MIGRANTI, M5S DIVISO E ACCORDO NON C'E'. MA IL TEMA HA VINTO IL BANCO: TUTTA ITALIA PARLA DEGLI INVISIBILI - Agricolae

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MIGRANTI, M5S DIVISO E ACCORDO NON C'E'. MA IL TEMA HA VINTO IL BANCO: TUTTA ITALIA PARLA DEGLI INVISIBILI - Agricolae
MIGRANTI,    M5S   DIVISO    E
ACCORDO NON C’E’. MA IL TEMA
HA VINTO IL BANCO: TUTTA
ITALIA PARLA DEGLI INVISIBILI
                              Dopo una giornata fiume in
                              Consiglio dei ministri, la
                              quadra ancora non c’è. Da quanto
                              apprende AGRICOLAE la parte
                              pentastellata che sostiene il
                              premier Giuseppe Conte che a sua
                              volta appoggia il ministro delle
                              Politiche agricole per far
emergere i lavoratori irregolari è in minoranza di partito.

Il Cdm è stato rinviato a domani quando – si presume – avrà
luogo un altro lungo confronto. Confronto che si traduce in
scontro all’interno dello stesso Movimento Cinque Stelle
diviso su chi vuole archiviare la questione e magari
rimandarla a tempi migliori e chi vuole portare avanti una
battaglia mossa ormai, più che da esigenze meramente
economiche, dalla volontà di dare trasparenza a una situazione
che non riguarda solo l’agricoltura ma il lavoro nero in
generale.

Al di là di come andranno le cose, se vincerà la Bellanova, la
Catalfo, Crimi o Conte, oppure Di Maio, la missione è comunque
riuscita: mettere il tema al centro del paese.
MIGRANTI, M5S DIVISO E ACCORDO NON C'E'. MA IL TEMA HA VINTO IL BANCO: TUTTA ITALIA PARLA DEGLI INVISIBILI - Agricolae
SANATORIA   MIGRANTI,   IV:
“GOVERNO    STA   MATURANDO
ORIENTAMENTO POSITIVO”
                                                                 P
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e è. Nessun rimpasto e nessuna dimissione sulla questione
della sanatoria migranti. L’incontro a Palazzo Chigi tra
Italia Viva è andato bene. Anche se c’è ancora da lavorare.

“Italia Viva continuerà a lavorare per il paese con coraggio e
visione”, scrive il ministro delle Politiche agricole Teresa
Bellanova sui social. “Ora che sembra che con sacrificio di
tutti e grande fatica stiamo uscendo dall’emergenza per
ripartire serve un progetto Italia e un piano shock per
l’Italia: investimenti infrastrutture opere pubbliche per
rilanciare l’economia”, prosegue.
MIGRANTI, M5S DIVISO E ACCORDO NON C'E'. MA IL TEMA HA VINTO IL BANCO: TUTTA ITALIA PARLA DEGLI INVISIBILI - Agricolae
Il governo “sta
                                             maturando    un
                                             orientamento
                                             positivo”,
                                             spiega Ettore
                                             Rosato,
                                             vicepresidente
                                             della Camera e
                                             coordinatore
                                             nazionale    di
                                             Italia viva, al
                                             termine
dell’incontro a palazzo Chigi della delegazione di Iv con il
il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Oggetto
dell’incontro: la regolarizzazione dei migranti in
agricoltura. Rosato ha parlato di “un provvedimento che
riguarda problemi seri di un comparto importante come quello
agricolo”. Per il quel “dobbiamo trovare una soluzione. Nel
governo – ha poi proseguito – sta maturando un orientamento
positivo”.

Era già stato scritto:

SANATORIA MIGRANTI, VERSO ACCORDO CHE METTE GOVERNO AL RIPARO
DA RIMPASTI. SUL TAVOLO REGOLARIZZAZIONE PER 3 MESI MA
POTREBBERO DIVENTARE DI PIU

Posted by Redazione × Pubblicato il 07/05/2020 at 15:13
MIGRANTI, M5S DIVISO E ACCORDO NON C'E'. MA IL TEMA HA VINTO IL BANCO: TUTTA ITALIA PARLA DEGLI INVISIBILI - Agricolae
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overno sia vicino a un accordo per quanto riguarda la
sanatoria dei migranti richiesta dal ministro delle Politiche
agricole Teresa Bellanova. Questo metterebbe al riparo Palazzo
Chigi da eventuali rimpasti di cui alcune ipotesi sono già sul
tavolo della trattativa. Ipotesi che vedrebbero Renzi agli
Esteri e Di Maio tornare al Lavoro.

I ministeri competenti stanno lavorando già da ieri a un
prolungamento e al rinnovo dei tempi dei permessi – anche
quelli scaduti – per i lavoratori che sono già stati impiegati
come badanti o che hanno già avuto contratti per la raccolta
nei campi. E a una regolarizzazione dei lavoratori per tre
mesi che potrebbero però diventare di più.

GOVERNO, SUL TAVOLO RIMPASTINO CON RENZI AGLI ESTERI E DI MAIO
AL LAVORO. MA RISIKO DIFFICILESPOSTARE LE PEDINE ADESSO
POTREBBE PORTARE ALLA FINE DELL’ESECUTIVO PRIMA DEL TEMPO. CON
DISAPPUNTO DEL COLLE

Posted by Redazione × Pubblicato il 07/05/2020 at 13:05
MIGRANTI, M5S DIVISO E ACCORDO NON C'E'. MA IL TEMA HA VINTO IL BANCO: TUTTA ITALIA PARLA DEGLI INVISIBILI - Agricolae
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nistero degli Esteri, Luigi Di Maio al Lavoro e Bellanova,
Catalfo e Bonafede fuori.

Sarebbe questa la svolta – stando ad alcune indiscrezioni – a
cui si potrebbe arrivare in seguito agli incontri interni alla
maggioranza. Oggi Italia Viva è stata convocata dal premier
Giuseppe Conte per sciogliere i nodi in corso, primo fra tutti
quello sulla sanatoria degli immigrati irregolari. Ma anche
per allentare le tensioni che si sono create con una parte del
Movimento Cinque Stelle su diversi temi come la riaperura e la
fuoriuscita dei mafiosi in tempo di Covid.

Il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova ha
ribadito in aula e fuori dall’aula come la sua permanenza nel
Governo sia funzionale anche a garantire la dignità dei
lavoratori. Tutti. E come un governo che non persegue questo
proposito si fa complice dei caporali.

Al di là del disegno che qualcuno, all’interno della compagine
di governo, sembrerebbe voglia perseguire, ne resta difficile
l’attuazione. Un Risiko delicato le cui pedine – se spostate –
rischiano di far crollare tutto prima del tempo. Con il
disappunto del Colle, già contrariato per le molte tensioni in
corso in un momento in cui il Paese non può permettersi
défaillance.
MIGRANTI, M5S DIVISO E ACCORDO NON C'E'. MA IL TEMA HA VINTO IL BANCO: TUTTA ITALIA PARLA DEGLI INVISIBILI - Agricolae
SANATORIA MIGRANTI, VERSO
ACCORDO CHE METTE GOVERNO AL
RIPARO   DA   RIMPASTI.   SUL
TAVOLO REGOLARIZZAZIONE PER 3
MESI MA POTREBBERO DIVENTARE
DI PIU
                                                                 S
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overno sia vicino a un accordo per quanto riguarda la
sanatoria dei migranti richiesta dal ministro delle Politiche
agricole Teresa Bellanova. Questo metterebbe al riparo Palazzo
Chigi da eventuali rimpasti di cui alcune ipotesi sono già sul
tavolo della trattativa. Ipotesi che vedrebbero Renzi agli
MIGRANTI, M5S DIVISO E ACCORDO NON C'E'. MA IL TEMA HA VINTO IL BANCO: TUTTA ITALIA PARLA DEGLI INVISIBILI - Agricolae
Esteri e Di Maio tornare al Lavoro.

I ministeri competenti stanno lavorando già da ieri a un
prolungamento e al rinnovo dei tempi dei permessi – anche
quelli scaduti – per i lavoratori che sono già stati impiegati
come badanti o che hanno già avuto contratti per la raccolta
nei campi. E a una regolarizzazione dei lavoratori per tre
mesi che potrebbero però diventare di più.

GOVERNO,     SUL     TAVOLO
RIMPASTINO CON RENZI AGLI
ESTERI E DI MAIO AL LAVORO.
MA RISIKO DIFFICILE
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nistero degli Esteri, Luigi Di Maio al Lavoro e Bellanova,
Catalfo e Bonafede fuori.

Sarebbe questa la svolta – stando ad alcune indiscrezioni – a
cui si potrebbe arrivare in seguito agli incontri interni alla
maggioranza. Oggi Italia Viva è stata convocata dal premier
Giuseppe Conte per sciogliere i nodi in corso, primo fra tutti
quello sulla sanatoria degli immigrati irregolari. Ma anche
per allentare le tensioni che si sono create con una parte del
Movimento Cinque Stelle su diversi temi come la riaperura e la
fuoriuscita dei mafiosi in tempo di Covid.

Il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova ha
ribadito in aula e fuori dall’aula come la sua permanenza nel
Governo sia funzionale anche a garantire la dignità dei
lavoratori. Tutti. E come un governo che non persegue questo
proposito si fa complice dei caporali.

Al di là del disegno che qualcuno, all’interno della compagine
di governo, sembrerebbe voglia perseguire, ne resta difficile
l’attuazione. Un Risiko delicato le cui pedine – se spostate –
rischiano di far crollare tutto prima del tempo. Con il
disappunto del Colle, già contrariato per le molte tensioni in
corso in un momento in cui il Paese non può permettersi
défaillance.

DAZI, BELLANOVA: SCRITTO A
CONTE E DI MAIO: RISORSE PER
RAFFORZARE PROMOZIONE USA PER
COMUNICARE VERO MADE IN ITALY
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tiche agricole Teresa Bellanova evidenzia, da Bologna,
l’importanza di tutelare il reddito degli agricoltori, degli
allevatori e dei pescatori. E rileva l’importanza di
scongiurare, tramite un’azione corsa di governo, il rischio
dei dazi amerivani annunciati da Trump. Motivo per cui –
spiega il ministro – “ho già scritto una lettera a Giuseppe
Conte e a Luigi Di Maio   per ipotizzare un rafforzamento delle
politiche di promozione   negli Stati Uniti, prevedendo risorse
adeguate a comunicare     ai cittadini americani la qualità
dell’autentico mad.e in   Italy”

MIPAAF, BELLANOVA: TUTELARE REDDITO AGRICOLTORI, ALLEVATORI E
PESCATORI

Posted by Redazione × Pubblicato il 27/09/2019 at 10:24

“Tutelare il reddito di agricoltori, allevatori, pescatori,
artigiani e trasformatori del cibo è il mio primo compito.
Dobbiamo farlo innanzitutto in Europa. Stando ai tavoli
europei da protagonisti. Siamo l’Italia. E nei primi incontri
con i colleghi europei ho avuto modo di ribadirlo: i soldi
della Pac non si devono toccare!

Per questo vogliamo una Pac più giusta, che guardi anche alle
caratteristiche di chi fa qualità nel proprio terreno, non
solo alla grandezza della superficie.

Una Pac che sappia dare valore al ruolo di custode dei suoli
dell’agricoltore.

Che guardi al 2030 e aiuti l’agricoltura a essere sostenibile
sul fronte economico, ambientale e sociale. E vogliamo
un’Europa che non ha paura della trasparenza.

Da cittadina ho sottoscritto la vostra proposta di legge
europea per la massima trasparenza delle etichette. Da
ministro è una delle mie prime battaglie politiche. Ho già
parlato con il ministro francese per creare un’alleanza e
chiedere alla nuova Commissione di estendere la lista dei
prodotti con l’obbligo di etichettatura.

Iniziamo da quelli sui quali abbiamo già sperimentato con
successo in questi anni: latte, formaggi, pasta, riso,
derivati del pomodoro. I cittadini hanno diritto di sapere e
noi questo diritto       lo   dobbiamo     garantire   con   la
tracciabilità”.

Così la Ministra Teresa Bellanova dal Villaggio Coldiretti di
Bologna, in occasione della Giornata del Clima.

DAZI, BELLANOVA: SCONGIURARE RISCHIO CON AZIONE COESA GOVERNO.
LETTERA A CONTE E DI MAIO

Posted by Redazione × Pubblicato il 27/09/2019 at 10:30
Le nostre filiere agroalimentari sono giustamente allarmate
per   la   minaccia     di   dazi    annunciati     da  parte
dell’amministrazione statunitense.
Gli Stati Uniti rappresentano il mercato di sbocco più
importante per i nostri vini e le produzioni di qualità.
Ipotizzare un aumento delle tariffe doganali o altre forme di
ritorsione metterebbe in serio pericolo posti di lavoro,
imprese, famiglie, interi territori. Penso al pecorino romano,
al parmigiano reggiano, al grana padana, alla pasta, all’olio
vergine di oliva.

E’ necessario e urgente rafforzare il dialogo con
l’Amministrazione Usa per scongiurare questo rischio enorme.

Ho già scritto al Presidente Conte e al Ministro Di Maio in
questo senso, evidenziando l’urgenza di agire preventivamente
per ipotizzare un rafforzamento delle politiche di promozione
negli Stati Uniti, prevedendo risorse adeguate a comunicare ai
cittadini americani la qualità dell’autentico made in Italy,
consapevole di come su quel mercato subiamo ogni giorno un
vero e proprio furto di identità”.

Così la Ministra Teresa Bellanova dal Villaggio Coldiretti di
Bologna, in occasione della Giornata del Clima.

BELLANOVA: CAMBIA IL CLIMA E AGRICOLTURA. SFIDA DA VINCERE
INSIEME

Posted by Redazione × Pubblicato il 27/09/2019 at 11:56

“Cambia il clima, cambia l’agricoltura, cambia l’Italia: è la
sfida che ci aspetta e da parte mia garantisco il massimo
impegno per vincerla insieme.

Sono qui per ascoltare le vostre esperienze, le idee, le
proposte per il cambiamento necessario. Sono qui perché
dobbiamo rimettere l’agricoltura al centro dell’agenda
politica ed economica di questo Paese. l’agricoltura è e deve
ancora più essere protagonista della lotta al cambiamento
climatico. Senza agricoltura c’è abbandono di un’intera parte
d’Italia, c’è spopolamento e c’è dissesto idrogeologico”.
Così la Ministra Teresa Bellanova pochi minuti fa ai
giornalisti dal Villaggio Coldiretti di Bologna, in occasione
della Giornata del Clima.

BELLANOVA: QUESTO GOVERNO NON È NATO PER TASSARE AGRICOLTORI

Posted by Redazione × Pubblicato il 27/09/2019 at 12:38

“Per rispondere alle giuste domande dobbiamo fare scelte
politiche.

E il modello agricolo italiano, fatto di multifunzionalità,
attenzione per l’ambiente, rispetto delle persone e degli
animali può diventare un esempio mondiale. Non partiamo da
zero: abbiamo l’agricoltura con le emissioni di gas serra del
36% inferiori ad altri paesi europei, siamo tra i primi per
superfici biologiche con 2 milioni di ettari, stiamo lavorando
oltre gli standard europei del benessere           animale     e
nell’abbattimento dell’uso di agrofarmaci.

Possiamo fare di più e meglio, costruendo insieme le scelte
per produrre cibo sano, di qualità e accessibile. Abbiamo
tutte le caratteristiche per passare da un’economia lineare,
dove il destino finale della produzione è il rifiuto e lo
spreco, a un’economia realmente circolare. Perché accada
abbiamo bisogno di scelte coraggiose e lungimiranti.

Noi siamo i primi a volere un piano serio per la salvaguardia
e la promozione dell’ambiente.

Ma sul mio tavolo ci sono i dossier su come abbassare le tasse
al mondo agroalimentare, non come tagliare i sussidi, anche
quelli sul gasolio agricolo. Specialmente in una settimana in
cui il prezzo del petrolio è salito del 20% a causa della
crisi produttiva in Arabia saudita. Ai miei colleghi al
governo dico: non facciamo fughe in avanti, sediamoci nelle
sedi preposte, elaboriamo scelte da condividere con le parti
sociali, diamo una prospettiva al Paese. Questo governo, non è
un mistero, è nato per evitare l’aumento dell’Iva, per aiutare
le imprese e le famiglie, per ridare tranquillità e speranza
all’Italia. Non certo per mettere tasse agli agricoltori”

Così la Ministra Teresa Bellanova pochi minuti dal Villaggio
Coldiretti di Bologna, in occasione della Giornata del Clima.

DAZI TRUMP, BELLANOVA SCRIVE
LETTERA A GIUSEPPE CONTE E A
LUIGI DI MAIO
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nde AGRICOLAE il ministro delle Politiche agricole Teresa
Bellanova avrebbe scritto una lettera al presidente del
Consiglio Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri Luigi Di
Maio per affrontare la questione dazi annunciati da Trump che
rischiano di mettere a rischio le esportazioni del Parmigiano
Reggiano e del Grana Padano. Ma anche altri prodotti
dell’eccellenza made in Italy agroalimentare per un danno
stimato da 4.2 miliardi.
Nei giorni scorsi sono state molte le organizzazioni che hanno
espresso preoccupazione e hanno annunciato manifestazioni e
maxi mobilitazioni per far presente il problema.

Per saperne di più:

DAZI, MERCURI, IN USA UN TERZO DELL’EXPORT EXTRA-UE, SI TENGA
ALTA L’ATTENZIONE PER SCONGIURARE DANNI AL COMPARTO

Posted by Redazione × Pubblicato il 26/09/2019 at 13:59
“Una guerra commerciale tra Europa e Usa causerebbe perdite
ingenti alle esportazioni di tutte le nostre produzioni di
formaggi Dop (Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Pecorino,
Asiago) e rischierebbe di avere ripercussioni su tutte le
esportazioni italiane negli Usa, che ammontano a 4,2 miliardi
di euro, colpendo prodotti come vino, salumi, olio d’oliva,
pomodori e pasta”. È quanto ha dichiarato il presidente di
Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri in merito
all’ipotesi paventata in questi giorni di dazi che il governo
americano sarebbe pronto ad applicare quest’anno a diverse
prodotti europei importati negli Usa.

“Si tratta di una opzione che confliggerebbe con il forte
interesse confermato da autorevoli esponenti della
distribuzione americana verso i prodotti lattiero-caseari
italiani emerso durante il World Dairy Summit organizzato
dall’International Dairy Federation in corso di svolgimento in
questi giorni in Turchia al quale l’Alleanza delle cooperative
agroalimentare partecipa con una propria delegazione”, ha
proseguito Mercuri.

“Il mercato statunitense assorbe circa il 30% dell’export
agroalimentare italiano diretto ai Paesi Extra UE (che ammonta
a 14,5 miliardi) – prosegue Mercuri – e rappresenta pertanto
una fetta molto importante e strategica per il comparto.
Facciamo pertanto appello a tutti i parlamentari europei ed
italiani, ai ministri competenti e all’intero governo perché
tengano alta l’attenzione su questo rischio che incombe sulle
nostre esportazioni e sappiano mettere in campo ogni azione
volta a scongiurare danni al sistema agroalimentare italiano”.

DAZI, GIANSANTI: INIZIATIVA URGENTE DEL GOVERNO PER EVITARE
UNA GUERRA COMMERCIALE USA-UE

Posted by Redazione × Pubblicato il 25/09/2019 at 17:46
“Accogliamo l’invito formulato dai Consorzi del Parmigiano
Reggiano e del Grana Padano ad assumere tutte le possibili
iniziative per scongiurare i dazi Usa: i contraccolpi
sarebbero pesantissimi per l’intera filiera, ma è a rischio
una larga parte delle produzioni agroalimentari italiane
destinate ai consumatori statunitensi. Con la chiusura del
mercato Usa potrebbe infatti verificarsi una drastica caduta
dei valori dei nostri prodotti”. E’ quanto dichiarato dal
presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in
merito al dibattito in corso, in vista di eventuali dazi
aggiuntivi fino al 100% del valore che l’amministrazione Usa
potrebbe applicare sulle nostre esportazioni già nel corso del
prossimo mese di ottobre.

“Il problema non è nuovo – ha indicato Giansanti – perché
rientra nel lungo contenzioso tra Unione europea e Stati Uniti
sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing. Ora il settore
agroalimentare rischia di pagare un prezzo pesantissimo, a
causa dei dazi Usa e delle scontate reazioni della Ue”.

“Nei mesi scorsi – ha proseguito il presidente di
Confagricoltura – ho indirizzato una lettera al presidente
della Commissione europea Juncker e alla commissaria
Malmstrom, per sollecitare l’avvio di un negoziato con
l’amministrazione Usa per evitare una guerra commerciale. A
questo punto chiediamo un’iniziativa urgente del nostro
governo a tutela del sistema agroalimentare italiano”.

La decisione finale sui prodotti da sottoporre ai dazi
aggiuntivi – precisa Confagricoltura – spetta al presidente
Trump, sulla base delle proposte del Rappresentante per il
commercio internazionale”.

Le esportazioni italiane sul mercato statunitense ammontano a
oltre 4 miliardi di euro l’anno. Oltre ai formaggi, sono a
rischio i vini, l’olio d’oliva, gli agrumi, la pasta, i
salumi.

“I dazi Usa potrebbero scattare con pochi giorni di   anticipo
rispetto alla data di recesso del Regno Unito che     potrebbe
avvenire senza regole e con tante incertezze          per gli
esportatori italiani – ha concluso Giansanti –        Dobbiamo
assolutamente evitare una ‘tempesta perfetta’ ai      danni di
tutta la filiera agroalimentare italiana”.

DAZI PARMIGIANO, CIA: PRONTI A MAXIMOBILITAZIONE

Posted by Redazione × Pubblicato il 25/09/2019 at 17:42
Siamo pronti a una maxi mobilitazione sul territorio in difesa
di Parmigiano Reggiano e Grana Padano minacciati dai dazi di
Trump”. Lo annuncia Antenore Cervi, presidente Cia di Reggio
Emilia, dopo il preoccupante allarme lanciato dai
Consorzi sulle gravi ripercussioni che avrebbero le
esportazioni in Usa.

“Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono vittime designate di
una guerra commerciale che il presidente americano vuole
scatenare come ritorsione per i sussidi che l’Europa ha
garantito al consorzio Airbus, principale concorrente
dell’americana Boeing -denuncia Cervi-. La minaccia è molto
grave per il nostro territorio e gli imprenditori agricoli
reggiani perché negli stati Uniti vengono esportare oltre
400mila forme, pari a quasi il 5% della produzione annua dei
due prodotti assieme”.

Basti pensare che, solo per quanto riguarda il Parmigiano
Reggiano, gli Stati Uniti sono (dopo la Francia) il secondo
mercato export con 10.439 tonnellate di prodotto spedito
oltreoceano nel 2018 (+15% rispetto al 2017). E le
potenzialità sono enormi.

“Ma ora tutto questo viene messo seriamente a rischio da un
provvedimento insensato e pericoloso che rischia di
compromettere lavoro e investimenti -tuona Cervi-. E sarebbe
un grandissimo regalo ai produttori di contraffazioni e
prodotti ingannevoli statunitensi”.

I dazi avrebbero pesanti ripercussioni anche sul mercato
interno italiano. Nei magazzini “sono in stagionatura circa
700mila forme destinate agli Usa: i dazi bloccherebbero di
fatto l’export, con la conseguenza che il formaggio dovrà
essere collocato su altri mercati. Fin troppo facile prevedere
un crollo dei prezzi non solo del formaggio ma anche del
latte”.

Cia Reggio scende dunque in campo insieme ai Consorzio di
Parmigiano Reggiano e del Grana Padano: “Siamo pronti a ogni
iniziativa per scongiurare quella che sarebbe una vera e
propria sciagura per il nostro territorio. In gioco c’è il
futuro di un settore cruciale per l’economia italiana: non
possiamo rimanere fermi a osservare quello che succede…”.

Cervi lancia poi un appello ai parlamentare reggiani:
“Sollecitino con forza e facciano pressioni sul Governo
affinché intervenga con la massima urgenza per impedire il
deflagrare di questa devastante guerra commerciale che
andrebbe a colpire duramente le eccellenze dell’agroalimentare
italiano. E in questa battaglia abbiamo bisogno di essere
aiutati e supportati dall’Unione Europea che non può trattarci
da ‘merce di scambio’ per altri settori che, tra l’altro, non
riguardano l’industria del nostro Paese”.
GOVERNO, ECCO LA FORMAZIONE
SOTTOSEGRETARI, GABINETTI E
SEGRETERIE. E GLI INCERTI
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iscute la fiducia, si lavora al completamento della squadra di
governo.

AGRICOLAE è in grado di anticiparne – sebbene non
completamente – la formazione. incluse le segreterie tecniche,
i capo di gabinetti e altro:

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Giuseppe Conte premier; E.Carelli o V.Crimi sottosegretari M5s
(Editoria); A.Martella o W.Verini (Editoria), R.Morassut
(delega Roma Capitale); R.Chieppa sottosegretario con delega
attuazione del programma servizi Segreti; Alessandro Goracci
segretario generale; Ermanno Di Francisco capo legislativo;
Andrea Benvenuti segreteria tecnica. Sebbene sembrerebbe che
Morassut vada al Mit.

SOTTOSEGRETARIO PCM

Riccardo Fraccaro M5S; Alberto Tabacchi capo di gabinetto

MIPAAFT

Teresa Bellanova ministro PD; L’Abbate sottosegretario; Cenni
sottosegretario (in forse); Fiorentino capo di gabinetto
(sembrerebbe che resti dal precedente governo); Andrea
Battiston vice capo di gabinetto; Alessia Fragassi
caposegreteria o da definire.

MISE

Stefano Patuanelli ministro M5S; E.Carelli o S.Buffagni,
G.Lupo, L.Castelli o C.Ruocco sottosegretari M5S; G.Benamati;
L.Marattin, S.Margiotta, A.Giacomelli, M. Del Barba,
A.martella o G.Manzella sottosegretari Pd; Vito Cozzoli capo
di gabinetto; Enrico Esposito capo legislativo;

BENI CULTURALI E TURISMO

Dario Franceschini ministro PD; F.D’Uva sottosegretario;
L.Bonaccorsi o L.Casini se non fa il capo di gabinetto);
Salvatore Nastasi segretario generale.

AMBIENTE

Sergio Costa ministro M5S; C.Braga o A.Martella
sottosegretario; R.Muroni sottosegretario; Pier Luigi Petrillo
capo di gabinetto; Amedeo Speranza capo ufficio legislativo;
Tullio Berlenghi capo segreteria tecnica.

AFFARI EUROPEI

Enzo Amendola ministro PD; G.P. Manzella sottosegretario;
AFFARI REGIONALI

Francesco   Boccia  ministro   PD;   F.  Gaudiani           M5S
sottosegretario;  Francesco Rana capo di gabinetto

INNOVAZIONE

Paola Pisano ministro M5S; L.Carabetta o F.Nogarin o G.Lupo o
E.Dessi sottosegretario;

ECONOMIA

Roberto Gualtieri ministro PD; S.Buffagni con   possibile delega
partecipate) o L.Castelli sottosegretari M5S;   A.Misiani o C.De
Vincenti sottosegretari PD; L.Carbone o         L.Fiorentino o
A.Stancarelli capo di gabinetto; Federico        Giammusso alla
segreteria tecnica; Ignazio Vacca capo segreteria particolare
con Giorgio Fano per l’agenda del ministro.

INFRASTRUTTURE

Paola De Micheli ministro PD; S.Buffagni, F.Nogarin, G.Lupo,
E.Desi sottosegretari M5S; S.Margiotta, L.D’Alfonso
sottosegretari PD o A. Ferrari PD; Alessandra Dal Verme capo
di gabinetto; Mario Capolupo capo legislativo; M.Cesare,
Calise o Sichel alla segreteria tecnica.

GIUSTIZIA

Alfonso Bonafede, ministro M5S; V.Ferraresi sottosegretario
M5S; W.Verini, G.Migliore, S.Margiotta in quota Pd; Fulvio
Baldi capo di gabinetto; Mauro Vitiello capo legislativo;
Tommaso Salvadori alla segreteria tecnica

INTERNI

Luciana Lamorgese ministro, C.Sibilia o V.Baldino o N.Morra
sottosegretari in quota M5S; E.Fiano o F.Mirabelli in quota
PD;

DIFESA
Lorenzo Guerini ministro PD; F Castiello M5S

LAVORO

Nunzia Catalfo ministro M5S; L.Bobba sottosegretario in quota
PD;

PARI OPPORTUNITA

Elena Bonetti ministro M5S; da definire

ISTRUZIONE

Lorenzo Fioramonti ministro M5S; L.Azzolina sottosegretario
M5S; S.Malpezzi o A.Ascani sottosegretari Pd; R.Battiston
sottosegretario o F. Verducci sempre sottosegretario;

ESTERI

Luigi Di Maio ministro M5S; M.Di Stefano sottosegretario M5S;
L.Quartapelle o M.Sereni sottosegretari in quota Pd; Ettore
Sequi capo di gabinetto;

SPORT

Vincenzo Spadafora ministro M5S; da definire

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Fabiana Dadone ministro M5S; U.Grassi sottosegretario M5S;
A.Ascani sottosegretario PD; Guido Carpani capo di gabinetto.

RAPPORTI CON IL PARLAMENTO

Federico D’Incà ministro M5S; G.Brescia sottosegretario M5S;
Marco Caputo capo di gabinetto;

SALUTE

Roberto Speranza ministro Leu; P.Sileri o G.Trizzino
sottosegretari M5S; M.Sereni sottosegretario Pd; Goffredo
Zaccardi capo di gabinetto; Federica Zaino segreteria tecnica.
SUD E COESIONE

Giuseppe Provenzano ministro PD; B.Lezzi sottosegretario M5S;
Laura Cremolini portavoce; Raffaele La Regina segreteria

GOVERNO   ECCO    LA   SQUADRA
GIALLOROSSA DI CONTE. POI AL
COLLE E DOMANI ALLE 10:00 IL
GIURAMENTO.    SI    TORNA  AL
MIPAAF
                              Pronta la lista dei ministri
                              mesa a punto dal presidente del
                              Consiglio Giuseppe Conte insieme
                              al Pd, al M5S e a Leu: Interno,
                              Luciana Lamorgese; Economia e
                              Finanze, Roberto Gualtieri;
                              Affari Esteri e Cooperazione
internazionale, Luigi Di Maio; Lavoro e Politiche Sociali,
Nunzia Catalfo; Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli;
Difesa, Lorenzo Guerini; Rapporti con il Parlamento, Federico
D’Incà; Innovazione, Paola Pisano (ministro neonato); Pubblica
Amministrazione, Fabiana Dadone; Affari regionali, Francesco
Boccia; Sud: Giuseppe Provenzano; Pari Opportunità e Famiglia,
Elena Bonetti; Affari europei, Enzo Amendola; Giustizia,
Alfonso Bonafede; Ambiente, Sergio Costa; Infrastrutture e
Trasporti, Paola De Micheli; Politiche Agricole, Alimentari e
Forestali, Teresa Bellanova; Istruzione, Università e Ricerca,
Lorenzo Fioramonti; Beni e Attività Culturali e Turismo, Dario
Franceschini; Salute, Roberto Speranza; Sport e alle Politiche
Giovanili, Vincenzo Spadafora. Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

“Dedicheremo con questa squadra a rendere l’Italia migliore
nell’interesse di tutti i cittadini, da nord a sud”, spiega
Conte. Specificando come “il Turismo sarà trasferito ai beni
culturali”.

Ora il premier incaricato va a presentare al squadra a Sergio
Mattarella. Domani alle ore 10:00 è previsto il giuramento.

GOVERNO, NIENTE VICEPREMIER E
PROBLEMA NON ESISTE. ORA
ROUSSEAU. DI MAIO: NON C’E’
VOTO GIUSTO O SBAGLIATO
                             “Non c’è un voto giusto o un
                             voto sbagliato”. Così Luigi Di
                             Maio nel suo discorso su
                             Facebook in cui spiega che se il
                          Pd avesse rinunciato prima
                          all’incarico di vicepremier
                          anche il Movimento Cinque Stelle
lo avrebbe fatto dato che “Giuseppe Conte è una figura
superpartes”.

Il Governo sembra fatto. Ora l’ultima parola spetta alla
piattaforma Rousseau.

La formazione Leu rappresentata dai due Capigruppo Federico
Fornaro e Loredana De Petris è a colloquio dalle 21:30 da
Giuseppe Conte. Mentre Pd e M5S torneranno a Palazzo Chigi
domani.

GOVERNO, CONTE AL COLLE PER
INCARICO GIALLO ROSSO MA
ZINGARETTI DICEVA: “ACCORDO
CON M5S? NO, RICONQUISTIAMO
LORO ELETTORI”. E DI MAIO:
“QUESTO PD E’ PIU SUBDOLO DI
PRIMA”. RENZI: “NON VOTERO
MAI IN PARLAMENTO GOVERNO CON
I 5S”. I VIDEO
                             Giuseppe Conte è salito al Colle
                             da da Sergio Mattarella per
                             verificare se c’è una nuova
                             maggioranza. Sta per nascere il
                             governo giallo rosso. Un governo
                             dalla nascita ‘difficile’ per
                             entrambe le parti politiche. A
                             dimostrarlo le dichiarazioni dei
                             leader degli ultimi mesi, gli
stessi leader che oggi sono andati da Sergio Mattarella.
Se Matteo Renzi diceva il 23 luglio nel corso di un’intervista
a Omnibus che non avrebbe “mai votato in Parlamento un governo
con i 5Stelle”, Nicola Zingaretti non è stato da meno e il 3
febbraio diceva “io non farò mai l’accordo con M5S”. “Altro
che accordi, precisava nel corso dell’Assemblea del 3 febbraio
2019, “dobbiamo piuttosto riconquistare i loro elettori”.
Viene poi da chiedersi se il Pd ritirerà ora la querela fatta
a Di Maio per le dichiarazioni su UnoMattina e Facebook con le
quali il leader M5S accostava il partito dem al caso Bibbiano.
Poche spicce anche Luigi Di Maio che il 15 maggio 2019 diceva
a Porta a Porta che “l’atteggiamento del Pd di Zingaretti è
ancora più subdolo di quello di Renzi. Con questo Pd non ho
nulla a che vedere”.
D’altronde anche Matteo Salvini, prima di chiudere l’accordo
con M5S, ne contestava modi ed idee. E viceversa lo facevano
Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Poi è nato il governo
Giallo-verde.
La “politica” è “l’arte di governare”, ma fin dalle sue
origini più antiche ha significato anche la “lotta tra
fazioni”.
Ecco quello che dicevano e i relativi VIDEO:

https://www.agricolae.eu/wp-content/uploads/2019/08/1b585b9
5-b191-4487-bbd7-0d084351a5bc.mp4
Renzi il 23 luglio 2019 nel corso di Omnibus diceva che “non
vedeva i valori in comune i valori con il M5S”, e “se qualcuno
vuole fare l’accordo con i 5S, lo faccia. Io ho vinto il mio
collegio dicendo che non avrei fatto accordi ne con Salvini
che con Di Maio. Oggi dico semplicemente che se ci fosse un
governo con i CinqueStelle o con la Lega io voterei contro in
Parlamento. Penso sia un atteggiamento molto serio”.
VIDEO RENZI

https://www.la7.it/omnibus/video/lintervista-integrale-a-matte
o-renzi-23-07-2019-277319

“Mi sono persino stancato e trovo umiliante dover dire che non
intendo favorire alcun alleanza o accordo con i Cinque Stelle.
li ho sconfitti due volte, e non governo con loro. Imparassero
a sconfiggerli”. Lo diceva Nicola Zingaretti nel corso del suo
intervento all’assemblea del 3 febbraio 2019.
https://www.agricolae.eu/wp-content/uploads/2019/08/13d1253
4-58ba-4b0a-a13b-ddf8874bf4c2.mp4
“Il Movimento Cinque stelle è un coacervo di contraddizione
molto pericoloso. Tutto il contrario di tutto. Tantissime
donne, pensionati e giovani che erano nostri elettori e non
possiamo non porci il problema di guardare a loro e
riconquistarli, altro che accordi. Piantamola con le
caricature, io non farò mai l’accordo”.
VIDEO ZINGARETTI
https://www.youtube.com/watch?v=0H3IbGgEnwc
“Quando è nato il nuovo Pd di Zingaretti io da membro di
questo governo che vuole restare per 4 anni ho fatto
un’apertura di credito. Ho detto: guardate, io voglio fare il
salario minimo orario perché contratto di governo, votatelo
con noi. Avevano una proposta da 9 euro l’ora. A un certo
punto è stato ritirata dal Pd”.

https://www.agricolae.eu/wp-content/uploads/2019/08/e1a0912
0-cfcf-4fae-b4c3-ce7bd7ff2802-1.mp4
Così Luigi Di Maio a Porta a Porta nella puntata del 15 maggio
2019. “Detto questo, io vedo in questo Pd un atteggiamento
ancora più subdolo di quello di Renzi. Con questo Pd non ho
nulla a che vedere”.
VIDEO DI MAIO
https://www.youtube.com/watch?v=_vUexBneUXw
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