima vol-            rischi bellici. Secondo il Lloyd’s List, nel 1936 Churchill    tina del 6 aprile 1955. Dieci anni dopo, il giorno dopo il
     ta nella sede dei Lloyds al Royal Exchange (1890-1928),             visitò gli uffici dei Lloyds, fu ricevuto a colazione dal      decesso di Churchill, il 25 gennaio 1965, venne suonata
     quindi a Leadenhall Street (1928-1958), poi a Lime Street           Presidente Neville Dixey, visitando successivamente            la campana del Lutine in segno di rispetto per l’illustre
     (1958-1986), prima di passare all’edificio attuale nel 1986.        la stanza delle sottoscrizioni (nella foto 13, un antico       Membro Onorario.
     Un quadro raffigura l’inaugurazione ufficiale del pri-              banchetto utilizzato per le negoziazioni), la biblioteca
     mo edificio su Lime Street, in presenza della Regina                e la collezione di Nelson, altra grande icona del Regno        “Il rispetto per il passato crea un clima di fiducia. La
     Elisabetta la Regina Madre, il 14 novembre 1957. (foto 11).         Unito. Vi è una teca (foto 01), in cui è oggi conservato il    fiducia è alla base di questo mestiere”, ci dice il dott.
                                                                         lascito di Horatio Nelson (foto 09) ai Lloyds, in partico-     Impronta. Sono diversi gli episodi che narrano di come
     “Ai traslochi”, ci racconta il dott. Ivo Impronta, “è legato        lare un modello della HMS Victory – la nave del famoso         i Lloyd’s abbiano ricompensato il credito di fiducia fat-
     un altro episodio da raccontare. I dirigenti dei Lloyd’s       12   ammiraglio – e l’argenteria, che comprende una specia-         to dai sottoscrittori. Nel 1906, dopo il terremoto di San
     erano così legati al Salone del Comitato, che chiesero              le posata, coltello-forchetta, con la quale Nelson riusciva    Francisco, Cuthbert Heath, che aveva assicurato migliaia
     a Richard Rogers di trasportare dal vecchio edificio le             a mangiare, pur avendo perso un braccio in battaglia.          di cittadini contro i danni da terremoto, insistette per-
     mura del salone, e di trasferirlo nella nuova sede (foto                                                                           ché fossero pagati anche i sinistri risultati dagli incendi
     05). Come spesso nel Regno Unito, la tradizione si spo-             Ma c’è un’altra ragione per la quale gli assicuratori erano    che distrussero la città per tre giorni dopo le scosse più
     sa con quanto di più moderno possa esistere (in questo              grati a Churchill: senza la vittoria delle marine alleate      forti. Così le istruzioni date all’agente di San Francisco:
     caso, il Lloyds’ Building nel 1986).”                               nella battaglia dell’Atlantico durante la Seconda Guerra       “Pagate tutto ciò che era in possesso di chi ha sottoscrit-
                                                                         Mondiale, il costo delle riparazioni in caso di sconfitta      to la nostra polizza, a prescindere dai termini delle po-
     Nel salone, vi è un quadro in cui è raffigurato Winston             sarebbe stato troppo alto, e avrebbe forse comportato il       lizze’. Se poi si pensa alla tragedia del Titanic, assicurato
     Churchill sotto una quercia a Chartwell. La carriera del-           fallimento dei Lloyds. Nel 1944 i Lloyds mostrarono la         nel gennaio del 1912 per 1 milione di sterline, il rischio
     lo statista incrociò i Lloyds più di una volta. Divenuto            propria gratitudine nominando Churchill membro ono-            marittimo più grande mai assicurato, sorprenderebbe
     Primo Signore dell’Ammiragliato nel 1911, Churchill                 rario della loro Society. Nel salone si può vedere la lette-   solo chi non conosce i Lloyds che il sinistro fu pagato
     poté rendersi conto più chiaramente del rapporto stori-             ra di nomina (foto 12) e appunto il quadro di Churchill        per intero entro un mese dal disastro.
     co tra i Lloyds e la Royal Navy. Agli inizi del XX secolo,          (foto 06), dipinto nel 1954, quando lo statista compì 80       Il risarcimento “singolo” più ingente mai versato dai
     l’impero britannico dominava il commercio mondiale e                anni. L’anno successivo, quando Sir Winston annunciò           Lloyds è però legato alle Twin Towers e agli attacchi
     il Regno Unito poteva vantare i più grandi cantieri na-             le dimissioni da primo ministro, i giornali erano in scio-     dell’11 settembre 2001.

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Ivo Impronta.
                                      Lasciati gli uffici dei Lloyd’s, il dott. Impronta ci accoglie nella
                                      sede della MAG, nel cuore della City, da cui si gode di una vista
                                      a 360° impressionante, dai grattacieli della City allo Shard, da

      Conversazione
                                      Westminster e il Tamigi alla collina di Crystal Palace.
                                      “Siamo la terza generazione della nostra famiglia a svolgere
                                      il lavoro di broker assicurativi. Papà iniziò a collaborare con i
                                      Lloyds già all’inizio degli anni ’70, collocando a Londra i rischi

         con il grande                italiani. C’è una foto che lo ritrae nel famoso giornale Lloyds
                                      List, nel 1971, in un articolo chiamato “A stranger in the room”
                                      (foto 10). Siamo riusciti a vincere la diffidenza dell’epoca verso

     broker della City                gli italiani che si respirava in un ambiente molto conservatore.

                                      Il nome Lloyds è famoso in tutto il mondo: è motivo di vanto
                                      collaborare con loro?
                                      “Tenete conto che in Italia vi saranno 4000 broker, mentre
                                      solo 150 sono i Lloyd’s brokers al mondo. Quindi si parla di
                                      un club esclusivo. Questo rapporto la nostra famiglia ce l’ha da
                                      circa 50 anni. Dal 1993 abbiamo un accesso diretto al mercato
                                      dei Lloyd’s e due anni dopo ne siamo diventati ufficialmente
                                      Lloyd’s broker. I Lloyds sono il numero uno al mondo per tutti
                                      quei rischi speciali, per i tipi di copertura alternativi a quelle
                                      tradizionali, sia per capacità, che per novità. Abbiamo sempre
                                      ritenuto che il mercato italiano fosse un mercato ristretto e con
                                      poche alternative. La nostra forza viene dal fatto che abbiamo
                                      tutti i giorni 20 o 30 dei nostri brokers che negoziano rischi con
                                      i Lloyd’s di Londra. La cosa particolare è che abbiamo un uffi-
                                      cio con 50 dipendenti, nel cuore di Londra, ma non abbiamo
                                      clienti inglesi. Il nostro obiettivo è proporre alle aziende italiane
                                      un alternativa al mercato locale sia in termini di condizioni che
                                      di prizing.
                                      Il tipo di struttura del mercato dei Lloyd’s ci consente di chiu-
                                      dere una trattativa in tempi brevissimi . Per esempio, due anni
                                      fa abbiamo dovuto assicurare per 40 milioni di euro un bigliet-
                                      to della lotteria, in cui vi era il rischio delle dimensioni ridottis-
                                      sime di un pezzo di carta e il rischio di infedeltà di chi traspor-
                                      tava il biglietto. Abbiamo chiuso la trattativa in poco tempo.
                                      Parliamo quindi di cose molto complesse, eppure qui ai Lloyd’s
                                      in due ore riusciamo ad avere la risposta a tutto. Quindi, rapidi-
                                      tà nelle negoziazioni, rapporto face-to-face ed in più un mercato
                                      con un ottimo rating. Attenzione però: è un mondo in cui non
                                      puoi fare errori perché è tutto basato sulla fiducia. Se fai errori,
               di   Davide De Leo     sei fuori dal mercato. Riuscire a stabilire questo rapporto di fi-
                         Traduttore   ducia ha richiesto molti anni.”
                                                                                                                                 14

                                                                                                               La nuova generazione Impronta propone soluzioni innovati-             anni ci sarebbero volute altre tre generazioni della mia famiglia
                                                                                                               ve nel campo assicurativo.                                            in Italia.”
                                                                                                               “Sì, sia nel mondo Fine Art e CIT che per le gioiellerie.
                                                                                                               Assicuriamo i Bronzi di Riace, il Museo Egizio di Torino, e           Premessa la vostra capacità e ingegnosità imprenditoriale, da
                                                                                                               Bulgari; ma anche il rischio cyber, quello per eventi catastrofali,   dove viene questo valore aggiunto della sede londinese?
                                                                                                               la RC professionale, con continue soluzioni innovative. Fino ai       “Viene dal territorio: per i britannici tutto è assicurabile. C’è una
                                                                                                               rischi che fanno parte della nostra tradizione nel settore Marine     propensione al rischio molto più alta. C’è una cultura del rischio
                                                                                                               & aviation. Sempre alla ricerca di soluzioni nuove che in Italia      e della sua gestione che in Italia non c’è. Paragonerei questo
                                                                                                               sarebbero impossibili da trovare.                                     mondo a quello delle scommesse: i britannici scommettono su
                                                                                                               Ma c’è anche lo sport”. E qui il dott. Ivo Impronta ci mostra,        tutto. Anche in quel mondo si rischia in mille settori diversi.”
                                                                                                               incorniciate, alcune magliette di Real Madrid, Barcellona,
                                                                                                               Juventus, Inter: “Abbiamo assicurato rischi per queste squadre        Una cosa che il dott. Ivo Impronta tiene ad aggiungere è la scelta
                                                                                                               che il mercato italiano non avrebbe mai assicurato, come i pre-       strategica di internazionalizzarsi, pur restando italiani, compiu-
                                                                                                               mi per i giocatori in caso di vittoria di trofei”.                    ta 5 anni fa: “Volevamo fornire servizi ai nostri clienti in tutto
                                                                                                               Un altro esempio: il mondo dei portavalori. “Nessuno sul mer-         il mondo. Abbiamo raggiunto un accordo con la JLT, il quarto
                                                                                                               cato italiano, ormai da 20-30 anni, assicura più una società          broker al mondo, con 10.000 dipendenti.
                                                                                                               che trasporta valori in giro per il mondo, perché è considerato       Quando abbiamo avanzato la proposta per la prima volta sem-
                                                                                                               troppo pericoloso. In Italia il mercato è molto competitivo per       brava impossibile ma alla lunga si sono fidati della tradizione
                                                                                                               i rischi tradizionali, come auto e vita, ma non si presta a trova-    della nostra famiglia. Abbiamo acquisito il 100% della JLT in
                                                                                                               re soluzioni per casi particolari. Oggi la MAG colloca presso i       Italia e la JLT ha acquisito il 25% della nostra società. La nostra
                                                                                                               Lloyds circa 70 milioni di premi italiani, lavorando sempre per       famiglia continua a controllare l’azienda italiana, ma possiamo
                                                                                                               il cliente in ultima analisi, ma con i Lloyd’’s per il collocamento   contare su una presenza internazionale pari a quella garantita
                                                                                                               degli affari. Per fare tutto quello che abbiamo fatto qui in 25       dalle compagnie multinazionali”.

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però un elezione si vince in Europa e quindi non si può             passata negli strati meno acculturati della popolazione. Ce
                                                                                    essere forti e rappresentativi solo in Inghilterra. Noi erava-      la faranno? Io guardo molto alle questioni del commercio
                                                                                    mo diversi candidati e c’è stata molta competizione, come           estero. I britannici contano molto sul fatto che saranno li-
                                                                                    è giusto che sia. Noi in Parlamento, votati all’estero, siamo       beri e sulla possibilità di poter fare accordi internazionali.
                                                                                    in dodici deputati e sei senatori. Una goccia nel mare, che         È veramente una scommessa enorme. Loro sono convinti
                                                                                    però potrebbe avere una certa efficacia se fossimo uniti.           che potranno mettersi alla pari in un tavolo negoziale di
                                                                                    Faccio sempre l’esempio della Südtiroler Volkspartei. Beh           accordi con l’India, con gli Stati Uniti o con il Canada. Non
                                                                                    loro, anche se in pochi, riescono sempre ad ottenere quello         va comunque sottaciuto che in ogni caso “la botta sia sta-
                                                                                    che vogliono perché sanno che, nell’ambito di tutta la legi-        ta forte”, come dicono le associazioni di industriali. Il loro
                                                                                    slatura, arriverà il momento in cui qualcuno avrà bisogno           mercato di riferimento è quello europeo, producono più
                                                                                    anche di loro”.                                                     macchine nello stabilimento Nissan di Swindon che noi in
                                                                                                                                                        tutta Italia. Sono dei grandi produttori ma, una cosa è en-
                                                                                    IL REGNO UNITO. “Per quanto riguarda l’organizzazione               trare nel mercato europeo dei veicoli senza dazi, un’altra è
                                                                                    della politica nel Regno Unito io apprezzo soprattutto due          pagare il 10% come fanno gli Stati Uniti. Insomma è molto
                                                                                    cose: la prima è il rapporto con il tuo rappresentante. In          impegnativo, anche se potrebbe essere lo sbocco per grandi
                                                                                    ogni momento sai chi è il tuo rappresentante parlamenta-            mercati, l’occasione per negoziare un’entrata nel NAFTA e,
                                                                                    re, lo puoi chiamare, puoi fissare un appuntamento e an-            in questo caso, ci sarebbe la fila di imprese europee per en-
                                                                                    darci a parlare. Naturalmente funziona nei limiti del pos-          trare nel Regno Unito e avere accesso a quel mercato, così
                                                                                    sibile e del praticabile. Quello che è lecito chiedere, quello      ricco e competitivo. Ma sono altresì convinto che america-
                                                                                    che è possibile dare. L’altra cosa è la velocità di azione del      ni e canadesi gliela faranno sudare. Il tutto è molto com-
                                                                                    Governo nella logica della relazione Governo-Parlamento.            plesso”.
                                                                                    Nei dibattiti, per esempio, il Primo Ministro risponde
                                                                                    in tempo reale e tutti possono assistere se lo desiderano.          Elisa Siragusa
                                                                                    C’è poi una grande accountability e nei dibattiti uno stret-        è stata eletta alla Camera con il Movimento 5 Stelle nella

     I tre neoparlamentari
                                                                                    to legame con l’attualità. Per quanto riguarda la giustizia,        ripartizione in Europa.
                                                                                    essendo io un avvocato, dopo 20 anni di frequentazioni
                                                                                    dei Tribunali italiani e britannici, non ho ancora concluso         LE ELEZIONI. “Io vivo in Inghilterra dalla fine del 2012,
                                                                                    quale dei due sistemi sia il migliore. Potrei dire che sono         lavoro in un azienda e mi occupo di previsioni di vendita.
                                                                                    totalmente diversi, che noi abbiamo alcuni vantaggi e loro          Sono in questa azienda da cinque anni a differenza di molti

        “Londinesi”
                                                                                    ne hanno altri”.                                                    che vengono a Londra e cambiano lavoro frequentemen-
                                                                                                                                                        te. La campagna elettorale è stata insolita per me, eravamo
                                                                                    LA BREXIT. “All’origine della Brexit, secondo me, non c’è           due candidate, ma c’è stata molta unione tra noi. Abbiamo
                                                                                    stata una repulsione rispetto all’invasione degli italiani, forse   utilizzato molto i social per raggiungere tutti gli Stati, inve-
                                                                                    altre comunità hanno spostato l’ago della bilancia, pensate         ce nelle zone intorno a Londra abbiamo avuto molti incon-
                                                                                    che la seconda lingua più parlata nel Regno Unito è il polac-       tri anche nelle piazze. Quando sei in un Paese estero, sei tu
                                                                                    co. Credo si sia trattato innanzitutto di una questione cultu-      che devi andare a cercare gli italiani e parlarci”.
                                                                                    rale, di un retaggio coloniale e anche della conseguenza di
                                                                                    una forte e continua pressione mediatica: a Bruxelles fanno         IL REGNO UNITO. “Io sono giovane come migrazio-
                                                                                    cose losche, c’è corruzione, c’è statalismo… e questa storia è      ne, non ho una grande conoscenza del Regno Unito.

               T
                                     ra gli eletti nella circoscrizione Europa
                                     alle ultime elezioni politiche italiane,
                                     tre sono “londinesi”: Raffaele Fantetti
                                     (Forza Italia), Elisa Siragusa (Movimento
                                     5 Stelle) e Massimo Ungaro (Partito
                                     Democratico).
                                     Il Club ha organizzato con loro un forum
               per conversare su Italia e Regno Unito. Presentiamo così ai
               nostri lettori i tre nuovi parlamentari.

               Raffaele Fantetti
               è risultato eletto al Senato come capolista della lista unitaria
               di centrodestra all’estero, in quota Forza Italia.

               LE ELEZIONI. “Io sono a Londra dal 1992, sono avvoca-
               to, ho una società di consulenza che si occupa di procu-
               rement, cioè di gare d’appalto internazionali. Da cinque
               anni sono vicepresidente di un organismo delle Nazioni
               Unite a Ginevra che si occupa di commercio. Ho fatto di-
               verse campagne elettorali. Va ricordato che la campagna
               elettorale per il voto all’estero è estremamente impegnati-
               va, sia per il rapporto eletto-elettori che è completamente
               sfalsato, sia per la difficoltà di raggiungere gli elettori. Nella
               circoscrizione estero, il collegio Europa è di gran lunga il
               più complicato e se non hai risorse economiche di peso,
               ti è necessario utilizzare molto i social e i contatti diretti.
               Il Consolato Generale di Londra è il più grande del mondo,

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Posso però dire che ci sono tanti buoni costumi lì che a me       Massimo Ungaro                                                LA BREXIT. “Qui siamo innanzi tutto di fronte ad un pro-              Da qui nasce l’esigenza di ampliarli visto che sono del tutto
piacerebbe portare in Italia. Sono buoni costumi pratici          è stato eletto alla Camera con il Partito Democratico.        blema di identità profonda. Mentre per noi continentali che           inadeguati.
che ti fanno vedere quanto il sistema inglese funzioni e sia                                                                    abbiamo perso la Guerra, l’Ue è un’ancora che ci salva da             Dunque i fronti sono: quello italiano per migliorare e au-
vicino ai cittadini. Il primo periodo che ero qui ho subito       LE ELEZIONI. “Sono a Londra da oltre 13 anni e lavo-          noi stessi, il Regno Unito ha delle istituzioni talmente forti        mentare decisamente i servizi consolari, quello britanni-
un furto in casa ed è venuta la polizia. Dopo due giorni la       ro nel campo finanziario, nel settore degli investimenti,     che ha sempre mantenuto la pace, la democrazia, la stabili-           co per la tutela dei nostri diritti acquisiti e per far sì che il
polizia mi ha chiamata per sapere come stavo. Una grande          nell’economia in via di sviluppo. Nel 2007 con un gruppo      tà. Questo è un fattore identitario che c’è sempre stato. Si è        Settled Status risponda alle esigenze delle fasce più deboli.
sorpresa per me! C’è poi pochissima burocrazia ed è tutto         di ragazzi ho fondato il PD di Londra di cui sono segre-      però aggiunto un grande disagio sociale, una narrativa me-            Bisognerà poi aiutare chi vuole tornare in Italia, sperando
più semplice. Conosco tante persone che si sono licenziate        tario dallo scorso anno. La campagna elettorale è stata       diatica che ha dato la colpa ai polacchi, agli italiani o ai ben-     tuttavia che il controesodo possa essere ampliato ed esteso,
per aprire una propria attività. Insomma proprio nella vita       molto bella e intensa. Ho scoperto una grande famiglia,       galesi… e questi due fattori hanno portato al voto del giugno         raccogliendo così i semi di coloro che hanno seminato pri-
concreta delle persone è davvero tutto molto più sempli-          quella del Partito Democratico in Europa, oltre sessan-       2016. La soluzione non è uscire, l’isolazionismo politico è           ma di noi.
ce. Faccio sempre l’esempio dei siti inglesi, se tu vuoi avere    ta circoli, oltre due mila militanti. Questa campagna si è    peggiore.                                                             Bisognerà lavorare sull’equipollenza dei titoli di studio, sul-
informazioni sulla maternità o sulle pensioni, vai sul sito       distinta per una grande attenzione ai programmi, meno         Ora per gli italiani residenti nel Regno Unito ci sono dei            la mobilità dei lavoratori, sull’assistenza sanitaria che al mo-
e trovi subito quanto ti occorre, anche se l’inglese non è la     esposizione mediatica, anche se con molta competizione.       buoni segnali nei negoziati, anche se non ancora conferma-            mento è garantita solo in via emergenziale, visto che se non
tua lingua, indicazioni chiare e quello che ti spetta. Se tu      Insomma l’atmosfera con i candidati degli altri partiti è     ti. Non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia, per-             ti iscrivi all’Aire non ha più la copertura sanitaria. Sono solo
vai invece sul sito dell’INPS, ti metti le mani nei capelli!      stata di reciproco rispetto”.                                 ché il rischio rimane elevato e il caso Windrush può essere           alcune tematiche specifiche, ma su tutte, per tornare ai pas-
Mi chiedo sempre “ma se qui funziona, perché da noi non                                                                         da esempio. Dobbiamo essere coscienti che il Settled Status,          saporti, la situazione del consolato a Londra è catastrofica!”.
può funzionare? Ecco io queste cose pratiche le porterei          IL REGNO UNITO. “Ci sono quattro cose del Regno               (la condizione giuridica che permette agli italiani di rimanere a
subito in Italia”                                                 Unito di cui sono davvero molto rispettoso: la prima è la     vivere nel Regno Unito anche dopo la data effettiva in cui il Regno   Il tema dei passaporti – “il nostro consolato ne emette 27mila
                                                                  forza delle loro istituzioni, una cultura parlamentare se-    Unito lascerà l’Unione Europea, N.d.R) entrerà in azione a fine       l’anno, rispetto ad un numero di italiani calcolati tra i 700mila e
LA BREXIT. “Ritengo sbagliato che quando il popolo vota           colare, talmente forte che la Costituzione non è neanche      novembre, dicembre, e per i nostri connazionali deboli sarà           gli 800mila” – è denunciato in modo trasvesale dai tre par-
in una maniera che non ci si aspetta o che non si condi-          scritta. La seconda cosa è la legge elettorale maggiorita-    difficile ottenere il Settled Status, se non sono online.             lamentari neoeletti. “Chiediamo a Il Club di aiutarci in questa
vide, si tenda poi a dar colpa all’ignoranza. Questo non          ria, forse un po’ eccessiva per la nostra cultura politica,   Molte persone non hanno accesso a internet o familiarità              battaglia”, hanno detto con fermezza i partecipanti al forum,
credo sia giusto e rispettoso per le persone che votano.          ma resto convinto che un vero maggioritario dia stabilità.    col computer, e bisogna avere un passaporto biometrico                denunciando l’esiguo e insufficiente numero di dipendenti
Bisognerebbe chiedersi come mai è successo, cosa ha così          La terza cosa è la cultura dell’accountability, del rendere   valido per ottenere il Settled Status. A un anno da oggi c’è il       del Consolato italiano a Londra. “Come possiamo promuovere
allontanato i cittadini dall’Europa, perché in tanti la vedo-     conto dell’amministrazione pubblica, della trasparenza        rischio che datori di lavoro e proprietari di casa                           il made in Italy e il sistema Italia, se non riusciamo nem-
no come una minaccia. L’Europa poi, dovrebbe chieder-             degli atti pubblici. Credo che su questo dobbiamo vera-       faranno distinzione tra chi ne è in possesso                                         meno a garantire il passaporto ai nostri connazio-
si... come mai? Cosa si è sbagliato? Bisognerebbe sempre          mente imparare molto. E la quarta è un welfare-state ve-      e chi no. Sono problemi seri per la no-                                                     nali in un momento in cui stanno perdendo
chiedersi perché le persone prendono certe decisioni. Ora         ramente universale o almeno universalistico, cosa che io      stra comunità e noi abbiamo due                                                                  i loro diritti? È una vera emergenza:
vedo che dei pre-accordi sono stati presi per la difesa dei       vorrei copiare. Penso al salario minimo legale nazionale”.    anni – e probabilmente altri due                                                                   non si riesce a rinnovare il passaporto
diritti di tutte le persone che si sono trasferite nel Regno                                                                    – per registrare settecentomila                                                                      a Londra!”.
Unito prima della Brexit, e anche per quelli che si trasferi-                                                                   italiani, in un momento in cui                                                                        Il Club tornerà nei prossimi nu-
ranno nel periodo di transizione, quindi fino alla fine del                                                                     i nostri servizi consolari sono                                                                         meri ad occuparsi della que-
2020. Su questo punto credo che l’Europa stia lavorando                                                                         allo stremo.                                                                                             stione.
bene e stia facendo gli interessi di tutti i cittadini europei.
Io resto molto fiduciosa e sicura che il Regno Unito possa
farcela”.

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