Stephen in ricordo di HAWKING - dossier - Il Club Magazine
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Trimestrale Numero 4 | Luglio 2018 AF F I NCH É BR E XIT NON CI SE PARI I Forum de Il Club I tre neoparlamentari “Londinesi” The Queen’s Birthday La festa di Villa Wolkonsky a Roma dossier Il Club nella Stephen storica sede di Londra HAWKING in ricordo di
editoriale L’Uomo delle Stelle I l numero che avete tra le mani è dedicato a Stephen Hawking. Le sue ceneri sono conservate dallo scorso 15 giugno accanto a quelle di Isaac Newton e Charles Darwin, in un luogo straordinario, l’Abbazia di Westminster. La celebre chiesa di Londra ospita i resti e i ricordi di uomini che hanno scritto storie leggendarie. Le tombe e i monumenti sono ancor oggi la testimonianza della dignità e delle conquiste umane. Più di 3.000 persone sono sepolte o commemorate qui: re, regine, principi, duchi, poeti, letterati, scienziati, musicisti, artisti, esploratori e politici. La cavalcata delle Valchirie di Wagner ha salutato a Westminster l’uomo delle stelle. Leggendo la testimonianza a Il Club del fisico Remo Ruffini, che con Hawking ha lavorato, possiamo comprendere quanto sia inestimabile il contributo dato dallo scienziato inglese al genere umano: “La conoscenza scientifica è l’incontro che permette all’uomo di evolvere e alla natura di esprimersi. Se non ci fosse la scienza, la natura sarebbe un insieme di pietre. È solo lo sforzo incredibile della mente umana nella conoscenza a far si che la natura possa Elegance is not about being noticed, it’s about being remembered. capire di esistere e capire cosa sia l’universo”. L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare. “Ricordatevi sempre di guardare le stelle, non i piedi”, diceva Hawking. Un onda sonora con la sua voce è stata sparata nello spazio, meta il black hole più vicino alla terra. Quando fra miliardi di anni quel buco nero evaporerà, quel messaggio di pace e speranza “sul bisogno di vivere in armonia con il nostro pianeta” diverrà universale. Per diffondere il messaggio, della durata di sei minuti e registrato su una base musicale realizzata dal compositore greco Vangelis, è stata utilizzata l’antenna dell’Esa Cerebros. Il buco nero, chiamato 1A 0620-00, è a circa 3500 anni luce dal nostro pianeta. Nel tempo che viviamo ci terrà compagnia uno dei suoi tantissimi Giorgio Armani insegnamenti: “La prossima volta che pensi di non riuscire a fare qualcosa, che pensi che la vita ti abbia trattato male, prova a pensare: “Cosa farebbe Stephen Hawking?”. Il Club readers | Leggono Il Club: “La strada che porta alla conoscenza è una strada che passa per dei buoni incontri”, scriveva il filosofo Baruch Spinoza. Il Club ha conversato con persone Ambasciata del Regno Unito in Italia, The British Chamber of Commerce for Italy (Milano), British Council, UK Trade & Investment, London & Partners, The British School of Milan (Milano), British Institute of Florence, All Saints’ Anglican Church Rome, Sezione che Stephen Hawking lo hanno incontrato e le loro testimonianze sono un Bilaterale di Amicizia UIP Italia-Gran Bretagna, Camera di Commercio & Industria Italiana per il Regno Unito, Ufficio di Londra dono ai lettori della rivista. ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Istituto Italiano di Cultura Londra, Istituto FrancescoDeLeo Italiano di Cultura Edimburgo, Business Club Italia, British-Italian Society, LSE Italian Society, KCL Italian Society, The Italian Society at the Queen Mary University of London, BAA London, Chiesa Italiana di San Pietro a Londra, Artstur – Accademia Italiana Club, The Army & Navy Club, The Arts Club, Boodle’s, The Carlton Club, The Caledonian Club, Cavalry and Guards Club, City of London Club Membership, The In & Out (Naval and Military Club).
6 16 22 24 sommario Direttore responsabile: Francesco De Leo Collaboratori: Giovanni Caccavello, Diletta Cherra, Davide De Leo, Paola Peduzzi, Alessandra Rizzo, Alberto Simoni. 8 Comunicazione, progetto grafico e impaginazione: Ubaldo Cillo Traduzioni: hobbesandsushi.com Webmaster: Francesco D’Ambrosio COMITATO SCIENTIFICO 14 28 30 32 Presidente: Jill Morris CMG (Ambasciatore del Regno Unito in Italia) Membri: Paolo Alli, Giuliano Amato, Gianluca Ansalone, Antonio Armellini, Gianfranco Baldini, Tim Bale, Annamaria Bernini, Philip Booth, Edoardo Bressanelli, Sabrina Corbo, Elena Di Giovanni, Filippo di Robilant, Alessandro Dragonetti, Francesco Giavazzi, Claudio Giua, Sandro Gozi, Giulia Guazzaloca, Nadey Hakim, Dominic Johnson, Tim Knox, Andrea Manciulli, Alessandro Minuto Rizzo, Domenico Meliti, Michela Montevecchi, Nello Pasquini, Andrea Peruzy, Marco Piantini, Stefano Polli, Gaetano N.4 | Luglio 2018 Quagliariello, Lia Quartapelle, Fabrizio Ravoni, Andrea Romano, Vittorio Sabadin, Giulio Sapelli, Paul Sellers, Daniel Shillito, Stefania Signorelli, 6 | Evento. La sicurezza dell’Individuo. 16 | Il Club nella storica sede dei Lloyd a Leonardo Simonelli, Massimo Teodori, Giulio Tremonti, Raffaele Trombetta, Raffele Volpi, Londra. Di Davide De Leo Philip Willan. 8 | DOSSIER . Il Tempo, la Conoscenza, il Stampa: Male. In ricordo di Stephen Hawking. 22 | Conversazione con Ivo Impronta, RUBBETTINO EDITORE S.r.l. grande broker della City. Viale Rosario Rubbettino , 10 9 | Quei tre giorni con Stephen Hawking. 88049 Soveria Mannelli (CZ) Tel. 0968.6664201 | Fax 0968.662055 Testimonianze del Direttore e 24 | I Forum de Il Club. www.rubbettino.it | e-mail: editore@rubbettino.it dell’equipe del Centro Clinico NEMO I tre neoparlamentari “londinesi”. S.r.l. - Cap. soc. Euro 10.400,00 i.v. - di Roma. Reg. Impr. di Catanzaro Cod. Fisc. e P.IVA 01933480798 28 | Il Queen’s Birthday Party a Villa 11 | Il mio amico Stephen. Wolkonsky. Proprietà: Intervista al Prof. Remo Ruffini. IL CLUB LTD Top Floor, 58 High Street, Wimbledon Village, 30 | The Gentlemen’s Clubs of London: SW19 5EE, United Kingdom We thank you for your support 14 | La speranza oltre il male. The Travellers Club. Di Sheila Markham Registered in the United Kingdom, Di M. A. Farina Coscioni Number 10864461 32 | Il Club a Londra. Il Club è distribuito esclusivamente in abbonamento. Costo annuale (per 4 numeri): € 100,00 www.ilclubmagazine.com info@ilclubmagazine.com
Politiche europee di sicurezza. “Che Brexit non ci separi!” I l 3 maggio scorso, presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto a Roma, in occasione della presentazione del terzo nu- mero della rivista Il Club, si è tenuto l’incontro “La si- curezza dell’individuo” al quale hanno partecipato, con Jill Morris CMG (Ambasciatore del Regno Unito in Italia), Marco Minniti (Ministro degli Interni), Claudio Galzerano (Direttore Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno), Andrea Manciulli (Presidente della Delegazione ita- liana presso l’Assemblea parlamentare della NATO), Raffaello Pantucci (Direttore dell’International Security Studies Royal United Services Institute (RUSI), Alberto Simoni (Capo della Redazione Esteri de La Stampa) e Francesco De Leo (Direttore de Il Club). 01 02 03 Pubblichiamo un estratto dell’articolo scritto sull’evento da Stefano Pioppi per la rivista Formiche. In questo sforzo comune non può mancare il Regno Unito, “un pezzo importante delle politiche di sicurezza europee”, ha detto il ministro dell’Interno Marco Minniti. “Quando la Brexit sarà compiuta, l’Europa dovrà fare qualcosa per mantenere e preservare i rapporti di sicurezza tra Europa e Regno Unito, e con l’altra sponda dell’Atlantico; dobbiamo trovare dei canali speciali per la cooperazione su questi temi”, ha aggiunto il mi- nistro dell’Interno. Difatti, “la sicurezza è un tema emblemati- co per dimostrare l’importanza di non permettere che Brexit ci separi”, ha confermato l’ambasciatore del Regno Unito in Italia Jill Morris. “La sicurezza e la difesa dell’Europa sono al cuore dell’approccio del Regno Unito; condividiamo gli stessi valori e non esiste Paese che possa affrontare da solo la minaccia alla sicurezza; la collaborazione è fondamentale, con gli alleati eu- ropei e con l’Italia, oltre a quella che si realizza a livello interna- 04 05 zionale multilaterale”. Su questo non impatterà la Brexit, ha as- sicurato la diplomatica: “La nostra dedizione è incondizionata, nel senso che non è legata ai negoziati sui rapporti economici e Roma. La Sicurezza dell’Individuo. In alto i relatori della conferenza organizzata da Il Club (foto 1). Al centro Andrea Manciulli (foto 2) commerciali del futuro. L’Europa – ha rimarcato la Morris – è e Raffaello Pantucci (foto 3). All’Ambasciatore Jill Morris viene donata una Italy Star originale, la medaglia concessa a personale militare il nostro continente; lasciamo l’Unione europea e non l’Euro- d’esercito del Regno Unito nella Campagna d’Italia (foto 4). Il ministro Marco Minniti con “il cagnolino”, simbolo de Il Club (foto 5). pa; la vostra sicurezza è la nostra sicurezza”. 6 7
Il tempo, la conoscenza, il male Quei tre giorni con il grande astrofisico inglese Il racconto del Prof. Mario Sabatelli e del team del Centro Clinico Nemo di Roma. N el dicembre del 2016 Stephen Hawking è a Roma per una conferenza all’Acca- demia delle Scienze in Vaticano. In quei giorni lo scienziato, in seguito a una crisi respiratoria, viene ricoverato presso il Centro Clinico NEMO di Roma (Neuro Muscular Omnicentre) Fondazione Policlinico A. Gemelli. Il Club ha visitato il Centro e ha conversato con il Direttore, il professor Mario Sabatelli, con il neuro- logo Amelia Conte e con il pneumologo Emiliana Meleo, esperta in ventilazione meccanica. Riportiamo le loro testimonianze in ricordo di quei giorni. HAWKING AL NEMO “Eravamo stati informati della visita di Hawking a Roma e allertati per qualsiasi evenienza. Sapevano che ci occupiamo in maniera multidisciplinare di patologie del motoneurone. Lo scienziato era membro dell’Accademia delle Scienze del Vaticano e il professor Pontecorvi, il responsabile dei servizi sanitari, che è un Stephen nostro medico, ci disse di organizzare una rete in caso di problemi. Il proble- ma si verificò. Ebbe problemi respiratori. Inizialmente ci recammo a visitarlo nel suo albergo, ma vista la situazione decidemmo subito di portarlo qui nel Centro Clinico Nemo dove è rimasto per tre giorni. Era esausto, in una situazione molto HAWKING in ricordo di critica, temevamo che morisse. Capiva perfettamente, ma non comunicava per- ché troppo affaticato. Aveva un équipe medica di 20 persone… impenetrabili, e a turno era sempre circondato da quattro assistenti. Ogni decisione che prendem- mo fu concordata con l’equipe di Cambridge che lo seguiva. Il ricovero fu neces- sario per passarlo ad un’altra modalità di ventilazione. Rimase molto colpito dal nostro apparecchio per la tosse, per la gestione delle secrezioni, che da loro non si usava, tant’è che quando andò via voleva portarlo con se”. Q uesto numero de Il Club è dedicato a uno fra i più autorevoli e conosciuti fisici teorici al mondo, il prof. Stephen William Hawking, scomparso a Cambridge il 14 marzo 2018. Il cosmologo, matematico e astrofisico britannico, è noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo. Hawking è stato Titolare della cattedra lucasiana di matematica all’Università di Cambridge per trent’anni, dal 1979 al 2009, è stato poi direttore del Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica di Cambridge. Lo scienziato inglese, nato a Oxford l’8 gennaio del 1942, era vincolato all’immobilità dagli anni ottanta a causa di una malattia del motoneurone, diagnosticatagli già nel 1963: una forma a lenta progressione di sclerosi laterale amiotrofica. Hawking era limitato dalla patologia a comunicare con un sintetizzatore vocale, ma la sua immagine pubblica è divenuta una delle icone popolari della scienza moderna. 8 9
Nelle foto il Prof. Stephen Hawking, il Prof. Il mio amico Mario Sabatelli e membri dell’equipe del Centro Clinico NEMO di Roma, Fondazione Stephen Policlinico A. Gemelli ENGLISH BREAKFAST non colpisce le capacità cognitive. Quelle di Hawking erano “Durante il giorno assumeva integratori con la Peg, ma con integre. Non potendo parlare faceva uso di un comunicatore un artificio tecnico – un intervento che ha fatto solo lui per- oculare. In Italia c’è anche un problema culturale da superare. ché nella pratica clinica non si utilizza – riusciva ad assapora- È evidente che se non riesco ad esprimermi verbalmente, ci re il cibo. Al mattino, verso le 11.00, si faceva portare la tipica sono altri canali di comunicazione, come quello di modulare English breakfast, composta da fagioli, salsicce, pancetta, uova, la domanda in base alla capacità della persona di rispondere. funghi, patate fritte e pane tostato. La sera, verso le 23.00, ce- Lui comunque era uno scienziato, guardava al di là di quelle nava… preferibilmente sushi, ma anche pollo o hamburger. che sono le situazioni concrete e questa è una grande spinta Geniale! Lui poteva avere la sensazione del cibo in bocca. anche per chi fa ricerca”. Ricordo che una sera voleva assolutamente conoscere la tradu- zione inglese di “cicoria”, ma non c’è una traduzione, la cicoria VIVERE è la cicoria gli dicemmo. Se la fece portare e poi ci disse che “Il rispetto delle scelte della persona con SLA deve essere non gli era piaciuta”. centrale. Rispettare chi vuole accettare le cure e chi vuole ri- nunciarvi, comprendere la dignità del morire, ma nello stes- LA SLA so tempo la dignità del vivere, di chi decide di andare avanti. “Stephen Hawking si era ammalato a 21 anni e a 30 decise di La Regione Lazio è l’unica regione che fornisce una parte di I fare la tracheostomia (L’operazione chirurgica tramite la quale si assistenza, nel resto d’Italia non esiste niente del genere. Sia ncontriamo il professor Remo Ruffini nella sua stanza crea, a livello del collo, una via di passaggio per l’aria destinata ai pol- chiaro, il punto non è solo la dignità di avere un tubo in gola, all’Università Sapienza di Roma, presso il Dipartimento moni, N.d.R.). Non è una scelta facile. A seconda dei casi ti può perché quello è sopravvivere, bisogna dare a questi malati la di Fisica. Ruffini è direttore dell’International Centre aiutare o rendere la vita un inferno. È vissuto quasi 40 anni possibilità di continuare a svolgere la loro vita, qualunque essa for Relativistic Astrophysics Network (ICRANet), presi- con la tracheostomia e il messaggio più importante che ci ha sia. Se dipingi, permettergli di continuare ad apprezzare l’arte. dente dell’International Centre for Relativistic Astrophysics Intervista al fisico, lasciato è che puoi fare grandi cose nonostante una malattia A chi vuole vedere crescere i propri figli, devi permettergli di (ICRA) e direttore del Dottorato Internazionale di Astrofisica grave e nonostante dei limiti fisici. In lui la malattia ha avuto essere partecipi della loro vita. Molto spesso fare la tracheosto- Relativistica (IRAP PhD). un’evoluzione molto lenta. Il 5% dei casi di SLA ha un evoluzio- mia significa stare in una stanza a guardare una parete e que- Prof. Remo Ruffini ne molto lenta, ma ci sono tantissimi tipi di SLA. Sicuramente sto è sopravvivere, non certo vivere. Tutto questo ha un costo. Lei ha collaborato con Stephen Hawking nelle ricerche il fatto di avere un’équipe medica continuamente a disposizio- I costi non sono enormi, molto meno di tante altre cose su cui sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine ne, in grado di gestire qualsiasi aspetto della malattia – con la la politica decide di investire. Questo è un grande problema dell’universo. Quando lo ha incontrato per la prima volta? (Direttore ICRANet) possibilità di fare trattamento fisioterapico e manovre partico- ancora irrisolto purtroppo… c’è molta disattenzione su questo “Avevo ventidue anni quando mi recai a Cambridge. lari di gestione della tracheostomia e che ti permette di evitare aspetto. Scegliere di aiutare le persone che decidono di andare L’incontro avvenne in una sala da tè, un pomeriggio. tante acuzie – ti da la possibilità di giocare d’anticipo sull’even- avanti, vuol dire fare delle terapie palliative. Noi curiamo sin- Stephen era già ammalato. Si muoveva con difficoltà. Quel tuale complicanza. Se invece il paziente è lasciato all’assistenza tomi di diversissima natura senza curare la malattia e qui entra primo incontro fu già molto importante, anche se molto del familiare, non potrà usufruire delle competenze adeguate. in gioco un aspetto culturale che fa fatica ad affermarsi. La SLA breve. Ci siamo poi incontrati di anno in anno. Ricordo Certo dipende anche dalle condizioni di base del paziente. Per è una malattia incurabile e prendersi cura di una persona che sul Monte Bianco, a La Suche, dove alla famosa scuola di esempio il fenotipo di malattia di Hawking gli permetteva an- ha una malattia inguaribile, affrontando i costi della situazione, astrofisica per la prima volta i nostri gruppi presentarono che di avere dei tempi più lunghi rispetto ad altre persone che, è molto spesso una sfida per il senso comune”. i risultati che Stephen aveva ottenuto a Cambridge e io a anche se accudite egregiamente, hanno una malattia molto più Princeton”. aggressiva”. I SUOI OCCHI “Quando Hawking è andato via, non potrò mai dimenticare Poi cosa accadde? L’INSEGNAMENTO il suo sorriso. Sono gli occhi più belli che abbia mai visto. Era “Proprio questi incontri, e poi gli studi epocali che ne segui- “Non c’è motivo per cui una persona affetta da SLA non pos- veramente contento e i suoi occhi trasmettevano un’energia rono, ci portarono alla formula di massa dei buchi neri e poi sa continuare a esercitare il suo lavoro, come ad esempio l’in- immensa. Scrisse: “I think you did well”, “penso che abbiate la- verso mete più importanti. Gli studi di Stephen erano diret- segnamento, perché, nella maggior parte dei casi, la malattia vorato bene”. ti alla micro fisica, ai piccoli Black Hole, i miei invece – se- 10 11
guendo le tracce di Riccardo Giacconi che aveva introdotto per la prima volta le osservazioni a raggi X nella nostra ga- lassia – furono orientati ai Black Hole più grandi, quelli che si formano alla fine dell’evoluzione delle stelle. Parliamo di centinaia di milioni di masse solari… una cosa enorme. Sono i centri della galassia. La cosa fantastica è che siamo andati in parallelo in questa ricerca praticamente per cin- quant’anni. Poco prima della sua scomparsa celebrammo La fisica è ben più che a Cambridge, Roy Kerr, a cui era stato assegnato il Premio un’equazione, Crafoord, considerato il Premio Nobel per l’astronomia. Fu indimenticabile. Ci avevano detto che Stephen stava è qualcosa che davvero ha male e di non chiedere neppure di incontrarlo. Ci mettem- l’ampiezza del credere religioso. mo a discutere nella sua università dell’ultimo lavoro fat- to da Hawking. Teorizzava la possibilità di usare delle vele spinte da laser per mandare un micro osservatorio in un sistema planetario vicino, per realizzare delle immagini, per vedere se ci fosse vita e se fosse possibile e interessan- te andarci. Stephen aveva preso questo progetto sul serio e questa sua idea era molto pubblicizzata. Roy e io eravamo molto critici. Io sostenevo con Roy la drammaticità della situazione storica in cui siamo. Sperare di muoversi oggi, come nei secoli passati si andava da un luogo geografico a un altro per migliorare la qualità della vita, a noi sembrava impossibile. Il problema vero non è di spostarsi in un altro dorfine dalle sue scoperte sarebbe mancato in pochissimo punto geografico, ma cercare la soluzione dentro la nostra tempo. Mentre invece lui riusciva, non solo a trasmettere vita, all’interno del nostro pianeta. Paradossalmente nella all’umanità le sue idee, ma a gioirne a tal punto che poteva nostra discussione prendevamo proprio l’esempio che ci anche permettersi il lusso di scherzare in ogni momento. veniva dato dalla vita di Stephen, che seppur massacrato Una volta durante un’accesa discussione mi prese da parte. dalle contingenze umane, riusciva ad avere una serenità e Non riuscivo a capire cosa cercasse di comunicarmi. Solo un piacere che si vedeva trapelare dai suoi occhi. Questo è dopo qualche minuto, mi resi conto che mi raccontava una quello che dovremmo fare sul pianeta Terra, avere l’obietti- barzelletta. Gli chiesi come mai tutto quello sforzo smisu- vo di essere felici. Ricordo che poi, quando gli fu detto della rato per una barzelletta. Volevo vederti sorridere, mi disse nostra presenza, volle incontrarci immediatamente”. con fatica”. Cosa ricorda del suo vivere la malattia? “Potrebbe essere possibile compiere viaggi nel passato. “Quanto per me era più sconcertante era la serenità della Anche se questa potrebbe essere una bella cosa per gli sua situazione. Una persona nelle sue condizioni, se non scrittori di fantascienza, significherebbe però anche che avesse avuto la possibilità intellettuale di ottenere delle en- non sarebbe mai sicura la vita di nessuno: qualcuno po- trebbe infatti andare nel passato e uccidere tuo padre o “Assolutamente. Abbiamo capito per la prima volta dove tua madre prima che tu fossi concepito!”. Questo scriveva si formano gli elementi pesanti, nel cosmo. Noi troviamo Stephen Hawking. sulla terra l’oro, l’uranio, sepolti nelle rocce. Ma non ave- “Lo spazio, il tempo… È un argomento affascinante che non vamo capito, sino a poco fa, dove questi oggetti nascessero. ha ancora un termine. Riusciamo a comprenderlo solo in Quello che abbiamo capito oggi è che questo avviene nel- parte. È un mistero soprattutto quando interfacciato ad un le più grandi esplosioni dell’universo: nei GRBs, i game-ray altro grande mistero: la presenza della materia e dell’anti- bursts. Ora perché “der Gott” ha creato queste esplosioni, in materia. Il fatto che l’antimateria sembra andare indietro tutto l’universo, fino dalle fasi primordiali a qualche mi- nel tempo, invece che avanti, come la materia, e che quando lione di anni dall’inizio del Big Bang? Perché? La risposta è si incontrano si annichilano in un plutone. Beh tutto que- semplice. Per permettere a tutte le stelle dell’universo, sin sto è ancora un profondo mistero con cui viviamo. Da un da 50 miliardi di anni fa, di essere arricchite degli elementi punto di vista spirituale, l’idea del tempo in quanto tale è pesanti. Questo per permettere la vita “democraticamente” toccata anche da Einstein, oltre che da Stephen. Fu Einstein in tutto l’universo. Questo dunque l’abbiamo capito. Sta a a parlare di “noi fisici credenti”. Cosa significava? Credenti noi adesso, visto che la natura ci ha messo a disposizione nella fisica, per i quali la fisica è ben più che un’equazione, tutte queste cose, andare a identificare non solo dove, ma è qualcosa che davvero ha l’ampiezza del credere religio- anche quali forme di vita la natura ha scelto di far evolvere. so. Per i “fisici credenti” il presente, il passato, il futuro non È questa di gran lunga la frontiera più bella che noi dobbia- sono altro che un’illusione, anche se un’illusione molto pro- mo guardare”. fonda e verace”. Cosa è la conoscenza, professor Ruffini? Altre due storiche frasi di Stephen Hawking : “Confinare “La conoscenza scientifica è l’incontro che permette all’uo- la nostra attenzione alle questioni terrestri significherebbe mo di evolvere e alla natura di esprimersi. Se non ci fosse limitare lo spirito umano”. la scienza, la natura sarebbe un insieme di pietre. È solo lo E ancora: “In un universo infinito, deve esserci altra vita. sforzo incredibile della mente umana nella conoscenza a far Non vi è dubbio più grande. È tempo di impegnarsi per si che la natura possa capire di esistere e capire cosa sia l’u- trovare una risposta.” niverso”. 12 13
A sinistra: Luca Coscioni, Maria Antonietta Farina Coscioni La speranza e José Saramago, Premio Nobel per la Letteratura 1998. A destra: Maria Antonietta Farina Coscioni. oltre il male Mentre scrivo mi passano davanti agli occhi le immagini struggenti di un grande film “La teoria del tutto”, tratto da un libro altrettanto bello, di Jane Wilde, moglie di Hawking per 25 anni. Un formidabile intreccio di amore, disperazione, speranza. Una mente, un cuore e un corpo, quel- lo di Hawking, che ha saputo superare i limiti del suo stesso male. E penso a Luca: non ha avuto alcun premio a onorificenza. Credo non ci sia neppure una stra- da o una piazza a suo nome. Per questo, ho volu- S to dar vita, nel 2014, a un Istituto a lui intitolato, di Maria Antonietta Farina Coscioni assieme ad amici che credono nei valori e negli (Presidente dell’Istituto Luca Coscioni) obiettivi che erano di Luca. Un progetto (e un luogo) che consenta di approfondire la ricerca, la riflessione, l’impegno culturale, civile e politico incarnati emblematicamente dalla vita di Luca; Stephen Hawking: una mente tra le più brillanti del no- per allargare le sue visioni e i suoi orizzonti. stro tempo, un grande scienziato; ma soprattutto un Ci abbiamo pensato a lungo, e ci siamo detti che indomito combattente, che mai si è lasciato abbattere sì, la cosa va fatta. Ci sembra il modo migliore per dalla malattia che lo colpisce appena ventenne. Mi piace ricordare quello che ha cercato di fare e quello ricordarlo perché Hawking è stato il primo punto di ri- che ha fatto. ferimento di mio marito Luca Coscioni: entrambi malati Così nasce anche il CoscioniLAB: un luogo, uno di SLA, entrambi combattono la battaglia per la libertà spazio, di ricerca, cultura scientifica, politica. Un COSCIONI di ricerca scientifica. Danno speranza perché sono essi luogo dell’arte e della conoscenza, di coworking. stessi speranza. Quando con Luca e con Marco Pannella Nasce dall’idea che nel nostro Paese, la libertà di anche in Italia gettiamo le basi per questa lotta, rispon- ricerca è ancora ostaggio di proibizioni che im- LAB dono 50 premi Nobel e oltre 500 scienziati e ricercatori pediscono di sviluppare la ricerca in determinati di tutto il mondo; tra loro, al nostro fianco, fin che ha campi della biomedicina e delle applicazioni te- potuto, Stephen Hawking. Di questo sostegno, di questa rapeutiche. adesione, gli sarò eternamente grata. Luca, dunque, ‘vive’ in un luogo, in uno spazio ri- Per Luca, e per tutti noi è stato motivo di conforto e forza. generato e condiviso dall’integrazione di compe- Una volta Hawking ha detto: “A volte soffro di solitudine, tenze professionali diverse, da studiosi, ricercato- mi è difficile parlare con le persone che non conosco, e spesso ri, volontari a Roma, in Via Rimini 14, nel quartiere la gente ha paura di parlare con me o non mi lascia il tem- San Giovanni, a due passi dalla ‘madre di tutte po di scrivere una risposta”. Affermazione sintomatica: il le chiese del mondo’, la cattedrale di Roma, San problema non è Hawking, i tanti Hawking, ma come noi Giovanni in Laterano. sappiamo rapportarci con loro. Ne abbiamo paura… non Qui si produrrà e ci si formerà dell’autentica “CoscioniLAB: un luogo, uno spazio di ricerca, cultura scientifica, visione politica liberale, riformatrice, radicale. lasciamo loro il tempo; non comprendiamo che il loro è politica, dell’arte e della conoscenza, di coworking. Nasce dall’idea che un tempo diverso dal nostro; con ‘leggerezza’ Hawking La parola d’ordine è nelle parole che il premio nel nostro Paese, la libertà di ricerca è ancora ostaggio di proibizioni pone il problema di un imperativo che troppo spesso che impediscono di sviluppare la ricerca in determinati campi della Nobel per la Letteratura José Saramago rivolge non avvertiamo come categorico: quello di assicurare biomedicina e delle applicazioni terapeutiche. Qui si produrrà e si a Luca: “La sua arma è la ragione, il suo unico una adeguata assistenza al nostro prossimo. formerà della autentica visione politica liberale, riformatrice, radicale.” obiettivo la difesa della dignità umana”. 14 15
Il Club nella storica sede di Londra di Davide De Leo Traduttore C he ci fanno dozzine di cimeli, quadri e ri- cordi di figure leggendarie, quali Nelson e Churchill, ma anche di eventi memorabili, quali le tragedie del Titanic e dell’11 settem- bre, riuniti sotto lo stesso tetto? Siamo nell’edificio dei Lloyd’s, nella city di Londra (foto 02), quella strana creatura dell’architetto Richard Rogers che sbalordì la comunità finanziaria londinese quando fu ultimata nel 1986 (ne vediamo un modellino nella foto 03). Non è facile entrarvi per chi non ci lavora, ma gra- zie al dott. Ivo Impronta, Chief Executive Officer della Marine Aviation & General Ltd (MAG), Lloyd’s Broker, riusciamo a visitare un luogo magico, un paio d’ore pri- ma che si animi del tutto e cominci il fragore delle nego- ziazioni. “I Lloyd’s non sono una compagnia,” ci dice il dott. Impronta, “sono un mercato. All’interno di questo mercato vi sono diverse compagnie in concorrenza tra loro, ma appaiono tutte con lo stesso nome, Lloyd’s ap- punto, e hanno un margine di solvibilità comune, un fon- do che impedisce il fallimento qualora una delle compa- gnie fosse in difficoltà. Talvolta le suindicate compagnie si dividono la copertura assicurativa di un determinato rischio. Questo modo di operare va avanti da 300 anni”. 16 17
01 04 Il nome Lloyd’s compare per la prima volta sulla London Gazette nel febbraio del 1688. Su Tower Street vi era un caffè, che apparteneva a Edward Lloyd. Vista la vicinan- za al Tamigi e ai docks, il caffè era frequentato da ar- matori, capitani di vascello e mercanti. In quel luogo, cominciarono a stringersi accordi che assomigliavano agli odierni contratti assicurativi. All’epoca vi erano già più di 80 caffè all’interno delle mura della City, ognuno era un centro di ritrovo per imprenditori e mercanti. La Lloyd’s Coffee House era specializzata nel dare infor- mazioni su spedizioni e viaggi marittimi. La storia dei Lloyd’s, che data tre secoli, può essere in parte seguita anche dalle pagine del Lloyd’s List, giornale pubblicato puntualmente dal 1734, periodico tra i più antichi del mondo ancora in attività. 05 06 02 Uno dei pezzi forti della visita ai Lloyds, che operano in un gigantesco edificio un po’ ufficio, un po’ museo, è la campana della nave di Sua Maestà (HMS) Lutine. La campana si trovava a bordo della fregata francese Le Lutine (il folletto), che si era arresa agli inglesi nel 1793. Ormai sotto bandiera britannica, la HMS Lutine partì per Amburgo sei anni dopo. Il carico di oro e ar- gento che trasportava, valutato un milione di sterline di allora, fu assicurato dai Lloyds. Ma ad Amburgo non arrivò mai: colpita da una tempesta, il 9 ottobre si infranse contro la costa olandese. Perirono l’equi- paggio, il Capitano Lancelot e la nave si inabissò. I Lloyds risarcirono completamente il valore del carico. Dopo numerosi tentativi di recupero andati a vuoto, nel 1859 fu ritrovata la campana, appesa nella stanza delle sottoscrizioni dei Lloyds. La tradizione vuole che ogni volta che si perde traccia di una nave, la campana venga suonata una volta, e che quando venga ritrova- ta, sia suonata due volte (foto 04 e 14). I sinistri di una 03 certa entità vengono ancora oggi riportarti in un regi- 07 08 stro, esposto anch’esso nella sala delle contrattazioni, 18 19
10 09 11 da riempire tassativamente a mano, con penna e inchio- vali del mondo. A differenza dei concorrenti, i Lloyds pero. Ma il Lloyds’ List, unico giornale londinese (insie- stro (foto 07 e 08). La campana ha già traslocato cinque avevano sempre fornito copertura assicurativa contro i me al Guardian di Manchester), riportò la notizia la mat- volte: dalla HMS Lutine è stata appesa per la prima vol- rischi bellici. Secondo il Lloyd’s List, nel 1936 Churchill tina del 6 aprile 1955. Dieci anni dopo, il giorno dopo il ta nella sede dei Lloyds al Royal Exchange (1890-1928), visitò gli uffici dei Lloyds, fu ricevuto a colazione dal decesso di Churchill, il 25 gennaio 1965, venne suonata quindi a Leadenhall Street (1928-1958), poi a Lime Street Presidente Neville Dixey, visitando successivamente la campana del Lutine in segno di rispetto per l’illustre (1958-1986), prima di passare all’edificio attuale nel 1986. la stanza delle sottoscrizioni (nella foto 13, un antico Membro Onorario. Un quadro raffigura l’inaugurazione ufficiale del pri- banchetto utilizzato per le negoziazioni), la biblioteca mo edificio su Lime Street, in presenza della Regina e la collezione di Nelson, altra grande icona del Regno “Il rispetto per il passato crea un clima di fiducia. La Elisabetta la Regina Madre, il 14 novembre 1957. (foto 11). Unito. Vi è una teca (foto 01), in cui è oggi conservato il fiducia è alla base di questo mestiere”, ci dice il dott. lascito di Horatio Nelson (foto 09) ai Lloyds, in partico- Impronta. Sono diversi gli episodi che narrano di come “Ai traslochi”, ci racconta il dott. Ivo Impronta, “è legato lare un modello della HMS Victory – la nave del famoso i Lloyd’s abbiano ricompensato il credito di fiducia fat- un altro episodio da raccontare. I dirigenti dei Lloyd’s 12 ammiraglio – e l’argenteria, che comprende una specia- to dai sottoscrittori. Nel 1906, dopo il terremoto di San erano così legati al Salone del Comitato, che chiesero le posata, coltello-forchetta, con la quale Nelson riusciva Francisco, Cuthbert Heath, che aveva assicurato migliaia a Richard Rogers di trasportare dal vecchio edificio le a mangiare, pur avendo perso un braccio in battaglia. di cittadini contro i danni da terremoto, insistette per- mura del salone, e di trasferirlo nella nuova sede (foto ché fossero pagati anche i sinistri risultati dagli incendi 05). Come spesso nel Regno Unito, la tradizione si spo- Ma c’è un’altra ragione per la quale gli assicuratori erano che distrussero la città per tre giorni dopo le scosse più sa con quanto di più moderno possa esistere (in questo grati a Churchill: senza la vittoria delle marine alleate forti. Così le istruzioni date all’agente di San Francisco: caso, il Lloyds’ Building nel 1986).” nella battaglia dell’Atlantico durante la Seconda Guerra “Pagate tutto ciò che era in possesso di chi ha sottoscrit- Mondiale, il costo delle riparazioni in caso di sconfitta to la nostra polizza, a prescindere dai termini delle po- Nel salone, vi è un quadro in cui è raffigurato Winston sarebbe stato troppo alto, e avrebbe forse comportato il lizze’. Se poi si pensa alla tragedia del Titanic, assicurato Churchill sotto una quercia a Chartwell. La carriera del- fallimento dei Lloyds. Nel 1944 i Lloyds mostrarono la nel gennaio del 1912 per 1 milione di sterline, il rischio lo statista incrociò i Lloyds più di una volta. Divenuto propria gratitudine nominando Churchill membro ono- marittimo più grande mai assicurato, sorprenderebbe Primo Signore dell’Ammiragliato nel 1911, Churchill rario della loro Society. Nel salone si può vedere la lette- solo chi non conosce i Lloyds che il sinistro fu pagato poté rendersi conto più chiaramente del rapporto stori- ra di nomina (foto 12) e appunto il quadro di Churchill per intero entro un mese dal disastro. co tra i Lloyds e la Royal Navy. Agli inizi del XX secolo, (foto 06), dipinto nel 1954, quando lo statista compì 80 Il risarcimento “singolo” più ingente mai versato dai l’impero britannico dominava il commercio mondiale e anni. L’anno successivo, quando Sir Winston annunciò Lloyds è però legato alle Twin Towers e agli attacchi il Regno Unito poteva vantare i più grandi cantieri na- le dimissioni da primo ministro, i giornali erano in scio- dell’11 settembre 2001. 20 21 13
Ivo Impronta. Lasciati gli uffici dei Lloyd’s, il dott. Impronta ci accoglie nella sede della MAG, nel cuore della City, da cui si gode di una vista a 360° impressionante, dai grattacieli della City allo Shard, da Conversazione Westminster e il Tamigi alla collina di Crystal Palace. “Siamo la terza generazione della nostra famiglia a svolgere il lavoro di broker assicurativi. Papà iniziò a collaborare con i Lloyds già all’inizio degli anni ’70, collocando a Londra i rischi con il grande italiani. C’è una foto che lo ritrae nel famoso giornale Lloyds List, nel 1971, in un articolo chiamato “A stranger in the room” (foto 10). Siamo riusciti a vincere la diffidenza dell’epoca verso broker della City gli italiani che si respirava in un ambiente molto conservatore. Il nome Lloyds è famoso in tutto il mondo: è motivo di vanto collaborare con loro? “Tenete conto che in Italia vi saranno 4000 broker, mentre solo 150 sono i Lloyd’s brokers al mondo. Quindi si parla di un club esclusivo. Questo rapporto la nostra famiglia ce l’ha da circa 50 anni. Dal 1993 abbiamo un accesso diretto al mercato dei Lloyd’s e due anni dopo ne siamo diventati ufficialmente Lloyd’s broker. I Lloyds sono il numero uno al mondo per tutti quei rischi speciali, per i tipi di copertura alternativi a quelle tradizionali, sia per capacità, che per novità. Abbiamo sempre ritenuto che il mercato italiano fosse un mercato ristretto e con poche alternative. La nostra forza viene dal fatto che abbiamo tutti i giorni 20 o 30 dei nostri brokers che negoziano rischi con i Lloyd’s di Londra. La cosa particolare è che abbiamo un uffi- cio con 50 dipendenti, nel cuore di Londra, ma non abbiamo clienti inglesi. Il nostro obiettivo è proporre alle aziende italiane un alternativa al mercato locale sia in termini di condizioni che di prizing. Il tipo di struttura del mercato dei Lloyd’s ci consente di chiu- dere una trattativa in tempi brevissimi . Per esempio, due anni fa abbiamo dovuto assicurare per 40 milioni di euro un bigliet- to della lotteria, in cui vi era il rischio delle dimensioni ridottis- sime di un pezzo di carta e il rischio di infedeltà di chi traspor- tava il biglietto. Abbiamo chiuso la trattativa in poco tempo. Parliamo quindi di cose molto complesse, eppure qui ai Lloyd’s in due ore riusciamo ad avere la risposta a tutto. Quindi, rapidi- tà nelle negoziazioni, rapporto face-to-face ed in più un mercato con un ottimo rating. Attenzione però: è un mondo in cui non puoi fare errori perché è tutto basato sulla fiducia. Se fai errori, di Davide De Leo sei fuori dal mercato. Riuscire a stabilire questo rapporto di fi- Traduttore ducia ha richiesto molti anni.” 14 La nuova generazione Impronta propone soluzioni innovati- anni ci sarebbero volute altre tre generazioni della mia famiglia ve nel campo assicurativo. in Italia.” “Sì, sia nel mondo Fine Art e CIT che per le gioiellerie. Assicuriamo i Bronzi di Riace, il Museo Egizio di Torino, e Premessa la vostra capacità e ingegnosità imprenditoriale, da Bulgari; ma anche il rischio cyber, quello per eventi catastrofali, dove viene questo valore aggiunto della sede londinese? la RC professionale, con continue soluzioni innovative. Fino ai “Viene dal territorio: per i britannici tutto è assicurabile. C’è una rischi che fanno parte della nostra tradizione nel settore Marine propensione al rischio molto più alta. C’è una cultura del rischio & aviation. Sempre alla ricerca di soluzioni nuove che in Italia e della sua gestione che in Italia non c’è. Paragonerei questo sarebbero impossibili da trovare. mondo a quello delle scommesse: i britannici scommettono su Ma c’è anche lo sport”. E qui il dott. Ivo Impronta ci mostra, tutto. Anche in quel mondo si rischia in mille settori diversi.” incorniciate, alcune magliette di Real Madrid, Barcellona, Juventus, Inter: “Abbiamo assicurato rischi per queste squadre Una cosa che il dott. Ivo Impronta tiene ad aggiungere è la scelta che il mercato italiano non avrebbe mai assicurato, come i pre- strategica di internazionalizzarsi, pur restando italiani, compiu- mi per i giocatori in caso di vittoria di trofei”. ta 5 anni fa: “Volevamo fornire servizi ai nostri clienti in tutto Un altro esempio: il mondo dei portavalori. “Nessuno sul mer- il mondo. Abbiamo raggiunto un accordo con la JLT, il quarto cato italiano, ormai da 20-30 anni, assicura più una società broker al mondo, con 10.000 dipendenti. che trasporta valori in giro per il mondo, perché è considerato Quando abbiamo avanzato la proposta per la prima volta sem- troppo pericoloso. In Italia il mercato è molto competitivo per brava impossibile ma alla lunga si sono fidati della tradizione i rischi tradizionali, come auto e vita, ma non si presta a trova- della nostra famiglia. Abbiamo acquisito il 100% della JLT in re soluzioni per casi particolari. Oggi la MAG colloca presso i Italia e la JLT ha acquisito il 25% della nostra società. La nostra Lloyds circa 70 milioni di premi italiani, lavorando sempre per famiglia continua a controllare l’azienda italiana, ma possiamo il cliente in ultima analisi, ma con i Lloyd’’s per il collocamento contare su una presenza internazionale pari a quella garantita degli affari. Per fare tutto quello che abbiamo fatto qui in 25 dalle compagnie multinazionali”. 22 23
però un elezione si vince in Europa e quindi non si può passata negli strati meno acculturati della popolazione. Ce essere forti e rappresentativi solo in Inghilterra. Noi erava- la faranno? Io guardo molto alle questioni del commercio mo diversi candidati e c’è stata molta competizione, come estero. I britannici contano molto sul fatto che saranno li- è giusto che sia. Noi in Parlamento, votati all’estero, siamo beri e sulla possibilità di poter fare accordi internazionali. in dodici deputati e sei senatori. Una goccia nel mare, che È veramente una scommessa enorme. Loro sono convinti però potrebbe avere una certa efficacia se fossimo uniti. che potranno mettersi alla pari in un tavolo negoziale di Faccio sempre l’esempio della Südtiroler Volkspartei. Beh accordi con l’India, con gli Stati Uniti o con il Canada. Non loro, anche se in pochi, riescono sempre ad ottenere quello va comunque sottaciuto che in ogni caso “la botta sia sta- che vogliono perché sanno che, nell’ambito di tutta la legi- ta forte”, come dicono le associazioni di industriali. Il loro slatura, arriverà il momento in cui qualcuno avrà bisogno mercato di riferimento è quello europeo, producono più anche di loro”. macchine nello stabilimento Nissan di Swindon che noi in tutta Italia. Sono dei grandi produttori ma, una cosa è en- IL REGNO UNITO. “Per quanto riguarda l’organizzazione trare nel mercato europeo dei veicoli senza dazi, un’altra è della politica nel Regno Unito io apprezzo soprattutto due pagare il 10% come fanno gli Stati Uniti. Insomma è molto cose: la prima è il rapporto con il tuo rappresentante. In impegnativo, anche se potrebbe essere lo sbocco per grandi ogni momento sai chi è il tuo rappresentante parlamenta- mercati, l’occasione per negoziare un’entrata nel NAFTA e, re, lo puoi chiamare, puoi fissare un appuntamento e an- in questo caso, ci sarebbe la fila di imprese europee per en- darci a parlare. Naturalmente funziona nei limiti del pos- trare nel Regno Unito e avere accesso a quel mercato, così sibile e del praticabile. Quello che è lecito chiedere, quello ricco e competitivo. Ma sono altresì convinto che america- che è possibile dare. L’altra cosa è la velocità di azione del ni e canadesi gliela faranno sudare. Il tutto è molto com- Governo nella logica della relazione Governo-Parlamento. plesso”. Nei dibattiti, per esempio, il Primo Ministro risponde in tempo reale e tutti possono assistere se lo desiderano. Elisa Siragusa C’è poi una grande accountability e nei dibattiti uno stret- è stata eletta alla Camera con il Movimento 5 Stelle nella I tre neoparlamentari to legame con l’attualità. Per quanto riguarda la giustizia, ripartizione in Europa. essendo io un avvocato, dopo 20 anni di frequentazioni dei Tribunali italiani e britannici, non ho ancora concluso LE ELEZIONI. “Io vivo in Inghilterra dalla fine del 2012, quale dei due sistemi sia il migliore. Potrei dire che sono lavoro in un azienda e mi occupo di previsioni di vendita. totalmente diversi, che noi abbiamo alcuni vantaggi e loro Sono in questa azienda da cinque anni a differenza di molti “Londinesi” ne hanno altri”. che vengono a Londra e cambiano lavoro frequentemen- te. La campagna elettorale è stata insolita per me, eravamo LA BREXIT. “All’origine della Brexit, secondo me, non c’è due candidate, ma c’è stata molta unione tra noi. Abbiamo stata una repulsione rispetto all’invasione degli italiani, forse utilizzato molto i social per raggiungere tutti gli Stati, inve- altre comunità hanno spostato l’ago della bilancia, pensate ce nelle zone intorno a Londra abbiamo avuto molti incon- che la seconda lingua più parlata nel Regno Unito è il polac- tri anche nelle piazze. Quando sei in un Paese estero, sei tu co. Credo si sia trattato innanzitutto di una questione cultu- che devi andare a cercare gli italiani e parlarci”. rale, di un retaggio coloniale e anche della conseguenza di una forte e continua pressione mediatica: a Bruxelles fanno IL REGNO UNITO. “Io sono giovane come migrazio- cose losche, c’è corruzione, c’è statalismo… e questa storia è ne, non ho una grande conoscenza del Regno Unito. T ra gli eletti nella circoscrizione Europa alle ultime elezioni politiche italiane, tre sono “londinesi”: Raffaele Fantetti (Forza Italia), Elisa Siragusa (Movimento 5 Stelle) e Massimo Ungaro (Partito Democratico). Il Club ha organizzato con loro un forum per conversare su Italia e Regno Unito. Presentiamo così ai nostri lettori i tre nuovi parlamentari. Raffaele Fantetti è risultato eletto al Senato come capolista della lista unitaria di centrodestra all’estero, in quota Forza Italia. LE ELEZIONI. “Io sono a Londra dal 1992, sono avvoca- to, ho una società di consulenza che si occupa di procu- rement, cioè di gare d’appalto internazionali. Da cinque anni sono vicepresidente di un organismo delle Nazioni Unite a Ginevra che si occupa di commercio. Ho fatto di- verse campagne elettorali. Va ricordato che la campagna elettorale per il voto all’estero è estremamente impegnati- va, sia per il rapporto eletto-elettori che è completamente sfalsato, sia per la difficoltà di raggiungere gli elettori. Nella circoscrizione estero, il collegio Europa è di gran lunga il più complicato e se non hai risorse economiche di peso, ti è necessario utilizzare molto i social e i contatti diretti. Il Consolato Generale di Londra è il più grande del mondo, 24 25
Posso però dire che ci sono tanti buoni costumi lì che a me Massimo Ungaro LA BREXIT. “Qui siamo innanzi tutto di fronte ad un pro- Da qui nasce l’esigenza di ampliarli visto che sono del tutto piacerebbe portare in Italia. Sono buoni costumi pratici è stato eletto alla Camera con il Partito Democratico. blema di identità profonda. Mentre per noi continentali che inadeguati. che ti fanno vedere quanto il sistema inglese funzioni e sia abbiamo perso la Guerra, l’Ue è un’ancora che ci salva da Dunque i fronti sono: quello italiano per migliorare e au- vicino ai cittadini. Il primo periodo che ero qui ho subito LE ELEZIONI. “Sono a Londra da oltre 13 anni e lavo- noi stessi, il Regno Unito ha delle istituzioni talmente forti mentare decisamente i servizi consolari, quello britanni- un furto in casa ed è venuta la polizia. Dopo due giorni la ro nel campo finanziario, nel settore degli investimenti, che ha sempre mantenuto la pace, la democrazia, la stabili- co per la tutela dei nostri diritti acquisiti e per far sì che il polizia mi ha chiamata per sapere come stavo. Una grande nell’economia in via di sviluppo. Nel 2007 con un gruppo tà. Questo è un fattore identitario che c’è sempre stato. Si è Settled Status risponda alle esigenze delle fasce più deboli. sorpresa per me! C’è poi pochissima burocrazia ed è tutto di ragazzi ho fondato il PD di Londra di cui sono segre- però aggiunto un grande disagio sociale, una narrativa me- Bisognerà poi aiutare chi vuole tornare in Italia, sperando più semplice. Conosco tante persone che si sono licenziate tario dallo scorso anno. La campagna elettorale è stata diatica che ha dato la colpa ai polacchi, agli italiani o ai ben- tuttavia che il controesodo possa essere ampliato ed esteso, per aprire una propria attività. Insomma proprio nella vita molto bella e intensa. Ho scoperto una grande famiglia, galesi… e questi due fattori hanno portato al voto del giugno raccogliendo così i semi di coloro che hanno seminato pri- concreta delle persone è davvero tutto molto più sempli- quella del Partito Democratico in Europa, oltre sessan- 2016. La soluzione non è uscire, l’isolazionismo politico è ma di noi. ce. Faccio sempre l’esempio dei siti inglesi, se tu vuoi avere ta circoli, oltre due mila militanti. Questa campagna si è peggiore. Bisognerà lavorare sull’equipollenza dei titoli di studio, sul- informazioni sulla maternità o sulle pensioni, vai sul sito distinta per una grande attenzione ai programmi, meno Ora per gli italiani residenti nel Regno Unito ci sono dei la mobilità dei lavoratori, sull’assistenza sanitaria che al mo- e trovi subito quanto ti occorre, anche se l’inglese non è la esposizione mediatica, anche se con molta competizione. buoni segnali nei negoziati, anche se non ancora conferma- mento è garantita solo in via emergenziale, visto che se non tua lingua, indicazioni chiare e quello che ti spetta. Se tu Insomma l’atmosfera con i candidati degli altri partiti è ti. Non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia, per- ti iscrivi all’Aire non ha più la copertura sanitaria. Sono solo vai invece sul sito dell’INPS, ti metti le mani nei capelli! stata di reciproco rispetto”. ché il rischio rimane elevato e il caso Windrush può essere alcune tematiche specifiche, ma su tutte, per tornare ai pas- Mi chiedo sempre “ma se qui funziona, perché da noi non da esempio. Dobbiamo essere coscienti che il Settled Status, saporti, la situazione del consolato a Londra è catastrofica!”. può funzionare? Ecco io queste cose pratiche le porterei IL REGNO UNITO. “Ci sono quattro cose del Regno (la condizione giuridica che permette agli italiani di rimanere a subito in Italia” Unito di cui sono davvero molto rispettoso: la prima è la vivere nel Regno Unito anche dopo la data effettiva in cui il Regno Il tema dei passaporti – “il nostro consolato ne emette 27mila forza delle loro istituzioni, una cultura parlamentare se- Unito lascerà l’Unione Europea, N.d.R) entrerà in azione a fine l’anno, rispetto ad un numero di italiani calcolati tra i 700mila e LA BREXIT. “Ritengo sbagliato che quando il popolo vota colare, talmente forte che la Costituzione non è neanche novembre, dicembre, e per i nostri connazionali deboli sarà gli 800mila” – è denunciato in modo trasvesale dai tre par- in una maniera che non ci si aspetta o che non si condi- scritta. La seconda cosa è la legge elettorale maggiorita- difficile ottenere il Settled Status, se non sono online. lamentari neoeletti. “Chiediamo a Il Club di aiutarci in questa vide, si tenda poi a dar colpa all’ignoranza. Questo non ria, forse un po’ eccessiva per la nostra cultura politica, Molte persone non hanno accesso a internet o familiarità battaglia”, hanno detto con fermezza i partecipanti al forum, credo sia giusto e rispettoso per le persone che votano. ma resto convinto che un vero maggioritario dia stabilità. col computer, e bisogna avere un passaporto biometrico denunciando l’esiguo e insufficiente numero di dipendenti Bisognerebbe chiedersi come mai è successo, cosa ha così La terza cosa è la cultura dell’accountability, del rendere valido per ottenere il Settled Status. A un anno da oggi c’è il del Consolato italiano a Londra. “Come possiamo promuovere allontanato i cittadini dall’Europa, perché in tanti la vedo- conto dell’amministrazione pubblica, della trasparenza rischio che datori di lavoro e proprietari di casa il made in Italy e il sistema Italia, se non riusciamo nem- no come una minaccia. L’Europa poi, dovrebbe chieder- degli atti pubblici. Credo che su questo dobbiamo vera- faranno distinzione tra chi ne è in possesso meno a garantire il passaporto ai nostri connazio- si... come mai? Cosa si è sbagliato? Bisognerebbe sempre mente imparare molto. E la quarta è un welfare-state ve- e chi no. Sono problemi seri per la no- nali in un momento in cui stanno perdendo chiedersi perché le persone prendono certe decisioni. Ora ramente universale o almeno universalistico, cosa che io stra comunità e noi abbiamo due i loro diritti? È una vera emergenza: vedo che dei pre-accordi sono stati presi per la difesa dei vorrei copiare. Penso al salario minimo legale nazionale”. anni – e probabilmente altri due non si riesce a rinnovare il passaporto diritti di tutte le persone che si sono trasferite nel Regno – per registrare settecentomila a Londra!”. Unito prima della Brexit, e anche per quelli che si trasferi- italiani, in un momento in cui Il Club tornerà nei prossimi nu- ranno nel periodo di transizione, quindi fino alla fine del i nostri servizi consolari sono meri ad occuparsi della que- 2020. Su questo punto credo che l’Europa stia lavorando allo stremo. stione. bene e stia facendo gli interessi di tutti i cittadini europei. Io resto molto fiduciosa e sicura che il Regno Unito possa farcela”. 26 27
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