LA RETE CHE COLLEGA LUOGHI INASPETTATI DI SIGNIFICATO STORICO, CULTURALE ED AMBIENTALE NEI SITI PATRIMONIO DELL'UMANITÀ UNESCO
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LA RETE CHE COLLEGA LUOGHI INASPETTATI DI SIGNIFICATO STORICO, CULTURALE ED AMBIENTALE NEI SITI PATRIMONIO DELL’UMANITÀ UNESCO
L’INTRODUZIONE “ Un viaggio alla scoperta dei tesori italiani patrimonio UNESCO ma anche un itinerario tra il bello e il buono pro- dotto dal nostro Paese, per fare in modo che tanta ricchezza, non sempre sufficientemente apprezzata, abbia adeguata valorizzazione. Lo spirito e l’obiettivo di Mirabilia è proprio in questa “semplice” proposta: mettere in rete siti Unesco ancora poco conosciuti e, insieme con essi, i territori con le proprie peculiarità e le proprie storie. Un “pacchetto” di of- ferta unico e straordinario, che attraversa il Paese da Nord a Sud, mettendo in relazione luoghi, storie, tradizioni, produzioni diverse. Realtà tra loro distanti, che proprio grazie al network Mirabilia e alla capacità di fare sistema di 16 realtà del mondo delle Camere di commercio stanno sperimentando un nuovo modo di farsi conoscere, dove non è la singola destinazione, peraltro di pregio straordinario ampiamente riconosciuto a livello mondiale, ma l’intero territorio con i suoi servizi turistici, con la sua offerta di ospitalità, con le sue eccellenze ad essere valorizzato. E, allo stesso tempo, ad essere collegato con altri luoghi e destinazioni che fanno parte del network Mirabilia. L’appuntamento di quest’anno con la Borsa Internazionale del turismo e con Mirabilia Food&Drink non poteva avere miglior cornice di Matera. Da qui, dalla Capitale europea della Cultura, nel 2012 è partita l’idea della rete camerale dei siti UNESCO. E qui si incontreranno nuovamente, come avviene ormai da 8 anni, imprenditori turistici dei territori partner e buyers selezionati provenienti da circa 30 Paesi esteri. Una incredibile occasione di conoscersi e intessere relazioni economiche utili per lo sviluppo dei territori. Accanto alla Borsa, anche la manifestazione Mirabilia Food&Drink, espressamente pensata per il settore agroalimentare. L’evento, realizzato in partenariato con l’ICE, è riservato agli imprenditori italiani del settore per fare ulteriormen- te conoscere ed apprezzare un altro bene simbolo del Made in Italy, la dieta mediterranea. Da questa iniziativa, il Paese e le imprese hanno una grande occasione da cogliere e le Camere di Commercio, anche valorizzando la competenza su turismo e cultura, sono al loro fianco, assecondando la vocazione di essere ” ultimo miglio per le imprese, in grado di connettere le politiche nazionali e regionali con i sistemi produttivi locali. Carlo Sangalli Presidente Unioncamere mirabilianetwork.eu
CHI SIAMO È un progetto nato nel 2012. Nel 2017 diventa Associazione Nazionale Un progetto che vede nella valorizzazione di una risorsa culturale una leva MIRABILIA NETWORK. strategica per generare opportunità di natura economica sul territorio. Mette in rete 16 Camere di Commercio di altrettanti siti UNESCO e Da questo presupposto nasce un network tra le aree riconosciute dall’UNESCO per la loro Unioncamere. unicità, con l’obiettivo principale di proporle ad un pubblico internazionale sempre più attento ed esigente nei confronti di un turismo culturale di grande qualità. È un progetto nato nel 2012 che nel 2017 è diventato Associazione Nazionale. Mirabilia ha creato una nuova relazione fra questi luoghi unici, presentando un’offerta turistica integrata dei territori UNESCO meno soggetti ai grandi Promuove le destinazioni meno conosciute, ‘gioielli’ e territori flussi turistici al fine di rendere visibile e fruibile il collegamento di territori eterogenei accomunati dall’unicità di essere Patrimonio materiale dell’Umanità. accomunati dal riconoscimento UNESCO. Si fa interprete delle diverse declinazioni per la valorizzazione di un territorio, Fare sistema attraverso la rete delle Camere di Commercio ha consentito di potenziare la promozione e valorizzazione dei territori, dei luoghi UNESCO, tra storia e cultura, tra tradizione ed innovazione, tra la promozione dei servizi offerti, le opportunità d’affari collegate al turismo culturale, artigianato artistico ed enogastronomia. della logistica e dell’offerta alberghiera e accrescerne la qualità, fino alla creazione inedita di pacchetti turistici integrati creati su misura, per collegare fra loro le destinazioni “Mirabilia”. Usa un linguaggio “interconnesso” per promuovere un nuovo turismo culturale ed esperenziale e per proporre itinerari d’eccellenza sostenibili. in collaborazione con
IL PARTENARIATO LE CAMERE DI COMMERCIO A SISTEMA PER LA PROMOZIONE DEL TURISMO CULTURALE mirabilianetwork.eu
LUOGHI IN ITALIA MIRABILIA NETWORK BARI BENEVENTO CAMPOBASSO CASERTA CATANIA CROTONE Castel del Monte Il complesso di Santa Sofia Festa dei Misteri La Reggia di Caserta Piazza Duomo Ampollino, Parco Nazionale della Sila GENOVA GORIZIA IMPERIA ISERNIA LA SPEZIA MATERA Rolli di Genova Area del Collio Alpi del mare Riserva MAB Collemeluccio - Monterosso Al Mare - Cinque Parco delle Chiese Rupestri Montedimezzo Alto Molise Terre MESSINA PAVIA PERUGIA POTENZA RAGUSA SAVONA Stromboli Ponte Coperto Assisi Basilica di S. Francesco Parco Nazionale del Pollino Val di Noto Parco Nazionale del Beigua SASSARI SIRACUSA TRIESTE UDINE VERONA Monte d’Accoddi Duomo di Siracusa Piazza Unità d’Italia Basilica Patriarcale di Aquileia Città
Bari Storia, talento e intraprendenza 1 D a qualunque parte si raggiunga Bari - via terra, cie- lo o mare - essa rivela subito forti connotati storici e vivaci tratti economici. Cattedrali, chiese, castelli, mura, trulli, masserie, dolmen, e poi opifici, fabbriche, labo- ratori artigianali popolano il paesaggio, urbano e suburba- no, declinando il riuscito connubio levantino fra talento ed intraprendenza. Dalla campagna al mare: nel “blu dipinto di blu”, come can- tava Domenico Modugno - che nella bellissima Polignano a Mare è nato - e nei ricami bianchi dei rosoni delle cattedrali romaniche, la Terra di Bari trova la sintesi perfetta delle sue cromature. Acqua e pietra sono fondamenta di una civiltà “liquida” e quindi aperta all’accoglienza, ma allo stesso tempo “solida” perché determinata nel conservare le proprie peculiarità ru- rali, che nei secoli sono diventate costumi e tradizioni anche gastronomiche. L’UNESCO nel 1996 ha riconosciuto Castel del Monte Pa- trimonio dell’Umanità perchè, come si legge nella motiva- zione, “possiede un valore universale eccezionale per la perfezione delle sue forme… capolavoro unico dell’architet- tura medievale, che riflette l’umanesimo del suo fondatore: Federico II di Svevia”. Nello stesso anno la Terra di Bari ha avuto un altro presti- gioso riconoscimento UNESCO alle sue bellezze: i Trulli di Alberobello, perché “esempio di una forma di costruzione 2 3 ereditata dalla preistoria e sopravvissuta intatta, pur nell’uso continuativo, fino ai nostri giorni”. 1. Castel del Monte (sito UNESCO dal1996) 2. Polignano a Mare 3. La Cattedrale di Trani 4. Trulli di Alberobello (sito UNESCO dal 1996) 5. Mola di Bari, lungomare e veduta castello 6. Rosone della Cattedrale di Bari 7. Bari, Basilica di San Nicola 8. Bari, vista serale mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 A piedi si può ammirare la bellezza della città vecchia, passeggiando anche sulle sue mura. Per i più golosi la merenda è assicurata, grazie alla focaccia tipica, sfornata dai panifici che si trovano fra i vicoli. Meritano una visita anche la Cattedrale, la Chiesa di San Nicola e il Castello di Svevo. Ideali 6 per concludere la giornata sono una passeggiata sul lungomare e una cena in un ristorante tipico. 2 Visita a Molfetta e al Duomo di San Corrado, esempio dell’architettura romanico-pugliese. Dopo una pas- seggiata sul porto direzione Trani, per ammirare la splendida cattedrale realizzata in tufo calcareo, mate- riale tipico della zona. Per pranzo potete farvi tentare dai numerosi ristoranti sul mare. Imperdibile è anche la visita guidata a Castel del Monte, edificio del XII secolo fatto costruire dall’imperatore Federico II, con destinazione d’uso residenziale e di rappresentanza. Da non perdere Il parco dell’Alta Murgia, Gravina, le città costiere di Bisceglie e Monopoli, Barletta, le Grotte di 3 Castellana, Conversano e Mola di Bari. Viaggiando verso Sud troviamo Polignano a Mare, Come arrivare rinomata per i suoi ottimi gelati artigianali che si Aeroporto di Bari, Porto di Bari (collegamenti possono gustare nei bar sulla balconata, ammirando quotidiani con Grecia, Croazia, Albania, il panorama impreziosito dalle scogliere a strapiombo. Montenegro), Stazione Ferroviaria di Bari. Ultima e immancabile tappa sono i Trulli di Alberobello, 7 8 le tipiche costruzioni in pietra che donano una personalità monumentale alle campagne pugliesi. Per maggiori informazioni CAMERA DI COMMERCIO DI BARI Tel: +39 080 2174452 Email: urp@ba.camcom.it www.ba.camcom.it
Basilicata 1 Architettura inaspettata nelle conche carsiche e i tesori del Pollino Città di confine, di contrasti, di competizione e fusione tra pae- saggi, civiltà, culture diverse. Dal romanico, al rinascimento, al barocco, otto secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di plasmare, vincere le naturali “resistenze” del preesi- stente habitat rupestre, determinando architetture e sistema- zioni urbane di particolare originalità. L’insediamento umano nel territorio di Matera è antichissimo. Il nucleo originario della città era, ed è ancora oggi, costitu- ito dalla Civita ai cui lati, nelle due conche carsiche, si sono sviluppati gli stupefacenti Sassi. Questi agglomerati divennero talmente complessi da determinare un’occupazione totale dei pendii e diedero vita ad una delle strutture urbane organizza- te più incredibili mai create al mondo, un capolavoro assoluto dell’ingegno e della capacità di adattamento di un’umanità im- pegnata a sopravvivere alle difficoltà ambientali. Matera è Capitale della Cultura Europea 2019. Con i suoi 192.000 ettari, il Parco Nazionale del Pollino detiene il prima- to di parco nazionale più esteso d’Italia. Panorami mozzafiato, boschi, fiumi e altopiani si susseguono su uno dei massicci più belli e caratterizzanti dell’Appennino, a cavallo tra la Ba- silicata e la Calabria, e tra due mari: il Tirreno e lo Ionio. Tra vasti boschi di faggi, abeti, aceri, ontani e gli straordinari pini loricati (specie vegetale relitta dell’ultima glaciazione, divenuta simbolo del Parco), le ampie creste sommitali danno il senso profondo della wilderness, grazie ad una modesta e assoluta- 2 3 mente non invasiva presenza dell’uomo. Il Pollino è visitabile in tutte le stagioni: d’inverno, quando sen- tieri e pianori si trasformano in soffici distese per lo sci di fondo; in primavera, quando le fioriture esplodono in mille colori, in- vitando all’escursionismo; d’autunno, il momento cromatico in assoluto più suggestivo; e d’estate, quando trekking, walking e mountain bike sono attività che vi porteranno a scoprire una delle meraviglie del Sud Italia, nonché uno degli universi bota- nici più ricchi e vari dell’intera penisola. 1. I Sassi ed il Parco delle Chiese Rupestri 5. In bicicletta per i sentieri del parco di Matera (sito UNESCO dal 1993) 6. Parco Nazionale del Pollino 2. Castello del Malconsiglio - Matera (Riconoscimento UNESCO 2016) 3. Parco delle Chiese Rupestri Matera 7. Sci alpinismo nel parco 4. Abbazia di San Michele Arcangelo Matera 8. Pollino mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Arrivo a Matera nel primo pomeriggio e sistemazione nel- le camere riservate. Breve escursione del centro storico e cena in uno dei ristoranti caratteristici dei Sassi. 2 Incontro con la guida per la visita al Parco della Murgia 6 Materana: visita ai Sassi di Matera, alla Cripta del Peccato Originale, definita la Cappella Sistina della pittura parie- tale rupestre, con affreschi di matrice longobarda, data- bili al IX secolo e tra i più antichi presenti in Basilicata. Proseguimento per Murgia Timone, l’area maggiormente panoramica. Visita ai complessi rupestri. Nel pomeriggio visita delle Chiese Rupestri di Santa Lucia alle Malve, di Santa Maria dell’Idris e dello straordinario complesso del Convicinio di Sant’Antonio. Partenza in serata per Poten- Da non perdere za. Arrivo a Potenza e sistemazione in albergo con cena Matera - Il Parco della Murgia, Miglionico, a base di prodotti tipici in uno dei ristoranti della città. Montescaglioso, Gravina di Matera. Potenza - L’area del parco di estende fino ai 3 confini della costa tirrenica a ridosso di Maratea. Impianti di risalita e piste da sci di Monte Sirino. Visita agli attrattori turistici e della zona limitrofa a Poten- za: Visita Ponte Tibetano a Sasso Castalda, Volo dell’An- Come arrivare Matera/ Karol Wojtila di Bari Palese, distante gelo a Castelmezzano, visita al Borgo di Pietrapertosa. appena 60 Km circa. Partenza per il Parco del Pollino, con cena e pernotta- Altro aeroporto è quello del Salento a Brindisi, mento a Rotonda (PZ) sede dell’Ente Parco. distante 150 km circa. Matera è capolinea della linea Bari-Matera (a scartamento ridotto) delle Ferrovie Appulo Lucane. 4 Potenza/Aeroporto di Napoli – Capodichino e Aeroporto di Lamezia Terme Escursioni e visite guidate nell’area Parco Del Pollino ric- Autostrada del Mediterraneo co di biodiversità. A seconda del livello di preparazione si 7 8 Per maggiori informazioni può optare per escursioni con diverse caratteristiche pa- ASSET – Azienda Speciale della Camera di noramiche e naturalistiche. Sono presenti anche itinerari commercio della Basilicata in mountain bike o a cavallo. Visita guidate al Fiume Lao, Tel: 0835/338408 – 0971/412248 dove si può praticare il rafting tra le gole dell’omonimo Email: asset@basilicata.camcom.it fiume. Visite guidate nei borghi del parco e del Museo na- www.basilicata.camcom.it turalistico e paleontologico di Rotonda, dove sono espo- sti i resti restaurati di un esemplare di Elephas antiquus italicus risalenti al Pleistocene medio superiore (400.000 - 700.000 anni fa) ed altri reperti fossili di altre specie animali.
Benevento 1 Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.) L a Chiesa di Santa Sofia è uno degli edifici di culto più belli ed originali del Medioevo. La sua movimentata facciata richiama alla mente la flessuosità di una tenda da campo militare longobarda. Il campanile in pietra, posto a distanza di sicurezza, ricorda che nei secoli passati i terremoti ne causarono il crollo che distrusse il “protiro” antistante l’ingresso. Al centro di uno splendente mosaico dorato vi è Cristo in trono. Ai lati le figure oranti della Vergine e di S. Mercurio. Genuflesso, con la corona in testa, la figura del Principe Arechi II che, nel 759, volle la costruzione della chiesa dedicata alla Santa Sapienza di Cristo. L’edificio divenne “santuario della stirpe longobarda” in Italia. L’interno, una volta di forma stellare ed interamente affrescato, ha un razionale ordine geometrico, potendo essere circoscritto in una circonferenza di 23,50 metri. Procedendo dal centro si passa ad un esagono con sei colonne con capitelli antichi, collegati ad archi che sorreggono la cupola, e ad un decagono a sua volta segnato da otto pilastri, ciascuno parallelo alla parete perimetrale corrispondente. Gli affreschi superstiti, che testimoniano nello stile le influenze orientali, narrano, nell’abside di sinistra, guardando l’altare, episodi della vita di San Giovanni il Battista con l’improvviso mutismo di Zaccaria per l’annuncio della futura nascita di Giovanni; nell’abside di destra, sono raffigurati episodi della vita della Vergine, come 2 3 l’Annunciazione e la Visitazione. L’antica copertura della chiesa doveva essere a capanna, appoggiandosi alla sinuosa struttura esterna. Il chiostro fu monastero per monache benedettine e nacque con la chiesa. L’originario ordine architettonico dello spazio claustrale fu alterato dai rifacimenti dovuti ai danni dei vari terremoti. Il chiostro, di forma quadrata, come la Gerusalemme celeste, presenta una rientranza per lo sconfinamento dell’annessa chiesa. Al centro dello spazio vi è un pozzo, protetto da un antico capitello. 1. Complesso di Santa Sofia 5. Ponte Leproso (sito UNESCO 2011) 6. Corso Garibaldi e campanile di 2. Arco di Traiano Santa Sofia 3. Rocca dei Rettori 7. Cattedrale di Benevento - interno 4. Teatro Romano 8. Rocca dei Rettori - particolare mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Visita del centro storico. La Rocca dei Rettori, simbolo degli avvicendamenti storici: sannita, romana e poi longobarda. Accanto, il Museo Arcos con reperti del tempio di Iside. Di fronte, il complesso di S. Sofia. La- teralmente, il Museo del Sannio e il Chiostro. In zona, l’Hortus Conclusus installazione artistica realizzata 6 nel 1992 dell’artista Mimmo Paladino. Proseguendo, l’Arco di Traiano eretto nel 114 d.C. in onore dell’im- peratore Traiano. Vicino, la Chiesa di Sant’Ilario di fon- dazione longobarda. 2 Proseguendo nel centro, la Cattedrale (V secolo) famosa per le sue porte di bronzo in tutta l’Europa medievale (distrutte dai bombardamenti del ‘43, ne restano poche formelle con scene sacre in rilievo). A destra, attraverso l’Arco del Sacramento (arco onorario databile tra la fine del I sec. e l’inizio del II sec, posto all’ingresso del Foro della città romana) si arriva al Triggio, cuore della città nuova longobarda, dove San Gennaro ebbe i suoi natali. Continuando si giunge al teatro romano, costruito nel II secolo sotto Come arrivare l’imperatore Adriano ed ingrandito da Caracalla; Aeroporto di Napoli Capodichino, Aeroporto di infine il Ponte Leproso (III sec. a.C.) e la Basilica della Bari, Aeroporto di Roma Fiumicino. Madonna delle Grazie. In treno: da Napoli e Caserta. In auto: Autostrada A1 Milano-Napoli, Autostrada A14 Milano-Bari, 7 8 3 Autostrada A16 Napoli-Bari. Tour tra i comuni della provincia, territorio ricco di Per maggiori informazioni attrattive turistiche, storiche, artistico-culturali e pae- CAMERA DI COMMERCIO DI BENEVENTO saggistico-ambientali (museo Paleolab - area geopa- Tel: +39 0824 300201 leontologica di Pietraroja, parco del Taburno, Fortore, Email: urp@bn.camcom.it Valle Telesina, Valle Caudina, terra di San Pio, i vini e www.bn.camcom.it il torrone, etc.).
Caserta “Terra Felix” 1 C aserta è provincia della Regione Campania ed occupa quella parte di territorio che antica- mente i romani chiamavano Campania Felix. Caserta ha origini antiche, già nel periodo longobardo (VIII secolo) esisteva un nucleo urbano denominato Casa Hirta (dal latino: “villaggio posto in alto”), che assunse i connotati di un moderno impianto urbanisti- co solo nella seconda metà del XVIII secolo, quando Carlo III di Borbone commissionò all’architetto Luigi Vanvitelli la costruzione dell’omonima “Reggia”, una maestosa residenza reale di 1.200 stanze e 1.742 fi- nestre, lunga, nel lato meridionale, ben 249 metri e alta 37,83. Un incanto che ricopre un’area di circa 47.000 metri quadrati. Nello stesso periodo i Borboni insediarono, nella pia- nura che successivamente sarà ribattezzata di “Terra di Lavoro”, innumerevoli siti, quali ad esempio la Real tenuta di Carditello e la Real seteria di San Leucio, che non furono soltanto luogo di svago per la corte, ma importanti luoghi di espressione imprenditoriale. Basti pensare che nel 1856, alla rassegna internazionale di Parigi, l’industria borbonica si classificò al terzo posto in Europa come sviluppo industriale, dopo Inghilterra e Francia. Oggi, la provincia di Caserta, anche nota come “Terra di Lavoro”, si estende, dal mare (45 km di litorale costiero) alle montagne, per una superficie pari al 19% del totale regionale; un territorio che, con 2 3 tre Comunità Montane, tre Parchi Regionali, tre Riser- ve Naturali e con un numero significativo di bellezze di interesse storico/artistico, si propone come meta ideale per chi ama le vacanze all’insegna della natura e della cultura. 1. Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta con il parco (Riconoscimento UNESCO 1997) 2. Acquedotto Vanvitelliano 3. Complesso di San Leucio 4. Reggia di Caserta 5. Caserta - teatro di corte 6. Caserta - Il parco e la pescheria grande 7. Reggia di Caserta - interno 8. Caserta - Il parco e le vasche mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Il centro storico di Caserta, con i suoi ristoranti tipici, non potrà che lasciarvi a bocca aperta. 6 2 La Reggia di Caserta, che si trova all’ingresso del cen- tro della città, è facilmente raggiungibile perché colle- gata alla stazione ferroviaria e all’uscita Caserta Nord dell’Autostrada del Sole. La Reggia, la più grande al mondo per volume, vi affascinerà con i suoi appar- tamenti storici, i Giardini Reali, il Giardino Inglese, il Bagno di Venere, il Criptoportico, la Cappella Palatina, la Quadreria, la sala del Trono e mille altre sorprese. Una piccola curiosità: con la nascita del Regno d’Italia (1861), i funzionari sabaudi censirono i beni contenuti nella Reggia. Il bidet fu così inventariato: “strano og- getto a forma di chitarra”. Da non perdere Caserta vecchia, Bosco di San Silvestro, Vaccheria 3 e San Leucio, Anfiteatro Capuano, Acquedotto Vanvitelliano, Basilica benedettina di Sant’Angelo in Formis, Teatri romani di Sessa Aurunca e Teano, Non possono mancare le visite alla seteria Reale di Sito di Carditello. San Leucio, all’Acquedotto Vanvitelliano - “I ponti della valle”, e a Caserta vecchia. Come arrivare In auto: Autostrada A1 Roma-Napoli, Autostrada A30 Caserta-Salerno. In treno: Linea ferroviaria Napoli - Roma. In aereo: Aeroporto di Napoli Capodichino. 7 8 Per maggiori informazioni CAMERA DI COMMERCIO DI CASERTA Tel: +39 0823 249111 E-mail : info@ce.camcom.it www.ce.camcom.it
Crotone Il patrimonio naturale della Sila 1 I territori della provincia di Crotone fanno parte del Parco Nazionale della Sila, selezionato da IUCN e WWF come centro di diversità vegetale mondiale, sono inseriti nel pa- trimonio mondiale dell’UNESCO grazie alle ampie distese di ulivi, ai panorami incantevoli e all’accoglienza sincera. Ampie spiagge e un mare cristallino lasciano spazio, in po- chi minuti di viaggio, a spettacolari paesaggi collinari e alla lussureggiante vegetazione dell’altopiano della Sila. Il territorio crotonese vanta un notevole patrimonio naturale (Riserva naturale Marina “Capo Rizzuto”, Parco Nazionale della Calabria, Area geologica Vica e Stuni) e storico-artisti- co (Parco Archeologico di Capo Colonna, Castello di Carlo V, Castello Normanno di Santa Severina, Castello Arago- nese di Le Castella) che favorisce ogni tipologia di turismo lungo tutto l’arco dell’anno. Non mancano le eccellenze di ambito enogastronomico, di cui i vini sono l’esempio migliore: prodotti da vitigni autoc- toni possono oggi contare sui marchi D.O.C. e I.G.T., e su un sempre più largo consenso. Livelli elevatissimi di qualità e di gusto sono riconosciuti anche al pane, all’olio, alla sar- della, ai salumi e ai formaggi. Non si può dimenticare nemmeno l’antichissima tradizione artigianale del Crotonese, il cui frutto più prezioso è l’arte orafa. Tutto questo rende la provincia di Crotone un territorio uni- co ed incantevole destinato a rimanere nel cuore di chi l’ha 2 3 vissuto o, semplicemente, visitato. 1. Le Castella - ph. Claudia G. Rubino 2. Santa Severina - ph. Claudia G. Rubino 3. Ampollino - Riserva della Biosfera della Sila (Sito UNESCO dal 2014) - ph. Archivio Parco Nazionale della Sila 4. Capo Colonna - ph. Massimo Cuomo 5. Foliage Silano - ph. Claudia G. Rubino 6. Palumbo - Sila - ph. Archivio Parco Nazionale della Sila 7. Lago Ampollino - ph. Archivio Parco Nazionale della Sila 8. Parco della Sila - ph. Archivio Parco Nazionale della Sila mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Il primo giorno si farà visita a Crotone, luogo in cui Pitagora fondò la sua celebre scuola di sapere. Si vi- siterà il Museo Archeologico Nazionale e il Castello di Carlo V, fortezza originariamente costruita nel IX seco- lo per difendere la città dalle incursioni dei Saraceni, per poi arrivare in Piazza Duomo. Infine per completa- re la visita nel capoluogo crotonese non potrà manca- 6 re una passeggiata sul lungomare con visita al porto turistico. Dopo una rigenerante pausa pranzo, in uno dei tanti agriturismi presenti in zona, ci si recherà a Capo Colonna ove è presente il santuario di Hera La- cinia, costruito dai Crotoniati nel VII secolo a.C. 2 Il secondo giorno si inizierà a visitare uno dei tratti più belli dell’Area Marina Protetta di “Capo Rizzuto” ovvero Le Castella, dove sorge uno dei castelli più af- fascinanti d’Italia che fu rifugio dei soldati impegnati nella difesa dagli invasori provenienti dal mare. Successivamente si farà visita a Santa Severina, de- finita dai viaggiatori del passato “la città turrita”, nota per il suo Castello, la cui costruzione risale all’epoca della dominazione normanna (XI secolo). Al rientro, passando per la Val di Neto (I.G.T.) si potrà effettuare una visita con degustazione in una delle svariate cantine di vini D.O.C. Come arrivare 3 Aeroporto Crotone S.Anna oppure Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme. Stazione Ferroviaria di Lamezia Terme Centrale Il terzo giorno si suggerisce un itinerario naturalistico In auto: Autostrada A3 Reggio-Calabria. che prevederà un’escursione nel Parco della Sila e 7 8 al Villaggio Palumbo, un’importante località sciistica Per maggiori informazioni situata nell’Altopiano Silano sulle sponde meridionali CAMERA DI COMMERCIO DI CROTONE del lago Ampollino, dotata di efficienti impianti per la Tel: +39 0962 6634207/252/231 pratica degli sport invernali; è presente una pista da Email: promozione@kr.camcom.it bob, pala ghiaccio e vari centri per il noleggio di at- www.kr.camcom.gov.it trezzature. D’estate è possibile attraversare il lago in pedalò. La località è ben servita da ristoranti e tratto- rie per degustare la cucina tipica locale, bazar e ne- gozi di ogni genere.
Genova I palazzi dell’ospitalità cinquecentesca 1 G enova ha riscoperto da alcuni anni una vocazione turistica che ha radici antiche, che affondano nel Medioevo e nel Cinquecento - el siglo de oro - per arrivare al Novecento. Le tappe di questa riscoperta sono state l’Expo 1992, con il recupero del Porto Antico e l’Acquario, il vertice G8 del 2011, Genova Capitale Europea della Cultura nel 2004 e, nel 2006, il riconoscimento UNESCO dei “Rolli” genovesi, 42 su 150 esistenti. Fin dal Medioevo, a Genova, le aristocratiche famiglie di mercanti e navigatori si insediavano nel centro antico, in lotti a stretto controllo familiare. Nel Cinquecento, quelle stesse famiglie decisero di costruirsi nuove strade e nuovi palazzi, creando la straordinaria invenzione urbanistica di Strada Nuova: un quartiere elitario, con una moderna lottizzazione pubblica e case allineate lungo un rettifilo di 250 metri. I palazzi diventarono delle vere e proprie “regge repubblicane” in cui i ricchi mercanti, banchieri, e finanzieri genovesi ospitavano imperatori, re e ambasciatori. Nacque così un originale sistema, che oggi chiameremmo di “chate aux relais” di ospitalità pubblica in dimore private, sancito con un decreto Cinquecentesco del Senato che istituiva i Rolli (o liste, da cui prende il nome il sito) degli Alloggiamenti pubblici. I proprietari dei palazzi erano tenuti ad accogliere gli ospiti della Repubblica, facendosi carico di tutte le spese. Oggi questo originale sistema di ospitalità diffusa è al centro 2 3 della riscoperta turistica di Genova, meta di visite guidate e di periodici eventi spettacolari come i “Rolly Days”. A corollario dei palazzi anche le trenta “Botteghe storiche” certificate sono meta di visite e di scoperte. 1. Palazzo Tobia Pallavicino, Camera di Commercio, Via Garibaldi 4, Sala Dorata 2. Palazzo Nicolosio Lomellino 3. Via Garibaldi 4 - 5. Dettaglio Sala Dorata 6. Borgo di Portofino 7. Antica Bottega storica 8. Acquario di Genova mirabilianetwork.eu
4. 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Breve escursione nel centro storico e cena in uno dei tanti ristoranti tipici. 2 Si consiglia un breve percorso a piedi verso la cinque- 6 centesca Strada Nuova, oggi via Garibaldi, con visita ad alcuni dei 42 palazzi dei Rolli: Palazzo Tobia Palla- vicino, Palazzo Lomellino, Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, Palazzo Giacomo e Pantaleo Balbi, Palazzo Gri- maldi Spinola di Pellicceria, unico esempio di dimora con arredi originali e il Museo di Palazzo Reale con la Sala del Trono, il Salone da Ballo e la Galleria degli Specchi. C’è anche la possibilità di visitare l’apparta- mento dei Principi Ereditari, da richiedere all’atto della prenotazione. Da non perdere A levante della città affascinanti borghi: Portofino, S. Margherita Ligure, Rapallo, 3 Camogli, Sestri Levante e Chiavari. E poi gli incantevoli Golfo Paradiso e Tigullio e il Monte di Portofino. Subito dietro città e riviere, splendide Visita guidata a Palazzo del Principe, la più vasta e vallate con i Parchi dell’Antola, dell’Avento e del sontuosa dimora nobiliare della città di Genova. L’i- Beigua consentono il trekking e soste in borghi tinerario, attraverso gli appartamenti principeschi, si ricchi di storia, arte e buona gastronomia. conclude nel monumentale giardino, dove si allestiva- no feste in onore di ospiti illustri. Suggeriamo, poi, una Come arrivare visita all’Acquario di Genova, con il nuovo Padiglione Aeroporto Internazionale Cristoforo Colombo Cetacei progettato da Renzo Piano. A seguire un tour Autostrade: A12 nel levante da Livorno, A10 nel ponente dalla Francia che si agganciano agli assi guidato attraverso i “caruggi” medievali per il circuito che collegano Genova a Milano (A7) e a Torino ed delle Botteghe storiche di Genova certificate, veri e Aosta (A26 dei Trafori). propri tesori di architettura e tradizioni, con possibi- Collegamento ferroviario con La Spezia, Imperia, lità di shopping di prodotti tipici eccellenti in locali di Milano e Torino. 7 8 pregio. Traghetti da/per Sardegna, Sicilia, Spagna, Marocco e Corsica. Per maggiori informazioni CAMERA DI COMMERCIO DI GENOVA Tel. +39 010 27041 Email: camera.genova@ge.camcom.it www.ge.camcom.it
Messina Isole Eolie: le sette perle del Mediterraneo 1 L e Isole Eolie sono un arco vulcanico che, a partire da mezzo milione di anni fa, si è originato per effetto della collisione tra due placche tettoniche e della conseguente risalita di magma. Ancora oggi sono presenti vulcani attivi: Stromboli, le cui continue esplosioni si riversano con cascate di lapilli sulla Sciara del Fuoco; Vulcano, la cui ultima eruzione risale al 1888, segnato da un’intensa attività fumarolica lungo i bordi del cratere; Pana- rea, il cui cratere sommerso si apre tra gli isolotti, rivelato dalle nu- merose fumarole che emettono gas di origine magmatica. Il mare delle Eolie regala scenari incantevoli, spesso accessibili solo in barca, tra falesie, scogliere e fondali ricchi di biodiversità. Vi sono spiagge di rara bellezza, Valle Muria ed Acquacalda a Lipari, Baz- zina ad Alicudi, Le Punte a Filicudi, Cala Zimmari a Panarea, il Gelso e le Sabbie Nere a Vulcano, Piscità a Stromboli. Le isole sono un crocevia di storia e leggende, che le rendono stimolanti mete per il turismo culturale. L’uomo abita le Eolie da 8000 anni e ne ha modellato il paesaggio attraverso imponenti terrazzamenti, lasciando tracce della sua presenza non soltanto nel Castello di Lipari - un complesso monumentale che ospita il Museo archeo- logico regionale “L. Bernabò Brea” e numerose testimonianze del Neolitico all’epoca bizantina - ma anche nei villaggi dell’età del Bronzo perfettamente conservati che sorgono su Capo Graziano a Filicudi, Serro del Capo a Salina, Punta Milazzese a Panarea. Numerosi sono i percorsi, ideali per gli appassionati di trekking, che si snodano tra garighe e praterie costiere, ginestri e formazio- ni di macchia mediterranea. Le produzioni vinicole, derivanti da peculiari vitigni come il Malvasia e il Corinto nero, insieme a quelle 2 3 agricole, caratterizzato dal cappero, conferiscono un carattere inconfondibile a una tradizione enogastronomica che riflette una lunga storia di “isole contadine”, alla quale si affianca anche la pesca, qui rivolta soprattutto all’alalunga, al pesce spada e al gamberetto di nassa. 1. Stromboli 2. Cave di Pomice - Lipari - ph. Gianfranco Taranto 3. Vulcano - ph. Gianfranco Taranto 4. Panarea - ph. Gianfranco Taranto 5. Salina - discesa a mare sulla spiaggia di Pollara 6. Lipari - veduta aerea di Lipari 7. Isole Eolie: Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea (sito UNESCO dal 2000) 8. Vulcano: tipiche fumarole mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Tour dell’isola di Salina con bagno a Pollara, visita in cantina con degustazione e pranzo a Lingua. Salina sicaratterizza per la presenza di un’importante riserva naturale, da importanti produzioni di capperi e malva- sia e per l’organizzazione di eventi culturali. 2 6 Escursione a Vulcano, camminata al Gran Cratere La Fossa e poi bagno nella splendida cornice delle Sabbie Nere. L’isola è caratterizzata da manifestazioni di natura vulcanica, molto apprezzate dai turisti, che vi si recano anche per godere degli effetti terapeutici di fanghi caldi e fumarole sottomarine. Rientro a Lipari nel pomeriggio con tour dell’isola per apprezzare il tramonto. Cena tipica in uno dei rinomati ristoranti del centro storico. 3 Visita alla rocca del Castello e all’importante Museo Come arrivare archeologico eoliano. Nel primo pomeriggio escursio- Gli aeroporti più vicini sono: l’Aeroporto di ne a Panarea - con visita al paesino e del Villaggio Catania-Fontanarossa (110 km), collegato preistorico - e Stromboli, dove è possibile ammirare, sia da servizi pubblici che da servizi privati dal mare o da quota 300-400 metri il suggestivo ba- in convenzione con i principali hotel oleani, gliore notturno delle eruzioni vulcaniche. e l’Aeroporto dello Stretto-Reggio Calabria, maggiormente accessibile nel periodo estivo grazie ai collegamenti in aliscafo tra le Eolie e Reggio Calabria. 7 8 Per maggiori informazioni CAMERA DI COMMERCIO DI MESSINA Tel: +39 090 77721 Email: cciaa.messina@me.legalmail.camcom.it www. me.camcom.it
Molise Dalla montagna alla costa, 1 in un ambiente incontaminato I l Molise è una terra misteriosa e ricca di straordinari pae- saggi incontaminati, di aree protette e di riserve naturali, dove le testimonianze d’insediamenti paleolitici si acco- stano a siti archeologici della civiltà sannita e di epoca ro- mana, a monumenti medioevali, torri, castelli e ad antichi borghi. Sorprendenti sono anche le tradizioni molisane, comprese quelle enogastronomiche: le usanze e i riti che si ripetono ad ogni ricorrenza, gelosamente custoditi, trasmettono la nostra storia e la nostra identità, che ci rendono unici. Nel 1977 la “Riserva MAB Collemeluccio - Montedimez- zzo Alto Molise” è stata una delle prime aree naturali, tra le otto italiane, ad essere iscritta come “Riserva della Bio- sfera” per la conservazione e la protezione dell’ambiente, all’interno del programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB) dell’UNESCO. Estesa per 638 ettari, è costituita da due nuclei evidenziati da peculiari caratteristiche geomorfologiche che distano tra loro circa 15 chilometri. Nel 2014 la commissione internazionale UNESCO ha ap- provato il progetto di allargamento dell’area comprendente le due riserve MAB ospitate nel territorio alto molisano a tutto il territorio dei sette comuni che fanno parte del con- sorzio Assomab: San Pietro Avellana, Vastogirardi, Carovil- li, Pietrabbondante, Pescolanciano, Chiauci e Roccasicura. 2 3 1. Montedimezzo 2. Termoli 3. Campobasso - i Misteri 4. Agnone 5. Riserva Collemeluccio 6. Ambone datato 1223 della Chiesa di Santa Maria di Canneto a Roccavivara (CB) 7. Pietrabbondante 8. Riserva MAB Collemeluccio - Monte di Mezzo Alto Molise (sito UNESCO 1997) mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Visita del centro storico di Isernia, comprendente la fontana Fraterna, la Cattedrale e il Museo del pale- olitico. I più sportivi possono esplorare la riserva di Collemeluccio - Montedimezzo, dove è possibile ef- fettuare visite guidate, percorsi (anche per ipovedenti) e trekking. A Pietrabbondante, invece, si può visitare il sito archeologico, che presenta un anfiteatro romano. 6 2 Visita di Agnone, con tour della più antica fonderia di campane conosciuta, e di Sepino, cittadina sannita con visita del complesso archeologico di Altilia. 3 Campobasso vi affascinerà grazie al suo centro stori- co e al Castello Monforte, di origine medioevale. Altre attrattive della città sono il Museo Provinciale Sanniti- co e il museo dei Misteri, che ospita le “macchine”con cui gli attori in costume rimangono “sospesi” durante la manifestazione storica del Corpus Domini. Lungo la strada verso Termoli e il suo borgo vecchio sono Da non perdere visitabili i piacevoli paesi di Guardialfiera, Larino, Ururi Venafro, Carovilli, Pescolanciano, e San Martino in Pensilis. Frosolone, Oratino, Riccia, Gambatesa e Civitacampomarano. Come arrivare In auto: Autostrada A1 e autostrada A14 7 8 Per maggiori informazioni CAMERA DI COMMERCIO DI MOLISE Tel: +39 0874 4711 Email: promozione@molise.camcom.it www.molise.camcom.it
Pavia La “Città millenaria” 1 L a Via Francigena, chiamata così come rimando alla provenienza dal regno dei Franchi, si snoda tra bor- ghi, corsi d’acqua e risaie, e si presenta nel territorio come un viaggio di suggestioni del tempo da percorrere e da scoprire. Nata dall’esigenza dei Longobardi di collega- re Pavia, capitale del Regno del Nord, ai ducati dell’Italia meridionale, diventò il principale collegamento tra nord e sud dell’Europa quando i Franchi sconfissero i Longobardi. Il tratto pavese, lungo 126,7 chilometri, si presenta come una delle più spettacolari tappe del cammino e comprende i comuni di Palestro, Robbio, Nicorvo, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Carbonara al Ticino, San Mar- tino Siccomario, Pavia, Valle Salimbene, Linarolo, Belgio- ioso, Corteolona, Santa Cristina e Bissone, Chignolo Po. Pavia, città millenaria nel cuore della pianura padana, sor- prende per la ricchezza del patrimonio artistico, che testi- monia l’antica storia di quel luogo che, una volta, era chia- mato Ticinum. Il Pavese, la Lomellina e l’Oltrepò fanno di questa provincia un territorio caratterizzato da antichi castelli, fortezze, roc- che, suggestivi borghi e chiese romaniche che testimonia- no come il territorio fosse un crocevia di vie religiose. Non mancano prodotti tipici dell’enogastronomia d’eccellenza e paesaggi di indimenticabile incanto. 2 3 1. La Via Francigena (Candidatura UNESCO 2017) 2. Certosa di Pavia - Chiostro Piccolo 3. Pavia - Castello Visconteo 4. Pavia - Teatro Fraschini 5. Borgo Zavattarello 6. Pavia Ponte Coperto 7. Pavia - Chiesa di San Michele Maggiore 8. Borgo Zavattarello - inverno mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Visita al caratteristico centro storico di Pavia con i suoi principali monumenti: la chiesa romanica di San Michele Maggiore, la chiesa di San Pietro in ciel d’Oro, il Broletto di Pavia e l’antica Università. In seguito raccomandiamo di partire alla scoperta della Certosa di Pavia. 2 6 A pochi chilometri da Pavia potrete trovare il Castello di Belgioioso, gioiello di origine viscontea sorto nel luogo che gli stessi Visconti definirono “Bel Zoiosus”. La dimora era stata edificata nel XV secolo per la caccia dei nobili signori. Altro castello che merita attenzione è quello di Chignolo Po, considerato la Versailles della Lombardia, con il suo elegante giardino all’italiana. Da non perdere Le Terme Miradolo, Salice e Rivanazzano, i 3 borghi di Varzi e Zavattarello, Sant’Alberto di Butrio, Lomello e l’antico Battistero di San Giovanni ad Fontes, Breme. Immancabile è la visita a Vigevano, città ducale di ori- gine longobarda nota per la celebre ed elegante Piaz- Come arrivare za, ideata dal Bramante con il concorso di Leonardo In aereo: La città di Pavia è facilmente da Vinci. Per concludere non rimane che fare una raggiungibile dagli aeroporti di Milano Linate sosta a Robbio, che vi stupirà con i suoi antichi mo- (58 km) Milano Malpensa (85 km) e Bergamo numenti, come la chiesa romanica di San Pietro (XIII Orio al Serio (102 Km). sec.) e l’antichissima chiesa di San Valeriano (V-VI In treno: Linea Milano - Genova sec.), ampliata e ricostruita dai monaci cluniacensi. In auto: Autostrada A7 Milano - Genova (uscita Bereguardo - Pavia Nord) Autostrada A21 Torino - Piacenza (uscite Casteggio - Casatisma e Stradella - Broni). 7 8 Per maggiori informazioni CAMERA DI COMMERCIO DI PAVIA Tel: +39 0382 3931 Email: pavia@pv.legalmail.camcom.it www. pv.camcom.it
Perugia 1 …Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba…San Francesco d’Assisi L ’Umbria è stata per secoli testimone del passaggio di popolazioni fiere e combattenti, di cavalieri, artisti e santi. Un passato glorioso che riecheggia tra le mura storiche di centri come Todi, Gubbio, Foligno, Città di Ca- stello, Spoleto e Assisi (costruiti dai valorosi umbri), o Peru- gia e Orvieto (nobili città stato etrusche), o lungo la romana via Flaminia e le battaglie di Annibale sul Lago Trasimeno. È tuttavia il Medioevo l’inconfondibile protagonista nella fisionomia del paesaggio umbro, in cui si ergono borghi fortificati, castelli e abazie. “La verde Umbria” possiede molte zone protette (il Parco fluviale del Tevere, il Parco del Lago Trasimeno, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco del Monte Cucco, il Parco del Monte Subasio) e tre siti UNESCO. Assisi, la Basilica di San Francesco e gli altri siti francesca- ni, massima espressione del genio artistico italiano, immer- sa in uno straordinario scenario naturale capace di evocare una spiritualità intensa e profonda. La Basilica di San Salvatore a Spoleto e il Tempietto del Clitunno a Campello, splendidi esempi di arte longobarda inseriti all’interno del circuito “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”. Anche in questi casi, la natura ha contribuito a 2 3 creare un’atmosfera meravigliosa. In una zona famosa per il suo olio extravergine di oliva (Campello sul Clitunno e Spoleto fanno parte dell’Associa- zione Nazionale Città dell’Olio), si possono scoprire luoghi di estremo interesse storico e paesaggistico come la Fa- scia Olivata Assisi-Spoleto, il Bosco sacro del Monteluco o le splendide Fonti sul Clitunno. 1. Basilica di San Francesco e altri siti francescani (sito UNESCO dal 2000) 2. Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (sito UNESCO dal 2011) 3. Spoleto, Basilica di San Salvatore (sito UNESCO dal 2011) 4. Perugia, Piazza IV Novembre 5. Spoleto, Basilica di San Salvatore a Spoleto - facciata 6. Veduta della città Assisi 7. Todi, centro storico 8. Altra veduta del tempietto mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Visita di Perugia e del suo centro storico. 2 Gita guidata di Assisi. Il percorso alla scoperta dei 6 luoghi francescani prevede la Cattedrale di S. Rufi- no (sec. XII) patrono della città e la Basilica di Santa Chiara (sec. XIII) che sorge sulla zona in cui si trovava l’antica cappella di San Giorgio, luogo della prima se- poltura di Francesco. A seguire la Chiesa Nuova, edifi- cata nel 1615 sul luogo della casa paterna del Santo, è un capolavoro architettonico che racchiude il meglio dell’arte italiana del medioevo. Il tour si conclude con la visita della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli e l’antica chiesa di San Damiano. Da non perdere 3 Todi, Gubbio, Narni, Amelia, Assisi, Perugia, Orvieto, Lago Trasimeno, la Basilica di San Salvatore a Spoleto e il Tempietto del Imperdibile è la Basilica di San Salvatore a Spoleto. Clitunno a Campello. In seguito potete salire sulla scala mobile che porta alla Rocca Albornoziana e visitare il Museo Naziona- Come arrivare le del Ducato di Spoleto. L’itinerario, poi, procede nel Aeroporto Internazionale dell’Umbria – Perugia centro storico fino alla celebre Piazza Duomo. Dopo “S. Francesco d’Assisi” (www.airport.umbria.it) un pranzo a base di tipiche golosità locali suggeriamo Autostrada A1, Strada Europea E45, Strada una visita al Castello di Campello Alto, un borgo antico Europea E78. che sorge sulla sommità di un colle vestito di ulivi. In Ferrovia direttissima Firenze-Roma; Ferrovia seguito ci si può spostare verso le Fonti del Clitunno e Firenze-Roma; Ferrovia Foligno-Treontola; visitare il giardino d’acqua, cantato dai poeti antichi, Ferrovia Roma-Ancona 7 8 in un contesto naturalistico esclusivo. Infine, attraver- so l’antica Via Flaminia si giunge al Tempietto, ecce- Per maggiori informazioni zionale testimonianza della presenza longobarda. CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA Tel: +39 075 57481 Email: urp@pg.camcom.it www. pg.camcom.gov.it
Riviere di Liguria 1 Il patrimonio ambientale: Dalle Cinque Terre e Portovenere al Parco Naturale del Beigua L e colline a strapiombo sul mare, gli incantevoli borghi ma- rinari, la fusione perfetta tra storia e ambiente, l’armonio- so rapporto tra uomo e natura, cui si deve un paesaggio di straordinaria bellezza scenica, emblema di un tradizionale modo di vivere, mostrano come nella provincia spezzina abbia luogo un armonico connubio tra uomo e territorio. Questo po- etico scorcio ligure dell’estremo levante ospita il Parco Nazio- nale delle Cinque Terre ed il Parco Naturale Regionale di Por- tovenere: siti entrambi dichiarati, assieme alle isole Palmaria, Tino e Tinetto, patrimonio mondiale dell’umanità il 5 dicembre 1997, grazie alla loro ineguagliabile bellezza paesaggistica ed all’unicità degli ecosistemi che sono riusciti a preservare. La variegata offerta turistica della provincia spezzina si concre- tizza inoltre in molteplici circuiti che dalla città della Spezia si dipanano in ogni borgo dove musei, castelli, fortezze, ville di età romana, aree archeologiche, chiese e santuari permettono al visitatore un’emozionante immersione nella cultura e nelle tradizioni locali, con la possibilità di gustare ottimi prodotti enogastronomici che portano con sé il gusto ed il profumo del mare e della terra che li ha generati e delle mani sapienti di chi li ha lavorati e resi unici. In provincia di Savona si trova il Geoparco UNESCO del Beigua - al cui interno è compresa l’in- tera superficie classificata come “Parco Naturale Regionale del Beigua” - si sviluppa per un’estensione complessiva di 39.230 ettari coinvolgendo i Comuni di Arenzano, Campo Ligure, Co- goleto, Genova, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto e Varazze. Il comprensorio del Geoparco presenta un ricco e 2 3 variegato patrimonio geologico che ben rappresenta le diverse discipline delle Scienze della Terra e che risulta particolarmen- te significativo per quanto riguarda la ricostruzione della storia geologica dell’Italia e per la comprensione dell’evoluzione della catena alpina. Si tratta di geositi che consentono di apprezzare diverse tipologie di rocce, forme e processi di notevole valo- re scientifico, ma che rivestono anche un particolare interesse estetico, didattico, divulgativo. 1. Il Borgo di Vernazza visto da terra (riconoscimento UNESCO dal 1997) 2. Cinque Terre 3. Isola di Palmaria 4. Veduta del borgo marinaro di Porto Venere (riconoscimento UNESCO dal 1997) 5. Lerici il Castello 6. Veduta aerea del Borgo di Portovenere, dell’Isola Palmaria e delle Isole di Tino e Tinetto 7. La Spezia - il centro storico 8. Val Gargassa - ph. Cristiano Queirolo mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Breve visita al centro cittadino della Spezia e cena in uno dei ristoranti tipici. 2 Visita delle Cinque Terre (Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso) e di Portovenere, che possono essere visitate a piedi percorrendo gli spettacolari sentieri che le collegano, oppure in treno. Per chi ama il mare c’è la possibilità tutto l’anno di muoversi in battello e godere dei panorami indimenticabili da un punto di vista privilegiato. 6 Più tardi si può proseguire con la visita di Lerici, del suo Borgo, dell’Oratorio di San Rocco, della Chiesa di San Francesco e dell’imponente Castello di Lerici, sede del Museo Geopaleontologico, che presenta orme di dinosauri etecodonti, vissuti oltre 200 milioni di anni fa. 3 Visita guidata della Spezia e di Sarzana. Passeggiata e visita al centro storico della Spezia, ingresso al Museo Civico di Arte Antica e al Museo Archeologico nel Castello di San Giorgio. C’è la possibilità di sostituire questi musei con la visita al Museo Navale, orgoglio della città, allestito all’interno dell’Arsenale militare. In seguito trasferimento a Sarzana, visita del centro storico con la Cattedrale di Santa Maria, la Via Mazzini con l’Antica Via Francigena, fino alla Piazza del Comune. L’itinerario si conclude con la visita nella Da non perdere splendida Fortezza di Sarzanello. Città della Spezia, le Cinque Terre, Portovenere, Levanto e Bonassola, Borgo marinaro delle Grazie, San Terenzo, Lerici e Tellaro, Parco 4 Visita al Beigua Geopark, la più vasta area naturale protetta Naturale Regionale di Montemarcello. Val di Magra, Sito archeologico di Luni, Città di della Liguria che, interessando 10 comuni, racconta la storia Sarzana geologica dell’intera regione attraverso affioramenti rocciosi, mineralizzazioni, giacimenti di fossili e spettacolari forme Come arrivare modellate dal tempo. Per l’eccezionale patrimonio che possiede, In auto: Autostrada A12 Genova-Livorno, il comprensorio del Beigua è entrato nel 2005 a far parte delle Autostrada A15 Parma-La Spezia. reti internazionali come Geoparco Europeo e Mondiale. Nel In treno: Linea ferroviaria Roma-Pisa-Genova. 2015 è stato riconosciuto sito UNESCO e inserito nella lista degli In aereo: Aeroporti di Pisa e di Genova 7 8 UNESCO Global Geoparks. L’area, ideale per gli appassionati della natura e delle escursioni, offre appuntamenti in tutte le Per maggiori informazioni stagioni: camminate, laboratori, eventi sportivi e culturali sono CAMERA DI COMMERCIO RIVIERE DI LIGURIA di frequente organizzati, in compagnia delle guide del parco. Tel: +39 0187 728232 Per gli amanti delle due ruote sono disponibili due tracciati Email: federica.bonanini@rivlig.camcom.it su strade asfaltate a basso traffico: l’anello delle Valli del SOL (Stura, Orba e Leira) e l’anello del Beigua. Accontentano tutti i www.rivlig.camcom.gov.it gusti le opportunità di soggiorno: dalle aziende agrituristiche agli alberghi-rifugi collocati nel cuore dell’area protetta; dai bed & breakfast tipici della campagna alle più lussuose strutture ricettive nei comuni rivieraschi. Dal territorio del parco è possibile raggiungere con facilità le principali zone d’interesse della provincia di Savona, sia sul mare che nell’entroterra.
Sassari Antica città regia, ricca di storia e arte 1 La Sardegna è un tesoro da scoprire con le sue bellezze, uniche e diverse in ogni territorio, isole nell’Isola. Storie di secoli e tradizioni ancora vivissime regalano ai visita- tori esperienze intense, nuove e coinvolgenti ogni volta. Come la discesa del Candelieri, la festa grande del 14 agosto in onore della Madonna dell’Assunta. È la proces- sione religiosa che attraversa il centro storico di Sassari capace di stringere a sé tutta la popolazione in un evento di grande fascino e trasporto, di certo tra i più importanti in Sardegna – al punto di diventare patrimonio immateria- le dell’UNESCO dal 2013, in quanto parte integrante della Rete italiana delle grandi macchine a spalla. La discesa nasce dal voto fatto dalla Madonna dell’Assunta, che nel 1652 salvò la città dalla peste. Un voto che i Gremi – le antiche corporazioni di Arti e Mestieri (Macellai, Fabbri, Piccapietre, Viandanti, Contadini, Falegnami, Ortolani, Calzolai, Muratori, Sarti e Massai), nati a Sassari nel Me- dioevo, sciolgono ogni anno. Ogni corporazione è iden- tificata da un Candeliere (enorme cero ligneo – 300/400 Kg di peso – di forma cilindrica, trasportato a spalla e a braccia da otto portatori, sotto la direzione di un capo Candeliere). Se i Candelieri hanno nella sacralità l’ele- mento caratterizzante, i colori e i profumi che racconta- no la Sardegna, quella vera, esplodono a maggio con la Cavalcata, la festa laica più importante dell’isola: sfilano gruppi provenienti da un gran numero di centri in una ker- messe che ogni anno raccoglie il gradimento di turisti e appassionati delle tradizioni locali. Un appuntamento che 2 3 traccia le vie della città, uno spettacolo nello spettacolo che va in scena nella penultima domenica di maggio. E poi la natura incontaminata e un mare inconfondibile, in tutta la costa settentrionale, con angoli che trasmettono sensazioni indimenticabili, rappresentano lo scrigno ca- pace di racchiudere in sé emozioni che la storia, l’arte e la cultura sono in grado di far respirare ai visitatori ogni momento della loro vacanza. 1. La Festa dei Candelieri (Patrimonio immateriale dell’UNESCO dal 2013) - ph. A. Balestrieri 2. Chiesa di Santa Maria - Candelieri - ph. A. Balestrieri 3. Cavalcata sarda - ph. A. Balestrieri 4. Festa dei Candelieri, particolare - ph. A. Balestrieri 5. Candelieri - Piazza Castello 6. Monte d’Accoddi 7. Balli e costumi tradizionali 8. Sfilata mirabilianetwork.eu
4 5 PROPOSTA DI PERCORSO 1 Visita a piedi del centro storico di Sassari, dove sarà possibile ammirare la cattedrale di San Nicola, Palazzo Ducale e Palazzo di Città, fulcro della Discesa dei Candelieri, con proiezione del relativo cortometraggio. Gli appassionati di storia, invece, potranno visitare il Museo archeologico nazionale G. A. Sanna in via Roma. A cena raccomandiamo di gustare le ricette 6 tradizionali in un ristorante tipico. 2 Dopo aver ammirato la Fontana di Rosello, raccoman- diamo di partire per l’altare prenururagico di Monte d’Accoddi, unico nel suo genere. Nel pomeriggio, in- vece, potreste visitare la miniera dell’Argentiera, sito Da non perdere del Parco geominerario della Sardegna. Per conclu- A 15 minuti da Sassari si trova il sito archeologico dere al meglio la giornata non resta che fare un tour della Sardegna prenuragica, di Monte d‘Accoddi. delle spiagge e dei punti panoramici della costa della A 15 minuti da Sassari si trova la Basilica della Nurra. Santissima Trinità di Saccargia una chiesa in stile romanico pisano. A 30 minuti la città di Alghero con i suoi edifici 3 catalani in stile gotico. A 40 minuti da Sassari si trova il Borgo di Castelsardo. Se vi trovate a Sassari il 14 agosto non potete Come arrivare perdervi la vestizione in preparazione della Discesa In aereo: Aeroporto Alghero - Fertilia dei Candelieri della sera presso le sedi dei Gremi. (distante circa 30 km) Dalle 18 comincerà la manifestazione vera e propria, Aeroporto Olbia - Costa Smeralda con partenza da piazza Castello, e proseguirà lungo (distante circa 120 km) corso Vittorio Emanuele e Corso Vico, per arrivare In nave: Porto di Porto Torres (distante circa 20 km) nella chiesa di Santa Maria di Betlem, dove nella notte Porto di Olbia (distante circa 107 km) 7 8 Porto di Golfo Aranci (distante circa 125 km) viene sciolto il voto alla Madonna dell’Assunta. Per maggiori informazioni CAMERA DI COMMERCIO DI SASSARI Tel: +39 079 2008072 Email: cciaa@ss.legalmail.camcom.it www.ss.camcom.it
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