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Periodico di informazione e cultura locale - Anno XV - N. 39 - luglio 2010 ASSEMBLEA DEI SOCI NUOVO DIRETTORE SCUOLA APERTA FILIALI DI CODEVIGO E CAMIN Sped. in abbonamento postale 45% - art. 2/20 Legge 662/95 - DCI PADOVA Nuova Filiale di Codevigo Nuova Filiale di CAMIN
4 ASSEMBLEA DEI SOCI Un anno difficile, un fronte aperto 8 NUOVO DIRETTORE Gianni Barison, un ritorno Anche Camin ha la sua filiale 10 NUOVE FILIALI Ecco lo Sportello di Codevigo 14 ECONOMIA Che Impresa 15 ARTE Quando la Banca diventa mostra Angelo Brombo, pittore dell'aria di Chioggia 16 CHIOGGIA Detti familiari e mestieri La settimana della scienza 22 SCUOLE Vagare da un'idea all'altra motivando e premiando i ragazzi 27 SOLIDARIETA' Un futuro per Enrico la storia di Rosara 28 MUSICA I suoni giovanili della Saccisica 29 INVESTIMENTI BCC Aureo Gestioni 30 AVVENTURA Transafrica NorSud 2008 32 INIZIATIVE PER I SOCI Viaggi, mostre, spettacoli e corsi 35 ENERGIA Più energia al territorioi CREDITO APERTO Foto: Matteo Danesin Sped. in abb. postale 45% Periodico di informazione Archivio BCC Art. 2/20 Legge 662/95 e cultura locale DCI PADOVA Editore: Art Media srl Selezioni e stampa Aut. Trib. di Padova Peruzzo Industrie Grafiche S.p.A. n° 1456 del 23 Aprile 2002 Anno XV - N. 38 - luglio 2010 Mestrino (PD) Tel. 049/9002884 Direttore Responsabile: Toni Grossi Distribuzione gratuita AVVERTENZE DI LEGGE: In conformità al "Decreto Legislativo 196/2003" sulla tutela dei dati personali, si informa il destinatario del presente periodico che ha la possibilità di accedere liberamente ai suoi dati anagrafici per aggiornarli, modificarli, integrarli o semplicemente per segnalare di non voler più ricevere il periodico “Credito Aperto” scrivendo al seguente indirizzo: Art Media srl - Veggiano - Padova 2
EDITORIALE LA BANCA, DUE NUOVI SPORTELLI E LA CONCRETA FIDUCIA NEL FUTURO D ue storie, ma limpida convinzione che fosse compito primario anche due della Banca fare in pieno la propria parte. recenti attuali- Nonostante questo la nostra Cooperativa è cre- tà, che hanno viag- sciuta. La prova non sta, in questo caso, nei nume- giato lungo altrettan- ri, ma nelle concretezza di alcuni avvenimenti. Ad ti binari, che si sono esempio, non è certo casuale che in questa prima continuamente inter- parte dell’anno la BCC di Piove di Sacco abbia secati, che per lunghi aperto due nuovi sportelli, a Codevigo e a Camin. tratti hanno cammi- Sono novità che vanno ben oltre il significato sim- nato insieme, prose- bolico (che è pure molto rilevante). Non si tratta guendo su un percor- soltanto di voler manifestare concretamente la so certamente poco volontà di andare avanti, di crescere, di guardare agevole, talora intriso di fatiche. al futuro. Due nuove filiali indicano anche che le Gli ultimi mesi sono stati difficili: la crisi gene- nostra Banca ha una buona reputazione. Come si ralizzata ha complicato la vita di tanti lavoratori, sa infatti tali aperture devono essere autorizzate famiglie, comunità. Una situazione per molti versi dalle autorità “superiori”, (nello specifico dalla inedita, anche in questa parte d’Italia, nel ricco Banca d’Italia), è questo significa che la BCC viene Nordest. E’ stato un tempo in cui tutti sono stati considerata solida e in grado di affrontare nuove chiamati a stringere la cinghia e a rivedere stili di sfide. vita che forse si erano un po’ sovraesposti rispetto In secondo luogo, allargare, intensificare la pre- alle reali possibilità. senza territoriale indica un atteggiamento di gran- Questa la prima vicenda, che ha riguardato, magari de fiducia nel futuro. Noi siamo veramente convinti in maniera diversa, tutti noi. che sia possibile uscire da questa situazione di Vi è poi la seconda storia: quella della nostra stallo, che si possa rimettere in moto il motore Banca. Che indubbiamente non è stata inden- dello sviluppo. ne dagli effetti della congiuntura negativa. Che Lo abbiamo detto apertamente e nella concretezza abbiamo pagato, in termini di risultati, di “utile”, dei fatti a Codevigo e a Camin. di capacità di essere motore propulsivo dello svi- Lo ribadiamo tutti i giorni a chi si rivolge a noi, a luppo territoriale. chi magari chiede aiuto. Cerchiamo di farlo senza Ma una cosa va detta con molta chiarezza: il ipocrisia, evitando generalizzati errori del passato, nostro obiettivo fondamentale, la scelta qualifican- facendo anche della crisi un’occasione per cambia- te in questo periodo, è stata quella di tenere fede re, per migliorare, per perseguire quell’obiettivo di all’impegno fondamentale di non lasciare solo nes- bene comune che sta al primo posto nelle priorità suno. Abbiamo messo in bilancio di essere un po’ del nostro impegno. meno “ricchi” dal punto di vista aziendale, ma di mantenere quella vicinanza, quella prossimità con Leonardo Toson aziende, famiglie e comunità locale che da sempre Presidente della Banca caratterizzano la nostra attività. di Credito Cooperativo E’ stata un’opzione di responsabilità, radicata nella di Piove di Sacco 3
ASSEMBLEA DEI SOCI DEI SOCI UN ANNO DIFFICILE UN FRONTE APERTO Approvato il positivo bilancio dell'esercizio 2009 O ltre 250 soci hanno partecipato, lo scorso stra attività creditizia, seppur a livelli di crescita più 14 maggio, all’Assemblea ordinaria della contenuti del passato, è stata tangibile, così come Banca. L’approvazione del Bilancio 2009 l’adesione alle varie iniziative di moratoria promos- era il punto centrale dell’Ordine del giorno e il con- se a livello locale e nazionale che hanno consentito suntivo ha ottenuto il consenso unanime di tutti i di allentare la tensione per quanto riguarda il paga- presenti. mento dei mutui di imprese e famiglie in difficoltà”. Quello trascorso, è stato certamente un anno tra i Nello specifico il valore di tali interventi, riferito al più difficili per l’economia e per il sistema bancario debito residuo alla data della sospensione dei mu- in generale che, anche per la BCC di Piove di Sacco, tui, è stato pari a 10,5 milioni di euro per le imprese ha visto una significativa contrazione dell’utile (al e 5,8 milioni per le famiglie. lordo delle imposte) che si attesta a 3,65 milioni di euro, in calo del 49% rispetto all’anno precedente. Tra le voci più significative del bilancio 2009 ri- “Per la nostra banca il 2009 - spiega il Presidente, cordiamo la raccolta diretta che a fine 2009 ha Leonardo Toson - è stato un periodo condizionato raggiunto i 743,5 milioni di euro con una cresci- in modo significativo dagli effetti della crisi; l’attivi- ta del 15,8% rispetto al 2008 e la raccolta totale tà tipica di intermediazione creditizia è stata svolta della banca, rappresentata dalle masse comples- all’interno di un tessuto economico in progressivo sivamente amministrate per conto dalla clientela, deterioramento, contraddistinto dalla presenza di attestatasi a 859,6 milioni di euro, con una crescita imprese in difficoltà, e famiglie penalizzate dalla dell’8,6% rispetto al 2008. Per quanto riguarda disoccupazione crescente. Ciò nonostante la no- invece gli impieghi la crescita annua è stata del 4
4,7% (631,6 milioni di euro il riscontro a fine anno) ogni anno nella relazione sulla gestione viene dato con il 73% dei finanziamenti destinati al “settore molto spazio a tutte quelle iniziative che la Coope- produttivo” e il 26,% alle famiglie (l’1% a “setto- rativa di Piove favorisce e promuove nel territorio ri diversi”). Infine l’utile netto che si è attestato a dove svolge la propria attività e che si sono mante- 2,24 milioni di euro (-59%) al netto delle imposte, e nute a livelli significativi anche nell’anno della crisi”. sul cui risultato hanno pesato anche le rettifiche sui Dal punto di vista economico, infatti, l’investimento crediti conseguenti alla crescita delle “sofferenze”. complessivo del 2009 è stato pari a 631.000 euro (746.000 euro nel 2008) ed ha riguardato la sanità, Il Bilancio Sociale l’assistenza ed il volontariato, il mondo della scuola “Il Credito Cooperativo, prima di essere banca, e dell’istruzione, iniziative culturali e di formazione, è un’impresa a responsabilità sociale. Per questo sport e tempo libero. 5
“Siamo consapevoli però – conclu- de il Presidente – che la crisi è an- cora tangibile e che permangono incertezze sull’evoluzione della situazione economica. Ci au- guriamo che trovino conferma quelle previsioni che indicano nella seconda parte del 2010 il periodo in cui potranno manifestarsi concretamente quelli che per il momento sono soltanto timidi se- gnali di ripresa e soprat- tutto che possa ripren- dere l’occupazione, penalizzata anche nel nostro territorio”. Le prospettive per il 2010 Con l’avvio del nuovo anno il rapporto della Banca con la clientela e con la base sociale continua man- tenersi su livelli positivi e in crescita. Contributi ed erogazioni della BCC di Piove di Sacco nel 2009 SANITA’ ASSISTENZA E VOLONTARIATO: (Apparecchiature, automezzi convegni di studio, Missioni, Enti di pronto soccorso, 79.020 associazioni operanti nel sociale ...) SCUOLA E ISTRUZIONE: (Asili, scuole, elementari, medie e superiori, borse di studio, formazione, attività ricreative, …) 69.760 CULTURA E FORMAZIONE: (Biblioteche, teatri, ass. culturali-artistiche, formazione Soci, pubblicazioni, comunità locali, ….) 193.705 ENTI PUBBLICI E ISTITUZIONI LOCALI: (Comuni, comprensori, consorzi, ass. imprenditoriali, sostegno iniziative economiche, …) 40.136 ENTI RELIGIOSI: (Parrocchie, comunità religiose, associazioni, …..) 75.360 SPORT: (Società e associazioni sportive, manifestazioni e gare, …) 61.080 ATTIVITÀ RICREATIVE E INIZIATIVE VARIE: (Gite sociali, festività ed eventi locali, sagre, ...) 112.170 Totale euro: 631.232 6
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NUOVO DIRETTORE GIANNI BARISON UN RITORNO "Un territorio ideale e un clima favorevole" del locale. Ho vissuto un’esperienza di confronto con- tinuo con altri soggetti economici e finanziari, questo mi ha fatto molto bene, in termini di apertura e di maturazione”. E torniamo al ritorno… “Ho accettato molto volentieri, direi con uno slancio di passione, di prendere l’eredità di Roberto Faggiani per una serie di motivi. Innanzi tutto proprio a partire dall’ex direttore, che per molti anni è stato anche il mio. Di lui ho conosciuto la serietà, la dedizione, il senso di responsabilità, ma anche il modo di lavorare, di intendere il ruolo e il significato di una Banca come le nostra. Per me questa è stata una garanzia priorita- ria rispetto ad altre valutazioni”. Che sono state? “Innanzi tutto credo che qui vi siano le condizioni ide- ali per fare bene. Su due ambiti. Vi sono un Presiden- U n ritorno? te e un Consiglio di amministrazione consolidati ed “Chi lo può negare? In questa Banca ho lavo- esperti, che operano con un unità d’intenti e senza rato per molti anni, ho capito molte delle cose tentennamenti. Non vi sono tensioni, qui chi gover- che poi mi sono state utili e importanti nel cammino na pensa essenzialmente al bene della Cooperativa e successivo, ho conosciuto il territorio, ho stretto rap- della comunità. Non avrei mai accettato di inserirmi porti di amicizia con colleghi e collaboratori”. in un contesto inquinato da contrasti ed incompren- Poi, però, c’è stata la voglia di tentare altre stra- sioni. Poi vi è certamente il fatto che conosco bene de… questa realtà, in particolare le persone che vi lavora- “Credo che faccia parte della vita professionale di no e con le quali collaboreremo insieme”. ognuno di noi. Quello che è decisivo è inserire ogni Insomma, la partenza è stata sulla valutazione de- tappa in un cammino di crescita all’insegna della co- gli uomini? erenza”. “E da dove avrei dovuto iniziare? Una banca come Valore un po’ fuori moda. questa è fatta essenzialmente di relazioni tra perso- “Dal mio punto di vista, per quel che riguarda la pro- ne, di rapporti umani: più questi sono buoni e meglio fessione, la coerenza sta soprattutto nel fatto di aver funziona anche la struttura”. sempre operato all’interno del Credito Cooperativo. Parliamo proprio di Banca. Qualcuno potrebbe obiettare che stare unicamente “Questa è una BCC fortunata, non certo perché sia in un contesto sia troppo limitativo, che non allarghi frutto di circostanze casualmente favorevoli, ma per- abbastanza gli orizzonti. Nel mio caso è stato un po’ ché è stata programmata e costruita con sapienza. Un diverso, perché dopo essere stato impegnato nel ter- primo dato: la collocazione territoriale, che definirei ritorio, prima qui a Piove e poi come direttore della omogenea nella distribuzione e strategicamente rile- BCC di Cartura, ho avuto l’opportunità di inserirmi in vante. Praticamente la nostra Banca va dalla città di un ambito, come quello della Holding di Iccrea (l’Isti- Padova al mare. Ciò significa che può contare su una tuto Centrale delle BCC-CRA), che è molto più ampio straordinaria diversificazione dei riferimenti, dall’agri- 8
CHI È Dalla fine di aprile, Gianni Barison è il nuovo direttore della Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco, subentrando a Roberto Faggiani che, dopo ventidue anni, ha scelto di proseguire la propria esperienza pro- fessionale in un’altra BCC, operante nella provincia di Treviso. Per Gianni Barison, quarantasettenne di Piove di Sacco, residente a Sottomarina, si tratta di un ritorno. Il nuovo direttore infatti è già stato nella Bcc della Saccisica, dal 1983 al ’99, svolgendo diverse mansioni; quindi è approdato alla BCC di Cartura, in qualità di Direttore generale, dove è rimasto fino al 2006. Da allora Gianni Barison ha sviluppato la sua esperienza professionale nella holding del gruppo bancario ICCREA come direttore dell’Area mercato Nord-Est e come coordinatore nazionale del segmento istituzionale, ricoprendo anche altri incarichi presso le società del gruppo. “Innanzitutto – commenta Leonardo Toson, Presidente della BCC di Piove – il nostro sincero ringraziamento a Roberto Faggiani, per quasi 17 anni Direttore della nostra banca: un impegno svolto con dedizione e consolidata competenza. La scelta di Gianni Barison è significativa per almeno un paio di caratteristiche. Prima di tutto si tratta di un profondo conoscitore del sistema bancario e in particolare del Credito Cooperativo. In secondo luogo il nuovo direttore è un piovese, che ha già collaborato con la nostra Banca e che in seguito ha sviluppato esperienze di alto profilo sempre nell’ambito del nostro movimento. La conoscenza della nostra realtà bancaria e del territorio sono due qualità importanti e decisive che rivelano quanta attenzione la nostra banca presti alle risorse umane, scegliendo appunto una “persona del territorio” per dirigere una “banca del territorio”. coltura al turismo, dalla piccola impresa ai servizi del sion. Le famiglie e le imprese sanno che si possono terziario avanzato. Questo, oltre a metterci al riparo fidare della Bcc, della loro Banca, e questo è il dato da crisi che possono coinvolgere un settore produtti- fondamentale”. vo, allarga in maniera notevole le nostre possibilità di E adesso? servire il territorio”. “Continuiamo, lavorando sui punti di forza acquisiti, Tutto ciò è possibile soltanto se la Banca è solida come la qualità dell’organizzazione e del personale, e aperta. la bontà dei servizi, i legami solidissimi con il territo- “Sulla stabilità della nostra BCC non ho dubbi. Anche rio. Svilupperemo il rapporto costruttivo con il mo- i dati di un’annata certamente non facile come quella vimento di cui facciamo parte, il Credito Cooperati- trascorsa lo testimoniano. Per noi non è stato un pro- vo, che ci consente di essere grandi nella qualità del blema limitare gli utili e tenere fede alla nostra mis- “piccolo” di ciascuno”. LA BCC DI PIOVE DI SACCO RINNOVA IL SITO INTERNET Dal mese di giugno all'indirizzo www.bccpiove.it è visibile il nuovo sito della BCC di Piove di sacco che presenta diverse novità sia sotto l'aspetto grafico, che dei contenuti. Innanzitutto la personalizzazione delle pagine con alcune foto di volti dei dipendenti, per testimoniare anche visivamente, l'importanza che la banca riserva alle "persone", ponendole al centro del proprio operare. Inoltre diversamente dall'edizione precedente, la visualizzazione delle news avviene direttamente nella pagina iniziale. Per ottemperare alle disposizioni sulla trasparenza, è stato previsto l'inserimento di comunicazioni di tipo normativo verso la Clientela, quali Mifid, basilea2, privacy, normativa antiriciclaggio, ecc. È stata anche definita un'apposita finestra per coloro che vogliono trasmettere curriculum vitae nell'area "Contatti-Lavora con noi". Il sito si rivolge principal- mente ai clienti, soci e dipendenti della BCC, ma anche a coloro che vi accedono occasionalmente er avere informazioni sui prodotti e/o iniziative della banca. 9
NUOVE FILIALI ANCHE CAMIN HA LA SUA FILIALE Dal 7 giugno è attivo lo Sportello della BCC di via Vigonovese H a aperto i battenti il 7 giugno la nuova fi- Cooperativo, Amedeo Piva, oltre all’assessore co- liale della Banca di Credito Cooperativo di munale, Marta Dalla Vecchia, e a Gloria Pagano, Piove di Sacco, che ha sede a Camin, in via neopresidente del Consiglio di Quartiere. Vigonovese 145. Per l’istituto di credito di Piove di Sacco si tratta del L’inaugurazione dello sportello è stata una festa, ventesimo sportello, che viene a completare, dopo che ha coinvolto numerosi abitanti della zona. A quelli di Padova Uno, di Villatora e di Noventana, dare il benvenuto il presidente della BCC, Leo- la presenza nella parte est dell’area metropolitana, nardo Toson, il direttore generale Gianni Barison, per poi prolungarsi fino a Chioggia. il presidente della Federazione veneta del Credito “Per noi – ha detto il presidente Leonardo Toson 10
– questa di Camin è una scelta molto importante, perché rafforza in maniera marcata la nostra pre- senza in quella fetta di territorio che abbiamo scel- to come naturale luogo di crescita della BCC, cioè l’area compresa tra il Capoluogo padovano e la la- guna chioggiotta”. “L’apertura di un nuovo sportello, in un momento di crisi generalizzata, – ha aggiunto il Presidente – è indubbiamente un gesto di grande fiducia e responsabilità, che sicuramente la popolazione di Camin saprà accogliere ed apprezzare”. L’assessore Marta Dalla Vecchia, a nome dell’Ammi- nistrazione comunale, ha sottolineato l’importanza della presenza di un nuovo istituto di credito in un ambito cittadino che negli ultimi anni ha segnato Al centro il Direttore della nuova filiale Cristian Meneghesso, una rapida crescita. tra Elisa Carraro, alla sua destra e Laura Biasion. “Importante poi – ha aggiunto l’assessore – che si tratti di una banca come il Credito Cooperativo, particolarmente attenta non soltanto agli aspetti roco, don Ezio Sinigaglia, due degli oltre duemila economici e finanziari, ma anche alla comunità nel- soci della Cooperativa, Paolo Martin, direttore del le sue molteplici esigenze e manifestazioni”. Consorzio agrario, e la ristoratrice locale, Angela Alla prima uscita pubblica la neo Presidente del Venturini, hanno voluto testimoniare il loro legame Consiglio di Quartiere 3. “La vita nelle aree peri- con il Credito Cooperativo. feriche della città – ha detto Gloria Pagano – ha Al direttore generale della Banca, Gianni Barison, bisogno di essere vitalizzata da parte e con la col- il compito di illustrare lo spirito e le modalità ope- laborazione di tutti i soggetti che la compongono. rative proprie della Cooperativa di Piove di Sacco, E sappiamo quale sia la disponibilità del Credito che nella nuova filiale potrà contare sull’impegno Cooperativo ad inserirsi in tale contesto”. di Cristian Meneghesso, direttore, Elisa Carraro e Dopo la benedizione dei locali, impartita dal par- Laura Biasion. 11
NUOVE FILIALI ECCO LO SPORTELLO DI CODEVIGO Inaugurato il 24 aprile nella centrale via Vittorio Emanuele III È stato inaugurato ufficialmente, il 24 aprile Padova e Chioggia, cioè lungo l’asse che la BCC ha scorso, il nuovo sportello di Codevigo del- individuato come portante e ideale per il proprio la BCC di Piove di Sacco, nella centrale via sviluppo anche nell’immediato futuro”. Vittorio Emanueale III, a pochi metri dalla chiesa A dare il benvenuto alla BCC nel comune di Co- parrocchiale. Si tratta della diciannovesima filiale devigo (dove peraltro la Banca è già presente con della BCC. “Questa nuova iniziativa – ha detto il uno sportello nella frazione di Conche) è stato il Presidente, Leonardo Toson - è indubbiamente un Sindaco, Graziano Bacco. gesto e un segnale di fiducia. In un momento di cri- “Siamo molto contenti di questo arrivo – ha detto si generalizzata, aprire uno sportello bancario vuol il Primo cittadino - che rafforza l’azione del Credi- dire guardare al futuro e riporre credibili aspettative to Cooperativo nella nostra comunità. Con la BCC sulle famiglie e sulle imprese del nostro territorio”. abbiamo un rapporto ormai consolidato, che si “Con questo sportello – ha aggiunto il Presiden- fonda in particolare sull’attenzione che la Banca ha te – la Banca di Piove completa ulteriormente la nei confronti dei cittadini e della vita sociale e cul- propria presenza territoriale nell’area compresa tra turale. Sicuramente questo sportello contribuirà a il direttore Alessandro Cavallini, con alla sua destra Giulia Talpo e a sinistra Claudia Conte 12
rafforzare tali legami e a dare vita ad una rinnovata dei clienti) sono stati ufficialmente consegnati ai collaborazione”. collaboratori della Banca: il direttore Alessandro Dopo la benedizione di don Michele, i locali (in li- Cavallini, Giulia Talpo e Claudia Conte, tutti impe- nea con i criteri logistici ormai affermati dalla BCC, gnati ad assicurare un servizio puntuale e accurato particolarmente attenti alla comodità e alla privacy ai cittadini, e alla comunità di Codevigo. "Più formiche e meno cicale" Il Comune di Codevigo ha deciso di istituire un “libretto di rispar- mio”, per tutti i nuovi nati negli anni 2009 e ‘10, contenente una COMUNE DI CODEVIGO Il Comune di Codevigo e la Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco, piccola somma (50 Euro), con la speranza che tale gesto possa essere presentano l’iniziativa di incoraggiamento per i figli che vogliono educarsi al risparmio. ...più formiche Il libretto, alla cui apertura contribuisce la BCC di Piove di Sacco, può essere ritirato dai genitori dei nuovi nati, presso la filiale del Cre- e meno cicale! dito Cooperativo di Codevigo inaugurata lo scorso aprile, o nell’altra Una iniziativa semplice Per ogni nuovo nato del 2009 e 2010, ma concreta il Comune invierà filiale presente presso la frazione di Conche. per sensibilizzare alle famiglie una lettera contenente un coupon le famiglie valido per ritirare “L’idea – spiega l’assessore Mania Rubin – è maturata dall’esperienza al valore del risparmio un libretto a risparmio presso la nuova filiale di Codevigo della Banca premiando i vissuta nell’ambito del Servizio sociale municipale, vedendo e toc- NUOVI NatI di Credito Cooperativo di Piove di Sacco. cando con mano le varie problematiche economiche della famiglie. Sul libretto verranno versati 50 euro spendibili dal premiato Certo, si tratta di un gesto che potremmo definire simbolico, ma che al raggiungimento della maggiore età. Per informazioni: ha un grande valore dal punto di vista educativo”. Assistente sociale Comune di Codevigo 049/5817006 Lo spirito di questa iniziativa trova fondamento nella cultura veneta, BCC Piove di Sacco Filiale di Codevigo 049/5004500 tramandato da un popolo di piccoli risparmiatori, che nel tempo è riuscito ad emergere e ad avere successo. “Ci auguriamo – ha aggiunto il sindaco, Graziano Bacco – che questo possa essere anche il futuro dei figli d’oggi, con l’auspicio che impa- rino il valore di avere qualche gioco in meno e qualche soldo in più, che magari in futuro potrà loro consentire di finire gli studi, di pagarsi parte dell’università o di acquistare un’automobile per raggiungere il posto di lavoro, senza gravare completamente sulle famiglie”. “Più formiche e meno cicale (questo il nome dato all’iniziativa) è certamente una buon auspicio – ha commentato Leonardo Toson, Presidente della BCC – perché indica una via importante, sia per i più giovani, sia per l’intera comunità. D’altra parte la storia della nostra Banca sta proprio in questo prin- cipio di base: risparmiare per guardare più serenamente al futuro”. 13
ECONOMIA CHE IMPRESA Un percorso formativo per gli imprenditori tra ricambio generazionale, controllo ed export L a Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sac- co, in collaborazione con Network Training, ha deciso di dare un contributo alle aziende presenti nel territorio della Saccisica, promuoven- do un percorso formativo che ha avuto l’obiettivo di far crescere la “cultura d’impresa”. Che impresa! Spunti ed esperienze per una cultura d’impresa La serie di appuntamenti, denominata “Che impre- Tre incontri di approfondimento presso la BCC di Piove di Sacco sa!”, ha avuto una buona partecipazione di impren- ditori e collaboratori della aziende del territorio. Il primo appuntamento, intitolato: “Uno, due, tre... passi! - la continuità d’impresa nel passag- gio generazionale” ha affrontato un tema nodale per molte ditte. La maggior parte delle aziende del tessuto veneto, Soluzioni concrete per imprese vincenti oggi e domani nate intorno agli anni ‘70, è nel pieno di una fase Giovedì Giovedì Giovedì delicata: il passaggio da una generazione a quel- 22 aPrile 2010 29 aPrile 2010 6 maGGio 2010 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 la successiva. che rappresenta un passo decisivo, Un giorno tutto questo sarà tuo... Come stiamo andando? Come cercatori d’oro poiché può anche portare l’azienda stessa ad incre- Un modello strutturato per il L’internazionalizzazione Quando il controllo di gestione è mentare o distruggere il proprio valore, economico passaggio generazionale nelle imprese del Nord Est davvero un aiuto agli affari dei mercati alla ricerca dell’eccellenza e familiare. Sala convegni della BCC di Piove di Sacco in via a. valerio 78 L’80% degli imprenditori considera il passaggio ge- Info 049/5842066 iNGreSSo GraTUiTo nerazionale come un fenomeno quasi impossibile da gestire; tale atteggiamento è peraltro compren- sibile, di fronte a dati che parlano di un 76% delle razione in modo efficace, con il minor sforzo per le aziende che non sopravvive alla seconda genera- persone coinvolte ed i minori costi. zione e l’86% che non “resiste” alla terza genera- Il secondo appuntamento è stato invece dedicato zione. al tema del “controllo di gestione”, come stru- Tuttavia, il passaggio d’impresa è una tappa obbli- mento concreto per ottimizzare i risultati aziendali gata del ciclo evolutivo aziendale, sia che avven- e per favorire gli affari. ga all’interno del nucleo familiare sia che si manife- Infine, nel terzo incontro Franco Conzato, diretto- sti attraverso un passaggio extra-familiare. re di Promex (società della Camera di Commercio Il modello strutturato, che gli esperti di Network di Padova) ha affrontato le tematiche legate all’ex- Training e StudioD hanno presentato durante il port, soffermandosi in particolare sulla necessità di primo incontro, nasce qualche anno fa, dall’espe- un’adeguata preparazione nell’affrontare i mercati rienza congiunta di consulenti che sono a loro volta stranieri, sul’esigenze della pianificazione, sui van- imprenditori. taggi e sui rischi che tale strategia comporta. In pratica il percorso indicato è quello di program- Complessivamente un’esperienza positiva, che mare il passaggio con responsabilità e per tempo, ha testimoniato ulteriormente il forte legame che precedendo la situazione critica, nel momento in coinvolge le imprese del territorio e il Credito Co- cui maggiori sono le possibilità di realizzare l’ope- operativo. 14
ARTE QUANDO LA BANCA DIVENTA MOSTRA F ranca Antonello, pittrice di Legnaro, in L’iniziativa è partita già a questo periodo sta esponendo a Dubai. gennaio, con una prima Non è una novità, visto che questa artista esposizione delle opere ormai affermata è abituata da tempo a propor- di Lino Molena, poi è re le sue opere ad una platea “globalizzata”. proseguita con Tarcisio Eppure questa raffinata e creativa signora Barison, Guido Chinello, padovana non manca di avere molto rispetto Giampaolo Padova,. Ora per le proprie radici ed anche un occhio di è il turno di Maurizio riguarda per l’arte di casa. Calore, Pietro Danieli e Così, un po’ sommessamente ma con molta Gian Paolo Rorberi. decisione, ha proposto un’idea originale, che la La rassegna, ospitata Banca di Credito Cooperativo ha accolto favo- come detto nei locali della sede della BCC a revolmente: dare spazio a giovani (ma non solo) Legnaro, proprio lungo la Statale Piovese, con- pittori locali all’interno delle sedi della BCC. tinuerà con Giovanna Croppi, Anna Molena, L’esperimento è partito a Legnaro ed ha avuto Emanuela Vomiero, Rosalia Capotorto. Tra un immediato consenso. novembre e dicembre, poi, è prevista la con- “Mi sembra importante – spiega Franca clusione di questo primo anno di esperienza Antonello – che una Banca particolarmen- con una “collettiva” di tutti i pittori. te attenta al territorio, come lo è il Credito “”Sappiamo – conclude l’artista di Legnaro Cooperativo, offra la possibilità agli artisti di - quanto per un pittore che si affacci sullo sce- esprimersi e farsi conoscere e ai propri clienti di nario artistico sia difficile trovare modi concreti cogliere quanti fermenti artistici vi siano anche per mettere in mostra le proprie opere. Dare tra di noi”. questa opportunità è, da parte della Banca, un gesto di grande sensibilità, ma anche un contributo concreto a far crescere la cultura locale. In fondo un quadro, un dipinto, un’opera creativa, dà un tocco originale e di bellezza ad un luogo apparentemente “freddo” come può essere la sede di una banca. D’altra parte il bello non conosce confini o limiti logistici e può esse- re apprezzato ovunque”. In alto: Franca Antonello A lato, un'opera di Lino Molena 15
CHIOGGIA ANGELO BROMBO PITTORE DELL'ARIA DI C di Pier Giorgio Tiozzo Gobetto esposizioni degli anni venti, i successi alla galleria veneziana Bevilacqua La Masa degli anni trenta. Nelle grandi mostre allestite in diverse località ita- liane e della costa dalmata attorno agli anni qua- ranta, Brombo è stato il riferimento principale delle rappresentazioni del mondo della pesca, diventan- do in pittura l’emblema della lunga e ricca tradizio- ne peschereccia di Chioggia. Trasferitosi a Venezia nell’ultimo dopoguerra, per poter “vivere di pittu- ra”, è approdato alle opere più velate e composte degli anni cinquanta. La mostra retrospettiva “Angelo Brombo. Luci e colori di Chioggia” inaugurata il 17 aprile 2010 al Museo civico di Chioggia ha consentito di accede- re a queste opere, potendo vederne assieme un numero molto ampio, articolato per tematiche af- Ritorno dalla pesca, olio su tela, cm. 60x80. La partenza o il frontate, e di cogliere i tratti essenziali del percorso ritorno dalla pesca costituiscono un riferimento decisivo dei lavori di Brombo. Il catalogo relativo, di grande formato di Brombo, che vede la pesca dalla riva, dove le imbarcazioni e rilievo, promosso dalla Banca di Credito Coo- salpano e approdano. perativo di Piove di Sacco, ed edito da Art&Print, ne “ferma” i passaggi e gli esiti ritenuti più signi- L ’opera di Angelo Brombo (1893–1962) è la ficativi. Si articola in una serie di saggi ed in 110 più illuminata rappresentazione pittorica di riproduzioni di opere. I testi sono costituiti da un Chioggia. Uso il vocabolo illuminata sia in sen- inquadramento della figura umana, con un ricordo so fisico-estetico, per l’aspetto visivo, sia in senso dello studioso veneziano Clauco Benito Tiozzo ed figurato, per la capacità di penetrazione nel mondo un profilo biografico oltreché ad una rassegna del chioggiotto. Brombo decoratore di Sergio Ravagnan. La figura Le atmosfere e le situazioni che Brombo propone artistica viene illustrata da un articolato studio di in molte sue opere esprimono appieno la luminosi- Dino Memmo, con contributi specifici di Piergior- tà dell’ambiente chioggiotto, caratterizzato da una gio Chiereghin sulla figura e di Giampietro Baldin luce particolarmente solare e carica che ha attratto sul paesaggio. nella città lagunare numerosi pittori dell’ottocento e del novecento e che ha costituito un riferimento Luminosità e vivacità di Chioggia. significativo della pittura veneziana, veneta e lom- Pittore d’ambiente, ritenuto unanimemente il prin- barda. cipale interprete del “chioggismo”, inteso come La sua opera si è realizzata soprattutto intorno agli particolare manifestazione della tradizione pittorica anni quaranta del novecento, dopo un meticoloso veneziana che si rifà alle suggestive caratteristiche e proficuo apprendistato condotto come decora- ambientali e di luminosità di Chioggia, l’opera di tore nella bottega paterna (che ha realizzato lavo- Brombo è stata definita “un monumento ai pesca- ri nei palazzi e nelle chiese di Chioggia), le prime tori di Chioggia”. Non solo perché ne rappresenta 16
Ramendatori di reti, 1946, olio su tavola, cm. 40x50. La vita nella calle è colta in modo impressionistico nei gesti quotidiani di preparazione degli strumenti di lavoro. CHIOGGIA i protagonisti nelle diverse attività legate alla barca, oppure che si cimentano con le prime esperienze ma anche perché nelle sue opere colpisce la lumi- di conduzione della barca e delle attività di pesca, nosità e vivacità della rappresentazione, pur nella a partire dalla semplice presa di confidenza con la compostezza delle pose e degli atteggiamenti, che barca, dall’uso di strumenti elementari, come la richiamano un sapere antico e fiducioso. Sono i ge- sessola. sti consueti della quotidianità che vengono colti con Essi sono la metafora del passaggio generazionale attenzione all’atmosfera che creano, rappresentati che si compie, della presa di possesso del proprio in stretta sintonia con i vivaci riflessi dell’acqua e ambiente. Il tema del confronto tra generazioni di- delle fondamenta, e che simboleggiano i momenti verse costituisce una costante pregnante dell’ope- della vita. ra di Brombo, che segna il tentativo di cercare, in Sapide e imbevute di colori vivi, sollecitate da brio- un’epoca in cui sta cambiamento significativamen- si contrasti e da suggestivi controluce, le sue opere te il mondo tradizionale, il passaggio di testimone sono stesure materiche ampie e corpose, luminosi tra generazioni. paesaggi cromatici nei quali è sempre presente la È stato detto, giustamente, che nelle sue opere figura umana, ed in particolar modo tutto ciò che Brombo descrive la realtà. A me pare però che non rinvia al mondo del pescatore. La mostra e il vo- si “fermi”. Le sue tele sono tutt’altro che “semplice lume hanno evidenziato il passaggio dalla esube- fotografia”: molti suoi quadri tendono piuttosto a ranza ‘popolaresca’ dei soggetti chioggiotti all’ac- dare una rappresentazione simbolica della realtà, cento visibilmente più ‘aristocratico’ di quello che insistendo su precise connotazioni. C’è infatti sem- Memmo ha definito il “chiarismo” veneziano. pre un dialogo, un confronto tra le persone, che suggerisce l’idea di un destino comune. Quando Passaggi generazionali. vengono dipinte figure giovanili c’è sempre qual- Un elemento decisivo della poetica di Brombo è cuno in primo piano che agisce, studia le tecniche, costituito dalla rappresentazione dei bambini e dei i gesti e le operazioni della pesca, qualcun altro giovani. Si tratta di forme che giocano con model- che collabora e si prepara a seguirne le orme, in lini di barche, inconsapevoli attori di una “comme- un modo di agire che diventa collettivo. La barca dia della vita” cui sono ineluttabilmente destinati, è sempre presente, simulacro di un mondo stret- tamente legato all’acqua e strumento di “scoper- ta della vita”, oltreché di lavoro. Rivista dopo de- cenni, l’opera di Brombo appare come un modo di esorcizzare una realtà che si stava fortemente trasformando, di cogliere il significato dei gesti e dei comportamenti antichi della gente di mare per dare un senso alla propria esistenza. La famiglia del pescatore, olio su tela, cm. 50x70. Vengono presentate tre generazioni diverse di pescatori riprese sulla ‘fondamenta’ della città, negli atteggiamenti consueti della vita di tutti i giorni. 17
CHIOGGIA DETTI FAMILIARI E VECCHI MESTIERI di Pier Giorgio Tiozzo Gobetto I soprannomi familiari chioggiotti (quelli maggiormente La popolazione di Chioggia si è caratterizzata in epoca mo- consolidati nel tempo vengono definiti localmente “det- derna per la presenza di numerosissimi soprannomi familia- ti”) costituiscono spesso motivo di curiosità per molti tu- ri la cui assegnazione ed uso era un’esigenza di precisione risti e visitatori ed occasione di interesse da parte dei mezzi e sinteticità nella comunicazione ed un vezzo culturale che di informazione locali e nazionali. In particolare ci si soffer- non ha mancato di stupire ricercatori e visitatori. Ad esem- ma sui Boscolo e i Tiozzo, i cognomi più diffusi, che hanno pio lo studioso ed organizzatore del mondo della pesca molti “detti” diventati anagrafici già nell’ottocento e che adriatica, David Levi Morenos, in uno scritto pubblicato sono assurti all’onore della cronaca verso la fine dello scor- oltre un secolo fa (I soprannomi dei pescatori veneti, del so anno perché con specifico decreto del Ministero dell’in- 1909) evidenziava la propensione dei giovani chioggiotti terno è stato deciso di trasformarli in secondo cognome. ad usare il soprannome, e faceva l’esempio di 3 ragazzi Ne abbiamo parlato in “Credito Aperto” n. 36. Certamente alla nave scuola Scilla di Venezia; erano tre Boscolo, ed in la loro presenza è un elemento eclatante e il loro destino breve a ciascuno è stato assegnato un soprannome con cui il fatto di maggiore attualità per l’anagrafe chioggiotta. In venivano chiamati: Grando, Boscoletto, Marinante. realtà essi si inseriscono in un quadro più complessivo e L’uso dei detti ha lontane attestazioni, ben presenti per il che ha radici lontane, in un ambiente particolarmente ricco mondo della pesca nel settecento e ottocento: quando vi è di detti e soprannomi familiari (quelli non anagrafici ven- stata la necessità di fare elenchi di pescatori o di proprietari gono chiamati nomenanse o romenanse) e di nomignoli di barche (come ad esempio dei proprietari dei bragozzi personali. chioggiotti che nel 1848 hanno portato Garibaldi da Cese- È pur vero che i soprannomi erano un fenomeno larga- natico verso Venezia), per individuarli più precisamente si è mente diffuso, soprattutto nei centri piccoli o chiusi, ma fatto ricorso al “detto”. I soprannomi sono presenti anche certamente a Chioggia hanno assunto un rilievo partico- in letteratura, ad esempio nell’individuazione dei perso- lare. Questo è dovuto, ritengo, non solo alla necessità di naggi del capolavoro di Carlo Goldoni, le Baruffe chiozzot- evitare problemi legati alle omonimie, ma ad elementi spe- te. In quest’ultimo caso sembrano soprannomi personali, cifici locali, quali la fortissima densità della popolazione, la ma poiché risulta che una parte di essi è documentata a presenza di tradizioni popolari radicate e il fatto di essere Chioggia nell’ottocento e novecento, si può ritenere che in culturalmente isola. Chioggia è infatti un microcosmo all’in- realtà fossero familiari. terno del quale le generazioni si sono individuate attraver- Su questa tradizione chi scrive ha avviato una ricerca nel so l’uso di soprannomi, che in parecchi casi si tramandano quadro di un progetto più complessivo, denominato da almeno tre secoli. “Chioggia. Profilo di una comunità” ed è interessato a rac- Stemmi delle quattro più numerose famiglie di Chioggia, dopo i Boscolo (che sono circa 7.800) ed i Tiozzo (2.500), prevalentemente di Sottomarina. Si tratta dei Penzo (circa 1.800), dei Nordio, Perini e Zennaro (che superano le 1.000 persone residenti). I disegni sono tratti dal Blasoniere cittadino di Giacomo Chiozzotto, del 1780, conservato presso la Biblioteca civica “C. Sabbadino” di Chioggia 18
Vele di Chioggia di fine ottocento (disegnate da Angelo Marella e conservate presso la Biblioteca civica “C. Sabbadino” di Chioggia): gli emblemi disegnati fanno riferimento ai “detti” familiari dei pro- prietari delle barche consente di individuare una serie di mestieri, legati soprat- tutto al mondo della pesca, ma anche agli orti ed alle atti- vità che un tempo venivano chiamate degli “artisti”, cioè di chi lavorava in città. Si tratta a volte di mestieri scomparsi, che rimangono come antica reliquia: Aquariolo (Malusa), Batelante (Nordio), Sabionero (Bonivento), Oste (Verone- cogliere testimonianze e tradizioni familiari. Si tratta di una se), Pestafero (Ravagnan), Piparo (Bellemo e Padoan), Mi- realtà complessa, per la quale è indispensabile non farsi stiereti (Chiereghin), Stagnin e Stagnaro (Boscolo), Conta- abbagliare da semplici impressioni o cacofonie. din (Boscolo), Campanàro (Tiozzo) ma anche Campanèro La mia convinzione è che molti “detti”, come molti cogno- (Boscolo), Becarini o anche Beca (Ballarin), Pitoréto e Por- mi, derivino da nomi, più o meno modificati e adattati. La caro (Sambo), Pitoréti (Perini), Botèro (Costa) da affiancare tassonomia dei soprannomi indica una serie di altre deri- al cognome Bottari, Strassariolo (Salvagno), e ancora, Pe- vazioni, quali l’aspetto fisico (ad esempio dei capelli, con schiero e Semolante (tra i Tiozzo), Paniero (Boscolo), Spor- i Bianchi, Rossi, Mori e forme derivate), abitudini o aspetti tèla (Ballarin), Tagiapiera (Voltolina). comportamentali, fatti specifici accaduti. Tra le motivazio- Esistono anche casi in cui il soprannome fa pensare ad un ni che portano al soprannome una delle più significative è mestiere, che però non è ancora ben individuato, come i quella legata ai mestieri. Bisto o i Cremondin tra i Boscolo, o detti che conservano il Tra “detti” familiari e mestieri vi è un rapporto a doppia ricordo di mestieri passati ma che più recentemente assu- mandata: per un verso i mestieri hanno determinato il so- mono localmente altri significati, come Sassariolo (sempre prannome, per altro verso quest’ultimo viene utilizzato in tra i Boscolo), che indica il trasportatore di sassi ma che modo massiccio all’interno di specifici settori socio-econo- per Sottomarina è diventato sinonimo di negozio di ferra- mici. Se i detti anagrafici sono destinati a rimanere nel tem- menta. po in quanto di fatto parte integrante della trasmissione Spesso è il tipo di pescato o l’attrezzo principale usato che ereditaria, per quelli non anagrafici, le nomenanse, la ten- individua un mestiere. Si pensi ai Tina (Nordio, ma non solo) denza è verso un sempre minor uso. Sono invece ancora per indicare novelanti, al Calaissa (Bullo), derivato dal movi- fortemente utilizzati quelli presenti in attività di tipo com- mento di pesca, Briciolo o Biricciolo (Penzo) che designa il merciale ed artigianale, perché identificano specificamente verricello, oppure a Sepa o Barbon (Boscolo Ceggion) per attività che sono di larga diffusione e di interesse pubblico. indicare il tipo di pesca principale, oppure Baicolo (Voltoli- I soprannomi continuano ad essere usati in modo massiccio na, ma anche Boscolo), ma qui l’elenco potrebbe allungarsi all’interno di specifici settori, come ad esempio tra pesca- di molto, con Canocia, Bisato, Bisati, Bisatèlo. tori oppure tra gli ortolani. La indicazione di un mestiere praticato facendo riferimento Un fenomeno constatabile empiricamente è che nella cer- ad un prodotto o un attrezzo ha infatti molteplici riferimen- chia di queste attività le persone vengono individuate con ti, ad esempio legati alla tipologie di barche, quali Verigo- i soprannomi, all’esterno o quando una persona cambia la, Topo, Babeléte, Burcéte. Per un’analisi più esaustiva un mestiere, tendono invece a scomparire e prevale la deno- passaggio essenziale mi pare quello di formulare un qua- minazione anagrafica. dro complessivo di riferimento, costituito dall’insieme dei Il soprannome può essere dunque studiato come espres- detti, delle nomenanse e dei nomignoli personali. sione di una dimensione paesana, chiusa, che in un mondo in continua trasformazione persiste solo in determinati am- Negozio Sassariolo. bienti. La sua conoscenza ci consente di avere non poche Calle di Sottomarina. In questo caso i Barboni non sono i clochard sorprese e una maggiore consapevolezza dei processi lin- ma i pescatori di triglie, chiamate in dialetto barboni, che danno guistici popolari legati al territorio. Possono infatti diven- origine ad una romenansa dei Boscolo Ceggion tare strumenti di evidenza immediata per recuperare elementi di un passato che sta alle nostre spalle e per capire come siamo arrivati sin qui. Soprannomi familiari deri- vati da mestieri Una ricognizione dei detti familiari presenti a Chioggia 19
CHIOGGIA LA SETTIMANA DELLA SCIENZA tali laboratori gli alunni hanno ultimato una serie di lavori di approfondimento e di sintesi con ricerche e cartelloni. La Biblioteca della Scuola Galilei in collaborazio- ne con l’associazione Etnica ha promosso invece una serie di incontri dal titolo Storie di popoli, pa- esaggi, culture ed uomini in viaggio… Questa rassegna, in compagnia di scrittori di viag- L a scuola G. Galilei ha organizzato quest’anno la Settimana della Scienza, in collaborazione con l'associazione Pleiadi, un gruppo di giova- ni scienziati che lavorano nelle scuole organizzando laboratori scientifici coi i ragazzi. Gli alunni delle classi prime hanno trattato “la luce ed i suoi effetti” e “la pressione”; le classi seconde “la chimica” e le classi terze “l'astronomia”. In tale occasione nella palestra della scuola è stato installato un planeta- rio con il quale i ragazzi hanno potuto osservare il cielo, le costellazioni e la proiezione di come gli antichi immaginavano la volta celeste. In seguito a gio e viaggiatori, si è rivolta ai ragazzi in primis, alle loro famiglie e ai docenti. Essa è stata pensata e fortemente voluta per offrire, come dire, un’oc- casione, un ”luogo” fisico e metaforico, nel quale raccontare, narrare, testimoniare con sensibilità, emozione, competenza, la magia del viaggio. In ogni incontro, la narrazione delle esperienze è stata condivisa con l’aiuto della proiezione di fo- tografie che hanno stimolato domande per sod- disfare ed approfondire curiosità legate non solo a culture, persone, luoghi e situazioni, ma anche allo stile e alla filosofia del viaggio, secondo la perso- nale visione dell'ospite di turno. 20
Aria nuova per la Filiale di Sottomarina Recentemente la filiale della BCC di Viale Venezia a Sottomarina ha subito un’opera di radicale ristrutturazione. Lo sportello, momentaneamente trasferito in piazzale Europa, dalla fine di aprile è tornato nella sede originaria e soci e clienti possono ora beneficiare di una “banca nuova”, più comoda e funzionale. “In questi anni siamo cresciuti – spiega Costanti- no Paganin, dal 2004 direttore della filiale della BCC di Piove di Sacco– e per ciò avevamo biso- gno di spazi più adeguati. Soprattutto era neces- sario mettere questo sportello in sintonia con gli altri della nostra Banca, allineandolo con quelle che sono le caratteristiche tipiche della nostra of- ferta ai clienti”. In concreto, la rinnovata sede di Sottomarina, da maggio, si presenta non più con il tradizionale bancone sul quale si affacciano normalmente gli sportelli, ma, come in altre filiali della BCC di Pio- ve di Sacco, con veri e propri piccoli “uffici” nei quali il cliente potrà godere di particolare atten- zione e riservatezza. “Nella struttura che abbiamo rinnovato – continua il Direttore – sono stati anche incrementati gli spazi: tre “postazioni” e un’attenzione maggiore all’ambito delle consulenze”. Qualcuno sostiene che tutto questo è un po’ azzardato in un momento di crisi generalizzata… “Chioggia sta reggendo abbastanza bene alla congiuntura negativa. Non dobbiamo dimenticare che questo è un microcosmo che ha buoni margini di autonomia anche economica e questo aiuta molto quando le difficoltà incalzano. L’economia lagunare è riuscita a far fronte abbastanza bene alle contingenze; le famiglie che soffrono di più sono proprio quelle che dipendono, dal punto di vista professionale, dall’esterno, come ad esempio i lavoratori che fanno riferimento a Marghera. Gli altri in qualche modo stanno resistendo”. Molto dipenderà anche dalla stagione turisti- ca. “Sarà un momento decisivo; i segnali finora sono abbastanza buoni”. La Banca comunque c’è. “Ci siamo sempre stati, - conclude Costatino Paganin – anche con gesti, magari piccoli, ma molto significativi. Ad esempio, abbiamo pre- teso dalla ditta altoatesina che ha eseguito i lavori di ristrutturazione della filiale che per le opere utilizzasse imprese locali. Un segnale, una solidarietà concreta, ma anche l’espres- sione chiara e determinata di una condivisio- ne per uscire al più presto dalla negatività del momento”. 21
SCUOLE VAGARE DA UN’ IDEA ALL' MOTIVANDO E PREMIAND Si è conclusa anche quest'anno l'iniziativa "Lancia un'idea" che realizza il progetto promos L a conclusione dell’anno scolastico coincide gli studenti a focalizzare i pensieri sul contenuto di con un momento d’incontro e di festa molto quanto stavano per studiare. atteso, in primo luogo dagli alunni, poi dagli I ragazzi hanno scoperto nella tensione al raggiun- insegnanti e infine dai genitori. Si condividono gimento di un obiettivo, come ad esempio la re- assieme, in tale occasione,i progetti che talvolta alizzazione di un prodotto multimediale o di una richiedono un lungo anno di lavoro e non poche mostra oppure la messa in scena di uno spettacolo fatiche in corso d’opera. teatrale, una motivazione intrinseca che continua- Molti di questi progetti, da ormai oltre dieci anni, mente interferisce con la sfera dell’io e della stima nel territorio della Saccisica e di Chioggia, vengono di sé. finanziati direttamente dalla BCC di Piove di Sacco. Ogni idea, come sempre, ha usufruito di risorse di- Le finalità che li contraddistinguono sono quelle versificate: uscite, visite guidate, supporti tecno- di favorire tra i giovani la riscoperta dei valori, la promozione di nuove conoscenze, oltre che l’instaurazione di relazioni e di stili di vita po- sitivi. Quest’anno, in molti plessi sco- lastici, i docenti hanno voluto pun- tare le preziose ri- sorse, messe loro a disposizione dalla Banca, sulla moti- vazione allo studio e sull’ascolto delle varie problemati- che adolescenziali. Riflettere sulla pro- pria esperienza e confrontarla con gli stessi compa- gni ha aiutato 22
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